Knowledge accident

Role con Giapeto

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  1. Ruleofthree
     
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    Il cielo quella mattina era particolarmente terso e di un azzurro acceso. Lo sguardo di Nadaghar si perdeva seguendo il movimento delle nuvole. Era tarda mattinata e il drow era seduto come suo solito sulla sua scrivania di antico legno lavorato nei suoi appartamenti.

    La casa che gli era stata donata dal Celebrante era grande e aveva tutto il necessario per un Sacerdote Runico, compreso un ambiente di studio per l'espansione della propria conoscenza.

    La stanza era abbastanza grande e aveva al centro una scrivania in legno, sulle pareti vi erano diverse teche contenenti molti libri, dinanzi alla seduta vi era una finestra molto grande che lasciava entrare molta luce.

    Poggiato sul rivestimento in peltro sul quale adagiava i tomi più antichi e pregiati vi era un vecchio libro aperto: Rune Dimensionali di Oliver G.

    Era da qualche giorno che lo studiava e la lettura procedeva a rilento, sia perchè esso era scritto in un linguaggio runico molto antico, poco conosciuto dal drow, sia perchè i capitoli erano particolarmente verbosi e poco tecnici. Quel genere di tomi erano ciò che più mettevano in difficoltà Nadaghar, che non era per nulla disciplinato alla lettura.

    Era qualche giorno che il Sacerdote di Perth aveva iniziato ad interessarsi alle rune incise sulla parte sinistra del torace. Aveva già studiato dei gruppi di rune in base alla loro composizione e alla loro conformazione sull'armatura, ognuno di essi rappresentava un pezzo del puzzle che componeva il mistero di Perth.

    Fortunatamente i tomi che aveva trovato non era particolarmente noiosi come quello. Era riuscito a mettere in pratica in poco tempo le conoscenze condensate sui tomi approfonditi. Quella volta però stava trovando la situazione molto più ostica di quando aveva dovuto affrontare una creatura corrotta avendo appena risvegliato il cosmo.

    Sbuffò, rendendosi conto che non riusciva a concentrarsi. Sfogliò lentamente le pagine dell'antico tomo per scoprire quando quel capitolo iniziasse a dare qualche informazione utile da mettere in pratica, ma, purtroppo si rese conto che, la narrazione della storia degli studi sui piani era ancora ben lungi dall'essere terminata.

    "Meglio prendere una boccata d'aria, tanto qua non se ne cava un ragno dal buco.."

    Pensò annoiato. Aveva bisogno di svagarsi, a maggior ragione con quella giornata. Aveva passato giornate intere con la testa sui tomi ad apprendere e in quel momento si sentiva saturo.

    Si cambiò l'abito da studioso per indossare i suoi classici abiti da avventuriero. Gli era mancato farlo, sentire il peso e la comodità di quegli abiti che lo avrebbero protetto in una piccola escursione al di fuori delle mura.

    La città di Asgard era particolarmente tranquilla, la gente vagava per le vie ma erano solamente coloro che ci abitavano. Le politiche di chiusura della città a causa della corruzione l'avevano resa più sicura ma era molto difficile vedere persone nuove arrivare. Primo perchè la città si trovava su un punto quasi irraggiungibile su Midgard, non solo per la posizione geografica ma anche per le sue temperature estremamente basse.

    A volte gli era permesso uscire dalla città per avventurarsi al di fuori, ma doveva portare con sè la propria armatura e non aveva ancora il permesso di lasciare il regno. Non era sicuro avventurarsi su Midgard senza aver completato il proprio addestramento da sacerdote runico.

    In breve tempo arrivò alle porte della città dove, grazie alla sua posizione privilegiata si fece aprire le porte per sgattaiolare fuori e dirigersi verso la Foresta dove aveva risvegliato il cosmo.

    I nuovi abiti da avventuriero che gli erano stati donati era molto più caldi dei precedenti e ugualmente comodi per il movimento, saltellava giù per la vallata compiendo degli agili balzi fino ad arrivare all'ingresso della selva.

    Ogni volta che metteva piede in quel territorio era un salto nel passato e nella nostalgia, le immagini del suo risveglio cosmico e dell'inizio della sua nuova vita gli passavano davanti ogni volta. Respirò profondamente per entrare in sintonia con la natura. Quel luogo era sempre stato di ispirazione in quei giorni. Studiare la teoria delle rune era utile ma ritornare a percepire l'essenza del cosmo era sempre la chiave per acquisire le conoscenze lette.
    Non esisteva mai la teoria senza la pratica e viceversa. Il cosmo non era solo conoscenza, era intuito e connessione con il mondo circostante.

