Ikari No Tora - Le Tigri Dell'Ira - Pensieri

Chapter 7.1 - Bartolomeo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    In Addestramento
    Posts
    1,525

    Status
    GHOST


    f1607c2061327415ae8cbb0d997eec6b



    Reclinò la testa all'indietro.


    «Mi sento leggerissimamente ubriaca...dicono che sei un gran pizzaiolo. Quando mi farai una bella margherita? Almeno mi riempio lo stomaco non solo d'alcool.
    Non sono un ubriacona e basta.»


    E si scolò un altro boccale di birra scura.
    Amaterasu amava bere. E tanto anche. Così come mangiare.
    Eccessiva in molti aspetti, la Grande Dea si asciugò le labbra umide dalla birra guardando Bartolomeo di sottecchi.

    «Hai ancora il boccale pieno. Non mi dire che non ti piace questa birra.
    Mi offenderei


    E sapevano tutti che la cosa non era per nulla vera. Amaterasu si offendeva raramente e non per questioni futili. Adorava solo stuzzicare chi gli si poneva di fronte. Come il vento.
    Giocava. Libera da molte convenzioni sociali o di idee.
    La libertà più pura. Anche di cambiare, di soffiare da un altra parte.
    Essere come una nuvola.
    La sua forma vento spandeva una leggera brezza che accarezzò i baffi di Bartolomeo così come la sua casa. Era un modo tutto suo di capire le cose della Realtà. Toccare. Averle tra le mani, sentirne il respiro segreto.
    Poco lontano Mazu, la dea dell'acqua, insieme a Suzuhiko Hime – dea del fuoco – stavano osservando la scena.


    1b20925cc85602a9ef6cd68206a89f74 «Si sta divertendo.»



    Il fuoco di Suzuhiko era in sintonia con la Forma vento di Amaterasu. La sua Royalty alimentava di più le fiamme della signora del fuoco.

    bf7837938419d12f91a58fb1d40ee162
    «Sai come è fatta. La leggerezza è tipica del suo spirito. E adesso c'è bisogno di leggerezza anche.»



    Mazu stava creando delle fontane d'acqua tra le sue mani. Ognuna che si intersecava con l'altra.
    Un gioco fatto di spruzzi, di correnti, di scrosci dove non c'era inizio né fine.

    «Poteva anche far venire qualcuno della Corte di Mezzanotte in ogni caso.»

    «Oppure voleva solo farlo lei senza un motivo ben preciso. Godiamoci il momento e i figli di Bartolomeo...questa sera dormiranno più sereni e non disturberanno quei due.»

    «Dovrei fare da balia? Mica sono i miei figli! Che mi frega.
    Scassassero quei due quanto vogliono. Non sono qui per fare il badante. Sono un guerriero non una femmina.»


    «Il solito. Bè io ci gioco tu stai anche lì come un bel soldatino.»


    Acqua e fuoco. Non vi era sintonia mai tra i due. L'uno opposto all'altro ma ognuno era parte della Royalty della Grande Dea che si era fatta seria in volto.
    Si arricciò un baffo della barba, mentre rifletteva.


    «Ma sebbene la birra piaccia non sono qui solo per questo. Ti ho detto della nostra guerra in America ma ora che le gole sono ben sciacquate ti dirò anche il resto.
    La danza in America tra noi figli di Gea e quel Caduto celava altro.»


    Riempì il bicchiere. Trovò la birra finita.

    4cf6d481e1d2b58690994dde610ebcd1
    «Cercava probabilmente di liberare una delle figlie di Lucifero. E sono già due contando quella della Grado in Giappone.
    Sai cosa significa?»



    Si mise seduto più comodamente.

    «Che sanno dove si trovano? E lo scenario peggiore e che sono nascoste qui in mezzo a noi e non sappiamo nemmeno dove.
    Dobbiamo accelerare i tempi oltre a chiederti un favore.»

     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar


    Group
    Gold Saint
    Posts
    9,168
    Location
    ~ Seconda Casa dello Zodiaco ~

    Status
    GHOST
    S5rieZh
    ATTO I
    Ikari No Tora – Le Tigri Dell'Ira – Pensieri

    Mi hai preso alla sprovvista.
    OH oH Oh.
    Il forno per fare le pizze non era pronto quando siete arrivati.


    Seduto svaccato su una sedia alla Seconda Casa dello Zodiaco, Bartolomeo agitò la mano sinistra – quella senza l’enorme boccale di birra che brandiva come un’alabarda – per mostrare qualcosa che probabilmente solo lui vedeva, oppure per esagerare ancora di più quella conversazione sulla pizza. Lui avrebbe voluto farla, davvero, ma Amaterasu era arrivato senza preavviso e poi avevano cominciato a bere, e poi a parlare e poi…

    E io NON ho il boccale pieno!
    TU hai il boccale pieno!


    Com’erano arrivati lì? Ah già, visita di cortesia di Amaterasu… o forse no?! Ah no, ecco, l’amico Araldo voleva condividere con Bart quello che era accaduto… dove? In America, sì, esatto, in America. Forse, e dico forse, il nostro caro Gran Sacerdote era un poco brillo a causa della birra di quel burlone di Cavaliere di Gea?

    OoOH Oh oH!

    jpg

    Non era certo ubriaco – più o meno – ma non poteva negare quanto adorava quella birra e quanto ne avrebbe bevuta ancora e ancora.

    BUAAARP!

    Il gigante, all’improvviso e senza quasi accorgersene, si prodigò in un santissimo e sanissimo rutto che avrebbe ridestato dal sonno persino Hades direttamente negli Inferi.

    Bartolomeo?!

