«2.000 Years»

Pleonexía - Hybris

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  1. Him3ros
     
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    atto iv

    Continuava a osservarlo con la massima attenzione. Ch.Or.O.S. stava analizzando tutti i documenti che negli ultimi mesi erano stati tradotti e digitalizzati partendo dai resti cartacei, dalle pergamene e dalle tavole incise. Purtroppo il periodo della purga degli Alchimisti era uno dei peggio documentati della storia dell'Ordine intero. Avrebbe chiesto all'Odojinya di recuperare qualche informazione, magari materiale che i Solificati avevano nascosto chissà dove al tempo. Non aveva mai dato priorità a questo genere di ricerca, non con tutto il lavoro che rimaneva da completare per consentire al prossimo passo di compiersi.
    Pleonexía doveva imparare tutto sul loro devastato mondo moderno, lui avrebbe imparato tutto sulla generazione di Pleonexía. Sicuramente la fonte più diretta sarebbe stata Arturus. Non si aspettava che il suo nuovo alleato avesse chissà quali ragioni per mentire, ma non poteva certo credere a qualsiasi cosa senza verificare certi dettagli. Per il momento evitò di insistere con ulteriori attacchi mentali: lui si dichiarava sincero, ma anche in caso di menzogne costruite, le sue erano soltanto parole riguardo a possibili obiettivi, quindi prive di reale minaccia.

    Ho raccolto tutte le informazioni sulla Corruzione in nostro possesso, gli studi effettuati dagli altri Alchimisti e dai miei protetti, oltre a una buona parte degli antichi documenti che non fossero sigillati o cifrati da tecniche particolarmente complesse in un archivio accessibile da remoto se attivato dalla giusta chiave cosmica. - si fermò, chiedendosi se avesse usato parole interamente comprensibili per l'altro. La barriera culturale e temporale che li separava era tale da rendere faticosa perfino una conversazione preliminare come quella. Prima del prossimo incontro, avrebbe chiesto a Ch.Or.O.S. di sintetizzare una sorta di guida per neofiti del ventunesimo secolo. Era quasi curioso di sperimentare la reazione dei simulatori logici dell'IA quando avesse sottoposto una richiesta tanto strana... e di scoprire quali sarebbero state le ricerche dell'altro una volta avuto accesso all'archivio.

    Cercò di trarre il più possibile da quelle parole tanto sentite su ciò che l'antico Ordine significava, ciò che i suoi membri volevano perseguire e dalle considerazioni riguardo al futuro. Quel tipo poteva anche piacergli, in un certo senso. Sembrava abbastanza pragmatico, ad ascoltarlo. Si chiese se tanta veemenza fosse dovuta soltanto all'assurdità del momento o se si trattasse invece di qualcosa che era profondamente legata al suo modo di essere. In ogni caso, l'avrebbe scoperto poi.
    Alla luce di quelle considerazioni, tuttavia, fu in grado di elaborare un pensiero che da tempo tornava regolarmente ad affacciarsi, venendo ignorato o sostituito da questioni più urgenti. Decise di darvi voce, forse spinto da quelle forti dichiarazioni di intenti.

    Non ho mai pensato che sarei potuto diventare un punto di riferimento per l'Ordine. Ho dato il mio contributo dal primo istante, come è giusto, ma per molto tempo sono stato solo un elemento in un gruppo privo di reale coesione. - evitò riferimenti letterari a cavalieri pazzi che combattono contro mulini a vento, che sarebbero caduti nel vuoto di uno scambio di opinioni già abbastanza bizzarro - Poi sono rimasto solo. Solo allora ho capito che, malgrado tutto, malgrado ciò che ritenessi più adatto alla mia natura, avrei dovuto ricostruire io il Daleth e diventare un Maestro per tutti coloro che fossero venuti dopo. Non perché fosse il ruolo migliore per me, ma perché era necessario.
    Sapeva perfettamente che un uomo, da solo, non avrebbe mai potuto opporsi al sistema ottenendo dei reali risultati. Qualcuno ci aveva provato e aveva fallito, crollando sotto il peso delle sue stesse ambizioni. Lawrence non sarebbe stato così stupido da ripercorrere lo stesso sentiero, conoscendo già i risultati di quel tipo di stoltezza. Se non altro, su questo sembravano concordare pienamente.

    Quell'imprevisto nuovo alleato aveva il potenziale di risolvere molti dei suoi problemi. Se Pleonexía si fosse occupato del recupero di sopravvissuti per rimpolpare le loro fila, lui avrebbe potuto finalmente dedicare più tempo alle sue ricerche per apportare i necessari miglioramenti all'isola.
    Posso fornirti le indicazioni sulle zone già battute e sulle rilevazioni di energia cosmica, per facilitarti il compito. - disse prima di proseguire. Anche se dovrò chiedere il tuo aiuto anche per altre faccende.

