Dream Stranding

Denego Quod Immotum / Prelude

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    denego quod immotum - prelude
    atto i

    Erano trascorse ormai settimane dal suo risveglio nel centro del Sottosopra.
    Il suo corpo si stava riprendendo velocemente, grazie alle sue nuove capacità. Ormai gran parte dei tessuti erano stati ripristinati. Aveva dato precedenza alle funzioni fisiche e all'integrità dei diversi apparati, per poi spostarsi sulle caratteristiche estetiche.
    Il viso, prima sfigurato dal plasma del suo antico maestro, stava tornando ad avere un aspetto riconoscibile. I capelli iniziavano a ricrescere in maniera uniforme e non più a ciuffi sparsi, mentre le labbra erano tornate ad avere un contorno definito e non più un profilo irregolare di carne bruciata. Gli innesti di pelle artificiale su petto e collo erano stati sostituiti da nuove cellule epiteliali e praticamente ogni danno della muscolatura superficiale era stato riassorbito.
    Restava solo quel braccio ancora per metà estraneo, la cui complessità richiedeva uno sforzo costante e un lavoro certosino. Poco male. Col tempo avrebbe sistemato anche quello.
    E sarebbe tornato in forma. L'immobilità del suo corpo si era prolungata per sette o otto mesi e, sebbene Maria e Rei fossero stati più che abili nel mantenerlo in vita e in relativa salute, di fatto aveva passato in coma più di metà dell'ultimo anno, almeno secondo i suoi calcoli. Ovviamente, a livello metabolico era stato un disastro.

    Aveva trascorso gli ultimi giorni a esplorare le sue possibilità al di fuori del multiverso da lui amministrato, tentando di comprendere l'estensione dei compiti che avrebbe avuto in quell'altro, quello che era sempre stato la sua casa.

    Death Queen Island, l'antica culla dei Cavalieri Neri, era esattamente come se l'aspettava, unendo le vecchie storie sentite ad Atene con il nostalgico quadretto dipinto a tinte vivide dal suo predecessore nei suoi appunti.
    Aveva deciso di non fare dell'isola la sua nuova base, non ancora: c'erano molte cose da sistemare, prima di prendere ufficialmente posto nel Consiglio.

    Prima di tutto aveva bisogno di collaboratori. Pur non essendo mai stato un genio del lavoro di squadra, sapeva perfettamente di avere limiti, sia come essere umano, sia come nuovo membro di un ordine così antico ed eterogeneo.
    Gli serviva qualcuno di cui fidarsi.

    Era stato molto fortunato a incontrare per puro caso Lucy, una donna dal particolare genio militare e tattico, una vera e propria condottiera. Ancora più fortunata era stata la coincidenza che aveva fatto incrociare le loro strade proprio mentre lei si trovava in disperato pericolo.

    Il secondo elemento si presentò ancora prima che lui si impegnasse attivamente a cercarlo.
    Alyssa, questo era il suo nome, l'aveva colpito dal primo istante, mostrando una forma particolare di controllo della realtà tramite tecniche molto simili alla geometria. Era venuta a cercarlo la seconda volta che aveva messo piede sull'isola, forse percependo qualcosa che gli altri non potevano vedere.

    La terza aveva richiesto più tempo e valutazione, ma grazie alle altre due, Lawrence era riuscito a reclutare un'altra giovane donna straordinariamente dotata. Una giovane combattente, di nome Sarah, che nascondeva una forza e un'abilità fuori dal comune.

    In pochissimo tempo aveva organizzato un trio dai poteri eterogenei ed estremamente utili. Non era stato difficile, in fin dei conti: a parte Lucy, le altre due ragazze avevano già sperimentato ampiamente la rigida struttura meritocratica che reggeva l'isola e gli abitanti. Avevano accolto di buon grado la possibilità di lavorare alle dirette dipendenze di uno dei Dodici, che rappresentava in sostanza la strada più veloce e sicura per elevarsi dalla bassa qualità della vita che accomunava tutti i civili esterni all'Ordine.

    _



    La struttura mastodontica della Lacrima di Athena era una delle meraviglie artificiali più straordinarie che avesse mai visto.
    Se all'esterno era poco più che una gigantesca sfera coperta di rune, l'interno rivelava spazi incredibilmente ampi, che non sembravano in alcun modo congruenti alle sue previsioni.

    Pur non amando l'eccessivo uso di decorazioni, dovette convenire sul fatto che ogni ambiente fosse perfettamente bilanciato nella sua eleganza. Oro e argento erano mischiati in linee allungate e fini, dando a ogni parte di quella macchina sorprendente l'aspetto di un palazzo reale.
    Il contrasto col resto dell'Isola - almeno per quanto avesse potuto osservare fino a quel momento - era quasi comico. Anche senza conoscerne l'origine, anche senza riconoscere i glifi e la lingua, si sarebbe accorto subito di come quel tipo di estetica fosse perfettamente congruente con lo stile proprio della nobiltà lemuriana.

    L'aspetto, tuttavia, era la parte meno interessante. Tutta la Lacrima era permeata da una forma di energia grezza, praticamente neutra.
    Viva, come gli suggeriva una parte delle sue percezioni.

    Non eri ancora stato qui?

    Alyssa era di fianco a lui, intenta a esaminare i particolari di un glifo molto complesso. Anche lui lo riconobbe per ciò che era in realtà: una parte di un sigillo oltremodo complesso, che probabilmente faceva da circuito di controllo per l'intero artefatto.

    No. Ho tenuto il meglio per ultimo, e direi che ne è valsa la pena.

    Hanno lottato qui. E anche nel vulcano.

    Come sempre, Lucy si era dimostrata attenta a ogni dettaglio. Law apprezzava molto quella sua dote, così simile al suo stesso modo di pensare, ma più votato all'azione che alla riflessione.

    Dal rapporto lasciato da Rei, lui e i suoi compagni si sono trovati a combattere i primi Alchimisti in una successione di battaglie assurde. Qui sono avvenuti alcuni tra gli scontri più pericolosi. Ma la struttura sembra in grado di compiere una lenta auto-riparazione.

    I loro passi erano lenti e misurati.
    Il ragazzo osservava avidamente ogni angolo della struttura, soffermandosi sugli ideogrammi intrecciati alle linee di contenimento. Il suo occhio allenato riuscì a distinguere parole, comandi e numeri. Circuiti, o meglio, la risposta di un tempo antico e illuminato all'idea di circuito della fine del ventesimo secolo.
    Senza una conoscenza profonda di quella lingua, sarebbe sicuramente stato impossibile discernere funzioni e scopi di ogni sezione. Ancora una volta doveva ringraziare quel libro.
    Scienza e arte, fuse in un armonioso risultato. Un gioiello unico nel suo splendore, che era al contempo un'arma di distruzione planetaria. Buffo che Athena, dall'alto della sua saggezza divina, avesse permesso la costruzione non di una, ma di ben dodici di quelle cose.

    Mph.

    Non poté fare a meno di trattenere il suono.
    I suoi occhi trovarono finalmente la testimonianza scritta che cercava.

    Vileeon, Erynell, Neshaals, Yawgmoth, Mal'al, Roweena, Milyros, Shaula, Giral, Nupraptor, Terhol, Aserlynn.


    I nomi dei primi. L'origine della ribellione contro la tirannia degli dei. Uomini, solo uomini, con un sogno infinitamente più grande di loro.

    Oculus, Akeros, Furoris, Nihilus, Ignus, Ataraxia, Amyros, Traya, Morthari, Deleus, Iberus, Venerya.


    I nomi che quegli uomini avevano scelto per dar forza alla loro lotta, per distaccarsi dalle loro radici e costruire un nuovo mondo. Ma il nuovo mondo non era mai arrivato. Il loro stesso sogno li aveva intrappolati, aveva fatto arenare le loro speranze, insieme a quell'isola. Alla fine anche loro avevano trovato la fine, in un modo o nell'altro, senza riuscire a raggiungere l'ideale che li aveva mossi in principio. E perfino quelle idee, quegli obiettivi, alla fine erano andati persi.
    I Cavalieri Neri erano divenuti l'ombra di loro stessi, condannati dall'ignoranza nei confronti delle loro stesse origini e intrappolati in una falsa concezione. L'evoluzione non era mai avvenuta.

    Lawrence si chiese chi avrebbe incontrato, di lì a poco. Gli altri Alchimisti Supremi appartenevano ancora al passato fallimentare narratogli da Rei, oppure il conflitto contro i predecessori aveva aperto loro gli occhi?

    Impiegarono parecchi minuti per seguire le giuste sezioni e arrivare quindi nel centro della Lacrima, dove il nucleo di energia vitale pulsava lievemente, proiettando un potere incalcolabile.
    Il ragazzo si concesse un lungo momento per ammirare la fine composizione che rendeva quel luogo così particolare. Perfino le sue sensazioni, a quella vista, erano difficili da razionalizzare.

    Inizieremo da qui.

    Espanse la sua coscienza e il cosmo, prima ridotto al minimo indispensabile per muovere la pesante armatura nera. Ignorando il gigantesco polo di energia accanto a lui, proiettò la sua presenza su tutta Death Queen Island, riverberando attraverso la Lacrima. Un chiaro richiamo, che avrebbe condotto in quella stessa sala tutti i Black Saints in grado di percepirlo.

    Voi aspettatemi alla base.

    Sei sicuro?

    Certo. - rispose senza pensarci troppo, spalancando un portale che le portasse a destinazione.

    Devo fare un po' di presentazioni.



    narrato - parlato - pensato - °telepatia° - Lucy - Alyssa - Sarah
    status fisico » OTTIMO
    status mentale » OTTIMO
    status cloth » INTATTA

    riassunto azioni » Eccoci, presentiamoci dai :fiore:
    Scusate, ma prima di parlare di affari e isole volanti, ho sfruttato l'occasione per introdurre il mio pg in casta con un po' di extra. Le tre ciccine le posterò poi bene quando avremo la sezione esercito. Per i curiosi: Lucy, Alyssa e Sarah.
    lawrence s. conley | energia blu | black gemini {vi}
    abilità »

    Necronomicon
    Colui che riuscisse a far propri i segreti del Necronomicon, sarebbe in grado di ampliare il potere della propria mente, divenendo in grado di utilizzarla come un’arma vera e propria. Tale capacità consente di proiettare immagini, idee, stimoli e sensazioni direttamente nel cervello di un soggetto, modificando in modo realistico la sua percezione della realtà.
    Non si tratta di rendere una mosca simile a un dragone o una palude a un campo di fiori. No. Al contrario, è la possibilità di ingannare il pensiero del nemico rendendo assolutamente reali -all'interno della sua mente- le più svariate e terribili minacce.
    Il sistema nervoso è sottoposto a uno stress tale da subire profondi fenomeni di shock, che possono esitare in veri e propri danni neurologici. [Illusioni Mentali]
    Il libro nero racchiude infinite nozioni a proposito delle creature che popolano il Multiverso fallimentare. Alcune di esse hanno vissuto nascoste da qualunque altro sguardo per eoni, altre erano temute e venerate come divinità da interi sistemi planetari. Occupando una dimensione normalmente preclusa all'uomo, i Grandi Esseri possono essere conosciuti e concepiti solo in parte.
    Attraverso lo studio del Necronomicon vengono rivelati i segreti utili a richiamare in combattimento una forma fisica opportunamente vincolata di questi esseri, ben lontana dalla grandiosità del loro potere originale, ma estremamente più stabile e controllabile, nonché relativamente meno nociva per l’integrità dimensionale. Il processo rende inoltre perfetto il collegamento tra le creature e l’Alchimista, che può quindi dirigerne i movimenti alla perfezione col semplice pensiero e minime fluttuazioni cosmiche. [Evocazioni]
    La loro natura caotica emerge, oltre che nella forme atrocemente distorte, anche in un oscuro potere: ogni eventuale danno inflitto dai loro attacchi penetra nel corpo del nemico attraverso i nervi e raggiunge il cervello, accumulandosi come una sorta di veleno con la continua esposizione. Se volessimo tentare di spiegare in maniera scientifica gli effetti provocati da questa insolita attività cerebrale, potremmo assimilarli a un quadro misto di onde Alfa e Gamma (tipiche rispettivamente della veglia a occhi chiusi e degli stati di allerta). Il soggetto che si ritrova in questo stato comincia a sperimentare gradualmente un profondo senso di inquietudine, mentre si fa strada nella sua mente la consapevolezza della realtà nascosta dal Velo di Urano.
    Soverchiando gradualmente le normali percezioni, la visione di minuscoli frammenti del Multiverso Sottosopra si sovrapporrebbero alla normale conformazione del nostro, rivelando la composizione di innumerabili mondi di follia e terrore. Se perfino le menti più forti e inattaccabili arrivano a esitare, vivendo questo fenomeno, una volontà debole potrebbe addirittura perdersi di fronte alla consapevolezza di ciò che esiste oltre, scivolando inevitabilmente verso la pazzia e smarrendo ogni traccia di sanità. Un passo dietro l’altro, verso l'orrore cosmico.

    Negazione del Quinto Postulato
    Apokalypsis è l’atto stesso di fendere i veli che sono la struttura delle dimensioni note e ignote, creando lacerazioni, aprendo portali e vie attraverso questi luoghi, collegando due punti anche lontanissimi tra loro. Per un uomo, un combattente, un tale potere concede infinite possibilità: il tessuto stesso della realtà diviene malleabile e può essere manipolato in molti modi diversi, rendendolo più o meno denso, instabile o torcendolo. Le vere e proprie aperture, i portali che vengono creati, possono assorbire certi quantitativi di potenza prima di collassare ed è possibile sfruttarle per veicolare anche la propria offesa, oppure, banalmente, per spostarsi.
    L’atto di rivelazione, mediato da un potente Cosmo, permette di piegare la struttura dimensionale in maniera più evidente, provocando spostamenti di massa, tremende deformazioni e scompensi di pressione assimilabili per potenza al concetto di "telecinesi", malgrado il controllo sia più impreciso. Muovendo sé stessi nello spazio -oppure lo spazio in relazione a sé- si possono provocare spostamenti paragonabili alla levitazione e al volo. [Dimensioni]

    tecniche »

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    Edited by Him3ros - 17/11/2020, 23:25
     
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    Denego Quod Immotum / Prelude - I


    L'esemplare 14 delta risponde bene ai test ed è riuscito a mantenere il controllo del volo senza défaillance di sorta, signore. Ancora qualche miglioria e tra qualche giorno potremo passare al collaudo definitivo. riferì Vadko, ottenendo l'approvazione di Isaac: i lavori procedevano silenziosamente ma con risultati incoraggianti.

    Ben fatto.
    La prossima fase è l'addestramento militare, sarà lunga ma ne varrà la pena: l'esercito che stiamo mettendo in piedi sarà degno di questo nome.
    Il 15 com'è messo invece? Ho seguito i suggerimenti di Shaari sull'imprinting comportamentale e gli ho iniettato un mix di campioni di anime differenti. Sembrava rispondere discretamente ieri sera... A te com'è parso?


    Il 15... Oh beh, sa che adoro Shaari e le sue idee, ma per quanto potesse sembrare stabile, dopo averlo stressato qualche minuto ha cominciato ad avere problemi di flusso cosmico e disconnessioni continue dei circuiti biotecnologici dal core spirituale.
    Una volta iniziate le anomalie non c'è stato verso di stabilizzare il soggetto, nonostante le analisi strutturali confermassero che i parametri e le componenti erano in perfette condizioni: credo dunque che mescolare anime differenti per ottenere tratti d'eccellenza causi conflitti insuperabili tra le identità originali, risultando in ciò che è successo. Ho dovuto metterlo offline, se vuole possiamo dargli un'occhiata più tardi.


