I SETTE: SLOTH

Sloth Hotel

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  1. La Corruzione
     
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    5FMDuBe



    Una grande scritta luminosa capeggia su una costruzione che più che un castello sembra ricordare un lussuoso albergo: è di colore blu e vi è scritto Sloth. Un osservatore attento potrebbe comprendere che la costruzione sembra essere chiaramente di epoca vittoriana e le illuminazioni variano in una scala di colori tra il blu e il viola. Prima di giungere all'entrata della dimora di Pigrizia, bisogna percorrere lunghe scalinate di marmo bianco, i cui lati sono adornate da diverse fiorere piene di papaveri. Nell'aria si poteva percepire il profumo di quei fuori ed era come se tutta l'area ne fosse pregna, era impossibile percepire altro ed anzi, mano a mano che si avanzava i propri sensi sembravano ovattarsi sempre più, solo un cosmo forte sarebbe stato in grado di passare.

    L'entrata dell'albergo è composto da una grossa arcata dove due uomini, chiaramente della sicurezza sembravano li proprio per non far entrare persone indesiderate e per quanto potrebbe apparire strano e bizzarro i cavalieri di Atena non erano persone indesiderate ma ospiti ben accetti. Avrebbero accompagnato nella Hall qualsiasi cavaliere o uomo si fosse presentato li, chiedendo di accomodarsi in attesa del proprio turno. L'entrata dell'albergo, a parte per il lusso e lo sfarzo che si può percepire in ogni centimetro quadrato di quel luogo non differisce molto da un qualsiasi albergo in cui si poteva alloggiare prima dell'armageddon, come se fosse una rievocazione di un passato ormai lontano. Poltrone, sedie e tavolini, ai quali non manca mai da bere o da mangiare. Di tanto in tanto passano dei camerieri che chiedono agli ospiti dell'Albergo se vogliono qualcos'altro.
    In fondo alla Hall vi è la reception, dove un uomo di mezza età attende. è un uomo alto ma esile, capelli bianchi ed un volto cordiale che con un chiaro accento britannico smista gli ospiti nelle varie camere, chiamando i fattorini per evitare che gli ospiti dello "Sloth" non facciano sforzo alcuno.

    IVMCJ8G


    Note: ci tengo a precisare che nessuno dei presenti nel castello è ostile, verrete accolti come ospiti e potrete
    parlare con chi volete, ovviamente il vostro riferimento è il tipo alla reception. Buon divertimento :D.


    Edited by La Corruzione - 1/6/2016, 19:13
     
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    I Sette: Sloth I


    Di tutte le cose che si sarebbe aspettato di trovare al castello, un albergo era davo l'ultima a cui avrebbe pensato .
    Ys era già rimasto basito dal trovarsi da salire una scalinata marmorea costeggiata da piante in vaso, ma una targa al neon sopra a una porta guardata da due gorilla era stata davvero una visone psichedelica.
    Cercando di non pensare troppo a simili esperienze che aveva fatto, il Cavaliere dell'Ariete cercò di razionalizzare la cosa; Bruciò innanzitutto il suo Cosmo, lasciandosi avvolgere da un'aura dorata, preparandosi al peggio continuò la sua ascesa. Si rese presto conto che gli apparenti buttafuori non emanavano Cosmo o altre energie ostili, ma anzi con rude ospitalità lo invitarono cortesemente a entrare. Scettico, Ys decise di assecondarli e varcò la soglia.
    Dentro, il castello risultò essere sempre più apertamente un hotel: si ritrovò infatti dentro a una hall colma di clienti, camerieri e fattorini; vi era anche una reception.
    Assorbita la sorpresa, il Saint cercò di razionalizzare la situazione.

    Allora... questo è un costrutto della Corruzione, poco ma sicuro. Certo, queste persone potrebbero essere vere o false, magari normali umani a cui è stato fatto il lavaggio del cervello: non sarebbe la prima volta, credo. Ciò non toglie che sia nel posto giusto, albergo o no.

    Chiaramente le ipotesi possibili erano molte: poteva essere semplicemente un'illusione in cui era stato imprigionato, ad esempio. Ma non gli sembrava il caso di gridare al fuoco senza che la casa fosse bruciata: meglio capire prima che cosa poteva aspettarsi da quel costrutto.
    Entrando in questa mentalità, Ys decise d'informarsi presso la fonte più ovvia: la reception. Si avvicinò allora al signore di mezza età dietro al bancone, e come se fosse la cosa più naturale del mondo chiese:

    «Salve. Mi è stato... detto che in questo posto avrei dovuto trovare una chiave, una chiave collegata a una fiamma color blu. Ha idea di dove dovrei andare o a chi potrei rivolgermi?»

    Naturalmente non si aspettava che l'uomo gli desse effettive indicazioni: certo, sarebbe stato comodo, ma il suo intento era verificare cosa si sarebbe dovuto attendere da quelle persone, e che tipo di sfida stava affrontando.

    Ys, l'Ariete Dorato
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    Condizioni Fisiche Illeso
    Condizioni Psichiche Sorpreso, cerca di razionalizzare la situazione.

    Riassunto Chiedo al receptionist della chiave, vedi mai. E vado a postare per Lady Violate :facepalm:

    Abilità

    Nessuna utilizzata.

    Tecniche

    Nessuna utilizzata.

     
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  3. La Corruzione
     
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    «La chiave» ripete l'uomo con un tono mellifluo, quasi disinteressato senza guardarti mai negli occhi.

    Vedi che guarda tra i vari registri come se stesse cercando qualcosa in merito a quella chiave che tu gli hai chiesto, dopo alcuni minuti di ricerca lo vedi sospirare. Ma sembra che finalmente abbia trovato quello che cercava. Così alza lo sguardo e senza emettere alcun tipo di emozione, col medesimo tono comincia a palrare.

    «Per la chiave può percorre due strade. La prima vi condurrà alla sala della follia, mentre la seconda a quella della paura. Entrambe vi porteranno verso la meta desiderata, la scelta è solo vostra».

    Detto ciò ritorna sulle sue scartoffie senza curarsi più di te.



    IVMCJ8G


    Ora sta a te decidere se andare a destra o a sinistra. A destra ti avvii verso la sala della follia, mentre a sinistra verso quella della paura. In entrambe le direzioni vedi solamente dei lunghi corridoi illuminati senza nulla di particolare. Avanzando vedi gente che cammina, che va verso le proprie stanza; di tanto in tanto puoi vedere degli inservienti che vanno avanti e indietro con dei carrelli, alcuni con dei panni da cambiare, altri con del cibo, insomma nulla di strano senbra un vero e proprio albergo. Dopo aver fatto svariati metri percepisci una strana vibrazione come se l'aria attorno a te stesse tremando e un odore acre che sembra penetrarti dentro, alcuni passi e i sensi ti abbandonano facendoti precipitare in un sonno profondo senza possibilità alcuna di opposizione.
     
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    I Sette: Sloth II

    Ys non credeva che avrebbe realmente avuto una risposta da quello strano receptionist, e inizialmente prese quel suo consultare il registro per una recita. Decise però di aspettare una risposta: non aveva altri indizi da seguire anche volendo. Paradossalmente tale scelta fu saggia: dopo un'attesa che lui trovò piuttosto lunga, l'uomo alzò il capo e gli diede una risposta. E che risposta.

    «La sala della follia... e quella della paura?»

    Qualcun altro forse avrebbe potuto credere a uno scherzo, ma a Ys l'eventualità nemmeno passò per la testa. Si trovava dentro una creazione della Corruzione, dopotutto: che senso avrebbe avuto prendersi gioco di lui? Per portarlo a una trappola, forse... Ma lui comunque non aveva altre carte da giocare.
    E talvolta era il caso di farle scattare, le trappole.

    Follia e paura... Saranno solo nomi altisonanti? No: gli dei potrebbero creare certamente delle aule simili. E questo essere ha di certo poteri in qualche modo comparabili, per quanto mi ripugni ammetterlo...

