Brother, my Brother

Korin & Roan

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    Sacro Custode delle P.R.

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    Korin Agente della GRADO ♦ Energia Rossa

    Brother, My Brother
    - Chapter I -



    Il mondo andava avanti incalzante, gli animali erano impegnati a cacciare per vivere, i corrotti a cibarsi dei vivi, il sole continuava a disegnare il suo arco nel cielo. Eppure tutto taceva, quasi fosse un attimo di calma prima della tempesta. E la tempesta sarebbe arrivata per davvero prima o poi. Korin aveva fatto voto di riuscire dove molti altri cavalieri prima di lui avevano fallito. Se il Giappone era stato liberato dalla presenza corrotta, allora anche la Grecia e tutto il mondo potevano ascendere allo stesso splendore, bastava solo ripetere quel piccolo miracolo avvenuto in terra Nipponica, magari evitando l’invasione disastrosa, il risveglio dei caduti, l’immane pericolo di veder morire la Grado e tutto il resto delle cose brutte. Korin stava bazzicando per il confine tra l’Attica e la Beozia ipotizzando se si potesse costruire un muro abbastanza resistente e temporaneo come scudo verso il resto della Grecia. Il confine con la regione di Megara per esempio era molto più fattibile essendo quel pezzo di terra piccolo, ma quello specifico confine? Quanti uomini sarebbero serviti per presidiarlo tutto? Era persino fattibile come idea? Il piano originario del leone d’oro era quello di liberare tutta la Grecia facendo un enorme muro che tagliava l’Epiro e la Macedonia a metà per scendere e conquistare la penisola e solo dopo salire a prendere il resto delle due regioni e la Tracia. Il piano era andato mortalmente in fumo. Avevano perso innumerevoli uomini e ben due promettenti cavalieri.
    Non si poteva fare lo stesso errore. Non si potevano mettere a repentaglio così tante vite. La Grecia era un pezzo di terra troppo grande per conquistarlo in una botta sola. Il Giappone che avevano liberato era decisamente più piccolo per estensione e lì era intervenuta la Dea stessa con i suoi poteri.

    In Grecia non potevano chiedere ad Atena di sacrificarsi e replicare quel miracolo. La precedente volta aveva drenato le energie della giovane Dea in maniera disastrosa e non potevano permettersi di sfruttarla così a caso. No, dovevano farcela da soli. Bisognava lavorare di cervello, non di muscoli e la prima idea intelligente era di spezzare il problema in tanti più piccoli per andare a risolverli uno alla volta. Liberare l’Attica, la regione che ospitava il Grande Tempio e la liberata città di Atene sarebbe stato un ottimo punto di partenza. Subito dopo magari si poteva pensare ad ultimare quel pezzo di terra salvando Megara.
    Era un piccolo miracolo quello che serviva loro, ma avrebbe ridato speranza nei cuori di chi aveva perso la fede. Era fare giustizia alle anime perdute che avrebbe riacceso quella scintilla e se, per farlo, doveva sfregare il legno a mano fino a scarnificarsi, lo avrebbe fatto.

    Il muro era impossibile da erigere con le palizzate temporanee della Grado. Era troppo esteso, mantenerlo sarebbe stato impossibile. Andare con le buone e vecchie palizzate sembrava l’idea più sensata sebbene queste non aiutassero con gli esseri volanti e altre mostruosità simili. Non che potessero fare molto nemmeno per le creature che attaccavano dall’acqua a parte mettere sentinelle ovunque. Magari avrebbero potuto anche costruire un fossato come nei castelli medievali per arginare ulteriormente la minaccia di ritorsione.

    Stava valutando diverse possibili ipotesi quando il suo cosmo si accese entrando in contatto con un nuovo sentore. Era di certo umano, ma era uno sconosciuto. Poteva essere chiunque con quel particolare sentore. Certo, era un po’ strano che i Marine si avventurassero sulla terraferma, ma loro erano comunque abitanti di una penisola, circondata dall’acqua tanto cara a Poseidone. O magari era un alleato di Asgard che veniva a recapitare un messaggio? Che fosse invece un nemico come lo erano i cavalieri neri? Poteva quasi escludere fosse un santo visto che aveva imparato a conoscere i suoi compagni di casta più prossimi, ma niente escludeva che la forza delle stelle si fosse risvegliata in un nuovo adepto lontano dal tempio di Grecia.

    Cominciò ad incamminarsi nella direzione da cui avvertiva il cosmo giocando a acqua-fuoco per cercare di triangolare la sua posizione. Accese ulteriormente il proprio cosmo in avvertimento come per dire ad un eventuale alleato “sono qui ad assisterti” ed a un nemico “stai attento a quel che fai nelle terre della Dea”. Anche se, per quanto poco le avevano curate, non si sarebbe stupito di trovare invasori diversi dalla corruzione che avevano preso il controllo delle terre della Dea.


    Statistiche

    Stato Fisico: Perfetto

    Stato Mentale: In guardia

    Stato Armatura: Lvl.IV Intatta e Indossata.

    Riassunto: Pre-Ricognizione per riconquista della Grecia. Ho pensato di aprire qui così i pg si incontrano quando magari tu stai giungendo al GT per la prima volta.


     
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0 replies since 25/2/2022, 21:45   42 views
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