Saint Seiya Final  - I Cavalieri dello Zodiaco - Full Professional RpG by Forum

Posts written by ~Rain~

  1. .

    When You move Forward

    Alek per Seahorse

    9








    Il tuo nemico serpeggia qualche metro indietro, noti un’ombra di timore sul suo volto nel momento in cui la sacra armatura ti avvolge. Lembi di carne si avvolgono attorno a lei mentre la carne pulsa in risposta, serpeggiano come a difenderla mentre un mugolio di sofferenza risponde alla luce che emani. No! L’Imperatore può… Deve capire. Ringhia e zanne quasi crescono mentre lo fa, in risposta al suo volere di più, alla superbia della consapevolezza che soltanto lei può fare ciò che deve essere fatto.

    Ti lanci all’attacco con furia mentre le correnti rispondono al tuo comando, due grandi protuberanze simili ad ali di carne si chiudono dietro di lei per difenderla dal primo sfondamento. Ciò la lascia sorpresa dalla tua successiva offensiva, data dalla tua accelerazione. Senti il tuo corpo più leggero negli attacchi e senti il tuo pugno ancor più potente dopo i tuoi estenuanti allenamenti, dopo il tuo cosmo che infuria e riverbera come l’onda più potente di un mare in tempesta.

    Alza gli artigli che al contatto con il pugno delle sette tempeste perde schegge, sotto la pressione del vento e dell’acqua. Soffia di dolore mentre scivola sul pavimento vivo, ponendo distanza grazie al contraccolpo.

    Una come te non può meritare uno dei tesori di Atlantide, chi sei tu per indossarla? Come puoi guidare chi prega i Primarchi. Nell’enfatizzare l’ultima espressione rabbiosa, rilascia una grande frusta di carne che tenta di colpirti velocemente; da essa noti una fiamma azzurrina che sai essere simile a ciò che affliggeva i soldati ormai perduti, puro spirito. Comincia a compiere una tempesta di fendenti, che si dirama verso di te con un boato e un soffio spettrale; eppure, anche nel difenderti, senti il corpo costantemente leggero, sei senza paura, perché adesso hai capito qual è il tuo ruolo, adesso sai come avanzare sempre.

    Il ragazzo si trascina, il suo nemico altrettanto intimorito dal modo in cui continua a rialzarsi, a guardarlo con estasi, quasi. Com'è possibile? Gli ha rotto più di qualche semplice osso nel corpo, i suoi organi sono feriti, il sangue scende dall'occhio e dalle labbra, rigandogli completamente un lato del volto. Eppure, Myral continua a rialzarsi, continua a rivolgergli gli artigli. Non posso morire qui, mi ha invitato a cena. L'espressione del suo nemico è la stessa di qualcuno che parla con un folle, stranita, alienata. Quelle parole non hanno significato per lui, ma lo hanno per il ragazzo.

    Qualcosa risponde alla sua chiamata, un vorticare roboante lo avvolge e una luce azzurra lo illumina per un attimo, ma lui sembra quasi ignorarla. Come un fascio di luce, parte alla carica verso il suo nemico che cerca di colpirlo di rimando, ma il suo colpo si scontra con qualcosa di molto più resistente. Un'armatura azzurra dalle sfaccettature grigie, dotata di piccole creste simili a pinne sugli avambracci, sul dorso una molto più grande. La cosa che incute più timore nel suo nemico è il sorriso assetato di lotta che gli mostra a zanne aperte.




    To the brightest day.

    [PRIMARCA DI SEAHORSE]

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    [ESARCA DI DAKUWAQA]

    Through the blackest night.




    Lei sa qual è il suo posto.

    Lui sa che è accanto a lei.



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    Angolo Master

    La seconda parte del post è ovviamente dedicata al nostro quiet boy, ma venendo a te:

    Il nemico si difende dal tuo ad, cadendo però nella trappola dell'af che le fa male; per tutta risposta procede a usare metamorfosi per creare due grosse ali e spostarsi a distanza, prima di mutare il suo braccio in una frusta e ricoprirlo di spirito, procedendo a generare una tempesta di frustate su di te/nella zona dove sei tu. Non è proprio un attacco ad area, ma prende buona parte dello spazio attorno a te. L'attacco è Energia Blu
  2. .
    1 - no
    2 - di conseguenza no
    2.1 - anche in questo caso, quindi, no

    Quello che puoi fare è usare i minerali a disposizione per creare gli automi e utilizzare particolari proprietà di quei minerali, che vengono quindi adottati dall'automa. Per esempio, se faccio un automa con un materiale particolarmente utile presente nell'ambiente (un materiale molto resistente in natura o, boh, molto flessibile) avrà delle capacità di resistenza ai colpi maggiori. Così come un automa fatto di un minerale che ha un punto di fusione più alto può resistere meglio ad un attacco di fuoco

    Apprezzo il voler infrangere tutte le convenzioni di Ginevra trasformando il gesso in uranio però
  3. .
    1A: no
    2A: magari non sai che oggetti ci sono, ma puoi percepire che c'è un determinato minerale in essi. Un po' come un elementalista percepisce presenza di quell'elemento sul campo

