King vs King

Lars Vs Chernobog

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  1. Lars Stark
     
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    Il viaggio si era presentato bene, ma ancora Wilson si stava chiedendo perché diavolo lo stavano facendo? Nel senso il viaggio che poteva anche essere di sola andata se le cose si mettevano male visto che dovevano andare in territorio nemico probabilmente, li avrebbero attaccati non appena avessero appoggiato piede in quel posto.
    L’inquisitore supremo aveva il suo unico occhio fisso su Lars che stava guidando il piccolo aereo personale, verso una meta pericolosissima, ma a quanto pare era evidente che l’Alchimista Supremo nero non volesse fermarsi, ma il brutto purtroppo era che non aveva detto nulla a nessuno dei motivi che lo spingevano ad avvicinarsi al Bosco Sacro, l’avamposto principale dove operava GEA e i suoi Araldi, un posto più di merda come quello dove come minimo li siluravano senza che l’aereo toccasse il suolo non poteva trovarlo?
    Wilson sospirò nervosamente e diede uno sguardo agli altri tre inquisitori che però mostravano molta calma e sicurezza soprattutto Sirius che incrociò lo sguardo con Wilson e da sotto la maschera aveva un espressione impassibile, anche se pure a lui tutto ciò era un palese “cacciarsi nei guai”, ma la vedeva in maniera più razionale. Nel senso che Lars aveva senz’altro le sue buone ragioni per andare fino al Bosco Sacro , quindi non c’era altro da sapere, anche Trixy e Domino erano della stessa idea del primo inquisitore. Meglio non sapere proprio tutto sennò il divertimento non ci sarebbe stato.
    Lars guidava in silenzi, aveva detto ai suoi inquisitori di seguirlo solo perché gli serviva una parte di scorta e protezione , e poi tanto loro non sarebbero rimasti a casa, Wilson sarebbe venuto comunque nonostante brontolasse con se stesso, però il Black Gold sapeva benissimo perché stava andando verso il Bosco Sacro.

    ° Devo parlare con lui…°

    Già “parlare con lui”, una parola, Lars sapeva molto bene che quel soggetto probabilmente più che parlare con lui forse avrebbe preferito combattere fino a quando uno dei due non avesse chiesto pietà, dopotutto ne aveva avuta dimostrazione alla Casa Bianca, ed era proprio per quello che voleva chiarire delle cose. In quell’occasione aveva ritenuto una minaccia la presenza di quella persona e aveva cercato di farlo andar via da un territorio che poteva essere d’ interesse per Black Queen Island, però si era reso conto con il tempo che avere GEA e i suoi Araldi contro non era una mossa tattica bella e se Estelle e Isaak erano andati in un territorio nemico molto più pericoloso come il Santuario a cercare un accordo, che poi chissà quanto era stato utile, questo era da verificare come lo era anche quello che stava cercando Lars che comunque negli interessi dell’ Ordine doveva risolvere il suo diverbio con quell’ Araldo, anche se il suo nome era:
    P.A.N il violento e bestiale re dell’intero creato.



    °Maledizione spero che BF o come cazzo si fa chiamare adesso PAN, si insomma quella “belva” mi voglia ascoltare o sarò venuto qui per nulla e non potremmo avere mai un accordo con loro. Speravo proprio di evitare che in futuro GEA si intrometta nei nostri affari, ma se non risolvo la questione con lui se ci saranno progetti futuri potrebbero complicarsi e non mi piace che questo succeda sennò avrei anche accettato di non belligerare con il Santuario solo perché lo vogliono gli altri. Anche io ho un obiettivo e non voglio raggiungerlo solo con pugni e magma se non è necessario.°


    In quel momento Lars stava facendo una promessa a se stesso, ovvero, se metteva piede nel Bosco Sacro nulla di quel posto sarebbe stato toccato e si sarebbe lasciato scivolare addosso il fatto di sentire quella fastidiosissima energia divina che aleggiava attorno.
    L’aereo nero dalla sagoma triangolare dalle lunghe ali, della nuova tecnologia di Lemuria si stava avvicinando all’ incontaminato Bosco dove Gea creava, Lars fece manovra per far atterrare l’oggetto in un posto tranquillo senza però avvicinarsi all’ entrata del bosco per evitare di essere visto anche se forse lo era stato.
    Le ali del velivolo iniziarono ad inclinarsi e ad incrociarsi parallele verso l’alettone principale che spiccava in mezzo, poi posò sul terreno in uno spiazzo verde che portava la via verso il bosco sacro.
    Dopo essersi assicurato che non ci fosse pericolo, Lars lasciò i comandi del veicolo e radunò i suoi quattro inquisitori.

