McQueen Burger

Up Black Cloth Elle

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    Death Queen Island, un giorno come tanti altri. Il cielo grigio e scuro nascondeva il Sole, che si faceva comunque sentire generando un'afosa cappa di caldo da oltre le nubi. La zona abitabile dell'isola, dove Estelle si trovava, era poco più di una triste baraccopoli circondata da alte mura a torri. Una vista ormai comune.
    Estelle stava passeggiando per le vie della baraccopoli quando venne urtata da un passante. Era coperto di stracci e pieno di polvere, tanto che una piccola nuvoletta aleggiò nell'aria al contatto. Il tizio cadde indietro malamente, urtanto il terreno col sedere. Estelle poté sentirlo soffocare un gemito. Questi però sembrò preoccuparsi più per Estelle che per se stesso, e alzò lo sguardo costernato.

    Chiedo scusa! Non ti avevo visto!

    Si alzò in tutta fretta e cercò di lupire Estelle dalla polvere - in realtà inzaccherandola ancora di più con le sue mani sporche. Accortosene, ritrasse la mano con imbarazzo. Lei poté notare, sotto il logoro cappuccio che gli celava il viso,i tratti di un ragazzo giovane e qualche ciuffo di capelli biondo oro.

    Er, scusa. Sono giunto da poco qui e non conosco le strade. Non sai che trafila per entrare, neanche fossi un Corrotto! Stavo solo cercando di capire dove andare, e...

    Rendendosi conto di stare parlando troppo, il ragazzo tace. Improvvisa un sorriso incerto, quindi cercò di abbozzare.

    ... Scusa, sto divagando. Lascia che mi presenti.

    Il ragazzo si toglie allora il cappuccio. Sotto c'è un volto magro e giovanile incorniciato da lunghi capelli biondi tenuti da una coda di cavallo. Sulla fronte, al posto delle sopracciglia i caratteristici punti rossi dei Lemuriani.



    Mi chiamo Kalapa, e sono venuto qui dallo Jamir in cerca di un Black Saint che mi aiuti.
     
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    Estelle si asciugò la fronte imperlata di sudore con il dorso della mano. Il cielo coperto di nuvole pesava come un coperchio di piombo sull'isola, rendendo peggiore e insopportabile il clima caldo, umido e afoso.
    Camminava silenziosa per le strade della baraccopoli, mentre un generale senso di malessere e inutilità la pervadeva dalla testa ai piedi: dopo lo scontro con gli antichi alchimisti, l'isola era tornata sì un posto abitabile, tuttavia le ferite di quella battaglia faticavano a richiudersi. Molti cavalieri erano scomparsi, e far fronte alle richieste della popolazione non era facile:Isaac era perennemente rinchiuso in archivio o nelle sale del castello a ricercare chissà cosa e a tentare di dare una nuova organizzazione alla DQI, lasciando quindi tutto il resto nelle mani di Black Pisces. Non se l'era cavata troppo male fino a quel momento: le coltivazioni algali e gran parte dei sistemi di depurazione dell'acqua erano rimasti intatti, ma la parte peggiore rimaneva la ricostruzione del villaggio: chiunque ne fosse in grado dava una mano come riusciva, ma sembrava non essere mai abbastanza.
    Non era la prima volta che vedeva uno scenario simile, e questo forse non faceva altro che alimentare la sua frustrazione; certo, la situazione era meno tragica di quella che avevano dovuto affrontare appena dopo l'Armageddon, eppure Estelle non riusciva ad essere ottimista. A tratti le sembrava quasi che appena le cose iniziavano ad andare per il verso giusto un evento più o meno catastrofico dovesse per forza fare tabula rasa di tutto ciò che era stato messo in piedi con fatica.

    Sospirò pesantemente, con lo sguardo velato da una triste stanchezza. Era quasi mezzogiorno,dalle baracche di legno secco e lamiere riciclate non proveniva alcun suono. Con buona probabilità erano tutti riuniti alla baia orientale, dove era stato istituita una cucina da campo che funzionava sia da deposito e smistamento di provviste, sia da mensa. Fu anche per quel motivo che a malapena di accorse della presenza di un'altra persona, fino a quando non si ritrovò a terra in una nuvoletta di polvere.

