I SETTE: LUXURIA

L'Alcova

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  1. La Corruzione
     
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    I SETTE

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    C’è una lieve foschia attorno alla Casa Fucsia: a decine di metri di distanza non è possibile scorgerne del tutto le forme. Qualche spigolo, una piccola guglia aggraziata qua e là…
    Solo quando si è a due passi dall’ingresso si può abbracciare l’intera figura. E’ una palazzina snella, a pianta semicircolare come alcuni battisteri dell’Italia centrale, con sottili colonne liberty ad incorniciare, più che sorreggere, un pronao ampio solo pochi passi al di sopra del quale, incisa su un frontone troppo nuovo per essere autentico, è incisa una singola parola:

    Luxùria

    contornata dalle vezzose effigi di un giovane e una giovane, a mezzobusto, ciascuno ad un lato del nome della Casa. Sorridono ambigui, come ad ammonire e al tempo stesso ad invitare.
    Ora che si può osservare meglio la costruzione, ci si accorge che non è realmente graziosa come poteva sembrare: il liberty non è davvero tale ma più una strana imitazione, con troppo di artificioso e un’armonia forzata e stanca. Il materiale stesso in cui è costruito l’edificio non è la pietra, come ci si aspetterebbe, ma un qualche tipo di cemento armato, stuccato alla bell’e meglio e verniciato con un colore fucsia che colpisce come un pugno; le finestre coperte da grate sono in realtà schermi televisivi, gli stessi che il visitatore troverebbe anche all’interno. Tali schermi sono vivi, e mostrano giovanotti prestanti e truccati, ragazze decadenti la cui età spazia entro limiti troppo ampi per ciò che stanno facendo: i continui amplessi, se dapprima attirano la vista e aguzzano gli appetiti, dopo poco stancano i sensi degli osservatori meno depravati, in un continuo eccesso di morbosità. Il coacervo di membra che si aggroviglia e si dipana incessante su giacigli simili a triclini romani, ma più verosimilmente lettini da centro massaggi con lenzuola di seta, appare quasi forzato, ben oltre il limite del buon gusto.
    Addentrandosi e salendo (poiché la Casa si sviluppa soprattutto verso l’alto, e in effetti è costruita su quattro piani) si incontra un crescendo, un climax che coinvolge opere d’arte visiva, una ronzante colonna sonora anni ’70 in filodiffusione, installazioni in tubi al neon, e l’immancabile fucsia sulle pareti, sui soffitti, sul pavimento; e qua e là un braccio, una gamba tornita, un seno appare per un istante e poi viene inghiottito di nuovo dall’ombra. Una risata secca e senza allegria sferza l’aria mentre ci si avvicina agli appartamenti della padrona.
    All’ultimo piano vi è una grande sala, arredata come una camera da letto lussuosa e sovrabbondante, ricca di broccati e sete nere, cuscini di piume, una toilette di quelle che si trovavano nei camerini dei teatri del vecchio mondo, e svariate alcove minori. Su una di queste due giovani corrotti, una fanciulla ed un fanciullo di circa quindici anni, giacciono abbracciati, i visi turbati.

    “Verranno presto, Signora?”

    La Padrona finisce di truccarsi e si alza dalla toilette, incede verso il letto come se passeggiasse sulla Croisette di Cannes, raccoglie un tumbler pieno di un liquido ambrato dal comodino, si inumidisce appena le labbra troppo piene, guarda fuori dalla finestra di fronte.

    “Verranno, tesoro mio. Ma non preoccupatevi. Qui non c’è pericolo. Non permetterei che vi si facesse del male.”
    Si volta, in un trionfo di riccioli biondi, gli occhi scintillanti ed euforici:

    “Siete troppo belli!”
    E’ vero. Almeno in apparenza. Basta però guardare negli angoli bui, nelle zone del viso dove l’ombra non è raggiunta dalle luci delle lampade a led, per riconoscere i segni della Corruzione: la biologia originaria dei due ragazzi è già morta da tempo, ma è necessaria una buona capacità di osservazione per accorgersi che la loro avvenenza è solo superficiale.
    Ben più arduo è scoprire l’inganno nella donna che fa loro da anfitrione. Le forme piene, il profilo sensuale, le pose e ogni parola che esce flautata dalla sua bocca invitano a lasciarsi andare. Nemmeno lo fa apposta, Anjelica: potrebbe trattenersi dall’ammaliare le persone, se lo volesse, ma l’incanto che getta su chi la ascolta le riesce naturale quanto il respiro. E non è forse per quello che vive? Per incantare, come su un eterno palcoscenico sul quale il sipario non cala mai?
    “Venite, cavalieri di Athena. Venite da me, e giochiamo insieme”
    mormora, seguitando a bere. Le sue splendide e ben proporzionate membra, fasciate da un’armatura fucsia come la Casa che presidia, fremono sotto le lastre metalliche: la battaglia sarà per lei l’ennesima recita… non pensa neppure che i Saints resisteranno più di tanto. Non vede l’ora di farli entrare nella sua corte di schiavi.


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  2. Rafalel
     
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    I SETTE: LUXÙRIA

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    Quando i cavalieri arrivarono alle porte del loro castello trovarono dinanzi ai loro occhi uno spettacolo ben diverso da merli e torri. Nella mente di Deneb era chiaro che non avrebbero trovato sette semplici castelli... ma di certo non si sarebbe mai aspettato di trovare questo. Al posto di un castello medievale si ergeva dinanzi a loro un immensa torre a pianta circolare, di un colore che avrebbe fatto venire mal di testa se non fosse stato ovattato dall'oscurità della notte. Al di sopra della porta, come un insegna al neon all'ingresso di uno strip-club, la scritta “Luxùria”.

    Siamo finiti direttamente a Sodoma...

    Deneb non è mai stato esperto di lingue straniere, ne aveva studiate varie per il suo ruolo, ma di certo non ci voleva un esperto per capire cosa poteva voler dire quella parola. Se il destino esisteva, e se nel suo piano si divertiva a porre dinanzi agli uomini situazioni con cui superare i propri limiti, questa era la prova che lo faceva con un sorriso beffardo sul volto. Il leone dorato era un lussurioso? Mai stato. Ha desiderato donne come altri ragazzi della sua età hanno fatto prima di lui, e faranno dopo che lui sarà divenuto polvere, ma di certo non nel modo ossessivo e compulsivo che si poteva iniziare ad intravedere mentre entravano nella casa fucsia.
    Eppure, per la maggior parte della sua giovane vita, non è stato diverso da quegli esseri che si contorcevano sudati ed affannati su quei lettini. La storia dell'infanzia del giovane leone è sempre stata nascosta ai più, solo Stephane – il suo maestro e fratello di giuramento – conosce tutta la storia. Per gli altri Deneb è cresciuto nel deserto del Gobi, dove uno strano culto l'ha addestrato alla guerra ed all'assassinio; ma c'è di più. C'è sempre di più.

    Dobbiamo salire, fai attenzione...

    Quel periodo della sua vita sarà sempre una macchia rossa sulle pagine bianche del suo libro. Ha imparato ad accettare gran parte di quelle sofferenze come necessarie per temprarlo. È diventato quello che è oggi solo grazie a quelle esperienze: solo dopo aver ucciso in ogni modo possibile è arrivato a comprendere quanto sia sbagliato spegnere una vita. Durante gli anni di addestramento aveva vissuto la lussuria sulla sua pelle, aveva sentito il puzzo di sudore ed altri liquidi corporei che risentiva in quella casa. Ha vissuto la lussuria, quindi, ma non è mai stato lussurioso; se ciò può aver senso per chi non si è trovato nella sua situazione, è un'altra storia.

    Un sentimento misto di ribrezzo, rigetto e rimorso lo investiva sempre di più mano a mano che i due giovani salivano le scale. Ogni immagine che gli schermi passavano era uno spillo sotto le unghie del leone, ogni stanza vuota che superavano aveva il retrogusto di incenso e sabbia del deserto del Gobi. Ad Achille lasciava la libertà di parlare, di commentare e scherzare su quella torre e le immagini che le televisioni trasmettevano, per lui sarebbe stato meglio una migliaia di mostri da distruggere che questo... sapeva che il suo compagno avrebbe mangiato la foglia presto; ma il tono di quella sera, almeno per Deneb, era decisamente cambiato.

    Arrivò fino alle porte della stanza patronale parlando solo quando doveva dare qualche indicazione al suo compagno. I sensi attenti ad analizzare ogni angolo scuro ed ogni neon luminoso, ogni odore ed ogni nota di quella musichetta. La mente? Quella era altrove, era nel deserto del Gobi, alcuni anni prima, a soffrire le pene dell'inferno.

    Siamo arrivati... vediamo di fare quello per cui siamo venuti ed andarcene. Voglio restare qui il minor tempo possibile.



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    Deneb
    Gold Leo [VII] - Energia Nera
    Narrato – ParlatoPensatoTelepatiaParlato altri

    Status Cloth – //
    Status Fisico – //
    Riassunto Azioni – Salgo le scale ed arrivo fuori la sala “finale”. Lascio descrivere il resto al mio compagno di scrittura.

    Abilità
    I am a being of Heaven and Earth, of thunder and lightning, of rain and wind, of the galaxies


    //

    Tecniche
    With realization of one's own potential and self-confidence in one's ability, one can build a better world


    //

     
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    I SETTE: LUXURIA
    Capitolo I
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    Finalmente i due giovani giunsero alle porte del castello per cui erano stati designati. Achille camminava accanto al compagno, incurante di tutto, concentrato solo sulla missione; il luogo raggiunto gli diede una notevole scossa stupendolo al quanto.

    -ma che diavolo???-

    Luxuria era la parola incisa sul frontone della casa. Ma non era la cosa peggiore di quel luogo... l'intero edificio era davvero singolare nella struttura, esagerato quanto artefatto, innaturale. Tutto sembrava voler essere una rappresentazione quasi grottesca di qualcos'altro, uno stile insincero, maschera di un qualcosa di ben più crudo e 'volgare'. Osservando i colonnati, gli stucchi volutamente esagerati e quelle dannate finestre che finestre non erano... ad Achille gli si chiuse per un istante la bocca dello stomaco.

    -...ho visto spettacoli migliori alla bocca dell'Ade giuro-

    Su quegli schermi venivano proiettate immagini continue di creature bizzarre, goffa rappresentazione umana di qualcosa che forse proprio umano non era, coinvolte in continui amoreggiamenti che dopo un potevano stancare anche il più lascivo degli esseri. I due cavalieri proseguirono, covando ciascuno il proprio disagio; stranamente Achille non fece le solite battute sceme, in quella cacofonia di sesso e perversione, sostenuta da continue immagini disturbanti ma al contempo terribili, il giovane sembrò incupirsi di colpo. Il degrado, tutto quel marasma orgiastico a cui si andava aggiungendo pure una terribile e ronzante musica psichedelica di sottofondo riportava alla mente del giovane il periodo vissuto in strada.

    °...non ci devo pensare! non ci devo pensare adesso, non adesso°

    Scosse la testa mentre di buon passo macinava metri assieme all'amico. Gli anni vissuti come reietto e ladruncolo non erano stati buoni; tutti giudicavano Achille un ragazzotto solare e allegro, pochi, forse giusto Anita e Gazka, conoscevano davvero il fardello che si portava dietro; pur molto giovane era entrato in contatto con tutti i livelli di degrado urbano a cui l'uomo può cedere. Prostituzione, droga, violenza, morte. Soprattutto morte, quella era sempre stata presente financo per un bambino di appena 11 anni. Ed ecco che mentre passavano un arto tornito faceva la sua comparsa dal nulla, poi un seno nudo e invitante, quindi il buio che li inghiottiva ed una risatina malefica che sferzava l'aria quasi a deridere l'avanzata dei cavalieri.

    -se ne usciamo vivi non voglio più vedere nulla di viola nella mia vita giuro-

    Una battuta ironica se la concesse, non curandosi se il compagno avrebbe capito o meno quanto disagio stava subendo in quel momento. Finalmente giunsero in cima alla struttura, la musica continuava incessante così come la presenza disturbante di quei dannati neon che rendevano quasi spettrali i volti tirati dei due saint. Fermandosi innanzi ad una porta chiusa il cavaliere di Leo mise in guardia il compagno; sembrava diverso dal solito, forse per la prima volta Achille percepì in lui davvero lo spirito del Leone, un leone feroce e ringhiante, quasi sofferente.

    -non c'è bisogno che me lo dici. So benissimo che non possiamo permetterci di fallire-

    Appoggiò le mani sulle porte per spalancarle, quasi fosse Virgilio intento a condurre Dante all'inferno.

    -facciamo in fretta e torniamo da Alisia e dai nostri compagni.... fratello mio-

    Il legame fraterno indicato da Achille non era tanto di sangue o sentimento, quanto più collegato al ruolo che entrambi ricoprivano, all'affetto che li univa alla giovane dea che entrambi, a modo loro, amavano. Cacciando via i ricordi dolorosi di quel passato di strada Achille spinse con forza preparandosi ad affrontare il nemico, non da solo, assieme a Deneb, assieme al suo compagno gold saint.

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    PERSONAGGIO Achille
    MORALE Caotico Buono
    DIVINITÀ Athena, dea della Giustizia
    CASTA Gold Saint di Atene
    CLOTH Gold Sagittarius Liv.VIII
    COSMO Energia Nera
    SUPER-SENSI (7) Manashiki
    CONDIZIONI CLOTH [ indossata ] intatta.
    STATUS PSICO/FISICO normale.

    RIASSUNTO AZIONI visto che non era indicato se potevamo già entrare in contatto con Anjelica mi fermo un attimo prima di entrare nella stanza :)










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    COSMO STRAORDINARIO

    la sicurezza nei propri mezzi e la ferrea volontà di non piegarsi di fronte a nessun nemico permette al dorato centauro di sfruttare appieno il proprio cosmo apparentemente senza sforzo. Egli da sempre il meglio di se in combattimento, in ogni singolo colpo da lui portato financo vicino allo sfinimento. Tale immenso cosmo gli permette di avere una potenza incredibile potendo, ad esempio, con la sola pressione del proprio pugno estinguere impervie e letali fiamme. In sostanza egli è sempre in grado di raggiungere il limite estremo concessogli dal proprio livello energetico. Ad Energia Nera: raggiunge un tale controllo sul cosmo da poterlo plasmare a piacimento in costrutti inanimati, solitamente a guisa di frecce di dimensione e numero variabili, con facilità disarmante; avendo avuto un'istruzione militare degna di tal nome gli sarà possibile replicare anche altri tipi di armi comuni come spade e scudi o lance.


    RESISTENZA STRAORDINARIA

    il fisico da guerriero, forgiato assieme al potente cosmo innato, gli permette di raggiungere una resistenza quasi sovrumana al dolore e alla fatica. Il dorato centauro può continuare a combattere in qualsiasi condizione fisica: privo dei cinque sensi, menomato negli arti, con i centri nervosi bruciati o in extremis addirittura privato del cuore stesso! Fintanto che volontà e fiducia nel proprio cosmo lo sostengono egli perdura nella lotta. Ciò non lo rende immune al dolore o all'inevitabile morte dovuta a danni eccessivi, semplicemente il controllo che ha sul corpo e sulla percezione stessa di male e affanni è tale da ergersi impavido laddove i più crollerebbero esanimi.


    CONTROLLO DEL VENTO

    Tale capacità consente al cavaliere di sfruttare appieno l'elemento vento in tutti i suoi aspetti; questi potrà generare poderose correnti d'aria simili a tornado in potenza, violente raffiche atte a tentare di sbilanciare, spostare o sollevare creature e cose o generare lame d'aria tagliente per tentare di fendere e lacerare. Un particolare utilizzo da parte del saint è guidare proiettili, ad esempio frecce, per tentare di controllarne il più possibile la traiettoria.


    FRECCE DI LUCE USTIONANTI

    tratto distintivo del cavaliere, quando egli plasma il suo cosmo a guisa di frecce esse sono intrise dell'elemento Luce. Tali costrutti risultano così altamente ustionanti nonostante l'elemento di cui sono imbevuti non sia di reale appannaggio del saint; qualora dovessero riuscire a perforare una difesa causeranno danni da ustione di varia entità, a seconda della differenza di potenziale in gioco.


