RAGNAROK! Est

Ben, Aleister, Drake

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    I Cavalieri di Gea

    Mentre intorno a voi scoppiano tumulti e le ire dei giganti si stanno riversando dugli eserciti degli asgardiani, qualcuno opera alle vostra spalle...sembrerebbe che una fitta nebbiolina nera si dipani dall'essere completamente coperto di un'affilata armatura oscura. L'incarnazione di Freiya si mette una mano sul volto e vi intima di fare lo stesso.

    Corruzione! Copritevi naso e bocca o entrerà in voi!!

    Per alcuni purtroppo è troppo tardi. Famfrit, il più vicino, si accascia al suolo quasi immediatamente mentre il piccolo demone Calcifer è riuscito, tramite uno scudo di fuoco, a proteggere Aleister, Drake e Ben. Famfrit, che pensava da solo di poter sconfiggere il male, viene intaccato inevitabilmente da esso ma tutto è avvolto da tenebre perché lo possiate vedere, nell'oscurità anche la luce di Calcifer risulta fioca.

    Chernobog, perché fate tutto questo? Voi amate la Terra. Servite Gea per questo, perché volete distruggerla?

    Risuona la voce di Freya, probabilmente diffusa grazie a una potente telepatia.

    Folle donna- una voce cavernosa proviene dalla maschera di lame - Noi serviamo la Terra e vogliamo proteggerla dai suoi sicari...Gli uomini. Fatti da parte o ti distruggeremo!

    Freiya, con un fendente di luce, riesce presto a dipanare il buio e subito è sull'oscuro signore, pronta a combattere ma soprattutto a portarlo lontano da voi. Vedrete solo un'ombra che man mano si dissolve al posto del Cavaliere dell'Acquario.
    Davanti a voi si parano due figure. Una ragazzina dai capelli rossi e gli occhi verdi, dallo sguardo malizioso e sorriso falso; un uomo alto come una montagna, più di Damien, dalla pelle scura.

    Uh-uh, e voi dove credete di andare? Non gradireste sentire un po' di Musica dal dolce strumento di Boruta? UhUh...

    La ragazza inizia a suonare, e il suono del flauto, seppur melodioso, annebbia i vostri sensi come una dose massiccia di alcool ingerita tutta d'un fiato. L'altro cavaliere, dallo sguardo decisamente vacuo, pronuncia solo la parola "Terra". Mentre i vostri sensi vacillano, la terra e la neve attorno a voi si deforma, cercondo di intrappolare prima i vostri piedi, poi il resto. Che fare? Damien è occupato ora a prestare aiuto a Freyia.

    mW844jU

    I due seguaci di Gea sono energia NERA, Chernobog invece è SUPREMA. Ordine di postaggio libero, vi consiglierei di dividervi i tipacci, siete in tre dopotutto no? Non date per scontato nulla...

    [Questo layout è stato sostituito in data 8/6/14 per problemi tecnici]



    Edited by ~S i x ter - 8/6/2014, 18:06
     
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    I cavalieri di Gea

    Il tempo venne divorato dagli eventi e dallo scoppio delle ostilità, cosmo divampante e quell'aria pesante che solo una battaglia sa donare si mescolarono nell'aria spandendo su tutto e tutti il manto nero della morte. Uno spettacolo aberrante ed allo stesso tempo dal fascino infinito, rumori di tamburi da guerra immaginari si affollarono nella mente del capricorno nero per qualche attimo, Benares si scosse nella sua anima agitando il suo cuore, il battito era accellerato da solo...quel luogo, la guerra finale, si trovava nel suo habitat naturale e lo sapeva, lo percepiva nel profondo e lo ripudiava al tempo stesso.

    Non vi fu però il tempo nè la possibilità di ignorare tutto e tutti e gettarsi a capofitto nella carneficina che richiamava anima e corpo del mietitore, qualcosa di ben più terribile e subdolo di un'orda nemica stava attaccando. Ancora una volta il guerriero si vide difeso da quel piccolo demone dal cuore impavido che portava il nome di Calcifer! Sotto gli occhi del black saint e di quanti se ne stavano lì ad attendere il combattimento ultimo Famfrit dell'Acquario spirò all'improvviso.

    La sorpresa risvegliò i sensi sopiti del guerriero, si portò una mano alla bocca automaticamente all'ordine di Freya mentre un miasma oscuro consumava il corpo del cavaliere di Athena caduto, un turbinio di pensieri aspri e di rabbia scombussolò la psiche di Ben Martius mentre cercava di cogliere il senso dell'accaduto. Chernobog dalla nera armatura affilata, insieme ai cavalieri della dèa Gea aveva tradito la causa schierandosi contro gli uomini e contro la moglie di Odino la quale lo attaccò in maniera quasi istantanea.

    Un altro brandello di egoismo e bestialità morse il cavaliere nero quando, nell'osservare le movenze e la lama di luce scagliata dalla dèa, pensò di volerne strappare l'anima dal corpo a morsi. Benares stava facendosi strada nella sua mente, la bestia nera emergeva dal suo sonno privo di sogni per azzannare il mondo dei viventi nel momento più critico, ma venne trattenuta. L'attenzione andò ad Aleister e al redivivo Drake della bilancia, anche conosciuto come Sargantas, era ancora troppo umano per non pensare all'incolumità dei due conoscenti che aveva accanto e così si voltò verso di loro solo per poi rivoltarsi nella direzione in cui percepì due minacciose matrici cosmiche.

    Una ragazzina dai capelli rossi stringeva tra le dita un flauto ed aveva accanto un enorme essere che a stento poteva essere definito uomo tant'era enorme. Appena le note arrivarono alle orecchie del mietitore bestemmiò ad alta voce Gea e la sua progenìe maledicendone il seme ed il nome; aveva visto abbastanza a lungo i musici combattere con il cosmo e la loro arte mortale da sapere già dove tutto sarebbe andato a parare.

    Un senso di torpore esteso e la perdita dell'equilibrio furono solo i primi sintomi insieme ad una vista appannata, sopraggiunse la nausea a distrarlo mentre la terra ed una massiccia coltre di neve gli afferrarono dapprima il piede sinistro e poi quello destro immobilizandolo fino alle caviglie senza accennar a fermarsi.

    Doveva fare qualcosa ed in fretta.

    Pensando troppo poco rapidamente inviò al black di Virgo e al Gold di Libra


    -Lungi da me comandarvi a bacchetta, signori...ma tenete impegnato quello grosso per un paio di minuti. Odio i musicanti da quattro soldi!-


    Con la poca lucidità che il suo corpo e la sua mente possedevano il Capricorno Nero rigonfiò il suo cosmo e lo fece esplodere ai suoi piedi generando un grosso cratere fumante. L'espolosione improvvisa sarebbe servita da spinta verso la ragazzina col flauto. A capo chino e mietrice sguainata la bestia nera liberò il potere di Nevan, la temperatura calò a precipiziò sull'intera area circostante mentre la dama spettrale si manifestò alle spalle del suo possessore in una risata maligna e stridente che si tramutò tosto in un grido di furore omicida.

    La guerra era cominciata e per evitare di fallire il primo attacco, reso poco preciso dalla tecnica musicale avversaria, il Black Saint di Capricorn abbandonò ogni remora o tecnica elegante in favore della più prorompente e potenzialmente efficace tattica della devastazione a tappeto. Il braccio destro del Cavaliere oscuro venne avvolto da cosmo color ebano prima di rivelar nel suo pugno la ferale lama ricurva dell'Underworld.

    Lo sfrigolare dell'aria a contatto con l'energia sacrilega della mietitrice d'anime non fece altro che rendere più terribile il preludio all'attacco vero e proprio.

