La Tigre e il Dragone

La Tigre e il Dragone
post 1

Tutta quella luce che riempiva l'aria per tutte quelle ore le feriva gli occhi. Per quanto quel fenomeno naturale su Midgard la affascinasse, non era ancora in grado di sopportarne a lungo la presenza, per questo motivo rimaneva nascosta in ripari occasionali finché quella sfera infuocata non svaniva oltre le montagne lasciando spazio a un soffitto a lei più congegnale fatto di tenebra occasionalmente rischiarato, come in quella sera, da lontanissime torce ed una sfera luminosa meno dolorosa per la vista sensibile della drow.

Midgard era incredibilmente fredda, gli ambienti rimanevano ricoperti di acqua congelata caduta dal cielo che assumeva una candida e semisolida consistenza, ma nonostante ciò sentiva il fastidio del freddo meno di quanto si sarebbe aspettato, forse per merito del potere che aveva da poco risvegliato.
Il vero problema per lei era nutrirsi, di acqua limpida ve ne era in abbondanza in forma solida o liquida, ma aveva enormi difficoltà a trovare qualcosa da mettere sotto i denti.

Quale ironia … nel mio mondo sono stata in grado di nutrirmi di ciò che trovavo, ero debole, ma in grado di capire quali piante o creature potessero essere consumate permettendomi di sopravvivere per anni.

Ora che sono forte non ho idea di quali animali cacciare, quali piante raccogliere senza rischiare di ingerire una velenosa o nociva per il mio corpo...

Erano passati quattro cicli di alternanza degli astri e l'unica cosa su cui aveva messo i denti erano stati due creature canidi che la avevano aggredita.
La loro carne era dura e sgradevole al gusto, ma quantomeno non la aveva avvelenata.
Doveva rifocillarsi e rimanere ferma nel suo riparo la avrebbe portata solo ad una lenta morte di stenti.
Decise quindi di lasciare la tigre di candido metallo ed esplorare quella zona piena di grandi e solidi vegetali che crescevano verso l'alto creando un soffitto quasi compatto che non lasciava cadere l'acqua congelata sul terreno.
Non si era ancora abituata a viaggiare in quei luoghi, dovette quindi effettuare delle incisioni sui grandi vegetali per poter ritrovare la strada verso la buca che utilizzava come rifugio.

L'attenzione dell'elfa fu attirata da un bagliore, avvicinandosi con cautela sfruttando il riparo che il paesaggio le forniva, si avvicinò discretamente al punto di origine potendo osservare un fuoco acceso ed un essere umano accampato di fronte ad esso.
Una grossa creatura quadrupede stava poco distante intenta a dissetarsi in una pozza di acqua.
Malice si impietrì ragionando sul da farsi, gli esseri umani erano, dall'inizio dei tempi, nemici dei drow, la sua reazione fu quindi quella di assalirlo per ucciderlo o ancora meglio farlo prigioniero e farsi comunicare informazioni su quel luogo.
Qualcosa però la fermava, in parte istinto in parte ragionamento sulla sua situazione: ora si trovava a Midgard il regno degli Uomini, ne avrebbe incontrati di continuo nel suo cammino. Non poteva affrontarli tutti, doveva sforzarsi di capire quel nuovo mondo per poi decidere come viverci la propria vita.

Decise di utilizzare le pelli grezzamente scuoiate dei due canidi per tentare di coprirsi quantomeno il volto, non avrebbe sostenuto un'ispezione accurata, ma forse le tenebre e la distanza la avrebbero aiutata a non farsi identificare.
Giunse fino all'ultimo nascondiglio che il terreno le concedeva e osservò per un po l'essere umano era grande e possente, doveva essere un guerriero, lo si poteva capire dal portamento. Poteva essere pericoloso, ma la necessità la spronò, uscì lentamente dal proprio riparo rimanendo pronta a tornarci nel caso di un'offensiva dell'uomo.
Scavò nella propria memoria per ricordare la lingua umana che aveva imparato negli anni di istruzione del casato: la Matrona Madre insisteva affinché le sacerdotesse imparassero le lingue delle razze inferiori per avere il modo di poterle ingannare meglio.

Come era la forma di saluto? Non ricordo … la lingua umana è aggraziata quanto quella dei goblin, la ho sempre odiata...

Ehi tu.
Vengo in pace.
Cerco cibo

Molto scarso, ma spero fosse comprensibile

Nonostante tutto iniziare una conversazione, sebbene con un umano e in una lingua non sua la stimolava, negli anni passati nelle terre selvagge non aveva avuto altri interlocutori che se stessa.

