Dream Stranding

Denego Quod Immotum / Prelude

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Seeker of Knowledge

    Group
    Black Saint
    Posts
    2,487
    Location
    Brescia - Modena

    Status
    DEAD
    dream stranding
    denego quod immotum - prelude
    atto v

    Lawrence si sentì improvvisamente appesantito, fisicamente e moralmente.

    Perdonatemi... Siamo un Ordine segreto o una scuola infantile di buone maniere? Se ho violato la sacralità della vostra casa con semplici parole chiedo scusa, ma vi ricordo che per il mio status questa dovrebbe essere anche casa mia. Senza contare che, come dite voi, le mie pretese sono giustificate e sensate nel contenuto, oltre al fatto che la mia prima premura dopo averle espresse sia stata quella di fornire a tutti voi una protezione che nessun altro può garantirvi, in caso di disastro.

    Se il mio modo di fare vi ha offesi, ancora una volta ribadisco che parlo per ciò che so e ciò che vedo. Non dovete apprezzare per forza.
    E no, non ho sogni di gloria o deliri di onnipotenza da dividere con le poche anime che popolano l'isola. Mi ritengo un tantino oltre il desiderio di fama. Potreste dire che sono un maniaco del controllo sotto molti aspetti e questo sarebbe quanto mai aderente al vero, ma non temete: non è il mio unico pregio.


    Si costrinse a fermarsi. Si stava di nuovo alterando e così facendo la questione non si sarebbe mai più chiusa, facendogli perdere ancora più tempo del necessario. Un approccio convinto e privo di esitazioni non era servito allo scopo, anzi aveva sollevato molti più problemi di quanti se ne aspettasse. Riprese con quello che perfino un sasso avrebbe identificato come un tono accomodante.

    Si, mi sono presentato a voi in maniera poco simpatica, forse. Ricominciamo.

    Mettetevi nei miei panni. Empatizzate, se potete. Adottare un tono simpatico e indorare la pillola su quelli che sono dei problemi oggettivi che dovremo superare sarebbe un atteggiamento insincero da parte mia. Ditemi: preferireste qualcuno che vi parli come ho fatto io senza peli sulla lingua, oppure un pavido leccaculo che vi faccia la referenza solo perché ciascuno di voi è singolarmente più potente di lui?
    Mi pare anche di aver messo qualcosa sul piatto. Vi ho portato delle proposte concrete e ponderate. Il solo discuterne è un passo avanti rispetto agli ultimi anni di terrore che hanno ammorbato il pianeta. Non scambiate la mia preparazione per presunzione, o la mia sicurezza per spocchia. Come vi ho detto dal primo momento, mi sono accuratamente preparato per tutto questo. Potremmo dire che "essere preparato" sia il mio ruolo principale, come Alchimista.
    Questo sono io. Se fosse nei miei interessi ingannarvi o pigliarvi per il culo avrei tenuto un registro senza dubbio più piacevole. Almeno in questo modo avrete una conferma ulteriore della mia sincerità di intenti. Se non vi sta bene, sarete sempre in tempo a "sciogliermi nella lava" in un secondo momento, DOPO aver ottenuto qualche risultato concreto.

    Ora, se volete un approccio più diplomatico alla faccenda e non vi piace che si parli di pretese, allora posso dirvi semplicemente questo: per natura e abilità, sono la persona più qualificata per le operazioni di salvataggio e recupero, perciò la scelta più logica e meno dispendiosa è che sia io a farmene carico, visto che di fatto approvate da una parte, ma non volete perdere tempo dall'altra. Valga lo stesso anche per i progetti. Ogni singolo centimetro dell'Isola andrà collegato all'AI, quindi è scontato che io debba in qualche modo supervisionare tutto ciò che va fatto. A questo punto, credo che il contenuto possa essere considerato appurato, perciò spero che la forma più gentile vi abbia persuasi a procedere oltre.

    Vorrei ribadire di non aver mai detto cose come "non credo nell'Ordine". Ho detto solo di non averlo scelto. Non vi ho attivamente cercati. Non mi sarebbe nemmeno stato possibile. Malgrado il contesto fuorviante, l'ho detto solo per chiarificare quale fosse la mia posizione fino a che non mi sono presentato a voi: un semplice guardiano e protettore di un sistema altamente instabile. Se non credessi in ciò che possiamo fare in quanto unione di volontà potenti, non mi sarei nemmeno presentato a voi. Ripeto che non mi serve protezione né aiuto per portare a termine i miei compiti.
    Quanto ai tuoi dubbi, Anarygon, in un altro momento potrò raccontarti con calma come Rei mi abbia offerto la possibilità di rimediare ai miei errori e a quelli di un sistema fallimentare e ipocrita, che sono stato costretto ad abbandonare per divergenze di opinioni e metodi. Inoltre, quasi collateralmente, questo Ordine rappresenta il mezzo più rapido e sicuro per concretizzare il mio progetto. E a questo progetto - che sono sicuro condividiate anche voi - ho già accennato qualche riga più su.

    CITAZIONE
    ...la fondazione di una civiltà nuova e migliore, costruita sulla base della consapevolezza del passato e tendente al futuro...

    ...raggiungere la piena indipendenza basata solo sul controllo cosmico individuale. L'impiego di risorse cosmiche umane e sintetiche allo stesso tempo...

    ...la base di una società che vive secondo le immani possibilità tramandate da Lemuria e Atlantide, ma conscia degli errori della Storia...

    Si fermò un attimo, quasi imbarazzato, con il dito sollevato a indicare verso l'alto. Avrebbe dovuto trattenersi. Non era certo di come gli altri avessero percepito quel piccolo singhiozzo della realtà; non era abituato nemmeno lui a quelle stranezze. E inoltre concretizzare quel piccolo glitch si era rivelato piuttosto faticoso.

    Scusate, ogni tanto capita. Comunque sia, veniamo alle cose importanti.
    Gli spazi adibiti all'addestramento dell'esercito e degli aspiranti cavalieri sono già previsti dal progetto principale, quando avrai tempo ti invito a studiarne le specifiche per fornirmi ulteriori suggerimenti.
    L'altra proposta sarebbe interessante, ma devo ammettere che non sarà una cosa semplice. Vanno considerati diversi fattori, senza contare...


    Prima ancora di finire la frase era già immerso nei pensieri. Senza dire più una parola sprofondò nello spazio vuoto del trono, come se si fosse aperta una specie di trappola a botola. E il suo cosmo scomparve.

    Per circa 37 secondi.
    Quando ricomparve all'entrata della sala del consiglio, le sue occhiaie erano molto più segnate e la barba era visibilmente cresciuta sulla parte alta delle guance, dove prima era accuratamente rasata.
    Aveva già aggiornato da remoto i dati dello pseudo-holocron, quindi non fece che sincronizzare l'immagine proiettata, aggiungendo allo schema dell'isola la presenza di dodici sfere orbitanti, insieme alle caratteristiche tecniche di base.

    Dovrei aver fatto bene i calcoli. O meglio, dovrebbe. Ho ripreso i progetti originali per creare qualcosa che avesse almeno una base affidabile senza dover partire da zero. Delle "piccole Lacrime", o meglio degli accumulatori di potere della Lacrima, K.E.T.E.R. Project. Sarà una bella fatica, non lo nascondo. Il livello di competenza richiesto per raggiungere le funzioni richieste non è indifferente e ho dovuto integrare le lacune come potevo.
    Chiedo scusa per l'attesa, ma avevo tralasciato quasi completamente la funzione principale di trasporto, in prima stesura. Tendo a dimenticare sempre più spesso l'utilità di mezzi meccanici adibiti al movimento. Anche camminare è più un piacere che una necessità pratica, per me.

    Riguardo all'intelligenza artificiale potete stare tranquilli. Le funzioni principali di calcolo sono già pressoché operative. Gran parte di questo progettino improvvisato su vostra richiesta è stato disegnato sulle proiezioni di vecchie idee scartate, elaborate in maniera estremamente efficace dal prototipo fisico di mainframe. Pure l'acronimo l'ha inventato lui. Sulla base delle mie conoscenze, suppongo, dato che può attingere quasi solo da ciò che ho specificatamente fornito. Si è pure dato un nome da solo, l'ho trovato quasi tenero. Non è ancora del tutto trasportabile, data la delicatezza del design sperimentale, ma ritengo di essere a buon punto.

    In fatto di sicurezza, essendo un lavoro ex novo, non esistono altre macchine simili capaci di interfacciarsi con esso, senza contare che si tratta di un sistema sufficientemente intelligente da non permettere atti sconsiderati a un ipotetico utente esterno. Allo stesso tempo non può avere autonomamente accesso a sistemi ad alto rischio di compromissione. La risposta al sistema è puramente cosmica e personale, la traccia deve essere conforme a quella di un Alchimista Supremo vivente appositamente inserito nel sistema. Provvederò a inserire ovviamente le vostre particolari impronte, in modo che le uniche entità in grado di interagirvi siamo solo e soltanto noi quattro. Eventuali nuovi arrivati verranno abilitati di volta in volta, direttamente in sede di consiglio, in modo da evitare che le credenziali di accesso vengano fornite da uno di noi all'oscuro degli altri membri.

