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.Il culto rosso
Lady Dysnomia™ 2° pg
I
Brucia tutto. Poi gela. E nulla rimane di quelle distese vitali. Solo cenere e ossa. Ogni filo d'erba viene annientato, ogni montagna viene tagliata a metà e sbriciolata. La distruzione regna sovrana, più del solito e più del normale - se così si potrebbe dire - e tu, Gigante al servizio di Crono, sei stato inviato per scoprire il motivo di quell'insolito fenome distruttivo.
L'unica persona che trovi al centro di quel nulla è un uomo. Sulla quarantina, umano e senza nessuna goccia di cosmo. Ti guarda torvo, non può essere stato lui perché non percepisci nulla provenire dalla sua persona.Non abbiamo bisogno di voi.
La sua voce tagliente trasuda arroganza e regalità, ti si para davanti non temendo nulla di te. Capisci che è in grado di sentire la tua natura e il tuo potere, eppure non teme la tua stirpe nè i tuoi signori.Vi abbiamo atteso fin troppo.
Note master:
Benvenuta
Allora, hai carta bianca sulla missione e sul luogo specifico in cui ti trovi. Sai solamente ché i titani ti hanno mandato ad indagare in quel luogo perché un picco così alto di distruzione (non proveniente da caos o corruzione) è insolito, quando arrivi trovi questo tipo qui poco affabile ma ferma le tue azioni quando gli rispondi 
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POST 1
Nome:Drago di Perla
Stato fisico:Buono
Stato Psicologico: inizialmente incazzato ,poi calmo
Armatura: Adamas Drago di Perla [livello 4]
Stato: Intatto
Energia:Energia Verde
Scheda
Torre Nera:
Erano passati diversi giorni dalla scontro contro Lauren, la lemuriana che aveva decisamente indispettito “Flagello” fino al punto di essere ritornato alla Torre con talmente tanta ira in corpo che si isolò completamente dall’ esercito rettiliano per molte ore. Di certo, in quel momento non aveva voglia di parlare con nessuno, ma ordinò all’ “esploratrice” di stilare un rapporto dettagliato dell’ ultimo scontro e di registrare nelle memorie interne della Torre il suo incontro con i Lemuriani e la conseguenza che si era creata. Di certo non si potevano trarre ancora conclusioni affrettate, Flagello era solo una macchina che raccoglieva informazioni e decidere se i Lemuriani fossero pericolosi per la Torre o meno era comunque compito dei titani, ma sicuramente non erano da considerare alleati probabilmente. In ogni modo, nelle memorie interne, sarebbero stati nominati con il nominativo in rosso, e comunque per il drago titanico sarebbero stati una probabile minaccia da eliminare, quindi lui si sarebbe stampato in testa che la prossima volta, se veniva attaccato ancora da un lemuriano, non avrebbe avuto pietà e la distruzione sarebbe caduta su tutti loro.
Flagello rimase comunque, in un luogo isolato della torre dove poteva dare sfogo alla sua ira e guarire dalle ferite avute.
Il drago blu era all’ interno di un ampia stanza , molto simile a quella di uno dei laboratori di sviluppo da cui lui stesso era stato plasmato, attorno a lui c’erano monitor che controllavano il valore della potenza cosmica e ricreavano nella stanza ologrammi realistici che Flagello programmò in modo che fossero simili e che riproducessero le condizioni che c’erano ad Ecryria. Sapeva bene che quel posto dove tanto aveva trovato riposo non c’era più per colpa di Phanes, ma era il posto in mezzo ai tanti che aveva esplorato che più si avvicinava all’anima di Flagello, che buffo quel nome che gli era stato dato.
L’arma di Crono non aveva assunto la sua trasformazione in drago e aveva la sua forma umana , e il segno della croce rovesciata che gli aveva procurato Lauren al centro del petto della sua bizzarra vestizione, che usava prima di ricoprire tutto con l’adamas, aveva deciso di non farla riparare e di tenersi quel “segno” per ricordarsi che se mai l’avesse incontrata sarebbe stata l’ultima, e si era messo seduto a gambe incrociate , in uno stato meditativo in cerca di un po’ di armonia, cullato dalle immagini di quel pianeta e dei suoi luminosi abitanti.
