Tu lo conosci il Santuario?

Korin - Jimbo

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    Sacro Custode delle P.R.

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    Korin ♦ Saint di Atena ♦ Blue Warrior ♦ Energia Blu

    Tu lo conosci il Santuario?

    - Chapter I -



    Camminava a passo sicuro sulle mura che delimitavano la città di Rodorio dal mondo esterno; da una parte la corruzione, dall’altra la vita. Da una parte il mondo in cui avrebbe dovuto vivere, dall’altra il mondo in cui era costretto a vivere. E camminava lì, in bilico stabile fra due assurde realtà.
    Ma non sarebbe durato ancora a lungo. Nella mensa dove di solito passava pranzi e cene quando non era fuori in missione, aveva sentito un vociare interessante. Sembrava che le acque si stessero muovendo, che qualcosa bollisse sotto la superfice increspata. Si mormorava che qualcuno, possibilmente il Gran Sacerdote ma non aveva sentito aleggiare il suo nome, stava indicendo un nuovo tentativo di liberazione della Grecia. Forse era il fantomatico Lawos ad aver proposto il tutto, anche se non aveva idea di chi fosse quello attuale. Forse il titolo era appena passato ad una persona più volenterosa, o forse ancora le varie indagini che aveva fatto,, anche personalmente, sui movimenti migratori della corruzione stavano portando a dei risultati. Indipendentemente da chi fosse la mente dietro l'operazione era ora che provassero di nuovo a riconquistare ciò che era loro di diritto; era ora che le terre della Dea venissero liberate del tutto, come era già avvenuto in Giappone dove Atena aveva esteso il suo potere per respingere la malattia di Ponto dalla terra dove non calava mai il sole. Forse allora era stata proprio la Dea a proporre quel nuovo tentativo. Forse aveva recuperato abbastanza forze per tentare di ripetere quel miracolo, anche grazie all’aumento dei cavalieri scelti dalle sacre armature.

    Alzò lo sguardo verso la tredicesima casa, la dimora segreta ed inaccessibile della Dea. L’avrebbe vista scendere in campo nelle sue vesti da Dea guerriera?
    Quando ancora era un soldato semplice GRADO aveva sognato a lungo di essere stato sul campo di battaglia giapponese a combattere al fianco degli steel saint e di Stenson a difendere la sua famiglia. Avrebbe voluto vedere il miracolo compiersi coi suoi occhi, sentire la fatica venire ricompensata. Aveva festeggiato dalla base cinese, certo, ma non era la stessa cosa. Voleva di più. Voleva vedere che i propri sacrifici venivano ricompensati, almeno per una volta.
    Era stanco di fallire.
    Era stanco di venir preso a sberle da chiunque incontrasse sul proprio cammino.
    Era stanco di micro vittorie che non portavano davvero a nulla.
    Era stanco di vedere nuove tombe nel cimitero del tempio.
    Ys dell’Ariete, Kyros di Gemini, Andrea di Leo. Dhawyth di Virgo, Alexis di Libra, Akhilleus di Sagitter, Lawrence del Triangolo Australe, Trystifer di Scultore, Chrisso della Fenice e a tutti coloro che erano scomparsi o che avevano lasciato il loro ruolo. Anche loro avevano sofferto e il destino beffardo aveva voluto che non potessero vedere la liberazione della loro casa. Avrebbe combattuto per loro, soprattutto per loro.
    Per loro che avevano dato il primo slancio, anche solo fallendo, ma che avevano aperto le strade del futuro, della speranza. Era stata la liberazione del Giappone ad avviarlo al suo destino, a renderlo un guerriero, quindi un santo: glielo doveva.

    Appresa la notizia aveva intensificato i suoi allenamenti e quelli di tutti coloro che avevano la sfortuna di doverlo affrontare in battaglia. Intransigente con gli altri, ma nulla rispetto a quanto lo era con sé stesso. Non avrebbe fallito stavolta. Non ci sarebbe più stato nessuno a fermarlo, specter, black o chiunque altro fosse. Dovevano vincere. Per i vivi. Per i morti. Per Atena.
    Per se stesso.

