Zwischenzug

Quest autogestita Black - Zante

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    Seeker of Knowledge

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    ZWISCHENZUG

    - prologue -




    Ogni singola azione deve avere un significato.


    Questo è il messaggio con cui Darth Hybris ha preso congedo poche ore fa, scomparendo in un portale. Parafrasando, almeno, dato che in realtà ha detto una cosa del tipo "Niente stronzate inutili."

    Non che ci sia spazio per fantasiosi scivoloni, a questo punto. Il piano è deciso e gli obiettivi sono più che definiti. La preparazione è stata meticolosa e rapida. L'unica vera difficoltà sarà mantenere la segretezza per l'intera durata dell'operazione.
    Proprio per questo motivo, il Sith'ari più potente dell'Isola non sarà tra voi, bensì tenterà di attirare quanti più occhi nella sua direzione, spostando l'attenzione di tutti su Creta, un punto che strategicamente non vi è di alcuna utilità.

    Le vostre forze non possono competere, da un punto di vista prettamente numerico, con gli eserciti messi in campo dagli altri poteri terreni o ultraterreni che infestano il pianeta, perciò ogni mossa va calibrata alla perfezione.
    Questa è la vostra occasione. L'occasione di ricostruire una parte dell'influenza degli Alchimisti.


    HCb89rP

    37.781808, 20.775721
    Ζάκυνθος


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    Note Master:

    La traccia è volutamente molto generica. Accordatevi e procedete come deciso per la preparazione della Qabbrat. Come detto, Law ha lasciato a Yianni la pianificazione di obiettivo e dettagli e ha organizzato un gigantesco diversivo, quindi dovreste riuscire a fare il tutto senza che vi mettano i bastoni tra le ruote.


     
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    «Zwischenzug»
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    DQI, qualche tempo prima

    Era andata più o meno così:
    «Hybris, ho avuto alcuni incontri con i santi di Atena. Non ne sono rimasto impressionato. Penso sia un buon momento per colpire e guadagnare un vantaggio.»
    «Non dire altro.»
    «Potremmo pensare di-»
    «No, davvero. Non dirmi nulla. Ci penso io a crearvi un'occasione.»


    Sala dei Troni, DQI, oggi

    La Sala dei Troni si riempie velocemente degli individui che ho convocato.
    Prendono posto davanti a me. Ci sono i comandanti di tre plotoni del Bhatt, i miei Razziatori e il trio di guerriere di Hybris. L'alchimista della Freccia, dato il suo rango, è in piedi di fianco al mio trono: sarà lui a dirigere l'operazione sul campo.
    Per ultimi arrivano i Sussurri. È una squadra di scienziati, di esperti di spionaggio e di soldati di élite. Alcuni di loro hanno consapevolezza cosmica, altri indossano un equipaggiamento tale da compensare.
    Sono seduto sull'unico trono occupato nella grande sala circolare. Hybris non è presente, perché si sta preparando alla sua parte e non può venire a conoscenza di ciò che ho pianificato. Indosso la Kintaral, visto che l'occasione è quella di un movimento bellico. Non porto ancora l'elmo, però, così che tutti possano vedere la sicurezza che traspare dal mio viso indurito.
    «Sussurri, membri del Bhatt.» Prendo parola quando il movimento nella stanza si è interrotto e tutti iniziano a guardare verso di me.
    «Mancano poche ore all'avvio dell'operazione. I vostri ruoli già li conoscete, così come i vostri compiti.» Naturalmente ho già informato ognuno del motivo per cui si trova qua, così che avesse il tempo per completare la propria preparazione.

    Ora ogni partecipante saprà cosa succederà da qui a poche ore.
    «Lasciate che vi mostri il quadro completo.» Un piedistallo, al centro della stanza circolare, inizia a proiettare in aria la sagoma di un'isola greca.
    «Questa è Zàkynthos, conosciuta con il nome moderno di Zante. Secondo le analisi preliminari che abbiamo condotto l'isola non ha tracce umane, ma è infestata da diversi corrotti.» Sulla mappa iniziano a illuminarsi, in rosso, diversi puntini, laddove sono stati individuati degli agglomerati di corruzione. I Sussurri, nella loro avanscoperta, sono stati particolarmente efficienti.
    «Inoltre, stando alle nostre osservazioni, non è un territorio presidiato dai santi di Atena.» Dalle ultime informazioni raccolte sappiamo che non sono riusciti a spingersi oltre Atene: le isole greche sono ancora contaminate dalla corruzione. È per questo che abbiamo scelto Creta e Zacinto.
    «In pratica, il luogo perfetto per una Qabbrat.» L'ologramma al centro della stanza va a ingrandirsi su un punto preciso dell'entroterra dell'isola, mostrando fotografie del suolo e rilievi topografici. Ai margini dell'area di interesse è presente un modesto nucleo di corruzione, l'unica vera minaccia a cui prestare attenzione. È lì che installeremo la nostra base.
    Ho avvisato Atene, tramite un Cavaliere d'Oro, che non esiste alcuna tregua e che porteremo avanti le ostilità in qualsiasi forma riterremo opportuna.

