And i men i amarth hain barthannen

Role Chernobog - Amaterasu

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  1. D o r c a s
     
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    You're rigging the game. You're part of the system. It shows in the way. That you never listen when I speak. I'm not gonna wait. I've made my decision.



    Perché non ti sei fatto guarire? Ti ostini sempre ad andare in giro come se non avessimo i mezzi per ricucirci alla perfezione ogni volta.

    Lo disse mormorando mentre tastava la benda ruvida e fresca sull'occhio di Amaterasu. Era stata cambiata da poco perché odorava ancora di disinfettate, ma come disse a sua sorella, non capiva genuinamente perché si ostinasse ad andare in giro in quel modo. Ad Agartha la tecnologia medica era un vanto, le polle rigenerative erano sotto il dominio indiscusso della Corte Verde e funzionavano alla perfezione. Il lato positivo era che il contatto con il Lifestream diventava più assoluto una volta entrato all'interno quelle sacche, il meccanismo le era difficile da spiegare a parole ma una volta immerso in quel liquido, tutto diventava chiaro. L'essenza di ogni creatura di G.E.A si incrociava tra loro, fluendo e lasciando che tutti facessero parte del sistema. Quando Amaterasu lasciò il suo dito, Chernobog riportò la sua attenzione a ciò che stava dicendo sua sorella e cominciò a seguirlo nella sua passeggiata.

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    Le Terre Soffici facevano da sfondo ai loro passi, i paesaggi si alternavano lentamente mentre i due Araldi discutevano mano nella mano. Amaterasu danzava impercettibilmente mentre camminava e Chernobog si limitava a seguirla a passo deciso, gli occhi di entrambi si incrociavano spesso e dicevano molto più di quanto un intero discorso potesse fare.

    Voglio sapere di più sul loro sistema YGGDRASILL, la forza della tua Lama e dell'Inizio ha dato una copertura in più, ma mi rendo conto però che stiamo affrontando un problema immenso.

    Se il Gran Sacerdote combatte e resiste, così come il Celebrante, non dovrebbe essere un tuo debito. Atene e Asgard, così come ogni roccaforte umana e non, dovrebbe avere come unico obiettivo il fronte comune per riuscire a scardinare il problema.


    E di sicuro, dovrebbero essere tutti in debito con noi.

    Quest'ultima frase la pensò ma non la disse, non voleva iniziare una diatriba su quel modo di vedere la situazione. Chernobog era molto più distante dei suoi fratelli dalle relazioni umane, certo ne aveva alcune e aveva stretto degli accordi ben precisi con l'Alchimista Nero dei Gemelli, ma erano accordi che, se non avessero rispettato i termini, sarebbero saltati senza colpo ferire. La Fine non stringeva alleanze a meno che non lo ritenesse estremamente necessario.

    E per cos'altro saremmo stati creati? Guerra e dolore, sangue ed ossa rotte. Siamo quello che siamo e sappiamo benissimo che ognuno di noi andrà fino in fondo per proteggere l'opera Madre.

    Lasciò la mano di Amaterasu quando arrivarono alle porte dell'Oltremondo, non era effettivamente un altro mondo ma le piaceva definirlo in quel modo. Una piazza aperta su un orizzonte infinito, un mare di stelle che placide fluttuavano e prendevano forma quando qualcuno veniva a piangerle. Le anime dei figli di G.E.A si trasformavano per confortare chi rimaneva, dopo Sacramento i funerali di Agartha erano stati immensi, tutti gli Araldi avevano presenziato e dato l'ultimo saluto a coloro i quali il tocco della Madre non era riuscita a risvegliare. Molti, fin troppi, soldati del Rosso erano caduti - in modo stupido e avventato secondo il parere del Nero - e avevano lasciato famiglie e clan deserti, sacrificati sotto la volontà imperfetta di Pan. Dei Quattro, Chernobog era l'Araldo che andava più spesso in quel luogo, legato com'era al Paradigma della Fine. Erano diventati, poi, molti i viventi che avevano iniziato un pellegrinaggio verso il Tempio Nero solo per chiedere un conforto che, tristemente, non poteva fornirgli. Chi serviva le Armate del Nero, rinunziava a qualsiasi legame, abbandonando il riflesso di ciò che era stato in vita per poter concedersi al meglio alla causa del loro nuovo Re.

    Non so se sei mai stato qui dopo Sacramento e i Funerali...

    L'elemo della darian si ritirò ancora di più fino a scomparire, risucchiato nell'ombra, lasciando libera l'intera testa, così come spari l'intera armatura. I capelli chiarissimi lasciati liberi sulle spalle, ormai lunghi abbastanza da coprire buona parte della schiena, scivolarono lentamente creando un'onda morbida a contrasto con l'abbigliamento completamente nero - ovviamente - che indossava.