    Quindi avanzava con passo misurato per il cammino di ronda cercando nel suo piccolo di preparare le mura della città all’assenza dei cavalieri sacri impegnati in questa gargantuesca prova. Il suo potere si dipanava come cristalli di ghiaccio ad ogni suo passo cercando di scivolare tra le rocce delle mura per rinforzarle e cementificarle con strati e strati di sigilli. Indipendentemente dal successo o meno del tentativo di liberazione era sempre buona cosa rinforzare le proprie difese contro il nemico che li assediava da anni, ma se era vero che avrebbero presto lasciato quelle mura per avventurarsi alla Grecia, era giusto preparare una difesa che potesse reggere in loro assenza. Non che non si fidasse della GRADO o degli uomini valorosi che guidava in battaglia, ma era giusto prepararsi al peggio. Aveva visto Sacramento, aveva vissuto la quasi disfatta della GRADO in Giappone. Non era il caso di ripetere quei momenti. Se era possibile era meglio evitare di arrivare al filo del rasoio.
    Se avessero vinto quelle difese non sarebbero più servite. Se avessero fallito avrebbero continuato ad esistere anche oltre la sua morte fino al momento della distruzione totale.
    Se l’oscura signora fosse arrivata a prenderlo, l’avrebbe trovato pronto.


    Statistiche

    Stato Fisico: Perfetto.

    Stato Mentale: Serio.

    Stato Armatura: [VI] Intatta. Indossata.

    Riassunto: Mi sto facendo una passeggiata sulle mura cercando di rinforzarle con i miei sigilli.



     
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    noctua

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    POST I - Role w/ KorinTu lo conosci il Santuario? james silver noctua energia rossa


    Come preventivato i due giorni in ospedale non trascorsero per niente in tranquillità, Eloise era andata su tutte le furie, aveva iniziato a capire che quando era in missione poteva riportare dei danni, ma che li ricevesse in quella quantità anche per un semplice sparring era del tutto inaccettabile, su ordine di James dovettero bloccarla un paio di guardie poste fuori l'ospedale per impedirle di andare a "sgridare" il Cavaliere dell'Ariete. Nonostante questo, però, si era calmata abbastanza facilmente quando il padre le aveva detto che lo stesso cavaliere che voleva redarguire sarebbe venuto a cena da loro a breve, e che questa in realtà fosse una ragazza.

    Non gli aveva detto quando avrebbe dovuto ricontattarla in qualche modo, ma ora, passeggiando per le mura della città, si chiedeva se quella fosse una cosa normale tra i cavalieri di Athena, si stava pian piano abituando a quel mondo, anche se era stupefacente come in dodici anni non si fosse mai veramente addentrato a conoscere il Santuario. Ne aveva riparato alcuni edifici, aveva aiutato con le faccende dei civili, ma non aveva mai avuto un vero interesse a sapere come funzionavano le cose lì. Neppure adesso, che era stato catapultato nel cuore della gerarchia militare, sapeva bene come ci si doveva comportare in alcuni momenti, ed aveva a malapena iniziato a scalfire la comprensione di quella che doveva essere la gerarchia.

    Completamente assorto nei suoi pensieri, si accorse solo all'ultimo momento che il suo cammino lo aveva portato sulla strada di un altro cavaliere, da lontano il ragazzo sembrava assorto quanto lui in un proprio castello mentale, quando lo vide fare una cosa che non aveva notato in nessuno degli altri cavalieri che aveva incontrato: stava componendo dei sigilli, non poteva sbagliarsi. Il suo cosmo era vasto, più di quello dello stesso James, ricordava in effetti Elaine da quel punto di vista. Eppure anche lui così giovane, avrebbe dovuto invitare anche lui a cena prima o poi.

