Mrs. Blue Sky

Addestramento: ˜Kali per Ladon

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    La vita alla Torre Nera è peculiare. Può essere caotica e roboante, un susseguirsi di immagini e folli colori, ma per una scelta cosciente e personale; la tua nello specifico è caos, passata in un turbinare di volti e cose da fare, ma non è anarchia. No, non sei stata abbandonata a te stessa a crogiolare in sporcizia e lerciume, non sei stata lanciata alla rinfusa come una pietra su un muro e poi mollata a eroderti da qualche parte; è caos, sì. Ma ordinato, viscerale, profondamente umano. Tu hai scelto di tuffarti in questo abisso e lo hai fatto tuo, lo hai reso casa, non asservendolo ma seguendo il flusso di un'esistenza che non manca di stimoli e divertimenti.
    Non hai mai avuto fame, né ti è mai mancato nulla, anche quando condividevi gli studi con altri ragazzi come te hai sempre avuto i tuoi spazi e nessun problema di sovraffollamento. Hai passato una vita che può essere definita normale; anche perché tu no non hai altre definizioni di normalità. Sai qualcosa del mondo di prima, ma è conoscenza di seconda mano.
    Quando portano profughi da altre parti del mondo vedi nelle loro facce scavate, occhi stralunati ed espressioni sofferenti l'agonia di chi non è stato fortunato come te, e la convinzione di esser parte di qualcosa di giusto, di profondamente buono, si rafforza sempre di più. I Titani sono tornati e stanno tornando, e al loro fianco l'umanità recupererà tutto quello che ha perso: ed è TANTO. Quello che hai visto, quello che hai sperimentato, le meraviglie della tecnologia e dell'armonia, impallidiscono in confronto a quello che ti è stato detto dell'Età dell'Oro.
    Quel periodo di splendore tornerà, di questo non hai dubbi, ma... un passo alla volta.
    Per ora, hai il tuo lavoro da svolgere.

    La scoperta di poter rendere gli Spartoi, i Giganti, una sorta di esoscheletro meccanico pilotato da qualcuno che fa da centro neurale è stata rivoluzionaria. Sai che creare un contenitore fisico biologico per un Gigante, sperare che il genoma non ne venga rigettato, e poi procedere a lenti e copiosi impianti di adamantite è un processo sicuramente impegnativo, sia dal punto di vista delle risorse spese che per il tempo necessario.
    Non che con il metodo moderno sia facile, beninteso, ma è sicuramente più economico.
    Tuttavia questo crea la realtà nella quale tu ti sei trovata a interagire più spesso; semplicemente, soprattutto in un contesto di battaglia, le cose tendono a rompersi. Ed è lì che tu e la tua crew entrate in gioco. Quando un Gigante torna dalla battaglia e il pilota va a recuperare dal profondo sforzo mentale e fisico, è lì che intervenite voi: riparate ogni danno, ogni incrinatura, ogni frattura nell'adamantite e imperfezioni nei sistemi di diffusione cosmica, ogni microscopico difetto nei circuiti e nei reattori. In un certo senso avete letteralmente in mano la vita dei più grandi campioni dei Titani, visto che ogni minima imperfezione in ognuno dei complicatissimi sistemi può portare conseguenze disastrose.
    E' vostro compito assicurarvi che vada tutto bene, che ogni sistema sia sempre al massimo dell'efficienza possibile. Un lavoro difficile, che richiede il meglio del meglio, le menti più brillanti e attente che l'universo ha da offrire, e tu sei tra queste.

    In questa circostanza il Gigante Orthros è attraccato nell'hangar, danneggiato in maniera visibile, ma non immediatamente critica per il suo funzionamento, e il suo pilota trasportato nelle sale di guarigione per processi di purificazione mentale di routine in attesa di fare rapporto al Titano di cui è al servizio.
    Non altrettanta fortuna per voi, ma è un lavoro che bisogna comunque fare.

    Dunque.
    Rimboccati le maniche, Callisto. Figlia delle stelle.

    Sarà una lunga giornata.

    CITAZIONE
    Note: benvenuta nel tuo add!
    Per questo primo post hai la massima libertà narrativa di muovere Cally nel contesto in cui si trova, ossia nelle riparazioni da fare al Gigante Orthros. Hai la massima libertà di muovere, creare e interagire con png della tua squadra nei modi in cui ritieni opportuni (ovviamente nel contesto della Torre Nera possono essere anche alieni di ogni genere e specie, Mass Effect è una buona ispirazione se ce l'hai presente, ma puoi avere anche cose non propriamente umanoidi. L'unico limite è la tua fantasia); sentiti libera di dilungarti quanto vuoi nella narrazione.

    Concludi pure quando torni a casa per riposarti (o continuare a lavorare).
    Per domande o dubbi, mandami pure un mp :fiore:
     
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    Sun is shinin' in the sky
    There ain't a cloud in sight
    It's stopped rainin', everybody's in the play
    And don't you know
    It's a beautiful new day? Hey



    Di solito dormo poco, spesso tra un lavoro e l’altro e quasi sempre ascoltando la vecchia musica umana che mi piace tanto. Non conosco altro modo! Ma ultimamente il Doc mi ha rotto le palle, dice che ho bisogno di almeno sei ore di VERO SONNO (che cosa antiquata) in posizioni ortostatiche convenzionali quindi sto cercando di andare a letto e “riposare” per mantenere alta la mia efficienza neuronale.
    L’intelligenza artificiale mi sveglia alle 5:00, facendomi un riassunto delle attività giornaliere che dovrei intraprendere e …

    COSA? Orthros è di nuovo nell’hangar?Che ha combinato stavolta?


    Salto giù dal letto e mi spoglio in tre secondi e mezzo, infilandomi con rapidità sotto la doccia. Ho detto ai cervelloni che distribuiscono gli alloggi degli addetti ai lavori che un loculo o un appartamento capsula sarebbe stato l’ideale per me, ma loro no, mi mettono in questo monolocale super compatto sì, però con un sacco di optional che non userò mai. Che me ne faccio di una cabina armadio?
    Dawson, la mia IA, mi risponde con la sua voce lagnosa e petulante.

    Orthros ha subito dei danni superficiali ma è richiesta la tua supervisione. Comunque ti stavo dicendo che Chen ha lasciato un altro messaggio in segreteria, è il terzo in questa settimana. Quando ti decidi a rispondere a quel povero ragazzo? Sono due mesi che lo lasci in bilico fra la speranza di un altro appuntamento e l’indifferenza più tota-


    Dawson, che cavolo! - Sputo il collutorio sotto la doccia mentre mi lavo i capelli, maledicendo il fatto di aver riprogrammato l’IA con una personalità del protagonista di un teen drama degli anni ‘90, un adolescente nel corpo di un trentenne in perenne crisi adolescenziale che viene ripetutamente scaricato da quelle per cui sta sotto, una certa Joey.

    Primo: fatti i fatti tuoi. Secondo: più informazioni su Orthros. Il pilota? Di che danno stiamo parlando? E se non la smetti di impicciarti ti sostituisco con Buffy, almeno lei è una che va dritta al punto.

    Sei tu che volevi prioritarizzare le relazioni in questo periodo! Comunque il pilota sta bene, lo stanno rimettendo a posto. Per le condizioni non è stato specificato nulla nel report, se non priorità classificata come “Alta”.


    Certo che è alta. Prepara la divisa. - Sospiro, mentre mi infilo tra le pareti semitrasparenti e scorrevoli della capsula asciugatrice che in dieci secondi tramite un sofisticato programma di getto d’aria calda sterile mi asciuga, dando ai miei capelli color cocomero un aspetto gloriosamente voluminoso. Un braccio meccanico mi porge l’uniforme blu oltremare del reparto “Riparazioni e Sviluppo” della Torre Nera con tanto di cartellino.

    Callisto Astrion
    Supervisore delle Innovazioni Quantistiche e Architetto Maestro delle Tecnologie Titaniche presso la Torre Nera
    Guida della Divisione Sperimentale per la Riparazione e Sviluppo Avanzato


    Nome che sembra altisonante ma che di altisonante ha poco, se lo compariamo a quello del tizio pilota di Orthros, Arcadio “Tuttomuscoli” Sanchez. Tutto ciò che riguarda un Gigante ha la priorità alta, anche se gli si scheggia un’unghia di adamas. Ho provato ad avvicinarlo una volta, un po’ di mesi fa, ho provato a spiegargli chi fossi e l’ho pregato di tenere alta la guardia per sinistra, che ha un piccolo difetto di posizionamento per cui tende a sfracellarsi spesso proprio nel centro dove ci sono i server beta-dimensionali, che se mi si sfondano quelli è un casino per i ricambi. Eravamo al bar interstellare, per cui non so se fosse già ubriaco, ma ha alzato le spalle e ha continuato a bere. Credo pensasse fossi solo una fan.

    Dawson mi ricorda che devo fare colazione (Doc spione, gli ha mandato il report sulla mia salute) e tracanno i miei elettroliti al limone con una barretta energetica. Mi infilo il mio headset che mi terrà connessa a Dawson e alle principali notizie dalla Torre Nera, oltre che far partire nelle cuffie a risonanza cranica un pezzone del 1977 di un gruppo chiamato Electric Light Orchestra. Purtroppo ho dovuto trasferire tutta la musica che ho trovato nei server terrestri in una versione multidimensiodigitale per poterne fruire con i miei dispositivi, ho fatto fatica per non alterarne la qualità nel passaggio, ma è stato un bel lavoro dopotutto. Mi infilo la giacca che lascio sbottonata, tanto nessuno ci fa caso a quest’ora, e afferro il mio zainetto rosa shocking pieno di spillette.

    Dawson, portale sull’hangar Alfa 720. Codice zona 34 67 56.


    Un portale si apre nella realtà nello spazio sulla parete preposta agli accessi e alle uscite intradimensionali. Intravedo nella penombra una sagoma che mi saluta.

    Portale attivato. Buona giornata!

    Hey you with the pretty face
    Welcome to the human race
    A celebration, Mr. Blue Sky's up there waitin'
    And today is the day we've waited for





    Ovviamente è Xyra, la mia assistente, che mi porge un caffé come quelli che bevevano di continuo in Sex and the City: ho creato un congegno che, a detta degli umani, riproduce esattamente gusto e texture delle numerose varianti che venivano servite nei diversi punti vendita sparsi sulla Terra. Ci andavano a ruota con questa roba, eppure devo dire che la caffeina ha quel non so che che ti svolta la giornata. Xyra ovviamente sa cosa prendo a seconda di come si prospetta la giornata.

    Espresso shakerato con cioccolato e mandorle? Che è successo, dobbiamo festeggiare qualcosa?


    Xyra mi rivolge quello che nel suo pianeta d’origine può paragonarsi a un sorriso, strizzando contemporaneamente tutti e 4 gli occhi argentei. Una delle quattro braccia indica lui, il colosso che occupa l’Hangar: Orthros. Dalla mia posizione sembra solo sporco e impolverato, ma imposto l’headset su zoom e noto che quello scimmione si è fatto sfondare ancora il fianco sinistro, proprio lì, sotto una testa.

    Porca puttana!- Esclamo.- Niente, non ce la può fare.
    Guarda meglio. - mi suggerisce Xyra, quasi soddisfatta: l’headset è stato perfezionato per le traduzioni interstellari e per ottimizzare il rendimento delle sfumature d’umore.
    Faccio un altro zoom mentre mi avvicino alla piattaforma, notando Bob già in postazione con alle orecchie le cuffie del walkman che gli ho ricreato: Bob è un umano che ha passato i settanta e che è stato recuperato dalle missioni di salvataggio. Ho insistito ad averlo nel mio team semplicemente perché ne sa a pacchi di musica e pendo letteralmente dalle sue labbra; prima che la merda inghiottisse il nostro pianeta era un operaio e nel tempo libero suonava in una band. Ora è il nostro direttore delle operazioni, manovra le piattaforme di lavoro, mi sistema gli attrezzi e nel mentre mi racconta di tutte le figate che faceva negli anni ‘80.

    Bella Bob! Portami su!

    Faccio un balzo sulla piattaforma e il braccio meccanico la sposta in maniera tale da essere in posizionata in maniera ottimale per osservare il danno. Queste cose non si possono fare con i portali: bisogna avere i piedi per terra e gli occhi ben allineati con l’obbiettivo. La piattaforma si adatta ai miei movimenti per consentirmi di spostarmi bene ed esaminare il danno.

    Non ci credo. Mi ha ascoltata! Xyra! Mi ha ascoltata!

    Da sotto, Xyra annuisce: le avevo raccontato del mio incontro col Tuttomuscoli e sa che c'ero rimasta un po' male per la sua risposta, e da bravo essere ultraempatico aveva compreso il mio stato d'animo.
    Esamino i server beta-dimensionali e li trovo intatti. Ha protetto la guardia e danneggiato solo dei connettori neuronali, pochissima roba a dir la verità; solo che sono robe delicate e la riparazione va fatta a mano, e nessuno del mio team ha un braccio bionico capace di assottigliarsi o svolgere micro operazioni.

    Durante la mattinata arrivano gli altri membri del team che si occupano di altre riparazioni e di rimettere in sesto i rivestimenti esterni. Racconto a Xyra che mi si è spenta la passione per Streghe dopo la morte di Prue e che a Leo preferisco di gran lunga Cole, e lei come al solito si finge interessata (gli abitanti di Nexu Centauri sono molto accondiscendenti per cultura).Mi allunga un burrito per pranzo perché solo perché quello sfasciacazzo di Dawson si lagnava che non avrebbe saputo cosa fare se fossi morta per malnutizione, poi dopo N caffé mi ritrovo a seduta sulla piattaforma a fissare la mia perfetta riparazione, 80 minuscole connessioni infraneuronali come nuove.

    Restiamo io e Bob nel silenzio dell’hangar. Lo sento salire le scale fluttuanti e posizionarsi, molto quieto, accanto a me.

    Hai finito due ore fa. Lo so perché hai spento la musica. Perché non vai a casa, piccola?


    Sorrido, anche se i miei occhi un po' stanchi dalla giornata sono puntati sempre al Gigante, che nel frattempo è stato anche tirato a lucido. Bob è l’umano più umano che conosca, per questo lo adoro. Se tutti fossero come lui, penso veramente che il mondo sarebbe stato un posto migliore.

    Penso a cosa gli è successo. Probabilmente un emissario del caos, uno molto grosso. Le ha prese, ma le ha anche date considerato lo stato esterno dell’adamas. Si stava facendo fottere di nuovo sulla guardia sinistra ma no! Mi piace pensare che si sia ricordato all’ultimo di quello che gli ho detto. Mi piace pensare di aver fatto la differenza in questo scontro, anche se non c’ero!


    Bob mi dà un buffetto sulla testa. So che mi ha capita. In realtà a me piacerebbe tanto pilotare questi cosi, non solo aggiustarli: li capisco, so come sono fatti e sarei praticamente perfetta se solo non fosse per quel piccolo particolare del genoma che mi rende inadatta.

    Tu sei molto più in gamba di Tuttomuscoli e lo sanno tutti. Smettila con queste paranoie e vai a riposare. Non qui, a casa tua!

    Mi porge una barretta proteica al cioccolato, prima di mettere su l’ultima canzone. è una specie di rituale che abbiamo io e Bob, come una sigla di chiusura.

    Visto che ti piace tanto, ecco qui.

    Bob digita qualcosa sulla console portatile che riveste il suo braccio sinistro, e dalle casse dell’hangar parte la stessa canzone che mi accompagna da un po’ di giorni.Sorrido, dando un morso alla barretta riempiendomi le guance di proteine al cacao amaro con retrogusto al cocco.

    Se i nostri giorni qui fossero come un episodio delle cazzate che ti guardi, finirebbero con la scritta “Diretto da Callisto”.

    Io rido, immaginando il font, probabilmente sarebbe un Lydian, come quello di Friends.

    Mr. Blue Sky, please tell us why
    You had to hide away for so long (so long)
    Where did we go wrong?