    MANASHIKI "Settimo Senso"

    o anche detto Settimo Senso, questo è il vero primo passo per una maggiore comprensione di se e dell'Universo. A tale stadio il cavaliere ormai maturo ha ottenuto totale padronanza del Sesto Senso e del Micro Cosmo nascosto dentro di se; con questa nuova conoscenza questi può attingere energia dall'Universo stesso accedendo al Macro Cosmo al di fuori di se. Grazie al Settimo Senso la capacità distruttiva di un cavaliere aumenta notevolmente, permettendogli inoltre di valicare il limite della Velocità del Suono e raggiungendo finalmente l'insuperabile Velocità Luce. [Sbloccato ad Energia Viola]


    TELEPATIA

    capacità invero comune ai cavalieri di alto livello, permette di parlare senza l'ausilio della favella a una o più persona anche da notevole distanza; gli basterà conoscere il volto o il cosmo di colui o colei che vuole raggiungere per proiettare la propria voce nella mente di questi. Tale abilità non può essere usata per leggere o influenzare la mente altrui in combattimento, riducendola ad un mero strumento per comunicare con compagni lontani o in modo discreto senza l'uso delle parole. [Sbloccata ad Energia Blu] [uso GdR-Only]



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    ARCO & FRECCIA D'ORO

    il cavaliere può usufruire del dorato arco generando egli stesso frecce di cosmo a guisa di proiettili, in un numero variabile in rapida sequenza. L'arco e la freccia d'oro hanno la medesima resistenza dell'armatura. La freccia utilizzata come proiettile può tornare alla cloth in un lampo di luce dorata anche se dovesse essere trattenuta in qualche modo; se perduta può essere riforgiata dai riparatori di armature.
    ϡ La Forza di Uno: la freccia d'oro utilizzata in battaglia dal cavaliere per suo bisogno o volere è da considerarsi in termini di perforazione un (1) livello cosmico superiore per calcolarne il grado di armatura superato.
    ϡ La Forza di Molti: tramite la freccia il suo custode può accumulare oltre al proprio cosmo anche quello che vi gravita attorno, sia esso di creature viventi o decedute (in tal caso deve trovarsi nel luogo ove sono avvenute le morti) purché favorevoli alla causa e alle intenzioni del cavaliere; si narra che i dodici gold saint possano unendo così i propri cosmi generare un puro raggio di luce perfino nel punto più profondo dell'Ade (Gdr-Only).
    ϡ Benedizione di Athena: qualora sia la dea a richiedere o autorizzare l'uso della freccia contro un particolare nemico, divino o mortale, l'arma acquista la capacità unica di poter superare qualsiasi tipo di grado di protezione e materiale, in combinazione solitamente con l'accumulo di cosmo altrui per potenziarne gli effetti distruttivi (Gdr-Only con autorizzazione del Master).



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    ATOMIC METEOR FIST

    In tale tecnica viene riversata tutta l'irruenza e forza del cavaliere d'oro. Dopo aver accumulato il proprio cosmo nel pugno questi lo scaglia in avanti generando una miriade di colpi intrisi di energia e sferrati alla velocità massima consentitagli; si narra che un gold saint forte del settimo senso possa arrivare a lanciare un milione di colpi in un istante, grazie alla velocità luce. Tutta l'area d'effetto innanzi al saint verrà colpita da tale assalto; egli può lanciare questo colpo da fermo, in corsa o addirittura durante un salto, poichè accumulare cosmo fino al massimo potenziale è un'azione semplice e quasi naturale per lui. I pugni scagliati in tal modo assumono l'aspetto di una pioggia di sfere cosmiche allungate che genereranno oltre a danni energetici anche danni fisici.


    ATOMIC THUNDERBOLT

    Il cavaliere d'oro lancia una miriade di colpi alla massima velocità consentitagli, per poi raccoglierli in un unico punto limitandone l'estensione ma aumentandone le potenzialità distruttive; tutta l'energia viene infatti concentrata anziché 'dispersa' su una zona più vasta. Anche in questo caso egli può lanciarla da posizioni differenti, a seconda della situazione; il colpo inizierà come uno sciame di sfere cosmiche che si uniranno in un'unica grande sfera allungata carica di crepitante energia. Gli eventuali danni causati sarebbero di tipo energetico e fisico.


    SUPERNOVA EXPLOSION

    Il saint incrocia le braccia accumulando cosmo sui palmi delle mani aperti e rivolti verso l'esterno; su di essi si formano due grosse sfere d'energia fra le quali avviene un violento scambio di energia. Quando il saint è pronto fa scattare le braccia allargandole e facendole così sovrapporre e collassare in una impressionante esplosione cosmica, similmente a due stelle che attirandosi generano una supernova appunto. Per altri guerrieri tali esecuzione potrebbe richiedere più tempo, ma non per il protetto della costellazione del Sagittario poichè l'atto di spingere al massimo il proprio cosmo è un'azione quasi naturale. La deflagrazione avverrà a 360° investendo l'area d'effetto e potendo così causare pericolosi danni energetici. Si dice che tale tecnica fosse utilizzata anche dal primo cavaliere del Sagittario e la sua ultima incarnazione, Stephane.


    INFINITY BREAK

    Il cavaliere espande il proprio dorato cosmo accumulandolo fra i palmi in una sfera crepitante di energia oppure convogliandolo direttamente in una mano, il colpo si dipanerà quindi con movimento a spirale generando una miriade di frecce di Luce le quali tenteranno di colpire i nemici designati presenti nell'area d'effetto; è uso veicolare meglio tale movimento direzionandolo con ampi movimenti delle braccia. Qualora lo desideri il saint può far partire l'attacco dal basso verso l'alto o dall'alto verso il basso, in ogni caso il numero di frecce generato è enorme; il mero effetto ottico sarà una sorta di intricatissimo reticolo di luce dorata tessuto dalle suddette. Nel caso in cui la resistenza del materiale venisse superata, le frecce potranno trapassare letteralmente armature e corpi non sufficientemente difesi e causare danni da ustione più o meno gravi, a seconda del divario energetico in gioco. Il cavaliere può decidere di far convergere lo sciame di frecce su di un singolo bersaglio oppure liberarlo a 360° ad area o su bersagli multipli. Variante di Sorpresa: è possibile lanciare la tecnica per realizzare un attacco di sorpresa, rilasciando il cosmo nel terreno e facendo così propagare in esso la spirale di frecce le quali sbucheranno inaspettatamente dal suolo tentando così di cogliere in fallo gli eventuali nemici. Absolute Tecnique: la tecnica viene lanciata come se il cavaliere fosse di un livello energetico superiore a parità di potenza e potere distruttivo, Monouso ad Incontro.


    CHEIRON LIGHT IMPULSE

    Convogliando il proprio cosmo in entrambi i pugni il saint crea un devastante tornado intriso d luce dorata per spazzare via ostacoli e nemici; il saint potrà tentare di colpire ciò che gli si trova innanzi, arrivando perfino a poter domare perigliose fiamme estinguendole. I danni causati sarebbero di tipo prettamente fisico ed in parte energetico.
    Pugni Uniti verso il Nemico: è la prima forma della tecnica, utilizzata per colpire ciò che ha di fronte essa si propagherà in avanti via via allargandosi; sarà così possibile tentare di colpire o spostare grossi bersagli anche a distanza, purché nel raggio d'azione del Saint.
    Pugni Divisi verso i Nemici: seconda variante, sempre portata con i due pugni ma questa volta essi non devono per forza essere allineati; in tal modo il cavaliere può colpire su due fronti riducendo però le masse spostabili e la forza d'impatto finale. Può essere utile per tentare di colpire e spazzare via avversari posti ai fianchi del saint, oppure per direzionare in due segmenti diversi innanzi a se il colpo.


    CHEIRON THYELLA

    Il cavaliere rilascia il proprio cosmo dopo averlo rapidamente accumulato, il quale si scatenerà, simile a bufera dorata, su tutta l'area di effetto a 360° con il saint stesso come centro. Tale bufera sarà essenzialmente un vortice d'aria tagliente intrisa di cosmo, rilasciato assieme ad esso, generato dopo che le sue braccia scattano verso l'esterno, a prescindere dove siano i nemici o se siano visibili o meno ai suoi occhi. L'estensione del vortice ed il suo potere offensivo dipendono dal livello cosmico del cavaliere che lo genera, così come la probabilità di non essere spazzati via dall'esplosione cosmica e lacerati dalle sferzate d'aria dipende dal potere difensivo di coloro che vi si trovano in mezzo.


    UNLIMITED BLADE WORKS

    Così ha ribattezzato la sua nuova capacità di plasmare il cosmo in costrutti fisici coerenti, il potere appunto di forgiare illimitatamente delle lame di qualsivoglia foggia. Illimitato nel poterle continuamente plasmare fintanto che ha cosmo da bruciare, poichè tali creazioni resteranno coerenti solo per la durata di un'azione; qualora vengano sfruttate anche in difesa il saint non potrà utilizzare altre tecniche. I danni causati possono essere di tipo fisico (da impatto, lacerazione, penetrazione, strappo) ed energetico (puro cosmo, nessun descrittore), l'unico elemento utilizzato (vento) per sua natura causa danni fisici da lacerazione. A seconda del bisogno tale tecnica opera in modo differente:
    ◊ CONTINUOUS PROJECTION è la forma base della tecnica. Il saint espanderà il proprio cosmo innanzi a se, le mani rivolte in avanti con il palmo aperto; dall'ammasso formatosi inizieranno a fuoriuscire numerose armi di forme variegate: armi da taglio di tutti i tipi e lance così create verranno lanciate verso il nemico alla massima velocità possibile, guidate dal cosmo di Achille e dal suo controllo del vento potranno effettuare traiettorie non lineari. Per tutta la durata dell'attacco il cavaliere deciderà quante armi generare e lanciare, potendo intervallare di pochi istanti le creazioni in modo da tessere strategie adatte al campo di battaglia; ad impatto avvenuto oltre i possibili danni da taglio e penetrazione le armi rilasceranno il cosmo di cui sono formate esplodendo. Ovviamente non potrà superare un certo limite di creazione essendo il processo discretamente faticoso. Ogni singola creazione proviene dalla fantasia o dalla memoria del giovane, portato naturalmente all'arte della Guerra ha inconsciamente memorizzato ogni arma vista anche di sfuggita, replicandone la sola forma in tale tecnica.
    ◊ KANSHOU & BAKUYA sono le prime spade che sia riuscito a replicare col cosmo, due scimitarre utilizzate dallo specter Nasir. La spada impugnata con la mano destra è Kanshou: la lama è lunga più di ottanta centimetri ed è affilata su entrambi i lati, quello esterno per metà seghettato permette di tagliare e al contempo strappare. Nella mano sinistra Bakuya: una lama più corta e pesante e dal piatto largo, permette affondi potenti e tentativi di parata; le impugnature curve forniscono una presa solida e confortevole. Ad ogni loro fendente può essere rilasciato del mero cosmo atto provocare danni energetici; possono anche essere lanciate verso l'avversario e fatte poi esplodere liberando l'energia che le aveva create. I nomi sono la traslitterazione giapponese di leggendarie armi cinesi, non conoscendo i loro veri nomi Achille le ha così ribattezzate.
    ◊ KANSHOU & BAKUYA OVEREDGE le medesime spade solo lunghe il doppio e con la parte interna della lama affilata formata da innumerevoli piume stilizzate, simili ad ali rapaci; il cavaliere le utilizza per un potente colpo incrociato, culminante in un'esplosione energetica con rilascio di cosmo e turbine d'aria sferzante, accumulato durante l'esecuzione sulle due lame a guisa d'ali. Per la loro peculiarità possono essere utilizzate solo in azione d'attacco e non hanno alcuna valenza difensiva.
    ◊ ÝDRA FONIÁS una spada enorme, larga e piatta dalla superficie irregolare quasi fosse la copia cosmica di un'arma di pietra o legno e non di duro acciaio. Solo la parte esterna è rozzamente affilata con una conformazione più adatta a schiacciare e strappare che non tagliare; l'elsa priva di guardia è una lunga asta curva da impugnare con entrambi le mani. Il piatto può essere utilizzato a mo di robusto scudo in difesa; in attacco i potenti colpi possono causare danni da impatto e lacerazione, rilasciando inoltre violente esplosioni di cosmo concentrato sulla lama stessa durante l'esecuzione. Nonostante la mole il saint maneggia con notevole disinvoltura la sua creazione, avendo però le mani completamente occupate. Forgiata in onore dell'eroe Heracles, Uccisore dell'Idra è il nome scelto per rappresentare l'arma con cui questi compì la famosa fatica.
    ◊ ENUMA ELISH accumulando rapidamente il cosmo in una mano egli modella una spada davvero singolare: la lunga impugnatura è protetta da un ampio paramano curvo, la lama lunga quanto quella di uno stocco è un cilindro conico che va assottigliandosi fino alla punta piatta, su di esso il saint convoglia il proprio cosmo a guisa di aria vorticante che in un movimento a spirale corre lungo tutta la sua lunghezza. Il saint può lanciare alcuni affondi generando dei piccoli vortici d'aria tagliente che si propagheranno per la massima estensione consentita; concluderà liberando il cosmo inizialmente plasmato frammentandolo all'interno di un ultimo vortice, aggiungendo al turbine di aria tagliente frammenti ancora solidi nell'intrico delle sue spire, per aumentarne l'offensiva. Ma la spada può essere usata sin dall'inizio anche in parata per difesa; minore la distanza dal turbinio a spirale sulla lama e maggiore il rischio per un avversario di esserne sferzato. Se il colpo parato però risultasse troppo potente il costrutto si spezzerebbe, sciogliendo la tecnica. L'origine del suo nome è legato da un vecchio mito babilonese rimasto impresso ad Achille durante gli studi in Jamir.


    CHEIRON LAST STAND

    Unica posizione difensiva del cavaliere evolutasi col tempo assieme alla sua maggiore padronanza del cosmo. Essa consiste nella creazione di una fitta trama di frecce che a prima vista non sembra quasi composta da costrutti ma da mera energia lucente; per crearla il cavaliere alza il braccio e dal palmo aperto della mano genera una piccola sfera di cosmo dalla quale si dipanano le frecce, similmente alla sua tecnica di attacco principale. Quando la trama si è ben consolidata prende la forma finale di una sfera inglobando l'esecutore per il tempo necessario alla difesa, che tenterà di proteggerlo a livello sia fisico che energetico: tale forma permette al cavaliere di tentare di proteggere una seconda persona al suo interno.


    RHO AIAS

    Dopo aver allungato il braccio innanzi a se, palmo della mano aperto in direzione del possibile attacco, il saint convoglia un grosso quantitativo di cosmo plasmando un vero e proprio scudo circolare di grandi dimensioni, atto a difenderne il corpo intero. Aggiungendo poi la seconda mano sopra la prima concretizza la sua opera generandovi sulla superficie un vortice d'aria impetuoso, per far divenire tale difesa ancora più efficace. In caso di corpo a corpo chi dovesse collidere con tale protezione farebbe i conti con l'aria turbinante oltre che dover tentare di superarne fisicamente la struttura solida e compatta: come sempre sono il divario energetico e gli eventuali poteri in gioco a determinare il risultato. Qualora lo desideri il cavaliere può volontariamente rilasciare la tecnica disgregandone la parte solida di cosmo e liberando il vortice d'aria in avanti, nel tentativo di arrecare danni ad eventuali nemici tramite le violente sferzate di quest'ultimo; in tal caso varrà come normale azione di attacco. Egli ha battezzato tale tecnica in onore dell'eroe acheo Aiace, fulgido guerriero del mito, portatore di uno straordinario scudo.



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    ATHENA EXCLAMATION

    Si tratta forse della tecnica più potente che sia mai stata concepita. Come suggerisce il nome essa richiama l'urlo di Athena, una tecnica quindi che può essere utilizzata solo in caso di crisi mondiale poichè proibita da Athena stessa. Per l'evocazione di tale potere, tre Gold Saint o Gold Specter dovranno riunirsi formando un trio d'attacco, bruciando il loro Cosmo al massimo evocheranno così una cupola cosmica tanto potente da poter distruggere tutto ciò che li circonda entro un raggio di decine di chilometri. Tale tecnica è da definirsi "Finale", pertanto una volta utilizzata tutti e tre i Cavalieri non saranno più in grado di utilizzare il proprio Cosmo durante lo stesso scontro.

    raggio Tecniche 120m., Incrina Liv.VII-VI / Rompe Liv.V-I, Velocità Luce con facilità


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  4. La Corruzione
     
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    I SETTE

    qCOk2QU



    Incredibilmente la porta si apre, come se volesse invitare i due ad entrare nella sua alcova. Lei è li, seduta con le gambe accavallate e quell'armatura fucsia sembra essere un tutt'uno col suo essere. Tutto intorno ai due sembra di essere come in un bordello, uno di quei bordelli anni cinquanta che si vedono ormai solo nei film. I suoi lineamenti cosi belli, quelle forme cosi delicate e precise.

