Guida ai Saints

Informazioni sugli 88 Cavalieri di Athena

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  1. Him3ros
     
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    SAINT SEIYA FINAL - ARMAGEDDON
    GUIDA AI CAVALIERI DI ATENA
    ORGANIZZAZIONE

    L'elenco delle Cariche all'interno del Santuario e dei Cavalieri che attualmente le ricoprono può essere trovato al seguente [LINK].

    GERARCHIA MILITARE

    Il Grande Tempio è retto dalla Dea, ma è gestito nei diversi aspetti dal Grande Sacerdote o Arkhonontos, una figura scelta tra i fedeli più saggi e potenti di Atena. È il capo militare, giuridico ed amministrativo dei Cavalieri, facendo da intermediario tra la il volere divino e gli uomini che ne sono agenti. La sua autorità deriva direttamente da quella della Dea, quindi nessuno può contestarne l'operato o le decisioni se non la Dea stessa. Inoltre, tale carica garantisce l'accesso ad antichissimi segreti e conoscenze, artefatti e fonti di potere, strumenti necessari al mantenimento della pace e alla salvezza del pianeta, tra cui i sigilli impregnati del sangue divino della Pallade.
    Per tradizione il Saint dell'Altare funge da assistente del il Grande Sacerdote e non è raro che a questo cavaliere vengano assegnate missioni fondamentali per il benessere del Santuario.

    L'Arkhonontos è affiancato per le questioni militari dal Consiglio di Guerra, un organo che racchiude le varie cariche impiegate nel controllo, gestione e comando dell'esercito ateniese e delle sue risorse.

    Il Lawos è il Generale delle truppe d'attacco del Santuario. Egli ha il compito di guidare sul campo di battaglia l'esercito della Dea o di gestire eventuali assalti a roccaforti nemiche. Coordina i capitani delle diverse sezioni dell'esercito regolare e decide l'eventuale posizionamento sul campo dei Saint in caso di necessità.

    La difesa del Grande Tempio è invece affidata al Basileis, generale delle truppe stanziate a difesa del luogo sacro. Questo cavaliere si predispone anche all'addestramento delle truppe e alla loro sicurezza in tempo di pace. Con la necessita di stabilire avamposti anche distaccati dal Santuario, il suo compito abbraccia anche la sicurezza di tali luoghi.

    Alla destra dell'Arkhonontos al tavolo del Consiglio di Guerra siede il Custode della Conoscenza, l'Eforos. Egli non condivide con le altre figure il comando di una sezione dell'esercito, ma è fondamentale per la pianificazione e gestione della maggior parte delle missioni compiute dai cavalieri della Dea.
    Seppure il semplice compito di guardiano della grande biblioteca possa sembrare limitante, in realtà questo ruolo concede un'incredibile numero di vantaggi al suo possessore. In primo luogo egli è incaricato della ricerca e acquisizione di nuova conoscenza; sotto qualsiasi forma essa si palesi. Egli è, inoltre, uno dei pochi oltre la Dea stessa e il Grande Sacerdote a poter consultare tale magistrale fonte di conoscenza, cosa che lo rende potenzialmente uno dei maggiori sapienti all'interno del Grande Tempio.


    ESERCITO


    Quando i Cavalieri giurarono ad Atena che avrebbero perseguito esclusivamente il bene superiore della giustizia, essi abbandonarono ogni ambizione politica o di dominio, divenendo i difensori dell'umanità. Tale scelta ricade anche su quello che potremmo chiamare l'"esercito" che coadiuva i Cavalieri. Esso non è numeroso come quello di Atlantide o Asgardiano, ma va considerato che la forza combinata degli 88 Cavalieri e delle loro Sacre Armi non conosce rivali.
    L'esercito regolare che protegge il Grande Tempio è composto da super soldati, equipaggiati con armi e armature forgiate con materiali e istruzioni provenienti da Lemuria, che li rendono superiori a qualsiasi soldato umano e in grado di gestire qualsiasi minaccia spirituale.
    I soldati sono scelti tra gli abitanti del Santuario e chiunque voglia fare la sua parte verrà addestrato, sebbene la leva non sia obbligatoria.
    Coloro che non indossano più un'armatura, per motivi che non rientrino nel disonore, rimangono spesso a disposizione del santuario per fungere da maestri o aiuto-maestri per i giovani allievi che giungono al Grande Tempio. Anch'essi, in momenti di particolare urgenza, possono essere richiamati a difesa del Grande Tempio.
    Tali soldati agiscono sotto il comando del Lawos e del Basileis. Qui di seguito vi è una descrizione dettagliata della sua composizione. [LINK]

