I SETTE: SLOTH

Sloth Hotel

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  1. Tygaer
     
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    Eternal Champion

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    I Sette - Sloth
    I

    Parlato - Pensato - Methos - altri

    zxs8EKM


    Uscire dal labirinto di Envie era stato più semplice del previsto. Tra gli attacchi di tutti quanti i coinvolti, il teatro era stato completamente distrutto e si erano aperte molte vie che puntavano al castello in superficie... il salone degli ingressi ai cunicoli era ridotto ormai ad una groviera e molte sue parti erano controllate. Rigel superò l'ingresso verso l'aria aperta, grato di poter respirare nuovamente aria priva di vapori acidi o diodori stantìi: la scritta Envie era scomparsa, come il fuoco verde sulla sommità della torre. Guardandosi intorno vide che un altro fuoco si era spento, e doveva essere quello della torre di Anita... ne rimanevano ancora cinque, ma era passato fin troppo tempo. Che diamine stavano facendo gli altri Cavalieri d'Oro? possibile che ad essere più rapidi, Anita a parte, siano stati quelli con meno esperienza sul campo? Questi pensieri si erano susseguiti mentre raggiungeva l'area da cui tutti si erano partiti. Pensò a Irina e Yamato, sperando che stessero bene e che riuscissero a custodire la chiave... ma doveva fidarsi di loro.

    Su, concentrati e vedi che strada devi prendere.

    Methos ormai faceva più il grillo parlante che il seccatore, e questo era un gran miglioramento. Il Cavaliere d'Altare concentrò il proprio cosmo per individuare quelli residui degli altri guerrieri. Dove si era recata Anita? Poi la individuò: se non aveva male interpretato stava cercando di raggiungere Kyros dei Gemelli: quindi lui doveva man forte ad Ys, sprovvisto di poteri spirituali. Perse ancora un paio di secondi prima di individuarlo: era andato verso la fiamma blu, e senza rifletterci due volte si fiondò verso la seconda torre.

    ...che però una torre non era, ma un albergo. E che albergo!

    E questo che significa?

    La costruzione era blu come la fiamma alla sua sommità, le luci che dall'interno fuoriuscivano erano di tonalità cangianti, ora bluastre, ora violacee, ora azzurrine; delle grandi scale in marmo bianco conducevano all'ingresso, su cui campeggiava la scritta al neon "Sloth". La pigrizia, dunque... un vizio che lo aveva riguardato molto poco, se non per quei cinque minuti dopo il risveglio in certe mattine. Una grande quantità di fiori di papavero circondavano le scalinate, e si capiva lontano un miglio che già quella era una prima trappola. Il profumo di quei fiori era molto intenso, e probabilmente serviva per stordire o privare dei sensi ai malcapitati: ma Ys era passato comunque.

    Personalmente non mi piace fare il vandalo, ma... ho appena ripreso l'udito dopo le urla di Irina, non mi va di perderlo di nuovo.

    Fu un istante, un espandersi di cosmo e un attimo dopo i vasi erano vuoti. Il Cavaliere dell'Altare li aveva spazzati via in un attimo, ma le sorprese non erano finite: davanti alla porta c'erano due uomini dall'aspetto poco rassicurante, vestiti da bodyguard in piena regola. Uno dei due lo squadrò male, evidentemente contrariato per la distruzione dei fiori. L'altro estrasse un blocco di carta da una tasca interna della tasca, squadrò anche lui il cavaliere e poi disse semplicemente:

    Rigel dell'Altare, nella lista. Può entrare.

    Andiamo bene... ci mancava pure che non fossi nella lista, la Corruzione ha messo su la festa apposta per voi!

    Il gorilla scostò il classico cordone che era di colore blu elettrico, probabilmente per intonarsi con il resto dell'albergo, e Rigel entrò per ritrovarsi nell'atrio di un grand hotel. Sembrava di essere all'Adam's House di Washington, e quel luogo tutto sembrava tranne che infestato di corrotti. C'era gente seduta, che leggeva giornali, dormiva, giocava a carte o che si faceva una chiacchierata amichevole. Nessuna traccia di Ys o del suo cosmo. Il ragazzo sospirò.

    Usiamo la testa. E conoscendo Ys, che cosa avrebbe fatto? Siamo in un hotel, quindi...

    Si girò studiando bene l'ambiente, poi vide la reception in fondo alla hall. Fece spallucce e si avvicinò, suonando il campanello sul bancone. Un istante dopo comparve un esile uomo di mezza età, con un naso a punta sul quale poggiavano degli occhiali tondi e capelli bianchi, intento a leggere dei documenti.

    Chiedo scusa. Sto cercando un amico... indossa un'armatura simile alla mia, ma d'oro. Per caso è passato da queste parti?

    L'uomo non alzò gli occhi dalle carte che aveva in mano, ma rispose comunque con un tono da perfetto gentleman. Sembrava un bibliotecario, più che un portiere d'albergo.

    Un'armatura dorata... ah sì, il signore era qui per la chiave. Ha proseguito per il corridoio della follia.

    E con un gesto vago, indicò una parete poco distante da lui: la porta di destra era chiusa, quella di sinistra ancora aperta.

    Sfortunatamente non vi sarà possibile raggiungerlo... la via si è già chiusa. Ma può sempre provare a raggiungerlo attraverso il corridoio della paura, anche quello conduce alla chiave. Con un pò di fortuna potrete incontrare il vostro amico alla meta. Buona giornata, signore.

    Poi tornò alle sue scartoffie e scomparve nel retro della reception. Rigel guardò il corridoio aperto, sapendo perfettamente cosa stava per succedere.

    Follia e paura, eh? Ci sarebbe da chiedersi che legame ci può essere con la pigrizia. E il caro Ys mi ha lasciato la seconda strada, che pensiero gentile.

    Di certo lui non poteva saperlo, ragazzino... ma una cosa è certa: la paura può rendere folli, mentre la follia include la paura nella sua essenza. A nessuno dei due è andata meglio dell'altro, se può consolarti.

    La cosa non lo consolava per niente. Sperava di avere un pò di respiro prima di dover combattere, e che l'avversario fosse alla loro portata: con Invidia l'avevano scampata per miracolo.

    zxs8EKM

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    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - Blu
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Altare {V}
    STATUS CLOTH - Indossata.
    STATUS FISICO - Ammaccato e contuso un pò ovunque, possibili lesioni interne.
    STATUS MENTALE - Secondo giro, sotto a chi tocca.

    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Eccoci qua. Arrivo all'hotel, mi faccio indicare la strada e prendo l'altro corridoio. Che Athena me la mandi buona XD

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere dell’Altare, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile, come anche per il Cavaliere d’Oro del Cancro, riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere dell’Altare richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario.


    TELECINESI
    Il Cavaliere dell’Altare è in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE





     
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