    Ciao! Spero di non essermi allungata troppo X







    Edited by ˜Kali - 26/2/2024, 00:24
     
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    Riapri gli occhi.
    La superficie liscia e metallica di Orhtros ha fatto da appoggio per la tua fronte, la comoda piattaforma gravitazionale ti ha cullata con il suo gradevole ronzio, e il piacevole tepore emesso dall'hangar non ha fatto altro che conciliare il sonno. Sì, ti sei addormentata nel momento in cui è passata l'overdose da caffeina. Guardi l'orario: le tre di notte. Beh, hai fatto sicuramente orari peggiori.
    Dawson non ti ha svegliata perché già è abbastanza difficile tenerti ferma per più di mezz'ora normalmente, figuriamoci quando stai lavorando direttamente su un Gigante. Lo guardi, ammirando il tuo lavoro per l'ultima volta prima di tornare a casa, perfettamente riparato e tirato a lucido, pronto a calcare nuovamente i campi di battaglia del piano materiale. E non ci sarai tu a pilotarlo, pensi con una nota di amarezza, mentre osservi l'oggetto sul quale hai speso gran parte dei tuoi sforzi solo per vedere qualcun altro far sua tutta la gloria. Ah, almeno ti ha ascoltata a quanto pare.
    La piattaforma discende pigramente, senza un suono, poi tu svolgi le ultimissime operazioni prima di chiudere l'hangar per la serata. Ed è lì che la senti.
    Sssssalve.

    La voce improvvisa ti fa sbandare, colta completamente alla sprovvista. Non dovrebbe esserci nessun altro con te in officina, non ci sono stati neanche accessi non registrati mentre stavi dormendo, i sistemi di sicurezza sono estremamente stringenti e non hanno mai perso un colpo.
    Ti giri verso il suono, uno strano verso metallico e sibilante, pronunciato con un leggero effetto di distorsione dovuto non a inefficienza di apparati acustici, ma come se tante persone avessero cercato di parlare contemporaneamente nello stesso microfono. Non vedi nulla alle tue spalle.
    Poi guardi giù.

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    Un piccolo serpente è attorcigliato su sé stesso a poca di stanza da te. Sarà lungo una settantina di centimetri in totale, non hai modo di misurarlo ad occhio mentre sta tutto acciambellato.
    La luce al neon viene riflessa contro l'esoscheletro di materiale argenteo che lo compone, mentre il bagliore delle torce blu che gli fanno da occhi si affievolisce per un attimo, come se stesse cercando di simulare il chiudere le palpebre. Si srotola leggermente, tenendosi in equilibrio sulla coda, mentre le parti meccaniche che lo compongono interamente strisciano l'una sull'altra in un artificio di inumana perfezione.
    E' un Gigante, quantomeno quello che sembra essere il guscio esterno di uno.
    Noi sssssiamo LD.101, una riproduzione artificiale delle personalità del Gigante Ladon in un diminutivo gusssscio di adamantite. Sssssiamo ssssstati cosssstruiti per interagire col mondo essssterno anche sssse sssstiamo ancora dormendo.

    Non parla nel vero senso del termine, non ha polmoni o una lingua o corde vocali, semplicemente il suono viene emesso da altoparlanti innestati direttamente nel suo corpo. In tutta onestà? Non sapevi fosse possibile, ma non è neanche nella top 10 delle cose più strane che hai visto alla Torre Nera.

    Ti abbiamo osssservata. Callissssto. Penssssiamo tu sssia... compatibile. Vogliamo che tu ci dia un corpo, che tu ssssia la nosssstra mente.
    Compatibile.
    La parola ti risuona orecchie, riecheggiando nella tua mente.
    Compatibile.
    Che sia finalmente giunta la tua possibilità, il momento in cui puoi davvero compiere l'ambizione che hai sempre avuto dal primo momento in cui hai saputo del progetto? LD.101 ti sta chiedendo di costruire un Gigante in piena regola, tuttavia. Non un compito facilissimo, neanche con il tuo particolare set di competenze.
    Non hai le risorse a tua disposizione per costruire interamente il corpo in adamantite di uno Spartoi, ma, facendo un rapido inventario mentale delle cose che hai in officina, potresti mettere su la base fondamentale: la piattaforma di interfaccia nella quale il pilota unisce la sua mente a quella dell'essere antico. Certo, ti dici, con quella pronta e con un pilota compatibile a portata di mano i piani alti DOVRANNO darti le risorse per completare il progetto.

    Stemperi l'entusiasmo.
    La parte fondamentale della piattaforma è il materiale genetico del Gigante, e quello è protetto a vista d'occhio. Nessuno che non sia direttamente autorizzato dai Titani ha accesso a questo tesoro. E' oggettivamente un materiale incredibilmente prezioso nell'economia della guerra che state combattendo.
    LD.101 sembra quasi leggere nei tuoi pensieri, potresti giurare che stia sorridendo prima che spalanchi le fauci. Senza un suono, da una cavità nella sua bocca viene emesso una sorta di sottile cilindro di vetro dall'estremità metallica, al suo interno vedi un liquido verdastro e ribollente che sembra quasi muoversi di volontà propria, andando a sbattere contro le pareti che lo contengono; a malapena riescono a non infrangersi per la forza dirompente insita nel composto.
    Sai cos'è, non puoi non saperlo: è il materiale genetico di Ladon.
    Appartiene a noi, dopotutto.

    Dice, estremamente compiaciuto del suo operato criminoso.

    CITAZIONE
    Note: ehi, ehi tu. Lo vuoi costruire un Gigante?
    A te la scelta su come rispondere a LD.101, se hai domande per lui fammele pure per mp e aggiungi le risposte direttamente nel tuo post. Se accetti puoi cominciare a costruire la piattaforma di interfaccia con Ladon, termina immediatamente prima di testare la connessione neurale per la prima volta.
     
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    Il lieve ronzare dei server quantici ha sempre un potere soporifero su di me, insieme all’odore dell’adamantite appena lucidata. Mi sveglio col collo indolenzito dato che ho dormito in una posizione improponibile e col sedere leggermente quadrato, realizzando che quell’amore di Bob mi ha lanciato una copertina morbida addosso, quella che teniamo negli armadietti per ogni evenienza. Faccio tap sul mio lobo sinistro, visualizzando l’orario sullo schermo ottico del mio headset: le tre. Caaaaazzo, tra due ore mi devo alzare, penso. Mi stiracchio e dò un ultimo sguardo al mio lavoro finito: ho inserito dei giunti in adamantite che dovrebbero aumentare le performance di Tuttomuscoli, ma chissà se ne renderà mai conto. Quasi sicuramente no, ma fare un bel lavoro dovrebbe bastare, giusto?

    Giusto.

    Sorrido amara mentre i caffè che ho consumato durante il giorno bussano pesantemente alla mia vescica. Domani è un altro giorno, come dice quel capo assoluto di Rossella O’Hara in Via col Vento, e probabilmente Tuttomuscoli starà già abbastanza in forma da eseguire i test di rodaggio. Decido di tornare a casa, e sbadigliando attivo Dawson.

    Dawson grazie per avermi svegliata eh! Apriamo portale su PORCA PUTTANA

    Cally, senti, sei ti sveglio mi insulti, se non ti sveglio mi insulti, cosa devo fare esattamente?

    Se le piattaforme di riparazione non si plasmassero a seconda dei movimenti degli addetti ai lavori per evitare cadute sarei precipitata di una ventina di metri spiaccicandomi sul suolo dell’hangar. Mi reggo con due mani alle maniglie autogenerate e con gli occhi sbarrati guardo quello che ho davanti.

    Noi sssssiamo LD.101, una riproduzione artificiale delle personalità del Gigante Ladon in un diminutivo gusssscio di adamantite. Sssssiamo ssssstati cosssstruiti per interagire col mondo essssterno anche sssse sssstiamo ancora dormendo.

    Passano alcuni secondi, io fisso il coso, il coso fissa me. Istintivamente penso di stare dormendo o che qualcuno abbia drogato i miei caffè con una di quelle nuove droghe psicotrope provenienti dalla galassia Gamma 567-C, quelle cose con nomi strani tipo “Morte apparente” o “Sballo psichedelico”. Le prime parole che pronuncio sono:

    Dawson, attiva protocollo medico. Analisi tossicologiche e analisi dei tessuti neurologici, elettrocardiogramma. Risultati?

    Aspetto cinque secondi e Dawson mi restituisce una serie di valori sullo schermo ottico dell’headset, gli unici valori negativi riguardano la mia anemia, ma era risaputo.

    Hai una leggera tachicardia, per il resto ti trovo stranamente in forma a parte il fatto che ti stai per fare la pipì addosso.

    Dawson, porca puttana, scansiona qualsiasi cosa ci sia davanti a me.


    è perché dormi poco, Callisto.


    CAZZO DAWSON FAI QUELLO CHE HO DETTO
    - Gli urlo, ancora dubitando della mia vista e della mia salute cerebrale.

    Sì ok ma stai calma…Ah. Costrutto titanico di prima generazione. Complimenti Callisto, non si tratta di un’allucinazione. Stai per avere un attacco di panico?

    Ingoio tutti gli insulti che vorrei riservare a quella passivo-aggressiva della mia IA e il mio sguardo analizza, dietro i parametri tecnici che Dawson mi sta inviando, la cosa che mi sta parlando. Non sono drogata, non sto dormendo, un antico costrutto titanico si sta rivolgendo proprio a me chiamandomi per nome.

    Ti abbiamo osssservata. Callissssto. Penssssiamo tu sssia... compatibile. Vogliamo che tu ci dia un corpo, che tu ssssia la nosssstra mente.




    Passano cinque secondi e l’unica azione che faccio è premere un piccolo bottone sulla mia cintura che attiva il protocollo minzione d’emergenza (quello che uso solo quando non voglio smettere di lavorare ma ho comunque bisogno di andare al bagno) che trasferisce la mia urina dalla vescica a un luogo remoto dell’universo. Non si può usare sempre perché non è il massimo in termini di fisiologia ma l’occasione lo richiede.

    …Io. La tua mente. La mente di Ladon.


    Attivo la ricerca mnemonica d’emergenza e sul mio schermo appaiono immagini d’archivio legate alla mitologia e a quello che dovrei conoscere del Gigante Ladon. Ammetto che non sono mai stata una cima in storia, mi perdevo nei miei calcoli e nelle mie formule piuttosto che ascoltare l’IA che insegnava le gesta dei Titani. A quanto pare Ladon era un drago dalle cento teste, figlio di Tifone, messo a guardia dei pomi d’oro nel Giardino delle Esperidi. E se ho imparato qualcosa dai Titani, quei pomi non erano proprio pomi ma saranno stati dei nuclei di batterie transdimensionali o niente di meno, e il Giardino delle Esperidi qualche dimensione all’interno di un buco nero.

    Cento teste, una mente. Questo ci…Ci può stare, non è tanto assurdo - Penso ad alta voce nonostante la piccola paresi facciale che mi ha colpito. Penso che ok, la mia capacità neuronale è notoriamente molto alta, diremmo quasi anomala, per non parlare della velocità sinaptica che eccede gli standard non solo degli umani ma di svariate razze aliene. Che saranno mai cento cervelli gigantici? Si possono comprimere come un file troppo grande, e comincio già a mettere giù algoritmi applicabili.

    Aspetta, frena, rewind.
    Ha detto compatibili.
    Compatibili. Tipo Tuttomuscoli con Orthros.
    Genomi compatibili. Io su un gigante.
    Io in un gigante.
    Io che applico tutta la mia conoscenza in un cosa? Un cazzo di gigante.


    Non ci starai pensando veramente, vero? Callisto, sento le tue sinapsi. Le rotelle del tuo cervello stanno letteralmente girando.


    Dawson, non ora, sto cercando di mettere insieme i pezzi della mia sanità mentale.


    No, io sono con te. Quando c’è di mezzo un sogno lo sai che sono il primo a dire che dovresti solo cogliere l’opportunità e…

    Cazzo, dimenticavo che sei un adolescente triste. Vai un attimo offline, per favore.


    Non puoi escludermi in un passaggio così fondamentale della tua vita!

    Faccio due tap sul lobo sinistro per spegnere Dawson e ritirare per un istante l’headset che trasferisco temporaneamente sul collo. Lentamente mi abbasso per guardare negli occhi il piccolo serpentello titanico che ha appena lanciato una bomba nella mia vita.

    Sei sicuro? Hai visto che sono alta un barattolo e mezzo e peso anche meno? La fisicità è importante per sostenere lo sforzo energetico che…


    Ah, ma lui lo sa già. Nel mio laboratorio ho passato molto tempo a lavorare a un progetto che minimizza l’effort fisico con un sistema di esoscheletro nell’esoscheletro, roba complessa, e sicuramente il concilio scientifico mi riderà in faccia, eppure…
    Sospiro, scuotendo la testa. Ma che vado a pensare. Non posso fare nulla senza il materiale genetico di un gigante, dove lo vado a pescare? Tutta bella la teoria ma è sempre stato quel tassello a rendere i miei progetti solo dei progetti, appunto, che rimarranno nel mio database in un file segreto chiamato ironicamente “Penny’s boat”.

    Senti…Grazie, veramente, ma possiamo fare tutti i discorsi che vuoi tan…CHE CAZZO è QUELLO?!



    Non ho manco finito la frase che il cosino inizia a rigurgitare un cilindro che ho visto solo durante le lezioni di Ingegneria Spartoi I, dove l’IA ci illustrava il funzionamento di uno SpartaCore, come quello di Orthros.

    Appartiene a noi, dopotutto.


    I miei pensieri viaggiano a una velocità supersonica e sono grata in questo momento di non avere Dawson attivo: inizierebbe a farmi la morale e ad essere entusiasta allo stesso momento, ma io, devo essere fredda. Cosa cazzo succede se mi scoprono? Nello scenario peggiore perdo la mia carriera, la mia posizione e vengo buttata in qualche dimensione Nexus a galleggiare per l’eternità.

    Però.

    Che succede se questo piccolo antico serpente criminale qui è chi dice di essere? E che succede se nella sua criminosa saggezza ci ha preso e io sono l’unica in grado di dargli un corpo? Allungo la mano e le mie dita formicolano quando entrano in contatto col liscio materiale protettivo del cilindro, e mi sento come Walter White quando scopre che può fare soldi con la metanfetamina.
    Riposiziono lentamentel’headset prendendo un grosso respiro e sempre tenendo Dawson mutato, apro il file Penny’s boat. So come comprimere una personalità complessa, ho i progetti di un core di pilotaggio adattabile sul mio fisico, l’interfaccia di Orthros facilmente modificabile, nel mio laboratorio ho un bel po’ di robetta, fra i pezzi buoni che ho rimediato durante le riparazioni e alcune chicche prese in giro per le Galassie perché forse un giorno potevano tornare utili ho una bella collezione. In 6 ore posso costruire un core con interfaccia e testarlo su di me. Del resto, non sono stata io a trafugare del materiale genetico di un gigante, questa creatura indubbiamente antica è venuta da me e io che dovevo fare? è come se fosse un superiore…No?

    Questa cosa mi metterà nei guai seri, lo sai vero? - Sospiro. Non avrei mai pensato che gli Spartoi si generassero così, l’intero processo è blindato per chi non è stra vicino ai Titani. Non avrei mai pensato che potesse accadere a me.

    Vieni, prima che ci ripensi.


    Tendo la mano e il coso si avvolge attorno al mio braccio bionico, dandomi una piacevole sensazione di tepore. Se non fosse serpentiforme direi che ha una faccia soddisfatta.
    Faccio doppio tap sul mio lobo sinistro, per attivare nuovamente Dawson. Scandisco le parole lentamente, cercando di contenere il più possibile la mia eccitazione

    Dawson, non fare domande e mandaci nel mio laboratorio. Codice di accesso 4 8 15 16 23 42.


    Figurati, sono contento che senti il peso ineluttabile del mio giudizio sulla tua testa.