    Ma che caz- ehi, ti sei fatto male?

    La sua domanda venne ignorata dalla figura incappucciata intenta a rialzarsi e a darle una mano. Alla fine di tutto si ritrovò più impolverata di prima, ma non vi fece troppo caso, la sua attenzione ora rivolta interamente al ragazzo davanti a lei. Lunghi e sottili capelli biondo dorato legati in una coda alta incorniciavano un viso giovane e di una bellezza delicata che colpì nel profondo la guerriera. Era sicuramente...esotico, l'unico aggettivo appropriato che era riuscito a farsi strada nella mente di Estelle, persasi forse per un momento di troppo nei grandi occhi smeraldo del ragazzo. Si accigliò solo per un attimo quando, dopo essersi presentato,nominò un luogo particolare

    Jamir? Credevo...credevo fosse giurisdizione del Grande Tempio. - iniziò piano, corrugando la fronte

    Cosa poteva spingere dunque una persona fino alla roccaforte dei Cavalieri Neri alla ricerca di aiuto?

    Siamo in un momento delicato purtroppo, e a corto di personale se la vogliamo mettere così. Ma se mi spieghi cosa sta succedendo, posso provare a darti una mano. Io sono Estelle, Cavaliere di Black Pisces, piacere di conoscerti...credo?

    Aveva come la brutta sensazione che non si sarebbe trattato di una questione risolvibile in poco tempo, e raramente di sbagliava. Inviò quindi un secco messaggio telepatico ad Isaac.

    •Succedono robe. Se mi allontano dall'isola sai perchè. •

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    Riassunto ● Holo fren, CBCR e let's-a-go! :mke:

    Narrato | Parlato | Pensato | ● Telepatia ● | Altri

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    Nome ● Estelle Mc.Queen
    EnergiaNera
    Cloth ● Black Pisces lv. VII
    Status Cloth ● Integra, non indossata
    Condizioni Fisiche ● Ottime
    Condizioni Psichiche ● Aiut-
    Altre Info
    AbilitàTecniche

    ♦ Water of Life and Death ♦

    Il dominio primario dlla Black Cloth dei Pesci risiede nel controllo dell'acqua. Il cavaliere è in grado di manipolare questo elemento in ogni sua forma e di interagire con esso in modo estremamente versatile, plasmando attacchi, difese e diversivi sempre nuovi e piú adatti alla situazione. Estelle puó interagire con l'acqua presente nell'ambiente, sia essa in forma liquida, gassosa o solida (ciò non le conferisce controllo pieno del ghiaccio e delle energie fredde, ma solo della parte piú liquida di esso e solo se non si tratta di ghiaccio di origine cosmica); il cavaliere é inoltre in grado di generare acqua in quantità limitata direttamente dal suo cosmo e infonderla di un elemento oscuro: il liquido cosí creato acquisisce la possibilità di assorbire l'energia vitale dell'avversario e disperderla piú velocemente, facendolo verosimilmente affaticare prima del consueto.
    Energia nera: Il controllo dell'acqua di Estelle é sviluppato al punto che il cavaliere può interagire con i liquidi corporei. In particolar modo quando usato contro l'avversario, è capace di generare disidratazione, edemi e agire sulla componente liquida sangue.
    Black Fish può inoltre controllare i suoi stessi fluidi corporei per avere un temporaneo vantaggio sui propri riflessi e velocità (senza eguagliare la rapidità raggiungibile con l'abilità agilità straordinaria)

    ♦ Aquatic Flora ♦

    Dove c'é acqua, c'é vita. Sia essa in un limpido lago, in un tumultuoso fiume, negli acquitrini paludosi o nei tetri e inaccessibili fondali marini, la natura non cessa di esistere, anzi si sbizzarrisce dando vita a piante di una bellezza unica. Estelle è in grado di creare e comandare ogni forma vegetale che si sviluppa nelle acque, spaziando da piante di acqua dolce a microalghe estremamente tossiche e pericolose per il corpo umano. Tali alghe sono inoltre presenti all'interno del cavaliere stesso, rendendola immune alle tossine prodotte naturalmente da questi organismi, e permettendole di respirare sott'acqua senza bisogno di altri strumenti. L'immunità alle tossine è limitata solo a quelle prodotte dalle microalghe stesse, e non a tutti i veleni, specie se prodotti da fonti di cosmo.

