TOTAL WAR TOURNAMENT

Prologo

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  1. D o r c a s
     
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    Darian del Lupo Grigio {III} Energia Rossa Eletti di Gea



    - Dadi, sei tu?
    - Pensavo fossi più forte di così, è stata una giornata buttata.


    Apro gli occhi perplessa, voci diverse - che sembrano essere solo nella mia testa - mi svegliano da quello che sembra essere il risultato di qualcosa di non programmato. Un fischio atroce mi ferisce il cervello, pensandoci è l'ultima cosa che mi ricordo: il fischio.

    Dunque cosa stavo facendo? Ero al Bosco? Sì, no, no ero tornata al Tempio Nero, ho chiamato Kendra ma non ha risposto. E poi? Poi il fischio e ho visto tutto nero, forse sono svenuta. Che qualcuno abbia attaccato il Tempio? E chi, come?

    Mi tappo le orecchie con le mani, cercando di alleviare quel fastidio che man mano va scemando. Il buio è denso e mi avvolge, non riesco a vedere a un palmo dal naso e mettendomi seduta, mi accorgo di non essere legata. Sorrido, nonostante non abbia idea del luogo in cui sono, non sono prigioniera e questo mi solleva. Mi metto in piedi e a tentoni tento di capire la planimetria del posto, quando riesco a toccare una parete comincio a seguirla, se sono stata intrappolata ci sarà da qualche parte una maniglia o comunque uno spiraglio di qualcosa eppure nulla sembra turbare il liscio e perfetto equilibrio di quella stanza che sembra essere perfettamente integra e senza possibilità di fuga. Ho persino provato a bussare cercando di trovare delle zone vuote su cui concentrare la forza eppure niente, non ho voglia di sprecare cosmo e fatica cercando di liberarmi da qualcosa che molto probabilmente è più forte di me.

    Nell'ultimo anno da cavaliere di Gea mi sono resa conto delle stranezze che popolano questa terra, farmi domande e impazzire dietro a delle soluzioni razionali non era da me, avevo imparato a prenderne atto. La cosa strana è che passandomi una mano sul petto, per saggiare la presenza dell'armatura, che avevo addosso quando ho sentito quel fischio sulla porta del Tempio, mi accorgo che essa è perfettamente integra. Nemmeno una piccola crepatura, la cosa mi lascia perplessa visto che l'ultima volta che avevo affrontato dei corrotti mi era saltato via un pezzo.

    - È arrivato il tempo della caccia? Sono una preda?

    Mi muovo girando intorno alla stanza, ormai conscia della dimensione della stessa, le mani dietro la schiena, borbottando e riprendendo tutto ciò che avevo fatto prima di aver sentito il fischio. Sono così da quasi cinque minuti quando una voce metallica, appuntita e fastidiosa mi rimbomba nella testa cogliendomi di sorpresa. Mi porto le mani a tappare le orecchie, cercando di mascherare il fastidio che mi provoca quel suono.

    Ho divorato il vostro mondo e sconvolto le vostre vite. E nessuno è venuto a cercarmi! Il vostro mondo ha dei paladini molto scarsi. Per questo, vengo io da voi. Consideratelo un dono: vi sto dando la possibilità di incontrarmi, ma devo sincerarmi che ne valga veramente la pena. Per questo voglio darvi...Delle motivazioni. Per cosa combattereste...Fino alla fine?


    Nemmeno il tempo di elaborare la frase che una delle pareti improvvisamente si illumina, accecandomi per qualche secondo e lasciandomi a vedere a macchie per qualche minuto, mi avvicino strizzando gli occhi per cercare di capire cosa diavolo fosse. Rimango sorpresa quando mi accorgo che si tratta di una sorta di specchio che mi restituisce l'immagine di una me terribilmente spaesata e accecata, quando però la vista si adatta a quella luce riesco a distinguere quello che in realtà viene trasmesso.

