Dame tu Tormento

PAN & Spectre di Libra

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    Aveva piovuto da poco.
    C'era ancora un leggero odore di ozono nell'aria, non tantissimo, giusto un sussurro che accarezzava i sensi. Fortunatamente le strade non erano allagate. La struttura fognaria di quel posto si era dimostrata impervia al passare del tempo senza manutenzione, cosa che molti sopravvissuti del bosco davano per scontato. Il vedere intere superstrade ridotte a voragini di acqua stagnante era abbastanza da mettere in prospettiva la loro posizione.

    Il Re delle bestie stava passeggiando, affondando gli stivali nelle pozzanghere senza darci peso..
    Mani in tasca, mento in alto, sigaretta fatta di papiro in bocca. Avrebbe potuto dire che le sigarette di papiro erano migliori di quelle confezionate regolarmente dagli artigiani del bosco, ma erano semplicemente un esperimento e neanche uno di quelli falliti, si era possibile creare sigarette del genere, ma non c'era nessun motivo per farlo, ed ora Dennis si ritrovava con tre stecche di sigarette troppo costose per quanto valevano, e qualcuno doveva pur finirle.
    Passeggiava in quella città silenziosa tenendo fermamente quella sigaretta coi denti. Il suo sguardo dritto in avanti, leggermente sopra l'orizzonte

    Ti prego Dennis torniamo casa, ho da lavorare tanto stasera.

    Jil, sono io che ti do da lavorare.
    Lo so che hai finito il file excel per i pannelli solari alla stazione Nemo stamattina...


    La lucertola antropomorfa lo stava seguendo, camminando con le spalle basse ed un fucile Ruger No.1 tra le mani. Il vento tra quelle case vuote faceva muovere porte e finestre, ed ogni schianto era un sussulto da parte sua. Pan si chiese perché si era portata un fucile a colpo singolo se aveva tanta paura.

    Quanti anni sono passati, Jil?

    La domanda fu improvvisa. Prima di allora Pan non aveva altro che parlottare di cose inutili, tipo i gusti di gelato trovati nelle gelaterie dell'Impero, o come aveva deciso di sistemare certi container navali per creare una base in Quebec solo per farla somigliare ad uno di quei palazzi brutalisti dell'est Europa. Quella domanda era piombata su di lei come un'incudine.

    N-non saprei. Saranno circa ot-


    E quando mai qualcosa è cambiato, Jil?

    La lucertola strinse il suo fucilino ancora più forte. Pan stava sorridendo, ma solo coi denti. I suoi occhi, circondati da due cerchi neri dovuti allo stress, erano smorti, con un mare di nulla dietro di loro.

    Dennis..?

    L'operazione Mayflower è stata...cosa diamine è stata? Siamo stati in grado di prendere Laredo? Parte del Big Bend?[/color] Pan sospirò profondamente, mentre il sorriso gli morì sulle labbra. Sarebbe dovuto essere il momento in cui avremmo dovuto voltare pagina, quel momento nella storia in cui lo status quo cambia in qualche modo.
    E invece cosa è successo?[/color]

    Il Re si fermò di colpo, la sua espressione si intristì, mentre prese la sigaretta con due dita.

    Perché io non lo so.
    Ancora oggi mi sveglio nel cuore della notte chiedendomi cosa diamine sia successo, come ho fatto a non morire. Davvero...davvero tutto quello che ho fatto è stato abbastanza? Lo è stato, Jil? Lo è stato davvero?


    Jil aveva allentato la presa sul suo fucile, mentre guardava il suo Re, no, il suo amico strofinarsi gli occhi e la fronte. Era successo qualcosa durante l'offensiva negli Stati Uniti, chiunque intorno a lui se n'era accorto, guardando nei suoi occhi spenti e senza vita mentre avanzava tra i cadaveri e la terra resa rossa dal sangue. Pan era con loro, con ogni soldato del Rosso, ma Dennis era da un'altra parte, un posto precluso a chiunque tranne che a lui.
    Jil si sentiva impotente.
    Cosa poteva fare, quando un vero e proprio Dio gli chiedeva aiuto? Non sapeva neanche cosa stava per dire mentre Pan gli fece morire le parole sul nascere.

    Mi dispiace Jil, io...non devo trattarti così. Un altro sospiro, fatto con due dita sugli occhi e la fronte corrugata. Non posso venire a piangere da te. Mi dispiace tantissimo Jillian... Sei la mia migliore amica. Ti voglio be-

    Il suo settimo senso tintinnò come un campanello.
    Qualcosa aveva deciso di presentarsi e rovinare quella sessione di terapia da discount, qualcosa aveva deciso di riempire l'aria con la sua energia mefitica. Ottimo tempismo, perfetto uno oserebbe dire.

    Torna indietro.

    Jil aveva imparato da tempo ad obbedire a quell'ordine. Quando il Re delle Bestie ti ordinava di ritirarti, tu non tentennavi, non discutevi, non domandavi spiegazioni. No, tu obbedivi. Le api dorate avvolsero la lucertola e la portarono al sicuro.

    Pan gettò via la sigaretta, che si spense in una pozza d'acqua. Si incamminò verso la fonte di quell'energia malefica stringendo i pugni tanto forte da sbiancarsi le nocche. La Darian si manifestò da sotto la sua pelle, una massa di metallo liquido che diventava un'unica cosa con la persona che stava proteggendo, trasformandosi nell'arma più potente dell'armeria G.E.A.
    Ogni passo era una fuoriuscita strategica di cosmo caldissimo, tanto da far sembrare il Re un motore a reazione pronto ad esplodere. L'umidità sul terreno divenne vapore al suo passaggio, mentre Dennis canticchiava tra se e se, in attesa di sapere cosa aveva rovinato la sua passeggiata.

    Oh, the grand old Duke of York...He had ten thousand men...He marched them up to the top of the hill...And he marched them down again

    Su4sahH

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    L'aria si torse. La luce venne strappata via all'universo ed il buio cominciò a colare verso il basso. Una sostanza limacciosa sanguinò dall'universo colando a terra in ondate disgustose e putride. Un profondo e torrido calore si mescolò a quello emesso dalla palingenesi trasformando l'ambiente in qualcosa di tossico e invivibile. Il terreno si seccò e venne invaso dalla putredine rovente che continuò a colare da ogni cosa senza controllo. Qualcosa di orribile e maleodorante stava riversandosi da oltre le pieghe dello spazio e del tempo in quel breve scorcio di realtà, senza alcuna logica e alcun controllo.

    Liquido nero, colloso. Una sostanza che aveva già inquinato il mondo più volte negli ultimi tempi. Pece.
    Pece nel cui gorgogliare e ribollire si agitarono volti in pena e agonia per un breve istante, innalzandone la superficie prima di schiantarsi a terra e continuare a rotolare in avanti come un unico organismo. Qualcosa si mosse in mezzo a quella pece. Una figura cominciò ad alzarsi dalla superficie del liquido ribollente, trascinando nel suo movimento denso nero. Un corpo umano, alto e lurido di pece. Una figura femminile, i cui contorni erano difficili da distinguere in quella massa collosa. La donna stava dando le spalle alla palingenesi, carponi nella massa. Piantò con fermezza il piede a terra e si sospinse verso l'alto trascinando con sé filamenti che si rivelarono essere lunghi capelli lerci e gocciolanti. Con lentezza la donna si voltò verso la palingenesi e i suoi occhi scarlatti brillarono in tutto quel nero per un breve istante, grandi e luminosi come fari sanguigni.

    CCZcTcN

    Il cosmo della macchina nera infestò ogni cosa innalzandosi in arti oblunghi e macilenti che cercavano di afferrare il cielo che li sovrastava in lamenti e gemiti. Un'orda devastata dalla violenza e dall'oscurità cercò di eruttare dalla pece che aveva oramai infestato l'intero campo di battaglia con il suo tanfo e il suo calore.

    Poi ogni cosa prese fuoco. La pece si incendiò, le scintille nacquero dal corpo della donna consumando ogni traccia del liquido nero che faceva da combustibile all'orribile vibrazione rossa e distruttiva che divorò l'aria e il suono per un istante soffocando le grida di creature che non erano mai veramente esistite. Il corpo nudo della donna, pulito come se non fosse mai stato sporcato in primo luogo finì di voltarsi verso la palingenesi. I capelli che fino a quel momento erano sembrati neri per l'irrimediabile lordura che li ricoprivano erano diventati scarlatti e setosi. L'emissione cosmica che permeava il luogo si trasformò, divenne qualcosa di completamente diverso. Meno alieno e oscuro, ma se possibile ancora più maligno e distruttivo. Qualcuno o qualcosa aveva preso il cosmo di un umano a livello concettuale e profondo e lo aveva rivoltato su se stesso, esponendone le interiora e gli umori corrotti che si nascondono nella natura della specie. Il tutto nascosto all'interno di un cupo rombo di una lunghezza d'onda cosmica terribilmente misurata e precisa, votata alla distruzione della realtà a immediato contatto. Negli ultimi attimi in cui la schiena della donna fu visibile alla palingenesi, un vasto tatuaggio di un uccello dalle piume di arcobaleno brillò nelle luci del creato prima di essere inghiottito da un profondo rosso che avvampò sul suo corpo tramutandosi in metallo. La surplice di Libra.

    La donna ora era rivolta verso la Palingenesi. Le sue mani si sollevarono, giungendosi all'altezza del grembo in un gesto di preghiera, ma il suo sguardo scarlatto rimase terribilmente fissato sulla maschera che nascondeva il volto della palingenesi. Sul suo gli strani e crudeli riflessi di quel falso fuoco che si animava nel suo cosmo scintillavano in egual modo sul metallo infernale che la ricopriva. Un'espressione di tetra calma era scolpita su quel bel volto.

    gD4aCQ0






    PREGA, MACCHINA.