    Poco più in là Elena si girò di scatto e guardò il Cavaliere del Toro, il più forte guerriero al Grande Tempio, in modo così intenso e bacchettone che lo fece trasalire. Non lo chiamava mai usando il suo nome per intero, quindi questa volta doveva proprio averla fatta grossa. Nonostante la sua immensa mole, infatti, in quel momento divenne piccolo piccolo, sprofondando sulla sedia e sgranando gli occhi come un bambino beccato con le mani nella marmellata. Quell’attimo, però, durò il momento di un battere di ciglia, giusto il tempo di ritrovare il filo dei pensieri, per poi ritornare a un’ilarità ormai incontrollabile.

    S-scusa…?!

    Lo disse per davvero, ma il sorriso un po’ istupidito rimaneva sempre stampato su quel suo volto così pacifico e beato dopo tutti quei boccali di birra.

    Non far prendere quel brutto vizio ai bambini.
    M i r a c c o m a n d o.


    E quando diceva “mi raccomando”, in tono così deciso e scandito, era una minaccia davvero seria.

    Specialmente a questi scatenati ometti che imitano tutto quello che fai.

    La donna diede un buffetto a un paio di bambini maschi, di circa quattro e sei anni, fratelli di sangue – seppur ormai orfani – simili negli atteggiamenti in tutto per tutto, e che con occhi attenti guardavano il loro padre adottivo come se fosse il loro unico grande eroe. Già provavano a spalancare la bocca per imitare il “ruggito” del gigante che avevano appena sentito, senza successo – per fortuna.
    Bart si ricompose in un istante per fare bella figura con Elena, e si riprese immediatamente da quell’esageratamente finta sbronza che lo aveva reso così ilare. Alla fine, se ci pensiamo bene, era difficile far ubriacare un omone di quella stazza, ma al gigante piaceva lasciarsi un po’ andare in momenti di pura e sana goliardia. Finché non si doveva parlare di cose serie, ovviamente.
    Gli accompagnatori di Amaterasu, nel frattempo, mantenevano una rispettosa distanza per far parlare con calma i due Cavalieri.
    Posò il boccale di birra, assumendo un’espressione sempre morbida ma più seria, si rimise composto sulla sedia e cercò lo sguardo del suo amico Araldo per intercettare ogni singola sfumatura del suo discorso. I Cavalieri di Gea, e non solo, avevano combattuto una battaglia orribile e le parole di Amaterasu confermarono quella terribile sensazione che aleggiava nel suo discorso.

    Amico mio, il vostro scontro in America non è di certo passato inosservato.
    Persino da qui abbiamo percepito dei cambiamenti nel flusso del Cosmo.
    Era impossibile rimanerne completamente all’oscuro, ed è molto probabile che altri Cavalieri se ne siano accorti.


    Al Grande Tempio non sarebbe potuto sfuggire un evento di tale portata. Tutti i possibili campanelli di allarme erano scattati all’unisono quando quello scontro aveva creato una devastazione forse peggiore di quella causata in Giappone. Ed era praticamente certo che anche altre Caste non erano rimaste completamente sorde di fronte a quel cataclisma di risonanza mondiale.

    Amaterasu, sono contento di rivederti qui, sano e salvo di nuovo al Grande Tempio.
    Ma dimmi, come stanno gli altri?
    Pan e i Cavalieri che hanno combattuto con te contro la Corruzione sono tutti tornati a casa?


    Dover ricevere nuovamente notizie della perdita di persone amate, di amici e di compagni di battaglia era ogni volta uno strazio al cuore. Chiedere, però, era inevitabile perché andava onorata la memoria dei caduti al pari di quella dei vivi, a qualunque costo. La speranza, spesso spezzata sul nascere, era quella di non dover costatare l’ennesima perdita di vite umane.
    Un’altra notizia, però, doveva essere digerita e analizzata. La Corruzione stava avanzando, si stava rafforzando, e quello che era accaduto in Giappone si era infine ripetuto anche in America. Bart incrociò le braccia sul possente petto, per poi spostare lo sguardo in alto e a destra con fare pensoso.

    Due su sette.
    Due posizioni su sette sono già state scoperte, e sono state attaccate a colpo sicuro.


    Le posizioni di due delle Figlie di Lucifero erano già state scovate, in Giappone e in America, così come la posizione dei relativi sigilli che tenevano imprigionata la bestia. Non c’era più un istante da perdere. Era ormai chiaro come il sole che dovevano agire in fretta e insieme, altrimenti le speranze per la sopravvivenza del mondo intero si sarebbero affievolite fino a scomparire inesorabilmente.

    Concordo, dobbiamo accelerare i tempi.
    Ma soprattutto dobbiamo cercare di anticipare questi eventi.


    Riportò lo sguardo su Amaterasu, mostrando tutta la sua proverbiale determinazione e riconfermando ancora una volta quanto si erano detti qualche tempo prima.

    Dobbiamo farci trovare pronti.
    Continuiamo a unire le nostre forze, non solo sul campo di battaglia ma anche nella preparazione di uno scontro senza precedenti che sembra ormai essere alle porte.
    Il Grande Tempio ha ancora le sue carte da giocare, così come voi Cavalieri di Gea e gli altri nostri alleati.
    Se riusciamo a capire dove concentrare gli sforzi, potremo essere ancora più efficaci.


    Piantò il suo enorme pugno destro sul tavolo, con decisione ma senza violenza. Era solo un gesto per sostenere le sue parole, per spronare ancora di più se stesso e gli altri all’azione.

    Sappiamo dove guardare?
    Avete scoperto qualcosa di più in America?