    Trovatosi a breve distanza dal cavaliere di Boruta il braccio di Ben Martius fendette l'aria liberando la massiccia quantità di energia sacrilega contenuta in Nevan. In un'area a ventaglio di centoventi metri davanti al black saint tutto sarebbe stato devastato sia sul piano fisico che su quello spirituale da una falciante ondata di cosmo oscuro affamato di anime viventi.

    Il cavaliere mise in conto che, quell'azione, non avrebbe migliorato le sue condizioni fisiche ma non riuscì a non pensare alla sua incolumità come una priorità secondaria in una situazione così critica.


    Vergil_Alter_Dock_Icon_by_Carudo
    Nome:Benoit Martius III Dragunov
    Arma: Mietitrice d'anime (Nevan)
    Cloth: Black Gold di Capricorn Lv. VII
    Casta: Black Saint
    Status: Nauseato
    Energia: Nera
    • Super-Sensi Attivi: 6° senso (micro-cosmo), 7° senso (macro-cosmo).
    • Velocità Massima: Velocità della Luce (300.000 Km/sec)
    • Min. Temperatura con abilità adeguata: -273°C
    • Max. Temperatura con abilità adeguata: +4000°C
    • Area d'effetto delle tecniche: 100 metri
    • Si possono congelare/fondere con l'apposito potere le seguenti armature:

    • Bronze Cloth
    • Silver Cloth
    • Scale di Nettuno
    • God Robe
    • Surplici degli Spectre
    • Siver ricostruite di Eris
    • Cloth inventate i cui livelli di resistenza sono conducibili alle precedenti

    Rapporto danni:
    Vista appannata, nausea, torpore fisico.
    Riassunto azioni:
    Dopo aver beccato la sbornia istantanea ed essere bloccato comunico ai miei compagni di sventura che voglio ammazzare la rossa flautista e, scagliandomi su di lei in un balzo potenziato da un esplosione cosmica ai miei piedi (usata anche per liberarmi dalla presa nemica) per scagliarle addosso la tecnica "Blade of Misfortune".

    Schema in prospettiva:
    ///
    Tecniche e Abilità usate:

    -Semplice esplosione cosmica (per liberarsi dalla presa ai piedi)

    -Blade of Misfortune - Злосчастие:
    Il solo suono causato dall'inizio di questa tecnica sarebbe capace di far ghiacciare il sangue nelle vene di qualunque avversario. Lo sguardo del black saint diviene arcigno, violacei bagliori si formano nelle sue iridi. Il braccio destro viene tosto ricoperto da un'alone nero che si prolunga oltre la sua mano generando un'altro dei sinistri aspetti della mietitrice d'anime. Il solo trasportare una simile arma sul piano materiale diviene un'atto terribile capace di scatenare immane potenza. La lama avrà una lunghezza di due(2)metri,ma nonostante la massa potrà facilmente essere brandita dal caster il quale scaglierà un singolo fendente dall'alto verso il basso. Tale movimento scatenerà una fuoriuscita di cosmo e materia spirituale dalla potenza senza eguali, in un angolo di centottanta(180°) gradi e per un' altezza ed estensione di centoventi(120) metri nero cosmo andrà a tagliare qualsiasi cosa incontri sino a ridurla in granelli di polvere. Nel caso un qualsiasi essere vivente venisse in contatto con tale fendente(sia fisicamente, cioè toccato dalla lama, che dalla distanza) riceverà, oltre al danno fisico, un immane supplizio di tipo spirituale atto a devastarne le forze tramite il dolore insanabile dell'anima che viene triturata in minuscole parti. In caso una tecnica fisico-cosmico-elementale venisse a contatto con tale potenza essa verrà spazzata via senza arrestare l'avanzata del nero fendente(valido per energie inferiori).




     
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    Abituarsi alla fine
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    uerra, guerra, sempre e solo guerra, attorno a me solo guerra. Giuro che quando torno butto via l’armatura e vado in vacanza da qualche parte dove nessuno mi possa trovare”.

    Anche se, a dirla tutta, era difficile che, in un mondo difficile dominato dai capricci degli Dei, nessuno lo trovasse. Tuttavia in passato ci furono casi di alcuni cavalieri importanti che, grazie al cosmo, riuscirono a celarsi dal mondo.

    “Devo diventare più asociale di quanto già lo sia ora”.

    Il campo di battaglia era davanti a lui, e di lì a poco avrebbe dovuto affrontare il suo destino. Lanciarsi nella lotta, iniziando a menare fendenti spirituali e cercando di sorprendere il nemico con le sue tecniche non convenzionali, sperando di non incappare in qualche divinità troppo potente. L’esperienza con Surtur gli aveva fatto capire che è meglio non andare troppo oltre le proprie capacità.
    D’un tratto, Freya, schieratasi dalla parte degli uomini, si premurò di avvisare velocemente le persone che aveva vicino di un pericolo imminente.
    Colti alla sprovvista, Aleister, Ben e Drake si voltano per vedere cosa sta succedendo: quello che riescono a vedere è una fitta oscurità, una nube nera emessa da un personaggio strano in armatura appuntita. Il suo cosmo parla per lui: è un essere potentissimo, paragonabile a qualche sorta di divinità, se non è un Dio stesso. D’istinto, i due black saint si coprono naso e bocca non appena la nebbia nera sta per investirli; lo stesso riesce a fare Drake. Purtroppo però Famfrit non è così fortunato: trovandosi molto vicino alla fonte di quel potere oscuro, è il primo a venirne sopraffatto. Nemmeno il demone Calcifer, schieratosi dalla parte dei “buoni”, può fare nulla per aiutarlo; la sua barriera di fuoco, servita per contrastare la nube oscura, riesce a “salvare” solamente i tre sopraccitati.
    La voce di Freya, amplificata in maniera innaturale, risuona nell’ambiente circostante, o più probabilmente nelle loro teste: si rivolge al demone chiamandolo Chernobog, chiedendogli perché, essendo loro dalla parte di Gea, volevano distruggere la terra. La risposta era quanto più semplice possibile: perché ci sono gli uomini.
    Nel poco tempo disponibile, Aleister pensò che non avevano tutti i torti. E’ palese che l’uomo è croce e delizia della terra. Colui che l’ha esaltata su vette inarrivabili e che, allo stesso tempo, l’ha fatta sprofondare nei peggiori abissi. Tuttavia, l’epurazione del genere umano non era un argomento che gli poteva interessare. Anche perché, bene o male, ci era di mezzo anche lui.

    “Oddio, ancora il fanatismo anti-umanitario… Non che noi Black Saints proviamo qualcosa di diverso nei confronti degli dei, però… Ecco, però almeno non ci lasciamo andare a siparietti così teatrali. Credo”.

    Pensieri in libertà a parte, il nero cosmico attanagliava ancora i tre cavalieri superstiti, fino a quando Freya, con un lampo di luce, non riuscì a spazzare via le cupe tenebre, come in ogni capitolo in stile Genesi che si rispetti. Finalmente i tre cavalieri riescono a vedere chiaramente quali siano i loro avversari: una piccola ragazzina dai capelli rossi e dallo sguardo un po’ troppo cattivo per una della sua età ed un tizio gigante, ancora più grosso di Damien.

    “Il solito clichè: quello grande e grosso e quello piccolino che di solito fa più danni. Ci sarà da divertirsi”.

    Non solo: la ragazzina teneva in mano uno strumento musicale, un flauto per essere più precisi.

    “NOOOOOO! UN MUSICO NOOOOOOO!”