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    知觉律者 (Zhījué Lǜzhě) - Sovereign of sentience
    Attraverso incredibili addestramenti e mediante strane e antiche filosofie, Libra è in grado di manipolare la materia fisica che la circonda estroflettendo la propria mente verso l'esterno. Con tale capacità può attaccare e difendere in svariati modi limitati solo dalla sua attuale precisione e dalla sua fantasia. Può per esempio stritolare e sbriciolare la materia, infondere detriti di energia cosmica e scagliarli alla massima forza e velocitò di cui è capace, oppure portare questo potere direttamente sulle proprie vittime per torcere, spezzare e torturare in infiniti modi. In ambito difensivo può erigere barriere o deviare attacchi; se il divario energetico lo permette può persino rispedirli indietro seguendo il funzionamento dei bouncer. Questa emanazione mentale può essere rivolta anche verso la struttura stessa dell'esistenza. Con estrema abilità Libra è in grado di traslare la materia attraverso le realtà, armonizzandone la vibrazione dimensionale in modo adeguato da poterne traslare la posizione nelle coordinate della realtà. Questo le permette di teletrasportarsi liberamente all'interno della struttura dell'universo con estrema facilità e precisione, godendo così di assoluta mobilità nel campo di battaglia o nei semplici spostamenti. Una volta sola per duello Libra è perfino in grado di effettuare tale azione con tale tempismo e precisione da poter evitare completamente un attacco avversario, spostandosi in un altro punto del campo di battaglia o direttamente in un'altra dimensione. Tuttavia questa capacità si estende ad ogni aspetto della realtà materiale, includendo gli attacchi di Libra, oggetti e soggetti consenzienti o meno. Se aggrediti dal potere di Libra, anche i suoi avversari possono venire teletrasportati contro la loro volontà.

    Libra può impiegare il suo potere mentale anche in altro modo. La materia psichica emessa dal suo cosmo è in grado di generare miraggi e illusioni incredibilmente potenti che sono indipendenti dalle menti delle vittime che vi assistono, dato che piuttosto che manipolarle direttamente vengono percepite esternamente dai cinque sensi. Vista, udito, tatto, gusto, olfatto. Ognuno di questi sensi è influenzabile dalle illusioni di Libra, che si dimostra crudele e fantasiosa maestra nell'adoperarle. Il profumo del pane appena sfornato, il suo sapore, la sensazione di ferri roventi conficcati nelle articolazioni e il tocco sensuale di una persona amata. Ogni cosa è replicabile in questo mondo di falsità. Non interagendo direttamente col sistema nervoso della vittima, sollecitazioni come il dolore o altro non portano veri danni ad esso, la sensazione viene comunque provata e sofferta anche se non è un vero attacco. La maestria di Libra delle sue energie mentali le permette poi di addensarle in una sostanza effimera e malleabile chiamata psicoplasma. Tale sostanza, che nello stato naturale somiglia a vetro, è troppo fragile per essere utilizzata offensivamente ma permette a Libra di dare solidità e ulteriore validità alle sue illusioni, creando impalcature tangibili su cui intessere i propri inganni e su cui convogliare la propria essenza cosmica per plasmarla in modo adeguato generando così pseudocostrutti.

    魔神的柱 (Móshéndezhù) - Demon god's Pillar
    Quando era in vita, Libra era il giudice supremo tra i cavalieri devoti ad Atena. Impareggiabile nel suo senso di giustizia e nella saggezza con cui la dispensava, Libra era tutto ciò che ci si poteva aspettare da un custode dell'armatura della bilancia. Ogni cosa ormai è perduta, ma non i poteri con cui Libra esercitava il suo ruolo nelle dodici case. Da sempre il cavaliere della bilancia è maestro delle fluttuazioni del Micro e del Macrocosmo, manipolandole con intenti e risultati peculiari.
    Con il semplice contatto del suo cosmo, Libra può accedere a quello della vittima raggiungendo così la sua natura più intima e segreta. Ogni creatura vivente diventa un libro aperto, di cui può sfogliare le pagine dell'animo profondo. Può conoscerne i pensieri, lo stato d'animo e può osservare il suo passato nella sua interezza in modo da poterlo giudicare in modo completo e assoluto. Persino eventi appannati o cancellati dal tempo e dagli eventi possono essere recuperati poiché nulla si può nascondere alla vista un tempo sacra di Libra. Tuttavia questo è solo l'utilizzo più basico di questo tremendo potere.

    La scienza e la conoscenza cosmica di Libra sono tanto vaste da poter controllare il proprio micro e macrocosmo in modo da sintonizzarlo con quelli con cui viene a contatto. Nel caso il cosmo in questione sia di qualcuno considerato momentaneamente alleato da Libra, può utilizzare questa armonizzazione di cosmi per accompagnarne la manifestazione e incrementarla. In questo modo manipolando le fiamme segrete dell'animo altrui può diminuire lo sforzo con cui gli individui possono manifestare le loro energie, oppure incrementarne il risultato finale. In questo ambito, può concedere l'attributo straordinario ad attacchi o difese alleate. Questa armonia può essere raggiunta forzatamente anche con energie avversarie, ma con scopo ovviamente diverso. Può indebolire la manifestazione esterna di attacchi cosmici e mentali avversari, accompagnandola nell'esistenza e sfaldando le correnti energetiche che la compongono prima che raggiungano Libra o i suoi alleati, indebolendone l'efficacia finale in modo inverso a quello che si ottiene con attacchi alleati. Questa armonia può essere raggiunta anche con effetti già in corso, sfaldandone dall'interno il legame con il cosmo del loro creatore. Veleni, malattie, sigilli, afflizioni mentali spirituali. Ogni tipo di piaga che può essere scatenata dall'avversario può essere arrestata e troncata nel suo percorso. Gli effetti già subiti fino a quel momento ovviamente permangono, ma la conoscenza di libra permette di interromperne la propagazione e l'accumulo nei corpi, menti e anime di chi è degno di queste antiche conoscenze.

    Paradossalmente, in un sistema completo ed equilibrato, dove esiste l'armonia esiste anche la disarmonia. Generando un fenomeno opposto alla risonanza cosmica, Libra può rendere i flussi interni del suo cosmo incredibilmente caotici in modo da rendere l'armonia con l'esistenza semplicemente impossibile. Libra chiama questo fenomeno Discordia. La discordia è energia cosmica rovente e distruttiva, famelica e terrificante, che consuma qualunque cosa con cui viene a contatto. La realtà stessa viene distrutta e annichilita sotto la discordia, che si propaga con crescente velocità provocando reazioni a catena in ciò che divora. Più lungo è il tempo di contatto, più rapidamente ogni cosa viene disintegrata. Nel caso di creature viventi, questa disarmonia cosmica penetra nel profondo del loro esistere, creando un atroce dolore nelle zone che vengono scomposte fino alla disintegrazione. Essere colpiti dalla discordia è una tortura orribile e inumana. Ogni attacco che viene sferrato utilizzando la discordia acquisisce l'attributo distruttivo, permettendo a Libra di colpire con terrificante violenza con il minimo sforzo. All'aspetto la discordia ricorda delle fiamme di colore sanguigno che ruggiscono cupamente mentre si diffondono sulla materia generando un calore torrido




     
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    Per brevi, ma strazianti istanti, l'universo stesso suppurò verso se stesso. Un pus nero e viscoso fluì dal nulla, accompagnato da suoni e voci infernali. L'odore di putridume e di pece inondò l'aria rendendola difficile da spingere nei polmoni. Ogni senso veniva offeso e travolto da cosa stava accadendo in quel momento.
    Una donna, vestita di nero e dai capelli unti di pece. Una donna familiare al Re delle Bestie, la pece, i capelli, le movenze animalesche, e gli occhi, quegli occhi rossi che brillavano come soli morenti su un inferno di catrame bollente. Ricordava il sangue, l'odore di carne bruciata, i muscoli lacerati, e l'assoluta, terrificante mancanza di urla. Era lei? Era davvero lei, la “donna” che aveva ucciso?

    Quelle domande trovarono una risposta enigmatica, una risposta nella forma di fiamme e scintille. Fuoco rosso esplose da quella figura, che fece posto ad un altro mostro, un mostro pulito, dalle forme eleganti e solide, dalla pelle chiara ornata da un tatuaggio gigantesco sulla schiena. L'armatura avvolse quel corpo in un istante, nascondendo quel simbolo agli occhi della Palingenesi. La visione di quella particolare armatura fece scattare una ricerca automatica nel database della Darian, e grazie alla natura simbiotica tra Armatura e Corpo ospitante, la realizzazione incendiò il cervello dell'Araldo:

    Libra

    Sebbene i particolari più profondi della natura di chi aveva davanti fossero preclusi alla sua mente umana, Le sue sinapsi riuscirono a creare un canovaccio, una sintesi estremamente semplice di ciò che gli era più consono fare in quel momento:

    Kill.


    La donna giunse le mani in preghiera, e con una voce che risuonò tutto intorno, enunciò una semplice richiesta:

    PREGA, MACCHINA.

    PER ME.





    Dennis, ancora radicato nella sua concezione umana delle cose, non comprendeva esattamente cosa stava succedendo. E fu proprio ciò a portarlo ad agire in un determinato modo, come se stesse danzando al ritmo di una canzone della quale non comprendeva le parole.
    L'orribile ed impetuoso cosmo della Macchina si manifestò in tutto il suo rumore, uno sciame infernale di globuli furibondi, minuscole particelle cesellate di G A C T A, testimoni di orribili segreti e poteri terrificanti. Mentre avanzava verso la mostruosità, quel cosmo avvolse forzatamente mura, pali della luce e l'asfalto bagnato sotto i piedi di Pan. Vapore cominciò a sprigionarsi tutto intorno, accompagnato dal suono delle crepe nella pietra. Le mani del Martello si accesero di una luce verde maligna, cariche di vibrazioni distruttive, vibrazioni ce avrebbero potuto distruggere ossa e cartilagine facendole esplodere. Le sue nocche erano sbiancate dalla pressione, le sue braccia un groviglio di vene pulsanti. Un grumo di furia, una bestia pronta a seguire i suoi istinti più bassi.

    Eppure decise di accettare quella richiesta.
    Pan sospirò, chiuse gli occhi per un momento, e pregò.

    By the rivers of Babylon we sat and yea we wept, when we remembered Zion
    Remember, O Lord, the children of Edom in the day of Jerusalem who said, "Raze it, raze it, even to the foundation."
    O daughter of Babylon, who art to be destroyed. Happy shall he be, that rewardeth thee as thou hast served us.
    Happy shall he be, that taketh and dasheth thy little ones against the stones.



    Alla fine del Salmo centrotrentasette, Pan piegò leggermente le ginocchia per darsi lo slancio, ed in un balzo che rasentava la velocità della luce, si proiettò verso di Lei, caricando il pugno destro in modo quasi estremo, lo stesso pugno diretto verso lo sterno lo stesso pugno carico di vibrazioni che avrebbero potuto far esplodere il cuore del Mostro.

