Il Re e la Regina!

Il vulcano era tranquillo la lacrima sembrava ormai aver acquietato anche quel gigante e l’isola stessa, Lars dopo essere tornato dall’ultimo consiglio non aveva voglia di parlare molto dei progetti sull’ isola che aveva proposto Rei. Sinceramente su quella cosa aveva l’impressione che sarebbe passato del tempo prima che si realizzasse, in oltre c’era altro a cui pensare ovvero come riassettare l’Ordine adesso che la vecchia guardia era sparita.
Certo adesso la loro guida era stato eletto Isaak ed era sicuro che avrebbe svolto un bel lavoro, ma c’era ancora molto da fare e Lars aveva bisogno di essere più forte, anche se alla riunione c’era stata una cosa che proprio non gli era andata giù.
Dopotutto si era sempre domandato perché fin ora era sempre l’ultimo a sapere le cose, ma soprattutto si chiedeva perché molti suoi colleghi , tipo pure Gabriel, Candice, Rei prima oppure di recente anche Estelle , con la sua bella trovata di “allearsi” con il Santuario. Che cazzo serviva? Che tanto quelli non avrebbero accettato tregua con loro, e in ogni caso il casino che aveva fatto Gabriel con il cavaliere del Toro non era una cosa che si poteva perdonare, se proprio voleva giustificare quello. In due parole Estelle era andata a farsi pigliare per il culo, e con lei tutta la casta dei Black sarebbe risultata lo zimbello tra le caste, perché odiavano gli dei e poi andavano a chiedere aiuto a chi li adorava. Lars sinceramente non concepiva perché l’avesse fatto proprio lei che agli inizi aveva fatto di tutto , tra uccisioni e casini, almeno lui distruggeva la corruzione non andava in giro a purgare tutti con il fosforo bianco come faceva Gab.
Comunque sia pareva proprio che tutti avessero fatto i propri comodi senza mai far sapere nulla a tutto il gruppo, eppure Lars era convinto di farne parte, ma evidentemente veniva interpellato solo in momenti di bisogno oppure solo quando serviva il suo potere per salvare le chiappe a tutti, gran bella consolazione.
Lars era da un po’ che ci pensava, ma metabolizzato il fatto di essere interpellato solo quando avevano voglia, solamente per avere un quieto vivere con tutti, decise di fregarsene per un po’ e di andare qualche settimana in “esilio” volontario, lontano dalla sua truppa e dai problemi dell’ isola nella grotta segreta della fenice: Un luogo maledetto e “proibito” dove lui di solito andava ad allenarsi.
Lars in quel momento aveva bisogno di rilassare i suoi pensieri ed era seduto su un alta roccia che si affacciava dietro ad un lago magmatico, e ad un alta parete del vulcano che portava su dove c’era un cratere che faceva entrare poco sole coperto dai vapori delle emanazioni del magma che puzzavano di zolfo.



Si poteva accedere, però le condizioni erano assolutamente inospitali, ma Lars aveva scelto apposta quel posto perché doveva temprare la sua mente. Di fronte a lui c’era una piazza in roccia magmatica e granitica da cui si poteva vedere il buco dell’entrata da dove non penetrava sole simbolo che la cavità aveva un lungo corridoio scavato che portava all’esterno.
Lars aveva scelto quel posto perché aveva saputo che ci fosse legato una leggenda che riguardava l’allenamento di un antico santo della Fenice, e che quindi in quel posto ogni tanto apparisse lo spirito di magma di una fenice che metteva alla prova chi vi entrava. Lars la prima volta che trovò quel posto volle dunque “purificarlo” dallo spirito di quel nemico e la fenice era vero che c’era , ma si piegò alla volontà del Leone di magma e fu scacciata da quel posto e l'alchimista nero purifico quel posto dall'energia malevola di Atena e della Fenice traditrice. Ora lui era il padrone e continuava ad elevare il suo cosmo cercando di ottenere una maggiore conoscenza del vulcano in modo da poterci fare anche un “patto” e di controllare la sua furia.
Lars era concentrato nella sua meditazione, il suo cosmo continuava a sprigionare forza , mentre la sua armatura nera luccicava di rossi lapilli e non si sapeva per quanto ancora sarebbe rimasto lì.

