Smiting Gold

Black Gemini vs Gold Aries

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  1. Kalego
     
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    elaine gold aries {VII} energia blu

    Smiting Gold
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    Si, se l'era vista davvero brutta ad Odessa. Era partita con l'intento di esplorare le zone infestate dalla Corruzione, ricavare più dati possibili dalle creature infette e riportare tutto all'attenzione del Gran Sacerdote; nulla di diverso dal puro e semplice dovere di un cavaliere di Atena. Inutile dire che era stata costretta ad abbandonare i suoi propositi per riportare a casa la pelle. Aveva affrontato un nemico più potente, freddo e testardo della creatura caotica incontrata nella caverna naturale sui monti del Jamir, rischiando la vita ogni singolo istante del feroce combattimento scoppiato nella piazza centrale della città. L'armatura dell'Ariete ne aveva risentito parecchio ma, fortunatamente, era riuscita a riparare i danni peggiori grazie alla maestria alchemica di Lemuria ed alla polvere di stelle.

    «Si sono rotte anche le sigarette... incredibile»

    Girò tra le dita fasciate il pacchetto rovinato, bucato in più punti da qualcosa di estremamente appuntito; il minerale usato dal cavaliere nero l'aveva lasciata stupefatta e disgustata allo stesso tempo. Superava in durezza e resistenza il suo muro di cristallo ed anche il minimo contatto era sufficiente a soggiogare le menti più allenate. Un potere come quello, nelle mani sbagliate, avrebbe potuto rendere schiave intere nazioni, piegando la volontà dei cittadini con dei semplici sussurri. Rabbrividì per un istante e guardò le macerie fumanti, uniche testimoni della battaglia cruenta che vi si era svolta. Lasciò la città ucraina e la sua figura svanì, scomposta in atomi dalla semplice forza della sua psiche, per riapparire appena fuori dai locali dei guaritori, nei pressi di Rodorio. L'armatura tornò nella cassa d'oro dopo aver preso la forma totemica e, appena gli assistenti più giovani la videro, corsero a soccorrerla.

    «State tranquilli, non sono poi messa... così male»

    Si reggeva a malapena in piedi, il suo cosmo era flebile e le ferite orribili, eppure riuscì a trovare la forza di tranquillizzare i suoi soccorritori. Rimase nella struttura alcuni giorni con l'obbligo di riposare e lasciare che i maestri si occupassero delle sue condizioni di salute; dormì la maggior parte del tempo e, quando era sveglia, parlava con i genitori che le facevano visita quotidianamente. Da quando aveva recuperato l'armatura dell'Ariete si era ritrovata a combattere uomini e mostri dal potere spaventoso, riuscendo a sopravvivere ogni volta in extremis. Pensò al voto fatto ad Atena, alla preghiera che le aveva rivolto quando il suo corpo era stato distrutto dai portali del Caos e dovette confrontarsi con una verità scomoda: era ancora troppo debole per sperare di poter cambiare le cose. Non c'era vergogna in questo, lo sapeva, ma ogni giorno trascorso nell'impotenza era un'altra riga nei registri dei cimiteri di Rodorio, un'altra fossa scavata dalle lacrime di chi piangeva i propri morti; un corpo abbandonato tra le rovine di una città distrutta.
    Strinse tra le dita il lenzuolo di cotone e guardò fuori dalla finestra, verso le Dodici Case immerse nella nebbia sottile di quella placida giornata uggiosa. Doveva avere pazienza, studiare a fondo le vie del cosmo e cercare la perfezione in ogni gesto, ogni colpo o pensiero, e sarebbe stato ugualmente un processo lungo, pieno di ostacoli, probabilmente mortale. Fino al giorno della vera illuminazione avrebbe dovuto portare il fardello della debolezza, indipendentemente da quanto fosse pesante.

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    Ricevette le cure di cui aveva bisogno e, finalmente, fu dimessa dall'ospedale. Guardò le sottili cicatrici bianche sulle mani, gli avambracci e le gambe e si sfiorò il volto ricordando il calore delle fiamme che l'avevano arso nel Jamir. Era passato così poco tempo dal recupero dell'armatura d'oro e già portava, incisi sulla pelle, i segni della sciocca violenza che aveva consumato il mondo. Passeggiò lungo le vie di Rodorio, salutando tutte quelle persone che l'avevano accolta anni prima, da profuga, insieme alla sua famiglia; respirava finalmente un'aria di pace e tranquillità.
    Superò la periferia e si diresse verso il Mar Egeo, portando la mente lì dove le spiagge bianche si affacciano sulle sue stupende acque blu; il meltemi soffiava sulle onde e le increspava facendole somigliare alle chiome selvagge di Berenice. Lì il suo corpo si ricompose e le percezioni si espansero, sfiorando un cosmo che la fece rabbrividire.

