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Dr. Stein → Energia Rossa (FT)

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    Rumors

    I




    Una voce si è sparsa per le infinite vie dell'Empireo.
    Si parla di un mortale che veste un'armatura nera, un semplice uomo che in qualche modo riesce a controllare e piegare le forze del Caos al suo volere.
    Non è la prima volta che simili notizie giungono al tuo orecchio. Stando a ciò che si dice, qualcuno tra le vostre schiere ha già avuto a che fare con un individuo del genere.

    -


    Ti ritrovi in una cittadina abbandonata nel nord della Tunisia. Gli edifici di cemento sono ormai fatiscenti, ricoperti dalla polvere e dalla sabbia proveniente dal deserto. In lontananza, oltre le basse nuvole, sarebbe possibile scorgere il mare in una giornata meno uggiosa.

    Ci hai messo poco a individuarlo, quasi come se volesse essere trovato o come se tentasse di ostentare la sua presenza per attirare chissà chi o chissà cosa. È stato semplice seguire la sua traccia cosmica, un intrico di cose che non dovrebbero mai coesistere, ma che trovano un perfetto equilibrio nella sua essenza umana. Tutt'intorno non c'è traccia di altre forme di vita, corrotte o meno. Deve aver fatto un po' di pulizia.
    Lo vedi immobile a mezz'aria, gambe e braccia incrociate. È in attesa, circondato dal lento ma costante fluire del suo cosmo simile a una fiamma nera attraversata da un disegno simmetrico e perfetto di linee dorate.
    Non emette un suono. In un primo momento non dà segno di averti sentito arrivare, ma è impossibile che non si sia accorto della tua presenza.
    Non appena ti avvicini, infatti, la testa protetta dall'elmo si inclina di qualche grado. Una voce riecheggia direttamente nella tua testa, insieme a migliaia di altre che sembrano sussurrare da qualche luogo oltre i confini dello spazio.

    ° Quindi oggi sei tu la mia cavia.
    Mi avevano detto che avrei incontrato qualcuno, ma non mi aspettavo un Daimon. °

    Il suo cosmo, da placido, diventa improvvisamente aggressivo. E ampio. Forse troppo. L'umano però non fa nemmeno una mossa. Non si mette in guardia. Niente. Rimane in quella posizione rilassata senza muovere un muscolo.

    Vedi di intrattenermi.



    6vgdAlI



    Note Master:

    Hai la prima mossa, cià :mke:


     
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    Nome: عزرائیل‎ Energia: Verde Gloria: Azrāʿīl [IV]

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    - Capitolo I -


    Da qualche parte a Nord di El Kef;
    Tunisia;
    Primo pomeriggio.



    I
    l cosmo dell'uomo in nero dinnanzi a me divenne, d'un tratto, gargantuesco, ne percepivo l'istinto omicida, e quella sensazione caleidoscòpica di voci fuse e sovrapposte, che avevo appena percepito insinuarsi senza problemi nella mia testa, parlò come fosse nuovamente una sola entità.

    «Vedi di intrattenermi»



    png

    Qualche giorno prima;
    Empireo;


    In tutto quel tempo non ero ancora riuscito a trovare un mio compagno ed, a quanto pare però, ero l'unico. Il discorso con Korin prima e Sal dopo mi aveva fatto comprendere che non ero stato semplicemente "fortunato", i miei fratelli erano in giro per il globo a svolgere il proprio destino, in un modo che a me non era chiaro magari, ma c'erano.

    Era lontano il momento in cui avrei potuto dar loro una mano, ma in fondo pensavo che un minimo era stato smosso e - con la modestia che mi contraddistingue - penso di aver avuto anche un piccolo impatto sui cambiamenti che avverranno. Il folle Korin ha riposto la spada che avrebbe potuto togliermi la vita, e la superba Amaterasu era scesa dal suo scranno per parlare da normale contadino, "Non male per un novellino". Fu con questo animo mi decisi qundi a tornare verso i luoghi a me cari dell'Axis Mundi, tra le strade dorate dell'Empireo.

    La situazione era stranamente agitata per quei luoghi, una voce ed un sussurro volava veloce di bocca in bocca per tutto il piano: Un uomo vestito di nero capace di piegare al suo volere il potere del Caos.

    «Pare che abbia già creato grane ad un figlio di Ananke»

    Questo sussurro risuona ovunque, pare che fosse un tale Anfitrione che si scontrò con lui, ma non ho mai avuto modo di incontrarlo finora, le nostre strade evidentemente non si erano mai incrociate fino a quel momento, ma era giusto rimediare. Lo trovai e la conversazione fu quantomai particolare, il suo racconto di quell'uomo - se così si poteva definire - era da incubo.

    Letteralmente.

    «Da che ho potuto vedere, quell'essere è un signore del Caos, un uomo capace di evocare creature da dimensioni sconosciute e decisamemte molto pericolose, fai attenzione però, è un essere molto potente e pericoloso»

    Un essere che, a suo dire, sarebbe stato in grado di imbrigliare il potere del caos in una moltitudine di forme dal semplice potere distruttivo fino a giungere a quello più complesso e articolato del richiamo di creature da altre dimensioni. In un primo momento pensai che stesse ingigantendo la cosa, un essere del genere sarebbe stato sicuramente in qualche modo finito sotto una qualche lente ed attenzionato da qualcuno, magari anche avremmo raccolto più informazioni. Com'era possibile che nessuno se ne fosse ancora occupato? La cosa mi inquietava.

    png

    Da qualche parte a Nord di El Kef;
    Tunisia;
    Primo pomeriggio;
    pochi minuti prima.



    Fu facile. Con il senno di poi troppo facile. Seguii la traccia cosmica maleodorante di caos per solo un paio di giorni prima di trovarne l'epicentro. Sicuro di sè o solamente uno sprovveduto? Non potevo saperlo, non ancora, ma se quelle poche informazioni che ero riuscito a ricavare erano veritiere, sicuramente era un soggetto pericoloso, ed in quanto tale andava terminato.

    La lunga scia cosmica che avevo seguito fin a quel momento era più simile alla luce del famoso Melanoceto - che per pura casualità era noto come Diavolo Nero - che non ad una traccia da seguire. Voleva attirare qualcuno, ed eccomi lì fermo a guardarlo dal basso verso l'alto, non che fosse più alto di me, semplicemente fluttuava a mezz'aria come un moderno e distopico Buddah in attesa dell'Illuminazione, mentre il cosmo si contorceva ordinatamente tutt'attorno alla sua figura. Non fosse stato così palesemente sbagliato tutto ciò sarebbe stato uno spettacolo degno di ammirazione.

    «E così sei tu il Diavolo Nero che mi ha tirato in trappola eh?»

    Nessuna risposta.

    °Quindi oggi sei tu la mia cavia.
    Mi avevano detto che avrei incontrato qualcuno, ma non mi aspettavo un Daimon.°



    Disturbante. Mai parola fu più calzante. Un intricato assemblamento di entità che non dovrebbero coesistere irruppe nella mia testa destabilizzandomi per un attimo. Capii inoltre cosa intendesse dire Anfitrione.

    «Che cosa sei...?»

    png

    Da qualche parte a Nord di El Kef;
    Tunisia;
    Primo pomeriggio.



    «Vedi di intrattenermi»



    Quelle parole furono ancora più sinistre delle voci nella testa, sebbe fossero riunite sotto forma di percezione sensoriale unica. Ero un divertimento? Un modo per scacciare la noia quotidiana? Si ritiene tanto superiore da non doversi smuovere da quella sua posizione.

    « Comprensibile...»

    Espansi il cosmo attorno a me e notai in quel momento che le due trame energetiche, per quanto diverse, fossere simili. Il nero e il dorato del caos imbrigliato da quell'umano, contro l'oro cosmico incastonato all'intero dell'argento spirituale che si alternavano nella mia cosmocromia.

    Feci correre il potere del tempo sulle mie gambe, volevo saggiare la studiata fredezza e la prontezza di riflessi di quel nuovo nemico, ma soprattutto dovevo capire come combatteva oppure per me sarebbe finita lì in quel deserto, pertanto avere un potenziamento al movimento era una delle procedure fondamentali, quella che gli scacchisti definirebbero: un'apertura. Se è più veloce togli un punto di forza, se non lo è, beh ne guadagni uno. Non era quello il caso.

    Mentre un dubbio mi crucciava, il potere spirituale sarebbe stata una carta da giocare dopo, quasi fosse un asso nella manica oppure era il caso di partire subito in quarta? Forse, però, in quel caso era meglio andare dritti al sodo il prima possibile. Giungendo ad una distanza che sapevo di poter coprire facilmente con i miei attacchi, unii le mani al petto canalizzando il potere delle anime all'interno dei palmi sovrapposti, compressandolo sempre più finchè fu sul punto di esplodere, mentre diversi fasci di cosmo andavano asincroni a tentare di occupare l'attenzione del Nero.

    «Spero che l'antipasto sia di tuo gradimento»

    Narrato ⧰ «Parlato»«Parlato P.N.G.»"Pensato"

    NOME عزرائیل‎, - Azrāʿīl - Erza;

    CASTA Daimon - Agathodaimōn;

    ENERGIA Verde;

    GLORIA Gloria Di Azrael [IV];


    STATUS FISICO Ottimo;

    STATUS MENTALE Perfetto;

    STATUS GLORIA intatta e non mostrata;

    RIASSUNTO AZIONI Primo turno di studio, si prova a prendere un vantaggio mentre studia il tuo comportamento. Quindi sfrutto la chiacchierata per poter intensificare la mia velocità fasciando con il tempo le gambe, per poi:

    - [Diversivo + AD]: scariche alterne di cosmo a tentare di impegnarti ed occludere la visuale,
    - [AF]: tecnica spirituale riportata sotto

    NOTE

    Scusa il ritardo ma ho riscritto tutto tipo 20 volte perchè non trovavo nulla di soddisfacente.


    ABILITÀ

    زمن [Zaman]
    Il tempo, che strana invenzione umana, lo scorrere del tempo era percepito da ogni creatura ma solo l'uomo se ne curava, Azrael vedeva il reticolo del tempo dal suo esterno e ne comprendeva la fallacia. Con questa sua cognizione il fu scriba e profeta è capace di piegare al suo volere i milioni di granelli che componevano la clessidra del mondo.