    ♦ Maya's Veil♦

    Non sempre ció che vedono gli occhi corrisponde al vero. Grazie al potere del suo cosmo, il cavaliere nero crea delle potenti trame illusorie, con le quali puó far vedere all'avversario ciò che lei desidera. Le illusioni si manifestano sotto forma di una intangibile creazione di Cosmo che agirà secondo la volontà di Estelle e che saranno difficilmente contrastabili se non si possiedono difese mentali adeguate. Black Pisces puó creare da semplici miraggi a complesse e realistiche illusioni in grado di ingannare la maggior parte dei nemici, spendendo una quantità proporzionata di Cosmo. Se usate contro ad avversari deboli inoltre, è possibile che essi siano profondamente convinti della veridicità dell'illusione da credere di percepire persino sensazioni tattili e sapori, arrivando a potersi pensare di aver subito un determinato tipo di danno che non corrisponde alla realtà. Le illusioni ambientali possono essere lanciate su una determinata area e coinvolgere tutti i presenti senza distinzioni o maggiore richiesta di Cosmo.

    ♦ Dark Side of the Force ♦

    Il cavaliere nero libera le proprie passioni ed entra in totale comunione con il proprio Cosmo Oscuro. Ciò rende straordinario un attacco portato da una tecnica o da un'abilità posseduta. La stessa energia può essere usata per aumentare la propria resistenza in modo innaturale. (Monouso in quest e in duello )

    xxx

    Area Azione: 120m | Velocità: Luce | Danni: Cloth ≤ VII
    Sometimes, human places
    create inhuman monsters. [S. King]
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    Sei una Black Saint? Sul serio?! Ma è fantastico! Ho bisogno urgente del vostro aiuto, e...

    L'entusiasmo di Kalapa fu evidente non appena Estelle accennò alla sua identità. Gli occhi verdi del ragazzo rilucettero in maniera quasi infantile, e per qualche istante sembrò non aver sentito altro. Poi però si riebbe. Scosse la testa un attimo, e si fece serio.

    Scusa, immagino di dover spiegare tutto dall'inizio. Non mi aspettavo di trovare subito un Black Saint, e mi sono lasciato trasportare. E sì, lo Jamir sta sotto il Gold Saint dell'Ariete, quindi sotto il Grande Tempio.

    Il modo in cui Kalapa accennò al protettore della sua terra natale fu difficile da ignorare. Grondava disprezzo. Il ragazzo fece per qualche attimo una faccia melmastosa come se avesse inghiottito qualcosa di aspro, ma poi si riprese e iniziò a spiegare.

    Come ti ho detto mi chiamo Kalapa, e sono uno degli iniziati di Gazka, il precedente Gold Saint. Avevo mansioni di un certo livello, come pulire le gabbie dei piccioni, passare lo straccio in biblioteca, dare una spolverata ai libri, cose così. I classici lavori degli iniziati, insomma.

    I classici lavori degi scarti, ma Kalapa ne sembrava stranamente orgoglioso.

    Tornando a noi, ovviamente nel tempo libero studio. E mi succede soprattutto da quando lo Jamir deve sopportare quell'incapace di Ys, una totale disgrazia. Ecco, di recente ho scoperto una crepa nella realtà creata dalla Corruzione, e vorrei esplorarla per scoprire dove porta. Ovviamente ho rinunciato a parlarne con Ys, mi direbbe di lasciar stare oppure - quel che è peggio - chiuderla. Quell'uomo non ha il minimo concetto di ricerca e sete di conoscenza. Quindi ho pensato a chi avrei potuto rivolgermi.

    Beh, sembrava palese dove volesse andare a parare.

    Puoi immaginarti il resto. Compreso che avrei dovuto cercare aiuto tra gli impavidi cavalieri di Death Queen Island, ho intrapreso un viaggio pericoloso fino a qui. Circa un minuto intero esposto ai Corrotti tra un salto del Teletrasporto e l'altro, non so se ti immagini.

    Un vero cuor di leone.