    La conclusione era che doveva supporre che in quelle sale avrebbe dovuto affrontare una qualche prova legata a quei termini. Detto ciò, lui preferiva affrontare la follia o la paura?
    Non era una domanda facile, chiaramente. Eppure, a trovarsi a decidere Ys scoprì di avere una somma paura ad avere... beh, paura. Era infatti perfettamente conscio delle proprie debolezze: che sarebbe successo se il panico avesse avuto il sopravvento?
    La follia era invece una minaccia molto vaga, trovava. Impazzire... non era già impazzito varie volte? Oh, forse no... Ma non aveva una gran paura della follia. A fargli più paura era - paradossalmente - la paura stessa.
    Presa la sua decisione, il Gold Saint allora lasciò il receptionist per addentrarsi nell'albergo in cerca di queste sale. Le trovò praticamente subito, in realtà: l'edificio davanti a lui si divideva in due corridoi. A destra la follia, e a sinistra la paura.
    Lui prese deciso il corridoio di destra.
    Inizialmente non notò nulla di strano: era un semplice corridoio pieno d'inservienti indaffarati. Ys comunque per prudenza lasciò che il suo Cosmo bruciasse mentre camminava, facendo aleggiare il tepore della sua aura dorata attorno a lui. I sensi acuiti gli portarono nuovi suoni e odori, ma non trovandoci niente di anormale non ci badò.
    Camminò a lungo in quel corridoio, tanto da cominciare a chiedersi se avesse una fine. Che fosse questa la follia che gli si era prospettata? Una delusione, nel caso.
    L'odore acre gli arrivò alle narici dapprima vago, lui e un flebile ronzio che credette di essersi immaginato. Andò avanti ignorandoli, ma presto trovò difficile far seguire un passo a un altro. La testa cominciò a girargli, e allora lui capì che ci fosse qualcosa di sbagliato.

    Un ronzio... No, no: una vibrazione. Ora la sento chiaramente. La mia testa... Oh, grandiosa Atena!

    Cadde in ginocchio, a malapena capace di pensare. Istintivamente cercò di espandere il suo Cosmo per difendersi in qualche modo, ma sembrò non servire a nulla.
    Ys dell'Ariete cadde a terra privo di sensi, l'ultima cosa che percepì un acre odore al naso ormai fattosi troppo forte per poter essere ulteriormente sopportato.

    Ys, l'Ariete Dorato
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    Nome Ys
    Energia Blu
    Stato della Cloth Integra [VII]
    Condizioni Fisiche Ottimali (svenuto)
    Condizioni Psichiche Sorpreso, disorientato

    Riassunto Postato appena ho potuto, un po' di fretta ma altrimenti non saprei quando avrei potuto scrivere.

    Abilità

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    Tecniche

    -

     
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  5. La Corruzione
     
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    Sogno o realtà, in verità era difficile distinguere le due cose.
    In verità non fu nemmeno in grado di discernere se stesse dormendo o se fosse sveglio: la realtà intorno a lui mutò come per incanto trovandosi in un luogo a lui familiare. Era la sua dimora, la casa dell'Ariete e intorno a lui solo e soltanto fiamme. Tutto stava bruciando, le pareti stavano bruciando, la gente stava bruciando, gente che scappava in ogni dove in preda alla follia più pura. Vedeva uomini in fiamme che brindavano bevendo da calici di fuoco, bevevano qualcosa che poteva essere lava?

    Vedeva donne nude avvolte dalle fiamme che venivano possedute da uomini, animali e demoni.
    Quelle fiamme erano calde, sembravano come delle dolci coperte ove avvolgersi perché una cosa era chiara: quelle fiamme non bruciavano la pelle e le carni ma venivano alimentate da altro. Era come se si stessero nutrendo di altro: di cosa si stavano cibando quelle fiamme?

    Più le loro azioni erano folli, più si esibivano in azioni spericolate e prive di alcun senno e più bruciavano. Alcune donne si avvicinarono al Gold Saint e sorridendo lo invitavano a seguirlo a lasciarsi andare e far si che quelle dolci fiamme lo avvolgessero.



    IVMCJ8G


    Benvenuto nella follia. Lo scenario ti sembra abbastanza chiaro e puoi fare quello che vuoi, come al solito oserei dire. Non incontri gente conosciuta ma uomini e donne che hanno invaso la casa dell'Ariete. Non ti è concesso uscire dalla tua casa perché queste fiamme ti impediscono di farlo e devi trovare una soluzione, capire come puoi "vincere" questa follia ammesso che sia possibile <3
     
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    I Sette: Sloth III


    Le alte colonne bianche che vide gli sembrarono quasi subito familiari.
    Frastornato, Ys si rimise in piedi, guardandosi attorno. Sentiva un grande calore, ma non capiva perché. Gli bastarono pochi sguardi per capire che cosa stesse succedendo - o almeno, per constatarlo.
    Fiamme. Un vero e proprio incendio stava divorando un candido tempio che continuava a credere di avere già visto, mentre tutto attorno uomini e donne si stavano crogiolando tra le fiamme. Ys si soffermò basito su un gruppo di persone che bevevano entusiaste da calici ardenti, quindi vide degli altorilievi sulle metope sopra di loro.
    E riconobbe quel luogo.

    «Ma questa è la Casa dell'Ariete!»

    La constatazione lo lasciò senza parole: che cosa era successo al Tempio a lui affidato? Gli ci volle qualche attimo per rendersi conto che forse tutto ciò non stava accadendo realmente.

    Mi trovavo a quel posto, lo Sloth Hotel. Giusto... Quello strano receptionist mi aveva detto di scegliere tra la Sala della Follia e quella della Paura. Mi pare di aver scelto la prima...

    Follia, giusto. Decisamente un termine azzeccato per quella situazione. Immaginò di aver risolto il mistero.
    Ora doveva solo capire cosa dovesse fare.
    Prima che potesse elaborare un qualunque piano, delle donne sorridenti lo invitarono a bearsi a sua volta della "dolcezza delle fiamme".
    Ys fece istintivamente una smorfia.

    «Magari più tardi» si trovò a rispondere, non sapendo davvero come comportarsi. «In genere si dice che a ustionarsi gravemente si possa contrarre un brutto caso di morte, e la cosa mi fa tentennare.»

    Lui che faceva una battuta. Doveva essere proprio disorientato.
    Effettivamente, non sapeva davvero che pesci pigliare. Cosa avrebbe dovuto fare per superare la Sala della Follia? Andarsene di lì? Convincere quella gente a non suicidarsi? Ammazzarli? Non ne aveva la più pallida idea. Quel che era certo era che quel mondo non rispondesse necessariamente alle regole del buon senso. Lì era la Corruzione a regnare.
    Ci pensò qualche istante, poi lasciò perdere: era inutile pensarci e basta. Doveva però trovare un accidenti di modo per uscire di lì.
    Non trovò di meglio che verificare nuovamente la "sanità mentale" di quelle persone.

    «Scusate» disse raggiungendo le donne di prima. «Per caso sapete nulla di una chiave? Mi era stato detto che passando di qui l'avrei trovata.»

    D'accordo, non era certo un approccio logico, chiedere informazioni a degli esseri della Corruzione. Ma non intendeva muoversi con la grazia di un elefante in una cristalleria prima di aver capito un minimo cosa gli sarebbe accaduto dopo.

    Ys, l'Ariete Dorato
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    Riassunto E niente, continuo a fare il turista.

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    «Chiave?» rispose la donna
    «Hai una chiave?» rispose un altra
    «No, io non ho nessuna chiave ma forse lui ha la chiave» continuò la prima
    «Oh la mia chiave» aggiunse una terza donna

    Poi si fermarono e sorridendo «tu sei la mia chiave» dissero le tre donne all'unisono.

    E cominciarono a danzare e ballare attorno al Gold Saint, ballavano e le fiamme divampavano e bruciavano le loro anime e in quella danza di follia e fiamme ben presto anche Ys sarebbe stato coinvolto e finalmente poteva comprendere con esattezza cosa stava accadendo. Quelle fiamme si cibavano della loro anima o meglio di una parte precisa del loro "io". Si cibavano di tutto ciò che aveva a che fare con la ragione e il senno portando lentamente e inesorabilmente a perdere il lume della ragione.

    Doveva agire, doveva farlo rapidamente o tutto il suo raziocinio sarebbe svanito o meglio sarebbe stato bruciato.


    IVMCJ8G


    Ok Phos, te vai pure avanti seguendo la traccia.

    Tyg: te invece arrivi all'Hotel esattamente come è arrivato Daniele, quindi riprendi il primo post di questa discussione e descrivi il tuo arrivo, ovviamente non senti ne percepisci la presenza del Gold Saint. Se per caso intendi chiedere la "chiave" il tipo alla reception ti dirà che l'unica strada disponibile è quella della "paura".
     
