And i men i amarth hain barthannen

Role Chernobog - Amaterasu

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  1. D o r c a s
     
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    Eletti di Gea
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    You're rigging the game. You're part of the system. It shows in the way. That you never listen when I speak. I'm not gonna wait. I've made my decision.



    L'unica cosa che posso dirti è che mi fido di te ma... non riesco in nessun modo a fidarmi di chi venera i Titani.

    Sospirò, era la prima volta che lo diceva chiaramente ad Amaterasu. Non era mai stato un mistero per nessuno il fatto che Chernobog non si fidasse di nessuno, lo aveva sempre espresso nel corso dei millenni e molte volte in questo piano temporale. Lo aveva sputato anche in faccia ad Oceano a Kiev e quello che aveva guadagnato era stupore e indignazione da parte di Dennis e dello stesso titano. Come se fosse così fuori dal mondo pensare di non piegarsi ai desideri - perché all'epoca si trattava di quello - di altri figli di G.E.A. Gli Araldi erano nati dopo, sicuramente vero, ma non per questo dovevano essere trattati come piccole creature. Detestava il fatto che ogni sua azione e mossa dovesse essere contraddetta e contestata, ridotta a semplice ira quando di fatto, poi, erano i primi ad aver bisogno di loro. L'Australia ne era un esempio, Nurgle era lì e di conseguenza lo era Chernobog. Non poteva mettersi da parte perché avrebbe significato la fine della sua incarnazione. Il Nero era ligio ai suoi doveri e ruoli, meno lo erano gli altri. Se Amaterasu era convinta di poter aiutare e allearsi con gli umani e le altre caste solo perché credeva in un disegno più grande e unito, la Fine non poteva che prenderne atto. Diverso invece era il rapporto con gli altri risvegliati.

    Sarò sempre pronta però a combattere per la Realtà e la Creazione, e questo lo sai benissimo.

    Doveva ammettere che gli unici che gli avevano fatto "una buona impressione" erano stati quei piccoli e tecnologici umani nel Pacifico. Aveva incontrato l'Alchimista dei Gemelli Neri e sapeva che quello che avevano stretto era un rapporto di lavoro - come piaceva chiamarlo al Nero - più che soddisfacente: avrebbe supportato la protezione del Velo che offriva il cavaliere e in più, avrebbe avuto il suo tornaconto... Avrebbe personalmente preso la vita dell'alchimista se quest'ultimo avesse fallito nel suo ruolo.

    Si allontanò di un passo per poter guardare Amaterasu negli occhi prima di agganciare il suo sguardo nell'altro. I divertimenti della sorella gli importavano relativamente poco ma c'era quella sensazione strisciante che afferrava le viscere e stringeva, non accettava che potesse esserci qualcun altro a tenergli le mani. Metaforicamente e non.

    Perché, non posso domandare?

    Fu colta di sorpresa dall'abbraccio forte dell'Inizio. Cercò di allontanarsi ma la stretta era salda e - in fondo - non voleva poi che la lasciasse tanto presto. Abbandonò ogni proposito di divincolarsi e rispose all'abbraccio facendo salire le braccia lungo la schiena e fermandosi, aggrappandosi, alle sue spalle.

    Che stupidaggini vai chiedendo, lo sai benissimo che lo sono.

    Pronunciò la frase a bassa voce a fior di labbra, sfiorando appena il naso con il suo. L'odore e il calore di Amaterasu si scontravano con la fredda emazione di Chernobog. Aveva capito da molto tempo che per quanto potesse provarci, non avrebbe mai tolto il gelo dal suo corpo perché le tenebre che custodiva e manipolava la rendevano tale; non le dispiaceva però, era parte di sè e questo era qualcosa di molto più meraviglioso e importante di un corpo tiepido. Gli posò un bacio quasi timido per poi avvicinarsi al suo orecchio.

    Mi avevi promesso amore tempo fa, perde di significato se lo distribuisci a qualcuno che non sono io.

