Bomburkonk ᚾ Wunjo (IV) ᚾ Energia Viola
Ospite A Sorpresa
intro

Bomb era tornato infine a casa a Thaig Forgianatura, accolto da Getha e dagli altri con entusiasmo dilagante. Sua sorella non gli si era gettata al collo per puro orgoglio di nana, ma non lo lasció andare se non dopo essersi ritenuta soddisfatta del suo racconto sull’accaduto durante il viaggio.

Assurdo! E tu hai fatto tutto questo? Da solo?! Tesoro sei incredibile!

Certo che l’ho fatto io, ve l’avevo promesso che avrei riportato aiuto! Comunque sei contenta ora? Te l’ho ripetuto tre volte, e ogni volta vuoi altri particolari. Ora sono finiti, però, quindi se vuoi posso farti vedere questa!

Richiamó la robe da Sacerdote di Wunjo e dalle mani dorate si formò pian piano l’anello Draupnir che poi si divise in pezzi sfavillanti che si disposero addosso a Bomburkonk.

Bella,eh?! E le hai viste le mani?? Guarda!

Fece un giro su se stesso per mostrare l’armatura e poi allungo i palmi delle mani verso Getha, mostrandole il fluire dell’oro.

Lei rimase senza fiato e forse per la prima volta senza parole. Era sopraffatta dalla maestositá dell’impresa compiuta da suo fratello e al contempo felice come lui non l’aveva mai vista per il semplice fatto che fosse non soltanto tornato sano e salvo, ma avesse effettivamente portato a casa grandi novità per garantire un futuro a tutti.

Più tardi parliamo di un’altra cosa, ho un’idea da raccontarti che puó migliorare ancora la situazione del Thaig. Ma prima… Sbaglio o ci eravamo promessi una festa da uscire cappottati?! Su, su! Ce lo meritiamo tutti! Prepara tutto, stasera ci divertiamooo!

Congedò l’armatura e abbracciò forte la sorella, poi andò verso il suo giaciglio a riposare.

Qualche ora dopo fu svegliato da Irondell, il pipistrello meccanico, che tra un suo sbadiglio e l’altro gli trasmise, svolazzandogli a pochi centimetri dalla faccia, il messaggio che all’esterno Kosòn aveva avvistato un umano.

ᚾ Aaaah, mannaggia a Vassoietto, Iro! Aspetta, dì a Kosón di aiutarlo se è amico o tenerlo occupato se è nemico. Io mi sistemo e vengo, facciamo in fretta! Tra poco inizia la festa ed è per me, se perdo tempo fuori, Getha mi ammazza! Si è fatta in quattro per fare tutto in poche ore mentre io dormivo, diventa una belva quella! ᚾ

Ancora sonnecchiante, si preparò e poi si avviò verso l’uscita del Thaig che dava verso la superficie e la foresta orientale. Una volta raggiunta, pochi minuti di passeggiata a partire dallo spiazzo esterno, finalmente messo in sicurezza grazie all’azione dei suoi automi animali, lo condussero fino a Kosón. La fonte d’energia sembrava poter entrare nel loro campo visivo da un momento all’altro.

Coccolò l’orso meccanico e gli diede le ultime indicazioni, sperando vivamente di non doversi trovare ad avere a che fare con qualche altra minaccia, doveva ancora smaltire le conseguenze dello scontro con l’emanazione di Karadin, dopotutto, ma soprattutto aveva un party a cui partecipare!

ᚾ Ehi bello, sta calmo, ci sono qui io. Aspettiamo che ci racconta perchè è qui, no? E speriamo che è un nuovo amico, stavolta. Ultimamente solo morti e pazzi isterici, stavolta magari evitiamo?! ᚾ

Rise, e proprio in quel momento l’umano fece la sua comparsa nel bel mezzo della vegetazione della foresta.

Bomburkonk ᚾ Wunjo (IV) ᚾ Energia Blu
DRUMS IN THE DEEP
epilogo

Riuscì a raggiungere l’eretico con la testata a tutta forza e ad incavare sensibilmente l’oro di cui era composto, causandone il totale sfaldamento.
Mentre crollava a terra assieme ai resti dorati dell’Angrund peró realizzò che neanche stavolta si era trattato del vero Karadin.

Al diavolo! pensò con le ultime forze Per ora va bene così, dovrà avere un bel coraggio per rifarsi vivo!

Decise di godersi quella vittoria, seppur non definitiva, sia perché effettivamente aveva vinto quella battaglia, sia perché non aveva alcuna alternativa né le forze necessarie per stanarlo nella sua vera forma, al momento.

Incapace di muovere un muscolo, sebbene nella sua testa stesse sorridendo, Bomb non riuscì ad evitare di abbandonarsi a quello che non avrebbe saputo distinguere tra un sonno profondo e necessario ed un vero e proprio svenimento.

Passó qualche ora prima che svegliasse leggermente rifocillato e si tirasse in posizione seduta senza troppo sforzo.

Si rese conto solo dopo aver provato a stimolare muscoli sparsi e aver sbadigliato almeno una decina di volte dello svolazzare di Artz, che si stava avvicinando a tutta velocità e inizió a tracciare ampi cerchi attorno alla sua figura.



Ehi piccoletto! lo salutó, prima di collegare effettivamente …no aspetta, è successo davvero?!

Era convintissimo di averlo sognato, ma forse era in una qualche situazione di dormiveglia: il suo corpo brillava di rune e un’energia calda e ristoratrice gli rendeva tutto così piacevole e rilassante.