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    I Sette - Sloth
    I

    Parlato - Pensato - Methos - altri

    zxs8EKM


    Uscire dal labirinto di Envie era stato più semplice del previsto. Tra gli attacchi di tutti quanti i coinvolti, il teatro era stato completamente distrutto e si erano aperte molte vie che puntavano al castello in superficie... il salone degli ingressi ai cunicoli era ridotto ormai ad una groviera e molte sue parti erano controllate. Rigel superò l'ingresso verso l'aria aperta, grato di poter respirare nuovamente aria priva di vapori acidi o diodori stantìi: la scritta Envie era scomparsa, come il fuoco verde sulla sommità della torre. Guardandosi intorno vide che un altro fuoco si era spento, e doveva essere quello della torre di Anita... ne rimanevano ancora cinque, ma era passato fin troppo tempo. Che diamine stavano facendo gli altri Cavalieri d'Oro? possibile che ad essere più rapidi, Anita a parte, siano stati quelli con meno esperienza sul campo? Questi pensieri si erano susseguiti mentre raggiungeva l'area da cui tutti si erano partiti. Pensò a Irina e Yamato, sperando che stessero bene e che riuscissero a custodire la chiave... ma doveva fidarsi di loro.

    Su, concentrati e vedi che strada devi prendere.

    Methos ormai faceva più il grillo parlante che il seccatore, e questo era un gran miglioramento. Il Cavaliere d'Altare concentrò il proprio cosmo per individuare quelli residui degli altri guerrieri. Dove si era recata Anita? Poi la individuò: se non aveva male interpretato stava cercando di raggiungere Kyros dei Gemelli: quindi lui doveva man forte ad Ys, sprovvisto di poteri spirituali. Perse ancora un paio di secondi prima di individuarlo: era andato verso la fiamma blu, e senza rifletterci due volte si fiondò verso la seconda torre.

    ...che però una torre non era, ma un albergo. E che albergo!

    E questo che significa?

    La costruzione era blu come la fiamma alla sua sommità, le luci che dall'interno fuoriuscivano erano di tonalità cangianti, ora bluastre, ora violacee, ora azzurrine; delle grandi scale in marmo bianco conducevano all'ingresso, su cui campeggiava la scritta al neon "Sloth". La pigrizia, dunque... un vizio che lo aveva riguardato molto poco, se non per quei cinque minuti dopo il risveglio in certe mattine. Una grande quantità di fiori di papavero circondavano le scalinate, e si capiva lontano un miglio che già quella era una prima trappola. Il profumo di quei fiori era molto intenso, e probabilmente serviva per stordire o privare dei sensi ai malcapitati: ma Ys era passato comunque.

    Personalmente non mi piace fare il vandalo, ma... ho appena ripreso l'udito dopo le urla di Irina, non mi va di perderlo di nuovo.

    Fu un istante, un espandersi di cosmo e un attimo dopo i vasi erano vuoti. Il Cavaliere dell'Altare li aveva spazzati via in un attimo, ma le sorprese non erano finite: davanti alla porta c'erano due uomini dall'aspetto poco rassicurante, vestiti da bodyguard in piena regola. Uno dei due lo squadrò male, evidentemente contrariato per la distruzione dei fiori. L'altro estrasse un blocco di carta da una tasca interna della tasca, squadrò anche lui il cavaliere e poi disse semplicemente:

    Rigel dell'Altare, nella lista. Può entrare.

    Andiamo bene... ci mancava pure che non fossi nella lista, la Corruzione ha messo su la festa apposta per voi!

    Il gorilla scostò il classico cordone che era di colore blu elettrico, probabilmente per intonarsi con il resto dell'albergo, e Rigel entrò per ritrovarsi nell'atrio di un grand hotel. Sembrava di essere all'Adam's House di Washington, e quel luogo tutto sembrava tranne che infestato di corrotti. C'era gente seduta, che leggeva giornali, dormiva, giocava a carte o che si faceva una chiacchierata amichevole. Nessuna traccia di Ys o del suo cosmo. Il ragazzo sospirò.

    Usiamo la testa. E conoscendo Ys, che cosa avrebbe fatto? Siamo in un hotel, quindi...

    Si girò studiando bene l'ambiente, poi vide la reception in fondo alla hall. Fece spallucce e si avvicinò, suonando il campanello sul bancone. Un istante dopo comparve un esile uomo di mezza età, con un naso a punta sul quale poggiavano degli occhiali tondi e capelli bianchi, intento a leggere dei documenti.

    Chiedo scusa. Sto cercando un amico... indossa un'armatura simile alla mia, ma d'oro. Per caso è passato da queste parti?

    L'uomo non alzò gli occhi dalle carte che aveva in mano, ma rispose comunque con un tono da perfetto gentleman. Sembrava un bibliotecario, più che un portiere d'albergo.

    Un'armatura dorata... ah sì, il signore era qui per la chiave. Ha proseguito per il corridoio della follia.

    E con un gesto vago, indicò una parete poco distante da lui: la porta di destra era chiusa, quella di sinistra ancora aperta.

    Sfortunatamente non vi sarà possibile raggiungerlo... la via si è già chiusa. Ma può sempre provare a raggiungerlo attraverso il corridoio della paura, anche quello conduce alla chiave. Con un pò di fortuna potrete incontrare il vostro amico alla meta. Buona giornata, signore.

    Poi tornò alle sue scartoffie e scomparve nel retro della reception. Rigel guardò il corridoio aperto, sapendo perfettamente cosa stava per succedere.

    Follia e paura, eh? Ci sarebbe da chiedersi che legame ci può essere con la pigrizia. E il caro Ys mi ha lasciato la seconda strada, che pensiero gentile.

    Di certo lui non poteva saperlo, ragazzino... ma una cosa è certa: la paura può rendere folli, mentre la follia include la paura nella sua essenza. A nessuno dei due è andata meglio dell'altro, se può consolarti.

    La cosa non lo consolava per niente. Sperava di avere un pò di respiro prima di dover combattere, e che l'avversario fosse alla loro portata: con Invidia l'avevano scampata per miracolo.

    zxs8EKM

    T3bUUCc
    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - Blu
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Altare {V}
    STATUS CLOTH - Indossata.
    STATUS FISICO - Ammaccato e contuso un pò ovunque, possibili lesioni interne.
    STATUS MENTALE - Secondo giro, sotto a chi tocca.

    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Eccoci qua. Arrivo all'hotel, mi faccio indicare la strada e prendo l'altro corridoio. Che Athena me la mandi buona XD

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere dell’Altare, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile, come anche per il Cavaliere d’Oro del Cancro, riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere dell’Altare richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario.


    TELECINESI
    Il Cavaliere dell’Altare è in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE





     
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    I Sette: Sloth IV



    Nonostante la situazione, Ys non poté non arrossire: aveva compreso perfettamente la metafora della chiave.
    Cercando di rammentarsi che non era lì per piacere, Ys cercò di pensare a come uscire dalla situazione in cui si era ficcato: le tre donne avevano preso a danzare attorno a lui, e poteva benissimo vedere le fiamme consumarle. Per quanto continuasse a sfuggirgli la loro precisa natura, echi delle sue esperienze come Silver Saint lo aiutavano ad afferrare la situazione: l'anima. Sembrava consumassero l'anima.

    Follia, comprese. E se ne venissi toccato anch'io...

    Dubitava fortemente di esserne immune: la Corruzione era restia a scherzare. Si chiese se potesse fare qualcosa per quelle donne - erano Corrotte? Oppure illusioni? -, ma accantonò quasi immediatamente l'idea: non aveva tempo né modo di salvarle. Poteva solo pensare a se stesso e alla sua missione.
    Evitare quelle fiamme sarebbe dovuto essere semplice, a patto che il Teletrasporto funzionasse in quello strano piano esistenziale. Gli sarebbe bastato allontanarsi pochi metri, comunque.
    Ys allora iniziò a bruciare il Cosmo, lasciando che l'aura dorata si espandesse in modo da avere una qualche protezione Cosmica - nel caso potesse proteggerlo effettivamente -. Avrebbe quindi tentato di Teletrasportarsi poco distante, ad alcuni metri dalle tre donne in un punto non occupato da chicchessia. Era una mossa per stare fisicamente lontano dalle fiamme e - eventualmente - far abbassare la guardia a quegli esseri. Se non ce l'avesse fatta, pazienza: era ben altro quello che intendeva fare davvero.
    Distante o vicino al trio femminile che fosse stato, Ys allora avrebbe fatto Bruciare il suo Cosmo al massimo, sprigionando così alla massima potenza possibile il suo attacco per fare tabula rasa di intrusi e fiamme.
    Avrebbe dunque lanciato uno Starlight Extinction a tutto campo.

