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Lady Dysnomia -> Bronze del Tucano (2nd PG)

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    Quando ti sei inginocchiato davanti alla “Primavera di Botticelli” per chiedere la sua mano, alcuni hanno applaudito, altri ridacchiato, altri un po’ seccati per il disturbo causato da un atto sicuramente romantico ma che avrebbe rallentato la loro visita agli Uffizi.

    Lei semplicemente rimase lì, fra la te e la Venere, dimostrando come in ogni singolo elemento del suo viso, dal taglio degli occhi, alle onde dei capelli, allo splendore dei suoi colori avrebbe sminuito la vera Dea della Bellezza in carne e ossa.


    Tu, che fra eccessi e pura tecnica hai iniziato a brillare come un diamante davanti alla sua luce.

    Tu, che a ogni singolo secondo passato con lei hai imparato il verso significato di parole che poeti sprecavano per l’amore.

    Tu, che sei diventato marito e padre.

    Tu, che hai sofferto ciò che nessuno avrebbe dovuto soffrire.




    Il vento entra da qualche fessura, la perfezione che cercavi in ogni cosa era difficile in quella situazione, ma non ti importava.

    Osservato dai volti suoi muri e dalle statue rotte dei tuoi antenati, sistemavi i vestiti dei tuoi figli, simili a quelli del giorno in cui tutto è crollato. Il cielo, il mondo, forse anche la tua mente cosi geniale.
    Ma un altro volto era lì, a guardarti, forse ancora sorpresa di come quel playboy fosse un genitore tanto amorevole e di come avesse dtato una svolta allo loro vita per loro. O forse, anche per lui.

    Perchè in fondo uno scienziato mira alla perfezione, e lei anche se era solo una bambola inanimata creata con spazzatura e pezzi di porcellana, era perfetta. Forse ancora più bella di Venere in persona.


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    Il tuo amore.






    Zona DM:

    Benvenuta nel tuo addestramento.

    La situazione ovviamente inizia dal tuo BG. Sono passati qualche anno ormai dall’Armageddon e tu stai nella tua bella grotta a tentare di sopravvivere. Ho preso la libertà di una immagine ad effetto per il manichino di Maria, ma per il resto sta tutto nelle tue mani.

    Descrivi quindi il tuo antro, come Astolfo si è sistemato, come sopravvive, qualche è il suo stato mentale, qual è la sua “giornata tipica” in questa Toscana Post-Apocalittica.

    Ovviamente non hai cosmo, ma hai notato come raramente i corrotti si muovono vicino alla tua caverna (anche che se ogni giorno si fanno sempre più prossimi).

    Concludi quando una sera, andando a “letto”, la tempesta infuria e senti uno strano suono provenire dall’esterno… qualcosa (non sai ancora cosa) si sta avvicinando.




     
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    Quel maledetto giorno...

    Il mondo è fatto di cose che hanno una logica, su ciò non vi erano dubbi. L'umanità stessa aveva imparato a seguire più la logica che l'incanto o la fede, poiché non tutto il necessario si poteva risolvere con le preghiere. Dio e gli dei sono concetti astratti che l'uomo pensa di conoscere, ma in realtà se si vuole raggiungere un obiettivo reale non bastavano da soli ed era per questo che possedeva il cervello, per seguire la "logica" senza perdersi nell'ignoranza di concetti astratti o dei propri istinti, ecco cosa ci distingue dagli animali.
    Tuttavia benché esita la logica che ha dato via al progresso e a piacere della scoperta e della sperimentazione, nessuno avrebbe potuto credere che prima o poi tutto si sgretolasse e improvvisamente si rimane soli e Astolfo questo lo avrebbe dovuto sapere, così forse "loro"sarebbero ancora vivi e lui li avrebbe potuti salvare.
    Astolfo ricordava ancora quel giorno, ormai era l'ossessione che lo teneva in vita, ma che sapeva benissimo che non avrebbe più portato in dietro nessuno, perché "loro"non c'erno più.
    Quel giorno di non si quanti anni fa...
    Astolfo era diventato uno degli ingegneri più famosi e ricercati al mondo, le sue invenzioni e i suoi studi sulle AI erano arrivati in là e presto sarebbe riuscito a creare un automa molto più sofisticato di quanto pensassi e un sistema informatico allvaguardia. A Firenze e all'università non si parlava altro che di lui Astolfo De'Medici "il visionario" che darà una svolta al progresso, l'uomo che presto sarà su ogni copertina di giornale e potrebbe anche essere un candidato al nobel per la scienza, insomma si prosperava una grande carriera, anche se lui era già abbastanza seguito su internet come influecer, che però non offriva contenuti scemi per fare successo, ma bensì lui divulgava la scienza dell'elettronica e informatica in modo che chiunque comprendesse il suo lavoro.
    Si quelli erano proprio bei tempi, i soldi non mancavano mai e anche il divertimento più "piccante" visto che Astolfo prima di sposarsi non perdeva tempo a correre sotto le gonne delle ragazze e quando non lavorava ci dava dentro con qualche eccesso, poi arrivò Maria e i bambini quindi aveva sentito che doveva mettersi a posto e il sogno di Maria era quello di avere un podere in Alta maremma fuori dal caos di Firenze e dal quel successo fastidioso che circondava il marito.
    Astolfo decise dunque di accontentarla e di vivere fuori Firenze, rilassando un pó, ma se l'uomo segue sempre la logica perché il destino doveva essere sempre così cinico?
    Quel giorno...quel maledettissimo giorno di merda!...
    Era arrivata la corruzione e Astolfo non era a casa, ma al vigneto perché era tempo di chianti e di vendemmia, ma vide subito che qualcosa non stava andando perché lo "schifo"era arrivato e si era trovato di fronte a quelle insolite mostruosità. Possibile che nessuno sapesse nulla di ciò?Dov'erano le autorità?I governi?Nessuno poteva aiutarlo?Maria...i bambini!No perché era stato tutto forse troppo veloce, allora facendosi strada con il suo fucile da caccia, si fece largo perché doveva tornare a casa subito e portarli via, ma fu troppo tardi, lui era arrivato troppo dannatamente tardi!
    I corrotti avevano già ucciso tutti, e Astolfo era rimasto solo e a terra c'erano solo i cadaveri di Maria e dei bambini riversi un pozze di sangue, mentre quelle creature si voltarono a guardare l uscio di casa e quell'uomo bramosia ancora di mangiarselo.
    In quel momento un grido di rabbia sembrò bucare le pareti, poi Astolfo prese dalla disperazione più totale iniziò a sparare verso quegli esseri tutti i colpi che aveva. Si certo li aveva uccisi e si era vendicato però ora cosa rimaneva di Astolfo senza la sua famiglia?aveva senso tutto ciò?NO.
    Astolfo aveva fallito era arrivato tardi!Allora si puntò il fucile all'altezza della testa, tra poco li avrebbe raggiunti
    " Maria...aspettami ti chiederò scusa per non esserti stato vicino"
    In fine sparò il corpo che non arrivò mai perché aveva finito pure le stramaledette munizioni, quindi non aveva potuto raggiungere Maria.
    "Sono un fottutissimo idiota...ho dimenticato di aver finito le munizioni..." Si disse con il volto consumato dalle lacrime.
    Sicché visto che neanche la morte lo voleva con se, Astolfo dopo aver seppellito i suoi affetti, non sapeva che cosa avrebbe fatto, ma dopo vagò molto, come un morto vivente, un ombra sola senza meta.
    Tutto quel maledettissimo giorno...

    [...]



    L'ultimo divulgatore rimasto.

    Erano passati i giorni e ancora Astolfo stava girovagando senza perché, ed era stanco di disperarsi e di cercare un motivo a tutto ciò, dopotutto si era reso conto anche di un'altra cosa. I corrotti non avevano distrutto solo lui e la sua famiglia, ma in giro nei paesi e centri abitati era molto peggio.Niente posti sicuri e niente supporto, allora in confronto la sua situazione era una "stupidata", Maria e i bambini non c'erano più non si poteva tornare in dietro, dopotutto Astolfo era un uomo di scenza e se ne stava rendendo conto. Forse la morte non lo ha voluto perché si rendesse conto di ciò che stava accadendo, perché lui doveva documentare tutto ciò, ma certo! lui che era rimasto vivo aveva un compito importante avrebbe dovuto ricominciare da capo e raccogliere e documentare tutte le cose importanti dell'umanità. Perciò doveva sopravvivere!
    "Devo sopravvivere affinché tutto non venga perso!C'è ancora speranza."
    Astolfo riprese il suo "sennò ", come l'Orlando che lo perse sulla luna, poi scappò e ebbe bisogno di un posto dove poter ricominciare a riscrivere tutto, quindi trovò la necropoli etrusca e la tomba di quel principe antico e fece lì la sua nuova "Utopia".
    Lui era l’ultimo divulgatore rimasto.

    [...]



    Sono sopravvissuto.