    "Che... cosa sta succedendo?"

    Oltre il mare, sulle coste della Turchia, qualcosa si stava muovendo. L'armatura dell'Ariete si posò delicatamente sul suo corpo, ne sentì l'abbraccio e colse la sua preoccupazione; era pronta a difenderla ma avrebbe preferito tenerla al sicuro, lontana da quella minaccia che preannunciava soltanto la morte.

    «Non temere, amica mia, perché la nostra paura è nulla in confronto a quella degli indifesi. Accompagnami e proteggimi, io farò altrettanto»

    Svanì col primo sospiro del vento. Aprì gli occhi ed ovunque li posasse la scena restava immutata: carne corrotta e liquidi nauseanti coprivano la terra, avvelenandola. Si girò e vide l'unico possibile responsabile del massacro in piedi, il volto rilassato di chi aveva a malapena faticato nel portare a termine un compito che avrebbe richiesto l'intervento di interi squadroni del Tempio. Elaine provò un enorme fastidio nel momento in cui percepì una vaga somiglianza nella traccia cosmica rilasciata dall'uomo, simile a quella del cavaliere che l'aveva attaccata ad Odessa. Entrambi, di fatto, indossavano l'armatura nera, riconducendoli alla medesima fazione. L'uccisione dei corrotti era un'azione sicuramente positiva, ma compierla così vicino ad Atene poteva indicare ben altro; le venne in mente la frase di un celebre giurista, detta durante una conferenza a Notthingham.

    «Quamdiu se bene gesserit. Un lavoro impeccabile, bisogna riconoscerlo. Sono Elaine Langley, cavaliere del Tempio, e vorrei conoscere il vostro nome ed il motivo che vi ha spinto così vicino alla Grecia. Spero possiate dirmelo senza distruggere l'intera zona come ha fatto un vostro compagno, pochi giorni fa»

    Nel suo tono non c'era sarcasmo, né tentava di stuzzicarlo. Voleva capire chi fosse quell'uomo, quali fossero i suoi intenti e, per farlo, era pronta a rispondere con la forza, se fosse stato necessario. Un tale sfoggio di potere, ne era certa, sarebbe stato percepito a grandi distanze e l'essere così vicini ai territori protetti dal Grande Tempio non poteva essere un caso.

    feRRnnarrato parlato pensato °telepatia°

    Fisico Perfetto
    Mente Allerta
    Stato cloth Perfetta, indossata
    Riassunto azioni Mi presento, sono il gold saint dell'Ariete, cosa ci fa a due tiri di schioppo dai territori di Atena? :mumble:

    Heavenly Blacksmith

    Il retaggio degli alchimisti lemuriani continua a perpetrarsi, di generazione in generazione, attraverso il passaggio dei loro segreti più reconditi, tra i quali quelli della creazione e riparazione delle sacre armature che proteggono i cavalieri di Athena. Elaine è in grado di entrare in contatto e percepire l'anima di queste grazie ad una particolare modulazione del cosmo, comprendendone la natura, la storia ed i punti deboli così da poterle riparare attraverso degli specifici rituali. La manipolazione dell'Oricalco, del Gammanium e della Polvere di Stelle è uno dei tratti distintivi dei cavalieri dell'Ariete, portato di un'antichissima tradizione risalente all'epoca dei Re Santi, quando l'umanità era ancora schiava dell'antico Yig e, tutt'ora, l'unico metodo conosciuto per riparare le armature dei fedeli paladini del Grande Tempio.
    Attraverso il proprio cosmo Elaine è in grado di creare e sfruttare naturalmente la Polvere di stelle, riuscendo a scinderla nei suoi elementi costitutivi. Questo procedimento conduce alla formazione di due tipi di tecniche assolutamente peculiari, le Starlight Techniques e le Stardust Techniques.
    Nelle Starlight Techniques (☼) la componente luminosa è preponderante e consente al Custode della Prima Casa di sprigionarne il potere dannoso che si manifesta al semplice contatto con la materia. La profonda conoscenza del minerale, inoltre, permette ad Elaine di mantenere sopiti gli effetti dannosi della luce, così da utilizzare l'elemento esclusivamente in chiave strategica, ad esempio legandolo alla capacità di teletrasporto di cui lei stessa dispone o, in alternativa, o tentando di spostare un bersaglio contro la propria volontà [quest'ultimo caso è fortemente dipendente dal divario energetico]. In ultima istanza, ma non per questo meno importante, è utile rilevare che, attraverso la manipolazione della Polvere di Stelle, Elaine dispone della capacità di sigillare, qualora dovesse essercene bisogno, tutti quegli attacchi che interagiscono con la trama spaziale alterandola rispetto alla struttura originaria.
    Nelle Stardust Techniques (☀) la composizione peculiare della Polvere di Stelle, unita al cosmo del cavaliere dell'Ariete che ne amplifica la densità e l'emanazione, le rende, di fatto, estremamente pericolose anche per gli avversari che eguaglino il potere del cavaliere della Prima Casa. Elaine, nella preparazione di queste tecniche, può attingere facilmente a grandi quantità di cosmo [sempre nei limiti del proprio livello energetico] così da aumentarne la potenza e tentare di surclassare i propri nemici.