Circondato dalla tranquillità, Flagello riuscì a smaltire un po’ d’ira e riprendere coscienza e lucidità di se , senza lasciarsi andare più agli istinti.
Ad un tratto si aprì la porta automatica della stanza e si fece avanti uno dei comandati di plotone dei rettiliani , Flagello sciolse la sua posa meditativa e si alzò in piedi per chiedere cosa lo portasse lì e il rettliano gli diede solo un palmare con dentro delle informazioni proveniente dai titani, quindi era una comunicazione urgente a quanto pare.
Flagello lasciò dunque la stanza in cui era spegnendo ogni ologramma, poi accese il palmare e iniziò a vedere il contenuto.
All’ interno dello strumento c’era un video che presentava una zona del Giappone Okinawa, in cui pareva proprio che fosse successo una specie di anomalia che pare abbia portato distruzione in quel posto, ma non si trattava ne del Caos ne della Corruzione e i suoi Signori volevano che la loro arma andasse a controllare.
Flagello mentre guardava pensò: Se non si trattava di Corruzione, potevano anche essere i Daimon o gli specter , solo esseri come quelli potevano fare un simile danno e non escludeva anche i Lemuriani, in ogni caso chiunque fossero dovevano essere fermati prima che fosse tardi.
Il gigante radunò i rettiliani e fece preparare l’astronave draconica che avrebbe avuto come rotta L’arcipelago di Okinawa .
Arcipelago Isole Okinawa:
L’astronave del drago bucò il cielo delle coste lasciando intravedere il suo enorme scafo metallico e longilineo proprio come quelle del suo padrone. I monitor della sala comando segnalavano l’arrivo e la posizione.
L’astronave percorse un tratto sopra le isole giapponesi in perfetto assetto per l’ispezione, in attesa di vedere se effettivamente c’erano tracce anomale e le riuscirono a trovare appena fuori dalla città capoluogo Naha.
L’astronave atterrò e Flagello più una decina di soldati rettili e il comandante, scesero giù dal ponte di comando. Il gigante non indossava l’adamas gelosamente conservata all’interno del suo corpo e pronta all’uso, aveva solo i suoi abiti bizzarri dalle tinte sgargianti che ricordavano quelli di una divinità guerriera draconica, che tanto si fantasticavano nel folklore asiatico e europeo, e mostrava chiaramente la sua stoica forma umana dai “gradi baffi” e lo spettacolo che gli si propose avanti, non era dei migliori , effettivamente come mostrava il video.
La distruzione e quella impregnante energia negativa di origine sconosciuta, per ora, ne faceva da padrona, ed era incredibile vedere un posto che aveva dato origine al Karatè e ad ogni forma di arti marziale asiatica, ridotto in tale stato, eppure l’ultima volta che Flagello c’era stato per conservare, per lui e per il futuro la conoscenza che vi era in quel luogo, non gli era parso di sentire e vedere così tanta negatività. Era evidente che forse tutto ciò fosse accaduto di recente, se no davvero non si spiegava.
°Non riesco a capire, avrei dovuto già accorgermi di cosa stava accadendo qui, come ho fatto ad essere così cieco.°
Si in effetti una distruzione così in larga scala avrebbe dovuto già intuirla l’ultima volta che era stato lì , ma non era successo, quindi se era nascosta bene, ma non era una scusante. Lì ci potevano anche essere delle vittime civili in mezzo a quel putiferio, il gigante sperò dunque di non essere arrivato tardi, non era così.
Lì in mezzo al caos una figura misteriosa si erigeva avanti a Flagello e al suo plotone, e ad occhio e croce la prima impressione fu solo che era umana, non molto giovane e aveva un espressione alquanto severa e truce.
“Non abbiamo bisogno di voi.”