    1B: è un sinonimo per dire cosmo
    2B: puoi danneggiare le armature tramite la creazione di tecniche specifiche in misura di quanto indicato nell'abilità, non puoi manipolare la loro struttura direttamente. Puoi però eventualmente raccogliere scheggie e frammenti di quelle armature se cadono sul campo di battaglia e quindi si staccano dal corpo principale
    3B: come sopra, solo se si staccano dall'armatura in sé

    1C: hanno resistenza dell'abilità costrutti con un plus, come se avessero quasi durezza straordinaria
    2C: dipende dall'energia e dal cosmo, considera che creare automi o mantenerli attivi non consuma tanto, ma attaccare con essi consuma come consumerebbe lanciare una tecnica o simili

    1D: tua
    2D: in che senso? Come l'avatar di gemini intendi? Sì è controllata dalle tue intezioni
  4. .
    Anche il favore di Athena va elaborato con le proprie parole, come se fosse un'abilità
  5. .

    To the Stars

    ~S i x ter per Crio

    9







    The Trumpet spake not to the armed throng,
    And Kings sate still with awful eye,
    As if they surely knew their sovran Lord was by.

    -John Milton, "The Hymn"




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    Tutto attorno a voi diventa immobile.
    I vostri corpi sono lenti, le vostre menti faticano a processare cosa succede.

    Ciò che tu e Giapeto riuscite a cogliere è l'ichor di Crono che schizza dietro di lui, che si dirama in forme sconnesse e imprecise mentre dalle labbra di vostro fratello, ancora schiuse in un'espressione di rabbia, scivola con altrettanta lentezza un rivolo di sangue titanico. Con la stessa lentezza seguite la traccia di icore che si espande nell'aria e ripercorrete la direzione fino alla sua origine. Una lama lo trapassa da parte a parte. Sei grandi ali si aprono come segno di vittoria e altrettanto terrore da parte vostra nel realizzare cosa ha atteso il momento propizio per infliggere il colpo mortale.

    Con innaturale lucidità vi guardate per un attimo e realizzate come tutto ciò che è successo non sia stato altro che un temporeggiare da parte dei vostri nemici per permettere l'arrivo di colui alla quale presenza la realtà trema in timorosa riverenza. Sigilli appaiono attorno alle sue immense ali mentre con calma impossibile, con tranquillità che oltrepassa anche la divina comprensione, la manifestazione angelica si lascia andare ad un singolo suono, ad una singola espressione senza emozioni.


    [Tutto è compiuto.]

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    הֵילֵל
    Lucifero


    Helel | Portatore di Luce | Il Primo Signore

    I sung of Chaos and Eternal Night,
    Taught by the heav'nly Muse to venture down
    The dark descent, and up to reascend.



    NO- urla Giapeto provando ad avvicinarsi di nuovo a Crono che invano, con braccia tremanti, prova a stringere la mano di Lucifero che impugna l'arma ancora conficcata in lui. Una flebile presa si stringe attorno all'arto mentre dalla bocca del titano continua a sgorgare ichor. In un rapido movimento, quanto aggraziato, il daimon più potente estrae la lama ed essa è completamente immacolata; tale è l'intensità della sua potenza che fa evaporare immediatamente qualsiasi cosa al tocco. Il corpo di Crono si aggrappa costantemente a quel sottile filo della vita mentre con immensa difficoltà il suo sangue cerca di ripristinare ciò che è stato ferito, ma i sigilli impressi da Lucifero al tocco della spada sono così potenti da sopprimere l'efficacia delle vostre capacità di recupero.

    Non c'è più coraggio ad animarvi, non c'è più l'infuriare della battaglia, ma il silenzio e la consapevolezza di una semplice verità: chi vi è di fronte non ha un potere alla vostra portata, in questo momento, anche da solo trascende la grandezza di tre titani. La stretta attorno alla tua lama si allenta per un attimo, forse influenzata da ciò che hai appena visto, forse dal capire il dolore di tuo fratello, forse per la paura di Crono che vede la sua vita scivolare come la lama di Lucifero è scivolata via dal suo corpo. Ciò che ti blocca non ti permette di reagire di conseguenza, con rapidità, ad un dolore lancinante dietro di te.

    La lama di Abaddon trapassa anche te da parte a parte mentre Mikahel raggiunge Lucifero. Senti qualcosa raggiungere la tua mente assieme al freddo tocco dell'oscurità e il dolore che il suo divorare porta. [E alla fine, la stelle si spengono nell'oscurità.] La lama, questa volta con meno eleganza e fluidità, viene estratta dal tuo corpo e senti ichor scendere come un rivolo dalle tue labbra. Anche Abaddon si unisce ai suoi compagni, mentre ogni atomo di quel luogo comincia a vibrare con violenza. Giapeto guarda entrambi i suoi fratelli perire per mano del nemico, li guarda e cerca di dar fondo ad ogni goccia di dunamis per proteggervi da quello che è un solo colpo Lucifero; il daimon apre sotto di voi immense geometrie aliene che brillano sempre di più, minacciando di esplodere al suo comando. I sigilli vengono pervasi di luce e oscurità in egual misura. L'esplosione, capisce, è tale da poterlo spazzare via, senza il vostro aiuto. Ma il vostro aiuto non può arrivare, poiché il respiro diventa più pesante e la vita sfiora tra le vostre mani, perdendosi lentamente nel silenzio di quella tragedia.