    Sperava che la risposta fosse affermativa, almeno per condividere somiglianze o caratteristiche simili che potevano creare un quadro più chiaro da osservare e interpretare.

    Cerchiamo di mettere insieme tutti gli indizi che abbiamo, così da rendere il nostro prossimo passo meno incerto.
    Il Grande Tempio può mettere a disposizione la conoscenza di secoli e secoli di storia, accumulata e attentamente custodita, compresi miti e leggende di ogni genere.
    Dobbiamo solo capire come impiegarla al meglio.


    Si agitò sulla sedia sentendosi incredibilmente impotente, sensazione che ultimamente lo aveva tenuto sveglio molte notti. Era uno degli uomini più potenti mai esistiti sulla faccia della terra, nonché attuale Gran Sacerdote del Grande Tempio, una delle fazioni che da tempo immemore proteggevano l’umanità. Eppure era come essere delle formiche in un universo sconosciuto, potendo solamente gestire a malapena la propria vita senza poter influire sul resto.

    Qualcosa dovremo pur riuscire a trovare o a capire, no?

    Non c’era cosa più frustrante che brancolare nel buio. Per evitarlo avevano un’unica soluzione: unire le conoscenze, gli intenti e gli sforzi. Esattamente come si erano promessi quel giorno non molto tempo prima al Grande Tempio, esattamente come sarebbero dovute andare le cose per non far spegnere definitivamente quella speranza chiamata futuro.
    Infine, a termine del suo discorso, Amaterasu aveva accennato a un favore da chiedere al Gran Sacerdote. Bart assunse un’espressione incuriosita, sollevando le sopracciglia e tendendosi verso l’amico per dimostrargli tutta la sua interessata attenzione.

    Figliolo, dovevi chiedermi qualcosa, vero?
    Dimmi, di che favore si tratta?


    4ZFBQ5m
    BARTOLOMEO - GOLD TAURUS [VIII] - ENERGIA SUPREMA
    lhWsVkb

    Riassunto:
    Eccoci di nuovo qua :mke:
    E ho spostato la discussione in Seconda Casa, così come l'altra :asd:

    Condizioni:
    Ottime.

    Tecniche:
    -

    Abilità:
    -

    NARRATO - PARLATO - PENSATO - TELEPATIA - BAMBINI - ELENA - SOLDATO

    Ykl3bED
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    In Addestramento
    Posts
    1,525

    Status
    GHOST

    «Andiamo in America insieme.»

    Lo disse con una semplicità assoluta.

    «Non è ancora del tutto liberata e non possiamo fare tutto da soli noi figli di Gea.»

    Perchè non voleva fare tutto da solo. Non serviva essere i protagonisti indiscussi; se tutto intorno a loro moriva a che pro rimanere vivi?
    Non voleva combattere da solo. Non voleva questa responsabilità solo per sé. Ma dividerla con gli uomini. Questo era il loro mondo, queste erano le loro vite, era la loro storia.

    93384e69e5f3c0d13f98f076eb5f5058
    «Non voglio starmene fermo sulle mie posizioni ma continuerò a combattere fino a che l'America non sia del tutto liberata.
    Dobbiamo avere delle posizioni sicure da cui far partire i nostri attacchi, con cui poter dare supporto agli altri se avessero bisogno di aiuto.»





    «Due su sette»


    «Due su sette»




    E le altre cinque?
    Il mondo era ancora della Corruzione. Loro rimanevano in mezzo a questa tempesta. Scogli solitari a resistere.
    Ma fino a quando? Fino a quando non arriverà un onda più alta e minacciosa delle altre a distruggerli e portarli nell'abisso della sconfitta? Doveva aspettare ancora? O sfruttare quello che avevano in America per mandare un segnale?
    Ai nemici, certo ma soprattutto alle altre caste.

    «Sarà una battaglia che non si limiterà ad Atlantide o al Grande Tempio. Questa è una guerra che ci coinvolge ed è il mondo il campo di battaglia. Ovunque può essere il prossimo attacco. Dobbiamo far valere le nostre intenzioni. Dobbiamo farci vedere e nel mentre indagare.
    Della Grado non mi fido ma non sono così imbecille da non vederne l'utilità. Vorrei collaborare con loro e iniziare a indagare ovunque. Loro lo sanno fare meglio di chiunque altro.»


    L'utile.
    Delle sue idee, dei suoi dubbi, della sua autorità, del suo orgoglio in questo momento poco fregava ai loro nemici. Fidarsi o meno, continuare a titubare, lasciava spazio di manovra. Erano le crepe dove si sarebbero insinuati questi figli di cagna per distruggere questo muro che stavano costruendo.

    «Scendi con me sul campo di battaglia. Facciamoci vedere. L'America sarà l'Inizio.
    Rendiamola sicura.
    Non possiamo più restare ancorati nelle nostre posizioni. Siamo circondati ovunque e ovunque può avvenire il prossimo attacco...e io non so se ho la forza di poter resistere. Quindi scendi con me in battaglia. Non si sa mai che anche gli altri non inizino a combattere invece di rispondere agli attacchi.
    Così quando li chiameremo tutti al Tempio Sud non avremmo solo parole ma azioni con cui costruire questo muro.»


    Le parole sono vento le azioni sono di marmo. Direbbe così Draka, vero Amaterasu?
    E aveva paura. Paura di non riuscire. Paura che le parole possano essere inutili oggi. Ora.
    Se alle parole sarebbero seguiti i fatti questo non poteva essere cambiato.
    Era marmo. Era un qualcosa che nn poteva essere cambiato perché inciso profondamente nella Realtà. L'azione era taglio. Era gesto. E il gesto non può essere cambiato né mistificato.
    Le parole potevano avere mille significati, potevano essere sfruttate per i dubbi, per l'odio o per il proprio egoismo. Lui voleva combattere e dare l'esempio. In modo tale che non ci fossero più dubbi.
    Costruire sula roccia del gesto.
    Perché ora il dubbio e la titubanza erano i loro grandi nemici.
    Il tempo correva. Continuava a farlo... Persi nel buio...

