Knowledge accident

Role con Giapeto

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Ruleofthree
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    God Warriors
    Posts
    227

    Status
    ALIVE
    oTWdjfk
    Knowledge accidentpost 2

    L'aria vibrava completamente per via dell'energia sprigionata dal portale. Non pensava di essere in grado di poter fare ciò. E infatti non era vero ma in quel momento Nadaghar credette che quella fosse farina del suo sacco.

    Sbattè le palpebre più volte mentre ripensava alla figura che aveva visto attraverso la faglia dimensionale. Sembrava una persona, eppure era troppo assurdo per essere vero.
    Proprio nel momento, in cui sembrava aver scartato quell'idea perchè impossibile, dovette ricredersi completamente.

    "Ma che cos.."

    Accompagnato da passi metallici una persona si affacciò dal portale, sembrava essere particolarmente seccato della cosa. Immediatamente si accorse di una dicotomia, l'aspetto era quello di un uomo, su quello non sbagliava, ma la sua traccia cosmica non aveva assolutamente nulla di riconducibile all'umanità. Era oltre. Era come affacciarsi dalla finestra e vedere l'infinito, scorgerlo nella sua interezza e rendersi conto che è il proprio sguardo ad essere limitato.

    «Senti coso, facciamo che la prossima volta bussi eh.»

    "Una divinità?"

    Gli venne immediatamente da dire. Era la prima e unica risposta che gli si era palesata tra i pensieri. Si rese conto che quella figura lo stava osservando con sguardo severo. L'elfo oscuro, dopo aver fatto qualche passo indietro inavvertitamente si bloccò, era sicuro che ci fosse un modo per poter spiegare la cosa.

    "In fondo è stato un incidente"

    Pensò, senza ammettere a se stesso che probabilmente aveva saltato qualche avvertenza non letta dal manuale. Non gli vennero le parole, e quindi in quegli istanti si limitò a sostenere lo sguardo di quell'entità evitando di sfidarlo.

    «S..sono sicuro che..»

    Prese il coraggio della parola con un afflato di voce, ma fu completamente sovrastato dalla voce di quel figuro accompagnata da un sospiro enfatizzato.

    «Vabbè, fa nulla, entra pure. Tanto vale stare al caldo.»

    Che cosa era cambiato? Non aveva detto nulla. Lo sguardo cadde su una targhetta che portava al collo, con la scritta: Giapeto Prime. Successivamente collegò le chiavi che portava al collo alle chiavi dell'universo. Le chiavi di Crono erano un artefatto di cui aveva letto su un testo legato alle entità chiamate Titani.

    Divinità primigene del mondo e custodi della realtà, da quel che ricordava in quei pochi istanti essi non erano ostili agli Asi e ai Vani, anzi, avevano addirittura vissuto un periodo insieme quando Zeus dava loro la caccia. Avevano trovato casa presso i Regni di Odino.

    Il cervello lavorò ad una velocità immensa per ricordare, per sforzarsi di collegare quel nome e infine..

    "Ah certo! Giapeto..beh in fondo è sempre stata una divinità empirica, con lo sguardo sempre rivolto alla scoperta e al futuro."

    In quel momento, raccolto il coraggio decise di fare un inchino con la testa in segno di rispetto prima di prendere parola.

    «Ben trovato! Lei dev'essere Giapeto signore della scoperta e custode dell'universo.»

    Cercò di mostrare rispetto nonostante egli si fosse espresso con tono informale, non aveva mai avuto a che fare direttamente con una divinità. Il suo cosmo d'altro canto sembrava limitato, come se non fosse ancora arrivato al punto di massimo splendore. Quel corpo custodiva una parte di quell'immenso potere in stasi, un livello che nessun uomo avrebbe mai potuto arrivare.

    «C-certo. La ringrazio per l'invito»

    Non voleva essere scortese e parlare lasciando il suo interlocutore in sospeso. Dei Titani, Giapeto era descritto come uno dei più distaccati dalle emozioni. A volta arrivando persino ad essere in grado di commettere sacrifici enormi pur di ottenere nuove scoperte. Una persona senza scrupoli era da saper prendere e assolutamente difficile da leggere, avrebbe potuto invitarlo poichè lo vedeva come un mezzo per giungere ad un fine.