    Anarygon ascoltava accigliato: aveva azzardato qualcosa di inesplorato ma stando alle parole dello scienziato era stato troppo, o forse troppo presto. Purtroppo però perse la concentrazione durante le parole di Vanko, distratto da un'ondata di potere che sembrò avvolgere l'intera Isola.

    Perdonami Vanko, te ne sarai accorto anche tu, devo andare a controllare. Immediatamente anche. Ne riparliamo più tardi. sibilò in fretta e furia mentre lasciava la stanza a tutta velocità.

    Il vecchio cyborg non se la prese affatto: conosceva l'Alchimista Supremo ed era abituato ai suoi modi bizzarri, senza contare che aveva percepito anche lui quell'ondata di energia e non era decisamente prevista.
    Ciò che Vanko al contrario di Isaac non poteva sapere però era la vera ragione per cui l'Acquario Nero si era letteralmente catapultato fuori dal laboratorio: la traccia che aveva percepito era quella caratteristica del Gemini Nero, il signore del Sottosopra.

    Ma non era la traccia di Rei.



    Che cazzo sta succedendo adesso? La Sala, dannazione!

    L'epicentro del potere sembrava essere il centro della Lacrima e chiunque fosse lì dentro avrebbe avuto ancora qualche secondo di vantaggio prima che potesse raggiungerlo. In preda alla fretta tentò di raggiungere Lars e poi chiunque potesse raggiungerli lì.

    °Ehi Lars, l'hai sentito anche tu, no? Questa cosa mi puzza. Andiamo, svelti.°

    °TUTTI QUELLI CHE HANNO L'AUTORIZZAZIONE AD ACCEDERE ALLA LACRIMA SI CATAPULTINO SUL POSTO IN UN BATTITO DI CIGLIA E PRONTI A TUTTO.°



    Da quel preciso istante, non sarebbe esistito più nessuno.
    Raggiunse la sala di controllo muovendosi a velocità luce fino a inchiodarsi a qualche metro dalla figura che indossava l'armatura nera dei Gemelli mentre l'armatura appariva sul suo corpo inerpicandosi cristallo dopo cristallo come il ghiaccio che dominava.

    Lasciò gorgogliare il suo potere ma non lo manifestò, non ancora. Qualcosa nella traccia che stava emettendo quell'individuo, ora che era di fronte a lui e riusciva a scandagliarla con più precisione, lo rassicurava sul fatto che non fosse un nemico. Eppure... Che ne era stato di Rei? Per non avvertirlo neanche di una cosa del genere, doveva essere successo qualcosa di terribile.

    Non ti ho attaccato perché so leggere lo spirito delle persone e non credo tu sia una minaccia per questo posto, ma come prima cosa voglio sapere che ne è di Rei, qual è il tuo nome e perchè stai indossando quell'armatura.
    Poi potremo parlare.


    Fisso gli occhi in quelli del giovane e fece un leggero movimento del capo prima di presentarsi ed attendere risposte.

    Darth Anarygon, Alchimista Supremo di Aquarius e portavoce dell'Ordine Oscuro.

    Sarò brusco, ma non sono un animale.



    jKCbu34
    narrato | parlato | pensato | °telepatia°

    NOME » Isaac, Darth Anarygon
    ENERGIA » Nera
    CASTA » Black Saint
    ARMATURA » Black Acquarius, VI
    CORPO » Ottimo.
    MENTE » Cosa caz- sta succedendo?!
    STATUS ARMATURA » Ottimo, indossata.
    RECAP »

    TECNICHE »


    Layout realizzato da Sagitta per il Saint Seiya Final
     
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  3. Lars Stark
     
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    Isole Bermuda:ore 16.59.

    Era passato del tempo Lars aveva ricevuto finalmente una lieta notizia da parte di Natalia, ovvero che il loro bambino, (si era un maschietto) era nato e che non aspettava altro che l’alchimista nero fosse lì per celebrare quel momento, e non se lo fece ripetere due volte, non gli importava dei mille impegni che c’erano ancora da fare sull’ isola, lui voleva vedere suo figlio !
    Lars abbandonò dunque la caserma dando il comando momentaneo a Wilson, poi salì sulla sua moto e andò verso il villaggio situato a sud dell’ isola dove Natalia aveva deciso di passare la maternità e dove effettivamente partorì.
    Il villaggio non appena videro l’alchimista nero ritornare sapevano tutti per cosa era venuto e gli abitanti dimostrarono grande affetto per lui e per tutto quello che stava facendo, ma Lars non era venuto a godersi i bravi momenti di gloria, quindi non perse tempo a raggiungere la casa di Natalie.
    Il leone nero arrivò sull’uscio dell’ abitazione, certo era un po’ in uno stato d’imbarazzo, primo perché fin ora era stato molto occupato e non aveva avuto tempo di andare a trovare Natalie e un po’ perché essere finalmente papà era una sensazione nuova, ma davvero molto emozionante.
    Lars fece un respiro poi bussò e sentì la parola :”Avanti” e entrò.
    La casa era piccola e davvero carina , una tipica abitazione da “zona di mare” , con il balcone rivolto verso le coste, se non fosse per colpa della corruzione, fuori ci sarebbe stato un bel sole , ma ormai quello non c’era da un pezzo, anche se poi sull’ isola non c’era mai stato, dopotutto era un luogo di disperazione una volta prima di purificarla, comunque oltre al balcone l’arredamento era rustico e al centro c’era una sala dove ad aspettarlo seduta su una comoda sedia a dondolo c’era Natalie con un fagotto tra le braccia.

    “Natalie?”

    Lars cercò di parlare, poi Natalie lo vide e l’unica cosa che fece era sorridere per poi fargli vedere chi c’era lì con lei.

    “Lars? Guarda chi c’è qui!”

    Lars sorrise poi si avvicinò e vide tra le braccia della donna quel bambino tanto innocente che emetteva versetti e sbadigliava tanto per poi posare gli occhietti verdi sull’ alchimista nero.
    Lars fece un grosso sorriso di felicità poi si abbassò per vedere meglio quel piccolo miracolo e dargli un bacino sulla fronte.

    “E’ proprio carino. Come lo hai chiamato? Scusa se non ci sono stato in questo ultimo periodo.”


    Natalie scosse la testa.

    “Non ti preoccupare so bene quanto sei impegnato, ma sappi che non ho smesso un solo attimo di pensarti e inoltre, Nathan è riuscito ad esserci lo stesso non sei contento?”

    Lars annuì.

    “Certo che sono contento!”

    Natalie porse il bambino a Lars voleva farglielo tenere in braccio, era giusto che lo facesse e Lars accettò volentieri di tenerlo, facendo un sacco di complimenti e faccine buffe al piccolo che sembrava gradirle, quel momento era veramente unico nel suo genere e lui aveva proprio voglia di staccare dal suo lavoro e rimanere un po’ di tempo con Nathan e Natalie, ma qualcosa interruppe quel momento.
    Lars guardò fuori dalla finestra secondaria che si affacciava verso il vulcano dove vi era la lacrima, stava succedendo qualcosa, infatti gli arrivò un messaggio da parte di Isaak. Era agitato e sembrava che fosse successo qualcosa di grosso.

    “Maledizione! E’ successo qualcosa alla lacrima!”

    Lars a mala voglia dovette separarsi da Nathan e Natalie.

    “Mi dispiace tornerò non appena sistemo questa cosa. Ci sentiamo Natalie.”

    La donna annuì ci avrebbe pensato lei al piccolo, poi Lars lasciò di fretta il villaggio, indossò l’armatura del leone nero e andò verso la lacrima.
    Entrò dentro la sala del consiglio, e vide che era arrivato Isaak, mentre di fronte c’era un individuo con l’armatura di gemini nero, strano ma non era di Rei quell’ armatura che ne era stato?
    Qualcosa puzzava di marcio.

    “Allora che succede?Spero sia importante. Chi cazzo è questo novellino?”

    Lars espanse il suo cosmo, sinceramente era infastidito di essere stato chiamato in quel modo proprio in un momento di felicità come quello che aveva, ma non attaccò preventivamente nessuno per ora e non si presentò neppure. Dopotutto se c’era un nemico non occorrevano le presentazioni come stava facendo Isaak, ma lui era sempre stato troppo diplomatico e faceva benissimo, ma Lars lo era meno.





    ZYUrYpl


    Narrato, Parlato "", Pensato °°, Telepatia<<>>, parlato esterno".





    Riassunto e Dati

    tenor
    Nome:Lars Stark
    Stato fisico:buono
    Stato Psicologico:buono.
    Armatura:Black Gold del Leone [livello 6]
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Nera
    scheda: Ul2sXA1



    Riassunto









    azioni:











    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Violateed è stato fatto apposta per utilizzo in Saint Seiya Final-Armageddon GDR .

     
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    Estelle ✧ Energia Nera ✧ Black Virgo { VII }

    Erano ormai mesi che il faro dell'isola sembrava disabitato: le imposte serrate, il piccolo spazio verde antecedente l'entrata lasciato incolto e arido e nessun suono di movimento proveniva dall'interno. Lawrence era preoccupato: l'ultima volta che aveva visto Estelle, il sesto alchimista aveva accennato vagamente ad alcuni esperimenti che avrebbe dovuto compiere, poi tutto era caduto nel silenzio. La traccia cosmica distante e flebile era l'unico elemento che lasciasse supporre che il cavaliere non fosse sparito nel nulla, non del tutto almeno.

    Questo perchè nella Wasteland il tempo non aveva significato. Non c'era giorno, non c'era notte, tutto era solo un eterno istante dove lo scorrere delle ore era solo un concetto lontano, effimero ed inutle. Razionalmente, Estelle sapeva di essere nel semipiano da troppo , eppure non le importava. Il concetto di tempo aveva smesso di interessarla da parecchio. E quello che era partito come un semplice esperimento si era presto trasformato in un volontario isolamento dal resto degli alchimisti e dei civili. Non aveva nessun motivo per interagire con gli altri, non aveva nessun interesse per farlo: l'ultima volta, al primo concilio dopo la sconfitta degli dei del Caos, era stata solo fonte di stress e frustrazione.

    La penna scorreva veloce sui fogli del quaderno, tracciando complessi appunti e ricontrollando per un ultima volta le note sui dati dell'esperimento. Si trattava di un umanoide dalle fattezze femminili interamente creato usando il proprio cosmo e campioni selezionati da altri soggetti sperimentali non portati a compimento. Secondo le previsioni dell'alchimista, l'involucro corporeo di questo esperimento sarebbe dovuto essere in grado di interagire con una traccia cosmica senza venirne distrutto al primo contatto, e di prenderne il controllo sfruttando la propria coscienza autonoma - cosa che per le precedenti creazioni non era avvenuta. La maggior parte dei soggetti falliti non era nemmeno riuscita a stabilire un legame stabile tra mente e spirito, altri dotati di anima e corpo non erano altro che instabili burattini collassati al minimo accenno di interazione cosmica.
    Estelle si mordicchiò appena le labbra, alzando lo sguardo sulla tanica da laboratorio davanti a lei dove, in animazione sospesa, il soggetto M1.r4N-dA attendeva solo la Vita. E, se normalmente l'alchimista non si lasciava influenzare dalle proprie sensazioni prive di supporto empirico, in quel momento sapeva che l'esperimento sarebbe andato a buon fine.

    Venne tuttavia interrotta all'improvviso da un concitato messaggio telepatico da parte di Anarygon, sbiadito e gracchiante quasi come una vecchia radio, ma dal contenuto cristallino: un soggetto non registrato era entrato nella lacrima. Il sesto alchimista corrugò la fronte: conosceva abbastanza Isaac e i suoi modi di fare, spesso troppo avventati e allarmisti per nulla, eppure ciò non le impedì di richiamare l'armatura della Vergine Nera e indossarla. Le possibilità che un estraneo, per di più un nemico, fosse penetrato senza destare sospetti nel cuore dell'isola erano infinitamente basse, statisticamente parlando, tuttavia la faccenda era quantomeno interessante: solo i cavalieri neri - e pochissimi altri eletti avevano accesso a quella parte della Death Queen Island, perciò poteva trattarsi solo di una nuova leva.
    Si strinse nelle spalle, prima di teleportarsi davanti alla lacrima, il volto ben celato dietro la maschera che costituiva l'elmo dell'armatura.

    La porta reagì alla sua impronta cosmica, aprendosi e lasciandola entrare nella sala quasi deserta, ad eccezion fatta per l'undicesimo e il quinto alchimista già sul posto, intenti a guardare in cagnesco una quarta figura. Ignorò del tutto Isaac e Lars, focalizzandosi sul nuovo individuo, analizzandone velocemente i dati trasmessi dai sensori per poi accigliarsi leggermente: non era un nemico, dato che indossava un'armatura nera; tuttavia ciò che la lasciava perplessa era che non si trattava di un semplice novizio, bensì di un nuovo cavaliere dei dodici: le vestigia nera dei Gemelli, precedentemente appartenute a Rei, avvolgevano il corpo dello sconosciuto, riconoscendolo come loro nuovo padrone. Si portò una mano al mento, soppesando l'uomo in silenzio: il cosmo che emanava era simile a quello di Darth Viathor, più debole certo, ma con le stesse caratteristiche strutturali che aveva osservato nel suo predecessore.

    Buffo, ma se non altro interessante. -fu il suo primo commento a voce alta dopo parecchi minuti di silenzio - Immagino che le domande di rito te le abbiano già poste, ogni altro intervento al riguardo sarebbe superfluo e inutile.

    La voce uscì filtrata dall'elmo, suonando metallica e robotica. Non si presentò. almeno per il momento, e nemmeno espanse il suo cosmo minacciando un qualche attacco. Rimase semplicemente in attesa, distante dagli altri due, fissando con la maschera priva di espressione in direzione del cavaliere.


    b6KmIUaNarrato | Parlato | Pensato |



    Divinity is not the only path to enlightenment.

    STATO CLOTH ✧ Integra, indossata
    FISICO ✧ Ottimo
    STATO PSICOLOGICO ✧ Ottimo
    ALTRO




    Blurred is the boundary between creator and destroyer.
    ✧ nome tecnica ✧

    Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Quisque vestibulum augue vitae leo semper scelerisque. Praesent a viverra odio, ut aliquet nunc. Fusce accumsan massa sed lectus porttitor pharetra.



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    denego quod immotum - prelude
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    L'attesa fu straordinariamente breve. Cosmi enormi si precipitarono sulla sua posizione, insieme ad altri che avevano verosimilmente aspettato fuori dalla Lacrima.

    Efficienti.

    Tre cavalieri neri, tre armature simili alla sua.
    Una sequela di domande dirette dal primo arrivato, commenti sprezzanti dagli altri.
    Non si sforzò neppure di sondare le loro menti. Era chiaro che tipo di individui avesse di fronte.
    La situazione, dopotutto, poteva essere largamente fraintesa: un cosmo sconosciuto - sebbene dalla traccia sicuramente inconfondibile, per i compagni del suo predecessore - in grado di farsi strada fino a quel luogo senza forzarne l'accesso.
    Forse avevano pensato che fosse in atto un'altra massiccia invasione, come quella avvenuta tempo prima? I rapporti dettagliati di Rei gli avevano rivelato così tanto, rispetto a quegli avvenimenti, da farlo riflettere a lungo su quanto dovesse essere stato difficile sentirsi assediati nella loro stessa casa, da forze tanto brutali.

    Law aprì la parte frontale dell'elmo, rivelando il volto ancora segnato da qualche cicatrice in via di assorbimento sul lato sinistro, dove era stato colpito più duramente dal Photon Burst del Re Santo.