    «Ehilà ragazzo» si intromise nei pensieri del giovane prima ancora di realizzare che forse non era il caso, forse era di ronda, era impegnato in affari suoi o forse semplicemente non voleva parlare con lui. Non per forza essere della stessa fazione voleva dire essere amici dopotutto; il tutto condito con una voce che non gli apparteneva, il saluto uscì non con la sua solita inflessione pacata e misurata, ma con un acuto tipico di chi non parla da un po' e non si schiarisce al gola prima di farlo. Ma oramai il danno era fatto, tossì un paio di volte e deglutì per riprendere il controllo della propria intonazione «Non ho potuto fare a meno di notare quelli» con una mano indicò l'ultimo sigillo appena intessuto dal giovane. «Non capita tutti i giorni di vedere qualcuno in grado di fare ciò con il proprio cosmo».

    Si avvicinò con passo calmo e misurato al Cavaliere «Sei nuovo?» non credeva di averlo mai visto in quelle zone in tutto quel tempo, non che fosse mai andato sulle mura certo, ma anche per Rodorio, tese la mano verso il compagno di casta

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    «Scusa la maleducazione, sono James»



    FnjRSaB

    narrato «parlato» "pensato" «PNG»
    fisico Ok
    mente Ok
    stato cloth Intatta e non indossata
    riassunto azioni Passeggio in un raro momento di quiete post ospedale, non ho sentito voci di liberazioni della grecia, quindi se vuoi...


    p.s. il Ragazzo è un inside joke ovviamente xD



    Abilità

    Legem in tempore Pacis

    Così come da avvocato in carriera, James era capace di riscrivere la verità della natura attraverso i propri atti, adesso è capace di modificare la vera natura delle cose attraverso questa abilità. Il cavaliere dotato di questo potere può creare costrutti geometrici di energia cosmica tangibile, la cui durezza supera quella dei costrutti dello stesso livello (tutti i sigilli, infatti, vantano una clausola protettiva che concede loro una Durezza Straordinaria che permette loro di resistere ai danni inferti dagli avversari più a lungo di un normale costrutto) in grado di potenziare se stessi o i propri alleati e di difendersi dagli attacchi nemici. Il Cavaliere, nel caso in cui la necessità lo dovesse richiedere, potrà redigere sigilli decisamente più complessi dei precedenti, ma molto più efficaci nel potenziare e facilitare l'utilizzo delle caratteristiche di ciò su cui vengono applicati. Gli alleati, o lo stesso James, che beneficiano di tale aiuto da parte del Cavaliere d'Argento riescono a spingersi con più facilità verso il limite estremo delle loro performance fisiche. Gli stessi sigilli che garantiscono aiuti agli amici possono, come contraltare sul piatto della bilancia, privare o rendere più difficile per l'avversario del Cavaliere accedere ad un pieno e totale controllo ed utilizzo delle proprie capacità fisiche, cosmiche e spirituali. Inoltre, questi glifi permettono al Santo d'Argento di decontaminare le zone su cui vengono redatti da influenze spirituali, mentali e cosmiche indesiderate. Un sigillo può assumere forma bidimensionale o tridimensionale a seconda delle necessità in cui si trova il Santo della Civetta, infatti, le capacità concesse dalla Costellazione si uniscono a quelle di James nella scrittura, poiché questi glifi, pur rimanendo figurativamente degli occhi, possono essere plasmati nelle forme più disparate, anche tali da essere usati come armi, che anche se prive di capacità di taglio o perforazione, sono utili per portare danni da impatto o fornire una difesa più solida contro gli attacchi avversari. Simili ai contratti duraturi che era un tempo solito scrivere per ingannare gli sciocchi, ora, per contrappasso, la sua abilità nel tessere i sigilli è votata alla protezione ed al perseguimento di una vera giustizia, non fittizia ed umana, ma quella indicata dalla Dea. Così come la legge di Athena è imperitura, allo stesso modo essi persistono sul campo di battaglia per l'intera durata dello scontro, senza che sia necessario mantenere un attivo controllo sugli stessi da parte del Cavaliere, questo anche a causa dell'intricato metodo di redazione degli stessi e della clausola di salvaguardia che permette ai costrutti così creati di avere una durezza fuori dall'ordinario, infatti, i nemici su cui sono diretti dovranno spendere un quantitativo molto più ingente di energia (arrivando a dover impiegare, addirittura, più cosmo di quanto necessario a James per crearli) per poter efficacemente contrastare o rimuovere gli effetti di questi glifi. Ciò consente, inoltre, la redazione di un quantitativo astrattamente indefinito di sigilli i cui effetti vanno a concatenarsi tra loro in maniera progressiva. Se non distrutti, i sigilli perdurano finanche oltre la morte del Cavaliere, in quanto redatti nelle leggi stesse del macrocosmo (solo GdR). Come i contratti così i sigilli possono, inoltre, essere sciolti con la conseguente liberazione da tutti i vincoli dell'energia in essi intessuta, esplodendo in maniera libera nella realtà. [Sigilli]