    In certi momenti bisognava proprio dirlo la sopravvivenza non era per nulla facile eppure Astolfo c'è l'aveva fatta. Era riuscito a vivere e continuare a testimoniare e scrivere collezionare, imparare.
    In questi anni trascorsi ormai Astolfo aveva fatto di una banale tomba etrusca un vero posto di scenza dove venivano raccolte le cose più comuni e dove ci si ingeniava per non farsi ammazzare.
    Astolfo ormai aveva iniziato la sua "crociata" non avrebbe smesso, visto l'impegno che ci aveva messo.
    La tomba era stata rivisitata completamente, ogni angolo era occupato da oggetti comuni, divenuti ormai oggetti di studio come la mini telecamera con la quale Astolfo girava qualche minuto di video ogni mattina che caricava ogni volta che passava verso i centri abitati,e trovava qualche fonte elettrica funzionante, certo internet non c'era, ma ad Astlfo gli bastava caricare , insieme anche al computer portatile che aveva trovato in buono stato per archiviare i suoi video, uniche cose con elettricità che aveva lì nel suo laboratorio da usare, poi il resto lo scriveva a mano.
    Astolfo era così che passava il tempo scrivendo e documentando ogni cosa e quella tomba era diventa un vero posto tranquillo dove lui poteva vivere.
    Astolfo si svegliava ogni mattina e come prima cosa dava il buongiorno in camera.
    "Ehi? Buon giorno mondo!" Si ok nella videocamera l' inquadratura di Astolfo appena svegliato era pari alla visione di uno appena "strafatto di qualcosa " di strano.
    "Accideti faccio proprio schifo oggi!Come sempre del resto." e questo era il "buongiorno".
    Dopo Astolfo spegneva la telecamera per risparmiare batteria, metre accese il piccolo giradischi vinil che aveva trovato funzionante, certo doveva trovare sempre batterie e pezzi per farlo funzionare, ma una roba da anni sessanta come quella era una stupidata tenerla attiva e aveva trovato ancora dei vecchi dischi con musica anni ottanta e andò a sistemarsi al ritmo della "febbre del Sabato sera"quasi fosse un "Jhon Travolta dei poveri", visto che amava imitarlo alla mattina perché lui anche se aveva vissuto sempre solo, per ora ci teneva molto al suo aspetto. Dopo essersi dato una sistemata e essersi messo i soliti vestiti, anche se aveva imparato a cucire qualcosa di nuovo( come dimenticare il vestito da principe etrusco che si era fatto?). Bello, ma non comodo e comunque era un esperimento perché voleva documentare la vita degli Antichi etruschi, però di solito i suoi calzoni bugie e la sua camicia bianca non doveva mancare, anche se erano un pò vecchi, ma ben tenuti e pulitivisto che non che si trovava molto per cambiarsi, e dopo averlo fatto?semplice si sarebbe dedicato alle prime attività del mattino.
    Nel suo laboratorio Astolfo trovava sempre qualcosa da fare e la mattina era divisa nel fare colazione e vedere se l'orto erano in buono stato, aveva trovato molte semenze in giro di piante commestibili a parte quelle che aveva ricavato all'inizio dai suoi...ehm..escrementi come semi di patata, ma non ne poteva più di patate.
    Dopo l'orto Astolfo faceva colazione con la sua "famiglia",per lo più la "copia"della sua famiglia che aveva creato per nonnsentirsi solo con materiale di recupero in modo da farli assomigliare in qualche modo a Maria e ai bambini, e onestamente era un"genio" non erano poi tanto diversi e li amava alla stessa maniera, così era come se fossero stati ancora vivi, quindi era per quello che cucinava la colazione anche a loro, anche se poi per non buttare via nulla si conservava tutto per se, ma non rinunciatario a quel rituale.
    "Bambini oggi cucina ancora il babbo chi vuole le uova?"
    Astolfo li vedeva in fondo, quelle bambole sedute al tavolo di pietra con lui, non rispondevano, ma nella sua immaginazione erano lì tutti e tre proprio come li ricordava sorridenti e Maria, bellissima come un capolavoro di arte rinascimentale.Astolfo aveva sempre messo nei piatti il cibo poi alla sera lo levava e lo conservava.
    Tuttavia le uova erano finite quindi occorrerà andare a prenderle e qui se non si trovavano le uova si doveva andare a caccia e lì che sarebbe iniziato il lavoro più duro per sopravvivere, non solo perché la sua casa sarebbe stata sguarnita e i corrotti avevano attaccato già diverse volte e non era facile respingerli, aveva disseminato fuori con ingeniose trappole ma non bastavano,ma sopratutto perché bisognava vedere se c'era da cacciare roba commestibile .
    Astolfo preparò il suo set da caccia, certo visto che doveva sopravvivere si era creato molte armi bianche studiando e ricordando come gli uomini primitivi le usassero, più aveva una serie di armi da fuoco come pistole e fucili, recuperati in giro, ma le munizioni non era facile trovarle e preferiva conservare in caso di attacco dei corrotti quindi si armò di arco e frecce uscì per la caccia.
    Il bosco era silenzioso, ma qualche animale commestibile ci doveva essere, Astolfo stette qualche ora avvicinandosi ad un corso d'acqua, ma non trovando nulla per ora decise di vedere se magari riusciva a pescare qualche pesce nel corso d'acqua, fortunatamente qualche pesce riuscì a prenderlo e a portarlo a casa , non voleva mangiare ancira patate.
    Arrivò a casa sulla sera tardi e dopo aver mangiato Astolfo si dedicò alla stessa delle sue memorie e di ciò che aveva fatto quell'oggetto, mentre la bambola di Maria gli faceva compagnia e la sua immagine si perdeva nei ricordi vivi dell'uomo.L'aveva amata davvero tanto e gli mancava.
    "Maria..."Astolfo si sedette di fronte a lei mentre fuori iniziava a sentirsi i rumori di una lunga tempesta:"Come vorrei che fossi vera e che stessi qui con me, scusa per tutto."
    Astolfo prima di andare a letto andò a vedere se la tempesta era veramente forte perché di solito entrava acqua all'ingresso e si bagnava tutto ma lui proteggeva l'entrata mettendo delle coperture in plastica appese come tende, però tra il vento e tutto dubitava che reggessero.
    "Oggi vien proprio giù, che tempo da lupi!"
    Astolfo tirò dentro alcune cose preziose vicino all'entrata che non voleva si bagnassero, poi andó a letto, oggi era troppo stanco per mettersi a scrivere ancora, ma la notte non era affatto come le altre tranquilla, perché sentiva dei rumori esterni non attribuibili alla pioggia, proprio mentre si stava coricando.
    "Maremma bona...che cosa è stato?Viene da fuori.Non saranno mica di nuovo quei merdosi?"ovviamente i "merdosi"erano i corrotti, possibile che lo avessero trovato e si fossero avvicinati così, senza che lui se ne accorgesse?Astolfo dato che era un pó abituato a quelle situazioni non aveva paura però imbracciò il suo fucile e si portò dietro anche un coltello da caccia, all'interno della federica sotto al pantalone, perché se era entrata anche una sola di quelle creature a minacciare lui la sua "famiglia" e il suo sapere, ci avrebbero trovato il padrone. nessuno avrebbe violato la sua "fortezza", senza prima aver ricevuto un bel colpo di fucile in mezzo alle palle degli occhi.



    jz757s





    narrato;parlato""; pensato°° & monologhi<<>> Parlato Esterno





    Dati & Riassunti

    Nome:Astolfo De'Medici
    Stato fisico:Buono
    Stato Psicologico: Buono
    Armatura: in addestramento bronze cloth tucano
    Stato: /////
    Energia:Energia Verde
    scheda







    Riassunto:





    Azioni:









    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Dysnomiaper utilizzo in Saint Seiya Final-Armageddon GDR .


     
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    Imbracci il fucile, sentendo quei rumori sempre più insistenti fra le urla del vento e di qualche altra cosa.

    Corrotti, ne sei certo. Non sai come questo nome ti sembra naturale per quelle cose, un collegamento sensato per quegli abomini che tentano di fare una pantomima della vita come la conosci… o conoscevi.



    Altri suoni, poi la luce di un fulmine filtra all’interno del tuo rifugio e col tuono anche il rumore di qualcosa piccola che riesce ad entrare. Rotonda e metallica, fatta da mano umana ma estremamente avanzata. La tua mente non riesce a processare e una luce ti acceca per un attimo mentre la sensazione del vento freddo e umido ti lambisce la pelle e qualcosa entra… e voci umane.


    Delta -1, qui liber… no!? Qui Delta-1, un sopravvissuto!!! L’attività scansionata si è rivelata corretta, non un trucco dei Corrotti. Richiedo assistenza medica urgente.

    Delta-2, presa visuale. Oltre al sopravvissuto la zona è libera. Presenza di materiale di sopravvivenza, armi e… manichini?

    Delta-3, non si ha contatto con il Gate. Richiedo conferma della mappa planimetrica.




    La luce scompare, o meglio i tuoi occhi si riabituano. Il fucile è stato allontanato dal tuo corpo mentre un gruppo di tre persone con una divisa para-militare sta ispezionando la tomba mentre una quarta anche senza modi apparentemente ostili ti tiene sotto mira con un fucile dalla strana fattura. Non americano, russo, cinese… per quanto la struttura era sicuramente fatta da mano umana la tua mente brillante te lo faceva collegare con la sfera di poco prima e a un livello di avanzamento che non riesci a quantificare.

    Prima che tu possa chiedere e o fare niente, un altro fulmine illumina l’esterno mostrando il cadavere di un corrotto e un’altra persona che senza troppe cerimonie entra, troneggiando su di te anche se non appare decisamente alta o imponente.



    Un sopravvissuto? Sicuramente sarà legato ai sigilli della tomba, anche se trovarne al di fuori delle zone sicure è estremamente raro
    – dice, prendendo un palmare che riflette la sua luce su un volto femminile e degli occhiali – Mi dispiace per aver disturbato il suo sonno, ma una entità stava per entrare e probabilmente banchettare e corrompere con qualsiasi cosa avesse trovato in questo luogo sacro. Li tengono alla larga… ma al contempo né sono anche attra…



    Si ferma. La sua espressione concentrata, fredda e quasi annoiata si distende per qualche secondo in una una contrazione che mostrava sorpresa. I militari azionano alcuni luci e ora tu la potevi guardare per bene. E lei poteva riconoscerti anche nelle tue condizioni.

    I suoi occhi analitici come i tuoi esaminarono in pochi attimi la stanza, soffermandosi sugli automi con un movimento tremante delle sue iridi verdi. Ti è familiare, poi ricordi… quando ti chiama in un modo che non sentivi da anni. Era brillante, come tutti i tuoi allievi anche se a differnza degli altri non ti capaciti come mai non avevi mai sentito parlare delle sue ricerche dopo il dottorato. Come se fosse sparita nel nulla.



    Professor De’Medici? Lei… è ancora vivo?


    dean




    Deanna "Dean" Capek. Una tua ex-studentessa.

    Ora,anche se non puoi saperlo, membro scientifico della Fondazione Grado.




    Zona DM:

    Beh, ti aspettavi qualche mostro? Invece arrivano i rinforzi.. o i problemi?

    Dean è una tua ex-studentessa quando eri ancora un professore, e ti ha riconosciuto anche se sembra essere a capo di questa squadra misteriosa con tecnologie sconosciute e questa operazione che sembra puntare direttamente a "casa tua". Non pare abbiano intenzioni ostili, anzi ... ma penso che tu abbia qualche domanda, O voglia solamente chiacchierare. O non lo so, Astolfo ora che farebbe?





