Nani di Asgard

L'arrivo su Midgard dopo l'Armageddon

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    Nani (Duergar)
    Architettura, tecnologia e magia runica


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    Facendo un rapido conteggio, ci sono manufatti nanici dalle precise forme squadrate e pochissimi esempi di pietra dal tratto discretamente arrotondato o curvo, tali cose ci portano a credere che i primi nani avessero fiducia in disegni ben calcolati basati su angoli e linee e non rischiassero lavori imprecisi basandosi su archi e curve. - Hogni Harkson anno 1255

    In confronto al resto delle creazioni e costruzioni umane quelle naniche spiccano per la loro architettura e principalmente per l'uso esclusivo di pietra, ma oltre ai loro metodi di costruzione architettonica erano altrettanto unici nella lavorazione del metall. I segni della loro civiltà contenevano strutture costruite con la pietra la quale veniva abilmente scolpita in modo da dare una linea tagliente e dritta, forme angolari, che si basavano su linee angolate dalla geometria millimetrica. La loro padronanza nel taglio della pietra è un fulgido esempio della loro maestria. Tuttavia, prove gelosamente nascoste nel palazzo di Asgard, mostrano come i nani, nel tempo avevano iniziato ad avanzare e raggiungere la padronanza su metallo e strumenti più complessi al punto che proprio il metallo venne poiaggiunto ai loro disegni di progettazione.

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    I Nani erano noti per aver creato e realizzato su larga scala migliaia di apparati metallici di complessità variabile, la maggior parte dei quali vennero costruiti nel profondo della terra adoperando un misto di meccanica e magia runica. Questi costrutti sono indicati su alcune tavolette runiche (da me tradotte NdR) come Animunculi, o semplicemente "automi", macchine dalle forme quasi umane che erano costruite nel tentativo di causare il caos quando scatenate contro i nemici sul campo di battaglia ma che vennero poi per lo più utilizzate come guardiani di antichi tesori e luoghi segreti. La maggior parte automi contenevano una gemma dell'anima, o più di uno. Secondo una ricerca effettuata dal famoso studioso e mio predecessore Hodbrodd Hrottison, di cui conosco invero solo le teorie , la scintilla di vita che permetteva a queste creature di muoversi proveniva da diverse fonti che citerò qui:

    • La prima fonte possibile è una runa mistica, infusa di magia tramite riti antichi e cesellata nel metallo dell'automa, tale runa avrebbe dato al macchinario inerte la forza di muoversi ed agire secondo i dettami e i limiti impostagli dall'incantesimo a cui era legato.

    • La seconda fonte possibile è quella che alcuni testi mitologici definiscono "gemma dell'anima", queste pietre simili a cristalli non sono originarie di Midgard ma provengono da regni diversi dal nostro, esse riuscirebbero ad assorbire l'essenza della magia o addiritturda della vita per poi rilasciarla, sottoforma di energia, potendo così dare una parvenza di vita ed intelligenza anche a costrutti non viventi.

    Tra i tipi di Animunculi di cui vi sono sparute notizie vi sarebbero balestre da assedio e bocche da fuoco automatiche, soldati meccanici di dimensioni variabili, e sfere rotanti che tramite complessi sitstemi di incastri si trasformavano in guardiani armati. Approfondendo le pergamene lessi che alcune di queste creazioni erano in grado di ricevere informazioni, interpretarle e rispondere alle azioni delle persone intorno a loro, grazie al lavoro eccellente degli ingegneri che li progettarono. Ma dato che poco o nulla si sa, in verità, di questi Animunculi, io penso che essi sono stati in qualche modo legati al loro luogo di origine nei recessi delle aule di pietra naniche e per questo non sono stati inseriti tra le cronache, più o meno, ufficiali dei nostri contatti con i loro creatori.

    "Lavorare il metallo, per quanto ne sappiamo, è il metodo principale utilizzato per esercitare quasi tutti i lavori nanici. Non possiamo, tuttavia, pensare ch'essi non utilizzassero materiali come l'argilla, la carta e il vetro, ma data la tendenza di progettazione a favorire la lunga durata sulla fragilità artistica del "bello", possiamo tranquillamente assumere che il metallo era il materiale di preferenza del popolo basso secondo forse solo alla pietra." -Hogni Harkson anno 1255

    Oltre a oggetti leggendari come la chioma di Sif, la collana di Freiya o il martello Mjolnir posseduto da Thor i nani sono creatori di cose più comuni ai "mortali" che agli dèi, più alto esempio del loro lavoro è la forgiatura di armi.