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    TECNICHE - Balenottera azzurra.

    Oltre ad essere il vertebrato più grande della terra, la balenottera azzurra ha anche un altro primato: Quello di essere l'animale più rumoroso, capace di emettere suoni a 188 decibel.
    Questa forma dona a Pan un rozzo, ma proficuo controllo sul suono, che in genere si traduce in attacchi sonori dall'elevata potenza ed estremamente concentrati.
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    La donna ricomparve alle spalle della macchina Rossa. Il punto preciso in cui si ergeva un mezzo istante prima venne devastato dall'onda d'urto del colpo inteso per lei. Il solo spostamento di quella mano trasformò un'ampia porzione di terreno in polvere, spazzandola via nelle grandi distanze e rendendolo pulviscolo nell'atmosfera. Le correnti risultanti da quella mostruosità di attacco fisico squassarono le nubi circostanti e la lunga chioma della donna si agitò forsennatamente per un paio di secondi prima di acquietarsi. Si spostò una ciocca dal viso, osservando il tutto oltre le spalle dell'arma di G.E.A. Il suo cuore di carne stava battendo a velocità folle, pienamente conscia del rischio immenso corso nel cercare di schivare all'ultimo istante quell'assalto con il teletrasporto piuttosto che cercare di difendersi e limitare in qualche modo i danni. Le sue orecchie fischiarono per qualche istante dopo essere stata opposta all'effetto secondario di quell'esplosione sonora. Inspirò tra i denti, prima di esalare quello che sembrava fumo. Un oggetto apparve tra le sue dita mentre si allontanava di qualche passo da P.A.N.

    Forse te ne sarai accorto, bambino mio. Tra le bestie purpuree c'è questo gioco, a cui partecipano senza nemmeno rendersene conto. Si dilettano nel cercare di provocarti in un qualsiasi modo. Che sia con atti mostruosi, che con parole. Ricorderai sicuramente l'esperienza con Kairos. - La voce della donna era calma, suadente, dolce quasi. Il tono di un adulto che parla ad un bambino. Portò l'oggetto alle labbra, traendone fumo il cui odore dolciastro e speziato si spanse nell'aria. Una pipa metallica. Non esisteva, come non esistevano le fiamme e il catrame di poco prima. Tutto era specchi, tutto era fumo.

    Tuu0XCy



    Poveri scriccioli, per quanto ci provino non ottengono nulla di diverso dal farti arrabbiare. Ma bisogna compatirli, Dennis. Sono solo mostri. Centootto funzioni matematiche scatenate all'interno di un universo a cui sono tossici. Ognuno di loro esiste seguendo una direttiva, che lo ammettano o meno. - Ridacchiò di gola. Sembrava sinceramente divertita dall'idea di sminuire coloro che erano i suoi compagni d'arme e o padroni. - Sono semplicemente non programmati per comprendere Dennis. O almeno quello che ne rimane dentro di te.

    La donna in rosso fece un balzello all'indietro, galleggiando pigramente sorretta dal suo potere telecinetico, riaggiustando la propria posizione rispetto alla macchina rossa, il martello della Madre. O più semplicemente la creatura che poteva demolirla con un pugno. P.A.N aveva cominciato le ostilità, come sembrava ormai d'uso nei suoi confronti ultimamente. Lo scudo sulla spalla destra scivolò lungo l'arto agganciandosi all'avambraccio con uno schiocco metallico e uno sprazzo di scintille, in modo che i due strumenti difensivi si trovassero nella stessa posizione. Nonostante il suo tono e il suo modo di fare, la donna era pienamente consapevole di che cosa fosse capace quello che aveva davanti a lei e anzi. Sembrava essere ancora più forte e veloce di quando lo aveva incontrato nel suo stadio larvale dentro Behemoth. Interessante, decisamente interessante. La donna sorrise tra sé e sé, tirando ancora una volta dalla sua pipa fasulla e gettando fumo dall'angolo della bocca. Le volute grigio chiaro si torsero in boccioli floreali a malapena distinguibili.

    A nome dell'orda, imploro perdono per le cose dozzinali che ti sono state fatte nel tempo. - Il sorriso della donna si allargò un poco, le sue palpebre si abbassarono appena assottigliando il suo sguardo. - Gli è invero troppo difficile capire che l'unica cosa in grado di farti male se tu, e tu solo.

    Un altro sorriso, accomodante stavolta. Quasi consolatorio. - Come quel tuo pensiero saltuario, sul fatto che la cosa migliore della tua vita si sorregga unicamente su come lei sia costantemente troppo impegnata perché vi conosciate veramente. - La donna giocherellò con la pipa tra le dita, il suo sguardo attratto dallo scintillare delle ceneri nella sua estremità.

    È triste, davvero triste, bambino mio. - Un sospiro accorato, melodrammatico addirittura. - L'immortale, si fa chiamare. Ma sappiamo entrambi che non lo è. Non come lo intendiamo noi due, almeno. Il suo corpo cadrà in battaglia, inevitabilmente. Ma la sua memoria, ciò che è, rimarrà. Passerà a qualcun altro, ma non sarà più lei. La sua erede potrebbe essere un perfetto sconosciuto. O ancora peggio, qualcuno che conosci...come una delle sue figlie.

    Lo sguardo della donna cambiò, all'apparenza triste e grave, ma pieno di comprensione. Se quella fosse un'apparenza però, non era possibile decifrarlo in modo superficiale. - Riusciresti a guardarle negli occhi consapevole del fatto che la memoria bruciante di questo vostro amore vive e continua in loro? Forse è per questo che combatti sempre in modo così spericolato, perché ti causi sempre dolore al limite dell'autolesionismo.

    OsRkPpW



    Esisti sorretto unicamente dai tuoi doveri e dalla tua morale, pregando Dio ogni singolo giorno perché giunga una morte che ti liberi da tutti i tuoi terrori, ma allo stesso tempo che avvenga al termine di tutto, in modo che tu non abbia deluso le intere schiere che credono in te. I mostri purpurei non possono capire la tua profondità. Ecco perché cercano di romperti, di abbassarti al loro livello di semplicità. È davvero triste, piccolo mio.

    La donna scomparve nuovamente. Riapparve al lato destro di P.A.N, brandendo entrambe le barre gemellate nelle sue mani. In questo caso le due aste che le componevano erano parzialmente estese, ma le catene ad unirle erano raccolte, in modo che le due armi assumessero la forma di due bastoni lunghi quanto il suo avambraccio. Le due armi crepitavano di energia cinetica, mescolata a volute di fiamme sanguigne che dichiaravano la presenza della vibrazione disgregante che portava con la Discordia. Uno stridio infernale accompagnò la sua nuova comparsa mentre la scia delle due armi tagliò l'aria che separava i due. Un colpo contemporaneo con entrambe le armi mirando alla tempia di P.A.N. amplificato dal tremendo impeto aggiunto dal potere telecinetico di cui disponeva la dona.

    Ma erano solo specchi e fumo. La donna era apparsa invero alla sinistra di P.A.N, mimando lo stesso identico attacco nello stesso identico modo, nascosta dalla trama delle sue illusioni in ogni singolo e minimo dettaglio. Sferrò così il suo attacco mirando a colpire con entrambi i bastoni alla tempia di P.A.N. Era più potente di lei, più veloce, più robusto. L'unica cosa che potesse fare al momento era danneggiarlo in modi che andavano oltre il semplice concetto di resistenza e testardaggine.


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    riassunto azioni | Evito col teleport monouso il tuo attacco, parlo, poi mi teletrasporto alla tua sinistra sferrando un colpo doppio alla tua tempia con i nunchaku chiusi a bastoni da kali, potenziato da telecinesi e cosmo distruttivo. (af). Sono nascosto invisibile senza suoni o altro dalla illusione ambientale e contemporaneamente appare un'illusione alla tua destra che esegue lo stesso attacco dall'altro lato (div)

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    知觉律者 (Zhījué Lǜzhě) - Sovereign of sentience
    Attraverso incredibili addestramenti e mediante strane e antiche filosofie, Libra è in grado di manipolare la materia fisica che la circonda estroflettendo la propria mente verso l'esterno. Con tale capacità può attaccare e difendere in svariati modi limitati solo dalla sua attuale precisione e dalla sua fantasia. Può per esempio stritolare e sbriciolare la materia, infondere detriti di energia cosmica e scagliarli alla massima forza e velocitò di cui è capace, oppure portare questo potere direttamente sulle proprie vittime per torcere, spezzare e torturare in infiniti modi. In ambito difensivo può erigere barriere o deviare attacchi; se il divario energetico lo permette può persino rispedirli indietro seguendo il funzionamento dei bouncer. Questa emanazione mentale può essere rivolta anche verso la struttura stessa dell'esistenza. Con estrema abilità Libra è in grado di traslare la materia attraverso le realtà, armonizzandone la vibrazione dimensionale in modo adeguato da poterne traslare la posizione nelle coordinate della realtà. Questo le permette di teletrasportarsi liberamente all'interno della struttura dell'universo con estrema facilità e precisione, godendo così di assoluta mobilità nel campo di battaglia o nei semplici spostamenti. Una volta sola per duello Libra è perfino in grado di effettuare tale azione con tale tempismo e precisione da poter evitare completamente un attacco avversario, spostandosi in un altro punto del campo di battaglia o direttamente in un'altra dimensione. Tuttavia questa capacità si estende ad ogni aspetto della realtà materiale, includendo gli attacchi di Libra, oggetti e soggetti consenzienti o meno. Se aggrediti dal potere di Libra, anche i suoi avversari possono venire teletrasportati contro la loro volontà.