    Un guizzo rapido della lingua e le anime dell'Oltremondo avevano ripreso a turbinare e concentrarsi tutte attorno ai due, attirati dal cosmo del loro signore e dalla presenza così appetitosa - per un defunto - dell'Inizio. Piccoli astri luminosi si avvicinavano ai bordi dell'immensa piattaforma su cui si trovavano, micro stelle che vibravano e amplificavano i poteri degli Araldi. Inizio e Fine, Vita e Morte, che in qualsiasi modo sarebbero stati legati.




    narrato ¤ parlato ¤ pensato ¤ °telepatia°
    NOME ¤ Chernabog - Audatia
    CASTA ¤ Araldi di G.E.A
    ENERGIA ¤ Viola
    DARIAN ¤ Chernobog [VII]

    FISICAMENTE ¤
    MENTALMENTE ¤
    STATUS DARIAN ¤

    RIASSUNTO AZIONI ¤ certo che è gelosa plis.


    ABILITÀ ¤

    Le Tenebre
    «Gli Slavi, dicono, hanno un'usanza particolare: durante le feste, passano un calice tra di loro radunati in cerchio, non al fine di pregare, ma piuttosto per maledire nel nome degli dei, buoni e cattivi, per ogni buon affare pregando un dio buono, e per ogni cattivo affare maledendo un dio maligno. Questo dio del dolore nel loro linguaggio è chiamato Zherneboh, il che sta a significare dio nero.» Chernobog è l'incarnazione di tutto ciò che è oscuro, malevolo e terribile. Attraverso il Nero egli esercita il suo potere, facendo assumere svariate consistenze e stati fisici alle stesse, plasmandole in più di una forma.
    A seconda della sua volontà, ciò che per gli altri è semplicemente buio, può divenire la più terrificante e letale delle armi. L'ombra può manifestarsi in diversi stati fisici. Che sia una nube di fumo nero, una pozza di catrame o una spada di perfetta e oscura robustezza, sull'ombra non si riflette la luce, tutt'altro. L'ombra spegne la luce, e il Dio Nero è in grado di oscurare completamente la zona che rientra sotto il suo dominio. Nel suo buio, egli vede e può estendere i suoi sensi. Lo stesso non può dirsi per il suo avversario. Persino la luminosità intrinseca dei cosmi altrui non permetterà di vedere più in la di qualche metro. Anche le ombre degli avversari possono essere rivoltate contro di loro, creando di fatto dei collegamenti molto più rapidi, essendo in grado di manipolare l'oscurità presente in campo. Il tocco del Nero inoltre provocherà un dolore fisico superiore a qualsiasi altro attacco dello stesso tipo, la più piccola ferita causata dagli attacchi sferrati con questo elemento è capace di scatenare un dolore inconcepibile.


    Spiriti Vendicatori - Fabbro Spettrale
    Una delle abilità del Dio Nero è la possibilità di evocare le anime di quelle creature e degli Eletti periti in battaglia durante il corso dei secoli, che hanno lottato e sono cadute per difendere la Madre. La volontà dell'Araldo è tale da riuscire a guidare gli spiriti di ninfe, satiri, fauni, fate e creature del piccolo popolo, unendoli sotto l'unico vessillo nero della vendetta e del terrore non badando ai mezzi utilizzati ma al fine ultimo che attraverso di essi possa raggiungere. I danni inflitti da queste creature di puro spirito dilanierebbero l’anima di coloro che Chernobog colpirebbe, ricordando loro che non esiste la mera soddisfazione materiale ma anche la coesistenza con l’anima del creato e l'equilibrio dello stesso. Le stesse anime cadute potranno anche difendere Chernobog, facendogli scudo nel caso incontrasse combattenti versati nelle medesime arti. Chernobog inoltre, disponendo dell'abilità spirituale, è in grado di percepire la natura di chi si trova dinnanzi a lui insieme alle esperienze spirituali che lo stesso ha provato sulla sua pelle, riuscendo a percepire la tipologia di esperienza che ha affrontato. Unendo inoltre la sua abilità nel creare illusioni, è inoltre in grado di ricostruire la natura completa di un individuo partendo da una delle due percezioni.