    «Accomodatevi pure amici miei» disse osservando i due uomini. «Devo essere sincera, oltre ad essere forti e prestanti siete anche un bel vedere».

    Poi soffermandosi per un istante «che maleducata che sono!» e dicendo quelle parole batté le mani come a chiamare qualcuno. Di li a poco apparvero due ragazze: una bionda ed una mora completamente nude che si avvicinarono ai due cavalieri e sorridendo si avvicinarono ai due.

    «Queste due ragazze sono al vostro servizio. Potete chieder loro qualsiasi cosa voi vogliate, senza restrizione alcuna»

    Rimase ferma a fissare i due uomini, era curiosa di capire cosa avrebbero fatto, come si sarebbero comportati perché era chiaro che quelle due ragazze erano esseri umani, veri esseri umani e per lo più non infettati dalla corruzione ma semplicemente ammaliati da Anjelica.


    qCOk2QU


    Come anticipato venite accolti da Anjelica che non sembra intenzionata a darvi battaglia, anzi vi "offre" due belle ragazze per accontentarvi in tutto e per tutto. Voi potete comprendere chiaramente che le due ragazze sono prive di cosmo, le percepite come esseri umani mentre la matrona ha chiaramente un potere vasto e immenso. Mentre lei parla, anche se non ve ne rendete conto lentamente tutti i vostri propositi, le vostre intenzioni di guerra e violenza spariscono lentamente. Non lo definirei un potere mentale o spirituale ma qualcosa di diverso, come se poco a poco, senza che ve ne accorgiate perdete la voglia o la necessità di combattere.
     
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    I SETTE: LUXURIA
    Capitolo II
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    Achille si aspettava un minimo di resistenza almeno, ma ciò non avvenne. Invece di trovar battaglia o mera difficoltà nell'aprire l'uscio di quella stanza essa si spalancò come se lui ed il suo compagno fossero i benvenuti. Trappola? Ovviamente si. Fece pochi passi entro le mura di quella che ad una prima vista sembrava una vera e propria alcova, al centro di essa vi era una donna dalle gambe accavallate avvolta in una specie di corazza fucsia, monotono colore dominante di quel luogo; la intese come una specie di armatura poichè sembrava quasi una seconda pelle per ella, attorno una scena da bordello che forse in un vecchio film il giovane aveva veduto di sfuggita... e lei. Lei era bella, delicata, raffinata quasi. Incredibilmente li invitò ad accomodarsi elogiando in modo alquanto inopportuno le caratteristiche fisiche.

    -non siamo amici! Volete la testa di Athena... beh noi vogliamo la tua ora-

    Cercò di dare forza a quelle parole ma il fuoco iniziale fu come lievemente sopito in ultima battuta. La donna non badando al palese desiderio di battaglia del giovane proseguì a parlare, mandando verso di loro due fanciulle completamente nude indicando che sarebbero state a loro completo servizio.

    -ma cosa diavolo?-

    La giovane bionda si incamminò verso Achille, mentre la bella mora sembrò più attratta da Deneb. E intanto la padrona di casa si zittiva osservando da quegli occhi dal taglio perfetto la reazione dei due... istintivamente Achille scandagliò con i propri sensi colei che aveva innanzi, nulla; se vi era del cosmo questo proveniva forte e profondo solo da quella... matrona? Si non seppe definirla in modo differente. Alzò il pugno ma poi lo abbassò, come nuovamente svuotato della propria forza. Doveva combattere già ma perché? Era davvero bella la ragazza dal dorato crine, una promessa di oblio e piacere che mai aveva provato lungo tutto una vita di sola violenza e dolore; scrollò il capo cercando di non cedere, non aveva poteri mentali o spirituali come moltissimi suoi altri compagni, Achille si affidava soltanto alla forza di Achille. Beh in quel frangente sembrava che la sua forza non valesse un fico secco. Per la seconda volta alzò il pugno e per la terza volta si sentì svuotato.

    -cosa... cosa ci stai facendo?-

    La ragazza bionda continuò a sorridere avvicinandosi al giovane guerriero, nonostante l'armatura ne percepì il corpo così morbido e caldo, sentì i suoi polpastrelli sul bicipite mentre quelli dell'altra mano sfiorare dolcemente il viso abituato più ai pugni che alle carezza. Achille si sentì annientato... non si mise a piangere poichè non era ne paura ne dolore a catturare il suo cuore in quel momento, ma un irrazionale cedimento, una mancanza di voglia di combattere. No peggio, una mancanza di scopo! Sembrava infatti che si stesse svuotando non tanto dello spirito guerriero quanto del fuoco che esso alimentava.

    °perchè... perchè venire fino a qua e poi?°

    Non terminò la domanda nella sua testa. La donna ragazza aveva afferrato con delicatezza il suo viso fra le mani accarezzandogli le labbra con le proprie, un nettare che parve colpire al centro del suo stesso essere il cavaliere. Non sembrava esservi fuga alcuna da tale parabola discendente. Il motivo per lottare già. Per cosa lottava? Per se stesso? Per l'umanità? Per gli altri? Per una dea? Tre parole risuonarono nella sua mente ormai obnubilata, tre parole che potevano voler dire tutto o potevano semplicemente essere un addio a ciò che era stato finora.

    °padre... sorella... Alisia°

    E il volto di Athena, quell'Athena così giovane e dolce, così forte e debole, fu impresso nella sua mente a fuoco.

    ObYElQh

    7CG7aOB
    PERSONAGGIO Achille
    MORALE Caotico Buono
    DIVINITÀ Athena, dea della Giustizia
    CASTA Gold Saint di Atene
    CLOTH Gold Sagittarius Liv.VIII
    COSMO Energia Nera
    SUPER-SENSI (7) Manashiki
    CONDIZIONI CLOTH [ indossata ] intatta.
    STATUS PSICO/FISICO ammaliato e privo della volontà di combattere.

    RIASSUNTO AZIONI ok postando per primo mi acchiappo la bionda u_u la scena va come descritta, visto che il master non indica che debbo cercare di ribellarmi o altro seguo la traccia, semplicemente uso il ricordo di Gazka, Anita e Alisia come ""ancora"" per il prossimo post, nel tentativo che quell'amore puro derivante dal fatto che è sia Athena che una cara amica scrolli Achille e gli faccia ricordare per cosa combatte. All'oblio del piacere contrappongo la purezza di un sentimento che sarebbe capace di fargli fare di tutto.










    jdIMt53
    COSMO STRAORDINARIO

    la sicurezza nei propri mezzi e la ferrea volontà di non piegarsi di fronte a nessun nemico permette al dorato centauro di sfruttare appieno il proprio cosmo apparentemente senza sforzo. Egli da sempre il meglio di se in combattimento, in ogni singolo colpo da lui portato financo vicino allo sfinimento. Tale immenso cosmo gli permette di avere una potenza incredibile potendo, ad esempio, con la sola pressione del proprio pugno estinguere impervie e letali fiamme. In sostanza egli è sempre in grado di raggiungere il limite estremo concessogli dal proprio livello energetico. Ad Energia Nera: raggiunge un tale controllo sul cosmo da poterlo plasmare a piacimento in costrutti inanimati, solitamente a guisa di frecce di dimensione e numero variabili, con facilità disarmante; avendo avuto un'istruzione militare degna di tal nome gli sarà possibile replicare anche altri tipi di armi comuni come spade e scudi o lance.


    RESISTENZA STRAORDINARIA

    il fisico da guerriero, forgiato assieme al potente cosmo innato, gli permette di raggiungere una resistenza quasi sovrumana al dolore e alla fatica. Il dorato centauro può continuare a combattere in qualsiasi condizione fisica: privo dei cinque sensi, menomato negli arti, con i centri nervosi bruciati o in extremis addirittura privato del cuore stesso! Fintanto che volontà e fiducia nel proprio cosmo lo sostengono egli perdura nella lotta. Ciò non lo rende immune al dolore o all'inevitabile morte dovuta a danni eccessivi, semplicemente il controllo che ha sul corpo e sulla percezione stessa di male e affanni è tale da ergersi impavido laddove i più crollerebbero esanimi.


    CONTROLLO DEL VENTO

    Tale capacità consente al cavaliere di sfruttare appieno l'elemento vento in tutti i suoi aspetti; questi potrà generare poderose correnti d'aria simili a tornado in potenza, violente raffiche atte a tentare di sbilanciare, spostare o sollevare creature e cose o generare lame d'aria tagliente per tentare di fendere e lacerare. Un particolare utilizzo da parte del saint è guidare proiettili, ad esempio frecce, per tentare di controllarne il più possibile la traiettoria.


    FRECCE DI LUCE USTIONANTI

    tratto distintivo del cavaliere, quando egli plasma il suo cosmo a guisa di frecce esse sono intrise dell'elemento Luce. Tali costrutti risultano così altamente ustionanti nonostante l'elemento di cui sono imbevuti non sia di reale appannaggio del saint; qualora dovessero riuscire a perforare una difesa causeranno danni da ustione di varia entità, a seconda della differenza di potenziale in gioco.


    MANASHIKI "Settimo Senso"

    o anche detto Settimo Senso, questo è il vero primo passo per una maggiore comprensione di se e dell'Universo. A tale stadio il cavaliere ormai maturo ha ottenuto totale padronanza del Sesto Senso e del Micro Cosmo nascosto dentro di se; con questa nuova conoscenza questi può attingere energia dall'Universo stesso accedendo al Macro Cosmo al di fuori di se. Grazie al Settimo Senso la capacità distruttiva di un cavaliere aumenta notevolmente, permettendogli inoltre di valicare il limite della Velocità del Suono e raggiungendo finalmente l'insuperabile Velocità Luce. [Sbloccato ad Energia Viola]


    TELEPATIA

    capacità invero comune ai cavalieri di alto livello, permette di parlare senza l'ausilio della favella a una o più persona anche da notevole distanza; gli basterà conoscere il volto o il cosmo di colui o colei che vuole raggiungere per proiettare la propria voce nella mente di questi. Tale abilità non può essere usata per leggere o influenzare la mente altrui in combattimento, riducendola ad un mero strumento per comunicare con compagni lontani o in modo discreto senza l'uso delle parole. [Sbloccata ad Energia Blu] [uso GdR-Only]



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    ARCO & FRECCIA D'ORO

    il cavaliere può usufruire del dorato arco generando egli stesso frecce di cosmo a guisa di proiettili, in un numero variabile in rapida sequenza. L'arco e la freccia d'oro hanno la medesima resistenza dell'armatura. La freccia utilizzata come proiettile può tornare alla cloth in un lampo di luce dorata anche se dovesse essere trattenuta in qualche modo; se perduta può essere riforgiata dai riparatori di armature.
    ϡ La Forza di Uno: la freccia d'oro utilizzata in battaglia dal cavaliere per suo bisogno o volere è da considerarsi in termini di perforazione un (1) livello cosmico superiore per calcolarne il grado di armatura superato.
    ϡ La Forza di Molti: tramite la freccia il suo custode può accumulare oltre al proprio cosmo anche quello che vi gravita attorno, sia esso di creature viventi o decedute (in tal caso deve trovarsi nel luogo ove sono avvenute le morti) purché favorevoli alla causa e alle intenzioni del cavaliere; si narra che i dodici gold saint possano unendo così i propri cosmi generare un puro raggio di luce perfino nel punto più profondo dell'Ade (Gdr-Only).
    ϡ Benedizione di Athena: qualora sia la dea a richiedere o autorizzare l'uso della freccia contro un particolare nemico, divino o mortale, l'arma acquista la capacità unica di poter superare qualsiasi tipo di grado di protezione e materiale, in combinazione solitamente con l'accumulo di cosmo altrui per potenziarne gli effetti distruttivi (Gdr-Only con autorizzazione del Master).



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    ATOMIC METEOR FIST

    In tale tecnica viene riversata tutta l'irruenza e forza del cavaliere d'oro. Dopo aver accumulato il proprio cosmo nel pugno questi lo scaglia in avanti generando una miriade di colpi intrisi di energia e sferrati alla velocità massima consentitagli; si narra che un gold saint forte del settimo senso possa arrivare a lanciare un milione di colpi in un istante, grazie alla velocità luce. Tutta l'area d'effetto innanzi al saint verrà colpita da tale assalto; egli può lanciare questo colpo da fermo, in corsa o addirittura durante un salto, poichè accumulare cosmo fino al massimo potenziale è un'azione semplice e quasi naturale per lui. I pugni scagliati in tal modo assumono l'aspetto di una pioggia di sfere cosmiche allungate che genereranno oltre a danni energetici anche danni fisici.


    ATOMIC THUNDERBOLT

    Il cavaliere d'oro lancia una miriade di colpi alla massima velocità consentitagli, per poi raccoglierli in un unico punto limitandone l'estensione ma aumentandone le potenzialità distruttive; tutta l'energia viene infatti concentrata anziché 'dispersa' su una zona più vasta. Anche in questo caso egli può lanciarla da posizioni differenti, a seconda della situazione; il colpo inizierà come uno sciame di sfere cosmiche che si uniranno in un'unica grande sfera allungata carica di crepitante energia. Gli eventuali danni causati sarebbero di tipo energetico e fisico.


    SUPERNOVA EXPLOSION

    Il saint incrocia le braccia accumulando cosmo sui palmi delle mani aperti e rivolti verso l'esterno; su di essi si formano due grosse sfere d'energia fra le quali avviene un violento scambio di energia. Quando il saint è pronto fa scattare le braccia allargandole e facendole così sovrapporre e collassare in una impressionante esplosione cosmica, similmente a due stelle che attirandosi generano una supernova appunto. Per altri guerrieri tali esecuzione potrebbe richiedere più tempo, ma non per il protetto della costellazione del Sagittario poichè l'atto di spingere al massimo il proprio cosmo è un'azione quasi naturale. La deflagrazione avverrà a 360° investendo l'area d'effetto e potendo così causare pericolosi danni energetici. Si dice che tale tecnica fosse utilizzata anche dal primo cavaliere del Sagittario e la sua ultima incarnazione, Stephane.


    INFINITY BREAK

    Il cavaliere espande il proprio dorato cosmo accumulandolo fra i palmi in una sfera crepitante di energia oppure convogliandolo direttamente in una mano, il colpo si dipanerà quindi con movimento a spirale generando una miriade di frecce di Luce le quali tenteranno di colpire i nemici designati presenti nell'area d'effetto; è uso veicolare meglio tale movimento direzionandolo con ampi movimenti delle braccia. Qualora lo desideri il saint può far partire l'attacco dal basso verso l'alto o dall'alto verso il basso, in ogni caso il numero di frecce generato è enorme; il mero effetto ottico sarà una sorta di intricatissimo reticolo di luce dorata tessuto dalle suddette. Nel caso in cui la resistenza del materiale venisse superata, le frecce potranno trapassare letteralmente armature e corpi non sufficientemente difesi e causare danni da ustione più o meno gravi, a seconda del divario energetico in gioco. Il cavaliere può decidere di far convergere lo sciame di frecce su di un singolo bersaglio oppure liberarlo a 360° ad area o su bersagli multipli. Variante di Sorpresa: è possibile lanciare la tecnica per realizzare un attacco di sorpresa, rilasciando il cosmo nel terreno e facendo così propagare in esso la spirale di frecce le quali sbucheranno inaspettatamente dal suolo tentando così di cogliere in fallo gli eventuali nemici. Absolute Tecnique: la tecnica viene lanciata come se il cavaliere fosse di un livello energetico superiore a parità di potenza e potere distruttivo, Monouso ad Incontro.


    CHEIRON LIGHT IMPULSE

    Convogliando il proprio cosmo in entrambi i pugni il saint crea un devastante tornado intriso d luce dorata per spazzare via ostacoli e nemici; il saint potrà tentare di colpire ciò che gli si trova innanzi, arrivando perfino a poter domare perigliose fiamme estinguendole. I danni causati sarebbero di tipo prettamente fisico ed in parte energetico.
    Pugni Uniti verso il Nemico: è la prima forma della tecnica, utilizzata per colpire ciò che ha di fronte essa si propagherà in avanti via via allargandosi; sarà così possibile tentare di colpire o spostare grossi bersagli anche a distanza, purché nel raggio d'azione del Saint.
    Pugni Divisi verso i Nemici: seconda variante, sempre portata con i due pugni ma questa volta essi non devono per forza essere allineati; in tal modo il cavaliere può colpire su due fronti riducendo però le masse spostabili e la forza d'impatto finale. Può essere utile per tentare di colpire e spazzare via avversari posti ai fianchi del saint, oppure per direzionare in due segmenti diversi innanzi a se il colpo.