    Aleister odiava i musici. Erano i combattenti più infidi; se ne stavano lì suonando il loro strumento, espandendo il suono tramite il cosmo e infliggendo status alterati veramente fastidiosi al nemico. Non erano né combattenti di impatto né persone con poteri in grado di annientarti subito: se la prendevano con calma. Ed ecco che inizia: un suono melodioso e, sicuramente, letale. D’un tratto, Aleister iniziò a sentirsi intorpidito e completamente fuori fase: il mondo attorno a lui iniziava ad apparire sfuocato, la testa girava e le gambe tremavano.
    No, non erano le gambe a tremare: era proprio la terra!
    Mentre la ragazzina lanciava l’attacco, l’altro, quello grosso, pronunciava la parola “Terra” con tono da cavernicolo. E la terra tremò.
    La neve e la roccia cercava di imprigionare le gambe dei tre cavalieri: il più lesto a reagire fu il Black Saint di Capricorn. Sfruttando la telepatia, fece sapere ai due compagni che avrebbe attaccato rapidamente la fanciulla per fermare la musica, o almeno provarci: era compito di Libra e Virgo prendere a calci quello grosso.
    Aleister non sapeva se essere contento o meno: quello grosso era davvero… grosso. Ma la fanciulla era davvero troppo fastidiosa. Come le piccole bambine insolenti che desideri prendere a calci, ma sai benissimo che non puoi. Ecco. Ben era fortunato. Era il sogno di tutti prendere a calci quella bambina. Se non di tutti, sicuramente di Aleister e di Drake.
    Nel frattempo, il misto di fango, neve e roccia rapidamente risaliva l’armatura di Aleister, cercando di bloccarlo completamente. Il suono ancora veleggiava nell’aria, così Black Virgo dovette richiamare le sue energie e la sua concentrazione: con una esplosione cosmica, riuscì a liberarsi di quanto gli si stava arrampicando addosso. Poi, approfittando dell’esplosione da lui generata, che celò la sua figura alla vista del nemico, approfittò per muoversi in avanti controluce, avvicinandosi rapidamente al grosso e grasso nemico.

    “Drake, l’idea è questa: io te lo immobilizzo, te distruggilo con un colpo, se ci riesci. Ah e se proprio vuoi potresti anche usarle quelle armi una volta ogni tanto. Ci faresti un favore”.

    Aleister stese con violenza il pugno in avanti, pronto a colpire con il Black Fist, la sua versione del Fantasma Diabolico: di lì a poco una potente illusione mentale avrebbe colpito il gigante. Con i suoi poteri, Aleister voleva indurre l’avversario a credere che i tendini si sarebbero staccati dalle sue ossa, con indicibile dolore: l’intento? Impedirgli ogni tipo di movimento e lasciarlo alla più totale mercè del cavaliere d’oro. Con la ovvia speranza che Ben avrebbe interrotto quella dannata musica, così da poter permettere loro di combattere al pieno delle forze.


    image
    Aleister - Black Virgo (Lv. VII) - Energia Nera

    Attacco:

    Black Fist - Pugno Nero
    L'esecuzione di questo colpo è piuttosto semplice, ma è da temere per la sua tremenda efficacia.
    Portando un colpo spirituale direttamente alla mente del suo avversario, Aleister è in grado di generare illusioni mentali ed incubi atroci. La natura di queste visioni è mutevole e totalmente a discrezione del cavaliere nero; potrebbe trattarsi di nefasti eventi del passato del suo opponente oppure semplicemente visioni orrorifiche ed apocalittiche, o attinte anche da profezie bibliche o antichi miti. Inoltre, tale attacco non solamente devasta la psiche e il cervello dell'avversario, ma lo indebolisce anche a livello cosmico, poichè enormemente scosso da quanto è stato costretto a vedere.

    Difesa: Una esplosione cosmica per liberarmi dall'attacco del nemico.
    Abilità:
    Masters of Illusion: L’occultismo di base, quello facilmente apprendibile dai manuali oscuri, prevede l’utilizzo di artifici per generare delle illusioni.
    Unendo questa arte con l’estremo potere di un cavaliere, egli è in grado di modificare a piacimento il piano reale, ma non solo: Aleister è anche in grado di generare delle illusioni mentali, intaccando direttamente le cellule celebrali e la psiche dell’avversario.
    La sua abilità illusoria è talmente elevata che, grazie anche all'apporto del suo potente cosmo, i danni provocati a livello illusorio sono talmente elevati che debiliteranno notevolmente l'avversario.

    Status Fisico:
    Intontito per il colpo musicale

    Riassunto: Prendo atto dell'attacco musicale e lascio andare avanti Ben, sperando che riesca a stoppare il suono. A quel punto, mi libero dell'attacco nemico e, sfruttando l'esplosione, mi sposto rapido controluce verso di lui, per poterlo colpire con una illusione mentale.
    Legenda: Narrato, Pensato/Telepatia, "Parlato".



    PS: Ammetto la mia ignoranza, ma non mi ricordo più quale pg ha Lord Drake, se ancora Libra oppure già il toro. In tal caso chiedo scusa per l'errore.
     
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    Drake - Gold Saint di Libra - Energia Nera
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    Avete mai avuto la sensazione di vivere qualcosa di cui non riuscite a comprendere a fondo il senso?
    Si, certo, Drake nelle ultime ore era sopravvissuto all'impossibile, affrontando dei, titani e quant'altro la mente contorta di qualche folle avesse preparato per lui. Ci era abituato ormai, in quella sua vita piena di controsensi e lati oscuri.
    In quel frangente, però, era come giocare ad un videogame in cui Drake controllava se stesso dietro ad uno schermo. Come per la realtà virtuale, egli era presente con la mente, ma il corpo faticava ancora ad abituarsi a quei continui cambi di ambientazione.
    Ecco infatti puntuale un nuovo evento, una nuova prova. L'invito a mettere una mano sul volto per sfuggire a qualcosa di impercettibile e...la perdita di un compagno (ancora!).

    Cosa?
    No, non ancora.
    B A S T A !


    La voce di Drake risuonò in quello che sarebbe presto diventato un campo di battaglia, in cui molti avrebbero ancora perso la vita. Quelle parole fuoriuscirono dalle furenti labbra del ragazzo dopo che quell'essere che sembrava certamente non umano salvò quasi tutti i presenti da una fine certa. Tutti tranne uno: il cavaliere dell'Acquario.
    Non un'altra volta, non ancora. Non poteva più sopportarlo.
    Dopo aver visto cadere in battaglia il sacro Leone spinto da un indomito spirito di sacrificio, Drake non poteva sopportare altre perdite. Compagni o altri cavalieri che lottavano per uno stesso obiettivo non avrebbero più dovuto soffrire in quel modo.
    Il Custode dell'Equilibrio, colui che è l'ago della bilancia nella perenne lotta tra luce e tenebre, aveva il dovere di intervenire in modo decisivo. L'occasione non tardò ad arrivare.
    Il nemico divenne improvvisamente chiaro e ben definito. Tutto accadde così in fretta che Drake non riuscì nemmeno a capire cosa realmente stava accadendo. Il suo enorme spirito di osservazione e analisi, però, permise al ragazzo di capire dove le armi di Libra avrebbero dovuto colpire.
    Cavalieri d'oro che combattono fianco a fianco con le nere controparti; che incredibile scherzo del destino.
    La sacra Bilancia, l'oscuro Capricorno e la Vergine di tenebra. Tutti uniti sotto un unico stendardo, come due eterni nemici che si uniscono per affrontare una minaccia ben più grande. Per di più i due nuovi compagni d'arme si conoscevano e avevano avuto modo in passato di "conoscersi" in diverse circostanze.
    La mente vagò più veloce delle parole, mentre una strategia fu elaborata per sconfiggere il loro nuovo obiettivo. Due sconosciuti nemici: una ragazzina con l'insidioso potere delle note e un enorme energumeno palesemente legato all'elemento terra. La piccola non si lasciò sfuggire l'effetto sorpresa e con un'infida tecnica musicale destabilizzò corpo e mente dei cavalieri. Un senso di nausea e spossatezza sembrò agguantare in una morsa mortale tutti i presenti. Per di più l'altro avversario diede sfoggio delle sue abilità tentando di bloccare i movimenti altrui mediante l'utilizzo del suo elemento.
    Era necessario agire. In fretta.
    In un lampo il nero Capricorno fece la prima mossa, probabilmente spinto anch'egli dall'impulso di porre fine in fretta alla battaglia. Il cavaliere della Vergine fu il secondo, consigliando una strategia alla sacra Bilancia. Drake fu il più lento a reagire, rallentato dalla mancanza di informazioni che gli impediva di avere un quadro limpido della situazione.
    Dopo la rabbia, a denti stretti fu pronunciata una sola parola che, infuocata dallo sguardo scarlatto, lasciò le labbra del Custode dell'Equilibrio.