Lars mantenne la sua concentrazione il “respiro” del vulcano e le folate di zolfo accarezzavano il suo corpo , ma ne il calore o l’odore che vi era poteva fare qualcosa per smuoverlo.
Lars aveva deciso che per qualche giorno sarebbe rimasto ad allenare il suo iracondo spirito, non erano stati giorni facili e non sapeva se veramente ci sarebbe stata speranza di poter riorganizzare un nuovo Ordine.
Le preoccupazioni erano troppe, il discorso di Rei che proponeva di trasformare l’isola in una fortezza volante sarebbe stato interessante solo dopo averlo visto e Lars per ora era meglio che si dedicasse alla riorganizzazione dell’esercito , ma prima ancora c’era un'altra cosa da fare.
Natalie! Già sarebbe dovuto andare da lei, era da quando era finita la battaglia degli alchimisti che non la vedeva e aveva una gran voglia di abbracciarla.
Lars pensando a quei pensieri spensierati e fuori da ogni contesto sorrideva, non gli pareva vero di aver superato l’infatuazione per Candice , certo con lei era stato diverso , non era una donna per lui perché era del capo , ma in fondo al leone nero non importava e adesso che era sparita ancor meno, anche se con tutte quelle sparizioni illustri ne stava risentendo tutto l’ordine. Non era di certo colpa di nessuno se addirittura Gabriel aveva tradito l’ordine, certo era vero che effettivamente non era mai stato tecnicamente umano, ma essere stato condotti e istruiti da un titano era stata la cosa più umiliante, e da dimenticare.
Lars potette sentire il suo cosmo ribollire a quel pensiero e ringhiare, mentre una colonna di lapilli esplose , poi subentrò la calma e la concentrazione che purtroppo fu bruscamente interrotta da un messaggio telepatico di Estelle.


<<mi dispiace interrompere il tuo sonnellino, Anatexis, ma temo dovremmo parlarci. Ci tengo infinitamente a riprendere la nostra chiacchierata iniziata nella riunione, questa mattina >>

Lars in un primo momento rimase interdetto, nel senso che a momenti si era un po’ spaventato a sentirsi una voce in testa ( di chiunque fosse) che lo stava interrompendo proprio in quel preciso istante dove più era concentrato, poi avendo capito che si trattava di Estelle , non se ne preoccupò molto.

° Oh fantastico adesso mi tocca ricominciare da capo, ma che vuole?Il discorso di stamattina?La pseudo-alleanza con il Grande Tempio?A che pro? Lei sa bene cosa ha fatto che diavolo le devo dire?°

Già , Lars non aveva voglia di parlare con lei, soprattutto sapendo che aveva fatto tutto in autonomia e che non aveva avvisato nessuno, quindi in conclusione era un argomento abbastanza inutile da rivangare, ma a quanto pare le devono bruciare i modi con cui le era stato fatto notare come avesse sbagliato. Dopotutto non bisognava dimenticare che caratteraccio aveva Estelle , anche se adesso era comunque cresciuta e ben formata come alchimista. Forse quella situazione era ottima per poter testare i nuovi poteri di Estelle, chissà se anche lei era forte come il suo ex allievo Yohschiro?Poteva anche decidere di andare a incontrarla anche solo per verificare le sue doti, ma non andò.
Lars in quel momento voleva scoppiare a ridere proprio perché la situazione era decisamente comica, ma non lo fece perché non ne aveva proprio voglia neppure di farci delle battute divertenti, si limitò dunque a restare in silenzio senza avere intenzione di uscire dalla grotta e finire il suo allenamento

<< Quindi dimmi, Lars Stark. Hai intenzione di andare avanti ancora per molto con questa scenata da poppante lagnoso o vuoi discuterne da uomo, prima che la caverna ti crolli accidentalmente addosso? >>

Lars sapeva bene che quella minaccia si sarebbe potuto avverare, Estelle era capace di fargli crollare la caverna addosso, ma lui rimase della sua idea , e cercò di mediare, voleva essere lasciato in pace e di vedere o sentire proprio lei era inconcepibile per oggi.

