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Estelle x Bart

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    Quanto tempo era passato da quando aveva lasciato l'isola? Non lo sapeva con precisione. Aveva provato a tenere traccia dei giorni sul suo taccuino ma senza grandi risultati: il tempo non aveva un vero valore quando si era soli.

    Ed Estelle era sola. Aveva ricevuto un paio di messaggi telepatici da Isaac ai quali non aveva mai risposto, forse riguardanti lo stato dell'Isola, forse riguardanti gli altri cavalieri; non se ne ricordava, non le importava. Aveva viaggiato per molti, sicuramente troppi chilometri per arrivare in Grecia da uno sputo di terra in mezzo al Pacifico, muovendosi per lo più via mare e fermandosi solo il minimo necessario per riprendere energie, rifocillarsi solo se costretta.
    Profondi segni violacei solcavano la zona sotto gli occhi cremisi, appesantendo ancora di più un viso pallido, tirato, scavato. I capelli candidi, annodati e impregnati di sale e sabbia, fluttuavano leggeri attorno a lei, accarezzandole le spalle tra una bracciata e l'altra.
    Era strano orientarsi sott'acqua, ma le riusciva quasi meglio che sulla terraferma. Aveva lasciato dietro di sé Alessandria d'Egitto, silenziosa e bruciata dal sole per immergersi nelle calde acque del Mediterraneo. La sua meta era vicina, un giorno o forse anche meno.

    Erano passati anni dall'ultima volta che era stata in territorio greco. Nella sua mente riaffiorarono per un attimo nomi quali Suikyo, Pentesilea, Yamato, e con essi tutta una serie di ricordi che, in parte, sperava di aver rimosso. Molti avvenimenti risalivano al periodo antecedente alla fine del mondo, quando ancora...Estelle scosse bruscamente la testa. Non era il momento di lasciarsi trascinare dal passato: tutto era cambiato, a partire da lei stessa, e aveva già messo in conto tutti i possibili intoppi che poteva incontrare nelle trattative. Non era dato a sapersi se fosse pentita o meno di ciò che aveva causato anni addietro tra le vie di Rodorio, eppure non era preoccupata: consapevolmente o meno, aveva fatto sì di avere un paio di buone carte da giocarsi e forse, rigirando un po' gli avvenimenti, se la sarebbe cavata; non era male quando si trattava di improvvisare, discostarsi quel tanto che bastava dalla verità per uscirne il meno sporca possibile. La gente mentiva costantemente dopo tutto, una bugia in più o in meno non avrebbe avuto impatto in quello che rimaneva del mondo. Non era cattiveria, né paura: solo un istinto naturale, qualcosa che poteva affermare essere intrinseco di ogni essere umano, e che permetteva in qualche modo l'autoconservazione.
    Da quando se n'era andata dalla Death Queen Island aveva avuto modo di riflettere, tra i monsoni dell'Indonesia, le foreste dello Sri Lanka, le pianure aride del Pakistan e i deserti stellati dell'Arabia, che forse non aveva bisogno di combattere per un bene superiore, che forse, il suo scopo non era quello di essere la paladina delle cause perse, la scintilla della rivolta o quella disposta a tutto pur di andare controcorrente.
    Lei doveva essere la corrente. Meno rumorosa della cascata ruggente, meno impetuosa del mare in tempesta; qualcosa di piccolo, spesso nemmeno visibile sulla superficie terrestre, ma che trovava il modo di insinuarsi e farsi strada dove voleva, come voleva, scorrendo silenziosa e senza mai fermarsi.

    dOQujpF
    Era ormai il crepuscolo quando toccò le sponde elleniche; il sole morente infuocava l'orizzonte colorando ciò che toccava con riflessi arancione intenso, e una leggera brezza portava riccioli di schiuma poco più oltre la linea del bagnasciuga. Le acque del mare si schiusero appena, lasciando solo alcuni flutti ad avvolgere la figura minuta che si dirigeva verso la riva, plasmandosi sopra l'ormai lacero carapace nero fino a formare l'armatura oscura dei Pesci. Le gocce salate presenti sul corpo della giovane donna evaporarono, formando per un attimo un'impalpabile foschia prima di dissolversi nell'aria. Uno sguardo risoluto e indecifrabile, era l'unica cosa visibile attraverso la celata dell'elmo, mentre con passo fermo a discapito della stanchezza che avvertiva, procedeva verso il Grande Tempio. Non si preoccupò di nascondere il proprio cosmo, non ve ne era alcun bisogno: mantenne il suo potere in modo tale da essere percepita, far sapere di essere lì, ma senza intenzioni aggressive o bellicose. Un visitatore come tanti altri.
    Volute fumose e colorate danzavano attorno alla sagoma bardata, accompagnandola fino allo spiazzo antecedente alla roccaforte dei cavalieri di Athena. Si fermò davanti alle mura, sfilando delicatamente la protezione della testa tenendola poi sotto braccio, gli occhi baluginanti come rubini nella luce del tramonto mentre in lontananza distingueva quella che doveva essere la prima Casa, quella dell'Ariete. Poi un semplice messaggio telepatico a tutti coloro che avrebbero potuto sentirla, con tono tranquillo, senza inflessioni particolari o traccia di emozione alcuna.

    ● Sith'ari Estelle Mc.Queen, Alchimista supremo di Black Pisces, chiede udienza al Gran Sacerdote. Vengo in pace. ●

    F5R3O9X


    Riassunto ● Holo fren, it's me Estelle (again) :mke:

    Narrato | Parlato | Pensato | ● Telepatia ● | Altri

    coizxMQ

    Nome ● Estelle Mc.Queen
    EnergiaNera
    Cloth ● Black Pisces lv. VII
    Status Cloth ● Integra, Indossata
    Condizioni Fisiche ● Ottime
    Condizioni Psichiche ● Indecifrabili
    Altre Info
    AbilitàTecniche

    ♦ Water of Life and Death ♦

    Il dominio primario dlla Black Cloth dei Pesci risiede nel controllo dell'acqua. Il cavaliere è in grado di manipolare questo elemento in ogni sua forma e di interagire con esso in modo estremamente versatile, plasmando attacchi, difese e diversivi sempre nuovi e piú adatti alla situazione. Estelle puó interagire con l'acqua presente nell'ambiente, sia essa in forma liquida, gassosa o solida (ciò non le conferisce controllo pieno del ghiaccio e delle energie fredde, ma solo della parte piú liquida di esso e solo se non si tratta di ghiaccio di origine cosmica); il cavaliere é inoltre in grado di generare acqua in quantità limitata direttamente dal suo cosmo e infonderla di un elemento oscuro: il liquido cosí creato acquisisce la possibilità di assorbire l'energia vitale dell'avversario e disperderla piú velocemente, facendolo verosimilmente affaticare prima del consueto.
    Energia nera: Il controllo dell'acqua di Estelle é sviluppato al punto che il cavaliere può interagire con i liquidi corporei. In particolar modo quando usato contro l'avversario, è capace di generare disidratazione, edemi e agire sulla componente liquida sangue.
    Black Fish può inoltre controllare i suoi stessi fluidi corporei per avere un temporaneo vantaggio sui propri riflessi e velocità (senza eguagliare la rapidità raggiungibile con l'abilità agilità straordinaria)

    ♦ Aquatic Flora ♦

    Dove c'é acqua, c'é vita. Sia essa in un limpido lago, in un tumultuoso fiume, negli acquitrini paludosi o nei tetri e inaccessibili fondali marini, la natura non cessa di esistere, anzi si sbizzarrisce dando vita a piante di una bellezza unica. Estelle è in grado di creare e comandare ogni forma vegetale che si sviluppa nelle acque, spaziando da piante di acqua dolce a microalghe estremamente tossiche e pericolose per il corpo umano. Tali alghe sono inoltre presenti all'interno del cavaliere stesso, rendendola immune alle tossine prodotte naturalmente da questi organismi, e permettendole di respirare sott'acqua senza bisogno di altri strumenti. L'immunità alle tossine è limitata solo a quelle prodotte dalle microalghe stesse, e non a tutti i veleni, specie se prodotti da fonti di cosmo.

    ♦ Maya's Veil♦

    Non sempre ció che vedono gli occhi corrisponde al vero. Grazie al potere del suo cosmo, il cavaliere nero crea delle potenti trame illusorie, con le quali puó far vedere all'avversario ciò che lei desidera. Le illusioni si manifestano sotto forma di una intangibile creazione di Cosmo che agirà secondo la volontà di Estelle e che saranno difficilmente contrastabili se non si possiedono difese mentali adeguate. Black Pisces puó creare da semplici miraggi a complesse e realistiche illusioni in grado di ingannare la maggior parte dei nemici, spendendo una quantità proporzionata di Cosmo. Se usate contro ad avversari deboli inoltre, è possibile che essi siano profondamente convinti della veridicità dell'illusione da credere di percepire persino sensazioni tattili e sapori, arrivando a potersi pensare di aver subito un determinato tipo di danno che non corrisponde alla realtà. Le illusioni ambientali possono essere lanciate su una determinata area e coinvolgere tutti i presenti senza distinzioni o maggiore richiesta di Cosmo.

    ♦ Dark Side of the Force ♦

    Il cavaliere nero libera le proprie passioni ed entra in totale comunione con il proprio Cosmo Oscuro. Ciò rende straordinario un attacco portato da una tecnica o da un'abilità posseduta. La stessa energia può essere usata per aumentare la propria resistenza in modo innaturale. (Monouso in quest e in duello )

    xxx

    Area Azione: 120m | Velocità: Luce | Danni: Cloth ≤ VII
    Sometimes, human places
    create inhuman monsters. [S. King]
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    Una giornata come le altre, una giornata scandita da quelle responsabilità che ancora non gli sembravano vere. Era da poco diventato Gran Sacerdote, la più alta carica del Grande Tempio. Rappresentava il successore – sicuramente meno adatto – del Biondo che lo aveva preceduto. Quel “dannato”Daya, di cui tanto era stato amico e che aveva distrutto il cuore di Bart con la sua improvvisa scomparsa.

    Sarò mai pronto per tutto questo?

    Probabilmente non lo sarebbe mai stato per davvero, ma ce l’avrebbe messa tutta per fare quello che sapeva fare meglio: proteggere. Poteva non essere il migliore dei condottieri della storia, ma riusciva sicuramente a compensare con tutta la sua dedizione. Avrebbe dato tutto per la sua famiglia, dai suoi pargoli a Elena, dai Cavalieri suoi compagni a tutti coloro che avevano bisogno di aiuto. La sua vita era a completa disposizione di quella degli altri e questa caratteristica lo rendeva più unico che raro.
    In quel momento e con il suo solito abbigliamento informale – t-shirt sgargiante e jeans – stava camminando tra le case adiacenti le mura del Grande Tempio per presenziare ad un incontro di allineamento con i responsabili delle cucine. Un evento solitamente lieto, considerato il talento del Toro per la cucina, ma che quel giorno verteva sulla scarsità di risorse. I Cavalieri di Atena avevano dato rifugio a molte persone ma, nonostante l’impegno nell’agricoltura e nell’allevamento, non riuscivano a far fronte alla richiesta di cibo di tutti. Era ormai da tempo che razionavano le scorte, ma sembravano alle soglie della catastrofe alimentare. Avrebbero dovuto trovare una soluzione, e in fretta.