    Silenzio.

    Era fuori di se, tanto da azzittire il consiglio mentale di Aleister.
    La decisione era stata presa, ma il suo orgoglio prevalse ancora una volta. Non si sarebbe accontentato di un solo bersaglio, bensì avrebbe aiutato gli attacchi di entrambi i compagni con la propria inarrestabile potenza. Un conato di vomito fu il preludio al risveglio dal torpore, con il corpo che si irrigidì per dare un solo attimo di lucidità prima dell'attacco. Le mani si serrarono marmoree su entrambe le spade che, in un istante, vennero conficcate a terra. La loro potenza generò un'onda d'urto abbastanza potente per liberare gli arti inferiori dalla terrosa morsa nemica e permise a Drake di spiccare un salto. Facendo leva sulle vigorose braccia, Il Custode dell'Equilibrio infuse poderoso cosmo nelle armi per darsi lo slancio. Il suo corpo schizzò nel cielo come una freccia inarrestabile, mentre il potere del Dragone lo avvolse impetuoso. Una volta raggiunta un'altezza di circa cinque metri, le spade vennero richiamate al corpo per generare uno dei colpi più potenti a disposizione del cavaliere. Provate a pensare ad un Drago Nascente scagliato con il supporto delle armi di Libra. Il già mortale drago si trasformerebbe in un affondo quasi inarrestabile.
    Fu proprio quello che accadde.
    Concentrando il cosmo in entrambe le mani, Drake scagliò due poderosi draghi verso i nemici, lanciando con essi le due dorate spade. La prima offensiva aveva lo scopo di annientare definitivamente il musico dopo il più veloce affondo del Capricorno, mentre il secondo avrebbe cercato di colpire l'energumeno alla sprovvista grazie all'aiuto di Aleister.

    Il destino stava per compiersi.
    La luce e le tenebre si unirono in quella danza di morte per difendere il futuro dell'umanità.



    Drake - Gold Saint di Libra - Energia Nera


    Riassunto
    Post un po' contorto, lo ammetto. Ma l'effetto era proprio voluto ^^ In pratica volevo riportare all'interno del post la confusione che Drake ha in testa (se avete presente il percorso che ha fatto nella quest, capirete che al momento è un po' scombussolato e ci capisce un po' poco ^^).
    Per il resto, come al solito, Drake fa di testa sua. Invece di ascoltare la strategia degli altri, decide autonomamente cosa è meglio fare. Accecato dalla rabbia per la perdita dei compagni, da fondo al suo potere e alle due armi per supportare entrambi i cavalieri neri. Scaglia due dragoni rafforzati dalle spade contro i due nemici in modo tale da non dare un attimo di respiro agli avversari.
    @Ita: nella quest ho Libra, dato che è cominciata ormai due anni fa ^^ Toro lo sto prendendo adesso ^^

    Condizioni
    Stordito dalla musica.

    Abilità
    -

    Tecniche
    Colpo Segreto del Drago Nascente:
    Tecnica caratteristica principe del cavaliere della settima casa. Ormai al Grande Tempio tale attacco è conosciuto come uno dei più insidiosi. Convogliando parte del cosmo nel braccio un possente drago verrà scagliato come offensiva. Questo, generato dal dorato cosmo plasmato, si avventerà con un moto vorticoso verso il nemico travolgendo ogni cosa. Il particolare modo in cui viene scagliata la tecnica permetterà di creare numerosi problemi nella difesa avversaria, se colpita. Inoltre grazie alla telecinesi la direzione del colpo può essere variata in qualsiasi momento, spostando per esempio il fulcro dell’attacco da frontale a laterale. Il Drago Nascente potrà essere eseguito dalla distanza oppure utilizzato in uno scontro fisico attraverso un pugno diretto o, meglio ancora, un uppercut.
    Tale tecnica può essere supportata dall'inusitata forza delle armi di Libra. Combinando il travolgente Drago con uno di queste sacri costrutti, il colpo aumenterà il proprio potere offensivo a dismisura, ottenendo altresì le proprietà dell'arma a cui è fuso. Per esempio scagliando dalla distanza un Drago Nascente con al suo interno la spada, l'offensiva potrà arrecare danni da cosmo e da taglio, nonché raggiungere livelli di potenza difficilmente contrastabili.

     
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    I Cavalieri di Gea

    Ragazzi siamo al capolinea. Voglio che risolviate questa questione una volta per tutti. Damien in un ultimo scatto di sacrificio ucciderà Zmaj il cavaliere della Terra, perdendo la vita. Freiya e Calcifer invece si occuperanno di Chernobog ma ad un certo punto si troveranno nei guai e avranno bisogno d'aiuto: In questo caso il primo a postare sarà anche il salvatore della Dea e il secondo dovrà finire la sacerdotessa musica. Sempre il primo a postare definisce i termini della morta di Damien e le mosse dei due PNG Freiya e Calcifer. Dopodiché ci sarà solo il gran finale per tutti. Se Italian vorrà postare mi farà un grosso piacere, al momento l'avete semplicemente perso di vista.

    Sentitevi liberi di usare un power up energetico valido solo per questo turno concessovi da Freiya.

    [Questo layout è stato sostituito in data 8/6/14 per problemi tecnici]



    Edited by ~S i x ter - 8/6/2014, 18:08
     
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    Il braccio dell'eretico per la vita della dèa

    L'impatto fu micidiale. Persi di vista i propri compagni nel fragore della battaglia, Ben, che s'era avventato con una delle sue tecniche più terribili contro la ragazzina col flauto, chiuse gli occhi per un paio di secondi mordendosi il labbro inferiore con forza e ringhiando. Il braccio destro tremava, i nervi, pressati dall'emissione cosmica e spirituale vennero colpiti da un lieve shock che diede lui la sensazione di una scossa elettrica che gli percorreva dal gomito ai polpastrelli causando un involontario spasmo delle falangi che chiusero la mano a pugno. L'annullamento momentaneo della vista, dovuto al bagliore delle deflagrazioni cosmiche troppo vicine acuì i suoi sensi giusto in tempo per sentire il grido del giovane uomo che affiancafa Freiya.

    Espansa, la sua coscienza percepì lo sforzo fisico e spirituale di Damien, vedeva nella sua mente il gigante della terra ed il guerriero come due scintille cosmiche che, statiche, si sfidavano ad emettere quanto più bagliore possibile in mezzo ad una miriade di altre scintille dal colore diverso. Vi era la luce accecante color ocra del gold della bilancia sopra di loro, bruciava di rabbia con luce fremente, diramando due lunghi fasci gialli, uno dei quali andava verso la luce dell'enorme servo di Gea.