    Ius Belli

    Il potere veicolato dai sigilli in questione è raro tra coloro che utilizzano il cosmo a fin di bene, come si può ben comprendere, ma il ruolo di ago della bilancia della Civetta le permette di volare sul sottile filo della penombra, mentre James sa bene quanto spesso il modo di vedere il mondo e lo sviluppo degli eventi è più che mai relativo. Il Cavaliere è capace di convogliare, nella redazione dei propri sigilli l'aspetto più prettamente bellico della Dea Athena, questo risulta in un particolare potere distruttivo veicolato attraverso una particolare categoria di glifi. Nel momento in cui i sigilli così elaborati verranno fatti detonare e l'energia convogliata al loro interno verrà liberata, il suo tocco è in grado di annientare sia la materia che l'energia con una potenza non raggiunta da altre abilità ed in grado di frammentare nelle sue particelle essenziali tutto ciò su cui si poggia. Immaginate un essere toccato da questa energia come un'ombra che si dissolve al contatto con la luce, cancellando la sua presenza con una rapidità e una completezza terrificanti.
    [Sigilli Avanzati di Disintegrazione]

    Culpa in Vigilando

    Con la benedizione concessagli da Noctua, inoltre, il suo organismo ha iniziato, per una particolare simbiosi cosmica con la Civetta di cui porta l'armatura, a captare anche i più piccoli segnali della presenza altrui all'interno della propria portata cosmica. Il suono di un ramoscello che si spezza echeggia nella mente del cavaliere fornendo un'indicazione precisa sulla posizione di un soggetto, mentre gli occhi saranno in grado di captare e concentrare anche i più piccoli raggi di luce nell'oscurità, sfruttandoli allo stesso modo delle civette durante le loro cacce notturne, il Cavaliere sarà, infatti, in grado di vedere nella penombra con più facilità e proprio come il rapace da cui prende il nome la propria costellazione, sarà in grado di cacciare coloro che minacciano la tranquillità e la pace con maggiore facilità.

    Il suo animo protettivo ha plasmato, attraverso innumerevoli anni in cui ha tentato di evitare alla figlia qualsiasi pericolo esterno potesse minacciarla, una capacità sensoriale sopraffina, equiparabile soltanto alla precisione con cui scrutava i dettagli legali più sottili e intricati dei contratti e che ora è volta al sorvegliare coloro che ama. Sia che si tratti di un avversario astuto e geniale, oppure un colpo che cerca di ingannare la mente in un contesto di frenetico combattimento, egli può estendere i propri sensi per affrontare tutta questa molteplicità di situazioni in modo analitico e preciso, il limite di questa sua capacità si avverte nel momento in cui gli avversari utilizzano capacità mentali che non possono essere vagliate attraverso i sensi e nella realtà stessa; in questi casi solo la deduzione e la discrepanza tra queste manifestazioni e ciò che il Cavaliere sa essere vero può aiutarlo a venire a capo di tali assalti mentali. James è in grado di percepire e intuire la natura di una strategia combattiva con la stessa facilità con cui discerneva un ragionamento giuridico, è capace di cogliere attraverso gli inganni con innata bravura e quasi nessun sofisma cosmico gli rimane celato. Questa abilità gli conferisce una precisione maniacale nei suoi movimenti in battaglia, colpire un punto preciso o schivare un attacco portato con ferocia è un traguardo che, oramai, raggiunge con molta più facilità di altri, questa sua abilità non conferisce nessun bonus dal punto di vista della prestanza fisica, essendo più che altro un campanello di allarme che permette di sfruttare al massimo delle possibilità la situazione in cui James si viene a trovare. Tale capacità di analisi del nemico e del combattimento è portata ad un livello in cui nei suoi avversari si fa spazio la sensazione che il Cavaliere possa addirittura prevedere il futuro. In realtà, è solo capace di cogliere quelle discrepanze nell'ordinario svolgersi degli eventi che gli permettono di comprendere con molta più facilità del normale quando un potenziale pericolo è in arrivo, e di conseguenza prepararsi al meglio delle sue possibilità.[Sensi Acuti]

