Guida ai Black Saints

Regole e informazioni sugli oscuri signori dell'Isola della Regina Nera

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    GUIDA AI BLACK SAINTS
    STORIA


    LE ORIGINI

    La storia degli Alchimisti è legata indissolubilmente a quella della stessa Lemuria.
    Dopo che Arash, Dyzan, Rylhir e gli altri loro compagni riuscirono a scoprire i segreti del cosmo e - grazie ad essi - a liberare il continente di Lemuria dalle forze del Grande Antico Yig, essi iniziarono a prendere discepoli cui insegnarono l'arte di plasmare la realtà grazie all'energia del Cosmo.
    Se ovunque a quei tempi vi erano esempi di arti soprannaturali, a Lemuria furono codificate per la prima volta tutte le pratiche necessarie ad un essere umano per plasmare gli aspetti della realtà al proprio volere.
    Tali pratiche non erano solo fredde descrizioni, ma erano pregne di una fortissima visione filosofica legata alla trasformazione del sé, fine ultimo dell'arte.

    Esempi massimi di tale prodigio furono Arash stesso e i suoi compagni, i primi 12 Re Santi, che divennero i riferimenti mitologici dei loro seguaci lungo i millenni.
    Quando Lemuria divenne un impero, venne a crearsi quella che ai giorni nostri viene riconosciuta come Casta degli Alchimisti. Questa casta, composta sia da Re Santi che da loro seguaci, custodiva gelosamente tali pratiche che venivano svolte e sviluppate entro rigidissime formalità.
    Era, ad esempio, assolutamente vietato manipolare esseri viventi o alterare le capacità cosmiche di un individuo. Ciò spinse con il tempo una fortissima e quasi esclusiva specializzazione nella trasmutazione dei metalli, mentre tutto ciò che riguardava le abilità derivate dalla sensibilità cosmica rientravano in una visione mistica del proprio legame con le stelle.
    Sorsero nel tempo varie visioni che si potrebbero definire eretiche, ma fu con l'avvento di Asclepio che gli insegnamenti alchemici iniziarono a venir scossi alle fondamenta.

    Estremamente contrario ad una guerra su larga scala contro Atlantide, Asclepio era uno degli alchimisti più abili - se non il più abile - della sua generazione. Il suo potere fu tale da riuscire ad evolvere la propria sintonia con il Cosmo e a sviluppare nuovi tipi di abilità.
    Questo evento era una chiara violazione delle più basilari regole di Lemuria, ma non portò ad alcuna persecuzione visto che tale prodigio fu frutto della sua ricerca interiore e non di esperimenti vietati.

    Tuttavia egli si mise contro la classe dominante in ogni caso, a causa della sua visione politica e dell'enorme interesse che i suoi insegnamenti riscuotevano anche tra i principali membri delle 12 Famiglie.


    L'EREDITÀ DI ASCLEPIO

    La più famosa fra i suoi discepoli fu Roweena, moglie del Re Santo della Vergine. Essa quasi eguagliava Asclepio in scienza e capacità e vedeva nel suo insegnamento la possibilità di portare Lemuria all'antico splendore, anche se al prezzo di una ridotta presenza geopolitica.
    Il gruppo degli adepti di Asclepio iniziò a farsi chiamare Odojinya, la Rete dei Sussurri, ed ognuno di loro si identifico come Jensaarai, i Seguaci della Verità Nascosta, quasi più per scherzo... fino a che i 12 Re Santi non decisero di arrestare il venerato maestro.
    Da quel momento la Rete dei Sussurri divenne una vera e propria organizzazione sovversiva e, dopo un primo moto idealistico, iniziò a interessarsi sempre di più agli aspetti dell'Alchimia più proibiti.
    Roweena divenne in grado di ridare la vita ai defunti e a modificare leggermente le sensibilità cosmiche degli individui ed i più potenti tra i suoi compagni iniziarono a sviluppare capacità altrettanto prodigiose.

    La svolta si ebbe con la morte del Re Santo della Vergine e di suoi figlio. I loro cadaveri vennero arsi e le loro anime rese irraggiungibili da Roweena, per evitare che essa potesse compiere l'eresia massima e portarle in vita. L'odio - e, a detta di molti, la follia - della donna giunse all'estremo e gli intenti idealistici della Rete dei Sussurri divennero intenti di epurazione dell'ordine costituito.
    Assunsero a simbolo l'Oroboro di Iperione, il più temuto dei Titani, in memoria sia della possibilità di combattere gli dei dell'Olimpo, sia dell'origine dell'umanità nata per servire.
    Essi non sarebbero stati i servi di nessuno, nessuna entità superiore avrebbe più determinato il loro destino.