    Insomma, la mia storia è questa. Ti andrebbe di aiutarmi? La Crepa promette di nascondere molti segreti, e io sono un iniziato ai segreti dello Jamir. Sarei lieto di mettere le mie conoscenze al tuo servizio in cambio del tuo aiuto.
     
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    Non distolse lo sguardo dal ragazzo nemmeno per un attimo, ascoltando ciò che aveva da dire. Era sicuramente giovane, entusiasta, e da come ne parlava pareva che tutto stesse accadendo per caso proprio secondo i suoi piani. Gli occhi cremisi di Black Pisces brillarono per un attimo, mentre una strana sensazione iniziava a solleticarle il retro della nuca. Con buona probabilità era solo un falso allarme, un'infondata paranoia della scozzese, eppure ancora non riusciva ad inquadrare Kalapa: era davvero così ingenuo o nascondeva qualcosa?

    Di sicuro sapeva come suscitare curiosità in Estelle, non vi erano dubbi. Aveva accennato ad uno strappo nella realtà, qualcosa che - soprattutto dopo i recenti avvenimenti che li avevano visti scontrarsi con i Dodici - andava sicuramente indagato e approfondito. Non era nemmeno la prima volta che le accadeva qualcosa di simile, pensò lei, ritornando con la mente a quando per la prima volta aveva incontrato Rei nel Sottomondo. Quello che forse la bloccava dal lanciarvisi a capofitto era il luogo: come detto, la crepa si trovava in Jamir.
    Si morse le labbra, incerta. I rapporti con Atene non erano affatto buoni. Nonostante fossero passati anni dallo scontro tra Gabriel e il cavaliere del Toro - Bard? Bart? Estelle non ricordava - le relazioni con Grande Tempio non erano mai state riprese da allora, anzi vigeva ancora per entrambe le fazioni la politica dell'uccidere a vista, per quello che ne sapeva; stando a queste considerazioni, sconfinare in un territorio sotto il comando dei cavalieri di Atena, non rientrava certo nelle idee migliori che si potessero avere.

    Ma stavamo pur sempre parlando di Estelle.
    Se il buon senso le diceva di declinare l'offerta di Kalapa o quantomeno di evitare di agire alle spalle del cavaliere dell'Ariete, la curiosità le suggeriva tutt'altro. Voleva, no, doveva sapere che cosa fosse, e il suo unico modo per raggiungere lo Jamir era proprio Kalapa. Aveva parlato di teletrasporto, non certo il metodo più piacevole per viaggiare e spostarsi, ma sicuramente quello più veloce; e, in tutta sincerità, uno scontro con il cavaliere della prima casa non la spaventava - non dopo aver affrontato gli antichi Alchimisti di Lemuria.
    Si riservò solo di non perdere d'occhio nemmeno per un momento colui che le avrebbe fatto da guida: non si fidava ancora del tutto, e fino a quando non sarebbe riuscita a capire se quella del ragazzo fosse solo una maschera o meno, Estelle avrebbe prestato un po'più di attenzione del solito.

    So già che non andrà a finire bene, e che me ne pentirò prima o poi. - sospirò, dopo un lungo momento di silenzio prima di aprirsi in un sorriso smagliante e all'apparenza naturale - Cosa stiamo aspettando, Kalapa? Andiamo.

    F5R3O9X


    Riassunto ● Paranoie varie. Diciamo che per il momento Estelle accetta di seguire Kalapa perchè è l'unico suo modo per arrivare in Jamir e approfondire la questione della Crepa (è curiosa come una scimmia, quindi decide di credere alla versione di Kalapa) ma allo stesso tempo "non lo so Rick, mi sembra falzoH" :mumble:

    Narrato | Parlato | Pensato | ● Telepatia ● | Altri

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    Nome ● Estelle Mc.Queen
    EnergiaNera
    Cloth ● Black Pisces lv. VII
    Status Cloth ● Integra, non indossata
    Condizioni Fisiche ● Ottime
    Condizioni Psichiche ● Curiouser and curiouser
    Altre Info ● Edit tardivo per aggiungere questa nota. Per comodità di "cronologia interna del pg" ho considerato che l'up/attività avvenga prima della role con Bartolomeo (Blossoms)
    AbilitàTecniche