    Crystallized Ergo
    Padrona della propria mente al punto da essere considerata, anche tra i pari, la più esperta detentrice di poteri psicocinetici, Elaine ha raggiunto un livello di maestria tale nel controllo di questa capacità da riuscire a plasmare dei costrutti unici. Composti dall'aggregazione di quello che, percettivamente, appare come un cristallo diafano ed incredibilmente malleabile, tali costrutti sono in grado, all'interno di apposite tecniche, di interagire ed interferire con quei poteri considerati difficili da trattare. Il cavaliere, attraverso le tecniche difensive costitute dal cristallo, sarà in grado di difendersi da attacchi di natura spirituale, psionica o che vadano ad intaccare la struttura spaziale, come ad esempio le capacità di teletrasporto. Le formazioni cristalline prodotte saranno, sempre in base al divario energetico in gioco, difficili da distruggere, come se disponessero di durezza straordinaria; modellate in forme semplici, saranno però inadatte ad essere manipolate per portare azioni offensive dirette agli avversari.
    La massima espressione della resistenza ed elasticità del cristallo risiede nella capacità di deflettere, rilanciandole indietro al mittente, quelle degli avversari, tenendo sempre in considerazione l'eventuale differenza energetica. Differentemente dall'abilità costrutti, il cristallo psionico può essere sostenuto sul campo di battaglia dal cosmo di Elaine soltanto fino all'esaurimento del suo utilizzo.


    Reality Through Matter
    "Se la realtà è composta di materia, è nostro compito modellarla per poter proteggere le persone che amiamo". Le parole del vecchio mentore di Elaine sono state le fondamenta della sua dedizione alla causa di Athena, nonché lo stimolo necessario ad approfondire lo studio e quella che sarebbe diventata, col tempo, la maestria in uno dei poteri più complessi a disposizione dei cavalieri dell'Ariete: la psicocinesi. Grazie alla propria indomita volontà, Elaine è in grado di controllare e manipolare la materia in diversi modi, attraverso morse psicocinetiche, movimenti di oggetti nello spazio dopo che questi siano stati energizzati dal cosmo, oppure un maggior incremento delle prestazioni fisiche. La precisione della manipolazione dipende sempre dal livello energetico del cavaliere d'oro, ma le applicazioni consentite sono strabilianti. Un incremento di velocità, forza e perfino una rudimentale capacità di volare possono essere garantite dalla padronanza psicocinetica di Elaine, sebbene sia impossibile raggiungere l'efficienza ed il controllo propri delle abilità straordinarie. La perfetta concentrazione acquisita dalla custode della Prima Casa, unita a questo potere versatile, le permette di tentare di influenzare i movimenti dei propri nemici qualora il divario energetico lo consentisse, e di rivolgere contro di loro gli stessi attacchi che la minacciano [solo se il livello energetico del personaggio è superiore a quello dell'avversario].
    Qualora fosse proibitivo sfruttare la psicocinesi per rispedire le offensive al mittente [il livello energetico del personaggio è inferiore a quello dell'avversario], sarebbe ugualmente possibile defletterne una parte, strutturando la difesa in maniera consona rispetto al colpo ricevuto. Forte di questa capacità mentale fuori dall'ordinario, Elaine è in grado di difendersi da altri poteri ad essa correlati, quali illusioni o forme di influenza mentale in senso lato; l'integrità di un cavaliere si misura partendo dal perfetto equilibrio tra psiche, corpo e spirito.