Narrato | Parlato | Pensato | *(traduzione lingua drow)

Riassunto Azioni Non necessario, basta l'eloquenza sfoggiata da Malice XD STATUS FISICO ♦ Buono, affamata STATUS PSICOLOGICO ♦ Cauta STATUS CLOTH ♦ Non indossata

Abilità Elòir's Vress'lven ♦ La guerriera protetta da Alcor è in grado di generare dai propri arti degli affilatissimi artigli composti di pura energia cosmica che può utilizzare come armi. Normalmente l' ombra li plasma sulle dita simulando, come la sua controparte, le zampe di un felino; è possibile però plasmarmi in forme differenti, ad esempio in lame fuoriuscenti dai dorsi delle mani o dei piedi. La consistenza e la capacità distruttiva rimangono inalterate a prescindere dell'aspetto preso. Ssouk' Z'ress ♦ La guerriera è in grado di sprigionare una forza fisica superiore a un combattente di pari potenza energetica. Tale capacità gli concede di prodigarsi in prodezze fisiche fuori dal comune, di sollevare masse pesanti e di imprimere una particolare potenza nei propri gesti rendendo ben più pericolosi i propri attacchi. La prodigiosa potenza istantanea permette a Malice, caricandosi come una fionda, di compiere balzi sovrumani di gran velocità, è per tale ragione che all'occhio poco esperto il potente stile di combattimento del custode di Alcor sembra identico al più agile e veloce stile del custode gemello Mizar. Elggur's Inthuul ♦ Il cosmo gelido di Alcor è in grado di manifestarsi fisicamente permettendo alla guerriera di decrementare la temperatura ambientale, nell'area d'azione determinata dalla sua energia o limitatamente a zone specifiche. Può in questo modo creare correnti di area gelida e costrutti di ghiaccio della forma e consistenza desiderata.

Tecniche Nome Tecnica ♦ Nessuna

La Tigre e il Dragone
post 2

La drow fissava l'umano come se si aspettasse che da un momento divenisse un dragone a due teste, quando si alzò per posare del cibo più vicino a lei quasi saltò, tanto che era tesa. Si ricompose quando l'uomo tornò a sedere al suo posto fissando in preda ai morsi della fame quanto le veniva offerto.

Che sia un trucco? Dare del cibo in questo modo a una sconosciuta? Forse vuole avvelenarmi … no, non penso vada in giro con del cibo già avvelenato e non gli ho visto manipolarlo in alcun modo...

Ferma immobile a fissarlo immersa nelle sue congetture, la drow sembrò essere divenuta una statua.

Forse cerca di raggirarmi in qualche modo … ma cosa potrebbe inventarsi?

Lo stomaco la interruppe emettendo un sommesso borbottio.
Si mise le mani ai fianchi liberando la seconda pelle di canide che teneva su di se, ma lasciando quella che tentava con non molto successo di celarne l'aspetto.
Fece un paio di passi avanti e la lanciò ai piedi dell'umano.

Ho questa pelle per fare un … ba-ra-to.

Sperava di aver ricordato il termine corretto e sperava ancor di più che fosse uno scambio accettabile perché la fame con del cibo a portata di mano divenne più sentita.

Tornò indietro dei pochi passi compiuti mantenendo la distanza originale.

Vengo da … distante. Non mi fermerò in questi luoghi.

Si affrettò ad aggiungere per rassicurare l'umano di non aver intenzione di invadere il suo territorio.

Quali bestie si uccidono qui per cibo? In quali ambienti si trovano?

Difficile imparare qualcosa sulla caccia in quel modo: a parole senza conoscere l'aspetto delle bestie, le loro orme. E le difficoltà linguistiche certamente non aiutavano, nonostante ciò provò a chiedere, non voleva trovarsi ancora in quella situazione di stenti, voleva tornare ad essere autonoma.

Narrato | Parlato | Pensato | *(traduzione lingua drow)

Riassunto Azioni - STATUS FISICO ♦ Buono, affamata STATUS PSICOLOGICO ♦ Cauta STATUS CLOTH ♦ Non indossata

Abilità Elòir's Vress'lven ♦ La guerriera protetta da Alcor è in grado di generare dai propri arti degli affilatissimi artigli composti di pura energia cosmica che può utilizzare come armi. Normalmente l' ombra li plasma sulle dita simulando, come la sua controparte, le zampe di un felino; è possibile però plasmarmi in forme differenti, ad esempio in lame fuoriuscenti dai dorsi delle mani o dei piedi. La consistenza e la capacità distruttiva rimangono inalterate a prescindere dell'aspetto preso. Ssouk' Z'ress ♦ La guerriera è in grado di sprigionare una forza fisica superiore a un combattente di pari potenza energetica. Tale capacità gli concede di prodigarsi in prodezze fisiche fuori dal comune, di sollevare masse pesanti e di imprimere una particolare potenza nei propri gesti rendendo ben più pericolosi i propri attacchi. La prodigiosa potenza istantanea permette a Malice, caricandosi come una fionda, di compiere balzi sovrumani di gran velocità, è per tale ragione che all'occhio poco esperto il potente stile di combattimento del custode di Alcor sembra identico al più agile e veloce stile del custode gemello Mizar. Elggur's Inthuul ♦ Il cosmo gelido di Alcor è in grado di manifestarsi fisicamente permettendo alla guerriera di decrementare la temperatura ambientale, nell'area d'azione determinata dalla sua energia o limitatamente a zone specifiche. Può in questo modo creare correnti di area gelida e costrutti di ghiaccio della forma e consistenza desiderata.