    ♦ Water of Life and Death ♦

    Il dominio primario dlla Black Cloth dei Pesci risiede nel controllo dell'acqua. Il cavaliere è in grado di manipolare questo elemento in ogni sua forma e di interagire con esso in modo estremamente versatile, plasmando attacchi, difese e diversivi sempre nuovi e piú adatti alla situazione. Estelle puó interagire con l'acqua presente nell'ambiente, sia essa in forma liquida, gassosa o solida (ciò non le conferisce controllo pieno del ghiaccio e delle energie fredde, ma solo della parte piú liquida di esso e solo se non si tratta di ghiaccio di origine cosmica); il cavaliere é inoltre in grado di generare acqua in quantità limitata direttamente dal suo cosmo e infonderla di un elemento oscuro: il liquido cosí creato acquisisce la possibilità di assorbire l'energia vitale dell'avversario e disperderla piú velocemente, facendolo verosimilmente affaticare prima del consueto.
    Energia nera: Il controllo dell'acqua di Estelle é sviluppato al punto che il cavaliere può interagire con i liquidi corporei. In particolar modo quando usato contro l'avversario, è capace di generare disidratazione, edemi e agire sulla componente liquida sangue.
    Black Fish può inoltre controllare i suoi stessi fluidi corporei per avere un temporaneo vantaggio sui propri riflessi e velocità (senza eguagliare la rapidità raggiungibile con l'abilità agilità straordinaria)

    ♦ Aquatic Flora ♦

    Dove c'é acqua, c'é vita. Sia essa in un limpido lago, in un tumultuoso fiume, negli acquitrini paludosi o nei tetri e inaccessibili fondali marini, la natura non cessa di esistere, anzi si sbizzarrisce dando vita a piante di una bellezza unica. Estelle è in grado di creare e comandare ogni forma vegetale che si sviluppa nelle acque, spaziando da piante di acqua dolce a microalghe estremamente tossiche e pericolose per il corpo umano. Tali alghe sono inoltre presenti all'interno del cavaliere stesso, rendendola immune alle tossine prodotte naturalmente da questi organismi, e permettendole di respirare sott'acqua senza bisogno di altri strumenti. L'immunità alle tossine è limitata solo a quelle prodotte dalle microalghe stesse, e non a tutti i veleni, specie se prodotti da fonti di cosmo.

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    Non sempre ció che vedono gli occhi corrisponde al vero. Grazie al potere del suo cosmo, il cavaliere nero crea delle potenti trame illusorie, con le quali puó far vedere all'avversario ciò che lei desidera. Le illusioni si manifestano sotto forma di una intangibile creazione di Cosmo che agirà secondo la volontà di Estelle e che saranno difficilmente contrastabili se non si possiedono difese mentali adeguate. Black Pisces puó creare da semplici miraggi a complesse e realistiche illusioni in grado di ingannare la maggior parte dei nemici, spendendo una quantità proporzionata di Cosmo. Se usate contro ad avversari deboli inoltre, è possibile che essi siano profondamente convinti della veridicità dell'illusione da credere di percepire persino sensazioni tattili e sapori, arrivando a potersi pensare di aver subito un determinato tipo di danno che non corrisponde alla realtà. Le illusioni ambientali possono essere lanciate su una determinata area e coinvolgere tutti i presenti senza distinzioni o maggiore richiesta di Cosmo.

    ♦ Dark Side of the Force ♦

    Il cavaliere nero libera le proprie passioni ed entra in totale comunione con il proprio Cosmo Oscuro. Ciò rende straordinario un attacco portato da una tecnica o da un'abilità posseduta. La stessa energia può essere usata per aumentare la propria resistenza in modo innaturale. (Monouso in quest e in duello )

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    Edited by Elle¬ - 2/1/2019, 15:58
     
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    Andiamo? Chiese Kalapa di rimando, stupito. Qui e ora? Senza mangiare?

    Sembrava meno entusiasta ora. Evidentemente nei suoi piani c'era anche una pausa in mezzo. Nonostante ciò, il jamiriano si riprese subito dalla sorpresa, grattandosi la testa incerto. E alla fine sospirò rassegnato.

    Immagino si possa fare. Vieni, usciamo dalla città.