    La specializzazione di Fabbro Spettrale, inoltre, permette di elaborare tecniche in grado di dar forma tangibile all'energia spirituale e agli spettri controllati. Chi viene toccato fisicamente da queste tecniche, oltre ai normali danni spirituali, riceverà danni fisici e verrà privato dell'energia vitale fin tanto che il contatto con tali costrutti permarrà. Questi spettri resi tangibili possono essere respinti fisicamente, anche bloccati, ma non danneggiati. Solo chi dispone dell'abilità Spirito o di poteri similari può sperare di infliggere loro danno e distruggerli. Con la sua specializzazione, il Nero, può creare sia armi spirituali e tangibili - come sopra specificato - ma anche creare dei costrutti semoventi e indipendenti con una basilare volontà, rendendoli in grado di essere autonomi sul campo di battaglia in cui si trovano. Di conseguenza maggiore sarà la consapevolezza cosmica del Dio Nero, maggiore saranno le dimensioni (infinitamente grandi o infinitamente piccole) e il numero delle anime che egli riuscirà a portare in campo.
    Egli è inoltre in grado (dall'energia blu) di staccare la propria anima dal corpo ed operare tramite una proiezione astrale che potrebbe essere utile sia in combattimento - nonostante la pericolosità che derivi da essa - sia per scopi non bellicosi. Allo stesso modo, tramite il suo potere Il Nero, può accedere (da solo o con altri) ai mondi di mezzo alla dimensione materiale, come la Dimensione Spirituale e la Dimensione Spettrale, dove l'energia spirituale si manifesta in forma fisica.


    Illusioni Mentali
    I poteri di Chernobog, sebbene siano volti a difendere la Madre Terra, sono nati dalla paura: delle tenebre, del buio, dell’ignoto. L’uomo teme massimamente ciò che non riesce a vedere, e spesso fa bene, perché nell'oscurità si celano orrori che sconvolgerebbero gli intelletti più allenati. Il Nero sfrutta le tenebre del suo cosmo per suggerire, far intravedere, o talvolta imporre queste aberrazioni, sfruttando la paura primordiale dell’uomo per tutto ciò che è oscuro. L'influenza di Chernobog si fa sentire non cambiando realmente il paesaggio, ma colpendo la mente stessa dell’avversario, facendole credere cose non vere, inducendo stati d’ansia, paura, dubbi, stati d’animo, dolore, e anche piacere smodato ed euforia. Queste alterazioni saranno veicolate dal tocco delle tenebre o accompagneranno gli spiriti, resi così più forti, ma potranno anche essere instillate da colpi puramente spirituali, che avranno effetto solo se colpiranno effettivamente l’avversario. Le illusioni potranno essere evitate da chi possiede simili abilità o da nemici molto superiori, talvolta anche avversari in parità di energia o inferiori potranno liberarsene a costo di grandi sforzi di volontà, che però andrebbe a ripercuotere il loro equilibrio psicofisico.


    Le Malattie {Apoteosi
    Niente e nessuno può esimersi dalla fine, per quanto a lungo possa resistere il ciclo di concluderà sempre. Il dominio di Chernobog sono le tenebre e gli incubi, l'Oscuro tra i Cinque. Egli detiene il potere di porre fine alle forme di vita attraverso la forza degli Spiriti del Decadimento. Servendosi delle sue abilità e avendo accesso alla Rete del Nero, è capace di scatenare gli aspetti più crudi e letali della Natura stessa. Un Veleno straordinariamente efficace nell'attaccare e far provare all'avversario la sensazione della Morte in Vita (e della morte stessa in taluni casi - only gdr) utilizzando quindi ogni aspetto del suo Paradigma. Ogni cosa è destinata a morire per poter dare il via alla creazione, in un ciclo continuo e perenne di nascita e morte. La differenza di potenza cosmica tra Chernobog e il suo avversario, in ogni caso, svolge un ruolo fondamentale nella diffusione del suo veleno.


    Telepatia
    Come gran parte dei cavalieri di un certo livello, proiettando il suo cosmo all'esterno può di comunicare telepaticamente con le persone che la circondano.


    TECNICHE ¤



    oCWCKYg
    It must be that old evil spirit. So deep down in your ground. You may bury my body down by the highway side. You may bury my body down by the highway side.
     
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