Si guardò addosso e si tastò la faccia, constatando che le parti trasmutate erano tornate effettivamente di carne e ossa, oltre a scorgere con grande sorpresa gli ultimi resti delle rune che svanivano:

ᚹ ᛁ ᛚ ᛁ

Per tutte le barbe scompigliate! Vili?! Mi ha davvero raggiunto e offerto il suo favore regalando la sua forza per far apparire Artz e curarmi?!

Era incredulo e genuinamente euforico: si era davvero meritato le preoccupazioni di Vili in persona?

IO… BEH… GRAZIE! strillò a pieni polmoni, guardando in alto e accostando i pugni stretti, nocche contro nocche.

Si alzò e congedò l’ape d’oro ringraziando anche la sua creazione prima di dirigersi finalmente verso l’Incudine: ora che Vassoietto era stato ricacciato da dove era venuto, era finalmente il momento di assicurarsi che l’Artefatto non venisse più usato per fare del male.

L’influsso delle rune necromantiche era ancora lì ed esercitava un innegabile fascino. In una certa misura Bomb comprendeva come avesse fatto Karadin ad architettare una blasfemia del genere: si trattava pur sempre di un potere attraente e particolarmente calzante per le capacità dei Runici, ma era…sbagliato.

Negare che per un singolo istante avesse accarezzato l’idea di sfruttare quella follia ribaltandone l’uso e limitandolo a scopi benevoli sarebbe stata una menzogna bella e buona, ma l’idea di porgere il fianco alla tentazione, dopo aver ricevuto personalmente la benedizione, nell’ordine, da Wunjo, Odino e Vili, venne spazzata via senza ulteriori perdite di tempo.

Non esiste.
L’ho giá detto e lo ripeto: questa schifosa follia finisce qui, oggi.

Scatenò il proprio cosmo mentre si avvicinava all’Incudine, lasciandolo fluire in tutta l’area e abbracciando l’intero Artefatto.

Piuttosto.
Adesso quest’oggetto diventa un faro di speranza per tutti. Guarda bene, Vassoietto, il tuo giocattolo diventa davvero utile al mondo!

Chiuse gli occhi e impose le mani, visualizzando la sua Runa e pregando affinchè permeasse della sua essenza l’enorme Incudine.

Le iscrizioni oscure iniziarono a sfrigolare e sfaldarsi una dopo l’altra, lasciando spazio ai simboli divini di Wunjo che presero a disegnarsi in quantità sull’Artefatto e a pulsare di luce dorata.

In qualche minuto, l’opera fu completa e il nano abbassò le braccia riaprendo gli occhi.
Lo spettacolo era di una bellezza mozzafiato giá di per sè, ma fu coronato dall’apparizione delle anime dei nani che vagavano per Thaig Angrund, schiaratesi tutte attorno all’Incudine in cerchio, sorridenti e finalmente in pace senza più l’influenza del vincolo necrotico imposto da Karadin.

Ah, siete tutti qui.
Ora che abbiamo un po’ di tempo e che ho capito cosa è successo posso dirvelo: io sono Bomburkonk Forgianatura e voglio scusarmi.
Mi dispiace per quello che avete subito per colpa sua e per il tempo incalcolabile che è passato prima di potervi liberare. Davvero.

Ora potete andare avanti come doveva essere dall’inizio, siete liberi dalle sue follie, non dovete più avere paura, andate e seguite il destino che avete meritato in vita.

Li guardò uno ad uno con l’espressione di chi è pieno di compassione ma porta in sè la soddisfazione di aver rotto un giogo durato fin troppo a lungo.
Si rivolse senza parlare alla runa e ad Odino, provando il tutto e per tutto e cercando di intercedere per quelle povere anime affinchè ottenessero un’oltre-vita dignitoso e senza sofferenze dopo tutto quello che avevano dovuto passare per colpa di Karadin.
Non avrebbe potuto assicurare loro che la sua richiesta sarebbe stata esaudita, ma ci stava provando.

Loro, nel frattempo, annuirono uno dopo l’altro e iniziarono a perdere le loro forme eteree, riducendosi a fiammelle spirituali e prendendo a disperdersi in tutte le direzioni.

Bomb abbassò la testa in cenno di saluto prima di dirigersi verso la zona di discarica di automi dall’altro lato dell’enorme cavitá sotterranea.

Buon viaggio.

Raggiunse con calma la destinazione, aveva ben chiaro cosa fare: quella roba non avrebbe più dovuto nuocere a nessuno neanche in prospettiva futura.
Scatenò di nuovo il suo cosmo in modo prorompente, stritolando idealmente il mucchio di servitori inanimati fino a sciogliere l’oro di cui erano composti e prenderne il controllo e riassorbirlo nei pugni dorati. Nel farlo sentì il suo potere crescere e gorgogliare con un’intensità mai provata prima, insieme alla consapevolezza crescente che finalmente quel luogo era completamente libero dall’influenza sinistra di Vassoietto.

Goditi la pace, Thaig Angrund

Si guardò intorno un’ultima volta per ammirare la magnificenza del posto e si avviò verso il livello superiore.

Era ora di tornare a casa, e forse di proporre un’idea inaspettata al suo Thaig, ma per ora si sarebbe accontentato di arrivare e riabbracciare i suoi cari, si erano promessi una grande festa in fin dei conti, no?