Smiting Gold

Black Gemini vs Gold Aries

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  1. Him3ros
     
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    Seeker of Knowledge

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    smiting gold
    atto iv

    Niente. Non vedeva niente.
    Briciole, nomi sentiti una volta sola, roba che avrebbe potuto estrarre da un qualsiasi rifugiato di Rodorio. Non sapeva niente. Niente di niente. Dovette insistere, scavare senza riguardo alcuno. Lo stava costringendo, con la sua reticenza. Fu poco delicato anche di fronte alle lacrime della bambina. Un po' di sofferenza le avrebbe fatto bene, dopotutto, e le sarebbe stata molto più utile di qualunque sciocchezza propinassero al Grande Tempio.
    Non c'era. Non la vedeva. Possibile che...
    Si era davvero convinto che Ariete lo stesse deliberatamente ingannando, eppure non aveva trovato Andrea nella sua mente, se non in un ricordo sbiadito. Non solo non aveva trovato alcuna traccia di sotterfugio: lei non aveva nemmeno tentato di fermarlo. Non gli stava impedendo di cercare. Non sapeva.

    La rivelazione lo colpì così forte da fargli percepire dolore fisico.
    Riallineò i suoi sensi, ancora troppo furente per sperare di tornare istantaneamente lucido. La funzione primaria del sigillo attorno al suo capo lo trascinò fuori dall'ottundimento, costringendolo a rendersi conto del braccio indolenzito e dello stivale della ragazza piantato nel fianco.

    Mh...? A quanto pareva non era stata la rivelazione - non solo, almeno - a colpirlo. La Kintaral aveva attutito buona parte del colpo e il suo cosmo si era solidificato in semplici sigilli per inficiare la pericolosità dei colpi. Si riscosse del tutto, ricordandosi di aver visto l'attacco, reagendo sovrappensiero, adattandosi facilmente alla velocità di lei.
    Il dolore sordo proveniente dal fianco era comunque indice di quanto poco fosse stato accorto, ma la sua mano... la mano non avrebbe mollato la presa.
    Il suo odio stava vacillando. Non rimaneva altro se non il disprezzo che soltanto i santi di Atena erano in grado di suscitare nel suo profondo.

    La presa restava salda, ma le dita non stringevano più così tanto sulla trachea. Il ritmo dei suoi battiti si stava abbassando rapidamente. Il cosmo che lo ammantava si ridusse in estensione, non più sospinto dalla violenta pressione che gli scorreva nelle vene fino a solo qualche istante prima.
    Dietro l'immutabile aspetto dell'elmo, dietro alle sei fenditure a forma di occhi che brillavano di luce sinistra, il suo volto era contratto in una smorfia. Doveva pensare attentamente alla sua prossima mossa. Non aveva previsto - o non aveva voluto prevedere - un outcome simile. Gli sembrava assurdo, perfino per uno schiavo come lei.
    Poteva andarsene? Lasciarla lì a piangere, a chiedersi perché fosse stata risparmiata. Forse si sarebbe trovata a ricordare con timore quell'incontro. Forse la sua crescita nelle vie del cosmo si sarebbe interrotta a causa del trauma... o forse avrebbe trasformato la paura in determinazione, una spinta evolutiva, ma questo dipendeva unicamente da lei.
    Lo avrebbe divertito molto la possibilità di spezzare l'animo di una dei dodici dorati. Le sue priorità però erano altre. Ora che la sua piccola missione collaterale non poteva più essere portata avanti, cercò di focalizzarsi sul piano più grande. Smirne. La foresta arcade. Candia.

    Lo spazio reagì in accordo con la sua volontà, accompagnando il movimento del braccio sinistro. Impresse la forza attraverso un rapido scatto del polso. Il suo peso si spostò di lato mentre la gamba destra si allineava dietro la sinistra, dandogli il giusto spazio.
    Stava a malapena combattendo. Più che altro stava guadagnando tempo, utile a pensare. Perciò non indugiò in strategie complesse, né in elaborati sistemi per ferire la ragazza. Non gli sarebbero comunque serviti, potendola sopraffare con la forza bruta come aveva già dimostrato.
    Tramite lo spostamento di peso avrebbe prodotto una rotazione verso la sua destra e contemporaneamente in basso. Il suo scopo era quello di schiantare la ragazza a terra, niente di più. Che ci finisse di faccia, come aveva preventivato, o in qualsiasi altro modo, gli importava poco. La spinta dei vettori dimensionali avrebbe fatto il resto, amplificando il movimento e controllandolo finché corpo nemico non si fosse ritrovato nel punto desiderato.
    La tecnica era grezza, lontana da precise indicazioni marziali. Avrebbe ottenuto davvero poco con quella stessa forma sporca, priva di accorgimenti meccanici, se fosse stato un semplice umano privo di consapevolezza superiore. Qualcosa del genere poteva funzionare solo grazie alla sua potenza cosmica schiacciante e al controllo concesso dai suoi poteri sulla Realtà.
    Quando si tese per finalizzare il movimento, una volta lasciata finalmente la presa per lasciare spazio alla sola spinta cinetica, una nuova fitta gli attraversò il fianco colpito. Contrasse i muscoli e si impedì ogni reazione. Doveva stare più attento, si era distratto così tanto per colpa di quella storia da lasciarsi colpire da un misero calcio.
    Non sarebbe accaduto di nuovo. Ora la sua attenzione era tutta per lei.
    Non si limitò a farla cadere, ma solo durante la rapida discesa avrebbe mosso la gamba destra, ancora in posizione arretrata, facendovi scorrere una grande quantità di cosmo. L'energia espansa si concentrò sulla parte distale della tibia, generando un moto di plasma nero che si contrasse fino a divenire un singolo punto geometrico dorato, pronto a deflagrare alla minima sollecitazione, liberando tutta la potenza impressa in esso.
    Il bersaglio non era importante: testa, busto, un arto... si sarebbe accontentato in ogni caso.