    Decalogus

    Capace di attingere il potere grezzo dell'energia spirituale, James lo utilizza per portare micidiali attacchi direttamente all'anima avversaria causando un tremendo dolore e uno sgomento tale da indebolire anche la tenacia del nemico più ostinato, intaccandone la determinazione e la forza di volontà; contro tali assalti non è possibile porre una difesa adeguata a meno di avere la stessa abilità di controllo dello spirito in possesso del Cavaliere di Noctua o quantomeno analoga. In casi estremi può portare chi subisce questi colpi a perdere conoscenza e finanche la propria anima. Al contrario, però, il corpo non è intaccato da tali offensive che non lasciano segni esteriori sul nemico, rendendola una abilità infida da individuare ad un occhio esterno, non potendo distinguere con precisione cosa ha inflitto tanto dolore a chi ha subito la tecnica. Inoltre, è in grado anche di modellare tale energia per imbastire difese a protezione del suo stesso spirito. [Spirito]

    Ius Divinum

    Questa capacità è l'estrinsecazione materiale del motto "Supera i tuoi limiti", alimentata dalla sua disperata volontà di proteggere i suoi cari, il furore del Cavaliere di Noctua si manifesta come una forza straordinaria che prevale sulle limitazioni imposte dalle circostanze avverse, facendo appello al potere caritatevole della Dea Athena e affidandosi alla sua fede adamantina negli ideali che persegue la casta, il Cavaliere può agire durante un duello come se niente gli intralciasse il cammino e come se le sue condizioni fisiche fossero impeccabili...o quasi, gli arti eventualmente persi, l'ambiente che lo circonda e tutte le eventuali costrizioni fisiche che lo attanagliano permangono come condizioni negative del Cavaliere. Nonostante ciò, lo sforzo per attingere a questo potere è tanto alto che non è possibile per il corpo sopportare più di una volta tale fardello. [Abilità di Casta]


    Tecniche

    Intervento ad Adiuvandum

    Abilità: [Sigilli Avanzati di Potenziamento]
    Utilizzo: Supporto

    «I'm armed with more than complete steel, The justice of my quarrel»

    La volontaria intromissione di un soggetto all'interno di un processo al fine di sostenere le cause di una parte. Sostanzialmente un aiuto. Con questa idea ben in mente, James redige sigilli in grado di supportare i propri compagni o se stesso. Come per i sigilli di vincolo anche in questo caso tale procedura cambia in base agli scopi ricercati dal Cavaliere, poiché i contenuti incisi nel sigillo variano a seconda dell'aspetto che intende influenzare, infatti, gli occhi della civetta sono capaci di intensificare i processi fisici, mentali o spirituali del soggetto in modo tale da incrementarne (nei limiti della propria energia e senza sfociare in una abilità straordinaria) le prestazioni per tutto il tempo in cui il sigillo rimarrà applicato al corpo.