    “Allora ragazzi, questa è una missione diplomatica, se fate qualcosa di sbagliato o toccate una singola creatura di questo posto, anche solo se si tratta di una pianta strana, vi sciolgo all’ istante ok?”

    Gli inquisitori si misero sull’ attenti e in coro affermarono la loro posizione.

    “Yessir”

    Lars scese dunque dal ponte mentre si abbassava e inclinava verso il basso, la figura dell’ Alchimista Nero e dei suoi quattro inquisitori sembrava risplendere alla vista.

    Lars non indossava la sua armatura, tanto poteva richiamarla in qualsiasi momento, aveva solo un' alta divisa nera dalla lunga giacca e le protezioni delle spalle su cui era disegnato il simbolo dell’ infinito , un nuovo modello di uniforme che gli era stato proposto come alternativa alla sua a placche che indossava da altre parti, da qualche parte gli avevano anche proposto in allegato un casco come quello che indossava Sirius, ma Lars lasciò molto volentieri da parte l’uso del casco, già faticava ad indossare l’elmo dell’ armatura, che andava indossato per forza figuriamoci se si metteva il “mascherone” coatto che lo faceva assomigliare ad un cattivo di un film di fatiscenza cosa che generalmente già sembrava così.
    Lars avanzò avanti e non potette fare a meno di vedere e sentire come tutta l’energia di GEA fossa concertata in quell’ unico posto e i suoi occhi si aprirono ad un paesaggio meraviglioso dove la natura fioriva e dove il tempo sembrava essersi fermato, uno spettacolo unico nel suo genere da vedere in un sogno ed era splendido ed anche gli inquisitori ne rimasero estasiati soprattutto Sirius che si sentiva rilassato e tutta quella tranquillità sembrava riportargli alla mente qualcosa che però ancora non ricordava.
    Oltrepassando la vegetazione si potevano vedere anche i Santuari degli Araldi e il volteggiante tempio delle alleanze , tuttavia Lars sapeva bene dove fermarsi e non entrò nel bosco senza prima essersi fatto localizzare e aver chiesto il permesso agli abitanti di quel posto o agli Araldi, magari poi se aveva fortuna poteva anche arrivare PAN, anche se dubitava arrivasse con intenzioni pacifiche,però questa volta non sarebbe stato Lars a cercarsele oppure in alternativa se veniva qualcun altro andava ugualmente bene perché avrebbe comunque potuto spiegare la situazione e magari lo avrebbe portato da PAN.




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    Narrato, Parlato "", Pensato °°, Telepatia<<>>, parlato esterno".





    Riassunto e Dati

    tenor
    Nome:Lars Stark
    Stato fisico:buono
    Stato Psicologico:andiamo a trovare PAN(?).
    Armatura:Black Gold del Leone [livello 7]
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Nera
    scheda: Ul2sXA1



    Riassunto


    eccomi buona giocata

    qui ci sono le info sugli inquisitori, ma avranno comunque un ruolo molto marginale in combat




    azioni:










    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Violateed è stato fatto apposta per utilizzo in Saint Seiya Final-Armageddon GDR .

     
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    Non posso crederci. Ma chi è che ci è cascato?

    Magari pensavano davvero di aver raggiunto Agartha. Certo, è un po' ridicolo però...


    I secondi di Chernobog, Oisin ed Uno, ripetevano quelle parole ad intervalli di cinque minuti mentre fissavano gli schermi. I cristalli di ossidiana e minerali fluorescenti ondeggiavano fluttuando placidamente sopra un altare nero, rilasciando ogni tanto dei bagliori topazio e verdastri. Era sciocco e semplicistico pensare di arrivare nel cuore - o alle porte - di Agartha in modo così semplice, gli avamposti sotto il dominio del Nero erano stati completamente avvolti da una spessa illusione come difesa per chiunque fosse stato così sciocco da avvicinarglisi.

