Saint Seiya Final  - I Cavalieri dello Zodiaco - Full Professional RpG by Forum

Posts written by Ruleofthree

  1. .

    KATHERINA PETROV [DARTH RYUDRA] -
    A LITTLE JUMP IN MADNESS


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    Alchimista supremo dei Pesci - Energia blu
    Stregoneria dei mari | Alchimia delle acque



    Katherina Petrov dispersa in una crociera nelle acque dell'atlantico, contessa appartenente alla nobilità russa. Rimasta segregata in casa in attesa di trovare marito a St. Pietroburgo infestata dalla corruzione. Decide di compiere una traversata per raggiungere il Giappone. La nave in cui si trova viene affondata da alcuni cultisti che la rapiscono e la portano su un'isola. Essa viene riconosciuta come un erede di uno strano potere oscuro.

    Attraverso un rituale viene a contatto con delle entità superiori che le permettono di accedere ad un potere supremo. Custode di questi segreti la sua psiche viene irrimediabilmente compromessa e spinta a portare un profondo rancore per tutte le divinità. Specialmente a causa della corruzione. Da quel momento le viene dato il permesso di iniziare sperimentazioni sugli esseri umani, su come, grazie al dono ricevuto possono liberarsi dell'influenza degli dei.

    "Grazie al mare" questo è il suo motto. Si dice che siano iniziate alcune sparizioni in quel tratto di mare, di persone ritrovate completamente immerse nella follia e dei parassiti marini trovati nel loro cervello.

  2. .

    JAMES DAVIS -
    A FREE MAN WITH A ROPE


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    Bronze Cloth Chioma di Berenice
    Fili invisibili | Armatura senziente



    A rope is not enough to make a hanged man.

  3. .
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    oTWdjfk
    Knowledge accidentpost 6

    La teoria dell'elfo oscuro era stata azzardata, non era sicuro di averci preso. La mente era una materia che aveva studiato a fondo, sui libri di Asgard. Gli antichi testi della biblioteca del castello reale contenevano i più reconditi segreti delle rune, eppure sentiva che la sua conoscenza fosse ancora limitata.

    "Beh.. ci hai provato almeno"

    Fu il pensiero che passò per la mente nel momento in cui Giapeto, quasi divertito da quel tentativo sempliciotto, distruggeva la sua tesi. Anche da quel confronto poteva imparare molto. Anche se era normale risultare un ignorante dinanzi ad un'entità universale di quella caratura, Nadaghar si sentì alquanto incapace. Allo stesso tempo però comprese che era assolutamente necessario studiare e comprendere tutto quel che il suo ruolo avrebbe dovuto apprendere. Solo per poi tuffarsi nell'ignoto di ciò che non era stato scoperto allo scopo di aggiornare quei testi e completarli.

    "Affascinante la natura dei Titani"

    Pensava mentre ascoltava attentamente tutte le motivazioni esposte dal Signore del multiverso. Complesse invero e, probabilmente riassunte con tanti dettagli omessi. Era da quando si erano incontrati che egli gli forniva delle informazioni raffazzonate. Probabilmente non volevo complicare eccessivamente i discorsi, specialmente avendo capito che Nadaghar era ancora uno studente in materia di cosmo.

    «Non volevo mettere in dubbio l'efficacia del vostro piano»

    Esordì il Sacerdote runico in risposta. Quel ricercare le risposte e mancarle a volte in maniera netta, a volte per poco era una sensazione sgradevole e piacevole allo stesso tempo. Doveva abituarsi, a maggior ragione quando si confrontava con una delle mente più brillanti dell'universo. Senza dimenticare che anch'essa aveva le sue motivazioni e i suoi fini.

    «Quindi in poche parole, nonostante le vostre essenze siano state bandite avete trovato il modo di proiettarle al di fuori del Tartaro per mezzo di un processo simile a quello con cui le divinità si manifestano nel mondo. Solo che, a differenza loro, voi non rinascete in un corpo scelto e fatto su misura per contenere il vostro cosmo ma nè prendete uno già esistente.»

    Molte cose ora tornavano chiare, quel ragionamento ad alta voce lo aiutava a focalizzare il suo pensiero.

    «Un corpo che ha un'esistenza a sè, non concepito per il risveglio sin dall'inizio o sbaglio?
    Forse il principio è lo stesso in fin dei conti.»