    CHEIRON THYELLA

    Il cavaliere rilascia il proprio cosmo dopo averlo rapidamente accumulato, il quale si scatenerà, simile a bufera dorata, su tutta l'area di effetto a 360° con il saint stesso come centro. Tale bufera sarà essenzialmente un vortice d'aria tagliente intrisa di cosmo, rilasciato assieme ad esso, generato dopo che le sue braccia scattano verso l'esterno, a prescindere dove siano i nemici o se siano visibili o meno ai suoi occhi. L'estensione del vortice ed il suo potere offensivo dipendono dal livello cosmico del cavaliere che lo genera, così come la probabilità di non essere spazzati via dall'esplosione cosmica e lacerati dalle sferzate d'aria dipende dal potere difensivo di coloro che vi si trovano in mezzo.


    UNLIMITED BLADE WORKS

    Così ha ribattezzato la sua nuova capacità di plasmare il cosmo in costrutti fisici coerenti, il potere appunto di forgiare illimitatamente delle lame di qualsivoglia foggia. Illimitato nel poterle continuamente plasmare fintanto che ha cosmo da bruciare, poichè tali creazioni resteranno coerenti solo per la durata di un'azione; qualora vengano sfruttate anche in difesa il saint non potrà utilizzare altre tecniche. I danni causati possono essere di tipo fisico (da impatto, lacerazione, penetrazione, strappo) ed energetico (puro cosmo, nessun descrittore), l'unico elemento utilizzato (vento) per sua natura causa danni fisici da lacerazione. A seconda del bisogno tale tecnica opera in modo differente:
    ◊ CONTINUOUS PROJECTION è la forma base della tecnica. Il saint espanderà il proprio cosmo innanzi a se, le mani rivolte in avanti con il palmo aperto; dall'ammasso formatosi inizieranno a fuoriuscire numerose armi di forme variegate: armi da taglio di tutti i tipi e lance così create verranno lanciate verso il nemico alla massima velocità possibile, guidate dal cosmo di Achille e dal suo controllo del vento potranno effettuare traiettorie non lineari. Per tutta la durata dell'attacco il cavaliere deciderà quante armi generare e lanciare, potendo intervallare di pochi istanti le creazioni in modo da tessere strategie adatte al campo di battaglia; ad impatto avvenuto oltre i possibili danni da taglio e penetrazione le armi rilasceranno il cosmo di cui sono formate esplodendo. Ovviamente non potrà superare un certo limite di creazione essendo il processo discretamente faticoso. Ogni singola creazione proviene dalla fantasia o dalla memoria del giovane, portato naturalmente all'arte della Guerra ha inconsciamente memorizzato ogni arma vista anche di sfuggita, replicandone la sola forma in tale tecnica.
    ◊ KANSHOU & BAKUYA sono le prime spade che sia riuscito a replicare col cosmo, due scimitarre utilizzate dallo specter Nasir. La spada impugnata con la mano destra è Kanshou: la lama è lunga più di ottanta centimetri ed è affilata su entrambi i lati, quello esterno per metà seghettato permette di tagliare e al contempo strappare. Nella mano sinistra Bakuya: una lama più corta e pesante e dal piatto largo, permette affondi potenti e tentativi di parata; le impugnature curve forniscono una presa solida e confortevole. Ad ogni loro fendente può essere rilasciato del mero cosmo atto provocare danni energetici; possono anche essere lanciate verso l'avversario e fatte poi esplodere liberando l'energia che le aveva create. I nomi sono la traslitterazione giapponese di leggendarie armi cinesi, non conoscendo i loro veri nomi Achille le ha così ribattezzate.
    ◊ KANSHOU & BAKUYA OVEREDGE le medesime spade solo lunghe il doppio e con la parte interna della lama affilata formata da innumerevoli piume stilizzate, simili ad ali rapaci; il cavaliere le utilizza per un potente colpo incrociato, culminante in un'esplosione energetica con rilascio di cosmo e turbine d'aria sferzante, accumulato durante l'esecuzione sulle due lame a guisa d'ali. Per la loro peculiarità possono essere utilizzate solo in azione d'attacco e non hanno alcuna valenza difensiva.
    ◊ ÝDRA FONIÁS una spada enorme, larga e piatta dalla superficie irregolare quasi fosse la copia cosmica di un'arma di pietra o legno e non di duro acciaio. Solo la parte esterna è rozzamente affilata con una conformazione più adatta a schiacciare e strappare che non tagliare; l'elsa priva di guardia è una lunga asta curva da impugnare con entrambi le mani. Il piatto può essere utilizzato a mo di robusto scudo in difesa; in attacco i potenti colpi possono causare danni da impatto e lacerazione, rilasciando inoltre violente esplosioni di cosmo concentrato sulla lama stessa durante l'esecuzione. Nonostante la mole il saint maneggia con notevole disinvoltura la sua creazione, avendo però le mani completamente occupate. Forgiata in onore dell'eroe Heracles, Uccisore dell'Idra è il nome scelto per rappresentare l'arma con cui questi compì la famosa fatica.
    ◊ ENUMA ELISH accumulando rapidamente il cosmo in una mano egli modella una spada davvero singolare: la lunga impugnatura è protetta da un ampio paramano curvo, la lama lunga quanto quella di uno stocco è un cilindro conico che va assottigliandosi fino alla punta piatta, su di esso il saint convoglia il proprio cosmo a guisa di aria vorticante che in un movimento a spirale corre lungo tutta la sua lunghezza. Il saint può lanciare alcuni affondi generando dei piccoli vortici d'aria tagliente che si propagheranno per la massima estensione consentita; concluderà liberando il cosmo inizialmente plasmato frammentandolo all'interno di un ultimo vortice, aggiungendo al turbine di aria tagliente frammenti ancora solidi nell'intrico delle sue spire, per aumentarne l'offensiva. Ma la spada può essere usata sin dall'inizio anche in parata per difesa; minore la distanza dal turbinio a spirale sulla lama e maggiore il rischio per un avversario di esserne sferzato. Se il colpo parato però risultasse troppo potente il costrutto si spezzerebbe, sciogliendo la tecnica. L'origine del suo nome è legato da un vecchio mito babilonese rimasto impresso ad Achille durante gli studi in Jamir.


    CHEIRON LAST STAND

    Unica posizione difensiva del cavaliere evolutasi col tempo assieme alla sua maggiore padronanza del cosmo. Essa consiste nella creazione di una fitta trama di frecce che a prima vista non sembra quasi composta da costrutti ma da mera energia lucente; per crearla il cavaliere alza il braccio e dal palmo aperto della mano genera una piccola sfera di cosmo dalla quale si dipanano le frecce, similmente alla sua tecnica di attacco principale. Quando la trama si è ben consolidata prende la forma finale di una sfera inglobando l'esecutore per il tempo necessario alla difesa, che tenterà di proteggerlo a livello sia fisico che energetico: tale forma permette al cavaliere di tentare di proteggere una seconda persona al suo interno.


    RHO AIAS

    Dopo aver allungato il braccio innanzi a se, palmo della mano aperto in direzione del possibile attacco, il saint convoglia un grosso quantitativo di cosmo plasmando un vero e proprio scudo circolare di grandi dimensioni, atto a difenderne il corpo intero. Aggiungendo poi la seconda mano sopra la prima concretizza la sua opera generandovi sulla superficie un vortice d'aria impetuoso, per far divenire tale difesa ancora più efficace. In caso di corpo a corpo chi dovesse collidere con tale protezione farebbe i conti con l'aria turbinante oltre che dover tentare di superarne fisicamente la struttura solida e compatta: come sempre sono il divario energetico e gli eventuali poteri in gioco a determinare il risultato. Qualora lo desideri il cavaliere può volontariamente rilasciare la tecnica disgregandone la parte solida di cosmo e liberando il vortice d'aria in avanti, nel tentativo di arrecare danni ad eventuali nemici tramite le violente sferzate di quest'ultimo; in tal caso varrà come normale azione di attacco. Egli ha battezzato tale tecnica in onore dell'eroe acheo Aiace, fulgido guerriero del mito, portatore di uno straordinario scudo.



    WPzuqlU
    ATHENA EXCLAMATION

    Si tratta forse della tecnica più potente che sia mai stata concepita. Come suggerisce il nome essa richiama l'urlo di Athena, una tecnica quindi che può essere utilizzata solo in caso di crisi mondiale poichè proibita da Athena stessa. Per l'evocazione di tale potere, tre Gold Saint o Gold Specter dovranno riunirsi formando un trio d'attacco, bruciando il loro Cosmo al massimo evocheranno così una cupola cosmica tanto potente da poter distruggere tutto ciò che li circonda entro un raggio di decine di chilometri. Tale tecnica è da definirsi "Finale", pertanto una volta utilizzata tutti e tre i Cavalieri non saranno più in grado di utilizzare il proprio Cosmo durante lo stesso scontro.

    raggio Tecniche 120m., Incrina Liv.VII-VI / Rompe Liv.V-I, Velocità Luce con facilità


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  6. Rafalel
     
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    II

    I SETTE: LUXÙRIA

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    Profumo di gigli selvatici, questo fu quello che inondò i sensi di Deneb non appena la porta verso l'ultimo ostacolo si aprì. Non proveniva dall'interno della stanza, questo era sicuro, da li proveniva solo odore di sesso e di profumi scadenti; proveniva dai suoi ricordi. Da quando aveva iniziato a salire lungo quella torre violacea non aveva fatto altro che ricordare i momenti terribili legati al sesso ed alla lussuria: i suoi allenamenti, le cose che lo costrinsero a fare e quelle che impose agli altri. Nel momento in cui la porta si aprì, però, gli tornarono alla mente tutti quei momenti che aveva speso con Beatrix prima e con Astrid poi, quei brevi momenti in cui tutte le paure e le insicurezze sparivano nel corpo dell'altra.

    Con questo misto di sensazioni e ricordi attraversò l'uscio di quella stanza di perdizioni. L'atmosfera non era poi troppo differente dalle altre centinaia di stanze che avevano attraversato fino a quel momento, eppure qualcosa la rendeva unica. La donna che li accolse era voluttà fatta persona, solo il guardarla avrebbe stordito i meno avvezzi alle forme del corpo femminile. Parlò loro con voce così lasciva da rendere superfluo il vero senso di quelle parole, annegato com'era in quel mare di miele, e da una delle alcove uscirono due ragazze pronte ad esaudire i desideri dei giovani cavalieri d'oro.

    Quanta generosità da parte sua mia signora...

    Il giovane leone disse quelle parole con l'intenzione di essere sarcastico, ma gli uscirono dalla bocca molto più sincere di quanto avesse voluto ammettere. I suoi occhi vagavano lungo i loro corpi, lungo quello della dama che avevano dinanzi, lungo i corpi attorcigliati degli altri esseri nelle alcove, e la sua mente si perdeva in quel labirinto. La fanciulla dai capelli mori gli si avvicinò con occhi pieni di desiderio ed iniziò a strusciarsi contro l'armatura del leone; il profumo di gigli selvatici venne quasi completamente assopito dall'inebriante profumo della ragazza mentre le mani del giovane leone andarono a cingere i fianchi della bella, accarezzandone la pelle morbida e calda, perdendosi in quel breve istante. Anche Achille sembrava a suo agio in quella situazione fino al punto di ricambiare il lungo bacio dell'altra fanciulla; il Deneb normale l'avrebbe colpito con uno schiaffo dietro la nuca per la stupidaggine che stava facendo, in quel momento però l'unica cosa che riuscì a fare fu rendersi conto che quando entrambi i giovani cavalieri sono d'accordo su qualcosa vuol solo dire che si trovano nei guai.

    Ma non possiamo accettare una schiava quando dinanzi a noi c'è una matrona.

    Si morse un labbro e scostò via la giovane, l'azione si dimostrò più ardua di quanto avesse immaginato, così come fu arduo per lui distogliere lo sguardo dalla loro ospite per tornare ad osservare le figure che occupavano le alcove cercando di riguadagnare l'attenzione tattica che aveva perso. Aveva un piano? Non proprio... sapeva solo che più tempo passava più era difficile pensare, e questa era stata la migliore idea che gli era venuta in quel breve lasso di tempo per permettere a lui di osservare ancora la situazione, sperando che i suoi occhi gli permettessero di trovare una soluzione, ed ad Achille di respirare un po' lontano da quelle tentazioni, forse perfino di trovare un piano migliore. O forse era già completamente caduto nella trappola della donna e non se n'era neanche reso conto, infondo quel dolce profumo di gigli, seppur ancora presente, sembrava sempre più lontano.



    Oy1b3GU

    Deneb
    Gold Leo [VII] - Energia Nera
    Narrato – ParlatoPensatoTelepatiaParlato altri

    Status Cloth – //
    Status Fisico – //
    Riassunto Azioni – Come Achille anche il mio personaggio mantiene una piccola scintilla di speranza nei ricordi degli amori passati pur venendo fortemente influenzato dalla lussuria. Unica speranza è il tentativo di guadagnare tempo per trovare una soluzione e/o far fare qualche errore ad Anjelica rifiutando la fanciulla e richiedendo che venga direttamente lei a "soddisfarli".

    Abilità
    I am a being of Heaven and Earth, of thunder and lightning, of rain and wind, of the galaxies


    Consapevolezza Spirituale
    Per distruggere, infine, c’è bisogno di comprendere. Non si può credere di essere giudici di ciò che sia salvabile o meno solo perché si indossa un’armatura dorata, o solo perché ci si crede potenti abbastanza da poterlo fare. Il giudizio può provenire solo dalla conoscenza. Ed è proprio questo che questo potere, più unico che raro, concede a Deneb, la capacità di comprendere ogni cosa.
    L’osservazione, lo spingere i sensi del leone oltre i limiti umani è solo il primo stadio di questa abilità; questo permetterà alla giovane fiera di isolare ed esaminare un suono tra mille, o di riconoscere un preciso profumo nel caos di un bazaar, o di vedere cose che ad un occhio umano parrebbero troppo piccole, o troppo lontane.
    Perfino il suo istinto, il sesto senso, è finito per svilupparsi così tanto da permettere a Deneb quasi di intuire i colpi avversari prima che questi lo colpiscano. Riducendo parzialmente i tempi di reazione rispetto agli altri cavalieri.
    Oramai padrone assoluto dei propri sensi il leone dorato raggiunge così l’ultimo stadio. Capace non più solo di osservare ed analizzare ma anche di interagire con ciò che è il mondo Deneb cerca, in questo modo, di raggiungere la sua pace interiore. E quella del mondo. Questo potere, in primis, lo porta a riuscire ad osservare ed interagire con tutto ciò che, seppur etereo, resta legato al piano materiale in qualche modo: come spiriti o altri tipi di fantasmi. Rendendolo, di fatto, capace di combattere ad armi pari contro avversari che piegano queste creature al loro volere.
    L’apice assoluto di questo potere però è un altro, è capire di far parte di quel mondo che si osserva, immergersi al suo interno così tanto da riuscire a comunicare con esso. Deneb sarà quindi capace, a seconda del tempo a disposizione ed escludendo altri fattori esterni, di avvertire avvenimenti accaduti in luoghi incredibilmente distanti nell’istante stesso in cui essi stiano avvenendo. L'alto livello di concentrazione richiesto al cavaliere dorato gli impedisce, però, di utilizzare questa parte del potere in momenti concitati come, ad esempio, un duello.
    Questa abilità non concede alcun tipo di immunità da illusioni ambientali (le spirituali, infatti, avranno effetto normalmente su di lui), che potranno influenzare il cavaliere come tutti gli altri, egli avrà solo la possibilità di riuscire a liberarsene leggermente prima, o leggermente meglio, rispetto ad altri cavalieri. Altresì, non concede la possibilità di contrastare ogni tipo di attacco spirituale, ma solo quel tipo di attacchi che nascono dall'utilizzo di spiriti, spettri o simili, semplici colpi di puro spirito dovranno venir gestiti come sempre.

    Tecniche
    With realization of one's own potential and self-confidence in one's ability, one can build a better world


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  7. La Corruzione
     
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    I SETTE

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    Anjelica sorrise.
    Vide come il primo aveva ceduto al dolce bacio della sua dipendente mentre l'altro voleva usare uno stratagemma di bassa lega per avere la sua attenzione ma lei semplicemente sorrise. Lei era diversa dagli altri, non aveva un grande interesse nel combattere e non avrebbe mai lottato se prima quei due bambini non l'avrebbero fatta eccitare a dovere.

    «Ve l'ho già detto, siete qui per divertirvi e per farmi divertire» disse sempre con quel suo suono cosi dolce.
    «State combattendo la battaglia sbagliata miei dolci ospiti e non parlo di quella contro di me, perché è chiaro che desiderate la chiave ma contro voi stessi. State reprimendo dei sentimenti che sono del tutto normali»

    Si fermò un istante e battendo le mani chiamò dentro la sala altre quattro ragazze. Due rosse, una castana di chiari origini sudamericane ed una bionda di chiari origini russe. Anche loro erano completamente nude e andarono ad avvinghiarsi anche loro attorno ai due Gold Saint.