    Visto che ci siamo, avete altre richieste di aggiunte, variazioni o chiarimenti?




    narrato - parlato - pensato - °telepatia°
    status fisico » Ottimo
    status mentale » Egh
    status cloth » Intatta

    riassunto azioni » -
    lawrence s. conley | energia blu | black gemini {vi}
    abilità »

    Necronomicon
    Colui che riuscisse a far propri i segreti del Necronomicon, sarebbe in grado di ampliare il potere della propria mente, divenendo in grado di utilizzarla come un’arma vera e propria. Tale capacità consente di proiettare immagini, idee, stimoli e sensazioni direttamente nel cervello di un soggetto, modificando in modo realistico la sua percezione della realtà.
    Non si tratta di rendere una mosca simile a un dragone o una palude a un campo di fiori. No. Al contrario, è la possibilità di ingannare il pensiero del nemico rendendo assolutamente reali -all'interno della sua mente- le più svariate e terribili minacce.
    Il sistema nervoso è sottoposto a uno stress tale da subire profondi fenomeni di shock, che possono esitare in veri e propri danni neurologici. [Illusioni Mentali]
    Il libro nero racchiude infinite nozioni a proposito delle creature che popolano il Multiverso fallimentare. Alcune di esse hanno vissuto nascoste da qualunque altro sguardo per eoni, altre erano temute e venerate come divinità da interi sistemi planetari. Occupando una dimensione normalmente preclusa all'uomo, i Grandi Esseri possono essere conosciuti e concepiti solo in parte.
    Attraverso lo studio del Necronomicon vengono rivelati i segreti utili a richiamare in combattimento una forma fisica opportunamente vincolata di questi esseri, ben lontana dalla grandiosità del loro potere originale, ma estremamente più stabile e controllabile, nonché relativamente meno nociva per l’integrità dimensionale. Il processo rende inoltre perfetto il collegamento tra le creature e l’Alchimista, che può quindi dirigerne i movimenti alla perfezione col semplice pensiero e minime fluttuazioni cosmiche. [Evocazioni]
    La loro natura caotica emerge, oltre che nella forme atrocemente distorte, anche in un oscuro potere: ogni eventuale danno inflitto dai loro attacchi penetra nel corpo del nemico attraverso i nervi e raggiunge il cervello, accumulandosi come una sorta di veleno con la continua esposizione. Se volessimo tentare di spiegare in maniera scientifica gli effetti provocati da questa insolita attività cerebrale, potremmo assimilarli a un quadro misto di onde Alfa e Gamma (tipiche rispettivamente della veglia a occhi chiusi e degli stati di allerta). Il soggetto che si ritrova in questo stato comincia a sperimentare gradualmente un profondo senso di inquietudine, mentre si fa strada nella sua mente la consapevolezza della realtà nascosta dal Velo di Urano.
    Soverchiando gradualmente le normali percezioni, la visione di minuscoli frammenti del Multiverso Sottosopra si sovrapporrebbero alla normale conformazione del nostro, rivelando la composizione di innumerabili mondi di follia e terrore. Se perfino le menti più forti e inattaccabili arrivano a esitare, vivendo questo fenomeno, una volontà debole potrebbe addirittura perdersi di fronte alla consapevolezza di ciò che esiste oltre, scivolando inevitabilmente verso la pazzia e smarrendo ogni traccia di sanità. Un passo dietro l’altro, verso l'orrore cosmico.

    Negazione del Quinto Postulato
    Apokalypsis è l’atto stesso di fendere i veli che sono la struttura delle dimensioni note e ignote, creando lacerazioni, aprendo portali e vie attraverso questi luoghi, collegando due punti anche lontanissimi tra loro. Per un uomo, un combattente, un tale potere concede infinite possibilità: il tessuto stesso della realtà diviene malleabile e può essere manipolato in molti modi diversi, rendendolo più o meno denso, instabile o torcendolo. Le vere e proprie aperture, i portali che vengono creati, possono assorbire certi quantitativi di potenza prima di collassare ed è possibile sfruttarle per veicolare anche la propria offesa, oppure, banalmente, per spostarsi.
    L’atto di rivelazione, mediato da un potente Cosmo, permette di piegare la struttura dimensionale in maniera più evidente, provocando spostamenti di massa, tremende deformazioni e scompensi di pressione assimilabili per potenza al concetto di "telecinesi", malgrado il controllo sia più impreciso. Muovendo sé stessi nello spazio -oppure lo spazio in relazione a sé- si possono provocare spostamenti paragonabili alla levitazione e al volo. [Dimensioni]

    tecniche »

    - -
    Layout realizzato da Sagitta per il Saint Seiya Final
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    God Warriors
    Posts
    5,236

    Status
    ALIVE

    DREAM STRANDING
    Denego Quod Immotum / Prelude - V


    Era stufo di quella discussione quanto dell'atteggiamento di Hybris, ma fortunatamente fu proprio lui a raddrizzare il tiro a seguito del sottile ramoscello d'ulivo teso dal Portavoce: proposte concrete, come quella delle navi-base per gli Alchimisti Supremi.

    Ascoltò con attenzione il riformulare le proposte del nuovo Gemini, stavolta evidentemente impegnato a sembrare meno odioso, finché non sparì sotto i loro occhi qualche secondo per riemergere visibilmente cambiato e provato. A quel punto aveva con sè una versione aggiornata del progetto che comprendesse le 12 appendici.

    Fece un cesso d'assenso con la testa, poi prese parola: voleva chiudere una volta per tutte quella discussione e concentrarsi sui lavori necessari a realizzare quanto visto.

    Adesso cominciamo a ragionare.
    Sottolineo un paio di punti per chiarezza e per chiudere questa diatriba, così da procedere con la definizione e l'avvio dei lavori per il progetto.

    Ciò che ci ha evidentemente resi in qualche modo ostili non sono le maniere: è vero, parte delle tue proposte che prima erano pretese, sono condivisibili, mentre il lasciarti totale controllo non lo è, non escludendoci.
    Dici di non voler "dividere sogni di gloria o deliri di onnipotenza con noi poche anime" e di essere "maniaco del controllo": lasciami rispondere che per noi, che qui ci abbiamo vissuto per anni, questi sono segnali chiari e limpidi. Io per primo, al comando - se così vogliamo chiamarlo - dell'Ordine, così come loro due deduco, non abbiamo alcuna intenzione di sottostare ad alcuna pretesa o ordine, anzi, se qualcuno dovesse ammantarsi di quell'autorità, sembra che si tratti di una MIA reponsabilità.

    Sul fatto della tua scelta o non scelta di far parte di quest'Ordine, sarò lieto di ascoltare la tua storia, perchè sì: ora mi è più chiaro cosa intendessi ma, da pratico e realista come ti descrivi, potrai comprendere il mio timore che possa trattarsi di un'affiliazione di convenienza visto il fine comune, piuttosto che una vera e totale dedizione alla causa.
    Diciamo che dopo queste tue parole inizio finalmente ad apprezzare la buona volontà, perciò mi piacerebbe essere persuaso con l'intera storia.


    Guardò di nuovo sia Anatexis che Nemesis, come a pregarli di non proseguire oltre quel battibecco, poi riprese:

    Bene, ora che è tutto chiarito possiamo passare alle cose serie.
    Premessi i canoni di sicurezza dell'intelligenza artificiale, questa nuova versione mi sembra ottimale.

    Mi sento solo di proporre, sulla scia di quanto accennato da Anatexis, che parte del Wailing Castle venga adibita a dormitorio e dotata di biblioteche, un refettorio e un paio di sale la cui struttura possa essere modificata cosmicamente.
    Non concerne i lavori strutturali, è vero, ma permetterebbe di avere un luogo di aggregazione dei vari alchimisti minori, oltre che tenere sotto controllo i loro punti di forza e progressi. Non tanto una scuola vera e propria, ma un polo di vita e di crescita.
    Periodicamente potremmo indire delle prove particolari per saggiare le condizioni delle nostre forze interne e gestirle in modo più pertinente, per esempio.

    Altro, al momento, non mi sovviene, perciò a meno che non ci siano altre richieste o modifiche...
    Dimmi, Hybris, come hai pensato di cominciare? Perchè inizierei subito: prima tiriamo su questo enorme scoglio che chiamiamo casa, prima potremo dirci definitivamente al sicuro e concentrarci su una quantomai necessaria espansione delle nostre fila.


    jKCbu34
    narrato | parlato | pensato | °telepatia°

    NOME » Isaac, Darth Anarygon
    ENERGIA » Nera
    CASTA » Black Saint
    ARMATURA » Black Acquarius, VI
    CORPO » Ottimo.
    MENTE » Overanalytic
    STATUS ARMATURA » Ottimo, indossata.
    RECAP »

    TECNICHE »


    Layout realizzato da Sagitta per il Saint Seiya Final
     
    Top
    .
  3. Lars Stark
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Lars Stark @ 15/1/2021, 00:12) 

    gpFHTWh


    Post 5




    Finalmente si poteva pensare di fare una discussione civile, il nuovo arrivato aveva capito di restare al suo posto Lars non gli avrebbe più dato fastidio e gli avrebbe permesso di occuparsi di tutto il progetto.

    “Bene hai visto? Bastava poco per andare d’accordo. Comunque anche io inizio ad essere curioso della tua storia, immagino avremo tempo di parlarne a fine progetto!”