    Se solo potessimo…

    Il pensiero fu bruscamente interrotto da un messaggio telepatico inaspettato. Un evento inatteso, certo, ma dal contenuto chiaro. Un Cavaliere Nero, anzi, il Cavaliere Nero dei Pesci – Estelle – si era presentato all’esterno delle mura del Grande Tempio per chiedere udienza al Gran Sacerdote. La sua mascella si serrò, ricordando l’essere (perché completamente umano non poteva essere) che guidava quei guerrieri oscuri, colui che aveva quasi scatenato una guerra aperta con i Saint in tempi non sospetti. Quel dannato mostro – Gabriel – a metà tra l’uomo e la bestia, aveva trucidato senza remora alcuna una serie inenarrabile d’innocenti.

    Non tutti sono come lui.

    Pensiero lecito, bravo Bart. Far ricadere colpe di altri su qualcuno della stessa “famiglia” era come far ricadere le colpe dei genitori sui figli. La mela spesso non cade molto lontano dall’albero, ma un seme può volare più lontano se trasportato da un uccello. Questa Estelle poteva essere tutto e il contrario di tutto, e aveva il diritto di avere il beneficio del dubbio. Se la memoria non lo ingannava – e in quel caso non lo ingannava – anche la guerriera nera si era fatta conoscere in senso negativo dal Grande Tempio. Vicende passate, certo, ma in cui erano andate di mezzo vite innocenti.
    Quindi cosa fare?
    Certo, sarebbe stato così facile scatenare l’inferno in territorio favorevole, anche solo per rappresaglia in nome dei vecchi tempi. Ma non sarebbe stato da Bart, e il Toro non si sarebbe mai trincerato dietro le possenti mura del Tempio senza rispondere a quella che comunque era una richiesta pacifica.

    Figlioli, vado io.
    Aspettavo visite.


    Non era vero, non aspettava nessuno. Ma non voleva allarmare la sua famiglia allargata. Utilizzò anch’egli la telepatia, trasmettendo il messaggio a tutti indistintamente, esattamente com’era stato l’esordio di Estelle. La sua voce tuonò decisa, possente nelle menti altrui ma estremamente calma, proprio per infondere un senso di normalità.
    Deviò dalla sua destinazione originaria – i responsabili delle cucine lo avrebbero perdonato per quel ritardo inaspettato – e si diresse alle porte delle mura. Una guardia lo osservò con enorme rispetto, ma accompagnò lo sguardo a un’espressione interrogativa. Era prudente uscire in campo aperto, senza apparente protezione, per discutere con un Cavaliere Nero che aveva avuto l’ardire di presentarsi in zona nemica?

    Non ti preoccupare figliolo, devo solo fare una chiacchierata con una vecchia conoscenza.
    Sai tranquillo, torno subito.


    Sfoderò il suo miglior sorriso, anche se non era necessario convincere la guardia a lasciar passare il suo nuovo Gran Sacerdote.

    Non mi abituerò mai a questa cosa.
    Troppe formalità.


    Disse fra sé sottovoce quando il ragazzo non poteva più sentirlo.
    Lo trattavano tutti con troppo garbo, specialmente dopo la nomina. Già essere Cavaliere d’Oro portava a essere rispettati oltre ogni limite, specialmente in un periodo come l’Armageddon, ma essere il rappresentate di Atena generava un qualcosa che andava vicino all’adorazione. Bart non riusciva ad abituarsi e mai l’avrebbe fatto. Gli piaceva di più prendere a pacche sulle spalle tutti e abbracciarsi i suoi amici. Tutte queste formalità gli tarpavano le ali.
    Di questo se ne sarebbe occupato in seguito, c’era tempo per far tornare le cose come prima. In quel momento doveva concentrarsi con il nuovo ospite.
    Passò, quindi, oltre alla guardia e aprì a mano l’enorme portone del Grande Tempio. Meccanismi che richiedevano la forza di alcuni uomini per essere anche solo smossi, vennero spostati dal Toro come se fosse il normale uscio di una porta di casa. Uscì dalle mura e si richiuse tutto alle spalle con la stessa disarmante facilità, accompagnato dal rumore di cardini giganteschi.

    Ciao Estelle, io sono Bart.
    Dimmi: cosa ti porta qui al Grande Tempio?


    Il suo sorriso era ampio, caldo e sincero. Non c’era alcun secondo fine nel suo atteggiamento.
    La presentazione di Bart fu come al solito estremamente informale e diretta, senza troppi fronzoli e dritta al punto. Inutile perdersi in preludi: se Estelle voleva parlare lui sarebbe stato disponibile a farlo.
    Quanti interrogativi gli balenarono in mentre in quel momento, in attesa della prossima mossa della ragazza. Lei sapeva che il caro Daya non era più Gran Sacerdote? Sapeva che la carica era passata inaspettatamente a lui?
    Forse sì, forse no. Poco importava, come poco importavano i titoli e le etichette.

    4ZFBQ5m
    BARTOLOMEO - GOLD TAURUS [VIII] - ENERGIA SUPREMA
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    Riassunto:
    Come puoi non volergli bene? <3

    Condizioni:
    Ottime.

    Tecniche:
    -

    Abilità:
    -

    NARRATO - PARLATO - PENSATO - TELEPATIA

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    Estelle attese. Già il fatto che non fosse stata nuclearizzata sul posto poteva essere considerato qualcosa di positivo, si ritrovò a pensare. Con un movimento impercettibile rilassò le spalle tenute contratte quasi senza rendersene conto: non aveva paura o preoccupazioni degne di nota, solo...ora che era lì non sapeva così bene come o da dove iniziare. E soprattutto, non aveva davvero idea se il custode della sesta casa sarebbe stato incline al dialogo oppure no.
    Il rumore della pesante porta della fortificazione attirò la sua attenzione: dagli stridenti suoni di ingranaggi, carrucole e chiavistelli che percepiva, doveva trattarsi di un marchingegno complesso da manovrare. Rimase quindi stupita quando un solo uomo la richiuse dietro di sè con facilità disarmante. Le pupille di lei si dilatarono per un attimo nel vedere una figura massiccia e imponente venirle in contro, tanto da costringerla ad alzare gradualmente la testa per avere il volto del suo interlocutore nel proprio campo visivo. Anche il nome le suonava familiare.

    Bart... - ripetè piano, salvo serrare la mascella dopo una pausa di realizzazione - Oh. Quel Bart.

    Un versetto strozzato, la tentazione di voltare i tacchi e andarsene e magari mandare qualcuno di più competente a gestire la faccenda - per poi ricordarsi che sull'Isola,paradossalmente, era proprio lei la più adeguata per quell'incarico. A parte Isaac, al momento oberato di altro lavoro e pensieri su cui Estelle preferiva non esprimere opinioni.

    Cioè no non fraintendere è fantastico che tu sia qui eh, anzi in altre occasioni direi addiritura "Ehilà chi non muore si rivede" ma no non è il caso, sto divagando vero? Scusa, mi aspettavo di trovare il cavaliere di Virgo...cioè, io ero rimasta che il grande capo er... Laya? Maya? Ah no, era Daya, si? - ma non nel senso che tu sia meno importante anzi forse è addirittura meglio perchè sai l'ultima volta che dei cavalieri hanno avuto contatti col Tempio non è andata troppo bene e quindi...quindi...

    La parlantina veloce senza capo nè coda, il pesante accento scozzese e il crescente calore nella zona delle guance sembravano rendere tutto quanto ancora peggiore. La sua mano si mosse verso la faccia, in un facepalm tanto istintivo quanto genuino mentre i capelli assumevano una marcata sfumatura color pesca. Sì, perchè nonostante fossero passati anni da quando era stata investita dei poteri della dodicesima bestia nera, in determinate circostanze il dominio sulle illusioni pareva sfuggire alla sua volontà per adattarsi all'umore del momento, con i cambiamenti d'aspetto più disparati.

    Resetta tutto e ricominciamo. Ciao Bartholomew, grazie per aver risp...no così forse è troppo call center, ecco cosa succede ad arrivare avendo una lista di cose da dire ma non essersi preparata nemmeno mezzo discorso prima. Wow, such a professionalist.

    Sospirò, scuotendo piano la testa. Si stava facendo troppe paranoie per nulla; in fin dei conti, il cavaliere del toro si era dimostrato gentile e apparentemente disponibile. Si era presentato senza indossare abiti particolari e con poche semplici parole profferite in tono caldo e pacato, aveva cercato fin da subito di creare un clima quanto più informale possibile.

    Credo...credo sia opportuno iniziare con delle scuse. Molto tardive. Oltremodo tardive. E tu non hai davvero idea di quanto meno ridicolo vorrei che suonasse tutto quanto, ma ormai immagino sia tardi eh?- esordì dopo un momento di silenzio completo, mordicchiandosi l'interno della guancia.

    Ci stava provando con tutta sé stessa, a far distendere i muscoli del viso in un sorriso spensierato, ma con scarsi risultati. Una smorfia tirata e imbarazzata da morire fu l'unica cosa che riuscì a mettere insieme, unita all'irrefrenabile voglia di prendere una pala, scavarsi una buca ed eclissarsi sotto terra per sempre.

    Ehm...ho letto qualcosa dei trascorsi tuoi e di Gabriel da alcuni rapporti. E ho cercato di ricordare i termini e le conseguenze a cui le sfortunate circostanze poc'anzi accennate hanno portato. Potrei tuffarmi a capofitto in un' accorata orazione a difesa degli altri cavalieri neri, sostenendo con fervore che non tutti i black erano e sono così...ma non sarebbe troppo da me. In tutta onestà, sarebbe una presa in giro bella e buona.

    Stava rompendo il ghiaccio e, cosa più importante, iniziava a sentirsi un po' più sicura. Non c'era bisogno di termini altisonanti, paroloni pomposi belli d'aspetto ma privi di senso nel contesto: doveva, almeno per il momento, essere sé stessa, ina delle sue tante sfaccettature, almeno; dopotutto il suo obbiettivo era quello di raggiungere una tregua, un accordo di "pace": sarebbe stato solo controproducente mentire, cercare di aggirare ostacoli preventivati sin da quando si era messa in cammino. Il Grande Tempio sapeva, Bart sapeva. Non aveva senso nascondersi dietro un dito.Si schiarì appena la voce, prima di proseguire.

    Non sono qui per parlare di Gabriel però. Ma...di me, almeno all'inizio. E poi, arrivare forse al motivo di questa mia visita. Vorrei tentare di appianare le nostre divergenze. E, escludendo l'utopia della pace tra due fazioni in lotta da millenni, ritornare a casa almeno con una tregua, delle condizioni di tolleranza favorevoli ad entrambi.

    Mordendosi piano le labbra, guardò negli occhi il gigante che aveva innanzi a sè. Il suo cosmo era proporzionato alla sua stazza, e non gli ci sarebbe voluto nulla a prenderla di peso e accartocciarla come una piccole e gracile pallina di carta.
    Eppure, Estelle si era tranquillizzata: non avrebbe perso quella partita senza giocarsi il tutto per tutto. Ce la poteva fare e lo sapeva. I suoi occhi brillarono, illuminati dalla ritrovata fermezza e determinazione.