    Tempo: Divenuto abile nel manipolare il tessuto temporale a proprio piacimento l'angelo è in grado di rallentare, velocizzare e finanche porre in uno stato di quiescenza il tempo all'interno della sua area di influenza. L'angelo con il suo potere può controllare il tempo con particolare capacità finchè si tratta di oggetti inanimati, è in grado di porre in uno stato di calma gli eventi naturali che accadono attorno a sè entro il suo raggio di controllo, come rallentare lo scorrere dei fiumi nei propri letti, far cadere massi e detriti in modo accelerato o frenarne l'impatto. Però, anche a causa del breve periodo trascorso dal suo risveglio fa ancora fatica a interferire in modo controllato e pieno con i corpi di altri esseri viventi, potendo influenzare solo marginalmente e per macro aree i corpi altrui (es. accelerazione o rallentamento degli arti, ma non il decorso del sangue al loro interno), riuscendo però a interagire con il flusso temporale del suo, accelerandolo e rallentandolo a suo piacimento, al fine di reagire con più prontezza agli attacchi nemici aumentando la velocità dei suoi attacchi o delle sue difese.



    الشبح [Alshabah]
    Azrael quale angelo della morte è in forte contatto da sempre con il mondo spirituale che è aldilà di quello materiale.

    Spirito: Capace di attingere il potere grezzo dell'energia spirituale, Azrael lo utilizza per portare micidiali attacchi direttamente all'anima avversaria causando un tremendo dolore e uno sgomento tale da indebolire anche la tenacia del nemico, intaccandone la determinazione e la forza di volontà. In casi estremi può portare chi subisce questi colpi a perdere conoscenza e finanche la propria anima. Al contrario, però, il corpo non è intaccato da tali offensive che non lasciano segni esteriori sul nemico, rendendola una abilità infida da individuare ad un occhio esterno, non potendo distinguere con precisione cosa ha inflitto tanto dolore al nemico che ha subito la tecnica. Inoltre, è in grado anche di modellare tale energia per imbastire difese grezze a protezione del suo stesso spirito.


    TECNICHE

    ⧰ Psicopompo

    Utilizzo:[attacco]
    Abilità cosmica derivata: Spirito
    «Blessed are the dead | And now you are among them | Delivered from this mortal coil»

    Azrael giunge le mani al petto e allargandole nuovamente genera un globo saturo di potere spirituale che viene scagliato verso un obbiettivo determinato dal cavaliere. Questa sfera, esplodendo, genera unicamente una ondata di potere spirituale che si propaga per dieci metri, tentando di investire qualsiasi cosa sul suo percorso.




    pngBut in the space between the heavens
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    II



    ° Sono solo un uomo. °


    Rimane del tutto immobile, osservandoti. Nemmeno la tua aperta ostilità lo spinge a muoversi.
    Davanti al suo corpo, dal nulla, vengono generate linee geometriche estremamente complicate di quello stesso oro pallido che attraversa il suo cosmo. Lo spazio si crepa in quel punto esatto, mostrando una voragine di dimensioni che si specchiano l'una nell'altra, divorando l'intera estensione del tuo attacco. Hai colpito qualcosa. Ne percepisci il dolore come una nota lontana, ma l'essenza spirituale toccata dalla tua tecnica ha qualcosa di spaventoso. Il portale scricchiola, mentre propaggini biancastre ne afferrano i margini.
    Una creatura deforme viene vomitata dal varco, cadendo a terra con un tonfo umido. Quella che credi sia la testa è coperta da corte appendici simili ad anemoni di mare. Il resto del corpo ricorda diverse creature marine fuse in un orrido spettacolo di carne. La pelle lattea emette una lieve luminescenza argentata. La sua presenza stride violentemente con la realtà materiale.

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    Il mostro emette un grido terribile. Un abisso vivente che urla. La pressione causata dal potere della creatura è tale da spaccare il terreno sotto di essa. Una delle lunghe propaggini che si diramano dal busto si muove come una frusta calando verso di te a una velocità che supera di gran lunga quella sel suono, con l'evidente scopo di schiantarti a terra. Nel mentre, una grande quantità di energia si accumula lungo l'estensione dell'arto in minuscoli punti di luce simili a stelle, per generare un'esplosione di cosmo dalle sfumature del mercurio.

    6vgdAlI



    Note Master:

    Il buon uomo si difende facendo uscire l'evocazione da un portale. Il tuo attacco la colpisce, lei sente il dolore spirituale e reagisce di conseguenza attaccandoti. Con l'arto destro (quello che assomiglia vagamente a un braccio) cerca di darti un ceffone per sbatterti a terra [AD] mentre accumula energia tramite micro-sigilli per generare una semplice esplosione di cosmo concentrata in un'area ridotta dove dovresti trovarti tu [AF]. L'attacco è Energia Verde, ma la velocità del colpo è pari a quella di un'Energia Rossa.
    Per avere un'idea della creatura che hai davanti ti lascio un comodo video. Considera valida per i tuoi attacchi quella forma del corpo e quelle stesse dimensioni.


     
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    - Capitolo II -



    L
    a strategia pareva essere andata a segno, nessun moto di scompostezza però nell'essere fluttuante. Solo un uomo, certo; ed io ero la fata turchina. Nonostante tutto riusciva ad incutere un certo timore reverenziale, oserei dire terrore. Non si mosse, certo. Ma questo non voleva dire che il colpo fosse andato a segno, non su di lui almeno.

    Una faglia dimensionale si aprì e vomitò fuori un essere che pareva sbucare direttamente dagli incubi di un dio ebbro. Occhi barbigli e tentacoli argentati spuntvano da zone in cui la natura non avrebbe pensato di apporne, la stessa realtà rifugge al tocco con quella materia e pare urlare nel momento della sua manifestazione. La lunga fascia di energia spirituale impattò sulla creatura e ne sentii in qualche modo il contatto e l'orrore quasi mi inchiodò sul posto per sempre. Sudori freddi come non ne avevo sperimentati prima.

    "Riprediti idiota, hai combattuto cose peggiori di questa ricordi?" No, non ricordavo in realtà, sapevo di aver avuto la mia parte in guerre tanto antiche da non essere ricordate che da chi le ha vissute, ma in quel momento, per quel che poteva interessare, non ne avevo memoria. Forse non era il momento per piangersi addosso, però e la successiva sequela di azioni fece in modo di svegliarmi dal terrore in cui ero caduto.

    Il colpo arrivò come una fucilata, mentre ero assorto in quel pensiero, solo un atavico istinto di sopravvivenza mi fece muovere automaticamente. Le gambe scattarono, non indietro, sarebbe stato impossibile allontanarsi abbastanza, ma in avanti, in modo tale che la potenza del colpo non fosse del tutto "carica". O almeno quello speravo. Il cosmo mi rivestì come un bozzolo al cui interno si protegge una pupa, quando l'impatto con il braccio di quella creatura ebbe luogo.

    Quella creatura nonostante le dimensioni ragguardevoli, era estremamente veloce, solo la premura di qualche istante prima aveva limitare in parte il peggio. Una fortunata strategia iniziale che aveva dato vita all'idea di imprimere una accelerazione temporale alle gambe aveva evitato di essere preso in pieno e rimanere in balia di tutto quello che venne dopo. La collisione tra me e quella specie di arto cheratinoso avvenne circa a metà strada tra dove ero e dove voleva - evidentemente - piantarmi nel terreno il mostro, il colpo ebbe, però, come risultato quello di sbilanciarmi completamente e farmi ruzzolare a terra a qualche metro dalla mia posizione, mi lasciai ruzzolare assecondando il moto cinetico, sperando di allontanarmi dal mostro verso cui ero prima diretto. Il bozzolo energetico in cui mi ero avvolto aveva evitato la lussazione della spalla, purtroppo l'energia residua sullo scudo era in esaurimento e poco potè contro il colpo che non avevo visto arrivare. Una esplosione cosmica generata tramite la stessa abilità di quel Korin, un tessuto cosmico che non canalizzava ghiaccio, ma energia pura che anche solo a guardarla sembrava fosse intrecciata con qualcosa di argenteo e melmoso, dando quasi l'impressione di un gas che fluttua in un liquido.

    Venni investito parzialmente da quel potere, evidentemente convinto che non avrei avuto scampo al primo assalto portato con il braccio, l'evocazione dell'uomo aveva concentrato il suo attacco in una zona limitata del campo di battaglia e il mio scudo cosmico attutì la forza di quanto rimaneva del colpo. "Mi è andata di lusso questa volta, ma ho sprecato tutta la mia riserva di fortuna per i prossimi anni." Nonostante questo, il braccio destro che era stato investito da quell'energia aveva riportato diverse bruciature dalla spalla in giù di non poco conto.

    "Adesso però cosa fare? Logicamente dovrei colpire lui, l'evocatore, abbattere la sua evocazione porterebbe solo a richiamare altre creature da chissà dove. Dopotutto sono solo una cavia...di nuovo." Strana coincidenza, sia lui che il Saint di Athena avessero fatto la stessa allusione, questo eravamo per loro? Due fazioni tanto distanti ideologicamente, eppure stranamente simili. "Combattere contro questa cosa pare essere il suo test. Bene se è questo che vuole che trovi un altro ratto con cui giocare." Riprendendo la posizione con il ginocchio in terra e la spalla dolorante, sentii chiaramente una cosa che in precedenza non avevo notato a pieno, in quel posto era stata compiuta una strage da poco, evidentemente il ricercatore in nero voleva essere sicuro di farmi arrivare o qualcosa del genere. A mente fredda avrei potuto dire che la situazione in realtà giocava a mio favore, ma in quel momento mi sentii ancora più deturpato di un mio posto nel sistema.

    «Mi spiace non intrattenerti a dovere, ma vedi, io non sono una cavia, nè dei Saint nè tantomeno di qualcuno come te»

    Una mossa rischiosa con il senno di poi? Decisamente. Forse anche senza il senno di poi, ma per un attimo il sangue mi andò alla testa, avevo cercato di collaborare, di rendermi disponibile con chiunque, ma la risposta media era di adnare via dato che ero un mostro, una oscenità, o peggio mi consideravano una cavia da studiare.

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    Primo passo: oltrepassare questo coso davanti a me.


    Dalla distanza in cui mi trovavo - circa due metri da lui - era palese che mi superava di circa due volte e mezzo, in qualsiasi dimensione lo si misurava, era una casetta di piccole dimensioni che mi sbarrava la strada, senza contare che il tipo continuava a fluttuare a diversi metri di altezza. Non avevo altra scelta, dovevo per forza scontrarmi con quell'essere prima di puntare al vero obiettivo.