    Questo pensiero lo metteva in ansia, il cuore gli batteva a mille. Nonostante la soggezione provata in sua presenza, mosse dei passi in direzione della faglia. Una volta vicino si accorse che dall'altra parte vi era un interno, probabilmente di un'abitazione. Contenente un arredo mai visto, con oggetti mai visti. Osservava altre copie dello stesso Titano che sembravano alle prese con spazzare e ripulire il pavimento dalle infiltrazioni del sottobosco asgardiano.

    Nel momento in cui fece l'ultimo passo ad Asgard il suo cosmo entrò inconsciamente in sintonia con la sua armatura runica che si scompose dalla forma totemica per applicarsi alle sue membra. Voleva proteggerlo, o forse era solamente una reazione alla preoccupazione che attanagliava il cuore del Sacerdote.

    Entrò all'interno dell'abitazione a passo deciso, nel momento in cui i loro volti si incrociarono, per qualche secondo i suoi occhi color cremisi incontrarono gli occhi cerulei della forma umana del signore dello spazio. In quel breve istante sentì di potersi fidare, nonostante avesse tutti i buoni motivi per non farlo.

    La sua spada entrò in risonanza alla vicinanza del cosmo, come se il cosmo infuso di Heimdall gioisse del ricordo che aveva dei giorni trascorsi insieme al Titano. Fu stupito dalla cosa, per rompere il ghiaccio decise di confessare

    «In realtà è stato un incidente, stavo studiando le rune dello spazio ed ero stufo di un approccio teorico per cui ho deciso di venire nella foresta a fare un po' di pratica. Mi dispiace averle creato disturbo.»

    Osservò le chiavi dell'universo che era appese al suo collo..

    «Ovviamente sarebbe fantastico prendere lezioni direttamente dal signore del tempo. Sono alla ricerca della chiave del potere della mia runa, Perth.»

    Mostrò la Robe con un minimo di orgoglio, prima di rendersi conto che un cosmo perlaceo, completamente estraneo al suo aveva ricoperto interamente la sua spada. Esso brillava come mai aveva fatto prima d'ora, i sensi si connetterono immediatamente tramite l'armatura che proiettò immagini che non erano suoi ricordi. Erano due persone che non aveva mai visto, ma che riconobbe come Heimdall e Giapeto, intenti a discutere dinanzi al Bifrost.

    «Oh.. sembra che il cosmo benedetto della mia spada sia entrato in risonanza con il suo. Sarei curioso di sapere di più su questo legame.»

    In quel momento si rese conto che forse si stava allargando troppo, prendendosi probabilmente una confidenza troppo grande.

    «Ma questo mi sa che è chiedere troppo. Mi scusi se la sto importunando con tutte queste domande.»

    In tutto questo era rimasto in piedi all'interno della sala, che sembrava una stanza ricreativa, mentre attendeva la risposta del padrone di casa. Si guardava in giro incuriosito da molti oggetti strani, alcuni si aveva riconosciuti e incontrati durante il suo esilio, su Midgard, altri invece erano qualcosa di completamente nuovo.

    In fondo Asgard non era una terra particolarmente votata allo sviluppo tecnologico per il miglioramento della vita. La magia era forte e riusciva a mantenere ugualmente l'equilibrio della vita, senza prendere più di ciò che la terra e i nove regni offrivano loro.

    Una pensiero andò a quanto si era sentito avido e completamente insoddisfatto quando sottostava agli ordini delle matrone, i Drow erano veramente dei profondi ingrati, sperava in cuor suo di non essere additato in quel modo dal signore dello spazio.




    narrato • «parlato»"pensato"«parlato altrui»
    NOME Nadaghar Arabani
    CASTA Asgard
    ENERGIA Rossa
    ARMATURA Robe di Perth

    STATUS FISICO In forma
    STATUS MENTALE Leggermente in soggezione il drow centenario
    STATUS ROBE Intatta e indossata

    RIASSUNTO AZIONI

    ABILITÀ

    RUNE MAGICHE

    Invenzione di Nadarghar che sul suo corpo ha inciso diverse rune attraverso un rituale magico che sfrutta le rune naniche e la conoscenza della magia del Drow. Come tatuaggi sul suo corpo all'interno di esse sono state catturate delle fonti magiche.