    Questo è il primo passo di questo nuovo Daleth.
    «L'intera operazione durerà pochi minuti. Il segnale sarà un portale che da qui vi condurrà nel Sottosopra, in cui aspetterete in un piano adiacente il momento giusto per emergere.» Ho concordato questo movimento con Hybris, per aggirare anche qualsiasi traccia che un teletrasporto diretto potrebbe lasciare nello spazio e nel cosmo. A gestire la cosa sarà un suo automa, che garantirà anche la sicurezza psichica dei coinvolti all'interno del Sottosopra.
    «Non ci interessa ripulire l'interezza dell'isola, anzi, è vitale che rimanga corrotta per non destare sospetti. Il Bhatt, con l'aiuto di Falke e Sarah Summers, dovrà solo mettere in sicurezza l'area, permettendo agli altri di portare avanti l'opera.» Idealmente sarebbe persino meglio riuscire a non ingaggiare, così da non richiamare l'attenzione delle menti ad alveare della corruzione. Ma, in ogni caso, è qualcosa che lascerò nelle mani dell'Alchimista della Freccia.
    «Adam Jensen e Lucy Raimi, con i loro poteri, avvieranno il processo di scavo e di costruzione dello scheletro della base. I Sussurri la allacceranno quanto prima alla Lacrima, così da renderla inviolabile e imperscrutabile, permettendoci di proseguire con la costruzione.» L'ologramma al centro della stanza inizia a proiettare l'immagine della base sotterranea una volta completata. Mostra tutta la sua grandezza e complessità, in una struttura che si estenderà sotto terra per centinaia di metri.

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    Sarà una base polifunzionale, dedicata allo spionaggio, ma anche alla ricerca scientifica. Potrà ospitare al suo interno una base militare, così da avere un vantaggio in caso di guerra aperta con Atene.
    Lascio che i presenti abbiano modo di ammirare questa nuova Qabbrat. Hanno diritto di sapere che cosa riusciremo a costruire grazie agli sforzi di tutti.
    «Nell'arco di sette giorni avremo una base sotterranea completamente funzionante in territorio nemico.» Mi assicurerò che non possano più prenderci di sorpresa, qualora i dorati decidessero di attaccare di nuovo la nostra isola.
    «Scruteremo le loro mosse in Grecia e studieremo i loro progressi, analizzando le loro tracce cosmiche e la loro guerra contro la corruzione.» E, qualora riuscissero a riprendere tutta la penisola Calcidica, avremmo davvero un cavallo di Troia all'interno dei loro territori.
    «A guidare l'operazione sul campo sarà l'Alchimista della Freccia, Ljuben Stoeva.» Non potrebbe essere altrimenti visto che indossa una Kintaral; ha il diritto di comandare in mia assenza. Sfrutterò l'occasione anche per farmi un'idea del suo operato.
    «Seguirete i suoi ordini. Lui stesso si occuperà di coprire l'operazione da occhi indiscreti, fornendo supporto in caso di imprevisti. So Mi Song gli darà aiuto, offuscando anche le vostre emanazioni cosmiche.» Le capacità illusorie di entrambi, combinate, ci permetteranno di non attirare l'attenzione - di corrotti, umani o santi che siano.

    L'operazione è stata studiata in modo meticoloso, prendendo tutte le contromisure possibili.
    Ho scelto di dedicare le nostre attenzioni ad Atene, sfruttando il momento in cui i loro movimenti sembrano in stallo. La loro ripresa contro la corruzione non è ancora conclusa; in più, ci sarà l'espediente escogitato da Hybris.
    «Una volta gettate le fondamenta e iniziato il lavoro sotterraneo, rimarrà solo il processo di pulizia e di ripristino delle condizioni originarie.» Una squadra dei Sussurri si dedicherà proprio allo smaltimento di eventuali cadaveri di soldati e di corrotti, livellando la terra sollevata dallo scavo.
    «Sarà come se non avessimo mai messo piede su Zante.» Invece a quel punto saremo lì, con una base che si estenderà in profondità, e che in futuro potrebbe perfino allargarsi a gran parte dell'isola con un sistema di tunnel.
    «Saremo pronti anche per gli imprevisti, ma con tutta probabilità non ce ne saranno. Hybris tra poco darà via alla sua operazione di distrazione, attirando tutti gli occhi della Grecia su di lui.» Mi ha anticipato ciò che intende fare. A prescindere da chi attirerà, sarà la cosa più minacciosa a cui prestare attenzione in tutta la Grecia.