    Nell'apoteosi dello scontro tra Zmaj e Damien la luce s'affievolì ed il capricorno nero aprì gli occhi solo per guardare l'uomo trapassare il corpo del gigante, già colpito dalla spada del cavaliere d'oro di libra, con un singolo e concentrato pugno in pieno petto, il bestione, adirato ma morente, sfruttò la sua ultima stilla di vita per compiere la sua vendetta. Non più un cavaliere della terra ma un fantasma vendicatore s'abbattè sul corpo di un oramai vicino alla fine Damien. La rapidità dell'istante e l'onda d'urto che fece arretrare di almeno qualche metro il cavaliere nero gli impedì di scattare prontamente per recuperare almeno le spoglie del giovane uomo, il quale venne colpito dalle massicce braccia di Zmaj che si gettarono sulle spalle del proprio bersaglio spaccandole facendogli così afflosciare le braccia frantumate ed inerti lungo il corpo prima di cadere al suolo morto.

    Uno scossone del suolo decretò la fine di quello scontro mortale per entrambi i contendenti, Ben scosse il capo pronto ad una rapida risoluzione ma prima ancora d'agire l'urlo di Freiya superò il suono della battaglia, la dèa, affiancata dal demone Calcifer infranse l'aria ed il rumore della guerra col suo grido di dolore. Lacrime sporche di sangue e polvere rigarono il suo volto mentre rotolò al suolo, gettata in terra dal tetro Chernobog. La fiamma di Calcifer divenne bluastra e debole sotto i colpi dell'oscuro cavaliere di Gea, pronto a far mattanza per permettere al Ragnarok di aver fine come profetizzato. Senza traccia del cavaliere della vergine nera, il mietitore agì spinto dall'istinto. Piroettando sui talloni si girò verso Chernobog scagliandogli contro un paio di fendenti, fiacchi ed indeboliti dall'uso del colpo precedente che aveva visto come bersaglio la flautista di Boruta, i colpi si infransero contro una veloce difesa posta dal cavaliere della divinità antica nel giusto lasso di tempo utile a Ben per raccogliere dal suolo Freiya e farsi saltare su di una spalla dal piccolo e vicino alla morte demone di fuoco.

    Allontanatevi ora!
    Allontanatevi ora!

    Gridò alla nordica incarnazione divina lanciandola lontano da Chernobog conscio del fatto che il cavaliere dall'affilata armatura stava preparando la sua offensiva. Sentì il cosmo del servo di Gea crescere a dismisura e gonfiarsi come un pallone pronto ad esplodere, Calcifer, testardamente restò aggrappato con tutte le sue forze alla punta dello spallaccio destro della black cloth, la sua vocina stridula arrivò all'orecchio di Ben lasciandolo stupito:

    Noi restiamo con te, cavaliere nero...ci devi un favore...

    Riferendosi all'imprigionamento di Loki, Calcifer strinse aconr più forte il suo corpo, ridotto ad un lumicino, all'armatura del mietitore, il quale decise di portare con sè il demone in quella che, data la scarsità di forza e l'inadeguatezza della sua potenza, sarebbe stata l'ultima battaglia. Resistendo ad un colpo di puro cosmo che quasi gli spezzò la schiena, Ben si voltò in viso all'imponente e terribile avversario.

    E' ora che anche il nostro destino si compia, black saint.

    Dolorante e stanco il mietitore chinò leggermente il capo lasciando in ombra gli occhi, presi da uno scintillìo violaceo. Nevan si stava manifestando come un alone di energia attorno al braccio destro che ancora tremava preso da spasmi. Annuì leggermente mentre Calcifer quasì scivolò lungo il suo braccio.

    Demone, tu ti nutri di qualsiasi cosa bruci, vero?
    Demone, tu ti nutri di qualsiasi cosa bruci, vero?

    Condividendo pensieri e anima Nevan ebbe un sussulto appena percepì cosa passasse per la mente del suo possessore e così tentò di fermarlo

    No...don't do this. Don't do this to us.

    Ben la zittì chiudendo il pugno, reprimendola leggermente e guardò Calcifer che annuì confuso.
    Con un gesto rapido e violento il mietitore di Death Queen lasciò cadere la protezione dell'avambraccio destro scoprendone la carne bianca e la mano lorda di sangue.

    Facciamo, dunque, un patto, demone. Tu mi darai la tua energia per aiutarmi a sconfiggere questo bastardo ed io ti darò il sostentamento per vivere. Se ne usciamo vivi entrambi il nostro patto sarà sciolto. Che ne dici?
    Facciamo, dunque, un patto, demone. Tu mi darai la tua energia per aiutarmi a sconfiggere questo bastardo ed io ti darò il sostentamento per vivere. Se ne usciamo vivi entrambi il nostro patto sarà sciolto. Che ne dici?

    Forse perchè toccato nella sua natura demoniaca, forse perchè messo all'angolo il piccolo demone codardo che aveva imprigionato un dio accettò silenziosamente e si avventò sul braccio di Ben Martius, il quale iniziò a sentire le fiamme bruciare la sua carne. Il risultato di quella tortura ardente fu un grido, ma non di dolore, bensì di guerra, un ululato da brivido che preannunciò lo scontro di un uomo e di un demone contro Chernobog.

    Il cavaliere di Gea, stupito dalla reazione del suo avversario indietreggiò di mezzo passo e poi liberò il suo cosmo contro quell'uomo così folle. Lame di energia nera avanzarono contro il capricorno nero che, caricando a capo basso, gridava divorato in parte da Calcifer, il quale crebbe a dismisura sotto forma di fiamma demoniaca attorno al braccio che stava consumando.
    L'energia congiunta dei due attutiva i colpi del servo di Gea ma la corruzione portata da essi andava ad intaccare le parti scoperte del corpo dell'uomo infliggendo ulteriori supplizzi a quello che s'era auto-imposto al fine di diventare in grado di affrontare quella sfida.

    Muori, pazzo!


    Furono le ultime parole del guerriero dall'affilata armatura di Gea mentre un invasata bestia nera dall'elmo cornuto gli si avvicinò ad un palmo di naso colpendo con tutta la forza del suo cosmo, della mietitrice e del demone Calcifer il suo ventre. La corruzione esalò in aria come un fumo denso pregno di granelli scuri e sfavillanti, il fuoco di Calcifer venne inghiottito da essa così come il braccio del mietitore, pochi secondi dopo un fiume di sangue scarlatto invase il corpo di uomo e demone bagnandoli da capo a piedi e ponendo fine al loro patto con la disfatta del nemico.

    Freiya osservò dalla distanza la scena, ancora sotto shock per la morte di Damien e turbata per la follia mostrata da quell'umano. Un nemico degli dèi che aveva immolato sè stesso anima e corpo pur di salvarne uno per una causa superiore, no, non un uomo, una bestia nera! Una terribile e grottesca dimostrazione, simile ad un terremoto o uno tsunami contro cui la logica di una mente lucida può ben poco.


    Vergil_Alter_Dock_Icon_by_Carudo
    Nome:Benoit Martius III Dragunov
    Arma: Mietitrice d'anime (Nevan)
    Cloth: Black Gold di Capricorn Lv. VII
    Casta: Black Saint
    Status: Invasato
    Energia: Nera
    SPOILER (click to view)
    • Super-Sensi Attivi: 6° senso (micro-cosmo), 7° senso (macro-cosmo).
    • Velocità Massima: Velocità della Luce (300.000 Km/sec)
    • Min. Temperatura con abilità adeguata: -273°C
    • Max. Temperatura con abilità adeguata: +4000°C
    • Area d'effetto delle tecniche: 100 metri
    • Si possono congelare/fondere con l'apposito potere le seguenti armature:

    • Bronze Cloth
    • Silver Cloth
    • Scale di Nettuno
    • God Robe
    • Surplici degli Spectre
    • Siver ricostruite di Eris
    • Cloth inventate i cui livelli di resistenza sono conducibili alle precedenti

    Rapporto danni:
    Leggero torpore, ustione di terzo grado al braccio destro ancora in atto, gambe doloranti.
    Riassunto azioni:
    Dopo aver visto morire Damien, pace all'anima sua, alzo i tacchi e scaglio due fendenti deboli per distrarre Chernobog così da spostare lontano Freiya e farmi afferrare da Calcifer. Debole, ferito e stanco non sono in grado di sconfiggere il marmittone della mamma terra così decido di fare un patto con Calcifer. Il mio avambraccio destro per la sua partecipazione nella lotta. Fatta questa pazzia, non ho perso il braccio ma consideratelo pure bruciato e messo molto male, mi scaglio contro Chernobog incassando un bel pò di fendenti per poi trappasargli lo stomaco ed il petto con il braccio, naturalmente potenziato da mietitrice e fuoco di Calcifer.