     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar


    Group
    Gold Saint
    Posts
    9,168
    Location
    ~ Seconda Casa dello Zodiaco ~

    Status
    GHOST
    S5rieZh
    ATTO II
    Ikari No Tora – Le Tigri Dell'Ira – Pensieri

    Amaterasu fu diretto e spiazzante, cosa che piacque incredibilmente a Bart. Lui stesso era una persona schietta e dritta al punto, e il suo sorriso si allargò a dismisura a sentire le parole dell’Araldo. Un sorriso che era di gioia, ma anche quasi ferino nel pregustare il sapore di una nuova battaglia. Il Toro di Atene era così, gentile e pacato in (quasi) ogni occasione, ma quando doveva scendere in campo – specialmente se in prima persona – scatenava una furia sopita che era in grado di far tremare tutto e tutti.
    Prima di lasciarsi andare a quella che sarebbe stata un’accorata risposta alla richiesta dell’amico, Bartolomeo volle rassicurarlo sulla questione della Grado. Non poteva lasciare che il dubbio si insinuasse in Amaterasu e voleva condividere con lui la sua fiducia. Rimase seduto sulla sedia, ma si raddrizzò per poi sporsi un poco verso l’interlocutore con fare comprensivo.

    Capisco la tua mancanza di fiducia, non avendo forse mai avuto rapporti così diretti con la Grado in passato.
    Ma la Fondazione è stata fondamentale in Giappone, e collabora con il Grande Tempio sin dalla notte dei tempi.


    Si ricordava ancora quell’esperienza extra-corporea provocata e guidata dallo spirito di Alman di Thule, che gli aveva fatto rivivere il passato che la Grado e il Grande Tempio avevano in comune come se fosse presente in carne e ossa in quegli storici momenti. Aveva quasi toccato con mano come tutto era iniziato, e non poteva che confermare quanto il suo istinto gli suggeriva a gran voce.

    Ci hanno tenuti informati anche in questo caso, e non possiamo ignorare il loro contributo.
    Ho saputo dai loro rapporti che vi hanno aiutato in America.
    Secondo me sono meritevoli di fiducia.


    La Fondazione, come sempre, aveva tenuto informato il Grande Tempio, dimostrandosi ancora una volta una fonte d’informazioni impareggiabile. Per di più, in America, anche il loro Cavaliere aveva partecipato alla battaglia – Korin – che aveva in qualche modo fatto sentire i guerrieri di Atena partecipi dello scontro. Per la Grecia era stato un peccato imperdonabile non aver potuto supportare in prima persona i loro alleati, ma il Giappone aveva estremamente provato tutti i sacri guerrieri che avevano partecipato a quell’enorme scontro senza quartiere contro la Corruzione. Avrebbero recuperato il tempo perduto, questo era poco ma sicuro.

    Inoltre, le loro conoscenze e la loro capacità d’indagine sono senza pari.
    Non possiamo assolutamente fare a meno di un alleato così importante.


    Dopo quell’ultima frase sulla Grado, Bart fissò intensamente Amaterasu per confermare le sue parole e il suo consiglio di fiducia. Ci credeva davvero, anche se ovviamente del futuro non ci poteva mai essere certezza.
    Poi, come un passaggio repentino tra il giorno e la notte, l’espressione del Gran Sacerdote mutò improvvisamente. Ecco riapparire quel sorriso impaziente e ferino, preludio di una risposta che si teneva nel petto da qualche secondo di troppo.

    jpg

    Venire con te in America?!
    Cosa stiamo aspettando?


    Si alzò in piedi quasi di scatto, facendo cadere all’indietro la sedia a causa di quell’enorme mole spostata in una frazione di secondo. Nessuno in quel momento avrebbe potuto mostrare più determinazione di lui, e il suo cosmo si attivò quasi fosse un riflesso incondizionato, come se fosse già pronto alla battaglia.

    Pensavo che non me lo avresti mai chiesto.
    Quanto ci hai messo, dannazione?
    Oh oh oh!


    Rise di gusto, con il petto che sobbalzava a ogni roboante respiro, facendo sembrare la richiesta di Amaterasu e la sua pronta risposta come uno scambio di semplici convenevoli tra amici. Invece, quelle poche parole nascondevano il potenziale di cambiare il mondo intero, trasformando in fatti ciò che fino a quel momento era rimasto solamente nelle loro menti come una speranza quasi irrealizzabile. E invece eccoli lì, uno di fronte all’altro, prima di gettarsi a capofitto in qualcosa che chiunque avrebbe definito follia. Beh, forse un po’ di sana e lucida follia c’era nel loro animo, ma era assolutamente necessaria per scardinare certi dogmi.

    Ancora una volta facciamo vedere al mondo intero che la Corruzione non è poi così invincibile.
    Se, dopo il Giappone, dimostreremo con questo nuovo passo che possiamo andare a stanare il nostro nemico comune anche in America, sono certo che le altre Caste reagiranno di conseguenza.
    Dobbiamo passare all’attacco, perché starcene rintanati nelle nostre roccaforti non è più sufficiente.
    Basta sopravvivere, è tempo di riprenderci in mano la nostra vita.


    Allargò le braccia come a ricomprendere tutti i presenti, sentendosi libero come non mai di esprimere il proprio supporto a una causa in cui credeva anima e corpo.