    Libra può impiegare il suo potere mentale anche in altro modo. La materia psichica emessa dal suo cosmo è in grado di generare miraggi e illusioni incredibilmente potenti che sono indipendenti dalle menti delle vittime che vi assistono, dato che piuttosto che manipolarle direttamente vengono percepite esternamente dai cinque sensi. Vista, udito, tatto, gusto, olfatto. Ognuno di questi sensi è influenzabile dalle illusioni di Libra, che si dimostra crudele e fantasiosa maestra nell'adoperarle. Il profumo del pane appena sfornato, il suo sapore, la sensazione di ferri roventi conficcati nelle articolazioni e il tocco sensuale di una persona amata. Ogni cosa è replicabile in questo mondo di falsità. Non interagendo direttamente col sistema nervoso della vittima, sollecitazioni come il dolore o altro non portano veri danni ad esso, la sensazione viene comunque provata e sofferta anche se non è un vero attacco. La maestria di Libra delle sue energie mentali le permette poi di addensarle in una sostanza effimera e malleabile chiamata psicoplasma. Tale sostanza, che nello stato naturale somiglia a vetro, è troppo fragile per essere utilizzata offensivamente ma permette a Libra di dare solidità e ulteriore validità alle sue illusioni, creando impalcature tangibili su cui intessere i propri inganni e su cui convogliare la propria essenza cosmica per plasmarla in modo adeguato generando così pseudocostrutti.

    魔神的柱 (Móshéndezhù) - Demon god's Pillar
    Quando era in vita, Libra era il giudice supremo tra i cavalieri devoti ad Atena. Impareggiabile nel suo senso di giustizia e nella saggezza con cui la dispensava, Libra era tutto ciò che ci si poteva aspettare da un custode dell'armatura della bilancia. Ogni cosa ormai è perduta, ma non i poteri con cui Libra esercitava il suo ruolo nelle dodici case. Da sempre il cavaliere della bilancia è maestro delle fluttuazioni del Micro e del Macrocosmo, manipolandole con intenti e risultati peculiari.
    Con il semplice contatto del suo cosmo, Libra può accedere a quello della vittima raggiungendo così la sua natura più intima e segreta. Ogni creatura vivente diventa un libro aperto, di cui può sfogliare le pagine dell'animo profondo. Può conoscerne i pensieri, lo stato d'animo e può osservare il suo passato nella sua interezza in modo da poterlo giudicare in modo completo e assoluto. Persino eventi appannati o cancellati dal tempo e dagli eventi possono essere recuperati poiché nulla si può nascondere alla vista un tempo sacra di Libra. Tuttavia questo è solo l'utilizzo più basico di questo tremendo potere.

    La scienza e la conoscenza cosmica di Libra sono tanto vaste da poter controllare il proprio micro e macrocosmo in modo da sintonizzarlo con quelli con cui viene a contatto. Nel caso il cosmo in questione sia di qualcuno considerato momentaneamente alleato da Libra, può utilizzare questa armonizzazione di cosmi per accompagnarne la manifestazione e incrementarla. In questo modo manipolando le fiamme segrete dell'animo altrui può diminuire lo sforzo con cui gli individui possono manifestare le loro energie, oppure incrementarne il risultato finale. In questo ambito, può concedere l'attributo straordinario ad attacchi o difese alleate. Questa armonia può essere raggiunta forzatamente anche con energie avversarie, ma con scopo ovviamente diverso. Può indebolire la manifestazione esterna di attacchi cosmici e mentali avversari, accompagnandola nell'esistenza e sfaldando le correnti energetiche che la compongono prima che raggiungano Libra o i suoi alleati, indebolendone l'efficacia finale in modo inverso a quello che si ottiene con attacchi alleati. Questa armonia può essere raggiunta anche con effetti già in corso, sfaldandone dall'interno il legame con il cosmo del loro creatore. Veleni, malattie, sigilli, afflizioni mentali spirituali. Ogni tipo di piaga che può essere scatenata dall'avversario può essere arrestata e troncata nel suo percorso. Gli effetti già subiti fino a quel momento ovviamente permangono, ma la conoscenza di libra permette di interromperne la propagazione e l'accumulo nei corpi, menti e anime di chi è degno di queste antiche conoscenze.

    Paradossalmente, in un sistema completo ed equilibrato, dove esiste l'armonia esiste anche la disarmonia. Generando un fenomeno opposto alla risonanza cosmica, Libra può rendere i flussi interni del suo cosmo incredibilmente caotici in modo da rendere l'armonia con l'esistenza semplicemente impossibile. Libra chiama questo fenomeno Discordia. La discordia è energia cosmica rovente e distruttiva, famelica e terrificante, che consuma qualunque cosa con cui viene a contatto. La realtà stessa viene distrutta e annichilita sotto la discordia, che si propaga con crescente velocità provocando reazioni a catena in ciò che divora. Più lungo è il tempo di contatto, più rapidamente ogni cosa viene disintegrata. Nel caso di creature viventi, questa disarmonia cosmica penetra nel profondo del loro esistere, creando un atroce dolore nelle zone che vengono scomposte fino alla disintegrazione. Essere colpiti dalla discordia è una tortura orribile e inumana. Ogni attacco che viene sferrato utilizzando la discordia acquisisce l'attributo distruttivo, permettendo a Libra di colpire con terrificante violenza con il minimo sforzo. All'aspetto la discordia ricorda delle fiamme di colore sanguigno che ruggiscono cupamente mentre si diffondono sulla materia generando un calore torrido




     
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    Il suo colpo fendette l'aria, e nulla più.

    Era sicuro, anzi era certo fino al midollo spinale di non aver sbagliato nulla. Era li, proprio davanti a lui, quel mostro in rosso era davanti a lui. Una proiezione? Un'illusione? Perchè il suo pugno aveva incontrato solo aria? Dov'era il sangue?
    Le nubi di polvere creatasi tutto intorno a lui, la terra stessa ancora una volta mutilata dalla forza dell'Araldo, uno scempio accompagnato dal rumore delle folate di vento. E sopra quel rumore, la voce dello Spectre.

    Forse te ne sarai accorto, bambino mio. Tra le bestie purpuree c'è questo gioco, a cui partecipano senza nemmeno rendersene conto. Si dilettano nel cercare di provocarti in un qualsiasi modo. Che sia con atti mostruosi, che con parole. Ricorderai sicuramente l'esperienza con Kairos.

    L'Araldo si voltò, e la Donna Rossa era li, fumava e lo osservava divertita. Kairos? Chi era Kairos? Quali tra i mostri che aveva affrontato portava quel nome? Non c'era niente di registrato in quel modo nel cervello di Dennis.
    Non c'era niente, e solo una delle mostruosità senza nome poteva essere ricordata e citata da uno Spectre:

    Lui.

    La rabbia fu tale da impedirgli di ascoltare la prima parte del discorso della Donna Rossa. I suoi pugni vennero avvolti da un sacro furore sotto forma di cosmo rovente. Vide le armi della Donna scivolare sulla sua corazza e posizionarsi pronte all'uso, mentre quella cosa che vi era all'interno galleggiava in aria. I denti della Palingenesi erano tanto stretti da poter frantumare titanio e diamanti, ma la Donna non smise di parlare.

    A nome dell'orda, imploro perdono per le cose dozzinali che ti sono state fatte nel tempo.

    La vide sorridere, totalmente sincera nelle sue parole. Era un gioco, era tutto un gioco per gente come lei. I massacri, la mietitura, l'intera vita di Dennis Dettermann, un gioco, uno scherzo per passare il tempo che li separava dall'essere divorati dalla fredda entropia che avrebbe divorato tutto. Sangue cominciò a colare dalla bocca della Pangenesi, la rabbia lo aveva portato a masticarsi l'interno delle guance, ma lui non sentì niente.

    Gli è invero troppo difficile capire che l'unica cosa in grado di farti male se tu, e tu solo.

    La vide fumare e sorridergli dolcemente, quasi fosse una madre, ma quella dolcezza non aveva nulla di invitante, non era altro che un miscuglio di melassa e catrame.

    Come quel tuo pensiero saltuario, sul fatto che la cosa migliore della tua vita si sorregga unicamente su come lei sia costantemente troppo impegnata perché vi conosciate veramente.

    Ed ecco che arrivava, preciso come un orologio atomico, l'attacco personale sulla sua vita. Tutti coloro che si riunivano sotto il nome di Spectre aveva colpito quel punto, ancora, ancora, e ancora fino quasi a far suppurare la ferita. Lei aveva chiesto perdono per l'inefficacia della cosa da parte dell'orda, eppure eccola che seguiva lo stesso schema di tutti loro. Cosa avrebbe tirato fuori stavolta? Quasi sarebbero stati i ferri roventi che gli avrebbero squarciato l'anima?

    L'immortale, si fa chiamare. Ma sappiamo entrambi che non lo è. Non come lo intendiamo noi due, almeno. Il suo corpo cadrà in battaglia, inevitabilmente. Ma la sua memoria, ciò che è, rimarrà. Passerà a qualcun altro, ma non sarà più lei. La sua erede potrebbe essere un perfetto sconosciuto. O ancora peggio, qualcuno che conosci...come una delle sue figlie.

    Uno scricchiolio si pervase nella sua mente. Un dolore, ma non proprio un dolore, come "l'odore" che si percepisce mentre si riceve un colpo sul naso. Quello era il paragone migliore per ciò che stava provando, una sottospecie di dolore che solo qualcosa di molto scomoso ed enormemente urgente saltava fuori dall'angolo della mente dalla quale era stato forzatamente legato.

    Se smette di parlare ora, se decide di continuare tutto in silenzio, tutto questo avrà ancora una parvenza di "normale". Se non continua, se quel grammo di umanità che ha usato per mantenere quella forma è ancora li e gli intimerà di smetterla, questo scontro sarà uno scontro, e nulla più.






    Ti prego, continua a parlare...







    Esisti sorretto unicamente dai tuoi doveri e dalla tua morale, pregando Dio ogni singolo giorno perché giunga una morte che ti liberi da tutti i tuoi terrori, ma allo stesso tempo che avvenga al termine di tutto, in modo che tu non abbia deluso le intere schiere che credono in te. I mostri purpurei non possono capire la tua profondità. Ecco perché cercano di romperti, di abbassarti al loro livello di semplicità. È davvero triste, piccolo mio.


    Un sospiro. La rabbia sul suo volto coperto dall'elmo sublimò in un emozione senza nome.

    I'm really sorry for what I'm going to do to you...



    La donna scomparve.
    Questo avrebbe portato un Dennis arrabbiato a chiudersi in difesa da manuale, ad affinare i sensi per prevenire l'offensiva.
    Non quel Dennis.
    Ne aveva avuto abbastanza.
    Spalancò le braccia in segno d'invito. Qualsiasi cosa il mostro gli avrebbe tirato addosso, lui lo avrebbe accettato.