    Al contrario di quanto avviene per i sigilli di vincolo, in questo caso la particolare modalità di redazione del sigillo farà in modo di rendere più facile l'afflusso cosmico nei muscoli del corpo su cui vengono applicati migliorandone la capacità di esprimere la propria forza fisica (potenziamento forza) allo stesso modo questi sigilli possono essere redatti in modo da rendere più esplosivo il rilascio energetico e diminuire il grado di affaticamento durante gli scatti ed i movimenti, permettendo a chi ne beneficia di raggiungere velocità elevate in meno tempo (potenziamento velocità); l'ultima variante prevede una scrittura tale da permettere al corpo di chi ne beneficia di resistere con maggiore facilità al dolore fisico che gli viene causato (potenziamento resistenza fisica). La testa sarà sgombra da pensieri superflui garantendogli una lucidità di pensiero superiore tale da rendere i propri assalti mentali più penetranti o la propria mente più difficile da influenzare, non arrivando tale beneficio ad incidere in maniera tale da schermare il danno mentale ricevuto (potenziamento mentale) e l'anima sarà saldamente orientata alla vittoria, difficile da scoraggiare e piena di quel sentimento di pace e tranquillità necessario per poter sondare al meglio il proprio spirito ed estenderlo, durante il combattimento, nel mondo materiale. (potenziamento spirituale).

    Ordinanza di Demolizione

    Abilità: [Sigilli Avanzati di Disintegrazione]
    Utilizzo: Attacco - Difesa

    «Suo sibi gladio hunc jugulo»

    Redigendo scrupolosamente i propri atti, James, quando era ancora uno scribacchino prezzolato, era capace di trovare ogni cavillo adatto a smontare le difese e gli attacchi portati dagli altri avvocati delle controparti. Allo stesso modo funziona la sottile e precisa arte dei sigilli. Le frasi da incidere all'interno dei glifi sono l'equivalente cosmico di difese ed attacchi portati dal Santo contro i propri avversari, questi hanno la caratteristica di generare una emanazione di puro Cosmo Distruttivo utilizzabile:

    1. Attacco: Il sigillo creato con questa intenzione ha lo scopo di distruggere con intento offensivo, è la manifestazione più pura della Guerra d'Offesa e Conquista. I suoi limiti sono rimossi e nella sua redazione sono incise lettere atte solamente a distruggere senza distinzione di sorta.

      • Una delle applicazioni particolari è quella c.d. "Precisa" nella quale il Cavaliere potrà creare uno o più sigilli che vengono lanciati direttamente sul nemico esplodendo a contatto.

        • Uso Ritardato: Una variante della tecnica consiste nel non far esplodere una parte dei sigilli così creati e lanciati che - se non rimossi - restano sull'avversario in modo tale da poter essere usati per fini strategici. Infatti saranno in grado di generare (nei turni successivi di James e sempre a seguito di un suo specifico comando in tal senso) un'esplosione che può essere considerata più un fastidio che un danno nel pieno senso della parola [AD]; oppure possono essere usati come fonte di danno vero e proprio [AF], ma solo se il Santo della nottola aggiungerà ad essi altro cosmo o finanche altri sigilli in modo da potenziarne l'efficacia.

      • Mentre più strategica è la variante c.d. "Diffusa" nella quale il Saint dissemina per tutta la sua area di influenza cosmica questi sigilli - già perfettamente completi e pronti ad essere innescati o redatti solamente in parti essenziali, tali che il loro lancio sia più rapido, ma che necessiteranno di un successivo intervento da parte del Cavaliere per essere completati - questi possono essere attivati, sempre e solo a seguito di un ordine preciso in tal senso di James, nello stesso turno in cui sono lanciati o in un suo turno successivo.