    ... E ora vedremo di che pasta siete fatti.

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    Condizioni Fisiche Ottimali
    Condizioni Psichiche Ormai allarmato, decide di agire meglio che può.

    Riassunto Ys, rendendosi conto del pericolo che corre, prova a usare il Teletrasporto per allontanarsi dalle ragazze. Anche nel caso non potesse attivarlo, decide di usare in ogni caso lo Starlight Extinction per estinguere fiamme e presenze.

    Abilità

    Teletrasporto: E' la capacità di sfruttare i propri poteri psiconici per scomporre atomicamente il proprio corpo e farlo riapparire in qualsiasi altro punto della realtà esistenziale presente praticamente nell'istante successivo. E' possibile, qualora non vi sia resistenza psiconica adeguata, teletrasportare terzi alla stessa maniera e secondo le medesime condizioni; data la delicatezza dello sforzo psiconico, però, è di fatto possibile farlo o dietro consenso, o tramite efficace distrazione capace d'inibire notevolmente le resistente psicofisiche del teletrasportando. Tale delicatezza non esula nemmeno l'atto su se stessi: pertanto è di fatto impossibile trovare la forza mentale di Teletrasportarsi entro distanze pure limitate durante la foga d'un combattimento per più d'una volta nel corso della battaglia.

    Tecniche

    Starlight Extinction: Il Saint crea un'onda di luce abbagliante nata dal suo stesso Cosmo e la riversa indiscriminatamente su chiunque stia semicircolarmente davanti a lui; l'onda fotonica ha l'obiettivo primario di disintegrare letteralmente il nemico grazie al calore Cosmico, riducendolo in polvere. Ovviamente l'estensione dello Starlight Extinction è regolabile dall'utilizzatore: se vuole colpire solo l'individuo più vicino a lui, nulla lo obbliga a dover coinvolgere chiunque stia più lontano anche nel caso si trovi entro il massimo raggio d'azione potenziale della tecnica. Lo Starlight Extinction può inoltre convogliare il potere psiconico del Saint, nel senso che può essere utilizzato anche per Teletrasportare uno o più individui anche non consenzienti; ovviamente, chi respinge la tecnica non può essere teletrasportato. Chi è soggetto al Teletrasporto,poi, non subisce la tecnica stessa, essendo prelevato prima che il Cosmo ardente ricada su di lui. Tale stratagemma serve anche a ingannare chi non ne viene coinvolto: per chiunque non abbia capacità psiconiche pari o ancor meglio superiori all'utilizzatore parrà infatti che il teletrasportato sia stato semplicemente disintegrato dalla tecnica. Comunque sia, lo Starlight Extinction non può essere utilizzato dal Saint stesso, nel senso che non può usarlo per Teletrasportarsi da sé.

     
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    A seguito del tuo attacco sembra che le fiamme e le persone che sono avvolte da esse si stiano per estinguersi ma rimane comunque accesa una piccola fiammella, una singola insignificante fiamma che non sei riuscito a spegnere. Quella fiamma riprende a bruciare con molta più forza e vigore di quanto non fosse accaduto fino ad ora e la fiamma diventa sempre più grande trasformandosi in qualcosa molto lontano da ciò che era apparso innanzi ai tuoi occhi prima. Viene mostrato il lato più oscuro e tetro della follia.

    obsidian_fire_golem_by_jaimegervais-d5yqpbg

    Per qualche ragione a voi sconosciuta, l'azione compiuta da Ys, ha alterato gli equilibri stessi di quel luogo e vedi apparire Rigel al tuo fianco. Il demone non vi lascia modo di pensare e con una violenza inaudita vi scaglia contro le sue potenti fiamme che non sono fiamme normali ma sembrano essere in grado di alterare le percezioni mentali generando follia e paura nelle menti di chi viene colpito.

    IVMCJ8G


    Bon, si passa alle mazzate ora che ci siete tutti e due, il nemico è molto grosso ed è Energia Nera.

    Buona fortuna XD



     
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    Lo Starlight Extinction sembrò fare il suo dovere, almeno all'inizio. La polvere di stelle spazzò via persone e fiamme, lasciando quell'apparente Casa del Montone Dorato spoglia e vuota.
    Fatta eccezione per una singola fiammella.
    Ys in un primo momento pensò a un semplice guizzo residuo della Follia, e iniziò già a pensare come sbarazzarsene velocemente senza correre rischi quando... mutò.
    Quasi fosse la fiamma dantesca che cominciò a crollarsi mormorando, la lingua di fuoco prese a danzare e ingrossarsi fino al punto di gonfiarsi sproporzionatamente. Interdetto, Ys fece un passo indietro, e allora si accorse che anche l'intero ambiente stava come distorcendosi.

    Assurdo... E' come una tela che si sta disfacendo! Avrò commesso qualche errore?

    Difficile dirlo: la natura di quelle fiamme gonfie di follia gli sfuggiva. Aveva dovuto muoversi con le poche conoscenze che aveva a disposizione. E ora avrebbe dovuto affrontarne le conseguenze.
    Ys cominciò dunque ad alimentare la fiamma del suo Cosmo mentre osservava quella della follia accrescersi sempre più, superare le dimensioni umane e ingigantirsi. Presto cominciò addirittura a intravedere dei tratti umani: degli occhi, una bocca. E, cosa ancor più tremenda, iniziò a percepire un enorme Cosmo distorto.

    Questo potere... E' comparabile a quello di un Gold Saint - Atena mi protegga, di un Gold Saint forte come Bartolomeo del Toro, forse!

    L'idea gli fece venire i sudori freddi: qualunque cosa si stesse accrescendo tra quelle fiamme, era molto al di sopra delle sue possibilità.
    Era così preso dall'assurdità della situazione che si accorse solo in un secondo momento di un altro Cosmo che era improvvisamente comparso accanto a lui. Si voltò allora d'istinto, e con suo sommo stupore riconobbe le Sacre Vesti e il volto di Rigel della Costellazione dell'Altare.
    La cosa lo lasciò a dir poco basito.

    «Rigel? Ma cosa...?!»

    Un'eco cosmico gli fece morire le parole in gola. Temendo di sapere di cosa si potesse trattare, Ys voltò subito la testa e vide che ormai la fiamma si era trasformata in un essere vagamente antropoforme. E, quel che era peggio, stava inspirando vistosamente.
    Difficile non intuire cosa stesse per accadere.

    «STAI DIETRO DI ME!!!»

    Fu l'unica cosa che riuscì a urlare mentre si frapponeva fra Rigel e quel mostro. Appena in tempo: la creatura vomitò un intero torrente di fiamme verso di loro, una marea infuocata che lasciava sensazioni sinistre al solo vederla. Cercando di bruciare il suo Cosmo al massimo, Ys allora intentò come meglio poté la migliore difesa dell'Ariete.

    «CRYSTAL WALL!!»


    Il muro cristallino apparve subitaneamente per frapporsi fra le fiamme e loro. Per un istante sembrò addirittura trattenerle... ma Ys sapeva bene che non sarebbe durato. Presto si formarono infatti delle crepe da cui le fiamme presero a divampare, e alla fine il Crystal Wall si ruppe in mille frammenti e lui fu completamente investito da quelle fiamme.

    «UuuUaaaArrRRgggHHhhhHhhh!!!!»

    Sentì le sue carni bruciare e la Gold Cloth farsi incandescente, ustionando anche la sua pelle sotto di essa. Pensò di morire così, ma le fiamme presto di diradarono e lui cadde a terra fra mille acuti di dolore a ogni impatto.
    Ma era vivo.

    «Uuh...»

    La Gold Cloth ha più di una frattura, e ho ustioni in tutto il corpo, ma... Me la sono cavata. Ammetto che avevo temuto di finire molto peggio di così. Quasi come se la mia difesa fosse stata... Inutile pensarci.

    Non aveva infatti il lusso di poter perdere tempo. Era sopravvissuto all'attacco, e quella creatura era ancora lì. Doveva attaccarla finché poteva. Cercò subito di ragionare di ragionare mentre si rialzava.
    Quando sentì come un forte colpo alla testa.
    Prima che si rendesse conto di cosa stesse succedendo, la testa gli si riempì di ricordi di Agarthi. I giorni passati ad allenarsi con sua sorella, la vita quotidiana con lei, Shangri e Paititi a casa dei loro genitori, l'orgoglio che nutriva per lei...
    ... E l'immagine di lei morta, trafitta dal braccio di uno Spectre di cui non riusciva a vedere il volto.