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    Io ci vengo molto spesso. Non è facile lasciare che i sopravvisuti vengano a cercar conforto, però il suono delle lacrime e dei lamenti mi piace. Mi manda avanti, perché finché percepisco dolore vuol dire che abbiamo - e stiamo - facendo un buon lavoro. Non quello che speravo di ottenere all'inizio ma almeno abbiamo iniziato da qualche parte.

    Si diresse al limitare della piazza, lontano dall'immenso altare dove troneggiavano fiori, cristalli, radici e reliquie di ogni tipo, senza voltarsi verso Amaterasu, sapendo che l'avrebbe seguita e raggiunta.

    Non sono il migliore tra i Cinque, ma faccio quello che posso e mi spingo oltre i limiti seguendo ciò che il mio Paradigma mi impone. La Fine è lenta, nebbiosa e fredda. Non mi appartiene il contrario e mi rendo conto che, a parte il disegno della Primigena, degli umani non mi importa nulla. Trovo che sia superficiale abbassarsi al loro livello cercando di convincerli su quale sia la strada migliore, abbiamo lottato e perso molti figli e fratelli... E nessun umano è a conoscenza della cosa.

    Lo sguardo duro dell'Araldo era come fuoco freddo, fisso verso quel mare di stelle per poi cercare quelli di Amaterasu. Non voleva pietà o altro, voleva comprensione, così come la Fine - in misure e quantità diverse - ne aveva per ognuno dei suoi fratelli.

    Quando raccontiamo ciò che facciamo, ciò che siamo, nessuno si rende conto del peso. Siamo solo entità semi-umane che fanno comodo quando tutto sta andando a puttane. Io, tu e tutti noi, siamo molto più di questo...

    Incrociò le braccia sotto il seno, respirando lentamente, cercando di calmarsi. Non voleva esplodere in quel luogo sacro, non sarebbe stato utile e onesto.

    Mi capisci?



    narrato ¤ parlato ¤ pensato ¤ °telepatia°
    NOME ¤ Chernabog - Audatia
    CASTA ¤ Araldi di G.E.A
    ENERGIA ¤ Viola
    DARIAN ¤ Chernobog [VII]

    FISICAMENTE ¤
    MENTALMENTE ¤
    STATUS DARIAN ¤

    RIASSUNTO AZIONI ¤


    ABILITÀ ¤

    Le Tenebre
    «Gli Slavi, dicono, hanno un'usanza particolare: durante le feste, passano un calice tra di loro radunati in cerchio, non al fine di pregare, ma piuttosto per maledire nel nome degli dei, buoni e cattivi, per ogni buon affare pregando un dio buono, e per ogni cattivo affare maledendo un dio maligno. Questo dio del dolore nel loro linguaggio è chiamato Zherneboh, il che sta a significare dio nero.» Chernobog è l'incarnazione di tutto ciò che è oscuro, malevolo e terribile. Attraverso il Nero egli esercita il suo potere, facendo assumere svariate consistenze e stati fisici alle stesse, plasmandole in più di una forma.
    A seconda della sua volontà, ciò che per gli altri è semplicemente buio, può divenire la più terrificante e letale delle armi. L'ombra può manifestarsi in diversi stati fisici. Che sia una nube di fumo nero, una pozza di catrame o una spada di perfetta e oscura robustezza, sull'ombra non si riflette la luce, tutt'altro. L'ombra spegne la luce, e il Dio Nero è in grado di oscurare completamente la zona che rientra sotto il suo dominio. Nel suo buio, egli vede e può estendere i suoi sensi. Lo stesso non può dirsi per il suo avversario. Persino la luminosità intrinseca dei cosmi altrui non permetterà di vedere più in la di qualche metro. Anche le ombre degli avversari possono essere rivoltate contro di loro, creando di fatto dei collegamenti molto più rapidi, essendo in grado di manipolare l'oscurità presente in campo. Il tocco del Nero inoltre provocherà un dolore fisico superiore a qualsiasi altro attacco dello stesso tipo, la più piccola ferita causata dagli attacchi sferrati con questo elemento è capace di scatenare un dolore inconcepibile.


    Spiriti Vendicatori - Fabbro Spettrale
    Una delle abilità del Dio Nero è la possibilità di evocare le anime di quelle creature e degli Eletti periti in battaglia durante il corso dei secoli, che hanno lottato e sono cadute per difendere la Madre. La volontà dell'Araldo è tale da riuscire a guidare gli spiriti di ninfe, satiri, fauni, fate e creature del piccolo popolo, unendoli sotto l'unico vessillo nero della vendetta e del terrore non badando ai mezzi utilizzati ma al fine ultimo che attraverso di essi possa raggiungere. I danni inflitti da queste creature di puro spirito dilanierebbero l’anima di coloro che Chernobog colpirebbe, ricordando loro che non esiste la mera soddisfazione materiale ma anche la coesistenza con l’anima del creato e l'equilibrio dello stesso. Le stesse anime cadute potranno anche difendere Chernobog, facendogli scudo nel caso incontrasse combattenti versati nelle medesime arti. Chernobog inoltre, disponendo dell'abilità spirituale, è in grado di percepire la natura di chi si trova dinnanzi a lui insieme alle esperienze spirituali che lo stesso ha provato sulla sua pelle, riuscendo a percepire la tipologia di esperienza che ha affrontato. Unendo inoltre la sua abilità nel creare illusioni, è inoltre in grado di ricostruire la natura completa di un individuo partendo da una delle due percezioni.