Il drago si bloccò per un secondo e fece segno al plotone di fermarsi, anche perché erano già pronti con i fucili al plasma puntati verso la figura sconosciuta, ma il gigante con il “draconiano” era stato preciso, un secco “State fermi!”, per poi sentire l’altra frase dallo sconosciuto
“Vi abbiamo atteso fin troppo.”
Flagello a quelle due frasi non aveva molte obiezioni da fare sul fatto di aver “fatto attendere troppo”, dopotutto qualunque cosa accaduta lì, era successa effettivamente dopo che lui se ne era andato, quindi : Si era tardi e questo infastidiva il gigante perché se era richiesto dell’ aiuto, non era mai arrivato in ritardo, però era stato così.
Flagello strinse i pugni e sul suo volto c’era un po’ di rassegnazione all’ evidenza , era perfettamente responsabile e si sapeva tenere le responsabilità.
“Capisco.”
Disse il drago, con tono pacato, ma di certo un “capisco” non bastava.
“Ci duole avervi fatto aspettare, ma la comunicazione è arrivata alla Torre di recente e prima non sono state rilevate tracce di instabilità, come ci sono adesso.”
Flagello cercò di essere abbastanza diplomatico, voleva agire con molta cautela, anche perché non sapeva chi aveva davanti, infatti, anche il fatto che li “stessero aspettando” apriva , oltre alla tristezza di assumersi responsabilità, anche la domanda : “Chi li stava aspettando?”. Chi erano? Persone che avevano bisogno?Eppure prima non c’era niente di niente, la gente sembrava essere stata evacuata, magari non tutta ,ma la metà.
Flagello posò la mano destra al petto stringendo il pugno, quello era lì da solo, ma parlava ovviamente come se ci fossero tanti altri, inoltre non pareva fosse lui l’autore di quel disastro,ma su lì era meglio non darlo per scontato.
“Naturalmente non è una scusante per non essere venuti in tempo e mi assumo ogni responsabilità per ogni vittima che potrebbe esserci stata, ma a questo punto, visto che ormai non c’è più nulla qua giù se si potesse rimediare in qualche modo, io e il mio plotone saremo a vostra disposizione, anche se non ci conosciamo bene entrambi, ma avremo tempo di parlare e chiarire immagino.”
Riepilogo
Tecniche
Azioninarrato;parlato""; parlato esterno pensato°°
Il Layaut e la grafica è opera di Lady Violateper utilizzo in Saint Seiya Final-Armageddon GDR . [/font][/size]
Edited by Lady Dysnomia™ - 3/12/2021, 00:27. -
.Il culto rosso
Lady Dysnomia™ 2° pg
IITi riempi la bocca con parole che non conosci nemmeno.
L'uomo palra con voce arrochita dal clima, ha lo sguardo duro e i capelli bagnati dall'umidità marina si appiccicano sulla fronte in un disegno scomposto e perfetto.Sono troppe le anime che ci hanno abbandonato, strappate via alle dita dei nostri cari e alla terra sicura che abbiamo trovato.
Si avvicina con passo deciso verso di te, i fucili dei tuoi commilitoni scattano nella sua direzione ma sembra non curarsene e improvvisamente percepisci un'aura cosmica sconfinata e latente. Non sai dire se ne è consapevole o meno ma non sembra il tipo che possa risponderti serenamente.Per questo servi tu. Servite voi, i vostri Signori delle Stelle tempo fa avevano noi come sudditi fedeli e adesso...
Stringe il pugno stretto e un breve bagliore bluastro illumina le dita pallide. Non si preoccupa delle armi puntate contro di lui, ti guarda negli occhi e si muove verso ovest, aspettandosi che venga seguito e come viene realmente fatto. Non parla più, non risponde alle tue domande ma si limita a inclinare appena il capo quando ti sente parlare senza nemmeno voltarsi. Dopo qualche ora di cammino lo spettacolo che vi si apre davanti è quello di un cimitero abbandonato.Per entrare serve il sangue.