    So che è da maleducati e presuntuosi piombare qui senza nemmeno un minimo di preavviso. E che non ho nessun diritto di stare al Grande Tempio proprio in generale, quindi se il tuo istinto fosse quello di rispedirmi sull'Isola con un calcio...diciamo che lo capirei. Ma se me ne darai l'occasione, spiegherò ogni cosa, diretta e senza fronzoli. Odio dovermi esprimere come un'enciclopedia.

    Sorrise appena, un'espressione a metà tra il timido e il furbetto.

    Scusa, ho parlato davvero un sacco.


    F5R3O9X


    Riassunto ● DINGDINGDING, all'angolo destro, la regina della categoria pesi inesistenti, un metro e cinquanta per 55kg di scozzesità e disagio esistenziale, Estelle Mc.Queen! All'angolo sinistro, due metri e mezzo per 200kg di muscoli, il peso massimo della seconda casa, il campione di Athena, sua eccellentissima patatosità il Gran Sacerdote! <3

    Edit: ho scritto il post sulla scia del fomentoh dal cellulare, i colori li edito appena sono al pc!
    Edit numero due: la vecchiaia fa brutti scherzi, ho editato una piccola parte perchè mi sono resa conto che Estelle conosce Dhawyth non sa che è l'attuale Virgo xD

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    Nome ● Estelle Mc.Queen
    EnergiaNera
    Cloth ● Black Pisces lv. VII
    Status Cloth ● Integra, Indossata
    Condizioni Fisiche ● Ottime
    Condizioni Psichiche ● Voglio morire
    Altre Info
    AbilitàTecniche

    ♦ Water of Life and Death ♦

    Il dominio primario dlla Black Cloth dei Pesci risiede nel controllo dell'acqua. Il cavaliere è in grado di manipolare questo elemento in ogni sua forma e di interagire con esso in modo estremamente versatile, plasmando attacchi, difese e diversivi sempre nuovi e piú adatti alla situazione. Estelle puó interagire con l'acqua presente nell'ambiente, sia essa in forma liquida, gassosa o solida (ciò non le conferisce controllo pieno del ghiaccio e delle energie fredde, ma solo della parte piú liquida di esso e solo se non si tratta di ghiaccio di origine cosmica); il cavaliere é inoltre in grado di generare acqua in quantità limitata direttamente dal suo cosmo e infonderla di un elemento oscuro: il liquido cosí creato acquisisce la possibilità di assorbire l'energia vitale dell'avversario e disperderla piú velocemente, facendolo verosimilmente affaticare prima del consueto.
    Energia nera: Il controllo dell'acqua di Estelle é sviluppato al punto che il cavaliere può interagire con i liquidi corporei. In particolar modo quando usato contro l'avversario, è capace di generare disidratazione, edemi e agire sulla componente liquida sangue.
    Black Fish può inoltre controllare i suoi stessi fluidi corporei per avere un temporaneo vantaggio sui propri riflessi e velocità (senza eguagliare la rapidità raggiungibile con l'abilità agilità straordinaria)

    ♦ Aquatic Flora ♦

    Dove c'é acqua, c'é vita. Sia essa in un limpido lago, in un tumultuoso fiume, negli acquitrini paludosi o nei tetri e inaccessibili fondali marini, la natura non cessa di esistere, anzi si sbizzarrisce dando vita a piante di una bellezza unica. Estelle è in grado di creare e comandare ogni forma vegetale che si sviluppa nelle acque, spaziando da piante di acqua dolce a microalghe estremamente tossiche e pericolose per il corpo umano. Tali alghe sono inoltre presenti all'interno del cavaliere stesso, rendendola immune alle tossine prodotte naturalmente da questi organismi, e permettendole di respirare sott'acqua senza bisogno di altri strumenti. L'immunità alle tossine è limitata solo a quelle prodotte dalle microalghe stesse, e non a tutti i veleni, specie se prodotti da fonti di cosmo.

    ♦ Maya's Veil♦

    Non sempre ció che vedono gli occhi corrisponde al vero. Grazie al potere del suo cosmo, il cavaliere nero crea delle potenti trame illusorie, con le quali puó far vedere all'avversario ciò che lei desidera. Le illusioni si manifestano sotto forma di una intangibile creazione di Cosmo che agirà secondo la volontà di Estelle e che saranno difficilmente contrastabili se non si possiedono difese mentali adeguate. Black Pisces puó creare da semplici miraggi a complesse e realistiche illusioni in grado di ingannare la maggior parte dei nemici, spendendo una quantità proporzionata di Cosmo. Se usate contro ad avversari deboli inoltre, è possibile che essi siano profondamente convinti della veridicità dell'illusione da credere di percepire persino sensazioni tattili e sapori, arrivando a potersi pensare di aver subito un determinato tipo di danno che non corrisponde alla realtà. Le illusioni ambientali possono essere lanciate su una determinata area e coinvolgere tutti i presenti senza distinzioni o maggiore richiesta di Cosmo.

    ♦ Dark Side of the Force ♦

    Il cavaliere nero libera le proprie passioni ed entra in totale comunione con il proprio Cosmo Oscuro. Ciò rende straordinario un attacco portato da una tecnica o da un'abilità posseduta. La stessa energia può essere usata per aumentare la propria resistenza in modo innaturale. (Monouso in quest e in duello )

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    Area Azione: 120m | Velocità: Luce | Danni: Cloth ≤ VII
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    Edited by Elle¬ - 21/12/2018, 16:41
     
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    Certo non si poteva dire che Estelle fosse timida. Aveva accolto Bart con una raffica di parole snocciolate senza quasi prendere fiato. Era una ragazza così minuta che, però, emanava un potere incredibile. La sua Cloth, inoltre, la faceva sembrare molto più imponente di quello che era in realtà. La prima impressione, insomma, fu positiva e di grande divertimento. Gli pareva di vedere uno dei suoi tanti figlioli adottivi che gli raccontava di un’avventura vissuta durante la giornata, condita di qualche invenzione fantastica per migliorare la storia.
    Il Toro ascoltò tutto in rispettoso silenzio, spronando la giovane a raccontare tutto quello che aveva da dire.

    Daya, si chiamava Daya.

    Primo tasto dolente: Daya.
    L'espressione si fece involontariamente più seria, accompagnata da quel velo di sofferenza appena percettibile ma – proprio per questo – così evidente. Non avrebbe mai superato la perdita del suo amico, di colui che gli aveva aperto le porte del Grande Tempio e gli aveva fatto riscoprire la voglia di vivere per un obiettivo più grande.

    Chiamami pure Bart, se vuoi, Bartholomew o Bartolomeo è troppo lungo.
    E sì, sono succeduto Daya alla guida del Grande Tempio.


    Sorrise, per poi assumere un'espressione calma ma decisa. La sua voce era controllata, nonostante la mascella stava dando segni d’impercettibile tensione. Era come trovarsi nel bel mezzo della quiete prima della tempesta. Da quelle poche parole e in quei pochi istanti si sarebbe deciso tutto.

    Gabriel e i Cavalieri che lo sostenevano hanno commesso atrocità imperdonabili.
    Hanno portato una sofferenza tale da far concorrenza alla Corruzione.


    Secondo tasto dolente: Gabriel.
    Forse Bart era un po' esagerato a paragonare i Cavalieri Neri alla Corruzione, ma il concetto doveva passare chiaro e cristallino. Nessun fraintendimento era concesso.

    Parli di tregua e tolleranza adesso che anche la vostra stessa esistenza è in pericolo.

    Terzo e più importante tasto dolente: vite innocenti spezzate come ramoscelli secchi nel bel mezzo di un uragano. Non avrebbe mai potuto dimenticarsi quello che avevano fatto a Irina prima che fosse accolta al Grande Tempio, ma soprattutto non si sarebbe mai dimenticato di… di quella volta.

    Quando vite inconsapevoli si sono spente per causa vostra, non ho visto nessuno di voi concedere altrettanta tregua o tolleranza.
    Ricordo ancora le centinaia di innocenti morti in un villaggio poco distante da qui, solo per i capricci del vostro “incredibile” condottiero trasformato in drago.
    Grida di sofferenza, sangue, dolore.
    L'impotenza di chi è arrivato troppo tardi.
    Lo sguardo di una bambina innocente che si spegne poco a poco, trafitta dal cosmo oscuro di una bestia nera.


    Aveva le immagini ancora impresse negli occhi e riviveva quell’esperienza ogni notte come un incubo che lo perseguitava. S’incolpava ancora per essere arrivato troppo tardi, per non essere stato abbastanza forte da contrastare quel mostro e – ciliegina su quella torta di morte – di non essere riuscito a barattare la sua vita con quella dell’ultima innocente superstite. Con le energie rimaste si era frapposto tra il drago e la piccola, coprendola con tutto il suo corpo, braccia aperte. Ma Gabriel non aveva avuto pietà nemmeno per quella candida vita senza colpe.

    Non mi hai ancora detto chi rappresenti e non voglio le che colpe di altri ricadano su di te.
    Anche se gli scheletri negli armadi non ti mancano.
    Ma questo vale per tutti, del resto.


    Estelle sapeva bene a cosa Bart si riferiva. Anche il Cavaliere Nero dei Pesci aveva ghermito vite innocenti. E in un lontano passato, il caro Bart non era stato da meno nel lesinare sofferenza.

    Prima di continuare, però, ti chiedo di venire con me.
    So che ti sto chiedendo di fidarti di un Cavaliere di Atena, ma sarà questione di un istante.


    Allungò la mano destra verso Estelle, sfiorandole la spalla. L'anello di Teiwaz sul dito medio – con il potere del teletrasporto – brillava alla luce del giorno. Fu questione di un istante e la meta era raggiunta. Non era difficile da immaginare quale fosse la destinazione. Era il villaggio in cui aveva avuto luogo lo scontro epocale tra Gabriel e Bart, uno scontro che aveva cambiato il destino di molte persone.
    Il Toro sentiva il bisogno di far capire a Estelle come si sentiva e come era per lui difficile parlare di tregua e tolleranza con qualcuno che rappresentava i Cavalieri Neri. Con l’occasione, inoltre, aveva allontanato entrambi dalle mura del Grande Tempio, rassicurando gli abitanti di quell’ultima e sicura roccaforte per l’umanità.
    Non voleva avere pregiudizi e, proprio per questo, doveva aprirsi con lei per avere una discussione priva di pesanti premesse.

    Eccoci arrivati nel luogo di cui ti raccontavo.
    Guarda con i tuoi stessi occhi, non è cambiato molto da allora.


    Le case semidistrutte, ogni cosa devastata dalla violenza del cosmo e dal tempo che passa inesorabile. Il vento sibilava tra quelle rovine come un’unica e ultima voce di quella distesa dominata dalla morte. Corpi, ormai solamente scheletri ingrigiti, erano disseminati in ogni angolo. La Corruzione non aveva avuto modo di creare ulteriori danni poiché Bart stesso, all’insaputa di tutti, tornava in quel luogo periodicamente a fare piazza pulita di ogni abominio in circolazione.
    Il Toro osservò tutto in greve silenzio per qualche secondo, indugiando nel punto esatto dove era terminato lo scontro con il drago nero. Quei ricordi gli facevano ancora troppo male, tanto che le cicatrici rimaste dopo quello scontro ripresero a dolere. La mano destra andò a posarsi sul petto, dove Gabriel lo aveva ferito con violenza. Lo squarcio sulla schiena, invece, ormai rimarginato in modo alquanto frastagliato, prudeva contro la t-shirt rimarcando sempre e solo la stessa cosa: “ricorda e non dimenticare”.