    Liberiamo l’America una volta per tutte.
    In prima fila.
    Insieme!


    Fece esplodere il cosmo in modo travolgente ma innocuo, dimostrando anche con la sua forza di Cavaliere quant’era pronto e impaziente per quel nuovo passo. Un passo che sarebbe stato solo il primo di molti altri, un passo di un percorso che non avrebbe affrontato da solo perché aveva degli amici intorno che lo avrebbero accompagnato dall’inizio alla fine. Nel bene e nel male, a ogni costo.

    Io sono pronto anche adesso.

    Scoccò un’occhiata a Elena, che alzò gli occhi al cielo perché ormai conosceva quel suo pazzo gigante dal cuore buono ma dall’animo impulsivo e incontrollabile. Bartolomeo aveva preso quella decisione d’istinto, senza pensarci neanche un momento, così come aveva sempre caricato a testa bassa ogni pericolo che gli si era parato di fronte. Che fosse un semplice corrotto o un Dio incavolato.
    Come avrebbe mai potuto non supportare pienamente quella richiesta del suo amico Amaterasu? Non vedeva l’ora di scendere nuovamente in campo, in prima persona, tanto che le mani prudevano per l’impazienza, pregustando i cazzotti e i ceffoni che avrebbe rifilato ancora una volta a quella dannata Corruzione.

    4ZFBQ5m
    BARTOLOMEO - GOLD TAURUS [VIII] - ENERGIA SUPREMA
    lhWsVkb

    Riassunto:
    Cos’è sta storia? Mi fai ubriacare e poi mi chiedi certe cose? Non è proprio galante da parte tua, eh xD E sembrerà strano, ma la richiesta di Amaterasu e la risposta di Bart non erano programmate :kuku:

    Quindi cheffamo? Ceffoniamo insieme la Corruzione made in USA?

    Per la questione della Grado, dei loro rapporti inviati al Grande Tempio dopo l’America e il nominare Korin nella narrazione, mi sono sentito preventivamente con Guardian (con cui mi sono accordato tramite mp, perché non abbiamo fatto in tempo a ruolare in-game) :mke:

    Condizioni:
    Ottime.

    Tecniche:
    -

    Abilità:
    -

    NARRATO - PARLATO - PENSATO - TELEPATIA - BAMBINI - ELENA - SOLDATO

    Ykl3bED
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    In Addestramento
    Posts
    1,525

    Status
    GHOST

    e429845f479d91436cc172706883dfda



    L'Haori svolazzò. Troppo pomposo, troppo colorato per essere qualcosa di formale. Ma nulla era formale nell'Araldo. Nel bere, nel parlare, nel dire i suoi pensieri.
    Schietto?
    O forse semplicemente non aveva bisogno di mascherarsi dietro nulla di formale. Né dell'uso, né del costume tipico dei pensieri e degli schemi dell'essere umano.
    Era libero di essere semplicemente Amaterasu; una libertà che lo rendeva alieno a chi stava intorno a lui. A vederlo da fuori significava che seguiva solo se stesso.
    Ma andando più in profondità era diverso il suo pensiero: costruire qualcosa affinché vi fosse un ponte che collegasse tutti loro.
    Ognuno era importante, ognuno dava il proprio contributo alla Creazione. Voleva questo in fondo.
    Non voleva più essere utile. Voleva essere una reliquia di un passato. Memoria di un qualcosa di antico; non voleva essere dimenticato ma voleva che la sua spada fosse un lascito e un ricordo di un passato che aveva creato un nuovo futuro.
    Una buona morte.
    Amaterasu O Mi Kami cercava la morte?
    Si.
    Cercava la sua fine. Cercava il suo punto alla storia raccontata fino ad oggi.

    Ma voleva farlo combattendo. Era nata combattendo, sarebbe morta nello stesso modo. Nessuna tomba. Non serviva assolutamente.
    Sarebbe tornata al LifeStream; ma voleva costruire un ultima cosa. Creare un quid del tutto nuovo persino e sopratutto ai suoi occhi.
    E chiedere a Bartolomeo di combattere era l'ennesimo mattone a rendere un sogno realtà.
    Continuò a bere. Sorridendo.
    Bartolomeo era furia. Aveva una voglia che il suo cosmo fu tempesta e in quella tempesta danzò l'araldo al ritmo della vita del Gran Sacerdote.

    «Basta sopravvivere, è tempo di riprenderci in mano la nostra vita.
    Si...questo è quello che volevo finalmente. È questa furia. La tua vita che diventa l'arma di rivalsa contro chi te la vorrebbe strappare.
    Hai ottenuto il tuo diritto a vivere in questo mondo Bartolomeo. Lo hai ottenuto, e come te la razza umana, da troppo tempo che non dovete più strisciare di fronte a chi ve lo vuole togliere. Questo mondo lo avete forgiato anche voi. È intriso del vostro sangue, dei vostri desideri, del vostro pensiero.
    Ricordati questa sensazione. Ricordati questo momento.»


    Si alzò e fu strano.


    «Questo tuo cosmo sarà il faro per tutti gli altri. Il tuo pugno l'azione.» Ad ogni frase gli occhi arcobaleno di Amaterasu sprizzavano gioia. Perché non c'era dolore in questo, non c'era odio, morte o angoscia. Vi era una gioia irrefrenabile.
    Vi era colore. In un grigio mondo che annaspava le mani di Bartolomeo lo avrebbero preso e stretto.
    Facile essere un Dio, facile dire e fare cose senza senso agli occhi di questi piccoli uomini. Facile fare cose al di là dell'umano pensiero.
    Più difficile era essere Bartolomeo, combattere con e contro gli Dei e far avvenire un miracolo.