    La vide attaccarlo da destra, con un'arma rossa contundente alla tempia. Pan non distorse lo sguardo, neanche quando l'illusione di smaterializzò davanti a lui. L'attacco provenne da sinistra, e la sua tempia fu la prima ad accorgersene. Era furba e abile, non c'era niente da dire a riguardo, ma non aveva importanza. L'attacco era potente, incredibilmente potente anche contando la pellaccia dura che la Palingenesi portava addosso, ma era accettabile. Aveva poco tempo prima che il dolore ed il trauma lo portassero a vomitare nell'elmo, no, doveva agire ora, all'ombra di momenti così brevi da sembrare non esistere. Non lascio neanche che la donna si ricompose. Sfruttò l'impatto dell'arma che lo aveva portato a piegarsi verso sinistra per preparare la carica del suo colpo: non era un pugno, bensì il suo indice sinistro, dritto e fermo come la punta di una lancia. Il bersaglio di quella lancia era il buco dell'orecchio sinistro di lei. Come se la perforazione forzata di un buco del cranio con un dito corazzato non fosse abbastanza, sulla punta estrema del dito vi era presente una minuscola goccia di necrocosmo, una goccia che se avesse trovato la strada avrebbe potuto intaccare pesantemente i centri dell'equilibrio dell'avversario della Palingenesi.

    And in those days shall men seek death, and shall not find it; and shall desire to die, and death shall flee from them.


    This machine is still praying.



    Su4sahH

    B.F.G | ENERGIA NERA | PAN [VII]
    FISICAMENTE - danni al cranio nella zona della tempia sinistra, nausea crescente, vista annebbiata
    MENTALMENTE - :)
    STATUS DARIAN - Indossata

    RIASSUNTO AZIONI Mi faccio danneggiare tempia e cranio, ma non do neanche il tempo di spostarti che contrattacco con uno STURODURO all'orecchio sinistro fortissimissimo, velocissimo e con un lieve sentore di necrocosmo -
    ABILITÀ -
    4:

    Loxosceles reclusa.

    Il ragno eremita marrone, come la maggior parte della famiglia Sicariidae, ha la particolarità di trasmettere una condizione patologica nota come Loxoscelismo, una patologia che provoca necrosi nei tessuti, condizione tanto rara da essere estremamente difficile da curare ed addirittura diagnosticare
    Il cosmo selvaggio di Pan può interfacciarsi con tale capacità, diventando un agente necrotico a bassa potenza, con la tipicità di non provocare dolore nella sua vittima, proprio come il morso del ragno eremita.


    TECNICHE -
    NARRATO | PARLATO | PENSATO | °TELEPATIA°
    GEA IS A SYSTEMS ARCHITECT AND THE MULTIVERSE IS AN INFINITELY RECURSIVE ARCHITECTURAL SIMULATOR
     
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    La donna roteò varie volte in aria, lasciando una scia di materiale marcito e sangue mescolato a pus. Un buco largo quanto una terza orbita gettava materiale indistinto a terra mentre il suo corpo terminava l'inerzia acquisita dal colpo di P.A.N. La donna stava sanguinando copiosamente, lo poteva sentire dal calore che rotolava giù sul suo bel collo e le chiazzava la surplice. Un intero settore di percezioni venne obliterato in un istante e il suono smise di arrivare da quel lato del capo. Non più nemmeno una sensazione di tappo, di ovattato. Il concetto di udito le era stato strappato via in un istante in quel lato della testa. Poteva sentire con l'altro orecchio lo sfrigolio finale di quello che le era stato fatto. Il dolore era semplicemente terrificante, poteva sentire chiaramente come ossa e carne nella zona colpita fossero marcite dopo essere state letteralmente polverizzate dal dito della macchina rossa. Un attacco crudele, semplice e terrificante nella sua bellezza. La donna fu sinceramente ammirata della cosa e della ingegnosità dell'idea. I suoi occhi erano pieni di lacrime, ma l'occhio del lato offeso era insanguinato dall'esplosione contemporanea di innumerevoli capillari. Un bruciore terrificante aveva invaso l'intero cranio, intervallato da un continuo e sordo pulsare al ritmo accelerato del suo cuore. Un corpo umano non sapeva veramente come reagire ad un attacco del genere, anzi ad un danno del genere. Per le sue attuali e limitate capacità e percezioni quello non era nemmeno stato un attacco. Il suo orecchio aveva semplicemente deciso di sciogliersi e non aveva potuto fare nulla a riguardo.

    P.A.N era troppo forte e veloce per lei in quel momento. Lo sapeva benissimo, dopotutto la leggenda di Boruta ai suoi tempi era ben nota, ed era riuscita anche ad incontrare la regina del mare uterino una volta, quando era ancora un cavaliere di bronzo. Riuscire a scappare con la sua vita fu un miracolo.

    Così la donna scoppiò a ridere. - SPEZZA PURE IL MIO CORPO, RE DELLA CARNE, NON SONO TUA SUDDITA - Una risata forte, incontrollata, di pieno diaframma con schizzi di sangue che le uscivano dalla bocca e dal naso ad ogni scoppio d'aria dalle sue labbra. Una risata tale da scuoterla a terra, da far sferragliare la sua armatura contro il terreno. Scalciò sbattendo i talloni e trattenendosi il ventre, guardando il cielo con occhi completamente spalancati. Tutto il mondo girava, la sua nozione di sotto e sopra divenne confusa, solo la pressione del metallo contro la sua schiena dovuta al terreno era certa per lei. E così rise, rise forte fino a che la sua voce non si spezzò. Inspirò forte.

    Quindi è così che ci si sente ad essere dall'altra parte. - Disse a nessuno in particolare. - È questo quello che le bestie porpora cercano di fare da millenni. Usare le loro parole per cercare di spezzare gli umani. - Rise di nuovo. Una breve risatina, quasi fanciullesca, di puro divertimento.

    Così patetico. Povere creature schiave del loro programma. - I suoi arti si rilassarono all'improvviso, schiantandosi a terra come se qualcuno o qualcosa avesse tagliato i suoi fili. - Ai miei tempi esistevano solo due realtà. Il mio pugno, il loro cranio. - Sollevò la mano destra, senza vederla davvero. Strinse le dita con tale forza da fare scricchiolare il metallo. Si rese conto in quel momento che aveva lasciato andare la presa delle sue armi in un qualche momento durante il suo volo. Poco male.

    Dalla sua schiena una delle sbarre che costituiva il bastone a tre sezioni scomparve, per riapparire istantaneamente nella sua mano. Un possente colpo di reni sollevò la donna, mentre l'arma si estendeva nella piena lunghezza del bastone da guerra. Una delle estremità si piantò a terra e la donna rimase in equilibrio sull'intera arma, adagiando un piede sull'asta e trattenendola allo stesso tempo con il collo del piede. Con le gambe piegate la donna guardò la macchina rossa, mostrandogli come non avesse assolutamente intaccato il suo equilibrio. Era una completa bugia. Stava semplicemente trattenendosi in luogo con il proprio potere mentale, usando il terreno come punto di riferimento visivo. Il suo mondo era distorto, parzialmente silenzioso e ricolmo di dolore. Dal lato offeso del suo cranio icore lurido colava. Il tutto poi scomparve, la carne si richiuse, tutto tornò perfetto e bellissimo nella chioma scarlatta della donna. Anche quella era una menzogna. Aveva coperto il tutto con un'illusione e stava attivamente tappando la ferita con un blocco di psicoplasma avvolto attorno al suo cranio. Un bendaggio formato dalla mente. Ogni cosa era un'illusione, e quella più potente di tutte era quella del controllo. Chi controllava essa, e di conseguenza si impadroniva del paradosso alla base di ogni cosa reale, era invincibile.


    Ti chiedo perdono, tesoro, se sono fonte di tedio.
    - Disse la donna, guardandolo negli occhi. Un sorriso rosso di sangue sul suo volto - Ma davvero, davvero, DAVVERO avresti dovuto uccidermi quando ancora la pece grondava dal mio lurido corpo larvale. Non potrò mai sconfiggerti ora, ma avrò l'intera eternità per provarci ancora. Ma tu...avrai solo questa occasione per uccidermi una volta per tutte.

    quindi


    Il cosmo scarlatto della donna esplose in una fiamma scarlatta che avvolse ogni cosa. Il terreno cominciò a sbriciolarsi, divorato dalla Discordia emessa dal potere della donna. Ogni cosa entrò in disarmonia. Le piante cominciarono a disgregarsi in frammenti nerastri, divorati a livello subatomico dalla vibrazione nociva emessa dalla donna. Una presenza nociva nella realtà, differente dalle altre forze disintegranti in quanto distruggere tutto non era nella natura del suo cosmo, ma nella sua abilità con esso. La capacità di entrare in sintonia con ogni cosa del creato e trasformare la cosa in un'arma per distruggerlo dall'interno. Questo era il potere di Libra. Questa era l'arma che la donna aveva affinato nei secoli. Correnti telecinetiche si scaricarono in ogni direzione mentre la donna prese a galleggiare senza nessun riferimento spaziale nella zona. Smise di considerare cose come sopra e sotto. La disgregazione del terreno si espanse in un istante inglobando l'intero raggio di controllo della donna, diventando una tempesta di polvere indistinta, mescolata in una corrente ascensionale atta a scagliare entrambi verso l'alto. Capelli e mantello della donna danzarono caoticamente.

    TbSNRbz


    PREGA, MACCHINA

    PER ME



    La corrente raggiunse l'apice diventando una tempesta sferica di correnti caotiche, divorando il mondo in una sfera attorno ai due. Questo disgregò completamente il terreno sotto i due, trasformando il tutto in una conca in cui la tormenta della donna si poggiava e generava. Questo poteva significare niente più appoggio per Pan. Niente più riferimento con il terreno. La donna impugnò il bastone con entrambe le mani. Scomparve.


    Riapparve a lato di Pan e attaccò. L'intera asta della sua arma brillava come un'unica ferita di luce scarlatta, tale era il carico di Discordi e energia cinetica che portava con sé. Al contatto con qualunque cosa un'esplosione si sarebbe scatenata con estrema violenza, riveicolata dal potere telecinetico di Libra per scaricarsi completamente addosso alla macchina rossa piuttosto che disperdersi nell'ambiente come una qualunque deflagrazione. E dopo quel primo colpo, di nuovo. Scomparire, riapparire, colpire. In un luogo diverso, un angolo diverso, un obiettivo diverso. Martellare completamente il martello della dea con estrema violenza. Non vedeva l'ora di sapere come avrebbe risposto, di come avrebbe violato ulteriormente il suo corpo.