Tecniche Nome Tecnica ♦ Nessuna

La Tigre e il Dragone
post 3

L'umano era tranquillo, fin troppo per la drow, a suo un atteggiamento del genere era attribuibile solo a uno stolto o a qualcuno troppo sicuro di se.
Forse l'uomo stava prendendo tempo per attendere il ritorno di compagni e con essi assalirla oppure stava solo cercando di farle abbassare la guardia confondendola.

Quando rifiutò il baratto proposto dalla drow regalandole i viveri fu per lei la conferma che l'uomo stava tramando qualcosa.
La confusione, dovuta alla paranoia nella mente dell'elfa, assieme alla non perfetta padronanza linguistica non le fecero cogliere correttamente quanto l'umano aggiunse.

Per Malice l'uomo aveva capito la sua appartenenza alla razza degli elfi oscuri e che per lui la sopravvivenza degli esseri umani sarebbe potuta avvenire a discapito delle altre razze.

Gli occhi di lei si sbarrarono, si guardò intorno attendendo da un istante all'altro di essere catturata da altri umani, poi il suo interlocutore continuò con serafica calma a illustrare le creature cacciabili in quelle terre ma Malice non capì quasi nulla troppo preoccupata di cosa avrebbe potuto accaderle.

Non poteva rimanere li allora di colpo scattò verso il cibo afferrandolo in fretta per poi con un balzo potenziato dal suo potere interiore tornare tra il fitto degli alberi

Os talinth f'sarn waele?
Ka dos ssinssrin naubol wun yutsu, ji el xuil naubol wun yutsu!

*Pensi sia stupida?
Se non vuoi nulla in cambio allora muori senza nulla in cambio!

Artigli energetici balenarono alle sue mani colpendo i giganteschi alberi e facendoli cadere impietosamente al suo passaggio, non si trattava di un vero attacco diretto, più l'intralciare un possibile inseguimento sebbene la caduta di un albero addosso non era indubbiamente qualcosa da trascurare.

Eseguì altri due lunghi balzi nel fitto del bosco poi smise nascose il suo potere interiore in modo da rendere più difficile una sua localizzazione continuando a correre cambiando direzione.

Di li a poco avrebbe cambiato ritmo di marcia, appurato di non aver nessuno che la seguisse si sarebbe concentrata più sulla furtività e sul far perdere le sue tracce che sulla velocità.

Narrato | Parlato | Pensato | *(traduzione lingua drow)

Riassunto Azioni Note: dato che questo primo incontro si svolge appena finito l'add e quindi prima delle varie giocate tenute non possiamo per coerenza con quanto descritto da altre parti approfondire troppo l'incontro e le informazioni comunicate, di conseguenza Malice è scappata (e tu pensavi che fino a questo momento fosse difficile avere a che fare con lei! ) Dato che la giocata adunanza è definitivamente annullata (forse sarebbe il caso di chiederla ufficialmente) io proseguirei in questa stessa role facendo passare diversi mesi, quando dopo il vagabondare sente il richiamo nelle terre del nord. Almeno si può fare un incontro con spiegazione ufficiale. STATUS FISICO ♦ Buono, affamata STATUS PSICOLOGICO ♦ Paranoica, spaventata STATUS CLOTH ♦ Non indossata

Abilità Elòir's Vress'lven ♦ La guerriera protetta da Alcor è in grado di generare dai propri arti degli affilatissimi artigli composti di pura energia cosmica che può utilizzare come armi. Normalmente l' ombra li plasma sulle dita simulando, come la sua controparte, le zampe di un felino; è possibile però plasmarmi in forme differenti, ad esempio in lame fuoriuscenti dai dorsi delle mani o dei piedi. La consistenza e la capacità distruttiva rimangono inalterate a prescindere dell'aspetto preso. Ssouk' Z'ress ♦ La guerriera è in grado di sprigionare una forza fisica superiore a un combattente di pari potenza energetica. Tale capacità gli concede di prodigarsi in prodezze fisiche fuori dal comune, di sollevare masse pesanti e di imprimere una particolare potenza nei propri gesti rendendo ben più pericolosi i propri attacchi. La prodigiosa potenza istantanea permette a Malice, caricandosi come una fionda, di compiere balzi sovrumani di gran velocità, è per tale ragione che all'occhio poco esperto il potente stile di combattimento del custode di Alcor sembra identico al più agile e veloce stile del custode gemello Mizar. Elggur's Inthuul ♦ Il cosmo gelido di Alcor è in grado di manifestarsi fisicamente permettendo alla guerriera di decrementare la temperatura ambientale, nell'area d'azione determinata dalla sua energia o limitatamente a zone specifiche. Può in questo modo creare correnti di area gelida e costrutti di ghiaccio della forma e consistenza desiderata.