    «... No!!»

    Cadde di nuovo a terra, in avanti, mentre il suo volto ustionato era imperlato di sudore. Era passato un solo istante, ma... Cos'era successo?!

    Le fiamme, comprese subito. Veicolano la stessa follia di prima - forse peggio.

    Avrebbe dovuto aspettarselo, si rese conto. Irritato con se stesso, si rialzò subito. In quella si ricordò che doveva esserci ancora Rigel lì con lui: era difficile ricordarselo, dato che gli era apparso poco prima su due piedi. Era certo comunque che se la fosse cavata - credeva di sentire il suo Cosmo alle sue spalle, ancora bello ardente.

    «Rigel!» tuonò allora senza voltarsi. «Credo tu lo sappia già, ma... Dobbiamo chiaramente evitare quel maledetto fuoco!!»

    Più facile a dirsi che a farsi, lo sapeva. Ma non aveva più tempo da perdere ora, meno che mai.
    Cercò subito di alimentare a piena forza sia il suo Cosmo che la sua rabbia, riversando quindi una potente ondata psiconica contro l'essere, nella speranza di disperdere così il suo corpo di fiamme -- o almeno di fargliene perdere un poco il controllo.
    Era infatti l'unica via d'uscita in cui potesse sperare.

    Se è fatto di fiamme, allora forse ne soffrirà i medesimi difetti. Posso solo insistere, e sperare....

    Anche perché non aveva altre opzioni.
    Convogliando il suo Cosmo dorato bruciante e ribollente, Ys allora ripeté la stessa tecnica che aveva causato la nascita di quella creatura, nella flebile speranza che questa volta potesse spazzarne via ogni singola fiamma.

    «STARLIGHT EXTINCTION!!»



    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Blu
    Stato della Cloth Incrinata in più punti [VII]
    Condizioni Fisiche Ustioni su tutto il corpo. Cosmo che brucia il più possibile.
    Condizioni Psichiche Alterato dai primi sintomi di follia e paura, deciso a spazzare via il Corrotto.

    Riassunto Ys si pone davanti a Rigel ed erige un Crystal Wall che però viene facilmente spazzato via dall'attacco nemico. Inondato dalle fiamme, il Saint riporta ustioni ovunque ma - curiosamente - non eccessivamente gravi. Cerca di rialzarsi, ma viene colpito dai primi effetti delle fiamme con una visione di sua sorella Agarthi. Ripresosi, Ys si rialza e avverte Rigel. Si affretta poi ad attaccare il mostro, prima riversandogli contro un'ondata psicocinetica nella speranza di alterare le sue fiamme, quindi attaccando a tutta forza con lo Starlight Extinction.

    Abilità

    Cristallo Psionico: Si dice che il Cavaliere dell'Ariete sia il più potente psicocineta tra i Cavalieri d'Oro e forse tra tutti i guerrieri divini. Ys cerca di essere all'altezza di tale fama come può. Uno degli aspetti di questo straordinario potere sta nel poter creare costrutti inanimati formati da una struttura cristallina duttile ed elastica.
    Tale cristallo interferisce con gli altri poteri psionici, spirituali e di teletrasporto, inibendoli o respingendoli a seconda delle applicazioni. Il Cristallo Psiconico è inadatto alle offensive, ma può garantire una difesa coriacea o generare ostacoli all'attuazione di Tecniche altrui se adeguatamente sfruttato con Tecniche appositamente sviluppate alla bisogna.

    Forgiatore di Stelle: Ys è il corrente depositario dei segreti della riparazione delle Cloth, appreso dal suo maestro Gazka e proveniente dal retaggio degli antichi Maestri Achimisti di Lemuria. Oricalco, Gamanium e la Polvere di Stelle non hanno segreti per lui, così come le Cloth di cui sa riconoscere crepe, microfratture e persino gli echi dell'anima.
    La Polvere di Stelle in particolare è alla base dell'elaborazione delle più raffinate tecniche offensive dell'Ariete, convenzionalmente divise in Starlight e Stardust. La loro esecuzione sarebbe impossibile a chiunque non conoscesse i segreti del Forgiatore di Stelle, in quanto la loro esecuzione richiede di ricreare col Cosmo le peculiarità luminose e fisiche della Polvere di Stelle.

    Telecinesi: E' la capacità di poter interagire con l'ambiente circostante attraverso la propria forza mentale anziché quella fisica; la forza che la muove è intangibile ed invisibile, pertanto è difficile notarla prima che agisca sul bersaglio o sul nemico. Nel caso se ne sia vittime, comunque, è possibile liberarsene espandendo con decisione il proprio Cosmo. La Telecinesi, in riepilogo, rende possibile spostare oggetti e persone, torcere arti e quanto sia similmente molle e snodabile, o emettere colpi psichici di varia forma.

    Tecniche

    Crystal Wall: Tecnica difensiva tipica dei Saint dell'Ariete, il Crystal Wall è un muro di Cristallo psiconico semitrasparente che si pone tra l'utilizzatore e l'offensiva nemica nella forma quasi d'una lastra di vetro per spessore e trasparenza. Esso agisce solo sugli attacchi non fisici: essendo un costrutto mentale, infatti, ha la proprietà di deviare o respingere verso lo stesso attaccante un'offensiva cosmica o spirituale, mentre ha resistenza pressoché nulla contro gli attacchi fisici. Il potere di respingimento e la sua capacità di reindirizzamento dipendono comunque enormemente dalla differenza cosmica tra l'utilizzatore e l'attaccante.

    Starlight Extinction: Il Saint crea un'onda di luce abbagliante nata dal suo stesso Cosmo e la riversa indiscriminatamente su chiunque stia semicircolarmente davanti a lui; l'onda fotonica ha l'obiettivo primario di disintegrare letteralmente il nemico grazie al calore Cosmico, riducendolo in polvere. Ovviamente l'estensione dello Starlight Extinction è regolabile dall'utilizzatore: se vuole colpire solo l'individuo più vicino a lui, nulla lo obbliga a dover coinvolgere chiunque stia più lontano anche nel caso si trovi entro il massimo raggio d'azione potenziale della tecnica. Lo Starlight Extinction può inoltre convogliare il potere psiconico del Saint, nel senso che può essere utilizzato anche per Teletrasportare uno o più individui anche non consenzienti; ovviamente, chi respinge la tecnica non può essere teletrasportato. Chi è soggetto al Teletrasporto,poi, non subisce la tecnica stessa, essendo prelevato prima che il Cosmo ardente ricada su di lui. Tale stratagemma serve anche a ingannare chi non ne viene coinvolto: per chiunque non abbia capacità psiconiche pari o ancor meglio superiori all'utilizzatore parrà infatti che il teletrasportato sia stato semplicemente disintegrato dalla tecnica. Comunque sia, lo Starlight Extinction non può essere utilizzato dal Saint stesso, nel senso che non può usarlo per Teletrasportarsi da sé.

     
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    Rigel aveva appena imboccato il corridoio che conduceva alla sala della Paura, e subito dopo la porta alle sue spalle si richiuse. Tanto per cambiare, si doveva trattare di una trappola della Corruzione alla quale non ci si poteva sottrarre: cosa lo attendeva nella sala della Paura? I suoi peggiori incubi? Non lo sapeva, non c'era mai stato nulla di particolare che gli avesse fatto paura; e probabilmente non lo avrebbe mai saputo, perchè il Cavaliere d'Argento non raggiunse mai quella sala.

    A circa metà del percorso il corridoio iniziò a distrocersi tutt'intorno a lui, la struttura prese a ruotare mentre il ragazzo d'istinto utilizzò la telecinesi per rimanere in qualche modo in un equilibrio sospeso in quella che sembrava la scena di un film horror di serie B. Stava cercando di cogliere i contorni del luogo in cui si stava per ritrovare, ma qualcosa attirò la sua attenzione dritta davanti a lui. Una piccola luce, forse di una fiaccola o di qualcosa di più piccolo, che aveva preso ad espandersi emanando un cosmo gigantesco, allo stesso livello di quello di Invidia. Aveva già raggiunto Pigrizia? No, quel cosmo era decisamente aggressivo e non si addiceva al tipo di vizio che stava per affrontare. Poi percepì un altro cosmo, poco più avanti alla sua destra: aveva trovato Ys dell'Ariete.

    E si direbbe che lui ancora non abbia dovuto divertirsi come noi dall'altra parte, da quello che vedo.