    MgG1zA9

    LIBRAVI | spectre | blu
    fisicamente | Letteralmente un fottuto buco nel cranio, equilibrio andato
    Glamour | Letteralmente nessun fottuto buco nel cranio
    status surplice |

    riassunto azioni | Creo una tempesta telecinetica a volume sferico attorno a noi due per disintegrare completamente il terreno e privare entrambi dell'appoggio e del riferimento spaziale. Poi usando il bastone stracarico di cosmo disintegrante e telecinesi mi teletrasporto qua e là per picchiarti facendo un classico e semplice omnislash

    abilità
    知觉律者 (Zhījué Lǜzhě) - Sovereign of sentience
    Attraverso incredibili addestramenti e mediante strane e antiche filosofie, Libra è in grado di manipolare la materia fisica che la circonda estroflettendo la propria mente verso l'esterno. Con tale capacità può attaccare e difendere in svariati modi limitati solo dalla sua attuale precisione e dalla sua fantasia. Può per esempio stritolare e sbriciolare la materia, infondere detriti di energia cosmica e scagliarli alla massima forza e velocitò di cui è capace, oppure portare questo potere direttamente sulle proprie vittime per torcere, spezzare e torturare in infiniti modi. In ambito difensivo può erigere barriere o deviare attacchi; se il divario energetico lo permette può persino rispedirli indietro seguendo il funzionamento dei bouncer. Questa emanazione mentale può essere rivolta anche verso la struttura stessa dell'esistenza. Con estrema abilità Libra è in grado di traslare la materia attraverso le realtà, armonizzandone la vibrazione dimensionale in modo adeguato da poterne traslare la posizione nelle coordinate della realtà. Questo le permette di teletrasportarsi liberamente all'interno della struttura dell'universo con estrema facilità e precisione, godendo così di assoluta mobilità nel campo di battaglia o nei semplici spostamenti. Una volta sola per duello Libra è perfino in grado di effettuare tale azione con tale tempismo e precisione da poter evitare completamente un attacco avversario, spostandosi in un altro punto del campo di battaglia o direttamente in un'altra dimensione. Tuttavia questa capacità si estende ad ogni aspetto della realtà materiale, includendo gli attacchi di Libra, oggetti e soggetti consenzienti o meno. Se aggrediti dal potere di Libra, anche i suoi avversari possono venire teletrasportati contro la loro volontà.

    Libra può impiegare il suo potere mentale anche in altro modo. La materia psichica emessa dal suo cosmo è in grado di generare miraggi e illusioni incredibilmente potenti che sono indipendenti dalle menti delle vittime che vi assistono, dato che piuttosto che manipolarle direttamente vengono percepite esternamente dai cinque sensi. Vista, udito, tatto, gusto, olfatto. Ognuno di questi sensi è influenzabile dalle illusioni di Libra, che si dimostra crudele e fantasiosa maestra nell'adoperarle. Il profumo del pane appena sfornato, il suo sapore, la sensazione di ferri roventi conficcati nelle articolazioni e il tocco sensuale di una persona amata. Ogni cosa è replicabile in questo mondo di falsità. Non interagendo direttamente col sistema nervoso della vittima, sollecitazioni come il dolore o altro non portano veri danni ad esso, la sensazione viene comunque provata e sofferta anche se non è un vero attacco. La maestria di Libra delle sue energie mentali le permette poi di addensarle in una sostanza effimera e malleabile chiamata psicoplasma. Tale sostanza, che nello stato naturale somiglia a vetro, è troppo fragile per essere utilizzata offensivamente ma permette a Libra di dare solidità e ulteriore validità alle sue illusioni, creando impalcature tangibili su cui intessere i propri inganni e su cui convogliare la propria essenza cosmica per plasmarla in modo adeguato generando così pseudocostrutti.

    魔神的柱 (Móshéndezhù) - Demon god's Pillar
    Quando era in vita, Libra era il giudice supremo tra i cavalieri devoti ad Atena. Impareggiabile nel suo senso di giustizia e nella saggezza con cui la dispensava, Libra era tutto ciò che ci si poteva aspettare da un custode dell'armatura della bilancia. Ogni cosa ormai è perduta, ma non i poteri con cui Libra esercitava il suo ruolo nelle dodici case. Da sempre il cavaliere della bilancia è maestro delle fluttuazioni del Micro e del Macrocosmo, manipolandole con intenti e risultati peculiari.
    Con il semplice contatto del suo cosmo, Libra può accedere a quello della vittima raggiungendo così la sua natura più intima e segreta. Ogni creatura vivente diventa un libro aperto, di cui può sfogliare le pagine dell'animo profondo. Può conoscerne i pensieri, lo stato d'animo e può osservare il suo passato nella sua interezza in modo da poterlo giudicare in modo completo e assoluto. Persino eventi appannati o cancellati dal tempo e dagli eventi possono essere recuperati poiché nulla si può nascondere alla vista un tempo sacra di Libra. Tuttavia questo è solo l'utilizzo più basico di questo tremendo potere.

    La scienza e la conoscenza cosmica di Libra sono tanto vaste da poter controllare il proprio micro e macrocosmo in modo da sintonizzarlo con quelli con cui viene a contatto. Nel caso il cosmo in questione sia di qualcuno considerato momentaneamente alleato da Libra, può utilizzare questa armonizzazione di cosmi per accompagnarne la manifestazione e incrementarla. In questo modo manipolando le fiamme segrete dell'animo altrui può diminuire lo sforzo con cui gli individui possono manifestare le loro energie, oppure incrementarne il risultato finale. In questo ambito, può concedere l'attributo straordinario ad attacchi o difese alleate. Questa armonia può essere raggiunta forzatamente anche con energie avversarie, ma con scopo ovviamente diverso. Può indebolire la manifestazione esterna di attacchi cosmici e mentali avversari, accompagnandola nell'esistenza e sfaldando le correnti energetiche che la compongono prima che raggiungano Libra o i suoi alleati, indebolendone l'efficacia finale in modo inverso a quello che si ottiene con attacchi alleati. Questa armonia può essere raggiunta anche con effetti già in corso, sfaldandone dall'interno il legame con il cosmo del loro creatore. Veleni, malattie, sigilli, afflizioni mentali spirituali. Ogni tipo di piaga che può essere scatenata dall'avversario può essere arrestata e troncata nel suo percorso. Gli effetti già subiti fino a quel momento ovviamente permangono, ma la conoscenza di libra permette di interromperne la propagazione e l'accumulo nei corpi, menti e anime di chi è degno di queste antiche conoscenze.

    Paradossalmente, in un sistema completo ed equilibrato, dove esiste l'armonia esiste anche la disarmonia. Generando un fenomeno opposto alla risonanza cosmica, Libra può rendere i flussi interni del suo cosmo incredibilmente caotici in modo da rendere l'armonia con l'esistenza semplicemente impossibile. Libra chiama questo fenomeno Discordia. La discordia è energia cosmica rovente e distruttiva, famelica e terrificante, che consuma qualunque cosa con cui viene a contatto. La realtà stessa viene distrutta e annichilita sotto la discordia, che si propaga con crescente velocità provocando reazioni a catena in ciò che divora. Più lungo è il tempo di contatto, più rapidamente ogni cosa viene disintegrata. Nel caso di creature viventi, questa disarmonia cosmica penetra nel profondo del loro esistere, creando un atroce dolore nelle zone che vengono scomposte fino alla disintegrazione. Essere colpiti dalla discordia è una tortura orribile e inumana. Ogni attacco che viene sferrato utilizzando la discordia acquisisce l'attributo distruttivo, permettendo a Libra di colpire con terrificante violenza con il minimo sforzo. All'aspetto la discordia ricorda delle fiamme di colore sanguigno che ruggiscono cupamente mentre si diffondono sulla materia generando un calore torrido


    雷之键 (Léi Zhī Jiàn) - Keys of Thunder [ San Jie Gun ]

    Il bastone a tre sezioni è un'arma incredibilmente complessa da utilizzare, ma nelle mani di un maestro si trasforma in uno strumento assolutamente devastante. Può colpire da angoli inaspettati e in modi sempre più creativi. Complessivamente l'arma misura due metri in lunghezza. È costituita da tre barre di eguale lunghezza formate da parti tubolari telescopiche e due corte catene che le uniscono tra di loro. In sostanza si tratta di un lungo bastone snodato, le cui due parti esterne culminano in teste appesantite con tre punte aguzze ciascuna. Quest'arma dispone di una immensa forza di impatto, che sfrutta efficacemente la velocità accumulata nelle sue rotazioni e il momento guadagnato di conseguenza, inoltre le tre punte al termine possono provocare ferite orribili sulla carne esposta. Le catene di quest'arma possono essere estese fino al massimo consentito dal livello di potere di Libra, incrementando mostruosamente il suo raggio d'azione e i modi peculiari in cui può essere utilizzato per colpire. Alternativamente, le due catene possono essere accorciate al punto da riagganciare del tutto le tre sezioni e trasformare l'arma in un vero bastone metallico rigido. Le tre sezioni sono decorate con un'incisione a spirale di turbinare di piume. Nella loro forma collassata le due armi sono agganciate al centro della schiena, da cui sporgono oltre le due spalle.




     
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    Il cranio cedette come porcellana finissima.
    Il corpo della donna venne lanciato via dalla forza di Pan come fosse fatto di stracci. Liquido melmoso colava dalle dita della Palingenesi, mentre il suo stesso respiro gli rimbombava nelle orecchie. Una risata malata si unì a quel rumore di fondo, una risata che puzzava di demenza. Il corpo stesso di quel mostro ferito era sconvolto sa dolorosi spasmi di risa, le gambe che scalciavano, le mani sullo stomaco, gli schizzi di sangue sul terreno ed il suono del metallo sul fango, tutto condito da una risata che stava dando fondo a tutto il fiato possibile. La mente di quella donna cominciò a vagare, forse per sua natura, forse per il fatto che un fottutissimo buco si era appena formato nel suo cranio. Cominciò a delirare di tempi perduti, di prospettive cambiate, di demoni porpora. La vide alzarsi, completamente indenne da un momento all'altro. Sapeva, con ogni grammo di se stesso, che aveva aperto il cranio di quella donna, lo sapeva, aveva sentito le ossa spaccarsi sotto le sue dita. Poco male, qualsiasi cosa quella donna avesse fatto per riparare il danno, avrebbe dovuto farlo ancora e ancora. Pan strinse i pugni, assunse la posizione di guarda Philly Shelly, ed attese la risposta della sua avversaria, digrignando i denti. La vide assumere una posizione innaturale con la sua arma, come se le leggi della fisica fossero state violate da una volontà nera e abnorme. Niente di lei era ammissibile sotto il cielo e sopra la terra, qualsiasi cosa fosse, sarebbe stato meglio dimenticarla, lasciarla marcire in fondo allo scantinato della creazione, fino a quando le stelle di ferro non sarebbero evaporate nel nulla cosmico. Forse il “re della carne” avrebbe adempito a quell'ordine senza mandante.
    Il cosmo rosso della donna inondò l'aria circostante. La terra stessa cominciò a sgretolarsi, polverizzandosi nel nulla in un battito di ciglia. Il suo equilibrio venne meno, un secondo, forse meno, infinitamente meno, e Pan perse l'equilibrio.