    Sospirò Lars facendo un sorriso, anche se era un po’ tirato visto che comunque era strano che qualcuno volesse far parte degli alchimisti supremi e poi scoprire che invece considera così poco l’Ordine, ma immaginava che di questo ne avrebbe parlato in separata sede, così magari poteva anche risolvere la faccenda come aveva fatto con Estelle durante il suo periodo di: “Io faccio pace con i Saint senza dire un cazzo a nessuno, tanto non lo sapranno lol!”.
    Lars a quel pensiero era abbastanza eccitato, nel senso che comunque sarebbe stata una bellissima occasione per verificare come “funzionava” il nuovo gemini, un'altra volta senz’altro sarebbe stato lì a ristabilire le gerarchie, ma adesso era arrivato il momento delle cose importanti da fare.
    Lars girò lo sguardo su Isaak e Estelle, poi su Hybris, chissà come sarebbe stato tutto quando l’isola finalmente potrà volare? Ammesso che veramente il progetto funzioni, lui di certo poteva essere esaltato come lo erano tutti, ma vederlo per davvero sicuramente sarà una grande cosa, e chissà che effetto potrebbe fare anche su i civili e su Natalie, non vedeva l’ora di parargliene. Sperò vivamente che nessuno si sarebbe sentito a poco agio.

    “Non vedo l’ora che il progetto si realizzi, anche se spero che anche la gente dell’ Isola non si spaventi troppo di ciò che succederà. Il resto delle cose immagino avremo tempo di occuparcene. Hybris procedi pure a tuo modo , non avrai più interruzioni da parte mia.”

    Lars aveva già intenzione di monitorare come stabilito il vulcano e che non ci fossero problemi.







    ZYUrYpl


    Narrato, Parlato "", Pensato °°, Telepatia<<>>, parlato esterno".





    Riassunto e Dati

    tenor
    Nome:Lars Stark
    Stato fisico:buono
    Stato Psicologico:buono.
    Armatura:Black Gold del Leone [livello 6]
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Nera
    scheda: Ul2sXA1



    Riassunto


    scusate post corto poca ispirazione :(






    azioni:











    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Violateed è stato fatto apposta per utilizzo in Saint Seiya Final-Armageddon GDR .



    Edited by Lars Stark - 5/2/2021, 20:03
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Seeker of Knowledge

    Group
    Black Saint
    Posts
    2,487
    Location
    Brescia - Modena

    Status
    DEAD
    dream stranding
    denego quod immotum - prelude
    atto vi

    Si prese qualche secondo più del dovuto per riflettere sugli ultimi dettagli che andavano incastrati nel progetto.
    Una volta ascoltato anche il Leone Nero ebbe la certezza di aver colto nel segno. Il suo modo di fare non poteva essere smussato più di tanto, non in condizioni di precarietà decisionale come quella dello sparuto Consiglio, ma le ore trascorse a pianificare le variazioni del progetto l'avevano spinto a una stoica calma.
    Prese letteralmente un appunto mentale per aggiornare le sezioni in base alle richieste dell'ultimo momento, oltre a un paio di altre idee che aveva avuto nel corso della conversazione.

    Allora ti farà piacere sapere che ho già dato via al tutto, per quanto mi fosse possibile.
    Devo ancora recuperare una parte dell'Orium necessario alla costruzione dei circuiti, ma prima di farlo avrei bisogno di studiare per qualche ora un droide di quelli che avete già in funzione, in modo da trovare il metodo più efficiente di collegare la loro programmazione al prototipo di IA. Va da sé che gran parte del lavoro manuale verrà svolto da loro.
    Inoltre speravo di riuscire a selezionare qualche civile con capacità utili allo scopo. Allo stesso modo, se avete uomini con qualche grado di controllo della materia, sarebbe utile renderli disponibili per i lavori più urgenti.
    Potremmo anche pensare di avviarli nelle prossime ore.


    Aveva ovviamente previsto la possibile impazienza degli altri membri dell'ordine e di conseguenza aveva fatto in modo di preparare le prime mosse con largo anticipo. Nemmeno a lui andava di aspettare troppo, dopotutto.

    Una volta istruiti gli operai, macchine o uomini che siano, dovremmo dare priorità al nucleo del progetto.
    Per risparmiare sforzi inutili e tempo prezioso, possiamo sfruttare le parti cave dell'isola, ampliandole a dovere, per installare i sistemi più ingombranti.
    La bonifica dei vecchi laboratori sotterranei sarebbe da iniziare immediatamente, quindi.
    I reattori che serviranno a decollare e a mantenerci stabili una volta in orbita sono la parte più ingombrante, ma la più complicata sarà la riprogrammazione della Lacrima per le funzioni secondarie e, una volta predisposti i circuiti in tutta l'area, il collegamento con l'IA.
    Sarà anche il caso di sistemare le linee energetiche con largo anticipo.
    Tutto il resto può essere fatto sostanzialmente in qualunque momento. L'evoluzione delle infrastrutture esistenti o la costruzione di nuove sarebbe una preoccupazione di primo piano, ma grazie alle nostre collettive capacità potremo garantire delle alternative di vita accettabili finché ci saremo completamente stabilizzati.

    Di importanza terziaria, invece, sono le modifiche al castello e ai campi di addestramento, come anche alla zona abitata e agli edifici non essenziali per l'operazione.
    Dobbiamo solo prestare attenzione che nulla crolli in testa ai nostri civili o ai soldati mentre ci stacchiamo da terra.
    Sulla nuova conformazione del porto dovremo invece lavorarci per forza una volta in aria. Possiamo comunque predisporre qualche sezione, ma sarebbe uno spreco spendere risorse preziose in complessi lavori sotterranei quando successivamente avremo la libertà di svolgerli in maniera più comoda.
    Un altro paio di maniche sono i mezzi da costruire ex novo. Ovviamente le navi vanno abbandonate e sostituite con trasporti adatti. Per convertire tutto quanto, però, serve un porto attivo, il che ci riporta al punto precedente.
    Anche per questo avevo suggerito che fossi io a occuparmi di missioni in esterna e del recupero dei civili, dato che il mio controllo dimensionale renderebbe queste operazioni più che fattibili anche in assenza di mezzi specializzati.


    Si collegò mentalmente con Chóros per evitare l'uso di più scomodi comandi manuali e proiettò lo scheletro del progetto più nel dettaglio, per non dimenticare nessun punto fondamentale. Allo stesso tempo, diede all'Automa e a Lucy il segnale convenuto.

    Le richieste aggiuntive, almeno quelle più dispendiose in termini di tempo e risorse, le prenderei in mano a lavori ben avviati. Come ho già ribadito, prima l'essenziale: la Lacrima, il cablaggio dell'isola e gli accumulatori.
    Ho solo una perplessità a questo punto, ma penso di dover fare un sopralluogo di persona per quello. Parlo della forgia originale delle Armature Nere, per essere preciso. Essendo qualcosa di riscoperto da relativamente poco tempo, non ho dei veri e propri dati su cui basarmi. Ritengo però che sarebbe il caso di farci un'idea sull'eventuale trasferimento della struttura qui sull'isola.
    Detto ciò, mentre sto parlando le mie collaboratrici stanno organizzando i primi stock di materiale.
    Se non ci sono altri punti da discutere, potremmo anche aggiornarci.

    Per quanto mi riguarda, abbiamo già iniziato.




    narrato - parlato - pensato - °telepatia°
    status fisico » Ottimo
    status mentale » Normale
    status cloth » Intatta

    riassunto azioni » -
    lawrence s. conley | energia blu | black gemini {vi}
    abilità »

    Necronomicon
    Colui che riuscisse a far propri i segreti del Necronomicon, sarebbe in grado di ampliare il potere della propria mente, divenendo in grado di utilizzarla come un’arma vera e propria. Tale capacità consente di proiettare immagini, idee, stimoli e sensazioni direttamente nel cervello di un soggetto, modificando in modo realistico la sua percezione della realtà.
    Non si tratta di rendere una mosca simile a un dragone o una palude a un campo di fiori. No. Al contrario, è la possibilità di ingannare il pensiero del nemico rendendo assolutamente reali -all'interno della sua mente- le più svariate e terribili minacce.
    Il sistema nervoso è sottoposto a uno stress tale da subire profondi fenomeni di shock, che possono esitare in veri e propri danni neurologici. [Illusioni Mentali]
    Il libro nero racchiude infinite nozioni a proposito delle creature che popolano il Multiverso fallimentare. Alcune di esse hanno vissuto nascoste da qualunque altro sguardo per eoni, altre erano temute e venerate come divinità da interi sistemi planetari. Occupando una dimensione normalmente preclusa all'uomo, i Grandi Esseri possono essere conosciuti e concepiti solo in parte.
    Attraverso lo studio del Necronomicon vengono rivelati i segreti utili a richiamare in combattimento una forma fisica opportunamente vincolata di questi esseri, ben lontana dalla grandiosità del loro potere originale, ma estremamente più stabile e controllabile, nonché relativamente meno nociva per l’integrità dimensionale. Il processo rende inoltre perfetto il collegamento tra le creature e l’Alchimista, che può quindi dirigerne i movimenti alla perfezione col semplice pensiero e minime fluttuazioni cosmiche. [Evocazioni]
    La loro natura caotica emerge, oltre che nella forme atrocemente distorte, anche in un oscuro potere: ogni eventuale danno inflitto dai loro attacchi penetra nel corpo del nemico attraverso i nervi e raggiunge il cervello, accumulandosi come una sorta di veleno con la continua esposizione. Se volessimo tentare di spiegare in maniera scientifica gli effetti provocati da questa insolita attività cerebrale, potremmo assimilarli a un quadro misto di onde Alfa e Gamma (tipiche rispettivamente della veglia a occhi chiusi e degli stati di allerta). Il soggetto che si ritrova in questo stato comincia a sperimentare gradualmente un profondo senso di inquietudine, mentre si fa strada nella sua mente la consapevolezza della realtà nascosta dal Velo di Urano.
    Soverchiando gradualmente le normali percezioni, la visione di minuscoli frammenti del Multiverso Sottosopra si sovrapporrebbero alla normale conformazione del nostro, rivelando la composizione di innumerabili mondi di follia e terrore. Se perfino le menti più forti e inattaccabili arrivano a esitare, vivendo questo fenomeno, una volontà debole potrebbe addirittura perdersi di fronte alla consapevolezza di ciò che esiste oltre, scivolando inevitabilmente verso la pazzia e smarrendo ogni traccia di sanità. Un passo dietro l’altro, verso l'orrore cosmico.