    L'energia che emanavano avrebbero confuso e allontanato chiunque non fosse stato gradito. Il tipo di illusione era stata studiata a tavolino dallo stesso Chernobog, affondando le sue radici nella stessa psiche umana e per questo lo scenario sarebbe stato differente agli occhi di chiunque: alcuni avrebbero visto una proiezione di Agartha, altri del Tempio Nero e altri ancora una sterminata distesa di nulla per chilometri e chilometri.

    Generale, abbiamo una presenza cosmica di matrice black. Hanno lo stesso sapore dell'ultimo Alchimista che si è presentato alle porte di Kiev.

    Chernobog si girò lentamente, seduto al suolo al centro della sconfinata sala delle armi al Tempio Nero, chiuse gli occhi per pure abitudine più che per concentrazione vera e propria. Non aveva bisogno di quelle minuzie per poter comunicare con la sua Corte.

    °E cosa vuole da un Araldo un altro Alchimista?°

    È caduto nell'illusione ed è convinto di essere entrato ad Agartha. Ha altri con sè ma dalle fluttuazioni cosmiche non sembra essere male intenzionato.

    Altre chiacchere, altra politica. Questi sono i frutti degli accordi che hanno ottenuto i Due dei Cinque.


    Un sorriso sarcastico si dipinse sulle labbra del Nero, non aveva mai avuto l'occasione per gustarsi le reazioni di fronte al crollo delle illusioni. Sarebbe stato un piacevole passatempo.

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    Cioè che accolse gli intrusi fu l'odore di morte asciutta, di ossa dimenticate e corpi lasciati a marcire esposti su picche che colavano un liquido denso e nerastro. Non era sangue ma il tripudio della putrefazione, dolciastro e vomitevole insieme. Il cerchio di ossidiana che si stagliava non poco distante cominciò a vibrare, squarciando un sottile velo dimensionale dove l'apertura fu sottolineata da un rintocco sordo in lontananza e dalle urle delle anime imprigionate nei cristalli del Nero. Tre figure si stagliarono da quell'apertura, una al centro pallida e vestita di nero e le altre due ai suoi lati alti e dai lineamenti androgini. Lo sguardo fiero e fermo dinnanzi a loro, e di tutti solo la donna al centro sembrava guardare direttamente verso gli ospiti.

    E voi chi cazzo sareste?

    Il tono neutro e senza nessuna inflessione. I capelli chiari quasi albini pettinati all'indietro si confondono con il pallore della pelle che risalta solo grazie all'intricato gioco di vene violette e azzurre che solcano il corpo quasi totalmente scoperto e in vista grazie alla strana armatura leggera che porta. Man mano che si avvicina - seguita dai due silenti - si cominciano a notare i dettagli dell'abito. Ogni passo risuona di uno scricchiolio familiare di ossa distrutte e sbriciolate ed è chiaro che tutto il terreno è ricoperto di ossa.


    narrato ¤ parlato ¤ pensato ¤ °telepatia° Oisin Uno
    NOME ¤ Chernabog - Audatia
    CASTA ¤ Araldi di G.E.A
    ENERGIA ¤ Viola
    DARIAN ¤ Chernobog [VII]

    FISICAMENTE ¤
    MENTALMENTE ¤ E LEI CHI È CHE VOLE?
    STATUS DARIAN ¤

    RIASSUNTO AZIONI ¤ dato che raggiungere Agartha direttamente mi sembra impossibile dato che senza l'accesso da un Gea non hai dove andare, ho optato per questo bellissimo espediente: ILLUSIONI. Dopo di ciò Cherno si presenta alle porte di quel mezzo portaluccio per chiedere di identificarti. È vestita d'osso, sì.