<< Per prima cosa cerchiamo di rispettarci almeno con la gerarchia, come hai fatto prima delle pseudominacce non siamo al ristorante con gli amici, siamo alchimisti supremi, e abbiamo seguito un credo che ci ha portato a delle responsabilità, che tu poi non hai neanche rispettato, visto quello che hai combinato, quindi i nostri nomi sono solo Anátēxis e Nemesis . D’ora in poi cerchiamo di usare questi e non i nostri nomi veri . Seconda cosa te lo dirò con le buone stavolta, ma è la prima e ultima volta dove voglio ripeterlo. Sull’ argomento di stamattina e del tuo incontro con il gran sacerdote ateniese, dove abbiamo avuto quel diverbio non ho intenzione più di ascoltare scuse.Può darsi che tu lo abbia anche fatto a fin di bene in modo da non avere rotture di palle da parte di Atene, visto quello che aveva fatto Gabriel, e non è un concetto sbagliato, ma è la modalità con cui ti sei assunta l'impegno parlando a nome di tutta la casta all'insaputa mia e di tutti che non è accettabile. Ognuno qua ha sempre fatto come voleva e lo hai fatto anche tu in quella situazione senza avvisare nessuno perciò non c’è nulla da dire.Perchè dobbiamo parlarne? Hai sbagliato nei confronti di tutto l'Ordine non solo con me! Impara a prenditi la tua responsabilità Nemesis!>>

Lars richiuse gli occhi, mentre la lava sembrava agitarsi a sentire il ruggente cosmo dell’ alchimista nero , stava rischiando grosso lo sapeva, ma non le avrebbe dato credito, oggi non voleva proprio vedere Estelle per almeno un paio di giorni.
Certo che era interessante come nei due il solito "poppante" lagnoso fosse sempre Lars,dopo che l'aveva cercato lei, ma dettagli!

<< Vattene! >>

Lars in quel momento aveva bisogno psicologicamente di avere della tranquillità, la battaglia con gli alchimisti era finita e anche quella stupida riunione che aveva concluso il nulla cosmico se no apprendere della disgregazione dell’ Ordine dopo che anche Candice era scomparsa senza farsi vedere in quell’occasione e aver parlato del progetto dell’ isola senza però pensare al come attuarlo.
La tensione e il nervosismo di quelle giornate erano sicuramente il motivo dell’ irrequietezza del Leone Nero e adesso si era aggiunto un ulteriore problema, ascoltare gli altri? Bene fantastico lo aveva anche fatto, ma nessuno di loro era mai riuscito a capire Lars nemmeno durante l’attacco degli alchimisti lo avevano fatto , lui a volte era stato precipitoso? Si era vero a volte lo faceva troppo, ma sinceramente era proprio perché aveva dato ascolto e creduto forse a persone sbagliate che adesso aveva poca fiducia nell’ Ordine, anche se c’era da dire che purtroppo era una cosa inevitabile dopo che il vecchio capo era fuori.

<< E’ proprio ascoltare gli altri quello che non avrei MAI dovuto fare, visto poi come sono andate le cose e la delusione che mi hanno portato. Avrei dovuto ascoltare di più il mio istinto come ha fatto Mal'al, che sarà stato pure un dio del caos, ma forse aveva ragione. Non stiamo vivendo un momento felice e tranquillo e lo sappiamo bene.>>

Dopo Estelle iniziò a fare un discorso generale e a tirar fuori il fatto di Acquarius che era in gerarchia il più altro, peccato che pure lui per Lars era “Il nulla cosmico” perché uno che si autodefiniva semplicemente una “Guida” e non un capo, non era degno di restare sull’ Isola, forse piu avanti si sarebbe ricreduto su di lui, ma per ora non gli dava fiducia proprio per nulla.