    Tu, Crio, vedi Crono quasi perire e Giapeto indifeso davanti a tre divinità tra le divinità.

    Non c'è niente che tu possa fare per aiutarli, poiché lentamente ti abbandoni al freddo dello spazio remoto.




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    Angolo Master

    Lucifero appare sul campo di battaglia e usa su di voi dei sigilli di rallentamento di potenza allucinante, per quanto possiate vedere tu e Giapeto al momento, sembra uccidere Crono. La stessa cosa accade a te a causa della lama di Abaddon, che ti trapassa come il daimon ha trapassato tuo fratello, approfittando della tua stasi.

    Interrompi il post quando senti che sei negli ultimi attimi della tua vita; detto fra noi, non è ancora il momento, ma puoi iniziare a preparare il palco.
  6. .
    Vai pure
  7. .

    Over the Dragon Gate

    Add Joker per Bronze Dragone

    12







    Un’antica leggenda cinese racconta di una carpa coraggiosa e perseverante che riuscì a risalire la cascata situata sulla Porta del Drago, superando ostacoli e spiriti malvagi. Gli dèi, impressionati da tanto coraggio, la trasformarono in un grande drago.



    Chi sono io?

    Il volto del tuo maestro si distorce in un’espressione che non gli appartiene mentre si rialza dall'attacco ricevuto in pieno. Un cosmo terribile comincia ad avvolgerlo a seguito di una decisione che ha ormai preso. D’altronde, per lui quello è solo un tramite e ogni tramite, come ogni umano, è sacrificabile. Fiamme nere eruttano mentre una forza e una pressione cosmica senza eguali, per te, comincia a scardinare tutto attorno a lui, attorno a voi. Il corpo del tuo maestro muta progressivamente in accordo a questo potere; la pelle perde velocemente colore, le dita diventano artigli, gli occhi mutano di un colore cremisi e profondi solchi neri nascono attorno ad essi, deformandogli l’espressione, mentre un grande paio di ali scure appaiono dietro di sé. Non è qualcosa che il corpo umano può contenere ed è chiaramente l’atto disperato di terminare quello scontro.

    Pensi che io sia qui per farti soffrire? Credi sia tu, o questo corpo, ciò che voglio? L'umanità è ciò che bramiamo, i vostri desideri, ciò che nascondete nel buio. Se non avessi avuto il desiderio di diventare più forte in questo modo, non avresti letto quelle pagine, non avresti liberato ciò che era sigillato lì. Non avresti avuto me. Le immense ali si estendono quasi a coprire ogni cosa, mentre altrettanto fa una mano che punta verso di te. Nonostante il terrore che questa forma a metà tra la sua vera natura e il corpo di Lincoln può incutere, la sua intera struttura trema in preda al cedimento del corpo umano. Mi chiedi cos'è che voglio? L'intero terreno si spacca sotto di voi mentre le fiamme divorano tutto ciò che si trova in alto, regalandovi nient'altro che il cielo notturno, quasi infuocato dall'arrivo dell'alba.



    Dilettarmi della tua sofferenza.



    Percepisci che il potere di quel colpo è più grande di quanto tu possa gestire e nel momento in cui arriva, un altro fascio di luce ti acceca per un secondo e c'è la ragazza, ora davanti a te, che unisce le mani prima di alzarle verso l'alto. E nelle nostre sofferenze diventeremo più forti, daimon. Un grande schermo di luce si alza davanti a voi mentre la forma demoniaca dell'essere comincia a sfaldare rapidamente quella barriera che riduce il potere dell'attacco.



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    Vedi qualcosa di luminoso serpeggiare velocemente dallo stesso scudo, legandosi agli arti dell'essere in maniera tale da bloccarlo e impedirgli i movimenti. Qualcosa che tu non capirai mai. Il contraccolpo spedisce la ragazza indietro di svariati metri, avvolta nelle schegge di luce della barriera eretta, mentre l'attacco continua ad arrivare verso di te. Quello che hai è il tempo di un respiro, l'ultimo attacco per mettere a tacere la forma ormai erosa di quel corpo.






    Sotto la forma di drago, la carpa ottenne il dono dell’immortalità
    Divenne il simbolo di chi aspira a compiere grandi imprese e non teme di affrontare le avversità della vita.







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    Angolo Master

    Percepisci un singolo attacco in arrivo, composto da proiettili di oscurità di grande calibro che hanno il compito di spaccarvi. La forma è più o meno quella dei proiettili allungati degli rpg, per dire.

    L'attacco è a energia Blu, ma Kaileen erge uno scudo che lo indebolisce progressivamente, spezzandosi e riducendo tutto a Rossa.

    Procedi con difesa e attacco normalmente per questo turno finale, terminando ovviamente quando lo lanci la tua offensiva perché succedono cose
  8. .
    No prob; oltre alle altre specifiche elencate prima, sì :zizi:
  9. .
    No infatti la hanno, ma non al livello delle abilità che cito :zizi:
  10. .
    Gaz vai

    Kalego

    Stardust gate of ruin: qui c'è una cosa da chiarire

    >La tecnica si chiama Stardust, polvere di stelle che può anche bruciare come luce normale. Però tu citi la capacità della luce stellare (che per amor di naming sai che esiste anche la tecnica 'starlight' che è luce stellare). Dando per scontato che non puoi mischiare entrambi gli effetti, se ti riferisci alla capacità di bruciore della luce normale, io rifraserei in 'manifestare l'effetto secondario dell'elemento' o dell'attributo della polvere stellare, ecc.