    Negazione del Quinto Postulato
    Apokalypsis è l’atto stesso di fendere i veli che sono la struttura delle dimensioni note e ignote, creando lacerazioni, aprendo portali e vie attraverso questi luoghi, collegando due punti anche lontanissimi tra loro. Per un uomo, un combattente, un tale potere concede infinite possibilità: il tessuto stesso della realtà diviene malleabile e può essere manipolato in molti modi diversi, rendendolo più o meno denso, instabile o torcendolo. Le vere e proprie aperture, i portali che vengono creati, possono assorbire certi quantitativi di potenza prima di collassare ed è possibile sfruttarle per veicolare anche la propria offesa, oppure, banalmente, per spostarsi.
    L’atto di rivelazione, mediato da un potente Cosmo, permette di piegare la struttura dimensionale in maniera più evidente, provocando spostamenti di massa, tremende deformazioni e scompensi di pressione assimilabili per potenza al concetto di "telecinesi", malgrado il controllo sia più impreciso. Muovendo sé stessi nello spazio -oppure lo spazio in relazione a sé- si possono provocare spostamenti paragonabili alla levitazione e al volo. [Dimensioni]

    tecniche »

    - -
    Layout realizzato da Sagitta per il Saint Seiya Final
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    God Warriors
    Posts
    5,236

    Status
    ALIVE

    DREAM STRANDING
    Denego Quod Immotum / Prelude - VI


    Ascoltò con attenzione le reazioni di Anatexis e le ulteriori spiegazioni sulle varie fasi dei lavori pronunciate da Hybris.
    Stavolta Nemesis non aveva proferito parola, probabilmente troppo impegnata ad ascoltare e far lavorare il cervello, o magari semplicemente momentaneamente distratta a causa della distensione dei toni.

    Per quanto lo riguardava, Anarygon stava ormai apprezzando la capacità organizzativa di Hybris: una volta chiarite le rispettive posizioni e fatta luce su cosa potesse innervosire l'uno o l'altro, finalmente quella riunione stava dando i frutti sperati.
    Rispose dunque punto per punto agli spunti offerti dal nuovo Gemini.

    Sono d'accordo, iniziamo con le cose fondamentali.

    Anatexis.
    Ho bisogno che dividi l'intero esercito in due macrosquadre: una si occuperà dell'espansione e del cablaggio delle linee energetiche. Che diventino una rete capillare che raggiunga l'intera isola, compresi sbocchi sotterranei nei luoghi che ti indicherà Hybris.
    La seconda verrà ulteriormente divisa: una parte costruirà i propulsori, un'altra sgombrerà e renderà di nuovo agibile l'area dei laboratori di Gabriel, da trasformare poi come di pertinenza. I rimanenti dirigeranno i lavori dei civili che ristruttureranno il castello, la zona civile e i campi d'addestramento.
    Si uniranno a voi anche Shaari e Vadko, le mie truppe personali, e i tre droidi speciali che saranno i guardiani della Banca Arcana: Sulfur, Mercurius e Sal.

    Nemesis.
    Tu sei con me, rimaniamo qui ed iniziamo a cercare di venire a capo delle modifiche necessarie alla Lacrima per espandere la sua fornitura energetica. Non sarà facile, specialmente perchè dovremo capire COME fare: il nostro compito, almeno finché non saranno pronte l'intera rete ed i propulsori, sarà quello di raggiungerne il controllo necessario in modo da poter effettivamente agire una volta possibile.

    Hybris.
    Puoi restare qui con noi a studiare un droide che chiederò di far arrivare in questa struttura, il suo legame con la Lacrima e il funzionamento attuale dell'IA. In questo modo saremo disponibili nella sala accanto per qualsiasi domanda sullo stato passato e attuale delle cose e potrai comunque renderti conto di come calibrare la nuova versione.

    Una volta decollati, passeremo ai lavori sotterranei per il porto e la flotta aerea di nuova generazione.
    Per quanto riguarda la Forgia, una volta finito qui, possiamo passare a controllare in Archivio e chiedere ad Arturus se abbiamo informazioni più precise, prima di agire come più consono.

    Credo sia tutto, per il momento.
    Alchimisti, al lavoro!


    Li osservò tutti uno per uno, confidando che fossero motivati almeno quanto lui e rivolgendo a ciascuno un breve cenno del capo.
    Si rivolse poi telepaticamente a Vadko, fuori dalla struttura.

    °Vad, ho bisogno che mandi alla struttura della Lacrima uno dei droidi lemuriani appena ricondizionati e che poi ti trovi con Shaari e seguite le indicazioni di Anatexis. Portate con voi anche i Tre Guardiani. Stiamo per lasciare questo posto e far decollare l'intera Isola.
    Ti spiego più tardi, ho anch'io la mia bella dose di lavoro da fare.
    Conto su di voi.°


    Era stato tutto messo in moto, ormai era solo questione di tempo e sudore.

    jKCbu34
    narrato | parlato | pensato | °telepatia°

    NOME » Isaac, Darth Anarygon
    ENERGIA » Nera
    CASTA » Black Saint
    ARMATURA » Black Acquarius, VI
    CORPO » Ottimo.
    MENTE » Overanalytic
    STATUS ARMATURA » Ottimo, indossata.
    RECAP »

    TECNICHE »


    Layout realizzato da Sagitta per il Saint Seiya Final
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    lebbotte

    Group
    Daimon
    Posts
    2,773
    Location
    Land of make-believe

    Status
    DEAD
    Dream Stranding
    RolCfST
    Estelle ✧ Energia Nera ✧ Black Virgo { VII }

    I toni sembravano essersi distesi, almeno per il momento e Nemesis non sembrava aver più nulla da aggiungere che non fosse superfluo o una stupida ripetizione di ciò che era stato detto fino ad allora. Poteva però ottimizzare i tempi, si disse.
    Si appoggiò il più dritta possibile contro lo schienale della sedia mentre Lawrence si lanciava in un altro dei suoi infiniti dialoghi che Estelle non aveva davvero voglia di sorbirsi. Fu solo un secondo, un microscopico spasmo che attraversò il suo corpo prima di abbandonarsi, forse un poco più scomposta, sul suo scranno.

    La luce artificiale e il silenzio dell'archivio accolsero la sua proiezione astrale pochi secondi più tardi. Non era certa su come agire, né sicura che ci fosse effettivamente qualcosa. Fluttuò leggera aggirandosi tra gli scompartimenti, sfiorando con la mano eterea gli astucci bianchi stipati nelle infinite nicchie che riempivano la sala. Il lavoro che aveva iniziato Candice era stato notevole e minuzioso: molte indicazioni erano state trascritte in lingua moderna e apposte nelle diverse teche, ma molti documenti rimanevano sconosciuti e non ancora catalogati. Si fece un appunto mentale di proseguire quel lavoro, appena avrebbe avuto tempo. Rimase nell'archivio per una decina di minuti, sollevandosi silenziosa e priva di peso, immagazzinando una quantità semplicemente anormale di titoli, nomi e dati, ma senza trovare niente che potesse anche solo vagamente corrispondere al periodo in cui le lacrime erano state create. L'arrivo di Arturus confermò i suoi timori: cordiale come sempre, le disse che non esistevano documenti simili, e che nemmeno lui stesso poteva essere di aiuto in qualche modo.

    ...almeno non ho sprecato troppo tempo.

    Fu il suo unico pensiero, prima di ringraziarlo e svanire con un piccolo 'pop' che riecheggiò tra le pareti della sala. Riprese possesso del suo corpo nell'esatto istante in cui Isaac stava facendo il suo nome, emettendo quello che poteva apparire come un sussulto. Si schiarì appena la voce, facendogli un cenno di assenso.

    Per ottimizzare i tempi sono già stata in archivio. Purtroppo dovremo procedere per tentativi e sperare di capire il funzionamento da soli: non esistono documenti di sorta su questo artefatto e nemmeno Arturus può aiutarci. A tal proposito, suggerisco di redigere uno scritto o registrare un holocron a lavoro ultimato, per puro scrupolo.