    L' equipaggiamento militare nanico è forse il più efficace e resistente agli effetti del tempo. Le loro armi erano potenti e le loro armature durissime. Le lame naniche, di cui abbiamo prove concrete, pare che riescano a sfondare anche armature d'acciaio; cosa dovuta anche alla devozione nella forgiatura del metallo da parte dei nani. Sappiamo per certo che le armature dei nani erano in grado di sopportare colpi incredibilmente pesanti e incassare senza gravi danni anche intere piogge di frecce.

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    Proprio come per le loro asce e altre armi, l'efficacia dell'armatura nanica è un vanto alla grande abilità di metallurgia di questo popolo, basta pensare che quando una daga nanica è stata confrontata con un pugnale elfico, era chiaro che la maggior parte degli armaioli bassi facevano affidamento quasi esclusivamente su materiali coriacei abbandonando il concetto di "grazia" per una maggiore praticità. Menzione speciale va fatta per armi come l'ascia bipenne ed il martello da guerra che sono il fiore all'occhiello dell'arte armaiola del popolo basso.

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    Gli eserciti nanici hanno anche sperimentato l'uso di balestre, anche se gli archi sono stati usati in aggiunta a tali armi, le balestre erano tecnologicamente più avanzate rispetto ai potenti ma arretrati archi. Gli ingegneri duergar hanno elaborato vari schemi per balestre, tra cui una versione leggerissima ed una avanzata da utilizzare a due mani che permette al dardo di coprire enormi distanze senza perdere potenza. Vecchi rotoli di pergamena in nostro possesso mostrano come alcuni schemi di artigianato si fondessero con la magia runica nell'elaborazione di dardi esplosivi di cui sono state individuate tre varianti conosciute: Un dardo di fuoco esplosivo, un dardo in grado di rendere il bersaglio colpito di ghiaccio, e un dardo in grado di dividersi in tre dardi minori a metà del suo tragitto e colpire più nemici in linea orizzontale.

    “Le rune esistono per gli stupidi che le leggono, ma solo colui che si è appeso all’Albero, come fece il Grande Padre Odino, solo uno che ha fissato l’Abisso e sofferto del suo vuoto, può conoscere il loro vero significato e sfruttare il potere che esse racchiudono. Si dice che le rune siano state donate ai popoli dal potente Odino, il padre di Tutti. Le leggende dicono che l’immortale ‘morì’, che si appese al Grande Frassino del Mondo, Yggdrasyll. Attraverso l’esperienza della morte e la vista dell’incomprensibile vuoto, Odino riuscì così ad intuire il significato del magico potere delle rune, e lo donò ai suoi figli mortali. Tuttavia, chiunque voglia ricevere la conoscenza del Grande Padre deve compiere incredibili sacrifici, proprio come egli fece nella notte dei tempi. Ecco perché la conoscenza delle rune si accompagna sempre a rituali di grande privazione.”

    Nella vita degli Asgardiani, le rune sono semplicemente una forma di linguaggio scritto, usata particolarmente per missive ufficiali, iscrizioni su legno, pietra o altre superfici dure che è stata poi modificata di tribù in tribù nei secoli precedenti all'unificazione della regione. Tuttavia, esiste un altro tipo di rune particolari, rune sacre a Odino conosciute come le “rune magiche”, che hanno significati mistici ben determinati. Con l’aiuto di alcuni incantesimi, i sacerdoti nani più esperti, pare possano addirittura attingere al potere degli Asi e utilizzare la scrittura o l'incisione per ottenere effetti simili a piccoli miracoli di natura arcana.