    Perché dire 'manifestare l'effetto ustionante della luce stellare', avendo appunto le tecniche 'starlight' potrebbe mandare in confusione chi ti affronta, meglio essere più chiari.

    Aggiungi poi che le forme che crei senza abbellimenti illusori sono di per sé grezze, non hanno capacità di perforazione o impatto simili a Costrutti o addirittura Armi vere e proprie.

    EDIT: per il resto vai
  11. .

    When You move Forward

    Alek per Seahorse

    8





    Il ragazzo si lancia contro il suo nemico, che prontamente risponde estendendo un braccio e spedendolo a terra. Un paio delle sue ossa si sono rotte. Eppure, come uno squalo che prova il sapore del sangue, non può fare a meno di lasciarsi andare a qualcosa dentro di lui. Come una profonda rabbia che lo spinge a combattere, come il desiderio di sconfiggerlo e raggiungere Saleeha il prima possibile. Porta una mano al naso, pulendosi del sangue, mentre un tamburo batte nelle profondità del suo cosmo. Il suo sorriso, sprezzante e forse inquietante a tratti, resta sul suo volto mentre si lancia contro il proprio nemico.



    Il laboratorio è ora un ammasso di cunicoli soffocanti, composti da carne e volti che urlano in agonia, pervasi da energia spirituale nefasta e immonda, qualcosa che si è spinto troppo oltre e che ha rotto le regole della stabilità. Nessuno ha le capacità di replicare ciò che è stato fatto, il concetto di ‘migliorarlo’, dunque, è fuori da qualsiasi possibilità o prospettiva. Devi quasi distogliere lo sguardo per non essere catturata in questo ammasso schioccante di dolore e sofferenza. Più ti avvicini, più cominci a percepire un cosmo orrendo, qualcosa che fa tremare le fondamenta di quello che è diventato un palazzo di carne immonda, purulenta di materia ectoplasmica e spirituale.



    ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀Ti prego, uccidimi.

    ⠀⠀⠀⠀⠀⠀Non volevo niente di tutto questo.

    ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀Papà, dove sei, ti prego.

    ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀Aiutami, AIUTAMI.

    ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀Fa male, smettila, fa male.



    Ti fai strada tra piccoli ammassi di carne e arti che cercano di graffiare e artigliare, riconosci in alcuni di loro particolari - come il volto o degli elementi di abbigliamento - che ti ricordano alcuni degli scienziati del laboratorio, stupidamente caduti in un progetto più grande di loro, vittime di una trappola che nessuno, nemmeno colei a cui aveva dato inizio a tutto questo, aveva potuto immaginare. Grazie al tuo dominio sul vento, riesci a spostarti in maniera tale da evitare questi colpi e la sola vicinanza ti fa rabbrividire con il carico e la pressione spirituale di anime urlanti che il contatto quasi comporta.

    Infine, nella stanza centrale del laboratorio, la vedi. La dottoressa Helkart è completamente cambiata, o meglio, influenzata dalle blasfemie che solo il chaos può imprimere sul corpo e la mente di qualcuno. Porta con sé mutamenti immondi e la stessa carne ricopre quel luogo, facendolo pulsare. Sembra quasi non fare caso a te, anche se conscia della tua presenza, mentre ammira con orgoglio il suo cambiamento.



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    Com'è dolce, Saleeha, eccellere. Finalmente l'ho capito, l'ho capito dove lui ha fallito.
    Ma io non ho fallito, io ci sono riuscita, questo è ciò che può salvarci tutti.




    Qualcosa ti colpisce come un'onda invisibile e ti costringe sulle ginocchia, imprimendo una pressione violenta mentre voci sconnesse, urlanti, si presentano nella tua mente. La carne del pavimento schiocca e oscilla sotto di te, legandoti gli arti con delle corde che assomigliano a tendini e fibre muscolari. Le voci cominciano a diventare più forti mentre tu cerchi di andare avanti, di muovere le gambe per compiere ancora un passo verso di lei.



    Ancora un passo, una spinta, devi avanzare.
    Le fibre cominciano ad avvolgersi attorno al tuo corpo.

    Devi andare avanti, devi proteggere queste persone.
    Chiudi gli occhi mentre il respiro ti manca sotto questa costrizione.

    Qualcosa, qualcuno, preghi Poseidone, preghi la tua famiglia.
    La vista comincia ad annebbiarsi, tutto sfuma nel nero dell'abisso.








    Qualcosa illumina completamente la stanza mentre il tuo desiderio di avanzare nel pericolo, come il più coraggioso dei condottieri nella battaglia più difficile. Lo sai da addestramento imperiale, lo percepisci negli occhi di ogni abitante di Atlantide, una verità imprescindibile: Poseidone non abbandona i suoi guerrieri, specialmente se immersi nel chaos. Le tue braccia vengono sostenute da una forza completamente diversa, le tue gambe si rialzano con rinnovato vigore e il vento attorno a te si concentra assieme al flusso d'acqua limpida, che brilla di luce propria mentre i tamburi dal profondo tel tuo cosmo cominciano a diventare sempre più intensi, sempre più potenti. Il tuo cosmo si tinge di striature azzurre e grigie mentre quasi innaturalmente, l'acqua prende la forma di una sfera protettiva. Per la prima volta non c'è paura, non c'è timore, poiché sei protetta da qualcosa di immenso, da uno dei sette tesori dell'impero.