    Si fermò per un attimo, quasi soppesando quello che doveva dire

    Non ho ricordi precisi sulla lacrima, sulla sua costruzione o utilizzo alternativo alla distruzione totale. Eppure nello scontro con Ataraxia...c'è stata una reminiscenza. Controllo cosmico. Forse...potremmo iniziare a pensarlo come un Magnum Opus. Entrarvi in contatto con i nostri poteri e studiarne la struttura intrinseca. Adattarci al suo nucleo, come una simbiosi. Non è molto, ma potrebbe essere un inizio.

    b6KmIUaNarrato | Parlato | Pensato |



    Divinity is not the only path to enlightenment.

    STATO CLOTH ✧ Integra, indossata
    FISICO ✧ Ottimo
    STATO PSICOLOGICO ✧ Ottimo
    ALTRO

    Blurred is the boundary between creator and destroyer.
    ✧ nome tecnica ✧

    Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Quisque vestibulum augue vitae leo semper scelerisque. Praesent a viverra odio, ut aliquet nunc. Fusce accumsan massa sed lectus porttitor pharetra.



    scheda
     
    Top
    .
  7. Lars Stark
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Lars Stark @ 15/1/2021, 00:12) 

    gpFHTWh


    Post 6




    Lars era molto curioso di vedere esattamente come sarebbe evoluto l’intero progetto, visto che prima non ne era mai stato convinto, però con il tempo aveva capito che la tecnologia degli alchimisti era molto complessa da capire, ma che comunque era un procedimento che faceva davvero delle cose assurde, del resto erano riusciti a scacciare delle divinità del Caos , quindi non appena l’isola sarebbe volata in cielo , niente e nessuno li avrebbe fermati e forse anche la “Corruzione” e il Sole Nero avrebbero dovuto iniziare a sloggiare da quella terra che di diritto era degli uomini.
    La situazione attuale di distruzione dovuta a Corruzione, specter e Daimon stava diventando troppo fastidiosa, e sembrava che nessuno se ne rendesse conto, fino ad adesso, e Lars desiderava un futuro luminoso per suo figlio. Non era più disposto a tollerare ancora per molto quella situazione di stasi, voleva mettere la parola fine a tutto!
    Lars ascoltà le direttive e a quanto pare ognuno aveva il suo , lui doveva dividere l’esercito in due macrosquadre: Una, si sarebbe dovuto occupare del cablaggio delle linee energetiche, collegate all’intera isola compresi anche la parte sotterranea , solo che per quello aveva bisogno di direttive da parte di Hybris.

    “Bene me ne occupo io Hybris dimmi pure dove devo agire quando vuoi!”

    La seconda squadra si sarebbe dovuta occupare della costruzione dei propulsori, chissà se tra i civili c’era qualche ingegnere aerospaziale che si occupasse di questo? Beh Lars sapeva comunque a chi rivolgersi, Wilson avrebbe pesato a tutto, inoltre c’era da rendere agibile l’aria del laboratorio di Gabriel , mentre i restanti civili avrebbero ristrutturato il castello e l’aria civile e i campi d’ addestramento.
    Bene finalmente si sarebbe iniziato a rifare gli addestramenti dei nuovi alchimisti in luoghi più consoni che raccattarli in giro e insegnargli la via del potere per caso.
    Isaak diede poi ordine a Shaari , visto che lo aveva aiutato già in missione e Vadako di affiancarlo assieme anche ai tre droidi appartenenti alle schiere dell’acquario.
    Lars uscì dalla stanza e andò ad incontrare Shaari.
    Lars guardò l’avanguardia di Acquarius, era contento di rivederli soprattutto Shaari che già lo aveva aiutato in missione.

    “Ehi Shaari? Ci rincontriamo ancora dunque…”

    Detto questo , Lars ascoltò poi cosa c’era in serbo per Estelle , lei sarebbe stata con Isaak mentre Law avrebbe fatto il resto,adesso dunque era ora di mettersi al lavoro.
    Lars decise dunque di lasciare la stanza del consiglio, insieme a Shaari e ai droidi.

    <<ok io e i ragazzi ci mettiamo al lavoro . Ci vediamo più tardi!>>


    un ultimo messaggio al consiglio prima di mettersi sotto al lavoro.





    ZYUrYpl


    Narrato, Parlato "", Pensato °°, Telepatia<<>>, parlato esterno".





    Riassunto e Dati

    tenor
    Nome:Lars Stark
    Stato fisico:buono
    Stato Psicologico:buono.
    Armatura:Black Gold del Leone [livello 6]
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Nera
    scheda: Ul2sXA1



    Riassunto









    azioni:











    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Violateed è stato fatto apposta per utilizzo in Saint Seiya Final-Armageddon GDR .



    Edited by Lars Stark - 18/3/2021, 01:30
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Seeker of Knowledge

    Group
    Black Saint
    Posts
    2,487
    Location
    Brescia - Modena

    Status
    DEAD
    dream stranding
    denego quod immotum - prelude
    atto vii

    Restò in silenzio qualche minuto, godendosi un attimo di tranquillità dopo quelle chiacchiere per lo più inutili.
    Doveva riflettere, prendersi abbastanza tempo per incastrare tutte le nuove idee e le intuizioni utili a migliorare il progetto.
    Chóros stava lavorando in background per costruire uno a uno i miliardi di circuiti logici necessari a completare la versione beta del sistema operativo. Si trattava di un lavoro immane, che non poteva dipendere dalla sua umana e limitata attenzione.
    Certo, i processi mentali della macchina vivente erano in qualche modo un'estensione dei suoi, ma sarebbe stato inesatto affermare che ci fosse una vera soluzione di continuità tra le loro coscienze.

    Un lieve ticchettio stava riempiendo la base del cranio.
    Una serie di oscillazioni ritmiche si propagarono attraverso l'orecchio interno. Fu costretto a limitare il contatto, relegandolo a un solo angolo del suo cervello.
    Stava funzionando. Aveva dovuto correggere il tiro almeno un centinaio di volte, ma alla fine era riuscito a trovare l'incastro ideale, la sintesi perfetta tra processori e biologia. I tentativi precedenti a quella rivelazione avevano portato a grosse problematiche di sovraccarico e incapacità di gestire scelte complesse.
    Aveva analizzato alla nausea gli schemi di decision making e problem solving per rendere più sostenibile le funzioni superiori dell'intelligenza artificiale, senza tuttavia arrivare a nulla di concreto. Soltanto allora si era convinto a tentare qualcosa di estremo e radicale: non si doveva limitare a scrivere un programma. Poteva semplicemente sfruttare l'immensa complessità della psiche umana, evolvendo la parte biologica fallace con componenti non degradabili e conduttori ad alta potenza.

    Un rumore lo distrasse, facendolo tornare coi piedi per terra.
    Il nucleo era completo, il super-essere di Orium Nero stava ultimando l'assemblaggio dei due nuclei gemelli del primo, ma quest'ultimo poteva già definirsi operativo.

    Questa era la situazione nel momento in cui il droide arrivò nelle sale della Lacrima.
    Era un modello chiaramente antico, il corpo totalmente meccanico rivestito da una corazza solida. Un'opera di ingegneria di altissimo livello, qualcosa che la razza umana aveva dimenticato da tempo.
    O almeno la "razza umana" nel senso lato del termine. Pensare alla Grado rischiò di scatenare un attacco di rabbia, ma non fu altro che un momento fugace. Era un ovvio collegamento, in quelle condizioni, ma concentrarsi su ciò che aveva davanti lo aiutò a ignorare le emozioni superflue.
    Espanse il suo cosmo, sfiorando la struttura del droide con la mano guantata, provocando uno strano rumore stridente.
    Il materiale era simile, sebbene la cloth fosse decisamente di composizione più densa e raffinata.
    La sua energia si fece sottile, concretizzandosi in una fitta serie di linee. Alcune si disposero a terra, circondandolo. Altre abbracciarono l'Oricalco Nero e si stesero attraverso la superficie liscia del metallo, replicandone le forme alla perfezione.

    Fammi capire come funzioni.

    Le linee dei sigilli si aprirono come un disegno esploso, mantenendo la forma dei singoli elementi, in modo che tutte le componenti diventassero visibili.

    Mmm.

    Law camminava in circolo, osservando lo spettacolo a trecentosessanta gradi.
    Si stupì di quanto fosse pulito il progetto. In fin dei conti, gran parte del valore era dato dalla precisa semplicità.
    Ovviamente, parti meccaniche e articolazioni avevano una base estremamente sofisticata, ma il suo interesse era attirato da tutt'altro. In particolare era il nucleo a interessargli: una sorta di batteria e cervello allo stesso tempo, il metallo blasfemo degli Alchimisti, fuso a una notevole quantità di cosmo.
    Tutto il sistema sembrava funzionare grazie alla ciclica regolazione di energia mentale in una forma molto basilare.
    Era terribilmente interessante, quel tipo di ingegneria inversa.
    Continuava a riflettere, scavando nel concreto per ottenere risposte, come era suo solito fare.

    Dopo qualche minuto, aveva ottenuto abbastanza informazioni.
    Erano marionette. Rispondevano agli ordini, niente di più. Entro qualche limite, il loro cosmo, la loro forma metallica o l'energia mentale potevano essere manipolati per ottenere funzioni differenti o risposte alterate, ma non possedevano una vera e propria intelligenza.