    narrato - parlato - pensato - °telepatia°
    status fisico » botta sul gomito sinistro, trauma da impatto sul fianco sinistro
    status mentale » ottimo
    status cloth » ottimo, indossata

    riassunto azioni » Mi difendo tankando tutto con sigilli per non mollarti, anche se allento la presa. Sfrutto la presa stessa per schiantarti a terra tramite forza bruta e telecinesi dimensionale [AD], quindi concentro parecchio cosmo in un solo sigillino sulla tibia destra e ti tiro un calcione [AF] mentre idealmente stai ancora cadendo/sei appena caduta. Per bene di duello ti picchio a Viola a sto giro.
    lawrence s. conley | energia nera | black gemini {vii}
    abilità »

    Necronomicon - la Chiave
    Esiste un disegno alla base di ogni cosa. L'Alchimista Supremo dei Gemelli ha compreso come incidere la propria volontà nei meccanismi di regolazione del Macro Cosmo tramite una complessa quanto meravigliosa Geometria.
    Tale Geometria è una forma d'arte che richiede una perfetta comprensione della Realtà e racchiude la capacità di alterarla nei modi più vari.
    I sigilli che governano questo potere possono essere disegnati in due o tre dimensioni, estendersi per tutta l'area d'influenza del sigillatore oppure in un singolo punto a seconda delle necessità. Possono addirittura assumere la foggia di grezze armi in grado di provocare danni da impatto, per quanto non raggiungano l'efficacia di costrutti solidi a causa della mancanza di massa.
    La pienezza del Sesto Senso consente di spostare i sigilli a proprio piacimento, controllandone direttamente la posizione anche dopo averli lanciati.
    Anche il più semplice dei sigilli possiede la facoltà di assorbire e immagazzinare nella sua struttura una certa quantità di Cosmo:
    per scioglierli o spezzarli con la forza è necessario un notevole dispendio energetico, rendendoli comparabile in resistenza a un costrutto con Durezza Straordinaria.
    La Geometria nella sua concezione basilare può agire sullo stesso utilizzatore o sui suoi alleati per facilitare lo scorrere del cosmo riducendo lo stress fisico e la fatica necessaria a richiamarne quantità elevate, per quanto non raggiunga il livello di Cosmo Straordinario.
    In modo simile, ma opposto, se applicata al nemico essa può rendere più difficoltoso bruciare il cosmo e ostacolare i movimenti. Un individuo sprovvisto di cosmo potrebbe essere addirittura condotto a una stasi perpetua.
    Non è necessaria la concentrazione né la coscienza del sigillatore affinché la Geometria abbia effetto, permettendo ai diversi effetti di accumularsi. Si può scegliere di creare una particolare configurazione di sigilli e concretizzarli sul terreno di scontro senza però attivarli immediatamente, creando interessanti combinazioni a livello tattico.
    Inoltre essi sono potenzialmente eterni se indisturbati e possono permanere anche oltre la morte del loro creatore, qualora le condizioni lo permettano. [Sigilli]

    Necronomicon - la Porta
    Il libro nero racchiude infinite nozioni a proposito delle creature che popolano il Multiverso fallimentare. Alcune di esse hanno vissuto nascoste da qualunque altro sguardo per eoni, altre erano temute e venerate come divinità da interi sistemi planetari. Occupando una dimensione normalmente preclusa all'uomo, i Grandi Esseri possono essere conosciuti e concepiti solo in parte.
    Il primo Black Gemini non ha perso troppo tempo descrivendo questi esseri, preferendo concentrarsi sulle caratteristiche peculiari, uniche e soprattutto utili. Egli non si è limitato a studiarli, bensì ha deciso di spingersi ancora oltre, trovando il modo di soggiogarne la volontà e limitarne il potere, per potersene servire a suo piacimento.
    Attraverso lo studio del Necronomicon vengono rivelati i segreti utili a richiamare in combattimento una forma fisica opportunamente vincolata di questi esseri, ben lontana dalla grandiosità del loro potere originale, ma estremamente più stabile e controllabile, nonché relativamente meno nociva per l’integrità dimensionale.