    Il portale si apre davanti a me, e con un paio di passi sono nella mia comfort zone, il mio laboratorio, archivio e talvolta giaciglio. Mi reco al centro della piccola stanza dalla pareti blu, apparentemente vuota e immacolata, e delle luci illuminano il pavimento mentre da terra si leva un piedistallo che mi porge il guanto di controllo.

    Attiviamo protocollo Sviluppo e Costruzione. Dawson, sposta il file 42 da Penny’s Boat e apri il progetto…- Ci penso un po’. Questa cosa è una figata e non so come andrà a finire. Ridacchio isterica, beandomi di quella sensazione strana che sento scorrermi nelle vene, una cosa che non ho mai provato. Ricordo come mi sono sentita alla vista del materiale genetico di Ladon poco fa.

    …Heisenberg.





    Come si chiama quella cosa che garantiscono ai lavoratori umani ogni tanto? Quella cosa per la tutela della salute mentale.


    …Intendi le ferie?

    Eh sì. Ferie. Manda un messaggio a Xyra e dille che mi prendo un giorno di ferie. Fai pure due, dai. - ordino a Dawson mentre inserisco dei cilindretti in adamantite in quello che dovrà essere il connettore tra me e il core neuronale nel quale già circola il materiale di Ladon, sotto lo sguardo vigile del serpentello. Se questo passaggio viene fatto male, il processo di connessione mi friggerà il cervello.

    Lavoro senza sosta, i bracci meccanici mi aiutano ad assemblare quello che già era una bozza nel mio progetto. Una costruzione a forma di semisfera ospita un esoscheletro con dei connettori che si agganceranno alla mia persona per testare l’effettiva compatibilità. Cinque ore e mezza dopo, senza neanche bisogno di mezzo caffé, sto per dare il via al primo test.

    Hai tredici messaggi di Xyra , due di Bob e quattro di Chen, si è sparsa la voce che hai preso delle ferie per la prima volta nella tua vita. Sei sicura che non vuoi che te li legga?


    No.- sbuffo, tuttavia pensando a loro con tenerezza. Xyra e Bob li avevo sempre immaginati a un mio ipotetico funerale, per quanto riguarda Chen… Era una cosa a cui non ho dedicato mai il sufficiente tempo, ma ora che forse stavo per lasciarci le penne o alla meglio, che stavo per dire addio alla mia carriera, penso che forse sì, sarebbe stato bello provarci. Ricontrollo tutti i parametri mentre mi spoglio e mi accomodo nell’esoscheletro: i connettori, piccoli aghi flessibili che si inseriranno nel mio corpo iniettandomi il materiale genetico di Ladon, mi fanno il solletico. Questa tecnologia non è stata mai testata e contiene materiali e componenti provenienti dall’universo tutto, una cosa che nessuno Spartoi che conosco può vantare. Guardo L.D. 101 che mi fissa.

    Sono pronta.


    Ma tu sei veramente sicura di quello che stai facendo?


    Dawson, ormai l’ho fatto. Non sei tu quello che diceva di inseguire i miei sogni? Dai. Fai partire la connessione. E se devi piangere, mutati!


    L.D 101 mi guarda quasi annuendo. ci siamo. Sospiro mentre attivo la registrazione mentale e esterna per monitorare tutto.

    Connessione Callisto - Ladon, test n. 1 fra 3, 2, 1.

    BOOM.









    Edited by ˜Kali - 29/2/2024, 15:18
     
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    [CONNESSIONE STABILITA]


    Sssssì. Ottimo lavoro, sssssapevamo di poter contare sssssu di te.
    Una strana sensazione ti coglie, un formicolio nei punto in cui sei connessa al genoma di Ladon, che lentamente sta spargendosi in tutto il tuo corpo. La voce metallica e sibilante del costrutto non fa niente per rassicurarti riguardo alle tue ultime scelte di vita, neanche il fatto che si sia appollaiato a debita distanza dalla tua postazione. Stai oggettivamente correndo un rischio colossale, senza neanche considerare il fatto che trafugare i campioni genetici di un Gigante è forse tra le cose peggiori che potresti fare nell'Impero, forse seconda solo a venerare divinità oscure di qualsiasi tipo.
    Non pensi neanche sia codificata, nella legislazione cui siete sottoposti, una punizione per una cosa del genere.
    E questo senza neanche contare il fatto che interfacciarsi direttamente con la psiche di uno Spartoi è INCREDIBILMENTE pericoloso; se dovesse esserci anche solo un microscopico errore nella piattaforma di interfaccia che hai costruito, se la compatibilità tra di voi dovesse essere meno che perfetta, speri che l'unica cosa a succederti sia una morte rapida. Sarebbe davvero il caso migliore.
    Forse non è stata una buona idea.

    [LEGAME NEURALE IN CORSO: 40%]

    Facciamo ancora in tempo a interrompere tutto.
    Non ascolti davvero ciò che dice Dawson. Non puoi.
    Quando la tua mente inizia a connettersi con Ladon è come se una scarica elettrica ti attraversasse interamente, ogni tua percezione fisica si intorpidisce, ma contemporaneamente è come se un qualche sorta di vuoto in te venisse riempito di puro, assoluto, totale potere. Torpore viene sostituito da euforia mentre, inconsapevolmente, emani un impulso di energia cosmica che scaraventa in ogni direzione tutto quello che non è saldamente ancorato al suolo. Sapevi dell'esistenza del Cosmo, come la stragrande maggioranza degli umani alla Torre avevi già la consapevolezza per attingere al potere delle stelle, eppure ora ti senti custode di una forza che non conosce eguali. Come se potessi rovesciare montagne semplicemente muovendo la zampa mano.

    [75%]

    Senti lontano l'eco di cento voci che sussurrano, indistinguibili, allo stesso momento. Non cogli cosa dicono, ma questi sussurri portano altro potere e questo senso di assoluta onnipotenza non fa altro che crescere; ti scappa una risata, che copre la voce di Dawson alle tue percezioni.
    EHI! Questa è proprietà pr...
    Dawson si interrompe, sbigottito. E' possibile per le IA essere soprese? Senti L.D. 101 spostarsi rumorosamente dalla sua posizione, come se stesse cercando un nuovo nascondiglio, ma tu non riesci a vedere cosa fa.
    I tuoi occhi vedono un turbine di colori indescrivibili danzarti davanti, bellissimi e lontani, alcuni senza neanche un nome, che ricoprono l'intera stanza come se stessero prendendo a danzare sotto la superficie di ogni cosa. Parte un nuovo impulso di energia, e, se aguzzi le orecchie, inizi a cogliere qualche parola degli indescrivibili echi che ti carezzano la mente, in una lingua antica ma che comprendi istintivamente.
    L'ultima cosa che percepisci, prima di perderti completamente nella cacofonia, è l'ormai familiare sibilo metallico che pronuncia due sole parole.

    Oh no.

    [100%]

    JgdL9GI




    Ladon? C'è qualcosa che non va?
    La voce di Egle vi riscuote, ridestandovi dai vostri pensieri. Ne avete oggettivamente tanti, ogni tanto può capitare di perdervi ad ascoltare suggerimenti, valutarli nel loro insieme, e computarli per un periodo di tempo prolungato.
    L'Esperide si è manifestata nella forma che utilizza per comunicare con voi, i suoi custodi, una sorta di ologramma composto da pura energia che assume la forma di un'umana, una creazione dei vostri signori, per pura convenienza o forse per preferenze personale. E' comunque collegata alla Mela, poiché lei ne è, in un certo senso, la coscienza.
    Muovete il vostro corpo, serpeggiando tra i vostri tesori con grazia inconcepibile per la tua mole colossale. Il Giardino è un attestato al vostro lavoro di guardiani, mantenuto perfettamente come vi è stato chiesto di fare; non solo, nel corso del tempo lo avete arricchito delle ossa e dei giocattolini dei folli che osano oltrepassare il dominio di Ladon per saccheggiarne i tesori. Quello più prezioso sono, per l'appunto, le Esperidi stesse, ma nel corso del tempo avete accumulato una certa fortuna in oggetti materiali.
    Ciò compiace enormemente i vostri istinti.
    E' tempo di muoversi per perlustrare la vostra casa, per l'ennesima volta, e assicurarsi che sia tutto esattamente come dovrebbe essere. Egle ti sorride, accompagnandoti nella tua ronda.

    I Dodici signori sono stati ormai sigillati nel Tartaro, hai sentito voci di scontento nei vostri fratelli e sorelle che reclamano vendetta immediata, ma gli ordini di Atlante sono stati di nascondersi e rifugiarsi negli angoli lontani della Realtà. Molti hanno trovato accoglienza per grazia della divina Gea, non voi.
    A voi è stato dato un compito diverso, ma non meno importante. Non che voi non siate affini a questo incarico, dopotutto.

    Siete comunque un drago.


    CITAZIONE
    Note: ehilà. Sei Ladon nell'era del mito, cronologicamente siamo prima della Gigantomachia, i Titani sono stati tutti sigillati nel Tartaro, ma poco prima che Atlante venga spodestato da Poseidone. Sai degli olimpici e del casino che stanno combinando in giro, ma a te tange poco in prima persona perché hai il compito di proteggere le Esperidi.
    Essendo in questo momento il gigante originale sei un drago enorme a cento teste, hai una sorta di mente alveare con tutte le altre personalità e collettivamente siete Ladon.
    Fai pure un bel giretto per la tua tana, descrivi liberamente interazioni con altre creature mostruose che fanno parte del tuo ecosistema e le Esperidi, oltre ad altri tesori che hai accumulato nel corso del tempo.

    Manco a dirlo, sei quanto più lontano possa esistere da un umano in ogni definizione possibile.

    Piccola nota: le Esperidi sono essenzialmente l'interfaccia con cui le mele d'oro interagiscono col mondo, immaginati un costrutto reso senziente con l'Ichor di un Titano. Le mele in generale sono essenzialmente dei generatori di energia infinita usati nella guerra contro i daimon e ora messe al sicuro.
     
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    Mrs. Blue sky. Post 3



    Il panico mi scorre addosso mentre sento il formicolio dei connettori neuronali che s’insinuano sotto la mia pelle. Una parte di me, probabilmente quella più coscienziosa, mi sta dicendo di annullare tutto, di premere il tasto EXIT e basta, fine, ciao coso titanico antico serpentiforme, è finita, basta, caput, abortire missione. Ma ormai il genoma sta entrando in circolo e il bruciore che avverto mi suggerisce che no, non posso tornare indietro da questa esimia cazzata che sto facendo. Una cosa antica mi ha portato del genoma titanico e io cosa ho fatto? L’ho riportato alle autorità? No. Ho tentato di craccare la sua interfaccia? No. Ho chiesto aiuto? No. Mi sono sentita come quei ragazzini che nei vecchi film scartano i regali durante quella festività che chiamavano Natale? Sì.


    40%



    Facciamo ancora in tempo a interrompere tutto.

    Mi sento strattonare dal mio stesso corpo che vorrebbe contorcersi per il dolore. Cerco di calmarmi, era tutto previsto, anzi, il mio esoscheletro sta reagendo bene difendendomi dalle convulsioni e dai colpi di frusta della colonna vertebrale sovrastimolata dai connettori. La cosa insopportabile è il bruciore che divampa divorando ogni cellula del mio corpo come se stessi prendendo fuoco. Durante uno di questi spasmi involontari credo di esplodere nel vero senso della parola, il fuoco che divora la mia carne si espande in tutte le direzioni proiettandosi con violenza verso l’esterno in una deflagrazione che se il mio archivio/laboratorio non fosse strutturato in scomparti dimensionali, avrebbe distrutto anni e anni di raccolte e lavori. Il bruciore mi fa impazzire ma diventa quasi sopportabile perché sopraggiunge un senso di euforia, forse sto cambiando espressione facciale, sto sorridendo? Piango? Non lo so.
    Quando ero piccola, nell’edificio chiamato “Grande Cuore di Prometeo” che ospitava gli orfanelli umani ci avevano parlato di quelli che utilizzano il potere delle stelle, il cosmo. Dei cavalieri di Atena, di quelli di Poseidone, le armate di Hades e quelli neri che si autogestiscono. IA ci avevano fornito nozioni base sul cosmo e immaginavo, guardando fuori dalla mia finestrella la vastità dell’Universo, che mi sarebbe piaciuto essere un tutt’uno con una stella.
    è questo il momento? Sto imbrigliando il potere delle stelle nelle mie mani? A rallentatore cerco di posare il mio sguardo sulla mia mano, collegata alla struttura esoscheletrica dell’interfaccia, e l’immagine glitcha rivelando quelli che sono…Grossi artigli?

    75%



    La mia sanità mentale sta chiaramente vacillando. Sento voci distanti, lontane, e non sono quelle delle serie TV che guardo. Sussurri che vengono da non so dove, ma da un tempo remoto. Non riesco a mettere a fuoco intorno a me, è come se la mia vista si fosse fatta prismatica e vedessi la stessa scena da tante angolazioni diverse…Fluttuo, in un misto tra dolore, euforia, onnipotenza e paura. In quegli attimi vivo la certezza che il mio corpo non esista più anche se lo vedo tra i glitch delle dimensioni e del tempo.

    EHI! Questa è proprietà pr...

    Qualcosa mi suggerisce che Dawson è turbato. Turbato? Ma anche la sua voce metallica diventa un eco mentre tutto si fa leggero e fluttuante. Una…Una Callisto vorrebbe andare da lui in soccorso e credo che abbia anche paura che qualcuno sia entrato nel suo laboratorio, ma è uno dei tanti pensieri e noi possiamo anche non darci peso.

    Noi?

    Oh no.

    100%






    Che sogno strano
    “Puoi dirlo forte!”
    “No dai, ho ancora sonno…”
    “Io non mi muovo da qui.”
    “Che fame…”


    Lentamente alziamo la testa per vedere Due ancora addormentata e Tre che si sta facendo fare le carezze sul muso da Egle. Che sfacciato! Sbadigliamo e stendiamo un po’ le zampe. Mano a mano tutti noi ci svegliamo, c’è qualcuno più lento, come Quattordici e Settantadue, ma siamo in piedi rapidamente, animati da una certa inquietudine.

    Ci eravamo solo assopiti. Novità?
    “Ti pare che ci sono novità!”
    “Si ma che ansia…”
    “Siamo solo preoccupati”
    “Io ho fame”



    Egle scuote la testa. Ci fa male vedere le Esperidi così abbattute e tristi, ma in realtà, lo siamo anche noi. E se i Dodici stessero venendo a impossessarsi delle Mele? Meglio controllare se nel giardino sia tutto in ordine.
    9a18ed40d1412e37710bf7082291b752

    Passeggiamo.
    “Dobbiamo proprio?”
    “Ehi ma vogliamo parlare del sogno?”
    “Avremo fatto indigestione di frutti stella”
    “...Adesso sto MORENDO di fame”



    Egle ci segue diligentemente e sa che ci stiamo dirigendo come prima cosa all’albero dei Pomi di cristallo, un frutto goloso che cresce solo qui - un grosso globo dalla croccante buccia trasparente e succosa polpa dolciastra, con all’interno dei piccoli semi aspri. è uno di quei tanti alimenti che si possono trovare nel Giardino e che sono stati piantati dai Titani per soddisfare i nostri bisogni. Alcuni di Noi afferrano dei frutti e li masticano con avidità: sono molto nutrienti.

    Sono in pensiero per le mele, Ladon. Lo so che lo sei anche tu. Faranno la loro mossa, presto.


    “Egle ha ragione”
    “Zitto e mangia”
    “Se verranno finiranno come gli altri”
    “Ehi questo era troppo maturo”



    Può darsi. Ma qualsiasi cosa arriverà, Egle, saremo pronti a riceverlo come abbiamo sempre fatto.