    Lo spazio attorno a te vibra.

    La presa su questo incubo, sul tuo corpo e sulla tua anima, si allenta.

    Un nitrito, il tamburo della corsa di un destriero.

    Una voce nobile e limpida parla al tuo spirito.



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    [Are you my righteous knight?]

    Il tuo corpo è avvolto nella Scale di Seahorse.





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    Angolo Master

    Sei energia Rossa e hai tutte le abilità della tua scale, a te la prima mossa FLY HORSIE FLY
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    Vai sia per togliere che mettere
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    Ah perdonami sono un po' talpotto dall'app ma ad una rilettura finale è meglio se aggiungi anche che l'efficacia della limitazione dei movimenti dei poteri spaziali (dimensioni, teleport, ecc.) è proporzionale alla potenza avversaria e alla quantità di cosmo spesa per limitarne gli spostamenti. (Se è più potente di te, a parte bloccarlo, bruci più cosmo per interferire sui suoi poteri di movimento spaziale)
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    CITAZIONE
    Seven Stars:
    il cui potere distruttivo si estende ben oltre l'area influenzabile dalle capacità della custode d'oro [...] innescando così un effetto di dispersione delle sostanze aeriformi o delle manifestazioni energetiche presenti nell'area di detonazione.

    Nella prima parte parli della capacità di Cosmo Poderoso di raggiungere un raggio maggiore? Se sì aggiungerei 'normalmente/di solito/ecc. influenzabile' per esprimere meglio il concetto. Per la dispersione direi sempre in base alla potenza della manifestazione avversaria
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    Oliver Ramirez Ξ Primarca di Scylla (VII) Ξ Energia Viola

    Highway To Hel

    Prologo

    1





    Per un attimo qualsiasi rumore, qualsiasi suono, sembrò affievolirsi mentre il Primarca tenne lo sguardo fisso su un punto indefinito della sala del concilio. La richiesta era arrivata da poco e un incontro straordinario era stato organizzato data la natura del messaggio stesso. Si aspettava dei contatti con Asgard, considerata la recente operazione ad Ulthuan, ma non si sarebbe mai aspettato la presenza di divinità del calibro di Thor, Heimdall, Freya. Non aveva mai avuto contatti di questo tipo e, di fatto, presenze del genere per lui ancora erano nient’altro che ‘leggende’. Naturalmente si sarebbe aspettato di restare ad attendere eventuali riscontri, ma mai si sarebbe aspettato di essere proposto come principale contatto, come rappresentante di Atlantide, ad un concilio tenuto da tutti i maggiori esponenti delle forze che agivano su quella terra. Avrebbe voluto dire qualcosa; sentiva il plasma del cuore metallico soffiare con più forza, brillare con intensità lievemente maggiore. Sentiva gli altri Primarchi discutere, parlare e avvalorare la tesi. Fece l’unica cosa possibile in quel momento, si rifugiò nel khala, attraversò tutti i momenti spesi da Scylla nei concili di guerra, nelle riunioni operative. Chiuse gli occhi per un secondo e quando li riaprì, gli altri poterono percepire chiaramente che aveva deciso di affidarsi alle memorie antiche, non che quella pratica fosse sbagliata, anzi, erano lì per quel motivo, per aiutarli ad essere migliori con le esperienze passate. Poggiò entrambe le mani sul tavolo mentre lentamente si metteva in piedi, guardando ogni Primarca in volto; gli altri poterono leggere un’espressione più serena sul suo viso, seppur determinata. Sapeva cosa doveva fare, sapeva come farlo. Sarebbe stato la loro voce e non soltanto la sua. Parlò e nelle sue parole ci fu la promessa di portare la voce dei Sette e dell’Imperatore al concilio organizzato dal dio del tuono. A quel tavolo non si sarebbe seduto soltanto il Primarca di Scylla, ma ogni sovrano di Atlantide, poiché le decisioni non erano di uno, ma di molti, e in quel frangente Oliver avrebbe dovuto fare gli interessi di molti, non di uno.