    C'erano diverse cose che non gli tornavano, le essenze delle divinità, dai suoi studi una volta sigillate non potevano prendere possesso di corpi. Come potevano farlo loro che erano stati sigillati nel Tartaro?
    Nadaghar appariva confuso ma quell'argomento gli interessava, voleva saperne di più, il modo migliore per imparare da uno come Giapeto non era quello di farsi rivelare le cose ma osservarlo all'opera. Come si fa quando si impara un nuovo mestiere. Si guarda sempre la propria figura di riferimento, quella con più esperienza. Così aveva fatto quando era un soldato al servizio delle matrone, quando militava sotto Genlon e ora, diventato Sacerdote doveva trovare qualcuno a cui far riferimento.

    "Sono sicuro che comprendere la natura del Dunamis è la chiave per comprendere la natura di queste entità millenarie."

    I suoi occhi si illuminarono una volta udito che Giapeto stesso era entusiasta nel fare insieme delle ricerche allo scopo di raccogliere reperti storici. Nonostante non fosse vitale per recuperare la memoria egli nè era interessato.

    «Certamente. Sarei onorato di accompagnarla in questo percorso. Archelogia è il termine utilizzato dagli umani di Midgard, spero solo di essere in grado di accompagnarla. Affinerò le mie capacità affinchè non possa essere un peso per lei.»

    Il senso di inadeguatezza che stava provando era grande. Se non avesse seriamente fatto degli sforzi per migliorare la sua forza e la sua consapevolezza cosmica non avrebbe mai potuto essere un buon aiutante, anzi sarebbe stato un peso per il Titano, mettendolo probabilmente in grossa difficoltà.

    Si alzò in piedi facendo pochi passi per fermarsi e guardarsi intorno con aria interrogativa e allo stesso tempo incuriosita. Osservava gli oggetti e la conformazione di quella stanza, probabilmente, seguendo le parole pronunciate qualche istante prima, si trovava all'interno di una sacca dimensionale creata dal Titano stesso per suo diletto.

    "Interessante, un giorno mi piacerebbe avere un posto come questo solo per me."

    Chissà quali poteri aveva impiegato per rendere quel luogo sicuro, in fin dei conti non lo era così tanto se lui, un semplice studente era stato in grado di aprirne una connessione. Forse non erano tante le persone nel multiverso ad essere in grado di muovervisi.

    «Sa, osservando questi oggetti comprendo quanto sia fondamentale comprendere l'intreccio culturale che ci circonda.»

    Indicava gli strani artefatti presenti in quella casa, probabilmente comuni ai più, ma per lui, un Drow cresciuto nel sottosuolo erano straordinaria materia.

    «La storia ci racconta non solo ciò che è stato, ma ciò che esiste e quali siano state le motivazioni che hanno portato a determinati risultati.»

    Camminava lentamente avanti e indietro nella stanza, fissando le pareti, con le mani giunte dietro la schiena.

    "Chissà perchè ha interesse ad accedere a determinate conoscenze, lui che conosce ogni cosa. Ma posso aprofittare di questa sua gentilezza per acquisire le risposte che cerco."

    Qualcosa interruppe quel flusso di pensieri e parole alternate. L'eccitazione gli aveva fatto dimenticare che verso sera aveva un impegno importante al castello, doveva partecipare ad un banchetto insieme ai suoi vecchi amici Del'jan e Denawyn. Era quasi ora di pranzo quando aveva incontrato il Titano ma chi poteva dire che in quella dimensione il tempo trascorresse allo stesso modo. In fondo per un'entità come Giapeto il tempo non era che un'altro modo per misurare gli avvenimenti. Non rappresentava in modo alcuno un limite per la sua esistenza.

    «Mi scusi, non gliel'ho chiesto prima ma non vorrei dare per scontato le cose. Questa sera avrei un impegno. Percaso quanto tempo è passato ad Asgard nel frattempo. Non vorrei che qui il tempo scorresse in maniera diversa.»

    Mi spiacerebbe non vedere dei vecchi amici, due elfi chiari che ho incontrato al momento della mia investitura. Una piacevole avventura di cui non vorrei tediarla raccontandone i particolari.

    Parlò mentre osservava i Giapeto darsi da fare, ognuno nel proprio compito. Facevano avanti e indietro intorno a loro come se non ci fossero. Ognuno concentrato alacremente nelle proprie faccende.