    All'origine della storia dei cavalieri, ognuno dei Dodici Re Santi presidiava una specifica area di influenza, legata alla gestione di particolari minacce o mansioni, in armonia con il proprio potere e la propria attitudine. Il Cavaliere del Sagittario ad esempio era specializzato nell'affrontare divinità maligne, il Cavaliere del Leone era maestro nell'esplorazione e nel combattimento con entità appartenenti alla genia dei Titani e dei Giganti, il Cavaliere del Cancro dava la caccia a necromanti e non morti e così via.
    Al loro fianco si univano Cavalieri d'Argento e di Bronzo affini a tali specialità, così come esseri umani particolarmente dotati.
    Con il tempo i Re Santi abbandonarono tali specializzazioni in favore dei propri incarichi di regnanti, ma dopo la distruzione del loro regno e la rifondazione dell'Ordine dei Cavalieri di Atena, tali sfere di influenza furono prese nuovamente in considerazione.
    Oggi ogni Cavaliere d'Oro sceglie la propria area di competenza in accordo con il Grande Sacerdote, lasciando liberi Cavalieri d'Argento e di Bronzo di unirsi a lui. È responsabilità del Cavaliere d'Oro selezionare e reclutare non cavalieri, sia operativi che non, adatti agli incarichi. Essi possono essere guerrieri fuori dal comune, mistici o scienziati, a seconda della specifica competenza del Cavaliere d'Oro, e compongono le Dodici Forze Speciali.

    La Regione del Jamir, dove si estendeva l'antico dominio del Re Santo dell'Ariete, è un luogo sacro per i Cavalieri di Atena, quasi quanto il Santuario.
    Per tale ragione questo luogo è protetto da una divisione speciale dell'esercito, quella dei Custodi del Jamir, addestrati personalmente dal leggendario Gazka. Qui di seguito vi è una descrizione dettagliata della sua composizione. [LINK]


    GIUSTIZIA

    La gerarchia del Santuario, oltre a rispecchiare in gran parte l'organizzazione della polis greca, cerca di adattarsi continuamente alla situazione contemporanea. Essa esiste di fatto solo all'interno dell'esercito della Dea per ovvie ragioni logistiche e tattiche, ma non all'interno della popolazione civile. Sebbene alcuni soldati abbiano il compito di preservare l'ordine e l'armonia che si sta cercando di creare all'interno delle mura del Santuario, non esiste nessun leader degli uomini, e sicuramente se esistesse non sarebbe Atena.
    Pur essendo stata obbligata a prendere le redini della situazione, la dea Atena è riuscita a non divenire una tiranna o una despota, continuando piuttosto a concedere fiducia all'uomo, che ella vede come il vero padrone della Terra.

    Molti sopravvissuti hanno deciso di abbracciare la fede nella Dea della Giustizia dopo esser stati salvati, e molti hanno deciso di entrare a far parte dell'esercito di persone comuni che cercano di difendere il Santuario, ma non esiste leva obbligatoria. La Dea ha tentato di creare un piccolo mondo il più giusto e imparziale possibile; aperto a tutti e dove non esista ne povertà ne sofferenza. L'unica cosa che chiede è di evitare di creare disordini al suo interno. Ogni litigio può esser risolto con le parole o un accordo, ogni disputa può essere placata.

    L'Oplite, il capitano della polizia interna del Grande Tempio, è incaricato di mantenere l'ordine all'interno della popolazione civile. Non tutte le minacce vengono dall'esterno e, sebbene la società che si sta creando all'interno delle mura del Santuario punti alla perfezione, c'è ancora molta strada prima di arrivarci. Il suo compito è assicurarsi che i trasgressori delle leggi divine vengano puniti e che, in generale, all'interno del Santuario prosperi la pace.

    Alla base del sistema che si occupa dell'applicazione della giustizia si trova la Gherusia, un consiglio ristretto composto da tre giudici scelti tra i più integerrimi servi di Atena.
    Esso infatti è il vero e proprio organo giudiziario del Santuario, con il compito di risolvere eventuali dispute sia di carattere civile che penale tra i Cavalieri. Sono anche coloro che si occupano di tutte le altre questioni amministrative della polis, così da permettere una certa stabilità ai cittadini.