    Edited by eden_ST - 7/3/2024, 19:08
     
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    La tempesta infuriava, Astolfo aveva il fucile tra le mani e le sue dita erano pronte sul grilletto e a scattare al minimo movimento.
    ○Se sono entrati già meglio agire con prudenza!○ già, i corrotti erano imprevedibili, molte volte Astolfo era stato costretto a scacciarli via dopo averli trovati nelle vicinanze della sua "fortezza ", però il fatto che si fosserò avvicinati così tanto, allora significava che qualcosa non aveva funzionato e anche lui era stato superficiale a credere di mantenere tutto sotto contrllo, però adesso non era il momento di farsi domande su come era potuto succedere una cosa così, ora bisognava agire.
    Astolfo si avvicinò verso l'ingresso, eppure prima aveva controllato e non c'era niente, ma se era entrato qualcosa, allora era impossibile che avesse evitato l'ingresso. L'uomo caricó il fucile, il primo colpo in canna, anche se ricordava di aver messo almeno dieci colpi, in teoria avrebbero dovuto bastare e si "assottiglió" con la schiena vicino al muro in modo da poter scivolare con passo felino.
    Astolfo alzò il fucile, la tensione nel suo corpo era evidente, ma di solito quando capitavano queste situazioni, lui evitava di farsi prendere dal panico, sennó di certo a quest'ora sarebbe morto già molto tempo prima. Trattenne il respiro un secondo e mezzo, poi pensando di cogliere il momento giusto, sbucó fuori con l'intento di fare un agguato a chiunque fosse entrato, ma un fulmine rimbombò fortissimo, mentre un lampo gli annebbió la vista e il forte rumore gli fece cadere a terra il fucile.
    In quel momento, prima di riprendere la vista completamente e nemmeno il tempo di agire o girarsi, che penetró una sfera di metallo, di tecnologia sconosciuta dentro alla sua "fortezza " mentre entravano anche quelli che potevano essere esattamente soldati?
    Astolfo prima di soffermasi su altro o agire, non appena potette vedere cercó di capire se quelli erano realmente soldati, nel senso erano armati con dei fucili sconosciuti particolari e avanzati, che Astolfo avrebbe voluto nella sua collezione per studiarli:○Quelle armi sono frutto di un igegnaria avanzata, sono magnifiche!○ Astolfo era sempre affascinato da tutto ciò che era tecnologico e sofisticato, quindi vedendo quelle armi era come un bambino nel negozio di caramelle, ma non era il momento di pensare a quello. Le loro divise non sembravano appartenere a delle nazioni mondiali che conosceva così come i fucili, quindi chi erano realmente?
    ○Chi sono?○ Certo era rimasto solo per così tanto tempo che gli pareva strano che arrivassero dei soldati proprio adesso dopo anni di sopravvivenza all'limite erano umani?Non era l'unico sopravvissuto?Be poteva anche essere, però se fosse invece un trucco da parte dei corrotti?Sicuramente ne sarebbero stati capaci, però onestamente Astolfo conosceva fin troppo bene quelle creature, ne aveva studiato ogni tipo di atteggiamento, anche se tante cose come la loro provenienza e come si fossero formate era ancora sconosciuto per lui, però da quel poco che sa, sicuramente se erano dei corrotti che avevano architettato trappole, allora a quest'ora sarebbe morto, perché era pure disarmato e a quelle "cose"bastava un secondo per uccidere una persona , glielo aveva visto fare, sicché quelli non erano loro, ma umani veri. Tuttavia, seppur Astolfo aveva preso atto di ciò, non aveva gradito il fatto che si fossero introdotto in quel modo maleducato nella sua casa anche se fossero venuti a salvarlo, e se erano umani allora era peggio dei corrotti perché potevano essere venuti per rubare le sue cose. Dopotutto erano in una situazione dove esisteva la legge del più forte e del :"Chi arriva prima meglio alloggia", e lui ci era arrivato prima! Perciò non avrebbe permesso che nessuno toccasse niente .
    Astolfo cercó il suo fucile , ma quello lo aveva "perso" perché lo avevano allontanato da lui, ma sicuramente nessuno ancora gli aveva perquisito sotto i pantaloni dove legato vicino al polpaccio sinistro, c'era il suo coltello da caccia.
    "Fermi non fate un altro passo!Non siete autorizzati a ficcare il naso qui.Non ve lo dirò una seconda volta!Non toccate la mia roba!"Astolfo cercó di essere chiaro, ma nessuno lo ascoltava, erano proprio un branco di maleducati.
    I soldati iniziarono ad analizzare la zona ignorando Astolfo, usando chiaramente linguaggi tecnici di vari genere, tra cui :"C'è un sopravvissuto.", poi :"Ci sono dei manichini. " e fu lì che Astolfo non poteva più tollerare che quelli si spingessero oltre, perché in quel momento sentiva chiaramente il pianto dei suoi bambini e vedeva Maria chiedere aiuto.Loro non erano MANICHNI!Erano la sua FAMIGLIA! ed erano spaventati e Astolfo non poteva ignorare il loro grido d'aiuto, perciò estrasse il coltello da caccia che aveva sotto al pantalone e in un attimo fu davanti ai soldati, minacciandoli di indietreggiare, con uno sguardo molto minaccioso e deciso ad agire per tempo.
    "Indietro ho detto!Smettetela! State spaventano i bambini!" Ok Astolfo sapeva benissimo che come minimo quelli adesso pensavano che fosse in realtà un povero pazzo, bene così forse se ne sarebbero andati.
    Ad un tratto si sentì un altro tuono e un altro lampo abbaglió la vista di nuovo ad Astolfo, ma questa volta la presterà più salda sul coltello, poi vide la sfera di metallo aprirsi e uscì una donna dai capelli neri un pó bassotta, anche se tutti messi a confronto con l altezza din Astolfo erano erano dei "bassotti" vicino al cadavere di un corrotti che stranamente gli sembrava di aver già visto.
    ○Hola sensazione di averla già vista...○ Astolfo sentiva qualcosa di famigliare, ma ancora non riusciva bene a capire,. Un momento, dato che si conosceva bene non è che era una che si era portato a letto in passato?Mavà figuriamoci se non si ricordava chi si era portato a letto, poi fu lei a rompere il silenzio dopo aver detto alcune frasi che Astolfo non capiva e lo chiamò "professor De'Medici ", fu allora che gli venne in mente chi era: Deanna Capek, una delle sue allieve migliori all'università, sempre centodieci in ingegneria ora si lo ricordava, ma già prima della corruzione le loro strade si erano divise perché Astolfo si era sposato e di lei e dei suoi allievi universitari aveva pochi ricordi, e se li stava pure dimenticando grazie al putiferio successo, anzi si stava dimenticato anche degli esseri umani in generale, quindi pure lei era sopravvissuta, non era rimasto solo.
    Astolfo abbassò il coltello lasciandolo cadere a terra volutamente, poi con aria stupita cercó di dire qualcosa.
    " Dean? Sei proprio tu? Non è uno scherzo vero?" Astolfo mostrò di essere stupito di incontrare proprio lei, ma subito dopo gli venne al cuore un moto di felicità per averla ritrovata e sorrise dopo tanto, sperando che non fosse uno scherzo e in quel momentonavrebbe voluto abbracciaovviamente non lo fece anche perché se lei era viva e tutta quella gente erano con lei nonpotevano essere ladri o nemici, forse erano venuti veramente a salvarlo.
    Astolfo guardò verso i tre manichini che solo lui vedeva come la sua famiglia, che in quel momento sembravano tranquilli anche i bambini non piangevano più, ma era ovvio ricordare che nessuno vedeva nulla, ma solo Astolfo che parlava evidentemente da solo con i manichini.
    "Avete visto? Ve lo avevo detto che c'è l'avremmo fatta." Astolfo abbracciò i due manichini più piccoli per farli stare finalmente protetti, perché era sicuro che Dean non era lì per fare del male a nessuno, era una brava ragazza ed era intelligente: "Siamo salvi..." una piccola lacrima uscì dagli occhi di Astolfo che fin ora non aveva più pianto dopo che aveva finito tutte le lacrime nel momento in cui tutti erano morti.
    Astolfo riprese la sua postura poi si rivolse ancora a Dean: " Cara Dean grazue dell aiuto, quelle merde mi stavano dando veramente noia già da un paio di giorni le trappole non stanno funzionando devo rivederle ...comunque sia sono veramente felice di rivederti, però vorrei chiederti di far allontanare i tuoi uomini qui dentro ci sono cose molto rare non vorrei che rompessero ciò che ho trovato con così tanta fatica o che i bambini si spaventino ancora. Non ho intenzione di attaccarvi ancora, per lo meno non prima di aver avuto spiegazioni plausibili del perchè sei a capo di questi soldati e da dove vengono visto che non vedo bandiere o stemmi, ma sopratutto..." Astolfo alzò un dito poi si avvicinò ad uno dei soldati, senza però né toccarlo né avvicinarsi troppo, poi guardò quella meraviglia di fucile tecnologico e non poteva di certo fare a meno di rimanerne ancora una volta estasiato, tanto che sembrava sprigionare da tutte le parti "cuori d'ammirazione".
    "Dove le avete prese queste "meraviglie "?Sono dei veri capolavori di tecnologia che non ho mai visto."




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    La situazione nella tomba sembrava surreale, ma nessuno disse o fece niente.

    Non risposero con ostilità’ alla vista del coltello, sebbene non abbassando le armi per tenere in sicurezza loro e il capo della operazione. Alcuni dei soldati si scambiarono degli sguardi di disagio e di compatimento, ma non di sorpresa, come se fosse qualcosa già’ accaduto o che avevano visto. Il pensiero che probabilmente loro nella stessa situazione, anche con i migliori addestramenti e modelli psicologici, potevano finire come lui o anche peggio gli impediva di essere duri o irrispettosi del suo rifiuto.

    Dean non era da meno, anche se il cuore si strinse a vedere una persona della quale ha avuto la massima stima in questo stato. Ha avuto ed ha.

    Alla sua richiesta di non danneggiare il materiale presente in quella stanza, poteva adocchiare tantissime documentazioni scritte, hard disk, ma anche materiali culturali, libri, e tanto altro prelevato chissà’ come. Anche le trappole che avevano osservate all’esterno, per quanto sicuramente inutili per corrotti davvero pericolosi erano incredibilmente geniali con quel poco materiale e tecnologia che lo scienziato aveva a disposizione.


    Professore - disse, mantenendosi professionale e fredda ma incapace di non lasciar trapelare parte delle emozioni che aveva al di sotto della sua maschera da scienziata della Grado - le prometto sulla mia parola che né il suo lavoro di recupero né la… sua famiglia subirà danni.

    Anzi, ha dato un grande aiuto per la nostra Fondazione e il futuro della specie umana e non solo.



    Si fermò, con gli uomini più rilassati che guardavo alcune informazioni sul palmare. Alcuni con cura spostarono delle scatole piene di libri su una parete coperta di immagini sacre della tomba, quello che puntava il fucile lo abbassò ma dicendo qualcosa a bassa voce alla giovane donna. Qualcosa che potevi capire come “solo informazioni di basso livello”.


    Per le sue domande, ho limitazioni per le informazioni che posso diffondere con civili, ma data la situazione darò alcune nozioni ormai chiare al mondo precluse dal vostro isolamento.



    Ti spiega, in modo molto sommario la realtà odierna del pianeta, di come i miti abbiano più di un fondo di verità e di come loro lavorassero per uno dei pochi dei rimasti e amici dell’umanità, Athena. Di come la corruzione aveva coperto tutto il pianeta ma era combattuta dai guerrieri sacri della dea, e di come loro fossero una organizzazione di supporto a tali guerrieri.


    Le nostre ricerche ci hanno portato a grandi scoperte e innovazioni unendo antiche conoscenze e progresso umano. Ma ciò si basa anche sulla riscoperta di antichi artefatti, e solo per caso abbiamo scoperto che uno di questi si trova in Toscana – gli uomini posizionano uni strano strumento sulla parte, che brilla di una luce dorata mentre glifi simili a greco antico si mischiano con strisce di testo in lingua etrusca, aprendo quella che sembra una porta che prima non c’era – il Fato l’ha portata a fare il nido in un luogo sacro.

    Ma una donna di scienza come me non crede nel destino.



    Due degli uomini si misero davanti all’entrata posizionando sensori di movimento e quella che sembravano delle piccole torrette portatile, mentre gli altri iniziarono ad avanzare nella profondità misteriosa che si trovava letteralmente a poco metri da dove hai vissuto per anni, facendo luce con delle torce.

    La tua famiglia, immobile, sembra seguirle la luce dentro al tunnel. Luce che venne eclissata dalla sagoma di Dean che si spostò anche lei pronta a seguire i suoi uomini.


    Mi dispiace lasciarla ora che l’ho incontrata di nuovo. Al mio ritorno parleremo del suo “salvataggio”, ma ora come ora ho del lavoro da fare e poco tempo…

    Ma è al sicuro per il momento.



    Ti guarda con i suoi occhi verdi, ma non avanza. Come se ti conoscesse bene.

    Ti faresti scappare questa Ricerca?





    Zona DM:

    La situazione si calma un po' con Dean che ti fa un resconto lampo della fine del mondo, che lavora per Athena e che sono qui a recuperare qualcosa. La zona sembra salva e ben protetta e sicuramente non chiederebbe a un sopravvissuto di seguirla in questo recupero.

    Almeno, non direttamente.

    Astolfo cosa direbbe? Sarebbe a suo agio a fidarsi e a lasciare la sua famiglia?