Tecniche Nome Tecnica ♦ Nessuna

La Tigre e il Dragone
post 4

Pensava di essere riuscita ad allontanarsi, a far perdere le sue traccie , fu quindi grande lo stupore vedendosi l'umano sbucare di fronte a lei, per trasformarsi immediatamente in panico.
Come aveva fatto ad anticiparla tanto? Era così più veloce di lei?
Percepì dall'uomo una fonte di potere , era dallo scontro con il proprio cadavere che non avvertiva più quella sensazione ma in questo caso il potere era soverchiante.

Rimase immobile, paralizzata mentre cercava di pensare a cosa avrebbe potuto fare, ma la paura annullava ogni pensiero, l'ulteriore dimostrazione di forza dell'essere umano che disintegrò un'enorme roccia con un solo dito furono il colpo finale alla mente della drow.

I muscoli iniziarono a muoversi impercettibilmente da soli tremando, non più per la paura, la paura era stata negli anni compagna e alle volte alleata nella sua lotta per la sopravvivenza, ma per quel senso di impotenza con cui aveva dovuto convivere per decenni: non aveva alcuna speranza di resistere a quell'essere umano, se avesse voluto avrebbe potuto fare di lei ciò che desiderava.

Ma lo sconosciuto ancora la sorprese, tutto ciò che fece fu minacciarla. Avvertirla di non arrecare danno alla sua gente.
Null'altro, solo un avvertimento prima di andarsene per la sua strada.

Quando i passi furono lontani la drow cadde in ginocchio respirando affannosamente, la tensione del momento finalmente svanita la avevano privata delle forze.
Midgard era un luogo strano difficile da comprendere, Malice avrebbe dovuto fare più attenzione che mai.


Passarono molti mesi* in cui la drow si trovò a vagare nelle terre degli uomini, incontrò guerrieri, mostri, demoni, fanatici, vittime carnefici, ma quel che vide in fondo fu un forte senso di speranza, gli abitanti di questo mondo non si sentivano ancora vinti. Neppure dopo aver visto cosa la Corruzione era in grado di fare, vi era in molti di loro una sorta di forza nascosta, oppure ottusità, che li spingeva ad andare avanti a cercare quello che sembrava irrimediabilmente perduto.

Avrebbe potuto aggirarsi per quelle terre per molto molto tempo, aveva capito di avere una forza in grado di permetterle di sopravvivere dai pericoli più comuni ma non abbastanza da affrontare ogni tipo di minaccia. Ma qualcosa, che si convinse essere la bianca armatura della tigre dai denti a sciabola, sembrava spingerla a tornare nelle terre ghiacciate dove la trovò, appena arrivata in quel mondo.

Il ghiaccio e la neve erano molto più presenti quel luogo che nelle altre terre, ma in qualche modo il freddo le arrecava meno fastidio del dovuto, forse grazie anche al suo potere con cui era in grado di manipolarlo.

Stava vagabondando da alcuni giorni quando, durante la caccia a un erbivoro, si ritrovò in uno spiazzo tra gli alberi, due di questi erano caduti e un ironico sorriso le si definì in volto quando riconobbe l'opera dei suoi artigli effettuata molto tempo prima durante l'incontro con quello strano uomo.

Strano si, perché non aveva più incontrato nulla di un potere paragonabile, avrebbe potuto quindi essere un conquistatore, un re eppure si era comportato come un semplice cacciatore durante il loro incontro facendole erroneamente credere che tutti gli esseri umani di Midgard potessero essere così terribilmente devastanti.

I suoi pensieri e i suoi dubbi furono interrotti da un urlo di terrore non molto distante vide due esseri umani correre tra gli alberi, spaventati ed affannati, poco dietro li tallonava la causa del loro terrore.
Alto oltre i tre metri aveva zampe artigliate possenti possenti, l'andatura mentre correva era sulle quattro zampe, ma sembrava in grado di alzarsi su due. La pelle era squagliata in più punti, del pelo che ricopriva in origine la creatura vi erano rimaste solo pochi sprazzi, il muso allungato era irto di affilate zanne.



Quasi senza rendersene conto la Tigre Bianca fu addosso alla drow rivestendola come solida corazza. La spinta data dalla forza sovrumana delle game sul terreno la fecero schizzare a tutta velocità verso la creatura.

Non le importava degli esseri umani, ma aveva un odio profondo, personale verso ogni creatura mutata e non perdeva occasione per uccidere tutte quelle che incontrava e che erano alla sua portata, rischiando anche troppo spesso la sua stessa vita nel tentativo.