    In confronto a quel terremoto, la nostra operazione solleverà appena qualche granello di polvere. Sorrido soddisfatto.
    «Io non sarò con voi. Mi occuperò della mia Nwitajak, così da agire su tre fronti diversi nello stesso momento.» Questo è il mio asso nella manica, come dicono in quest'epoca. Un terzo piano, una terza scommessa di cui nessuno è informato, nemmeno Hybris. Nessuno saprà dove mi trovo e cosa sto facendo, e io stesso lascerò un numero minimo di tracce.
    «Vi raggiungerò non appena avrò finito, per assicurarmi del successo dell'operazione.» Alzo la mano in aria, preparandomi a congedare tutti i presenti dalla stanza.
    «È tutto. Preparate i vostri uomini.» Comando, così che i Sussurri possano allestire la strumentazione e i comandanti del Bhatt possano conferire con i propri soldati. Il loro punto di partenza concordato sarà il Castello stesso. Come ultima cosa dirigo un messaggio mentale solo all'altro alchimista all'interno della stanza.
    Alchimista. Conto su di te. Non accetterò errori.❜ Dovrà essere i miei occhi e la mia mano in mia assenza, tenendosi pronto a qualsiasi cosa. Ma, soprattutto, non dovrà permettere sbavature nel piano originale.
    Mancano poche ore all'inizio di tutto. Anche io devo prepararmi al mio azzardo.

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    Energia ~ Viola.
    Kintaral ~ Black Aries (VII). Indossata.
    Condizioni ~ Ottime.
    Abilità ~ Psicocinesi, Teletrasporto, Orium Nero [Elemento Soprannaturale, Influenza Mentale, Berserk Indotto, Durezza Straordinaria] → Scheda.
    Riassunto ~ Organizzazione nei minimi dettagli per la costruzione di una Qabbrat segreta e sotterranea a Zante.
     
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    I.
    In quasi tre anni di onorato servizio nella Rete dei Sussurri, non aveva mai partecipato a un'operazione congiunta fra Odojinya e Daleth. Sebbene facessero parte dello stesso Ordine e unite da uno scopo comune, le due organizzazioni avevano ruoli molto diversi fra loro. Se il Concilio aveva una funzione di guida di tutti gli Alchimisti e di custodia degli insegnamenti tramandati nell'Ordine, la Rete rappresentava il braccio armato delle strategie e delle dottrine del Daleth. Non era inusuale, dunque, che le due anime dell'Ordine collaborassero in un modo tanto organizzato, sebbene un dispiegamento del genere poteva essere spiegato solo dalla rinnovata situazione geopolitica della Realtà, ormai presidiata da praticamente tutte le forze sacre in gioco dopo l'Armageddon. L'Ordine non poteva contare sui numeri e sulla potenza di fuoco degli altri gruppi, ma - come sempre era stato durante la sua millenaria storia - era particolarmente bravo in altro: influenzare gli eventi della Storia dall'ombra, giocando con influenze e diversivi. Ed è ciò che avrebbe messo in atto anche quella volta.

    Ljuben Stoeva, Alchimista della Freccia, osservava la Sala dei Troni con una mescolanza di ammirazione e timore. Alla sua destra, poco avanti a lui, Pleonexia, il Sith'ari dell'Ariete, irradiava un'aura di autorità e potere che lo lasciava senza fiato. Ogni gesto, ogni parola dell'Alchimista Supremo era permeata da una determinazione e una sicurezza che Ljuben non poteva fare a meno di ammirare, anche non poteva fare a meno di rabbrividire di fronte al tono e all'immensità del potere che avvertiva fuoriuscire da quel corpo tutto sommato ordinario. Pur anelando alla conoscenza e al potere dell'Alchimista Supremo, Ljuben non poteva ignorare la distanza che li separava in termini di autorità e capacità. Pleonexia era il fulcro intorno al quale ruotava l'intera operazione, un individuo il cui ingegno e carisma dominavano la stanza. La sua presenza emanava un'aura di autorità e sicurezza che Ljuben riconosceva come una manifestazione del suo potere: aveva una visione chiara del piano e la capacità di farlo eseguire con precisione. Al contrario, l'Alchimista si sentiva quasi sopraffatto dalla complessità e dall'audacia dell'operazione.