    Ciò che vedi è solo un esempio di quello che eravate.
    Se è questo che siete ancora oggi, allora la mia risposta la conosci già.


    Non avrebbe mai voluto che finisse così, perché aveva il bisogno di credere a tutti i costi che il mondo e le persone che ci vivevano potessero davvero cambiare.

    Spero con tutto il cuore che qualcosa sia cambiato in voi.
    Lo desidero davvero.


    Fece una pausa sentita, come per rimarcare la sua buona volontà e la sua speranza incrollabile.

    Ho parlato molto anche io, oh oh.
    Vedi? In qualcosa siamo già molto simili.


    Ed eccolo che, come suo solito, cambiava atteggiamento come se non stesse parlando con un potenziale nemico. Era fatto così quel matto di Bart e quella chiacchierata non lo avrebbe cambiato. Credeva nel buono che c’è in ogni persona e cercava sempre a tutti i costi di trovarlo. Avrebbe fatto di tutto per parlare a quella ragazza per capire insieme cosa ne sarebbe stato del loro futuro. Era aperto e pronto a tutto, ma alcune cose dovevano essere necessariamente chiarite.

    Ora dimmi Estelle, chi sei davvero? Chi rappresenti?
    Perché venire a cercare una tregua proprio in questo momento?


    Domande semplici, ma al tempo stesso pesanti come un macigno. Il gigante strinse le braccia al petto e sorrise alla ragazza in modo sincero e naturale, sperando in risposte altrettanto oneste.
    Dalle parole che da lì a poco si sarebbero pronunciate, poteva cambiare la storia del mondo stesso e dell’umanità.
    Nel bene o nel male.

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    Riassunto:
    Facciamoci trascinare dai nostri pg in questo campo minato di ricordi.
    Perdona l'azione auto conclusiva del teletrasporto, ma rimedio al fatto che tu sia arrivata indenne fino alle mura del GT ^^

    Ovviamente le vicende narrate fanno riferimento al duello Prestige tra Bart e Gabriel.
    Poi c'è anche un doveroso accenno al pg di Ranma, Irina, per il suo peculiare background che coinvolge pesantemente i Black Saint.
    Infine, l'anello di Teiwaz è un oggetto per il teletrasporto in possesso di Bart di cui si può trovare descrizione in scheda.

    Condizioni:
    Ottime.

    Tecniche:
    -

    Abilità:
    -

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    Non ebbe reazioni. Lasciò che Bartolomeo la toccasse, quasi non si accorse del teletrasporto in un altro luogo. Comprensibile, in parte, sotto certi aspetti fu addirittura sollevata. Non avrebbe saputo identificare precisamente il posto, ma erano sicuramente isolati. Una tra le prime cose che la colpirono fu il freddo: non era solo assenza di calore. Era assenza di vita. Ascoltò in silenzio le parole del cavaliere, il viso composto che non tradiva nessuna emozione: eppure Estelle provava, sentiva. Si allontanò di un paio di passi dalla figura di Bart, lo sguardo fisso sull'orizzonte. Non aveva difficoltà nell'immaginare lo scontro tra i due cavalieri anzi, a tratti le sembrava quasi di vedere, di essere presente. Sospirò gravemente, prima di prendere parola senza però voltarsi.

    You can't step in the same river twice. Water is always changing, flowing, growing. - iniziò con voce roca, conscia che la partita era iniziata e lei non l'avrebbe persa - Ci sono molte cose di cui non vado fiera. Specie di quell'avvenimento di quella notte. Ero stupida, ignorante. E, forse la cosa peggiore, annoiata. Uccidere delle persone per noia e divertimento mi era sembrata la cosa più naturale del mondo. Life is empty, life is meaningless. And when I take a life, I am not taking anything of value.

    fRzj8de
    I ricordi e le sensazioni che aveva provato quella notte a Rodorio si fecero improvvisamente vividi e nitidi nella sua mente, prepotenti in tutta la loro vergognosa crudeltà. "Sei crudele, Estelle" - le aveva detto Masamune non molto tempo prima. e solo in quell'istante aveva capito perchè quell'affermazione le avesse dato così tanto fastidio: era stata punta nel vivo, riportando per un attimo a galla memorie di una sé stessa che avrebbe preferito dimenticare.
    Irrigidì il braccio prima di continuare: quel dialogo era appena diventato una battaglia contro sé stessa.

    Disgusting, isn't it? All'epoca avevo tutto quello che potevo avere: i miei poteri stavano crescendo, diventavo ogni giorno sempre più forte, e il mio desiderio più grande, la mia aspirazione maggiore, era quella di seguire le orme dell'uomo che aveva reso possibile tutto ciò: Gabriel. Volevo essere l'allieva di cui potesse andare fiero, una tra le sue creazioni meglio riuscite, una macchina perfetta alimentata dalla rabbia e dall'odio verso un mondo che era sbagliato. Non mi sarei adattata a ciò che mi circondava: avrei preferito distruggerlo, raderlo al suolo e ricostruirlo come volevo io, con le mie regole. Sarei diventata portatrice di morte e dolore, disposta a tutto per avere approvazione e ammirazione dall'unica persona che mi aveva raccolta da terra, resa qualcuno di superiore al comune essere umano e che in cambio pretendeva solo lealtà e devozione "alla causa".

    Era strano, pensò: non si era mai davvero aperta con nessuno, nemmeno con Isaac, tanto quanto stava facendo con Bart. Che ironia. Un sorriso amaro si delineò sulle belle labbra della giovane, mentre i suoi occhi seguivano sbuffi di polvere sollevati dal vento fresco. Non avrebbe mai creduto di ritrovarsi in una situazione tale da dover spiegare ad un interlocutore esterno il suo percorso, il suo cambiamento. Non era per nulla facile. Non aveva paura del giudizio del custode della seconda casa, solo...si sentiva vulnerabile, scoperta, priva di difese. Ciò che provava, ciò che sarebbe successo dopo...nessuna armatura sarebbe stata in grado di proteggerla. Eppure non si fermò, spinta dalla primordiale e intrinseca certezza che stava facendo la cosa giusta.

    Non ho scusanti. E non ha senso sperare di cavarmela uscendo con la solita frase fatta "aaah se solo potessi tornare indietro..." no, quelle sono stronzate - perdona il francesismo. Credo fermamente che ogni cosa che facciamo rimanga fissata in un dato momento, con tutte le conseguenze e ripercussioni del caso, ma non può essere cambiata. Quello che cambia, sono invece le persone. E, in questo momento, io sono qui come tale. Non come erede del primo alchimista di Pisces, non come portavoce dei cavalieri neri, ma solo come Estelle.

    mmTVqBx
    Si voltò appena, mentre la cloth tremava per un attimo prima di dissolversi in schiuma di mare, lasciando la figura della scozzese vestita solo del carapace nero lacero in più punti. La pelle bianca costellata di cicatrici e tagli, alcuni più freschi di altri, erano un costante rimando di tutto quello che aveva vissuto fino ad allora. Non si pentiva di nulla, non avrebbe cambiato una virgola: ogni singolo momento da quando aveva ricevuto i poteri di black Cygnus prima e quelli di Pisces poi, erano parte di lei, ciò che le aveva permesso di crescere, cambiare. Non era una persona facile: irascibile, impulsiva, testarda, orgogliosa, capricciosa. Poteva essere la migliore amica di una vita o il peggiore incubo che poteva capitare allo sfortunato di turno; eppure in occasioni più uniche che rare, qualcosa di buono, quasi inaspettato da una come lei, emergeva per qualche istante, per poi inabissarsi nuovamente sotto la superficie. Estelle era imprevedibile, proprio come il mare.
    Non aveva un buon rapporto con le persone, raramente dava agli altri una buona prima impressione e trovava noiosi e scontati la maggior parte degli individui che incontrava; ma allo stesso tempo, non se la cavava male a capire quelli che le piaceva etichettare come "casi umani": anche Bart, ai suoi occhi, lo era, ma nel lato più positivo del termine. Non faticava a capire cosa provava, come si sentiva e tutto ciò la affascinava, la colpiva nel profondo: era da tanto tempo che non aveva occasione di parlare con qualcuno di così semplice, trasparente, genuino.

    Mi domandi perché sia venuta qui solo ora? Beh, se vuoi la risposta semplice diciamo che recenti avvenimenti hanno fatto sì che tra le fila dei cavalieri neri ci sia stata una rivoluzione, a partire dalla cima della piramide. Gabriel se ne è andato, non è più legato in alcun modo ai black saints; Benoit è scomparso, Candice si è fatta da parte. Delle vecchie conoscenze rimaniamo solo io e Isaac di Black Aquarius, nonché nuovo...più che capo mi piace definirlo come guida. Probabilmente ricordi di lui come il pazzo che subito dopo lo scontro tra te e black Cancer ha fatto visita al Grande Tempio accompagnando black Scorpio.

    Una smorfia buffa ma rilassata fece capolino sul suo viso prima di riprendere.

    Quella un po' più complicata e difficile da sviscerare è che...era la cosa giusta da fare e ho seguito l'istinto. Isaac probabilmente ha una vaga idea di dove possa essere, ma quando me ne sono andata non gli ho espressamente detto che la mia meta era Atene. E' stata più una cosa decisa d'impulso, come la maggior parte delle iniziative che prendo. Di solito non mi va male: improvviso cose, spero funzionino, se va bene al primo colpo sono felice, se va male trovo un modo per sistemarle. - si strinse nelle spalle, prima di avvicinarsi lentamente a una delle case in rovina lì accanto.

    Il muro di mattoni era gelido al tatto, e coperto di uno spesso strato di polvere nera come la notte. Una parte di esso era crollata, lasciando intravedere quella che una volta, tanti anni prima, doveva essere un angolo cottura: c'erano quelli che sembravano i resti di un tavolo, sotto le macerie. E nessuna traccia di verde, né lì né in tutto il luogo: una distesa grigia, devastata, priva di vita. La associò mentalmente alla Wasteland di Eliot, ricordi vaghi e distanti di una letteratura studiata quando ancora tutto, nella sua banale quotidianità, era il mondo conosciuto. Il vento spazzava quella piana sterile, abitata da decadenza e solitudine, graffiando il silenzio pesante con echi lontani di dolore, paura, morte. I fantasmi di quello scontro intrappolati per sempre in un paesaggio senza presente, senza futuro.

    Ogni uomo ha la propria storia. Ogni essere vivente è diventato ciò che è per tutto ciò che gli è accaduto, per la sua storia. Gli avvenimenti cambiano gli esseri umani. Ho affrontato l'Armageddon, sono morta difendendo la mia casa, la mia isola. Ho ritrovato persone che credevo di avere perduto e ho perso affetti nel momento in cui li ho ritrovati. E ho capito forse troppo tardi che non c'era nulla di più sbagliato nel considerare la vita qualcosa di vuoto, privo di valore. Non sempre le cose vanno come vorremmo, anzi: spesso prendono una strada del tutto diversa da come le avevamo immaginate. Credo sia quella la parte migliore no? Another day, another adventure.