    Mentre la Casta degli Alchimisti lavorava alla creazione delle Armature Divine con la benedizione di Atena, Roweena ed i suoi compagni iniziò a studiare un modo di far sì che un individuo potesse giungere all'apice dell'illuminazione cosmica senza l'intervento di forze esterne, ma solo grazie alla propria forza di volontà.

    Oltre a ciò, grazie alle conoscenze della propria famiglia che proveniva dal perduto regno governato dalla Trimurti, suggerì ai 12 Re di creare delle armi capaci di convogliare l'energia cosmica dalla Realtà stessa, per riversarle contro il nemico con effetti devastanti.
    Tali armi furono conosciute come le Dodici Lacrime di Atena e furono installate nei dodici palazzi dei Re Santi, disseminati per tutta Lemuria.
    Il reale intento di Roweena era usare tutte e dodici le Lacrime durante l'inevitabile scontro tra Atena e Poseidone. La distrazione della Dea avrebbe permesso ai rivoltosi di indirizzare le armi contro le due divinità e distruggerle completamente, recidendo il loro legame con il cosmo e la Realtà stessa.


    LA FINE DELLA GUERRA

    Quando la battaglia finale iniziò e le due divinità iniziarono un duello di proporzioni apocalittiche sul cielo della capitale di Atlantide, Roweena attivò le Lacrime... ma esse iniziarono, anche a causa dell'assalto finale degli Atlantidei, a trarre energia da ogni cosa attorno a loro, distruggendo le aree a loro circostanti in una devastazione che si diffondeva a macchia d'olio.
    Le armi riuscirono comunque a lanciare i loro assalti, ma non con precisione verso gli dei, causando la distruzione e l'inabissamento di Atlantide al prezzo della vita di Lemuria.

    Dopo la distruzione reciproca dei due imperi, Roweena ed i suoi sodali erano sconvolti dalla distruzione innescata dal loro disegno.
    Si nascosero tra le rovine del regno della Famiglia della Vergine, di cui rimaneva solo un'isola vulcanica, che prese il nome di Isola della Regina Nera.
    Qui la Rete dei Sussurri proseguì le ricerche per sviluppare armature capaci di eguagliare quelle degli appena costituiti Cavalieri di Atena e per rendere un individuo capace di sviluppare autonomamente la propria capacità cosmica.
    Essi decisero di assumere il nome di Alchimisti, mantenendo il nome dell'antica casta di studiosi.

    Roweena ed undici altri suoi compagni, tra i più talentuosi, riuscirono tramite ricerche svolte in tutto il mondo - ed anche in dimensioni proibite - ad accumulare abbastanza conoscenza e strumenti per completare la loro missione, senza scartare alcuna fonte di sapere.
    Codificarono ciò che venne chiamato le Quattro Trasmutazioni, Yiz Hâsk, nella lingua tribale che assunsero per trasmettere in segreto i loro insegnamenti.
    Riuscirono a creare dei legami cosmici completamente nuovi, alterando completamente la loro stessa essenza e perfino a creare armature del tutto simili in potenza a quelle benedette da Atena e Poseidone. Questi dodici Alchimisti si fecero chiamare Alchimisti Supremi ed assunsero il sacro ruolo di custodire i segreti delle Quattro Trasmutazioni ed assicurarsi che ogni altro Alchimista ne seguisse la filosofia.


    LA GUERRA DEI QUATTRO RE

    A seguito dei prodigi creati, gli Alchimisti Supremi iniziarono a ragionare sul futuro del loro ordine.
    Il dissidio e la divergenza di visione sfociò presto in una lunghissima contesa, nota alla storia come Guerra dei Quattro Re.

    Le ricerche dell'Alchimista Supremo del Cancro, Darth Nihilus, lo spinsero ben oltre i limiti della ragione. Egli si proclamò Re Nero e trovò il modo di unirsi all'essenza dei suoi seguaci, diventando un gigantesco conglomerato di potere, che trascendeva addirittura la potenza degli dei. Non avendo altra scelta, gli altri undici Alchimisti Supremi furono costretti a unire le forze per imprigionarlo, utilizzando la sapienza dei Titani sui sigilli.
    Dopo questi eventi, i dissidi interni raggiunsero il loro apice, in particolare nell'opposizione tra Darth Ataraxia, Alchimista Suprema della Vergine, e Darth Amyros, Alchimista Supremo della Bilancia. La prima non voleva altro che la distruzione di tutte le entità "divine", mentre il secondo promuoveva la creazione di una società basata sulla filosofia della trasfigurazione di sé.