    Con un movimento quanto più fluido possibile, avrei creato una piccola bordata cosmica frontale a bassa intensità per tentare di distrarlo e fare in modo che non impedisse la fuga e sarei scattato indietro dalla posizione in cui mi trovavo, se era così grosso non potevo restare nel range delle sue appendici a lungo o sarebbe stata una partita a senso unico. Certo mi trovavo bene nel corpo a corpo, ma quella volta sarebbe stato meglio evitare.

    Dalla zona "sicura" avrei invece fatto partire la strategia che verosimilmente mi avrebbe fatto riprendere una posizione di fiducia. Era complessa certo, ma forse fattibile: una seconda ondata, questa volta spirituale, sarebbe partita nel momento stesso in cui il primo impatto si fosse rivelato per quello che era: uno specchietto per allodole; la scarica energetica sarebbe stata alta circa un paio di metri e larga altrettanto, una specie di muro spirituale ricurvo che a metà percorso si sarebbe aperto ed allargato come una "V" capovolta segmentata in due punti, nel caso avesse tentato di schivare a destra o sinistra - data la velocità dimostrata - avrebbe comunque trovato almeno un minimo ostacolo al suo incedere. Se invece fosse andato indietro sul suo asse si sarebbe avvicinato all'uomo volante e avrebbe permesso al prossimo attacco di arrivare a segno anche su di lui.

    ...Forse.

    Narrato ⧰ «Parlato»«Parlato P.N.G.»"Pensato"

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    STATUS GLORIA intatta e non mostrata;

    RIASSUNTO AZIONI Preso a male dal fatto che non viene considerato una minaccia ed il fatto di essere in un test. In un moto d'orgoglio si "ribella" alla situazione e pensa di scagliare il suo attacco contro l'evocatore e non l'evocazione. Ma non trovando un modo di aggirarla - data anche la stazza considerevole - decide di togliere di mezzo prima lei e poi l'uomo volante

    - [Diversivo + AD]: una piccola scarica cosmica atta a distrare il polipone;
    - [AF]: un muro di spirito che durante il tragitto si divide in 3 per tentare di coprire eventuali vie di fuga.

    NOTE

    Scusa il ritardo ma ho riscritto tutto tipo 20 volte perchè non trovavo nulla di soddisfacente...again


    ABILITÀ

    زمن [Zaman]
    Il tempo, che strana invenzione umana, lo scorrere del tempo era percepito da ogni creatura ma solo l'uomo se ne curava, Azrael vedeva il reticolo del tempo dal suo esterno e ne comprendeva la fallacia. Con questa sua cognizione il fu scriba e profeta è capace di piegare al suo volere i milioni di granelli che componevano la clessidra del mondo.

    Tempo: Divenuto abile nel manipolare il tessuto temporale a proprio piacimento l'angelo è in grado di rallentare, velocizzare e finanche porre in uno stato di quiescenza il tempo all'interno della sua area di influenza. L'angelo con il suo potere può controllare il tempo con particolare capacità finchè si tratta di oggetti inanimati, è in grado di porre in uno stato di calma gli eventi naturali che accadono attorno a sè entro il suo raggio di controllo, come rallentare lo scorrere dei fiumi nei propri letti, far cadere massi e detriti in modo accelerato o frenarne l'impatto. Però, anche a causa del breve periodo trascorso dal suo risveglio fa ancora fatica a interferire in modo controllato e pieno con i corpi di altri esseri viventi, potendo influenzare solo marginalmente e per macro aree i corpi altrui (es. accelerazione o rallentamento degli arti, ma non il decorso del sangue al loro interno), riuscendo però a interagire con il flusso temporale del suo, accelerandolo e rallentandolo a suo piacimento, al fine di reagire con più prontezza agli attacchi nemici aumentando la velocità dei suoi attacchi o delle sue difese.



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    Azrael quale angelo della morte è in forte contatto da sempre con il mondo spirituale che è aldilà di quello materiale.

    Spirito: Capace di attingere il potere grezzo dell'energia spirituale, Azrael lo utilizza per portare micidiali attacchi direttamente all'anima avversaria causando un tremendo dolore e uno sgomento tale da indebolire anche la tenacia del nemico, intaccandone la determinazione e la forza di volontà. In casi estremi può portare chi subisce questi colpi a perdere conoscenza e finanche la propria anima. Al contrario, però, il corpo non è intaccato da tali offensive che non lasciano segni esteriori sul nemico, rendendola una abilità infida da individuare ad un occhio esterno, non potendo distinguere con precisione cosa ha inflitto tanto dolore al nemico che ha subito la tecnica. Inoltre, è in grado anche di modellare tale energia per imbastire difese grezze a protezione del suo stesso spirito.


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    Rumors

    III



    La creatura viene investita dal muro di energia spirituale, forse a causa del corpo deforme che non sembra adatto a schivare. O a combattere, a dire il vero.
    La reazione è quella di una bestia pungolata con torce infuocate. Mentre ancora i rimasugli spirituali sfrigolano sulla sua pelle lucida, il mostro si erge in tutta la sua altezza, vibrando e agitando i tentacoli al cielo con un grido gutturale che sembra l'amalgama di mille ruggiti. Il suo cosmo inizia a bruciare molto, molto più intensamente rispetto a pochi secondi prima. È una bomba pronta a esplodere. Riesci a capire che, se dovesse succedere, un simile impatto porterebbe con sé l'intera cittadina e forse qualcosa di più, te compreso, in una deflagrazione devastante.

    No, no. Comportati bene.

    L'uomo ha alzato una mano. Lo vedi appena, dietro al Grande Antico. Un simbolo brilla sul suo palmo e il corpo dell'aberrazione viene ricoperto da un bagliore sinistro, prodotto da minuscoli simboli che scorrono attraverso la carne traslucida. Senti di nuovo la voce dell'umano che si fa strada nella tua psiche.

    ° Non vederlo come un atto di scherno. °

    L'emanazione cosmica della creatura torna a un livello sopportabile. Solo ora ti accorgi che l'aria stava già pulsando in maniera pericolosa rispondendo a quel potere alieno. I tuoi sensi hanno captato pienamente il sapore caotico di tale alterazione, totalmente opposta alla tua stessa natura proveniente dal Massimo Ordine desiderato dai Protogenoi.

    ° L'intero Multiverso è la mia cavia. °

    L'aberrazione cessa di accumulare energia. Anzi, la rilascia. La vedi espandersi dal corpo come una nebbia, ma innaturalmente rapida. Sembrano quasi stelle cadenti, uno sciame di scintille minuscole che avanzano verso di te seguendo traiettorie rettilinee ma in direzioni apparentemente casuali.
    E poi è la creatura stessa a muoversi verso di te. Il suo corpo è appena sollevato da terra. Sembra scivolare sul nulla spostandosi con tutta la sua massa nella tua direzione allo scopo di sovrastarti, mentre inarca ciò che parrebbe il busto all'indietro.
    Come un colpo di frusta, il corpo si tende e trascina il peso della testa bulbosa verso il basso.
    Verso di te. Per schiacciarti.

    6vgdAlI



    Note Master:

    Il tuo colpo è andato a segno. Essendo energia spirituale pura, tuttavia, hai ferito solo l'anima dell'evocazione facendole provare dolore, ma nulla più.
    La risposta del mostrone è una scarica di sigilli base microscopici a ventaglio davanti a sé [AD] che ha lo scopo di limitarti meccanicamente nei movimenti e nella tua capacità di bruciare liberamente il cosmo. Più sigilli ti colpiscono, più l'effetto si fa sentire. Quindi trasla verso di te levitando appena per tirarti un'epica e ignorante testata [AF].
    Come prima, l'attacco è portato al tuo livello di potenza (Verde), ma tutti i movimenti sono alla velocità concessa da Energia Rossa.


     
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    Nome: عزرائیل‎ Energia: Verde Gloria: Azrāʿīl [IV]

    Dr. Stein → Energia Rossa (FT)

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    - Capitolo III -



    N
    on prenderla come una presa in giro? Com'era possibile? Stavo perdendo un duello contro una persona che non stava facendo nulla neanche per difendersi, se non era un atto di scherno quello, allora non sapevo più cosa volesse dire "scherno". Da una parte ero quindi giustamente alterato da tutto questo, dall'atra sentivo quasi un sentimento di sollievo a sapere che non stesse facendo sul serio "Se lo avesse fatto la partita sarebbe finita ancora prima di iniziare".

    Tutto il piano d'azione di pochi secondi prima non aveva portato risultati, o meglio aveva portato una specie di senso di inquitudine ancora più radicato, ora era chiaro che se avesse fatto fuori la creatura sarebbe stato il suo ultimo gesto. "In città non vi è più anima viva, restiamo solo io e lui e quella mostruosità. Non vorrei dover scrivere la parola fine proprio adesso, ma se ciò dovesse essere necessario..." Non completai il pensiero che un nuovo messaggio si scolpì nella mia mente, percepii quasi l'intero processo cognitivo che il messaggio fece nel cervello partendo dal lobo frontale per arrivare al cervelletto.

    «Presuntuoso da parte tua, l'intero multiverso... Vediamo di ridimensionare questa cosa, che ne dici?»

    "Continuando di questo passo non arriverò a nulla, se veramente voglio fare qualcosa per intaccare anche un minimo la presunzione di quel tizio non mi resta che farlo esplodere" La decisione era stata presa oramai, mentre il cosmo iniziò a ricoprire la mia figura, in un gesto naturale la Gloria di Azrael si manifestò alla Realtà, una intricata serie di placche violacee e color perla che ricoprivano il mio corpo. Avrei usato quel cosmo per rallentare il mostro e trascinarlo alla mia portata.

    Screenshot_20230428_124852_Imagine

    Arretrai leggermente fino a trovarmi di fianco a diverse macerie di quello che una volta doveva essere un gran bel palazzo, quando percepii, prima ancora di vederla, una patina cosmica simile ad una brina spandersi con rapidità e movimenti tali che la rendevano manifestamente innaturale; oltre al fatto che fosse particolarmente "brillante", mi ricordò quasi il colpo del Saint del Triangolo Australe. L'intenzione quindi poteva essere quella di debilitarmi o di incatenarmi sul posto, il che avrebbe voluto dire knock out assicurato.

    Liberai il cosmo immagazzinato, dovevo modificare la mia strategia, l'energia accumulata per il nemico divenne difesa, calciai con forza il grande blocco di cemento armato che avevo davanti per frapporlo tra me e la nebbia, inondandolo al contempo del mio cosmo in modo che rallentasse a mezz'aria, fornendomi uno scudo ed occultando la visuale al nemico su quello che stavo facendo.