    Schema in prospettiva:
    ///
    Tecniche e Abilità usate:


    ~The Reaver

    La Mietitrice D'Anime:
    La lama insita nel corpo del Black Saint è chiamata "La Mietitrice", arma del cavaliere nero, il quale è l’unico in grado di controllarne il potere, con cui riesce a falciare a livello fisico e spirituale ciò che incontra con poderosi fendenti che possono colpire anche a distanza essa comprende due grandi poteri che si presentano sul piano materiale e spirituale. Sul primo piano, ovvero quello materiale l'arma assume le sembianze di una lama cosmica o semplicemente resta insita nel corpo del possessore rendendone percepibili solo i fendenti(come per excalibur del cavaliere della decima casa dello zodiaco) mentre sul secondo piano, ovvero quello spirituale, si presenta come una avvenente figura eterea femminile, essa è Nevan, il vero spirito della mietitrice percepibile solo da chi è dotato di poteri di tipo spirituale e da chi è defunto o in punto di morte. I colpi dal potere fendente sono presenti sul piano fisico e danneggiano anche lo spirito, non sarà comunque possibile effettuare colpi di natura puramente spirituale.

    La Lama Nera:
    Il black saint è in grado di generare dai suoi arti lame di cosmo, in grado di perforare e lacerare anche difese molto alte(ad es. lo scudo del dragone), il suo cosmo ha la stessa peculiarità offensiva, Creato da accumulo di cosmo direttamente negli arti ,un potente subisso di lame energetico viene scagliato verso il bersaglio, l'arma può anche manifestarsi al di fuori del corpo del black saint sottoforma di lama cosmica di colore nero o blu scuro. Si vocifera che ogni volta che quest'arma vien a presentarsi sul braccio del portatore essa emette uno stridente urlo come di anime in agonìa .Le lame di color nero sono fatte di cosmo incredibilmente caldo e costituito da un getto continuo di energia, le lame sono in grado di causare perforazione in quasi tutti corpi, creando ampi squarci larghi ben più dell'emanazione stessa dove riesca a colpire con successo. Distrugge la materia per scoglimento dei legami molecolari oltre che per perforazione e lacerazione, questa sua qualità lo rende ideale anche per distruggere eventuali tecniche avversarie tangibili, lacerandone la stessa consistenza molecolare(solo energie inferiori)ogni danno fisico inflitto ad un essere vivente tramite quest'arma renderà la ferita estremamente dolorosa e ne conseguirà una copiosa perdita di sangue quasi innaturale capace di indurre nella vittima un rapido dissanguamento in poco tempo.

    La Primula Rossa:
    Come per la sua controparte del mondo materiale essa è capace di un potere dilaniante atto a dilaniare l’anima dei propri avversari cosicchè ogni colpo portato con essa debilita lo spirito, ogni volta che strappa via una vita emette grottesche risate o il suono di un violento orgasmo femminile, l'arma ha una personalità propria che influisce anche sul corpo e sullo spirito del portatore apportando mutazioni intrinseche non percepibili all'esterno, la Mietitrice ,infatti, agisce sul cerebro del portatore donandogli la possibilità di percepire una presenza spirituale vivente e non nelle sue vicinanze rendendo il portatore stesso capace di vedere gli spiriti(qualità del tutto scenica utilizzabile solo in ruolate); in più dà la capacità di sottrarre agli esseri viventi quantità di spirito al solo tatto o a distanza, infliggendo quindi dolore spirituale e indebolendo oltre che distruggendo la pura materia eterea. La mietitrice dona al suo possessore una vita più lunga e una giovinezza stabile tenendo il suo aspetto come nel momento in cui egli ha unito il suo corpo ad essa dandogli anche possibilità di resistere a determinati attacchi atti a strapparne l'anima dal corpo, a lungo andare la lama corrompe lo spirito del portatore al punto da imporgli uno stato di "fame spirituale" in caso si faccia abuso del potere della stessa.

    (Abilità per i fendenti)


    Kusarikku's Mark - эмблема - Marchio di Kusarikku:

    Nella mitologia mesopotamica Kusarikku (Pesce-Ariete) era rappresentato dietro la schiena dei guerrieri e dei cultisti come simbolo di forza, coraggio grandezza di spirito. Il corpo del black saint verrà costantemente avvolto da cosmo e potere spirituale, sulla schiena e sulla fronte apparirà un pentacolo con al centro il simbolo del capricorno e il corpo risente di un ben visibile aumento muscolare. Il nero cosmo e il potere della mietitrice avvolgerà il corpo del black saint offrendo una ottima protezione fisico/cosmica/eterea, questa difesa renderà l'ntero corpo del capricorno nero una lama tagliente capace di lacerare e debilitare anche lo spirito consentendo al guerriero di diventare un ostico avversario nel corpo a corpo e un imponente ostacolo da abbattere nel combattimento a distanza.

    (Offensiva finale)


     
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    Drake - Gold Saint di Libra - Energia Nera
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    Ogni cosa deve finire.
    Ogni cosa prima o poi termina lasciando dietro di se un ricordo più o meno indelebile.
    Ogni cosa, si, ma è il tempo a fare la differenza.

    Quel giorno, in quel terribile luogo, qualcosa avrebbe finalmente concluso il suo corso: le vite di molti uomini, donne, demoni, dei; ma non loro. Loro avrebbero resistito fino alla fine perché, forse, quello era il loro destino.
    Non era ancora il tempo di recidere il filo che le Parche custodiscono come un tesoro. Quel piccolo filamento che, immerso nella matassa di tutti gli esseri viventi, teneva ancora in vita quei tre sventurati cavalieri. Tra di loro l'unico a brillare sfavillante come una stella era proprio Drake, accompagnato da due combattenti così coraggiosi e indomiti quanto diversi.
    Quando mai si erano visti cavalieri d'oro e cavalieri neri duellare per uno stesso motivo?
    Beh, molto raro. Forse impossibile.
    Tutti, però, stavano proteggendo qualcosa di comune. Quel qualcosa che permette a tutto e tutti di sopravvivere: la Terra. Il Ragnarok avrebbe voluto inghiottire tutto con la sua inarrestabile profezia di condanna, ma un manipoli di valorosi e folli guerrieri lo stava impedendo a costo delle loro stesse vite.

    Forzaaa!

    Nonostante non fosse nelle condizioni migliori, una voce si innalzò nel campo di battaglia. Era l'urlo della Sacra Bilancia, custode delle dodici armi devote alla Dea Atena.
    Qualcosa, però, era cambiato.
    Dal polverone generato dalla furente lotta, un crine bianco spiccò come una macchia candida in un mare scuro come la pece. I capelli di Drake si erano completamente scuriti: Sargantas era tornato.
    Sargantas, si proprio lui. L'angelo caduto da cielo, l'intransigente condottiero che un tempo dominava le schiere celesti. Nei momenti più bui quel lato del carattere emergeva e prendeva il sopravvento, cancellando l'umanità dal suo animo.