    La lotta tra i due Alchimisti stava per raggiungere le proporzioni di una guerra civile, quando l'Alchimista Supremo dei Gemelli, Darth Furoris, tornò dai suoi viaggi affermando di aver trovato un nuovo potere in grado di aiutare la causa dei Dodici.
    Darth Ignus, il Leone Nero, unico tra i Re Santi ad abbandonare il suo regno per diventare un Alchimista, lo seguì, sperando anche di lasciarsi alle spalle le tremende lotte intestine.

    I decenni che seguirono furono segnati da una lenta espansione, inficiata però dai continui scontri interni e giochi di potere.
    L'attesa fu interrotta dal ritorno di Furoris e Ignus, che portarono gli altri Alchimisti presso la Chiave di Urano, il centro del Multiverso. I due avevano sconfitto e assorbito due Dei del Caos, che avevano donato loro un potere spaventoso, con il quale speravano di sovvertire l'ordine costituito dagli Dei Antichi.
    Per farlo, tuttavia, la Chiave andava distrutta e l'unico modo di ottenere tale risultato era utilizzare un'arma creata da un Dio Antico. Perciò essi tentarono di impadronirsi della Mietitrice di Darth Deleus, il Capricorno Nero.

    Un'altra battaglia dalle proporzioni immense coinvolse gli originali membri dell'Ordine, che infine riuscirono a imprigionare gli antichi compagni sfruttandone i poteri per rivoltarli contro di loro. Lo spazio attorno alla Tomba di Urano divenne la loro prigione, ma Furoris riuscì con un ultimo atto a collegare la sua prigione con Death Queen Island, condannando la salute mentale dei suoi abitanti e l'isola stessa a un lento disfacimento, proclamandosi così come Re Rosso.

    Ataraxia, che era già conosciuta come Regina Nera, si rifiutò di abbandonare gli antichi possedimenti della sua famiglia e la crociata di distruzione, mentre Amyros divenne noto come Re Grigio e decise di abbandonare l'Isola e dar seguito al suo sogno.


    L'IMPERO NERO

    Darth Amyros riorganizzò l'ordine e lo rese totalmente focalizzato nell'ottenimento della Trasfigurazione Finale, che avrebbe significato l'ascesa degli umani degni a entità superiori agli dei stessi.
    Lo scopo dell'Impero non era quindi quello di dominare, al pari dell'Antica Lemuria, ma di influenzare gli altri regni tramite la segreta diffusione della Conoscenza Suprema al fine da fungere da scintilla per il cambiamento.
    L'Impero era composto principalmente da due entità organizzative: Il Daleth, o Nero Concilio, e la Odojinya, o Rete dei Sussurri.
    Il Nero Concilio riuniva i Dodici Alchimisti Supremi, la cui funzione era di guida di tutti gli alchimisti e di custodi dei loro insegnamenti.
    Gli altri Alchimisti avrebbero incarnato gli insegnamenti e le strategie del Nero Concilio influenzando gli eventi della Storia dall'ombra. Essi presero il nome di Rete dei Sussurri, l'antico nome dei discepoli di Asclepio. Lo scopo di tale influenza era quello di condurre all'Ascensione del genere umano, ad ogni costo.
    Se una delle due entità fosse venuta meno ai propri sacri doveri, l'altra l'avrebbe distrutta.

    In tale equilibrio basato sulla violenza, l'Impero dei Cavalieri Neri, come venivano apostrofati dai Cavalieri di Atena, prosperò per millenni.
    Lungo la sua esistenza, mentre il Nero Concilio si scontrava contro i Cavalieri d'Oro, la Rete dei Sussurri si misurava contro i Custodi di Thule (la futura Fondazione Grado) in un gioco di intrighi che aveva come scacchiera la realtà stessa.


    LA CADUTA

    Attorno all'anno 0 l'Impero Nero assomigliava sempre di più alla vecchia e decadente Lemuria.
    I dissidi e le lotte interne erano all'ordine del giorno e l'antica missione era stata quasi completamente abbandonata.
    I Cavalieri di Atena ed i Custodi di Thule ne approfittarono e lanciarono una terrificante offensiva che portò praticamente all'annientamento dell'Impero.
    I membri del Nero Concilio sopravvissuti furono eliminati dalla Rete dei Sussurri a causa delle loro mancanze.
    La Rete stessa, dopo aver portato in salvo le dodici armature degli Alchimisti Supremi, sparì dalla storia...