    «Non vorrei sembrare scortese ma io ora andrei. Oh..mi consideri per questa ricerca ma attenda perfavore mie notizie, le farò sapere quando la mia conoscenza sarà adeguata per quello che vuole fare. Intanto mi informerò per trovare dei luoghi di interesse comune.»

    Forse il Titano si aspettava che dovesse occuparsi lui di aprire una connessione con Asgard, ma a quel punto Nadaghar sorrise. Chiuse gli occhi per qualche istante, visualizzando la sua camera da letto, concentrò il cosmo e con un movimento della mano aprì un portale. Al di là di esso vi era niente meno che la sua stanza da notte.

    «Non si preoccupi. Come vede i suoi insegnamenti sono stati utili, perlomeno per costruire delle basi dal quale partire per migliorare.»

    Era ignorante ma non era stupido. E come ogni Drow imparava velocemente. Tale era la sua sete di conoscenza e il suo talento nel manovrare le rune.

    «Con permesso la saluto e la ringrazio per avermi ospitato in questa piacevole chiacchierata. Il pranzo era ottimo.»

    Disse prima di uscire facendo un piccolo inchino rivolto non solo al Giapeto principale ma rivolto a tutti.

    «Avrà mie notizie non appena sarò pronto ad esplorare, farò una lista di luoghi interessanti per evitare di farla perdere tempo.»

    Congedatosi dal Titano attraverso la faglia dimensionale mettendo il piede sul tappeto rosso che ricopriva il pavimento in legno della sua tenuta. Il portale si richiuse subito dopo lasciandosi alle spalle quella dimensione.

    Qualunque religioso avrebbe definito quell'esperienza mistica nelle modalità in cui era avvenuta. Aveva bisogno di aiuto nel capire qualcosa di più sulla runa di evocazione e aveva incontrato la persona più esperta del Multiverso con cui aveva iniziato un rapporto di corrispondenza che sarebbe proseguito nel tempo. Sancendo un legame che avrebbe ricalcato i tempi del mito.




    narrato • «parlato»"pensato"«parlato altrui»
    NOME Nadaghar Arabani
    CASTA Asgard
    ENERGIA Rossa
    ARMATURA Robe di Perth

    STATUS FISICO In forma
    STATUS MENTALE Un po' in ansia per la richiesta fatta
    STATUS ROBE Intatta e indossata

    RIASSUNTO AZIONI
    Riprendo il discorso portandolo alla sua conclusione. Accetto l'invito a fare queste escursioni archeologiche insieme ma, dopo la blu. Comunque mi congedo aprendo di mio pugno il portale per Asgard. Non mi sarei mai permesso di chiederlo. Non dopo aver ricevuto una lezione privata ^^ Spero che ti sia intrattenuto in questa role. Per me è stato un piacere. Attendo il tuo post di chiusura.

    Grazie ancora!

    ABILITÀ

    RUNE MAGICHE

    Invenzione di Nadarghar che sul suo corpo ha inciso diverse rune attraverso un rituale magico che sfrutta le rune naniche e la conoscenza della magia del Drow. Come tatuaggi sul suo corpo all'interno di esse sono state catturate delle fonti magiche.

    Questo potere è il risultato di anni e anni di ricerche nei nove regni, entrando a contatto con le fonti di magia l'elfo oscuro ne ha studiato l'essenza e ha scoperto che esse, una volta racchiuse all'interno delle rune, sono in grado di risuonare e liberare il proprio potere grazie all'utilizzo del cosmo da parte del Sacerdote di Perth. Egli è infatti in grado di creare delle tecniche che emulano le caratteristiche delle fonti magiche catturate per rilasciarle all'interno delle tecniche che esegue.

    • Runa della scuola di Traslocazione

      In essa vi è racchiuso il potere di creare degli squarci nello spaziotempo. Si può emularne il potere e quindi ricreare gli squarci che possono essere utilizzati per viaggiarci all'interno e per provare a catturare nemici e/o i loro colpi. La capacità di assorbimento e di cattura è in relazione al divario energetico e alle energie del Drow nel momento del lancio.


    • Runa della scuola di Necromanzia

      In essa vi è racchiuso il potere di assorbire l'energia vitale degli avversari. In base alla forza impressa dal colpo si è in grado di dispendere la stessa quantità di energia vitale e cosmica dalle facoltà del nemico colpito. La capacità di assorbimento è in relazione al divario energetico e alle energie del Drow nel momento del lancio.