    Edited by eden_ST - 19/3/2024, 10:16
     
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    Astolfo stava aspettando le dovute spiegazioni, ma continuava a non staccare gli occhi da quei fucili, immaginando come sarebbe stato bene uno di quelli nella sua collezione, ma la sua attenzione fu comunque attratta da quello che la sua allieva gli stava dicendo solo che alla fine non era riuscito proprio ad " afferare tutto", nel senso aveva capito alcune cose, ma altre si stava domandano se lei che era così intelligente lo stesse pigliando in giro , oppure fosse impazzita all'improvviso pure lei.
    Eppure si conoscevano benissimo e lei sapeva che Astolfo era un uomo di cultura ed era aperto ad ogni tipo di argomento, tanto è vero che anche nei suoi pod cast su internet aveva affrontato molti argomenti che riguardava la scenza, la robotica, l'informatica e l'etica sulla creazione e l'uso di conoscenze particolari come l' intelligenza artificiale. Lui aveva fatto tanti esperimenti a riguardo, e in aggiunta a questo aveva anche affrontato temi come il complotto e l'eterna lotta tra scienza e fede e seppure non era uno studioso di teologia, aveva dato le sue impressioni e aveva sempre sostenuto che la fede era un dono importante che anche la scienza non poteva spiegare, però all'uomo per vivere nel proprio mondo aveva bisogno della logica.
    Perciò Astolfo si chiedeva, perché la sua allieva migliore si era messa a parlare di "miti e legende?", di Atena? Sigilli nelle tombe Etrusce? Posto "sacro" ?Fondazione? E sopratutto quella specie di "pandemia"che trasformava tutti in mostri era opera di forze divine?Cos'era quella storia assu
    Astolfo prima di trovarsi di fronte alla realtà e dopo dieci anni e passa a vivere in mezzo alla disperazione, si sentiva un pó preso in giro.
    "Momento...Momento...Momento..." Astolfo fece un sospiro e un evidente gesto con le mani di iniziare a calmarsi tutti, ridacciando anche perché cioè dai...poi cercò di farsi ascoltare e fece due passi avanti e in dietro con il dito indice sulla fronte: "Fatemi capire bene...io ho passato anni a studiare questi ruderi e scopro solo adesso che è un luogo sacro e a combattere una pandemia che mi ha portato via tutto e adesso mi venite a dire addirittura che i miti e le leggende esistono e che la "pandemia"che trasforma tutti in mostri è opera di un male superiore?cos'è mi avete preso per un bischero?
    Scosse la testa Astolfo non poteva crederci, perché allora significava che tutta la storia dell'umanità non era proprio come dicevano i libri di storia e molte teorie andavano a farsi fottere come ad esempio quella dell'evoluzione di Charls Darwin oppure anche le conoscenze scientifiche significava che tutto era frutto di un "disegno divino", quindi la logica era stata superata dalla fede? No non era quello il punto, però cavolo sapere che se apriva una pagina qualunque della Bibbia oppure di mitologia allora quello che c'era scritto era vero, si sarebbe risparmiato anni di università.
    "Quindi tutti quegli anni di studio...io..." Astolfo non pensava di aver fatto una scelta sbagliata, però c'era da dire che in effetti al mondo era vero che c'erano cose che la scienza non poteva spiegare e in effetti quella pandemia , uomini mostri come se fossero stati puniti per i loro peccati e nessuno che ha potuto farci nulla perché non conoscevano il perché era successo, quindi poteva essere vero quello che gli era stato detto, era l'unica spiegazione alla fine.
    Astolfo era un uomo di logica, un divulgatore che aveva deciso di salvare la conoscenza dell'umanità attraverso tutto il lavoro di ricerca fatto in quella tomba, lì ogni cosa era stata fatta per dare ai posteriori le prove di quanto era successo, quindi se veramente oltre a quello che sapeva c'era qualcosa che non sapeva, lui DOVEVA saperlo.
    Astolfo strinse un pugno, ma ancora aveva dubbi , quindi forse era meglio dire a tutti di andarsene, doveva riflettere su questa cosa da solo, ma mentre stava per richiedere ai signori e alla sua allieva di andarsene, vide il muro della stanza che per anni era stata sua, illuminarsi con lettere greche antiche e poi aprirsi quella porta.
    Astolfo si fermò un attimo e rimase a bocca aperta, perché lì su quel muro ci era passato mille volte e non aveva mai visto o scoperto una porta segreta, invece quelli avevano trovato subito una cosa del genere?
    "Come è apparsa quella porta?Eppure ci abito e su questa necropoli ho fatto ogni tipo di ricerca..." Inutile farsi altre domande Astolfo aveva visto apparire davvero una porta, non era una bischerata.
    La sua allieva si preparò davvero ad entrare perché al suo dire pareva ci fosse in giro qualcosa di sacro, forse un artefatto, quindi gli lasció intendere che di certo non si sarebbe fermata, anche se glielo avesse chiesto.
    Astolfo decise di non dire allora niente tanto dopo sarebbero venuti a salvarlo, però, c'era qualcosa in tutto ciò che lo stava spingendo per prendere una delle decisioni più importanti, perché lui doveva sapere, quindi doveva andare con loro e scoprire la verità, ma non poteva lasciare da sola Maria e I bambini, quindi era in bilico su quella scelta.
    Astolfo abbassò lo sguardo, poi vide la mano di Maria sulla sua spalla, girò gli occhi e lì la vedeAs con un espressione solare e bellissima come sempre.
    "Maria..." sussurró poi lei gli fece un sorriso e avvicinó la bocca all'orecchio di Astolfo e gli disse: " Lo so cosa vuoi, segui te stesso e troverai le tue vere risposte. Io e i bambini ti aspetteremo perché so che ritornerai con le risposte giuste."
    Astolfo sorrise e capì cosa doveva fare, Maria era lì non l'avrebbe abbandonata, sarebbe tornato di certo, ma non voleva farsi scappare quella preziosa ricerca, quella verità che tutti avrebbero dovuto sapere.
    Astolfo prese la mano di Maria poi la bació sulle labbra : "Io tornerò a prenderti non ti lascio qui, però ora devo andare e sapere."
    Astolfo aveva socchiusi gli occhi mentre Maria lo salutava, poi ritirnó alla realtà e si fece avanti.
    "Aspettate!" Astolfo era molto deciso e quando si metteva in testa qualcosa niente lo fermava: "Come vi ho già detto questa è la mia casa quindi non lascerò che degli estranei entrino senza permesso." fece un altra pausa per riprendere:" E poi penso che vi servirà una "guida" lá dentro. Non conoscevo l'esistenza di quel cunicolo, ma ne ho visitati di simili, quindi verró con voi."
    Astolfo prese da terra il suo fucile e il suo coltello e se lo legó dietro la schiena e si avvió verso la porta anche se gli altri gli lo avessero impedito, proprio come un novello "Indiana Jones".



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    Dati & Riassunti

    Nome:Astolfo De'Medici
    Stato fisico:Buono
    Stato Psicologico: Buono
    Armatura: in addestramento bronze cloth tucano
    Stato: /////
    Energia:Energia Verde
    scheda







    Riassunto:





    Azioni:









    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Dysnomiaper utilizzo in Saint Seiya Final-Armageddon GDR .




    Edited by Lady Dysnomia™ - 21/3/2024, 01:02
     
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    ~ 3 ~




    Qualcosa che si poteva tradurre come un sorriso sornione comparve sul volo della ragazza, facendo ridacchiare in qualche modo anche uno dei soldati che rimase un po’ indietro ad ascoltare.

    I ricordi delle lezioni all’università dove gli studenti dovevano impegnarsi a seguire i tuoi flussi mentali da eccentrico genio erano ancora freschi nella memoria di Dean, e vederti confuso e incredulo… potevi vedere un piccolo senso di rivalsa.

    Ma anche di orgoglio, sentendo le tue parole e vedendo quella scintilla nei tuoi occhi. La scintilla che vedeva quando lavoravi, quando cercavi di trovare soluzioni e risposte.


    Non penso che né avete visitate di simili… ma siamo abbastanza sotto organico per questa missione, quindi una mano può essere d’aiuto – disse, facendo un gesto ai soldati e premendo alcune cose sul suo palmare, aspettandoti se dovevi prendere qualcosa per poi avviarsi con te e i due uomini all’interno del cunicolo.



    Le tombe erano di antichi guardiani che da secoli, anche nella morte, hanno continuato a difendere i tesori della di colei che gli etruschi chiamavano Menrva, la dea Athena – diverse porte si aprivano al vostri passaggio, e la sua mano si fermò a toccare la pietra ancora tiepida di energia cosmica inglobata in antichi sigilli posti a difesa e dissimulazione di qualcosa di prezioso – Un forziere. Difficile da trovare anche se sai cosa e come cercare. Nessuno può darne una colpa professore.

    Per come funziona, e anche per rispondere a tutto quello che avete detto, beh… forse conoscerà la terza legge di Clarke.



    Le pareti sono antiche, antichissime. Probabilmente più del più antico reperto etrusco di cui tu abbia mai letto. No, probabilmente più del più antico reperto ritrovato sul suolo italiano, o del mediterraneo. O del mondo.

    Su di esse disegni che non erano affreschi come nel luogo dove hai vissuto per anni, ma linee di pura luce dorata, tenue che si irradiava in un corridoio che correva libero subito dopo un’ultima porta. Era lunghissimo, cosi lungo che sembrava perdersi all’interno della montagna per chissà quanti centinaia di metri, impossibile da vedere nella sua interezza.

    I disegni mostravano storie dimenticate e riscoperte di antiche famiglie e regni, di dei e re santi, di battaglie, vittorie e sconfitte. Di Athena e dei suoi cavalieri.


    Cosa alimentava o permetteva tutto questo era impossibile ai tuoi occhi, come per magia.


    “Qualunque tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.” - concluse la scienziata, concludendo il suo discorso e rispondendo alla tua domanda.




    Continuate ad avanzare. Trovate ostacoli, trabocchetti, ulteriori linee di difesa, ma riuscite a superarli grazie al tuo aiuto. Non sai controllare il cosmo, né sei consapevole di questa tecnologia… ma sei un genio e riesci sempre a trovare una soluzione.



    Arrivate alla fine in un ultima stanza, molto più grande dove immagini di uccelli dalla piume dorate volano fino a un soffitto stellato, e al centro su un piedistallo si trova qualcosa di misterioso che sembra emanare una luce pulsante.




    bird%20is%20the%20word



    Artefatto trovato. L'operazione può dirsi conclusa - disse Dean. Non sapendo di avere torto.








    Zona DM:

    Momento Indiana Jones.

    Descrivimi la vostra discesa e un paio di situazioni che potrebbero mettervi in difficolà e come Astolfo può aiutare. Come detto, non hai cosmo ma confido che puoi tirare fuori una bella sessione di narrazione autonclusiva dove fai arrivare tutto il tuo gruppetto alla fine.

    Quello che vio trovate favanti è una specie di sfera di cristallo con decorazioni dorata tipo ali di uccello non più grande di una grossa arancia, ma capisci che è qualcosa di interessante. Concludi con Dean che lo prende da sopra a quel piedistallo e il comunicatore di tutti inizia a squillare.



     
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    Astolfo non aveva idea in che razza di situazione sarebbe finito, e si sentiva un pó in imbarazzo a sembrare così stupito con Dean che sicuramente un pó era sicuro che "gongolava"sulla sua difficoltà a coprendere e si sentiva un pó strano eppure perché gli piaceva così tanto?Semplice Astolfo De'Medici era sempre stato uno intraprendente e dove c'era il mistero allora lui doveva esserci, anche perché tutto ciò poteva portare ad una delle scoperte più straordinarie della storia.
    Dean non sembrò obiettare molto riguardo la presenza di Astolfo, tanto non erano in molti e una mano poteva servire e ribadì che comunque un cunicolo come quello di certo lui non lo aveva mai visto ed era vero visto che c'erano giusto un paio di cose che in una necropoli Etrusca non erano ancora state trovate. Certo era anche vero che molti siti come Tarquinia o Sovana prima del "casino", avevano ancora molto da far vedere perché si erano scoperte molte tombe anche solo avvicinandosi a delle "tane"per volpi, ma sicuramente il cunicolo in cui Astolfo era adesso, era sicuro che nessuno nella storia dell'umanità ci avesse mai messo piede, perché era veramente molto antico, mai viste o analizzate pietre di quel tipo.
    Astolfo osservó con accuratezza i dettagli di quel posto Dean continuó con le spiegazioni, e a quanto pare quel posto era un tempo protetto da antichi guardiani fedeli alla dea Atena o Menvra, poi quando citó "le leggi di Clark" nella testa gli si accese una sorta di "lampadina". Si conosceva le leggi di Clark, erano la base per poter lavorare nel campo della robotica e dell'informatica e in generale era anche lo scopo della scenza e sicuramente era vero che se nessuno si fosse spinto oltre e non avesse anche in qualche modo "sognato" di poter realizzare qualcosa allora non ci sarebbe stato nessun progresso per l'umanità e tutti si sarebbero ritrovati ancora all'era della pietra. Dopotutto non era forse quello che faceva lui?Perché non credere ad un"sogno"?
    ○Già bisogna rendere possibile anche l'impossibile.○ mentre Astolfo era assorto nei suoi pensieri osservó le mura e notò che non vi erano affreschi Etruschi come quelli che aveva sempre visto nella tomba in cui aveva vissuto, ma erano diversi perché linee luminose dorate si estendeva lungo tutto il lungo corridoio che si era trovato davanti, mentre Dean tolse uno di quei famosi sigilli trivando un forziere? Chissà se all'interno c'era un tesoro ?Anche se onestamente in quel momento Astolfo non voleva trovare gioielli, soldi, oro, ma gli sarebbe tanto piaciuto trovare una sola cosa:Un panino con la porchetta e del Chianti, mamma mia, se sarebbe stata una scoperta sublime, era danni che non mangiava certe cose, ma ovviamente era solo una fantasia nella testa di Astolfo che era assolta in pensieri a riguardo :○Mmmm porchetta e chianti...oh si... che visione celestiale e orgasmica... è da anni che non magio certe squisitezze...ok ...ok..ok torno serio! ○
    Astolfo guardò quelle linee d'oro che iniziarono a rivelare delle immagini di epoche, battaglie e guerrieri che seguivano la dea Atena con fare fiero.
    Astolfo spalancò bene gli occhi e sempre come se fosse un bambino in un negozio pieno di meraviglie, contemplava quelle visioni soffermandosi in maniera particolare su i guerreri, perché erano "particolari" e non usavano per combattere nessuna arma o protezione, ma ben sì usavano le loro mani i loro pugni, la loro forza.
    "Guerrieri che non usano armi?Possibile?Forse ed è così che la Dea li ha scelti come guardiani?" Mentre si faceva questa domanda, non capendone ancira il senso, ma aveva l'impressione che presto lo avrebbe capito.