La frase è pronunciata sul limitare del cimitero, ti guarda nuovamente mentre ti porge una piccola lama dorata e sporca. Le tombe sono ricoperte di rampicanti secchi e antichi, hanno una forma particolare come se fossero delle tartarughe in perenne riposo. Non ci sono lapidi nè sentieri sparsi che segnano un percorso ma solo monumenti rovinati e parzialmente crollati e quei piccoli mausolei, l'aria è satura di qualcosa che riconosci subito: sangue, morte e potere. I rumori si sono fermati subito dopo le sue parole, non ti arriva più il suono delle onde o il fruscio del vento nè quello del sottobosco.
Note master:
Bene, siamo in un simpatico cimitero conta che sono più o meno le 11.30 del mattino, cosa fai per il sangue? Fermati quando prendi la tua decisione.. -
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POST 2
Nome:Drago di Perla
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Stato: Intatto
Energia:Energia Verde
Scheda
Flagello quando aveva visto l’uomo era tranquillo, non voleva ingaggiare lotta come aveva detto, ma come sempre c’era sempre qualcosa negli umani che li faceva scattare ai ripari. Una sorta di protezione che usavano quando si ritrovavano di fronte a dei dilemmi e a dei dubbi che non potevano risolvere, ne con la loro scienza che con la loro coscienza e razionalità. Perciò il fatto che quello che gli era davanti avesse detto che il gigante si riempisse la bocca di cose che non conosceva era sì vero perché, in effetti, era giunto lì attirato da un qualche cosa di strano rilevato dai macchinari antichi a lui sconosciuto, che destava dei sospetti, però non significava che comunque “il non conoscere i fatti” implicasse che comunque non venisse fatta alcuna domanda.
Il drago rispose dunque con serafica calma.
“Io mi riempirò la bocca di cose che non conosco, ma il fatto che queste “cose” abbiano “disturbato” indirettamente le attività di noi Antichi è un dato di fatto.”
Se doveva essere sincero Flagello sentì un po’ di arroganza in quella frase di quel mortale e anche dai suoi modi di fare non era convincente,ma quando parlò di vittime anime strappate ad una terra sicura, il gigante non potette far altro che ricordare che anche per lui in passato era lo stesso e anima e terra sicura non l’aveva più avuta. Oh Zeus,quel maledetto aveva portato solo dolore, rovina e sofferenza .
Flagello con un tono crucciato socchiuse gli occhi.
“Le vostre anime avranno presto pace.”
Dopo il drago, mentre l’altro si avvicinava anche lui lo fece con sicurezza, facendo abbassare i fucili ai rettiliani e alzò un sopraciglio.
“E’ dunque per avere una risposta che sono qui.”
Flagello rimase sempre calmo anche quando quello, dopo essersi avvicinato e poi allontanato, dimostrò di avere un energia cosmica possente di una natura sconosciuta. Non si capiva nemmeno se fosse una cosa cosciente oppure no, eppure il drago era in grado di riconoscere le energie cosmiche di tutti quelli che aveva incontrato. Astra ad esempio aveva un’energia forte e spirituale che la riconduceva ad Odino, il Saint dell’ unicorno ad Atena, lo specter che aveva incontrato invece, aveva un cosmo putrido e disgustoso che proveniva dai meandri della morte, poi c’ era LAUREN con quel suo fastidiosissimo cosmo lemuriano.
Insomma se c’era al di là qualcuno un cavaliere di qualche casta ostile agli Antichi, Flagello lo avrebbe riconosciuto, invece quell’ uomo non gli diceva ancora nulla e in qualche modo, la situazione lo infastidiva.
°Chi diavolo è costui?°
Per non sciogliere la sua calma impassibile Flagello non rivolse questa domanda direttamente all’interessato, non perché ne temeva la risposta , ma semplicemente perché probabilmente non avrebbe risposto nemmeno, anche se poi dopo disse altro.
