TOTAL WAR TOURNAMENT

Prologo

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  1. Jaskier
     
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    Quando riacquistò le sue facoltà sensoriali si ritrovò immerso nell'oscurità, con i postumi di un forte quanto fastidioso stridio che ancora gli echeggiava nel cervello, ultimo retaggio di ciò che ricordava prima di essere svenuto.
    Lentamente riprese la posizione eretta, barcollando con passo incerto in quel buio più totale.
    Sentì con la punta delle dita una parete, sfiorandola continuò a camminare seguendola, ma ben presto realizzò che era stato imprigionato: una misteriosa cella lo costringeva.

    Dove mi trovo? Che cos'è successo ? Che cosa significa tutto questo ?

    Iniziò a riflettere, mentre l'ansia e la paura lo assalivano, mentre si dimenava girando su se stesso, mentre la rabbia prendeva il sopravvento.
    La mano chiusa a pugno saettò con una violenza quasi selvaggia contro la parete che lo fronteggiava.
    La forza del colpo era disumana, ma i suoi sensori tattili captarono che il colpo non aveva sortito il minimo effetto.

    e così è tutto inutile ?

    Era facile per lui perdere il controllo, lasciarsi andare alla rabbia più profonda, ma doveva controllarsi e ci riuscì con il pragmatismo e la logica.
    Se era vivo doveva esserci una ragione... altrimenti perchè non era stato ucciso ?

    Si lasciò scivolare con la schiena contro la parete, sedendosi a terra con le gambe incrociate, in posizione di meditazione.
    Il suo unico occhio era spalancato e acuminato come una lama come se volesse perforare quell'oscurità.
    Se non poteva fare nulla per scappare, tanto valeva mettersi comodi e aspettare.
    Preoccuparsi di qualsiasi cosa che poteva essere così incerta e imprevedibile vista la situazione era del tutto inutile se non controproducente.
    Nella peggiore delle ipotesi sarebbe stato ucciso e lui non temeva di morire, altrimenti la soluzione del mistero si sarebbe presentata da sola.
    Il suo respiro era regolare, ora era calmo e più in pace che mai, quasi si stava divertendo a poltrire nell'oscurità dopo un intera vita caratterizzata dal ritmo sfrenato della battaglia e dall'adrenalina a mille.

    Ho divorato il vostro mondo e sconvolto le vostre vite. E nessuno è venuto a cercarmi! Il vostro mondo ha dei paladini molto scarsi. Per questo, vengo io da voi. Consideratelo un dono: vi sto dando la possibilità di incontrarmi, ma devo sincerarmi che ne valga veramente la pena. Per questo voglio darvi...Delle motivazioni. Per cosa combattereste...Fino alla fine?

    Non fece tempo a gustarsi quegli attimi di pace che la voce lo mise sull'attenti.
    Una luce bianca fortissima lo accecò per un istante.
    Lentamente il suo occhio si adeguò al nuovo livello di luminosità della stanza vedendo la parete avanti a sè mostrare la sua figura in pericolo.

    L'unico modo per sapere se tutto ciò è vero, e per tornare liberi, è giocare fino alla fine. Non vedo l'ora di conoscere il fortunato...

    Sorrise compiaciuto, con la serenità di chi non ha nulla da perdere.

    « Accetto il giochino ... e non vedo l'ora di fare la tua conoscenza! »

    Esclamò divertito anche se l'ultima parte della frase venne pronunciata quasi come una minaccia.
    Tutto tornò avvolto nell'oscurità, l'unica cosa che sembrava brillare era l'iride verde del suo occhio, carica di energia e rabbia verso chi si era permesso di violare la sua libertà, l'unica cosa a cui teneva veramente.
     
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15 replies since 22/1/2017, 23:50   901 views
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