    L'ATTESA

    Con il tempo, la Rete dei Sussurri perse i suoi membri Alchimisti e fu composta esclusivamente da membri privi di sensibilità cosmica: i Solificati.
    Da sempre elementi fondamentali per la permeazione e l'influenza della Storia, i Solificati (i Figli della Conoscenza) erano umani dotati di capacità prodigiose - sia naturali che soprannaturali.
    Essi si infiltrarono in varie organizzazioni, mantenendo vivi gli insegnamenti delle Quattro Trasmutazioni e gli scopi della Rete dei Sussurri.
    A causa della continua vigilanza della Fondazione Grado, i Solificati furono costretti ad elaborare piani a lunghissimo termine.
    Sebbene privi del potere di un tempo, riuscirono comunque a muovere fili determinanti ad ottenere importanti vittorie, che li conducevano sempre di più ad uno dei fondamentali obiettivi che si erano posti: la ricostituzione del Nero Concilio.


    LA RINASCITA DEL NERO CONCILIO

    Nei secoli, la Rete dei Sussurri favorì il ripopolarsi dell'Isola della Regina Nera - usata dopo l'anno 0 come prigione da Atene.
    Disseminando strategicamente le armature da loro custodite, diedero modo ai diseredati lì rinchiusi di sperimentale l'immenso potere dell'Alchimia.
    Visti come un branco di criminali privi di reale guida, questi nuovi Cavalieri Neri furono lasciati al libero massacro da Atene ed anzi sfruttati per l'addestramento dei migliori Cavalieri di Atena.

    Tali individui servivano alla Rete dei Sussurri per capire le reali possibilità di rinascita del Nero Concilio e degli Alchimisti in generale.
    I risultati furono pessimi, fino a che la sorte non giunse in loro soccorso.
    All'interno dei ranghi dei Solificati, al finire del secondo millennio dopo Cristo, nacquero tre individui che con il tempo mostrarono i segni della sensibilità cosmica.
    Nessuno di loro conosceva l'esistenza dell'altro, ma a tutti fu raccontata al momento opportuno la storia dell'Ordine degli Alchimisti.
    Ognuno di loro avrebbe avuto una diversa missione.
    Il primo fu colui che prese il nome di Socrates, che riuscì a domare l'armatura dell'Alchimista Supremo del Toro.
    Egli nel 1997 ebbe come missione quella di eliminare gli indegni che abitavano l'Isola della Regina Nera e ripristinare il sacro fuoco di ribellione verso l'ordine divino.
    Riuscì nel suo intento, anche se a prezzo della sua vita, aprendo la strada all'intervento del secondo solificato prescelto.
    Costui ebbe nome Amen e, mentre Socrates operava all'interno dell'Isola, iniziò a prendere contatto direttamente con i Cavalieri di Atena al fine di misurarne forza e preparazione.
    Dopo di ché conquisto l'armatura dell'Alchimista Supremo della Vergine e giunse anch'egli all'Isola con una chiara missione: porre le basi per il ripristino del Nero Concilio e dell'Ordine stesso.
    Istruito dall'holocron di Amyros e dotato di capacità mistiche eccezionali giunse all'Ascensione donando all'Isola la protezione dall'influenza del Re Rosso dopo una missione suicida nel regno stesso dell'Alchimista Supremo dei Gemelli.

    Dopo Amen giunse una nuova generazione di Alchimisti Supremi, a cui fu negata la conoscenza completa della loro storia come prova del loro valore.
    Sotto la guida di Gabriel, l'Alchimista Supremo del Cancro, riuscirono a riconquistare con sacrifici estremi le informazioni sul proprio passato, arrivando persino a doversi misurare con i capostipiti dell'Ordine stesso.
    Vittoriosi, ma esausti, vennero a conoscenza della verità sul loro passato e sul precario destino che li attendeva.


    LA RICOSTRUZIONE DELLA RETE DEI SUSSURRI

    Il terzo membro dei Solificati che riuscì a sviluppare sensibilità cosmica conquistò e domò l'armatura dell'Alchimista del Segugio Nero.
    La sua missione era quella di avviare la ricostruizione dell'antico potere della Rete dei Sussurri e di riunirla al Nero Concilio da poco ricostituito.
    Il successo di questa ultima impresa avrebbe significato la ricostruzione completa dell'Impero Nero...



    Edited by Him3ros - 26/4/2024, 22:53
     
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4 replies since 23/4/2014, 23:44   2179 views
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