    Methos constatò, forse dall'aspetto dell'armatura, forse dalla natura del cosmo dorato, che il Custode della Prima Casa non aveva ancora dovuto combattere; e che mentre quell'affare lì di fronte a loro ruggiva con rabbia e si preparava ad attaccare, gli stava gridando di mettersi al riparo mentre richiamava il Cristal Wall a difesa dei due.

    Ah no, vuoi fare tutto da solo? Non reggerai!!!

    Si spostò alle spalle del Cavaliere e bruciò il cosmo a sua volta. Non lo fece per un atto di codardìa o per eseguire un ordine, ma solo perchè gli era sembrata la cosa migliore strategicamente: dopotutto l'Ariete possedeva una corazza più resistente della sua e non aveva ancora combattuto, ma il ragazzo aveva l'idea ben precisa di supportare tatticamente il suo compagno. Bruciò il proprio cosmo, racchiudendo i due in un involucro cosmico che sarebbe diventato un secondo strato difensivo permeato di cosmo, fiamme argentate e spirituali che si sarebbe sommato al Cristal Wall.

    L'avversario aveva riversato su di loro un torrente di fiamme che certamente non erano permeate del semplice potere del fuoco, era molto probabile che avessero qualche effetto mentale collaterale dato il tipo di avversario. Ma Rigel, mentre cercava di resistere con tutte le sue forze all'attacco, cercava di individuare già un varco per la mossa successiva. Sperò addirittura in un suggerimento di Methos, ma se lo spirito taceva significava che lo stava ancora studiando per la medesima ragione. Nel frattempo, le difese cedettero travolgendo i due.

    Rigel si ritrovò avvolto nelle fiamme, che però si diradarono poco dopo pur lasciandogli numerose tracce dolorose sulla pelle; evidentemente l'idea di sommare le difese aveva avuto un effetto decente, in condizioni normali forse non si sarebbe rialzato dopo un attacco di quel genere. Ma mentre si rialzava, la sua mente cedette.

    Rivide davanti ai suoi occhi Anita nel suo letto in stato di incoscienza alla Quarta Casa. La sua maestra, colei che l'aveva investito del potere di Altare, giaceva senza vita. Ogni singolo guerriero del Santuario taceva, lui avrebbe voluto gridare il suo dolore ma non vi riuscì. E poi il paesaggio cambiò, vide una casa su una spiaggia vicino ad una scogliera: riconobbe il luogo in cui era stato con Dhawyth, all'interno della mente della ragazza. Nonostante i loro sforzi e la collaborazione con Bibiane, Dha non era riuscita a sopravvivere e la sua mente aveva ceduto alla pazzia, portandola alla morte: giaceva lì, di fronte alla casa devastata, il mostro che l'aveva uccisa che la guardava e che ora volgeva il suo sguardo carico di rabbia verso di lui. Sentiva una voce in lontananza ma non riusciva a riconoscerla, si portò le mani alla testa in un gesto disperato, poi riaprì gli occhi e vide Ys, rialzatosi ed ancora davanti a lui, che lanciava la propria offensiva verso il mostro.

    Si riscosse e capì l'accaduto, era successo tutto a causa del contatto con le fiamme: adesso dovevano fare i conti anche con le illusioni, ma se la cosa si fosse ripetuta forse le loro menti non sarebbero più state le stesse. Fece ardere il proprio cosmo alla massima intensità di cui era capace nell'istante in cui l'Extinction veniva lanciato, e agì di conseguenza.

    Se lui vuole provare a disperdere le fiamme... io ne dovrò colpire il più possibile!

    Il suo cosmo esplose, il braccio destro scattò in avanti mentre il pensiero andava verso il Custode della Quinta Casa impegnato contro chissà quale degli avversari.

    SEKISHIKI SEN RYUU HAAAAA!!!!!!

    Una miriade di raggi argentati saettò nell'area occupata dal mostro. Essendo così grande, il cavaliere d'Argento sperava che i colpi sarebbero andati a segno e che le fiamme argentate andassero ad indebolire l'avversario; se poi il colpo di Ys avesse sortito l'effetto sperato, forse anche il suo colpo sarebbe stato abbastanza efficace: per questo motivo intensificò il cosmo alla massima intensità per infittire il più possibile la rete dei suoi colpi. Polverizzare un muro di mattoni è una cosa, distruggere tanti mattoni separati è differente. Di sicuro in quel momento avrebbe voluto avere anche la vista di Deneb, non solo la sua capacità in combattimento: stava ancora cercando di individuare un possibile punto debole del mostro.

    zxs8EKM

    T3bUUCc
    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - Blu
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Altare {V}
    STATUS CLOTH - Indossata.
    STATUS FISICO - Ammaccato, ustionato e contuso un pò ovunque, possibili lesioni interne.
    STATUS MENTALE - Provato dalla visione, ma per adesso niente di definitivamente sconvolgente.

    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Presente. Mi piazzo dietro Ys perchè è combinato meglio e la sua armatura è più tosta della mia, poi libero la Nebula Shield facendola in qualche modo aderire al suo Cristal Wall per avere una sorta di unica difesa rinforzata (da lì il fatto che non siamo stati asfaltati). Poi, subito DOPO il lancio dell'Extinction, io sparo il Sen Ryu Ha in versione fiamme d'argento, in parole povere sarebbe il "Lightning Plasma de nòartri" con lo scopo di colpire l'avversario il più possibile sperando che si indebolisca e poter bloccare più facilmente eventuali attacchi successivi, riprendendo l'esempio del post è che Ys spacca il muro, io penso ai mattoni. Nel senso di non morire, si intende.

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere dell’Altare, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile, come anche per il Cavaliere d’Oro del Cancro, riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere dell’Altare richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario.


    TELECINESI
    Il Cavaliere dell’Altare è in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE


    Ultimate Nebula Shield: La tecnica difensiva più potente del Cavaliere dell’Altare sfrutta tutte le straordinarie capacità del guerriero. Si potrebbe considerare come una combinazione delle Mura di Antima e della Fiamma di Re Belias, o più semplicemente come una versione difensiva della Divine Altar Destination. Rigel richiama a sé l'energia cosmica delle fiamme argentee e quella spirituale in forma di fiamme, ed utilizzando la propria forza telecinetica può generare una barriera difensiva di forma variabile e che può mutare costantemente, che permette di intercettare attacchi di natura sia cosmica che spirituale. Anche in questo caso cercare di oltrepassare la barriera potrebbe portare a gravi conseguenze per l’attaccante a causa degli effetti delle fiamme argentate sui corpi e sui cosmi e delle fiamme spirituali sulle anime con cui vengono a contatto. Il nome della tecnica è dato dalla Nebulosa Praesepe della costellazione del Cancro, considerata la porta d’accesso al mondo degli spiriti.

    Sekishiki Sen Ryu Ha: Nonostante il nome di questa tecnica possa ricordare facilmente il Custode della Settima Casa, in realtà è stata elaborata dal guerriero di Altare in seguito al suo incontro con il Leone Dorato. Similmente al suo Lightning Plasma, pur non potendone eguagliare lo splendore, il cavaliere di Altare libera dalle braccia il proprio cosmo pervadendo l'area interessata dall'attacco con una miriade di colpi lanciati ad alta velocità in ogni direzione, come fossero un campo di raggi laser. La peculiarità risiede nel "tocco personale" del Cavaliere: non potendo contare sull'elettricità come l'originale egli può caratterizzare i suoi colpi, oltre ad utilizzare il semplice cosmo, con le fiamme argentate e/o quelle spirituali, a seconda della situazione in combattimento; di conseguenza il tipo di danno sarà differente e comunque influenzato dal divario energetico tra i contendenti.





    Edited by Tygaer - 24/1/2017, 17:55
     
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    Il demone sembra subire il colpo combinato dei due saint e lo vedi inginocchiarsi ma sul suo volto non traspira alcuna smorfia di dolore, anzi un ghigno beffardo fa capolino su quei lineamenti di magma. L'enorme spada viene piantata nel terreno e con una furia incredibile viene liberata una quantità incredibile di energia, di qualcosa di simile al cosmo che innalza la temperatura a livelli inenarrabili. Questo incredibile incremento della temperatura non solo brucia velocemente tutto l'ossigeno presente in quel luogo ma sembra essere in grado anche di far evaporare i liquidi presenti nei corpi dei due saint, senza contare che quel "calore" è pregno del potere mostrato prima, ovvero quello di far perdere il lume della ragione.