    Ancora sospeso in aria, il ragazzo ricadde elegantemente sui propri piedi. Il Capricorno, intanto, si scagliò subito all'attacco del nemico con una strategia alquanto strana ma efficace.
    Una poesia per gli occhi.
    Lo spirito guerriero di Sargantas si rinvigorì ancora di più, cercando di concentrare le ultime energie rimaste per un attacco mirato e devastante. Il suo obiettivo sarebbe stata la ragazza con l'abilità della musica, che già lo aveva debilitato con il suo suono. Fortunatamente anch'ella non era rimasta illesa dall'ultima offensiva combinata, riportando una profonda ferita ad una gamba. In poche parole: l'avversario ora aveva evidenti difficoltà di spostamento ma poteva ancora suonare.
    E la controffensiva nemica non si fece attendere.
    La ragazza portò nuovamente il flauto alla bocca, ma questa volta tutto andò diversamente.
    Asciugandosi del sangue dalla fronte, lo spietato Sargantas allungò entrambe le braccia facendo partire un colpo telecinetico indirizzato alle mani della giovane. Con una pressione incredibile spezzò contemporaneamente tutte e dieci le dita dell'avversario, generando un rumore così terrificante da far venire i brividi. Con un urlo di dolore il flauto cadde a terra e, quando il tonfo dello strumento si sentì sul suolo, il piede del cavaliere di Libra lo spezzò di netto dopo aver compiuto un fulmineo scatto alla velocità della luce.
    Quello fu il preludio della fine: il Colpo Segreto del Drago Nascente.

    Aaaaah!

    Sargantas fece perno sulla gamba per poi scagliare un montante all'altezza del mento nemico. La potenza fu incredibile, mentre un enorme Drago dorato travolse il corpo ormai inerme della giovane mettendola definitivamente fuori combattimento.

    Anf...

    Subito dopo, il corpo del Custode dell'Equilibrio cedette dallo sforzo; le ginocchia parvero addormentate quando, con un tonfo sordo, trascinarono il ragazzo a terra. Le mani si appoggiarono per non cadere completamente, mentre i capelli tornarono scuri e l'umanità ritrovata. Gli occhi scarlatti cercarono di scorgere il susseguirsi degli eventi, ma era tutto così difficile.

    E' finita!?

    Un'affermazione che al contempo era una domanda.
    Era tutto davvero finito o il Ragnarok avrebbe preso nuovamente il sopravvento?
    Drake non poteva saperlo ma, fiero e soddisfatto del momentaneo risultato, alzò un ginocchio come a beffarsi della morte. Richiamò a se un Tridente per poi utilizzarlo come sostegno alla posizione inginocchiata.
    Ansimando continuò a guardarsi attorno, in attesa di scorgere i suoi compagni di lotta per festeggiare la vittoria o sacrificarsi definitivamente per la salvezza del Mondo.



    Drake - Gold Saint di Libra - Energia Nera


    Riassunto
    Ragazzi, ho ruolato di nuovo Drake e devo dire che non è andata così male.
    In pratica, dato che potevo essere auto-conclusivo: spezzo le dita al musico dopo aver risvegliato il lato angelico e spietato di Drake (Sargantas), per poi stenderla con un Drago Nascente dritto al mento. Infine mi accascio al suolo sorretto da un'arma di Libra in attesa di capire se è tutto finito oppure no.

    Condizioni
    Stremato.

    Abilità
    Telecinesi:
    Potere che rappresenta l'antitesi dell'inusitata forza fisica che caratterizzò il periodo angelico. Se nei cieli l'ineguagliabile prestanza muscolare sosteneva le azioni di Drake ora, nonostante il fisico sia comunque perfettamente allenato, è la forza mentale a rendere letale il cavaliere custode della Settima Casa. Questo nuovo potere è rappresentato dalla telecinesi. La telecinesi è forse l'abilità più versatile e potenzialmente più fatale che un cavaliere può avere, o quantomeno è quella più particolare. I poteri telecinetici vengono considerati come "paranormali", cioè che superano la normalità di un cavaliere. La telecinesi a livello etimologico significa movimento causato dall'anima, quindi è la capacità di muovere con l'ausilio del solo potere mentale o spirituale. Drake sarà dunque in grado di:
    - Colpire oggetti con attacchi invisibili. A seconda della forma che si da a questi attacchi possono essere attacchi contundenti, taglienti, perforanti. Tali proprietà potranno altresì essere trasferite ai normali attacchi fisici (pugni, calci, ecc.) quando supportati dalla telecinesi.
    - Agire direttamente su un corpo organico od inorganico cercando di manipolarlo nei modi più diversi, come stritolare, schiacciare, paralizzare, ecc.
    - Agire su emanazioni energetiche, cosmiche e loro derivati, attraverso il movimento indotto alle particelle che la compongono, potendo cercare di disperderla, deviarla o rispedirla al mittente.
    - Agire su se stesso permettendo di levitare e muoversi agevolmente in aria.
    - Controllare la cloth (o parti di essa) a distanza.
    - Teletrasportarsi.

    Tecniche
    Colpo Segreto del Drago Nascente:
    Tecnica caratteristica principe del cavaliere della settima casa. Ormai al Grande Tempio tale attacco è conosciuto come uno dei più insidiosi. Convogliando parte del cosmo nel braccio un possente drago verrà scagliato come offensiva. Questo, generato dal dorato cosmo plasmato, si avventerà con un moto vorticoso verso il nemico travolgendo ogni cosa. Il particolare modo in cui viene scagliata la tecnica permetterà di creare numerosi problemi nella difesa avversaria, se colpita. Inoltre grazie alla telecinesi la direzione del colpo può essere variata in qualsiasi momento, spostando per esempio il fulcro dell’attacco da frontale a laterale. Il Drago Nascente potrà essere eseguito dalla distanza oppure utilizzato in uno scontro fisico attraverso un pugno diretto o, meglio ancora, un uppercut.
    Tale tecnica può essere supportata dall'inusitata forza delle armi di Libra. Combinando il travolgente Drago con uno di queste sacri costrutti, il colpo aumenterà il proprio potere offensivo a dismisura, ottenendo altresì le proprietà dell'arma a cui è fuso. Per esempio scagliando dalla distanza un Drago Nascente con al suo interno la spada, l'offensiva potrà arrecare danni da cosmo e da taglio, nonché raggiungere livelli di potenza difficilmente contrastabili.

     
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    This is the End of the world as we Know It... But I'm feel fine
    "L
    a decisione è stata presa: questo è il mio ultimo combattimento. Qualsiasi cosa accada”.