    Il verificarsi di una contingenza inaspettata e favorevole, spesso decisiva ai fini di modificare o invertire il corso degli eventi




    Ma per ogni azione vi era una conseguenza. Tutto era collegato e nessuno poteva mai dirsi da solo del tutto. Ecco perché vide Elena e capì la preoccupazione. Conosceva Bartolomeo certo ma questa non era una scampagnata.

    «Lo riporterò sano e salvo, Elena non si deve preoccupare.
    Ha ancora molto da vivere e la sua vita dovrà essere spesa egoisticamente alla fine di tutto questo.»


    Un inchino.
    Gli occhi di nuovo su Bartolomeo.


    «Vuoi combattere con me? Allora danziamo!»

    E questa volta fu il cosmo di Amaterasu a divampare.
    L'uno di fronte all'altro, l'uno diverso dall'altro eppure quei cosmi si mescolarono.

    «Da Sacramento andremo fino alla costa occidentale. Qualsiasi cosa troveremo la tagliamo e la rispediamo nel buco merdoso da dove è uscita.
    Ti sembra un buon piano?»


    Il pugno sulla spalla di Bartolomeo; gesto d'intesa, di supporto mentre l'Haori venne preso da un vento selvaggio scoprendo la darian bianca sotto di esso.

    «Nobunaga o Musashi direbbero che sarebbe stupido da parte nostra muovere battaglia. I pezzi migliori si muovono sempre dopo, ma io li direi che se non si muove rimandando indietro i colpi si perde alla lunga.
    Questa guerra di trincea ci vede ad arrancare e io non inseguo nessuno, al massimo sono gli altri che inseguono me.»


    Kusanagi venne sguainata mentre le api ronzarono attorno a loro.

    «Mazu, Suzuhiko Hime avvertite voi gli altri. Io e il ragazzone andiamo a fare una passeggiata.
    Sei pronto ragazzone?»


    Rigirò Kusanagi tra le dita. Il ticchettio dell'acciaio sulla spalla, il fuoco della Distruzione negli occhi.
    Occhi che divamparono come tizzoni ardenti. Un fuoco che non creava, non riscaldava.
    Occhi che brillavano come Vulcani in eruzione.
    Gli occhi

    eb0b41c377ae55b2a438f6327e6d8a26
    Di Zmaj






    CITAZIONE
    ENERGIA: VIOLA

    STATUS DARIAN( LV VIII): Intatta.

    STATUS FISICO:


    TECNICHE UTILIZZATE:

    ABILITà:
    Kusanagi No Tsurugi
    «Se nel tuo viaggio dovessi incontrare Dio, lo trapasserai.»

    La Falciatrice d'erba.
    Ama no Murakumo. La Spada del Paradiso.
    L'arma che da sempre accompagna Amaterasu nella sua lotta contro l'Abisso e il Terrore. La spada che falcia i nemici come se fossero giunchi.
    La spada lucente che taglia il Buio.
    Una spada che è leggendaria come la mano di chi la impugna. perchè non vi è mano senza quell'elsa.
    Non vi è la risata sprezzante di Amaterasu senza il ronzio acuto di Kusanagi.
    Non vi è la forza dirompente dell'araldo dell'Inizio senza il tocco ferale e mortifero della spada che nacque da Orochi, il Drago ad 8 teste.
    Così come Harlan e astolfo era un tutt'uno - fuoco e veleno per G.E.A - così Kusanagi e Amaterasu sono essenza e significante l'una dell'altra.

    Il valore di Amaterasu lo si misura dal filo della sua spada.
    Che non è solo un arma. é molto di più: compagna, sorella, incarna il valore e la volontà di Amaterasu. Non un arma semplicemente...Amaterasu che si è fatta spada e arma per G.E.A.
    Non una katana ma una spada. Dalla lama lunga 90 cm, con l'elsa finemente decorata a ricordare un drago; la sua forma ricorderebbe un calamo, dall'acciaio lucente e bianco che sembra aver catturato i raggi del sole.
    Sul filo interno vi sono 8 anelli a ricordare Yamata no Orochi, il drago a 8 teste da cui, la leggenda dice, fosse nata tale spada.
    Ogni volta che si muove un ronzio particolare sembra invadere l'aria, come suono di tempesta e di guerra.
    Come vento che soffia tra gli steli d'erba.
    Delicata come il tocco dell'erba, ferale come il Drago da cui è nata, leggendaria come chi la impugna.
    Si dice che il suo filo sia indistruttibile[Stesso grado e resistenza della cloth] e che possa tagliare sia l'anima che il corpo.
    Sulla lama vi sono incise queste parole:
    Come rugiada al cespite Dell'erba inaridita, Fresca negli arsi calami Fa rifluir la vita

    :: Abilità Arma

    La Vita è Straordinaria
    «La cosa più bella che possa capitare a un essere umano, è di scoprire il fuoco sacro, il fuoco della sua anima.
    E di fare in modo che la vita intera sia l’espressione di questa anima»