    Cosa sia successo di preciso a Rei non so dirtelo. Di fatto, non l'ho mai incontrato.
    Posso solo dirvi che, per ragioni troppo complesse da discutere ora come ora, ha deciso di abbandonare l'Ordine, lasciando il suo posto a me, il che dovrebbe rispondere anche alla tua terza domanda.
    Il mio nome, per quanto non ci veda questa grande importanza al momento, è Lawrence.


    L'appellativo col quale si era presentato l'altro, "Darth Anarygon", lo fece riflettere su ciò che aveva da poco letto. A quanto pareva, quella generazione di Cavalieri Neri aveva adottato il costume dei primi dodici, dandosi una nuova identità, un nome che rispecchiasse il suo status.
    Lui stesso aveva cercato di nascondersi dietro a un nuovo nome. Himeros, "ardente", come Conley o Conleth, che significava "fuoco sacro".
    No, quel nome era troppo legato alla sua debolezza, a un momento del suo passato che avrebbe sempre rimpianto per la stagnazione e l'inutilità nella quale stava affondando.
    Solo in quel momento si ricordò di una cosa, una parola che aveva captato a contatto con la mente del sicario della Grado. Lo pensava in continuazione, come un mantra, probabilmente per proteggere i suoi pensieri da intrusioni esterne: "p.o.i. Hybris va eliminato". Soppesò quel singolo elemento, assaporandone il significato. La tracotanza, lo spregio nel confronto dell'ordine divino. Sorrise. Si, infondo si trattava solamente di un gioco.

    Se però cercate un nome da incidere sul trono vuoto nella sala del Consiglio, allora potete chiamarmi Hybris.

    Non sapeva quale fosse il motivo, ma una sorta di feroce sensazione prese a bruciargli in petto. Credeva che si sarebbe trovato in difficoltà in una simile situazione, dovendo mediare con uomini più potenti ed esperti di lui, ma incredibilmente si sentiva quasi esaltato.

    Sono qui per adempiere all'ultima, anzi a dire il vero all'unica richiesta del mio predecessore.
    So che siete già a conoscenza degli antichi progetti da lui ritrovati, relativi alla costruzione di una base mobile. Sono qui per questo.
    I piani, per come sono stati concepiti, riguardano quasi esclusivamente la Lacrima e poco più: una struttura sferica di rivestimento in grado di proteggere questa gigantesca costruzione. I disegni che avete visto anche voi sono relativi proprio a questo.
    In pratica, si tratta di una piccola stazione orbitale predisposta all'attacco.

    Interessante, senza dubbio... ma ormai obsoleto.
    Non da un punto di vista tecnologico, sia chiaro: è dell'idea che sto parlando.
    Far innalzare la Lacrima in cielo è un retaggio di guerra, senza dubbio pensato per unire il potere di più artefatti simili spostandoli con agio e molto velocemente. Una simile macchina sarebbe utile, ma funzionale soltanto al combattimento.
    E in questo momento, soprattutto con Atlantide che diventa ogni giorno più aggressiva e arrogante - per non contare le restanti potenze in gioco - a noi serve qualcosa di lievemente diverso, a mio giudizio.

    Per questo motivo ho deciso di apportare qualche piccola modifica.


    Tese la mano nel vuoto in un movimento fluido, raggiungendo con le dita una piega dello spazio, dalla quale recuperò un oggettino nero e oro dalla forma di un piccolo tetraedro.
    Fece scorrere una minuscola quantità di cosmo attraverso di esso, attivandone i circuiti di orium nero, che subito proiettarono una serie di immagini tridimensionali. Arrivare a quel punto di perfezione grafica dei dati conservati era stato piuttosto facile, una volta esplorato il meccanismo degli holocron, unendo la sua maestria sulla mente a un'emanazione energetica codificata direttamente nel minerale caotico.

    Le immagini mostrate erano quelle dell'isola, riprodotta in scala, con tutti gli elementi più riconoscibili: il vulcano, il castello, il villaggio e le alte mura nere al largo.

    Ho pensato che sarebbe stato più interessante agire sull'interezza di Death Queen Island. Dai miei calcoli dovrebbe essere possibile, ma ovviamente si tratta ancora di congetture al momento attuale.
    In questo modo non avremmo solo un'arma orbitale, ma una base difendibile, al di fuori da qualunque disputa territoriale e lontana dalle sciocche pretese di regnanti o servi.

    Una casa.


    Quasi rispondendo alle sue parole, la massa dell'isola olografica si separò dal mare, sollevandosi nel cielo, circondata da un grande anello rotante.

    iUrqkqC

    Non vi mentirò: sarà un'impresa. Al momento le risorse materiali o umane in nostro possesso, sempre secondo le mie stime, non sono sufficienti per completare il progetto. Dovremo svolgere dei preparativi, capire come muoverci, coordinarci. Ognuno di noi dovrà avere il suo compito, per migliorare le probabilità di successo.

    Ma è possibile.


    La sua voce si abbassò improvvisamente, sottolineando il cambio di tono con una lunga pausa. Stava per mettere le carte in tavola, come preventivato fin dall'inizio.

    Scoprirete però che la mia competenza e i miei poteri saranno fondamentali ai fini di completare il progetto.
    Quindi ditemi, Alchimisti: per raggiungere questo obiettivo, sarete disposti ad affidarvi a me?




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    Necronomicon
    Colui che riuscisse a far propri i segreti del Necronomicon, sarebbe in grado di ampliare il potere della propria mente, divenendo in grado di utilizzarla come un’arma vera e propria. Tale capacità consente di proiettare immagini, idee, stimoli e sensazioni direttamente nel cervello di un soggetto, modificando in modo realistico la sua percezione della realtà.
    Non si tratta di rendere una mosca simile a un dragone o una palude a un campo di fiori. No. Al contrario, è la possibilità di ingannare il pensiero del nemico rendendo assolutamente reali -all'interno della sua mente- le più svariate e terribili minacce.
    Il sistema nervoso è sottoposto a uno stress tale da subire profondi fenomeni di shock, che possono esitare in veri e propri danni neurologici. [Illusioni Mentali]
    Il libro nero racchiude infinite nozioni a proposito delle creature che popolano il Multiverso fallimentare. Alcune di esse hanno vissuto nascoste da qualunque altro sguardo per eoni, altre erano temute e venerate come divinità da interi sistemi planetari. Occupando una dimensione normalmente preclusa all'uomo, i Grandi Esseri possono essere conosciuti e concepiti solo in parte.
    Attraverso lo studio del Necronomicon vengono rivelati i segreti utili a richiamare in combattimento una forma fisica opportunamente vincolata di questi esseri, ben lontana dalla grandiosità del loro potere originale, ma estremamente più stabile e controllabile, nonché relativamente meno nociva per l’integrità dimensionale. Il processo rende inoltre perfetto il collegamento tra le creature e l’Alchimista, che può quindi dirigerne i movimenti alla perfezione col semplice pensiero e minime fluttuazioni cosmiche. [Evocazioni]
    La loro natura caotica emerge, oltre che nella forme atrocemente distorte, anche in un oscuro potere: ogni eventuale danno inflitto dai loro attacchi penetra nel corpo del nemico attraverso i nervi e raggiunge il cervello, accumulandosi come una sorta di veleno con la continua esposizione. Se volessimo tentare di spiegare in maniera scientifica gli effetti provocati da questa insolita attività cerebrale, potremmo assimilarli a un quadro misto di onde Alfa e Gamma (tipiche rispettivamente della veglia a occhi chiusi e degli stati di allerta). Il soggetto che si ritrova in questo stato comincia a sperimentare gradualmente un profondo senso di inquietudine, mentre si fa strada nella sua mente la consapevolezza della realtà nascosta dal Velo di Urano.
    Soverchiando gradualmente le normali percezioni, la visione di minuscoli frammenti del Multiverso Sottosopra si sovrapporrebbero alla normale conformazione del nostro, rivelando la composizione di innumerabili mondi di follia e terrore. Se perfino le menti più forti e inattaccabili arrivano a esitare, vivendo questo fenomeno, una volontà debole potrebbe addirittura perdersi di fronte alla consapevolezza di ciò che esiste oltre, scivolando inevitabilmente verso la pazzia e smarrendo ogni traccia di sanità. Un passo dietro l’altro, verso l'orrore cosmico.

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    Apokalypsis è l’atto stesso di fendere i veli che sono la struttura delle dimensioni note e ignote, creando lacerazioni, aprendo portali e vie attraverso questi luoghi, collegando due punti anche lontanissimi tra loro. Per un uomo, un combattente, un tale potere concede infinite possibilità: il tessuto stesso della realtà diviene malleabile e può essere manipolato in molti modi diversi, rendendolo più o meno denso, instabile o torcendolo. Le vere e proprie aperture, i portali che vengono creati, possono assorbire certi quantitativi di potenza prima di collassare ed è possibile sfruttarle per veicolare anche la propria offesa, oppure, banalmente, per spostarsi.
    L’atto di rivelazione, mediato da un potente Cosmo, permette di piegare la struttura dimensionale in maniera più evidente, provocando spostamenti di massa, tremende deformazioni e scompensi di pressione assimilabili per potenza al concetto di "telecinesi", malgrado il controllo sia più impreciso. Muovendo sé stessi nello spazio -oppure lo spazio in relazione a sé- si possono provocare spostamenti paragonabili alla levitazione e al volo. [Dimensioni]

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    Edited by Him3ros - 26/11/2020, 18:27
     
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    In qualche istante Lars fu al fianco di Isaac, mostrando le zanne verso lo sconosciuto pur senza aggredirlo apertamente.
    Poco più tardi si palesò anche Estelle e rimase in silenzio qualche secondo prima di esprimere interesse e attendere nuovi sviluppi.
    Quanto a lui, ascoltò le parole di colui che si era appena presentato come Lawrence, o Hybris, soppesando le implicazioni che ciò che stava comunicando loro avrebbero avuto: Rei era davvero sparito senza neanche un qualche genere di preavviso? E aveva scelto quel giovane per sostituirlo sia come terzo Alchimista Supremo, sia come detentore del progetto di decollo della Lacrima?

    Non che non volesse fidarsi, dal momento che il solo fatto che l'armatura nera reagisse alla sua natura era un segnale abbastanza chiaro, ma gli sembrava tutto troppo... affrettato? Improvviso? Al limite del sospetto?

    Che cosa non sappiamo qui sopra? Che è successo nel Sottosopra?
    Rei...


    Il fatto che il nuovo venuto fosse a conoscenza dei piani ritrovati dal suo predecessore e che avesse - a suo modo di vedere SCALTRAMENTE - osato spingersi a pensare di modificarne la portata fino a comprendere l'intera isola ed ottenere così un vantaggio politico-territoriale lo mise immediatamente sotto una luce positiva ai suoi occhi.

    Si prese una manciata di secondi per processare e poi posò lo sguardo su Hybris, Anatexis ed infine Nemesis prima di prendere parola.

    Sei a conoscenza di cose che Rei si sarebbe portato nella tomba piuttosto che rivelare a qualcuno indegno di conoscere, sei venuto qui a parlarne con noi quando avresti potuto tenerle per te.
    Non posso dirti che hai ottenuto la mia totale fiducia, ma per certo l'hai fatto con la mia attenzione.
    L'idea mi intriga e sono disposto a saperne di più, pur riservandomi di poter dire la mia una volta che ne avremo parlato più approfonditamente. Diciamo che sono disposto ad affidarmi se la cosa è reciproca.

    Questo, prima ancora dell'eventuale risultato del progetto, è anche il tuo posto, se vuoi e puoi rimanere da questo lato più di quanto non abbia potuto Rei.
    Vieni, Hybris, e seguitemi ragazzi.
    E' il caso di rendere questo incontro ufficiale e registrare nel portone la traccia di Lawrence.


    Si avviò verso la sala del Consiglio e rilasciò una piccola quantità di energia per sbloccarne l'accesso.
    Chiese al nuovo Gemini Nero di toccare le enormi lastre di Orium decorato e di emettere brevemente il suo cosmo in modo che fosse ricalibrato l'accesso rispetto a quello di Rei, poi si recò al suo scranno invitando gli altri a fare altrettanto.

    Se non avete altro da aggiungere lascerei la parola al nostro nuovo membro del Consiglio, altrimenti esprimetevi prima che si addentri nelle sue esposizioni.

    Sprofondò sul trono e lasciò incuriosito che fossero gli altri a parlare.

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    NOME » Isaac, Darth Anarygon
    ENERGIA » Nera
    CASTA » Black Saint
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    CORPO » Ottimo.
    MENTE » Cosa caz- sta succedendo?!
    STATUS ARMATURA » Ottimo, indossata.
    RECAP »

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  7. Lars Stark
     
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    A quanto pare il così detto “novellino” non era pericoloso, però Lars continuava a non fdarsi, anche perché non aveva ancora risposto in maniera esauriente su Rei, nel senso ok non sapere cosa fosse successo, ma dubitava che veramente non sapesse nulla, ma su questo punto era megluio non insistere, anche se era un po’ incazzato perché se c’erano problemi nel Sottosopra perché rei non li aveva resi tutti partecipi senza scomparire così?
    Lars strinse i pugni con foga e diede uno sguardo a Estelle e a Isaak, fin ora loro erano gli unici “vecchi” compagni che erano rimasti dopo l’attacco dei vecchi alchimisti e dopo l’abbandono di Gabriel e Candice, cioè adesso anche senza Rei era decisamente tutto in mano davvero a loro.

    “Maledizione, non è “comportarsi da Rei” questo.”

    Affermò il leone nero, sinceramente l’idea di fidarsi così di “botto” del nuovo gemini nero non lo faceva stare per nulla tranquillo. Cioè che cosa sapevano di questo “Lawrence” che tra l’altro se fosse stato più “aggiornato” avrebbe dovuto pure sapere che quando ci si riuniva al Consiglio nella Lacrima bisognava sempre seguire la procedura di chiamarsi almeno con il nome antico da alchimista. Invece no “quello lì” si era presentato con il suo nome presunto vero, e stava dicendo che caso mai ci fosse voluto proprio un nome antico da incidere al suo trono allora ci sarebbe stato solamente perché se l’era dato adesso.
    Lars fece una faccia decisamente poco convinta, quel tipo non gli piaceva proprio ogni minuto che passava, ma come diceva Isaak conosceva cose che solo Rei gli avrebbe potuto lasciare, quindi se si fidava Iui , allora il leone nero non doveva permettersi di replicare, ma una solo cosa sarebbe stata certa. Lars avrebbe scoperto chi era in realtà quel Lawrence, non sapeva perché, ma nascondeva qualcosa che non voleva dire per evitare casini ovviamente, però non era sincero e loro ormai erano un gruppo che non si nascondeva nulla,e avrebbe scoperto che fine aveva fatto Rei.

    “In ogni caso pare che tu sappia molte cose che avrebbe detto solo Rei e potresti essere affidabile, ma sappi che, in un secondo momento, mi dovrai portare nel Sottosopra personalmente a verificare la sparizione di Rei a costo di costringerti a portarmi con la forza.”

    La frase di Lars finì lì perché quello era quello che doveva dire in pubblico perché interessava comunque tutti, invece quello che interessava a Lars in maniera più “stretta” glie lo avrebbe detto in “privato” con la telepatia, mentre Black Gemini illustrava la situazione e parlava dell’isola come stazione orbitante facendo vedere il progetto dopo averlo seguito .

    << Senti Hybris. Ti lascio fare solo perché abbiamo bisogno di un alchimista di gemini che si occupi di questo progetto, ma sappi che tu non mi piaci e scoprirò che cosa nascondi in verità.>>

    Lars tornò a concentrarsi sulla stazione/ isola, incrociò le braccia.