    • Runa della scuola di Ammaliamento

      In essa vi è racchiuso il potere di esercitare delle compulsioni sull'avversario. Grazie a queste scosse di energia mentale Nadaghar è in grado di provare ad imporre la propria volontà su quella della vittima. In base alla potenza dell'attacco e al divario energetico l'effetto può essere più o meno dominante della volontà nemica, fino, nel peggiore dei casi ad annientarla e soggiogarla completamente alla propria.


    • Runa della scuola di Illusione

      In essa vi è racchiuso il potere di indurre delle visioni, facendo entrare in contatto il proprio cosmo con i sensi avversari, o con il suo cosmo. Tramite questo contatto Nadaghar può generare delle visioni che alterano o sovrascrivono completamente la percezione che la vittima ha della realtà attraverso i suoi sensi.
      Questi assalti mentali inoltre hanno la capacità di emulare sensazioni che il nemico si convince di aver provato creando delle suggestioni in grado da ingannare il cervello e farsi credere di aver vissuto realmente quelle sensazioni. Questo si basa sul divario energetico e/o dalle energie del Drow al momento del lancio.


    • Runa della scuola delle Ombre

      La natura ingannevole delle ombre è contenuta all'interno della runa. Alterandole attraverso le proprie capacità e potenza cosmica, Nadaghar è in grado di emulare qualsiasi tipo di caratteristica ambientale (Immagini e suoni) con lo scopo di trarre in inganno e confondere la propria vittima.
      Nonostante si possano emulare le sensazioni umane come il dolore esse non sono in grado di arrecare alcun tipo di danno. In quanto esse sono solamente una proiezione dell'ambiente emulato.


    • Runa della scuola di Invocazione

      In essa vi è racchiuso il potere di invocare la forza, ovvero la capacità di rendere la propria mente una forza invisibile in grado di interagire fisicamente con la realtà. Si possono spostare oggetti o interagire con elementi della natura oltre che esercitare su di loro morse schiaccianti o indurre delle torsioni.
      Si è in grado di utilizzare quest'abilità non solo per contrapporre ad un corpo o energia nemica di matrice fisica ma anche di potenziare le proprie caratteristiche fisiche rendendole più imprevedibili o pericolose in termini di velocità e potenza.

    ITHILDIN

    La spada bastarda della cloth, rinominata Ithildin. L'impugnatura presenta un manico di pelle, alla base un pomo decorato di intarsi incisi nel ferro, rivestiti d'oro. L'elsa allo stesso modo decorata presenta un'impugnatura classica e bilanciata, adatta ad un guerriero che compie movimenti in combattimento. La lama di acciaio nanico si protrae fiera riflettendo la luce e alcune rune incise al di sopra.

    Essa è stata esposta alle radiazioni del Bifrost e ne ha catturato il potere del suo custode, questo le dona la capacità di fendere anche tutto ciò che è privo di una manifestazione fisica sui piani. In sostanza tutto ciò che è immateriale e si manifesta sul piano in cui si trova in quel momento Nadaghar. (Come ad esempio manifestazioni spirituali ed eteree)

    TECNICHE
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  4. .
    Figo!
  5. .
    Hola! Certo! Per me andrebbe bene anche una Role senza botte (se la vuoi aprire prima del test). Se invece vuoi uno sparring per un fight dobbiamo rimandare a dopo il test a blu ^^ (Sono in fase di Rebuilding della scheda e vorrei evitare di aprire nuovi scontri dato che già sto tenendo fermo Papi)
  6. .
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    oTWdjfk
    [conquistadores]post 5

    Era diventato ombra, fuso con essa ai piedi di un secolare albero della foresta asgardiana. L'oscurità scorreva dentro di lui, sussurri avevano iniziato a ronzargli in testa.

    "Uccidilo... è un nemico di Asgard... lo hai già fatto soffrire... ora dagli il colpo di grazia..."

    La confusione che gli aveva provocato quell'attacco aveva permesso a quella parte recondita di lui di emergere. Eppure era riuscito a confinarla in maniera chirurgica all'interno del suo sè, si era allenato a vincere su essa durante il suo esilio su Midgard.

    Mai si era ripresentata come in questo momento, probabilmente era quella furia ad averla fatta emergere. La corruzione di Jolvnir. Non poteva in alcun modo liberarsene nonostante gli sforzi.