    La vita è un impeto di gioia, di rabbia, di violenza, di amore, di dolore, di malinconia. la vita cos'è se non un qualcosa che brilla più del sole e delle altre stelle? Cos'è se non un universo?
    Unica. è un privilegio vivere. Harlan lo sapeva molto bene. Lo aveva sempre saputo perché per capirlo la vita ti deve sfuggire di mano, come granelli di sabbia. Perché è preziosa. Perché inestinguibile. Luminosa.
    Vivere significava avere il coraggio anche di prendere il dolore e di accettare i propri sbagli, perché vivere era anche questo. Non era una strada dritta e uguale per tutti, ma infinita. Infinita come le strade che potevamo prendere, come le mani di chi potevamo incontrare, come gli amori che ci avrebbero accompagnati e le cicatrici che potevamo farci cadendo su questa strada magnifica.
    Harlan lo aveva capito mentre combatteva il suo tumore.
    Perché aveva preteso che la vita doveva avere un senso già imposto da Dio, ma la vita non aveva un senso imposto da chissà quale mano.
    Aveva il senso che noi stessi eravamo disposti ad attribuirle. E per esso si doveva combattere. E con esso avrebbe dato al pugno una forza senza eguali.
    E Harlan questo senso straordinario ancora oggi non l'ha perso; Amaterasu lo custodisce gelosamente e con tale forza combatte i suoi nemici.
    E, sfruttando tutto il potere di questa vita, può infondere ai suoi attacchi e alle sue difese una forza mai vista prima.
    Una forza che è La potenza della Vita Stessa.

    :: Abilità Cosmo Straordinario

    La Vita è Carne e Anima
    «Lei ci crede a questo? A un fuoco inestinguibile che ti divora eternamente»

    La vita è sia carne che spirito. dall'unione di questi elementi che il fuoco arde in essi e in essi può continuare ad essere.
    è un fuoco.
    Amaterasu modella questo fuoco. Non solo la carne e gli elementi fisici ma sopratutto quelli spirituali infondendovi la fiamma primordiale.
    Grazie alla fiamma primigenia, può interagire con spiriti incarnati e disincarnati, muovere la propria e altrui anima verso Dimensioni Spettrali e Spirituali ed anche il corpo, sia il suo che di altri.
    Ma non solo può formare la vita, crearla per compiacere il disegno di G.E.A ma anche sfruttarla per attaccare. Perché il male ha innumerevoli forme. Trova sempre un modo per sgusciare, non visto, tra le pieghe della realtà.
    Ecco perché, prima la Salamandra e ora Amaterasu, hanno il compito di poter osservare i vari mondi e tagliare il Velo di menzogne e orrori che il Male genera per i suoi loschi scopi.
    In termini pratici può usare tale energia per colpire direttamente altra energia spirituale o anime.
    Può modellarla per creare sfere o globi. Difese o raggi qualsiasi cosa per fermare le Tenebre e le oscenità che le abitano.
    Per farli provare tutto il dolore necessario, per abbattere tutta la loro determinazione, per estinguere e divorare il loro fuoco ed estirparlo dalla realtà come il veleno da una ferita infetta.
    Egli è inoltre in grado [dall'energia blu] di staccare la propria anima dal corpo ed operare tramite una proiezione astrale che potrebbe essere utile sia in combattimento - nonostante la pericolosità che derivi da essa - sia per scopi non bellicosi. Allo stesso modo, tramite il suo potere l'Araldo dell'Inizio, può accedere (da solo o con altri) ai mondi di mezzo alla dimensione materiale, come la Dimensione Spirituale e la Dimensione Spettrale, dove l'energia spirituale si manifesta in forma fisica.

    :: Abilità Spirito

    Riconoscere la Vita in ogni forma
    « Non devi ascoltare ma percepire»

    Come gran parte dei cavalieri di un certo livello, proiettando il suo cosmo all'esterno può comunicare telepaticamente con le persone che lo circondano.

    :: Abilità Telepatia



    NOTE:
    La facciamo questa passeggiata quindi fino alla costa occidentale?
    bartolomeo è pronto a fare a cazzotti enormi?

     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar


    Group
    Gold Saint
    Posts
    9,168
    Location
    ~ Seconda Casa dello Zodiaco ~

    Status
    GHOST
    S5rieZh
    ATTO III
    Ikari No Tora – Le Tigri Dell'Ira – Pensieri

    Elena non si era intromessa nei loro discorsi, perché riconosceva che la situazione era particolarmente delicata e molto personale, ma era impossibile non sentire distintamente il vociare concitato di quei due Cavalieri così immersi e accorati nella loro discussione. Per di più, Amaterasu – che si era sempre dimostrato molto cordiale e inclusivo con lei – aveva attirato ulteriormente la sua attenzione promettendole di riportare a casa sano e salvo quel pazzo gigante che si ritrovava come compagno, evitando di lasciarlo in America in balia di una furia distruttiva e indistinta contro la Corruzione. La donna lo guardò e gli sorrise, apprezzando il gesto e ringraziandolo con parole tanto sentite quanto divertite.

    Ti ringrazio Amaterasu, davvero.
    E, te ne prego: tienilo d’occhio come faresti con un bambino particolarmente iperattivo.
    Conoscendo questo testone, sarà già un miracolo se riuscirai a non farlo andare a sbattere di muso contro qualsiasi cosa gli sbarrerà la strada.
    Vero Bart?


    Spostò lo sguardo su quel matto di Gran Sacerdote, osservandolo come una madre farebbe con il proprio bambino che si presenta con il vestito della festa tutto sporco di fango. Fece un flebile sorriso, un misto tra quell’innato divertimento che le faceva scaldare il cuore e una preoccupazione soverchiante. Tutto merito e colpa di Bartolomeo, ovviamente. Era davvero difficile amare un uomo di cui non poteva fare a meno nemmeno per un secondo, che però era sempre in prima fila contro ogni pericolo e incurante delle conseguenze. Ormai aveva accettato di vivere in quella costante angoscia, ma ogni follia del Toro le faceva saltare un battito di un cuore già molto fragile.