L’uomo, anzi no NON ERA sicuramente un uomo, ma chiamiamolo “entità” sembrò effettivamente interessato comunque all’ arrivo del gigante, se aveva addirittura detto che comunque serviva lui e loro, intendendo i Signori delle Stelle. In questo modo aveva confermato l’ipotesi che conoscesse i titani, bene così Flagello non doveva presentarsi proprio dall’ inizio e non solo, aggiunse anche che un tempo erano “loro” i “fedeli”, ma a quanto pare “qualcosa” sembrava averli disturbati.
L’entità chiuse un pugno e il drago poteva vedere chiaramente accendersi una luce che allertò i rettiliani, ma ancora una volta furono messi a tacere e Flagello a questo punto, visto che sembrava che la situazione sembrava pericolosa, congedò i soldati facendoli allontanare. Volle rimanere volutamente da solo con quell’ essere, gli doveva delle spiegazioni, dopotutto dal tono e dal gesto fatto, era fin troppo evidente che quei presunti ex-fedeli dei Signori avevano subito qualcosa di gravoso e il gigante DOVEVA SAPERE.
“Aspetta…”
L’entità dopo aver guardato negli occhi il gigante gli girò le spalle e andò verso ovest camminando.
“Ehi?... aspetta un attimo…”
Niente, voleva essere seguito, forse avrebbe aperto al gigante una via per capire quel mistero.
L’entità non rispose alle domande di Flagello, anche se comunque aveva smesso di fargliele già al secondo “aspetta un attimo”, se per ora l’essere non voleva parlare allora significava che voleva semplicemente mostrarglielo.
Dopo un’ora di cammino si ritrovarono entrambi avanti a quello che a tutti gli effetti era un cimitero e in quel momento a Flagello balenò la frase all’inizio che parlava delle “anime strappate”. Se era stato condotto lì senz’altro centrava quel discorso, quindi le sue risposte le avrebbe trovate lì, ma prima di poter entrare l’essere gli disse che serviva del sangue.
Flagello onestamente sperò che non intendesse che servisse PROPRIO il suo e che quindi per prenderlo, magari avrebbe dovuto combattere contro un essere a lui superiore, e quindi “donarglielo” con la vita, però fortunatamente non si trattava di quello, anche se non si sapeva quanto “lo volesse vedere vivo”, visto quanto detto prima, ma per ora il gigante doveva restare vivo fino al risveglio totale dei suoi signori e svolgere dunque il suo compito di arma, inoltre non era andato lì perché serviva pura al nuovo venuto?. Il Tartaro poteva attendere questa volta!
Dunque l’unica cosa che l’essere fece fu quella di porgere al gigante una lama d’oro sporta, mentre tutto attorno poteva vedere lo spettacolo delle tombe avvolte da rampicanti strani che parevano formare delle tartarughe che riposavano sopra di esse al posto delle lapidi. Non vi erano sentieri e il tutto era pieno di monumenti rovinati e mausolei ormai vecchi, mentre si sentiva il rumore del bosco e del vento dappertutto.
°Chissà da quanto tempo è abbandonato questo posto? A guardarlo sembra proprio parecchio.°
Era difficile stabilire quanto tempo fosse in quelle condizioni quel cimitero, però poi come se nulla fosse i rumori del vento e il resto che ne seguiva scomparvero facendo posto alla sensazione di un aria intrisa di sangue e morte che si sentiva anche attraverso il solo odore o la sola presenza d’energia negativa.
Sì in quel cimitero c’era qualcosa di strano.
Flagello guardò la lama dorata, poi passò all’entità e a questo punto doveva saperne di più, perché il fatto che serva sangue per entrare in luogo di morte ci stava, ma non era stato specifico perché come poteva essere che ci voleva il sangue di Flagello, allora avrebbe potuto richiedere sangue esterno di qualcuno.
“Hai detto che per entrare ci vuole del sangue. Non mi hai specificato però di chi o cosa…”
Ecco e qui già sembrava esserci la risposta OVVIA, ma non lo era solo poi si sarebbe deciso come agire.