    I Sigilli di Neshaals sono formule uniche nel loro genere, con le quali l'Alchimista Supremo è in grado di assoggettare gli Orrori Cosmici e piegarne la volontà ai propri scopi. Questi sigilli blasfemi fungono da ancora, assottigliando il Velo e permettendo all'energia del Chaos di scorrere molto più facilmente. Distruggerli non ha alcun effetto sulla presenza degli Orrori. Se invece permangono attivi sul campo di gioco, le creature legate a essi potranno essere riportate sul terreno di scontro molto più facilmente in caso di distruzione, come se nell'atto di evocarle l'Alchimista possedesse Cosmo Straordinario.
    Inoltre, se il padrone del Necronomicon decidesse di rinunciare a tale vantaggio strategico, potrebbe spezzare volontariamente il Sigillo di Neshaals per liberare un'immensa quantità di energia, per poi incanalarla in una sua tecnica che agisca sulle dimensioni o sulla mente come se lanciata a livello Straordinario.
    Tale vantaggio rischia però di essere incredibilmente dannoso sia per l'Alchimista, sia per la Realtà stessa. Una concentrazione tale di potere caotico rischierebbe di infrangere quella sezione di Multiverso ed è quindi troppo pericoloso scatenarla per più di una volta.
    La forma fisica dei Grandi Antichi è composta essa stessa da Sigilli e ne condivide le caratteristiche principali. Il potere delle creature, per via delle Leggi che regolano la Realtà, sarà solo una pallida imitazione di quello originale, limitandosi a simulare in maniera grezza le abilità che derivano dal controllo del Cosmo. Ciascun essere ha caratteristiche diverse e la sua natura consente alle formule di concretizzare due diversi poteri [Bonus a Energia Nera], che possono essere amalgamati con quelli dell'Alchimista.

    Incubi Lucidi
    Colui che riuscisse a far propri i segreti del Necronomicon, sarebbe in grado di ampliare il potere della propria mente, divenendo in grado di utilizzarla come un’arma vera e propria. Tale capacità consente di proiettare immagini, idee, stimoli e sensazioni direttamente nel cervello di un soggetto, modificando in modo realistico la sua percezione della realtà.
    Non si tratta di rendere una mosca simile a un dragone o una palude a un campo di fiori. No. Al contrario, è la possibilità di ingannare il pensiero del nemico rendendo assolutamente reali -all'interno della sua mente- le più svariate e terribili minacce.
    Il sistema nervoso è sottoposto a uno stress tale da subire profondi fenomeni di shock, che possono esitare in veri e propri danni neurologici.
    Il progressivo accumularsi dei danni mentali va oltre al semplice dolore: per la vittima diventerà sempre più difficile gestire gli stimoli sensoriali, sia a causa del sovraccarico nervoso, sia per colpa delle modifiche forzate imposte dall'Alchimista. Inizialmente insorgerà una confusione generalizzata, che potrebbe esitare in una vera e propria difficoltà a pensare in maniera logica e sensata, a creare strategie e infine ad articolare i propri movimenti con precisione.
    Se la mente del Cavaliere Nero dovesse soverchiare quella del soggetto, potrebbe condurlo alla morte cerebrale (onlyGDR). [Illusioni Mentali]

    Negazione del Quinto Postulato
    Midirash significa fendere i veli che sono la struttura delle dimensioni note e ignote, creando lacerazioni, aprendo portali e vie attraverso questi luoghi, collegando due punti anche lontanissimi tra loro. Per un uomo, un combattente, un tale potere concede infinite possibilità: il tessuto stesso della realtà diviene malleabile e può essere manipolato in molti modi diversi, rendendolo più o meno denso, instabile o torcendolo. Le vere e proprie aperture, i portali che vengono creati, possono assorbire certi quantitativi di potenza prima di collassare ed è possibile sfruttarle per veicolare anche la propria offesa, oppure, banalmente, per spostarsi.
    L’atto di rivelazione, mediato da un potente Cosmo, permette di piegare la struttura dimensionale in maniera più evidente, provocando spostamenti di massa, tremende deformazioni e scompensi di pressione assimilabili per potenza al concetto di "telecinesi", malgrado il controllo sia più impreciso. Muovendo sé stessi nello spazio -oppure lo spazio in relazione a sé- si possono provocare spostamenti paragonabili alla levitazione e al volo.
    Controllare le dimensioni permette inoltre di agire sull'offensiva avversaria incanalandola in un sistema di portali per poi rivolgerla verso l'origine. L'efficacia di una simile difesa dipende dalla forza dell'Alchimista: se egli è più debole del suo nemico, i portali assorbiranno una parte dell'attacco (come in una normale difesa) e ne rifletteranno solo una frazione; a pari livello l'arracco potrà essere riflesso per la maggior parte; in caso di superiorità cosmica, invece, l'attacco può essere riflesso nella sua totalità.
    Il padrone del Necronomicon può manipolare la normale natura dei confini dimensionali, trasferendo lo scontro nel suo dominio.[Dimensioni]

    tecniche »

    -
    Layout realizzato da Sagitta per il Saint Seiya Final


    Edited by Him3ros - 10/4/2024, 12:32
     
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