Un secondo balzo la avvicinò ancora, l'essere era ormai addosso agli umani, un maschio e una femmina, in fuga e il suo verso riecheggiò nell'aria con violenta insistenza.

Il terzo balzo la portò quasi a ridosso permettendole di vedere l'orso mutato colpire con la propria zampa la donna aprendole quasi in due il petto in una cascata di sangue e budella, l'urlo della vittima fu intenso e angoscioso ma estremamente breve, era morta quasi sul colpo.

Il quarto balzo fu l'ultimo e la fece colpire la schiena gigantesca della creatura che urtata di sorpresa fece fatica a mantenere l'equilibrio , l'artigliata zampa sebbene sbilanciata riuscì ad arrivare all'uomo suo bersaglio su una gamba strappandogliela dal corpo, e facendogliela volare di diversi metri tra gli alberi.

L'essere si voltò a fronteggiare chi aveva osato disturbare la sua mattanza, l'elfa sorrise crudelmente alla creatura pregustando la sofferenza che le avrebbe causato.

Il mostro si erse sulle due zampe sfoggiando la sua gigantesca stazza che sembrava ancora più imponente di fronte alla minuta elfa, emise un assordante e potente ruglio e si scagliò con entrambe le zampe anteriori contro il proprio bersaglio, praticamente sovrastata dalla massa dell'avversario Malice alzò le braccia incrociandole all'altezza del capo mentre un resistente strato di ghiaccio le rivestiva, il colpo arrivò devastante facendo volare via la drow sbattendo contro un albero ma elle non fece in tempo a cadere a terra, si spinse contro il tronco con tutte le sue forze lanciandosi come una palla di cannone con entrambe le mani artigliate protese contro il bersaglio.

L'impatto fu tremendo, gli affilati artigli colpendo con quella forza trapassarono completamente la creatura permettendo a Malice di attraversarla uscendo dal dorso.
L'essere emise un ringhio, barcollò e poi cadde al suolo esanime, l'elfa si rialzò lentamente la candida armatura completamente lordata di viscere e sangue scuri.

*NdA: la prima parte della role avviene poco dopo l'investitura la seconda dopo tutte le giocate svolte e non tiene conto della giocata l'Adunanza annullata.

Narrato | Parlato | Pensato | *(traduzione lingua drow)

Riassunto Azioni Note: direi che non vi è molto da aggiungere. STATUS FISICO ♦ Buono, contusioni STATUS PSICOLOGICO ♦ Combattiva, sadica STATUS CLOTH ♦ Liv IV integra, indossata, sporca

Abilità Elòir's Vress'lven ♦ La guerriera protetta da Alcor è in grado di generare dai propri arti degli affilatissimi artigli composti di pura energia cosmica che può utilizzare come armi. Normalmente l' ombra li plasma sulle dita simulando, come la sua controparte, le zampe di un felino; è possibile però plasmarmi in forme differenti, ad esempio in lame fuoriuscenti dai dorsi delle mani o dei piedi. La consistenza e la capacità distruttiva rimangono inalterate a prescindere dell'aspetto preso. Ssouk' Z'ress ♦ La guerriera è in grado di sprigionare una forza fisica superiore a un combattente di pari potenza energetica. Tale capacità gli concede di prodigarsi in prodezze fisiche fuori dal comune, di sollevare masse pesanti e di imprimere una particolare potenza nei propri gesti rendendo ben più pericolosi i propri attacchi. La prodigiosa potenza istantanea permette a Malice, caricandosi come una fionda, di compiere balzi sovrumani di gran velocità, è per tale ragione che all'occhio poco esperto il potente stile di combattimento del custode di Alcor sembra identico al più agile e veloce stile del custode gemello Mizar. Elggur's Inthuul ♦ Il cosmo gelido di Alcor è in grado di manifestarsi fisicamente permettendo alla guerriera di decrementare la temperatura ambientale, nell'area d'azione determinata dalla sua energia o limitatamente a zone specifiche. Può in questo modo creare correnti di area gelida e costrutti di ghiaccio della forma e consistenza desiderata.

Tecniche Nome Tecnica ♦ Nessuna

La Tigre e il Dragone
post 5

Infine giunse la quiete, il mostruoso essere era deceduto, non vi erano altri pericoli nei dintorni, l'elfa si avvicinò all'umano che aveva perso la gamba, era privo di senti, ma ancora vivo sebbene avesse perso molto sangue.
Rimase sopra di lui per diverso tempo fissandolo impassibile poi richiamò una piccola parte del suo potere gelido ghiacciandoli il moncherino.

Non era certo un cerusico ne aveva particolare interesse a salvarlo, eppure era intervenuta anche se in modo non risolutivo.
Si mise a cercare sui rimasugli squartati dell'altra vittima il cui cadavere era in condizioni disastrose e vi trovò dell'acqua e poco cibo e ne trovò altro addosso allo svenuto.
Si fermò di nuovo a fissare quell'uomo poi posò a terra i viveri trovati.