<< Cosa? Acquarius? Non farmi ridere, lui si è definito una Guida non un Capo perché mai dovrei considerarlo in una gerarchia superiore senza neppure che lo conosca per nulla, il fatto di essere collegato a Gabriel e che Rei abbia stima di lui non conta, inoltre, anche lui se voleva essere preso sul serio si sarebbe dovuto comportare di conseguenza e magari sgridarti un po’ più severamente, invece guarda caso non lo ha fatto bene e adesso sei qui a cercare di provocarmi. Sì è vero che ti ho appoggiato ad andare al Grande Tempio, ma se avessi saputo che ci avresti fatto fare la figura degli scemi, non lo avrei mai fatto. Hai visto? Atene ha detto di no? Benissimo, meraviglioso continueremo a pestarli e anche ad ammazzarli se è necessario, tanto non è servito nulla ( come avevo pure detto) l’essere andati a cercarli. Il tuo anche se non è un vero tradimento è come se lo fosse perché semplicemente ti sei “inchinata” agli “ Dei,” e hai mostrato la debolezza dell’ Ordine nei confronti di Atene andando lì, e questo non è di certo una cosa che doveva essere fatta. Già ci sono problemi interni e ci manca proprio la “presa per il culo” da parte di quelle “fighette”. Ah un ultima cosa, visto che racconti sempre tutto come mai nessuno sapeva del Risveglio di Thanatos? Cos’è mi sono perso anche questo? Che figo ascoltare gli altri…lol e comunque non è un nostro affare per ora, non voglio vedere di nuovo quel brutto muso di Grim e del suo Dio. Aria su…via! >>

Già quella di Thanatos , visto che si stava discutendo di ascoltare gli altri, Lars non la sapeva o forse non se lo ricordava , in ogni caso se anche fosse vero non era affare dei Black per ora, non avrebbe voluto onestamente ne incorare di nuovo Grim ne Brigitte e tanto meno il loro dio.
Lars finalmente poteva sperare di rilassarsi, visto che Estelle se ne stava andando, ma quanto pare non era così, visto che lei non l’aveva ancora presa bene, comunque era lei che si stava considerando una traditrice , Lars non lo aveva detto esplicitamente , voleva solo cercare di farle capire almeno lo sbaglio e che il senso di quella storia non c’era, visto com’era finita, ma non capiva proprio.
Estelle espanse il suo cosmo, Lars aprì gli occhi stava per fare qualcosa.

“Oh cazzo !”

Si sentì un boato, la ragazza aveva lanciato una bordata cosmica che aveva fatto crollare le pareti della caverna, ma cioè era impazzita? Lì c’era una parte del vulcano era pericolosissimo, nel senso che poteva succedere un casino che avrebbe coinvolto tutti possibile che non se ne era resa conto?

“Puttana troia ma che cazzo di intenzioni ha? Vuole far saltare tutta l’isola? Maledizione devo fermarla!”

Lars sentì il crollo delle pareti la caverna stava per crollare, i detriti rischiavano di inghiottirlo, doveva trovare una via di fuga e l’unica che aveva era verso il soffitto seguendo i fumi di zolfo.
Lars tramutò il suo corpo in lava e si mischiò con quella sottostante che iniziò ad esplodere creando una colonna che venne sputata all’esterno dal cratere in superficie e dentro a quella colonna lavica si era mischiato Lars che “cavalcò” l’interno , poi una volta sparato fuori il suo cosmo esplose con i lapilli di lava, facendolo assomigliare ad una meteora sparata in cielo che poi ricadde a terra assumendo una forma di leone magmatico che si ricompose facendo apparire la figura di Lars a terra, avanti ad Espelle prima che potesse andarsene, con il ginocchio sinistro appoggiato e la mano destra rivolta verso il basso , mentre i suoi occhi erano leggermente coperti da un alone nero creato dal suo elmo, mentre ilo suo corpo fumava ancora.
La caverna della fenice era distrutta e già il fatto di non poterci più andare per avere dei momenti di pace per Lars era motivo di incazzatura,adesso però la questione da personale era diventata addirittura pericolosa , un attentato all’intera Isola per una questione tra lui e Estelle? Si ok che dovevano pur risolvere la questione che l’unico modo per farlo era sicuramente dimostrare il proprio valore, ma diavolo la sicurezza doveva essere la prima cosa da pensare e meno male che si era pure trattenuta, ma in ogni caso era inconcepibile.
Lars si alzò in piedi sguardo abbassato.