    Era lì in qualità di Alchimista, forse l'unico oltre all'assente Alchimista del Segugio, e questo gli conferiva un tutto sommato immeritato status superiore rispetto ai presenti nella Sala: membri del Bhatt, Solificati, persino apprendisti di Hybris e Pleonexia, la cui sensibilità cosmica era persino più evoluta della sua. Sapeva di avere talento e abilità come Alchimista della Freccia, ma confrontato con la vastità del potere di Pleonexia - e persino con i numerosi apprendisti degli Alchimisti Supremi - si sentiva piccolo e insignificante. Pur desiderando ardentemente avvicinarsi a quel livello, Ljuben sapeva che ciò richiedeva tempo, dedizione e, forse, anche un po' di fortuna.

    Ljuben posò lo sguardo sui presenti nella Sala dei Troni: i membri del Bhatt, l'esercito regolare dell'Ordine; i Solificati, con la loro determinazione incrollabile; gli Apprendisti dei Sith'ari, pronti a dimostrare il proprio valore. Ogni individuo rappresentava un tassello fondamentale nell'ingranaggio dell'operazione imminente su Zante. Fu solo in quel momento che comprese davvero che una volta su Zante non avrebbe potuto cedere a dubbi o indecisioni. La fiducia nelle proprie abilità e nella propria preparazione doveva essere inamovibile, perché ogni istante di esitazione avrebbe potuto compromettere l'intera missione. Doveva fidarsi delle proprie capacità e agire con determinazione, come aveva fatto fin lì di fronte a qualsiasi nemico, consapevole che la riuscita dell'operazione dipendeva anche da lui, da ogni sua azione e decisione. Non si trattava solo di seguire gli ordini, ma di essere un fulcro di stabilità e competenza per il proprio contingente. Doveva essere una guida per i suoi uomini, un punto di riferimento in un contesto di incertezza e pericolo.

    Alchimista. Conto su di te. Non accetterò errori.

    Ljuben percepì il messaggio di Pleonexia risuonare nella sua mente come un'eco. Le parole dell'Alchimista Supremo furono come un pugno invisibile che gli serrava lo stomaco, un richiamo alla sua responsabilità e alla gravità della situazione. Era consapevole che ogni parola dell'Alchimista Supremo portava con sé un peso enorme, una pressione che lo spingeva a essere all'altezza delle aspettative. Se tuttavia da un lato provava un senso di onore nel ricevere la fiducia e la responsabilità dirette da Pleonexia, consapevole del prestigio associato al suo ruolo di Alchimista della Freccia e della fiducia che il Sith'ari riponeva in lui, dall'altro avvertiva anche il peso dell'enorme responsabilità che gli veniva affidata. Ljuben sollevò lo sguardo, incontrando quello penetrante di Pleonexia. In quell'istante, ogni dubbio si dissolse nella sua determinazione.

    Con un cenno del capo, Ljuben accettò solennemente e silenziosamente la responsabilità che gli era stata conferita.



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    G.H.O.S.T., individua il punto mostrato nella proiezione olografica e guida sul posto la prima squadra operativa, poi torna da me.


    G.H.O.S.T. { Ricevuto, Alchimista }


    La piccola periferica AI si produsse in un suono di assenso, come un clangore metallico, che accompagnò la sua risposta, prima di fluttuare in direzione del grande massiccio di fronte al contingente che era appena sbarcato sull'Isola attraverso il portale preparato dai Sith'ari. Quando il contingente emerse dal portale, la luce accecante del sole greco fu la prima cosa che colpì l'Alchimista. Il cielo sopra di loro era una vasta distesa azzurra senza nuvole, mentre una brezza calda accarezzava delicatamente la loro pelle. L'acqua cristallina del Mar Ionio si stagliava dinanzi a loro, danzando sotto i raggi del sole con un'iridescente sfumatura di turchese e blu. Le onde frangevano con dolcezza sulla spiaggia di sabbia bianca, lasciando scie di schiuma brillante. I calzari dell'Alchimista affondavano con un leggero sussurro nella sabbia morbida, lasciando impronte profonde che si fondevano con il paesaggio costiero.