    Preparai così una controffensiva, un campo energetico che tenta di rallentare il flusso temporale, al cui interno aspettavo l'arrivo dell'evocazione che nel frattempo era partita alla carica contro di me. Nel frattempo primi effetti di alcuni dei sigilli trasportati nella nebbia che erano riusciti a passare la difesa fisica si fecero sentire immediatamente - In parte me lo aspettavo, dopotutto era impossibile fermare del tutto un simile colpo. Voglio dire: era nebbia no? - un leggero torpore alle gambe unito ad una difficoltà generalizzata ad usare a dovere il cosmo mi presero di soprassalto.

    Quando la testa del mostro polipoide fu oltre il muro che oramai si era frantumato ma reatava ancora sospeso nel suo slancio cinetico, tutto mi fu chiaro. Infatti, in barba a tutte le precauzioni prese, quell'evocazione era troppo più grande e veloce di me. La testata portata con il cranio cheratinoso, oltrepassò la misera difesa rimasta e mi aprì la zona inferiore della fronte, appena sopra il sopracciglio destro, da cui uscì un copioso rivo di sangue.

    Nonostante il dolore, mentre il colpo del mostro entrava, usai la spinta della sua testata per rotolare all'indietro, oramai lontano qualche metro, scattai alla mia destra come a volerlo aggirare, ma l'unico obiettivo era quello di mettermi sulla linea di tiro dei detriti del muro rotto dall'evocazione lasciando lei al centro.

    Rilasciai la stasi a cui avevo forzatamente costretto i frammenti di cemento armato fino ad allora, per farli impattare sulla creatura l'idea era distrarla per permettermi di chiudere la distanza tra noi senza finire preda di quegli schifosi tentacoli e scaricare una raffica di colpi che avrebbero rilasciato delle esplosioni cosmico spirituali, tentando poi di usare l'ultimo impatto per tentare di prendere le distanze da quell'abominio, che ero convinto fosse pronto ad esplodere portando tutti con sé, ma almeno sarei stato a posto con la mia coscienza.


    Narrato ⧰ «Parlato»«Parlato P.N.G.»"Pensato"

    NOME عزرائیل‎, - Azrāʿīl - Erza;

    CASTA Daimon - Agathodaimōn;

    ENERGIA Verde;

    GLORIA Gloria Di Azrael [IV];



    STATUS FISICO Ottimo;

    STATUS MENTALE Perfetto;

    STATUS GLORIA intatta e mostrata;

    RIASSUNTO AZIONI Capendo che la sua offensiva spiritutale non sta portando alcuno dei frutti sperati decide di attaccare nonostante tutto, perchè quella roba non può continuare ad andare in giro; avendo valutato il fatto che non c'è più nessuno di vivo in città e che se l'esplosione è veramente così enorme anche l'uomo in nero ne avrebbe risentito, parte all'attacco:

    - [Difesa+Diverisvo]: piazzo un muro di detriti inondati di cosmo temporale davanti a me, tali da risultare come costrutti, in modo da deviare / bloccare in parte la nebbia e genero uno scudo di cosmo. Uso lo stesso muro per chiudere la visuale al nemico mentre mi preparo;
    - [AD]: Rilascio la stasi forzata dei detriti che riprendono il loro corso naturale piovendo addosso al mostro tipo fitta sassaiola
    - [AF]: Tecnica riportata sotto;

    NOTE



    ABILITÀ

    زمن [Zaman]
    Il tempo, che strana invenzione umana, lo scorrere del tempo era percepito da ogni creatura ma solo l'uomo se ne curava, Azrael vedeva il reticolo del tempo dal suo esterno e ne comprendeva la fallacia. Con questa sua cognizione il fu scriba e profeta è capace di piegare al suo volere i milioni di granelli che componevano la clessidra del mondo.

    Tempo: Divenuto abile nel manipolare il tessuto temporale a proprio piacimento l'angelo è in grado di rallentare, velocizzare e finanche porre in uno stato di quiescenza il tempo all'interno della sua area di influenza. L'angelo con il suo potere può controllare il tempo con particolare capacità finchè si tratta di oggetti inanimati, è in grado di porre in uno stato di calma gli eventi naturali che accadono attorno a sè entro il suo raggio di controllo, come rallentare lo scorrere dei fiumi nei propri letti, far cadere massi e detriti in modo accelerato o frenarne l'impatto. Però, anche a causa del breve periodo trascorso dal suo risveglio fa ancora fatica a interferire in modo controllato e pieno con i corpi di altri esseri viventi, potendo influenzare solo marginalmente e per macro aree i corpi altrui (es. accelerazione o rallentamento degli arti, ma non il decorso del sangue al loro interno), riuscendo però a interagire con il flusso temporale del suo, accelerandolo e rallentandolo a suo piacimento, al fine di reagire con più prontezza agli attacchi nemici aumentando la velocità dei suoi attacchi o delle sue difese.



    الشبح [Alshabah]
    Azrael quale angelo della morte è in forte contatto da sempre con il mondo spirituale che è aldilà di quello materiale.

    Spirito: Capace di attingere il potere grezzo dell'energia spirituale, Azrael lo utilizza per portare micidiali attacchi direttamente all'anima avversaria causando un tremendo dolore e uno sgomento tale da indebolire anche la tenacia del nemico, intaccandone la determinazione e la forza di volontà. In casi estremi può portare chi subisce questi colpi a perdere conoscenza e finanche la propria anima. Al contrario, però, il corpo non è intaccato da tali offensive che non lasciano segni esteriori sul nemico, rendendola una abilità infida da individuare ad un occhio esterno, non potendo distinguere con precisione cosa ha inflitto tanto dolore al nemico che ha subito la tecnica. Inoltre, è in grado anche di modellare tale energia per imbastire difese grezze a protezione del suo stesso spirito.


    TECNICHE

    ⧰ Munkar e Nakīr

    Utilizzo:[attacco]
    Abilità cosmica derivata: Spirito + Tempo
    «The body is just a gateway to be crossed Through.»

    L'angelo crea un campo energetico che tenta di rallentare il flusso temporale, con l'intento di provare a rendere più difficoltoso per il proprio avversario reagire prontamente a quanto sta per succedere. Dopodiché Azrael tenterà di chiudere le distanze e portare a segno una serie di colpi corpo a corpo. Ogni impatto della raffica provoca una piccola esplosione di cosmo e spirito, che possono essere rallentate in modo tale che alcune di queste arrivino prima e altre dopo, come se ci fosse un effetto buffering. Questi colpi sono portati con il palmo della mano e avranno l'aspetto di normali attacchi fisici, per provare ad ingannare il nemico sulla loro pericolosità.




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    IV



    L'abominio caotico agita i tentacoli verso i detriti ancora sospesi in aria. Un bagliore argenteo li trasforma istantaneamente in polvere, proprio nell'istante in cui i tuoi colpi arrivano a contatto con la falsa carne del mostro. I segni sulla pelle si fanno più luminosi sotto ogni impatto, assorbendo parte della tua potenza, ma il potere spirituale trova la sua strada attraverso la materia andando a ledere ulteriormente l'anima caotica confinata in quel contenitore.
    La creatura grida di dolore attraverso gli strani organi fonatori del cranio bulboso.

    ° Ti vedo in difficoltà, Daimon. °


    Accade tutto in un istante. L'abominio brilla, accumula una grande quantità di cosmo come per attaccare nuovamente. Quando rilascia rilascia l'interezza di quell'energia, apparentemente esplodendo insieme a tutti i sigilli che lo compongono, l'onda d'urto spazza gran parte del terreno di scontro sollevando nell'aria tutto intorno un'enorme volume di polvere.
    Qualcosa taglia il muro di polvere a una velocità sostenuta: una sagoma nera che squarcia la deflagrazione ancora in atto attraversandola come il dardo di una ballista puntato verso di te. Si muove in un disturbante moto rettilineo che pare non risentire della gravità. La gamba sinistra si stende in un calcio laterale per scaricare tutta la forza direttamente in direzione del tuo addome.

    ° Preferisci combattere contro un umano? °



    6vgdAlI



    Note Master:

    La creatura esplode ad area per stordirti, sbalzarti e renderti vulnerabile [AD], quindi passando attraverso l'esplosione il Black Saint ti tira un calcione laterale in volo mirando il tuo addome [AF], tutto a Energia Rossa.

    Cerca di dare più spazio al tuo movimento d'attacco. La strategia è importante, ma va supportata da una buona descrizione delle azioni. Il fatto di avere la tecnica in scheda ti permette di concentrarti sul fatto di ruolarla e di viverla col pg piuttosto che sul puro aspetto tecnico, ma nondimeno le azioni che il tuo pg tenta di compiere vanno esplicitate. Da parte di chi combatte con te, lo specchietto riassuntivo serve per assicurarsi di non essersi perso nulla; non devo quindi trovarmi nella situazione di doverlo leggere per forza per completare il tuo post con azioni di fatto mancanti in descrizione.
    Occhio anche a quello che subisci: non solo all'entità e alla quantità dei danni, ma anche gli effetti delle varie abilità.

     
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    - Capitolo IV-



    I
    l dolore della creatura per la prima volta fu espresso in maniera sonora, non era da me ma per un istante gioii di quel dolore. Non volevo restasse nulla di quell'essere.

    «Difficoltà? Io? Forse è meglio se metti su un paio di occhiali.»


    Ero in difficoltà marcia, ma non lo avrei mai ammesso. La luce intensa che proveniva da quel mostro tentacolare riportò nuovamente la mia attenzione sulla battaglia in corso, dovevo finirla presto o non avrei visto la mattina dopo. Però rimasi sorpreso, "Stesso attacco con quegli strani sigilli? Di nuovo?", non era una cosa che mi sarei aspettato da un avversario in grado di mettermi all'angolo, doveva esserci altro. La sensazione di poco prima fu come un'illuminazione, sapevo che troppi danni avrebbero comportato una forte instabilità in quella follia strisciante. "Ecco cos’è, sta per esplodere!"

    Incrociai le braccia, su cui feci scivolare una spessa patina di cosmo, a protezione del petto e del collo; mentre mi rannicchiavo tentando di non dare margine d’impatto a quella bomba e tutto ciò che portava con sé, mentre una bolla temporale si ergeva a fatica intorno a me. L'onda d'urto risultante dalla deflagrazione sembro quasi più forte di tutti gli attacchi ricevuti fino a quel momento, i detriti sollevati mi oscurarono la vista e mi ritrovai costretto ad indietreggiare per non cadere. Purtroppo, però, non era finita lì.