Se riuscirai a sopravvivere serviranno più a te e se invece soccomberai a breve potrò tornare e recuperarli.

In quel momento sentì una potentissima energia raggiungerla, era solo una sensazione, un'emanazione molto distante ma talmente potente da metterla in allerta.
Per quanto ora fosse ben più consapevole del suo potere e di quello sprigionato da altri, Malice non riconobbe la firma cosmica di Siegfried in quanto al momento del loro primo incontro non era ancora in grado di comprenderne la differenza, dettata dall'individuo che la generava.

Rimase incerta sul da farsi, l'emanazione sembrava quieta sebbene talmente potente da non essere neppure paragonabile all'energia da lei posseduta e quindi estremamente pericolosa.
Stava voltandosi per andare nella direzione opposta quando si fermò pensierosa. Forse era semplice curiosità nel vedere cosa poteva essere così potente oppure era la corazza della tigre ancora lorda di sangue scuro ad insinuarle, come aveva già fatto in passato, sensazioni e idee.

Ti devo la vita Tigre Bianca, se sei davvero tu a spingermi a fare questo seguirò quanto mi chiedi di fare.

Si avvicinò trattenendo il suo potere fino al minimo necessario per poter sopportare il peso della corazza e si incamminò furtiva stando bene attenta ad osservare quel che la circondava per non incappare in altri avversari inaspettati.
Vide il piccolo accampamento improvvisato e il fuoco acceso e come molti mesi prima l'umano dal potere devastante seduto tranquillamente in attesa.

Si paralizzò vedendolo, non si erano lasciati con buone parole o per essere più precisi la aveva minacciata di morte.
Avrebbe dovuto tornare indietro e scappare per non incorrere nelle ire dell'uomo? In fin dei conti era tornata in quelle terre ghiacciate senza alcun invito, forse la Tigre Bianca la stava spingendo dai suoi nemici?
Malice era confusa, l'uomo sembrava aver emesso un richiamo, forse era diretto proprio a lei, ma non poteva esserne certa.

Fuggire sarebbe stata la scelta più saggia, ma nell'incontro precedente Siegfried aveva dimostrato di poterla individuare e seguire con estrema facilità, forse già adesso, nonostante tutti i suoi accorgimenti per non farsi notare poteva essere a conoscenza della sua posizione.

Oloth dos

Optò per rischiare, mostrandosi, un paio di passi la avvicinarono, ma mantenne comunque le distanze.

Non si tratta di sangue di umani.

Esordì riferendosi a quanto imbrattava il candido metallo ignorando qualsiasi formalità di saluto o di effettiva presentazione.
Il tono di voce era fermo e la pronuncia nella lingua degli umani era migliorata sensibilmente.

Non ho intenzioni ostili, non vi arrecherò danno, hai la mia parola.

Lo guardò a lungo valutandone la reazione.

Quindi ti chiedo di lasciarmi proseguire il mio cammino.

”Proseguire il mio cammino” … Già ma per dove? E per fare cosa?

Attese l'uomo, i nervi tesi pronta a reagire al pericolo nonostante fosse consapevole dell'inutilità delle sue azioni, se avesse dovuto avrebbe tentato qualsiasi cosa, come sempre aveva fatto, per sopravvivere.

Narrato | Parlato | Pensato | *(traduzione lingua drow)

Riassunto Azioni Note: direi che non vi è molto da aggiungere. STATUS FISICO ♦ Buono, contusioni STATUS PSICOLOGICO ♦ Cauta. STATUS CLOTH ♦ Liv IV integra, indossata, sporca

Abilità Elòir's Vress'lven ♦ La guerriera protetta da Alcor è in grado di generare dai propri arti degli affilatissimi artigli composti di pura energia cosmica che può utilizzare come armi. Normalmente l' ombra li plasma sulle dita simulando, come la sua controparte, le zampe di un felino; è possibile però plasmarmi in forme differenti, ad esempio in lame fuoriuscenti dai dorsi delle mani o dei piedi. La consistenza e la capacità distruttiva rimangono inalterate a prescindere dell'aspetto preso. Ssouk' Z'ress ♦ La guerriera è in grado di sprigionare una forza fisica superiore a un combattente di pari potenza energetica. Tale capacità gli concede di prodigarsi in prodezze fisiche fuori dal comune, di sollevare masse pesanti e di imprimere una particolare potenza nei propri gesti rendendo ben più pericolosi i propri attacchi. La prodigiosa potenza istantanea permette a Malice, caricandosi come una fionda, di compiere balzi sovrumani di gran velocità, è per tale ragione che all'occhio poco esperto il potente stile di combattimento del custode di Alcor sembra identico al più agile e veloce stile del custode gemello Mizar. Elggur's Inthuul ♦ Il cosmo gelido di Alcor è in grado di manifestarsi fisicamente permettendo alla guerriera di decrementare la temperatura ambientale, nell'area d'azione determinata dalla sua energia o limitatamente a zone specifiche. Può in questo modo creare correnti di area gelida e costrutti di ghiaccio della forma e consistenza desiderata.

