TOTAL WAR TOURNAMENT

Prologo

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  1. *Susu*
     
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    INGRID, LA TRITACARNE
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    IL TORNEO♦ Post 1
    I Vrykul usavano produre una sostanza alcolica con dei grossi tuberi amari chiamati Stüss, che venivano cotti e lasciati fermentare per mesi in gigantesche botti di legno fino al momento della distillazione, quando un sapiente mastro mezzogigante aggiungeva aromi e spezie e ricavava dalla poltiglia marrone risultata dalla fermentazione un liquido denso e ambrato dall'odore pungente e intenso: lo Stüsswrå, letteralmente dal Vrykul "vino di Stüss".
    La sbronza da Stüsswrå, della quale Ingrid era campionessa imbattuta all'interno del suo clan, dava dei postumi simili alla situazione in cui si trovava in quel momento. Ci mise un po' per passare dal sorriso ebete ma compiaciuto di chi si complimenta con sé per avere ingurgitato 4 galloni di un superalcolico di 90° (malgrado gli effetti sul fisico devastanti), alla realizzazione che tutti i mastri distillatori di Stüsswrå erano morti per mano del clan degli Scorticadraghi. Istintivamente e ancor prima di alzarsi da terra dove era stesa a pancia in su, richiamò nella sua mano destra il piccolo Mjöllnir, sentendolo arrivare immediatamente, constatando che era proprio accanto a lei. Ingrid si strinse intorno alla sua gigantesca arma percependo una sensazione di tremenda costrizione, oltre l'odioso mal di testa che le stava trapanando il cervello.

    No preocupa te, picolo Mjöllnir. Noi forse ieri sera bevuto? No. Fato a bote con Yeti? - fece una piccola pausa e annuì brevemente - Probabile. Yeti del cazo. Adeso Ingrid ci tira fuori da qui.

    Ingrid tentò di alzarsi nel buio più totale, inciampando goffa nell'asta di Mjöllnir e vi riuscì solo dopo alcuni tentativi. Siccome non vedeva nulla strinse il pugno sinistro caricandolo di una piccola quantità di elettricità per vedere dove fosse, ma servì a ben poco: appena capì di trovarsi costretta in una stanza di piccole dimensioni a malapena sufficienti a contenere lei e il suo martello gigante, cominciò a perdere la pazienza. La sua mente andó immediatamente indietro nel tempo, a quando era stata costretta in una gabbia da dei piccoli mezzelfi maghi, iniziando così la sua avventura che l'avrebbe portata a diventare la prescelta del suo signore Thor. La rabbia le ribollì in corpo velocemente, concentrandosi nel suo pugno che continuava sempre di più ad accumulare energia elettrica fino a quando Ingrid lo sferró dinanzi a sé, non ottenendo però l' effetto sperato. La carica infatti illuminò per pochi istanti la stanza per poi disperdersi sotto forma di piccole saette lungo la superficie dei muri. Ingrid allora afferrò il piccolo Mjöllnir con entrambe le mani, preparandsi all'attacco.

    SE TU SEI ELFOFINOCHIO E INGRID TROVA TE, PERCHÉ TROVA, TI FA SALTARE GLI O-

    Non ebbe il tempo di finire la frase che ottenne una risposta, seppure assurda e priva di senso come poteva apparire in quel momento.

    « Ho divorato il vostro mondo e sconvolto le vostre vite. E nessuno è venuto a cercarmi! Il vostro mondo ha dei paladini molto scarsi. Per questo, vengo io da voi. Consideratelo un dono: vi sto dando la possibilità di incontrarmi, ma devo sincerarmi che ne valga veramente la pena. Per questo voglio darvi...Delle motivazioni. Per cosa combattereste...Fino alla fine? »

    E tu chi cazo esere?

    Uno spiraglio di luce si aprì improvvisamente e fu allora che Ingrid cominciò a colpire la parete col piccolo Mjöllnir in maniera incessante, ottenendo però solo un frastuono immane che andò a peggiorare il suo già tremendo mal di testa.

    TU FA USCIRE INGRID! NO FREGA CAZO DI CHI SEI! INGRID TROVA TE E TI SPEZA! IN...Oh per ochi di Odino! Thor!

    L'immagine che si era andata a delineare sulla parete era invero quella del Signore di Ingrid, Thor, a lei più caro che Odino stesso. Lui era proprio come l'aveva visto nelle sue apparizioni più recenti, bello e fiero con l'intero Mjöllnir nella mano destra, grandioso in tutta la sua possenza. Ma qualcosa gli stava accadendo: la pestilenza che aveva colpito Mezzafaccia e tutto il clan degli Scorticadraghi lo stava contagiando, fino a farlo diventare come loro...Un mostro.

    NO! TU NO TOCA THOR! TU LASCIA STARE LUI!

    Questo bastò per fare uscire Ingrid fuori di senno. Cominciò di nuovo a colpire il muro con la sua arma, ignorando il fatto che non stava provocando la benché minima scalfitura. Le sue parole erano scandite con rabbia dai colpi di martello miste a scariche elettriche.
    MALEDETO...ELFOFINOCHIO...SE...IO...TROVA...TE...IO...AMAZA...TUTTA...TUA...FAMILIA...BRUCIO...CADAVERI...E...PISCIO...SU....LORO....RESTI!!!

    A nulla servirono i fortissimi colpi o i numerosi improperi rivolti al famigerato Elfo o chi per lui, solo dopo una lunga sequela di entrambi Ingrid si arrese, gettandosi in ginocchio aggrappata al suo martello.

    Thor una volta salva Ingrid. Thor rende Ingrid grande gueriera.

    Disse col fiatone, rimanendo a guardare dinanzi a sé quella parete integerrima che non aveva ceduto neanche sotto il peso della sua furia.

    Ora Ingrid salva Thor.
    Nesuno rinchiude più Ingrid.


    Pronunciò esausta, ma salda nella sua determinazione.
    Il pensiero della sua prigionia e di come la sua storia fosse iniziata era ancora vivo, forse troppo, nella sua mente. Le sembrò di vivere quei momenti, con la differenza che ora aveva tanto potere in più, una gigantesca arma al suo fianco, e il suo Dio da salvare.
    ABILITA'
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    Edited by *Susu* - 29/1/2017, 11:27
     
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