Praise be to the Great Worm

Addestramento: Miquella per Worm

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  1. Luke¬
     
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    Così Shai-Hulud ha deciso, e così sarà. Le sue parole, annunci di una sentenza che è già stata scritta da prima del Tempo, i suoi pensieri, il più dolce dei veleni, la sua voce un trillo di ferro che richiude tutto sotto il suo giogo, spire dalla cui presa non c'è scampo.

    Seraphel e le sue sorelle sono tuoi araldi, ogni parola fa collassare un regno e conduce tutti coloro che le ascoltano non alla follia, bensì nel tuo glorioso abbraccio.
    Il mondo che ti aveva accolto, dapprima tuo rifugio, diventa il tuo dominio; le nazioni di queste piccole creature di pelle e sangue vengono spazzate via, civiltà costruite dal sudore di padri per i propri figli, annientate. L'unica cosa che resta sono macchie rosse nell'atmosfera del pianeta, le voci giubilanti dei tuoi schiavi e quelle agonizzanti di chi non ti si è piegato, e le tue accolite, nascoste nell'ombra, che eseguono i tuoi oscuri disegni.
    L'intero mondo è tuo: non è un processo istantaneo, generazioni su generazioni sono passate per far prendere radice ai cambiamenti più radicali, ma tu sei eterno. Infinito e supremo. La tua età è inconcepibile, così tanto che tutto al confronto altro non è che un moto di polvere.

    Le Sibilanti portano il tuo volere, i loro occhi i tuoi, le loro voci un coro di totale venerazione; sono tue, nella mente, nel corpo e nell'anima, e presto lo saranno tutti. Un esempio del futuro che viene dall'abbandonarsi alla tua Parola: Sottomissione, totale, assoluta, completa, infrangibile e indiscutibile.
    E la cosa che più ti allieta in tutto questo, Shai-Hulud, è quanto ti amino. Come bestie, inconsapevoli di essere bloccate in un eterno pascolo che venerano la mano del macellaio, altrettanto i tuoi schiavi ti ossequiano; inconsapevoli di quello che hanno perso, incapaci di formulare anche solo un pensiero che tu non abbia instillato in loro, parte di te tanto quanto lo è un tuo pseudopode. Un dominio di carne, di api che circolano attorno a una regina che tutto divora, un mondo piegato completamente a te in ogni sua microscopica parte.

    Eppure non è abbastanza.
    No, no. Non lo è.
    Sai bene quanto grande sia la Realtà, e quanto insignificante sia un pianeta nello schema delle cose. E' un puntino, una macchia nel tessuto dell'esistenza, irrilevante a conti fatti: eppure ora che hai assaporato la gioia del successo, l'euforia del controllo totale, beandoti dell'adorazione dei tuoi schiavi, ne vuoi di più. I tuoi appetiti sono stati scatenati, e un solo mondo non più è sufficiente a contenere la tua volontà.
    I tuoi occhi si rivolgono verso le infinite altre stelle che piagano la volta celeste: come osano essere liberi? L'unica vita che abbia senso è quella che tu controlli, l'unica esistenza che abbia valore è quella che solo tu domini. Il pensiero che esistano infiniti luoghi dove tu non sia conosciuto, dove Shai-Hulud non faccia da padrone, è intollerabile.
    Sarebbe un rischio, ne sei consapevole, ma tu sei fatto per portare eterna distruzione, non per essere confinato in una prigione.

    ...r... ack... or..



    Eppure è un rischio. Ne sei perfettamente consapevole, ti stanno effettivamente dando la caccia, sebbene tu non senta più la presenza dei tuoi antichi nemici.
    Che abbiano abbandonato la Realtà?

    Le Sibilanti aspettano, facendo fluire tributi a fiumi, che tu dica loro ciò che sarà.

    CITAZIONE
    Note: molto, molto bene. Il mondo è completamente tuo, ma... è abbastanza per saziarti? Fermarsi o proseguire la tua opera nell'universo? E, se sì, come?
    Come sopra, piena libertà narrativa.
     
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18 replies since 5/3/2024, 15:28   1301 views
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