    “Ummm almeno dall’ aspetto finale della modifica, la base non verrebbe fuori una specie di luna orbitante stile fantascienza anni ottanta, come quella che ho visto nei progetti e già la cosa sarebbe diversa, tuttavia il progetto è molto ambizioso, immagino che per realizzarlo ci vorrà tempo e già Rei ci aveva avvisato e lo avremo,e ognuno farà il,suo per farlo crescere ma …”

    Ecco, che finalmente l’occasione di dirlo pubblicamente si era presentata, visto che gemini voleva assumersi la responsabilità del progetto. Lars camminò per la stanza del consiglio raggiungendo il suo trono senza sedersi.


    “Se tu vuoi che ci affidiamo a te significa che sei molto sicuro dei tuoi poteri, quindi immagino che potresti anche darci una …come dire …”garanzia di successo”? Se ti lasciamo fare? ”





    ZYUrYpl


    Narrato, Parlato "", Pensato °°, Telepatia<<>>, parlato esterno".





    Riassunto e Dati

    tenor
    Nome:Lars Stark
    Stato fisico:buono
    Stato Psicologico:buono.
    Armatura:Black Gold del Leone [livello 6]
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Nera
    scheda: Ul2sXA1



    Riassunto









    azioni:











    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Violateed è stato fatto apposta per utilizzo in Saint Seiya Final-Armageddon GDR .

     
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    Lasciò agli altri il tempo di elaborare le sue parole, vivere le loro emozioni nel modo più naturale possibile.
    Nel mentre espanse le sue percezioni quel tanto che bastava per captare i pensieri più pressanti ed evidenti, senza tuttavia invadere la coscienza dei suoi interlocutori in maniera diretta.
    Il sussurro di Dákryon lo attraversò come un brivido. In quell'occasione gli avrebbe fatto comodo anche il suo potere. L'empatia, in politica, avrebbe di certo aiutato a smuovere le giuste acque.

    Forse mi sono espresso male. Per come la vedo io, "affidarsi a me" non deve comportare necessariamente fiducia da parte vostra. Io non mi fido di voi. Come potrei? Ci conosciamo da una manciata di secondi.
    Sono solo convinto del fatto che la reciproca necessità sia sufficiente a unirci, in questo caso. Io ho un compito da portare a termine e voi... voi avete un disperato bisogno di rivoluzione. Di un nuovo inizio. Le sorti di questo Ordine sono così assurdamente altalenanti che il solo studiarne la storia mi ha dato il mal di testa.


    Spostò leggermente lo sguardo su quello che pareva il più nervoso e rude dei tre.

    Non aver paura di parlare chiaramente, fratello. - disse in un sordido accento americano, che malgrado le sue origini non faceva minimamente parte di lui. - Le minacce è meglio farle a voce alta, in modo che tutti le sentano. E tra l'altro, non ho capito il tuo nome.

    Come dicevo, non importa che vi fidiate o meno.
    Per quanto riguarda le visite guidate nel Sottosopra, sei il benvenuto. Tuttavia, se volessi nasconderti qualcosa in quel luogo, potrei farlo senza alcuna fatica. Nemmeno io ne conosco la reale estensione, senza considerare che - se lo volessi - controllandone il centro potrei occultare interi universi con un battito di ciglia e tu non lo sapresti mai.
    E Rei non è più nel Sottosopra. Non per quanto ne so io, almeno. Non vedeva l'ora di andarsene e sarebbe davvero poco sensato se fosse rimasto.
    Se vuoi scoprire qualcosa su di me, invece, ti accontento subito. Magari vi aiuterà a farvi la giusta idea.


    Aprì le braccia e sollevò il mento, un gesto che sarebbe parso strano in qualunque contesto. Le rune si illuminarono di colpo, mentre le placche dell'armatura nera si mossero e si separarono, esponendo tutta la parte superiore del corpo alla loro vista.
    Le cicatrici, per quanto in via di riassorbimento, erano ancora più che vistose.
    Il braccio mostrava una netta linea di intersezione dove i tessuti erano stati attaccati forzatamente a circa metà dell'omero e il colore della pelle variava da un centimetro all'altro.
    Un grosso segno a V dalla linea frastagliata tagliava il petto in orizzontale e un altro segno perpendicolare risaliva dal collo verso la mascella. I fori lasciati dall'assassino mascherato erano sparsi per tutta la superficie del corpo. Quelli che in un primo istante erano parsi come fori di un ago erano degenerati in piaghe, forse a causa del veleno, e avevano violentemente dilatato il tempo necessario alla completa guarigione. Estrarre il cosmo nocivo dai tessuti non era certo uno scherzo, non al suo livello.

    Dubito fortemente che possiate trovare informazioni o segreti sulla mia identità. A meno che non abbiate stretti contatti confidenziali col Grande Tempio o la Fondazione Grado, ovviamente. Sono gli unici ad avere qualche conoscenza utile e - per buona misura - entrambe queste organizzazioni hanno cercato di uccidermi. Non mi vergogno ad ammettere che ci siano quasi riusciti. Ma ora sono qui.
    Ci sono molte cose che ci accomunano. Conosco la storia di Mal'al, uno dei fondatori, e di come voi l'abbiate sconfitto. Io ho dovuto affrontare il mio antico maestro Aleksander, suo fratello. E questi sono i segni della mia battaglia. Una battaglia che ho condotto contro la stupidità e l'ottuso rigore di un culto.
    Se davvero la fiducia per voi è così importante, allora fidatevi di queste cicatrici e non delle mie parole.


    Finita la sua piccola, scenografica presentazione a favore del pubblico, lasciò che Black Gemini tornasse a rivestirlo interamente, lasciando scoperto solo il volto, in modo da non interrompere il contatto visivo.

    Seguì con calma Anarygon nella sala del consiglio, prendendo tempo, permettendo alle sue parole di sedimentarsi e attecchire. Gli altri Alchimisti non erano certo la platea più facile o permissiva che avesse affrontato, ma aveva ancora un paio di punti interessanti da discutere per rendersi il più accattivante possibile ai loro occhi.

    Veniamo alla pratica ora. Prima di procedere voglio parlare con voi a proposito di alcune cosette molto specifiche. Vi prego di ascoltarmi fino in fondo prima di rispondere, in modo che comprendiate l'interezza di ciò che sto di proporvi.

    Prima di tutto: ho avuto modo di parlare con alcuni dei civili e dei soldati. Sono venuto a conoscenza di ciò che è stato fatto in questi anni, constatando un pauroso calo di attività nell'ultimo periodo. Ovviamente non è una situazione sostenibile: abbiamo bisogno di più uomini e i metodi di reclutamento impiegati da alcuni di voi non sono per nulla efficienti. Ho saputo di selezioni brutali applicate alle comunità di sopravvissuti incontrate. Devo forse spiegarvi io come e perché l'atto di macellare esseri umani senza dar loro alcuna possibilità non sia un metodo di reclutamento efficiente? Non c'è niente di più urgente, ora come ora, di rimpolpare i nostri ranghi. Anche chi non dispone di un grande potenziale cosmico può essere addestrato. O potenziato. Dovreste sapere meglio di me che, talvolta, un uomo comune dotato della giusta motivazione... o magari di un'arma da fuoco... potrebbe ribaltare una situazione altrimenti disperata.
    Oltretutto non abbiamo bisogno solo di soldati, ma anche medici, ingegneri, operai, scienziati, botanici, agricoltori e infinite altre aree di competenza che non possono essere dimenticate. Banalmente, non possiamo tralasciare donne e bambini. Si tratta di sopravvivenza, dopotutto.
    Per questo motivo, chiedo che mi venga affidata la responsabilità di ogni singola missione di recupero civili. Al momento, grazie ai miei poteri, non mi servono altri uomini né mezzi oltre a quelli che già possiedo per portare a termine le operazioni, perciò per voi si tratterà soltanto di lasciarmi fare in piena libertà.


    Non sapeva ancora se quei tre fossero animali intelligenti e pensanti oppure burattini votati a chissà quale causa, ma perfino un folle gli avrebbe dato ragione. Quello che cambiava era solo il processo mentale.

    Secondo: a me è stato affidato il sapere necessario per compiere l'impresa di trasformare questo scoglio in una fortezza inattaccabile, perciò mi farò carico anche di ogni aspetto organizzativo e - nel limite delle mie possibilità e competenze - anche pratico al fine di riuscirci.
    Mi affiderò a voi per tutto ciò che comporta i vostri campi di influenza e gli incarichi più importanti, ma è fondamentale che sia io a dirigere questi lavori e portarli a termine. Per voi, anche in questo caso, si tratta di uno scarico di responsabilità. Non abbiate paura: decideremo di volta in volta quali siano i passi da compiere, dopo che vi avrò illustrato nei dettagli ciò di cui abbiamo bisogno.
    Ah, per inciso
    - disse interrompendo il discorso ricordandosi quel particolare commento - si tratterebbe di un'isola volante, non di una palla.

    Terzo: una volta completata l'opera, avremo a disposizione non solo una nuova base, pensata per il nuovo mondo che forgeremo, ma anche una formidabile arma, il cui potenziale dipenderà unicamente dalla nostra fantasia nell'utilizzo del pieno potenziale della Lacrima.
    Ma noi, che guardiamo al futuro, non dobbiamo dimenticarci gli insegnamenti del passato. Il genio di Ataraxia ci ha donato le Lacrime, ma è stata la sua stessa follia a distruggere ogni cosa, compresa la nostra forza come ordine. Non possiamo permettere che la pazzia di un unico elemento faccia crollare tutto come un castello di carte, perciò ogni singola decisione riguardante l'uso della nostra futura base, che sia un atto di guerra o un colpo di testa di uno di noi andrà messo al vaglio e non si procederà se non con una decisione UNANIME del Consiglio.


    Era fondamentale mettere le mani avanti. Prepararsi. Mettere le cose nella giusta luce.
    Quel tipo di condizione non poteva essere ignorata, non quando stava per concedere a degli sconosciuti un tale potere.

    Questo è ciò che chiedo. Anzi, è ciò che pretendo. Non ritengo utile discutere alcun patteggiamento, dato che ogni punto è pienamente ragionevole e assolutamente non impegnativo da mantenere, per voi.
    Tuttavia non sono né stupido né ingenuo. Conosco, anche se non per esperienza personale, i meccanismi interni che regolano quest'Ordine e mi rendo conto che le mie pretese vadano un po'... incoraggiate.
    Fortunatamente per me, io possiedo qualcosa che praticamente nessun altro potrebbe offrirvi: sicurezza. Questa è, diciamo, l'unica "garanzia" che vi posso offrire. Sempre che mi "lasciate fare".
    E no, non parlo di una scappatoia, ma di un vero e proprio rifugio in caso di secondo outbreak della Corruzione. Noi tutti sappiamo quanto pericolosa sia questa piaga. Nessun luogo nel Multiverso è al sicuro da essa. Il mondo materiale e perfino i piani e i semipiani spirituali sono alla sua mercé, anzi, molti sono già stati attaccati e disgregati, portando un disequilibrio nella composizione della realtà.

    Da quello che so conoscete più o meno bene il mio Sottosopra. Per la sua stessa natura caotica non può essere infettato dalla Corruzione, che si basa sullo schema di vita della nostra realtà attuale. Ci siete già stati per un motivo o per l'altro... ma forse non sapete che soltanto io - o qualcuno che possieda particolari artefatti creati da un dio antico - posso accedervi liberamente senza perdermi nella sua infinita estensione. E io posso disporre di quel multiverso come più desidero, perfino gestendone una parte perché sia relativamente priva di pericoli o rischi per la salute mentale di chi la abita.
    La mia offerta è questa: una tasca dimensionale sicura, a vostra piena disposizione per proteggere voi, i vostri uomini e i vostri affetti in caso questa realtà divenga invivibile, se tutti noi dovessimo fallire nel compito di contenere l'insensatezza generata da Ponto.
    E così accontentiamo anche l'impulso turistico dello Zio Sam, qui.

    Cosa ne pensate? Abbiamo un accordo?




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    Necronomicon
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    Non si tratta di rendere una mosca simile a un dragone o una palude a un campo di fiori. No. Al contrario, è la possibilità di ingannare il pensiero del nemico rendendo assolutamente reali -all'interno della sua mente- le più svariate e terribili minacce.
    Il sistema nervoso è sottoposto a uno stress tale da subire profondi fenomeni di shock, che possono esitare in veri e propri danni neurologici. [Illusioni Mentali]
    Il libro nero racchiude infinite nozioni a proposito delle creature che popolano il Multiverso fallimentare. Alcune di esse hanno vissuto nascoste da qualunque altro sguardo per eoni, altre erano temute e venerate come divinità da interi sistemi planetari. Occupando una dimensione normalmente preclusa all'uomo, i Grandi Esseri possono essere conosciuti e concepiti solo in parte.
    Attraverso lo studio del Necronomicon vengono rivelati i segreti utili a richiamare in combattimento una forma fisica opportunamente vincolata di questi esseri, ben lontana dalla grandiosità del loro potere originale, ma estremamente più stabile e controllabile, nonché relativamente meno nociva per l’integrità dimensionale. Il processo rende inoltre perfetto il collegamento tra le creature e l’Alchimista, che può quindi dirigerne i movimenti alla perfezione col semplice pensiero e minime fluttuazioni cosmiche. [Evocazioni]
    La loro natura caotica emerge, oltre che nella forme atrocemente distorte, anche in un oscuro potere: ogni eventuale danno inflitto dai loro attacchi penetra nel corpo del nemico attraverso i nervi e raggiunge il cervello, accumulandosi come una sorta di veleno con la continua esposizione. Se volessimo tentare di spiegare in maniera scientifica gli effetti provocati da questa insolita attività cerebrale, potremmo assimilarli a un quadro misto di onde Alfa e Gamma (tipiche rispettivamente della veglia a occhi chiusi e degli stati di allerta). Il soggetto che si ritrova in questo stato comincia a sperimentare gradualmente un profondo senso di inquietudine, mentre si fa strada nella sua mente la consapevolezza della realtà nascosta dal Velo di Urano.
    Soverchiando gradualmente le normali percezioni, la visione di minuscoli frammenti del Multiverso Sottosopra si sovrapporrebbero alla normale conformazione del nostro, rivelando la composizione di innumerabili mondi di follia e terrore. Se perfino le menti più forti e inattaccabili arrivano a esitare, vivendo questo fenomeno, una volontà debole potrebbe addirittura perdersi di fronte alla consapevolezza di ciò che esiste oltre, scivolando inevitabilmente verso la pazzia e smarrendo ogni traccia di sanità. Un passo dietro l’altro, verso l'orrore cosmico.

    Negazione del Quinto Postulato
    Apokalypsis è l’atto stesso di fendere i veli che sono la struttura delle dimensioni note e ignote, creando lacerazioni, aprendo portali e vie attraverso questi luoghi, collegando due punti anche lontanissimi tra loro. Per un uomo, un combattente, un tale potere concede infinite possibilità: il tessuto stesso della realtà diviene malleabile e può essere manipolato in molti modi diversi, rendendolo più o meno denso, instabile o torcendolo. Le vere e proprie aperture, i portali che vengono creati, possono assorbire certi quantitativi di potenza prima di collassare ed è possibile sfruttarle per veicolare anche la propria offesa, oppure, banalmente, per spostarsi.
    L’atto di rivelazione, mediato da un potente Cosmo, permette di piegare la struttura dimensionale in maniera più evidente, provocando spostamenti di massa, tremende deformazioni e scompensi di pressione assimilabili per potenza al concetto di "telecinesi", malgrado il controllo sia più impreciso. Muovendo sé stessi nello spazio -oppure lo spazio in relazione a sé- si possono provocare spostamenti paragonabili alla levitazione e al volo. [Dimensioni]

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    Estelle non reagì. Limitandosi a rimanere silenziosamente in disparte, lasciò che gli altri continuassero il proprio scambio di battute in modo più o meno civile. Non fu sorpresa dalla reazione impulsiva e irruenta di Lars, rimase quanto meno incuriosita dal modo di porsi di Lawrence, piuttosto diretto certo, eppure per alcuni versi molto calcolato, quasi premeditato. Si annotò mentalmente di osservarlo con attenzione nei prossimi momenti che avrebbero trascorso in riunione. Si avvicinò al Leone nero, poggiandogli con grazia una mano sulla spalla.