Riepilogo
si lo so sembra una cosa ovvia ma non così tanto xd, a per ora non avendo specificato altro sul sangue preferisco chiedere per sicurezza al simpaticone
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Lady Dysnomia™ 2° pg
IIISe vuoi entrare, serve il sangue.
Ti allunga nuovamente il coltello dorato e sporco, come a sottolineare l'ovvio. Lui è nel suo regno e tu sei l'ospite, se vuoi entrare nel cimitero devi eseguire un sacrificio. Ti guarda intensamente prima di passarsi una mano tra i capelli neri.Non mi aspettavo questa reticenza dalla stirpe dei signori delle stelle. Come sospettavo, non abbiamo più bisogno di voi se non avete l'intenzione di sacrificare il Rosso.
Si avvicina all'ingresso di uno dei mausolei a forma di tartaruga e poggia la mano contro il muro, spingendo appena una lastra che scrorre all'indietro lasciando scoperta una brocca marmorea. Piena di rampicanti e muschio, riesci a distinguere chiaramente che è incrostrata di sangue rappreso.
Note master:
Se dedici di fare il tuo sacrificio la brocca si illimunerà di azzurro non appena toccherà il sangue, subito dopo si aprirà una porta. L'uomo entrerà ma da fuori non riuscirai a vedere nulla se non tralici vegetali e un fortissimo odore di stantìo. Se entri, il buio non si dissiperà fino a quando l'uomo non parlerà "Quando deciderai di fare la tua scelta, saremo pronti a purificarti."
Una volta dentro - e subito dopo questa frase - la porta si chiuderà lasciandoti al buio e senza la scorta dei tuoi uomini. Non percepisci niente se non un leggero cosmo grezzo che si dipana sotto i tuoi piedi facendoti intuire che ci siano piani seminterrati.. -
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POST 3
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Dopo un breve attimo di titubanza Flagello riuscì a capire finalmente qualcosa, a quanto pare seppure non fosse stato specificato il tipo di sangue a quanto pare non era comunque un qualche cosa che bisognava ottenere con la forza combattendo, ma il tributo era semplicemente un sacrificio che riguardava il suo stesso sangue, del resto continuava a parlare del “Rosso” e non era ancora chiaro cosa rappresentasse, poiché il gigante non aveva mai sentito nulla di simile, ma era evidente che fosse un antica essenza legata forse ai titani oppure era uno dei modi con cui veniva chiamata la parola “sangue”? quindi necessitava di qualcosa di “famigliare” e l’uomo glie lo confermò anche.
“ Se non avete “bisogno di noi” non mi avresti portato qui. A quanto pare comunque non mi dai scelta.”
Flagello diede un ultima occhiata all’ uomo avanti a lui che emanava quell’ energia assurda, poi prese il coltello pronto a fare quanto chiesto, d’altro canto c’era qualcosa in quel cimitero se l’uomo lo aveva portato lì e l’unico modo per entrare e scoprirne il segreto era proprio lì aventi al gigante.
Onestamente in quel momento , in ogni caso visto la situazione non si poteva dire che Flagello continuasse a rimanere tranquillo, nel senso che lo era sicuramente dal di fuori perché lui non si scomponeva mai in espressioni o sentimenti, ma come ogni drago era diffidente in verità e sentiva una forte sensazione di pericolo, dovuta anche al fatto di sentire quell’ odore di morte in giro.
° La puzza e l’atmosfera di questo posto non fa presagire nulla di buono, ma immagino che non otterrò le mie risposte se non ci vado fino in fondo.°
Già era proprio così : “Andarci fino in fondo”, bisognava raccogliere coraggio e lasciar andare per un attimo dubbi e logica.
L’uomo si avvicinò ad uno dei mausolei a forma di tartaruga , sorvegliato dallo sguardo attento del gigante che era sempre pronto a scattare in caso di attacchi a tradimento, anche se dubitava che quell’ uomo lo avrebbe fatto sennò perché diavolo continuava ad insistere? Flagello gli “serviva”? Probabile quindi per ora la situazione poteva ritenersi “sicura”.