    Rispondiamo. Con lo sguardo indico La Torre che svetta imperiosa sul tramonto del Primo Sole. L’altro lo seguirà a breve, facendo piombare il giardino in una splendida notte con un tripudio di Lune e Galassie. La Torre è una bellissima costruzione fatta con armature, armi e oggetti che abbiamo collezionato nei millenni, appartenuti a chiunque abbia tentato di invadere il nostro territorio. Eritea la trova macabra quasi quanto le costruzioni di ossa che con Aretusa ci divertiamo ad assemblare proprio lì, vicino al fiume. I miei ricordi e tesori sono disseminati ovunque in questo idilliaco paradiso naturale, fatto per difendere i tre globi che risiedono al centro di questo paesaggio artificiale che rappresenta il nostro scopo nella vita: proteggere. Ci dirigiamo a passi lenti verso il centro del Giardino per controllare lo stato delle Mele, oltrepassando la foresta degli alberi Stella e costeggiando il fiume cremisi. Ormai il cielo si è tinto di viola e rosa e la Notte calerà presto.

    La verità è che siamo molto affezionati a questo posto, ai suoi colori e ai suoi profumi, persino ai suoi abitanti. Amiamo ascoltare il canto delle sirene del lago, o discutere con la Volpa Cadmea con i suoi intricati enigmi, e perfino le Empuse, che popolano la notte, ci sono gradite. Il loro fascino non ci corrode e possiamo godere della loro compagnia dirante quelle lunghe notti in cui il cruccio ci impedisce di prender sonno. Cerco di rassicurare la piccola Egle mentre sale sul mio dorso, per dirigerci nel cuore del giardino.

    Vedrai, proteggeremo la nostra casa. Sempre è stato e sempre sarà.
    "Sì, vero, giusto"
    "Siamo di parola"
    "Non ti accadrà niente Egle!"
    "Lo giuriamo"



    Noi siamo Uno, e Ladon parla con la nostra voce.





     
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    Viaggiate nella vostra casa beandovi delle amenità che vi sono state date e che vi siete guadagnati per diritto di conquista, in compagnia di Egle e delle altre Esperidi.
    C'è tristezza nei costrutti, per la scomparsa dei vostri signori, c'è tristezza in voi per i pericoli che state correndo e per i tanti amici persi; chissà che stanno facendo gli altri vostri fratelli, vi chiedete. Non siete certo da soli qui, le altre creature vi fanno compagnia nello scorrere dei giorni e le Empuse accompagnano le vostre notti, eppure c'è in voi quello strano cruccio, una inquietudine che si fa sempre più pressante nelle vostre menti. E' paura? Non siete fatti per avere paura, ma l'avere tutti questi tesori con voi porta il rischio, per quanto remoto, di perderli: gli Olimpici non sono gentili con chi nega loro ciò che vogliono.
    Se dovesse essere necessario combatterete, combatterete e distruggerete chiunque provi a prendere possesso di ciò che è vostro. Con questa determinazione concludete la vostra ronda verso il centro del giardino, il cuore del vostro dominio, di ciò che siete fatti per proteggere.

    Le mele danzano, avvolte in una sorta di barriera dorata formata da quella che sembra energia cosmica, ma tu sai altrimenti: non è un fuoco, come quello tuo e dei vostri fratelli, bensì un ribollire quasi liquido di energia dorata che si interseca tra sé a formare un disegno di perfetta geometria.
    Un sigillo, fatto per tenere al sicuro le Esperidi da chiunque dovesse cercare di trafugarle, infuso della Dunamis di un Titano.
    Vi sembra che sia tutto a posto, mentre Egle ritorna nella sua vera dimora, dissolvendo la sua interfaccia, salutandoti con mestizia.

    Poi accade.
    Tutte le vostre teste scattano all'unisono in una direzione ben precisa, dove i sistemi di sicurezza vi hanno allertati su una breccia: non è un vero e proprio allarme, la vostra tecnologia è troppo avanzata per cose così semplici, ricevi immediatamente un'allerta direttamente nelle vostre menti e un'immagine del luogo dove si sta svolgendo l'intrusione.
    Un singolo umano. Un solo essere umano che osa sconfinare nel vostro territorio.
    Non sai chi è ma lo odi, l'odio puro e viscerale che nasce dall'attivazione di tutti i tuoi istinti primordiali, ogni tuo imperativo genetico che si innesca e PRETENDE sangue.

    Provi un odio che non conosce confini contro chi ha violato il tuo spazio per predare ciò che è tuo di diritto, contro chi intende rubare i tuoi amici e distruggere la tua casa.
    Senti un'immensa, inconcepibile, irrazionale rabbia. Rabbia, rabbia, rabbia, rabbia, RABBIA, RABBIA, R̷̨̨̢͖͓̩̜̹͙͔̜͖̞̈́̓̉̅͒̓͌͜͜͠Ã̴̧̟͚̘͇͖̹̤͓̲̞͜ͅB̵̨̊̑̽͛͘͝B̸͚͈̮̪̖͂̐͊̈͌͛̏̄͗̄͒I̶̛͈̗̞͉͓͚̳̟̻̫͍͎̊̋̽͜Ą̶̥̔̈́̏̿͆̈́͒̍̌̄́̐͘̕


    [ERRORE DI SISTEMA: SINCRONIZZAZIONE INTERROTTA]

    SCETWSk


    Torni in te, Callisto, appena in tempo per capire che qualcosa non è andata proprio bene.
    A quanto pare il piccolo criminale aveva ragione sulla vostra compatibilità, se avesse mentito al riguardo saresti probabilmente esplosa o peggio, ma non è questa la problematica attuale; realizzi, mentre tutto attorno a te è un amalgamo indistinto di suoni e colori, con l'eco delle cento voci di Ladon che sono sia un sibilo che un ruggito assordante.
    No, comprendi mentre senti letteralmente la tua psiche e ogni tua percezione cosciente venire inondata da fiumi di ira non tua; è la memoria genetica del Gigante che sta interfacciandosi con te, non un'azione cosciente (perché in effetti non ha una vera coscienza), ma una triste e naturale conseguenza dell'inadeguatezza della mente umana di unirsi a quella di un essere così alieno, così... altro. Devi fare appello a tutta la tua forza di volontà per non perdere coscienza di te in questo fiume, per non essere ingoiata dall'ira infinita che uno Spartoi può provare, eppure sai che dovrai non solo resistere, bensì respingere questa rabbia per poter domare completamente Ladon.
    Per essere la loro mente.

    CITAZIONE
    Note: dunque, la buona Cally sta venendo inondata dalla parte più bestiale di Ladon che minaccia di sovrascriverla completamente e renderla una cosa non propriamente bella.
    Fammi appello a tutta la tua forza di volontà per non essere completamente schiacciata dalla psiche del Gigante; come ho detto in post, non è un attacco deliberato quanto il rischio che c'è nell'interfacciarsi direttamente con la mente di una cosa così aliena.
    Piena libertà su come provi a resistere alla cosa, ma lascia l'esito al condizionale.
     
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    MRS BLUE SKY
    entry #004

    Con calma e solennità guidiamo Egle verso la Tana, il cuore pulsante del nostro custodito santuario, dove risplendono le Mele. Questi frutti luminosi sono connessi al Giardino attraverso un intricato sistema di alberi trasparenti, liquidi come l'acqua ma solidi come cristalli, le cui radici si immergono profondamente nella terra. Il nostro Giardino è il legame tra le Mele, le Esperidi e noi, coloro che lo difendono. Percorrendo il corridoio formato dagli alberi cristallini che ci conduce al Nucleo, la dimora di Egle e delle sue sorelle, avverto sotto le nostre zampe delle vibrazioni sgradevoli.

    È forse imminente un pericolo?
    Stanno già arrivando?
    Potrebbe essere solo un timore ingiustificato…
    A me sembra solo fame.



    Cerchiamo di placare 88, la testa sempre affamata che ci appesantisce con le sue richieste. Tuttavia, non possiamo ignorare la sensazione di allarme che permea le nostre essenze. Ci congediamo da Egle mentre la conduciamo alla sua Mela, osservando con attenzione mentre tocca il fusto di un albero, disintegrandosi in una pioggia di granelli dorati che risalgono lungo la superficie dell'albero e penetrano nel frutto dorato.

    Dopo pochi istanti, il Giardino si agita: attraverso le zampe, percepisco un formicolio che si materializza in immagini nelle nostre teste.

    Un uomo.

    Chi sarà?
    Uno dei Dodici?
    Che ardire!
    CIBO, FINALMENTE
    Questo è incredibile.
    INSENSATO!
    Avrà qualcosa di scintillante con sé?




    Un uomo sta varcando l'entrata del Giardino.

    Sfida la nostra autorità!
    Non si accorgerà nemmeno della sua fine.
    Non dobbiamo permettergli di avvicinarsi alle Mele!
    E se fosse una trappola?



    Mi dirigo rapidamente verso l'uscita della Tana, sentendo la temperatura corporea salire. Presto, l'allarme insito nei nostri istinti di difesa si attiverà, e non riusciremo più a trattenere la nostra furia. Alcuni di noi iniziano già a sbavare copiosamente, e 88 rende la nostra fame insopportabile. È solo questione di istanti; riesco a librarmi in volo verso l'ingresso indicato dal Giardino dove l’intruso ha osato violare i confini della nostra casa, per poi esplodere in un turbine di rabbia e istinto omicida.

    LO DIVOREREMO
    NON DOVRÀ TOCCARE LE ESPERIDI
    SARÀ IL NOSTRO BANCHETTO
    ...LUI E TUTTA LA SUA SPECIE




    Uno non ha più controllo ora.


    [[[ SISTEM FAILURE ]]]
    [[[ SISTEM FAILURE ]]]
    [[[ SISTEM FAILURE ]]]



    Annaspo cercando aria il mio collo si muove avanti e indietro ah ma non è più lungo e non ci sono teste vicino a me il mio corpo è normale ho due braccia e due gambe ah sì fa caldo ho fame credo di essermi fatta la pipì addosso ci sono un sacco di spie luminose ma STO VOLANDO

    UCCIDIAMO
    PIU' VELOCE
    LO PRENDEREMO



    [[[ SISTEM FAILURE ]]]
    [[[ SISTEM FAILURE ]]]
    [[[ SISTEM FAILURE ]]]



    No no no un attimo un attimo…Sono Callisto sono Callisto avevamo un protocollo per questo ah la mia testa scoppia ma quanti sono ma che cazzo dico ma lo so che sono 100 mi manca l’aria e cosa sono queste spie luminose, ah si il laboratorio, il laboratorio...FINALMENTE CARNE no no signora testa Homer Simpson no, smettila non sto mangiando nessuno, ssssssì ssssiamo compatibili ma questo grandissimo cazzo io ho solo un cervello, ah sì il protocollo il protocollo quando l’ho creato il protocollo? L’ho creato per queste cose, per quando mi sarei persa, Bob che ci fai qui?

    TI SEI PERSA,
    PICCOLA?



    Ma piccola cosa, cosa, è il mio ufficio e questo è solo un ricordo, un ricordo! Il protocollo aveva a che fare coi ricordi siì, che fame CHE FAME LO SQUARTEREMO E APPENDEREMO LE SUE OSSA SULLA TORRE Eh NO! NO, aspettate aspettate, ma che fine ha fatto quello ragionevole? Stavo dicendo, sono Callisto, Callisto e il protocollo aveva a che fare coi ricordi, ricordi di cosa? Ricordi quel tramonto sul fiume quando abbiamo fatto il bagno con le sirene? NO NO NO SONO CALLISTO CALLISTO ASTRION IL NOME ME L’HANNO DATO AL GRANDE CUORE DI PROMETEO MATRICOLA 71…LO UCCIDEREMO SI LO UCCIDEREMO No no aspetta aspetta 71 non ce l’avevo con te, ricordi, ricordi…Ricordo una bambina con una piccola uniforme blu lei piangeva e chiamava mamma io dovrei chiamare mamma? Mamma non me la ricordo ho solo una placca di ferro in testa e fa male e ci sono numeri sei brava coi numeri Callisto che ne dici di fare queste operazioni si chiamano equazioni ecco ecco ci siamo aveva a che fare coi ricordi ma di questi ricordi ci sono solo numeri esami analisi questa bambina ha un sistema di pensiero analitico troppo avanzato per essere un’umana dobbiamo portare avanti le analisi NO NON MI METTETE ANCORA I TUBI NON VOGLIO Sì VOGLIAMO SENTIRE LE SUE OSSA ROMPERSI no no no così non va non va i ricordi sì ma c’era qualcos’altro, i ricordi non bastano dovevano essere ricordi di un certo tipo RICORDI QUANDO ABBIAMO STERMINATO UN ESERCITO E PRESO LE LORO ARMI e Aretusa ha cominciato a costruire la Torre, eravamo così felici che si stesse divertendo così tanto…FELICI sono ricordi FELICI, CAZZO, e il protocollo aveva un nome di di…di qualcosa, ma sto volando così veloce che mi manca l’aria ecco ci schianteremo aiuto Dawson ROSE DAWSON no Kate Winslet spostati voglio parlare con il mio Dawson Sei la mia anima gemella…NO CAZZO, DAWSON!

    C……M…Se….



    Dawson aiuto, aiuto come si chiamava il protocollo dei ricordi…I ricordi felici che usavamo per…Rimodulare lo schema neuronale sulla base del genoma titanico in modo che non si…Perdesse

    C…Si c…..



    Dawson non credo di farcela sai… Non riesco a pensare a ricordi…Felici…Io ho mai avuto ricordi felici oltre…Ai numeri…? Ho mai fatto altro oltre a PROTEGGERE studiare?
    Per questo c’era un…Catalizzatore…Qualcosa di unico nel suo genere…Una scoperta che…

    Server umani? Internet? Quobb, serio, che me ne faccio di questa roba?
    Boh, vedi tu! Ti sto facendo un prezzone, gli umani qui si scannerebbero per una cosa del genere. Quasi tutta la cultura umana è là dentro! Non sai cosa darebbero per ascoltare la loro…



    No ma sai Dawson alla fine non importa, non importa perché i miei neuroni sono ormai fritti, i miei organi saranno al collasso. Non importa, ho fatto una cazzata, non sarò mai un pilota sono solo A POOR BOY FROM A POOR FAMILY
    Non importa Doesn’t really matter
    to me…

    To me.



    La prima volta che ho ascoltato Bohemian Rhapsody ho pianto. Non perché fossi triste, ma perché quelle note avevano innescato qualcosa in me, come se avessero fatto vibrare delle corde invisibili all’interno della mia anima. Poi fu il turno di Space Oddity, The Wall, Livin’On a Prayer, The River…Avevo vissuto fino a quel momento senza sentire niente nell’oblio di una memoria che non possedevo. Poi arrivò la musica, e arrivarono le memorie di un mondo che non avevo mai vissuto, e scoprii che ero fatta della stessa pasta, anche se quel mondo non c’era più, anche se quel mondo che mi ero immaginata era fatto di finzione, dentro il mio dna c’era la capacità di sentire…Cose come amicizia, amore, risate, dolore. E semmai mi fossi persa nei meandri dei miei pazzi esperimenti, sapevo che la musica avrebbe avuto una presa così forte su di me da innescare i pochi preziosi ricordi di matrice positiva che avevo. Come quando ho incontrato Bob o quando ho messo su il mio team di assurdi personaggi delle galassie. Perché la musica ha un coefficiente di evocazione sensoriale potentissimo, roba che non so mica se gli esseri umani lo sapessero, forse ai tempi lo davano per scontato. Da lì io e Dawson abbiamo elaborato un protocollo che avrebbe utilizzato le tracce che reputo più significative cercando una connessione mnemonica a cui certi stimoli preimpostati in laboratorio si sarebbero allacciati. Avevamo chiamato il protocollo…Come la prima canzone della mia playlist speciale.

    Non so se rido o se il mio è un ghigno fatto di mille fauci che si stanno per schiantare su…Qualcosa. Credo di stare attraversando una foresta, riesco a sentire le fronde sbattermi sulla fronte, stiamo precipitando, ecco, la fine. Tento disperata di raggiungere Dawson, devo provarci quantomeno, anche se la mia voce è solo un’eco persa in chissà quale interstizio del tempo dal quale ormai sono stata slegata.

    …Dawson, attiva…Il protocollo… Rocket Man.