    Una lunga pausa, nella quale le dita affusolate si mossero piano sulla parete, grattando via una minuscola parte della patina scura che si disperse sul terreno poco più sotto.

    La vita è effimera, ma non significa che sia vuota. È fatta di gioia, dolore, spensieratezza, desolazione, amore, odio, rabbia, calma. La vita non è priva di valore. È la cosa più importante che rimane in un mondo distrutto, annichilito, in cui tuttavia ci sono umani che a prescindere da chi erano, cosa facevano prima della fine del mondo, si aggrappano a quello che possono con ogni loro mezzo per ritornare ad un'apparente normalità; che a prescindere dal colore e dalla foggia delle loro armature hanno in comune un'unica cosa: sono sopravvissuti.

    Il cosmo di Estelle si palesò in tutta la sua potenza e bellezza: un'esplosione dei più disparati colori e tonalità si sprigionò dalla minuta figura, avvolgendola e scorrendo nelle rovine dell'edificio a cui era appoggiata. Una corrente di acqua leggera lavò via lo strato di sporco sul muro, un flutto spostò delicatamente i detriti che, come i pezzi di un puzzle, andarono a disporsi in modo grossolano come dovevano essere in origine; alghe calcaree bianche e candide come la neve cementarono tutto assieme, insinuandosi nelle crepe e riempiendole, dando al tutto un aspetto solido, nuovo. Davanti agli occhi del Gran Sacerdote, quelle che prima erano solo resti fatiscenti di una casa, erano stati riportati nuovamente in vita. Gli occhi cangianti di lei fissarono con fermezza quelli del Toro.

    Io sono Estelle Mc.Queen. Non chiedo di essere perdonata per le mie azioni. Non chiedo di fare tabula rasa nella tua mente e nel tuo cuore di tutto quello che io, Gabriel, e gli altri cavalieri neri prima di noi abbiamo causato. Quello che chiedo è solo un'occasione per ricominciare. Ricostruire.

    F5R3O9X


    Riassunto ● Se Bart avesse preso Estelle, l'avesse immobilizzata e privata del cosmo, le avesse aperto il petto con una cannuccia di plastica, strappato il cuore in modo così lento da farle sentire ogni vena e tessuto rompersi e poi successivamente glielo avesse schiacciato sotto la suola delle scarpe, probabilmente starebbe stato tutto molto più facile e indolore. Ti ammazzo di abbracci.

    Narrato | Parlato | Pensato | ● Telepatia ● | Altri

    coizxMQ

    Nome ● Estelle Mc.Queen
    EnergiaNera
    Cloth ● Black Pisces lv. VII
    Status Cloth ● Integra, non indossata
    Condizioni Fisiche ● Ottime
    Condizioni Psichiche ● #SBAM
    Altre Info
    AbilitàTecniche

    ♦ Water of Life and Death ♦

    Il dominio primario dlla Black Cloth dei Pesci risiede nel controllo dell'acqua. Il cavaliere è in grado di manipolare questo elemento in ogni sua forma e di interagire con esso in modo estremamente versatile, plasmando attacchi, difese e diversivi sempre nuovi e piú adatti alla situazione. Estelle puó interagire con l'acqua presente nell'ambiente, sia essa in forma liquida, gassosa o solida (ciò non le conferisce controllo pieno del ghiaccio e delle energie fredde, ma solo della parte piú liquida di esso e solo se non si tratta di ghiaccio di origine cosmica); il cavaliere é inoltre in grado di generare acqua in quantità limitata direttamente dal suo cosmo e infonderla di un elemento oscuro: il liquido cosí creato acquisisce la possibilità di assorbire l'energia vitale dell'avversario e disperderla piú velocemente, facendolo verosimilmente affaticare prima del consueto.
    Energia nera: Il controllo dell'acqua di Estelle é sviluppato al punto che il cavaliere può interagire con i liquidi corporei. In particolar modo quando usato contro l'avversario, è capace di generare disidratazione, edemi e agire sulla componente liquida sangue.
    Black Fish può inoltre controllare i suoi stessi fluidi corporei per avere un temporaneo vantaggio sui propri riflessi e velocità (senza eguagliare la rapidità raggiungibile con l'abilità agilità straordinaria)

    ♦ Aquatic Flora ♦

    Dove c'é acqua, c'é vita. Sia essa in un limpido lago, in un tumultuoso fiume, negli acquitrini paludosi o nei tetri e inaccessibili fondali marini, la natura non cessa di esistere, anzi si sbizzarrisce dando vita a piante di una bellezza unica. Estelle è in grado di creare e comandare ogni forma vegetale che si sviluppa nelle acque, spaziando da piante di acqua dolce a microalghe estremamente tossiche e pericolose per il corpo umano. Tali alghe sono inoltre presenti all'interno del cavaliere stesso, rendendola immune alle tossine prodotte naturalmente da questi organismi, e permettendole di respirare sott'acqua senza bisogno di altri strumenti. L'immunità alle tossine è limitata solo a quelle prodotte dalle microalghe stesse, e non a tutti i veleni, specie se prodotti da fonti di cosmo.

    ♦ Maya's Veil♦

    Non sempre ció che vedono gli occhi corrisponde al vero. Grazie al potere del suo cosmo, il cavaliere nero crea delle potenti trame illusorie, con le quali puó far vedere all'avversario ciò che lei desidera. Le illusioni si manifestano sotto forma di una intangibile creazione di Cosmo che agirà secondo la volontà di Estelle e che saranno difficilmente contrastabili se non si possiedono difese mentali adeguate. Black Pisces puó creare da semplici miraggi a complesse e realistiche illusioni in grado di ingannare la maggior parte dei nemici, spendendo una quantità proporzionata di Cosmo. Se usate contro ad avversari deboli inoltre, è possibile che essi siano profondamente convinti della veridicità dell'illusione da credere di percepire persino sensazioni tattili e sapori, arrivando a potersi pensare di aver subito un determinato tipo di danno che non corrisponde alla realtà. Le illusioni ambientali possono essere lanciate su una determinata area e coinvolgere tutti i presenti senza distinzioni o maggiore richiesta di Cosmo.

    ♦ Dark Side of the Force ♦

    Il cavaliere nero libera le proprie passioni ed entra in totale comunione con il proprio Cosmo Oscuro. Ciò rende straordinario un attacco portato da una tecnica o da un'abilità posseduta. La stessa energia può essere usata per aumentare la propria resistenza in modo innaturale. (Monouso in quest e in duello )

    xxx

    Area Azione: 120m | Velocità: Luce | Danni: Cloth ≤ VII
    Sometimes, human places
    create inhuman monsters. [S. King]
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    Oh oh oh.
    Adesso sì che ti vedo e ti sento davvero, Estelle.
    Pensavo ti saresti trincerata per sempre dietro quella tua forzata, seppur divertente, esuberanza.


    Era proprio così. Come suo solito, la ragazza aveva parlato molto, ma l’obiettivo era chiaramente quello di spiegare in pochi istanti le sensazioni di una vita intera. Questa volta, però, aveva accompagnato il dialogo con una dimostrazione concreta di quello che voleva raccontare a parole. In quella devastazione post apocalittica, aveva utilizzato i suoi poteri – che dovevano essere necessariamente legati all’acqua – per ricostruire una casa ormai in rovina da tempo. Liquido marino e quelle che sembravano alghe – peculiare come cosa – furono l’esperto muratore che diede nuova vita a quella distruzione creta in passato proprio da un Cavaliere Nero.

    Grazie di esserti aperta con me.
    Grazie di avermi mostrato quello che sei e quello in cui credi.
    Apprezzo davvero quello che mi hai detto.


    Ricambiò lo sguardo di lei, sostenendone la fermezza e la determinazione. Quando si toccavano certi argomenti, il caro Bartolomeo dimostrava un’intensità che nessuno avrebbe mai associato a quell’omone spensierato e sbadato che era.

    Di solito sono bravo a giudicare le persone, ma in alcuni casi la mia, ehm, ingenuità mi ha tradito... e non poco.

    Qualcuno ha detto Gabriel? Eh sì, mio ingenuo Bart. Il Cancro Nero, prima di quel nefasto e famoso combattimento, si era spacciato per un padre disperato che aveva appena perso sua figlia e che voleva dare una mano a salvare vite innocenti. La farsa era durata per qualche istante, ma tanto era bastato perché il Toro ne rimanesse profondamente segnato, sia nel corpo che nell’anima.

    Non posso farci nulla, sono alquanto impulsivo.
    Voglio fidarmi di te, facendo una delle più grandi scommesse che potrei mai azzardare in questo momento di difficoltà.
    Ho sempre creduto che i fatti valgano più di mille parole e che la fiducia vada conquistata.


    Una breve pausa, sufficiente per far sedimentare quelle parole e quei concetti che erano tanto semplici quanto difficili da mettere in pratica.

    Sì ok, sono frasi fatte, ma ci credo davvero.
    Chiamami pure prevedibile e banale sognatore.
    Oh oh oh.


    Ed ecco nuovamente la sua risata, genuina e travolgente. Era fatto così e ogni tanto doveva far sobbalzare quel suo gigantesco petto a suon di sguaiati sorrisi.

    Non ho bisogno di accordi firmati con il sangue o suggellati all’interno di qualche pentacolo demoniaco.
    Vuoi ricostruire, figliola?
    Ricostruiamo.


    Avete notato quel piccolo particolare? Bart aveva chiamato Estelle “figliola”. Forse una banalità, considerando che era solito utilizzare quella parola, ma non poteva esserlo in quel momento e in quella situazione. L’appellativo era il primo passo per entrare a far parte della Famiglia allargata del Toro, anche se non costituiva l’unico requisito necessario. Era un primo e grande passo di avvicinamento verso colei che rappresentava un gruppo di guerrieri odiati nel mondo da tempo immemore. Era quella sorta di primo colpo che crepa il ghiaccio considerato eterno, che ha il compito di instillare il dubbio della possibilità a tutti coloro che credevano fosse impossibile.

    Aiutaci a ridare vita e speranza a un mondo ormai morto e abbandonato.
    Se poi a te si uniranno i tuoi compagni Cavalieri, diventeremo inarrestabili contro la Corruzione.


    Qualche tempo prima non avrebbe mai potuto pronunciare tali parole, non avrebbe mai potuto stendere una mano verso Gabriel e i suoi seguaci. Forse è vero che le persone hanno la forza di cambiare il mondo.
    Estelle aveva messo tutta se stessa in quell’incontro così strano e inaspettato, cercando in tutti i modi di far capire a Bart che i Cavalieri Neri non erano più gli stessi. Il Cancro Nero era sparito dalla circolazione, così come tanti altri guerrieri fatti della sua stessa pasta.
    Un peccato? Forse, ma solo per l’orgoglio di Bart, che avrebbe tanto voluto scambiare nuovamente quattro chiacchiere con quel dannato omicida.
    Alla guida della nuova generazione c’era Isaac, quel ragazzo che il Toro aveva conosciuto in circostanze alquanto strane. Un bravo ragazzo, forse solamente un po’ impulsivo – da che pulpito! – ma di certo completamente diverso da Gabriel.
    Il nuovo Gran Sacerdote, quindi, non stava trovando un punto d’incontro con una Casta nemica, bensì con la ragazza che con fierezza e convinzione stava cercando di ricucire qualcosa di strappato da tempo. Tutto il resto sarebbe venuto in un secondo momento.