    «Se volte la mia chiave avete due possibilità: farmi arrabbiare o eccitarmi e la soluzione è attorno a voi panzerotti miei».

    Era chiaro come il sole a cosa alludesse Anjelica. Erano liberi di agire come meglio credevano, potevano liberarsi si quelle donne con le cattive o assecondare il volere di quel corrotto. Tutto questo mentre gli altri combattevano una guerra impari, una guerra dove il loro apporto era fondamentale e più passava il tempo più l'influenza di quell'entità aumentava e trattenere i propri istinti risultava difficile e arduo.


    qCOk2QU


    Anjelica non ha proprio intenzione di combattere almeno per il momento e aumenta la sua influenza su di voi e non solo vi manda altre delle sue ragazze che come detto in precedenza sembrano essere degli esseri umani e non emettono alcun cosmo ma è davvero cosi?

    Vediamo un po' come vi volete muovere. Per azioni particolari o simili fatemi sapere prima di postare.
     
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  8. Rafalel
     
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    III

    I SETTE: LUXÙRIA

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    Poeti e scrittori, scultori e cantanti, innumerevoli persone d'arte ma anche di scienza hanno tentato di spiegare l'amore. Ogni uomo ed ogni donna, nel momento in cui si è trovato immerso in quel sentimento, tenta di comprenderlo e spiegarlo. L'amore, infondo, fa parte della vita degli uomini ben più della fede; l'amore è l'unica emozione che riesca a dare un verosenso persino alla morte. Eppure, ben poche persone si fermano a riflettere sul senso dell'eros; quella volontà di vivere che definisce l'uomo, quell'impulso irrazionale che lo spinge ad agire, quel basso istinto animalesco che si scontra con la mentalità illuministica e razionale del mondo moderno. La brama sessuale, forse anche per motivi prettamente biologici, rende il pensiero difficile... e sarebbe facile dire che è tutta colpa degli ormoni, che dietro tutto ciò vi è una causa biochimica, ignorando tutte le situazioni in cui, per assurdo, le due persone potrebbero non trovarsi neanche nella stessa stanza.

    Cos'è allora la brama sessuale? Sono il corpo e la mente che lasciano spazio al subconscio, quella piccola parte di sé che non solo reagisce agli stimoli biochimici senza alcun freno, ma che li alimenta, li dove si celano tutte le fantasie più proibite, li dove i tabù si nascondono ma non scompaiono. E quando il subconscio prende il sopravvento l'uomo perde un migliaio di anni di evoluzione e torna ad essere quell'essere impulsivo e animalesco che nascondeva, come un rudimentale Dr Jekyll e Mr. Hyde. Il dualismo dell'uomo come corpo e mente con l'eros si rende palese, l'uomo non è solo la mente che controlla un insieme di arti e sensori ma è il proprio corpo, le proprie emozioni e, perché no, anche i propri tabù.

    Deneb ovviamente non stava pensando a tutto questo mentre ascoltava le vellutate parole della sua padrona. Lui era solo l'oggetto di questa lotta che l'uomo vive dall'antichità tra mente e corpo, una lotta impari quando il vaso di pandora del subconscio si apre e lascia fluire tutte le perversioni ed i tabù. Lui era solo un oggetto, o forse solo l'ultimo campo di battaglia di questa guerra; una frase che già si è detta più volte sul giovane leone, anche se le altre volte era riferito al suo essere un'arma. Altre donne si avvicinarono ed avvinghiarono ai due cavalieri, sembrava quasi che le loro forme fossero state create solo per compiacerli, sembrava quasi inutile combattere quelle sensazioni, quella parte di che lo spingeva ad accarezzarle, ad esplorarle e scoprirle, a lasciare la porta del subconscio aperta. Poi qualcosa lo riportò sulla terra, il cuore gli batteva in petto come un martello pneumatico, il rumore delle risatine seducenti e quello dello strofinarsi di corpi gli uni contro gli altri l'aveva quasi assordato; eppure, forse proprio per il fatto che venissero proferite da Anjelica, colei che stava facendo riscoprire loro il loro corpo, non poté fare a meno di ascoltarle. Se solo la loro matrona non gli avesse ricordato i suoi doveri, se solo gli avesse detto di godere di quel momento, di inondarsi in quell'estasi che gli offriva...

    Disse loro, invece, che se volevano la sua chiave avrebbero dovuto farla arrabbiare... o farla eccitare. La chiave, era questo il motivo per cui erano andati li... giusto? Il Grande Tempio era stretto nella forte morsa di quei castelli ed era in pericolo, così come lui avrebbe potuto stringere quelle donne li, in quel preciso istante, e donar loro il piacere... e per ricerverne più di quanto non avrebbe mai potuto ricevere in mille anni al servizio di Athena. I loro corpi erano lì, a portata della sua mano, mentre quella chiave era così lontana, così irraggiungibile. Era combattuto nel corpo e nella mente, in altre occasioni aveva lasciato che il suo Mr Hyde prendesse il sopravvento, e non era stato bello come promessogli, la furia omicida che l'aveva inebriato tempo addietro era stata un estasi momentanea, sostituita da anni di rimorsi. Richiamò il proprio cosmo e lo espanse, riempendo con la sua calda luce tutta la sala; avvolse i corpi di tutti quanti coloro che erano ancora umani per poi brillare di un bagliore accecante. Tempo addietro Deneb affrontò il discorso sull'infinito; di come la luce e l'oscurità entrambe, in modo uguale ma opposto, riuscissero a rappresentarlo, riuscissero a mostrarcelo. E questo era solo l'involucro del suo vero regalo.

    Quando ho detto che loro non sarebbero bastate non dicevo una bugia...

    L'eros è quella parte di sé che cerca il piacere, che ci fa muovere mari e monti per un desiderio, ma cosa succede quando si conquista quel desiderio? Cosa succede quando non c'è niente più che si può chiedere, quando si è raggiunto il piacere supremo? Quando avrebbero finalmente agguantato ciò che non erano mai riusciti ad afferrare, il desiderio si sarebbe acquietato? E cosa sarebbe successo alla personificazione della lussuria quando ciò fosse avvenuto? Quando, ossia, tutti i suoi sudditi sarebbero usciti da quel circolo vizioso che li portava a cercare sempre altro piacere cosa sarebbe successo ad Anjelica? Si sarebbe cibata dei loro orgasmi fino ad esplodere o, al contrario, il raggiungimento del piacere l'avrebbe svuotata? Si sarebbe eccitata o arrabbiata, o nulla di tutto ciò? Valeva la pena tentare, se non fosse solo per riuscire ad attirare l'attenzione della donna su di sé. Se si fosse eccitata avrebbe finalmente saziato il suo desiderio, e se si fosse arrabbiata si sarebbe confrontato con lei in modo diretto per asserire la propria dominanza... il fatto che il sangue continuava ad allontanarsi dalla testa per luoghi più a sud di certo non aiutava la sua capacità di discernimento e la sua abilità di analizzare le situazioni.

    Ci vuole qualcosa di diverso, di più resistente... qualcosa di più elevato... per tenere il ritmo dei miei desideri.

    Tentacoli di elettricità andarono ad espandersi in quell'infinito che il leone dorato aveva donato loro, tentacoli che andarono a sfiorare i nervi pelvici di ogni singola creatura. Una minima scossa elettrica, qualcosa neanche lontanamente paragonabile al suo vero potenziale, ma abbastanza forte da attivare le loro naturali reazioni corporee. Così come per Deneb anche quelle persone erano fatte non solo di mente, ma anche di corpo, ed in quel momento il leone dorato stava cercando di parlare direttamente a quell'ammasso di carne e muscoli, di guidarlo come un direttore d'orchestra guida i musicisti. Era giovane, ma non era inesperto in materia, durante il suo addestramento aveva già sperimentato tutto: ciò prevedeva non solo lo stimolo dell'immaginazione del suo partner, non solo il saggio utilizzo del proprio corpo per toccare li dove avrebbe provocato più piacere, ma anche l'utilizzo di ogni potere sovrumano avesse per rendere il suo partner sessuale il suo schiavo... la sua marionetta. Avrebbe cercato di guidarli tutti al piacere così come a suo tempo aveva guidato le sue vittime, così come aveva guidato le sue amanti, così come aveva guidato le donne che avevano avuto un vero ruolo nella sua vita, e li avrebbe guidati oltre quel punto: verso il più improvviso e forte amplesso della loro vita. E poi ad un altro, ed un altro, ed un altro ancora, fin quando le loro menti ed i loro corpi non si sarebbero così saturati di piacere da acquietare il proprio desiderio.



    Oy1b3GU

    Deneb
    Gold Leo [VII] - Energia Nera
    Narrato – ParlatoPensatoTelepatiaParlato altri

    Status Cloth – //
    Status Fisico – //
    Riassunto Azioni – Seguendo quanto detto nello scorso post, Deneb decide di tentare di togliere da mezzo tutti i civili ed avere tutta l'attenzione della donna per sé. Vi riesce tramite un misto di elettricità, supersensi ed un bel po' di esperienza passata (in pratica stimola il sistema nervoso con impulsi elettrici con l'intenzione di far avere a tutti i civili un numero incredibile di orgasmi in rapida successione così da saziarli/toglierli da mezzo). Viene ancora influenzato dagli effetti "magici" che riaccendono i suoi desideri e dal fatto che il suo carattere lo porta ad essere la parte "dominante" a letto, ma ciò viene non solo contrastato ma anche in parte affiancato dalla missione che ha da compiere. In pratica qualsiasi cosa avvenga in quella stanza a causa di questa sua azione per lui, in questo stato, non ci sono risultati negativi. Ovviamente evito di colpire Anjelica ed Achille e, soprattutto, descrivo il tutto come ipotetico come se fosse un attacco.

    Abilità
    I am a being of Heaven and Earth, of thunder and lightning, of rain and wind, of the galaxies


    Luce
    In un mondo ormai pervaso dal male e dall’oscurità è normale che l’uomo cerchi la luce, la speranza. Deneb è proprio questo: è la speranza che la terra possa tornare com’era un tempo, è il faro che illumina la via durante la tempesta. Il suo cosmo non può non riflettere questa sua propensione; riuscendo a plasmare e creare la luce anche nella più fitta oscurità. Questo potere gli permette di creare raggi di luce concentrati capaci di perforare o tagliare le carni dei suoi avversari con il loro calore, bruciandone via le imperfezioni, oppure modificare la luce nell’aria di battaglia provocando gli effetti più disparati. [Il resto è bloccato fino al raggiungimento dell'energia nera] Ma punire il male non basta, c’è anche bisogno di salvare i giusti, guarirli dalle loro ferite ed aiutarli a ricostruire il mondo. Nessun tipo di danno è incurabile, nessuna persona è insalvabile, e questo potere lo dimostra a pieno infondendo nel cosmo del leone la capacità di risanare le ferite, proprie o altrui. Ovviamente anche questo grande potere ha i propri limiti, dalla quantità di danni curati (che andranno, ovviamente, sempre di pari passo con il cosmo utilizzato) al tipo di ferite che sarà possibile lenire(sarà infatti impossibile curare sia danni fisici che mentali o spirituali allo stesso tempo); fino ad arrivare al più grande: l'impossibilità di modificare il livello di affaticamento del soggetto.



    Elettricità
    Per ricreare, però, c’è bisogno di prima di distruggere; ed il leone dorato è maestro in materia. Già dai tempi del deserto del Gobi egli è infatti capace di creare e controllare fenomeni elettrostatici. Semplici saette o scariche elettriche di vario voltaggio sono solo alcuni esempi di un potere tanto vasto quanto distruttivo. I danni al fisico provocati da tale potere, infatti, spazieranno dalla temporanea paralisi della zona colpita allo stordimento ed a danni al sistema nervoso fino, in alcuni casi, all'interruzione del battito cardiaco ed alla morte.


    Consapevolezza Spirituale
    Per distruggere, infine, c’è bisogno di comprendere. Non si può credere di essere giudici di ciò che sia salvabile o meno solo perché si indossa un’armatura dorata, o solo perché ci si crede potenti abbastanza da poterlo fare. Il giudizio può provenire solo dalla conoscenza. Ed è proprio questo che questo potere, più unico che raro, concede a Deneb, la capacità di comprendere ogni cosa.
    L’osservazione, lo spingere i sensi del leone oltre i limiti umani è solo il primo stadio di questa abilità; questo permetterà alla giovane fiera di isolare ed esaminare un suono tra mille, o di riconoscere un preciso profumo nel caos di un bazaar, o di vedere cose che ad un occhio umano parrebbero troppo piccole, o troppo lontane.
    Perfino il suo istinto, il sesto senso, è finito per svilupparsi così tanto da permettere a Deneb quasi di intuire i colpi avversari prima che questi lo colpiscano. Riducendo parzialmente i tempi di reazione rispetto agli altri cavalieri.
    Oramai padrone assoluto dei propri sensi il leone dorato raggiunge così l’ultimo stadio. Capace non più solo di osservare ed analizzare ma anche di interagire con ciò che è il mondo Deneb cerca, in questo modo, di raggiungere la sua pace interiore. E quella del mondo. Questo potere, in primis, lo porta a riuscire ad osservare ed interagire con tutto ciò che, seppur etereo, resta legato al piano materiale in qualche modo: come spiriti o altri tipi di fantasmi. Rendendolo, di fatto, capace di combattere ad armi pari contro avversari che piegano queste creature al loro volere.
    L’apice assoluto di questo potere però è un altro, è capire di far parte di quel mondo che si osserva, immergersi al suo interno così tanto da riuscire a comunicare con esso. Deneb sarà quindi capace, a seconda del tempo a disposizione ed escludendo altri fattori esterni, di avvertire avvenimenti accaduti in luoghi incredibilmente distanti nell’istante stesso in cui essi stiano avvenendo. L'alto livello di concentrazione richiesto al cavaliere dorato gli impedisce, però, di utilizzare questa parte del potere in momenti concitati come, ad esempio, un duello.
    Questa abilità non concede alcun tipo di immunità da illusioni ambientali (le spirituali, infatti, avranno effetto normalmente su di lui), che potranno influenzare il cavaliere come tutti gli altri, egli avrà solo la possibilità di riuscire a liberarsene leggermente prima, o leggermente meglio, rispetto ad altri cavalieri. Altresì, non concede la possibilità di contrastare ogni tipo di attacco spirituale, ma solo quel tipo di attacchi che nascono dall'utilizzo di spiriti, spettri o simili, semplici colpi di puro spirito dovranno venir gestiti come sempre.

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    I SETTE: LUXURIA
    Capitolo III
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    La creatura aveva risposto in modo inaspettato, palesando completamente la sua natura e rivelando così le vie percorribili dai due cavalieri per proseguire. Un'altra fanciulla giunse accanto ad Achille così come a Deneb, una semplice e mera umana? Nessun cosmo proveniva da ella così come dagli altri astanti, eccezion fatta per la loro 'ospite'. Il giovane cercò di continuare a concentrarsi sul viso di Athena invero con estrema difficoltà... avrebbe potuto resistere i peggiori supplizi fisici, combattere senza un braccio o addirittura col petto sfondato, ma i sensi venivano solleticati dalla donna non con il dolore ma con il piacere e perciò molto difficile da gestire.

    -maledetta...-

    Non voleva combattere eh? Dovevano eccitarla o farla arrabbiare, ma come? Mentre tentava di restare ancorato ancora quel poco alla propria volontà fu Deneb a muoversi per primo, decidendo una strategia anche se azzardata.

    °ma... è impazzito?°

    Tale pensiero però non ebbe accezione negativa nella mente di Achille. Quando Deneb dopo essersi rivolto in modo sprezzante alla donna scaricò attorno a loro il proprio potere elettrico, andando a colpire soltanto i normali esseri umani (ma lo erano davvero?) che gravitavano attorno ai cavalieri e ad Anjelica. Con i sensi sempre sollecitati Achille cercò di ancorarsi ancor maggiormente all'immagine mentale di Alisia e alla propria incredibile resistenza fisica! Che cos'era il piacere se non un qualcosa che si andava dipanando fra i centri nervosi del corpo dritti dritti verso il cervello? Se su quest'ultimo non poteva vantare notevole controllo così non si poteva dire del fisico. Incerto sul da farsi tentò di essere di una qualche utilità al compagno... dopo che questi scaricò le proprie energie in modo non aggressivo ma selettivo Achille si concentrò sull'unico elemento che controllasse davvero, il vento. Dal suo corpo provato dalla sensuale pressione generata da Anjelica egli rilasciò un lento ma inesorabile turbinio tentando di raccogliere nelle sue spire i malcapitati già 'attaccati' da Deneb per spingerli ai lati della stanza e lontano così dallo spazio fra loro ed il nemico.