    Per quanto possa essere difficile da accettare, Rei se ne è andato o quanto meno non ricopre più la carica di terzo alchimista supremo: non ha senso intestardirsi su ciò. Quest'uomo è, di fatto, il successore di Darth Viathor, e per il momento è sufficiente. Sono certa che se volessimo approfondire con Darth Hybris la sua "nascita", se così vogliamo definirla, questo può essere fatto in sedi più consone, in tempi più appropriati.- esordì con tono calmo e senza inflessioni particolari, rivolgendosi a Lars. - La fiducia è qualcosa che va guadagnato, come anche Lawrence non ha mancato di sottolineare: consideriamoci, allo stato delle cose, collaboratori.

    Si focalizzò poi sull'ologramma proiettato dal terzo alchimista: il progetto era un'evoluzione della proposta di Rei fatta tempo addietro, se possibile ancora più ambizioso e difficile da realizzare. La sicurezza - rasente all'arroganza - non mancava di certo nel Gemini nero: apprezzabile, ma non sarebbe stata sufficiente da sola. Soprattutto - Estelle non riuscì a fare a meno di chiedersi - era davvero così fondamentale la presenza del terzo alchimista e la sua competenza? E cosa intendeva con "competenza"? I domini della terza armatura nera non appartenevano strettamente a quella realtà. Il sesto alchimista venne distratta dal flusso dei suoi pensieri da una luce improvvisa mentre i sensori dell'elmo catturavano veloci istantanee delle cicatrici che attraversavano il corpo di Hybris, molte ancora in fase di guarigione.

    Non c'è bisogno di tutta questa teatralità, per quanto debba ammettere che quelle ferite siano interessanti. Darth Nemesis, alchimista supremo della Vergine. - disse con un breve ed educato cenno del capo alla volta di Lawrence, prima di seguire Isaac verso la sala del consiglio.

    Avrebbe potuto offrirsi di curarle, sarebbe stato un lavoro da niente eppure non lo aveva fatto. Più il tempo passava e più l'impressione che quell'uomo le faceva diventava sempre più negativa. Prese posto al suo scranno accanto a Lars mentre Lawrence si lanciava nel suo monologo. Ringraziò di non essersi tolta la maschera delle vestigia nere: senza che potesse evitarlo il suo sopracciglio si alzò più e più volte durante il discorso di Gemini. Non che ci fossero concetti sbagliati nella sua esposizione - ad eccezione forse del terzo punto, basato completamente su speculazioni e dati astratti - ma ciò che dava da pensare alla donna era l'atteggiamento dell'alchimista. Condivideva il discorso della fiducia non reciproca, ma ciò che faticava a comprendere era il suo volersi mettere su un piano diverso ed elevato rispetto al loro, quasi fosse il nuovo Messia di cui tutti loro stessero attendendo trepidanti la venuta.
    Non era il momento di arrovellarsi su ciò, si disse, prestando quindi attenzione al discorso di lui.

    Sul primo punto hai in parte ragione, tuttavia non è nemmeno così semplice reclutare nuove persone. Molte non soddisfano i requisiti necessari e altre, nonostante l'addestramento, non sono in grado di andare oltre. Possiamo costellare l'intera isola con dei cartelloni pubblicitari "Entra anche tu nelle schiere dei Cavalieri Neri" e accettare qualsiasi persona si presenti alla chiamata, ma se anche così fosse, nel giro di una settimana ne rimarrebbero una manciata e niente di più. Non tutti possono arrivare da questo lato della barricata, è un dato oggettivo. E per quanto possa capire che il nostro compito sia di iniziarli e guidarli, allo stesso tempo essere le loro balie e tenerli per mano passo dopo passo sarebbe quantomeno stupido: prima di essere dei cavalieri, prima di essere semplici numeri nei nostri ranghi, sono innanzitutto delle persone, non delle scimmie da ammaestrare. Si possono migliorare i metodi di reclutamento, quello senza dubbio, ma della loro forza di volontà non ne siamo responsabili. Per quanto riguarda l'occuparti di trovare personale specializzato per l'isola ben venga.

    I led della maschera erano fissi su Lawrence, nell'unico tipo di contatto "visivo" che Estelle avrebbe tenuto durante quel consiglio.

    Sul secondo punto, tutto ragionevole. I dettagli di questo nuovo progetto, al momento, li conosci solamente tu ed è quantomeno logico che sia tu a fornirci indicazioni. C'è una buona possibilità di riuscita, con la pari collaborazione di ognuno di noi. Ah, per inciso, Anatexis si riferiva alla struttura che Rei ci aveva illustrato nella precedente riunione, una fortezza inespugnabile ma sicuramente meno funzionale ed aesthetically pleasing della tua.

    Il terzo punto lo lascerei a progetto realizzato. Non ha senso parlarne ora quando tutto ciò che ci attende non è altro che un'incognita. Inoltre, l'unanimità nell'utilizzare un'arma di quella portata mi sembra il requisito minimo.

    Era rimasta calma e pacata per tutto il tempo, nel tono quanto nel portamento. A tratti la voce filtrata dall'elmo sarebbe potuta suonare fredda e distaccata, ma non le importava: aveva smesso di curarsi di ciò che pensavano gli altri da parecchio tempo. Dopo una breve pausa si avviò a terminare il proprio discorso.

    Per quanto mi riguarda, hai la mia collaborazione. Permettimi tuttavia un suggerimento, non solo per questo frangente ma più generale: per quanto le tue proposte possano essere sensate e corrette, sarebbe meglio evitare di avere pretese di sorta. In tutta onestà mi stupisco che sia riuscito a concludere il tuo discorso senza...interruzioni. - accompagnò l'ultima parola mimando il gesto del virgolettato - No, non è una minaccia, ma una semplice constatazione. - aggiunse.

    Siamo pochi, e tutti sulla stessa barca che, nonostante tutto, sta ancora lottando per rimanere a galla: fino ad ora ci è riuscita, a malapena ma ci è riuscita. Non assumere l'atteggiamento da eroico e magnanimo salvatore, unico baluardo di speranza: quello che ci serve è soltanto un terzo alchimista supremo. Dimostra con i fatti che sei tale.

    b6KmIUaNarrato | Parlato | Pensato |



    Divinity is not the only path to enlightenment.

    STATO CLOTH ✧ Integra, indossata
    FISICO ✧ Ottimo
    STATO PSICOLOGICO ✧ Ottimo
    ALTRO

    Blurred is the boundary between creator and destroyer.
    ✧ nome tecnica ✧

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    Edited by Elle¬ - 30/11/2020, 18:51
     
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    Ora che erano tutti seduti al proprio posto e Hybris aveva iniziato a parlare, Anarygon prestò la massima attenzione ad ogni singola frase, cercando di scoprire il più possibile anche leggendo tra le righe.
    Come avevano già chiarito, nè i tre si fidavano di lui, nè lui di loro, perciò si trattava di una misura necessaria, che l'Acquario si premurò di accompagnare ad uno scan delle fluttuazioni della sua anima: se avesse mentito o deliberatamente cercato di nascondere qualcosa, se ne sarebbe accorto.

    Fortunatamente non ci furono alterazioni tali da giustificare interruzioni improvvise, ma alla fine del suo lungo discorso, il portavoce rimase ancora un po' in silenzio.
    Virgo espresse le sue puntualizzazioni in maniera sorprendentemente pacata seppur velatamente pungente: era molto che non si incontravano nè tantomeno avevano avuto modo di parlare, ma lui constatò con piacere che stava riuscendo a mantenere il controllo sufficiente a non esplodere per direttissima.

    Quando ebbe finito di processare il tutto e riordinare il groviglio di considerazioni che gli erano balenate in testa abbassò il braccio che sosteneva il mento e portò le spalle contro la seduta.

    Discorso interessante.
    Partiamo dal terzo punto: l'unanimità sull'utilizzo di ogni tipo della Lacrima DEVE essere unanime. Questo artefatto gigante è l'eredità dei primi dodici che ci hanno spianato la strada, creato l'Ordine e nonostante un inizio decisamente "burrascoso" salvato le nostre vite concedendoci il loro potere per la battaglia finale successiva all'invasione.
    Sarebbe assolutamente FOLLE, oltre che completamente irrispettoso nei nostri e nei loro confronti, fare nuovamente lo stesso errore e lasciare che le pulsioni di qualcuno mettano in pericolo tutti. Questo concetto credo debba essere assolutamente indiscutibile, sono d'accordo con te.

    Torniamo quindi al primo: il reclutamento, a conti fatti, non c'è praticamente stato. La mattanza che descrivi rientrava effettivamente in alcuni ipotetici piani, ma oltre a non essersi verificata concretamente, sarebbe stata limitata al reclutamento di alchimisti. Anche qui, hai ragione, non ci servono solo loro, ma concordo anche con Nemesis: occhio a sprecare tempo ed energie preziosi con individui strappati dall'orrore della Corruzione. Ci sono anche i civili attualmente sull'Isola che potrebbero semplicemente essere istruiti ed assunti con le mansioni necessarie. Non sono una popolazione così numerosa, ma potremmo trarre vantaggio gli uni dagli altri invece di avere un villaggio di persone autosufficienti a cui offriamo protezione e tranquillità in cambio di qualche coltivazione. Ha funzionato perchè eravamo pochi, ma se vogliamo riportare quest'Ordine ai fasti che merita dovremo necessariamente lavorare su questo punto. Se vuoi occupartene, fa' pure.


    Fece una breve pausa voltando lo sguardo verso gli altri due e prendendo fiato, poi tornò a poggiare i gomiti sul tavolo e si sporse leggermente verso il nuovo arrivato.

    Ora veniamo alla parte in cui potresti indisporti.
    Ho la vaga impressione che tu voglia metterti in condizioni di poter un giorno rivendicare qualcosa in quanto "padre" del progetto, supportata da non troppo velate critiche al fatto che qui si sia battuta la fiacca o si siano sbagliati metodi finché non sei apparso pochi minuti fa. Vieni a - e cito testualmente - "pretendere" qualcosa in cambio di un progetto che abbiamo già visto ed immagazzinato, pur senza le tue modifiche e senza iniziare i lavori, e di una fantomatica salvezza all'interno del Sottosopra.

    Non ti nascondo che questo atteggiamento non ha un bell'effetto su di me e cercherò di spiegarti brevemente le mie ragioni.
    Non avremo un progetto in mano, ma l'idea di ingigantire il piano per toglierci completamente di mezzo le scocciature di Atlantide che rivendica territori sono passate anche per la mia testa, senza contare che SE - come affermi - Rei ti ha lasciato tutto in mano, sai benissimo che considerava quegli incartamenti una scoperta sensazionale per il bene dell'Ordine intero, non un suo patrimonio da concedere sotto qualche condizione. Se c'è da lavorare si lavora: diventerebbe la casa o almeno la base di tutti, quindi la responsabilità, come il potere decisionale, va suddivisa.

    In seconda battuta c'è un punto che mi ha fatto completamente ignorare la possibilità di prendere in considerazione le tue condizioni.
    Hai avuto contatti con il Grande Tempio, con la Grado e con Aleksander Seraf, il fratello del primo Alchimista Supremo del Leone e primo Re Santo a sua volta.

    L'hai detto anche tu: la fiducia reciproca è ovviamente fuori discussione, almeno fino a questo punto, ma posso almeno parlarti sinceramente come segno che forse un giorno potrà esistere.
    Non posso lasciarti sovraintendere in solitaria alcun progetto finché non si sarà instaurata quella fiducia.
    Vorrei credere che non accadrà mai nulla di simile ad un tuo continuare in un modo o nell'altro quei rapporti se non per smantellare le loro menzogne, ma comprenderai che è troppo presto per non avere legittimi dubbi, non ultimo il fatto che la situazione potrebbe essere esattamente opposta.
    Sicuro di non essere tu ad aver bisogno di noi per avere le spalle più coperte contro il putiferio che quelle due organizzazioni di fanatici ti hanno scatenato contro?
    Non stiamo parlando delle loro favolette, secondo cui l'armatura ti risponde soltanto se ti accetta, il fatto che indossi quelle vestigia non è una prova sufficiente. Dimostra tutt'al più che sei guidato da una forza interiore notevole e sei riuscito a mettere te stesso nelle condizioni di sopportare i poteri in esse celati.


    Durante tutto questo discorso il suo tono era estremamente tranquillo, non c'era alcun segno di alterazione o di allarme. Il suo spirito non aveva mostrato segni preoccupanti, ma c'erano mille circostanze in cui questo non si sarebbe rivelato neanche lontanamente abbastanza.
    Le parole che gli stava rivolgendo non erano conflittuali, erano semplicemente un'analisi tranquilla e accurata della situazione e delle sue parole.
    Volle dunque tentare di trovare un accordo che non accontentasse nè scontentasse nessuna delle due parti.

    Comprendiamoci, però, non sto dicendo che intendo sbatterti la porta in faccia e chiederti i progetti additandoti come potenziale spia o nemico: sto semplicemente constatando che sarebbe una mossa fin troppo rischiosa da parte mia accettare a testa bassa. Ho bisogno comunque dell'approvazione degli altri due, ma vorrei invitarti a rivedere le richieste sul secondo punto.
    Studiamo insieme questo progetto e mettiamo il meglio di noi per portarlo a termine. Ne beneficeremmo comunque tutti e sarà anche una buona occasione per iniziare a costruire quella fiducia che ora non possiamo permetterci a vicenda prendendo decisioni come si conviene ad un Consiglio.

    Che ne dici, Hybris? Vogliamo fare entrambi un passo l'uno verso l'altro e puntare insieme verso il futuro?



    Gli tese la destra, puntando lo sguardo su quello del nuovo Gemini.
    A quel punto era tutto, letteralmente, nelle sue mani.

    jKCbu34
    narrato | parlato | pensato | °telepatia°

    NOME » Isaac, Darth Anarygon
    ENERGIA » Nera
    CASTA » Black Saint
    ARMATURA » Black Acquarius, VI
    CORPO » Ottimo.
    MENTE » Overanalytic
    STATUS ARMATURA » Ottimo, indossata.
    RECAP »

    TECNICHE »


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  11. Lars Stark
     
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    Ok c’era da dire che essere stato chiamato lì durante la sua visita a Natalie e al suo piccolo Nathan non era sta una grande idea da parte di Isaak,visto che rischiava pure lui di essere preso a male, e ciò era la prima delle cose storte che stavano capitando in quella giornata a Lars, poi dopo arriva ovviamente il carico da novanta ovvero quel gradasso che aveva preso il posto di Rei e che si metteva a proclamare cose che poteva fare solo perché glie le avevano dette e di conseguenza era diventato “interessante” tutto ad un tratto per tutti per ovvie ragioni. Adesso andava bene tutto, ma cazzo quello lì agli occhi di Lars era uno che meritava una lezione con i fiocchi e non tanto per vedere chi ce l’aveva più lungo,non era più lo sborone di prima che si faceva dominare dalla “bestia” che era in lui, si quella c’era ma non veniva più fuori quando voleva lei, quindi lui non aveva più reazioni istintive o sentimenti contrastanti. No Lars era libero e aveva un ruolo da rispettare, ovvero quello di far rinascere il Nuovo Ordine dettato dalla Guida Isaak. Senza quell’equilibrio purtroppo le conseguenze erano solo fallimenti come era successo in Arabia con quei novellini scomparsi. No! MAI PIU’! Sarebbe successo! Tuttavia, a quanto pare il nuovo arrivato non aveva capito che se Lars aveva avuto la decenza di contattarlo telepaticamente per esporre cosa ne pensava di lui e che forse avrebbe voluto magari un confronto per verificare se davvero ci si poteva fidare, doveva essere solo una cosa tra lui e l’altro e naturalmente non doveva essere sbandierata avanti a tutti facendo fare a Lars sempre la figura del “bambino scemo che voleva solo mostrare il cazzo” senza però fare nulla effettivamente, tra l’altro nonostante Isaak avesse pronunciato il nome da alchimista di Lars diverse volte, quello faceva lo gnorri e faceva finta di non aver capito, irritante!. Eravamo alle solite Lars quella situazione lo faceva incazzare, non era lì per farsi prendere per il culo dal primo venuto, tra l’altro quello non era neanche “il primo venuto” per modo di dire, era come sospettava qualcosa di molto di più blasfemo che un novellino borioso, e se ne rese conto dopo quando l’altro ebbe quell’ attimo di teatralità, in cui aveva deciso di mostrare le sue cicatrici frutto dell’ inseguimento e della tentata uccisione da parte del Santuario e della Fondazione. Dunque quell’essere insignificante era pure stato un ex agente della Fondazione ed era stato forgiato addirittura da Re Sacro. Cioè quella situazione aveva del surreale del ridicolo, Lars doveva dunque fidarsi di un ex scagnozzo della Fondazione?