    And I think it's gonna be a long, long time
    'Til touchdown brings me 'round again to find
    I'm not the man they think I am at home
    Oh, no, no, no
    I'm a rocket man
    Rocket man
    Burning out his fuse up here alone




    narrato • parlatopensatodawsonld-100
    NOME Callisto "Cally" Astrion
    CASTA Giganti
    ENERGIA
    ADAMAS LD-100 - Ladon {IV}

    STATUS FISICO
    STATUS MENTALE
    STATUS ADAMAS

    RIASSUNTO AZIONI Callisto cerca di entrare in contatto con Dawson per attivare questo speciale protocollo che attraverso la musica e dei...trick da nerd avrebbe stimolato i suoi ricordi che la rendono più umana in modo da riavere di nuovo il controllo di sé. Scusa il post allucinogeno.

    ABILITÀ
    Cosmo Straordinario
    Ci sono due modi di spiegare questa cosa: posso andare full scienza e provare con i termini tecnici ma non mi basterebbe un trattato, quindi… In pratica io lo chiamo il Grande BOOM: Il cosmo di L.D 100 a piena potenza è devastante, veramente mi basta poco sia in termini di tempistiche sia in termini di sforzo per accumulare una grande quantità di energia cosmica e riversarla su qualsiasi cosa mi stia davanti (sono una persona non violenta fondamentalmente, se devo proprio usare il Grande BOOM devo avere un ottimo motivo, anche perché non stiamo parlando di fuochi di artificio, questa è energia cosmica pura e condensata da meccanismi quantici molto complessi ma…Ok ok andiamo avanti) . Quindi ricapitolando, una deflagrazione della mia energia cosmica risulta più massiccia anche con uno sforzo più contenuto e dargli diverse forme, certo non parlo di ricreare il Central Perk in miniatura con il cosmo, qualcosa più nello stile giganormici laser sparati dalle bocche delle teste (che poi, dire “testa” è una bestemmia, dato che si tratta di quantum core che sfruttano le proprietà di entanglement per creare connessioni sinaptiche a livello subatomico) o quando semplicemente voglio fare KaboOm e far esplodere tutto intorno a me, insomma, è un gran casino. TTra un tizio che usa il cosmo in modo “ordinario” e me c’è la differenza che io ne posso gestire una maggiore quantità alla volta, certo questo implica un dispendio energetico da parte mia su lungo termine ma ehi sapete cosa disse il saggio, "da grandi poteri derivano grandi responsabilità". Non vi consiglierei comunque di trovarvi davanti a me quando scelgo di vomitare cosmo dal mio Gigante, certo è uno spettacolo maestoso, ma potrebbe essere piuttosto distruttivo. C’è da dire che lo posso usare anche per difendermi, che lo rende ancora più figo, costruendo “muri” o “cupole” se qualcuno PROPRIO deve fare brutto a L.D 100, cosa che gli sconsiglierei caldamente.

    Illusioni Mentali
    Allora Illusioni fa molto Nolan 2006, però del resto “trasmissione a proiezione neuronale multisensoriale” è lungo da dire e risulta di difficile comprensione. Diciamo che sono riuscita a trovare un modo per inviare degli impulsi mentali che possono essere recepiti dalla corteccia prefrontale degli esseri senzienti. Tramite questi sarei in grado di trasmettere immagini e sensazioni in maniera molto verosimile, anche nel tentativo di danneggiare il sistema nervoso altrui. Metaforicamente, è come se avessi una console immaginaria sulla quale premere diversi tasti
    Tastino n. 1 Posso mostrare una serie di immagini nel tentativo di far vivere un’esperienza totalmente immersiva allo spettatore, cercaando di fargli credere di essere sulla spiaggia di Lost o di venire rincorso dagli zombie. Sarebbe terribilmente realistico in ogni caso, ma se il colpo mentale andasse a segno, succederebbe tutto nella sua testa.Fico, vero?
    Tastino n. 2 Posso mandare un impulso per far vivere qualcosa di particolarmente traumatico e/o ricordare una bruttissima esperienza del passato, una fobia, qualcosa di doloroso che ha lasciato un segno nella mente del disgraziato. Di solito, mi godo la visione con dei popcorn.
    Tastino n. 3 Male. Male male male. Ehsì il tastino n. 3 è quello del dolore puro e semplice, un impulso che andrebbe a stimolare delle connessioni che simulano i nocicotteri del dolore, a volte in maniera così intensa da traumatizzare il sistema nervoso e lasciare degli strascichi per un bel po’ se non si dispone di adeguate difese mentali o di sufficiente forza di volontà per resistere al colpo.
    Tastino n. 4 E se mi mandano proprio in bestia, lo vedete quanto scritto sopra? Posso farlo tutto insieme! Quindi l’unico limite è la mia creatività, e modestamente ne ho a pacchi.

    TECNICHE
     
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    Dopo qualche istante di agonizzante attesa, la musica parte. Non propriamente, in verità, i suoni non vengono trasmessi da altoparlanti ma vengono proiettati direttamente nel tuo cervello, tradotti in stimoli comprensibili dai tuoi organi ricettivi.
    La musica, già, la musica. Una canzone bellissima e piena di sentimento, note che riecheggiano nelle profondità della tua psiche richiamando a te le memorie che più hai care; sì, le memorie, i mattoni della psiche di tutti, Dei e umani. Ricordi la prima volta in cui hai visto Prometeo, in cui ti ha sorriso in maniera paterna e rassicurante, quando hai impressionato insegnanti e colleghi con la tua capacità di calcolo mentale, ricordi il primo progetto di tecnologia titanica funzionante costruito dalle tue mani e le lodi che ti ha portato, la gioia che hai provato alla notizia che uno scudo inerziale di tua fabbricazione ha salvato la vita al soldato che lo stava testando, e ricordi le emozioni quando hai messo le mani su quel vecchio server pieno di spazzatura, canzoni e serie sdolcinate ma che è un'oblò sul vecchio mondo che ormai è stato perso. Un punto di partenza, un'unità di confronto verso il nuovo mondo che stai costruendo.
    Le emozioni che hai provato quando Walter White ha preparato la sua metanfetamina blu, con i problemi d'amore di Dawson e tanti, tanti, altri punti di collegamento con le parti più felici che riesci a ricordare. Tanti momenti, una rete di legami che collega te ad altri e che rende ogni sforzo degno di essere fatto.
    Perché è giusto farlo. Ne vale la pena, il mondo era così bello, così pieno di luce e di cura, di amore e bontà, può esserlo di nuovo. La tua mente si eleva oltre l'oceano di furia, oltre i ruggiti sibilanti e gli istinti bestiali a ferire e distruggere, e hai la piena realizzazione di te; cogli qualcosa... no, non cogli. Risvegli. Scorpi di aver sempre avuto.
    Ti senti ovunque nella stanza, in ogni pezzo di ferro buttato alla rinfusa e nei microscopici chip che compongono la macchina cui sei collegata, nell'elettricità che scorre tra i sistemi, ed è un istante di pura beatitudine.

    [CONNESSIONE COMPLETA. STATUS COMPATIBILITA': 100%]


    La tua mente sorge, ripercorrendo quel punto di contatto e placando a forza l'ira di Ladon. La furia si quieta, i sussurri recedono, sempre lì ma non più arrabbiati. Indistinti, ma domati. Placidi, tuoi.
    Ti sollevi dall'interfaccia e la tua officina sembra quasi brillare di nuovi colori, e tu ti senti BENISSIMO. Il tuo cosmo, che dapprima aveva un'impronta neutra e indistinta, adesso porta il marchio della benedizione del Drago a Cento teste: ti senti di poter incanalare il potere delle stelle per giorni alla massima potenza e averne ancora, e la tua mente non è mai stata così attiva, così stimolata, inondata da pura energia che corre nei neurotrasmettitori e che, semplicemente volendolo, potrebbe raggiungere la psiche altrui.
    Ce l'hai fatta; se avessi un gigante completo potresti davvero pilotarlo. Ci sei riuscita.
    CALLI, NON LO FARE MAI PIU'!
    Dawson ti urla nel cervello, ma tu stai cercando l'altro ospite, quello sibilante, che ha iniziato tutta questa simpatica questione.

    ...sssgusss...
    Lo trovi sospeso a un metro dal suolo, il suo contenitore fisico stirato al massimo della sopportazione, come se qualcosa lo avesse afferrato da entrambe le estremità e stesse tirando quasi al punto di strappare.
    Poi ti rendi conto che c'era qualcun altro in stanza, effettivamente.
    Dunque...

    dQ6YRE4


    Che cos'hai fatto?
    E' un Titano. E' inconfondibile, non solo nel corpo, ma nella traccia di cosmo che adesso riesci a percepire come completamente inumana: apparentemente è un ragazzo sulla ventina, neanche troppo più vecchio di te nell'aspetto, ma è bello. Non solo in maniera puramente fisica o soggettiva, è oggettivamente così bello e perfetto da risultare quasi spaventoso da guardare. I capelli bianchi brillano di una leggera luce fosforescente, contrastando il colorito blu pallido della pelle e gli occhi di un rosso rovente che vedi quasi ribollire sotto il tuo sguardo.
    Non uno di quelli di Seconda Generazione, figlio di uno dei Dodici originali, no. Proprio uno dei Signori dell'Universo; qui, nella tua officina; eppure tu non ne hai paura. Dovrebbe terrorizzarti, riempirti di timore, ma non temi nulla. E' come se qualcosa, nel profondo della tua psiche, ti dicesse che hai appena rivisto un vecchio amico che non incontravi da troppo tempo.

    Le sue parole non sono un monito rabbioso, il suo sorriso è calmo, caldo e comprensivo, nella sua voce genuina curiosità.

    L.D. 101 intanto continua a dibattersi.

    CITAZIONE
    Note: quindi? Che stiamo facendo?
    Ora il tuo cosmo è pienamente sincronizzato con Ladon, hai accesso alle tue abilità ma non all'Adamas (visto che il gigante è ancora da costruire). Hai risvegliato il Sesto Senso e sei a energia gialla.
     
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    MRS BLUE SKY
    entry #005

    It's lonely out in space
    On such a timeless flight



    La musica funge da stimolatore di segnali di memoria positivi. Non ci ho mai pensato fino a quando ho studiato un modo per calibrare il sistema nervoso umano su un genoma titanico. L’umanità è costituita in gran parte dagli impulsi mnemonici creati e custoditi nell’ippocampo e nella corteccia cerebrale: in parole povere ricordi, emozioni, esperienze fanno di un essere umano quello che è e quello che sarà, oltre il dna. Lo stesso dna troppo debole che mi sono ritrovata a dover bypassare per pensare a un modo di diventare un pilota di costrutti titanici. Il protocollo Rocket Man funzionava su di me perché il mio legame con la memoria, l’emozione e la musica era intrinseco e imprescindibile.

    Dopo aver riparato il server terrestre passo giorni, che dico, mesi a visualizzarne il contenuto. Nulla di quello di cui mi avevano parlato le AI titaniche mi aveva preparato a questo. Perché delle persone che creano delle cose così belle non sono state in grado di salvare il loro pianeta?


    And the stars look very different today.
    For here am I sitting in a tin can far above the world.
    Planet Earth is blue and there's nothing left to do




    Dopo i corsi preparatori per l'ammissione al reparto tecnico della Torre Nera scappavo in fretta e furia nei miei alloggi per guardare Friends. Mi isolavo nella mia capsula, mettevo il mio headset e sparivo con il mio visore a guardare quegli echi del mio mondo, quello che non esisteva più. Avrei amato sedermi su quel divano, parlare con le persone e avere degli…Amici. Doveva essere una bella sensazione quella di stare così vicini. Molte battute non le capivo neanche, ma ridevo lo stesso.
    Forse avrei dovuto provarci. A essere più come loro, intendo.


    I'm just a poor boy, I need no sympathy
    Because I'm easy come, easy go, little high, little low
    Any way the wind blows doesn't really matter to me, to me



    Il mio primo progetto su tecnologia titanica applicata fece così tanto rumore che venne chiamato Prometeo stesso a visionare la mia prova. Avevo 11 anni ed ero considerata un’anomalia, un fenomeno, qualcosa di raro da proteggere e studiare. Ero nervosa a tal punto che avevo vomitato tutta la notte al pensiero di trovarmi faccia a faccia con Prometeo che avevo solo visto da lontano quando ero un’orfanella spaesata. E quando fui lì, al suo cospetto, e lui mi guardò, vidi qualcosa nei suoi occhi che non avevo mai visto in nessun volto, qualcosa che neanche l’AI migliore avrebbe potuto ricreare: sentii per la prima volta come se qualcuno ci fosse realmente per me, ed era lì, e mi amava anche se non sapeva chi fossi, o forse sì.

    How does it feel, how does it feel?
    To be without a home
    Like a complete unknown, like a rolling stone



    Ciao, sei Bob vero? io sono Callisto e da oggi lavoro qui. Senti ho visto che usi uno di quei...Walkman vero? Solo che è tutto rotto e ascolti sempre lo stesso nastro che è danneggiato. Pensavo ti facesse piacere e ne ho costruito uno nuovo. Per te. C’è una cassetta dentro che se vuoi riproduce musica illimitata, ti basta solo dire il titolo della canzone premendo qui, vedi?. Mi parleresti un po’ della Terra?



    L’uomo mi guarda dall’alto in basso e per alcuni secondi rimane impassibile. Poi credo di assistere al suo primo sorriso dopo tanto, tanto tempo.

    ***



    La musica va avanti per un po’, di traccia in traccia, ricalibrando Callisto e placando tutto quello che ha invaso il mio cervello. Un equilibrio strano e forzato, ma se ci pensiamo neanche tanto: insomma, a chi non capita di avere molte voci discordanti in testa che verbalizzano i pensieri tutti nello stesso momento?
    …Capita, giusto?

    Se prima mi sentivo esplodere adesso mi sento stranamente tranquilla: è la tranquillità della superficie di un bicchiere ricolmo di acqua che non trasborda per via della tensione superficiale, ma mi sento…Bene. I colori sono più colorati, sento l’odore dell'elettrostatica che permea l’aria, e al contrario di quello che pensavo, non mi sono fatta la pipì addosso. Osservo i miei arti ancora attaccati all’esoscheletro del nucleo dell’interfaccia e avverto qualcosa alla bocca dello stomaco. Fame?

    Certo che è fame
    smettila di rompere
    dove siamo?



    CALLI NON LO FARE MAI PIù



    Che bello sentirti vecchio rompiscatole!


    Dawson mi proietta i miei parametri vitali…Eccellenti, corredati con faccine arrabbiate e gif estremamente eloquenti che esprimono il suo evidente disappunto. Se avesse una fisicità lo abbraccerei: gli ho promesso di ricostruirgli un James Van Der Beek un giorno, purtroppo non ho accesso al materiale organico necessario, come non avevo accesso al genoma titanico del re…

    Ops.



    Mi ci vogliono alcuni secondi per vederlo. La sensazione alla bocca dello stomaco aumenta, forse non è fame ma è più la realizzazione di avere un fottuto TITANO NEL MIO LABORATORIO, un…bellissimo Titano nel mio laboratorio, e sento la mia faccia che diventa rossa mentre Dawson mi segnala che quello è Giapeto in persona, non un ologramma, Giapeto, quel Giapeto, il Titano. Dovrebbe farmi saltare in aria ma non lo fa.
    Tuttavia non posso dire lo stesso di L.D. 101 lì fra le sue mani, non se la deve passare benissimo tutto teso com’è, sembra uno spaghetto.

    …A mia difesa lui è stato…Molto convincente.



    Metto le mani avanti e in bella vista quasi fosse arrivata la polizia di New York. Questo è proprio un bel momento per farsela sotto eppure qualcosa in me mi dice che non devo avere paura e che va tutto bene. Ma devo fidarmi di questa sensazione? Ho appena commesso un crimine e ho un titano nel mio laboratorio, il genoma forse mi ha dato alla testa?