Tecniche Nome Tecnica ♦ Nessuna

La Tigre e il Dragone
post 6

L'umano colse a pieno il punto: quale era il suo cammino?

L'elfa aveva passato gran parte della vita a sopravvivere, a cercare un motivo per non uccidersi quando era una schiava, ad eseguire quel che le veniva ordinato quando venne impiegata come assassina e infine a fuggire dagli orrori ogni singolo giorno.

Aveva smesso di pensare che vi potesse essere qualcos'altro per lei, neppure l'incontro con quel demone stregone, ne l'armatura che adesso indossava erano riusciti a farle immaginare ad altro per lei. Forse perché non si aspettava più nulla o forse perché pensava di avere più nulla da dare.

La Tigre Bianca un dono degli dei?

Si guardò le braccia corazzate e lorde, forse quell'umano finalmente avrebbe potuto fare chiarezza su quanto le era accaduto?

Il mio cammino è di sopravvivere a discapito di tutto, al contrario di voi di Midgard non ho più un popolo o un mondo per cui combattere.

Svartalfheimr, il mio mondo, è caduta da molto tempo oramai ed è irrecuperabile a meno che non vogliano intervenire direttamente gli dei.

Si morse il labbro e aggiunse piano.

Ma penso che neppure loro siano in grado di salvarci oramai.

Fece qualche passo verso il cibo che le era stato offerto alzò poi la mano in segno di rifiuto.

Non ne ho più necessità: ho imparato cosa poter cacciare qui, nonostante il declino il vostro mondo è abbondante.

Ed era vero anche se la maggior parte degli umani avrebbe trovato disgustoso alcune delle bestie con cui la drow si era nutrita.
L'uomo le chiese poi il nome.

Malice Or-

Si interruppe, quale motivo aveva per sfoggiare il nome di un casato distrutto da decenni appartenente a un popolo che aveva venduto la propria identità e la propria anima per l'illusione di una vittoria.

Malice l'oscura. Non altri nomi sono per questo mondo.

Per tutto il tempo di quella conversazione nonostante i modi pacifici dell'umano, la drow non trovò quiete: rimase in piedi, non si rifocillò, si mosse continuamente in circolo come pronta ad uno scontro sebbene avesse ben piantato in testa di non avere alcuna speranza in un confronto con quell'uomo.

Siegfried-Sigmund, parli della Tigre Bianca come se la conoscessi bene.

Sapresti dirmi ciò che sai su di essa?

Non sono certa sia stato un dio ad orchestrare il mio destino affinché la avessi, ma piuttosto un demone, uno stregone, sebbene esso non abbia voluto rivelarmi nulla dei suoi piani.

Abbassò per un attimo lo sguardo riflettendo.

Ripensandoci forse il mio sentiero è capire come mai sono stata scelta per indossare questa corazza e per riceve il potere che mi è stato donato.

Narrato | Parlato | Pensato | *(traduzione lingua drow)

Riassunto Azioni Note: direi che non vi è molto da aggiungere. STATUS FISICO ♦ Buono, contusioni STATUS PSICOLOGICO ♦ Dubbiosa. STATUS CLOTH ♦ Liv IV integra, indossata, sporca

Abilità Elòir's Vress'lven ♦ La guerriera protetta da Alcor è in grado di generare dai propri arti degli affilatissimi artigli composti di pura energia cosmica che può utilizzare come armi. Normalmente l' ombra li plasma sulle dita simulando, come la sua controparte, le zampe di un felino; è possibile però plasmarmi in forme differenti, ad esempio in lame fuoriuscenti dai dorsi delle mani o dei piedi. La consistenza e la capacità distruttiva rimangono inalterate a prescindere dell'aspetto preso. Ssouk' Z'ress ♦ La guerriera è in grado di sprigionare una forza fisica superiore a un combattente di pari potenza energetica. Tale capacità gli concede di prodigarsi in prodezze fisiche fuori dal comune, di sollevare masse pesanti e di imprimere una particolare potenza nei propri gesti rendendo ben più pericolosi i propri attacchi. La prodigiosa potenza istantanea permette a Malice, caricandosi come una fionda, di compiere balzi sovrumani di gran velocità, è per tale ragione che all'occhio poco esperto il potente stile di combattimento del custode di Alcor sembra identico al più agile e veloce stile del custode gemello Mizar. Elggur's Inthuul ♦ Il cosmo gelido di Alcor è in grado di manifestarsi fisicamente permettendo alla guerriera di decrementare la temperatura ambientale, nell'area d'azione determinata dalla sua energia o limitatamente a zone specifiche. Può in questo modo creare correnti di area gelida e costrutti di ghiaccio della forma e consistenza desiderata.