    Percepire quell'energia nel creato era il punto di inizio e il punto di arrivo di qualsiasi espansione della propria consapevolezza. Essa era ciò che lo rendeva unico e allo stesso tempo più preparato a reggere il fardello di Perth. Molti si erano persi in quei tomi, molti sacerdoti avevano trascurato quell'aspetto, bramosi e assetati di conoscenza volevano acquisire il maggior numero di nozioni.

    «Ahhh..»

    Fu stupefatto nel percepire che erano ancora presenti piccole parti di particelle cosmiche sue in quel luogo. Era come se esse ed i ricordi ad esse legati si fossero fusi con l'ambiente circostante.

    Quel giorno la foresta era più tranquilla del solito, non sembrava esserci traccia di creature corrotte, almeno non nella zona dove si trovava il drow in quel momento. Si aggirava tra gli alberi cercando di spegnere qualsiasi tipo di pensiero gli venisse. Svuotare la mente era il modo migliore per apprendere dopo aver letto mole e mole di informazioni.

    Inizialmente era difficile evitare di pensare al fatto che stesse perdendo tempo, che doveva concentrarsi sullo studio e che non sarebbe mai riuscito a sorreggere la responsabilità di cui si era fatto carico al momento dell'investitura. Ma dopo qualche istante in silenzio, quest'ultimo divenne parte di lui. Si concentrava sui suoi sensi, il vento che sfiorava il viso, l'odore dei pini e della corteccia, il sole che filtrava dalle fronde creando trame ipnotiche sul terreno.

    Il suo respiro era diventato il respiro della natura e, fu in quel momento che le vide, nella sua testa. Le rune dell'evocazione scritte sul libro ricordavano un segno delle mani. Per chi apprendeva la magia runica era importante assumere le corrette posizioni delle mani per usarla correttamente, almeno all'inizio. Era un metodo consigliato dai più grandi studiosi per canalizzare al meglio l'energia ed evitare che essa possa sovraccaricarsi e sovrastare completamente il cavaliere.

    Poggiò lo scrigno dentro il quale era contenuta la sua fidata corazza, chiuse gli occhi e a quel punto gli venne naturale richiamare l'energia del cosmo in lui. Dopodichè assunse la posizione delle mani consigliata dal tomo.

    In quel momento aprì gli occhi, non vedeva nessun cambiamento a livello visivo ma percepiva che l'aria era diventata sottile come un foglio di carta. Forzò leggermente attraverso il cosmo quel "foglio" come se lo stesse provando a tenerlo teso e a bucherellarlo con un ago.

    "Vedi, la buona e cara vecchia Foresta contiene molte più risposte di centinaia di tomi"

    Soddisfatto iniziò a vedere che nell'aria iniziava a crearsi un piccolo squarcio. A quel punto era diventato molto difficile controllarne l'entità. Sentiva una forza che provava ad allargare lo squarcio. Rimase concentrato per evitarlo e inizialmente ci riuscì. La sua curiosità però era troppa, voleva vedere che cosa ci fosse al di là della minifrattura creata.

    Si sporse cercando di osservare al suo interno, come quando si guarda qualcuno dallo spioncino oltre la porta. Fu sorpreso nel vedere..

    "Una persona?"

    Capelli bianchi, pelle bianca e occhi cerulei. Quelle iridi intense si incrociarono con le sue, color cremisi e fu in quel momento che si rese conto di non riuscire a trattenere quella forza e lo squarcio si aprì completamente.

    Chissà perchè ma in quel momento Nadaghar capì quanto fosse importante leggere tutto il tomo prima di esercitarsi nell'utilizzo di una runa.




    narrato • «parlato»"pensato"«parlato altrui»
    NOME Nadaghar Arabani
    CASTA Asgard
    ENERGIA Rossa
    ARMATURA Robe di Perth

    STATUS FISICO In forma
    STATUS MENTALE Incuriosito e in calo di concentrazione
    STATUS ROBE Intatta nello scrigno

    RIASSUNTO AZIONI

    ABILITÀ

    RUNE MAGICHE

    Invenzione di Nadarghar che sul suo corpo ha inciso diverse rune attraverso un rituale magico che sfrutta le rune naniche e la conoscenza della magia del Drow. Come tatuaggi sul suo corpo all'interno di esse sono state catturate delle fonti magiche.