    Allora dovrebbe essere possibile...

    Un guizzo, una scintilla. I sigilli strisciarono più strettamente sull'Oricalco, fondendosi con esso a un livello molto più che fisico, entrando a farne parte in tutto e per tutto.
    Aveva in mente una forma precisa: disegni e formule matematiche che erano anche circuiti, lo specchio di una morfologia infinitamente più complessa, la stessa che Chóros replicava ancora e ancora in un altro luogo molto distante.
    Quando il circuito si chiuse, fu come l'incastro dell'ultima tessera di un puzzle enorme.
    Il collegamento era completo, si esprimeva in una sequenza ancora basilare, ma era a tutti gli effetti attivo.

    Un sorriso soddisfatto gli si disegnò in volto.
    Il progetto dell'Isola era stato evoluto pensando alla nuova base come una specie di gigantesca Black Cloth, la tredicesima tra le maggiori armature alchemiche. Il piccolo esperimento in atto non faceva che inserirsi nella stessa logica. Quella cosa, anzi quelle cose potevano definirsi in maniera rozza come prototipi di cloth o - al contrario - applicazioni della stessa idea in piccolo.

    Era il momento di una semplice prova.
    Estese un pensiero verso il primo nucleo del S.O. e trasmise una banale serie di comandi all'I.A. sotto forma di una stringa di codice.
    Quasi all'istante, il droide si mosse in una rapida sequenza, la stessa che aveva impostato pochi istanti prima.
    Era sempre una marionetta, ma aveva guadagnato un cervello.



    narrato - parlato - pensato - °telepatia°
    status fisico » -
    status mentale » MacGyver
    status cloth » -

    riassunto azioni » -
    lawrence s. conley | energia blu | black gemini {vi}
    abilità »

    Necronomicon - la Chiave
    Esiste un disegno alla base di ogni cosa. L'Alchimista Supremo dei Gemelli ha compreso come incidere la propria volontà nei meccanismi di regolazione del Macro Cosmo tramite una complessa quanto meravigliosa Geometria.
    Tale Geometria è una forma d'arte che richiede una perfetta comprensione della Realtà e racchiude la capacità di alterarla nei modi più vari.
    I sigilli che governano questo potere possono essere disegnati in due o tre dimensioni, estendersi per tutta l'area d'influenza del sigillatore oppure in un singolo punto a seconda delle necessità. Possono addirittura assumere la foggia di grezze armi in grado di provocare danni da impatto, per quanto non raggiungano l'efficacia di costrutti solidi a causa della mancanza di massa.
    La pienezza del Sesto Senso consente di spostare i sigilli a proprio piacimento, controllandone direttamente la posizione anche dopo averli lanciati.
    Non è necessaria la concentrazione né la coscienza del sigillatore affinché la Geometria abbia effetto, permettendo ai diversi effetti di accumularsi. Per questo motivo, anche se possono essere sciolti oppure spezzati con la forza a costo di un notevole dispendio energetico, i sigilli sono potenzialmente eterni se indisturbati e possono permanere anche oltre la morte del loro creatore.
    La Geometria nella sua concezione basilare può agire sullo stesso utilizzatore o sui suoi alleati per facilitare lo scorrere del cosmo riducendo lo stress fisico e la fatica necessaria a richiamarne quantità elevate, per quanto non raggiunga il livello di Cosmo Straordinario.
    In modo simile, ma opposto, se applicata al nemico essa può rendere più difficoltoso bruciare il cosmo e ostacolare i movimenti. Un individuo sprovvisto di cosmo potrebbe essere addirittura condotto a una stasi perpetua. [Sigilli]

    Necronomicon - la Porta
    Il libro nero racchiude infinite nozioni a proposito delle creature che popolano il Multiverso fallimentare. Alcune di esse hanno vissuto nascoste da qualunque altro sguardo per eoni, altre erano temute e venerate come divinità da interi sistemi planetari. Occupando una dimensione normalmente preclusa all'uomo, i Grandi Esseri possono essere conosciuti e concepiti solo in parte. Ne esistono però alcune rare raffigurazioni, immagini e idee nate nella mente di soggetti particolarmente sensibili in momenti e luoghi in cui il Velo si è assottigliato. Scarabocchi dai tratti infantili, colori sbagliati e nulla più. Non è facile rappresentare qualcosa di così indefinito.
    Il primo Black Gemini non ha perso troppo tempo descrivendo questi esseri, preferendo concentrarsi sulle caratteristiche peculiari, uniche e soprattutto utili. Egli non si è limitato a studiarli, bensì ha deciso di spingersi ancora oltre, trovando il modo di soggiogarne la volontà e limitarne il potere, per potersene servire a suo piacimento.
    Attraverso lo studio del Necronomicon vengono rivelati i segreti utili a richiamare in combattimento una forma fisica opportunamente vincolata di questi esseri, ben lontana dalla grandiosità del loro potere originale, ma estremamente più stabile e controllabile, nonché relativamente meno nociva per l’integrità dimensionale: particolari sigilli che prendono il nome del loro creatore.

    Tramite i Sigilli di Neshaals, la volontà degli Orrori Cosmici viene assoggettata dall'Alchimista, che può quindi evocarli e dirigerne i movimenti alla perfezione col semplice pensiero e minime fluttuazioni cosmiche. [Evocazioni]
    Questi sigilli blasfemi fungono da ancora, assottigliando il Velo e permettendo all'energia del Chaos di scorrere molto più facilmente.
    Distruggere i sigilli non ha alcun effetto sulla presenza degli Orrori. Se invece permangono attivi sul campo di gioco, le creature legate a essi potranno essere riportate sul terreno di scontro molto più facilmente in caso di distruzione, come se nell'atto di evocarle l'Alchimista possedesse Cosmo Straordinario.
    Inoltre, se il padrone del Necronomicon decidesse di rinunciare a tale vantaggio strategico, potrebbe spezzare volontariamente il Sigillo di Neshaals per liberare un'immensa quantità di energia, per poi incanalarla in una sua tecnica che agisca sulle dimensioni o sulla mente come se lanciata a livello Straordinario.
    Tale vantaggio rischia però di essere incredibilmente dannoso sia per l'Alchimista, sia per la Realtà stessa. Una concentrazione tale di potere caotico rischierebbe di infrangere quella sezione di Multiverso ed è quindi troppo pericoloso scatenarla per più di una volta.

    Incubi Lucidi
    Colui che riuscisse a far propri i segreti del Necronomicon, sarebbe in grado di ampliare il potere della propria mente, divenendo in grado di utilizzarla come un’arma vera e propria. Tale capacità consente di proiettare immagini, idee, stimoli e sensazioni direttamente nel cervello di un soggetto, modificando in modo realistico la sua percezione della realtà.
    Non si tratta di rendere una mosca simile a un dragone o una palude a un campo di fiori. No. Al contrario, è la possibilità di ingannare il pensiero del nemico rendendo assolutamente reali -all'interno della sua mente- le più svariate e terribili minacce.
    Il sistema nervoso è sottoposto a uno stress tale da subire profondi fenomeni di shock, che possono esitare in veri e propri danni neurologici.
    Il progressivo accumularsi dei danni mentali va oltre al semplice dolore: per la vittima diventerà sempre più difficile gestire gli stimoli sensoriali, sia a causa del sovraccarico nervoso, sia per colpa delle modifiche forzate imposte dall'Alchimista. Inizialmente insorgerà una confusione generalizzata, che potrebbe esitare in una vera e propria difficoltà a pensare in maniera logica e sensata, a creare strategie e infine ad articolare i propri movimenti con precisione.
    Se la mente del Cavaliere Nero dovesse soverchiare quella del soggetto, potrebbe condurlo alla morte cerebrale (onlyGDR). [Illusioni Mentali]

    Negazione del Quinto Postulato
    Apokalypsis è l’atto stesso di fendere i veli che sono la struttura delle dimensioni note e ignote, creando lacerazioni, aprendo portali e vie attraverso questi luoghi, collegando due punti anche lontanissimi tra loro. Per un uomo, un combattente, un tale potere concede infinite possibilità: il tessuto stesso della realtà diviene malleabile e può essere manipolato in molti modi diversi, rendendolo più o meno denso, instabile o torcendolo. Le vere e proprie aperture, i portali che vengono creati, possono assorbire certi quantitativi di potenza prima di collassare ed è possibile sfruttarle per veicolare anche la propria offesa, oppure, banalmente, per spostarsi.
    L’atto di rivelazione, mediato da un potente Cosmo, permette di piegare la struttura dimensionale in maniera più evidente, provocando spostamenti di massa, tremende deformazioni e scompensi di pressione assimilabili per potenza al concetto di "telecinesi", malgrado il controllo sia più impreciso. Muovendo sé stessi nello spazio -oppure lo spazio in relazione a sé- si possono provocare spostamenti paragonabili alla levitazione e al volo. [Dimensioni]

    tecniche »
    -

    Layout realizzato da Sagitta per il Saint Seiya Final
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    lebbotte

    Group
    Daimon
    Posts
    2,773
    Location
    Land of make-believe

    Status
    DEAD
    Dream Stranding
    RolCfST
    Estelle ✧ Energia Nera ✧ Black Virgo { VII }


    Si portò piano una mano al mento prima di alzarsi dallo scranno e avvicinarsi alla struttura metallica, sfiorandola appena, soppesandola in silenzio. Sapevano che grazie ad essa l'isola prosperava, tuttavia non avevano avuto mai l'occasione di osservarla da vicino, capirne l'esatto funzionamento. In verità, le informazioni su quella creazione erano quasi nulle.