    °Cioè ma dico stiamo scherzando?°

    Lars sapeva bene quanto odiasse il Santuario e in particolar modo la Fondazione Thule, come diavolo aveva fatto a prendere l’armatura di Rei? Forse il vecchio gemini aveva visto qualcosa in costui che lo faceva tendere verso i dodici alchimisti e magari l’idea anche di essere stato cacciato come una bestia dal santuario lo rendeva adatto al ruolo, ma per Lars quell’ armatura era palesemente rubata, la rivoleva indietro a riporla vicino al trono del suo precedente proprietario piuttosto che darla in pasto a uno che è stato, un arma pericolosa contro l’ Ordine.
    Certo se in quel momento ci fosse stato Gabriel che era stato il Re Nero dell’isola , prima chi li tradisse scoprendo di essere sempre stato un titano, quel rifiuto del Santuario sarebbe stato un ottima cavia per i suoi esperimenti o lo avrebbe purgato con il fosforo altro che armatura di Black Gemini.

    “Tsk…Un ex leccapiedi della Fondazione dunque. Dovevo immaginarlo, ecco perché puzzavi così tanto di merda fin dal primo minuto che ti ho visto. Sai una volta “qualcuno” in quest’isola quelli come te li avrebbe sciolti nel fosforo bianco dopo averlo naturalmente fatto a pezzi lasciandogli dietro un agonia straziante che nemmeno nell’ oltretomba, gli Specter e Hades stesso saprebbe infliggere.”


    Strinse i pugni, mentre il suo cosmo iniziava a ribollire e la sua essenza magmatica a farsi vedere tra le sue dita facendo scendere gocce incandescenti e fumanti.
    Lars in quel momento mostrò un sorriso inquietante , mentre nei suoi occhi si potevano vedere chiaramente le fiamme dell’inferno e in fine in tutta quella interessante discussione prima che arrivasse ai punti cruciali e noiosi, sibilò qualcosa chissà se forse si era risvegliata la bestia?.

    “Tuttavia il fosforo bianco è finito da un pezzo e fa tanto Iraq anni novanta, ma si più rimediare. Ti sei mai scottato a mille gradi celsius?”

    Fu la sua solita frase che diceva ai sui nemici prima di combattere una frase detta di getto, che però presagiva guai, ma quando Estelle intervenne facendogli capire che Rei ormai non c’era e che bisognava collaborare comunque perché erano tutti nella stessa barca. Certo era strano come quell’ oggi Lars si sentisse pienamente d’accordo con tutto quello che stava dicendo lei, dopotutto qualche tempo fa era arrabbiato con Estelle perché era andata al Santuario senza avvertire nessuno, come se lui e Isaak non fossero esistiti quindi avrebbe pensato anche di sistemare lei, ma adesso no, no perché aveva ragione. Non era il momento di lasciarsi andare in questioni private, dopotutto i cazzi riguardante il fatto della Fondazione e che quello ne fosse stato un mandante poi pentito, potevano aspettare. Per fortuna di quello lì il giorno in cui Lars Stark lo avrebbe sciolto a mille gradi celsius non era quello di oggi. Lui si calmò facendo rilassare il magma che scomparve e i suoi occhi ritornarono verdi, anche perché pure lei nutriva dubbi sul nuovo venuto che nonostante il discorsetto prolisso sul progetto della base e sul fatto che volesse prenderne le redini del progetto era comunque rischioso dare tutto in mano a quell’elemento, inoltre c’erano ancora molte cose da valutare e Estelle ne descrisse parecchie. La questione delle reclute , non era in effetti facile trovarne, ma secondo Lars ce ne erano comunque di uomini volenterosi, bastava vedere il suo plotone.

    “Già non tutti sull’isola sono fedeli come il mio plotone, ma del resto non c’è più un Re Nero dopo che ci ha traditi, quindi è normale che sia così, la gente se ne frega e ha voglia di vivere nell’anarchia quando non c’è un capo. Dopotutto L’isola non è mai stata una dittatura, ma aveva necessità di Ordine e del Re e ha sempre vissuto seguendo il più forte come fanno i lupi in natura, seppure adesso la situazione non è così. Penso che riusciremo a trovare gente in ogni caso. Per quanto riguarda la storia della “tasca dimensionale” non ne capisco molto e anche se tutt’ora avrei comunque voluto fare un giro nel Sottosopra, mi inquieterebbe comunque l’idea di vagarci in eterno e di non avere una “Supercazzola magica intedimensionale”, tipo le chiavi del “multi coso lì…” di Giapeto che mi apri la strada per andarci, quindi qualcuno di esperto è necessario e visto che Rei ti ha istruito a fare quel “giochetto” va bene che del progetto te ne occupi tu, basta che ne valga la pena almeno il tempo di schiacciare quell’ esercito fatto di immondizia cosmica fanatica che sta ad Atlantide, ma tuttavia…”

    Lars si agganciò a ciò che aveva detto anche Isaak non era buono lasciare a quello tutto il potere di quel progetto, per lo meno ci voleva almeno qualcuno che potesse curare le sue mosse e vedere pure come se la cavava così al primo accenno di fallimento o di strani sotterfugi …fosforo bianco! Ehm… no…anzi specifichiamo fusione a mille gradi celsius e via terzo alchimista!E chi era più adatto ad una missione così noiosa , ma allo stesso tempo importante? Estelle e Isaak? Ma va perché disturbare loro? C’era Lars. Si esatto ! Lars voleva essere il suo supervisore, ma non perché gli piacesse fare il maestro o l’impiccione rompicoglioni di turno o per trovare il primo pretesto per scioglierlo, anche se l’idea era allettante non poco. Voleva solo essere sicuro che lavorasse bene e che si meritasse l’armatura di Rei, sennò per lui era un furto!
    Lars prima di parlare si pose d’innanzi a Darth Hybris con le braccia conserte.

    “Io accetto, ma voglio essere io personalmente a supervisionare l’operato di costui, quindi Nemesis e Anarygon. Vi chiedo solo di lasciarmi supervisionare il tutto. Non lo scioglierò almeno fino a quando non me ne darà lui l’occasione giusta o sarete voi ad ordinarmelo.”

    Lars girò lo sguardo sui presenti e alzò un sopracciglio facendo un sorrisetto, poi sciolse le braccia e le alzò al cielo girando su se stesso.

    “Cosa ne pensate? Abbiamo un accordo?”

    Lars si mise un po’ a ridacchiare perché aveva ripreso esattamente apposta l’ultima frase di Hybris, un po’ per sfotterlo per rispondere allo “sfottò” di lui precedentemente, visto che lo “Zio Sam” non era di certo uno zio carino che premiava tutti i suoi soldatini se prima non si comportavano bene come era richiesto.





    ZYUrYpl


    Narrato, Parlato "", Pensato °°, Telepatia<<>>, parlato esterno".





    Riassunto e Dati

    tenor
    Nome:Lars Stark
    Stato fisico:buono
    Stato Psicologico:buono.
    Armatura:Black Gold del Leone [livello 6]
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Nera
    scheda: Ul2sXA1



    Riassunto









    azioni:











    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Violateed è stato fatto apposta per utilizzo in Saint Seiya Final-Armageddon GDR .

     
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    Un senso di profonda stanchezza si affacciò ai margini della sua coscienza.
    Tentò di prendere tempo con un lunghissimo sospiro a occhi chiusi, mentre le sezioni dell'armatura si rinsaldavano nella loro sede.
    Visto il mancato successo di un approccio più vis-à-vis, si concesse di accomodarsi su quello che pareva essere di diritto il suo trono.

    Era dannatamente scomodo, esattamente come quella situazione in tutta la sua precarietà.

    La sua frustrazione lo portò a rifugiarsi in piccoli gesti di conforto umano, massaggiandosi la radice del naso e la fronte per pochi secondi, prima di prendere un altro lungo respiro.
    Doveva dormire di più. Soddisfare tutti i suoi compiti era seriamente estenuante, soprattutto dovendo anche perdere gran parte del suo tempo per perfezionare i progetti e gli effettivi adattamenti tecnologici del caso.

    Dunque.

    Sorvolerò sulla leggera dose di insensatezza che mi è giunta alle orecchie.
    Mi pare di aver specificato come il Santuario e la Grado vogliano entrambe la mia testa. Sono stato al servizio del Grande Tempio, è vero, ma a quanto pare ciò è avvenuto solo perché sono stati i Saint a salvarmi quando non avevo ancora risvegliato il cosmo e non - per puro esempio - voi.
    E lasciatemi aggiungere che è una storiella divertente perché mi trovavo per caso proprio qui nel Pacifico. Ma ancora una volta, lasciamo correre. Magari parleremo della mia carriera nella concorrenza in un momento più consono.
    Anatexis. Non ti ho mostrato il mio petto nudo perché volevo che osservassi i miei capezzoli, ma perché speravo che le mie cicatrici vi dimostrassero come i miei rapporti con le suddette parti siano conclusi. Tentativi di assassinio a parte.
    E no, non mi serve protezione, dato che possiedo già le chiavi del luogo ironicamente più sicuro dell'intero creato.
    Sperando che almeno questo punto sia chiaro, lasciati dire che probabilmente uno con la tua traccia cosmica può andare ben oltre i 1000 °C.


    Per la terza volta si assicurò di respirare con tutta la calma di cui era capace, prima di incrociare le braccia e appoggiarsi al freddo schienale del trono.

    Devo dire che apprezzo la tua foga, però. È molto stimolante. Dovremmo tutti prendere esempio dal tuo entusiasmo.

    Ora a te, Nemesis. Fraitendi una cosa fondamentale, per quanto mi riguarda: non mi sto prendendo nessun merito. Questa non è una mia idea originale. Io l'ho solo... sviluppata per farla aderire a tempi più moderni.
    Le mie pretese sono quanto di più normale si possa chiedere considerando che tra noi, come hai sottolineato anche tu, il rapporto è di pura collaborazione.

    Oh. Un'altra cosa.
    - disse poi rivolto a tutti.

    Avete più o meno approvato o almeno giudicato sensate le mie richieste per poi dirmi che non avrei dovuto nemmeno porle per iniziare? Che vuol dire?

    Le questioni legate all'unanimità vi piacciono, quindi passiamo oltre.

    I progetti: vedi Anagyron... non mi pare di aver detto che voglio fare tutto da solo. Non posso, di fatto.
    Quello che voglio dire è molto semplicemente che non intendo consegnare questi progetti in mano a qualcuno per poi voltarmi e fare solo la mia parte. Non lo ritengo né giusto né responsabile. Voglio avere il controllo di ciò che verrà fatto, siano modifiche, restauri o lavori ex novo. Non voglio che il mio sforzo venga vanificato da qualche droide ottuso che salda il cavo sbagliato. E questo credo che Virgo l'abbia capito.
    Questo è il mio lavoro. Il mio contributo.
    Osservatelo, studiatelo, interiorizzatelo finché volete. Il progetto in sé non ha segreti. Non ha backdoors.
    Quello che chiedo - giustificandolo - l'ho già espresso e fare richieste in futuro sarebbe semplicemente inutile, dato che vi basterebbe negarmele malgrado la "paternità" dei piani. Oltre a questo ti chiederei di ricordare che non sono tenuto a compiacere nessuno all'infuori di me stesso col mio atteggiamento. Io non punto a piacervi, né a farvi una faccina dolce.
    Saranno i risultati che otterrò a parlare per me e nient'altro.
    E se vuoi semplicemente tenermi d'occhio, Anatexis, stai sbagliando di grosso: mi serve un assistente con una buona dose di forza bruta e tu mi aiuterai attivamente. Tutti voi mi aiuterete. Ci aiuteremo. Ciascuno di noi avrà il suo compito specifico. C'è moltissimo da fare e dobbiamo decidere come muoverci. Ovviamente, avrei dei suggerimenti basati sulle nostre competenze personali, ma ne parleremo dopo.

    Vi ho detto che mi sarei occupato io dei civili. Posso farlo. Ne ho il potere. E tra tutte le cose che occupano le mie ore di veglia è quella senza dubbio meno tediosa e dispendiosa in termini di concentrazione, energie e tempo. Ma la cosa che vorrei fosse sottolineata, qui e ora, è l'assoluta e indiscussa utilità che queste vite possiedono per la nostra causa.
    L'evoluzione non è un processo che si possa portare a termine in giorni o mesi. Questa gente è letteralmente il futuro dell'Ordine.
    Tutti loro, senza distinzione. Chi non combatte può essere dirottato su altre occupazioni. Possono autosostentarsi. Possono vivere al sicuro e nel frattempo aiutare nella ricostruzione.

    Eppure mi devo ancora giustificare? Devo ribadire cose che pensavo di aver espresso già con sufficiente chiarezza? Cosa c'è di sbagliato nel pormi a voi in questo modo? Nel porre pretese che non solo trovate ragionevoli, ma addirittura condividete? Qui non si tratta di diffidenza o di dubbio: sembra quasi che questa mia iniziativa vi intimorisca.
    Né tantomeno capisco di cosa vi lamentiate. Sono qui da pochi minuti, è vero, e possiedo questa armatura e il mio titolo da un paio di mesi per essere generoso, eppure sono qui tra voi con la proposta più rivoluzionaria negli secoli della vostra storia. Una proposta che ci costerà molto lavoro, ma è praticamente già pronta per essere attuata.
    Inoltre non sono qui per parlare delle vostre eventuali mancanze, dato che non sono la vostra coscienza. Al contrario, interpretate le mie parole come suggerimenti per il futuro, per bocca di chi ha avuto la dubbia fortuna di sperimentare diversi punti di vista prima di prendere possesso di un'armatura nera.


    Abbassò il tono di voce, che si era progressivamente alzato con l'aumentare del brusio empatico che continuava a ronzargli in testa. Non lo apprezzavano, sai che sorpresa. Non era mai stato il ragazzo popolare.

    Ma, almeno di solito, era abbastanza intelligente da farsi strada in maniera efficiente anche tra coloro che non capivano le sue motivazioni o il suo punto di vista. Bastava avere pazienza. Molta pazienza.
    Provò ancora una volta a entrare in sintonia con le aspettative dell'Ordine, esplicitando la sua visione personale nel modo più chiaro e definitivo possibile.