    Le macerie non avevano ancora toccato il suolo e i miei sensi erano ancora ottenebrati dalla polvere che fitta rimaneva sospesa a mezz'aria, quando capii che qualcosa non andava. La mia energia cosmica faceva più fatica del solito a supportarmi, mi sentivo impacciato nei movimenti e quasi come se delle pastoie invisibili fossero state strette attorno alle mie articolazioni, non erano delle costrizioni insormontabili certo; ma contribuivano a rendere la situazione una grande pozza piena di sabbie mobili in cui stavo leggermente cadendo sempre più. "Mi sono cacciato in un gran bel guaio"

    In quel momento riuscii a malapena ad intravedere che il mio avversario non era fermo nel punto da cui aveva osservato placido tutta la situazione fino ad allora, ma notai un proiettile passare attraverso la coltre di polvere, giusto in tempo per capire che l'uomo in nero era sceso in combattimento. La zona tutt'intorno a me era ancora sotto l'effetto del potere del tempo, la sabbia era come quasi cristallizzata in aria, mentre il cosmo riuscì a rallentare giusto di un minimo il colpo in entrata. L'attacco era una bordata diretta contro il mio addome, e l’unica cosa che mi rimaneva da fare era: girarmi verso la gamba del mio avversario. L'intentione era semplice, azzardarmi nell’intercettare il colpo di cannone finendo di rannicchiare il corpo e frapponendo le braccia, ma come ad accogliere il colpo. "Proviamo il tutto per tutto..."

    L'impatto del corpo dell'uomo fu tale da spezzarmi non solo il fiato, ma anche i bracciali della Gloria; avevano resistito fino a quel momento ad esplosioni e attacchi diretti, ma quel calcio fu la proverbiale goccia che fece traboccare il vaso. Il dolore si espanse dal punto di impatto della tibia in nero, esattamente nell'incavo del gomito, dove una macchia nera - sintomo che evidentemente qualcosa era più o meno rotto - andava ad allargarsi troppo rapidamente. "Rimani concentrato, oppure questa volta ti mettono davvero sotto formalina!"

    «Immaginavo che saresti caduto nella mia trappola»

    Balle, ovviamente. "Mi son bevuto il cervello, trappola? Già è tanto se domani potrò raccontarla questa storia" Un rivolo di sangue uscì dalla bocca mentre digrignavo i denti per lo sforzo che stavo facendo nel richiamare il cosmo nuovamente, mentre il solco che mi percorreva in verticale la fronte fino a perdersi tra i capelli, non voleva saperne di fermare la propria emorragia, dopotutto con la fatica che stavo facendo non sarebbe stato concepibile il contrario. Avevo incassato il colpo, certo, aveva fatto male, molto male e non i sigilli di quella roba aliena erano ancora in circolo "Devo affidarmi a quanto ho già predisposto su di me, non posso sprecare troppo cosmo adesso o sarà difficile essere veloci nell'esecuzione...".

    Da quella distanza avrei tentato di non lasciar sfuggire la sua gamba giusto per guadagnare un attimo nell'apertura delle sue difese; portare un attacco del genere aveva i suoi svantaggi, avrei provato a sfruttarli. Rilasciando il controllo sulla bolla di rallentamento giusto un attimo prima di provare a metter a segno la manovra, con il cosmo temporale che ancora impregnava i miei arti avrei usato la mia gamba destra - che dato l'impatto, al momento era avanti - come perno per muovermi in direzione del mio avversario, portando la mancina dietro di lui e tentare così di sbilanciarlo sul suo asse verticale. Nello stesso momento, liberando il mio braccio sinistro, probabilmente oramai rotto all'altezza dell'avambraccio, avrei provato a passarlo sul petto del Nero tirando indietro, contro la gamba che scorreva dietro di lui, destabilizzando così il suo asse orizzontale. Mentre con il peso del mio corpo proteso in avanti avrei finito per compromettere il resto della sua stabilità.

    Solo allora quando la sua struttura sarebbe stata irrimediabilmente danneggiata avrei condensato la maggior parte del mio spirito nel palmo della mia mano, che dall’alto sarebbe scesa verso il suo plesso solare, rilasciando il suo contenuto mortifero nel momento dell'impatto, affinché questo lo accompagnasse nella caduta al suolo.

    «Dato che lo chiedi, preferirei non doverti combattere del tutto»

    Narrato ⧰ «Parlato»«Parlato P.N.G.»"Pensato"

    NOME عزرائیل‎, - Azrāʿīl - Erza;

    CASTA Daimon - Agathodaimōn;

    ENERGIA Verde;

    GLORIA Gloria Di Azrael [IV];



    STATUS FISICO fronte spaccata, emorragia interna alle braccia, avambraccio sinistro rotto;

    STATUS MENTALE Inizia a mostrare cenni di cedimento;

    STATUS GLORIA bracciali rotti e mostrata;

    RIASSUNTO AZIONI Incasso il colpo e provo a metter in atto uno sgambetto leggermente complicato:

    - [Difesa]: Bolla temporale a ralelntare l'impatto e i risultati dell'esplosione, strato di cosmo a rivestire le mie braccia con cui incasso il colpo in arrivo;
    - [AD]: Dato che sei a distanza zero, tento di afferrare la tua gamba (più un diversivo che una vera utilità strategica) e portarti a sbilanciare, se non dovessi comunque bloccare la gamba, l'azione andrebbe avanti allo stesso modo quello è solo un più;
    - [AF]: Palmo della mano rivestito sempre di cosmo verso il plesso solare che all'impatto rilascia spirito;

    P.s. Az è perfettamente cosciente che le prime due frasi sono delle balle colossali :ehsi: mentre nell'ultima ci crede.

    P.p.s. ho editato i vari "status" che avevo dimenticato.

    NOTE



    ABILITÀ

    زمن [Zaman]
    Il tempo, che strana invenzione umana, lo scorrere del tempo era percepito da ogni creatura ma solo l'uomo se ne curava, Azrael vedeva il reticolo del tempo dal suo esterno e ne comprendeva la fallacia. Con questa sua cognizione il fu scriba e profeta è capace di piegare al suo volere i milioni di granelli che componevano la clessidra del mondo.

    Tempo: Divenuto abile nel manipolare il tessuto temporale a proprio piacimento l'angelo è in grado di rallentare, velocizzare e finanche porre in uno stato di quiescenza il tempo all'interno della sua area di influenza. L'angelo con il suo potere può controllare il tempo con particolare capacità finchè si tratta di oggetti inanimati, è in grado di porre in uno stato di calma gli eventi naturali che accadono attorno a sè entro il suo raggio di controllo, come rallentare lo scorrere dei fiumi nei propri letti, far cadere massi e detriti in modo accelerato o frenarne l'impatto. Però, anche a causa del breve periodo trascorso dal suo risveglio fa ancora fatica a interferire in modo controllato e pieno con i corpi di altri esseri viventi, potendo influenzare solo marginalmente e per macro aree i corpi altrui (es. accelerazione o rallentamento degli arti, ma non il decorso del sangue al loro interno), riuscendo però a interagire con il flusso temporale del suo, accelerandolo e rallentandolo a suo piacimento, al fine di reagire con più prontezza agli attacchi nemici aumentando la velocità dei suoi attacchi o delle sue difese.



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    V



    La tua spazzata si insinua nella guardia del nemico. O meglio, scivola sulla sua nera armatura senza che quasi ci sia reazione alcuna da parte dell'umano.
    Nel momento in cui sposti il peso per sbilanciarlo, il corpo fluttuante dell'Alchimista sembra cadere all'indietro, come travolto dallo slancio...

    ...Ma si blocca in orizzontale. È come se fosse caduto spalle a terra, soltanto che si trova a circa un metro e mezzo dal suolo, sospeso nel nulla. La tua palmata si scarica sul suo petto con uno strano clangore metallico, arrestando la sua corsa senza modificare in alcun modo la posizione dell'altro.
    Gli strali di spirito che entrano in contatto con la sua anima ti permettono di sentire la sofferenza causata dal tuo colpo, come una possente cascata. Una cascata che si tuffa in un lago sconfinato di dolore, esaurendosi totalmente nell'acqua immobile.

    L'uomo in nero muove il braccio più vicino a te. Il solo spostamento d'aria risulta rumoroso, a dimostrazione che quel gesto è avvenuto a una velocità che supera di varie volte quella del suono. Con la mano tenta di afferrare il tuo braccio, quello che sembra messo peggio, per stringerlo in una morsa ferrea. Tutto ciò avviene mentre la sua posizione torna verticale con un moto innaturale, senza che lui debba muovere un muscolo per farlo, spinto dallo spazio stesso che si ridireziona tutto attorno, facendogli finalmente poggiare i piedi a terra.
    L'altra mano, in uno scatto altrettanto impietoso, corre verso il collo della tua forma umana.
    Le sue dita sono pronte a serrarsi attorno alla trachea, quando senti ancora la sua voce mentale scivolarti giù per la spina dorsale.

    ° Hai ragione.
    Nemmeno io vorrei combattere contro di me. °


    Non sai per quale motivo, ma hai la distinta impressione che si tratti di una menzogna spudorata.

    6vgdAlI



    Note Master:

    Il tipo subisce il tuo attacco quasi senza reagire, finendo sdraiato a mezz'aria, quindi tenta di afferrarti per non farti fuggire (vedila come una presa innocua) e si rialza per strangolarti con l'altra mano. Ovviamente più tempo impieghi a liberarti, più la cosa ti farà male. La forza impressa sul tuo collo e la velocità di movimento è sempre Energia Rossa.

    Altro piccolo appunto: considera sempre non solo la posizione del tuo pg ma anche quella dell'avversario. Se nel mio turno precedente io sto volando e ti tiro un calcione e non ho detto che sarei atterrato (visto che mi muovo a mezz'aria e posso decidere di non tornare a terra dopo l'attacco), ha poco senso che tu mi blocchi la gamba e proceda con una spazzata, perché non ci sono gambe a terra da spazzare.

     
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    - Capitolo V-



    L
    a risonanza con l'anima dell'uomo fu una sensazione strana da spiegare, ma una cosa era certa: quell'esser, quell'uomo era immerso in un pantano fatto di dolore nel quale sembrava perso. Il contatto con quell'anima infranta era stato un ulteriore tassello nella scoperta del mio avversario. Un ulteriore tassello nel suo mistero, del quale però continuavo a capire poco e nulla.

    «Chi....Cosa sei?»