    L'immagine di me nella stanza, cambia per lasciare il posto a una serie di immagini - come se fosse una trasmissione video - che cominciano a scorrere lentamente prima, come a farmi assaporare ogni momento, e poi sempre più velocemente, per soffermarsi per qualche istante su alcune in particolare. La prima è Siri, l'ultima volta che l'avevo vista, con la sua voce squillante che mi racconta di una sua lezione all'università, per passare al momento in cui avevo identificato il suo cadavere martoriato e mutilato; la mia cattura a Molde, l'addestramento al Polo e l'incontro con Jerome, tutte le persone che avevo incontrato fino a quel momento, il mio ritorno a Bergen e l'incontro con Ju della Bilancia Nera che mi consola in quella locanda.

    - Sopravvivere è l’unico modo che abbiamo per renderli ancora vivi. E sopravvivere è forse l’unica cosa che possiamo fare, almeno persone come noi. Tutto ciò che abbiamo perso, purtroppo, non lo riavremo. Ma se vogliamo ancora sperare di creare qualcosa di nuovo, dobbiamo andare avanti. Non mi arrenderò all’idea che tutto sia finito qui, e forse non dovresti farlo neanche tu.

    Poi la mano nera, la corruzione che avanza e comincia a macchiare dapprima l'ambiente, lasciandolo marcire, poi la figura del cavaliere nero. Arrossisco e indietreggio, tra il preoccupato e il sorpreso. La cosa strana è che non credevo che potesse avermi segnato così tanto l'incontro con lui, ci ripensavo ogni tanto eppure riascoltando quella frase, mi resi conto per la prima volta di qualcosa. Forse più degli spiriti dei boschi martoriati dalla corruzione, forse anche più del mio compito di eletto.

    L'unico modo per sapere se tutto ciò è vero, e per tornare liberi, è giocare fino alla fine. Non vedo l'ora di conoscere il fortunato...

    La voce di prima mi assorda nuovamente, con quella sua inclinazione terribile e sbagliata. Batto i pugni sullo specchio che si spegne, lasciandomi preda di un misto di sensazioni su cui avrei preferito indagare nell'intimità della mia casa piuttosto che vederlo in quel modo così esplicito.

    Giocare, lottare e morire, chiunque fosse stato l'artefice di quel rapimento si trattava solo di divertimento. Sorrisi decisa, mentre stringevo i pugni doloranti per la botta di prima, avrei giocato e sarei uscita per prenderlo a calci.


    jTpFXa8
    narrato • parlatopensatoparlato altri

    Status Fisico top
    Status Mentale confusa, decisa
    Stato Darian indossata, integra

    Riassunto Azioni Prende atto della situazione, non spreca energie a sclerare contro delle pareti. Cerco di riprendere una storyline della pg e niente, se l'accolla.

    Abilità
    CITAZIONE
    Basic Istinct •
    Il suo rapporto con la natura è stretto, il lavoro e la caccia l'hanno resa più incline al prestare attenzione ai particolari e a sviluppare al meglio i sensi a disposizione. Non sempre la vista mostra per vero ciò che si vede e allora bisogna affidarsi all'olfatto, al tatto, all'udito e a volte persino al gusto. Riesce ad elaborare in fretta gli stimoli esterni di qualsiasi natura essi siano, non come una predizione vera e propria di ciò che sta per avvenire ma più quanto una sensazione molto forte, dando la possibilità di reagire di conseguenza.

    CITAZIONE
    Nera è la notte •
    In tutti i suoi inseguimenti, la parte migliore è stata l'attesa della sua preda al buio. Regolando il respiro, andando a crearsi una bolla di calma interiore, riesce a creare e a manipolare l'oscurità circostante, riuscendo così a prendere di sorpresa o ad attaccare i suoi bersagli. Le ombre possono assumere svariate consistenze e stati fisici e venire plasmate in più di una forma, il loro contatto reca un dolore fisico leggermente maggiore di quanti siano i danni realmente apportati, pur se rilevanti. Le sue ombre scottano, lasciando una traccia di leggera ustione in chi le subisce

    Tecniche ///



    Edited by D o r c a s - 28/1/2017, 15:08
     
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