    Io non ho scelto quest'Ordine. Io ho solo accettato una responsabilità legata al mio ruolo, che è qualcosa di cui solo io posso occuparmi al momento. Al contrario, è stato quest'ordine a scegliere me. O almeno un suo componente. Ciò implica che io non debba per forza sottostare al vostro individuale e particolareggiato modo di vedere le cose, né ciascuno di voi al mio.
    Tuttavia, dovendo collaborare, rendetevi conto che io vi sto solo offrendo una via d'uscita da questo perenne loop di inutilità.
    Perché mi è perfettamente chiaro cosa vi passa per la testa, anche senza sfruttare le mie capacità: avete paura.
    Anagyron ha paura di rimanere bloccato, di stagnare, di non andare avanti in nessun modo. Anatexis ha paura di non fare abbastanza, di cadere nell'indeterminazione. E tu, Nemesis, hai paura che la tua parola e la tua posizione vengano messe in dubbio. Hai paura di perdere ciò che hai conquistato.
    E anche io ho paura. Ho paura che voi non riusciate a capire, ho paura che vi aggrappiate ai vostri modi di vedere il mondo e che diventiate ancora più incapaci di vedere oltre, di esplorare nuove soluzioni. Ho paura che l'evoluzione dell'uomo che tanto decantiamo si fermi con noi.

    Ho imparato più cose sulla vera Storia nelle ultime settimane di quante ne abbia interiorizzate nel resto della mia vita. Ho potuto studiare le vicende che hanno portato alla nascita dell'Ordine.
    Ho compreso le differenze che dividevano i membri fondatori e i sogni che li accomunavano. E, per quanto posso vedere, la situazione non è cambiata molto.
    Se desiderate evolvervi non potete opporvi al cambiamento, ma non dovete nemmeno voltare le spalle al passato.
    E la soluzione è lì: la fondazione di una civiltà nuova e migliore, costruita sulla base della consapevolezza del passato e tendente al futuro.

    Lasciate che vi racconti una cosa. Pochi giorni fa ho trovato un ragazzino che viveva come un selvaggio nella foresta, non ricordo in quale buco post-apocalittico, visto che in ogni caso ho già portato a compimento diverse missioni di recupero. Questo ragazzino è assolutamente inabile al combattimento. Troppo debole nel fisico e nella mente, ma soprattutto nel cosmo, che pur risvegliato per istinto di sopravvivenza si è bloccato a uno stadio praticamente embrionale. Sarebbe un esemplare "inutile" in termini evolutivi, pergli standard attuali del reclutamento secondo questo consiglio, non fosse per la sua unica dote: la capacità di controllare un tipo molto specifico di vegetazione. Non riesce ad avvicinarsi nemmeno alla metà della velocità del suono, ma sembra Jack con la pianta magica di fagioli.

    Capite la sciocchezza della cosa? La banalità? La semplicità? Stiamo parlando di raggiungere la piena indipendenza basata solo sul controllo cosmico individuale.
    I miei progetti per l'Isola puntano proprio a questo, ma su larga scala. Potenzialmente su LARGHISSIMA scala. L'impiego di risorse cosmiche umane e sintetiche allo stesso tempo. Non solo un nucleo cosmico per caricare fucili al plasma o robetta simile. Non solo droidi dal potenziale energetico illimitato. Si tratta di strumenti utili, si, ma limitati a sé stessi.

    Questa
    - disse sollevando ancora l'archivio olografico tetraedrico - è utopia.

    Questa è la base di una società che vive secondo le immani possibilità tramandate da Lemuria e Atlantide, ma conscia degli errori della Storia.

    Se questa introduzione può dirsi finita, passerei a ciò che ho accennato prima, vale a dire ai compiti che devono essere per forza divisi a seconda del nostro ambito di dominio.
    Anatexis avrà un lavoraccio da fare nelle fondamenta dell'Isola. Si tratterà soprattutto di fare in modo che il vulcano non ci esploda addosso, ma comunque non mi pare poco.
    Anarygon e Nemesis, voi due avete senza dubbio i poteri più indicati per interagire con la Lacrima, cosa fondamentale per consentirci di sfruttarne liberamente l'energia. Soprattutto, però, direi che la cosa più urgente sia riprogrammarla per avere accesso a tutte le sue sottofunzioni, prima tra tutte la possibilità di sintetizzare cosmo artificiale negli esseri umani. Che io sappia, qui sotto da qualche parte c'è una specie di bomba inesplosa a livelli cosmici divini che aveva una funzione simile, ma che è inutilizzabile ormai da anni. Ce ne libereremo in qualche modo, dato che preferirei non avere incognite di questa portata nascoste nello scantinato.
    Il mio compito qui, il mio secondo contributo, è fornirvi quello che vi manca e che non potreste ottenere senza la mia competenza.


    Sorrise, picchiettando con l'indice sulla tempia.

    Un cervello.
    Un organo di controllo assoluto che possa agire in multitasking su tutto ciò che diventerà Death Queen Island. A meno che, ovviamente, non preferiate provare a usare Windows Vista per gestire il più grande progetto ingegneristico più ambizioso dai tempi delle grandi civiltà.
    E non parlo di qualcosa di grezzo come l'AI che muove gli attuali sistemi meccanici e gli automi.
    Parlo di una coscienza sintetica pari a quella che ci consente di controllare queste armature. Di fatto l'idea viene proprio da quel principio, sviluppato da Furoris insieme alle competenze di lavorazione di Oculus e Amyros. Lo pseudo-holocron che vi ho mostrato rappresenta il prototipo di una piccolissima parte di tale sistema, giusto per dimostrarvi che non perdo il mio tempo solo in chiacchiere.

    Ora ho il vostro interesse?




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    riassunto azioni » Iniziamo a mettere qualche dettaglio. Se avete proposte di cose molto particolari possiamo discuterne.
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    Necronomicon
    Colui che riuscisse a far propri i segreti del Necronomicon, sarebbe in grado di ampliare il potere della propria mente, divenendo in grado di utilizzarla come un’arma vera e propria. Tale capacità consente di proiettare immagini, idee, stimoli e sensazioni direttamente nel cervello di un soggetto, modificando in modo realistico la sua percezione della realtà.
    Non si tratta di rendere una mosca simile a un dragone o una palude a un campo di fiori. No. Al contrario, è la possibilità di ingannare il pensiero del nemico rendendo assolutamente reali -all'interno della sua mente- le più svariate e terribili minacce.
    Il sistema nervoso è sottoposto a uno stress tale da subire profondi fenomeni di shock, che possono esitare in veri e propri danni neurologici. [Illusioni Mentali]
    Il libro nero racchiude infinite nozioni a proposito delle creature che popolano il Multiverso fallimentare. Alcune di esse hanno vissuto nascoste da qualunque altro sguardo per eoni, altre erano temute e venerate come divinità da interi sistemi planetari. Occupando una dimensione normalmente preclusa all'uomo, i Grandi Esseri possono essere conosciuti e concepiti solo in parte.
    Attraverso lo studio del Necronomicon vengono rivelati i segreti utili a richiamare in combattimento una forma fisica opportunamente vincolata di questi esseri, ben lontana dalla grandiosità del loro potere originale, ma estremamente più stabile e controllabile, nonché relativamente meno nociva per l’integrità dimensionale. Il processo rende inoltre perfetto il collegamento tra le creature e l’Alchimista, che può quindi dirigerne i movimenti alla perfezione col semplice pensiero e minime fluttuazioni cosmiche. [Evocazioni]
    La loro natura caotica emerge, oltre che nella forme atrocemente distorte, anche in un oscuro potere: ogni eventuale danno inflitto dai loro attacchi penetra nel corpo del nemico attraverso i nervi e raggiunge il cervello, accumulandosi come una sorta di veleno con la continua esposizione. Se volessimo tentare di spiegare in maniera scientifica gli effetti provocati da questa insolita attività cerebrale, potremmo assimilarli a un quadro misto di onde Alfa e Gamma (tipiche rispettivamente della veglia a occhi chiusi e degli stati di allerta). Il soggetto che si ritrova in questo stato comincia a sperimentare gradualmente un profondo senso di inquietudine, mentre si fa strada nella sua mente la consapevolezza della realtà nascosta dal Velo di Urano.
    Soverchiando gradualmente le normali percezioni, la visione di minuscoli frammenti del Multiverso Sottosopra si sovrapporrebbero alla normale conformazione del nostro, rivelando la composizione di innumerabili mondi di follia e terrore. Se perfino le menti più forti e inattaccabili arrivano a esitare, vivendo questo fenomeno, una volontà debole potrebbe addirittura perdersi di fronte alla consapevolezza di ciò che esiste oltre, scivolando inevitabilmente verso la pazzia e smarrendo ogni traccia di sanità. Un passo dietro l’altro, verso l'orrore cosmico.

    Negazione del Quinto Postulato
    Apokalypsis è l’atto stesso di fendere i veli che sono la struttura delle dimensioni note e ignote, creando lacerazioni, aprendo portali e vie attraverso questi luoghi, collegando due punti anche lontanissimi tra loro. Per un uomo, un combattente, un tale potere concede infinite possibilità: il tessuto stesso della realtà diviene malleabile e può essere manipolato in molti modi diversi, rendendolo più o meno denso, instabile o torcendolo. Le vere e proprie aperture, i portali che vengono creati, possono assorbire certi quantitativi di potenza prima di collassare ed è possibile sfruttarle per veicolare anche la propria offesa, oppure, banalmente, per spostarsi.
    L’atto di rivelazione, mediato da un potente Cosmo, permette di piegare la struttura dimensionale in maniera più evidente, provocando spostamenti di massa, tremende deformazioni e scompensi di pressione assimilabili per potenza al concetto di "telecinesi", malgrado il controllo sia più impreciso. Muovendo sé stessi nello spazio -oppure lo spazio in relazione a sé- si possono provocare spostamenti paragonabili alla levitazione e al volo. [Dimensioni]

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    Edited by Him3ros - 15/1/2021, 00:32
     
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    Rimase lì appeso con la mano tesa per qualche secondo fino a decidere che l'altro non aveva intenzione di stringerla.
    Tanto peggio per lui.

    Ascoltò la proposta di Lars e poi il fiume di parole del nuovo arrivato, scuotendo la testa.
    Non aveva assolutamente colto il punto delle parole che gli aveva rivolto, o peggio ancora, aveva fatto finta di non capire.
    Quando ebbe finito il suo discorso, il biondo si assicurò di essere il primo a rispondere per chiarire, ancora, alcuni punti che gli premevano particolarmente.

    Rispondo a quanto hai rivolto direttamente a me o in generale, loro parleranno per loro.
    Le tue condizioni sono state considerate e parzialmente approvate perchè in quanto tali, almeno in alcune loro parti, hanno senso. Ciò che non mi va personalmente giù è che tu arrivi qui a fare pretese. Che tu parli di controllo sulle operazioni.
    Non ho mai pensato di importi di fare la tua parte e basta, nè che io,Anatexis o Nemesis faremmo la nostra senza pensare ad altro. E' ovvio che ci occuperemo tutti di far sì che nulla impedisca a questo progetto di vedere la luce come si conviene alla sua portata.

    Il punto è pretendere, e pretendere il controllo per giunta, non è affatto una cosa che permetto a qualcuno che arriva da 5 minuti in casa mia e non ha nemmeno idea della differenza tra leggere cosa sia successo qui ed averlo affrontato in prima persona.

    Se avessi parlato di proposte e considerato l'idea di smorzare la tua presunzione e la tua spocchia, molte delle osservazioni che io stesso ti ho fatto non avrebbero avuto senso di essere pronunciate. E' più comprensibile in questo modo?


    Per quanto a quel punto fosse profondamente irritato e maldisposto, stava cercando di mantenere il sangue freddo e la calma, pesando quanto più possibile le parole per non far precipitare ulteriormente la situazione.

    Ma mettiamo da parte per un momento questo aspetto, su cui magari torneremo.
    Di certo possiamo dividerci i compiti come hai pensato e non si tratta di un problema, anzi mi sembra il modo più efficiente e veloce per mettere in moto i lavori.
    Quanto a quell'artefatto che tanto ti preoccupa, ti comunico che l'intero luogo in cui era conservato è stato fatto esplodere tempo fa e credo anche di avere un'idea su chi abbia compiuto quest'impresa che gioca a nostro favore. Basterà gettarlo fuori bordo una volta decollati visto che quello che ne è rimasto è solo qualche maceria di macchinario privo di ogni utilità a causa dei danni subiti. Problema risolto.
    Riguardo all'AI, infine, sarebbe senz'altro conveniente su tutti i fronti interagire naturalmente con un sistema che gestisca l'intera Isola e la trovo una buona idea, salvo assicurarci che non tenda alla ribellione oppure al servilismo nei confronti del primo che riesca a manipolarla o violarla.


    Aveva ritrovato la calma analizzando i punti veramente rilevanti che erano stati portati a galla e già che si parlava di innovazioni, decise di proporre qualcosa di aggiuntivo.

    Parlando di innovazioni, invece...

    Ritengo sia necessario che siano create 12 basi autonome più circoscritte: delle vere e proprie fortezze autonome, delle navicelle ammiraglie volanti oserei dire. Una per ciascun Alchimista Supremo, di modo che una volta in quota sia possibile andare e venire dal core di NeoDeathQueen all'occorrenza e a piacimento.
    Ognuna contenente un meccanismo di teleport verso il corpo centrale in caso di emergenza, tarato rigorosamente solo sul legittimo proprietario.
    Una versione molto più funzionale di quegli enormi e pacchiani templi che esibiscono con tanto onore al Santuario.
    Ovviamente con annesso anello di ancoraggio una volta utilizzate per raggiungere il corpo centrale della base volante.


    Fece una pausa per lasciare il tempo a tutti di visualizzare mentalmente ciò di cui stava parlando, poi si ricordò di dover sciogliere ancora un ultimo nodo rispetto a quanto detto da Hybris.

    Perdonami però, ho un'ultima domanda ed un'ultima risposta da sottoporti.

    Dichiari di non aver scelto quest'Ordine ma di essere stato scelto da Rei.
    Non siamo tenuti a collaborare, come hai detto. Noi vogliamo collaborare.
    Perchè sia chiaro: non ti sto indicando la porta con queste parole, voglio semplicemente comprendere le tue motivazioni: per quale motivo sei qui? Perchè hai deciso di accettare il lascito di chi ti ha preceduto, oltretutto facendo un upgrade a un progetto preesistente, se non è stata una tua scelta?

    E per concludere: ho paura di non progredire e rimanere incastrato?
    Sì, ne ho avuta, e anche parecchia.
    Non è stato facile accollarmi e imparare a gestire la responsabilità di far rinascere e ridare lustro ad un'Ordine dimenticato da fin troppo tempo; è innegabile che abituarmi a tutto questo sia stato complicato, ma oggi posso affermare in piena sincerità che quel tempo è finito, che quello che mi fa sentire prigioniero arrivati a questo punto è solo e soltanto questo stramaledetto pezzo di terra che è ancora ancorato nell'oceano e non è già a muoversi liberamente per il cielo.



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    STATUS ARMATURA » Ottimo, indossata.
    RECAP »

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    Edited by Kriøs - 29/12/2020, 21:26
     
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    Fu il turno della Vergine di prendere parola. Si mise comoda sul suo scranno, accavallando con grazia le gambe.