    La domanda venne spontanea. Non voleva essere rude, ma stupita. Quasi quanto lo fu la mia faccia nel vedere che nonostante il colpo a martello lo avesse preso in pieno, il suo corpo non aveva toccato terra. Poggiava sull'aria come se un piano di vetro alto poco più di un metro impedisse a quella schiena di toccare la polvere secca del suolo. Fluttuava lì all'altezza della mia vita quando, veloce come un predatore che si lancia sul proprio obiettivo, mi artigliò il braccio sinistro e sentii gli ultimi frammenti di ossa cedere al suono del clangore metallico del guanto d'arme.

    La paura si fece largo a forza tra i solchi del cervello, la scarica emotiva proveniente dall'amigdala fece reagire i neurotrasmettitori di norepinefrina che istintivamente trasformarono la stasi dovuta al panico in una risposta primitiva ed ancestrale.

    Nel mentre che la realtà si piegava alla volontà del mio avversario, il quale lentamente invertiva la forza di gravità che agiva su di lui, tornando in posizione eretta; fece scattare nel momento stesso in cui fu dritto davanti a me - mentre la paura e il dolore del braccio oramai fratturato inondavano ogni parte del mio cervello - il braccio carico della della mano destra ancora libera che andò ad incontrare il mio braccio, ultima difesa rimasta, che spontanea ed istintiva si era erta tra le sue dita e la mia gola. Nonostante tutto arrivai in ritardo sull'impatto.

    I sigilli di quella bestia continuavano a mantenere uno strascico di effetto su di me e, nonostante il potenziamento dovuto dal cosmo, il mio avversario riusciva comunque ad essermi superiore in velocità e forza. L'artigliata del Cavaliere fu tale che rimasi senza fiato per un secondo, il secondo dopo la situazione fu anche peggiore; strinse il mio braccio martoriato, meglio del collo a cui pareva stesse puntando, ma comunque non era una situazione che potevo reggere troppo a lungo, sentivo l'arto perdere sensibilità e sapevo che a breve avrebbe seguito la stessa sorte dell'altro . Sapevo che non potevo permettermi di perdere quel confronto o la mia esperienza sulla Terra e tutta la mia missione sarebbe terminata in quel posto desolato e immerso nella polvere.

    Il braccio destro stretto nella sua mano, in basso, oramai completamente rotto dal gomito in giù; mentre il sinistro sarebbe andato a fargli compagnia molto presto. Dovevo liberarmi di quella presa prima che fosse troppo tardi.

    «Penso invece che tu lotti contro te stesso più di quanto tu voglia ammettere»

    La presa del Cavaliere sui due arti era tale che mi sentivo impossibilitato a fare alcunché e anche il semplice parlare risultava difficile, ma volevo provare a distrarlo in qualche modo. La mia lingua lunga mi aveva spesso cacciato nei guai, forse questa volta mi avrebbe salvato. O peggiorato definitivamente le cose, era una possibilità ovvio.

    «Quel tipo di legame con il Caos e tutta quella sofferenza che ti porti dietro come se fosse una spilla al petto, tutto quello sarà la tua rovina un giorno...»

    Mentre parlavo provai a muovere le braccia in modo da allentare la presa del Cavaliere su queste ultime, oltre all'effetto palese, volevo, inoltre, che si concentrasse su di me, sulla parte alta del mio corpo. In quel momento, nascosto tra il parlato e il tentativo di divincolarmi, avrei sferrato un calcio frontale, da quella posizione e con il mio avversario che fluttuava bellamente davanti a me, le uniche parti che potevo tentare di prendere erano sotto la cinta.

    Così feci un'azione non proprio gloriosa o cavalleresca, ma "onore e gloria" sono i nomi di molte croci in molti cimiteri, e non mi andava di finire in quel modo, non ora. Caricai così un possente front kick che con un movimento ascendente avrebbe tentato di impattare all'altezza dell'inguine avversario, se fosse andato a segno o meno era irrilevante il colpo aveva lo scopo di liberare lo spazio per il secondo calcio, e sperare che il mio avversario lasciasse la presa sulle mie braccia.

    Per quanto riguarda il vero attacco, avrei provato a velocizzare il pestone frontale in modo che impattasse con maggior forza, mirando alla parte bassa dello stomaco del Cavaliere d'innanzi a me, nel calcio avrei provato a riversare una pesante quantità di spirito per finire a destabilizzarlo.

    «Mi spiace per te, ma non posso cedere terreno oggi.»

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    ENERGIA Verde;

    GLORIA Gloria Di Azrael [IV];



    STATUS FISICO fronte spaccata, emorragia interna alle braccia, avambraccio sinistro rotto, gomito destro sul punto di rompersi;

    STATUS MENTALE "Che cavolo ho visto??";

    STATUS GLORIA bracciali rotti e mostrata;

    RIASSUNTO AZIONI

    - [Difesa]: frappongo il braccio libero tra la tua mano e la mia gola, ma dato lo scarto di velocità non riesco ad entrare in clinch come pensavo e subisco la situazione di svantaggio;
    - [AD]: Nascosto da un po' di talk-no-jutsu e da un tentativo di divincolare il braccio faccio partire un calcio frontale dal basso verso l'alto con l'intenzione di prenderti dalle parti dell'inguine, sperando che tu possa lasciare la presa sulle braccia;
    - [AF]: secondo calcio "pestone nello stomaco" che oltre ad impattare spinge immettendo spirito;


    NOTE



    ABILITÀ

    زمن [Zaman]
    Il tempo, che strana invenzione umana, lo scorrere del tempo era percepito da ogni creatura ma solo l'uomo se ne curava, Azrael vedeva il reticolo del tempo dal suo esterno e ne comprendeva la fallacia. Con questa sua cognizione il fu scriba e profeta è capace di piegare al suo volere i milioni di granelli che componevano la clessidra del mondo.

    Tempo: Divenuto abile nel manipolare il tessuto temporale a proprio piacimento l'angelo è in grado di rallentare, velocizzare e finanche porre in uno stato di quiescenza il tempo all'interno della sua area di influenza. L'angelo con il suo potere può controllare il tempo con particolare capacità finchè si tratta di oggetti inanimati, è in grado di porre in uno stato di calma gli eventi naturali che accadono attorno a sè entro il suo raggio di controllo, come rallentare lo scorrere dei fiumi nei propri letti, far cadere massi e detriti in modo accelerato o frenarne l'impatto. Però, anche a causa del breve periodo trascorso dal suo risveglio fa ancora fatica a interferire in modo controllato e pieno con i corpi di altri esseri viventi, potendo influenzare solo marginalmente e per macro aree i corpi altrui (es. accelerazione o rallentamento degli arti, ma non il decorso del sangue al loro interno), riuscendo però a interagire con il flusso temporale del suo, accelerandolo e rallentandolo a suo piacimento, al fine di reagire con più prontezza agli attacchi nemici aumentando la velocità dei suoi attacchi o delle sue difese.



    الشبح [Alshabah]
    Azrael quale angelo della morte è in forte contatto da sempre con il mondo spirituale che è aldilà di quello materiale.

    Spirito: Capace di attingere il potere grezzo dell'energia spirituale, Azrael lo utilizza per portare micidiali attacchi direttamente all'anima avversaria causando un tremendo dolore e uno sgomento tale da indebolire anche la tenacia del nemico, intaccandone la determinazione e la forza di volontà. In casi estremi può portare chi subisce questi colpi a perdere conoscenza e finanche la propria anima. Al contrario, però, il corpo non è intaccato da tali offensive che non lasciano segni esteriori sul nemico, rendendola una abilità infida da individuare ad un occhio esterno, non potendo distinguere con precisione cosa ha inflitto tanto dolore al nemico che ha subito la tecnica. Inoltre, è in grado anche di modellare tale energia per imbastire difese grezze a protezione del suo stesso spirito.


    TECNICHE



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    VI



    Nel momento in cui parte il primo calcio, il nemico sposta la tibia destra quel tanto che basta per rendere vano il tuo tentativo.
    Il tuo secondo calcio riesce a farsi comunque strada, schiantandosi sull'armatura nera. Nei punti di impatto scorgi brevi bagliori, minuscoli sigilli che si spezzano dopo aver assorbito parte dell'urto.
    Il piano pare aver funzionato, dato che la presa sulle tue braccia si interrompe. Il tuo avversario accompagna il colpo, scivolando all'indietro per diversi metri senza strisciare sul suolo, nuovamente sospeso nel nulla a pochi centimetri da esso.

    ° Quante chiacchiere. °


    Con una rapidità spaventosa il cosmo nero infuria tutto attorno e l'uomo ne viene divorato, sparendo in una piega dello spazio. Un portale si apre simultaneamente quasi in perpendicolo sopra di te, circa al triplo della tua altezza. E l'uomo inizia a calare rapidamente su di te, caricando la gamba per rilasciare un poderoso colpo di tallone dall'alto verso il basso mirato alla tua testa.
    Nello stesso momento il suolo sotto ai tuoi piedi trema e sembra spaccarsi tutto intorno alla tua posizione. Il tuo intero punto di appoggio, una massa irregolare di terreno grezzo, privo di qualsiasi forma di attrito, si solleva insieme a un nugolo di macerie e polvere verso il nemico.

    ° Dimmi cosa sei tu, piuttosto. Mi aspettavo di misurarmi con uno spirito antico. Dove sono le macchine da guerra che hanno combattuto i Titani? °


    6vgdAlI



    Note Master:

    Difesa molto semplice, in pratica incassa i colpi e basta. Quindi si riposiziona con un portale in alto sopra di te per attaccarti con un calcio ad ascia [AF] mentre sfrutta Dimensioni per trascinare il terreno su cui ti trovi verso di lui, tipo pressa per destabilizzarti, distrarti e facilitare l'entrata del colpo [AD]. Il calcio è tipo questo:

     
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    Nome: عزرائیل‎ Energia: Verde Gloria: Azrāʿīl [IV]

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    - Capitolo VI -



    L
    a pressione attorno alla trachea sembrava diminuire e la stretta del mio avversario svaniva mentre la sua voce riverberò nella mia mente, nuovamente con tono di scherno, ma non me ne curai, ero stanco però questo voleva dire che non era finita.

    Uno squarcio di cosmo oscuro e caotico ingurgita il mio avversario con una rapidità tale che feci fatica a star dietro anche solo lontanamente con il pensiero a quel movimento che una stessa energia parve sbucare quasi contemporaneamente sopra la mia testa "Questa volta mi assicurerò che andrai a terra". Errore. Il suolo sotto i miei piedi parve cedere, il terreno, la roccia e la sabbia che componeva la struttura stessa della terra crollò sotto di me, mentre il cavaliere vestito di nero scendeva in picchiata.