    L’aria lo colpì con forza, quasi come se dentro la sala del concilio si fosse creata una pressione quasi fisica. Respirò a pieni polmoni mentre le guardie erano lì ad attendere ordini per i prossimi sviluppi. L’unica cosa che però fece Oliver in quel momento fu alzare una mano per permettere loro di fare una pausa. Aveva accettato ad una sola condizione, di portare con sé - oltre al plotone previsto per delegazioni del genere - anche un’altra persona. Cuordimetallo aveva chiesto e Johanna aveva acconsentito alla presenza di Raia Droshar come sua ufficiosa Prima Dama. Avrebbe mentito se avesse detto che l’aveva fatto soltanto per una questione di dinamiche politiche; l’aveva fatto perché era la sua migliore amica e così come lei lo aveva portato fuori da Mechanus, lui l’avrebbe portata con sé in uno degli incontri più importanti della sua vita, della vita di tutti loro. Perché quel giorno sarebbe cambiato qualcosa, per la prima volta si sarebbero seduti ad un tavolo per decidere le sorti del mondo nei confronti della piaga che li stava affliggendo. Non ci sarebbero stati colpi, né combattimenti, ma l’applicazione di qualcosa in cui Oliver credeva fermamente, a parte l’onesto e liberatorio scambio di convinzioni tramite le proprie abilità: il dialogo. Benché fosse molto bravo nel contrario, Cuordimetallo sapeva che per dialogare in tale modo era necessario un coraggio pari a quello di impugnare una spada contro un nemico mortale, perché la scintilla di una parola sbagliata, o di un tono diverso - insegnava Azae - avrebbe avuto un effetto drasticamente più potente di un pugno o di un taglio. Parole avevano portato gli uomini alla pazzia, parole avevano distrutto interi imperi e, allo stesso modo, forse le parole avrebbero potuto salvare il mondo. Ma in tempi antichi nessuno, nemmeno il primo di loro, fu capace di raggiungere con le parole tale effetto, tanto era difficile e complicato il dialogo. Eppure, in quel momento, avevano tutti la possibilità di portare la propria voce, le proprie convinzioni, nello stesso luogo. Tutto per un obiettivo che li accomunava, cancellare la corruzione.



    [30 maggio 2024]



    Avrebbe voluto dire tante cose, avrebbe voluto esprimere i suoi dubbi, le sue paure, ma un Primarca non aveva poi tanto spazio per poterlo fare. Doveva essere saldo per il suo popolo, una guida per il suo esercito, un pilastro per i suoi compagni. Avrebbe voluto Neumannus vicino a sé, avrebbe voluto sentire la sua mano sulla spalla e una risata di incoraggiamento ma nel momento in cui si voltò per cercare il suo conforto, come da tempo a quella parte, non percepì altro che un vuoto, un vuoto che si era formato per colpa sua e dalla cui colpa, quindi, non si sarebbe mai liberato. Sospirò, abbassando il capo, mentre con una mano si picchiettò sulla gamba come ad incoraggiarsi da solo. Ragazzo mio, se dopo svariate vite di concili e incontri di guerra non sai ancora da dove cominciare, allora forse è meglio che indossi io la scale, hah. Cercò di imitare la voce di Manny, ingrossandola, ma quello che ne uscì – forse amplificato dal silenzio nel suo ufficio – fu una triste imitazione. Mi manchi anche tu, amico mio. Pensò rimettendosi in piedi e dandosi piccoli buffetti sulla faccia; doveva raggiungere le guardie che lo attendevano all’hangar. I Salamanders e Raia lo attendevano in fila davanti alla nave imperiale che li avrebbe portati al luogo dell’incontro e, forse quasi in maniera poco educata e consona al momento, alcune delle guardie mostrarono segni di impazienza ed emozione all’arrivo del loro Re; quei soldati furono prontamente – seppur con una nota di falsa severità – rimessi in riga da Raia, che fu l’ultima persona a scambiare uno sguardo con Cuordimetallo, prima di salire sulla nave. Com’era consono, il Primarca sarebbe stato accompagnato dal suo plotone d’élite, che avrebbe avuto il compito di riflettere la stessa gloria e dignità nel luogo dell’incontro, per mostrare la marziale inflessibilità dell’Impero di Atlantide. Oliver, d’altro canto, fu stranamente di poche parole durante il viaggio. Tenne per sé, almeno per il momento, i dubbi che aveva, affidandosi ancora una volta alle memorie e agli insegnamenti dei loro predecessori.



    Mons doveva essere stata particolare, prima dell’Armageddon. La base NATO non era poi tanto lontana e ad un centinaio di metri di distanza, Oliver decise di fermare la propria nave, atterrando in modo tale che potesse essere vista anche dall’entrata della base, come da costumi, permettendo ad ogni persona di ammirare l’avanzamento tecnologico dell’Impero di Poseidone; certo, non era la Almighty, l’ammiraglia che adesso riposava come colonna portante del suo settore, ma era sicuramente una delle navi più potenti e veloci del regno. Prima scesero i soldati incaricati di portare i vessilli, stendardi che mostravano un tridente, così come quelli che mostravano i sigilli di tutti i settori, perché in quel luogo poteva esserci Oliver – certo – ma erano spiritualmente presenti tutti loro. Al centro, mentre i portatori di vessilli anticipavano lievemente il passo del Primarca, vi era poi Oliver in armatura completa, seguito al fianco da Raia, anch’essa in armatura. Dietro di loro, il plotone di soldati, la guardia d’onore che accompagnava il Re in quella missione, ognuno di essi in armatura e con le migliori onorificenze in mostra. Le armi erano presenti, seppur riposte nelle adeguate protezioni, non imbracciate. Ogni passo era come un tamburo dal profondo della terra e ogni movimento di quel corpo divorava la distanza che li separava dall’entrata della base. Non disse nulla per tutto il tragitto, si limitò a recitare nella sua mente le preghiere a Poseidone e agli antenati, nella speranza di ricevere la forza necessaria, la pazienza e la saggezza per affrontare un tale incontro. Arrivato all’entrata della base, si rese conto di trovarsi davanti a vere e proprie divinità. Il suo cuore, nessuno avrebbe potuto testimoniarlo, saltò un battito. Lui guardò Thor, Freya ed Heimdall e loro, di rimando, guardarono lui. La voce di Raia, Prima Dama, presentò la figura di Cuordimetallo agli dèi.