    Credo che l'unico modo per capirne il controllo sia operare dall'interno. - disse ad Anarygon dopo diversi minuti di silenzio.

    Non ebbe bisogno di guardarlo per sentire il suo sguardo su di lei, a metà tra il perplesso e il dubbioso ma prima che aprisse bocca lo interruppe

    Posso operare tramite proiezione astrale. Entrare dentro la struttura stessa e scoprire cosa c'è oltre l'esoscheletro metallico; c'è una buona possibilità che non sia solo un ammasso di cavi, anzi...conoscendola, Ataraxia avrà creato qualcosa di superiore. Sì, lo so che è un azzardo ma al momento è l'unica soluzione plausibile. E no, preferirei tu restassi qui fuori.

    Non era arroganza, non era nemmeno mancanza di fiducia nei confronti di Isaac: in parte era il suo modus operandi, lavorare per lo più da sola per essere veloce e responsabile solo per sé stessa, con tutte le conseguenze del caso. Ma era anche semplice logistica: la lacrima era una creazione della prima alchimista della Vergine, alchimista di cui lei ora ne portava in qualche modo l'eredità. Altri cosmi, altri poteri avrebbero potuto interferire con qualsiasi cosa si celasse là dentro, rendendola forse instabile. Anarygon sembrò intuirlo. Il terzo motivo, forse quello più umano, era che non avrebbe permesso a nessun altro di entrare là dentro con lei, tanto meno al capo del nuovo ordine che con fatica stava cercando di rinascere, di tornare a splendere.

    Non mi convince.
    Ma come hai detto, conoscendo Ataraxia, solo sfruttando i suoi stessi poteri potremo venirne a capo, e conoscendo te, sarebbe solo uno spreco di tempo ed energie tentare di farti cambiare idea.
    Va’, e torna qui con uno schema di funzionamento: da lì in poi so già come regalarci almeno dei comandi basilari funzionanti.


    Annuì, prima di prendere nuovamente posto sul suo scranno, inspirare profondamente e staccare la propria anima dal corpo. Fluttuando leggera, si avvicinò quindi alla Lacrima, poggiandovi con delicatezza la mano sinistra, trapassandola senza incontrare difficoltà, poi il braccio ed infine tutto il corpo.
    La prima cosa che avvertì fu una strana sensazione di freddo e bagnato, come se fosse passata attraverso una cortina d'acqua. Tutto attorno a lei era il bianco più candido e accecante, immersa in una luce tanto pura quanto fastidiosa. La replica eterea della propria armatura si dissolse, sbriciolandosi e disperdendosi nell'ambiente lasciandola nuda e leggera in quel mare accecante e immobile.
    Poi venne il dolore, terribile e reale nonostante la proiezione eterea.

    Qualcosa penetrava da sotto le sue unghie, si faceva strada nella carne, nei tessuti, nelle vene. insidiandosi dolorosamente in lei. Nonostante la proiezione eterea il dolore era reale, gli impulsi che bombardavano la sua mente forse anche più amplificati del normale. Provò a muoversi ma il corpo non rispondeva, irrigidendosi sempre di più fino a tremare senza controllo. Il dolore avanzava, irradiandosi sotto la pelle: lo sentiva quasi come camminare, avanzare inesorabile millimetro dopo millimetro portando con sé spasmi sempre più violenti. Spalancò la bocca senza emettere un suono: stava avanzando nella sua gola, impedendole di gridare, di rantolare, di respirare. Risaliva imperterrito su per il naso, oltre gli occhi, dentro il cervello.

    142c199773b7c7bf63638cfeb2bdc724

    Il dolore esplose raggiungendo il picco massimo. Registrò diverse sensazioni di agonia, senza sapere se fossero reali o meno. Avvertiva la cute sollevarsi dal suo corpo, come se scorticata; si sentiva come impalata su qualcosa che esisteva ma che allo stesso tempo non riusciva ad identificare; la sua pelle bruciava, aprendosi in vesciche e ulcere, percepiva ogni osso del suo corpo incrinarsi e spezzarsi aggiungendo ulteriore sofferenza alla tortura che stava sopportando. Eppure non sarebbe morta.

    Un pensiero remoto e fugace, una consapevolezza istintiva mentre immagini confuse e parole sconnesse vorticavano tutt'attorno a lei. Aveva sperimentato la fine svariate volte, ma l'interno della lacrime era diverso, alieno. Non poteva morire, non importava quanto dolore, quanta sofferenza; anche oltre il limite, la vita avrebbe prevalso. Chiuse gli occhi, rilassandosi completamente lasciando fluire il proprio cosmo.
    La cosa dentro di lei si irrigidì, crescendo sempre di più, dislocando ogni osso, spezzando ogni legamento, stirando ogni fibra muscolare oltre il limite. Avvertì il proprio torace strapparsi in due, il calore del sangue e delle interiora indugiare un istante sulle cosce, scendere lungo le gambe prima che queste venissero tranciate in più punti, disperdendosi nel bianco.
    Estelle venne fatta a pezzi, separata, smembrata.
    E più il dolore aumentava e più la donna si rendeva conto che ognuno dei propri pezzi era ancora vivo, più ricettivo che mai.

    La vedeva ora, vedeva la vera struttura interna della lacrima. Estelle impiegò forse un minuto più del necessario a comprendere ciò che i suoi occhi riuscivano a vedere: il bianco aveva lentamente fatto posto ad un rosso cupo, fibre muscolari irrorate di linfa vitale che si diramavano intersecandosi alle pareti metalliche che costituivano l'involucro dell'artefatto. Notò solo allora che ogni parte di lei era collegata al circuito vitale della lacrima stessa, attraversata da fili dorati che risplendevano come metallo semifuso. Forse erano proprio quelli ad essersi insinuati in lei e averla divelta poco prima.
    Non era importante, si disse quale momento più tardi. Bruciò il proprio cosmo più intensamente, mentre delicati fili color rosa pallido si intersecavano con la ragnatela dorata che come ora l'alchimista poteva notare si estendeva per tutta la lacrima. Riavvicinò i propri pezzi, i fili di cosmo sembrarono agire come una connessione, un collante. I fili dorati ebbero un fremito prima di disporsi con lei, dentro di lei, fuori di lei: il dolore diminuì, dandole un breve istante di respiro, mentre le fibre biometalliche andarono a comporre parte del suo scheletro; altre la avvolsero, creando una sorta di culla, un esoscheletro e un sostegno che era un tutt'uno con la donna.

    PXEg4UH

    Avvertiva il proprio cuore, i suoi battiti un tutt'uno con quelli della lacrima e viceversa.
    Una sfera dal bagliore tenue come quello della luna brillò nel centro dell'artefatto, un nucleo sospeso non più grande del palmo della sua mano. Si avvicinò leggera, sinuosa, scomponendosi e ricomponendosi passo dopo passo. Non incontrò una vera e propria resistenza nei movimenti, piuttosto le sembrava di essere immersa in una sacca di liquido amniotico, sebbene nessun liquido fosse realmente presente. Giunta al centro i suoi occhi osservarono con curiosità ciò che si trovava davanti: una sorta di piedistallo dalla forma simile ad un fiore di loto dai colori cangianti, il cui stelo formato da fasci di fibre muscolari si allungava sinuoso verso il basso; posto nel centro vi era un bulbo oculare lattiginoso, con venature grigiastre e l'iride argentata dalla quale dipartivano sottili filamenti luminosi. Di tanto in tanto dall'occhio era secreta una lacrima dorata che andava a formare un nuovo filo all'interno della struttura stessa. Non sembrava stare mai fermo, veloci movimenti dell'iride puntavano in direzioni apparentemente casuali della lacrima. Eppure le contrazioni della pupilla e i riflessi appena accennati sulla retina indicavano che l'occhio vedeva ogni cosa che accadeva sull'isola, processando ogni frazione di secondo migliaia e migliaia di informazioni.

    f3f3f75b31bb4080e81f6ec3a1bed01e

    See the beauty through pain.

    Sapeva istintivamente cosa fare. Sospirò, avvicinando la mano alla sfera, portandola sopra di essa ma senza toccarla direttamente; lasciò che il tepore dell'occhio le irradiasse il palmo, concentrandosi, aggrappandosi a quella sensazione gentile e delicata che accarezzava la sua pelle. filamenti cosmici si diramarono dalle dita affusolate, intersecandosi con quelli generati dall'occhio, connettendosi ad esso. Un enorme picco cosmico precedette di un istante la scarica di dolore che attraversò il corpo di Estelle, facendola tremare senza controllo. L'agonia riprese, più straziante che mai, portandola ancora una volta oltre il limite che qualsiasi essere umano normale potesse essere in grado di esperire e di immaginare. Urlò con quanto fiato aveva in gola, spalancando gli occhi mentre il suo cervello veniva bombardato di immagini, visioni, dati, protocolli e codici. Nella spirale di tortura vide chiaramente l'intera rete dorata che interconnetteva la lacrima, distinse ogni forma, ogni sezione, ogni organo di quell'artefatto di vita. I fili collegavano il nucleo, cuore e cervello della lacrima, ad un organo più grande che a sua volta permetteva il monitoraggio e sviluppo di singole parti dell'Isola Nera. L'isola era un essere vivente a sua volta.
    Lacrime nere iniziarono a solcarle il viso, bruciandole l'epitelio come se fossero acidi, privandola del suo colorito naturale per lasciar spazio al bianco più puro e innaturale possibile. Avvertì il sangue scorrere mentre sul suo corpo venivano marchiati, incisi profondamente sulla sua pelle i circuiti della Lacrima stessa. Come accaduto non troppo tempo prima, Estelle strinse i denti, bruciando il proprio cosmo e lasciando che l'azione del suo potere di Vita le permettesse di non soccombere.