    Dai pochissimi scritti in nostro possesso sappiamo di rudimenti di magia runica in possesso dei più abili costruttori del popolo basso, tra i metodi in cui vengono impiegate le rune magiche quello più interessante nasce per incantare armi, gioielli, armature e oggetti di valore che sia esso rituale o effettivo. Il sacerdote incide le rune per fissare una determinata fonte dil potere su un oggetto rendendolo così "incantato"; le proprietà magiche di un oggetto di questo tipo sono talvolta misteriose e agiscono per vie peculiari come si trattasse di benedizioni o maledizioni più che di veri e propri atti mistici diretti. Si evince che la conoscenza profonda delle rune magiche, da noi uomini perduta, sia invece radicata a fondo nella cultura dei duergar ma che l'utilizzo di un tale dono divino sia comunque una cosa eccezionale e non certo comune come le leggende vogliono intendere.

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    Edited by Tygaer - 13/6/2019, 15:55
     
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    L'arrivo su Midgard dopo l'Armageddon

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    Storia recente

    Dopo l’Armageddon, i nani risvegliati da Thorfinn Thorsson dal rituale di protezione contro l’assalto di una sacerdotessa di Malasorte occuparono il Thaig Settentrionale, noto ora come il Thaig degli Ironfist, di cui il nano Kyros è l’attuale capoclan, mentre il veterano Kelghar che ha combattuto al fianco di Michèl Dupont nel Vigrid è divenuto consigliere anziano. In tempi più recenti, la comparsa di Konin Spezzalancia – maestro nell’arte della forgia dell’oro e abile guerriero – permise un ulteriore passo avanti nella rinascita della civiltà nanica: insieme ai pochi del suo clan superstiti all’Armageddon, egli riaprì i contatti con l’esterno dal Thaig Meridionale una volta venuto a conoscenza del ritrovamento delle incudini degli Skyrblis, artefatti capace di infondere la vita nelle creature meccaniche; questi ritrovamenti spinsero un altro famoso fabbro nanico, Borengar Occhiodiferro, a tornare ad Asgard per aiutare i propri fratelli nel’impresa di riconquistare e liberare dalla Corruzione prima le terre di Midgard e poi quelle del Niðavellir, il regno natìo dei nani. Borengar e Konin, accompagnati da Varak Barbarossa – in forza ai Jomsvikings, decisero di incontrare il Celebrante di Odino per offrire le abilità del loro popolo e contribuire concretamente alla sopravvivenza dei popoli del Nord e senza cercare di nascondere (con un certo orgoglio) la voglia di mostrare a tutti cosa succede a chiunque decida di sfidare i nani in battaglia; inoltre, la possibilità di usare il fuoco del drago di Urzla nelle fucine e di preservarlo nel tempo attraverso la magia elfica, costituisce una risorsa in più per rendere maggiormente potente (anche dal punto di vista magico) qualsiasi idea possa venire in mente ai fabbri nanici. Da quel momento si misero al lavoro per aumentare le possibilità di sopravvivenza del regno del Nord, iniziando dalla cosa che sapevano fare meglio: forgiare e costruire. Alcune minoranze vivono già all’interno della città di Asgard, in modo indipendente o associate ai Jomsvikings; quasi tutti hanno compreso che compiere da soli la missione è un’impresa impossibile: per questi ed altri motivi, tra cui la gratitudine verso alcuni guerrieri asgardiani, hanno deciso di unire le forze con le altre razze presenti nel regno del Nord che sono maggiormente rappresentate dagli umani e dagli elfi, pur mantenendo la voglia di dimostrare la loro superiorità in battaglia e nell’arte della forgia, forti dell’uso della magia runica. Ma essere uniti significa esserlo in tutto: i nani e gli elfi hanno deciso di comune accordo di unire la magia runica con la magia elfica per il bene comune.

    Distribuzione geografica in Asgard

    La popolazione nanica, rimanendo fedele al proprio stile di vita, ha scelto di vivere al di sotto della superficie del Regno del Nord e di cercare di recuperare gli antichi insediamenti nanici di Midgard, i thaig; allo stato attuale gli avamposti che la popolazione nanica è riuscita a riconquistare sono solamente due. Nelle radici più profonde della catena del Gladsheimr, nelle regioni settentrionali, vi è un thaig nanico molto antico collegato attualmente ad un secondo thaig situato al di sotto della catena di Breidablik (che taglia il lato sud del regno da ovest a est facendo da confine sud delle foreste orientali; Il picco più alto è il monte vulcanico Widi in cui si trova la caverna vulcanica consacrata a Merak). Entrambi gli insediamenti sono protetti da automi meccanici in grado di muoversi autonomamente e dalla potenza combattiva decisamente fuori dal comune; il fatto che riescano a ripararsi da soli e in poco tempo e soprattutto non essendo vulnerabili agli attacchi mentali della Corruzione ne fanno un ottimo deterrente ad eventuali tentativi di invasione. Attualmente è possibile ipotizzare che al di sotto delle altre catene montuose possano essere presenti altri thaig nanici, o almeno questo si può supporre a giudicare dalle vie di comunicazione e dalle diramazioni, molte delle quali ancora inesplorate e in disuso, presenti tra i due insediamenti già “bonificati”.