    Ljuben si volse verso i suoi uomini, osservando il contingente che si schierava sulla spiaggia. La sua voce risuonò sopra il fruscio del vento marino, ordinando loro di prepararsi per l'operazione imminente. Il contingente si mosse con precisione militare, attrezzandosi per il compito che li attendeva.

    Signorina Summers, Falke. — esordì l'Alchimista. — A voi le operazioni di messa in sicurezza del sito. Sarete voi a guidare anche le truppe del Bhatt. Come ha detto Pleonexìa, non c'è bisogno di estirpare la Corruzione dall'area, ma soltanto di proteggere il contingente per il tempo strettamente necessario a concludere le operazioni.

    Era fondamentale proteggere il contingente senza compromettere la possibilità di non destare sospetti nelle altre fazioni in gioco sul lungo periodo. Se anche solo un sospetto si fosse insinuato fra i loro nemici, l'intera utilità della Qabbrat e dell'operazione stessa sarebbe venuta meno. Dovevano mantenere l'illusione che nulla fosse cambiato sull'isola, che la corruzione continuasse a regnare sovrana senza interferenze dall'esterno. Era una strategia audace, ma necessaria per garantire il successo dell'operazione. La protezione del contingente e il mantenimento dell'illusione erano le chiavi per assicurare che l'isola restasse nel limbo tra le ombre e la luce, un terreno fertile per i giochi di potere e le manovre segrete dell'Ordine.

    Ljuben si rivolse allora a So Mi Song, il cui corpo era un connubio di carne e metallo, un monumento alla determinazione e alla resistenza umana. Il viso del Razziatore trasmetteva ancora una determinazione ferrea, un fuoco interiore che non si era spento nonostante le prove affrontate. — So Mi, corretto? — ovviamente, sapeva già come si chiamava. Voleva solo creare una connessione prima di dislocarla sul campo, trasmettendole il rispetto che le doveva per la forza e la dedizione che come Razziatore aveva sempre dimostrato. — Concentrati sul nascondere la presenza cosmica di tutti coloro dotati anche solo di una minima sensibilità microcosmica. — d'altronde, riconosceva che il livello di controllo sulle trame illusorie della Razziatrice era superiore al suo. Doveva semplicemente sfruttare questa differenza a vantaggio dell'Ordine. — Io mi occuperò di erigere una trama illusoria per nascondere l'intera operazione a occhi e orecchie indiscrete.

    Ljuben alzò lo sguardo e vide G.H.O.S.T, la piccola periferica di intelligenza artificiale, fluttuare verso di lui con un movimento sinuoso. Il suo piccolo guscio di Oricalco Nero sembrava quasi danzare nell'aria mentre si avvicinava, i suoi sensori luminosi brillavano con una luce blu intermittente. — G.H.O.S.T., supporta le operazioni di scavo attraverso scannerizzazioni e proiezioni olografiche. Fai in modo che tutto avvenga con precisione millimetrica: dobbiamo rispettare il progetto di Pleonexìa e Ch.Or.O.S. con un margine di variazione inferiore al massimo dell'1%.

    G.H.O.S.T emise un leggero suono elettronico, un segnale di conferma dell'aver compreso il proprio compito. Le sue luci luminose si illuminarono con una sfumatura di soddisfazione mentre trasmetteva i dati raccolti durante la sua missione. La periferica emise un altro suono elettronico, un segnale di rispetto nei confronti dell'Alchimista. Poi, con un leggero movimento, G.H.O.S.T fluttuò verso coloro che avrebbero guidato le operazioni di scavo, due degli apprendisti dei Sith'ari. Ljuben osservò la periferica scomparire nel panorama circostante con un senso di gratitudine e fiducia nel suo cuore. Con G.H.O.S.T al suo fianco, sapeva che poteva contare su un compagno affidabile per affrontare le operazioni che gli erano state affidate su Zante.

    Era tutto pronto, doveva solo mettersi in posizione e cominciare il proprio lavoro.
    Si voltò verso So Mi con determinazione: il vento marino le agitava leggermente i capelli rosa, mentre il suo elmo teneva al sicuro il suo sguardo e le sue sensazioni. Con un cenno della testa, indicò un'altura nelle vicinanze, una massa rocciosa che si ergeva maestosa contro il cielo azzurro. — Credo sia il punto migliore da cui tessere le nostre trame illusorie. — spiegò alla donna.

    Mettiamoci al lavoro.





    Energia ~ Rossa.
    Cloth ~ Black Freccia (III). Indossata.
    Condizioni ~ Ottime.
    Abilità ~ Illusioni Ambientali, Proiettili [Arma Cosmica] → Scheda.
    Riassunto ~ :mke:
     
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