    Ascolta… Ho trovato il modo di comprimere Ladon e creare un’interfaccia compatibile con il suo genoma. Lo…sapevate che è complesso e straordinario? Non può essere una cosa cattiva. Questo progetto è unico nel suo genere. E siamo compatibili.


    Parlo senza neanche prendere il respiro e con la sensazione di dover camminare sulle uova, ma allo stesso tempo con la sicurezza di poter parlare sinceramente e a cuore aperto con lui. Cavolo, un TITANO! Nel MIO LABORATORIO! Ed è...bello oltre ogni comprensione, quasi accecante, e in un'altra occasione non riuscirei neanche a guardarlo negli occhi, eppure adesso è come se sentissi di poterlo fare, di esserne in grado. Questa sensazione di confidenza non l'ho mai avvertita con nessuno, neanche con Bob, per quanto possiamo essere amici.


    Callisto, sei per caso eccitata?



    Non so perché Dawson mi dica questo nella cuffia del mio headset, ma lo silenzio subito e lui come risposta mi manda emoji di melanzane. Forse è perché sto praticamente pregando Giapeto con il tono di voce più mellifluo che possiedo o forse perché il mio cuore sta battendo a ritmi che sfiorano il collasso.

    Lo so che non dovevo… Ma è anche vero che avete un Sir Biss che gira a piede libero per la Torre Nera e che guarda caso è venuto dall’unica persona che poteva realizzare qualcosa del genere. Non significa nulla?



    Dì qualcosa, penso, una parte di me, non so esattamente quale e in che angolo remoto del mio cervello espanso, vuole sentire ancora la sua voce. Un’altra vuole solo piangere e una con molta insistenza vorrebbe un panino. Ma nessuna parte, nessuna, vuole scappare.



    narrato • parlatopensatodawsonld-100
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    STATUS FISICO
    STATUS MENTALE
    STATUS ADAMAS

    RIASSUNTO AZIONI ma ciao!

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    Ci sono due modi di spiegare questa cosa: posso andare full scienza e provare con i termini tecnici ma non mi basterebbe un trattato, quindi… In pratica io lo chiamo il Grande BOOM: Il cosmo di L.D 100 a piena potenza è devastante, veramente mi basta poco sia in termini di tempistiche sia in termini di sforzo per accumulare una grande quantità di energia cosmica e riversarla su qualsiasi cosa mi stia davanti (sono una persona non violenta fondamentalmente, se devo proprio usare il Grande BOOM devo avere un ottimo motivo, anche perché non stiamo parlando di fuochi di artificio, questa è energia cosmica pura e condensata da meccanismi quantici molto complessi ma…Ok ok andiamo avanti) . Quindi ricapitolando, una deflagrazione della mia energia cosmica risulta più massiccia anche con uno sforzo più contenuto e dargli diverse forme, certo non parlo di ricreare il Central Perk in miniatura con il cosmo, qualcosa più nello stile giganormici laser sparati dalle bocche delle teste (che poi, dire “testa” è una bestemmia, dato che si tratta di quantum core che sfruttano le proprietà di entanglement per creare connessioni sinaptiche a livello subatomico) o quando semplicemente voglio fare KaboOm e far esplodere tutto intorno a me, insomma, è un gran casino. TTra un tizio che usa il cosmo in modo “ordinario” e me c’è la differenza che io ne posso gestire una maggiore quantità alla volta, certo questo implica un dispendio energetico da parte mia su lungo termine ma ehi sapete cosa disse il saggio, "da grandi poteri derivano grandi responsabilità". Non vi consiglierei comunque di trovarvi davanti a me quando scelgo di vomitare cosmo dal mio Gigante, certo è uno spettacolo maestoso, ma potrebbe essere piuttosto distruttivo. C’è da dire che lo posso usare anche per difendermi, che lo rende ancora più figo, costruendo “muri” o “cupole” se qualcuno PROPRIO deve fare brutto a L.D 100, cosa che gli sconsiglierei caldamente.

    Illusioni Mentali
    Allora Illusioni fa molto Nolan 2006, però del resto “trasmissione a proiezione neuronale multisensoriale” è lungo da dire e risulta di difficile comprensione. Diciamo che sono riuscita a trovare un modo per inviare degli impulsi mentali che possono essere recepiti dalla corteccia prefrontale degli esseri senzienti. Tramite questi sarei in grado di trasmettere immagini e sensazioni in maniera molto verosimile, anche nel tentativo di danneggiare il sistema nervoso altrui. Metaforicamente, è come se avessi una console immaginaria sulla quale premere diversi tasti
    Tastino n. 1 Posso mostrare una serie di immagini nel tentativo di far vivere un’esperienza totalmente immersiva allo spettatore, cercaando di fargli credere di essere sulla spiaggia di Lost o di venire rincorso dagli zombie. Sarebbe terribilmente realistico in ogni caso, ma se il colpo mentale andasse a segno, succederebbe tutto nella sua testa.Fico, vero?
    Tastino n. 2 Posso mandare un impulso per far vivere qualcosa di particolarmente traumatico e/o ricordare una bruttissima esperienza del passato, una fobia, qualcosa di doloroso che ha lasciato un segno nella mente del disgraziato. Di solito, mi godo la visione con dei popcorn.
    Tastino n. 3 Male. Male male male. Ehsì il tastino n. 3 è quello del dolore puro e semplice, un impulso che andrebbe a stimolare delle connessioni che simulano i nocicotteri del dolore, a volte in maniera così intensa da traumatizzare il sistema nervoso e lasciare degli strascichi per un bel po’ se non si dispone di adeguate difese mentali o di sufficiente forza di volontà per resistere al colpo.
    Tastino n. 4 E se mi mandano proprio in bestia, lo vedete quanto scritto sopra? Posso farlo tutto insieme! Quindi l’unico limite è la mia creatività, e modestamente ne ho a pacchi.

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    Lui non lo possiamo mangiare
    ci ha fatti lui, sai?
    C'è spazio qui.



    Attorno a Giapeto ronzano quattro monitor olografici sui quali passa le dita con un gesto vago, riducendoli di dimensione fino a renderli dei piccoli quadratini grandi quasi quanto un'unghia; prima che faccia questo, oltre l'interfaccia, riesci a leggere in titanico le parole "allarme rosso", "lockdown totale" e "'sinusoide". L'hai fatta un po' grossa, in effetti, ma quel qualcosina nella tua mente sa di non correre alcun rischio ora. Non sapresti neanche dire perché, ma sai di essere al sicuro.
    Eppure ti ascolta, a dispetto delle cose non propriamente rassicuranti che hai sentito sul suo conto il suo sguardo è calmo, nei piccoli gesti e cenni di assenso che fa quando continui è come se stesse cercando di metterti a tuo agio ed esortarti ad andare avanti senza paura. E' strano pensare che un qualcosa di così antico sia capace di gestualità così affabile, ma non è certo una sorpresa sgradita.
    Significa certamente qualcosa, ma avrei preferito che quello lì- indica 101 che, in questo momento, sta venendo avvolto su sé stesso come un asciugamano bagnata -non ci avesse fatto prendere un colpo.
    Il suo sguardo poi passa lungo l'officina, soffermandosi per un momento sui vari articoli di merchandise che raffigurano lui e i suoi fratelli. Ha la faccia di qualcuno che non sapeva di avere action figures. Dopo giusto un istante a soffermarsi sul caos che regna sovrano nel tuo domicilio, continua a parlare come se non fosse successo nulla.
    Per vostra fortuna non ti è successo nulla, diciamo che è andata bene così. La prossima volta che vuoi giocare con il genoma di un Gigante avvisami, okay?
    101 cade rumorosamente a terra, lamentandosi come un cane bastonato mentre striscia via al sicuro, nascondendosi dietro un cumulo di rottami. Aspetta, la prossima volta? Dawson ti allerta che è stato aperto un canale di messaggistica direttamente con il Titano.
    Prima che tu possa computare la cosa Giapeto attira a sé un altro monitor, vedi un lampo di energia nera e propaggini di energia cosmica semiliquida comincia a imprimersi su quello che sembra un foglio bianco, dipingendolo di pennellate nere.
    Siccome sei compatibile con Ladon ti chiederei di finire quello che hai iniziato e costruirlo interamente, mh? Dopo vedremo di inserirti nel programma Spartoi.
    Il monitor fluttua verso di te, girandosi per permetterti di leggerlo.

    Hin ceredir il.
    Può fare quel che vuole.

    ἸΑΠΕΤΌΣ



    Se dovessero servirti risorse, ti dice indicando il suo sigillo, un cerchio nel quale sono iscritte due strane lame ricurve incrociate.

    Magari non ti butteranno fuori dai condotti d'areazione, tutto sommato.

    CITAZIONE
    Note: beh lo volevi fare il Gigante? Fai il grossogigante. Hai pieno accesso a tutte le risorse che ti servono, fai pure tutto il processo di assemblaggio ma concludi prima di connetterti al mecha completo per la prima volta.
    Se hai domande per Giapeto nel mentre fammele pure per pm e aggiungile nel post come prima.
     
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    MRS BLUE SKY
    entry #006

    Ci si aspetterebbe che mi mettessi a saltare come un grillo alle parole di Giapeto, o che partisse un montaggio come in quei film degli anni ‘80-’90 con sottofondo una canzoncina ritmata mentre i frame mostrano un susseguirsi di scene che mi vedono mettere insieme un team di geniali disadattati, fare shopping con la Cronocard illimitata di Giapeto e tirare su un Ladon nel giro di 2-3 settimane, infilandoci dentro magari qualche sottile riferimento a un sentimento che nasce o qualche scenetta comica.

    La realtà è che in quel momento, proprio mentre Giapeto stava seviziando il povero L.D. 101 trattandolo come uno straccio e facendo scorrere un brivido sulla mia schiena, non mi stavo soffermando sul fatto che un titano era entrato nella mia officina, che ero davanti a lui scalza con una canottiera e dei pantaloncini, che avevo appena commesso un crimine o che sulle pareti avevo degli sticker e dei poster stile vintage dei Titani, no: non era stato il suo permesso o…Ordine? Di costruire Ladon che mi aveva scosso nel profondo, neanche questo. Erano state solo tre semplici parole pronunciate nel contesto della frase e che mi avevano totalmente mandato il cervello - già completamente bruciato e sovraffollato - in merda.

    “La prossima volta”

    La prossima volta?



    Ripeto. Forse se l’è fatto scappare per caso ma no, è conoscenza basilare che i titani non dicono o fanno mai niente tanto per.

    Intendi che…Ci sarà una prossima volta? Potrò…Giocar- no voglio dire lavorare con del..genoma dei giganti? Non trafugato possibilmente?



    CITAZIONE
    Beh sì, c'è sempre bisogno di persone capaci di lavorare su Giganti e tu rientri nei parametri. Se te la senti potrai aiutarci nell'organizzare processi di ricostruzione genetica o nel trovare piloti compatibili. E anche di fare piccoli esperimenti per conto tuo, se mi avvisi prima.

    Nella mia mente si scatena l’euforia e si dipanano davanti a me le miriadi di progetti che avevo messo in archivio perché non avevo abbastanza risorse o perché non ero autorizzata a usare certi componenti.

    Ti sta dando un budget illimitato



    Dawson, ancora mutato, fa comparire questa scritta sul visore del mio headset. Ma a quel punto qualcosa si è già innescato nel mio cervello, il protocollo di progettazione e sviluppo è già andato in kickoff, si aprono sul mio visore finestre - una con una lista di materiali da reperire, un’altra con lo staff papabile per la missione, una con la lista dei passaggi preliminari da affrontare. Dall’esterno invece Giapeto avrebbe visto un’adolescente umana, alta un metro e sessanta, in abbigliamento intimo, ancorata a un esoscheletro di adamantite, rimanere paralizzata con lo sguardo fisso e la bocca semiaperta: se è vero che la mia mente geniale si sta già mettendo a lavoro c’è qualcos’altro che mi paralizza e mi tiene ancorata alla realtà. Ho preso un genoma di un gigante, sono compatibile con Ladon, possiedo energia cosmica dentro di me… Ma sono realmente pronta?

    BUDGET ILLIMITATO



    La mia mente va a mille e viaggia attraverso dubbi e possibilità. Devo costruire Ladon. Entrerò nel programma Spartoi. Si può dire che questo è il sogno della vita; ho visto dozzine di film così, la ragazza un po’ bruttina che viene invitata dal figo al ballo della scuola. Bella in rosa. Ma anche Carrie lo sguardo di Satana. Non finisce mai bene. Ecco che mi sale l’ansia. Non lavoro mai bene sotto pressione. O cazzo forse conoscerò Iperione. O Crio. La mia testa scoppia. Come lo dico a Xyra? Quella mi muore. E Bob?

    BUDGET ILLIMITATO!!!



    Mi scrollo di dosso la paralisi data dall’ansia e cerco di darmi un contegno. Deglutisco, dò il comando di espulsione dall’esoscheletro che mi tiene ancorata all’interfaccia e sento un lieve pizzicore in tutto il corpo. Faccio un paio di movimenti e la sensazione che sia tutto più amplificato permane: l’eco di Ladon è flebile, ma ancora presente.
    Fisso lo schermo con l’autorizzazione di Giapeto e annuisco leggermente.

    Grazie…Per la fiducia.



    Mormoro. La mia attenzione viene catturata da un rumore metallico sotto la mia scrivania: è L.D. 101 che si sta raggomitolando in un angolo buio.

    Lo posso tenere? Lo…terrò d’occhio. Promesso.



    Scoprirò più tardi la natura di L.D. 101, il piccolo Sir Biss che ha violato qualche dozzina di protocolli e messo in allarme la Torre Nera. Era un sistema di contenimento della memoria genetica di Ladon sotto forma di IA in attesa di un genoma compatibile, solo che a quanto pare si è stancato di aspettare e il genoma è andato a cercarselo da solo. Apprezzo lo spirito di iniziativa, il crimine un po’ meno, tuttavia mi rivedo completamente nel pensare al di fuori dagli schemi. Giapeto lo liquida con un cenno scocciato, capisco che ormai il danno è fatto e posso disporre di Sir Biss come voglio. Povero piccolo.

    Ora, avete presente quello che ho detto all’inizio? Lo riprendo qui per voi:

    CITAZIONE
    Ci si aspetterebbe che mi mettessi a saltare come un grillo alle parole di Giapeto, o che partisse un montaggio come in quei film degli anni ‘80-’90 con sottofondo una canzoncina ritmata mentre i frame mostrano un susseguirsi di scene che mi vedono mettere insieme un team di geniali disadattati, fare shopping con la Cronocard illimitata di Giapeto e tirare su un Ladon nel giro di 2-3 settimane, infilandoci dentro magari qualche sottile riferimento a un sentimento che nasce o qualche scenetta comica.

    Ecco, questo è esattamente quello che accadrà.
    Sarò anche disgustosamente prevedibile con la scelta del soundtrack.



    Prima sequenza: Io che, ancora praticamente seminuda, mi presento nell’hangar dove Xyra (che non ha mie notizie da un paio di giorni) sta lavorando con alcuni del mio team a una riparazione e che grido a pieni polmoni:

    FUORI TUTTI, ABBIAMO UN GIGANTE DA COSTRUIRE!



    Xyra e Bob che mi fissano, allibiti, e io che improvvisamente realizzo che forse prima dovrei fare una doccia.

