And i men i amarth hain barthannen

Role Chernobog - Amaterasu

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  1. Lyga
     
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    and i men i amarth hain barthannen

    - Post IV -


    Il porto e i campi sono neri; dopo il giorno beffardo
    la consolante notte viene intrisa di lacrime
    e permeando di dolcezza la nebbia dispersa
    i fuochi del desiderio di te si accendono nel mio cuore
    .

    Chi meglio di Proust per poter definire quello che provava adesso? In quel preciso, eterno, perfetto, cristallizzato momento?
    L'amore era un concetto e un sentimento ben diverso per un Araldo, sopratutto per loro due. Fine ed Inizio. L'uno opposto all'altra, l'una complementare dell'altro. L'amore era ben diverso, era qualcosa di più sottile, di più carnale, spirituale anche. Unione. Ma ad un livello così profondo da poter quasi mozzare il fiato.
    Chernobog e Amaterasu danzavano su melodie diseguali eppure perfette in un armonia che creavano solo loro due; impossibile poterla udire per altri se non per loro due. Perdersi nella Fine trovarsi nell'Inizio. L'uno fluiva nell'altra in una maniera così perfetta che non vi poteva essere nient'altro se non Amaterasu e Chernobog. L'Inizio, quando aprì i suoi occhi, fu proprio guardando gli occhi della Fine, che si specchiavano nei suoi potendo vedere il suo stesso riflesso in quegli arcobaleni dell'Imperatrice.
    La danza sfrenata contro il lento e gelido passo del Re Nero. Si lasciò andare al freddo e alle tenebre di Chernobog, lasciandosi cadere nel Nero, ma non per spegnersi ma per brillare ancora più intensamente. La Luce dell'Inizio faceva allungare le Tenebre della Fine, in un abbraccio dai colori intensi e luminescenti.
    Tra di loro piccoli astri luminosi si avvicinarono ai bordi dell'immensa piattaforma su cui si trovavano, micro stelle che vibravano e amplificavano i poteri degli Araldi. Inizio e Fine, Vita e Morte, che in qualsiasi modo sarebbero stati legati. L'immagine perfetta, la descrizione che più era giusta per due come loro.

    Lo voleva. Restare così, attorniato da stelle così piccole che rispendevano tra le iridi di Chernobog, mentre le Tenebre si fondevano con la sua Luce, danzando senza che l'una potesse essere senza l'altro.
    Amare era questo per Amaterasu? Esistere non per l'altro ma grazie all'altro? Non aveva mai dato importanza alla parola amare, tranne una volta, troppo tempo fa ma anche allora aveva amato diversamente.
    Chernobog lo amava? Chernobog era se stesso. In una indefinita esistenza, così lunga da sembrargli eterna, la costante nel suo peregrinare fu sempre Chernobog. Aprire i suoi occhi e trovare i suoi accanto, combattere sentendo le tenebre e la Fine avvolgerlo, freddo e ghiaccio a lambire il caldo del suo fuoco e la danza sfrenata degli elementi però completarlo del tutto.
    Chernobog completava Amaterasu perché dove c'era l'uno anche l'altra sarebbe arrivata.


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    Tra le mani di Chernobog una tavolozza di colori che ancora dovevano essere, che ancora erano e che forse mai sarebbero stati. Tra le mani della Fine il tempo cancellava tutto come le onde le i costruzioni dei bambini sulla sabbia spianata. Dimenticando le parole tanto precise quanto vaghe
    dietro le quali entrambi sentivano l’infinito.

    Danzavano entrambi tra le stelle, danzavano sulla musica dell'universo. Poi quella della vita che vorticava nella Creazione. Danzando le loro anime vibravano con essa e per essa, il loro corpo unito in un tutt'uno come fu nel pensiero di G.E.A stessa.
    Danzavano con i loro ritmi che, mescolandosi, fecero vibrare i loro paradigmi e loro stessi e tra le mani di Chernobog una magatana.
    Il tempo cancellava tutto ma non poteva spegnere gli occhi d’opale o che fossero d'arcobaleno screziati di nero dalla notte più oscura. Avrebbero continuato a bruciare d’un fuoco triste o lieto che li avrebbe accompagnati fino alla fine e ad un nuovo inizio.
    E come il mare mutevole e dolce si perdevano verso l’anima nascosta nei loro occhi.
    Come in quelle sere marine, particolari, dove l’ignoto sospinge.


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    «Ti amo. Fai tua la mia anima e il mio sogno.»



    Ma quel ti amo era molto diverso detto da chi non aveva mai passato ma solo il presente. Di chi non si legava mai a nulla perchè non era nella propria natura pensare a quello che è stato. Non era un ti amo melenso, terreno, maledettamente umano, era qualcosa di così profondo e intimo da essere radicato nell'atto della Creazione e del pensiero che generò Chernobog e Amaterasu.


    SYlzjMo
    narrato parlato "pensato" Parlato Altrui

    Amaterasu Viola Amaterasu O Mi Kami {VII}

    STATUS FISICO: //
    STATUS PSICHICO: //
    STATUS CLOTH: Integra;

    RIASSUNTO AZIONI:

    ABILITÀ:

    La Vita è Carne e Anima

    «Lei ci crede a questo? A un fuoco inestinguibile che ti divora eternamente»