    Il cuore martellava all'impazzata pulsando sangue sulle tempie, mentre in pieno stato adrenalinico sentiva che lo stato confusionale man mano stava passando. Osservava come uno spettatore esterno la corruzione aver preso del suo corpo, non era ancora in grado di metterla a tacere. Attendeva pazientemente il momento propizio, sperando dal profondo del cuore di non fare troppi danni.

    Il nemico aveva incassato il colpo, difendendosi, si vedeva che quel gesto folle gli aveva costato molto in termini di energie vitali. Le ferite che gli aveva inferto erano fortemente debilitanti per il corpo, non sarebbe mancato molto al suo completo cedimento. A quel punto sperava di essere tornato in sè, per evitare di assassinarlo e creare una qualsiasi forma di incidente tra fazioni.

    Il nero cosmo si manifestava nuovamente intorno alla figura del nemico, questa volta rispetto alle precedenti in una quantità spropositata. Funesto e ricolmo di rancore strisciava come una serpe per poi esplodere con una potenza inaudita in un bombardamento a tappeto sull'intero limitare della foresta.

    Bom! Bom!

    Diversi boati si avvertivano in lontananza, sapeva che era una questione di tempo prima che avrebbe colpito pure la sua zona. Per cui decise di concentrare il suo cosmo per iniziare a creare una difesa che lo avrebbe protetto. Un misto di cosmo ed energia cinetica disposto attorno a lui in una sfera. Un'armatura completa.

    Le esplosioni colpirono solamente di striscio la barriera che fortunatamente resse, lasciando solo quale piccola scottatura sulle braccia. I tonfi degli alberi che precipitavano avevano seguito i boati delle esplosioni. Sulle loro teste il cielo rosso iniziava ad intravedersi mentre un'agglomerato di cosmo oscuro si divideva in una miriade di proiettili di diversa per scagliarsi completamente alla cieca sulla zona sopra la sua testa.

    Nadaghar guidato dai movimento istintivi dell'Olath Yorn piantò la spada a terra per coprirsi con le braccia la testa e il volto. Aveva preso troppi danni su di essa e prendere altri danni gli sarebbe stato fatale. I proiettili si schiantarono ad una velocità inaudita sul terreno. Si schiantarono sulla sua barriera infrangendosi su essa.

    Micro e macro esplosioni facevano vibrare il cosmo e l'energia cinetica. Questa volta però la ferocia dell'attacco era maggiore, i colpi erano più potenti e violenti. I proiettili, esplodendo, sembravano disperdere l'energia della barriera che in poco tempo cadde. Alcuni colpi passarono le difese infrangendosi sulla sua armatura e sulle sue braccia.

    Alcuni penetrarono nelle carni nelle parti scoperte dell'armatura, sulle parti alte delle braccia e sulle coscie, perforando la carne oscura come la notte. Non c'era sangue, c'era solo oscurità che sgorgava dal suo corpo e colava nel terreno. Il dolore percepito era grande ma nemmeno un urlo provenì dalla sua bocca, non vi era traccia alcuna di umanità in lui. Era tornato ad essere la macchina da guerra che era quando era al servizio di Genlon.

    Gli altri colpi si infransero sugli alberi caduti e sul terreno creando un grande polverone e una confusione enorme. Un diversivo ottimo che avrebbe sfruttando per tentare di eliminare la minaccia che aveva dinanzi. Aveva usato parecchio potere cosmico fino a quel momento, ma avrebbe ugualmente dosato le sue forze rimanenti per fare attacchi mirati ed efficaci, a differenza del suo avversario.

    ...

    In mezzo alla polvere estrasse lo spadone da terra per scagliare in aria una piccola bomba di cosmo intriso di potere necromantico in direzione della posizione che percepiva del nemico.

    Mentre il proiettile sfrecciava in quella direzione richiamava il cosmo per evocare qualcosa di terribile, l'arma segreta che Odino gli aveva donato, qualcosa che doveva servire a proteggere Asgard stava per essere usato come mero strumento di assassinio.

    Lo scopo del proiettile cosmico era quello di atterrare di fronte al cavaliere nero allo scopo di creare un'esplosione contenuta di cosmo necromantico e creare un danno sufficiente a sbalzare in nemico indietro. Mentre il polverone si diradava davanti a lui avrebbe atteso l'esplosione per aprire alle spalle del nemico uno squarcio grande quanto egli stesso.

