«2.000 Years»

Pleonexía - Hybris

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  1. Him3ros
     
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    Seeker of Knowledge

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    « 2.000 years»
    atto i

    Il suo ultimo esperimento, volto alla semplice indagine di una reazione anomala di un impianto neurale era... andato oltre le sue aspettative.
    Non fece altro che soppesare l'holocron per un lungo istante. Aveva percepito una traccia molto specifica provenire da esso, malgrado il pessimo stato di conservazione, e l'aveva semplicemente preso. Il soldato non parve reagire al furto, o al suo iniziale tentativo di indagine. Si era fermato, scontrandosi con una forza mentale ben definita, che soltanto il giorno prima non esisteva. Era il cosmo di un suo pari ad aver risposto.

    Una manciata di secondi dopo erano sull'Isola.
    I circuiti e i condotti energetici che avvolgevano temporaneamente la Lacrima creavano un passaggio abbastanza stretto tra la parete spaccata del vulcano e l'artefatto, un budello di metallo che aveva qualcosa di organico, come l'interno di una grossa arteria.
    Osservò con attenzione lo strano interlocutore, il suo pessimo stato fisico. Avrebbe potuto fare qualcosa per lui, fosse anche soltanto permettergli di riposarsi, ma non voleva dimostrarsi troppo indulgente, dati i tempi difficili. Troppe defezioni, troppe sparizioni e troppi strani avvenimenti stavano rischiando di rallentare i progetti che stava sviluppando per gli Alchimisti e l'umanità tutta.

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    Aveva scelto deliberatamente che la conversazione avesse luogo proprio entro i confini dell'influenza della Lacrima. Dopotutto, quel tipo di emanazione l'aveva percepita pochissime volte, ma sapeva a chi rapportarla - per quanto la cosa lo confondesse - quindi era certo che potesse seguirlo. Ma era davvero così? Non si trattava forse di qualche inganno, l'ennesimo, a suo danno?
    Almeno, il fatto di essere giunto fin lì dimostrava che il suo cosmo non fosse una finzione: la Lacrima ne aveva riconosciuto la traccia fondamentale, la stessa che sentiva anche lui, permettendogli l'accesso entro la protezione che estendeva a tutta l'isola e alla porzione di mare che la bagnava. Se così non fosse stato, Death Queen Island sarebbe stata inavvicinabile.
    E ciò complicava la situazione. Ebbe il tempo di riflettere, mentre il soldato - l'Alchimista, in teoria - tentava di orientarsi.

    Ovviamente ti trovi sull'isola. I soldati semplici non possono entrare in quest'area, perciò non la riconosci. - disse senza distogliere lo sguardo nemmeno per un istante. Sospettava che il punto di quella domanda non fosse tutto lì. La differenza col soldato che aveva osservato il giorno prima non era solo in eloquio, ma anche in portamento. Lo spazio dietro di lui tremolò appena. Dietro a un sottile velo, in un piano molto vicino, Choros stava prendendo lentamente forma. Non appena le loro sensazioni iniziarono a fondersi, Lawrence si rese conto del peso che gravava sull'anima di quell'uomo. Concentrò ancora di più le percezioni in quel senso, unendo gli occhi della mente alla voce dell'anima, tentando di spingersi più a fondo. A quel punto non gli importava di essere scoperto a frugare nell'essenza dell'altro; troppi dettagli fondamentali gli stavano sfuggendo.

    Riprendere l'isola? Dorati? - si soffermò sulle parole pronunciate dall'individuo. Aveva notato subito il suo strano modo di parlare, particolarmente forzato. Perfino i termini che utilizzava erano singolari. Eppure era bizzarro, ciò che aveva visto nella mente del soldato poche ore prima non aveva niente a che fare con la persona che aveva davanti, sia in termini di completezza che in termini di qualità.
    Il nome di un vecchio Alchimista lo colpì come il suono di un gong. Si ricordava di averlo letto da qualche parte, forse faceva parte dei documenti che aveva dato in pasto a Ch.Or.O.S. senza prestare troppa attenzione. Cronache, appunti disordinati, liste interminabili di nomi e date.
    Senza che lo chiedesse, l'informazione venne palesata dall'IA in tutta la sua semplicità: Darth Xagos non aveva lasciato memorie, holocron, appunti, insegnamenti o indicazioni per i successori. Non aveva scritto il suo nome nella storia dell'isola. Era semplicemente scomparso, fino a risultare soltanto una riga vergata su pergamena in una triste lista di nomi che si interrompeva proprio con lui.
    Il motivo era semplice e Lawrence non ebbe difficoltà a dedurlo: il sistema di datazione era differente, qualcosa di relativo alla fondazione dell'Ordine o alla guerra intestina successiva, tuttavia fu sufficiente un rapido calcolo per scoprire che Xagos era stato l'ultimo Black Gemini prima dell'anno zero del calendario gregoriano, ovvero prima della grande purga. Un disegno iniziò a formarsi. Folle, probabilmente, ma non troppo distante dalla follia che aveva imparato a riconoscere nella quotidianità.