    [...]



    Astolfo proseguiva lungo al corridoio, fino a fermarsi vicino ad una porta chiusa.
    "Bene di qui non si passa." L'uomo cercó di vedere se vi erano altre strade, ma non c'erano, tutto era chiuso da muri decorati, quindi c'era un modo per aprirla.
    Osservando attentamente si poteva vedere che la porta aveva una serie di quadrati decorati con incisioni che rappresentavano l'orologio e i segni zodiacali illuminati, ma non tutti i segni lo erano, infatti l'ariete , il leone e lo scorpione erano spenti e allora era abbastanza intuibile che se non si riusciva ad accendere quelli, la porta non si apriva, doveva avere qualche meccanismo bloccato ma come si faceva a farlo?
    Dunque lì attorno non c'era nulla e sembrava un enigma senza apparente risposta, poi ad un tratto uno dei due soldati ,mentre cercava anche lui una soluzione che non fosse: "Proviamo a demolirla a suon di martellate" dato che non avevano gli strumenti per farlo,si appoggiò sulla parete del muro a destra spingendo accidentalmente un pulsante, che attivó una trappola mortale, ovvero una lama caduta dall'alto lo stava per tranciare per bene .
    "Maremma bona! Sta attento!" Astolfo fortunatamente fu veloce di riflessi e riuscì a salvarlo in tempo spingendolo indietro, mentre la lama si conficcó dietro di loro.
    "C'è mancato davvero poco, mi sa che è meglio non toccare niente." Il soldato rigrazió Astolfo, poi tutti potevano notare che erano coparse due porte ai lati della porta principale.
    Astolfo si avvicinò ad una ed essa quella a destra si aprì avanti a lui dando accesso ad un altra stanza.
    "Potrebbe essere pericoloso Aspettate qui!" Astolfo entró all'interno della stanza e si ritrovò difronte un braciere che possedeva del fuoco blu e un incisione sulla parte di un ariete
    "Mmm un pó criptico però penso che centri con la porta di prima.Vediamo"
    sì avvicinò al braciere non vedeva proprio nulla che lo facesse pensare e l'incisione dell'Ariete era solo un normalissimo basso rilievo di età antica, ma sicuramente c'era l'inghippo.
    Ad un tratto lo sguardo di Astolfo si posó su una scrittura in greco antico che diceva : "Uno spirito ardente titaneggia nel cuore di ogni uomo e brucia in eterno come il sole.", Astolfo cercó di capire il senso della frase, poi guardò il braciere e man mano che il fuoco blu bruciava, sembrava ipnotizzato fino a quando riuscì a capire!
    "Eureka ci sono...le fiamme ardenti dei cuori..." Astolfo si guardò attorno e come aveva intuito, c'era una torcia spenta attaccata al muro la prese e la porta verso il braciere per accenderla, in fine si pose davanti al muro.
    "Così dovrebbe funzionare !" Astolfo avvicinò il fuoco blu vicino alle linee dell'incisione che iniziarono a prendere fuoco e a propagarsi lungo le linee che componevano l'immagine dell'Ariete, lasciando dunque spazio allo spettacolo dell'immagine illuminata.
    Astolfo era sicuro che adesso se tornava al corridoio principale avrebbe trovato l' Ariete dell'orologio illuminato ed era proprio così, ma mancavano ancora da illuminare il leone e lo scorpione, bastava trovare un altra incisione come quella di prima ed era sicuro che si trovasse qualcosa nella stanza a sinistra.
    Astolfo trovò lo stesso enigma di prima con il braciere che avrebbe dovuto illuminare la parete con il simbolo del leone, non perse tempo e accese pure quello, ma lo scorpione?
    Astolfo raggiunse il corridoio principale e lì avanti a tutti si era alzare una stele con inciso il simbolo dello scorpione, ma non c'era la torcia per accendere, e allora con cosa lo avrebbe acceso?
    Forse poteva portare il fuoco da uno dei braciere passati, quindi provó ad accendere una torcia con uno dei fuochi blu dopo essere ritornato in una delle stanze e riuscì nell'intento di illuminare anche lo scorpione e ora che sulla porta principale c'erano tutti i dodici segni accessi si sbloccó il meccanismo della porta e ora si poteva passare.

    [...]



    Adesso si accedeva ad un altra stanza, dove le linee d'oro formavano una serie di immagini inerente l' inferno e demoni, dove a capo c'era, quello che pareva essere Ade il dio dei morti con un armatura alata nera, lo aveva confermato Dean, ed erano in prossimità di una battaglia contro dodici guerrieri vesti con armature d'oro che rappresentavano i segni zodiacali capeggati da una donna in armatura che diceva essere Atena. Dean spiegó che quell'immagine raccontava un antica guerra sacra tra Ade e Atena, interessante, ma oltre a questo, la stanza però non mostrava avere porte o posti dove poter andare e ancora una volta niente diceva niente, poi al centro della stanza c'era un tavolo fatto di quel materiale d'oro e due sedie vuote, una difronte all'altra
    Astolfo guardò verso destra e sul muro c'era un altra scritta in greco antico: " Solo chi ha il dono della conoscenza e dell' astuzia non ha paura di affrontare la morte ".
    Un altro messaggi criptico, ma ad un tratto su una delle sedie apparve una presenza eterea forse una sorta di ologramma di un uomo dai capelli grigi e un vestito da prete con una stella nera sulla fronte.
    Astolfo e i presenti all'apparizione di quella figura rimasero di sasso, sopratutto Dean, che le era sembrato di aver visto un fantasma, e pareva proprio conoscerlo visto che aveva detto a tutti di stare lontano e riveló che quello era una rappresentazione di una presenza che in passato aveva cercato di andare contro Atena finendo con l' essere sconfitto dal cavaliere del Cancro, sinpoteva notare un piccolo disegno della sua sconfitta nella parete destra. Un demone malvagio che rappresentavano la morte e Astolfo non voleva averci allora a che fare, ma Dean aveva confermato che si trattava di un immagine proiettata dalla stanza, quindi non era lì nessuno e non c’erano pericoli effettivi, però se non erano per la presenza, era capace che comunque avrebbero trovato una sorpresa il quella stanza molto presto. Era dunque evidente che quella era la prova della stanza e ricordandosi delle parole nella frase precedente, in effetti che la stanza stia scegliendo una prova così ci stava e avere la conoscenza e l 'astuzia per affrontare la morte, era sicuro di averne abbastanza Astolfo, quindi sentendo la sua sicurezza, il prete alzò la mano destra e con l' 'indice inducó l'uomo senza dire una parola e gli fece segno di avvicinarsi al tavolo e sedersi difrone a lui.
    Astolfo fece come suggerito e andò verso la sedia e si sedette, poi come per incanto sul tavolo apparve una bellissima scacchiera di cristallo e avanti a lui si sedette il prete oscuro e gli fece segno di iniziare.
    ○Capisco...vuole che giochi con lui una partita a scacchi, certo affrontare la morte" poteva anche riferisi a questo non per forza ad una battaglia. Molto bene...○ Astolfo accettó la sfida perché si sentiva abbastanza bravo con gli scacchi.
    Astolfo e i demone si sfidarono dunque ad una partita di scacchi, dove tutto sarebbe dipeso dalla conoscenza e dall'astuzia dei due senza esclusione di colpi, e con i passare dei minuti intenti tutti e due a studiarsi e a guardarsi negli occhi, Astolfo è il suo avversario arrivarono ad un punto di stallo.
    Tuttavia, Astolfo riuscì a trovare una soluzione per incastrare il re dell'avversario e arrivare allo scacco matto.
    "Spiacente ma questa sfida contro la "morte" è mia, prendi e porta casa!scacco matto!"Astolfo posizionó la sua regina bianca avanti al re nero che non poteva muoversi, dopo l' evidente sconfitta, la figura del demone non sembrava averla presa bene perché si era arrabbiato e voleva attaccare Astolfo: "Oh no temo di averlo fatto arrabbiare..."
    Tuttavia , mentre la figura del prete stava per attaccare, arrivó sul tavolo e con un piede sulla tavola degli scacchi un altra presenza con l'armatura dorata del cancro e con aria sprezzate indicò il demone,

    News15399


    mentre avanti a tutti si aprì una porta difronte alla tavola, la prova era stata compiuta comunque perché la vittoria sulla prova di abilità l'aveva vintacomunque Astolfo.
    "Su presto" Astolfo non poteva perdere tempo lì e non appena fece qualche metro verso la porta notó che le due figure scomparvero.
    "Bene, meno male sembra che quelle presenze fossero solo state messe per poter affrontare la prova e adesso che l' ho fatta e la porta è aperta sono scomparse. Lo ammetto mi devo abituare a certe cose e lo farò presto." i soldati e Dean se la risero, ma comunque il professore aveva fatto un ottima prova ed era stato abbastanza freddo.

    [...]


    Entrarono in un altro punto del cunicolo, solo che qui la strada si interrompeva prima di arrivare all'altra porta e non c'erano passaggi o ponti per poter proseguire e sotto alla strada interrotta si vedeva un profondissimo strapiombo dove c'erano degli aculei con resti di ossa umane infilzate.
    "Uffa anche qui non si passa di nuovo." Astolfo cercó di farsi venire un idea, poi uno dei due soldati indicò un altra scritta.
    "Solo chi possiede la virtù del coraggio e audacia farà il salto sul dirupo del vuoto, potrà avere accesso alla vera via che lo porterà alla meta."
    "Solo chi possiede coraggio e audacia..." Astolfo ci pensò un attimo poi guardò ancora il vuoto di quel dirupo.
    Ad un tratto Astolfo fece un gesto che fece spaventare tutti i presenti, perché saltó in avanti a gambe unite.
    "Professore no! Si fermi non lo faccia!" Cercó di dissuaderlo uno dei soldati pensando che visto i precedenti e il fatto di avere una famiglia che non c'era, avesse dato alla testa ancora all'uomo, non avrebbero voluto vederlo infilzato là sotto.
    "Ehi bischeri piantatela di frignare dai andiamo." Astolfo era in piedi sorretto da qualcosa che non si vedeva una sorta di ponte invisibile? I due soldati non ci capirono molto ,ma se il professore era passato potevano farcela anche loro no?
    "Io vado avanti, ma miraccomando se non siete coraggiosi sconsiglio di buttarvi sul ponte come ho fatto io che ho azzardato parecchio, dopotutto la scritta diceva questo." Astolfo andó avanti sul ponte invisibile, ma presto fu raggiunto perché nessuno lì era un vigliacco e il ponte lo "sapeva".

    [...]


    Dopo aver passato il ponte, il gruppo arrivò all'ultima stanza e non appena entrati Astolfo non potette che essere rapito dalla fattura dell'interno e del soffitto dove si potevano ammirare pitture riguardanti uccelli. Certo era curioso, vedere che alla fine di quelle dure prove ci fosse un posto simile e sopratutto che tutto ciò fosse collegato alla dea Atena. Davvero molto curioso, eppure all'interno della stanza Astolfo si sentiva come se in fondo ci fosse sempre stato, beh in effetti ci abitava appena sopra quindi era un posto "sacro "anche per lui.
    "Bene ora che siamo arrivati cosa c'è di interessante qui?"Astolfo guardò avanti e oltre al magnifico soffitto con protagonisti uccelli dorati e stelle vi era un piedistallo su cui sopra c'era un oggetto molto particolare dai decori piumati che ricordava anch'esso un uccello che prese Dean. Un oggetto davvero bello, che Astolfo guardò con molta attenzione perché sembrava esserne attratto come era era successo per tutta la stanza. Chissà cosa nascondeva quell'oggetto che Dean aveva chiamato l'artefatto?
    Sinceramente Astolfo visto che ci era finito in mezzo aveva intenzione di chiedere se poteva esaminare l 'ogetteto assieme a loro, anche perché era stato trovato nella sua "casa" quindi gli sembrava una richiesta equa, ma prima che potesse dire qualcosa i comunicatori dei soldati suonarono, era dunque evidente che c'era qualche problema.
    Astolfo mise la mano verso il suo fucile: "Che cosa succede?"