    JAMIR

    Lo Jamir prima della fine del mondo era il luogo in cui i Cavalieri andavano a riparare le proprie armature e, non di rado, renderle più potenti di prima. La regione è annidata tra le montagne a nord dell'India, protetta da strapiombi e pareti ripidissime, oltre che da antiche protezioni cosmiche accumulate nei millenni, che la rendono quasi invisibile per i non meritevoli.
    Pare che gli abitanti di questo misterioso luogo discendano direttamente dal retaggio di Lemuria. La civiltà stessa dello Jamir poggia le sue fondamenta sui territori un tempo governati dai Re Santi dell'Ariete, da sempre detentori dei segreti delle Sacre Armature e alchimisti di smisurato talento. Qui è conservata la sapienza che permette al Saint dell'Ariete e dello Scultore di apprendere e affinare le loro arti.
    Con gli sconvolgimenti che segnarono la fine della guerra, la caduta di Atlantide e la frammentazione di Lemuria, questi picchi vennero isolati dal resto del mondo. Ciò permise alla popolazione di proteggere meglio le antiche tradizioni e la purezza del loro sangue, dando seguito a una discendenza nota per la sua lunga vita.

    Dopo il 2012, lo Jamir non è altro che un guscio vuoto, spogliato di quasi tutti i suoi antichi sfarzi. Sono ancora visibili le rovine del passato, come la torre che un tempo conteneva e sigillava al suo interno le 108 Stelle Malefiche, gli schiavi di Ade.
    La biblioteca, importante raccolta di sapere della razza Lemuriana, è stata spostata con enorme sacrificio al Grande Tempio per venir integrata in quella del Santuario, ultimo dono del vecchio Gazka ai suoi compagni di lotta. Nonostante la devastazione lo Jamir è comunque sopravvissuto in qualche modo all'Armageddon grazie al sacrificio della ex-gold Saint di Gemini Eleuteria. La popolazione, da sempre scarna ma orgogliosa e potente si è ridotta ancora di più: oramai poco più di una manciata di individui con sangue lemuriano sopravvive in quel luogo inospitale. Gli unici visitatori rimasti sembrano essere i Cavalieri di Atena, che continuano ad affrontare la lunga strada tra i monti per riparare e rinforzare le loro armature.
    Ciò che la Dea ha in serbo per questo luogo è ancora un mistero.


    FONDAZIONE GRADO

    La Fondazione Grado, sorta dalle ceneri del mitico Regno di Thule, nasce dopo la caduta di Lemuria assieme al nuovo ordine dei Cavalieri di Atena. La sua missione è quella di prevenire minacce soprannaturali vincolandole, facendo loro guardia ed evitando che gli umani o chiunque altro ne venga mai a conoscenza.
    Per svolgere al meglio tale missione sono state create delle armature capaci di convogliare energia cosmica per permettere a guerrieri altamente addestrati di manifestare poteri simili a quelli di cavalieri minori anche senza essere sensibili al cosmo. Questi guerrieri sono gli Steel Saint.
    La Fondazione è indipendente, ma si mantiene a stretto contatto col Grande Tempio tramite un particolare cavaliere, il cosiddetto Blue Warrior, che prende il nome da Blue Grado, la prima base della Fondazione dopo la distruzione dell'Isola di Thule. Questo cavaliere risponde direttamente al Grande Sacerdote ed è la sua voce all'interno della Fondazione, suo agente per le missioni che è meglio rimangano il più possibile nell'ombra.


    RELAZIONI CON LE ALTRE CASTE

    Per Atena l'uomo deve essere al centro di tutto, i suoi scopi futuri non sono mai cambiati nei millenni proprio per questo. La libertà di scegliere e sbagliare per Atena sono la prima cosa, ma vi è anche il perdono. È per questo che gli unici veri rivali della Dea sono quelle fazioni che puntano alla eliminazione dell'umanità nel suo insieme. Per quanto riguarda le altre caste, le braccia di Atena sono sempre aperte per riconciliarsi con chiunque, un perdono completo e onesto che però non vuol dire stoltezza. Ella sa che prima o poi anche altre caste più vicine alle sue posizioni decideranno di combatterla apertamente, e quando ciò accadrà lei sarà pronta, come lo è sempre stata finora.
    I rapporti con Atlantide sono tesi fin dai tempi della grande guerra, soprattutto a causa dell'aggressivo imperialismo portato avanti da Poseidone. I Black Saint si sono spesso rivelati subdoli avversari, se non apertamente pericolosi. Tuttavia il vero nemico, oltre alle minacce comuni a tutte le altre caste, resta il Dio dei morti col suo immortale esercito di spettri e demoni, che per millenni hanno costretto Atena e i suoi fedeli Cavalieri a una crudele sequela di sanguinose guerre.