    Nonostante il clamore della battaglia, Aleister riusciva a mantenere il sangue freddo, in modo tale da lanciarsi in piani e programmi futuri. Il rischio che perdesse la vita in quel duello con gli Dei era davvero elevato: ciò nonostante non riusciva a non essere se stesso. Il controllo della sua vita, l’autonomia… Valori per lui fondamentali, che lo facevano sentire libero: talmente libero da non poter tollerare che la sua fragile esistenza venisse condizionata da una divinità nordica, di cui, prima d’ora, aveva sentito parlare solamente nei libri.
    Questa avventura, se possiamo definirla tale, era cominciata nel peggiore dei modi: era stato distolto dal suo fecondo ozio nella biblioteca della Death Queen Island dall’arrivo di Surtur, demone di fuoco e messaggero dell’apocalisse. E, tra tutti i Black Saint presenti, lui era quello ad aver avuto la peggio: perché Gabriel, Candice e Ben in qualche modo erano riusciti ad opporsi; lui invece, pur lottando strenuamente, era stato scelto dal demone come ospite, venendo posseduto dalla entità malvagia.
    Non sapeva come valutare la cosa: doveva sentirsi un debole, poiché era stato scelto come abbordabile da Surtur, oppure doveva sentirsi onorato per essere il prescelto di un dio? In verità Aleister non voleva assolutamente dare giudizi su ciò: ci si era trovato in mezzo ed in qualche modo ne era uscito. Questo era più che sufficiente.
    Dopo mille peripezie, dopo una tremendo viaggio in un universo mentale e illusorio, dove ha dovuto combattere i demoni del suo passato – un terribile cliché nelle guerre tra cavalieri, non c’è che dire: le divinità non brillano certamente per originalità – aveva ripreso possesso del suo corpo terreno, perdendo però la memoria. Perché, in situazioni estreme come queste, non si può pretendere che vada tutto liscio.
    Ma, nonostante questa ennesima avversità, Aleister aveva abbandonato la comoda vita rurale del nord, con ragazza al seguito pronta a prendersi cura di lui, per ritornare in battaglia, dopo aver recuperato i suoi incredibili ricordi. Che fortuna. Il sogno di tutti, oserei dire.
    E così si è trovato catapultato in battaglia, affiancando una divinità benigna, smaniosa di difendere la terra, uniti insieme ad alleati e nemici per combattere gli dei cattivi. Non era un destino che aveva scelto lui.
    Fu in quel momento che si rese conto dell’incredibile paradosso dell’essere un Black Saint: cavalieri che si ritenevano liberi da qualsiasi vincolo divino, sempre fieri nel rivendicare la propria autonomia, che si rivelano però impotenti di fronte a schermaglie tra dei. Che serve mettere d’innanzi a se il proprio ego se poi si rischia la vita in questo modo?

    “Noi non siamo i baluardi difensori di questa terra. Questa non è la mia guerra. Questa non è la mia battaglia”.

    La visuale attorno a se era terribile: le uniche informazioni che poteva dedurre provenivano direttamente dal cosmo dei suoi compagni... E che diavolo, stava davvero succedendo qualcosa di grosso! Improvvisamente il cosmo di Ben Martius divampò, come se stesse ardendo per la lotta, trovando in essa la sua pienezza: assieme al familiare cosmo nero, brillava un altro cosmo che aveva imparato a conoscere in prima persona, vale a dire quello di Calcifer. Che cosa stavano davvero combinando?! Nevan, la mietitrice, urlava stridula in un misto di rabbia ed esasperazione, mentre il suo padrone si lanciava testa bassa all’attacco di... Chernobog?!

    “Non può sfidare così un Dio...”

    Aleister però non sapeva dell’aiuto fondamentale di Calcifer, utile a pareggiare i conti, per lo meno in questo frangente.
    Nel mentre, il cavaliere d’oro della Bilancia, dopo averlo zittito, ha mandato al diavolo le sue secolari tradizioni, utilizzando, finalmente, le armi in dotazione della sua cloth per chiudere rapidamente la contesa. Ne era quasi certo, nonostante il fumo e le esalazioni oscuravano la sua vista. Avvertiva, però, l’impeto del Drago abbattersi sulla ragazzina, e l’unione tra il Drago nascente ed una delle dodici armi non poteva lasciare scampo.
    Ancora l’esito della battaglia era incerto: vivere o morire era questione di attimi. Dipendeva tutto dall’esito dei colpi dei suoi due compagni.

    “Ebbene, forse per una volta rimango in disparte a guardare. Me lo devono, dopo che Surtur si è impossessato di me”.

    E invece no.
    No perché, non appena i miasmi iniziano a diradarsi, una figura dorata si avvicinava in modo alquanto bizzarro a Freya. Partendo dal presupposto che ricordava la divinità lanciatasi in battaglia in prima linea, e che quindi ignorava il motivo per cui fosse stata portata, esanime, al sicuro, la parte più inquietante della vicenda è sicuramente data dal fatto che QUELLO era il Cavaliere D’oro dell’Acquario, morto qualche minuto prima. La sua andatura poi era più simile a quella di uno Zombie assetato di sangue, piuttosto che di un cavaliere pronto a difendere qualcuno o qualcosa che si ha a cuore.
    La situazione era sinistra: il cosmo di Famfrit era contaminato. Bisognava procedere, senza fare troppe domande.
    Nonostante la stanchezza, nonostante il tedio che questa battaglia aveva provocato in lui, Aleister espanse il cosmo al massimo in maniera rapidissima, caricando una bordata spirituale impressionante, senza tener conto del dispendio di energia che questo gli avrebbe provocato. Perché, se tutto andava per il meglio, avrebbero vinto loro; altrimenti sarebbe morto, ed è inutile morire pieno di energie.
    Così pose rapido le mani di fronte a se, congiungendole per formare un triangolo, con lo spazio venutosi a creare utilizzabile come un mirino: dal mirino, partì un lampo di luce iridescente, mentre rapidamente il colpo spirituale divorava lo spazio tra lui e il cavaliere d’oro, scongiurando qualsiasi pericolo per Freya. I fumi e la polvere della battaglia avrebbero fatto il resto, celandolo sufficientemente alla vista del nemico.
    L’impatto fu silenzioso, come ogni colpo spirituale: il Gold Saint, investito in pieno dall’attacco, volo via a diversi metri di distanza, tornando ad essere nutrimento per la terra. Si spera, questa volta, per sempre.


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    Aleister - Black Virgo (Lv. VII) - Energia Nera

    Attacco:

    Kikoho - Cannone dell'Anima
    Aleister popne le mani a triangolo, concentrando il suo cosmo in esse, preparandosi peer lanciare contro l'avversario una vera e propria bordata spirituale sotto forma di massa energetica triangolare.
    La particolarità di questo colpo è che più cosmo Black Virgo incanalerà nella tenica, più potente sarà l'effetto sull'animo dell'avversario, facendogli provare immani sofferenze e mirando ad annichilire il suo spirito.
    C'è tuttavia l'altra faccia della medaglia; più quantità di cosmo viene utilizzato, maggiore sarà l'indebolimento del cavaliere oscuro. Nel caso egli decidesse di utilizzare tutta la sua forza interiore, rischia di cadere a terra stremato sedutastante, o addirittura morto.

    Difesa: Non necessaria
    Abilità:
    Master of the Souls: L’anima è, come detto, l’essenza di tutte le cose. Cosa succederebbe quindi se un attacco venisse portato direttamente contro l’anima di un opponente?
    Le conseguenze saranno davvero terribili, poiché il suo spirito verrà danneggiato, e non solo; dato l’indissolubile legame fra anima e corpo, il rivale risulterebbe fortemente provato anche sul piano prettamente fisico.
    Grazie ai suoi studi sulla magia nera, Aleister può generare dei colpi che vanno a colpire direttamente l’essenza dell’uomo, così come erigere difese adeguate contro chi ha abilità analoghe alle sue.
    Egli può inoltre interagire con gli spiriti dei defunti, nel caso essi siano per qualche ignoto motivo sulla terra. Riuscirà a vederli e parlare con loro

    Status Fisico: Provato per la battaglia, energie sufficienti solo per camminare.
    Riassunto:
    Non coinvolto direttamente, rimango in disparte ad osservare l'esito della battaglia, conscio che la mia vita dipende dall'azione congiunta dei due Saints. Tuttavia, mi accorgo che inspiegabilmente il corpo di Famfrit si muove, probabilmente corrotto dallo spirito di Chernobog, estrema risorsa per impadronirsi della vita di Freya: un piano B, insomma. Così, senza pensarci su due volte, lo attacco in maniera decisa, stabilendo che questo, probabilmente, sarà il mio ultimo attacco della giornata.

     
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