    Col passo strascicato di chi deve e uno sguardo poco entusiasta che denotava una certa infantilità, Kalapa guidò allora Estelle per le vie, facendosi largo tra la gente e puntando verso le mura. Strada facendo, non rinunciò a parlare un po' spiegandole meglio la situazione.

    La crepa si trova dentro uno strapiombo, ma non credo sarà difficile arrivarci. Il problema sarà farlo senza farsi notare da Ys. Ma mi inventerò qualcosa.

    Ovviamente. Passo dopo passo, i due raggiunsero presto le mura. Lì Kalapa guardò con una smorfia infantile le guardie all'ingresso, poco attratto dall'idea di avere a che fare con loro. Sapendo di non poter fare altrimenti, sospirò e si fece avanti. Naturalmente le guardie, per quanto guardinghe verso Kalapa, non obiettarono per la sola presenza di Estelle e con sguardi pur dubbi li lasciarono passare all'esterno. Al mondo oltre le mura.
    Quella landa desolata non era ovviamente cambiata. Rocce e terra arida e polvere sotto un cielo nuvoloso e arricchite da Corrotti vaganti qua e là. Kalapa rabbrividì a vederne uno più grosso degli altri notarli in lontananza.

    Facciamo in fretta, bofonchiò con voce malferma. Devo trovare la giusta concentrazione per Teletrasportarci.

    Così dicendo chiuse gli occhi, concentrandosi su qualcosa che Estelle non poteva vedere - forse semplicemente perché non esisteva -. Passò presto ad avere un respiro regolare e a rilassarsi i lineamenti. Se non fosse stato in piedi e non avesse avuto la fronte corrucciata si sarebbe detto che stava dormendo. Nel frattempo i Corrotti cominciarono a notarli incuriositi. Si radunarono lentamente in piccoli gruppi mentre i minuti passavano lenti senza che Kalapa avesse fatto nulla. Presero poi ad avvicinarsi, e presto Estelle ebbe la brutta sensazione che le sarebbe toccato combatterli.
    Quando si sentì come tirata per l'ombelico.
    Lo strattone si accompagnò a un rapido cambio di locazione segnalato da uno sprazzo di colori indistinti, e in men che non si dica al desolato deserto di Death Queen island si sostituì il brullo altopiano jamiriano. Per essere più precisi, una voragine tra due altipiani collegati solo da un sottile ponte naturale in pietra. La nebbia cadeva fitta sulla zona ed era impossibile vedere oltre.

    Eccoci, disse Kalapa con malcelata soddisfazione nella voce. Scusa l'attesa, ma per Teletrasportarsi è necessario concentrarsi un po'. Dovevo fissare nella mente il punto di arrivo, e ha richiesto tempo.

    Aveva richiesto tempo a lui, ovviamente. Ma probabilmente Kalapa avrebbe fatto orecchie da mercante verso qualunque esempio di Teletrasporto più rapido e immediato. Lui sapeva cosa stava facendo, naturalmente.
    Il jamiriano guidò allora Estelle verso il baratro con passo, beh, malfermo. Sì, malfermo. Sembrava quasi che esitasse a proseguire.

    Ah, ecco, qui. Sì, ci siamo, prese a bofonchiare. La crepa è proprio qui sotto. C'è solo un problema. Ys controlla il ponte con la sua Psicocinesi, e potrebbe fare, beh, brutti scherzi se si accorgesse di noi.

    Kalapa si grattò la testa. Sembrava non avere la più pallida idea su come aggirare il problema.

    Uhm, mi ci vorrà un po' di tempo per trovare una soluzione. Tu mica hai idee su come passare inosservati fino a dentro il baratro, mh?

    CITAZIONE
    Bene, siamo davanti a un ponte tibetiano in pietra. Il problema è classico: sotto ci sono scheletri su scheletri (puoi vederli se guardi in basso) e Ys può animarli con la sua Illusione Ambientale. Molto Shiryu che va da Mu. Il punto non sta però nel superare l'illusione, ma di scendere lungo il baratro non notati. La parete rocciosa è piena di appigli e può essere scalata e discesa ma, ancora, Ys si accorgerà di voi se ci entrerete senza far nulla. Naturalmente esiste sempre l'opzione di farvi scoprire ed avere il suo fiato sul collo per tutto il tempo.
     
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