“Tu…”

Disse sottovoce per poi continuare.

“Sei…”

Lars ispirò poi urlò indicando la ragazza.

“PAZZA! “.

Già in quel caso Estelle era stata davvero molto più pazza di Lars, ma che cosa le era successo? Forse iniziava ad assumere gli atteggiamenti terrificanti del suo predecessore La “Regina Nera” Darth Ataraxia?

“Come lo era Ataraxia!Sei la sua degna erede.”

Dopo Lars fece il punto della situazione.

“Là sotto a quella caverna c’era il rischio di colpire anche un punto delicato del vulcano dell’Isola, avevi intenzione di mettere in pericolo tutti solo per dare una “lezione” a me? Cos’è avevo forse ragione e ti sta bruciando tanto?”

Lars espanse il suo cosmo, non poteva perdonare anche questo, le avrebbe dato una bella lezione, così la prossima volta ci avrebbe pensato due volte a distruggere le sue caverne segrete, che poi lì qualcuno dei suoi avesse spifferato era una cosa che avrebbe dovuto verificare.


“Comunque sia ne hai appena fatta un’altra. Attentare alla sicurezza dell’Isola non è un comportamento consono e valido per risolvere i nostri diverbi quindi dovrò darti una bella lezione. Volevi che uscissi fuori e ti parlassi giusto? Facciamolo fare ai nostri cosmi non alle nostre voci, visto che adesso non è una cosa solo personale!Vedi che non sei una resposabile?”

Lars strinse il pugno e lo sbatté a terra creando una scossa tellurica che fece aprire delle crepe poco lontano che cercarono di raggiungere Estelle .
Lars emise un ghigno diabolico e ferino, come una bestia iraconda proveniente dall’Inferno e poi di rito quella “frase “ detta migliaia di volte che preannunciava l’inizio di un combattimento e questa volta erano ancora protagonisti due Alchimisti Supremi. Così come in passato.

“Dunque dimmi Nemesis ti sei mai scottata a più di mille gradi Celsius?”

Le crepe si diramarono attorno a lei aprendo “ferite” di magma cercando di lasciarla in una zona di terra circoscritta dove non pareva esserci vie di fuga, poi Lars aprì le braccia come una sorta di prestigiatore e dalle crepe di magma iniziarono ad innalzarsi colonne laviche attorno a lei.
Le colonne non avevano funzioni offensive , ma diversive per coprire la visuale a Estelle , mentre Lars scattò in avanti e si confuse con il muro diventando di lava , poi iniziò a consumare ancora cosmo per fuoriuscire dall’altro lato appena a cinque metri da Estelle, badando bene di cercare di sorprenderla mentre la vedeva girata di schiena in forma di golem magmatico. alto 80 metri
Lars puntò il braccio destro che diventò una bocca da cannone magmatica da cui fuoriuscì una grossa sfera in direzione della schiena di Estelle .

Lars si era stufato di sentirla parlare, Estelle aveva sempre pronta una scusa, Black Star era come se non ci fosse non che le sue informazioni fossero tanto attendibili, ma in quel momento anche se c’era la questione di Thanatos, non era la priorità dei Black visto che prima dovevano organizzarsi e sperare di far decollare l’isola.
A tal a proposito , Lars non aveva ancora capito bene quel punto e gli pareva sempre più una stronzata e che non sarebbe mai successo, ma quello lo avrebbe visto poi. Adesso era ora di concentrarsi e far vedere a Black Virgo chi comandava.
Il Colpo di Lars era riuscito a colpirla alla gamba, certo lì sicuramente si sarebbe accorta di quanto potesse essere terrificante il suo potere, ma non sarebbe finita lì.