    Oliver Cuordimetallo, Primarca di Scylla.

    l3VoMt4

    L'Eroe, il Cuore di Atlantide, L'Uomo di Ferro.
    Fabricator Comandante di Mechanus, Tempra di Azae.

    Voce del Concilio dei Sette in questo grande giorno.





    La fortuna di essere tra i primi ad arrivare è che possiamo parlare con più tranquillità, non trovate? La sua domanda cadde per prima nel breve silenzio della presentazione, mentre con lentezza rimosse l’elmo per mostrare il volto ai ‘padroni di casa’. Le placche dell’elmo scattarono velocemente indietro, venendo quasi assorbite dal resto dell’armatura, mentre i tre dèi poterono osservare un volto giovane, il cui sguardo portava dietro sé millenni di retaggio atlantideo, carico di energia spirituale e consapevolezza. Non avevano davanti qualcuno che era appena diventato Primarca, avevano davanti una persona che aveva vissuto per secoli e secoli, che aveva sentito il sapore del sangue nel medioevo, che aveva camminato attraverso le terre bruciate della guerra di Lemuria, che aveva combattuto il chaos della Rivolta di Dagon. E ancora, nell’immenso mare spirituale, avrebbero visto ciò che lo collegava a tutti i presenti del regno di Atlantide e che, come la risacca del mare, tornava indietro ancora, connettendolo ad ogni abitante dell’impero, ad ogni sovrano parigrado degli altri settori. Nel momento in cui posò lo sguardo su ognuno di essi, poté percepire il concreto quanto assoluto potere che tutti emanavano, qualcosa che oltrepassava perfino i limiti del normale guerriero, anche il più potente, che andava a intaccare e illuminarsi di luce divina che in maniera altrettanto innaturale brillava da ogni aspetto che componeva quel trio; dai movimenti al semplice respiro. Per me è un piacere incontrarvi, specialmente dopo l’assedio di Ulthuan. Il popolo di Asgard ha combattuto con valore. Disse, inclinando lievemente il capo in segno di saluto, mentre l’interezza del corteo atlantideo si fermava dietro di lui. Erano figure imponenti, più di qualsiasi altro uomo avesse mai visto; persone come lui vantavano retaggio antico e memorie antiche, ma coloro che aveva davanti – al pari di suo Padre, l’Imperatore – erano materialmente ancora lì, segni indelebili di un tempo remoto e che ciclicamente continuava a ripresentarsi nelle sue sfaccettature di vita e conflitti. Nobili Thor, Freya, Heimdall, vi ringrazio per questo incontro. Molti hanno provato a riunirci tutti, nessuno prima d’ora ci è riuscito. Scambiò ancora una volta i propri saluti con le tre divinità, prima di essere condotto verso la sala in cui si sarebbe tenuto il concilio.



    La sua guardia, assieme a Raia, si sarebbe riposata nei giardini pensili, che erano stati adibiti in modo tale da ospitarli tutti tramite un raffinato esercizio di poteri dimensionali e sigilli che avrebbero tenuto lontani eventuali minacce o nemici. Si separò dalla Prima Dama nel momento in cui le Valchirie arrivarono a scortare la presenza Atlantidea. Assieme alla donna, non poté fare a meno di soffermarsi per un secondo sulla figura delle guerriere asgardiane e brevi parole furono scambiate dalle due menti, assieme a piccole raccomandazioni. Oliver prese posto alla tavola rotonda, subito alla destra di quello che sarebbe stato il posto occupato dalle tre divinità di Asgard. All’interno della sala, anch’essa adibita a modo per un incontro con tali personalità, vi era presente il Celebrante di Odino, aveva scoperto. Non aveva mai incontrato tale figura e le sue informazioni a riguardo erano davvero poche, ma non mancò di mostrare rispetto alla fazione ospitante con un cenno del capo, sempre ad elmo scoperto. Celebrante. Salutò anche lui con un piccolo cenno del capo, prendendo posto e tagliandosi un breve lasso di tempo per studiare l’impostazione che era stata impressa sul luogo per quell’evento. Sicuramente vi erano espedienti magici in atto per silenziare l’intera sala, probabilmente dotata di contromisure nel momento in cui qualcuno di loro avesse fatto una mossa sbagliata, forse anche solo pensata. Aveva avuto il suo tempo per capire che i mezzi a disposizione di Asgard erano più che misteriosi e tale ‘magia’ doveva sicuramente avere possibilità infinite. La sua pelle aveva appena finito di sbiadire le rune impresse dopo l’utilizzo del dispositivo dimensionale presente ad Ulthuan, ma Oliver poteva ancora ricordare vividamente la sensazione di navigare in tali energie. Poi scoprì la figura del rappresentante dei dodici signori dei Titani, Giapeto delle Dimensioni. Non poté fare a meno di sorridere quasi con tono di sfida, mentre la sua figura si apriva, scrollando le spalle nel posto in cui era seduto. Alla fine, l’artefatto è stato utile, ma le ferite dello scontro ancora di più, Giapeto. Incrociò poi le mani davanti a sé, rivolgendo lo sguardo all’entrata della sala.


