Guida ai Black Saints

Regole e informazioni sugli oscuri signori dell'Isola della Regina Nera

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  1. Gorthaur
     
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    Protogenos of Death

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    FILOSOFIA


    SAARAIAJAK, LA DOTTRINA DELLA VERITÀ

    Risalente ad alcuni insegnamenti di Asclepio - il cosiddetto Tredicesimo Re Santo - riportati e rielaborati dai suoi apprendisti, influenzata dagli orrori della guerra contro Atlantide, la filosofia degli Alchimisti è un insieme omogeneo di principi, rituali spirituali, mentali o materiali che mira alla trasformazione dell'essere umano in qualcosa di superiore, ben più grande di ciò che le menti semplici chiamano "divinità".
    Tale trasformazione, chiamata Ascensione, è un obiettivo perseguibile solo da chi è in grado di apprendere e vivere la Saaraiajak - La Dottrina della Verità/Conoscenza - traendone gli insegnamenti più segreti e profondi. Solo i più forti possono sperare di avvicinarsi a tali dottrine, gli altri devono essere eliminati con ogni mezzo per evitare l'imbastardimento della Verità, la Saarai.

    Questa dottrina si compone di tre gruppi principali di conoscenza, ognuno incardinato e all'altro in un rapporto di interdipendenza necessaria:

    • Nyâshajak: La Grande Opera

    • Nwitajak: La Piccola Opera

    • Zayin Shokkai: La Dottrina del Combattimento

    NYÂSHAJAK, LA GRANDE OPERA

    La trasformazione di un essere umano, costrutto dei Titani destinato ai loro scopi di colonizzazione, in un qualcosa di più grande dei figli di Urano e di Urano stesso è il fulcro centrale dell'Alchimia.
    L'opera iniziata dai discepoli di Asclepio e proseguita oltre la prigionia e la sparizione del loro maestro verte sulla soluzione di questo prodigio.
    Come si può liberare la scintilla divina che anima ogni essere umano affinché arrivi ad ardere più di tutte le stelle?
    I primi 12 Alchimisti cercarono in ogni luogo, analizzando i resti di civiltà più antiche di Lemuria, interrogando ogni tipo di entità fino a porre a rischio - e a volte a perdere - la propria anima e la propria sanità mentale al fine di raccogliere anche il minimo indizio utile.
    Era possibile svincolarsi dall'influenza della Cintura Dorata dello Zodiaco? Era possibile arrivare a controllare la relazione tra il proprio sangue, veicolo del cosmo che permetteva alla mente e allo spirito di manipolare la Realtà?
    Al costo di sé stessi riuscirono nell'impresa, distruggendo ciò che erano destinati ad essere e diventando ciò che ritenevano di dover essere.
    Il testamento più evidente di tali imprese è l'armatura nera, la Kintaral, un'entità artificiale composta di Oricalco Nero caricato dall'impronta psionica dei suoi detentori. Se le sacre armature delle altre caste erano un dono o comunque un segno del divino, le armature degli Alchimisti erano il massimo esempio dell'ingegno umano, capace di creare anch'esso prodigi coscienti dal proprio sangue e dalla propria volontà.

    Nel dettaglio, la Grande Opera è composta da Quattro Trasmutazioni, ognuna delle quali è composta da Tre Opere individuate da un colore con significato rituale: Nero, Bianco e Rosso.
    L'Opera in Nero è la fase che riguarda la distruzione del precedente stato, l'Opera in Bianco riguarda la purificazione del risultato dell'Opera in Nero mentre l'Opera in Rosso è il compimento finale del processo.
    Ognuna di queste Opere è stata il risultato della ricerca di un Alchimista Supremo ed ogni suo erede ha il compito supremo di custodirne il segreto a beneficio dell'Ordine.

    • Wotok Hâsk, La Prima Trasmutazione: la Trasmutazione dell'Essenza.
      Il primo enorme risultato degli Alchimisti fu quello di permettere ad un individuo sensibile al cosmo di svincolarsi dall'influenza dello Zodiaco, o di qualsiasi altro fattore divino, e di giungere alla possibilità di determinare diversamente le caratteristiche del proprio microcosmo e quindi la propria capacità di influenzare la realtà.