“Bene e adesso che ti ho arrostito la gamba, mi assicurerò di arrostirti pure l’altra!”

Estelle dopo l’attacco passò ad attivare pure lei il suo potere e si nascose tra le colonne laviche, usando anche qualche suo trucco. Interessante, dunque non aveva mai abbandonato il suo istinto nell’affrontare un avversario con metodi ingannevoli come quello di nascondersi come faceva con black Fish.

“Guarda,guarda, non hai abbandonato il vizio di nasconderti come un verme vero?”

Già mai una volta che volesse affrontare un combattimento faccia a faccia, e Lars quando capitavano questo tipo di cose non poteva di certo sperare di trovarla, poi avvertì un movimento e i suoi artigli si infilarono tra il magma dei suoi arti che proteggeva l’alchimista nero , ma comunque gli faceva sentire il dolore e il nefasto potere di vita e morte che destabilizzava il suo cosmo rendendolo debole.

°Quel potere…°

Lars sapeva bene di aver desiderato vedere quella forza, però era cosciente che lei poteva nascondere di tutto, quel potere era terrificante come quello che aveva Gab quando annichiliva il cosmo e la materia , probabilmente laq forza e il potere del magma non sarebbe bastato, ma allora significava che Lars doveva impegnarsi di più , ma se lo faceva aveva paura di combinare un disastro con il territorio, però se doveva essere sincero l’Isola aveva subito i poteri degli dei del caos, quindi poteva sopportare anche i suo e quello di Estelle, quindi non si sarebbe risparmiato.
Dopo il primo approccio combattivo, Estelle uscì dal suo nascondigli ingannevole in una forma che Lars non aveva ancora visto ed poteva affermare che facesse decisamente abbastanza schifo, ma del resto era divenuto un mostro pure lui quindi doveva agire in quanto tale, anche perché lei aveva allungato la sua codaccia e lo aveva sorpreso facendolo cadere a terra.
Lars in forma golem cadde al suo creando attorno una pozza incandescente di magma, quel colpo lo aveva sentito certo, ma non era nulla in confronto a quello che sarebbe capitato a lei tra poco.
Lars era ancora in forma di magma nella sua pozza , mentre lei era a qualche motro di distanza, aveva un solo modo per provare ad attaccarla.
Non uscì dalla sua pozza cercando di lasciar credere ad Estelle che fosse scomparso, magari “scappato”, seppure il suo cosmo era in giro, ma si stava espandendo sotto le viscere della terra e arrivando appena sotto i piedi del “mostro Estelle”, poi la terra appena dietro le spalle di Estelle si aprì e ne fuoriuscì un'altra colonna lavica in cui vi era Lars che fuoriuscì da essa e si preparò all’attacco, mirando al suo collo.

“Sai ? Non hai mai avuto le palle di affrontare un combattimento pulito e duro, ma per fortuna tua , io conosco molto metodi per “prendermi” una donna!Vediamo come te la cavi con questo!”

Lars tese il braccio destro trasformandolo in un braccio magmatico gigante carico di forza straordinaria e corse verso di lei e tentò di colpire collo Estelle con una “clothesline”per sbatterla a terra violentemente a terra.

Lars era riuscito ancora fare del danno ad Estelle, lei si era difesa, ma si vedeva che il gigantesco pugno di lava aveva fatto effetto in parte ed era una gran bella soddisfazione averla ancora messa in difficoltà, del resto non si poteva dire tutti i giorni e a chiunque di essere riusciti a tirare un pugno ad un alchimista nero di Virgo , il manipolatore della “vita”.

“Bene vedo che stai iniziando a cedere, tra poco finirà tutto.”