    Innumerevoli piume presero forma dal nulla, una dietro l'altra si saldarono sulla struttura cheratinosa di ali che non usavo da troppo tempo, mentre lingue umane ed occhi andavano a rimpiazzare la maschera umana che avevo portato fin a quel momento. Usare la mia vera forma in combattimento, mi pareva quasi di mettere me stesso in vetrina per uno scienzato pazzo, ma era necessario per non perdere l'equilibrio sotto quella forza attrattiva che si era portata via il mio appoggio sicuro.



    Nel momento stesso in cui la terra finì di spaccarsi avevo già iniziato a fluttuare a mia volta, almeno non sarei caduto a terra come un sacco vuoto. Sapevo che questa volta la mia strategia sarebbe costata molto. Alzai il braccio oramai rotto aiutato dall'altro arto che era messo - per ora - leggermente meglio, mentre il sangue ed il sudore continuavano a scendere copiosamente negli occhi dallo spacco sopra la fronte.

    L'idea era usare il braccio, oramai nient'altro che un sacchetto di carne ed ossa frantumate, come sacrificio e specchietto per le allodole, mentre avrei sfruttato il momento dell'impatto per scaricare una gomitata d'incontro nella parte bassa del bacino del Cavaliere, riversando al suo interno la mia energia spirituale in modo da fiaccarne volontà e forza.

    L'impatto fu più forte di quello che avevo preventivato, il braccio d'appoggio scivolò in avanti in modo da far scaricare sull'arto morto il calcio, ma l'ascia si abbattè con forza inaudita sulla mia spalla mentre il mio gomito scivolava verso la sua meta. Il dolore era enorme e lacrime di rabbia e dolore iniziarono a mischiarsi al sudore ed al sangue. Il successivo sonoro "crack" era un addio da parte del legamento che teneva salda la cuffia del rotatore dell'articolazione sinistra. Strinsi i denti per non dare alcuna soddisfazione al mio avversario, ma il dolore mi si dipinse lo stesso in volto.

    Il mio colpo era partito, con il suo carico nascosto all'interno del braccio, speravo con tutto me stesso di non svenire, la forza di volontà di non cedere era l'unica cosa che oramai mi teneva in piedi, se non avessi raggiunto con il gomito il corpo solido del cavaliere, avrei comunque rilasciato l'energia accumulata in direzione del mio avversario.

    "Le macchine da guerra antiche . Facile parlare eh? Se solo possedessi un millesimo di quella forza, senza le catene che mi inchiodano alla Realtà allora si che avremmo avuto modo di divertirci. "

    «Vorresti estorcermi informazioni o sei stanco e preferisci parlare dei tempi che furono?»

    Nonostante la situazione, non ce la facevo proprio a mordermi la lingua.

    Narrato ⧰ «Parlato»«Parlato P.N.G.»"Pensato"

    NOME عزرائیل‎, - Azrāʿīl - Erza;

    CASTA Daimon - Agathodaimōn;

    ENERGIA Verde;

    GLORIA Gloria Di Azrael [IV];



    STATUS FISICO fronte spaccata, emorragia interna alle braccia, avambraccio sinistro rotto, gomito destro sul punto di rompersi;

    STATUS MENTALE "Che cavolo ho visto??";

    STATUS GLORIA bracciali rotti e mostrata;

    RIASSUNTO AZIONI Sfrutto la vera forma per fluttuare e non soffrire al 100% il tuo AD. Dopodichè, conscio della situazione in cui versa al momento e della sua inevitabile debacle, Az prova il tutto per tutto con un:

    - [Contrattacco]: Alza il braccio oramai rotto, a voler creare un punto di impatto per il tuo calcio in modo da crearsi lo spazio per entrare nelle tue "grazie" e sferrare una gomitata sfruttando il tuo arrivo e la tua energia cinetica contro di te e rilasciando così (possibilmente a contatto sennò a distanza) energia spirituale.


    NOTE



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    Il tempo, che strana invenzione umana, lo scorrere del tempo era percepito da ogni creatura ma solo l'uomo se ne curava, Azrael vedeva il reticolo del tempo dal suo esterno e ne comprendeva la fallacia. Con questa sua cognizione il fu scriba e profeta è capace di piegare al suo volere i milioni di granelli che componevano la clessidra del mondo.

    Tempo: Divenuto abile nel manipolare il tessuto temporale a proprio piacimento l'angelo è in grado di rallentare, velocizzare e finanche porre in uno stato di quiescenza il tempo all'interno della sua area di influenza. L'angelo con il suo potere può controllare il tempo con particolare capacità finchè si tratta di oggetti inanimati, è in grado di porre in uno stato di calma gli eventi naturali che accadono attorno a sè entro il suo raggio di controllo, come rallentare lo scorrere dei fiumi nei propri letti, far cadere massi e detriti in modo accelerato o frenarne l'impatto. Però, anche a causa del breve periodo trascorso dal suo risveglio fa ancora fatica a interferire in modo controllato e pieno con i corpi di altri esseri viventi, potendo influenzare solo marginalmente e per macro aree i corpi altrui (es. accelerazione o rallentamento degli arti, ma non il decorso del sangue al loro interno), riuscendo però a interagire con il flusso temporale del suo, accelerandolo e rallentandolo a suo piacimento, al fine di reagire con più prontezza agli attacchi nemici aumentando la velocità dei suoi attacchi o delle sue difese.



    الشبح [Alshabah]
    Azrael quale angelo della morte è in forte contatto da sempre con il mondo spirituale che è aldilà di quello materiale.

    Spirito: Capace di attingere il potere grezzo dell'energia spirituale, Azrael lo utilizza per portare micidiali attacchi direttamente all'anima avversaria causando un tremendo dolore e uno sgomento tale da indebolire anche la tenacia del nemico, intaccandone la determinazione e la forza di volontà. In casi estremi può portare chi subisce questi colpi a perdere conoscenza e finanche la propria anima. Al contrario, però, il corpo non è intaccato da tali offensive che non lasciano segni esteriori sul nemico, rendendola una abilità infida da individuare ad un occhio esterno, non potendo distinguere con precisione cosa ha inflitto tanto dolore al nemico che ha subito la tecnica. Inoltre, è in grado anche di modellare tale energia per imbastire difese grezze a protezione del suo stesso spirito.


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    VII




    La tua gomitata si scarica in pieno nel punto di impatto con un clangore metallico. Malgrado lo spessore ridotto dell'armatura nella zona di articolazione dell'anca ti rendi conto della sua straordinaria solidità, qualcosa che la tua attuale forza non può superare.
    L'umano arretra senza quasi resistere alla forza impressa nel tuo colpo. Anzi, la sfrutta per guadagnare nuovamente distanza. I suoi spostamenti sono precisi, malgrado il dolore che sta sicuramente provando. Ciò che vedi svolgersi davanti ai tuoi occhi non è un susseguirsi di scatti ripetuti e attacchi casuali, bensì una danza elegante.

    Il suo corpo viene illuminato dalla fioritura di una miriade di sigilli che contengono e convogliano il cosmo nero in fasci ordinati. L'intera figura risplende, carica di potere, mentre senti il flusso cosmico - già opprimente - farsi ancora più massiccio.
    I disegni incandescenti della geometria si concentrano sugli avambracci e sulle mani. Hai a malapena il tempo di renderti conto del passo successivo.
    Si muove con una rapidità spaventosa, centinaia e centinaia di volte superiore rispetto a poco fa. Se riuscissi a quantificarne la velocità, diresti che quasi raggiunga quella della luce.
    Non corre direttamente verso di te, ma trasla verso la sua destra, avvicinandosi con un movimento parabolico al tuo fianco sinistro, ma sembra quasi che la sua traiettoria voglia superarti o aggirarti. Non è così: all'ultimo istante sposta improvvisamente il peso verso di te cercando il tuo volto mostruoso col pugno destro.
    Il colpo, per quanto potente, è solo frutto dello slancio e della rotazione del suo busto. È invece il sinistro, caricato vicino al petto, che racchiude gran parte della potenza di quell'attacco. Il pugno brilla, racchiuso da una finissima rete di fili carichi di energia pronta a esplodere. Il gomito si apre per andare a portare un gancio diretto al tuo addome.

    6vgdAlI



    Note Master:

    Dopo aver subito il contrattacco, il tuo avversario si distanzia nuovamente, quindi parte in traiettoria circolare verso il tuo fianco sinistro per tirarti un diretto al volto [ad] per entrare nella tua eventuale guardia e chiudere con un gancio coperto di sigilli esplosivi [AF] diretto al tuo addome. Fai attenzione perché l'attacco, sia in velocità che in potenza, è a Energia Blu.

     
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    - Capitolo VII -



    L
    a gomitata aveva portato i suoi frutti. Sentii il corpo del mio avversario subire l'impatto ed essere spinto all'indietro con veemenza. Frose troppa veemenza, cosa era successo? Ero forse riuscito a trovare un punto debole del cavaliere? Proprio ora che avevo quasi perso la speranza?.

    Il sangue mi scendeva sul volto, coprendo l'occhio oramai gonfio e livido, con una leggera patina rossiccia che mi impediva di discernere al meglio la profondità e metteva a dura prova la mia visione periferica. Praticamente il mio mondo si andava restringendo sempre più in una specie di tunnel rosso con un unico punto di fuga: il cavaliere di fronte a me.

    «Se ne hai avute abbastanza puoi sempre arrenderti eh!»

    Non pareva prendere di buon grado la mia vena spiritosa, comprensibile, in quel momento non sapevo neanche io dove trovassi la voglia di fare battute di spirito. Forse il fatto che mi sentissi chiuso in un angolo incapace a reagire mi aveva messo con le spalle al muro anche mentalmente, stavo impazzendo? No, non direi. Semplicemente in momenti come quello tanto valeva prenderla a ridere, era così che avevo sempre affrontato le avversità: pessime battute e sigarette. Quest'ultime erano finite, purtroppo, le prime - invece - parevano non esaurirsi mai. Purtroppo.

    Tamponai un minimo il sangue avvicinando la faccia alla spalla, usare le braccia causava spasmi di dolore quasi insopportabili per tutto il corpo. Dopodichè, mi piantai saldamente a terra, da quanto potevo vedere il mio avversario non era più ammaccato di quanto lo fosse ad inizio scontro, molto probabilmente a breve mi sarebbe arrivato di nuovo addosso. "Tenta sempre di chiudere le distanze ed attaccare da vicino da quando è sparita l'evocazione, forse potrei provare a giocare su questa cosa e tenerlo lontano, magari lo faccio stancare prima che mi metta al tappeto..."