    Dalle fenditure del terreno emergono una decina di costrutti di magma che sono pronti ad attaccare. Hanno una forma umanoide e sono alti circa un metro e mezzo. Ognuno di loro è da considerare come se fosse un'energia rossa.

    Al momento il demone rimane fermo.

    IVMCJ8G


    Su su, vediamo di sbrigare questa pratica <3



     
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    L'immensa mole dell'essere cadde sotto i loro colpi, costretta su quelle che parevano essere le sue ginocchia. Quella perversione di volto però non sembrava provato: pareva invece... sorridere.
    Ys già provò un brivido di disgusto al vederlo, e quella spiacevole sensazione ebbe un'apparente conferma quando vide il Corrotto vibrare quella che sembrava essere una spada contro il suolo.
    Un istante dopo, la terra prese a spaccarsi.

    «Dannazione!!»

    Fosse stato solo per la fattura del terreno, non sarebbe stato un gran problema. Ma ovviamente il Gold Saint percepì subitaneamente un Cosmo distorto crescere ed espandersi alla velocità luminale, investendo tutto ciò che incontrava sulla sua strada.
    Doveva agire in fretta - più che in fretta.

    «CRYSTAL WALL!!»


    Lo urlò anche per farsi coraggio nonostante ogni fibra di lui stesse tremando. Ovviamente fu una difesa effimera: quel Cosmo perverso ridusse tutto in frammenti cristallini in pochi istanti, investendolo di un'ondata di pura energia e calore che lo sbalzarono via.

    «Uah... UaaaAaaAAaaRRgggGghhhHhh!!!»

    Mentre voleva via si sentì l'aria mancare, e gli sembrò di annegare in un mare d'arsura.
    Era lo stesso calore di quella ventata di energia.
    Oniro lo aveva voluto punire. Si trovavano in Grecia, prima dell'Armageddon. Non si ricordava che i prati fossero così verdi e il cielo così azzurro. Aveva tirato troppo la corda, e Oniro si era infuriato: centinaia, migliaia di morti... e il Gran Sacerdote non gliene aveva fatta nemmeno una colpa.
    Avrebbe dovuto morire lì, gettarsi contro l'attacco di Oniro e morire proteggendo gli innocenti, secondo la volontà di Atena.
    Poteva farlo adesso: avrebbe solo dovuto sfruttare l'occasione, e...
    Riaprì gli occhi: si trovava in quella strana dimensione all'interno dello Sloth Hotel. La testa prese subito a dolergli: anche quell'attacco gli aveva toccato la mente?

    Dannazione, se continua così impazzirò presto...

    Si rialzò, guardando bene cosa fosse accaduto: il mostro era ancora lì, fermo, ma dalle fessure della terra stavano ora emergendo altri mostri di magma. Non erano particolarmente potenti, si rese conto: avrebbero potuto averne ragione con facilità. Il problema ovviamente rimaneva piuttosto il loro genitore: i suoi attacchi erano a dir poco devastanti, e ogni volta che andavano a segno sia lui che Rigel si avvicinavano sempre più al baratro della morte. Com'era possibile uscire da quella situazione?

    Dobbiamo sbarazzarci subito di questi esserini, decise. . Fortunatamente, il mostro non sembra intenzionato ad attaccarci. Che intenda lasciar fare ai suoi delegati appena emersi? Ironico: una creatura tanto pigra a difesa dello Sloth Hotel...

    Il pensiero ozioso gli fece però venire un dubbio atroce. La creatura era pigra: non si difendeva, faceva un solo attacco e nient'altro... Sembrava ridursi al minimo indispensabile, e solo se veniva attaccata.
    Deglutì, sentendo l'arsura e la voglia d'acqua salire vertiginosamente nel farlo. Ora che ci pensava, lui l'aveva sempre attaccata: sia prima, quand'era solo una fiamma, che ora.
    Che vi fosse un collegamento?

    °Rigel° avvertì allora il compagno Telepaticamente. °Non attaccarlo!°

    Era folle, e una parte di lui ancora non credeva al fatto che stesse dando corda a una cosa simile, ma... Che altra scelta avevano? Andava provato, soprattutto ora che avevano ancora abbastanza energie.

    °Ascoltami: mi è venuto un dubbio. Prima che tu arrivassi, ho cercato di spezzare l'illusione che mi teneva imprigionato con un attacco. Mi trovavo in una specie di baccanale in cui delle strane menadi portavano torce ardenti il cui fuoco ispirava alla follia - no: a essere precisi, mi hanno dato la sensazione che consumassero la parte razionale del loro ego e si alimentassero con essa. Da una di quelle fiamme si è generato questo mostro... Quasi una reazione al mio attacco, oserei dire.°

    A quel punto si sedette, sia per riposarsi che per mostrare assenza di cattive intenzioni - e indolenza. Andava provato, si ripeté.

    °Guardalo: attacca di potenza una sola volta, e ora intende farlo tramite delegati. Un vero rappresentante dello Sloth Hotel non credi? Vedi, mi è venuto un dubbio... E se NON lo attaccassimo? Cosa farebbe?°

    Iniziò allora a far ondulare il suo Cosmo dorato, cercando di manifestarlo caldo, sereno e pacifico: intendeva mostrarsi amico, ma allo stesso tempo mantenere alta la guardia in caso di fallimento.

    °Onestamente, è molto più forte di noi. Potremmo anche farcela, ma... Non sarà una strada facile. Per questo ti propongo di tentare: asteniamoci dalla lotta, e vediamo come si comporterà. Sei con me?°

    Sapeva di chiedere molto al Silver Saint, ma dubitava che Rielel avesse una visione della situazione più rosea. Era certo - confidava - che avrebbe compreso.

    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Blu
    Stato della Cloth Ardente, dotata di microfratture multiple [VII]
    Condizioni Fisiche Disidratato e ustionato, testa che fa male. Cosmo ancora forte.
    Condizioni Psichiche In equilibrio sempre più precario. Concentrato nel mostrarsi innocuo tramite la sensorialità del suo Cosmo.

    Riassunto Ys le prende ancora, e questa volta gli arriva un flashback di quando Violate/Oniro distrusse un villaggio in Grecia. Attraverso un attento ragionamento decide di proporre di non combattere: spera che il mostro si asterrà a sua volta.

    Abilità

    Cristallo Psionico: Si dice che il Cavaliere dell'Ariete sia il più potente psicocineta tra i Cavalieri d'Oro e forse tra tutti i guerrieri divini. Ys cerca di essere all'altezza di tale fama come può. Uno degli aspetti di questo straordinario potere sta nel poter creare costrutti inanimati formati da una struttura cristallina duttile ed elastica.
    Tale cristallo interferisce con gli altri poteri psionici, spirituali e di teletrasporto, inibendoli o respingendoli a seconda delle applicazioni. Il Cristallo Psiconico è inadatto alle offensive, ma può garantire una difesa coriacea o generare ostacoli all'attuazione di Tecniche altrui se adeguatamente sfruttato con Tecniche appositamente sviluppate alla bisogna.

    Telepatia: E' la capacità di convogliare le proprie abilità psiconiche in modo tale da far udire il proprio pensiero (sotto forma di parlato) a tutti gli esseri senzienti presenti entro l'area che tali abilità permettono di ricoprire psiconicamente. La Telepatia può ovviamente toccare solo soggetti selezionati dall'utilizzatore, in numero variabile da una singola persona a quanti più i poteri mentali permettono di raggiungere secondo i limiti di quanto sopra.

    Tecniche

    Crystal Wall: Tecnica difensiva tipica dei Saint dell'Ariete, il Crystal Wall è un muro di Cristallo psiconico semitrasparente che si pone tra l'utilizzatore e l'offensiva nemica nella forma quasi d'una lastra di vetro per spessore e trasparenza. Esso agisce solo sugli attacchi non fisici: essendo un costrutto mentale, infatti, ha la proprietà di deviare o respingere verso lo stesso attaccante un'offensiva cosmica o spirituale, mentre ha resistenza pressoché nulla contro gli attacchi fisici. Il potere di respingimento e la sua capacità di reindirizzamento dipendono comunque enormemente dalla differenza cosmica tra l'utilizzatore e l'attaccante.

     
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    Gli attachi dei due Cavalieri sembravano aver in qualche modo influito sull'avversario, ma interpretare smorfie o espressioni di qualsivoglia genere su un volto composto di magma o qualcosa di simile era praticamente impossibile. Ma il mostro si piegò su un ginocchio, per poi sorridere malignamente. Cosa significava? Si era indebolito o non gli avevano fatto niente? Li stava deridendo per la loro debolezza o perchè avevano completamente sbagliato strategia contro di lui?