    Nota a margine è la saldissima alleanza che lega Atena al dio nordico Odino, entrambi difensori degli uomini anche se con metodi diversi, alleanza andata sempre rinsaldandosi nel corso dei millenni.


    PUNTI DI FORZA

    • Difensori dell'umanità: i Saint sono i paladini posti alla difesa del pianeta e dei suoi abitanti, ma nonostante ciò possiedono una certa autonomia di pensiero, a patto che essa non vada a scontrarsi con gli obbiettivi del Santuario e il fine ultimo di ottenere giustizia e pace sulla Terra.


    • Unità:il Santuario è come una grande famiglia allargata, poiché quasi sempre i Cavalieri che vi dimorano non hanno più genitori o famigliari. Soli al mondo non hanno che se stessi e i propri compagni, arrivando a rischiare la propria vita per proteggere o salvare quella di un altro guerriero. La loro unione viene non solo da una comune fede o dal giuramento prestato ad Atena, ma anche e soprattutto da una comunione di ideali e dall'abnegazione alla causa della Pace e della Giustizia. Chiunque sia tanto folle da muovere guerra al Santuario dovrà essere pronto ad affrontare questa potentissima coesione di cuori e spiriti affini.


    • Protezione Divina: Atena veglia sempre sui suoi guerrieri ed è sempre pronta a sacrificare sé stessa e la propria incolumità per essi. Ella è in grado di generare una barriera che racchiude tutto il Santuario per proteggere chi vi dimora dall'influsso di divinità ostili; ciò costa grande sacrificio di energie fisiche e cosmiche al giovane avatar della dea, ma la sua determinazione è alimentata dall'amore dei suoi stessi guerrieri che non la vorrebbero mai vedere in pericolo: aiutarsi reciprocamente mettendosi a rischio l'uno per l'altro, questa è la forza dei Saint. Non è raro poi che la Dea intervenga concedendo ai suoi fedeli l'utilizzo delle potentissime armi della Bilancia o di lanciare la dorata freccia del Sagittario contro i nemici della pace. Inoltre i Saint, forti della benedizione della loro divinità, possiedono alcuni tra i poteri più temibili a disposizione tra tutti i guerrieri sacri.



    PUNTI DEBOLI

    • Sacrificio: la lealtà tra i Saint e l'amore per la Dea è purtroppo anche un punto debole che il nemico ha più volte sfruttato nella lunghissima storia della casta. La difesa dell'umanità e di Atena hanno la priorità su tutto, anche sulla propria vita. Il sacrificio personale è quindi il punto cardine della vita di un vero Saint di Atena. Un Saint deve essere sempre pronto a sacrificarsi per un bene superiore, il che non rende la vita media dei Cavalieri molto lunga.


    • Onore: in un duello tra Cavalieri, un Saint non si intrometterà mai fra due contendenti a meno che non vi sia uno sbilanciamento di forze. Uno contro Uno, la regola vale da millenni e non è possibile interferire. Inoltre un Saint non utilizza mai armi, lottando solo con il proprio spirito e col proprio corpo, protetto unicamente dall'armatura. Solo in casi rari sarà possibile utilizzare armi, purché esse siano parte della Sacra Armatura oppure concesse eccezionalmente dalla Dea.


    • Moralità: i paladini della Giustizia devono perseguire soltanto il Bene. Un cuore malvagio non può avere il favore di Atena e le Sacre Armature rifiutano coloro che si macchiano di gravi peccati. Ciò implica che, durante lo svolgimento di una missione, un Saint si ritroverà ad affrontare scelte incredibilmente difficili e la sua fede verrà messa alla prova costantemente, laddove un individuo dalla moralità meno ineccepibile potrebbe trovare soluzioni molto più facili o convenienti e una via più rapida per il potere. Tra le fila dei Cavalieri non c'è spazio per pusillanimi, ignavi o patteggiatori.





    Edited by Lord Drake - 18/1/2024, 22:30
     
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4 replies since 23/4/2014, 23:36   3081 views
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