    Ele?!
    Non sono poi così sconsiderato, dai.
    Oh oh oh!


    jpg

    Si rivolse a lei con un’espressione genuinamente comprensiva, conscio del fatto che le stava procurando l’ennesimo dolore. Lui ne soffriva quanto lei, ma non poteva tirarsi indietro rispetto ai suoi principi, a una delle ragioni stesse della sua intera vita. Le fece un occhiolino complice e quasi di scuse anticipate, per poi rivolgersi nuovamente all’Araldo. Bart guardò Amaterasu dritto negli occhi per tutto il tempo, seguendo quel suo ultimo discorso con un’intensità che sarebbe potuta essere scambiata per incomprensibile ossessione. In realtà il Grande Sacerdote era semplicemente e piacevolmente colpito da quella sintonia che si era ormai venuta a creare tra loro, quasi come se il pensiero di uno si traducesse poi nella voce dell’altro. I guerrieri si erano già confrontati profusamente sulla loro visione del futuro, ma spesso i discorsi puramente filosofici lasciano il tempo che trovano. In quel momento, invece, erano i fatti ad accomunarli, fermamente convinti ad agire per dimostrare al mondo intero che la loro forza non era solamente una teoria strampalata.

    Bah, non ho mai capito questa moda di tenere i pezzi miglior per la fine del gioco.
    Come negli scacchi, se non ricordo male.


    Odiava gli scacchi, o qualsiasi altra cosa che richiedesse anche un solo briciolo di pazienza in più rispetto a quella che poteva sopportare. E il suo livello di sopportazione in quel senso era davvero molto basso. Sbuffò contrariato, come un treno a vapore in corsa, per poi spiegare in quel suo modo così diretto le motivazioni del suo pensiero.

    Se non sei in prima linea, non puoi certo dare l’esempio.
    In battaglia non riuscirei mai a fidarmi di qualcuno che dispensa ordini dalla sicurezza delle retrovie.


    Certo, quel modo dimesso di partecipare a uno scontro – specialmente se su larga scala – era probabilmente il più sicuro di tutti, ma non poteva darti quella soddisfazione di sporcarti le mani nel caos della violenza più indistinta. Non era una questione di virile orgoglio, poco importavano quelle cose al gigante, ma era la nuda e cruda necessità di esserci. Sempre e comunque, indipendentemente dal pericolo. E, forse erroneamente, Bart si aspettava lo stesso atteggiamento da chiunque altro si trovasse in quella situazione. Erano in pochi, però, che la pensavano davvero come lui, ma Amaterasu sembrava proprio uno di questi.

    Da dove vengo io, c’è un detto che mi è sempre piaciuto molto.
    Chi mena per primo, mena due volte.


    Tipico detto da periferia italiana, tutta mafia, pasta, pizza e mandolino. Poche parole che, però, non erano certo da sottovalutare. A volte la sorpresa e l’aggressività potevano essere armi in grado di ribaltare anche il risultato più scontato di uno scontro. Bartolomeo – o Bart il Rosso, come lo chiamavano un tempo che ormai sembrava appartenere a un’altra era – lo sapeva bene. Era cresciuto nella violenza più spietata e, nonostante avesse completamente cambiato vita, il legame con quel passato sporco di sangue non si era mai dissolto del tutto. In fondo al suo animo si celava una belva tenuta a freno da un’invalicabile forza di volontà, ma che era sempre pronta a liberarsi dalla gabbia per travolgere tutto e tutti.

    E noi daremo un’altra lezione alla Corruzione, in prima persona.
    Attaccando per primi, più forte che mai, a dispetto di tutto e tutti, colpendo quando nessuno ancora se lo aspetta.
    Noi, per la prima volta dopo molto tempo, dimostreremo al mondo che si può ancora vivere per davvero.


    Allargò di nuovo le braccia, come faceva tutte le volte che voleva sottolineare qualcosa di importante che era in grado di coinvolgere emotivamente i suoi interlocutori. Ormai era deciso, dovevano agire. Come una sola persona, dimostrando unità ed efficacia. Solo così avrebbero potuto affrontare quel mare che un famoso detto pone tra il dire e il fare.

    Certo che sono pronto, e accetto molto volentieri il tuo invito a fare una passeggiata.
    Che galantuomo che sei ad accompagnarmi in questa gita fuori porta.
    Oh oh oh!


    Che domande? Quando mai Bartolomeo del Toro si era fatto trovare impreparato? Nel bene o nel male, lui era sempre lì, a prendere in pieno petto qualsiasi ondata – anche anomala – che la vita voleva scatenargli contro. Di certo non si sarebbe tirato indietro in quell’occasione, nonostante sapesse che stava dando l’ennesimo dispiacere a Elena e ai suoi adorati pargoli. Non c’era da preoccuparsi, però, perché questa volta Amaterasu aveva promesso di vegliare personalmente su di lui. In tal modo il Gran Sacerdote avrebbe potuto concentrarsi senza grossi pensieri sull’atomizzare qualsiasi cosa si fosse anche solo lontanamente associato alla Corruzione made in USA.

    Andiamo figliolo, abbiamo qualche brutto muso da spaccare.

    Il momento era finalmente giunto. La storia con un finale ormai scontato stava per essere riscritta.

    4ZFBQ5m
    BARTOLOMEO - GOLD TAURUS [VIII] - ENERGIA SUPREMA
    lhWsVkb

    Riassunto:
    Let's go! :kuku:

    Condizioni:
    Ottime.

    Tecniche:
    -

    Abilità:
    -

    NARRATO - PARLATO - PENSATO - TELEPATIA - BAMBINI - ELENA - SOLDATO

    Ykl3bED
     
    Top
    .
5 replies since 10/11/2022, 17:50   155 views
  Share  
.