    Il Corrotto piantò il suo spadone nel terreno, ed immediatamente la temperatura iniziò a salire. Con essa, però aumentava l'inquietudine nell'anima del ragazzo: stava di nuovo succedendo qualcosa nella sua mente, nuove immagini di un passato distorto affioravano davanti ai suoi occhi e cercò di infiammare il proprio cosmo in difesa della propria mente, se mai era possibile. Stavolta si trattava di tutto il popolo dello Jamir che stava soccombendo all'assalto dei corrotti, con Nasir che aveva trafitto il cuore di Anita in un singolo e letale attacco mentree lui che giaceva inerte sotto un piede di Modrok il Minotauro. Quella battaglia sembrava essere interminabile, ed ogni singola scena sembrava vissuta al rallentatore. Ancora una volta una voce in lontananza, quella di Ys, a riscuoterlo da quello che sembrava un incubo in piena regola; si svegliò boccheggiando, gli mancava il respiro per il caldo e ansimava faticosamente, ma cercò di riprendere lucidità, mentre davanti a lui stava prendendo forma un nuovo problema. Dalle fenditure della terra aperte dalla spada, stavano risalendo delle figure umanoidi fatte di magma, delle miniature del demone che stavano affrontando.

    Devi usare la testa, ragazzino... ci deve essere un modo.

    Il Cavaliere d'Argento cercava febbrilmente una strategia, ma il caldo che era fortemente aumentato non gli consentiva di concentrarsi. Sembrava assurdo, ma in quel momento avrebbe gradito molto l'aria condizionata dell'Hotel della Pigrizia; nel frattempo gli umanoidi sembravano pronti ad attaccare, ed il gigante rimaneva fermo.

    Un momento. E se... la soluzione fosse come per Invidia?

    Spiegati in fretta, ma dubito che quell'affare sia Pigrizia. Piuttosto lo chiamerei Terrore o qualcosa del genere.

    Giusto, ma è comunque nel territorio di Pigrizia che lo avrà delegato per il lavoro sporco. Non so cosa sia successo prima di arrivare qui, ma il cosmo di Ys lo abbiamo percepito: magari aveva provato ad attaccare qualcuno, ed il risultato è stata la reazione con le fiamme. Poi abbiamo attaccato insieme, lui ci ha fatto lo scherzetto con la spada e adesso ha evocato quei cosi che sono pronti ad attaccare, e lui sta fermo. Se il punto fosse proprio quello? Magari se non lo attaccassimo lui poi non reagirebbe. E magari ha messo su questa manfrina solo per farci perdere tempo, no? Invidia ha fatto l'imitatore per lo stesso motivo, finchè non gli abbiamo fatto perdere le staffe.

    Invece questo qui le staffe le ha già perse. Fai come ti pare, ma io avrei preferito che avessi strappato lo spadone dal terreno per farglielo ingoiare e togliergli quel ghigno dalla faccia.

    Proprio mentre stava elaborando quei pensieri, un messaggio telepatico lo raggiunse. Era Ys, che rapidamente gli stava accennando di aver riflettuto su quello che lui stesso aveva notato.

    Onestamente, è molto più forte di noi. Potremmo anche farcela, ma... Non sarà una strada facile. Per questo ti propongo di tentare: asteniamoci dalla lotta, e vediamo come si comporterà. Sei con me?

    Il ragazzo si voltò a guardarlo, poi annuì. Ci avrebbero provato insieme, e avrebbero trionfato o fallito insieme.

    Anche la mossa della spada non era male, roba da risse da strada... ma probabilmente sarebbe stata la mossa successiva, se la strategia della non-violenza avesse fatto cilecca e fosse sopravvissuto ad un altro attacco. Nel frattempo non aveva nient'altro da fare che una cosa: stare fermo, immobile, e richiamare quanto più possibile il cosmo mantenendolo momentaneamente in stato di quiete, per poi sollevare una difesa più forte in caso di un nuovo attacco nemico o lanciare un attacco alla massima capacità che la propria energia gli potesse consentire. Imitò il suo compagno, e anche lui sedette sul pavimento sbadigliando e tenendo d'occhio le creature di sottecchi.

    Ma un altro dettaglio nel racconto di Ys gli sfiorò il pensiero: la fiamma di cui erano avvolte quelle anime consumava la loro anima.

    Magari l'idea dello spadone me la tengo per dopo, vecchio mio. Forse, e dico FORSE, mi è venuta un'altra idea. Nel frattempo, pace e serenità.

    zxs8EKM

    T3bUUCc
    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - Blu
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Altare {V}
    STATUS CLOTH - Indossata.
    STATUS FISICO - Ammaccato, ustionato e contuso un pò ovunque, possibili lesioni interne.
    STATUS MENTALE - Molto provato dalle visioni, comincia ad esser dura.

    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Va bene. Siccome qui siamo messi molto male, abbiamo optato per la non-violenza. Dopo essermi difeso alla meglio dalla calura e i suoi effetti, proviamo con la psicologia del non attaccare per primi e mi limito semplicemente a caricare il cosmo mantenendolo in stato di quiete, se va male glielo scarico tutto in faccia al prossimo giro.

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere dell’Altare, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile, come anche per il Cavaliere d’Oro del Cancro, riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere dell’Altare richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario.


    FUOCO ARGENTEO
    Il Cavaliere dell'Altare è in grado di padroneggiare una particolare forma dell'elemento fuoco generando, grazie al proprio cosmo, tecniche in grado di provocare danni da ustione ai propri avversari generando attacchi caratterizzati da fiammate a discrezione dello stesso Cavaliere d'Argento, ma non da alte temperature. Analogamente al fuoco spirituale non è possibile percepire un riscaldamento dovuto alla sua presenza ma la particolarità di queste fiamme, tuttavia, risiede nella capacità di consumare le energie cosmiche del nemico: un fuoco che si alimenta di materia, come il normale elemento, e anche del cosmo dei guerrieri malcapitati; i loro attacchi e difese risulteranno progressivamente indeboliti in battaglia, ed in modo proporzionale alla forza del Cavaliere del'Altare. Grazie a questa abilità, il guerriero è in grado anche di utilizzare tecniche di sigillo che hanno il solo scopo di indebolire il cosmo avversario, e che potrebbero essere delle utili trappole. Trattandosi comunque di fuoco a tutti gli effetti va precisato che lo stesso Cavaliere ne risulta immune ed è in grado di incendiare elementi del campo di battaglia che possono esserne soggetti.


    TELECINESI
    Il Cavaliere dell’Altare è in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    FAVORE DI ATHENA

    I Cavalieri del Grande Tempio sono votati alla dea Athena e a tutto ciò che ella rappresenta: la fede, la speranza, la determinazione. Per questo motivo non possono mai arrendersi nella lotta contro l'oscurità, potendo contare sull'appoggio dei compagni e anche della loro dea. In qualsiasi situazione, il Cavaliere dell'Altare può eseguire un solo turno di gioco ignorando eventuali condizioni di handicap che normalmente gli impedirebbero di agire, che si tratti di privazione sensoriale, illusioni, gravi ferite, status di paralisi o quant'altro. La condizione è valida solo per quel turno, passato il quale il guerriero ritornerà allo status precedente.


    TECNICHE


    Ultimate Nebula Shield: La tecnica difensiva più potente del Cavaliere dell’Altare sfrutta tutte le straordinarie capacità del guerriero. Si potrebbe considerare come una combinazione delle Mura di Antima e della Fiamma di Re Belias, o più semplicemente come una versione difensiva della Divine Altar Destination. Rigel richiama a sé l'energia cosmica delle fiamme argentee e quella spirituale in forma di fiamme, ed utilizzando la propria forza telecinetica può generare una barriera difensiva di forma variabile e che può mutare costantemente, che permette di intercettare attacchi di natura sia cosmica che spirituale. Anche in questo caso cercare di oltrepassare la barriera potrebbe portare a gravi conseguenze per l’attaccante a causa degli effetti delle fiamme argentate sui corpi e sui cosmi e delle fiamme spirituali sulle anime con cui vengono a contatto. Il nome della tecnica è dato dalla Nebulosa Praesepe della costellazione del Cancro, considerata la porta d’accesso al mondo degli spiriti.





    Edited by Tygaer - 25/1/2017, 21:49
     
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