    -se....urgh.... permetti io intanto li faccio.... argh volare!-

    Tutto ciò ovviamente cercando di regolarne la forza anche se in quelle condizioni non poteva essere preciso ne troppo attento! beh meglio qualche livido che finire nella traiettoria di un attacco da parte di un Saint! Perché si sarebbe combattuto, di questo ne era certo.


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    PERSONAGGIO Achille
    MORALE Caotico Buono
    DIVINITÀ Athena, dea della Giustizia
    CASTA Gold Saint di Atene
    CLOTH Gold Sagittarius Liv.VIII
    COSMO Energia Nera
    SUPER-SENSI (7) Manashiki
    CONDIZIONI CLOTH [ indossata ] intatta.
    STATUS PSICO/FISICO normale.

    RIASSUNTO AZIONI seguo l'idea di Deneb di sbarazzarsi degli esseri umani normali, dopo che lui prova a mandarli in estasi con le scariche elettriche mirate io DOPO li afferrò in una spirale di vento e provo ad allontanarli o meglio toglierli dallo spazio fra noi e Anjelica.






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    COSMO STRAORDINARIO

    la sicurezza nei propri mezzi e la ferrea volontà di non piegarsi di fronte a nessun nemico permette al dorato centauro di sfruttare appieno il proprio cosmo apparentemente senza sforzo. Egli da sempre il meglio di se in combattimento, in ogni singolo colpo da lui portato financo vicino allo sfinimento. Tale immenso cosmo gli permette di avere una potenza incredibile potendo, ad esempio, con la sola pressione del proprio pugno estinguere impervie e letali fiamme. In sostanza egli è sempre in grado di raggiungere il limite estremo concessogli dal proprio livello energetico. Ad Energia Nera: raggiunge un tale controllo sul cosmo da poterlo plasmare a piacimento in costrutti inanimati, solitamente a guisa di frecce di dimensione e numero variabili, con facilità disarmante; avendo avuto un'istruzione militare degna di tal nome gli sarà possibile replicare anche altri tipi di armi comuni come spade e scudi o lance.


    RESISTENZA STRAORDINARIA

    il fisico da guerriero, forgiato assieme al potente cosmo innato, gli permette di raggiungere una resistenza quasi sovrumana al dolore e alla fatica. Il dorato centauro può continuare a combattere in qualsiasi condizione fisica: privo dei cinque sensi, menomato negli arti, con i centri nervosi bruciati o in extremis addirittura privato del cuore stesso! Fintanto che volontà e fiducia nel proprio cosmo lo sostengono egli perdura nella lotta. Ciò non lo rende immune al dolore o all'inevitabile morte dovuta a danni eccessivi, semplicemente il controllo che ha sul corpo e sulla percezione stessa di male e affanni è tale da ergersi impavido laddove i più crollerebbero esanimi.


    CONTROLLO DEL VENTO

    Tale capacità consente al cavaliere di sfruttare appieno l'elemento vento in tutti i suoi aspetti; questi potrà generare poderose correnti d'aria simili a tornado in potenza, violente raffiche atte a tentare di sbilanciare, spostare o sollevare creature e cose o generare lame d'aria tagliente per tentare di fendere e lacerare. Un particolare utilizzo da parte del saint è guidare proiettili, ad esempio frecce, per tentare di controllarne il più possibile la traiettoria.


    FRECCE DI LUCE USTIONANTI

    tratto distintivo del cavaliere, quando egli plasma il suo cosmo a guisa di frecce esse sono intrise dell'elemento Luce. Tali costrutti risultano così altamente ustionanti nonostante l'elemento di cui sono imbevuti non sia di reale appannaggio del saint; qualora dovessero riuscire a perforare una difesa causeranno danni da ustione di varia entità, a seconda della differenza di potenziale in gioco.


    MANASHIKI "Settimo Senso"

    o anche detto Settimo Senso, questo è il vero primo passo per una maggiore comprensione di se e dell'Universo. A tale stadio il cavaliere ormai maturo ha ottenuto totale padronanza del Sesto Senso e del Micro Cosmo nascosto dentro di se; con questa nuova conoscenza questi può attingere energia dall'Universo stesso accedendo al Macro Cosmo al di fuori di se. Grazie al Settimo Senso la capacità distruttiva di un cavaliere aumenta notevolmente, permettendogli inoltre di valicare il limite della Velocità del Suono e raggiungendo finalmente l'insuperabile Velocità Luce. [Sbloccato ad Energia Viola]


    TELEPATIA

    capacità invero comune ai cavalieri di alto livello, permette di parlare senza l'ausilio della favella a una o più persona anche da notevole distanza; gli basterà conoscere il volto o il cosmo di colui o colei che vuole raggiungere per proiettare la propria voce nella mente di questi. Tale abilità non può essere usata per leggere o influenzare la mente altrui in combattimento, riducendola ad un mero strumento per comunicare con compagni lontani o in modo discreto senza l'uso delle parole. [Sbloccata ad Energia Blu] [uso GdR-Only]



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    ARCO & FRECCIA D'ORO

    il cavaliere può usufruire del dorato arco generando egli stesso frecce di cosmo a guisa di proiettili, in un numero variabile in rapida sequenza. L'arco e la freccia d'oro hanno la medesima resistenza dell'armatura. La freccia utilizzata come proiettile può tornare alla cloth in un lampo di luce dorata anche se dovesse essere trattenuta in qualche modo; se perduta può essere riforgiata dai riparatori di armature.
    ϡ La Forza di Uno: la freccia d'oro utilizzata in battaglia dal cavaliere per suo bisogno o volere è da considerarsi in termini di perforazione un (1) livello cosmico superiore per calcolarne il grado di armatura superato.
    ϡ La Forza di Molti: tramite la freccia il suo custode può accumulare oltre al proprio cosmo anche quello che vi gravita attorno, sia esso di creature viventi o decedute (in tal caso deve trovarsi nel luogo ove sono avvenute le morti) purché favorevoli alla causa e alle intenzioni del cavaliere; si narra che i dodici gold saint possano unendo così i propri cosmi generare un puro raggio di luce perfino nel punto più profondo dell'Ade (Gdr-Only).
    ϡ Benedizione di Athena: qualora sia la dea a richiedere o autorizzare l'uso della freccia contro un particolare nemico, divino o mortale, l'arma acquista la capacità unica di poter superare qualsiasi tipo di grado di protezione e materiale, in combinazione solitamente con l'accumulo di cosmo altrui per potenziarne gli effetti distruttivi (Gdr-Only con autorizzazione del Master).



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    ATOMIC METEOR FIST

    In tale tecnica viene riversata tutta l'irruenza e forza del cavaliere d'oro. Dopo aver accumulato il proprio cosmo nel pugno questi lo scaglia in avanti generando una miriade di colpi intrisi di energia e sferrati alla velocità massima consentitagli; si narra che un gold saint forte del settimo senso possa arrivare a lanciare un milione di colpi in un istante, grazie alla velocità luce. Tutta l'area d'effetto innanzi al saint verrà colpita da tale assalto; egli può lanciare questo colpo da fermo, in corsa o addirittura durante un salto, poichè accumulare cosmo fino al massimo potenziale è un'azione semplice e quasi naturale per lui. I pugni scagliati in tal modo assumono l'aspetto di una pioggia di sfere cosmiche allungate che genereranno oltre a danni energetici anche danni fisici.


    ATOMIC THUNDERBOLT

    Il cavaliere d'oro lancia una miriade di colpi alla massima velocità consentitagli, per poi raccoglierli in un unico punto limitandone l'estensione ma aumentandone le potenzialità distruttive; tutta l'energia viene infatti concentrata anziché 'dispersa' su una zona più vasta. Anche in questo caso egli può lanciarla da posizioni differenti, a seconda della situazione; il colpo inizierà come uno sciame di sfere cosmiche che si uniranno in un'unica grande sfera allungata carica di crepitante energia. Gli eventuali danni causati sarebbero di tipo energetico e fisico.


    SUPERNOVA EXPLOSION

    Il saint incrocia le braccia accumulando cosmo sui palmi delle mani aperti e rivolti verso l'esterno; su di essi si formano due grosse sfere d'energia fra le quali avviene un violento scambio di energia. Quando il saint è pronto fa scattare le braccia allargandole e facendole così sovrapporre e collassare in una impressionante esplosione cosmica, similmente a due stelle che attirandosi generano una supernova appunto. Per altri guerrieri tali esecuzione potrebbe richiedere più tempo, ma non per il protetto della costellazione del Sagittario poichè l'atto di spingere al massimo il proprio cosmo è un'azione quasi naturale. La deflagrazione avverrà a 360° investendo l'area d'effetto e potendo così causare pericolosi danni energetici. Si dice che tale tecnica fosse utilizzata anche dal primo cavaliere del Sagittario e la sua ultima incarnazione, Stephane.


    INFINITY BREAK

    Il cavaliere espande il proprio dorato cosmo accumulandolo fra i palmi in una sfera crepitante di energia oppure convogliandolo direttamente in una mano, il colpo si dipanerà quindi con movimento a spirale generando una miriade di frecce di Luce le quali tenteranno di colpire i nemici designati presenti nell'area d'effetto; è uso veicolare meglio tale movimento direzionandolo con ampi movimenti delle braccia. Qualora lo desideri il saint può far partire l'attacco dal basso verso l'alto o dall'alto verso il basso, in ogni caso il numero di frecce generato è enorme; il mero effetto ottico sarà una sorta di intricatissimo reticolo di luce dorata tessuto dalle suddette. Nel caso in cui la resistenza del materiale venisse superata, le frecce potranno trapassare letteralmente armature e corpi non sufficientemente difesi e causare danni da ustione più o meno gravi, a seconda del divario energetico in gioco. Il cavaliere può decidere di far convergere lo sciame di frecce su di un singolo bersaglio oppure liberarlo a 360° ad area o su bersagli multipli. Variante di Sorpresa: è possibile lanciare la tecnica per realizzare un attacco di sorpresa, rilasciando il cosmo nel terreno e facendo così propagare in esso la spirale di frecce le quali sbucheranno inaspettatamente dal suolo tentando così di cogliere in fallo gli eventuali nemici. Absolute Tecnique: la tecnica viene lanciata come se il cavaliere fosse di un livello energetico superiore a parità di potenza e potere distruttivo, Monouso ad Incontro.


    CHEIRON LIGHT IMPULSE

    Convogliando il proprio cosmo in entrambi i pugni il saint crea un devastante tornado intriso d luce dorata per spazzare via ostacoli e nemici; il saint potrà tentare di colpire ciò che gli si trova innanzi, arrivando perfino a poter domare perigliose fiamme estinguendole. I danni causati sarebbero di tipo prettamente fisico ed in parte energetico.
    Pugni Uniti verso il Nemico: è la prima forma della tecnica, utilizzata per colpire ciò che ha di fronte essa si propagherà in avanti via via allargandosi; sarà così possibile tentare di colpire o spostare grossi bersagli anche a distanza, purché nel raggio d'azione del Saint.
    Pugni Divisi verso i Nemici: seconda variante, sempre portata con i due pugni ma questa volta essi non devono per forza essere allineati; in tal modo il cavaliere può colpire su due fronti riducendo però le masse spostabili e la forza d'impatto finale. Può essere utile per tentare di colpire e spazzare via avversari posti ai fianchi del saint, oppure per direzionare in due segmenti diversi innanzi a se il colpo.


    CHEIRON THYELLA

    Il cavaliere rilascia il proprio cosmo dopo averlo rapidamente accumulato, il quale si scatenerà, simile a bufera dorata, su tutta l'area di effetto a 360° con il saint stesso come centro. Tale bufera sarà essenzialmente un vortice d'aria tagliente intrisa di cosmo, rilasciato assieme ad esso, generato dopo che le sue braccia scattano verso l'esterno, a prescindere dove siano i nemici o se siano visibili o meno ai suoi occhi. L'estensione del vortice ed il suo potere offensivo dipendono dal livello cosmico del cavaliere che lo genera, così come la probabilità di non essere spazzati via dall'esplosione cosmica e lacerati dalle sferzate d'aria dipende dal potere difensivo di coloro che vi si trovano in mezzo.


    UNLIMITED BLADE WORKS

    Così ha ribattezzato la sua nuova capacità di plasmare il cosmo in costrutti fisici coerenti, il potere appunto di forgiare illimitatamente delle lame di qualsivoglia foggia. Illimitato nel poterle continuamente plasmare fintanto che ha cosmo da bruciare, poichè tali creazioni resteranno coerenti solo per la durata di un'azione; qualora vengano sfruttate anche in difesa il saint non potrà utilizzare altre tecniche. I danni causati possono essere di tipo fisico (da impatto, lacerazione, penetrazione, strappo) ed energetico (puro cosmo, nessun descrittore), l'unico elemento utilizzato (vento) per sua natura causa danni fisici da lacerazione. A seconda del bisogno tale tecnica opera in modo differente:
    ◊ CONTINUOUS PROJECTION è la forma base della tecnica. Il saint espanderà il proprio cosmo innanzi a se, le mani rivolte in avanti con il palmo aperto; dall'ammasso formatosi inizieranno a fuoriuscire numerose armi di forme variegate: armi da taglio di tutti i tipi e lance così create verranno lanciate verso il nemico alla massima velocità possibile, guidate dal cosmo di Achille e dal suo controllo del vento potranno effettuare traiettorie non lineari. Per tutta la durata dell'attacco il cavaliere deciderà quante armi generare e lanciare, potendo intervallare di pochi istanti le creazioni in modo da tessere strategie adatte al campo di battaglia; ad impatto avvenuto oltre i possibili danni da taglio e penetrazione le armi rilasceranno il cosmo di cui sono formate esplodendo. Ovviamente non potrà superare un certo limite di creazione essendo il processo discretamente faticoso. Ogni singola creazione proviene dalla fantasia o dalla memoria del giovane, portato naturalmente all'arte della Guerra ha inconsciamente memorizzato ogni arma vista anche di sfuggita, replicandone la sola forma in tale tecnica.
    ◊ KANSHOU & BAKUYA sono le prime spade che sia riuscito a replicare col cosmo, due scimitarre utilizzate dallo specter Nasir. La spada impugnata con la mano destra è Kanshou: la lama è lunga più di ottanta centimetri ed è affilata su entrambi i lati, quello esterno per metà seghettato permette di tagliare e al contempo strappare. Nella mano sinistra Bakuya: una lama più corta e pesante e dal piatto largo, permette affondi potenti e tentativi di parata; le impugnature curve forniscono una presa solida e confortevole. Ad ogni loro fendente può essere rilasciato del mero cosmo atto provocare danni energetici; possono anche essere lanciate verso l'avversario e fatte poi esplodere liberando l'energia che le aveva create. I nomi sono la traslitterazione giapponese di leggendarie armi cinesi, non conoscendo i loro veri nomi Achille le ha così ribattezzate.
    ◊ KANSHOU & BAKUYA OVEREDGE le medesime spade solo lunghe il doppio e con la parte interna della lama affilata formata da innumerevoli piume stilizzate, simili ad ali rapaci; il cavaliere le utilizza per un potente colpo incrociato, culminante in un'esplosione energetica con rilascio di cosmo e turbine d'aria sferzante, accumulato durante l'esecuzione sulle due lame a guisa d'ali. Per la loro peculiarità possono essere utilizzate solo in azione d'attacco e non hanno alcuna valenza difensiva.
    ◊ ÝDRA FONIÁS una spada enorme, larga e piatta dalla superficie irregolare quasi fosse la copia cosmica di un'arma di pietra o legno e non di duro acciaio. Solo la parte esterna è rozzamente affilata con una conformazione più adatta a schiacciare e strappare che non tagliare; l'elsa priva di guardia è una lunga asta curva da impugnare con entrambi le mani. Il piatto può essere utilizzato a mo di robusto scudo in difesa; in attacco i potenti colpi possono causare danni da impatto e lacerazione, rilasciando inoltre violente esplosioni di cosmo concentrato sulla lama stessa durante l'esecuzione. Nonostante la mole il saint maneggia con notevole disinvoltura la sua creazione, avendo però le mani completamente occupate. Forgiata in onore dell'eroe Heracles, Uccisore dell'Idra è il nome scelto per rappresentare l'arma con cui questi compì la famosa fatica.
    ◊ ENUMA ELISH accumulando rapidamente il cosmo in una mano egli modella una spada davvero singolare: la lunga impugnatura è protetta da un ampio paramano curvo, la lama lunga quanto quella di uno stocco è un cilindro conico che va assottigliandosi fino alla punta piatta, su di esso il saint convoglia il proprio cosmo a guisa di aria vorticante che in un movimento a spirale corre lungo tutta la sua lunghezza. Il saint può lanciare alcuni affondi generando dei piccoli vortici d'aria tagliente che si propagheranno per la massima estensione consentita; concluderà liberando il cosmo inizialmente plasmato frammentandolo all'interno di un ultimo vortice, aggiungendo al turbine di aria tagliente frammenti ancora solidi nell'intrico delle sue spire, per aumentarne l'offensiva. Ma la spada può essere usata sin dall'inizio anche in parata per difesa; minore la distanza dal turbinio a spirale sulla lama e maggiore il rischio per un avversario di esserne sferzato. Se il colpo parato però risultasse troppo potente il costrutto si spezzerebbe, sciogliendo la tecnica. L'origine del suo nome è legato da un vecchio mito babilonese rimasto impresso ad Achille durante gli studi in Jamir.