      • Wotok Kinajak, Prima Opera in Nero: Questa fase, realizzata dal Primo Alchimista della Vergine, consiste della decostruzione della struttura microcosmica di un Grotthu - termine che significa letteralmente "schiavo" e sta ad indicare un umano vincolato ai destini divini, contrapposto a Sith che significa "perfetto" - operando sul suo sangue e sul suo spirito. Ciò lascia un enorme vuoto, un orrore indicibile simile all'essere posto sull'orlo di un abisso senza fine. Gli alchimisti ritengono che questa sensazione possa essere una sorta di contatto forzato o con il Caos o con il Vuoto che ha preceduto la creazione. Certo è che pochissimi riescono a superare questa fase e tutti coloro che vi si sottopongono ne portano con sé per sempre la cicatrice


      • Wotok Atulajak, Prima Opera in Bianco: Questa fase, realizzata dal Primo Alchimista del Capricorno, consiste nel temprare lo spirito scarnificato del Grotthu, per renderlo adatto al nuovo corso che l'aspetta.
        Questo passaggio è fondamentale, da molti Alchimisti ritenuto simile all'atto del forgiare che rende la spada atta al combattimento. Il suo esito è uno spirito completamente purificato dal lezzo divino.


      • Wotok Chwûqajak, Prima Opera in Rosso: Questa fase, realizzata dal Primo Alchimista dell'Acquario, consiste nel convogliare il potere del cosmo che permea ogni cosa e di incidere con esso lo spirito purificato del Grotthu.
        In questo prodigioso processo, l'aspirante è chiamato all'estrema prova del controllo della forza cosmica a cui ha rinunciato incamminandosi per la via verso la Saarai.
        Il successo rende il Grotthu degno di essere chiamato Tyro, Iniziato.

    • Yuntok Hâsk, Seconda Trasmutazione: la Trasmutazione della Realtà.
      Nuovamente sensibile al microcosmo, ma in un modo completamente diverso, il Tyro è ora chiamato a forgiare esso stesso la veste che ne proteggerà le membra e ne testimonierà a tutti il proprio potere. Una veste simile a quella che adornava il corpo degli dei e dei loro servi, ma nuova nell'ideazione e nella realizzazione, libera creatura... tanto libera da poter rifiutare il Tyro qualora non fosse da essa ritenuto degno.

      • Yuntok Kinajak, Seconda Opera in Nero: Questa fase, realizzata dal Primo Alchimista dei Gemelli, consiste nella letterale disgregazione dei vincoli della Realtà alla ricerca di un focus capace di sovvertire le regole della creazione delle Sacre Armature. Egli trovò in una precedente versione della Realtà il minerale adatto a condizionare l'Oricalco, trovò un minerale che nella sua stessa struttura conteneva il ricordo del fallimento dell'Ordine: l'Orium Nero. Era proprio quella testimonianza che l'Alchimista cercava, la testimonianza che era possibile disgregare ciò che gli Dei Antichi avevano fatto ed in questa testimonianza trasse l'insegnamento che portò al termine di questa fase, insegnamento che il Tyro dovrò incidere nella propria mente.


      • Yuntok Atulajak, Seconda Opera in Bianco: Questa fase, realizzata dal Primo Alchimista dell'Ariete, consiste nell'imprimere nell'Orium Nero l'essenza psichica del Tyro, affinché esso possa rielaborarla e farne la base per una nuova identità. Come primo risultato, il cristallo creato da questo processo sarà capace di pensiero ed emozione elementari, come secondo risultato sarà in grado di influenzare forme viventi come una sorta di parassita. Un elemento sacro, un seme del nuovo divino...


      • Yuntok Chwûqajak, Seconda Opera in Rosso: Questa fase, realizzata dal Primo Alchimista della Bilancia, consiste nell'unire l'Orium Nero carico di essenza psichica all'Oricalco, carico di energia cosmica e spirituale. Da tale unione nasce un nuovo minerale, l'Oricalco Nero.
        Esso è la carne, il sangue e l'essenza del perno di questa Seconda Trasmutazione: la Kintaral, l'Armatura Nera.
        Perno e non risultato ultimo, poiché il risultato ultimo, il compimento della Seconda Opera in Rosso è la conquista della Kintaral. Ora capace di volontà e potere, essa testerà come istinto automatico il Tyro testandolo in ogni modo. Se egli sarà in grado di sopravvivere, sarà degno di essere chiamato Massassi, Guerriero.
        E' da notare che l'armatura nera sarà suscettibile di continua possibilità di potenziamento e, ad ogni potenziamento, testerà di nuovo il Massassi per verificare se sarà ancora degno di indossarla.