    Lo scudo di Odino lo chiamavano, la sua capacità di fendere la realtà per creare una tasca dimensionale ricolma di cosmo necrotico che avrebbe attirato al suo interno qualsiasi manifestazione fisica vicina. L'energia necrotica emanata avrebbe indebolito tutto ciò che vi sarebbe stato nelle vicinanze, rendendo il suo assorbimento inevitabile.

    Calcolando bene le distanze avrebbe evocato essa direttamente alle spalle del nemico che distratto e spinto dalla forza cinetica dell'esplosione avrebbe dovuto preoccuparsi di una minaccia molto più grande. Un attacco micidiale utilizzato a quel punto dello scontro, aveva ferito e debilitato il suo avversario sia nel corpo che nelle sue energie fisiche. Già per un nemico nel pieno delle sue forze sarebbe stata impresa ardua resistere a quella trappola mortale.

    Una volta assorbito il suo avversario avrebbe chiuso la tasca per stritolarlo completamente al suo interno, schiacciato e risputato come uno scarto al di fuori mentre le sue energie rimanenti venivano assorbite.

    Quella spietata e folle lotte era giunta al suo culmine, le energie del Sacerdote runico iniziavano a venire meno. Il peso del cosmo evocato iniziava a schiacciarlo, lo avvertiva nel corpo ma era ancora in grado di resistere. Una lotta furiosa era cominciata dentro di lui, la coscienza di Nadaghar stava cominciando a lottare per riprendere il controllo del suo corpo. Sarebbe riuscito nel suo intento prima di eliminare il suo avversario, o, per l'ennesima volta sarebbe intervenuto troppo tardi?

    "Non esiste! Devo evitare questa cosa a tutti i costi!"

    Un urlo, interiore e sordo all'esterno echeggiava nelle profondità dell'anima dell'elfo oscuro.




    narrato • «parlato»"pensato"«parlato altrui»
    NOME Nadaghar Arabani
    CASTA Asgard
    ENERGIA Rossa
    ARMATURA Robe di Perth
    STATUS FISICO Ferite a perforazione su entrambi gli avambracci, ferita da abrasione sulla guancia dx, Ferita intensa da penetrazione sulla fronte alta sx, Scottature e perforazioni sulle coscie e le braccia. Trauma cranico e ferita sulla testa, sopracciglio destro completamente spappolato, naso rotto e spappolato in superficie. Diversi ematomi al di sotto dell'armatura sulle braccia, sul busto e sulle gambe.
    STATUS MENTALE In stato di Olath Yorn, l'oscurità ha preso temporaneamente il sopravvento. Vuole eliminare il nemico. Lotta interiore per controllarla
    STATUS ROBE Ammaccata sui bracciali e sulla parte sinistra dell'elmo, elmo completamente ammaccato nella parte superiore. Diversi bolli ed ammaccature sulle braccia, sul busto e sui gambali.

    RIASSUNTO AZIONI

    Mi difendo dal tuo attacco alla cieca lanciando l'armatura di forza che mi ricopre a 360°. [Azione difesa] Essendo il tuo un attacco alla cieca non devo difendermi da tutto e quindi la barriera regge le esplosioni del tuo attacco debole e parte dell'attacco forte. Ovviamente essendo che lo hai lanciato con il Vigore Oscuro anche se non tutti i proiettili colpiscono me essi sono in grado di spazzare via la difesa e passare. Prendo il danno evitando di ferirmi alla testa e tankando in parte con la cloth. Successivamente, ancora in preda all'oscurità, sfrutto il casino e il polverone che hai creato con le tue esplosioni per lanciarti una bomba di cosmo necrotico [Attacco debole] lo scopo è quello di esploderti davanti e creare un'onda d'urto per sbalzarti indietro. Alle tue spalle creo lo squarcio dimensionale chiamato Scudo di Odino per incastarti con l'esplosione al suo interno. Stritolarti e risputarti fuori come nuovo, con le forze prosciugate. [Attacco forte].

    N.B: l'esplosione è dotata della proprietà del cosmo necrotico, lo scudo di Odino nè è dotato sia al suo interno che ne emette l'effetto all'esterno per coloro che sono nelle vicinanze.

    Come sempre ti metto i rimandi alle tecniche. Direi che siamo agli sgoccioli comunque.


    ABILITÀ

    RUNE MAGICHE

    Invenzione di Nadarghar che sul suo corpo ha inciso diverse rune attraverso un rituale magico che sfrutta le rune naniche e la conoscenza della magia del Drow. Come tatuaggi sul suo corpo all'interno di esse sono state catturate delle fonti magiche.