    PREGA, MACCHINA

    PER ME


    Sospeso a mezz'aria, senza neanche avere il tempo di cadere, che il Re vide la donna scomparire nel nulla. Un senso di familiarità lo pervase.
    Poi arrivarono le percosse.
    Una pioggia, no , una tempesta di fendenti, dati con il bastone ferrato. Il dolore esplose dentro di lui ad ogni colpo, bruciore come piombo fuso sulle ossa, tanta forza da non permettergli di cadere. Un nuovo sentimento si fece strada dentro di lui, intenso e inaspettato, che avrebbe potuto prendere qualcuno di sprovvista:

    Noia.

    La donna in rosso aveva sprecato minuti interi a descrivere l'esperienza che stava vivendo, le sensazioni l'avevano travolta, l'avevano spinta a rialzarsi con il cranio spappolato, l'avevano portata ad una crisi estatica contro l'assoluta violenza che gli si era parata davanti. Voleva di più, ne voleva ancora, voleva tutto, bere fino alla fine.
    Per Pan era un lavoro di routine.
    Ne aveva combattuti a decine di mostri in viola, di pazzi deliranti che ridevano sotto i suoi pugni mentre i loro denti volavano via. Nulla di tutto quello che stava passando era definibile come “nuovo” o “vagamente stimolante”. Nonostante l'incredibile sete di violenza verso la sua avversaria, nonostante la voglia di vederla sanguinante per terra, lei non era stata in grado di andare oltre i sentimenti di scontatezza.

    Pray...?


    Quella parola, quella richiesta era l'unica montagna nell'oceano di fastidio e colore che stava provando in quel momento. Lei voleva una preghiera, un'invocazione all'alto dei cieli. Perché? Per quale motivo una creatura del genere


    Pray...


    Mentre veniva bastonato e bruciato come un animale, una nuova idea si fece strada dentro di lui:

    PRAY?


    Perché no? Perché non mostrare, anche solo per un secondo, una nuova comprensione della parola “violenza”?
    Sentì il dolore di ogni singolo osso incrinato come fosse stato un pezzo di vetro ficcatogli nei muscoli. Sangue scuro colava dalle fessure della Darian, mentre il vomito gli si accumulava in fondo alla gola. I suoi occhi erano sbarrati, illuminati da una luce verdognola, i suoi denti stretti e digrignanti.

    PRAY!
    PRAY!
    PRAY!
    PRAY!
    PREY!
    PREY


    Un altro assalto con il bastone ferrato, uno che gli spezzò la clavicola e due costole. Quello fu il momento preciso per cui decise di entrare in azione. Lottò contro il dolore che lo permeava, pur di muovere braccia e mani, pur di afferrare la gola della donna, stringere le sue dita su di essa e tirare verso l'esterno, cercando di strapparla per tutta la sua lunghezza come fosse stata un foglio di giornale, riversando sul mondo una feroce crudeltà che mai sarebbe dovuta essere neanche concepita.

    Su4sahH

    B.F.G | ENERGIA NERA | PAN [VII]
    FISICAMENTE - danni al cranio nella zona della tempia sinistra, nausea crescente, vista annebbiata, incrinature ossee praticamente ovunque, clavicola e due costole rotte, aperture grondanti di sangue sulla pelle.
    MENTALMENTE - basicamente strappa e squarta
    STATUS DARIAN - Indossata

    RIASSUNTO AZIONI - ehy ti ricordi quando nel duello jo-pan usai l'axe kick alla fine dell'assalto senza difendermi? simile ma appena finisce l'omnislashio allungo le mani alla gola e tiro verso l'esterno
    ABILITÀ -



    TECNICHE -
    NARRATO | PARLATO | PENSATO | °TELEPATIA°
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    Il dolore fu bruciante, tremendo. Seguito subito dopo da una profonda sensazione di gelo. Per un istante si sentì come se avessero conficcato un pezzo di ghiaccio nel suo collo. Il calore tornò rapido, riversandosi sul suo petto, scivolando sopra e sotto il metallo. Istintivamente cercò di emettere un suono, ma uscì solo qualcosa di gorgogliante e bagnato. Ci volle qualche istante prima che si rendesse conto di che cosa fosse effettivamente accaduto. In un breve attimo di curiosità malsana desiderò ardentemente di avere uno specchio, di poter vedere lo squarcio nel metallo e nella carne, per comprendere appieno che cosa le era stato fatto. Il sangue cominciò a riversarsi immediatamente nei suoi polmoni, e quella parvenza di concentrazione che aveva mantenuto per comprendere la propria posizione nello spazio si infranse. Sentì il peso della gravità sul suo intero corpo farsi più prepotente e cercò di opporre il suo potere a ciò, ma la vertigine tornò prepotente. Il meglio che potesse ottenere fu il scendere rapidamente verso il terreno, poco meno di una collisione ma comunque le sue gambe fecero impatto col suolo con frastuono metallico. Il cratere creato dal suo attacco era frastagliato, senza polvere e la donna affondò in esso scendendo sotto il livello del terreno. Le gambe cedettero immediatamente e crollò seduta sui talloni. Un comune umano sarebbe già morto dallo shock emorragico, ma un cavaliere era fatto di altra pasta. Infinite volte aveva rischiato di morire, anche se c'era da dire che questa era forse la più vicina alla fine da parecchio tempo. Senza contare la sua vera morte, ovviamente. La perdita di sangue fu immensa e violenta, la sua visione si riempì di macchie nere mentre poco poteva fare oltre a cercare di comprimere lo squarcio con quello che restava del suo potere mentale.

    Provò a spingere il sangue fuori dai polmoni con una spinta telecinetica ma riuscì a malapena a ottenere un rivolo dal buco sanguinolento che dava direttamente sul suo sistema respiratorio. Il suo intero capo ciondolò avanti e indietro, privo di un vero controllo sul suo equilibrio. I capelli erano lordi di sangue e altri materiali e l'illusione usata per coprire il foro al lato del suo cranio si dissolse come polvere. Un terribile e debole rantolo scivolò dalla gola aperta della donna.
    La sua mente era immersa in un dolce senso di leggerezza, qualcosa che le era intimamente famigliare. I primi momenti dell'inizio della fine.

    I think i came. - Pensò, tremante e ritta in mezzo a una pozza scura. In quei pochi minuti di accesso ai ricordi e al passato di Dennis la donna era riuscita ad imparare quella orribile e sporca lingua che la macchina rossa si ostinava ad utilizzare in questo presente terribile. Quel poco di potere che le rimaneva ancora e le permetteva di esistere in quegli ultimi istanti, la donna lo stava utilizzando per proiettare i propri pensieri nella mente della palingenesi.

    I wanted to do something fun.
    I wanted to see if i could bring back Boruta. I wanted to fight it again.
    Now i see it was silly of me.

    It NEVER left. It's still here. Whatever you might think.
    It waits.



    Sul volto della donna, con l'ultimo controllo sui suoi muscoli un sorriso sanguinolento si spalancò. Nei suoi occhi una scintilla di malignità baluginò nella notte.


    Tell me, child.

    49Vcxd9
    Have you ever wondered why the Crying one was weeping?



    Catene violacee scaturirono dalla terra infranta con fragore, avvolgendosi attorno alle membra inerti della donna, emettendo scintille con il loro sfregare sulla sua surplice color del sangue, strattonandola con forza verso il portale infernale che si era spalancato sotto di lei. La donna venne inghiottita dalla dimensione infernale, lasciando solo il suo sangue e la radiazione maligna della sua presenza come residui in quella terra.



    MgG1zA9

    LIBRAVI | spectre | blu
    fisicamente |
    Glamour |
    status surplice |

    riassunto azioni |

    abilità
    知觉律者 (Zhījué Lǜzhě) - Sovereign of sentience
    Attraverso incredibili addestramenti e mediante strane e antiche filosofie, Libra è in grado di manipolare la materia fisica che la circonda estroflettendo la propria mente verso l'esterno. Con tale capacità può attaccare e difendere in svariati modi limitati solo dalla sua attuale precisione e dalla sua fantasia. Può per esempio stritolare e sbriciolare la materia, infondere detriti di energia cosmica e scagliarli alla massima forza e velocitò di cui è capace, oppure portare questo potere direttamente sulle proprie vittime per torcere, spezzare e torturare in infiniti modi. In ambito difensivo può erigere barriere o deviare attacchi; se il divario energetico lo permette può persino rispedirli indietro seguendo il funzionamento dei bouncer. Questa emanazione mentale può essere rivolta anche verso la struttura stessa dell'esistenza. Con estrema abilità Libra è in grado di traslare la materia attraverso le realtà, armonizzandone la vibrazione dimensionale in modo adeguato da poterne traslare la posizione nelle coordinate della realtà. Questo le permette di teletrasportarsi liberamente all'interno della struttura dell'universo con estrema facilità e precisione, godendo così di assoluta mobilità nel campo di battaglia o nei semplici spostamenti. Una volta sola per duello Libra è perfino in grado di effettuare tale azione con tale tempismo e precisione da poter evitare completamente un attacco avversario, spostandosi in un altro punto del campo di battaglia o direttamente in un'altra dimensione. Tuttavia questa capacità si estende ad ogni aspetto della realtà materiale, includendo gli attacchi di Libra, oggetti e soggetti consenzienti o meno. Se aggrediti dal potere di Libra, anche i suoi avversari possono venire teletrasportati contro la loro volontà.