    Io non ho maestri. E Xagos non aveva allievi, da quanto ne so. Perché mi chiedi di un Alchimista che è vissuto duemila anni fa? - chiese con tono secco, lasciando momentaneamente cadere tutte le altre domande.
    Il cosmo si gonfiò crepitando, dando ulteriore tensione al naturale attrito che si era venuto a creare tra loro. Una formula corse rapida ad abbracciare la sua coscienza, incidendosi a fuoco nella sua psiche e rendendo i pensieri più fluidi, oltre che la psiche stessa più reattiva e pericolosa. Intrecciò mente e spirito in una trama più stretta, forgiando una punta aguzza che diresse verso l'individuo, non più per captare fluttuazioni d'umore e pensieri superficiali, bensì per entrare a fondo nella sua coscienza e capire chi o cosa avesse davanti.
    Il suo non era un gesto di offesa, né lo sarebbe diventato, a meno che l'altro avesse tentato la stoltezza di opporsi apertamente a lui. Si aspettava una risposta, e non sarebbe stato tanto ingenuo da ascoltare e basta. Gli servivano prove.



    narrato - parlato - pensato - °telepatia°
    status fisico » Perfetto
    status mentale » Perfetto
    status cloth » Indossata, perfetto

    riassunto azioni » Sospettosino per stranezze varie, buffo mente e uso le ESP complete (con l'aiuto dell'evocazione) in una specie di attacco cattivo per estrarre quante più cose possibile.
    lawrence s. conley | energia nera | black gemini {vii}
    abilità »

    Necronomicon - la Chiave
    Esiste un disegno alla base di ogni cosa. L'Alchimista Supremo dei Gemelli ha compreso come incidere la propria volontà nei meccanismi di regolazione del Macro Cosmo tramite una complessa quanto meravigliosa Geometria.
    Tale Geometria è una forma d'arte che richiede una perfetta comprensione della Realtà e racchiude la capacità di alterarla nei modi più vari.
    I sigilli che governano questo potere possono essere disegnati in due o tre dimensioni, estendersi per tutta l'area d'influenza del sigillatore oppure in un singolo punto a seconda delle necessità. Possono addirittura assumere la foggia di grezze armi in grado di provocare danni da impatto, per quanto non raggiungano l'efficacia di costrutti solidi a causa della mancanza di massa.
    La pienezza del Sesto Senso consente di spostare i sigilli a proprio piacimento, controllandone direttamente la posizione anche dopo averli lanciati.
    Anche il più semplice dei sigilli possiede la facoltà di assorbire e immagazzinare nella sua struttura una certa quantità di Cosmo:
    per scioglierli o spezzarli con la forza è necessario un notevole dispendio energetico, rendendoli comparabile in resistenza a un costrutto con Durezza Straordinaria.
    La Geometria nella sua concezione basilare può agire sullo stesso utilizzatore o sui suoi alleati per facilitare lo scorrere del cosmo riducendo lo stress fisico e la fatica necessaria a richiamarne quantità elevate, per quanto non raggiunga il livello di Cosmo Straordinario.
    In modo simile, ma opposto, se applicata al nemico essa può rendere più difficoltoso bruciare il cosmo e ostacolare i movimenti. Un individuo sprovvisto di cosmo potrebbe essere addirittura condotto a una stasi perpetua.
    Non è necessaria la concentrazione né la coscienza del sigillatore affinché la Geometria abbia effetto, permettendo ai diversi effetti di accumularsi. Si può scegliere di creare una particolare configurazione di sigilli e concretizzarli sul terreno di scontro senza però attivarli immediatamente, creando interessanti combinazioni a livello tattico.
    Inoltre essi sono potenzialmente eterni se indisturbati e possono permanere anche oltre la morte del loro creatore, qualora le condizioni lo permettano. [Sigilli]

    Necronomicon - la Porta
    Il libro nero racchiude infinite nozioni a proposito delle creature che popolano il Multiverso fallimentare. Alcune di esse hanno vissuto nascoste da qualunque altro sguardo per eoni, altre erano temute e venerate come divinità da interi sistemi planetari. Occupando una dimensione normalmente preclusa all'uomo, i Grandi Esseri possono essere conosciuti e concepiti solo in parte. Ne esistono però alcune rare raffigurazioni, immagini e idee nate nella mente di soggetti particolarmente sensibili in momenti e luoghi in cui il Velo si è assottigliato. Scarabocchi dai tratti infantili, colori sbagliati e nulla più. Non è facile rappresentare qualcosa di così indefinito.
    Il primo Black Gemini non ha perso troppo tempo descrivendo questi esseri, preferendo concentrarsi sulle caratteristiche peculiari, uniche e soprattutto utili. Egli non si è limitato a studiarli, bensì ha deciso di spingersi ancora oltre, trovando il modo di soggiogarne la volontà e limitarne il potere, per potersene servire a suo piacimento.
    Attraverso lo studio del Necronomicon vengono rivelati i segreti utili a richiamare in combattimento una forma fisica opportunamente vincolata di questi esseri, ben lontana dalla grandiosità del loro potere originale, ma estremamente più stabile e controllabile, nonché relativamente meno nociva per l’integrità dimensionale: particolari sigilli che prendono il nome del loro creatore.