    Questo potere è il risultato di anni e anni di ricerche nei nove regni, entrando a contatto con le fonti di magia l'elfo oscuro ne ha studiato l'essenza e ha scoperto che esse, una volta racchiuse all'interno delle rune, sono in grado di risuonare e liberare il proprio potere grazie all'utilizzo del cosmo da parte del Sacerdote di Perth. Egli è infatti in grado di creare delle tecniche che emulano le caratteristiche delle fonti magiche catturate per rilasciarle all'interno delle tecniche che esegue.

    • Runa della scuola di Traslocazione

      In essa vi è racchiuso il potere di creare degli squarci nello spaziotempo. Si può emularne il potere e quindi ricreare gli squarci che possono essere utilizzati per viaggiarci all'interno e per provare a catturare nemici e/o i loro colpi. La capacità di assorbimento e di cattura è in relazione al divario energetico e alle energie del Drow nel momento del lancio.


    • Runa della scuola di Necromanzia

      In essa vi è racchiuso il potere di assorbire l'energia vitale degli avversari. In base alla forza impressa dal colpo si è in grado di dispendere la stessa quantità di energia vitale e cosmica dalle facoltà del nemico colpito. La capacità di assorbimento è in relazione al divario energetico e alle energie del Drow nel momento del lancio.


    • Runa della scuola di Ammaliamento

      In essa vi è racchiuso il potere di esercitare delle compulsioni sull'avversario. Grazie a queste scosse di energia mentale Nadaghar è in grado di provare ad imporre la propria volontà su quella della vittima. In base alla potenza dell'attacco e al divario energetico l'effetto può essere più o meno dominante della volontà nemica, fino, nel peggiore dei casi ad annientarla e soggiogarla completamente alla propria.


    • Runa della scuola di Illusione

      In essa vi è racchiuso il potere di indurre delle visioni, facendo entrare in contatto il proprio cosmo con i sensi avversari, o con il suo cosmo. Tramite questo contatto Nadaghar può generare delle visioni che alterano o sovrascrivono completamente la percezione che la vittima ha della realtà attraverso i suoi sensi.
      Questi assalti mentali inoltre hanno la capacità di emulare sensazioni che il nemico si convince di aver provato creando delle suggestioni in grado da ingannare il cervello e farsi credere di aver vissuto realmente quelle sensazioni. Questo si basa sul divario energetico e/o dalle energie del Drow al momento del lancio.


    • Runa della scuola delle Ombre

      La natura ingannevole delle ombre è contenuta all'interno della runa. Alterandole attraverso le proprie capacità e potenza cosmica, Nadaghar è in grado di emulare qualsiasi tipo di caratteristica ambientale (Immagini e suoni) con lo scopo di trarre in inganno e confondere la propria vittima.
      Nonostante si possano emulare le sensazioni umane come il dolore esse non sono in grado di arrecare alcun tipo di danno. In quanto esse sono solamente una proiezione dell'ambiente emulato.


    • Runa della scuola di Invocazione

      In essa vi è racchiuso il potere di invocare la forza, ovvero la capacità di rendere la propria mente una forza invisibile in grado di interagire fisicamente con la realtà. Si possono spostare oggetti o interagire con elementi della natura oltre che esercitare su di loro morse schiaccianti o indurre delle torsioni.
      Si è in grado di utilizzare quest'abilità non solo per contrapporre ad un corpo o energia nemica di matrice fisica ma anche di potenziare le proprie caratteristiche fisiche rendendole più imprevedibili o pericolose in termini di velocità e potenza.

    ITHILDIN

    La spada bastarda della cloth, rinominata Ithildin. L'impugnatura presenta un manico di pelle, alla base un pomo decorato di intarsi incisi nel ferro, rivestiti d'oro. L'elsa allo stesso modo decorata presenta un'impugnatura classica e bilanciata, adatta ad un guerriero che compie movimenti in combattimento. La lama di acciaio nanico si protrae fiera riflettendo la luce e alcune rune incise al di sopra.