    Tese la mano in una direzione vaga alla sua destra. Le dita affondarono come tizzoni ardenti nella cera, sfaldando la nuda aria. Il margine della ferita nello spazio-tempo era agitato e continuava a contrarsi come per richiudersi il prima possibile. Un colpo secco, un rumore che rimbombò in maniera strana. Ritrasse il braccio estraendolo dal varco che si sigillò immediatamente. Stringeva un singolo cristallo affilato di un nero quasi opaco, lungo pochi centimetri. Lo lanciò verso il suo interlocutore, pur sapendo che questi non dovesse aver bisogno di vederlo da vicino per rendersi conto di cosa fosse.
    Ci ho messo molto tempo per capire come lavorarlo tramite gli stessi strumenti con cui evolviamo le Kintaral, ma i miei risultati in tal senso sono piuttosto artigianali e decisamente superficiali. E ci ho messo ancora di più per capire come stabilizzarlo e sfruttarlo per immagazzinare e trasmettere senza corromperli soltanto i dati che volevo trasmettesse... e nient'altro.
    Decise di non rivelare proprio tutto, di non parlare della creatura nata dall'accumulo di energia mentale in un nucleo di Orium che era stato il fulcro dei suoi studi.
    Fortunatamente ho accesso a scorte notevoli. Sicuramente la tua scienza può facilitare immensamente la produzione degli artefatti che mi servono per completare il progetto che hai intravisto su Death Queen Island. Quando ti sarai... ripreso - i suoi occhi scivolarono verso le gambe meccaniche - ti mostrerò nel dettaglio cosa intendo.

    A proposito - aggiunse indicando proprio le parti danneggiate, non sapendosi trattenere - quelle protesi erano poco più che un esperimento nato dal pressapochismo di Alchimisti che non sono più tra noi. Posso liberarti da quegli artifici anche ora, se lo desideri.



    narrato - parlato - pensato - °telepatia°
    status fisico » Perfetto
    status mentale » Perfetto
    status cloth » Perfetto, indossata

    riassunto azioni » -
    lawrence s. conley | energia nera | black gemini {vii}
    abilità »

    Necronomicon - la Chiave
    Esiste un disegno alla base di ogni cosa. L'Alchimista Supremo dei Gemelli ha compreso come incidere la propria volontà nei meccanismi di regolazione del Macro Cosmo tramite una complessa quanto meravigliosa Geometria.
    Tale Geometria è una forma d'arte che richiede una perfetta comprensione della Realtà e racchiude la capacità di alterarla nei modi più vari.
    I sigilli che governano questo potere possono essere disegnati in due o tre dimensioni, estendersi per tutta l'area d'influenza del sigillatore oppure in un singolo punto a seconda delle necessità. Possono addirittura assumere la foggia di grezze armi in grado di provocare danni da impatto, per quanto non raggiungano l'efficacia di costrutti solidi a causa della mancanza di massa.
    La pienezza del Sesto Senso consente di spostare i sigilli a proprio piacimento, controllandone direttamente la posizione anche dopo averli lanciati.
    Anche il più semplice dei sigilli possiede la facoltà di assorbire e immagazzinare nella sua struttura una certa quantità di Cosmo:
    per scioglierli o spezzarli con la forza è necessario un notevole dispendio energetico, rendendoli comparabile in resistenza a un costrutto con Durezza Straordinaria.
    La Geometria nella sua concezione basilare può agire sullo stesso utilizzatore o sui suoi alleati per facilitare lo scorrere del cosmo riducendo lo stress fisico e la fatica necessaria a richiamarne quantità elevate, per quanto non raggiunga il livello di Cosmo Straordinario.
    In modo simile, ma opposto, se applicata al nemico essa può rendere più difficoltoso bruciare il cosmo e ostacolare i movimenti. Un individuo sprovvisto di cosmo potrebbe essere addirittura condotto a una stasi perpetua.
    Non è necessaria la concentrazione né la coscienza del sigillatore affinché la Geometria abbia effetto, permettendo ai diversi effetti di accumularsi. Si può scegliere di creare una particolare configurazione di sigilli e concretizzarli sul terreno di scontro senza però attivarli immediatamente, creando interessanti combinazioni a livello tattico.
    Inoltre essi sono potenzialmente eterni se indisturbati e possono permanere anche oltre la morte del loro creatore, qualora le condizioni lo permettano. [Sigilli]

    Necronomicon - la Porta
    Il libro nero racchiude infinite nozioni a proposito delle creature che popolano il Multiverso fallimentare. Alcune di esse hanno vissuto nascoste da qualunque altro sguardo per eoni, altre erano temute e venerate come divinità da interi sistemi planetari. Occupando una dimensione normalmente preclusa all'uomo, i Grandi Esseri possono essere conosciuti e concepiti solo in parte.
    Il primo Black Gemini non ha perso troppo tempo descrivendo questi esseri, preferendo concentrarsi sulle caratteristiche peculiari, uniche e soprattutto utili. Egli non si è limitato a studiarli, bensì ha deciso di spingersi ancora oltre, trovando il modo di soggiogarne la volontà e limitarne il potere, per potersene servire a suo piacimento.
    Attraverso lo studio del Necronomicon vengono rivelati i segreti utili a richiamare in combattimento una forma fisica opportunamente vincolata di questi esseri, ben lontana dalla grandiosità del loro potere originale, ma estremamente più stabile e controllabile, nonché relativamente meno nociva per l’integrità dimensionale.