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    Dati & Riassunti

    Nome:Astolfo De'Medici
    Stato fisico:Buono
    Stato Psicologico: Buono
    Armatura: in addestramento bronze cloth tucano
    Stato: /////
    Energia:Energia Verde
    scheda







    Riassunto:

    Allora ho provato a dare un senso a ste prove non so se va bene o sono andata troppo fuori tracciaxd nella seconda parte prima di fare casino vorrei solo precisare che non ho preso pg o png del forum ne fatto riferimentona fatti accaduti visto che semplicemente tutto era frutto di una proiezione magica ( così ho voluto interpretarle ?)e mi serviva un "avversario" a scacchi xd

    Se è sbagliato fatemelo sapere che cambio :asd:



    Azioni:









    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Dysnomiaper utilizzo in Saint Seiya Final-Armageddon GDR .


     
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    Gli antichi etruschi credevano nella pratica chiamata ornitomanzia – rispose Dean mentre gli uomini iniziavano a fare rilevamenti attorno all’artefatto – Divinazione attraverso il volo degli uccelli. Una mal-comunicazione da parte dei popoli successivi di come gli antichi lemuriani la praticavano, leggendo con artefatti simili i flussi di aria atmosferici. Flussi che venivano poi sfruttati dagli uccelli, da li il malintes…


    La spiegazione si interruppe quando tutti i palmari si attivarono all’unisono, e con un semplice tocco iniziarono a lampeggiare di una luce rossa che indicava una cosa sola: pericolo.

    La stessa struttura sembrava cambiare e il bagliore si tingeva di fosche sfumature scarlatte per poi spegnersi se non in una tenue luminosità dell’artefatto e di altre piccoli sorgenti nella stanza, mentre voci nei trasmettitori avvisavano, prima di esseri zittiti con un urlo e con suoni disumani che il perimetro era stato violato.

    Rumori, rumori di passi, troppi passi. Dean bestemmiò a denti stretti “corrotti”, mentre gli uomini andarono verso il corridoio armi alla mano facendo segno di rimanere indietro.


    In pochi attimi sparirono nel corridoio che ormai era sprofondato nelle tenebre più assolute.

    Poi, spari. Spari che illuminavano una orribile figura indefinibile, e a ogni sparo potevi vedere immagini di corpi macellati che fino a pochi secondi fa erano vivi li di fianco a te.

    Un ultimo sparo ed era chiaro di come fosse ormai all’uscita di quel corridoio, unica via per uscire da qui.


    morituri




    Siamo in trappola
    – disse la ragazza ponendosi davanti a te stranamente combattiva, non tentennando davanti a quell’abominio – Rimanga dietro di me professore, e appena vede una via di fuga, corra più in fretta che può. Io lo tratterrò…


    La ragazza mise mano a una strana struttura simile a una valigetta che aveva legata alla schiena, ma prima di poterla attivare una delle mani guizzò verso di lei. Solo un ultimo sparo di uno dei soldati che ancora si reggevano in piedi alle sue spalle la salvò deviando il colpo, ma l’onda d’urto fu abbastanza da scaraventarla a terra… e lasciare la valigetta ai tuoi piedi.


    Potevi leggere su di essa “PROTOTYPE-SKY-00”.








    Zona DM:

    Scusa il ritardo, ecco botte.

    Praticamente il battaglione è stato distrutto da questo singolo corrotto davvero potente (ENERGIA VERDE) che ora sta banchettando con l'ultimo soldato che lo ha sparato, salvando Dean.

    La valigetta è una sorta di pandora box artificiale, e attivandola si scompone e puoi indossarla come un prototipo di armatura d'acciaio portatile (grado I) con cui menare il corrotto. Appena capisci come attivarla (decsrivi come), puoi indossarla in un attimo e usarla per menare il corrotto non autoconclusivamente (o scappare, nessuno ti ferma :3 ). Hai Cosmo Normale e Agilità Straordinaria e puoi essere considerato a ENERGIA VERDE anche tu.

    Nota: non hai risvegliato ancora il cosmo (vedremo poi), solo l'armatura che ti da quei poteri, se la distruggi sei fregato.

    Enjoy.




     
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    Per ora il discorso sulla cultura degli uccelli per gli etruschi era un argomento che Astolfo avrebbe preferito affrontare dopo visto che a quanto pare la situazione non sembrava molto tranquilla.
    “Forse dovremmo affrontare il discorso sulle credenze etrusche più tardi.” Già decisamente era meglio affrontarlo dopo visto che le radio continuavano a suonare fin quando la situazione non si fece più chiara. A quanto pare pareva che le misure di"contenimento" usate dalla Fondazione fossero state eluse, ma come? Allora questo significava che qualcuno di quei mostri mutati era arrivato veramente nella sua “fortezza”?
    “Ragazzi non ditemi che sta succedendo quello che sto pensando.”Astolfo non voleva neppure pensarci, lì aveva molte cose e poi c'erano Maria e I bambini, doveva andare a salvarli: “ Maria…devo salvarli!" con un filo di voce, ma prima che l'uomo potesse muoversi, era già arrivato “qualcosa”.
    Una creatura disgustosa della corruzione come quelle affrontate per anni e che avevano tolto tutto ad Astolfo anche la vita della sua famiglia, perché anche se per lui non erano morti, sapeva che la verità era differente e in quel momento iniziò a sentire di nuovo la rabbia impadronirsi della sua mente, poi non si era accorto esattamente cosa fosse successo, ma quello che sembrava essere un proiettile colpì uno dei soldati che cadde a terra di fianco a lui, sporcandogli i pantaloni di schizzi di sangue.
    Astolfo dunque fu costretto di nuovo a rivedere una scena cruenta di morte che lo stava per bloccare perché tutto in quel momento gli stava ricordando quel "maledettissimo giorno” in cui tutto gli era cambiato.
    °No … non fatelo…° Astolfo in quel momento, visto che negli ultimi anni aveva sviluppato bipolarismo, sennó di certo non si sarebbe mai “creato"una famiglia con dei manichini, rivide nel soldato caduto l'immagine della morte della sua Maria, il suo fragile corpo dilaniato dagli artigli e i denti di un mostro sadico e violento: ° Basta non fatelo!° l'uomo sentí chiaramente una fitta alla testa, gli capitava spesso quando quel trauma ritornava a tormentarlo.
    “Basta … lasciatela stare…” Astolfo stava delirando, poi vide il secondo soldato colpito morto e in lui rivide i suoi bambini : “No non toccarli…” a seguire gli altri fino all eliminazione del plotone.
    Astolfo contiuó a sentire ammontare la rabbia, all'ora non aveva potuto che essere impotente e lasciarsi andare alla disperazione che ha quasi causato anche il suo tentativo di suicidio, però ora aveva solo rabbia. Voleva uccidere con le sue mani quell'abominio, ma se nemmeno quei soldati ultramega tecnologici avevano potuto nulla cosa avrebbe potuto fare lui?Usare il fucile? Non sarebbe bastato questa volta, però lui voleva comunque soddisfare almeno una volta la sua ira per quanto aveva dovuto subire e poi dopo i soldati sarebbe accaduto anche a Dean, visto che si era messa davanti a lui a proteggerlo e fu quello a riportarlo alla realtà. Lui non era riuscito a proteggere la sua famiglia e neanche quei soldati che aveva portato lì e adesso avrebbe dovuto essere di nuovo protetto lui?No!No questa volta proprio NO!Nessun altro che Astolfo considerasse importante sarebbe morto sotto i suoi occhi!
    “No MAI più!” Astolfo sarebbe andato a capo basso contro il mostro così com'era, ma la verità era che sarebbe andato incontro a morte e poi sarebbe toccato a Dean allora ci voleva un piano.
    Ad un tratto Astolfo si accorse che Dean aveva con sé una strana "valigia" gli era caduta dopo un tentativo di assalto da parte del corrotto su cui era scritto "PROTOTYPE-SKY-00” e l'uomo ne fu stranamente attratto e gli si avvicinò chissà cosa voleva dire quella scritta, poi dalla “valigia” fuoriuscí quella che sembrava essere un armatura a forma di uccello tutta rossa che gli si mise addosso pezzo, dopo pezzo.
    “Cosa diavolo è successo adesso?” Astolfo sentiva l'armatura addosso e onestamente mai si sarebbe sognato di “provare” una cosa del genere. Era fantastica e lo faceva sembrare un supereroe americano: e il casco a forma di becco blu era curioso:“ Wao… sembro uno dei “Power Ranger” adesso!Mi sento strano, certe cose si vendono solo nei film o negli “anime “ giapponesi.”. Sinceramente allora quell'armatura poteva avere delle armi più tecnologiche per uccidere un corrotto, quindi era un bene averla, seppure anche Astolfo si era accorto di qualche difetto , ovvero prima di tutto non era un pó “leggera”? Lo avrebbe protetto abbastanza? Lui avrebbe fatto volentieri qualche modifica, seconda cosa dov'erano nascoste le armi? Non che aveva indossato una cosa che non doveva vedere?Beh ormai aveva visto tutto non che facesse differenza e gli era piaciuto fino all’arrivo di quello stronzo che aveva intenzione di ammazzarli tutti.
    Astolfo fece un balzo in avanti atterrando davanti a Dean con il pugno a terra e il busto inarcato in avanti.
    ironman-rdj
    “Dean non ti permetteró di morire ci penso io, anche perché questo grandissimo stronzo mi ha fatto incazzare per bene e merita una bella lezione!” Astolfo guardò il corrotto non aveva intenzione di rimangiarsi le parole.
    “A una “cosa stupida” nel momento sbagliato “ovvio”, ma spero di non aver fatto un casino ad aver aperto la valigetta,e non capisco perché questa armatura mi si arrivata letteralmente addosso e spero che non sia solo un “cosplay” fatto bene, nel senso che qualche arma “vera” ci deve pur essere no?...” . Che vergogna! Astolfo non sapeva neppure perché avesse fatto una domanda tanto scema, anche perché Dean sicuramente non poteva rispondergli subito, quindi le armi le avrebbe dovute trovare da solo, ma non vedeva pulsanti o altro sull’armatura, quindi probabilmente le armi “fiche” non c'erano e allora come avrebbe fatto a combattere?
    °In qualche modo devo pur usare questa armatura sicuramente ha del potenziale nascosto!°Astolfo cercó di trovare una soluzione poi penso alle incisioni che aveva visto prima scendendo nella tomba. Guerrieri… guerrieri che combattevano a mani nude nemici imponenti…forse poteva riuscire a farlo pure lui? Che alternativa aveva? Nessuna, ma al momento era l’unica soluzione quella di provare ad attaccare con le sue sole forze e in ogni caso doveva dare tempo a Dean di scappare non importa se le probabilità di sopravvivenza erano zero per lui , era da anni che viveva così.
    “Io cercherò di prendere del tempo e copriró la tua di fuga e non pensare a nessuno nemmeno a me ok?.” Astolfo guardò ancora il mostro poi lo indicò con il dito indice in una posa da lottatore pro wrestling :” In quanto a te pezzo di merda, sappi che sarò io il tuo avversario e che ti farò pentire di aver ucciso quei due ragazzi.Preparati a morire .”
    Astolfo cercó di attirare l’attenzione su di sé volutamente, poi si preparò ad attaccare.
    Astolfo si lanciò verso il corrotto e non potette non notare come stesse andando più veloce del solito, visto che un uomo normale non era così :° Mi sento improvvisamente molto più veloce che “ Ficata “! Non pensavo di esserne capace.° auto complimenti a parte, anche se non era il momento di compiacersi visto che erano morte due persone e lui non sapeva se ne sarebbe uscito vivo, Astolfo fu davanti al corrotto in un attimo: ° Meglio non attaccarlo frontalmente vediamo se riesco in questo modo…°
    Astolfo piego la schiena e si accovacciò sulle gambe in modo da essere vicino a quelle che sembravano delle articolazioni inferiori e con la punta del piede destro cercò di colpire la parte sinistra di esse per cercare di sbilanciarlo , poi unì le mani in un specie di pugno a “martello” e alzò le braccia per poi far cadere in diagonale dall'alto verso il basso il colpo, che aveva intenzione di cercare di colpire la testa del mostro.




