Il seme del male

IL SEME DEL MALEVenser → Alraune
PROLOGO

Ti svegli. O quantomeno, la tua coscienza flette le proprie propaggini verso l'esterno, incamerando gli stimoli che la circondano. Senti che Madre è vicina, ma questo è normale: lei è sempre con te. E' sempre con le tue sorelle, ovunque voi siate. Se ti sforzi, riesci a percepire le più vicine, a qualche pianeta di distanza dove Madre ha deciso di seminarle.
Sei ancora giovane per comunicare con loro, ma confidi che un giorno sarai capace di annetterti alla rete che vi connette anche a galassie di distanza. Quelle dove l'Esploratore vi porta dopo aver concordato con Madre, a chi è degno di ricevervi.

Ti hanno installato qui da poco, ma la tua sola presenza basta a renderli felici. Sono creature semplici, così semplici che basta un tuo pensiero per donare loro ciò che desiderano ogni volta: se hanno fame, generi qualcosa che possa crescere in questo pianeta arido e terribile, se hanno sete distilli acqua pura e dolce. E' così facile e quasi le loro reazioni ti spaventano. Sei stata redarguita da Madre perché quando hanno cominciato ad essudare acqua dal loro apparato visivo quando hai generato acqua per la prima volta, ti sei ritratta in te stessa dalla paura.
E' passato un po' di tempo, ma ormai ti sei quasi abituata anche a queste strane dimostrazioni di affetto.

Uno di loro ti viene a trovare spesso. Sai che è di sesso maschile, ed è giovane. Forse, se le vostre età fossero vagamente paragonabili, sareste quasi considerabili coetanei, ma tu sei stata generata da Madre e lui per lo strano sistema di questo pianeta.
E' lì come ogni volta che ti desti dal tuo riposo. Ha le mani posate sulla barriera di energia che vi separa, la pelle tinta dalla luce verde che emana la tua vasca di fitonutrienti.

E ti sorride, come ogni giorno.

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