    Non seppe dire con esattezza quanto tempo occupò l'intero processo e cosa si percepisse all'esterno della lacrima ma quando rientrò nel suo corpo fisico le prime cose che avvertirono furono un'infinita stanchezza e un freddo fastidioso. Avvertiva gocce di sudore imperlarle la fronte mentre respirando a fatica e tremando come in preda alla febbre cercava di rimettersi composta sul suo scranno. Le girava la testa e si sentiva debole, tuttavia era fondamentale che resistesse ancora per qualche ora. Non avrebbe perso tempo a spiegare cosa fosse accaduto, non era qualcosa che gli altri avrebbero capito in fondo. Si appoggiò al tavolo facendo leva sulle braccia per tirarsi in piedi con fatica mentre le prime gocce di sangue iniziavano a colare da sotto l'armatura, appena visibili sul lucido pavimento nero.
    Un secco rumore come di un osso che veniva spezzato e la maschera che fino ad allora aveva celato il suo volto si aprì, rivelando un viso cereo sul quale spiccavano venature scure e due occhi dalla sclera nero pece. Sorrideva, Estelle, un sorriso appena accennato, soddisfatto e sinistro allo stesso tempo. Alzò appena lo sguardo, fino ad incontrare quello di Isaac

    Ce l'ho.

    146-1461729_picture-royalty-free-by-thehuntressofdeath-on-deviantart-rwby


    b6KmIUaNarrato | Parlato | Pensato |



    Divinity is not the only path to enlightenment.

    STATO CLOTH ✧ Integra, indossata
    FISICO ✧ Ottimo
    STATO PSICOLOGICO ✧ Ottimo
    ALTRO

    Blurred is the boundary between creator and destroyer.
    ✧ nome tecnica ✧

    Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Quisque vestibulum augue vitae leo semper scelerisque. Praesent a viverra odio, ut aliquet nunc. Fusce accumsan massa sed lectus porttitor pharetra.



    scheda
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    God Warriors
    Posts
    5,236

    Status
    ALIVE

    DREAM STRANDING
    Denego Quod Immotum / Prelude - VII


    Era passata qualche ora dal momento in cui la forma astrale di Nemesis era penetrata della struttura centrale della Lacrima.
    Anarygon aveva passato quel tempo a monitorare le condizioni del suo corpo fisico, osservando ogni spasmo, ogni contrazione e qualsiasi accenno di smorfia che passasse sul suo viso, constatando quanto dovesse essere doloroso e difficile dirimere la complessità dell'artefatto.

    Hybris stava proseguendo i suoi test sul drone, poteva dirlo dai rumori metallici dei movimenti e della voce del robot, perciò i loro compiti stavano proseguendo per il verso giusto. L'unica preoccupazione era che Nemesis riuscisse a uscire da lì sana e salva, magari anche con le informazioni di cui avevano bisogno.

    Andiamo...
    Ormai è un pezzo che è là dentro, quanto ci mette?!


    La sua tranquillità iniziò a creparsi: il dubbio che qualcosa non stesse andando per il verso giusto stava picconando la sua mente dall'interno con lo scopo di distruggere la sua confidenza nella riuscita delle operazioni.

    Fu proprio allora che il corpo di Virgo subì uno scossone molto più forte dei precedenti.
    Era troppo occupato a mantenere la calma e controllare che le sue condizioni non peggiorassero per accorgersi del rientro dello spirito della donna, perciò si precipitò ad afferrarle le spalle.
    Notò che dalle giunture dell'armatura aveva iniziato a scorrere del sangue e che immediatamente dopo il contatto con le sue mani, il corpo sembrò afflosciarsi. Un sonoro clack coincise con l'apertura dell'elmo e quello che sembrava un collasso del corpo verso il tavolo, in cerca di un appoggio.
    Il volto dell'Alchimista era profondamente cambiato, imperlato di sudore e visibilmente provato: le sclere degli occhi totalmente nere e le iridi di un rosso cremisi erano soltanto il dettaglio più evidente, ma erano accompagnate da venature cangianti che attraversavano la pelle.

    No, non sono venature.. Sono ulcere.
    Che diavolo?


    Nemesis proclamò di avere le informazioni e abbozzò un sorriso faticoso prima di perdere conoscenza, mentre quei tagli che sembravano striature tentavano di richiudersi per effetto dei poteri di Virgo, salvo poi riaprirsi vigorosamente con un bagliore sinistro che emanava una strana energia.

    Non dirmi che... - il pensiero era completamente folle, così come lo era stata lei ad utilizzare un metodo così estremo per portare le informazioni all'esterno del Nucleo.

    Resisti, Nemesis, ora ci pensiamo noi.

    Le tolse armatura e vestiti per verificare che la sua ipotesi fosse corretta, e trovò conferma alle sue supposizioni: l'intero corpo era ricoperto di quelle striature e di strani simboli.

    Richiamò il suo potere e generò un sottilissimo strato di ghiaccio attorno alle carni di Nemesis in modo che si potesse vedere la trama incisa sul suo corpo e contemporaneamente la sua temperatura corporea fosse tenuta sotto controllo, poi si allontanò di qualche passo e si ritrovò costretto a smentire i suoi ordini precedenti.

    °Shaari. Ho bisogno di te, ORA.
    Qualsiasi cosa tu stia facendo, vai al computer del laboratorio di Vadko e collegati al drone che è qui dentro. Dovrai programmare attraverso di lui un'interfaccia che ci consenta di gestire i flussi energetici del Nucleo, Nemesis ha la mappa.
    Vedrai attraverso gli occhi dell'unità.
    Fa' in fretta.°


    Poi si rivolse a Hybris.

    °Hybris.
    Nemesis ha ottenuto le informazioni, ma l'ha fatto in un modo molto poco ortodosso.
    Ho bisogno di quel droide, lo useremo per far programmare da remoto a Shaari l'interfaccia di controllo di cui abbiamo bisogno.
    Appena finito sarà di nuovo tutto tuo per gli ultimi controlli.
    Scusami, non avrei voluto usare quella stessa unità, ma abbiamo poco tempo: non so quanto quella pazza possa resistere in queste condizioni o quanto duri l'impressione dello schema sulle sue carni.°


    Qualche minuto più tardi il drone, controllato dall'ex Pittore, raggiunse Anarygon.
    Shaari esaminò attraverso gli occhi del robot il disegno, poi spostò il cyborg verso lo schermo dei comandi del Nucleo, lo stesso che aveva tentato di utilizzare Black Star durante l'assedio e che era risultato poco più che un display dopo la fine del conflitto.

    Fu un lavoro abbastanza lungo, durante il quale Nemesis riprese finalmente conoscenza.
    L'Acquario Nero dissolse gradualmente lo strato di ghiaccio man mano che la Vergine tornava in grado di badare a se stessa.

    Shaari continuava a programmare e configurare, lavorando per arrivare al punto in cui fossero in grado di aumentare o diminuire la potenza erogata dalla Lacrima, potendo localizzarne l'effetto in maniera capillare nei vari settori dell'isola.



    ...eee fatto! Attenzione signore e signori, state per assistere allo sfarfallio delle luci nella struttura in cui vi trovate. Per lo meno, dovreste, se tutto è andato per il verso giusto.

    La voce metallica dell'unità controllata da Shaari decretò finalmente la conclusione dei lavori ed un test imminente: le dita meccaniche scattarono sullo schermo e dopo qualche secondo di abbattimento causato dall'assenza di risultati, le luci ebbero uno sbalzo e poi si affievolirono in maniera definitiva.

    Anarygon sorrise.
    Si voltò verso Nemesis per condividere l'entusiasmo e poi comunicò a tutti ciò che era appena successo.

    °Hai visto Hybris? E voi là fuori?
    L'interfaccia sembra essere funzionante.
    Faremo qualche altro test poi potremo provare a collegare anche i propulsori e gli accumulatori.
    Ancora qualche giorno di lavoro e proveremo a sollevare leggermente l'isola.°


    jKCbu34
    narrato | parlato | pensato | °telepatia°

    NOME » Isaac, Darth Anarygon
    ENERGIA » Nera
    CASTA » Black Saint
    ARMATURA » Black Acquarius, VI
    CORPO » Ottimo.
    MENTE » Overanalytic
    STATUS ARMATURA » Ottimo, indossata.
    RECAP »

    TECNICHE »


    Layout realizzato da Sagitta per il Saint Seiya Final
     
    Top
    .
24 replies since 15/10/2020, 15:11   1036 views
  Share  
.