    Queste divisioni tra caste non hanno più ragione di esistere se l’obiettivo è comune.
    Noi tutti siamo il nostro passato e il nostro presente, certo, ma il futuro lo possiamo costruire insieme.


    Il suo sguardo si perse osservando la devastazione che li circondava, per poi soffermarsi su quella piccola casa ricostruita da Estelle. Ecco: quello era il simbolo di un futuro ancora da scrivere.

    Riprendiamoci il nostro destino.
    Combattiamo per ciò in cui crediamo.


    L’attenzione tornò immediatamente alla ragazza, che fu travolta da un’ondata di speranza e determinazione. Quando il gigante credeva in qualcosa, si poteva percepire anche a distanza. Esattamente come affrontava ogni nemico a testa bassa e senza alcuna paura, anche le cause che gli stavano a cuore ottenevano lo stesso trattamento.

    Per iniziare, a me basta una stretta di mano e la tua parola.
    E ogni guerriero che vedrò aiutare i sopravvissuti a ricostruire il nostro nuovo mondo diverrà parte della mia – della nostra Famiglia.


    Piccoli passi ovviamente, non poteva essere certo che tutti i Cavalieri Neri fossero come Estelle. Se lei avesse dimostrato con i fatti le sue pesanti parole, non ci sarebbe stato alcun problema a lottare insieme per uno stesso ideale. Ovviamente anche gli altri suoi compagni di Casta avrebbero dovuto guadagnarsi la stessa fiducia.

    Lasciamo che le nostre azioni parlino per noi e definiscano ciò che possiamo diventare.
    Dimostrami ciò in cui credi, dimostrami ciò in cui il vostro nuovo gruppo crede fermamente.
    E ti do la mia parola che io e il Grande Tempio non chiuderemo mai le porte a chi ha bisogno.


    Con un enorme sorriso, Bart allungò la mano destra per suggellare quel momento e inciderlo nella storia.

    Sei con me, Estelle?

    Quella poteva essere la prima pietra su cui poter fondare un nuovo domani, in cui l’odio e l’intolleranza lasciavano spazio a una ben più forte voglia di vivere in un mondo senza quell’abominio chiamato Corruzione.
    Sarebbe stata una tregua con una data di scadenza ben precisa? Forse, ma il futuro può rivelare molte più sorprese di quanto Bart o Estelle avrebbero mai potuto anche solo immaginare in quell’istante così importante. L’unica cosa certa era che il Toro non si sarebbe nascosto dietro ovvi pregiudizi o la ben più facile rassegnazione. No, con quel gesto si sarebbe opposto con coraggio e determinazione al corso immutato degli eventi, cercando di creare qualcosa di mai visto nella storia conosciuta.

    Da dove iniziamo?

    Genio o follia? Inaspettato successo o terribile disastro?
    Stiamo a vedere, mio caro Bart, di certo ne hai fatta un’altra delle tue.

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    Regalo di Natale!
    Avevo già preparato il post e dopo la cena della Vigilia l’ho ultimato te l’ho postato ^^
    Cosa farà Estelle?
    Certo che tra i due non so chi è il più fuori di testa xD

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    Non era difficile farsi contagiare dalla gioia di Bart. E, forse per la prima volta dopo tanto tempo, Estelle si sentì fiera di quello che aveva fatto. Sapeva di non essere la persona migliore del mondo, sapeva che nonostante tutto quello era solo un piccolissimo e forse quasi insignificante passo verso la riappacificazione di due fazioni nemiche dall'alba dei tempi. Eppure questo non le impedì di sorridere, serena e felice come in rare occasioni si era permessa di fare. Non pensò a secondi fini, non pensò che il Gran Sacerdote avesse accettato la sua richiesta per rivoltargliela contro alla prima occasione utile. Bartolomeo del Toro non era quel genere di persona, e proprio per il suo essere trasparente, genuino e sincero, Estelle lo rispettava.

    Farò del mio meglio. Ma temo di doverti far perdere ancora un paio di minuti di tempo in chiacchiere.

    Guardò la mano tesa del cavaliere d'oro, senza però stringerla. Non ancora almeno. Voleva essere sicura che ogni concetto fondamentale fosse stato capito. Non perchè ritenesse il suo interlocutore un idiota, assolutamente; era un dovere personale, sempre per una questione di rispetto e sincerità.

    Come detto siamo rimasti in pochi e alcuni non credo abbiano mai avuto contatti con qualcuno di voi. Non vorrei sbilanciarmi troppo, ma non credo che da parte nostra sorgeranno particolari problemi. Niente che una bella strigliata non possa sistemare, almeno. - temporeggiò un momento, incerta su come proseguire - D'altra parte... non ho la pretesa che ogni cavaliere di Atena ora ci veda come i loro migliori amici. Non che non mi fidi delle tue capacità di capo o...ehm...le capacità di ascolto...? Si dice così? Whatever. Mi piacerebbe solo che si presentassero prima che tutto degeneri in una scazzottata più o meno diplomatica, tutto qui.

    Ridacchiò, stringendosi di poco nelle spalle mentre arrossiva in un mezzo gesto di imbarazzo. Si riprese quasi subito, schiarendosi la voce

    Questa invece è più...una specifica che altro. Farò di tutto perchè tutto questo funzioni. Mi impegnerò a rispettare e far rispettare questa ritrovata tregua...ma...ecco, non vuol dire che siamo improvvisamente dei bravi ragazzi. In tutta onestà, temo resteremo sulla naughty list di Babbo Natale ancora per un bel po'.
    Tipregononagitartisochesuonamalissimomabearwithmeplease


    Snocciolò l'ultima parte tutta d'un fiato, gesticolando velocemente mentre le guance diventavano di un bel magenta acceso,costellate di lentiggini bianche iridescenti.

    Cioè, ecco sì, non vuol dire "ahahah bella Bart adesso andiamo in giro a sterminare gente a caso for shits and giggles perchè abbiamo l'amicizia del Gran Sacerdote ahahah ma che fesso 'sto qua" if you know what I mean. - si affrettò ad aggiungere - Diciamo che per questioni interne o che non ledono i nostri comuni interessi...rimarremo con i nostri metodi. Alle volte poco ortodossi, alle volte discutibili, ma qui si sconfina nella questione "punti di vista" che non ho troppa voglia di affrontare. Sono pessima a spigarmi ma...eh.

    Lasciò la frase in sospeso, abbassando un poco lo sguardo. Sperava davvero che Bart avesse capito: erano...no, era davvero convinta di tutto ciò che gli aveva rmdetto pochi minuti prima. Era cresciuta,voleva aiutare, ricostruire uno strappo lacerato da troppo tempo perchè era la cosa giusta da fare; ma allo stesso tempo non poteva rinnegare sè stessa: lei era e sarebbe rimasta Estelle, cavaliere nero ed erede del primo alchimista di Black Pisces, perchè quello era il suo giusto posto.
    Raddrizzò le spalle, assumendo una posa composta e fiera.

    Abbiamo un obbiettivo comune nella lotta alla corruzione e nell'aiuto e protezione di coloro che sono sopravvissuti, ma non solo. - era nuovamente calma e decisa, nonostante ciò che stesse per dire era tutto fuorchè positivo o rassicurante - Temo di portare cattive notizie: ho avvertito...disturbi nel cosmo. Forse è solo un falso allarme, ma qualcosa di brutto si sta muovendo. Girano voci che Thanatos sia tornato, e c'è una buona probabilità che non sia solo. Troppi brividini lungo la schiena ultimamente.

    Si morse piano il labbro inferiore, prima di tendere a sua volta la mano verso Bartolomeo.

    Forse è solo una brutta sensazione, ma ho imparato a mie spese a non ignorare troppo il mio sesto senso, o a credere che tutto sia una distesa di acqua calma e piatta. Io sono con te, Bartolomew. E tu?

    F5R3O9X


    Riassunto ● "I'm bad, and that's good. I will never be good, and that's not bad. There's no one I'd rather be than me."

    Narrato | Parlato | Pensato | ● Telepatia ● | Altri

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    Nome ● Estelle Mc.Queen
    EnergiaNera
    Cloth ● Black Pisces lv. VII
    Status Cloth ● Integra, non indossata
    Condizioni Fisiche ● Ottime
    Condizioni Psichiche ● #SBAM-part2
    Altre Info
    AbilitàTecniche

    ♦ Water of Life and Death ♦

    Il dominio primario dlla Black Cloth dei Pesci risiede nel controllo dell'acqua. Il cavaliere è in grado di manipolare questo elemento in ogni sua forma e di interagire con esso in modo estremamente versatile, plasmando attacchi, difese e diversivi sempre nuovi e piú adatti alla situazione. Estelle puó interagire con l'acqua presente nell'ambiente, sia essa in forma liquida, gassosa o solida (ciò non le conferisce controllo pieno del ghiaccio e delle energie fredde, ma solo della parte piú liquida di esso e solo se non si tratta di ghiaccio di origine cosmica); il cavaliere é inoltre in grado di generare acqua in quantità limitata direttamente dal suo cosmo e infonderla di un elemento oscuro: il liquido cosí creato acquisisce la possibilità di assorbire l'energia vitale dell'avversario e disperderla piú velocemente, facendolo verosimilmente affaticare prima del consueto.
    Energia nera: Il controllo dell'acqua di Estelle é sviluppato al punto che il cavaliere può interagire con i liquidi corporei. In particolar modo quando usato contro l'avversario, è capace di generare disidratazione, edemi e agire sulla componente liquida sangue.
    Black Fish può inoltre controllare i suoi stessi fluidi corporei per avere un temporaneo vantaggio sui propri riflessi e velocità (senza eguagliare la rapidità raggiungibile con l'abilità agilità straordinaria)

    ♦ Aquatic Flora ♦

    Dove c'é acqua, c'é vita. Sia essa in un limpido lago, in un tumultuoso fiume, negli acquitrini paludosi o nei tetri e inaccessibili fondali marini, la natura non cessa di esistere, anzi si sbizzarrisce dando vita a piante di una bellezza unica. Estelle è in grado di creare e comandare ogni forma vegetale che si sviluppa nelle acque, spaziando da piante di acqua dolce a microalghe estremamente tossiche e pericolose per il corpo umano. Tali alghe sono inoltre presenti all'interno del cavaliere stesso, rendendola immune alle tossine prodotte naturalmente da questi organismi, e permettendole di respirare sott'acqua senza bisogno di altri strumenti. L'immunità alle tossine è limitata solo a quelle prodotte dalle microalghe stesse, e non a tutti i veleni, specie se prodotti da fonti di cosmo.