Dopo che l’uomo toccò il mausoleo fuoriuscì una brocca dove era stato messo in precedenza del sangue, dall’ aspetto e anche dall’ odore era lì da parecchio, forse quella specie di “serratura” non era usata da anni, quindi adesso era il momento di attivarla di nuovo se si voleva entrare nella porta avanti a loro.
Flagello si avvicinò alla brocca poi tolse la polsiera e il guanto di metallo che aveva attorno alla mano sinistra lasciando pure che cadesse a terra, poi con il coltello nella mano destra, puntò la lama verso il palmo della mano sinistra e si auto inflisse un taglio leggero che però doveva far sgorgare comunque sangue e questo bagnò la brocca che si illuminò facendo azionare il meccanismo d’apertura della porta.
°Fin qui tutto troppo facile.°
Flagello entrò all’ interno, il buio e l’odore stantio ne faceva ancora da padrone laggiù, poi l’uomo iniziò a parlare di purificazione? Un momento di che cosa stava parlando? Avevano intenzione di purificare lui? A che pro? Eppure il solo rinascere dopo la “caduta” doveva già purificare un gigante, ma forse il solo fatto di essere stati solamente creati da pezzi di Daimon bastava ancora a contrassegnarli come esseri ancora “impuri” e quindi da “purificare”, però in che cosa sarebbe consentito questo rituale?
Flagello non si fece troppe domande, anche se il fatto di affrontare un rituale di purificazione sconosciuto era da pazzi, ma se non lo avesse fatto che razza di bestia pavida sarebbe stato? Crono non lo avrebbe mai gradito, la sua arma non era fatta per essere vigliacca, Flagello non aveva paura di nulla. Si sentì che sotto a lui c’erano dei sotterranei e una sensazione di cosmo gli fece capire che almeno in mezzo a quell’ oscurità non era solo, anche se questo non si sapeva se era bene o male.
“Sono pronto ad affrontare questa purificazione se sarà necessaria per una buona causa.”
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IVAllora sei pronto a morire.
La voce dell'uomo non fu più forte di un sussurro, i suoi esterni si spensero e tutto ciò che accadde dopo fu la conseguenza della leggerezza delle tue azioni. La sala si illuminò di rosso neon, abbagliandoti per un attimo e dando così il tempo a quell'uomo (o essere appunto) di muoversi in fretta.Impura progenie delle stelle, non avete più nessun diritto in questa terra. Io sono il Re, io ne sono il Cuore.
Quando ti ri-abitui alla luminosità della stanza ti rendi conto che tutto ciò che avevi visto - o creduto di vedere - prima, non c'è più. Lo spazio è sempre caratterizzato da giunghiglie e mattoni antichi ma adesso è più ampio, la vegetazione si è spostata per fare largo ad una sala immensa circondata lungo il perimetro da figure incappucciate e silenziose. Non riesci a distinguere volto o forma del corpo, ti sembrano umane a una prima occhiata ma il cosmo che proviene da loro ti fa sorgere il dubbio.E adesso combatti.
Non si spiega come abbia fatto ma non hai tempo per fare domande, con uno scatto ti si è lanciato contro tirando il pugno indietro pronto a colpirti in pieno volto. Ma senti qualcos'altro attorno, l'umidità sembra aumentare e noti una bolla d'acqua formarsi all'ultimo momento tutta attorno alla mano che sta usando. Non sai cosa voglia fare ma di sicuro niente di buono.
Note master:
Il [DIV] è il cambio di scenografia. Un pugnazzo al grugno come [AD] mentre crea dell'acqua che vorrebbe inglobarti e farti annegare mentre ti stritola come [AF].
N.B SCUSA IL RITARDO ERO CONVINTA DI AVER RISPOSTO E POI NATALE, LE LUCI, LE STRADE
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Sentiero dell'Alba - Test Conclusi
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