    • Reltok Hâsk, Terza Trasmutazione: la Trasmutazione del Corpo.
      La Terza Trasmutazione è tutta orientata alla trasformazione del corpo del Massassi in una macchina di morte.
      Prima di potersi considerare Alchimista, un guerriero deve dimostrare la capacità di poter affrontare qualsiasi minaccia in combattimento usando qualsiasi mezzo a sua disposizione: la sua capacità di manipolare il cosmo, l'ambiente che li circonda ed il proprio corpo.
      Il combattimento per gli Alchimisti assume un valore sacro, una testimonianza della capacità dell'uomo incamminato verso l'Ascensione di potersi misurare con gli agenti degli dei e vincerli, privi di qualsiasi benedizione superna.

      • Reltok Kinajak, Terza Opera in Nero: Questa fase, realizzata dal Primo Alchimista del Leone, consiste nella totale immersione della propria struttura fisica nel microcosmo, in un dolorosissimo processo di ricostruzione.
        Il corpo non è più oggetto d'identità, vanità o piacere, bensì un mezzo temporaneo con cui il Massassi manifesta la propria volontà nella Realtà.


      • Reltok Atulajak, Terza Opera in Bianco: Questa fase, realizzata dal Primo Alchimista del Sagittario, consiste nell'allenare il corpo purificato e rinato a vedere ogni cosa come un'arma, al fine di divenire un'implacabile assassino al servizio dell'Ascensione.
        Che sia il terreno, una spada, un'arma da fuoco, un sospiro, un'espressione, il vento, la luce o altro, tutto è potenziale strumento di morte per il Massassi che ha compiuto con successo la Terza Opera in Bianco.


      • Reltok Chwûqajak, Terza Opera in Rosso: Questa fase, realizzata dal Primo Alchimista del Toro, consiste nell'apprendere la Zayin Shokkai, la Dottrina del Combattimento - letteralmente "Arte della Distruzione", un'insieme di Sei Forme di Combattimento ideate dai tre Alchimisti Supremi protagonisti della Terza Trasmutazione.
        L'apprendimento e la padronanza di quest'arte di combattimento ha lo scopo di veicolare tutto il potere acquisito in forme razionali e codificate, in modo che mai sia l'Alchimista soggetto della propria forza, ma sia la forza a essere totalmente sotto il controllo dell'Alchimista.
        Il potere di un guerriero divino dipende parzialmente dalla volontà di altri, il potere di un alchimista dipende esclusivamente dalla propria capacità di affinarlo e di mantenerlo.
        Al termine di quest'Opera, il Massassi avrà diritto al titolo di Sith, Perfetto.

    • Yiztok Hâsk, Quarta Trasmutazione: la Trasmutazione dell'Identità.
      Questa Quarta Trasmutazione ha come esito l'affacciarsi all'Ascensione ed il riavvio del ciclo dalla Prima Trasmutazione, in un processo eterno di perfezionamento verso la vera Ascensione.
      L'Ascensione effettivamente è un concetto vago, alcuni la ritengono lo stato di essere pari agli dei antichi, come quello raggiungo dal Primo Alchimista del Cancro.
      Altri ancora ritengono che l'Ascensione è un livello di consapevolezza sulla realtà che avvia un processo di perfezione continua, la parola stessa Ascensione richiama infatti un divenire, non un arrivare.
      Gli Alchimisti più potenti divengono in grado di superare i limiti della morte e divenire Fantasmi di Cosmo, entità spirituali pienamente coscienti di sé e svincolate la Ciclo delle Anime, ma anche loro stessi non ritengono il proprio stato un punto finale dell'Ascensione.
      Per tale ragione, i più grandi filosofi dell'ordine ritengono che l'Ascensione sia, come già accennato, un processo senza fine.