    Essa è stata esposta alle radiazioni del Bifrost e ne ha catturato il potere del suo custode, questo le dona la capacità di fendere anche tutto ciò che è privo di una manifestazione fisica sui piani. In sostanza tutto ciò che è immateriale e si manifesta sul piano in cui si trova in quel momento Nadaghar. (Come ad esempio manifestazioni spirituali ed eteree)

    TECNICHE

    Luna crescente
    ⟡ Spada + Runa di Necromanzia ⟡
    La manipolazione della runa della Necromanzia può estendersi fino a dare alla proprietà al proprio cosmo di assorbire la vita. Ciò che ha ispirato questa tecnica è stata la prima volta in cui Nadaghar ,arrivato in superficie, ha visto la luna. La mezzaluna lo aveva affascinato e così egli può darne la stessa forma al suo cosmo. Lanciando delle mezzalune di cosmo in direzione dell'avversario esse saranno in grado di esplodere per generare non solo danno a deflagrazione cosmica ma anche di disperdere energia vitale dell'avversario.

    Le mezzelune possono essere generate infondendole direttamente nel proprio cosmo oppure infondendo la spada.


    Scudo di Odino
    ⟡ Runa di Necromanzia + Runa di Evocazione ⟡
    Una tecnica insidiosa di Nadaghar che crea una trappola subdola. Con un movimento dellla mano crea uno squarcio dimensionale grande e profondo a sufficienza da contenere l'avversario. Può essere chiuso in qualsiasi momento per provare ad imprigionare il nemico (o una parte di esso) al suo interno. Esso è costantemente irrorato dall'energia della runa necromantica che è in grado di emanare un'aura che influenza e assorbe l'energia vitale avversaria. Non solo tutto ciò che si trova all'interno dello squarcio è sotto l'effetto dell'aura di necromanzia ma anche tutto ciò che si trova nelle vicinanze ne viene influenzato (Anche se in maniera inferiore).


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  7. .
    La domanda era per affermare quello che intendevi. Nel senso in base al tipo di attacco devi valutare la quantità di danno da assorbire, se vale la pena assorbirlo tutto con un maggiore dispendio. Oppure se come dicevi tu, meglio assorbirne una parte e sfruttare il collasso della dimensione per evitare di prendere il resto.

    Ho inteso correttamente?
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    Certo.. in questo caso parliamo di un AOE. Ma di base ho inteso il concetto, ha senso assorbire l'intero attacco se l'intero attacco comunque non ti colpirebbe?
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    Si, esatto. Io avevo inteso quella dicitura del suffisso straordinario perchè si riferiva ad un attacco cosmico. Quindi in sostanza potrei o difendermi usando la stessa quantità di energia prendendo più danno oppure potrei difendermi con maggiore dispendio cosmico e ottenere lo stesso risultato di una difesa normale?

    Facendo un esempio concreto, se io utilizzassi la mia difesa a dimensioni per assorbire l'attacco. Potrei assorbirlo con un dispendio cosmico maggiore come se avessi usato una difesa a dispendio cosmico normale? Quindi subendo una parte del danno? Oppure comunque dovrei subire più danno?
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    In riferimento a questo dicitura:
    CITAZIONE
    Le tecniche straordinarie che generano attacchi cosmici puri, simulano gli effetti di Cosmo Poderoso con Aura Soverchiante.

    Che si collega a questa:

    CITAZIONE
    L’atto di espandere il proprio cosmo spacca la materia e disperde l’energia attorno a sé con facilità. Esempi sono il cosmo di Libra capace di infrangere difese come il Crystal Wall o le emanazioni di Toro, Sagittario e Radamante capaci di sconvolgere aree immense.

    Devo considerare come se quell'attacco fosse dotato di una maggiore dispersione cosmica. In soldoni, la mia difesa a pari energia cosmica viene considerata maggiormente penetrabile. Ho inteso correttamente?
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    Riprendo questo topic per fare una nuova domanda:

    Una tecnica resa straordinaria attraverso l'utilizzo di Vigore Oscuro, in termini di efficacia per la difesa può essere considerata di un'energia superiore? Oltre l'aumento della portata e della gittata quali sono le implicazioni che avrebbe su una difesa a pari livello cosmico?
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    RYUNIO -
    DRAGON DAUGHTER


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    Darian del Cambiamento - Energia Blu
    Metamorfosi | Spirito | Illusioni Mentali



    Ryunio è il cambiamento incarnato, rappresentato dalla Darian metà drago metà donna, simbolo del cambiamento e della trasformazione.



    Un'idea nuova su un G.E.A. Ancora non molto definita.
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    A song of Ice and Fire ha proprio delle belle vibe :zizi:
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    Bellissimo *_* sarebbe bello vedere un concept. Magari un GEA?
206 replies since 5/8/2022
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