    ♦ Maya's Veil♦

    Non sempre ció che vedono gli occhi corrisponde al vero. Grazie al potere del suo cosmo, il cavaliere nero crea delle potenti trame illusorie, con le quali puó far vedere all'avversario ciò che lei desidera. Le illusioni si manifestano sotto forma di una intangibile creazione di Cosmo che agirà secondo la volontà di Estelle e che saranno difficilmente contrastabili se non si possiedono difese mentali adeguate. Black Pisces puó creare da semplici miraggi a complesse e realistiche illusioni in grado di ingannare la maggior parte dei nemici, spendendo una quantità proporzionata di Cosmo. Se usate contro ad avversari deboli inoltre, è possibile che essi siano profondamente convinti della veridicità dell'illusione da credere di percepire persino sensazioni tattili e sapori, arrivando a potersi pensare di aver subito un determinato tipo di danno che non corrisponde alla realtà. Le illusioni ambientali possono essere lanciate su una determinata area e coinvolgere tutti i presenti senza distinzioni o maggiore richiesta di Cosmo.

    ♦ Dark Side of the Force ♦

    Il cavaliere nero libera le proprie passioni ed entra in totale comunione con il proprio Cosmo Oscuro. Ciò rende straordinario un attacco portato da una tecnica o da un'abilità posseduta. La stessa energia può essere usata per aumentare la propria resistenza in modo innaturale. (Monouso in quest e in duello )

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    Area Azione: 120m | Velocità: Luce | Danni: Cloth ≤ VII
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    Edited by Elle¬ - 29/12/2018, 11:32
     
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    Se vi fosse stato qualche spettatore esterno ed estraneo a tutto quel discorso, gli sarebbe sembrato di vedere due esperti di dama che giocano a scacchi. Eh sì, perché quei due erano troppo diretti per intavolare una qualsivoglia alleanza ufficiale con tutti i crismi del caso. Però, c’è da dirlo, erano proprio carini e, diciamocela tutta, basta pomposi musoni che parlano di tempi passati e politica. Meglio delle belle e sane parole dette direttamente in faccia e senza secondi fini, così da fugare immediatamente ogni dubbio.
    Beh, certo, quell’iniziale tentennamento di Estelle a stringere la mano fu – fortunatamente – un falso campanello di allarme. Bart già s’immaginava un cambio di atteggiamento repentino della ragazza, come a replicare quanto era accaduto in passato con Gabriel. Era già pronto all’ennesima delusione, che avrebbe minato sempre di più la sua fiducia nei confronti di quella Casta. Era già pronto a maledirsi per quella sua propensione a fidarsi di tutti, di dare a tutti una seconda possibilità. Era già pronto a far esplodere il suo cosmo, a richiamare l’armatura e intraprendere quello che poteva essere uno scontro mortale per entrambi.
    E invece no. Il Cavaliere dei Pesci voleva solamente chiarire alcuni punti importanti, prima di dare la sua parola a quella folle ma giusta causa.
    Il sorriso del gigante, allora, divenne ancora più luminoso e rispose a Estelle con il suo punto di vista.

    Estelle, non ti preoccupare.
    Con questa stretta di mano non stiamo siglando un accordo vincolante per tutto e tutti o regolato da termini che vanno rispettati a costo della vita.
    È un primo passo, in questo momento per me e per te.


    Estelle in fondo aveva ragione: non potevano esserne certi anche per tutti i loro compagni di Casta. Ovviamente loro due avrebbero fatto di tutto per coinvolgerli in quel nuovo approccio alla vita, ma non potevano esserne i garanti al cento per cento. A volte non basta essere a capo o rappresentati di un gruppo per essere ascoltati, ma Bart era certo che entrambi avrebbero fatto del loro meglio per rispettare quella stretta di mano.

    L’importante è cominciare a smuovere qualcosa, dimostrando che siamo noi a decidere del nostro futuro e non stupide convenzioni di cui non conosciamo nemmeno l’origine.
    Chi ha detto che Cavalieri di Atena e Cavalieri Neri devono essere nemici giurati?
    Semplice: noi stessi, che nel tempo ci siamo combattuti per divergenze di scopi e metodi.


    Dannazione quanto era vero. Bart, forse per la sua straripante schiettezza, non aveva mai creduto a queste imposizioni della storia. Due guerrieri si combattono perché lo vogliono, oppure perché non hanno conosciuto altro che una fede cieca nei principi tramandati di generazioni in generazione. Rompiamo questo circolo vizioso fatto di un passato certamente pesante e un presente che non fa nulla per cambiarlo.

    Questa nostra stretta di mano, per come la vedo io, ha proprio questo scopo.
    Dimostrare che tutto può cambiare.
    Se questo nostro gesto, poi, verrà considerato un esempio da seguire, allora con questa stretta di mano avremo davvero cambiato la storia.


    Ricambiò la stretta di mano con decisione – senza forza straordinaria, eh, vai tranquilla Estelle – proprio per rimarcare quella sua grande convinzione.

    Metodi ortodossi o meno, l’obiettivo comune mi sembra chiaro.
    E, proprio per questo, non vedo la necessità di comportamenti inappropriati da parte vostra.
    Questo per me è fondamentale e, in caso contrario, sarebbe per me intollerabile.
    Quindi, figliola: fai e fate quello che volete, ma nei limiti del rispetto della vita altrui.


    Altro scrollone nella stretta, con il sorriso che si faceva al contempo sempre più radiante quanto deciso e determinato. Estelle e i suoi compagni potevano agire come meglio credevano, ma il Grande Sacerdote non avrebbe mai accettato nessun comportamento che poteva mettere in pericolo vite innocenti. Questo doveva essere chiaro, lapidario e scolpito nel loro personale accordo come se fosse siglato nella pietra.

    Thanatos?!

    Eh già, caro Bart, ha proprio detto Thanatos. Era così bello crogiolarsi in quella nuova amicizia che quel solo nome ruppe un po’ la magia che si era creata.

    Al Grande Tempio abbiamo avvertito anche noi qualcosa cambiare, ma non avremmo mai pensato a questo.
    Dannazione, altro che brividini.
    Se fosse vero, qui è proprio da farsela sotto e scappare a gambe levate.


    Dannazione, c’era poco da scherzarci sopra, ma stiamo parlando di Bartolomeo del Toro e lui rideva in faccia anche alla morte. Pazzo scatenato che non era altro.

    Questa cosa potrebbe proprio capitare a fagiolo.
    È il tipo di minaccia che richiederebbe l’intervento congiunto di più forze unite.


    Occasione tanto perfetta quanto pericolosa per unire le forze contro l’ennesimo nemico comune. Non bastava la Corruzione?

    Per tutto e anche per questo, certo che sono con te.
    Come tu sei con me.
    Siamo tutti con tutti, insomma.
    Oh oh oh.


    E mentre la sua roboante risata riecheggiava in quella landa desolata, Bart staccò la mano dopo aver chiarito ogni aspetto del loro discorso. Mise le mani sui fianchi e si perse con lo sguardo su quell’orizzonte di distruzione. Dovevano approfondire quell’ultimo argomento, dovevano saperne di più.

    Hai altre informazioni?
    Con qualche indizio in più a disposizione potrei aver modo di approfondire la questione con l’aiuto di tutto il Grande Tempio.
    Non possiamo farci trovare impreparati e la conoscenza in questi casi può essere tutto.


    Una volta tornato all’interno delle mura avrebbe potuto consultare i suoi compagni, l’Altura delle Stelle o cercare d’invocare Atena nelle sue visioni – povera Alisia, chissà dov’era il tuo spirito in quel momento.

    Estelle, questo potrebbe essere il nostro primo banco di prova.
    Un nemico comune unisce, è normale, ma è il come lo affrontiamo che farà la differenza.
    Prendiamo a pugni questo Thanatos se è una minaccia per la vita e, nel frattempo, diamo il via alla ricostruzione del nuovo mondo che ci immaginiamo così diverso dall’inferno in cui attualmente viviamo.


    Incrociò le braccia al petto e posò nuovamente il suo sguardo luminoso su Estelle.

    Sarà difficile, questo te lo posso assicurare.
    E forse addirittura impossibile, ti avviso.
    Ma la via più semplice non mi è mai piaciuta poiché spesso non porta dove vogliamo.


    E via così, infondiamo fiducia alla ragazza dicendole che sarà impossibile. Beh, in fondo Bart non voleva creare false speranze. Il suo atteggiamento così diretto e sincero, però, aveva proprio lo scopo di trasmettere un senso di massima presenza e aiuto. Alla fine, se ci pensiamo bene, è più soddisfacente scalare una montagna ritenuta impossibile da scalare, piuttosto che una collina verdeggiante. Il Toro era fatto così: più la minaccia era grande e più lui ci si buttava a capofitto. Ogni tanto anche l’effetto sorpresa di fronte a un pericolo soverchiante raccoglie buoni frutti.

    Quando dirò ai miei figlioli che vado a combattere il Dio della Morte, daranno di matto dalla gioia.
    Un po’ meno Elena, mi sa.


    Quell’ultima frase, quella riferita a Elena, la pronunciò leggermente sottovoce. Sembrava un pargoletto che sapeva già che sarebbe stato rimproverato per qualcosa che non avrebbe dovuto fare.

    Sì, lo so, non è normale, mai miei bambini impazziscono per le storie di Dei e Supereroi.
    E non è la prima volta che la realtà replica quasi fedelmente la loro sfrenata fantasia.
    Oh oh oh!


    Qualcuno ha detto Ares versione corrotta? Già, durante l’assalto della Corruzione al Grande Tempio, Bart non aveva esitato nemmeno un istante per scagliarsi a testa bassa contro un Dio sceso in terra. Aveva fatto una vera e propria scazzottata con Ares, seppur quest’ultimo fosse negativamente influenzato dal Caos.
    Quindi, perché non replicare con Thanatos?

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    Riassunto:
    Non fare questi brutti scherzi a Bart e stringi quella dannata mano xD
    Comunque eccoti cosa pensa (e quindi dice) Bart, nonché il conseguente cambio di tema su Thanatos.

    Condizioni:
    Ottime.

    Tecniche:
    -

    Abilità:
    -

    NARRATO - PARLATO - PENSATO - TELEPATIA

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    Bart era davvero incredibile. La sua determinazione, la sua forza di volontà...sorrise piano Estelle, prima di creare una specie di sedia fatta di alghe calcaree sulla quale si sedette. Pochi istanti più tardi, uno stesso scranno molto più robusto e grande era pronto ad accogliere il Gran Sacerdote.

    Perdonami, sono un po'stanca. È...colpa del viaggio.

    Sembrò esserci esitazione nel tono della giovane ma solo per un istante.

    Non abbiamo troppe informazioni su Thanatos. Per farla breve, alcuni di noi durante i fatti di cui ti ho accennato prima, hanno avuto la possibilità di incontrarlo e affrontarlo, in parte. La cosa certa è che, almeno per il momento, siamo riusciti a rallentarlo, costringendolo a rivedere i suoi piani. Non sappiamo quali siano, ma di sicuro non c'entrano gioia, fatine e pink fluffy unicorns dancing on rainbow.

    Sospirò piano, cingendosi appena la vita e mettendosi un po' più comoda. Anche ora che non indossava nessuna armatura né stava usando attivamente i suoi poteri, il cosmo di Black Pisces non era spento del tutto. Una leggero ma costante tremore sembrava emanare un'aura a malapena visibile tutt'attorno al corpo di lei, come un miraggio.

