Un Nuovo Custode della Conoscenza

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  1. Lord Drake
     
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    ATTO IV
    Un Nuovo Custode della Conoscenza

    Erano fisicamente in due, ma parlavano in tre, strano ma vero.

    Oh oh, non ne dubito.

    Lo spirito di Methos che albergava il corpo di Rigel rispose alla proposta del Toro per una bella scazzottata in modo rispettoso ma anche estremamente orgoglioso. Era chiaro che un tempo quel guerriero fosse stato qualcosa di straordinario ed era un vero peccato che non potessero confrontare i loro poteri in modo aperto e diretto. Quello, magari, sarebbe potuto essere un argomento per il futuro – perché non si poteva mai sapere se, in qualche modo, Bartolomeo e Methos avrebbero mai potuto testare la loro rispettiva forza alla massima potenza – ma in quel momento l’attenzione era decisamente concentrata altrove.

    Bart, infatti, si aspettava di vedere Rigel titubante, quasi insicuro, e fu esattamente così. Quella era una caratteristica propria del ragazzo, che in realtà lo rendeva una persona speciale. Perché l’indecisione può essere considerata un difetto, specialmente se riferita a un guerriero, ma nel caso del Cancro sembrava quella caratteristica che lo rendeva più... umano. Lui non era il Cavaliere che si ergeva sopra tutto e tutti, quasi trascendendo la sua natura umana, come un Santo inarrivabile che si è avvicinato più alla Dea che all’uomo. No, lui era semplicemente Rigel e, indipendentemente da tutto, rimaneva tale anche se era uno dei più forti guerrieri del Grande Tempio e, molto probabilmente, del mondo intero. Qualcuno con le sue potenzialità avrebbe potuto sconvolgere la Terra stessa se solo lo avesse voluto, ma il Cancro era rimasto il giovane timido e un po’ impacciato di sempre. Tutto ciò lo rendeva speciale, soprattutto agli occhi di Bart, che vedeva in lui una sincerità e una trasparenza fuori dal comune. Anche il Toro, in un certo senso, era come lui. Il gigante era solamente (molto) più spontaneo e diretto. Il ragazzo, quindi, era semplicemente il candidato perfetto per l’incarico che Bart voleva affidargli, essendo capace di unire un animo così buono e genuino a una mente sempre molto analitica e mai sazia di conoscenza.

    Bartolomeo sorrise mentre Rigel pensava alle parole del Gran Sacerdote, riuscendo quasi a vedere le rotelle della sua mente che giravano per elaborare quella richiesta così importante e inaspettata. Fu incredibilmente felice quando Methos decise di prendere in mano la situazione, spronando il ragazzo dove non si voleva spingere per rispetto e anche per un po’ di sottostima personale. Quella fu la miccia che fece scattare il fuoco che Bartolomeo stava cercando, perché il Cavaliere del Cancro, seppur sempre un po’ titubante, accettò pienamente la richiesta del gigante. Il Toro allargò le braccia sorridendo a trentadue denti, sollevato che quel primo passo fosse andato alla grande. Si rivolse, poi, a Rigel per cementare ulteriormente quel loro discorso, in un modo tutto suo, ovviamente.

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    Certo che lo penso davvero e, come vedi, anche Methos è d’accordo con me.
    Quindi non hai scampo, oh oh.


    Quello spirito millenario e tutto strano – da che pulpito, tra l’altro – era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso dalla parte giusta, evitando che si rompesse. Era ormai chiaro che il giovane si fosse convinto dopo quella magistrale manovra a tenaglia.

    Grazie figliolo per aver accettato, non puoi nemmeno immaginare quanto tutto questo sia importante per me.

    Ed era proprio vero, Rigel non avrebbe mai potuto immaginarlo nella sua interezza. Il ragazzo avrebbe potuto intuire quella sorta di tormento che da tempo faceva ogni tanto calare una flebile ombra su quel carattere sempre così positivo e gioviale del Gran Sacerdote. Non poteva sapere, però, di tutte le preoccupazioni che a volte non lo facevano dormire la notte, del dolore per la perdita di amici che considerava parte integrante della sua Famiglia, della responsabilità di vite innocenti che gravava sulle sue spalle. Forse l’affinità con l’abilità dello Spirito propria del Cavaliere del Cancro avrebbe potuto fargli cogliere un piccolo sentore di quell’ombra, ma sarebbe riuscito a toccare solamente la punta di un grosso iceberg.

    Quindi, sì, il fatto che Rigel avesse accettato di ricoprire la carica di Eforos, del Custode della Conoscenza del Grande Tempio, era davvero un fatto importante per Bartolomeo. Non che fosse contento di aver “trascinato” qualcuno nella responsabilità che i Cavalieri di Atena avevano nei confronti del loro popolo e dell’intera umanità, ma almeno avrebbero potuto cominciare a sostenere quel macigno insieme. E se un giorno Bart fosse caduto, il Grande Tempio – e la sua stessa Famiglia – avrebbe avuto qualcuno di altrettanto forte su cui contare.

    Non era il momento di pensieri negativi, perché avrebbero dovuto celebrare quella nuova nomina. Prima, però, Rigel avrebbe dovuto fare quel primo e fondamentale passo per abbracciare per davvero la carica di Eforos. Il ragazzo si aspettava una guida passo-passo, un cicerone che lo accompagnasse come Virgilio con Dante, ma purtroppo non funzionava così. Andrea prima di lui aveva imparato con l’esperienza diretta cosa volesse dire essere Custode della Conoscenza, così come Bart aveva dovuto imparare in fretta a districarsi in quella carica così soverchiante qual era il Gran Sacerdote. Il gigante incrociò le braccia al petto e guardò il giovane arricciando le labbra e alzando il sopracciglio sinistro, facendo il finto offeso per quella richiesta così disperata – che capiva perfettamente, ma per cui non poteva fare molto.