    Libra può impiegare il suo potere mentale anche in altro modo. La materia psichica emessa dal suo cosmo è in grado di generare miraggi e illusioni incredibilmente potenti che sono indipendenti dalle menti delle vittime che vi assistono, dato che piuttosto che manipolarle direttamente vengono percepite esternamente dai cinque sensi. Vista, udito, tatto, gusto, olfatto. Ognuno di questi sensi è influenzabile dalle illusioni di Libra, che si dimostra crudele e fantasiosa maestra nell'adoperarle. Il profumo del pane appena sfornato, il suo sapore, la sensazione di ferri roventi conficcati nelle articolazioni e il tocco sensuale di una persona amata. Ogni cosa è replicabile in questo mondo di falsità. Non interagendo direttamente col sistema nervoso della vittima, sollecitazioni come il dolore o altro non portano veri danni ad esso, la sensazione viene comunque provata e sofferta anche se non è un vero attacco. La maestria di Libra delle sue energie mentali le permette poi di addensarle in una sostanza effimera e malleabile chiamata psicoplasma. Tale sostanza, che nello stato naturale somiglia a vetro, è troppo fragile per essere utilizzata offensivamente ma permette a Libra di dare solidità e ulteriore validità alle sue illusioni, creando impalcature tangibili su cui intessere i propri inganni e su cui convogliare la propria essenza cosmica per plasmarla in modo adeguato generando così pseudocostrutti.

    魔神的柱 (Móshéndezhù) - Demon god's Pillar
    Quando era in vita, Libra era il giudice supremo tra i cavalieri devoti ad Atena. Impareggiabile nel suo senso di giustizia e nella saggezza con cui la dispensava, Libra era tutto ciò che ci si poteva aspettare da un custode dell'armatura della bilancia. Ogni cosa ormai è perduta, ma non i poteri con cui Libra esercitava il suo ruolo nelle dodici case. Da sempre il cavaliere della bilancia è maestro delle fluttuazioni del Micro e del Macrocosmo, manipolandole con intenti e risultati peculiari.
    Con il semplice contatto del suo cosmo, Libra può accedere a quello della vittima raggiungendo così la sua natura più intima e segreta. Ogni creatura vivente diventa un libro aperto, di cui può sfogliare le pagine dell'animo profondo. Può conoscerne i pensieri, lo stato d'animo e può osservare il suo passato nella sua interezza in modo da poterlo giudicare in modo completo e assoluto. Persino eventi appannati o cancellati dal tempo e dagli eventi possono essere recuperati poiché nulla si può nascondere alla vista un tempo sacra di Libra. Tuttavia questo è solo l'utilizzo più basico di questo tremendo potere.

    La scienza e la conoscenza cosmica di Libra sono tanto vaste da poter controllare il proprio micro e macrocosmo in modo da sintonizzarlo con quelli con cui viene a contatto. Nel caso il cosmo in questione sia di qualcuno considerato momentaneamente alleato da Libra, può utilizzare questa armonizzazione di cosmi per accompagnarne la manifestazione e incrementarla. In questo modo manipolando le fiamme segrete dell'animo altrui può diminuire lo sforzo con cui gli individui possono manifestare le loro energie, oppure incrementarne il risultato finale. In questo ambito, può concedere l'attributo straordinario ad attacchi o difese alleate. Questa armonia può essere raggiunta forzatamente anche con energie avversarie, ma con scopo ovviamente diverso. Può indebolire la manifestazione esterna di attacchi cosmici e mentali avversari, accompagnandola nell'esistenza e sfaldando le correnti energetiche che la compongono prima che raggiungano Libra o i suoi alleati, indebolendone l'efficacia finale in modo inverso a quello che si ottiene con attacchi alleati. Questa armonia può essere raggiunta anche con effetti già in corso, sfaldandone dall'interno il legame con il cosmo del loro creatore. Veleni, malattie, sigilli, afflizioni mentali spirituali. Ogni tipo di piaga che può essere scatenata dall'avversario può essere arrestata e troncata nel suo percorso. Gli effetti già subiti fino a quel momento ovviamente permangono, ma la conoscenza di libra permette di interromperne la propagazione e l'accumulo nei corpi, menti e anime di chi è degno di queste antiche conoscenze.

    Paradossalmente, in un sistema completo ed equilibrato, dove esiste l'armonia esiste anche la disarmonia. Generando un fenomeno opposto alla risonanza cosmica, Libra può rendere i flussi interni del suo cosmo incredibilmente caotici in modo da rendere l'armonia con l'esistenza semplicemente impossibile. Libra chiama questo fenomeno Discordia. La discordia è energia cosmica rovente e distruttiva, famelica e terrificante, che consuma qualunque cosa con cui viene a contatto. La realtà stessa viene distrutta e annichilita sotto la discordia, che si propaga con crescente velocità provocando reazioni a catena in ciò che divora. Più lungo è il tempo di contatto, più rapidamente ogni cosa viene disintegrata. Nel caso di creature viventi, questa disarmonia cosmica penetra nel profondo del loro esistere, creando un atroce dolore nelle zone che vengono scomposte fino alla disintegrazione. Essere colpiti dalla discordia è una tortura orribile e inumana. Ogni attacco che viene sferrato utilizzando la discordia acquisisce l'attributo distruttivo, permettendo a Libra di colpire con terrificante violenza con il minimo sforzo. All'aspetto la discordia ricorda delle fiamme di colore sanguigno che ruggiscono cupamente mentre si diffondono sulla materia generando un calore torrido




     
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    Il respiro affannoso, le mani bagnate di sangue, i denti ancora serrati.
    Era finita.
    Qualsiasi cosa fosse quella “cosa” che stavano facendo, era finita. La donna giaceva davanti a lui, tenuta insieme da una perversa amalgama di forza di volontà e magia nera. Pan la osservò per un secondo, agitando le mani verso l'esterno per liberarsi dal sangue in eccesso, per poi pulirsele passandosele sull'armatura. Cercò nelle tasche dei pantaloni per un pacchetto di sigarette, ma non trovò nulla, e la cosa gli fece uscire un rantolo stressato.

    Sospirò profondamente, mentre la donna cominciò a farfugliare. Non aveva voglia di ascoltare ciò che quella mostruosità avesse da dire, il dolore delle ossa rotte e la pesante nausea erano già un grattacapo di loro, non aveva bisogno di sentire le farneticazioni di un ammasso di carne sanguinolento.

    Ma Dennis non aveva mai avuto un senso di autoconservazione particolarmente forte. La sua attenzione venne catturata da quella voce gorgogliante, da quel atteggiamento di pura malvagità, da quello sguardo immerso nel dolore e inebriato da esso, come il migliore dei vini, o l'oppio più puro.

    I wanted to do something fun. I wanted to see if i could bring back Boruta. I wanted to fight it again. Now i see it was silly of me. It NEVER left. It's still here. Whatever you might think. It waits.

    Un altro sospiro, più un grugnito infastidito che altro, e Pan si portò due dita alla radice del naso, chiudendo forte gli occhi. Quella non era stata una bella giornata: Il mal di stomaco della mattina, l'attacco depressivo davanti a Jill, e qualsiasi cosa fosse stata quella tra lui e la donna rossa. Non ci aveva sperato molto, ma una parte di lui aveva pregato per una fine dignitosa per la faccenda, qualcosa di simile a Eaco o qualcuno del suo calibro, qualcuno che lasciava le chiacchiere a Dennis Dettermann durante gli alterchi e le discussioni animate.

    Tell me child...

    Occhi maligni si scontrarono con il suo sguardo stanco e infastidito.

    Have you ever wondered why the Crying one was weeping?

    Il suono di quelle parole fu il preludio di un silenzio glaciale. Non un muscolo della Palingenesi si mosse, bloccato nello spazio e nel tempo, come l'aria stantia al centro di un uragano. Una vena del suo occhio destro ebbe l'influenza di rompersi per la pura pressione.

    What...did you just...say...?

    Pan ebbe solo il tempo di fare un passo.

    What, Did. You. Just. Say?

    Catene viola emersero dal nulla, avvolgendo la donna sulla soglia della morte. Il suo sorriso beffardo luminoso come un fuoco malvagio.

    Don't you DARE go away with this. Don't you DARE-

    La donna, le catene e l'energia cosmica scomparvero, avvolti da qualcosa di più nero dell'oscurità, lasciando dietro di loro un semplice eco maligno e delle macchie di sangue sul terreno.

    Pan non aveva più nessuno davanti, e dentro di lui le parole della donna rimbombavano in ogni parete del suo essere, come se stessero cercando di spaccare la sua pelle per uscire fuori. Il re delle bestie strinse i pugni così tanto da farsi sanguinare i palmi, un tremore cominciò a prendere possesso delle sue membra. Cosa significavano quelle parole? Che cosa aveva osato implicare quella troia in rosso e viola?
    Si guardò le mani, il suo respiro sempre più veloce, fino a diventare quasi mozzato. I suoi denti si creparono sotto la pressione del suo morso. Si guardò intorno, mentre la sua mente veniva martellata di domande. Si inginocchiò davanti alle macchie di sangue, respirando affannosamente e velocemente.

    Dennis.

    L'Araldo si girò verso la voce.
    Jill era dietro di lui, tremante e con lo sguardo preoccupato. Vederlo in quella condizione l'aveva riempita di terrore, ma nonostante l'aura di rabbia e instabilità, si rifiutava di vedere Dennis come un animale.
    Dennis...
    Jill avvicinò la sua mano al braccio tremante di Dennis. Cercò di non stringere troppo forte, ma semplicemente di toccarlo, facendogli capire che era li, che era reale. Pan crollò sulle sue ginocchia, respirando affannosamente, mentre una sensazione fredda lo imprigionò, portandolo a tremare come fosse stato al centro di una tormenta. Jill abbracciò l'arto sporco di sangue, stringendo forte gli occhi, cercando di far capire che Dennis non era da solo, e pregando che non sentisse la pistola a tranquillanti sulla sua cintura.

    Su4sahH

    B.F.G | ENERGIA NERA | PAN [VII]
    FISICAMENTE - danni al cranio nella zona della tempia sinistra, nausea crescente, vista annebbiata, incrinature ossee praticamente ovunque, clavicola e due costole rotte, aperture grondanti di sangue sulla pelle.
    MENTALMENTE - basicamente strappa e squarta
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