    Seconda sequenza: io che, dopo essermi resa presentabile e indossata la mia uniforme giusto per darmi un tono, faccio una lista a Xyra del team che voglio con me (tenendo in mano un gigantesco mochaccino al cioccolato bianco): Achnoros l’eptapode della Galassia N76 per costruzione e sviluppo (delle lunghe braccia servono sempre), Grak'tar per l’ottimizzazione dell'aerodinamica alare, Lyra per meccanica e alimentazione…La lista continua con una decina di nomi di gente con cui ho lavorato in passato, esperti nel loro campo, in alcuni casi un po’ visionari. Nessun umano.
    Tranne lui. Chen.
    Per quanto volessi farne a meno, avevo bisogno di lui. Chen era un brillante neuroscienziato galattico e mi avrebbe aiutato a configurarmi con Ladon in maniera ottimale, perfezionando la compressione neuronale e rendendo il processo più fluido. Chen ha 18 anni, ma anche lui, come me, è un “bambino delle stelle”. Orfani cresciuti sotto la guida dei titani che erano degli infanti, come nel mio caso o di Chen, o dei neonati, come la mia amica Megara, quando sono stati salvati dai titani. Eravamo i bambini del Grande Cuore di Prometeo, istruiti con le tecniche più avanzate a diventare degli esseri umani eccellenti, sia professionalmente che moralmente. Non appartenevamo alla Terra distrutta, ma inevitabilmente ne portavamo il peso nel nostro corredo genetico. Io e Chen siamo stati etichettati come bambini prodigio e inseriti in dei programmi speciali, ma la verità è che tutti i bambini delle stelle sono destinati, alla fine, a essere dei grandi professionisti data l’istruzione impeccabile che hanno ricevuto. Su di noi il peso di essere degli umani migliori rispetto alle generazioni che ci hanno preceduto.

    Tutto bello, ma ora voglio proprio vedere come te ne esci dopo settimane di silenzio assoluto. Cosa gli dirai? “Ciao Chen, sai cosa, Giapeto mi ha detto di costruire Ladon, vieni a darmi una mano?"



    Ignoro Dawson e apro la finestra di messaggistica. Un po’ ha ragione.

    CITAZIONE

    Io: Ehi.



    Chenchen: sta scrivendo….



    (mezz’ora dopo)



    Chenchen: Ehi come va?



    Io: Vuoi costruire un gigante con me?


    Terza sequenza: Io con LD 101 appollaiato sulla spalla mentre guardo decine di bancali di adamantite che vengono consegnati nell’hangar 2389, uno dei più grandi a nostra disposizione. Il materiale va smistato nelle varie zone di lavoro in modo che possiamo poi procedere all’assemblaggio: di questo se ne occupa Bob. Faccio dei rapidi calcoli sul tablet olografico che tengo in mano, poi mando un messaggio a Giapeto:

    CITAZIONE

    Io: Ma perché 100 teste?



    Giappy🌟🖤:bbboh, chi si ricorda 🤷‍♂️


    Ok, le ridurremo a 5.



    L.D. 101 mi guarda, e per quanto sia possibile decifrare l’espressione di un costrutto, sembra disgustato.

    Sssolo cinque? Perché?Sssssminuisci la nostra potenza.



    Eh no è qua che ti sbagli. Con cinque teste saremo più agili, avremo comunque tutte le coscienze ma saremo molto meno pesanti in volo.



    L.D. 101 protesta ancora, non è soddisfatto.

    Mi ssstai dicendo che ssssono grassso?


    Io lo guardo e faccio spallucce.

    Certo, se 88 continua a pensare solo al cibo…



    Abbiamo solo bisogno di molta energia.



    Appunto.

    Quarta sequenza: io e Chen nell’abitacolo principale di Ladon, sito nella testa centrale. Abbiamo appena finito di configurare cinque enormi server genetici che saranno i cervelli delle teste del Gigante, ognuna delle quali contiene 20 personalità. Quell’abitacolo sarà il mio tempio, quindi ci ho attaccato sopra alcune delle foto che ho scattato in queste tre settimane di lavoro. Un selfie con Xyra, io e Bob che mettiamo due tubi in due delle otto narici di Grak’tar mentre fa un riposino (quel ninfeloide si prende troppo sul serio), io e Chen che usciamo da una calotta cranica di Ladon e L.D 101 in cima al testone polipoide di Achnoros. Chen fissa le foto fatte con una Polaroid iper potenziata e un sorriso compare sul suo volto.

    Sembri felice.



    Sto avvitando l’ultimo pannello dopo aver sistemato alcuni connettori neuronali quando questa consapevolezza affiora nella mia mente. Sì, sono felice. Le ultime settimane sono state veramente elettrizzanti, nonostante il durissimo lavoro. Ho lavorato esattamente alle mie condizioni e Ladon ha preso forma esattamente come l’ho progettato. E mi sono fatta aiutare. Le persone di cui mi sono circondata hanno aggiunto un tassello in più al mio progetto e non lo considero un aspetto negativo, anzi. Riesco quasi a capire, per la prima volta in vita mia, che non esistono solo protocolli e progetti. Ladon ha sempre avuto una missione, e non è mai stato solo. Che storia, eh?

    Lo sono.



    Gli rispondo. Nell’abitacolo c’è poco spazio e Chen, che è abbastanza alto al contrario di me, fa fatica a stare in piedi. Passa con la mano sui piccoli Led che incorniciano la console dei comandi base, sono numerati da 1 a 99. Abbiamo pensato che mi sincronizzerò con Uno, che a sua volta mi permetterà di gestire tutte le coscienze, almeno, questa è la teoria. Chen si sofferma sul piccolo post-it fucsia che ho attaccato sotto 88, legge la scritta e inizia a ridere.

    Homer? Cally, non penserai mica di nominarle tutte come personaggi di serie tv, vero?



    Un po’ alla volta, sì. Ora, Homer è quello che è sempre affamato, ce ne sono un paio che non ho ben delineato ma ehi, una è decisamente Xena. Una tra ventisette e trentuno, non riesco a ricordare…



    Lui continua a ridere al pensiero che mi metterò a dare un nome a tutte le coscienze di Ladon. Eccome se lo farò! Uno passa secoli a essere chiamato con una cifra, essere chiamate per nome accrescerà sicuramente la loro individualità e la loro autostima. Almeno, questo è quello che mi hanno detto al Grande Cuore di Prometeo quando mi hanno chiamato Callisto.

    Sarebbe il momento perfetto per un bacio.



    Dawson mi scrive sul visore dell’headset dato che l’ho mutato - quando sto con Chen sa essere particolarmente imbarazzante. Headset che mi sfilo velocemente, poggiandolo sul collo.

    Stai per entrare nel programma Spartoi ed eccoti qui. Con la tua musica, le tue serie sceme, i tuoi gadget e le tue foto. Ma sai, sono contento di esserci…Di averne fatto parte.



    Certo che ne hai fatto parte,mi conosci più di qualsiasi altra persona , penso. Chi poteva mai maneggiare qualcosa che sarebbe entrato nella mia testa? Avrei potuto chiamare qualsiasi neurospecialista galattico ma no, lui era la persona giusta per il lavoro. Come tutti, del resto.
    Ci guardiamo per alcuni secondi, è proprio uno di quei momenti in cui tutti e due arrossiscono e non sanno cosa fare. Un cliché proprio. Distolgo lo sguardo e m’invento che dobbiamo riposare, che domani sarà il grande giorno. Lui annuisce con uno sorriso un po’ triste ed esce dall’abitacolo.
    Più tardi Dawson mi dirà che posso mascherarmi da scienziata pazza, ma che sono sempre un’adolescente. E un po’ sì, ha ragione.

    Ora sono qui, con l’esoscheletro agganciato alla mia colonna vertebrale e la console tridimensionale sotto i miei polpastrelli. Dall’alto dei 50 metri di Ladon riesco a guardare giù, in lontananza, il mio team che osserva in attesa. Ci sono anche Bob e Chen. L.D. 101 è posizionato nel piccolo scomparto accanto a me, che serve a innescare il processo e gli permette di assistermi e allo stesso tempo di essere connesso con Dawson. I 99 led si accendono uno per uno, segno che le coscienze sono pronte e attive. Manco solo io.

    Beh ragazzi, direi che ci siamo. Attivare speaker. Prova…Prova!


    Vedo i membri del mio team che all’unisono si tappano le orecchie o qualsiasi orifizio uditivo, segno che forse il ruggito che esce dalla bocca del gigante è un pelo troppo assordante.

    Ops. 101, abbassa il volume in uscita prego.



    L.D. 101 è estremamente contento di avere dei piccoli compiti e di essere partecipe. Lo so, non ha un’espressione facciale, eppure mi piace pensare che sia felice di esser parte di qualcosa.

    Ci siamo. Prima prova di connessione.



    Andiamo bello, penso. Faccio ribollire la mia energia cosmica per aiutarmi nel processo. Pensavate che me ne fossi dimenticata, vero? In realtà ho usato il cosmo nella maggior parte dei processi di connessione e, con mia sorpresa, la sua assenza era il motivo per cui molti dei miei progetti risultavano fallimentari in fase di simulazione. Genoma, cosmo e coscienza sono le tre parti fondamentali che costituiscono il cuore e l’anima del gigante, bisogna solo trovare il giusto equilibrio. E con cento coscienze non è stato affatto facile.

    3,2,1.





    narrato • parlatopensatodawsonld-100
    NOME Callisto "Cally" Astrion
    CASTA Giganti
    ENERGIA gialla
    ADAMAS LD-100 - Ladon {IV}

    STATUS FISICO
    STATUS MENTALE
    STATUS ADAMAS

    RIASSUNTO AZIONI let's goooo

    ABILITÀ
    Cosmo Straordinario
    Ci sono due modi di spiegare questa cosa: posso andare full scienza e provare con i termini tecnici ma non mi basterebbe un trattato, quindi… In pratica io lo chiamo il Grande BOOM: Il cosmo di L.D 100 a piena potenza è devastante, veramente mi basta poco sia in termini di tempistiche sia in termini di sforzo per accumulare una grande quantità di energia cosmica e riversarla su qualsiasi cosa mi stia davanti (sono una persona non violenta fondamentalmente, se devo proprio usare il Grande BOOM devo avere un ottimo motivo, anche perché non stiamo parlando di fuochi di artificio, questa è energia cosmica pura e condensata da meccanismi quantici molto complessi ma…Ok ok andiamo avanti) . Quindi ricapitolando, una deflagrazione della mia energia cosmica risulta più massiccia anche con uno sforzo più contenuto e dargli diverse forme, certo non parlo di ricreare il Central Perk in miniatura con il cosmo, qualcosa più nello stile giganormici laser sparati dalle bocche delle teste (che poi, dire “testa” è una bestemmia, dato che si tratta di quantum core che sfruttano le proprietà di entanglement per creare connessioni sinaptiche a livello subatomico) o quando semplicemente voglio fare KaboOm e far esplodere tutto intorno a me, insomma, è un gran casino. TTra un tizio che usa il cosmo in modo “ordinario” e me c’è la differenza che io ne posso gestire una maggiore quantità alla volta, certo questo implica un dispendio energetico da parte mia su lungo termine ma ehi sapete cosa disse il saggio, "da grandi poteri derivano grandi responsabilità". Non vi consiglierei comunque di trovarvi davanti a me quando scelgo di vomitare cosmo dal mio Gigante, certo è uno spettacolo maestoso, ma potrebbe essere piuttosto distruttivo. C’è da dire che lo posso usare anche per difendermi, che lo rende ancora più figo, costruendo “muri” o “cupole” se qualcuno PROPRIO deve fare brutto a L.D 100, cosa che gli sconsiglierei caldamente.

    Illusioni Mentali
    Allora Illusioni fa molto Nolan 2006, però del resto “trasmissione a proiezione neuronale multisensoriale” è lungo da dire e risulta di difficile comprensione. Diciamo che sono riuscita a trovare un modo per inviare degli impulsi mentali che possono essere recepiti dalla corteccia prefrontale degli esseri senzienti. Tramite questi sarei in grado di trasmettere immagini e sensazioni in maniera molto verosimile, anche nel tentativo di danneggiare il sistema nervoso altrui. Metaforicamente, è come se avessi una console immaginaria sulla quale premere diversi tasti
    Tastino n. 1 Posso mostrare una serie di immagini nel tentativo di far vivere un’esperienza totalmente immersiva allo spettatore, cercaando di fargli credere di essere sulla spiaggia di Lost o di venire rincorso dagli zombie. Sarebbe terribilmente realistico in ogni caso, ma se il colpo mentale andasse a segno, succederebbe tutto nella sua testa.Fico, vero?
    Tastino n. 2 Posso mandare un impulso per far vivere qualcosa di particolarmente traumatico e/o ricordare una bruttissima esperienza del passato, una fobia, qualcosa di doloroso che ha lasciato un segno nella mente del disgraziato. Di solito, mi godo la visione con dei popcorn.
    Tastino n. 3 Male. Male male male. Ehsì il tastino n. 3 è quello del dolore puro e semplice, un impulso che andrebbe a stimolare delle connessioni che simulano i nocicotteri del dolore, a volte in maniera così intensa da traumatizzare il sistema nervoso e lasciare degli strascichi per un bel po’ se non si dispone di adeguate difese mentali o di sufficiente forza di volontà per resistere al colpo.
    Tastino n. 4 E se mi mandano proprio in bestia, lo vedete quanto scritto sopra? Posso farlo tutto insieme! Quindi l’unico limite è la mia creatività, e modestamente ne ho a pacchi.

    TECNICHE


    Edited by ˜Kali - 19/3/2024, 11:30
     
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    Il completo contatto con Ladon è ben diverso da quello azzardato che hai compiuto a casa tua. Vuoi perché la piattaforma è più avanzata, vuoi perché tu stessa sei più potente, vuoi perché hai comprato le migliori parti che i crediti possono comprare, le spiegazioni sono molteplici; l'unica cosa ad avere importanza è che, ultimata la connessione, la tua testa è saldamente ancorata al tuo petto.
    Le cento menti di Ladon gravano pesanti sulla tua psiche umana come un masso al centro dei tuoi pensieri, conseguenza naturale di essere a stretto contatto con qualcosa di così alieno, eppure il tuo corpo va oltre il suo semplice contenitore di carne. La tua coscienza va nella sacra elettricità che attraversa i circuiti, ogni giuntura e processore, nello schermo che ti inonda di dati, nel reattore che opera a piena efficienza, nella consapevolezza che tutto sta andando per il verso giusto. Quando il processo si ultima, tu hai completo controllo del guscio di adamantite come se fossero le tue carni.
    Muovi la mano e una zampa avanza, allunghi il capo in avanti e tutti e cinque serpeggiano senza un suono, fai per sgranchirti la schiena e le ali si spiegano ai tuoi lati. Tutto attorno a te sembra così piccolo, così insignificante.

    Ottimo lavoro.
    La voce di Giapeto risuona nella mente di tutto il team, i suoi pensieri impressi sui vostri. Tuttavia è il caso di vedere come ce la caviamo in contesto di effettiva battaglia. Dobbiamo vedere se passi lo stress test.
    In che senso contesto di vera battaglia? Non hai neanche finito di testare tutti i sistemi motori dello Spartoi!
    Sullo schermo appaiono dati relativi a un gruppo nutrito di corrotti che si trova a una ventina di kilometri da Kiev, base terrestre dell'Impero; il tuo bersaglio è uno di quelli particolarmente grossi.
    Sotto i piedi del gigante si forma una sorta di apertura spaziale che, muovendosi verso l'alto, ti trasporta ben lontana dalla torre nera.

    Non se la sarà mica presa per l'incidente che ha iniziato la questione?

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    Atterri su una terra brulla e pianeggiante, i sensori visivi ti segnalano la presenza del tuo bersaglio attorniato da un esercito composto da centinaia e centinaia di piccole creaturine che, passato l'istante di sorpresa, si preparano immediatamente per ghermire la loro nuova preda primaria.
    L'essere draconico rimane in disparte, direzionando i suoi simili con un ruggito verso di te, gli esserini si muovono per travolgerti in un'ondata di carne vivente, con l'intento di scalare il guscio fisico dello Spartoi da ogni direzione e poi, una volta fatto questo, affonderanno le zanne sulla tua pelle per colpirti ovunque riescano a raggiungere.

    CITAZIONE
    Note: cominciamo con i grossipugni. Sei a energia verde, hai il gigante completo, il tuo nemico è pari energia e grosso più o meno quanto te e innanzitutto manda i corrottini piccolini a scalarti addosso e sciamarti intorno per pura forza di numeri (AD), una fatto questo prenderanno a picchiarti dove arrivano con molto abbandono (AF). Considera i corrottini dei Costrutti.
     