    CHEIRON LAST STAND

    Unica posizione difensiva del cavaliere evolutasi col tempo assieme alla sua maggiore padronanza del cosmo. Essa consiste nella creazione di una fitta trama di frecce che a prima vista non sembra quasi composta da costrutti ma da mera energia lucente; per crearla il cavaliere alza il braccio e dal palmo aperto della mano genera una piccola sfera di cosmo dalla quale si dipanano le frecce, similmente alla sua tecnica di attacco principale. Quando la trama si è ben consolidata prende la forma finale di una sfera inglobando l'esecutore per il tempo necessario alla difesa, che tenterà di proteggerlo a livello sia fisico che energetico: tale forma permette al cavaliere di tentare di proteggere una seconda persona al suo interno.


    RHO AIAS

    Dopo aver allungato il braccio innanzi a se, palmo della mano aperto in direzione del possibile attacco, il saint convoglia un grosso quantitativo di cosmo plasmando un vero e proprio scudo circolare di grandi dimensioni, atto a difenderne il corpo intero. Aggiungendo poi la seconda mano sopra la prima concretizza la sua opera generandovi sulla superficie un vortice d'aria impetuoso, per far divenire tale difesa ancora più efficace. In caso di corpo a corpo chi dovesse collidere con tale protezione farebbe i conti con l'aria turbinante oltre che dover tentare di superarne fisicamente la struttura solida e compatta: come sempre sono il divario energetico e gli eventuali poteri in gioco a determinare il risultato. Qualora lo desideri il cavaliere può volontariamente rilasciare la tecnica disgregandone la parte solida di cosmo e liberando il vortice d'aria in avanti, nel tentativo di arrecare danni ad eventuali nemici tramite le violente sferzate di quest'ultimo; in tal caso varrà come normale azione di attacco. Egli ha battezzato tale tecnica in onore dell'eroe acheo Aiace, fulgido guerriero del mito, portatore di uno straordinario scudo.



    WPzuqlU
    ATHENA EXCLAMATION

    Si tratta forse della tecnica più potente che sia mai stata concepita. Come suggerisce il nome essa richiama l'urlo di Athena, una tecnica quindi che può essere utilizzata solo in caso di crisi mondiale poichè proibita da Athena stessa. Per l'evocazione di tale potere, tre Gold Saint o Gold Specter dovranno riunirsi formando un trio d'attacco, bruciando il loro Cosmo al massimo evocheranno così una cupola cosmica tanto potente da poter distruggere tutto ciò che li circonda entro un raggio di decine di chilometri. Tale tecnica è da definirsi "Finale", pertanto una volta utilizzata tutti e tre i Cavalieri non saranno più in grado di utilizzare il proprio Cosmo durante lo stesso scontro.

    raggio Tecniche 120m., Incrina Liv.VII-VI / Rompe Liv.V-I, Velocità Luce con facilità


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    I SETTE

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    Anjelica semplicemente scoppio a ridere. Rise come non lo faceva da tempo immemore. Aveva guardato il Leone con ammirazione, lo aveva guardato desiderandolo e questo era molto più di quanto si sarebbe mai aspettata da un Gold Saint. Doveva ammetterlo, avevano avuto successo, per tale motivo decise di agire come aveva detto.

    Batté le mani per far svanire semplicemente quegli esseri umani e lasciare i due Gold Saint contro di lei. Anche la realtà intorno a loro mutò, non erano più in un bordello ma erano in un ampio spazio privo di gravità, dove galleggiavano, non c'era niente attorno a loro come se fossero in uno spazio vuoto e privo di luce.

    «Ve lo avevo promesso», disse sommessamente «ma piccoli miei, solo con la mia morte potrete averla e intendo divertirmi, intendo concludere il mio ultimo spettacolo».

    «Grazie zuccottino» continuò riferendosi a Deneb.

    E fu in quel momento che cominciò il vero scontro.
    Il suo cosmo si espanse mostrando finalmente la vera potenza di Anjelica che non aveva nulla da invidiare a Bart per potenza ed estensione. Questa emanazione cosmica generò sei statue che erano sparse per quello spazio indefinito, a formare una sorta di cerchio all'interno del quale vi erano loro tre.

    Due di quelle statue emettevano una strana luce, mentre le altre erano spente.
    Una era azzurra e l'altra magenta.

    Fu allora che Anjelica attaccò: dalla sua mano destra comparve un globo di energia crepitante dal quale partirono raggi di un'energia arcana che non avevano mai visto prima d'ora. Verso Achille stavano giungendo fasci di energia spirituale che avrebbero massacrato la sua anima, mentre verso Deneb energia psichica che avrebbe bruciato il suo sistema nervoso, nel vero senso della parola.


    qCOk2QU


    Oh Raf, che ti devo dire? Mi sei piaciuto quindi ora passiamo alle botte. Cambio di location? Insomma ora meniamo un po' le mani. Anjelica è Energia Suprema e ogni attacco è praticamente a ricerca. Decidete voi come agire e in che modo. Per Aldo beh, sai come gestire attacchi spirituali no? Per Raf, l'attacco è psichico e ti brucia il sistema nervoso, stile Garuda con Sisifo nel LC.
     
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    I SETTE: LUXURIA
    Capitolo IV
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    Quello che fece la donna loro avversaria fu incredibile. Con un suo mero battito di mani le persone attorno a loro scomparvero ma non solo queste, anche lo spazio attorno mutò completamente; non si trovavano più dentro una specie di bordello ma letteralmente galleggiavano in uno spazio privo di gravità, come fosse nel vuoto spaziale ma con la possibilità fortunatamente di poter ancora respirare. La donna parlò e palesò il fatto che quanto i cavalieri d'oro desideravano sarebbe stato ottenibile soltanto con la sua morte, con la sua sconfitta... il cosmo che l'essere fece esplodere non permetteva false speranze. A parità di potenza Achille poteva paragonarlo a quello del nonnetto Bart, non di meno certo. E tale cosmo non si fece solo strada nei sensi dei giovani, proruppe anche nella manifestazione di sei statue le quali li accerchiarono lasciando la donna al centro. Achille si guardò attorno allarmato, che diavolo voleva fare con quelle??? Non ebbe modo di farsi altre domande, dalla mano di lei crepitarono due fasci di energia, ognuno dei quali diretto verso un singolo gold saint; il tutto proprio un attimo dopo che due delle sei statue avevano preso vita illuminandosi! Achille provò a muoversi ma ovviamente si ritrovò goffo e impossibilitato a spostarti davvero... quando il fascio corse verso di lui non ne riconobbe la natura, seppe quasi istintivamente che non poteva davvero fermarlo o proteggersi. Guardò Deneb vicino a lui, del cosmo si accumulò nella sua mano che scaturì in una raffica di vento generato dal suo stesso potere! Voleva spostare il compagno per mettere la donna almeno fra due fuochi.

    °qui ci lasciamo la pelle...°

    Sfruttando il poco tempo a quel modo non poté difendersi, tentò di incrociare le braccia per proteggersi ma il fascio di energia le trapassò ed un dolore atroce sembrò trapassarlo di colpo. Un dolore freddo come il ghiaccio e al contempo troppo intimo e profondo. Non una goccia di sangue fu stillata, il dolore e la lacerazione provata dal ragazzo era qualcosa di più interiore... si sentì come se la donna gli avesse colpito l'anima stessa, uno smembramento del tutto invisibile e comunque tangibile nella sua efficacia. Achille rimase con la bocca aperto ed un urlo mai lanciato, madido di sudore in volto e gli occhi sbarrati. Quasi tremò, avrebbe preferito perdere un braccio o avere un squarcio nella pancia, sarebbe stato più facile. La vista gli si fece un po appannata ma la donna era ancora visibile.

    -io... io... ti... devo...-

    Il dolore provato gli aveva fatto perfino voglia di mettersi a piangere, quando l'anima di un essere vivente veniva colpita era qualcosa di totalmente differente; un tecnica fisica di un cavaliere può uccidere, un attacco di quel tipo poteva distruggerti interiormente in modo ben peggiore.

    -....c.cccolpire!-

    Il cosmo di Achille ebbe un guizzo improvviso. Forse poteva essere una delle ultime cose fatte ma doveva assolutamente provare a colpire quella dannata!

    yJtVBZM

    ATOMIC THUNDERBOLT!!!

    Uno sciame di sfere cosmiche a guisa di pugni si accumulò in un punto, crepitanti di elettricità, per poi scatenarsi verso il loro temibile avversario.
    ObYElQh

    0OrhXt9
    PERSONAGGIO Achille
    MORALE Caotico Buono
    DIVINITÀ Athena, dea della Giustizia
    CASTA Gold Saint di Atene
    CLOTH Gold Sagittarius Liv.VIII
    COSMO Energia Nera
    SUPER-SENSI (7) Manashiki
    CONDIZIONI CLOTH [ indossata ] intatta.
    STATUS PSICO/FISICO ingenti danni spirituali, si regge in piedi con estremo sforzo nonostante nessun danno fisico ovviamente.

    RIASSUNTO AZIONI bon, sposto Raffa dalla parte opposta alla mia con una raffica di vento, può avvenire anche durante l'attacco tanto come specificato da Fè gli attacchi di Anjelica sono a ricerca. Dopo aver subito l'attacco spirituale ed essere 'in piedi' ancora solo per mera forza di volontà e dovuto alla grande tempra (non solo fisica) del gold saint, provo poi a lanciare un Atomic Thunderbolt (attacco fisico e fulmine) verso di lei, sfruttando il cosmo straordinario riesco ad accumulare comunque l'energia per sferrare tale attacco.








    jdIMt53
    DONO DI CHIRONE

    risvegliato il retaggio del saggio Chirone, il mitico centauro mutato nella costellazione del Sagittario dallo stesso Zeus, il Saint può spingere la propria vista tanto lontano quanto lontano è il male che egli va cercando; una volta individuato il luogo da raggiungere, il Cavaliere può avvolgersi col proprio cosmo che si manifesterà a guisa di ali dorate, per teletrasportarlo in qualunque dimensione desideri per remota che sia (Teletrasporto). Inoltre la sicurezza nei propri mezzi e la ferrea volontà di non piegarsi di fronte a nessun nemico permette al dorato centauro di sfruttare appieno il proprio cosmo apparentemente senza sforzo. In sostanza egli è sempre in grado di raggiungere il limite estremo concessogli dal proprio livello energetico (Cosmo Straordinario). Ad Energia Nera: raggiunge un tale controllo sul cosmo da poterlo plasmare a piacimento in costrutti inanimati, solitamente a guisa di frecce di dimensione e numero variabili, con facilità disarmante; avendo avuto un'istruzione militare degna di tal nome gli sarà possibile replicare anche altri tipi di armi comuni come spade e scudi o lance.


    RESISTENZA STRAORDINARIA

    il fisico da guerriero, forgiato assieme al potente cosmo innato, gli permette di raggiungere una resistenza quasi sovrumana al dolore e alla fatica. Il dorato centauro può continuare a combattere in qualsiasi condizione fisica: privo dei cinque sensi, menomato negli arti, con i centri nervosi bruciati o in extremis addirittura privato del cuore stesso! Fintanto che volontà e fiducia nel proprio cosmo lo sostengono egli perdura nella lotta. Ciò non lo rende immune al dolore o all'inevitabile morte dovuta a danni eccessivi, semplicemente il controllo che ha sul corpo e sulla percezione stessa di male e affanni è tale da ergersi impavido laddove i più crollerebbero esanimi.


    TEMPESTA PRIMORDIALE

    Dai tempi del Mito si è risvegliato nel Cavaliere l'antico potere che pare fu sottratto dalla Dea stessa al gigante Tifone; gli elementi di Vento e Fulmine, condensati in quella piccola frazione generata dalla rabbia stessa del gigante, furono consegnati al cosmo del Cavaliere d'oro più caro, con il compito di difendere i mortali financo da divini pericoli. Forte della folgore e del vento che uniti simboleggiano appunto la tempesta, il Cavaliere può plasmare tecniche pregne di tali elementi aumentandone così il potenziale distruttivo.


    MANASHIKI "Settimo Senso"

    o anche detto Settimo Senso, questo è il vero primo passo per una maggiore comprensione di se e dell'Universo. A tale stadio il Cavaliere ormai maturo ha ottenuto totale padronanza del Sesto Senso e del Micro Cosmo nascosto dentro di se; con questa nuova conoscenza questi può attingere energia dall'Universo stesso accedendo al Macro Cosmo al di fuori di se. Grazie al Settimo Senso la capacità distruttiva di un Cavaliere aumenta notevolmente, permettendogli inoltre di valicare il limite della Velocità del Suono e raggiungendo finalmente l'insuperabile Velocità Luce. [Sbloccato ad Energia Viola]


    TELEPATIA

    capacità invero comune ai cavalieri di alto livello, permette di parlare senza l'ausilio della favella a una o più persona anche da notevole distanza; gli basterà conoscere il volto o il cosmo di colui o colei che vuole raggiungere per proiettare la propria voce nella mente di questi. Tale abilità non può essere usata per leggere o influenzare la mente altrui in combattimento, riducendola ad un mero strumento per comunicare con compagni lontani o in modo discreto senza l'uso delle parole. [Sbloccata ad Energia Blu] [uso GdR-Only]



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    FAVORE DI ATHENA

    abilità unica dei devoti di Athena e suoi cavalieri, permette al Saint dopo averne invocato il potere forte della propria fede, di resistere per un singolo turno di gioco, in qualsiasi contesto narrativo, a condizioni che normalmente gli impedirebbero di agire quali illusioni, perdita dei sensi, ingenti ferite o altro; questi potrà quindi agire quando molti altri non ne sarebbero in grado, sebbene per pochi istanti. [casta dei Saint Only]


    ARCO DI GIUSTIZIA

    il Cavaliere può usufruire del dorato arco generando egli stesso frecce di cosmo a guisa di proiettili, in un numero variabile in rapida sequenza. L'arco e la freccia d'oro hanno la medesima resistenza dell'armatura. La freccia utilizzata come proiettile può tornare alla cloth in un lampo di luce dorata anche se dovesse essere trattenuta in qualche modo; se perduta può essere riforgiata dai riparatori di armature.
    ϡ La Forza di Uno: la freccia d'oro utilizzata in battaglia dal Cavaliere per suo bisogno o volere è da considerarsi in termini di perforazione un (1) livello cosmico superiore per calcolarne il grado di armatura superato.
    ϡ La Forza di Molti: tramite la freccia il suo custode può accumulare oltre al proprio cosmo anche quello che vi gravita attorno, sia esso di creature viventi o decedute (in tal caso deve trovarsi nel luogo ove sono avvenute le morti) purché favorevoli alla causa e alle intenzioni del Cavaliere; si narra che i dodici Gold Saint possano unendo così i propri cosmi generare un puro raggio di luce perfino nel punto più profondo dell'Ade (Gdr-Only).
    ϡ Benedizione di Athena: qualora sia la dea a richiedere o autorizzare l'uso della freccia contro un particolare nemico, divino o mortale, l'arma acquista la capacità unica di poter superare qualsiasi tipo di grado di protezione e materiale, in combinazione solitamente con l'accumulo di cosmo altrui per potenziarne gli effetti distruttivi (Gdr-Only con autorizzazione del Master).