      Merita una menzione una variante di questa capacità, in cui i sigilli vengono applicati sugli arti del Cavaliere ed ogni colpo che verrà portato sul nemico avrà il potenziale nascosto di far detonare questi ultimi aggravando di conseguenza il danno in entrata


    2. Difesa: Al contrario dei precedenti, questi scritti, seppur facendo parte della stessa interpretazione della Dea come guerriera, rappresentano la Guerra di Difesa dall'Invasione. I micro sigilli così creati si posizioneranno attorno al corpo del Cavaliere di Noctua ed esploderanno fino a coprire un angolo di 360° - a seconda delle necessità - sfruttando la loro forza distruttiva non per attaccare il nemico, ma per attaccare il suo attacco. Erodendo e disintegrando ogni minaccia che possa anche solo potenzialmente arrecare danno alla pace e tranquillità

     
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    Tu lo conosci il Santuario?

    - Chapter II -



    Era immerso nei suoi pensieri e nel cristallizzare il cosmo in lunghe stringe quando udì una voce squillante alle proprie spalle. Era solo una persona che parlava ad un'altra, nulla di preoccupante, ma la cosa lo fece sobbalzare quel tanto che bastava per fargli perdere il filo del discorso. Si bloccò nei propri passi voltando il viso per guardare oltre la propria spalla sinistra. Video un uomo corpulento, alto, abiti civili, non propriamente il tipo di persona che si sarebbe aspettato di trovare in cima ad una cinta muraria. Non aveva alcuna armatura indosso né sacra né profana mentre camminava in bilico fra la vita sicura e la morte probabile. Azzardato da parte sue. Era estremamente coraggioso o così tanto stupido? Era un civile che si era perso? Uno che voleva un autografo? All’inizio pensò, quasi sperò, che l’uomo si fosse sbagliato, che non stesse cercando lui, e che stava piuttosto rivolgendosi verso qualcun altro dei soldati di ronda, magari verso qualcuno a cui doveva recapitare un messaggio o perché no, il pranzo, ma il modo in cui si era fermato dietro di lui e che lo osservava e parlava non lasciava il minimo dubbio: stava cercando proprio Korin.

    Si girò completamente ad osservarlo almeno come rispetto verso l’altro mentre il suo potere continuava a plasmare stringhe e stringhe di filamento bluastro come qualcuno che lavora a maglia in maniera così automatica da non dover nemmeno guardare l’opera che stava realizzando perché le sue mani sapevano esattamente come muoversi. Il tipo gli indicò i suoi sigilli che stava disseminando per il muro, segno che li vedeva e che quindi aveva risvegliato il suo cosmo abbastanza da poterne far uso. Per lo meno non era uno sprovveduto senza maledizione che si faceva incautamente un giro sulle mura.

    La domanda seguente però non aiutò a risollevare l’umore, anzi lo frustrò: lui, Korin, nuovo? Da dove era uscito quel tipo? Non che Korin fosse una star del tempio, anzi ci teneva a tenere il profilo più basso possibile, ma perché quell’uomo aveva assunto che fosse nuovo?

    L’altro estese la sua mano in un saluto amichevole. Korin la guardò per un attimo, quindi riportò lo sguardo sull’uomo senza muovere altresì un muscolo.
    « Proteggo il Santuario da anni come cavaliere e servo la Dea come civile da ancora prima. » Puntualizzò con un accenno di seccatura nella sua voce. Scosse la testa cercando di sorridere, forzatamente, all’uomo che aveva davanti. « Questi » e sollevò la mano trascinando con s’è l’ultimo sigillo creato e che non aveva ancora bloccato al suo posto nel grande puzzle che era la difesa della cinta. « li chiamano sigilli, forse una delle arti più complicate dell’utilizzo del cosmo. È una forma di potere che usata bene può riscrivere la realtà, riservata a pochi eletti scelti legati alle costellazioni specifiche. Prima che lo chiediate non è così facile da insegnare anche a chi è benedetto dalle giuste stelle. » Quindi lasciò andare il sigillo muovendolo con la sua sola volontà per posizionarlo affianco al sigillo precedente legandolo ad esso in un incastro perfetto. « Sono Korin, Santo di Bronzo della Corona Boreale. Posso esservi d'aiuto? »


    Statistiche

    Stato Fisico: Perfetto.

    Stato Mentale: Serio.

    Stato Armatura: [VI] Intatta. Indossata.

    Riassunto: //



     
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