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    Dati & Riassunti

    Nome:Astolfo De'Medici
    Stato fisico:Buono
    Stato Psicologico: non lucido e molto incazzato
    Armatura: in addestramento bronze cloth tucano ( armatura indossata a livello 1)
    Stato: intatta per ora.
    Energia:Energia Verde
    scheda







    Riassunto:

    Dopo aver assistito allo "sterminio"della squadra della Fondazione e dopo aver avuto un attimo di smarrimento in cui riaffiorano vecchi traumi da cui pensava esserne uscito, Astolfo si incazza con il corrotto e dopo aver indossato l'armatura cerca dunque di attaccarlo per permettere a Dean di scappare. Dopo si avvicina al mostro accorgendosi di aver usato una velocità superiore del
    solito (uso agilità straordinaria) cercando in primo momento di colpire la gamba sinistra del mostro (AD) per sbilacuarlo o tentare il gesto, poi cerca di colpirlo con un colpo a martello eseguito con le mani unite in diagonale dall'alto verso il basso per cercare di colpire la testa del mostro e tentare di fargli male (AF)



    Azioni:


    Abilità (provvisoria)

    Agilità straordinaria

    Attacco:

    Base in combo calcio alla gamba sinistra del mostro più "pestone" con le mani alla testa.




    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Dysnomiaper utilizzo in Saint Seiya Final-Armageddon GDR .




    Edited by Lady Dysnomia™ - 5/4/2024, 00:56
     
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    CERTO CHE NON E’ UN COSPLAY! È UN PROGETTO DI PRIMA QUALITÀ REALIZZATO DA ME E COSTRUITIO DA ME!!! - urlò Dean da terra dopo il tuo superhero landing, riprendendosi ma ancora bloccata dal colpo – Una steel cloth portatile a bassa capacità offensiva ma alta mobilità e versatilità. Permette una sola qualifica cosmica di due alla volta, ma abbastanza per un avversario comune come lui. Io da qui non me ne vado comunque! Non conosce il progetto devo supportarla in qualche modo per sperare di far uscire vivi entrambi. - concluse nascondendosi dietro all'artefatto trafficando con il suo palmare.


    Nonostante la tua poca esperienza, l’armatura segue e amplifica i tuoi movimenti, facendo sbilanciare senza troppi problemi il mostrone che alzò le numerose braccia per tentare di difendersi dal tuo attacco.

    Il colpo a martello letteralmente frantuma parte dei suoi arti, colpendolo alla testa che inizia a rilasciare un liquido biancastro e luminescente che inizia a bagnare e colorare il pavimento della tomba, urlando di dolore.


    Con un poderoso ruggito, fa scattare dalla schiena parte degli arti che gli sono rimasti ai lati del del tuo corpo come per bloccare ogni via di fuga mutandoli in vere e proprie pareti di carne nerastra, nel mentre la sua bocca si apre quasi spaccandosi la mandibola indirizzando un raggio di cosmo luminoso direttamente su di te.


    Nel mentre, una voce elettronica nei canali audio della armatura diceva con fare amichevole "CARICA REATTORE COSMICO: 80%".



    Zona DM:

    Okay, sicuramente hi fatto un bel danno ma il mostrone si è abbastanza alterato e ora educatamente ti fa notare la cosa con le sue braccia tentacolari che partono ai lati per bloccare i tuoi tentativi di fuga (Azione di Supporto) nel mentre carica un raggio di luce diretta su di te (ATK).

    Inoltre, sembra che l'armatura ha una autonomia limitata, ops...




     
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    POST 6



    Astolfo in quel momento a quanto pare aveva addosso una grossa responsabilità, visto che Dean non voleva andarsene, ma perché? Lui non voleva che altre persone ci rimettessero la vita lo stava facendo solo per la sua sicurezza, ma a quanto pare lei voleva rimanere per dargli delle dritte sull'uso dell'armatura che non era un cosplay, ma un prototipo costruito da Dean stessa che aveva chiamato "Steel cloth” . Cioè, un momento solo per capire, Dean aveva davvero costruito una cosa sofisticata come quella che funzionava tutta da sola? Davvero? PRIMA di Astolfo?
    Astolfo in quel piccolo attimo, prima di assicurarsi del danno che aveva fatto al corrotto, nella testa dell'uomo iniziarono a prevalere sentimenti e sensazioni differenti, ma tra tutti per ora stava prevalendo sicuramente quel mini Astolfo tutto verde con la faccina incazzata in mezzo a tutti gli altri mini Astolfo che rappresentavano le varie emozioni dell'uomo che non si dava pace :“Non posso credere che Dean abbia costruito un'armatura come questa, mentre io a mala pena ho dovuto sopravvivere.Come diavolo ci è riuscita?" a seguito il mini Astolfo tutto rosso che rappresentava la rabbia esprimeva il suo dissenso: “ Già questa cosa mi fa andare in bestia!Maremma bona!”, poi ecco arrivare il mini Astolfo della razionalità bianco: “ Ragazzi per favore smettetela concentriamoci a non morire adesso!”.
    Ovviamente la coscienza di Astolfo è i suoi giri pindarici, erano sempre questione di secondi , ma non si era dimenticato del corrotto e comunque l ‘armatura gli aveva dato delle abilità che gli avevano permesso di danneggiare le gambe e la testa di quell’essere, ma non era ancora pronto alla dipartita, be chi lo era? Non era mica facile.
    Il mostro dunque passò all’attacco dopo aver subito il danno, creando due grossi “tentacoli”o erano braccia? No erano l’altra cosa che cercarono di bloccare Astolfo da entrambi i lati per poi sparagli un bel raggio luminoso dalla testa, e sicuramente quello se lo colpiva era un bel casino, allora come fare per difendersi?
    °Sta arrivando devo essere più veloce di lui.Ancora una volta, firza Astolfo puoi farcela!° Astolfo aveva un unica soluzione visto che non poteva scappare molto in là visto la chiusura, però poteva abbassarsi per evitare il colpo, anche se comunque dubitava di riuscire ad evitarlo del tutto.
    Astolfo abbassò la schiena e avanzò in avanti cercando di aggiungere velocità ai suoi movimenti in modo da arrivare verso il bacino del mostro.
    Il raggio cosmico fu scagliato e passò tra la testa e la schiena di Astolfo che subì un danno all’elmo e alla parte superiore della schiena, l’armatura del resto era un prototipo ( accidenti Dean potevi farla più resistente!)e si era danneggiata in parte facendo passare il danno su tutta la parte della schiena e delle spalle, e credete non è una bella sensazione.
    °Che botta! Che razza di potere ha questo bischero?Non ne avevo mai incotrati così forti di questi cosi devono essere dei nuovi nati.° l’elmo era danneggiato sulla parte del becco e su quella più sferica, diciamo come se fosse stato un casco vittima di un brutale incidente ed era una fortuna che il colpo non fosse passato a ferire la testa, ma non era altrettanto utilizzabile, anche se cercava di tenere su di lui. Adesso però ci aveva guadagnato del “terreno” in compenso Astolfo, visto che era proprio vicino al corrotto e poteva eseguire un bel placcaggio a distanza ravvicinata, per spingere il corrotto verso il muro con una bella e solida spallata, poi cercò di afferrare i tentacoli di carne per usarli come “leva” per alzarsi leggermente da terra e usare quindi il ginocchio destro, quasi fosse una specie di campione di kick box thailandese, viste che il movimento ricordava, per colpire ancora il muso schifoso di quella faccia di merda.
    Dopotutto se prima gli aveva fatto male, c'era già un danno e se riusciva a colpirlo con il ginocchio gli ne avrebbe fatto un altro aggiuntivo.
    “Vediamo se anche con questo ancora nei denti ti basta come lezione!” ad un tratto si sentì all’interno del casco, quindi non era del tutto rotto, menomale, la voce dell’intelligenza artificiale posta all’interno dell’armatura, che all’inizio Astolfo aveva preso per una voce esterna dovuta a qualche allucinazione dovuto al colpo di prima del corrotto, ma si ricredere subito e diceva con tutta la calma possibile: “carica reattore cosmico 80%”
    °Cosa? Carica reattore cosmico 80% ?o merda non ditemi che questa cosa ha energia limitata?O Dean, ti ho detto un sacco di volte di stare attenta ai “dettagli”, va bene non importa,devo farcela anche con le mie forze, sono sopravvissuto per anni così!Questo qui non si può sparare, ma avrà forse un limite anche lui? ° Astolfo non era stupido sapeva benissimo che la risposta era sì sull’autonomia dell’armatura purtroppo e che quindi occorreva agire abbastanza infretta, ma quella “ cosa ” che aveva davanti doveva pur morire prima poi, nel senso prima che l’armatura si scarichi o si danneggiata ancora, ci doveva essere un modo di venirne fuori.





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    Dati & Riassunti

    Nome:Astolfo De'Medici
    Stato fisico: danni alla schiena e alle spalle
    Stato Psicologico: momento "insidie out" a parte è ancora molto incazzato
    Armatura: in addestramento bronze cloth tucano
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    Energia:Energia Verde
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    Riassunto:

    Il momento "insidie out" XD puoi ignorarlo tanto serviva per dire che Astolfo era invidioso che Dean sia riuscita a costrure l’armatura prima di lui :asd:
    Astolfo subisce parte dell'attaco cosmico, nonostante si fosse abbassato per non prendere tutto l'attacco in pieno e rimane ferito alla schiena e alle spalle, l'armatura è danneggiata pure lei sull'alto elmo e sulla parte della schiena con cui è stato colpito. Dopo in pratica l' azione si sposta su un placcaggional muro con una spallata (AD) e viene usato un altro attacco base (AF) eseguito in pratica con una ginocchiata verso il volto, mentre Astolfo fa leva con le braccia su quelle dell'avversario, lo scopo è quello di indebolire il mostro ancora nel punto danneggiato da prima.



    Azioni:


    Abilità (provvisoria)

    Agilità straordinaria

    Attacco:

    Base in combo




    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Dysnomiaper utilizzo in Saint Seiya Final-Armageddon GDR .


     
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    Il mostro ringhia con una voce innaturalmente rabbiosa quando lo sbatti violentemente contro la parete, non aspettandosi una reazione cosi diretta.

    Vedi come altri piccoli tentacoli si spostano per coprire il suo volto dall’attacco, ma la forza è tale da spaccarli leggermente facendoli cadere a terra spappolati. Sangue luminoso continua a fluire mentre si allontana strisciando sopra il muro come un ragno, arrampicandosi fino a sopra il soffitto in un rapido movimento.


    Le sue ferite sono copiose e spillano bile nauseabonda, guardandoti con odio mentre la luce all’interno del suo corpo sembra brillare ancora di più.



    "CARICA REATTORE COSMICO: 47%
    DANNI GENERALIZZATTI NEI SETTORI 51, 54 E 63-G.
    DIROTTAMENTO ENERGIE NEI RESTANTI SETTORI.

    DIFESE COMPROMESSE. AG-SYSTEM COMPROMESSO.

    SI RICHIEDE REBOOT SISTEMA NEI PROSSIMI 17.6 secondi."




    La voce artificiale, nel suo tono amichevole non lascia far presagire nulla di buono segnalando i vari danni alla steel cloth accompagnati da imprecazioni in inglese di Dean.



    Dannazione!!! Queste cose sarebbero apparse subito in un test ordinario– disse mentre premeva vari opzioni sul terminale accompagnato a movimenti della componentistica della armatura – Non abbiamo tempo per un reboot del sistema. Cambio modalità e sposto le energie ausiliarie le energie nell’arma cosmica....e Athena non mi faccia fare c*zzate, provo a improvvisare una cosa con l'artefatto.

    Hai pochi secondi professore! Ora o siamo morti!




    La creatura ruggisce, capendo l’imminenza di un nuovo attacco, emettendo un flash di luce che copre tutta la stanza impedendo la vista del suo movimento alle tue spalle per cercare di bloccarti le gambe con gli arti inferiori tramutati ora in mani artigliate.

    Puoi percepire con gli strumenti sensoriali dell’armatura che tutti i restanti tentacoli e mani della parte superiore del corpo si erano tramutati in due enormi lame che a mò di cesoie avrebbero cercato di decapitarti con un singolo colpo.