    ABILITÀ ¤

    Le Tenebre
    «Gli Slavi, dicono, hanno un'usanza particolare: durante le feste, passano un calice tra di loro radunati in cerchio, non al fine di pregare, ma piuttosto per maledire nel nome degli dei, buoni e cattivi, per ogni buon affare pregando un dio buono, e per ogni cattivo affare maledendo un dio maligno. Questo dio del dolore nel loro linguaggio è chiamato Zherneboh, il che sta a significare dio nero.» Chernobog è l'incarnazione di tutto ciò che è oscuro, malevolo e terribile. Attraverso il Nero egli esercita il suo potere, facendo assumere svariate consistenze e stati fisici alle stesse, plasmandole in più di una forma.
    A seconda della sua volontà, ciò che per gli altri è semplicemente buio, può divenire la più terrificante e letale delle armi. L'ombra può manifestarsi in diversi stati fisici. Che sia una nube di fumo nero, una pozza di catrame o una spada di perfetta e oscura robustezza, sull'ombra non si riflette la luce, tutt'altro. L'ombra spegne la luce, e il Dio Nero è in grado di oscurare completamente la zona che rientra sotto il suo dominio. Nel suo buio, egli vede e può estendere i suoi sensi. Lo stesso non può dirsi per il suo avversario. Persino la luminosità intrinseca dei cosmi altrui non permetterà di vedere più in la di qualche metro. Anche le ombre degli avversari possono essere rivoltate contro di loro, creando di fatto dei collegamenti molto più rapidi, essendo in grado di manipolare l'oscurità presente in campo. Il tocco del Nero inoltre provocherà un dolore fisico superiore a qualsiasi altro attacco dello stesso tipo, la più piccola ferita causata dagli attacchi sferrati con questo elemento è capace di scatenare un dolore inconcepibile.


    Spiriti Vendicatori - Fabbro Spettrale
    Una delle abilità del Dio Nero è la possibilità di evocare le anime di quelle creature e degli Eletti periti in battaglia durante il corso dei secoli, che hanno lottato e sono cadute per difendere la Madre. La volontà dell'Araldo è tale da riuscire a guidare gli spiriti di ninfe, satiri, fauni, fate e creature del piccolo popolo, unendoli sotto l'unico vessillo nero della vendetta e del terrore non badando ai mezzi utilizzati ma al fine ultimo che attraverso di essi possa raggiungere. I danni inflitti da queste creature di puro spirito dilanierebbero l’anima di coloro che Chernobog colpirebbe, ricordando loro che non esiste la mera soddisfazione materiale ma anche la coesistenza con l’anima del creato e l'equilibrio dello stesso. Le stesse anime cadute potranno anche difendere Chernobog, facendogli scudo nel caso incontrasse combattenti versati nelle medesime arti. Chernobog inoltre, disponendo dell'abilità spirituale, è in grado di percepire la natura di chi si trova dinnanzi a lui insieme alle esperienze spirituali che lo stesso ha provato sulla sua pelle, riuscendo a percepire la tipologia di esperienza che ha affrontato. Unendo inoltre la sua abilità nel creare illusioni, è inoltre in grado di ricostruire la natura completa di un individuo partendo da una delle due percezioni.

    La specializzazione di Fabbro Spettrale, inoltre, permette di elaborare tecniche in grado di dar forma tangibile all'energia spirituale e agli spettri controllati. Chi viene toccato fisicamente da queste tecniche, oltre ai normali danni spirituali, riceverà danni fisici e verrà privato dell'energia vitale fin tanto che il contatto con tali costrutti permarrà. Questi spettri resi tangibili possono essere respinti fisicamente, anche bloccati, ma non danneggiati. Solo chi dispone dell'abilità Spirito o di poteri similari può sperare di infliggere loro danno e distruggerli. Con la sua specializzazione, il Nero, può creare sia armi spirituali e tangibili - come sopra specificato - ma anche creare dei costrutti semoventi e indipendenti con una basilare volontà, rendendoli in grado di essere autonomi sul campo di battaglia in cui si trovano. Di conseguenza maggiore sarà la consapevolezza cosmica del Dio Nero, maggiore saranno le dimensioni (infinitamente grandi o infinitamente piccole) e il numero delle anime che egli riuscirà a portare in campo.
    Egli è inoltre in grado (dall'energia blu) di staccare la propria anima dal corpo ed operare tramite una proiezione astrale che potrebbe essere utile sia in combattimento - nonostante la pericolosità che derivi da essa - sia per scopi non bellicosi. Allo stesso modo, tramite il suo potere Il Nero, può accedere (da solo o con altri) ai mondi di mezzo alla dimensione materiale, come la Dimensione Spirituale e la Dimensione Spettrale, dove l'energia spirituale si manifesta in forma fisica.