    I thaig sono collegati tra loro attraverso cunicoli sotterranei chiamati Strade Profonde. I nani utilizzano dei mezzi di locomozione simili a carrelli da miniera meccanici in grado di spostarsi autonomamente tra le varie destinazioni su rotaie, utilizzando la runa Krefja per scegliere il luogo in cui si vuole essere trasportati. I carrelli si spostano sulle rotaie attraverso l’interazione runica funzionando in modo simile ai treni a scorrimento magnetico; questo permette a chi si sposta di attraversare l’intero regno in pochi minuti. In questo modo i giacimenti di metallo runico, di mithril e degli altri metalli sotto il Gladsheimr vengono sfruttati dai nani, e i metalli vengono portati fino al thaig meridionale per essere lavorati grazie al calore fornito dal monte Widi. Questo stesso principio può essere sfruttato per inviare automi o altri costrutti nanici rapidamente da una parte all’altra del regno, facilitando anche lo spostamento di qualsiasi tipo di risorsa. Attualmente le possibili destinazioni sono il Thaig degli Ironfist, il Thaig degli Spezzalancia, l’approdo di Noatun/Graalgard e la città di Asgard; altre vie secondarie sono disponibili ma non attualmente raggiungibili con questa tecnologia. Le Strade Profonde percorribili sono illuminate da strutture di Ithindil che si illuminano al passaggio dei carrelli (in cui sono incise le rune lunari), permettendo così di individuare la presenza di altri viaggiatori in avvicinamento su altri carrelli. In realtà è possibile che esistano altri thaig nel mondo sotterraneo di Midgard (al di sotto del continente euroasiatico) ma si crede che se esistono, non avendo notizie dei loro abitanti, siano stati tutti abbandonati da molto tempo.

    Potenziamento della roccaforte

    Da quando i nani sono stati accolti su Midgard è passato un certo periodo di tempo. Il nuovo perimetro di mura esterne, entro le quali potranno stabilirsi sia soldati che civili per aumentare lo spazio a disposizione della popolazione crescente dovuta all’afflusso non continuo di rifugiati provenienti anche da altri mondi, è stato eretto secondo i criteri della civiltà nanica: spesso, impenetrabile ed attrezzato delle trappole a magiche e non. Grazie all’esperienza del clan Ironfist, sono state dotate di un “dispositivo di emergenza” magico: attraverso l’uso delle rune della volontà, ogni tratto delle mura potrà trasformarsi in un gigantesco golem guardiano chiamato Juggernaut prendendo così alle spalle qualsiasi nemico che possa essere riuscito a far breccia nel perimetro esterno: l’esercito si ritroverebbe ad affrontare le difese del perimetro intermedio ed una squadra di Juggernaut alle spalle contemporaneamente. Quelle che invece, prima dell’Armageddon, erano le mura esterne di Asgard sono diventate le nuove mura intermedie. I nani si sono occupati di rinforzare la loro fortificazione aumentandone la resistenza e installando trappole “a sensore” come frecce nascoste, lame circolari (per ferire i nemici o tagliare eventuali scale d’assedio) e piazzando sulla sommità cristalli elfici in grado di lanciare raggi ustori, fulmini o quant’altro contro chi fosse riuscito a superare lo sbarramento delle nuove mura esterne. Altra potente difesa che è stata installata è una magia elfica protettiva infusa in un cristallo magico con funzione di generatore nel cuore del palazzo del Celebrante: attraverso questa difesa è possibile circondare l’intera città da un campo di forza impenetrabile per la maggior parte degli attacchi anche non convenzionali.