    Ma nel mentre, cosi come l'armatura anche l'artefatto sembra che stia vibrando, forzando una risonanza artificiale che riempie la stanza di folate di vento mentre sui bracciali della tua armatura si aprono delle sezioni dal quale puoi sentire fluire i turbini di aria mischiati a campi di energia che i sensori rivelano come cosmici.

    Una energia misteriosa ma che comunque in qualche modo vuoi comprendere, magica ma che segue una qualche logica.
    Qualcosa di interessante... se ne esci vivo.



    Zona DM:

    Riesci a fargli abbastanza danno da ferirlo e metterlo sulla difensiva, facendolo scappare sul soffitto.

    Tuttavia, l'armatura è ancora un prototipo e si vede, e con i danni inizia anche ad andare in tilt e si prepara a un reboot automatico. Inutile dire che il Corrotto non vi lascerà tempo per fare manutenzione, e hai un solo turno per fare robe.

    Dean riesce almeno a cambiare settaggio e in qualche modo hackerare l'artefatto per darti una spinta in più e ora perdi la componente di Agilità Strao. (compromessa) con la tua più congeniale Arma Cosmica + Vento. Puoi anche usare le tecniche se vuoi, ma se si spiega come ti vengono in mente XD


    Nel frattempo, il mostrone lancia un flash luminoso nella stanza per distrarti (DIV), per poi strisciare dietro di te e bloccarti le gambe (AD) e infine mutando tutti i tentacoli che gli rimangono più le mani in lame tenta di tagliarti la testa (AF) in un colpo di forbice.

    Sempre stesse Energie, enjoy.




     
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    AstolfoL'idea del placcaggio non era stata male, visto che Astolfo così aveva guadagnato un po di vantaggio perché il mostro si era ritrovato spintonato al muro e costretto dunque a difendersi dal colpo diretto che l'uomo gli aveva inflitto, per poi sgattaiolare via sopra il soffitto.
    “Ehi?Scendi subito da lì, dove pensi di scappare?” Astolfo non aveva intenzione di lasciar andare una creatura come quella che avrebbe potuto fare ancora molti danni, ma tanto si rese subito conto che non voleva affatto andar via : ° Parlato troppo presto Eccolo di nuovo.°. Il mostro si stava preparando per un altro attacco, possibile che avesse ancora da parte dell'energia?Perché nonostante le percosse, era ancora in piedi e soprattutto perché l’ AI dell'armatura stava dando ancora un sinistro messaggio proprio ora che ad Astolfo serviva e aveva capito come si usava?"
    CARICA REATTORE COSMICO: 47%...
    Ok questo Astolfo lo sapeva, del resto se aveva capito come funzionava l'armatura il consumo era inevitabile:°C’era da aspettarselo, ma credo di averlo messo in conto per quello ho usato prima il calcio , pensavo di risparmiare.°.
    DANNI GENERALIZZATTI NEI SETTORI 51, 54 E 63-G.
    Di bene in meglio? Almeno tutto era generalizzato: °Poco male magari resistono ancora un pò °.
    DIROTTAMENTO ENERGIE NEI RESTANTI SETTORI.
    Era una minaccia? Risposta si : ° Questo inizia non piacermi più.°.
    DIFESE COMPROMESSE. AG-SYSTEM COMPROMESSO.
    Un sistema difensivo compromesso? Proprio ADESSO?:° No no no no no no…non scherziamo dai …°.
    SI RICHIEDE REBOOT SISTEMA NEI PROSSIMI 17.6 secondi.
    Bene in certi casi quando si sentivano frasi come queste quando si trattava di strumenti sofisticati, Astolfo era il primo che avrebbe fatto iniziare un “reboot”, ma adesso l'unica cosa che gli veniva in mente era solo una grossa bestemmia, ( tipo che pure i santi in paradiso sarebbero scesi per suggerigli la bestemmia migliore) accompagnata da un : °Merda adesso sono fottuto!° e onestamente Astolfo lo sarebbe stato veramente, visto che il mostro aveva creato quel fascio di luce per distrarlo , mentre “ qualcosa” gli aveva afferrato le gambe. Inutile dire che quando Astolfo aveva cercato di far funzionare la velocità dell'armatura come prima, non ci era riuscito, perché l'armatura aveva perso la sua velocità
    °Cosa faccio ora?° Astolfo non lo sapeva però vide che stava per arrivare un altro attacco perché i tentacoli del mostro si erano trasformati lame e lui era bloccato, mentre Dean aveva detto che avrebbe spostato la modalità su “arma cosmica ” visto che non si poteva di certo fare un reboot adesso, in pratica stava cercando di vedere se l'artefatto trovato potesse aiutarli.
    Astolfo non aveva ascoltato molto quello che aveva da dire Dean, non vi era tempo di nulla, ma la frase “ Ora siamo morti” gli risuonava nella testa e le lame erano sempre più vicine e fu in quel singolo secondo, che sentiva dentro di sé un qualcosa che non sapeva spiegarsi a livello di logica, ma che sapeva essere importante per poter sopravvivere.
    °Non posso arrendermi… non posso far morire Dean…non posso non proteggerla!° i pensieri di Astolfo erano precisamente concentrati non tanto sulla sua sopravvivenza, ma sullo proteggere Dean e fu in quel momento che sentí scorrere qualcosa in lui, qualcosa che gli stava dicendo di muovere uno delle braccia, perché sennò se lui moriva, dopo sarebbe toccato a lei.
    << Su hai le lame anche tu nelle mani, usa il tuo cosmo! >> Astolfo ne era sicuro aveva sentito una voce e non era colpa del suo bipolarismo, perché niente era così netto da convincerlo a pensare che veramente il così detto “cosmo” forse esisteva. I bracciali della cloth iniziarono ad accumulare vento, anche se quello era iniziato ad arrivare quando Dean aveva provato in pratica ad "hackerare" l’ artefatto. Onestamente, Astolfo non era ancora tecnicamente sicuro che fosse stato lui a fare qualcosa, ma probabilmente era ancora merito dell'armatura, seppure ci avesse messo quella parte d'istinto che lo fece muovere per tempo e che l'armatura stava accumulando energia cosmica per aiutarlo.
    Una sola occasione, Astolfo si abbassò per non farsi decapitare da quelle lame simili a forbici. Ora erano ancora così vicini aveva l'occasione di tranciare di netto quelle braccia e lo fece usando entrambi le mani creando due lame di cosmo taglienti che sarebbero state direzionale verso l’incrocio delle braccia tentacoli:
    ° Ora!°. Astolfo cercó di creare un taglio in modo da uscirne, dopo siccome aveva bisogno di muoversi, sentí che anche le sue gambe avevano iniziato ad accumulare quel potere, quindi saltó un attimo verso l’ alto lasciando che i piedi si “ trasformassero" in lame cosmiche che forse lo avrebbero aiutato a liberarsi.
    °Per ora dovremmo essere in salvo.Spero solo che l'armatura non mi abbandoni ancora, non credo di aver finito, ma tra poco lo vedremo. Devo valutare bene la situazione e le risorse che ho.° così sembrava, ma era meglio prepararsi per un altro possibile attacco, perché il mostro non dovrebbe avere gradito i vari"tagli" alle sue risorse se parliamo di braccia o roba tentacolosa.



    jz757s





    narrato;parlato""; pensato°° & monologhi<<>> Parlato Esterno





    Dati & Riassunti

    Nome:Astolfo De'Medici
    Stato fisico: danni alla schiena e alle spalle
    Stato Psicologico: momento "insidie out" a parte è ancora molto incazzato
    Armatura: in addestramento bronze cloth tucano
    Stato: /////
    Energia:Energia Verde
    scheda







    Riassunto:

    Allora nella prima parte l’attacco debole è il flash luminoso distraggono Astolfo che si trova bloccato, poi dopo aver visto che l'armatura si stava riempiendo ancora di cosmo grazie all'aiuto di Dean, cerca di difendersi, quindi si abbassa per evitare il taglio netto, poi attacca con entrambi le mani creando due lame di cosmo per cercare di tranciare le pseudo braccia a forbici del mostro (AF) poi cerca di liberarsi dal blocco in cui era, trasformando il potere cosmico nei piedi in lame per cercare di liberarsi (AF) prima.



    Azioni:


    Abilità usata

    La spada del Tucano:
    Dopo essersi allenato e ritrovato il proprio cosmo, Astolfo ha trasformato il proprio corpo e i propri arti in un'arma in grado di creare lame taglienti grazie all'infusione del proprio cosmo e può essere usata per potenziare i suoi poteri legati al vento. Le lame cosmiche prodotte possono essere usate in tutte le direzioni e con qualsiasi arto scelga Astolfo.


    Attacco:

    Con abitá




    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Dysnomiaper utilizzo in Saint Seiya Final-Armageddon GDR .


     
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    I colpi sono veloci e precisi, tagliando di netto le braccia residue del mostro e tranciando il resto di quella matassa con i piedi. Il corrotto urla accasciandosi al suolo, morente e pieno di disperazione e rabbia ma ancora vivo. Nel mentre l’energia cosmica dell’armatura arriva a zero con messaggi di richiesta di alimentazione nel tuo campo visivo.


    Il peso della armatura si fa sentire, e la semplice forza del tuo corpo non riesce a sostenere la sua mole di metallo e circuiti, bloccandoti inginocchiato mentre osservi con orrore il mostro strisciante in tua direzione. Nella sua espressione, la volontà di portarti con lui mentre esala il suo ultimo respiro. Ora è il suo intero corpo ad allungarsi come un verme gigante, aprendo in modo orribile la sua bocca che si spalanca ben oltre la testa e la gola arrivando fino allo stomaco con delle fauci irte di denti.


    Una esplosione improvvisa di vento però lo spara diretto verso una delle pareti, uccidendola all’istante in una esplosione di melma luminosa. Ne sei totalmente ricoperto, ma almeno la situazione sembrava rientrata.


    Dean si alzà a fatica, inginocchiandosi a fatica mentre preme una serie di pulsanti fisici che ti permette di rimuovere alcune parti dell’armatura, mentre ti dava alcune indicazioni di come aveva usato l’energia dirottata dall’artefatto alla steel per avere una backdoor di comandi per poter interagire con lo stesso.

    Poi si siede a terra vicino a te, dolorante e stanca per la fatica e lo stress – Sai che dico? Non ha importanza, basta che siamo vivi professore – si interrompe, rendendosi ora conto del corpo del suo compagno a qualche metro di distanza - Non...Non posso dire lo stesso per la mia squadra. Missione compiuta…la mia prima vera missione sul campo, ma non mi va di esultare.

    Tira fuori una sigaretta elettronica, e aspira un po’ di roba chiudendo gli occhi. Sembra sul punto di piangere, ma chissà quale storie o addestramenti l’hanno temprata. Si rialza, andando verso quello che resta dei corpi dei suoi compagni, sistemandoli alla bene meglio e prendendo le loro targhette e altri oggetti utili.


    Nonostante tutto, siete stato voi a salvare me e non il contrario. Non so… come ringraziarla – si ferma un attimo, come interdetta… e poi dice – la Grado ha bisogno sempre di nuove menti. E la sua capacità di inventore con la sua strana, quasi innaturale, capacità di usare una steel cloth anche se è un prototipo potrebbe esserci d’aiuto. Non posso prometterle nulla, non posso invitare membri nella Fondazione ma proporre collaboratori esterni in rari casi. E comunque sarà salvato qualsiasi sia la sua decisione. Sia lei che la sua… famiglia.


    Sorride stanca. Ora non ti sembra più una fredda scienziata o una avventuriera di un mondo che è andato oltre, ma di nuovo la tua studentessa un po’ timida e malinconica che frequentava le tue lezioni con gli occhi che brillavano mentre spiegava intricati elementi ingegneristici



    Professor Astolfo, vorrebbe lavorare con noi della Grado come membro esterno?







    Zona DM: L'armatura si scarica, ma grazie al cielo riesci a danneggiare cosi tanto il corrotto che Dean attivando con mezzi di fortuna l'artefatto riesce a ucciderlo e ora avete un po' di pace.

    Dean ti propone, dopo il salvataggio, se vuoi lavorare come esperto esterno in robotica per il suo laboratorio Grado.

    Che dici?




     
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14 replies since 5/3/2024, 18:39   565 views
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