    Reality Through Mind
    L'alterazione della realtà può dipendere da vari fattori, tra i quali quelli indotti dalla capacità di interferire con i cinque sensi delle creature e, nel caso di Elaine, anche con i sensi superiori, prerogativa dei guerrieri dotati di cosmo. Il potere mentale del cavaliere può generare miraggi, sensazioni illusorie e falsate del percepito estremamente realistiche, difficili da discernere e contrastare in assenza di capacità mentali altrettanto sviluppate, sempre rispettando il divario energetico presente tra Elaine e l'avversario. Tutto ciò che viene creato da questa abilità non è considerato dannoso a livello di interazione diretta, ma può dare l'impressione del dolore ed essere utilizzato per portare a compimento azioni diversive efficaci, complice la possibilità di riprodurre fedelmente l'emanazione cosmica di individui incontrati in precedenza dal cavaliere d'oro. Elaine, inoltre, è in grado di concretizzare l'energia mentale in un materiale unico che prende il nome di psicoplasma, le cui caratteristiche intrinseche gli consentono di interagire con altri oggetti aventi una propria fisicità. Esso è solido, semitrasparente ed inerte, completamente inodore e privo di particolarità che lo rendano identificabile attraverso il gusto e l'olfatto; uno sguardo poco attento potrebbe facilmente confonderlo con il vetro. Facile da distruggere, anche col minimo sforzo, è tuttavia estremamente utile, in quanto riesce a dare sostanza fisica alle illusioni così da migliorarne la veridicità grazie ad una maggior presa sulle percezioni visive e tattili di chiunque vi entri in contatto.
    È possibile addirittura creare una forma umanoide in grado di sostenere il peso della propria armatura e farla muovere, attraverso comandi mentali, entro l'area di influenza del cavaliere che l'ha generata. Lo psicoplasma è, in ultima istanza, un rivestimento in grado di dar forma alla fantasia di Elaine qualora sia vincolato alle illusioni da lei prodotte, oppure un'ottima forma di difesa contro la pura energia mentale esercitata dai suoi avversari.

    The Shape of Knowledge: Grazie alla padronanza delle illusioni ambientali, Elaine può percepire, in chiave astratta e puramente concettuale, la natura dei pensieri e dei ricordi dei soggetti con i quali entra in contatto. Si tratta di una sintonia particolare che mette in relazione il cavaliere d'oro con il prossimo, permettendole di ricavare informazioni alle quali, normalmente, non avrebbe accesso, come la voce di un individuo presente in vecchio ricordo o la forma dei vestiti indossati. L'umore e gli stati d'animo possono essere intuiti a partire dalla conformazione dei pensieri del soggetto, visualizzati con colorazioni differenti che ne aiutino la comprensione [puramente scenico]. Perfino il carattere di un individuo può essere ricostruito, con grande sforzo energetico e di tempo, partendo dalla connessione dei singoli ricordi analizzati.


    Everything is Everywhere
    Maestra nella manipolazione della materia, Elaine riesce a sfruttare questa capacità imponendo al proprio corpo di aggirare i limiti spaziali imposti dalle leggi naturali, facendo leva sulle superiori abilità mentali di cui è detentrice. Spostare se stessa, persone consenzienti, oggetti o le tecniche a sua disposizione da un punto all'altro dello spazio attraverso un fenomeno di traslazione particolare, rende i bersagli in questione in grado di scomparire e riapparire con estrema fluidità, quasi non si fossero mai mossi. Ricorrere a questa capacità significa sostituire il normale movimento, aprendo una serie di possibilità strategiche che vanno ad accrescere l'arsenale tattico del cavaliere d'oro, tanto da rendere possibile perfino l'attraversamento delle dimensioni con il giusto apporto cosmico. Una sola volta per duello, inoltre, Elaine potrà evitare completamente sia gli attacchi a singolo bersaglio che ad area portati dai propri nemici.
    I bersagli non consenzienti ed i loro effetti personali, d'altro canto, potranno ugualmente subire gli effetti di traslazione spaziale causati da questa abilità a patto di essere toccati, direttamente o indirettamente [come nel caso di specifiche tecniche], dal potere in questione. La precisione degli spostamenti è legata al livello energetico del cavaliere dell'Ariete, ma la padronanza di questa abilità le consente di bruciare una quantità inferiore di cosmo, in vista del processo di traslazione, rispetto agli utilizzatori di poteri in grado di interagire con la struttura spaziotemporale della realtà.


    Divine's Blessing
    Amore, onore e protezione degli innocenti sono i pilastri sui quali è fondato il codice etico dell'ordine dei cavalieri di Athena, ed ognuno di loro pone l'accento, naturalmente, su quelli che ritiene più vicini al proprio modo di intendere la giustizia. Elaine crede che la difesa degli innocenti sia imprescindibile per conservare la purezza dell'umanità e, quando le sue forze vengono meno impedendogli di agire con la massima efficienza, entra in gioco la preghiera di grazia e benevolenza. Si tratta di un'invocazione ad Athena che consente al cavaliere d'oro di operare in condizioni di forte impedimento [una singola volta per duello] come se non sussistessero affatto, sempre tenendo in considerazione lo status fisico, mentale e spirituale della giovane. Ferite debilitanti, potenti illusioni e addirittura la privazione dei sensi cesseranno momentaneamente di rappresentare degli ostacoli insormontabili per la custode della Prima Casa; la mancanza di arti o le menomazioni in genere, così come quei fattori puramente contestuali generati dagli avversari o presenti sul campo di battaglia, rimarranno tali.




    Tecniche


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