    Lo so che nel caso di uno scontro non sarà una passeggiata. Ma allo stesso tempo diciamocelo, abbiamo affrontato di peggio. Thanatos non mi spaventa. Suggerisco di tenere occhi e orecchie aperte, e quando sarà il momento intervenire uniti.

    Sorrise quando il Toro nominò la sua famiglia.

    I tuoi figli saranno fieri di avere un super papà come te.

    Era sincera. Ma d'altro canto, quale padre non era un eroe agli occhi dei più piccoli? Il viso di Sebastian le riaffiorò per un attimo nella mente: era da tanto, forse troppo che non ci pensava. Quasi aveva dimenticato il suo volto, forse non voleva ricordarlo per paura che qualcosa prendesse di nuovo il sopravvento su di lei: un cavaliere nero doveva dominare le proprie passioni, non lasciarsi sopraffare da esse. Scosse la testa, riprendendosi.

    Beh, le cose importanti sono state dette immagino. Il resto si vedrà solo col tempo. Prometto di impegnarmi a rispettare e a far rispettare questa tregua, e spero che tutto andrà per il meglio.

    Battè le mani, rimanendo in silenzio un paio di minuti.

    Puoi contare su di me per la lotta alla Corruzione. E se la minaccia del Caos diverrà realtà, hai qualcuno in più al tuo fianco.- si alzò piano dalla sedia che si dissolse dopo poco, particelle bianche trasportate come petali nel vento - Col tuo benestare, ti chiederei un posto dove fermarmi almeno per la notte. Non mi tratterrò a lungo, mi rimetterò in viaggio già domattina. Ho ancora qualche cosa da sistemare qua e là, e gli spostamenti non sono veloci.

    Lo guardò dritto negli occhi, serena e tranquilla come raramente era stata.

    Grazie per avermi ascoltata, Bartholomew.

    F5R3O9X


    Riassunto ● [Piantini internally]

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    Altre Info ● Se hai altro con cui stuzzicare la pesciolina, sentiti libero di chiedere/fare :mke: Oppure, in caso la volessi chiudere qui, grazie infinite per questa giocata e spero di rivedere Bart al più presto <3
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    Black Fish può inoltre controllare i suoi stessi fluidi corporei per avere un temporaneo vantaggio sui propri riflessi e velocità (senza eguagliare la rapidità raggiungibile con l'abilità agilità straordinaria)

    ♦ Aquatic Flora ♦

    Dove c'é acqua, c'é vita. Sia essa in un limpido lago, in un tumultuoso fiume, negli acquitrini paludosi o nei tetri e inaccessibili fondali marini, la natura non cessa di esistere, anzi si sbizzarrisce dando vita a piante di una bellezza unica. Estelle è in grado di creare e comandare ogni forma vegetale che si sviluppa nelle acque, spaziando da piante di acqua dolce a microalghe estremamente tossiche e pericolose per il corpo umano. Tali alghe sono inoltre presenti all'interno del cavaliere stesso, rendendola immune alle tossine prodotte naturalmente da questi organismi, e permettendole di respirare sott'acqua senza bisogno di altri strumenti. L'immunità alle tossine è limitata solo a quelle prodotte dalle microalghe stesse, e non a tutti i veleni, specie se prodotti da fonti di cosmo.

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    Non sempre ció che vedono gli occhi corrisponde al vero. Grazie al potere del suo cosmo, il cavaliere nero crea delle potenti trame illusorie, con le quali puó far vedere all'avversario ciò che lei desidera. Le illusioni si manifestano sotto forma di una intangibile creazione di Cosmo che agirà secondo la volontà di Estelle e che saranno difficilmente contrastabili se non si possiedono difese mentali adeguate. Black Pisces puó creare da semplici miraggi a complesse e realistiche illusioni in grado di ingannare la maggior parte dei nemici, spendendo una quantità proporzionata di Cosmo. Se usate contro ad avversari deboli inoltre, è possibile che essi siano profondamente convinti della veridicità dell'illusione da credere di percepire persino sensazioni tattili e sapori, arrivando a potersi pensare di aver subito un determinato tipo di danno che non corrisponde alla realtà. Le illusioni ambientali possono essere lanciate su una determinata area e coinvolgere tutti i presenti senza distinzioni o maggiore richiesta di Cosmo.

    ♦ Dark Side of the Force ♦

    Il cavaliere nero libera le proprie passioni ed entra in totale comunione con il proprio Cosmo Oscuro. Ciò rende straordinario un attacco portato da una tecnica o da un'abilità posseduta. La stessa energia può essere usata per aumentare la propria resistenza in modo innaturale. (Monouso in quest e in duello )

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    Che ragazza particolare, davvero una persona unica. Era diversa da tutti i guerrieri che aveva incontrato e si discostava tremendamente dal concetto che Bart aveva di Cavaliere Nero. Un’improvvisa e lieta sorpresa, insomma, che era in grado di unire le forze con il Gran Sacerdote per far crollare il muro dei pregiudizi.
    Estelle parlò con trasporto e sincerità, sedendosi su una sedia creata da quel suo potere particolare. Ebbe persino la premura di crearne una anche per Bartolomeo, ovviamente più grande date le sue dimensioni. Il gigante si sedette composto, poggiando le mani alle ginocchia e assumendo una postura che lo faceva sembrare una statua da tanto era imponente. La giovane parlò di Thanatos, della Corruzione e di quella loro promessa. Inoltre, ebbe qualche parola di elogio anche per la sua famiglia, cosa che di certo non passò inosservata a quell’attento papà che era Bart.
    Il Toro gettò indietro la testa e il petto prese a sobbalzare: gli era venuta in mente un’immagine che non poteva che condividere con Estelle.

    Oh oh oh!
    Allora racconterò ai miei bambini di Wonder Estelle e Super Bart che si preparano per affrontare Dark Thanatos.


    Una citazione dei suoi tempi, forse, ma che la giovane avrebbe forse potuto capire. D’altro canto, il caro Bart utilizzava molti personaggi dei fumetti pre-Armageddon per inventare le storie della buonanotte ai suoi pargoli.
    Si fece, poi, leggermente più serio, ricomponendosi da quella risata travolgente.

    Comunque, sì, concordo.
    Teniamo alta l’attenzione, poiché sappiamo che il Dio della Morte è nei paraggi.
    Alla prima avvisaglia di pericolo agiamo uniti.
    Facciamogli vedere che l’umanità è in grado di sradicare le convenzioni millenarie e vuole assolutamente scrivere il destino con le proprie mani.


    Poco ma sicuro. Quello doveva essere l’inizio di una nuova era, che andava a ribaltare ogni precedente convinzione. Basta farsi limitare da qualcosa deciso millenni prima e mai modificato perché considerato immutabile.

    Già me lo vedo Thanatos, o qualsiasi altra minaccia, che viene travolto da una schiera compatta di Cavalieri di Atena e Cavalieri Neri.
    A quel punto sarà lui stesso a pensare per davvero che il Mondo stia per finire.
    Oh oh.


    Bella scena da immaginare, decisamente si. Era come i vecchi film o fumetti in cui vari eroi di diversi contesti si riunivano per affrontare e sconfiggere una minaccia comune. Perché non far diventare tutto questo realtà?
    Tempo al tempo, ci sarebbero state sicuramente occasioni per unire le forze. Ora era il momento di riflettere sull’accaduto, ritirarsi nelle proprie abitazioni e riposare, specialmente per Estelle che appariva alquanto sconvolta. Bartolomeo si alzò dallo scranno e sorrise alla giovane.

    Estelle, grazie di tutto.
    Le nostre parole giungeranno anche ai miei compagni Cavalieri, nonché a tutto il Grande Tempio.
    Quando busserete alle nostre mura, ci sarà sempre qualcuno pronto ad aiutarvi.


    Lo credeva davvero e avrebbe fatto di tutto perché ogni paura e pregiudizio si sciogliesse come neve al sole. Lui era il primo ad aver fatto quel passo in avanti per tutti, nonostante le sofferenze patite proprio per colpa di un Cavaliere Nero: Gabriel.

    E demoliamo anche quest’ultimo tabù.
    Questa sera potrai riposare dentro le mura, alle pendici delle Dodici Case.
    Purtroppo abbiamo molte case attualmente disabitate...


    Aprì le braccia per amplificare la portata di quella richiesta, ma subito la sua espressione venne incrinata da un velo di tristezza. Le abitazioni erano disabitate perché molte persone erano morte a causa dell’Armageddon e della Corruzione: uomini, donne e anche bambini. Erano stati i più deboli a perire prima e più di tutti.

    Ti ospiterei alla Seconda Casa, ma rischierei di far scattare tutte le difese del Grande Tempio in un colpo solo.
    Oh oh, cominciamo con piccoli passi e lasciamo a tutti il tempo di assimilare le novità di questo nostro incontro.


    D’altro canto, presentarsi alle mura con un Cavaliere Nero era già incredibile, ma passare dalla casa dell’Ariete senza nemmeno aver avvisato della cosa era troppo per un primo passo nella direzione giusta. Come detto, ci sarebbe stato il tempo giusto per tutto.

    Comunque, io, Elena e i bambini verremo a tenerti compagnia.
    Sempre che ti faccia piacere.
    Così non passerai la notte da sola.


    Ecco: sono queste piccole cose che possono davvero cambiare la storia. Una mano tesa verso qualcuno che ne ha bisogno, senza pretendere nulla in cambio se non un sorriso e il rispetto reciproco.
    E quelle non erano solo parole.
    Bartolomeo l’avrebbe accompagnata dentro le mura del Grande Tempio – di cui Bart era comunque il Gran Sacerdote – con Estelle che poteva tranquillamente rendere il proprio Cosmo e la propria presenza non minacciosi e quasi impercettibili. Poi le avrebbe assegnato una delle case disabitate e, mentre la ragazza si sarebbe sistemata, sarebbe andato a prendere Elena e i pargoli. Avrebbero passato la serata insieme, tra racconti fantastici e i giochi di quei pazzi scatenati dei suoi figli. Infine, si sarebbero addormentati ognuno nella propria stanza: Estelle nella sua privata, così come Elena in un’altra, e Bart avrebbe dormito nella camera principale con tutti i bambini ammassati addosso a lui.
    Una grande gesto di fiducia, che il gigante sapeva non sarebbe mai stata tradita.
    Il Cavaliere Nero avrebbe avuto tutto il tempo di prepararsi la mattina seguente per andare dove il suo animo e il suo cuore l’avrebbero portata.
    Il Gran Sacerdote, conciato nel modo meno formale che si possa immaginare, avrebbe aperto un occhio e avrebbe sussurrato un saluto per non far svegliare nessuno.

    Ciao Estelle, buon viaggio.

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    Riassunto:
    Anche per me si può concludere.
    Spero tu abbia apprezzato la ruolata, ma soprattutto la parte finale.
    Ho messo tutto al condizionale per non essere auto-conclusivo, ma se a te va bene la scena finale io la considero come accaduta. A me farebbe piacere ^^
    Grazie di tutto e, mi raccomando, portiamo avanti le conseguenze di questa nostra ruolata.

    Condizioni:
    Ottime.

    Tecniche:
    -

    Abilità:
    -

    NARRATO - PARLATO - PENSATO - TELEPATIA

    Ykl3bED
     
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9 replies since 18/12/2018, 23:34   596 views
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