    Drakkar

    Infondere le rune giuste su chiglia e timone delle imbarcazioni le rende adatte alla navigazione in acque pericolose (sorvolare gli scogli è più facile che evitarli navigando) ed all’occorrenza, a scopo militare, come navi volanti trasportatrici di truppe. Questi veicoli possono facilitare anche gli spostamenti, le comunicazioni con altri popoli dislocati sul pianeta e quant’altro; la velocità raggiungibile varia a seconda del tipo di rune e dal numero di cristalli dell’anima che possono essere eventualmente utilizzati nella fase di costruzione, in rapporto ovviamente a dimensioni e peso della nave stessa: il calcolo deve essere effettuato con assoluta precisione, o il veicolo potrebbe distruggersi a mezz’aria. Potrebbe essere possibile costruire navi in grado di viaggiare attraverso i nove mondi grazie al potere della runa Raido. Inoltre gli stregoni nanici ed elfici hanno pensato di unire la magia e la metallurgia runica per la resistenza alle alte pressioni sottomarine con la magia elfica per permettere all’equipaggio di respirare sott’acqua rimanendo ancorato all’imbarcazione come se navigasse sulla superficie. Questi drakkar sottomarini sono attualmente posizionati all’approdo ghiacciato, vengono principalmente utilizzati per il recupero delle risorse e per l’esplorazione.

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    Cavalcature meccaniche

    Oltre ai mezzi di trasporto adatti per trasportare un variabile numero di individui, i nani hanno pensato anche a normali cavalcature adatte a trasportare uno o più cavalieri. Alle normali cavalcature terrestri, decisamente più consone alla loro abitudine di voler stare con i piedi per terra (sebbene preferiscano altri animali ai cavalli), i nani hanno ideato la possibilità di cavalcature alate che per gli asgardiani hanno anche un significato particolare legato alle valchirie del Valhalla. Pare inoltre che, grazie al contributo degli elfi, stiano cercando di ideare cavalcature che possano adattarsi agli spostamenti subacquei, similmente ai drakkar sottomarini. Grazie alla magia runica è possibile che questi costrutti abbiano delle caratteristiche particolari adatte al loro scopo (utilizzo degli elementi per le cavalcature offensive, dimensioni per spostarsi tra i mondi ecc.). Inoltre, data la particolare situazione dei regni del Nord, alcuni nani – e per sua stessa ammissione, anche lo stesso Borengar – stanno pensando che sia ora di osare e sperimentare la loro magia in qualcosa di decisamente più potente.

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    Automi bellici: Tipologia Golden Army

    Le armate d’oro costituiscono le truppe di fanteria degli automi. Sono guerrieri dotati di grande forza e resistenza che agiscono in autonomia allo scopo di difendere (o distruggere) un obiettivo e possono ricevere ordini da un dispositivo centrale connesso magicamente ai loro cristalli dell’anima. Sono macchine in grado di autoripararsi, anche dopo essere state completamente distrutte. Non sono dotate di poteri particolari, ad eccezione di questa forma di rigenerazione, che le rende avversari particolarmente ostici e difficili da neutralizzare. Il loro compito principale è quello di difendere i thaig, ma all’occorrenza possono essere impiegati sia come forza d’attacco sia come manovalanza per compiti più semplici come il trasporto.





    Automi bellici: Tipologia Dreadnought

    I dreadnought sono unità corazzate d’assalto equipaggiate con armi di vario genere, dotate di una grande resistenza e di una potenzialità offensiva eccezionale (forza straordinaria); la velocità non è il loro punto forte, ma sono il classico esempio in cui la forza compensa ciò che si perde in rapidità. È possibile pilotare i Dreadnought manualmente dall’interno, oppure controllarli a distanza attraverso le stesse rune di controllo utilizzate per le armate d’oro.

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    Automi di supporto

    Esiste inoltre una grande varietà di automi – spesso di forme simili agli animali – ideati per compiti differenti, come ad esempio l’estrazione di metalli e minerali dalle miniere e la difesa delle stesse.