    Più veloce quasi del pensiero stesso, il cavaliere nero parve sparire, non ero riuscito a capire nè come avesse fatto nè tatnomeno cosa avesse fatto, sapevo solo che aveva praticamente colmato lo spazio che ci separava con una velocità tale che sembrava si fosse quasi teletrasportato in diagonale. "Sono stato uno sciocco, ho fatto esattamente quello che lui voleva, a quanto pare non sono mai stato io a condurre le danze. Ho finito con l'essere l'esperimento che cercava, la cavia del suo laboratorio." Lo slancio successivo fu altrettanto veloce, non riuscii praticamente a seguirlo con gli occhi.

    Quasi come fosse un riflesso atavico, il mio cosmo si erse a formare un semicerchio, la traiettoria del mio avversario era stata tale da riuscire a portarsi alla mia sinistra in un attimo, nulla poteva impedirgli di cambiare nuovamente direzione, ma non avevo abbastanza energie per una barriera completa. La parte esterna della difesa dorata aveva lo scopo di tentare di rallentare qualsiasi cosa la attraversasse, mentre quella interna era energia grezza, l'ultima stilla di cosmo rimastami, che avrebbe provato a minimizzare i danni dell'attacco, allo stato attuale sarebbe stato difficile opporre qualsiasi altro tipo di resistenza.

    Feci giusto in tempo a richiamare queste mie energie che quel tipo mi era già addosso, più veloce di quanto fosse mai stato, come se fino ad allora si fosse solamente riscaldato. La barriera provò a resistere ma venne frantumata con facilità e così il mio braccio che, irrazionalmente, si mosse a coprire il volto. Il colpo non fu forte come lo aspettavo, ma abbastanza da finire a far urlare di dolore i legamenti del gomito, che con un sonoro "pop" si staccarano dalla loro sede naturale. Mentre l'articolazione cadeva sotto il pugno diretto del cavaliere, impendendone l'impatto sulla mia mascella, capii di essere stato gabbato, avevo abboccato all'amo che mi aveva teso così in bella mostra, quando dal basso stava arrivando un uppercut sul quale si riflettevano i colori del cosmo avversario, ammantandolo di glifi arcani a me sconosciuti.

    «Porca...»

    Spinsi indietro il peso del mio corpo ed - aiutato dallo stesso colpo che avevo appena ricevuto - alzai la gamba, al contempo abbassai il busto tentando di chiudermi a riccio, l'intenzione era di far scontrare, così, quel secondo pugno contro una zona meno scoperta del corpo e non contro la parte molle dell'addome, oppure per me quella sarebbe stata la fine dei giochi. Non riuscivo a richiamare più il cosmo, quindi mi sarei dovuto affidare alla poca prestanza fisica che mi era rimasta ed alla durezza della mia stessa armatura. L'impatto del pugno e la luce dovuta all'esplosione dei sigilli furono tra le ultime cose che vidi.

    Il rumore della Gloria che riceveva il colpo riverberò nelle ossa, mentre ascoltavo il rumore dell'Archè stessa che si incrinava, un suono che non sentivo da un'eternità, aveva riempito l'aria; nel frattempo il dolore era appena diventato il pensiero unico e più importante all'interno della mia testa. Tutta la mia realtà si era trasformata in una sorta di costante agonia, le articolazioni superiori erano oramai furoi uso ora che il gomito destro aveva deciso eroicamente di prendere il primo pugno in pieno per evitare l'impatto con la mandibola. Mentre il ginocchio sinistro, intercettando il colpo, aveva subito un danno al legamento tale che difficilmente mi avrebbe permesso di rimanere in piedi se non facendo l'equilibrista sulla gamba rimasta sana.

    Era finita. Me ne accorgevo mentre cadevo prono dopo l'impatto del colpo avversario, colpo che mi aveva fatto non solo perdere l'equilibrio, ma era riuscito a spingermi diversi metri dietro rispetto alla mia posizione. Respiravo a fatica, era un ottimo risultato per come si erano messe le cose, ma in quel momento avrei forse preferito non riuscire più a farlo. Ogni piccolo movimento, per quanto microscopico potesse essere, riusciva a toccare con precisione tutti i recettori del dolore che erano presenti nel mio corpo e farli vibrare all'unisono. Ero diventato un enorme diapason di sofferenza.

    Tossii sangue un paio di volte, sentivo le energie abbandonare gradualmente il mio corpo mentre la polvere si poggiava nuovamete al suolo e su di me. Tentai di alzare il braccio per coprire gli occhi e tamponare il sangue, ma fu una mossa stupida che portò solo a nuovo dolore; non riuscivo a fare nulla. Avrei voluto porre fine a quella porzione di Caos che girava impunita nella Realtà, avrei voluto aiutare quel tipo, invece mi ritrovavo con la schiena per terra, un braccio piegato in una angolazione innaturale che finiva sotto la mia colonna vertebrale ed il mio sangue a bagnare il pavimento.

    "Bene, è quindi così che si conclude la Storia di Azrāʿīl, Agathodaimōn della Morte?"

    Narrato ⧰ «Parlato»«Parlato P.N.G.»"Pensato"

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    STATUS FISICO fronte spaccata, emorragia interna alle braccia, avambraccio sinistro rotto, gomito destro rotto; ginocchio destro con principio di versamenti ematici;

    STATUS MENTALE Addio sogni di gloria;

    STATUS GLORIA bracciali rotti e mostrata, gambale destro incrinato;

    RIASSUNTO AZIONI Mi stupisco della tua nuova velocità e capisco che non hai fatto altro che testarmi, finendo per diventare l'esperimento che tanto non volevo essere, così:

    - [Difesa]: barriera tempo (esternamente) cosmo grezzo (secondo strato) per minimizzare i danni del tuo colpo, peccato fosse l'Attacco Debole. Mi chiudo quindi a riccio quando vedo arrivare il vero attacco che tanko in parte con la Gloria in parte prendo in pieno perchè non ho più energie per evocare alcuna difesa.

    Dopodichè, una volta a terra, sono praticamente sul punto di perdere i sensi e senza più energie.

    NOTE



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    Spirito: Capace di attingere il potere grezzo dell'energia spirituale, Azrael lo utilizza per portare micidiali attacchi direttamente all'anima avversaria causando un tremendo dolore e uno sgomento tale da indebolire anche la tenacia del nemico, intaccandone la determinazione e la forza di volontà. In casi estremi può portare chi subisce questi colpi a perdere conoscenza e finanche la propria anima. Al contrario, però, il corpo non è intaccato da tali offensive che non lasciano segni esteriori sul nemico, rendendola una abilità infida da individuare ad un occhio esterno, non potendo distinguere con precisione cosa ha inflitto tanto dolore al nemico che ha subito la tecnica. Inoltre, è in grado anche di modellare tale energia per imbastire difese grezze a protezione del suo stesso spirito.


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    closure




    Il silenzio è tale da divenire assordante.
    Trascorrono diversi secondi, un tempo irrisorio che a causa del dolore e della stanchezza sembra infinitamente più lungo.
    Poi, oltre al pulsare del sangue nelle tue orecchie, senti dei tonfi metallici. Passi calmi, deliberatamente lenti.

    Voi Daimon... Non so mai come prendervi.


    La voce risuona calma e profonda dentro di te, echeggiata dalla sua estensione telepatica. Sta parlando attraverso entrambi i canali di comunicazione, come ad assicurarsi che il messaggio arrivi a destinazione. Senti nuove, ulteriori scariche di dolore quando il tuo corpo viene circondato da una forza estranea, sollevato a mezz'aria e ruotato lentamente, finché il tuo sguardo incrocia quello dell'umano.

    Se ora disintegrassi il tuo corpo, tu non faresti altro che tornare nel tuo piano d'origine per essere ricostruito, dico bene? Questo processo ti cambierebbe? Ti aiuterebbe in qualche modo? O sarebbe solo una seccatura?
    Ci sono così tante cose che vorrei capire.
    Tante informazioni che gioverebbero alla mia causa.
    Ma ogni volta che provo a studiarvi...


    Il Cavaliere Nero chiude le dita della mano sinistra, sollevata nella tua direzione, stringe il pugno. La forza che ti sorregge muta in una morsa che si chiude da tutte le direzioni. Non è eccessiva, ma a causa delle ferite sembra quasi una tortura.

    ...vi rompete subito.


    La pressione si stabilizza quando l'umano si ferma a pochissimi passi da te.
    I sei occhi ornamentali incisi sull'elmo di metallo nero si illuminano d'oro. Le placche che compongono la maschera si ripiegano l'una sull'altra più e più volte come se fossero fatte di carta, esponendo finalmente il volto del tuo nemico. È giovane, la pelle liscia e priva di cicatrici, la barba rossa curata e gli occhi di un azzurro intenso, sporcati da riflessi cangianti dovuti al fluire del cosmo. Il volto di un uomo, non di chissà quale abominio.
    Ti guarda da vicino. Si prende il suo tempo. Inclina il capo con una certa indolenza.

    Quindi è davvero tutto?


    La sua voce è diversa, ora che non è più filtrata dall'elmo. C'è una nota di calore che non puoi evitare di notare. Anche l'inflessione del timbro mentale, conclusa la lotta, non fa che sottolineare la pacatezza del linguaggio scelto dall'individuo.

    Vi ricordavo molto più spaventosi.


    La tua mente si riempie di immagini fugaci. Impressioni, colori e forme aliene. Un intero esercito di costrutti geometrici dall'energia sconfinata che si scontrano con altrettante mostruose perversioni, facendosi a pezzi a vicenda. Vedi carne e metallo, violenza e ineluttabilità, la tremenda presenza dei tuoi fratelli più antichi e brutali.

    O forse sono io ad avere mal interpretato le cose che ho visto.
    In ogni caso, se la vostra antica potenza è davvero andata perduta, allora fatemi un favore: imparate da noi stupidi, limitati mortali e....


    Lo spazio si piega in deformazioni illogiche attorno al suo corpo, inghiottendolo completamente. Quando la sua presenza svanisce, il tuo corpo si libera dalla presa e un'ultima parola rimbomba fragorosa nel tuo cervello.

    CRESCETE



    6vgdAlI



    Note Master:

    Siamo arrivati alla fine. Se lo desideri puoi chiudere con un post conclusivo. In ogni caso porto in valutazione il fight test nell'attesa che termini anche il test.

     
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