Già perché era meglio sbrigarsi a finire tutta quella farsa che non aveva neppure voluto Lars, ma Estelle, cioè ma che diavolo le era venuto in mente? Certo Lars era conscio che forse aveva esagersto in consiglio e era duro ad ascoltare e a comprendere subito, ma tutto quel dannato scambio di botte aveva poco senso quindi era meglio farlo finire.
Lars si preparò ad attaccare con il suo colpo più potente.

“Ok il riscaldamento è finito facciamola finita. Ho da fare e perdere tempo con te sta diventando noioso.”

Estelle dopo aver subito il colpo di Lars , cercò di colpirlo con un artigliata.

“Ehi? Buona...ma cosa?...cazzo!”

Lars riuscì a evitare di striscio, il colpo che gli ferì la guancia sinistra facendogli schittaze sangue, ma quello era forse l’anticipo di quello che sarebbe successo dopo , basta, doveva fermarla.
Lars era pronto stava caricando il suo cosmo, poi lei che era ancora in quella schifosa forma mostruosa emise un sorriso e quando lui lo vide capì che non preannunciava nulla di buono e poi vide all’ultimo il suo arto, non poteva fermarla.

“Smettila di fare la Edgy , ricordati che lo hai voluto tu tutto questo…”

Niente era proprio partita con il “trip” e sparò verso Lars un colpo che lo portò nella sua dimensione spettrale e quando lo aveva sentito non era di certo una sensazione piacevole , infatti il suo corpo fu pervaso dall’energia cismica di Estelle che strappò via l’essenza dell’alchimista nero dal proprio corpo , lasciando quindi il piano materiale con il suo veri corpo che era disteso a terra , mentre la sua anima si fece un viaggio nella dimensione spirituale della ragazza.
Lars si ritrovò dunque in un modo da incubo dove ogni cosa sembrava tutta grigia e priva di vita, certo adesso almeno poteva dare sfogo al suo potere senza pensare a distruggete kl’isola, ma lì era la terra di Nemesis!

“Maledizione, dove mi hai portato? Cos'è sta merda? Su non scherziamo, non fare la stronza, riportami subito indietro!”

Lars manteneva la calma, in quella situazione quando si era in un piano strale non era consigliabile farsi prendere dal panico, perché avrebbe alimentato una sonora sconfitta oltre che un grosso danno psichico e spirituale, che già si sentiva stanco e debilitato. Il cosmo di Estelle lo stava mettendo a dura prova, la sua mente e il suo corpo ad ogni colpo e azione sembrava non volerlo ascoltare, ma non voleva cedere, a costo di consumare tutta la sua forza, Lars doveva reagire e non aveva intenzione di rimanere lì a lungo, quindi cercò un modo di spezzare quell’incantesimo, caricando un pugno a terra a forza straordinaria. Voleva creare un sisma che avrebbe cercato di smuovere il terreno sotto i piedi di Estelle per distrarla.
Tuttavia non sarebbe bastato smuovere un po’ di terra, Lars avrebbe caricato un grosso carico di magma trasformato in una sfera gigante magmatica, che avrebbe poi scagliato verso Estelle con l’intento di convincerla a tornare indietro anche con le cattive.

No proprio non era quello che si aspettava e che voleva, ma perché era finita così? Lars ancora continuava a chiederselo, eppure sapeva di non aver sbagliato. Come diavolo avrebbe dovuto comportarsi? La situazione che c’era in generale in tutto il consiglio era comunque un puttanaio, ancora non si sapeva bene cosa fare e Isaak anche se era la nuova guida non gli ispirava fiducia, poi c’era stato quel disguido con i Saint e Estelle e per aver detto solo un opinione, adesso si ritrovava spedito in quella cazzo di landa sterile senza la possibilità di poter convincere Estelle a portarlo indietro.
Lars era riuscito a colpire Estelle di nuovo, stavolta pareva proprio che le avesse fatto male e magari arrivati a tal punto, Lars sarebbe anche stato disposto a non continuare quell’assurdità di confronto, perché lui non aveva comunque un motivo serio che lo spingesse ad attaccare. Dopotutto lui fin ora aveva risposto semplicemente alle provocazioni e alla distruzione del suo luogo di meditazione, e la questione di Estelle con i Saint era diventata un qualche cosa che lo aveva resa una “questione” personale per Lars, ma sinceramente, se ci pensava un solo attimo era tutto il contesto che non gli piaceva. L’Ordine dopo che Gab è scomparso era stato gettato nel caos e si faticava ad andare d’accordo anche solo dicendosi le cose, quindi il problema non era solo lei.
Tuttavia Lars si rendeva perfettamente conto che in quello stato non poteva sperare di vincere, quel posto era caotico e il cosmo che intaccava la vita e lo spirito di Lars era ancora presente, presto la potenza del leone nero sarebbe scomparsa quindi era veramente necessario continuare quella che effettivamente era una “farsa”, già una FOTTUTISSIMA FARSA, perché Lars al consiglio non aveva detto NIENTE DI MALE , aveva difeso le sue idee da chiunque le criticasse senza alcun criterio.