    hiaAmxR

    narrato Ξ parlato Ξ pensato Ξ parlato altri


    CASTA Ξ Cavalieri Imperiali di Atlantide
    FISICAMENTE Ξ -
    MENTALMENTE Ξ AAAAA
    STATUS SCALE Ξ [Indossata senza elmo]


    RIASSUNTO AZIONI Ξ ALLONS-Y

    Strong, united, working 'till we fall

    ABILITÀ Ξ

    Atlantean Engineering: Creation [Illusioni Ambientali]
    Ancor prima di diventare uno dei più grandi marzialisti di Atlantide, il nono Re di Atlantide – Azae – era considerato tra i più stimati utilizzatori dei poteri della mente. La sua abilità, infatti, gli permetteva di poter alterare l’aspetto di tutto ciò che circondava i presenti, sovrascrivendo la realtà effettiva con realistiche illusioni. Pur non avendo effetto materiale, erano talmente potenti da riuscire ad esser percepite quasi come reali, pericolose, da coloro che non disponevano di una grande forza - portando il cervello dei malcapitati ad autoconvincersi della veridicità di quelle immagini. Con questo potere, Azae riuscì ad oltrepassare la minaccia costituita da Cariddi, nel suo viaggio per lo stretto delle sue bestie. Come ogni Primarca di Scylla, dunque, Oliver ha ottenuto il potere di poter sovrascrivere la realtà che lo circonda – realizzando illusioni atte a confondere il nemico. Limitato soltanto dalla sua fantasia, può spaziare dalla semplice apparizione di oggetti o elementi, sul campo di battaglia, alla produzione copie. Ciò rende il potere della mente del Primarca pari al potere del suo corpo.

    Atlantean Engineering: Arsenal [Armi di Scilla]
    Quando finalmente Azae riuscì a raggiungere la temibile Scilla, essa sfruttò il potere di tutte e sei le beste – che componevano il suo corpo – per uccidere il nono re di Atlantide. L’orso, l’aquila, e il lupo furono impiegati per arrecare danni al corpo del primarca – mentre il pipistrello, il calabrone ed il serpente, furono utilizzati al fine di danneggiarlo con i loro insidiosi poteri. La mente ed il corpo del re furono impiegati al massimo della loro forza, in modo da riuscire a tener testa alla mitologica bestia. Dando prova della sua capacità, Azae riuscì ad emergere vincitore dello scontro; ciò diede modo a Scilla di poter apprezzare la caparbietà e lo spirito dell’uomo, permettendogli di trarre potere dalla sua natura e di ottenere la sua benedizione. Grazie a tale intervento, il re scienziato riuscì ad influenzarle con il suo cosmo, permettendo un assemblaggio – sempre diverso – della scale, per riprodurre gli stessi effetti dei poteri animaleschi, mostrati dalla creatura. L’orso, il pugno che abbatte – l’aquila, la lama veloce – il lupo, gli artigli perforanti – il serpente, le catene dello stretto – il pipistrello, la vita che si spegne – l’ape, il veleno insidioso. Gli attributi di ogni animale sono riflessi nelle parti meccaniche, che possono assumere le più disparate forme – assecondando la pericolosità di ognuno. Lo spirito delle bestie di Scylla risulta pericoloso anche nelle loro controparti cosmiche, se lanciate verso l'avversario, poiché - in caso di offensiva riuscita - sortiranno gli stessi effetti dei colpi portati in modo fisico.

    Orso - Danno: Interno, Rottura di Ossa / Arma: Grossa, Contundente

    Lupo - Danno: Perforante, Sanguinamento / Arma: Tagliola

    Aquila - Danno: Tagliente, Traiettoria guidata / Arma: Pugnale Ricurvo, Lama Perforante

    Serpente - Danno: Stritolamento, Enorme Resistenza / Arma: Tentacoli

    Ape - Danno: Perforante, Veleno (Apitossina) / Arma: Stiletto

    Pipistrello - Danno: Perforante, Risucchio Cosmico e Vitale / Arma: Piccolo pugnale


    Atlantean Engineering: One for All [Trasformazione]
    Sublimazione del potere di Scilla, ora fluito nella natura del cosmo di Oliver. Grazie al khala, ha ottenuto l’abilità di sfruttare le caratteristiche di ogni animale della bestia, alterando l’interezza della sua scale per farle assumere tratti caratteristici. La sua forma base, la Scale di Scylla – Versione “Ironheart”, si trasformerà a seconda della canalizzazione delle bestie sacre, mantenendo la capacità di utilizzare le armi relative agli animali di cui assume la forma. Ogni trasformazione, però, non impedisce al Primarca di lanciare la tecnica che esula dai sei mostri - il Big Tornado, che trae forza dalle acque di Cariddi. Tutte le forme conservano la durezza e la capacità di offesa della sua Scale, così come la possibilità di spostare la conformazione dell'arma del relativo animale a piacimento - grazie al riposizionamento delle placche e delle componenti d'oricalco - su qualsiasi superficie dell'armatura.

    Orso - Forza Straordinaria
    Lupo - Musica
    Aquila - Vento
    Ape - Teletrasporto
    Pipistrello - Suono

    Voz de las Olas [Telepatia]


    TECNICHE Ξ



    And we all lift, and we're all adrift together
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