    La vita è sia carne che spirito. dall'unione di questi elementi che il fuoco arde in essi e in essi può continuare ad essere.
    è un fuoco.
    Amaterasu modella questo fuoco. Non solo la carne e gli elementi fisici ma soprattutto quelli spirituali infondendovi la fiamma primordiale.
    Grazie alla fiamma primigenia, può interagire con spiriti incarnati e disincarnati, muovere la propria e altrui anima verso Dimensioni Spettrali e Spirituali ed anche il corpo, sia il suo che di altri.
    Ma non solo può formare la vita, crearla per compiacere il disegno di G.E.A ma anche sfruttarla per attaccare. Perché il male ha innumerevoli forme. Trova sempre un modo per sgusciare, non visto, tra le pieghe della realtà.
    Ecco perché, prima la Salamandra e ora Amaterasu, hanno il compito di poter osservare i vari mondi e tagliare il Velo di menzogne e orrori che il Male genera per i suoi loschi scopi.
    In termini pratici può usare tale energia per colpire direttamente altra energia spirituale o anime.
    Può modellarla per creare sfere o globi. Difese o raggi qualsiasi cosa per fermare le Tenebre e le oscenità che le abitano.
    Per farli provare tutto il dolore necessario, per abbattere tutta la loro determinazione, per estinguere e divorare il loro fuoco ed estirparlo dalla realtà come il veleno da una ferita infetta.
    Egli è inoltre in grado [dall'energia blu] di staccare la propria anima dal corpo ed operare tramite una proiezione astrale che potrebbe essere utile sia in combattimento - nonostante la pericolosità che derivi da essa - sia per scopi non bellicosi. Allo stesso modo, tramite il suo potere l'Araldo dell'Inizio, può accedere (da solo o con altri) ai mondi di mezzo alla dimensione materiale, come la Dimensione Spirituale e la Dimensione Spettrale, dove l'energia spirituale si manifesta in forma fisica.


    ❖ ⟡ :: Abilità Spirito ⟡ ❖



    La Vita è Straordinaria

    «La cosa più bella che possa capitare a un essere umano, è di scoprire il fuoco sacro, il fuoco della sua anima.
    E di fare in modo che la vita intera sia l’espressione di questa anima»

    La vita è un impeto di gioia, di rabbia, di violenza, di amore, di dolore, di malinconia. la vita cos'è se non un qualcosa che brilla più del sole e delle altre stelle? Cos'è se non un universo?
    Unica. è un privilegio vivere. Harlan lo sapeva molto bene. Lo aveva sempre saputo perché per capirlo la vita ti deve sfuggire di mano, come granelli di sabbia. Perché è preziosa. Perché inestinguibile. Luminosa.
    Vivere significava avere il coraggio anche di prendere il dolore e di accettare i propri sbagli, perché vivere era anche questo. Non era una strada dritta e uguale per tutti, ma infinita. Infinita come le strade che potevamo prendere, come le mani di chi potevamo incontrare, come gli amori che ci avrebbero accompagnati e le cicatrici che potevamo farci cadendo su questa strada magnifica.
    Harlan lo aveva capito mentre combatteva il suo tumore.
    Perché aveva preteso che la vita doveva avere un senso già imposto da Dio, ma la vita non aveva un senso imposto da chissà quale mano.
    Aveva il senso che noi stessi eravamo disposti ad attribuirle. E per esso si doveva combattere. E con esso avrebbe dato al pugno una forza senza eguali.
    E Harlan questo senso straordinario ancora oggi non l'ha perso; Amaterasu lo custodisce gelosamente e con tale forza combatte i suoi nemici.
    E, sfruttando tutto il potere di questa vita, può infondere ai suoi attacchi e alle sue difese una forza mai vista prima.
    Una forza che è La potenza della Vita Stessa.


    ❖ ⟡ :: Abilità Cosmo Straordinario. ⟡ ❖




    Kusanagi No Tsurugi
    «Se nel tuo viaggio dovessi incontrare Dio, lo trapasserai.»

    La Falciatrice d'erba.
    Ama no Murakumo. La Spada del Paradiso.
    L'arma che da sempre accompagna Amaterasu nella sua lotta contro l'Abisso e il Terrore. La spada che falcia i nemici come se fossero giunchi.
    La spada lucente che taglia il Buio.
    Una spada che è leggendaria come la mano di chi la impugna. perché non vi è mano senza quell'elsa.
    Non vi è la risata sprezzante di Amaterasu senza il ronzio acuto di Kusanagi.
    Non vi è la forza dirompente dell'araldo dell'Inizio senza il tocco ferale e mortifero della spada che nacque da Orochi, il Drago ad 8 teste.
    Così come Harlan e Astolfo era un tutt'uno - fuoco e veleno per G.E.A - così Kusanagi e Amaterasu sono essenza e significante l'una dell'altra.

    Il valore di Amaterasu lo si misura dal filo della sua spada.
    Che non è solo un arma. é molto di più: compagna, sorella, incarna il valore e la volontà di Amaterasu. Non un arma semplicemente...Amaterasu che si è fatta spada e arma per G.E.A.
    Non una katana ma una spada. Dalla lama lunga 90 cm, con l'elsa finemente decorata a ricordare un drago; la sua forma ricorderebbe un calamo, dall'acciaio lucente e bianco che sembra aver catturato i raggi del sole.
    Sul filo interno vi sono 8 anelli a ricordare Yamata no Orochi, il drago a 8 teste da cui, la leggenda dice, fosse nata tale spada.
    Ogni volta che si muove un ronzio particolare sembra invadere l'aria, come suono di tempesta e di guerra.
    Come vento che soffia tra gli steli d'erba.
    Delicata come il tocco dell'erba, ferale come il Drago da cui è nata, leggendaria come chi la impugna.
    Si dice che il suo filo sia indistruttibile[Stesso grado e resistenza della cloth] e che possa tagliare sia l'anima che il corpo.
    Sulla lama vi sono incise queste parole:
    Come rugiada al cespite Dell'erba inaridita, Fresca negli arsi calami Fa rifluir la vita

    ❖ ⟡ :: Abilità Arma ⟡ ❖






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