°Io non l’HO VOLUTO!°

Lars continuava a ripeterselo, e in fondo non aveva torti almeno su quel punto di vista, però ancora sembrava non essere convito di qualcosa e incolpava un po’ tutti.

°E stata lei a volerlo, lei e tutti gli altri!°

Gli altri erano il resto del consiglio che secondo Lars in quel periodo non gli erano stati vicino e non lo avevano informato a dovere su nulla, se fosse successo forse non avrebbe commesso tanti sbagli anche quando aveva affrontato l’ ex alchimista del toro e Malal. Per Lars certi rapporti dovevano basarsi sulla fiducia e se non c’era quella allora l’ Ordine moriva lì per sempre.
Lars vide che la landa grigia si faceva più fitta , Estelle non si vedeva più e non poteva sapere da che punto sarebbe uscita, quindi lui avrebbe potuto anche creare un esplosione cosmica per stanarla, ma poi sentì quella prigione che gli bloccava piedi e a quel punto doveva liberarsi, ma per qualche ragione Lars non sembrava voler fare mossa e non che lo stava facendo perché rinunciasse a vincere. Il potere di virgo era veramente pauroso, e se ci fosse stata una seconda volta, Lars l’avrebbe evitata accuratamente, ma c’era qualcosa che a ripesarci era più importante che continuare a mettere tutta la questione sulla competizione ovvero il fatto di iniziare ad ascoltar ere gli altri e capire come stavano le cose, era tra questi, perciò Estelle aveva ragione. Lars non avrebbe mai avuto la fiducia degli altri se continuava come faceva ad agire d’istinto.
Lars si lasciò colpire dal colpo di Estelle e lo aveva fatto perché le forze effettivamente erano anche scarse, ma soprattutto per poter dimostrare che se sbagliava anche lui si prendeva le conseguenze.
Il colpo di Estelle passò il corpo di Lars prosciugando ogni forza spirituale facendolo cadere a terra.

“Eh così hai “ingabbiato” un leone.Davvero un ottimo lavoro, ma c’era da aspettarselo dall’ alchimista che ha ricevuto l’eredità di colei che era la regina nera.”

Dopo una breve pausa Lars continuò e anche se forse adesso era tardi, volle comunque far sapere ad Estelle che cosa provava adesso, non si poteva dire che fosse pentito, quello probabilmente non l’avrebbe ammesso mai, però non negava di sentirsi in qualche modo in parte anche in colpa.
Aveva tirato troppo la corda.

“Tutta via, ammetto che in fondo il tuo discorso di prima non era tutto da buttare. Ero e sono arrabbiato ancora, ma ci sono state molte cose che non mi sono piaciute in consiglio e quello che avevi fatto tu forse era la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma non avrei voluto arrivare a questo. L’Ordine dovrebbe ripartire senza fare guerra tra di noi o si rischia di finire come in passato. Anche io mi assumerò le mie responsabilità e anche se non conta più adesso , ti dico che in parte mi dispiace per quanto è successo, ma è stato tutto una serie di sfortunati eventi, che comunque non mi giustificano.”