    Questo potere è il risultato di anni e anni di ricerche nei nove regni, entrando a contatto con le fonti di magia l'elfo oscuro ne ha studiato l'essenza e ha scoperto che esse, una volta racchiuse all'interno delle rune, sono in grado di risuonare e liberare il proprio potere grazie all'utilizzo del cosmo da parte del Sacerdote di Perth. Egli è infatti in grado di creare delle tecniche che emulano le caratteristiche delle fonti magiche catturate per rilasciarle all'interno delle tecniche che esegue.

    • Runa della scuola di Traslocazione

      In essa vi è racchiuso il potere di creare degli squarci nello spaziotempo. Si può emularne il potere e quindi ricreare gli squarci che possono essere utilizzati per viaggiarci all'interno e per provare a catturare nemici e/o i loro colpi. La capacità di assorbimento e di cattura è in relazione al divario energetico e alle energie del Drow nel momento del lancio.


    • Runa della scuola di Necromanzia

      In essa vi è racchiuso il potere di assorbire l'energia vitale degli avversari. In base alla forza impressa dal colpo si è in grado di dispendere la stessa quantità di energia vitale e cosmica dalle facoltà del nemico colpito. La capacità di assorbimento è in relazione al divario energetico e alle energie del Drow nel momento del lancio.


    • Runa della scuola di Ammaliamento

      In essa vi è racchiuso il potere di esercitare delle compulsioni sull'avversario. Grazie a queste scosse di energia mentale Nadaghar è in grado di provare ad imporre la propria volontà su quella della vittima. In base alla potenza dell'attacco e al divario energetico l'effetto può essere più o meno dominante della volontà nemica, fino, nel peggiore dei casi ad annientarla e soggiogarla completamente alla propria.


    • Runa della scuola di Illusione

      In essa vi è racchiuso il potere di indurre delle visioni, facendo entrare in contatto il proprio cosmo con i sensi avversari, o con il suo cosmo. Tramite questo contatto Nadaghar può generare delle visioni che alterano o sovrascrivono completamente la percezione che la vittima ha della realtà attraverso i suoi sensi.
      Questi assalti mentali inoltre hanno la capacità di emulare sensazioni che il nemico si convince di aver provato creando delle suggestioni in grado da ingannare il cervello e farsi credere di aver vissuto realmente quelle sensazioni. Questo si basa sul divario energetico e/o dalle energie del Drow al momento del lancio.


    • Runa della scuola delle Ombre

      La natura ingannevole delle ombre è contenuta all'interno della runa. Alterandole attraverso le proprie capacità e potenza cosmica, Nadaghar è in grado di emulare qualsiasi tipo di caratteristica ambientale (Immagini e suoni) con lo scopo di trarre in inganno e confondere la propria vittima.
      Nonostante si possano emulare le sensazioni umane come il dolore esse non sono in grado di arrecare alcun tipo di danno. In quanto esse sono solamente una proiezione dell'ambiente emulato.


    • Runa della scuola di Invocazione

      In essa vi è racchiuso il potere di invocare la forza, ovvero la capacità di rendere la propria mente una forza invisibile in grado di interagire fisicamente con la realtà. Si possono spostare oggetti o interagire con elementi della natura oltre che esercitare su di loro morse schiaccianti o indurre delle torsioni.
      Si è in grado di utilizzare quest'abilità non solo per contrapporre ad un corpo o energia nemica di matrice fisica ma anche di potenziare le proprie caratteristiche fisiche rendendole più imprevedibili o pericolose in termini di velocità e potenza.

    ITHILDIN

    La spada bastarda della cloth, rinominata Ithildin. L'impugnatura presenta un manico di pelle, alla base un pomo decorato di intarsi incisi nel ferro, rivestiti d'oro. L'elsa allo stesso modo decorata presenta un'impugnatura classica e bilanciata, adatta ad un guerriero che compie movimenti in combattimento. La lama di acciaio nanico si protrae fiera riflettendo la luce e alcune rune incise al di sopra.

    Essa è stata esposta alle radiazioni del Bifrost e ne ha catturato il potere del suo custode, questo le dona la capacità di fendere anche tutto ciò che è privo di una manifestazione fisica sui piani. In sostanza tutto ciò che è immateriale e si manifesta sul piano in cui si trova in quel momento Nadaghar. (Come ad esempio manifestazioni spirituali ed eteree)

    TECNICHE
    oTWdjfk
     
    Top
    .
10 replies since 3/3/2024, 22:55   514 views
  Share  
.