Tecniche Nome Tecnica ♦ Nessuna

La Tigre e il Dragone
post 7

L'elfa ascoltò la storia della corazza che risaliva addirittura ai tempi antichi a seguito dello scontro con Yimir. Con evidente sorpresa guardò il metallo che la rivestiva: non pensava si trattasse di un tale artefatto dal lungo passato, ma aveva senso, il fatto che quella corazza fosse quasi viva, che avesse una sorta di volontà le divenne di più facile comprensione.

L'umano indicò poi se stesso e lei come discendenti spirituali dei primi guerrieri che affiancarono il dio Odino nella grande battaglia, a tale affermazione lei non riuscì a non alzare un sopracciglio evidentemente stranita e poco convinta di quanto le sue orecchie avevano appena udito.

Siegfried le spiegò poi il motivo per il suo doppio nome: un artificio per poter agire senza essere riconosciuto nella sua lotta sul campo contro la Corruzione, questo doveva significare che l'umano doveva avere una carica importante o una posizione determinata all'interno di quella società, con vincoli e compiti ben definiti, ma non le era chiaro se a causa del suo staus di Cavaliere o per motivazioni dipendenti solo dalla sua persona.

Le ultime affermazioni furono quelle che la rabbuiarono , se fino a prima ascoltava con stupore adesso sembrava contrariata.

I seguaci della dea danzante non sono veri drow così come non lo sono più i venduti alla Corruzione.

Lo sguardo era duro.

La razza drow per quanto ne so si è estinta.

La rabbia non sembrò scemare.

Ed i tuoi dei hanno preso un abbaglio, non ho intenzione di divenire una loro serva, di essere un “Cavaliere del Nord”, probabilmente il demone stregone è riuscito ad ingannare anche il vostro padre da un unico occhio...

Il Cosmo di lei si accese in un chiarore candido quando la corazza che la rivestiva la abbandono, alterandosi e ricomponendosi a mezz'aria fino a posarsi sul terreno prendendo la forma della Tigre Bianca ancora sporca del sangue scuro.

... così come deve aver ingannato me e adesso pure te. Ti rendo la corazza, di certo non la ho mai bramata e non mi appartiene, non so quali siano i compiti di un cavaliere ma non sono questioni adatte a una come me.

Rabbia e timore si mischiarono sul volto d'ebano mentre scandiva le parole.

Spero tu non sia adirato per aver posseduto la Tigre Bianca, non era mia intenzione rubarvela.

Adesso il desiderio di confrontarmi con chi mi ha manipolato è ancor maggiore ed è mia intenzione abbandonare pacificamente le tue terre se me lo permetterai.

Strinse le mani a pugno così forte da affondare le unghie nella propria carne.

Se il tuo sdegno dovesse essere invece così grande da volere la mia vita lo comprenderei, ma nonostante io sappia che potresti annientarmi facilmente, ti avverto che combatterò fino al mio ultimo alito di vita.

Narrato | Parlato | Pensato | *(traduzione lingua drow)

Riassunto Azioni Note: direi che ha difficoltà non lievi ad immaginarsi parte di un qualcosa STATUS FISICO ♦ Buono, contusioni STATUS PSICOLOGICO ♦ Rabbiosa e timorosa. STATUS CLOTH ♦ Liv IV integra, non indossata, sporca

Abilità Elòir's Vress'lven ♦ La guerriera protetta da Alcor è in grado di generare dai propri arti degli affilatissimi artigli composti di pura energia cosmica che può utilizzare come armi. Normalmente l' ombra li plasma sulle dita simulando, come la sua controparte, le zampe di un felino; è possibile però plasmarmi in forme differenti, ad esempio in lame fuoriuscenti dai dorsi delle mani o dei piedi. La consistenza e la capacità distruttiva rimangono inalterate a prescindere dell'aspetto preso. Ssouk' Z'ress ♦ La guerriera è in grado di sprigionare una forza fisica superiore a un combattente di pari potenza energetica. Tale capacità gli concede di prodigarsi in prodezze fisiche fuori dal comune, di sollevare masse pesanti e di imprimere una particolare potenza nei propri gesti rendendo ben più pericolosi i propri attacchi. La prodigiosa potenza istantanea permette a Malice, caricandosi come una fionda, di compiere balzi sovrumani di gran velocità, è per tale ragione che all'occhio poco esperto il potente stile di combattimento del custode di Alcor sembra identico al più agile e veloce stile del custode gemello Mizar. Elggur's Inthuul ♦ Il cosmo gelido di Alcor è in grado di manifestarsi fisicamente permettendo alla guerriera di decrementare la temperatura ambientale, nell'area d'azione determinata dalla sua energia o limitatamente a zone specifiche. Può in questo modo creare correnti di area gelida e costrutti di ghiaccio della forma e consistenza desiderata.

Tecniche Nome Tecnica ♦ Nessuna