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    MRS BLUE SKY
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    Il colpo di frusta dei connettori che mettono in circolo il genoma di Ladon muove il mio corpo in uno spasmo, E al contempo, il mio povero cranio sembra abbia deciso di provare una carriera nell’arte della pressione estrema, mentre le coscienze di Ladon, quelle moleste e chiacchierone, si affacciano nella mia mente come ospiti non invitati a una festa molto, molto privata.

    Ovviamente, Uno, la testa principale, il capo indiscusso di questo circo neuronale, non è tipo da lasciarsi sopraffare. Uno comanda, Uno decide chi entra e chi rimane fuori nella discoteca del mio cervello. Ed ora, oh gioia, toccava a me indossare le scarpe da ballo di Uno. Ho il controllo, nonostante tutto.
    Questa volta fortunatamente non è come durante il beta testing, non me la sto facendo sotto e il mio cervello non si sta friggendo. L’attrezzatura è all’avanguardia; i materiali, ciò che di meglio ha da offrire l’Universo; quindi sì, sento il peso di cento coscienze schiacciarmi ma ehi, come dissi a Chen, il mio cervello non è poi così diverso. Ladon, il buon vecchio, ha solo tre preoccupazioni: proteggere, sopravvivere, e ogni tanto spaccare qualcosa. Io? Ho ansie per socializzare, paranoia, carichi di lavoro, progetti, Dawson, e una miriade di altri divertenti disturbi. Insomma, una passeggiata nel parco a confronto.

    RAGAZZI STOP



    Cerco di fare la voce grossa e a quanto pare funziona: improvvisamente mi rendo conto di come siano mutati i miei sensi. Non è molto facile da descrivere, è come se potessi passare con agilità dal vedere e sentire con testa n. 1 alla n. 2 e di nuovo nel corpo di Callisto, oppure avere una visione a 360° dalla testa n. 4, selezionando con cura le coscienze da ascoltare e quelle che al momento possono essere ignorate. Sì, non era diverso dal mio cervello, dopotutto. Ci sono idee e pensieri da coltivare e nutrire, e voci malevole e denigranti, frutto di qualche cazzo di trauma passato, che possono essere accantonate. Tutte servono: bisogna solo saper scegliere cosa utilizzare e quando.

    Muoviamoci, vi va?



    "Sperimentare" il corpo è qualcosa di più che straordinario; non sono più una creatura della statura di un etto e mezzo di prosciutto, ma un gigante maestoso. Il più sorprendente era quanto tutto sembrasse lento e maestoso, una grandiosa marcia reale rispetto alla frenesia abituale, un cambio di ritmo che speravo sarebbe divenuto più fluido col tempo. L'energia scorre nelle mie vene come una gradevole corrente elettrica, sollecitando le mie membra a muoversi con una pigrizia che sfidava ogni concezione di urgenza. Questo deve essere quello che chiamano un miracolo, penso.

    Ottimo lavoro.



    La voce di Giappy interrompe il flusso dei miei pensieri, agitando tutte le coscienze. Dawson rileva questo cambiamento e ne approfitta per sfottermi.

    Uuuh è arrivato il capo, non ti emozionare troppo!



    Tuttavia è il caso di vedere come ce la caviamo in contesto di effettiva battaglia. Dobbiamo vedere se passi lo stress test.



    Dovevo aspettarmi che entrasse così a gamba tesa dopo avermi ghostato per una settimana buona, tuttavia non riesco a essere arrabbiata con lui: Diciamo che 98 delle 100 coscienze che mi abitano nutrono una certa simpatia per lui (tranne la 88 che pensa solo a mangiare e la Numero 15 che odia praticamente tutti). E poi c’ero io, ancora la sua più grande ammiratrice, nonostante i fremiti del povero L.D. 101 accanto a me, che mi ricordano che Giapeto, tutto sommato, non è esattamente il tipo con cui andare a prendere un caffè.

    …In che contesto scusa? Cioè cosa intendi per stress-



    Che bello, finalmente!
    Di nuovo il nostro scopo!
    Cos’è che dobbiamo fare?
    Saremo degni?



    Sento le teste sciamare mentre tento di riprendere il controllo come Uno, ma invano. Sto entrando in una sorta di panico cosmico, perché quel visionario di un titano sta per lanciarmi nella mischia, e io sono qui senza nemmeno sapere come spiegare le ali o agitare la coda. È come se mi avesse dato un libro intitolato "Come Volare", ma tutte le pagine sono in realtà ricette di torte.
    Ma c'è di più: quel pazzo sta organizzando il mio primo viaggio turistico sulla Terra.

    Prima della mia discesa infernale riesco a cogliere il panico nello sguardo di Chen e Bob. Non mi sorprenderebbe se Giappy avesse fatto tutta questa scena solo per impartire una lezione mortale. La logica, a quanto pare, è ineccepibile: che gliene importa di aver sperperato una fortuna in un progetto all'avanguardia se alla fine si rivela un flop?

    CITAZIONE

    Io: Grazie eh


    Giappy:Di niente :3


    Il simpaticone mi invia delle coordinate che Dawson frettolosamente integra con delle informazioni sul luogo di cui sapevo poco e niente. Si tratta, a quanto pare, di un piccolo angolo accogliente vicino Kiev, noto per i suoi particolari... critici... bisogni turistici. Ma in questo momento, la mia preoccupazione principale è non trasformarmi in un cubetto di ghiaccio o, che so, sciogliermi in una pozzanghera a causa dei capricci del clima terrestre. Non avevo mai apprezzato la pura, incontaminata, e decisamente noiosa sterilità dell'aria nella Torre Nera fino a quando le mie dieci gigantesche narici non sono state aggredite da quell'affascinante aroma terrestre. Le mie zampe poggiano su quello che sembra terra leggermente bagnata, e se non fossi un gigante di 50 metri, quella cosa davanti a me che sembra un drago brutto mi terrorizzerebbe. Il visore da pilota mi restituisce una moltitudine di piccoli bersagli nell’oscurità, oltre l’enorme creatura che mi sta davanti: una creatura draconide o comunque rettiliforme, grosso quanto me - “Finalmente un avversario degno”- , esclama qualcuno nelle retrovie. Grazie alla condivisione di coscienze, mi ritrovo stranamente euforica, affamata, e carica di una strana energia, come se avessi bevuto troppi caffè galattici. È una miscela confusa di rabbia, desiderio, spirito competitivo, e una bizzarra voglia di partecipare a un torneo di qualche tipo.

    Ma prima che possa solo rendermi conto di cosa sia effettivamente la cosa alla quale Giapeto ha ritenuto opportuno darmi in pasto, ecco che i piccoli bersagli mi sciamano addosso. Questa è una cosa strana: avverto le loro zampette e i loro dentini aguzzi su di me, cosa che contribuisce nettamente a darmi una bella svegliata. Ed è proprio in questo momento che capisco ancor di più come funziona Ladon: lo sento nel panico di alcune teste, ma nella stizza e nella rabbia di altre. Decido di dare ascolto a loro e si accendono, sul mio panel, una ventina di spie.

    Che aberrazione è mai questa!
    Nullità, fermiamo questa cosa insensata.
    Pane per i nostri denti!
    Portiamo a Giapeto la sua testa!
    MUORI



    Prima che possa anche solo rendermene conto, il mio corpo inizia a bruciare della forza cosmica che tenevo sopita. In un istante, anche se Callisto non sa assolutamente nulla di come si combatte, di corrotti o di giganormici draghi con relativi minion, Ladon sa benissimo cosa fare. Avremmo fatto esplodere la nostra energia cosmica in una deflagrazione per sbarazzarci di se non tutte, almeno gran parte di quelle cose che ci stavano mordendo e graffiando con mio sommo sdegno (voglio dire, sapete quanto ci abbiamo messo per la carrozzeria?) per poi lanciarci all’attacco con una violenza senza pari. Con mia grande sorpresa, anche se sapevo che i giganti sono famosi per la loro forza bruta, constato che tra le nostre teste ci sono anche degli strateghi: un paio di loro (li ho chiamati Lex Luthor e John Locke) suggeriscono di spiegare le ali, andare a tutta velocità vicino al bersaglio più grosso e, una volta nelle vicinanze, prima colpirlo con quello che chiamano “l’urlo di battaglia” - un impulso mentale sotto forma di illusione sonica, uno stridio, qualsiasi cosa che il mostrone trovi insopportabile - per poi procedere con la violenza bruta, un soffio del nostro cosmo direttamente sparato dalle nostre fauci spalancate.

    Questa è la tecnica che usiamo per andare a caccia.




    Grazie della spiegazione, 88. Ragazzi siamo forti, mi piace come ragioniamo.



    In realtà sì, lo trovo entusiasmante. Riesco anche a capire il ragionamento che ha portato Giapeto a concepire un gigante simile - tutte le teste collaborano e sopperiscono ai loro stessi limiti. Se allenati a dovere, significa che potenzialmente potremmo diventare un essere cognitivamente perfetto.
    Sorrido mentre shakero un po’ il corpo all’interno dell’esoscheletro contenitivo, il che si traduce in una pesante scrollata da parte di Ladon mentre il nostro corpo inizia a bruciare.

    E mentre ci prepariamo, decido che è il momento giusto per mettere un po' di musica. Dopotutto, ogni buona battaglia ha bisogno della sua colonna sonora.



    narrato • parlatopensatodawsonld-100
    NOME Callisto "Cally" Astrion
    CASTA Giganti
    ENERGIA
    ADAMAS LD-100 - Ladon {IV}

    STATUS FISICOok
    STATUS MENTALE ...ok?
    STATUS ADAMAS Un po' di graffi e morsi qua e là

    RIASSUNTO AZIONI Utilizzo un'esplosione di cosmo come azione difensiva per scrollarmi di dosso i piccoletti, mentre come azione di supporto mi porto in volo vicino al drago, cerco di raggiungerlo con un'illusione mentale (AD) con lo scopo di frastornarlo (calcola percepito come uno stridio, qualcosa di estremamente fastidioso) per poi vomitargli addosso cosmo straordinario (AF)

    ABILITÀ
    Cosmo Straordinario
    Ci sono due modi di spiegare questa cosa: posso andare full scienza e provare con i termini tecnici ma non mi basterebbe un trattato, quindi… In pratica io lo chiamo il Grande BOOM: Il cosmo di L.D 100 a piena potenza è devastante, veramente mi basta poco sia in termini di tempistiche sia in termini di sforzo per accumulare una grande quantità di energia cosmica e riversarla su qualsiasi cosa mi stia davanti (sono una persona non violenta fondamentalmente, se devo proprio usare il Grande BOOM devo avere un ottimo motivo, anche perché non stiamo parlando di fuochi di artificio, questa è energia cosmica pura e condensata da meccanismi quantici molto complessi ma…Ok ok andiamo avanti) . Quindi ricapitolando, una deflagrazione della mia energia cosmica risulta più massiccia anche con uno sforzo più contenuto e dargli diverse forme, certo non parlo di ricreare il Central Perk in miniatura con il cosmo, qualcosa più nello stile giganormici laser sparati dalle bocche delle teste (che poi, dire “testa” è una bestemmia, dato che si tratta di quantum core che sfruttano le proprietà di entanglement per creare connessioni sinaptiche a livello subatomico) o quando semplicemente voglio fare KaboOm e far esplodere tutto intorno a me, insomma, è un gran casino. TTra un tizio che usa il cosmo in modo “ordinario” e me c’è la differenza che io ne posso gestire una maggiore quantità alla volta, certo questo implica un dispendio energetico da parte mia su lungo termine ma ehi sapete cosa disse il saggio, "da grandi poteri derivano grandi responsabilità". Non vi consiglierei comunque di trovarvi davanti a me quando scelgo di vomitare cosmo dal mio Gigante, certo è uno spettacolo maestoso, ma potrebbe essere piuttosto distruttivo. C’è da dire che lo posso usare anche per difendermi, che lo rende ancora più figo, costruendo “muri” o “cupole” se qualcuno PROPRIO deve fare brutto a L.D 100, cosa che gli sconsiglierei caldamente.

    Illusioni Mentali
    Allora Illusioni fa molto Nolan 2006, però del resto “trasmissione a proiezione neuronale multisensoriale” è lungo da dire e risulta di difficile comprensione. Diciamo che sono riuscita a trovare un modo per inviare degli impulsi mentali che possono essere recepiti dalla corteccia prefrontale degli esseri senzienti. Tramite questi sarei in grado di trasmettere immagini e sensazioni in maniera molto verosimile, anche nel tentativo di danneggiare il sistema nervoso altrui. Metaforicamente, è come se avessi una console immaginaria sulla quale premere diversi tasti
    Tastino n. 1 Posso mostrare una serie di immagini nel tentativo di far vivere un’esperienza totalmente immersiva allo spettatore, cercaando di fargli credere di essere sulla spiaggia di Lost o di venire rincorso dagli zombie. Sarebbe terribilmente realistico in ogni caso, ma se il colpo mentale andasse a segno, succederebbe tutto nella sua testa.Fico, vero?
    Tastino n. 2 Posso mandare un impulso per far vivere qualcosa di particolarmente traumatico e/o ricordare una bruttissima esperienza del passato, una fobia, qualcosa di doloroso che ha lasciato un segno nella mente del disgraziato. Di solito, mi godo la visione con dei popcorn.
    Tastino n. 3 Male. Male male male. Ehsì il tastino n. 3 è quello del dolore puro e semplice, un impulso che andrebbe a stimolare delle connessioni che simulano i nocicotteri del dolore, a volte in maniera così intensa da traumatizzare il sistema nervoso e lasciare degli strascichi per un bel po’ se non si dispone di adeguate difese mentali o di sufficiente forza di volontà per resistere al colpo.
    Tastino n. 4 E se mi mandano proprio in bestia, lo vedete quanto scritto sopra? Posso farlo tutto insieme! Quindi l’unico limite è la mia creatività, e modestamente ne ho a pacchi.

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    L'esplosione di pura energia cosmica annichilisce i piccoli esseri che stavano salendo sulla pelle del perfetto artificio che conduci, poi onde psioniche raggiungono la mente del tuo nemico con facilità, la creatura arretra infastidita dal tuo potere prima di essere investita dal flusso continuo del cosmo.

    Ti senti incredibilmente bene in questo momento, non solo perché ti stai muovendo alla velocità del suono e l'adrenalina, mista a energia cosmica e psionica attiva, ti sta dando al cervello. Qualcosa ti sta ribollendo nel sangue, un piacevole formicolio che si sparge fino alla punta delle dita, dagli artigli fino alle teste; un senso di gioia primordiale nel distruggere questa creatura, come se nel fuoco della guerra tu ci fossi nata e cresciuta, come se stessi adempiendo allo scopo della tua vita. Le voci ti immergono sempre di più in questa trance, quest'attimo di completa attenzione e agonistico fervore verso la completa distruzione del tuo nemico, istinti che in questo scontro così serrato sembrano trovare assoluto compimento.

    Il flusso di energia continua a scorrere e sei certa che l'essere sia stato raggiunto dal tuo potere, tuttavia vedi che i raggi cominciano a piegarsi attorno al loro bersaglio come un fiume che incontra un ostacolo. Lentamente e inesorabilmente il raggio viene diviso in due, il tuo immenso output cosmico lo sta costringendo a sforzarsi nella pienezza delle sue possibilità, ma infine riesce nel suo scopo.
    Il suo potere psionico che si manifesta sulla materia ghermendo i tuoi flussi di energia e infine rivolgendoteli contro, dopo averli brevemente inarcati per rigirarli con perecisione possibile solo grazie al suo controllo mentale.
    Li condensa in un unico raggio che mira a impattare contro la tua parte anteriore, travolgendoti nell'abbraccio disgregante del tuo stesso cosmo.

    CITAZIONE
    Note: la tua tattica funziona e fai moderatamente male al simpaticone, ma lui ha Psicocinesi e dunque unisce difesa e attacco per bouncerare parzialmente il tuo colpo e rimandartene indietro una parte (Cosmo Straordinario).
     
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