    Permettimi di correggerti su un paio di punti, Hybris. - iniziò calma


    Affermi che le tue pretese siano naturali e lecite. Vedi, è proprio la semantica che mi fa riflettere. Pretendere.
    Non sei nella posizione per pretendere qualcosa. E questo si ricollega al tuo modo di porti: venire qui pretendendo di dettare legge di fronte a tre sconosciuti che nel più roseo e pigro degli scenari si limiterebbero solo a scioglierti nella lava. Non giudico il contenuto delle tue proposte. Come Anarygon, giudico il modo arrogante e presuntuoso con il quale ti stai rapportando a noi. Non ho interesse nell'andare d'amore e d'accordo con te, il mio unico scopo è quello di essere d'aiuto in un progetto che interessa noi tutti. E auspicare la possibilità di avere un dialogo costruttivo, che tu sia capace in questo contesto di collaborazione di ricevere anche dei "no" o accettare pareri diversi dal tuo modo di vedere le cose. A scapito di ulteriori fraintendimenti ed incomprensioni: non ho problema a seguire le indicazioni che mi fornirai, fintanto che sarai a tua volta disposto ad accettare variazioni e modifiche discusse di volta in volta in piena collaborazione. Collaborazione
    - sottolineò - Non "comando" o "direttive indiscutibili" o "imperativi incontestabili".

    Fece una breve pausa, prima di proseguire senza emozioni di sorta.

    Affermi che siamo spaventati dal cambiamento, che ognuno di noi provi paura per qualcosa che, addirittura senza l'utilizzo di chissà quali capacità che nemmeno chi ti ha preceduto ha mai mostrato, sei in grado di conoscere. Ancora una volta la tua presunzione ti annebbia, lasciandoti arrivare a conclusioni prive di fondamento. Io non ho paura, Hybris. Sono morta troppe volte per averne e sono in pace con me stessa. Mi ci è voluto un po' per capirlo ma ora so perfettamente chi sono e puoi stare tranquillo, la "paura" di perdere tutto è un gradino sotto l'ultimo dei miei pensieri. Non mi spaventa nemmeno la novità, né il confronto, fin tanto che dall'altro lato c'è qualcuno capace di ascoltare ed essere in grado di mettersi sullo stesso piano dell'altro interlocutore: quello che mi indispone terribilmente è quando di fronte a me ritrovo solo un insopportabile pallone gonfiato che vuole giocare a fare il salvatore divino, che pretende di essere glorificato e portato in trionfo mentre la sua corte e i suoi sudditi baciano il terreno su cui cammina. Non è paura, Lawrence. E' semplice fastidio . Ci tenevo che fosse chiaro.

    Avrebbe tanto gradito un bicchiere d'acqua: era da parecchio tempo che non le capitava di sprecare così tanto fiato.

    Se vuoi tenere questo atteggiamento nel mondo di fuori, non è cosa che mi riguarda. Ma in questa stanza non sei né più né meno degli altri presenti. Nessuno ti vuole mettere alla porta, e allo stesso modo nessuno è qui per sorbirsi le tue manie di protagonismo e onnipotenza. Non è necessario.

    Distaccata per tutto il tempo, lucida e razionale. Conoscendola, anche Isaac e Lars ne sarebbero rimasti quantomeno sorpresi. L'intero sproloquio del terzo alchimista non riusciva a provocarle reazioni emotive di sorta: i mesi passati nella Wasteland erano serviti anche a quello. Non era un non provare mai emozioni, quanto più esserne in perfetto controllo tanto da arrivare come a sopprimerle volontariamente, rasentando l'apatia. Specialmente in quel contesto, era sciocco lasciarsi trasportare dalla foga e dall'impeto: in altri tempi, in altre vite non si sarebbe fatta problemi ad arrivargli addosso e fargli quanto più male possibile, per più tempo possibile. Si sarebbe quasi divertita.

    Ah, a proposito del bambino che hai recuperato...è una buona notizia, ma lascia che ti spieghi un concetto che evidentemente non hai colto: un bambino troppo debole nel fisico e nella mente che si è risvegliato autonomamente è tutt'altro che un soggetto inutile in termini evolutivi, al contrario è l'esemplare con il potenziale evolutivo maggiore. Il suo blocco non è altro che il primo limite che supererà non appena approfondita la coscienza Un soggetto inutile dal punto di vista evolutivo sarebbe qualcuno che di fronte ad un blocco simile o ad un ostacolo generico, si arrendesse agli eventi diventando il limite di sé stesso. Una creatura come il sopraccitato bambino è esattamente ciò che cerchiamo e su cui dobbiamo investire tempo e risorse; tutti gli altri comuni civili che non riescono ad arrivare da questo lato sono tenuti a rendersi utili in altro modo, proprio come sta avvenendo da otto anni a questa parte su questo sputo di terra.

    La scoperta dell'acqua calda. Si riferiva esplicitamente a ciò che Hybris aveva blaterato nel suo mare di parole, non tanto riguardo il bisogno di personale più specializzato - punto sul quale Estelle era perfettamente d'accordo - quanto più sul "ricollocamento" dei civili.. Fin dalla fine dell'attacco all'Isola che aveva dato inizio alla realtà apocalittica in cui vivevano, ogni civile che non era stato in grado di entrare nei ranghi dell'esercito o tra le fila dei cavalieri era tenuto a rendersi utile ai fabbisogni del luogo che dava loro protezione. Così era stato fino a quel giorno, anche dopo l'attacco dei droidi ad opera dei Dodici. Ancora una volta a dimostrazione che la Death Queen Island non necessitava della figura di Lawrence.

    Perdonate la prolissità, ma erano dei punti su cui ci tenevo a soffermarmi prima di procedere oltre. Per il momento, posso soprassedere al resto.

    Ascoltò con moderato interesse ciò che Gemini e Aquarius proposero, trovando curioso il fatto che quest'ultimo non avesse battuto ciglio all'idea del cosmo sintetico accennata dal primo. Curioso, ma non totalmente privo di senso: per un fugace istante, celata dai presenti, Estelle sorrise.

    · Mi permetto di esprimere genuina sorpresa sul fatto che tu abbia volutamente ignorato le parole cosmo artificiale, Isaac. Sarà esilarante. · - comunicò telepaticamente all'undicesimo alchimista, prima di prendere nuovamente parola davanti a tutti.

    La proposta di Anarygon mi sembra interessante: risolverebbe anche gran parte dei problemi di spostamento che si riscontrano nelle missioni di recupero e faciliterebbero la localizzazione e conquista di territori geograficamente lontani dal Pacifico. Allo stesso modo, il teleport al nucleo principale permetterebbe un intervento tempestivo in caso di invasione o in caso di riunione del consiglio. Tuttavia, il lavoro da svolgere sulla coscienza della base sarà colossale, così come anche sui sistemi di sicurezza su più livelli che dovrà avere, di modo da essere praticamente inattaccabile da minacce esterne o interne. Inizierò con una ricerca approfondita in archivio appena possibile: prima di mettere mano alla Lacrima voglio essere certa di assimilarne quanta più teoria possibile, sperando di trovare qualcosa. Un'oretta scarsa dovrebbe bastarmi, se anche tu sei d'accordo, Anarygon.

    b6KmIUaNarrato | Parlato | Pensato |



    Divinity is not the only path to enlightenment.

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    STATO PSICOLOGICO ✧ Ottimo
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    Edited by Elle¬ - 31/12/2020, 00:48
     
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  15. Lars Stark
     
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    Dunque, a quanto pare le cose continuavano a non essere comprese e dire le cose con le buone non stava servendo proprio a un bel cavolo, Lars a volte giudicava troppo gli altri solo vedendoli, ma sembravava proprio che il suo intuito fosse giusto e che avesse ragione, quando mai non l’aveva?. Il nuovo gemini dopo l’ultima sua uscita , aveva dimostrato di non capire che era su Death Queen Island, un posto conosciuto non solo perché una volta il Grande Tempio ci “scaricava” i suoi Saint falliti che diventavano poi dei reietti, ma anche per altro. Lì c’erano stati prima di lui altri guerrieri, altri Black Saint che hanno lavorato duramente per far diventare “quel cesso” usato dal Grande Tempio, in qualcosa di più e ci erano riusciti perché ne avevano scoperti i segreti e la storia stessa. C’era anche stata una guerra combattuta e sofferta per proteggere quel posto e per farlo evolvere e adesso invece arriva quel “Gemini” e si metteva a dettare cose e pretendere il primato su ogni cosa che faceva facendo fare agli altri che si erano fatti i culo quadro , la figura dei barboni nulla facenti. Cioè se soltanto quello valesse una sola percentuale di quanto valeva Rei, quell’armatura avrebbe avuto un altro significato su di lui, invece non era affatto così e non lo voleva neppure ammettere.
    Lars trattenne la rabbia, stava di nuovo succedendo come prima, e non sapeva quanto ancora avrebbe resistito, se si continuava così, gli sarebbe fottuto il cazzo e avrebbe sciolto quell’arrogante pieno di se anche senza l’approvazione di Estelle e Isaak. Dopotutto voleva che si occupava del vulcano? Benissimo lo avrebbe fatto dopo averlo buttato dentro, visto che poi pure gli altri si stavano spazientendo e la calma di Estelle era diventata ammirevole, eppure tempi addietro era una che faceva incazzare anche Lars stesso, si vede che il suo addestramento a Black Virgo era servito, ma Isaak era stato chiaro. Diciamola tutta adesso aveva rotto le palle quello!
    Ascoltando la prima parte del discorso di Gemini Lars non poteva stare zitto, inoltre, gli pareva che non sapesse nemmeno come si sentivano loro, visto considerato che aveva espresso giudizi presi solo per sentito dire, soprattutto su di lui. Lars aveva paura di cosa?Di cadere nell’indeterminazione? Ma dai che film si era visto? L’indeterminazione l’alchimista del leone nero, l’aveva avuta semplicemente perchè erano successe cose che non poteva risolvere. Dopotutto non c’era lui quando gli antichi alchimisti avevano attaccato e non c’era neppure quando avevano fallito in Arabia per colpa di corpi incompetenti. Voleva davvero far credere che lui avrebbe fatto di meglio che forse sarebbe stato più determinato?Beh se quello era il suo intento non ci stava riuscendo benissimo visto come si era disposto: Buffone!

    “Ehi… ehi..Fly Down Baby!Già che c’eri scusa perché non hai chiesto pure una fetta di culo? Non ti è stato detto no , però le cose andrebbero fatte con un po’ di criterio, inoltre vedo che il rispetto per il lavoro degli altri è andato bellamente a farsi fottere di nuovo, complimenti bro. A quanto pare sembra che tu non abbia inteso bene il nostro disappunto. Siamo stati anni a lavorare per molti progetti e ci siamo sempre fatti il culo per realizzarli, non puoi pretendere che ti diamo l’approvazione e i totale controllo di uno dei progetti più importanti come se noi non avessimo fatto un cazzo tutto questo tempo. Sai questo è molto arrogante da parte tua e se continui su questa strada le minacce di prima potrebbero anche realizzarsi. Non scherzare con il fuoco!Che è sempre un bel giorno per morire! Il progetto è di tutti non del singolo!”

    Lars fece una pausa poi continuò per far capire un certo punto.

    “Comunque io personalmente non ho paura proprio di nulla. La mia “indeterminazione” se proprio la definisci così, è una conseguenza dovuta ai fatti che ho vissuto, tu non c'eri quando abbiamo combattuto contro i vecchi alchimisti, e non c'eri neppure in Arabia a discutere e combattere con ragazzini boriosi persi per strada che ci hanno costato il fallimento. Non vorrai di certo fammi credere che tu avresti fatto meglio se ti fossi trovato in situazioni di stallo e caos?...tsk… se non sai nulla ti conveniva stare zitto. Adesso torniamo a noi qui , piantiamola di arrampicarci sugli specchi e di cambiare argomento, non è la sede adatta. Parliamo di questa "Utopia"!”

    Dopo il discorsetto iniziale gemini iniziò a parlare anche dell’ Ordine ed era venuto fuori che lui stesso non ci credeva e che non seguiva e che stava semplicemente assumendo un ruolo. Cioè , ma allora prendeva per il culo tutti?Voleva assumersi il controllo del progetto dell’Isola e poi non ci credeva neppure? Che diavolo gli era preso a Rei per dare la sua cloth a quello? Da non credere.
    Lars alzò un sopracciglio e fece una faccia ebete mise la mano destra in faccia.

    “Lol?…You gotta be kidding me, bro?”

    Poi Lars scoppiò a ridere alzandosi dal suo trono e piegandosi in due come se avesse sentito la battuta del secolo!

    “PFFFFF…..MUAHAHAHAHAH!...Momento…momento…momento…cioè…pffff… ahahahah!”

    Lars si ricompose e si sedette, certo non poteva trattenersi dopo quella affermazione. Dopotutto chi era tanto scemo da non credere al credo dell’ Isola ,e di non aver scelto L'Ordine che è la prima cosa che si impara anche a suon di calci in bocca, e poi pretendeva di avere in mano tutto? Semplice il suo nome è Lawrence!

    “Scusatemi ma non mi sono trattenuto dopo questa che sarebbe da mettere in “commenti memorabili” se ci fosse ancora la possibilità di avere il vecchio internet con i meme e booemer da tastiera, ma tornando seri Hybris. Tu dici di non aver scelto l'Ordine, allora scusa vedi che ti inculi da solo ? Cioè nel senso vuoi il comando di un progetto che appartiene a tutti noi e poi vieni a dire che non scegli l'Ordine?Devo ammettere che oltre che a riempirti la bocca di belle parole hai le idee molto confuse e non hai ben capito il tuo ruolo allora. Quando hai fatto il test per quell’armatura deve esserci stato un errore. Del resto non tutte le ciambelle vengono con il buco!”

    Lars sbuffò poi cercò di capire il resto del discorso dove voleva andare a parare e notò che onestamente stava parlando di cose piuttosto segrete, come diavolo aveva fatto a sapere addirittura che c’era il laboratorio con dentro un arma pericolosa, eppure quel posto era stato distrutto da Candice ( per lo meno come sapeva Lars) e non bastava un olocron o imparare la storia dell’Isola in poche settimane per sapere quelle cose che nemmeno a Lars erano state dette. No c’era qualcosa che non andava.
    Lars rimase un po’ interdetto e il suo sguardo girò verso Isaak poi su Estelle, la sua espressione era basita con un chiaro “Bah “ che si leggeva sulla faccia.

    “Cosa?In teoria il laboratorio e quell’arma non erano state distrutti?No… chiedevo per un “amico”!”

    Domanda forse inutile, ma necessaria, poi cercò di finire il discorso concentrarsi sul da farsi , anche se gli era pure passata la voglia di collaborare con uno che non sentiva ragioni, ma se non lo faceva non si finiva più quel ridicolo teatrino.

    “Sono d’accordo anche io con Anarygon , io invece se non ci sono compiti più specifichi da assegnarmi oltre che a tenere d’occhio il vulcano, anche se non sempre la natura fa quello che le dico, potrei anche dedicarmi a insegnare qualcosa di utile ai miei uomini, e qualche strategia da adottare in caso di qualche casino come già è successo. Diciamo che mi metterò al lavoro su un mio “vecchio progetto”, anche se su questo aspetto sarebbe bene anche pensare a come reclutare meglio i Black saint minori visto che fin ora erano quasi tutti inesperti e la maggior parte sembravano degli scappati di casa. Sarebbe carino un posto dove poterli istruire a dovere che il metodo “ti picchio e trova il potere” non basta sempre per tutto.”










    ZYUrYpl


    Narrato, Parlato "", Pensato °°, Telepatia<<>>, parlato esterno".





    Riassunto e Dati

    tenor
    Nome:Lars Stark
    Stato fisico:buono
    Stato Psicologico:buono.
    Armatura:Black Gold del Leone [livello 6]
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Nera
    scheda: Ul2sXA1



    Riassunto









    azioni:











    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Violateed è stato fatto apposta per utilizzo in Saint Seiya Final-Armageddon GDR .



    Edited by Lars Stark - 15/1/2021, 01:08
     
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24 replies since 15/10/2020, 15:11   1037 views
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