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    ATOMIC METEOR FIST

    In tale tecnica viene riversata tutta l'irruenza e forza del cavaliere d'oro. Dopo aver accumulato il proprio cosmo nel pugno questi lo scaglia in avanti generando una miriade di colpi infusi del potere del fulmine e sferrati alla velocità massima consentitagli; si narra che un Gold Saint forte del settimo senso possa arrivare a lanciare un milione di colpi in un istante, grazie alla velocità luce. Tutta l'area d'effetto innanzi al Saint verrà colpita da tale assalto; egli può lanciare questo colpo da fermo, in corsa o addirittura durante un salto, poichè accumulare cosmo fino al massimo potenziale è un'azione semplice e quasi naturale per lui. I pugni scagliati in tal modo assumono l'aspetto di una pioggia di sfere cosmiche allungate che genereranno danni fisici e da elettrocuzione.


    ATOMIC THUNDERBOLT

    Il cavaliere d'oro lancia una miriade di colpi alla massima velocità consentitagli, per poi raccoglierli in un unico punto limitandone l'estensione ma aumentandone le potenzialità distruttive; tutta l'energia viene infatti concentrata anziché 'dispersa' su una zona più vasta. Anche in questo caso egli può lanciarla da posizioni differenti, a seconda della situazione; il colpo inizierà come uno sciame di sfere cosmiche infuse del potere del fulmine, che si uniranno in un'unica grande sfera allungata carica di crepitante elettricità. I danni causati sarebbero di tipo fisico e da elettrocuzione


    SUPERNOVA EXPLOSION

    Il Saint incrocia le braccia accumulando cosmo sui palmi delle mani aperti e rivolti verso l'esterno; su di essi si formano due grosse sfere d'energia fra le quali avviene un violento scambio di energia. Quando il Saint è pronto fa scattare le braccia allargandole e facendole così sovrapporre e collassare in una impressionante esplosione cosmica, similmente a due stelle che attirandosi generano una supernova appunto. Per altri guerrieri tali esecuzione potrebbe richiedere più tempo, ma non per il protetto della costellazione del Sagittario poichè l'atto di spingere al massimo il proprio cosmo è un'azione quasi naturale. La deflagrazione avverrà a 360° investendo l'area d'effetto e potendo così causare pericolosi danni energetici. Si dice che tale tecnica fosse utilizzata anche dal primo Cavaliere del Sagittario e la sua ultima incarnazione, Stephane.


    LIGHTNING PLASMA

    Tecnica tramandata storicamente fra il cavaliere del Sagittario ed il cavaliere del Leone, essa è il perfezionamento del METEOR FIST, portato al suo culmine infondendovi pienamente il potere della Folgore. Il Saint lancia al massimo del proprio cosmo qualcosa come un milione di raggi di Plasma, l'essenza stessa del fulmine in natura, intessendo in tutta l'area d'effetto un fitto reticolo luminoso causato dalla carica elettrica dei suddetti. Le intersezioni presenti nella trama luminosa causeranno esplosioni di cosmo in modo completamente imprevedibile, che genereranno in aggiunta danni da elettrocuzione. Il Saint può scegliere se lanciare la tecnica attorno a se, potendo ad esempio tentare di colpire senza doversi girare nemici presenti alle sue spalle, oppure concentrarla in un'area più delineata innanzi o di lato; sarà comunque la sorte a decidere quali della miriade di colpi lanciati andrà a segno, rendendo ininfluente individuare i bersagli a patto che essi siano nel raggio d'azione della tecnica stessa.


    LIGHTNING BOLT

    Altra tecnica tramandata storicamente fra il cavaliere del Sagittario ed il cavaliere del Leone, essa è tanto semplice quanto letale. Dopo aver creato un vuoto d'aria innanzi a se tramite la pressione del pugno, in seconda battuta il Saint ne rilascia all'interno il proprio cosmo intriso del potere della Folgore, che a guisa di sfera energetica crepitante lo percorre alla velocità della Luce; tale sfera similmente ad un fulmine globulare si schianterà sul bersaglio esplodendo in una potentissima e letale, qualora non si abbiano protezioni adeguate, scarica elettrica; i danni eventualmente causati saranno principalmente da elettrocuzione. Per sua stessa natura tale tecnica è utilizzabile quasi esclusivamente su bersaglio singolo, con un percorso lineare dal Saint fino all'estensione massima del suo potere.


    LIGHTNING FLAME

    Forse la più difficile delle tecniche in possesso del Saint, essa lo costringe ad investire più tempo per attuarla. Nella fase normalmente adibita alla difesa questi lancia l'assalto chiamato LIGHTNING PLASMA con il quale investire tutta l'area d'effetto attorno a se di crepitanti raggi di plasma; spingendosi oltre tale potere genererà il FLASHOVER, ovvero la voluta collisione dei raggi in modo tale che si inneschi una violentissima reazione trasformandoli in lampi impazziti. In tal modo sarà quanto meno difficile avvicinare il Saint che si trova proprio al centro di tale tempesta; se non viene interrotto egli rilascia una seconda scarica di plasma per convogliare i raggi ed i lampi in un arco di pura elettricità sopra di se, arrivando così alla fase denominata ARC PLASMA. La tecnica è finalmente pronta per essere lanciata, il Saint non dovrà fare altro che stendere le braccia verso la zona da colpire per rilasciare l'arco in una sorta di vortice energetico nel tentativo di circondarla, con un potere talmente al di sopra delle normali folgori da generare letteralmente fiammate ad altissimo Voltaggio. Tali fiamme non sono prodotte direttamente dal cosmo del Saint, bensì una conseguenza della potenza raggiunta dal suo controllo del Fulmine; affinché la tecnica si chiuda il cavaliere necessita che l'area attorno a se sia già pregna di crepitante elettricità, aggiungendovene altra e facendola scontrare ottiene la tempesta di fuoco e lampi desiderata.


    LIGHTNING TELIOS

    Questa difficile tecnica porta al massimo potenziale l'attacco del Fulmine, divenendone espressione definitiva a livello distruttivo. Il Saint genera un LIGHTNING BOLT con il solo scopo di farlo immediatamente implodere su stesso tramite la manovra denominata LIGHTNING IMPLOSION, per ridurne le dimensioni e aumentarne il potenziale elettrico in modo sorprendente; afferrato ciò che ne resta con la mano, il Saint tenterà di portare un colpo diretto verso il proprio bersaglio entrandovi in contatto, rilasciandone all'interno tutta la possente carica elettrica compressa generata dopo l'implosione. Qualora l'avversario non riesca a difendersi adeguatamente o evitare il colpo, il suo corpo verrà dolorosamente trapassato dalle folgori che fuoriuscendo si tingeranno di rosso a causa del sangue stesso del malcapitato! Non occorre certo far notare cosa possa causare ad un organismo vivente l'essere folgorato e trapassato da una potenza maggiore a quella di un Fulmine. Tecnica di non semplice attuazione, poichè prevede il contatto diretto con il bersaglio, ma davvero letale e distruttiva qualora non incontri la giusta resistenza.


    INFINITY BREAK

    Il cavaliere espande il proprio dorato cosmo accumulandolo fra i palmi in una sfera crepitante di energia oppure convogliandolo direttamente in una mano, il colpo si dipanerà quindi con movimento a spirale generando una miriade di frecce di Luce le quali tenteranno di colpire i nemici designati presenti nell'area d'effetto; è uso veicolare tale flusso direzionandolo con ampi movimenti delle braccia manipolandolo grazie al controllo del Vento, attraverso il quale può creare un effetto rotatorio per aumentare l'efficacia penetrativa di ogni singolo proiettile; ogni freccia è percorsa internamente da una potente carica elettrica per generarvi calore rendendole roventi. Qualora lo desideri il Saint può far partire l'attacco dal basso verso l'alto o dall'alto verso il basso, in ogni caso il numero di frecce generato è enorme; il mero effetto ottico sarà una sorta di intricatissimo reticolo di luce dorata tessuto dalle suddette. Nel caso in cui la resistenza del materiale venisse superata, le frecce potrebbero trapassare letteralmente armature e corpi non sufficientemente difesi e causare inoltre danni da ustione. Il cavaliere può decidere di far convergere lo sciame di frecce su di un singolo bersaglio oppure liberarlo a 360° ad area o su bersagli multipli. Variante di Sorpresa: è possibile lanciare la tecnica per realizzare un attacco di sorpresa, rilasciando il cosmo nel terreno e facendo così propagare in esso la spirale di frecce le quali sbucheranno inaspettatamente dal suolo, tentando così di cogliere in fallo gli eventuali nemici. Absolute Tecnique: la tecnica viene lanciata come se il cavaliere fosse di un livello energetico superiore a parità di potenza e potere distruttivo, Monouso ad Incontro.


    CHEIRON LIGHT IMPULSE

    Convogliando il proprio cosmo in entrambi i pugni il Saint crea un devastante tornado intriso d luce dorata per spazzare via ostacoli e nemici; il Saint potrà tentare di colpire ciò che gli si trova innanzi, arrivando perfino a poter domare perigliose fiamme estinguendole. I danni causati sarebbero di tipo prettamente fisico ed in parte energetico.
    Pugni Uniti verso il Nemico: è la prima forma della tecnica, utilizzata per colpire ciò che ha di fronte essa si propagherà in avanti via via allargandosi; sarà così possibile tentare di colpire o spostare grossi bersagli anche a distanza, purché nel raggio d'azione del Saint.
    Pugni Divisi verso i Nemici: seconda variante, sempre portata con i due pugni ma questa volta essi non devono per forza essere allineati; in tal modo il Cavaliere può colpire su due fronti riducendo però le masse spostabili e la forza d'impatto finale. Può essere utile per tentare di colpire e spazzare via avversari posti ai fianchi del Saint, oppure per direzionare in due segmenti diversi innanzi a se il colpo.


    CHEIRON THYELLA

    Il Cavaliere rilascia il proprio cosmo dopo averlo rapidamente accumulato, il quale si scatenerà, simile a bufera dorata, su tutta l'area di effetto a 360° con il Saint stesso come centro. Tale bufera sarà essenzialmente un vortice d'aria tagliente intrisa di cosmo, rilasciato assieme ad esso, generato dopo che le sue braccia scattano verso l'esterno, a prescindere dove siano i nemici o se siano visibili o meno ai suoi occhi. L'estensione del vortice ed il suo potere offensivo dipendono dal livello cosmico del Cavaliere che lo genera, così come la probabilità di non essere spazzati via dall'esplosione cosmica e lacerati dalle sferzate d'aria dipende dal potere difensivo di coloro che vi si trovano in mezzo.


    UNLIMITED BLADE WORKS

    Così ha ribattezzato la sua nuova capacità di plasmare il cosmo in costrutti fisici coerenti, il potere appunto di forgiare illimitatamente delle lame di qualsivoglia foggia. Illimitato nel poterle continuamente plasmare fintanto che ha cosmo da bruciare, poichè tali creazioni resteranno coerenti solo per la durata di un'azione; qualora vengano sfruttate anche in difesa il Saint non potrà utilizzare altre tecniche. Tali creazioni possono generare normali danni di tipo fisico a seconda della loro foggia, da cosmo qualora dovessero esplodere e da elettricità nel caso in cui il Saint decida di infondervi il potere del fulmine. A seconda del bisogno tale tecnica opera in modo differente:
    ◊ CONTINUOUS PROJECTION è la forma base della tecnica. Il Saint espanderà il proprio cosmo innanzi a se, le mani rivolte in avanti con il palmo aperto; dall'ammasso formatosi inizieranno a fuoriuscire numerose armi di forme variegate: armi da taglio di tutti i tipi e lance così create verranno lanciate verso il nemico alla massima velocità possibile, guidate dal cosmo di Achille e dal suo controllo del vento potranno effettuare traiettorie non lineari. Per tutta la durata dell'attacco il cavaliere deciderà quante armi generare e lanciare, potendo intervallare di pochi istanti le creazioni in modo da tessere strategie adatte al campo di battaglia; ad impatto avvenuto oltre i possibili danni da taglio e penetrazione le armi rilasceranno esplodendo il cosmo di cui sono formate ed elettricità, qualora vengano infuse col potere del fulmine. Ovviamente non potrà superare un certo limite di creazione essendo il processo discretamente faticoso. Ogni singola creazione proviene dalla fantasia o dalla memoria del giovane, portato naturalmente all'arte della Guerra ha inconsciamente memorizzato ogni arma vista anche di sfuggita, replicandone la sola forma in tale tecnica.
    ◊ TWIN SCIMITARS sono le prime spade che sia riuscito a replicare col cosmo, due scimitarre utilizzate dallo specter Nasir. La spada impugnata con la mano destra ha una lama lunga più di ottanta centimetri ed è affilata su entrambi i lati, quello esterno per metà seghettato permette di tagliare e al contempo strappare. Nella mano sinistra una lama più corta e pesante e dal piatto largo, permette affondi potenti e tentativi di parata; le impugnature curve forniscono una presa solida e confortevole. Il Saint può inoltre decidere se infonderle di crepitante elettricità o meno; in ultimo possono anche essere entrambe lanciate verso l'avversario e fatte poi esplodere, liberando l'energia che le aveva create.
    ◊ ÝDRA FONIÁS una spada enorme, larga e piatta dalla superficie irregolare quasi fosse la copia cosmica di un'arma di pietra o legno e non di duro acciaio. Solo la parte esterna è rozzamente affilata con una conformazione più adatta a schiacciare e strappare che non tagliare; l'elsa priva di guardia è una lunga asta curva da impugnare con entrambi le mani. Il piatto può essere utilizzato a mo di robusto scudo in difesa; in attacco i potenti colpi possono causare danni da impatto e lacerazione, rilasciando inoltre violente esplosioni di cosmo concentrato sulla lama stessa durante l'esecuzione. Nonostante la mole il Saint maneggia con notevole disinvoltura la sua creazione, avendo però le mani completamente occupate. Forgiata in onore dell'eroe Heracles, Uccisore dell'Idra è il nome scelto per rappresentare l'arma con cui questi compì la famosa fatica. L'enorme lama inoltre può essere percorsa da temibili folgori generate dal cosmo stesso del cavaliere!


    CHEIRON LAST STAND

    CHEIRON LAST STAND
    Unica posizione difensiva del cavaliere evolutasi col tempo assieme alla sua maggiore padronanza del cosmo. Essa consiste nella creazione di una fitta trama di frecce che a prima vista non sembra quasi composta da costrutti ma da mera energia lucente; per crearla il cavaliere alza il braccio e dal palmo aperto della mano genera una piccola sfera di cosmo dalla quale si dipanano le frecce, similmente alla sua tecnica di attacco principale; tali costrutti sono inoltre percorsi in superficie da violente scariche elettriche. Quando la trama si è ben consolidata prende la forma finale di una sfera inglobando l'esecutore per il tempo necessario alla difesa, che tenterà di proteggerlo a livello sia fisico che energetico: tale forma permette al cavaliere di tentare di proteggere una seconda persona al suo interno.


    RHO AIAS

    Dopo aver allungato il braccio innanzi a se, palmo della mano aperto in direzione del possibile attacco, il Saint convoglia un grosso quantitativo di cosmo plasmando un vero e proprio scudo circolare di grandi dimensioni, atto a difenderne il corpo intero. Aggiungendo poi la seconda mano sopra la prima concretizza la sua opera generandovi sulla superficie un vortice d'aria impetuoso, per far divenire tale difesa ancora più efficace. In caso di corpo a corpo chi dovesse collidere con tale protezione farebbe i conti con l'aria turbinante oltre che dover tentare di superarne fisicamente la struttura solida e compatta: come sempre sono il divario energetico e gli eventuali poteri in gioco a determinare il risultato. Qualora lo desideri il Cavaliere può volontariamente rilasciare la tecnica disgregandone la parte solida di cosmo e liberando il vortice d'aria in avanti, nel tentativo di arrecare danni ad eventuali nemici tramite le violente sferzate di quest'ultimo; in tal caso varrà come normale azione di attacco. Egli ha battezzato tale tecnica in onore dell'eroe acheo Aiace, fulgido guerriero del mito, portatore di uno straordinario scudo.



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    ATHENA EXCLAMATION

    Si tratta forse della tecnica più potente che sia mai stata concepita. Come suggerisce il nome essa richiama l'urlo di Athena, una tecnica quindi che può essere utilizzata solo in caso di crisi mondiale poichè proibita da Athena stessa. Per l'evocazione di tale potere, tre Gold Saint o Gold Specter dovranno riunirsi formando un trio d'attacco, bruciando il loro Cosmo al massimo evocheranno così una cupola cosmica tanto potente da poter distruggere tutto ciò che li circonda entro un raggio di decine di chilometri. Tale tecnica è da definirsi "Finale", pertanto una volta utilizzata tutti e tre i Cavalieri non saranno più in grado di utilizzare il proprio Cosmo durante lo stesso scontro.

    raggio Tecniche 120m., Incrina Liv.VII-VI / Rompe Liv.V-I, Velocità Luce con facilità


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