    E tu ti aspetti che io abbia preparato anche il manuale d'istruzioni?
    Dai, non ci credi davvero nemmeno tu.


    Il sorriso tornò immediatamente sulle sue labbra, perché trovava molto divertente quello che stava per dire.

    Io sto ancora capendo come funzionano tutte queste… cose da Gran Sacerdote, ci manca solamente che abbia anche il manuale del giovane Eforos.
    Oh oh oh.


    Fece volteggiare la mano destra in aria quando disse “cose” in quel modo così sbarazzino, perché non gli veniva in mente un termine più adatto. Ancora lui stesso non riusciva a descrivere tutto ciò che aveva dovuto imparare in quanto Gran Sacerdote, e continuava a trattare tutto nel suo modo fintamente superficiale.

    Però ti ho portato un regalo, che è anche l’unica cosa che davvero ti serve per quest’incarico.

    Infilò una mano nel mantello e ne estrasse un oggetto dalla forma complessa, composto di Oricalco, inciso con iscrizioni che gli avevano detto fosse Lemuriano. Allungò quel piccolo costrutto verso Rigel, perché potesse finalmente farlo suo.

    È la chiave della Biblioteca, che abbiamo recuperato dal Tempio del Leone dopo la scomparsa di Andrea.

    Gli faceva ancora male ricordare quel misterioso avvenimento, ma era giusto far capire al ragazzo che il ruolo di Eforos si era come automaticamente ripristinato dopo la scomparsa della Leonessa. Questo significava che lei, probabilmente, non c’era più o che, comunque, non era più legata a quella responsabilità. Rigel, quindi, sarebbe stato un degno successore e non un “usurpatore” dettato dalla necessità del momento.

    E con questa chiave potrai accedervi quando e dove vorrai.
    Quel luogo non fa parte della nostra dimensione e, grazie a questo artefatto, potrai anche portarla sempre con te.


    Misteriosa e pratica, non c’era che dire. Avrebbe, quindi, atteso che il Cancro accettasse quell’importante oggetto per poi proseguire con le tanto agognate istruzioni, che probabilmente sarebbero state molto diverse da quello che Rigel si aspettava.

    Andrea aveva scoperto i segreti delle Biblioteca esplorandola in prima persona.
    Immergiti in questa Conoscenza, falla tua, e ritorna da noi come nuovo Eforos.


    Lo guardò con maggiore intensità, perché sapeva che non sarebbe stato un compito facile per il ragazzo. Il Cancro, però, secondo Bartolomeo era la persona più adatta a ricoprire quel ruolo, quindi non aveva dubbi che ce l’avrebbe fatta.

    Mi fido di te, Rigel.
    Non avrei potuto fare scelta migliore, anche se tu non vuoi ancora crederci.


    In quel momento era tutto nelle mani del giovane Cavaliere, e il Gran Sacerdote non avrebbe potuto interferire in quel rito d’iniziazione. La Biblioteca avrebbe dovuto accettare il ragazzo per permettergli davvero di diventare Eforos. E non ci sarebbero stati scorciatoie o manuali d’istruzione. Rigel doveva dimostrarsi degno di custodire quella chiave e l’accesso alla Conoscenza del Grande Tempio. Solo lui poteva fare la differenza tra successo e fallimento.

    Con il sorriso sempre stampato sulle labbra, infine, Bartolomeo salutò con la mano destra il ragazzo come se avessero appena finito una partita a calcio, invitandolo per la partita successiva dopo un po’ di riposo. In quel caso, il Gran Sacerdote stava spronando il futuro Eforos a intraprendere il suo cammino verso quell’importante carica, lasciandogli la libertà su come approcciare quella prova.

    Vieni a trovarmi quando avrai finito, così mi racconterai per bene com’è questa Biblioteca.
    Nessuna fretta e prenditi il tuo tempo, anche perché non saprei dirti esattamente cosa ti aspetta.
    Oh oh oh.


    Si voltò per tornare alla Seconda Casa, immaginandosi che Rigel, quasi sicuramente, lo avrebbe maledetto mentalmente con tutte le imprecazioni che conosceva, ma senza mai pronunciarle ad alta voce.

    Forza figliolo, credo in te.

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    BARTOLOMEO - GOLD TAURUS [VIII] - ENERGIA SUPREMA
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    Riassunto:
    Ti consegno la chiave della Biblioteca e, come anticipato, lascio a te la libera interpretazione di come affrontare questa sorta di “rito d’iniziazione”. Quello che dovrai fare è accedere alla Biblioteca (prendendo come riferimento quanto già impostato qui, che era stato allineato con Gorth ai tempi di Wild), incontrare Mnemone (che è Erhul, il primo Acquario; recuperati il mega riassuntone qui se vuoi rinfrescarti la memoria sul Santo), e farti accettare come Eforos. Fatto questo (che puoi gestire come post unico o più post, a tua libera scelta) richiama Bart telepaticamente, oppure affacciati sul retro della Seconda Casa, così mi dici com’è andata :asd:

    Condizioni:
    Ottime.

    Tecniche:
    -

    Abilità:
    -

    NARRATO - PARLATO - PENSATO - TELEPATIA - BAMBINI - ELENA

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