    Questo potere è il risultato di anni e anni di ricerche nei nove regni, entrando a contatto con le fonti di magia l'elfo oscuro ne ha studiato l'essenza e ha scoperto che esse, una volta racchiuse all'interno delle rune, sono in grado di risuonare e liberare il proprio potere grazie all'utilizzo del cosmo da parte del Sacerdote di Perth. Egli è infatti in grado di creare delle tecniche che emulano le caratteristiche delle fonti magiche catturate per rilasciarle all'interno delle tecniche che esegue.

    • Runa della scuola di Traslocazione

      In essa vi è racchiuso il potere di creare degli squarci nello spaziotempo. Si può emularne il potere e quindi ricreare gli squarci che possono essere utilizzati per viaggiarci all'interno e per provare a catturare nemici e/o i loro colpi. La capacità di assorbimento e di cattura è in relazione al divario energetico e alle energie del Drow nel momento del lancio.


    • Runa della scuola di Necromanzia

      In essa vi è racchiuso il potere di assorbire l'energia vitale degli avversari. In base alla forza impressa dal colpo si è in grado di dispendere la stessa quantità di energia vitale e cosmica dalle facoltà del nemico colpito. La capacità di assorbimento è in relazione al divario energetico e alle energie del Drow nel momento del lancio.


    • Runa della scuola di Ammaliamento

      In essa vi è racchiuso il potere di esercitare delle compulsioni sull'avversario. Grazie a queste scosse di energia mentale Nadaghar è in grado di provare ad imporre la propria volontà su quella della vittima. In base alla potenza dell'attacco e al divario energetico l'effetto può essere più o meno dominante della volontà nemica, fino, nel peggiore dei casi ad annientarla e soggiogarla completamente alla propria.


    • Runa della scuola di Illusione

      In essa vi è racchiuso il potere di indurre delle visioni, facendo entrare in contatto il proprio cosmo con i sensi avversari, o con il suo cosmo. Tramite questo contatto Nadaghar può generare delle visioni che alterano o sovrascrivono completamente la percezione che la vittima ha della realtà attraverso i suoi sensi.
      Questi assalti mentali inoltre hanno la capacità di emulare sensazioni che il nemico si convince di aver provato creando delle suggestioni in grado da ingannare il cervello e farsi credere di aver vissuto realmente quelle sensazioni. Questo si basa sul divario energetico e/o dalle energie del Drow al momento del lancio.


    • Runa della scuola delle Ombre

      La natura ingannevole delle ombre è contenuta all'interno della runa. Alterandole attraverso le proprie capacità e potenza cosmica, Nadaghar è in grado di emulare qualsiasi tipo di caratteristica ambientale (Immagini e suoni) con lo scopo di trarre in inganno e confondere la propria vittima.
      Nonostante si possano emulare le sensazioni umane come il dolore esse non sono in grado di arrecare alcun tipo di danno. In quanto esse sono solamente una proiezione dell'ambiente emulato.


    • Runa della scuola di Invocazione

      In essa vi è racchiuso il potere di invocare la forza, ovvero la capacità di rendere la propria mente una forza invisibile in grado di interagire fisicamente con la realtà. Si possono spostare oggetti o interagire con elementi della natura oltre che esercitare su di loro morse schiaccianti o indurre delle torsioni.
      Si è in grado di utilizzare quest'abilità non solo per contrapporre ad un corpo o energia nemica di matrice fisica ma anche di potenziare le proprie caratteristiche fisiche rendendole più imprevedibili o pericolose in termini di velocità e potenza.

    ITHILDIN

    La spada bastarda della cloth, rinominata Ithildin. L'impugnatura presenta un manico di pelle, alla base un pomo decorato di intarsi incisi nel ferro, rivestiti d'oro. L'elsa allo stesso modo decorata presenta un'impugnatura classica e bilanciata, adatta ad un guerriero che compie movimenti in combattimento. La lama di acciaio nanico si protrae fiera riflettendo la luce e alcune rune incise al di sopra.

    Essa è stata esposta alle radiazioni del Bifrost e ne ha catturato il potere del suo custode, questo le dona la capacità di fendere anche tutto ciò che è privo di una manifestazione fisica sui piani. In sostanza tutto ciò che è immateriale e si manifesta sul piano in cui si trova in quel momento Nadaghar. (Come ad esempio manifestazioni spirituali ed eteree)

    TECNICHE
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10 replies since 3/3/2024, 22:55   513 views
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