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Phosphoros.
Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato
I Sette: Sloth VI
L'immensa mole dell'essere cadde sotto i loro colpi, costretta su quelle che parevano essere le sue ginocchia. Quella perversione di volto però non sembrava provato: pareva invece... sorridere.
Ys già provò un brivido di disgusto al vederlo, e quella spiacevole sensazione ebbe un'apparente conferma quando vide il Corrotto vibrare quella che sembrava essere una spada contro il suolo.
Un istante dopo, la terra prese a spaccarsi.
«Dannazione!!»
Fosse stato solo per la fattura del terreno, non sarebbe stato un gran problema. Ma ovviamente il Gold Saint percepì subitaneamente un Cosmo distorto crescere ed espandersi alla velocità luminale, investendo tutto ciò che incontrava sulla sua strada.
Doveva agire in fretta - più che in fretta.«CRYSTAL WALL!!»
Lo urlò anche per farsi coraggio nonostante ogni fibra di lui stesse tremando. Ovviamente fu una difesa effimera: quel Cosmo perverso ridusse tutto in frammenti cristallini in pochi istanti, investendolo di un'ondata di pura energia e calore che lo sbalzarono via.
«Uah... UaaaAaaAAaaRRgggGghhhHhh!!!»
Mentre voleva via si sentì l'aria mancare, e gli sembrò di annegare in un mare d'arsura.
Era lo stesso calore di quella ventata di energia.
Oniro lo aveva voluto punire. Si trovavano in Grecia, prima dell'Armageddon. Non si ricordava che i prati fossero così verdi e il cielo così azzurro. Aveva tirato troppo la corda, e Oniro si era infuriato: centinaia, migliaia di morti... e il Gran Sacerdote non gliene aveva fatta nemmeno una colpa.
Avrebbe dovuto morire lì, gettarsi contro l'attacco di Oniro e morire proteggendo gli innocenti, secondo la volontà di Atena.
Poteva farlo adesso: avrebbe solo dovuto sfruttare l'occasione, e...
Riaprì gli occhi: si trovava in quella strana dimensione all'interno dello Sloth Hotel. La testa prese subito a dolergli: anche quell'attacco gli aveva toccato la mente?
Dannazione, se continua così impazzirò presto...
Si rialzò, guardando bene cosa fosse accaduto: il mostro era ancora lì, fermo, ma dalle fessure della terra stavano ora emergendo altri mostri di magma. Non erano particolarmente potenti, si rese conto: avrebbero potuto averne ragione con facilità. Il problema ovviamente rimaneva piuttosto il loro genitore: i suoi attacchi erano a dir poco devastanti, e ogni volta che andavano a segno sia lui che Rigel si avvicinavano sempre più al baratro della morte. Com'era possibile uscire da quella situazione?
Dobbiamo sbarazzarci subito di questi esserini, decise. . Fortunatamente, il mostro non sembra intenzionato ad attaccarci. Che intenda lasciar fare ai suoi delegati appena emersi? Ironico: una creatura tanto pigra a difesa dello Sloth Hotel...
Il pensiero ozioso gli fece però venire un dubbio atroce. La creatura era pigra: non si difendeva, faceva un solo attacco e nient'altro... Sembrava ridursi al minimo indispensabile, e solo se veniva attaccata.
Deglutì, sentendo l'arsura e la voglia d'acqua salire vertiginosamente nel farlo. Ora che ci pensava, lui l'aveva sempre attaccata: sia prima, quand'era solo una fiamma, che ora.
Che vi fosse un collegamento?
°Rigel° avvertì allora il compagno Telepaticamente. °Non attaccarlo!°
Era folle, e una parte di lui ancora non credeva al fatto che stesse dando corda a una cosa simile, ma... Che altra scelta avevano? Andava provato, soprattutto ora che avevano ancora abbastanza energie.
°Ascoltami: mi è venuto un dubbio. Prima che tu arrivassi, ho cercato di spezzare l'illusione che mi teneva imprigionato con un attacco. Mi trovavo in una specie di baccanale in cui delle strane menadi portavano torce ardenti il cui fuoco ispirava alla follia - no: a essere precisi, mi hanno dato la sensazione che consumassero la parte razionale del loro ego e si alimentassero con essa. Da una di quelle fiamme si è generato questo mostro... Quasi una reazione al mio attacco, oserei dire.°
A quel punto si sedette, sia per riposarsi che per mostrare assenza di cattive intenzioni - e indolenza. Andava provato, si ripeté.
°Guardalo: attacca di potenza una sola volta, e ora intende farlo tramite delegati. Un vero rappresentante dello Sloth Hotel non credi? Vedi, mi è venuto un dubbio... E se NON lo attaccassimo? Cosa farebbe?°
Iniziò allora a far ondulare il suo Cosmo dorato, cercando di manifestarlo caldo, sereno e pacifico: intendeva mostrarsi amico, ma allo stesso tempo mantenere alta la guardia in caso di fallimento.
°Onestamente, è molto più forte di noi. Potremmo anche farcela, ma... Non sarà una strada facile. Per questo ti propongo di tentare: asteniamoci dalla lotta, e vediamo come si comporterà. Sei con me?°
Sapeva di chiedere molto al Silver Saint, ma dubitava che Rielel avesse una visione della situazione più rosea. Era certo - confidava - che avrebbe compreso..