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    Armi ed armature

    Le normali armi bianche sono qualcosa che i nani hanno fatto evolvere a livello di concetto già solo dal semplice processo di forgiatura. L’utilizzo del mithril ha facilitato l’utilizzo della magia runica, permettendo di ottenere dei risultati che per i comuni mortali sarebbero assolutamente irraggiungibili. La magia runica ha permesso di infondere la magia elementale nella maggior parte delle armi – quale nano non sarebbe felice di brandire un’ascia fiammeggiante o un martello da guerra in grado di trasmettere l’elettricità, anche se non dello stesso livello di Mjollinir? – ma non solo: armi da lancio come le balestre sono state incantate utilizzando le rune del vento in modo da potenziarne la gittata, e gli stessi dardi ne acquisirebbero maggiore efficacia. La magia runica utilizzata dai nani può essere impiegata anche su armi più utilizzate da altre razze, come per gli archi lunghi degli elfi e le spade o i pugnali spesso preferite dagli esseri umani. Non dobbiamo poi sottovalutare l’abilità dei nani nel curare la parte meccanica dei loro equipaggiamenti: da ottimi tagliatori di pietre e lavoratori di metalli, hanno saputo unire le doti di materiali e il modo di lavorarli (malleabilità, duttilità, taglio rotazionale, perforazione) rendendo unici alcuni tipi di armi utilizzabili in combattimento: balestre in grado di lanciare dardi al ritmo dei fucili mitragliatori degli umani, asce o spade dal filo mobile come per le seghe circolari o le motoseghe, lance in grado di perforare oggetti con punte simili a trivelle o armi convertibili come spade in grado di diventare fruste sono solo alcune delle possibili applicazioni. La combinazione con la magia elfica ha permesso di realizzare anche armi che possono sfruttare una potenza distruttiva di gran lunga superiore alle tradizionali armi da fuoco utilizzate dagli umani nelle loro guerre.

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    Oltre alle normali armature, Borengar Occhiodiferro e Konin Spezzalancia hanno contribuito alla creazione di una nuova tipologia di armatura che coniuga la difesa e la tecnologia. Questo tipo particolare di armatura coniuga una elevatissima resistenza ad un peso molto inferiore al normale, grazie al sapiente uso della magia runica e alla metallurgia; questo permette anche di ampliare in modo variegato la scelta delle forme della corazza o dei singoli pezzi. Esse sono inoltre in grado di adattarsi al corpo dell’utilizzatore. Nonostante questo tipo di armatura favorisca decisamente la forza fisica dei nani (che optano spesso per parti dall’aspetto più “massiccio”), non impaccia in alcun modo i movimenti del guerriero che la indossa – per quanto, va precisato, che gli elfi si trovino comunque spesso a disagio ad indossarle – e ne mantiene inalterata la resistenza; sono state inoltre sviluppate alcune armature di foggia particolare, ad esempio quella draconica in grado di volare o di sputare fuoco, oppure di altre creature magiche ognuna con caratteristiche peculiari. Alcuni nani hanno anche provato ad utilizzare armature forgiate con questa particolare tecnica fino ad ottenere massa e dimensioni tipiche delle “normali” armature metalliche, con il risultato di ottenere corazze di gran lunga più resistenti a discapito della totale libertà di movimento. È possibile infondere vari tipi di magia anche in queste armature, ma grazie anche all’aiuto degli stregoni elfici è stato possibile apportare un ulteriore miglioramento: la possibilità di canalizzare in zone come i palmi delle mani, gli avambracci o il torace l’energia vitale di chi la indossa e rilasciarla come un’arma. Non tutti i guerrieri sono in grado di utilizzare questa peculiarità, ma ciò che ne deriva è l’equivalente degli attacchi di natura cosmica dei Cavalieri del Nord.

    Equipaggiamenti vari

    Le capacità degli artigiani nani e la loro capacità di utilizzare la magia delle rune per infondere caratteristiche speciali – inclusa la vita – praticamente in qualsiasi cosa, ha permesso un numero enorme di applicazioni anche nelle forme di equipaggiamento. Bracciali in grado di canalizzare e rilasciare energia come fosse cosmo, marchingegni esplosivi che possono o meno utilizzare la polvere nera, cinture in grado di far volare chi le indossa, stivali in grado di non produrre alcun rumore quando si cammina, elmi che possono rendere invisibili attraverso la mimetizzazione, sono solo le applicazioni più semplici e conosciute delle rune naniche.


     
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