      • Yiztok Kinajak, Quarta Opera in Nero: Questa fase, realizzata dal Primo Alchimista dei Pesci, consiste nel distruggere ogni precedente cognizione sulla Realtà e sulle Realtà.
        Ogni cosa è illusione e il Sith deve divenire maestro dell'illusione. Solo così potrà sperare di raggiungere le percezioni necessarie per affacciarsi al primo scalino che conduce all'Ascensione.
        Solo quando riuscirà a perdere ciò che un tempo riteneva vero, potrà ritenere completato questo passo.


      • Yiztok Atulajak, Quarta Opera in Bianco: Questa fase, realizzata dal Primo Alchimista dello Scorpione, consiste nell'educare il Sith purificato dalle menzogne della Realtà a percepire correttamente ciò che lo circonda.
        Ora il Sith diviene in grado di percepire ogni cosa come elemento della Grande Opera, come strumento per giungere all'Ascensione. La vita e la morte di un individuo non sono più fattori morali, ma ingredienti più o meno necessari al processo alchemico.
        Il Tradimento è lo strumento basilare per eliminare gli impuri, gli incapaci ed è tenuto in sacra considerazione dai Sith: se mai un Sith dovesse vedere un proprio compagno indebolirsi sarà suo obbligo riportarlo sulla strada della Grande Opera. Se ciò dovesse fallire, il primo passo per avviare la sua purificazione sarà il Tradimento, l'ultimo sarà l'uccisione rituale dell'impuro - il Krataa - al fine di mantenere integro l'insegnamento della Saaraiajak.


      • Yiztok Chwûqajak, Quarta Opera in Rosso: Questa fase, realizzata dal Primo Alchimista del Cancro, consiste nel primo gradino verso l'Ascensione.
        Il sith, libero dalle menzogne della Realtà e dotato delle vere percezioni della Saarai, si avvierà verso l'operare sul Destino come se esso fosse ricco di reagenti utili al proprio disegno.
        Il sapiente uso di tali reagenti lo condurrà, passo dopo passo, a trasformare l'esistere e quindi a mutare via via la propria identità in una nuova, più vera e simile a quella degli Dei Antichi che plasmarono questo Multiverso.
        Essi però ne rimasero imprigionati, mentre il Sith ha l'ambizione di esser libero anche dalla sua stessa opera, dal suo stesso disegno. Questo è il cammino verso l'Ascensione.

    NWITAJAK: LA PICCOLA OPERA

    Fu intuizione del Primo Alchimista della Bilancia che l'Ascensione non potesse essere ritenuta come opera del singolo. Esempio ne fu il destino del Primo Alchimista del Cancro, del Leone e dei Gemelli. Ognuno di essi superò grandemente la natura umana, ma al prezzo di divenire fin troppo simili a ciò che essi aborrivano, finendo in uno stato - se possibile - peggiore di quello di umano. Questa aberrazione è chiamata Discesa e, sebbene molto rara, è uno spauracchio presente in quasi tutti gli scritti filosofici dei più grandi Alchimisti.

    Tale consapevolezza ha portato all'ideazione della Piccola Opera, cioè lo sforzo di muovere dall'ombra i destini dei singoli componenti della Realtà per suscitare in essi il desiderio di vedere oltre il velo delle cose e cercare di intraprendere il cammino dell'Ascensione.

    Come il contadino che ara il campo e lo prepara alla semina, così il Sith, compiuto i passi delle Quattro Trasmutazioni, è chiamato ad intraprendere la Piccola Opera, secondo i propri intendimenti.

    Il Primo Alchimista della Bilancia demandò all'organizzazione di questi sforzi gli allievi degli Alchimisti Supremi, affinché fosse chiara la distinzione della missione tra coloro chiamati a custodire e portare avanti la Grande Opera e coloro a cui era richiesto di agire come motori invisibili nella realtà.
    Gli uni avrebbero dovuto vigilare sulla purezza degli intenti dei secondi, i secondi avrebbero dovuto rendere il terreno fertile affinché la vera Ascensione potesse compirsi.