    I Sigilli di Neshaals sono formule uniche nel loro genere, con le quali l'Alchimista Supremo è in grado di assoggettare gli Orrori Cosmici e piegarne la volontà ai propri scopi. Questi sigilli blasfemi fungono da ancora, assottigliando il Velo e permettendo all'energia del Chaos di scorrere molto più facilmente. Distruggerli non ha alcun effetto sulla presenza degli Orrori. Se invece permangono attivi sul campo di gioco, le creature legate a essi potranno essere riportate sul terreno di scontro molto più facilmente in caso di distruzione, come se nell'atto di evocarle l'Alchimista possedesse Cosmo Straordinario.
    Inoltre, se il padrone del Necronomicon decidesse di rinunciare a tale vantaggio strategico, potrebbe spezzare volontariamente il Sigillo di Neshaals per liberare un'immensa quantità di energia, per poi incanalarla in una sua tecnica che agisca sulle dimensioni o sulla mente come se lanciata a livello Straordinario.
    Tale vantaggio rischia però di essere incredibilmente dannoso sia per l'Alchimista, sia per la Realtà stessa. Una concentrazione tale di potere caotico rischierebbe di infrangere quella sezione di Multiverso ed è quindi troppo pericoloso scatenarla per più di una volta.
    La forma fisica dei Grandi Antichi è composta essa stessa da Sigilli e ne condivide le caratteristiche principali. Il potere delle creature, per via delle Leggi che regolano la Realtà, sarà solo una pallida imitazione di quello originale, limitandosi a simulare in maniera grezza le abilità che derivano dal controllo del Cosmo. Ciascun essere ha caratteristiche diverse e la sua natura consente alle formule di concretizzare due diversi poteri , che possono essere amalgamati con quelli dell'Alchimista. [Evocazioni + Bonus a Energia Nera]

    Incubi Lucidi
    Colui che riuscisse a far propri i segreti del Necronomicon, sarebbe in grado di ampliare il potere della propria mente, divenendo in grado di utilizzarla come un’arma vera e propria. Tale capacità consente di proiettare immagini, idee, stimoli e sensazioni direttamente nel cervello di un soggetto, modificando in modo realistico la sua percezione della realtà.
    Non si tratta di rendere una mosca simile a un dragone o una palude a un campo di fiori. No. Al contrario, è la possibilità di ingannare il pensiero del nemico rendendo assolutamente reali -all'interno della sua mente- le più svariate e terribili minacce.
    Il sistema nervoso è sottoposto a uno stress tale da subire profondi fenomeni di shock, che possono esitare in veri e propri danni neurologici.
    Il progressivo accumularsi dei danni mentali va oltre al semplice dolore: per la vittima diventerà sempre più difficile gestire gli stimoli sensoriali, sia a causa del sovraccarico nervoso, sia per colpa delle modifiche forzate imposte dall'Alchimista. Inizialmente insorgerà una confusione generalizzata, che potrebbe esitare in una vera e propria difficoltà a pensare in maniera logica e sensata, a creare strategie e infine ad articolare i propri movimenti con precisione.
    Se la mente del Cavaliere Nero dovesse soverchiare quella del soggetto, potrebbe condurlo alla morte cerebrale (onlyGDR). [Illusioni Mentali]

    Negazione del Quinto Postulato
    Midirash significa fendere i veli che sono la struttura delle dimensioni note e ignote, creando lacerazioni, aprendo portali e vie attraverso questi luoghi, collegando due punti anche lontanissimi tra loro. Per un uomo, un combattente, un tale potere concede infinite possibilità: il tessuto stesso della realtà diviene malleabile e può essere manipolato in molti modi diversi, rendendolo più o meno denso, instabile o torcendolo. Le vere e proprie aperture, i portali che vengono creati, possono assorbire certi quantitativi di potenza prima di collassare ed è possibile sfruttarle per veicolare anche la propria offesa, oppure, banalmente, per spostarsi.

    L’atto di rivelazione, mediato da un potente Cosmo, permette di piegare la struttura dimensionale in maniera più evidente, provocando spostamenti di massa, tremende deformazioni e scompensi di pressione assimilabili per potenza al concetto di "telecinesi", malgrado il controllo sia più impreciso. Muovendo sé stessi nello spazio -oppure lo spazio in relazione a sé- si possono provocare spostamenti paragonabili alla levitazione e al volo. Controllare le dimensioni permette inoltre di agire sull'offensiva avversaria incanalandola in un sistema di portali per poi rivolgerla verso l'origine.
    L'efficacia di una simile difesa dipende dalla forza dell'Alchimista: se egli è più debole del suo nemico, i portali assorbiranno una parte dell'attacco (come in una normale difesa) e ne rifletteranno solo una frazione; a pari livello l'attacco potrà essere riflesso per la maggior parte; in caso di superiorità cosmica, invece, l'attacco può essere riflesso nella sua totalità.
    Il padrone del Necronomicon può manipolare la normale natura dei confini dimensionali, trasferendo lo scontro nel suo dominio.[Dimensioni]

    tecniche »

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