    La specializzazione di Fabbro Spettrale, inoltre, permette di elaborare tecniche in grado di dar forma tangibile all'energia spirituale e agli spettri controllati. Chi viene toccato fisicamente da queste tecniche, oltre ai normali danni spirituali, riceverà danni fisici e verrà privato dell'energia vitale fin tanto che il contatto con tali costrutti permarrà. Questi spettri resi tangibili possono essere respinti fisicamente, anche bloccati, ma non danneggiati. Solo chi dispone dell'abilità Spirito o di poteri similari può sperare di infliggere loro danno e distruggerli. Con la sua specializzazione, il Nero, può creare sia armi spirituali e tangibili - come sopra specificato - ma anche creare dei costrutti semoventi e indipendenti con una basilare volontà, rendendoli in grado di essere autonomi sul campo di battaglia in cui si trovano. Di conseguenza maggiore sarà la consapevolezza cosmica del Dio Nero, maggiore saranno le dimensioni (infinitamente grandi o infinitamente piccole) e il numero delle anime che egli riuscirà a portare in campo.
    Egli è inoltre in grado (dall'energia blu) di staccare la propria anima dal corpo ed operare tramite una proiezione astrale che potrebbe essere utile sia in combattimento - nonostante la pericolosità che derivi da essa - sia per scopi non bellicosi. Allo stesso modo, tramite il suo potere Il Nero, può accedere (da solo o con altri) ai mondi di mezzo alla dimensione materiale, come la Dimensione Spirituale e la Dimensione Spettrale, dove l'energia spirituale si manifesta in forma fisica.


    Illusioni Mentali
    I poteri di Chernobog, sebbene siano volti a difendere la Madre Terra, sono nati dalla paura: delle tenebre, del buio, dell’ignoto. L’uomo teme massimamente ciò che non riesce a vedere, e spesso fa bene, perché nell'oscurità si celano orrori che sconvolgerebbero gli intelletti più allenati. Il Nero sfrutta le tenebre del suo cosmo per suggerire, far intravedere, o talvolta imporre queste aberrazioni, sfruttando la paura primordiale dell’uomo per tutto ciò che è oscuro. L'influenza di Chernobog si fa sentire non cambiando realmente il paesaggio, ma colpendo la mente stessa dell’avversario, facendole credere cose non vere, inducendo stati d’ansia, paura, dubbi, stati d’animo, dolore, e anche piacere smodato ed euforia. Queste alterazioni saranno veicolate dal tocco delle tenebre o accompagneranno gli spiriti, resi così più forti, ma potranno anche essere instillate da colpi puramente spirituali, che avranno effetto solo se colpiranno effettivamente l’avversario. Le illusioni potranno essere evitate da chi possiede simili abilità o da nemici molto superiori, talvolta anche avversari in parità di energia o inferiori potranno liberarsene a costo di grandi sforzi di volontà, che però andrebbe a ripercuotere il loro equilibrio psicofisico.


    Le Malattie {Apoteosi
    Niente e nessuno può esimersi dalla fine, per quanto a lungo possa resistere il ciclo di concluderà sempre. Il dominio di Chernobog sono le tenebre e gli incubi, l'Oscuro tra i Cinque. Egli detiene il potere di porre fine alle forme di vita attraverso la forza degli Spiriti del Decadimento. Servendosi delle sue abilità e avendo accesso alla Rete del Nero, è capace di scatenare gli aspetti più crudi e letali della Natura stessa. Un Veleno straordinariamente efficace nell'attaccare e far provare all'avversario la sensazione della Morte in Vita (e della morte stessa in taluni casi - only gdr) utilizzando quindi ogni aspetto del suo Paradigma. Ogni cosa è destinata a morire per poter dare il via alla creazione, in un ciclo continuo e perenne di nascita e morte. La differenza di potenza cosmica tra Chernobog e il suo avversario, in ogni caso, svolge un ruolo fondamentale nella diffusione del suo veleno.


    Telepatia
    Come gran parte dei cavalieri di un certo livello, proiettando il suo cosmo all'esterno può di comunicare telepaticamente con le persone che la circondano.


    TECNICHE ¤



    oCWCKYg
    It must be that old evil spirit. So deep down in your ground. You may bury my body down by the highway side. You may bury my body down by the highway side.
     
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