    Ciò non esime gli Alchimisti Supremi dall'intraprendere la propria Piccola Opera secondo ciò che essi desiderano, ma mai agiranno come coordinatori degli sforzi mondani degli altri Sith, ma ne saranno le guide spirituali.

    La Piccola Opera di un Sith potrebbe essere la creazione di un'organizzazione di copertura che ha lo scopo di destabilizzare società, di un culto con lo scopo di diffondere segreti che se conosciuti avvicineranno gli iniziati agli insegnamenti degli Alchimisti (fu così che parte della conoscenza e della nomenclatura alchemica dell'Ordine fu trasmessa ad alcune filosofie esoteriche degli umani, che con tale conoscenza formarono una propria versione di Alchimia) o anche il divenire un potente e misterioso sicario seminatore di morte.

    La scelta della Piccola Opera è un momento sacro per un Sith, un compimento necessario per la corretta riuscita della Quarta Trasmutazione.

    ZAYIN SHOKKAI: La Dottrina del Combattimento

    La Dottrina del Combattimento o Arte della Distruzione, creata dal Primi Alchimisti del Toro, del Leone e del Sagittario, è un insieme di insegnamenti marziali e filosofici divisi in Sei Forme.
    All'interno di queste Sei Forme gli Alchimisti trovano i segreti necessari alla creazione dei propri stili di combattimento e delle proprie tecniche.
    Ogni alchimista è chiamato ad apprendere a fondo le sei forme e divenirne maestro.

    • Wotok Qo, Prima Forma: La Prima Forma contiene insegnamenti e strategie relative al movimento durante un combattimento e alle azioni di supporto al combattimento stesso.


    • Yuntok Qo, Seconda Forma: La Seconda Forma contiene insegnamenti e strategie relative all'attacco, a come portare attacchi efficaci ed ogni altra informazione di questo tipo.


    • Reltok Qo, Terza Forma: La Terza Forma contiene insegnamenti e strategie relative alla difesa, in ogni suo aspetto e forma.


    • Yiztok Qo, Quarta Forma: La Quarta Forma contiene insegnamenti e strategie relative al prendere il controllo della forza dell'avversario a scopo di attacco, difesa o diversione.


    • Zartok Qo, Quinta Forma: La Quinta Forma contiene insegnamenti e strategie relative all'indebolimento dell'avversario tramite lo sfruttamento dei suoi stessi movimenti, strategie e della sua forza in generale.


    • Sutok Qo, Sesta Forma: La Sesta Forma contiene insegnamenti e strategie relative all'uso dei poteri cosmici, delle armi e di altri strumenti esterni ai fini del combattimento. Ad esempio le tecniche che fanno riferimento a questa forma sono quelle relative a Trasformazioni, Evocazioni, Armi o altro di simile.

    Sebbene sia naturale che un Sith finisca per specializzarsi in una o due di queste forme, come già detto è fondamentale che egli sia in grado di padroneggiarle tutte quante. Ciò è l'esito della Terza Trasmutazione.

    All'interno della Disciplina del Combattimento vi sono due rituali fondamentali per l'Ordine degli Alchimisti: il Kaggath e il Dun Möch.
    Il Kaggath è una sorta di combattimento rituale tra due Sith, che avviene con ogni mezzo. E' più corretto infatti chiamarlo guerra rituale più che combattimento, poiché prevede l'uso di eserciti, mosse politiche o qualsiasi mezzo per distruggere l'avversario.
    Chi soccombe al Kaggath può chiedere clemenza, ma ciò gli costerà ogni possedimento e titolo, che passerà automaticamente al vincitore... che potrebbe comunque ottenere tutto ciò uccidendo lo sconfitto o donandogli un destino peggiore alla morte. Il Kaggath generalmente è richiesto per conquistare il titolo o l'armatura di un altro Sith.
    Il Dun Möch è un insieme di tecniche psicologiche che, semplificando, ha lo scopo di distruggere la concentrazione e la presenza di spirito dell'avversario, portandolo ad essere completamente alla mercé dell'utilizzatore. E' oggetto di dibattito la natura del Dun Möch, cioè se si tratti di un concetto filosofico a sé stante o sia parte degli insegnamenti tipici della Quinta Forma.




    Edited by Him3ros - 23/2/2024, 00:09
     
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