    Tramite i Sigilli di Neshaals, la volontà degli Orrori Cosmici viene assoggettata dall'Alchimista, che può quindi evocarli e dirigerne i movimenti alla perfezione col semplice pensiero e minime fluttuazioni cosmiche. [Evocazioni]
    Questi sigilli blasfemi fungono da ancora, assottigliando il Velo e permettendo all'energia del Chaos di scorrere molto più facilmente.
    Distruggere i sigilli non ha alcun effetto sulla presenza degli Orrori. Se invece permangono attivi sul campo di gioco, le creature legate a essi potranno essere riportate sul terreno di scontro molto più facilmente in caso di distruzione, come se nell'atto di evocarle l'Alchimista possedesse Cosmo Straordinario.
    Inoltre, se il padrone del Necronomicon decidesse di rinunciare a tale vantaggio strategico, potrebbe spezzare volontariamente il Sigillo di Neshaals per liberare un'immensa quantità di energia, per poi incanalarla in una sua tecnica che agisca sulle dimensioni o sulla mente come se lanciata a livello Straordinario.
    Tale vantaggio rischia però di essere incredibilmente dannoso sia per l'Alchimista, sia per la Realtà stessa. Una concentrazione tale di potere caotico rischierebbe di infrangere quella sezione di Multiverso ed è quindi troppo pericoloso scatenarla per più di una volta.

    Incubi Lucidi
    Colui che riuscisse a far propri i segreti del Necronomicon, sarebbe in grado di ampliare il potere della propria mente, divenendo in grado di utilizzarla come un’arma vera e propria. Tale capacità consente di proiettare immagini, idee, stimoli e sensazioni direttamente nel cervello di un soggetto, modificando in modo realistico la sua percezione della realtà.
    Non si tratta di rendere una mosca simile a un dragone o una palude a un campo di fiori. No. Al contrario, è la possibilità di ingannare il pensiero del nemico rendendo assolutamente reali -all'interno della sua mente- le più svariate e terribili minacce.
    Il sistema nervoso è sottoposto a uno stress tale da subire profondi fenomeni di shock, che possono esitare in veri e propri danni neurologici.
    Il progressivo accumularsi dei danni mentali va oltre al semplice dolore: per la vittima diventerà sempre più difficile gestire gli stimoli sensoriali, sia a causa del sovraccarico nervoso, sia per colpa delle modifiche forzate imposte dall'Alchimista. Inizialmente insorgerà una confusione generalizzata, che potrebbe esitare in una vera e propria difficoltà a pensare in maniera logica e sensata, a creare strategie e infine ad articolare i propri movimenti con precisione.
    Se la mente del Cavaliere Nero dovesse soverchiare quella del soggetto, potrebbe condurlo alla morte cerebrale (onlyGDR). [Illusioni Mentali]

    Negazione del Quinto Postulato
    Apokalypsis è l’atto stesso di fendere i veli che sono la struttura delle dimensioni note e ignote, creando lacerazioni, aprendo portali e vie attraverso questi luoghi, collegando due punti anche lontanissimi tra loro. Per un uomo, un combattente, un tale potere concede infinite possibilità: il tessuto stesso della realtà diviene malleabile e può essere manipolato in molti modi diversi, rendendolo più o meno denso, instabile o torcendolo. Le vere e proprie aperture, i portali che vengono creati, possono assorbire certi quantitativi di potenza prima di collassare ed è possibile sfruttarle per veicolare anche la propria offesa, oppure, banalmente, per spostarsi.
    L’atto di rivelazione, mediato da un potente Cosmo, permette di piegare la struttura dimensionale in maniera più evidente, provocando spostamenti di massa, tremende deformazioni e scompensi di pressione assimilabili per potenza al concetto di "telecinesi", malgrado il controllo sia più impreciso. Muovendo sé stessi nello spazio -oppure lo spazio in relazione a sé- si possono provocare spostamenti paragonabili alla levitazione e al volo.
    Controllare le dimensioni permette inoltre di agire sull'offensiva avversaria incanalandola in un sistema di portali per poi rivolgerla verso l'origine. L'efficacia di una simile difesa dipende dalla forza dell'Alchimista: se egli è più debole del suo nemico, i portali assorbiranno una parte dell'attacco (come in una normale difesa) e ne rifletteranno solo una frazione; a pari livello l'arracco potrà essere riflesso per la maggior parte; in caso di superiorità cosmica, invece, l'attacco può essere riflesso nella sua totalità.
    Il padrone del Necronomicon può manipolare la normale natura dei confini dimensionali, trasferendo lo scontro nel suo dominio.[Dimensioni]

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