    Illusioni Mentali
    I poteri di Chernobog, sebbene siano volti a difendere la Madre Terra, sono nati dalla paura: delle tenebre, del buio, dell’ignoto. L’uomo teme massimamente ciò che non riesce a vedere, e spesso fa bene, perché nell'oscurità si celano orrori che sconvolgerebbero gli intelletti più allenati. Il Nero sfrutta le tenebre del suo cosmo per suggerire, far intravedere, o talvolta imporre queste aberrazioni, sfruttando la paura primordiale dell’uomo per tutto ciò che è oscuro. L'influenza di Chernobog si fa sentire non cambiando realmente il paesaggio, ma colpendo la mente stessa dell’avversario, facendole credere cose non vere, inducendo stati d’ansia, paura, dubbi, stati d’animo, dolore, e anche piacere smodato ed euforia. Queste alterazioni saranno veicolate dal tocco delle tenebre o accompagneranno gli spiriti, resi così più forti, ma potranno anche essere instillate da colpi puramente spirituali, che avranno effetto solo se colpiranno effettivamente l’avversario. Le illusioni potranno essere evitate da chi possiede simili abilità o da nemici molto superiori, talvolta anche avversari in parità di energia o inferiori potranno liberarsene a costo di grandi sforzi di volontà, che però andrebbe a ripercuotere il loro equilibrio psicofisico.


    Le Malattie {Apoteosi
    Niente e nessuno può esimersi dalla fine, per quanto a lungo possa resistere il ciclo di concluderà sempre. Il dominio di Chernobog sono le tenebre e gli incubi, l'Oscuro tra i Cinque. Egli detiene il potere di porre fine alle forme di vita attraverso la forza degli Spiriti del Decadimento. Servendosi delle sue abilità e avendo accesso alla Rete del Nero, è capace di scatenare gli aspetti più crudi e letali della Natura stessa. Un Veleno straordinariamente efficace nell'attaccare e far provare all'avversario la sensazione della Morte in Vita (e della morte stessa in taluni casi - only gdr) utilizzando quindi ogni aspetto del suo Paradigma. Ogni cosa è destinata a morire per poter dare il via alla creazione, in un ciclo continuo e perenne di nascita e morte. La differenza di potenza cosmica tra Chernobog e il suo avversario, in ogni caso, svolge un ruolo fondamentale nella diffusione del suo veleno.


    Telepatia
    Come gran parte dei cavalieri di un certo livello, proiettando il suo cosmo all'esterno può di comunicare telepaticamente con le persone che la circondano.


    TECNICHE ¤



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    It must be that old evil spirit. So deep down in your ground. You may bury my body down by the highway side. You may bury my body down by the highway side.
     
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  3. Lars Stark
     
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    Lars era circa un minuto che ci pensava, nel senso come mai era stato tanto facile avvicinarsi al bosco sacro? Non era una zona nascosta? Non che le attrezzature di bordo sono state alterate con qualche potere? Chissà perché ma aveva una gran brutta sensazione e non era il solo, anche gli inquisitori erano un po’ agitati.

    “Non mi piace questo posto…”

    Disse la colossale Domino, seguita poi da Sirius.

    “No c’è un non so che cosa che non va bane. Siamo sicuri di essere venuti nel posto giusto?”

    “Non so la mappa indicava qui!”

    “Si ma non ha specificato bene il posto e se ci siamo persi?”


    Sinceramente il parlottare tra Domino e Sirius era un po’ inopportuno, Lars allora gli ringhiò di fare silenzio che già era nervoso.

    “FATE SILENZIO VOI DUE!”

    E silenzio fu, poi in effetti , i sospetti di Lars e in generale iniziarono a farsi reali perché quel posto iniziò improvvisamente a deformarsi, tanto da far pensare a Lars di essere finiti in una curvatura spazio-dimensionale creata da qualcosa, forse era la difesa del bosco sacro che si era attivata.

    “Cosa cazzo succede?”

    Lars non ci stava capendo nulla.


    “Forse siamo finiti in una trappola dimensionale!”


    Disse Wilson sperando di sbagliarsi poi Lars continuò.

    “E’ quello che ho pensato anche io, magari è una barriera difensiva del bosco sacro, l’avevo detto che era troppo facile!”

    In verità non si trattava di una curvatura spazio –dimensionale Lars non avvertì presenza di antimateria, ma sentì dell’ altro come se ci fosse qualcosa che li aveva ingannati, e in fatti l’ambiente avanti a loro mutò in qualche cosa che aveva del disgustoso . Putrescenza e ossa conditi da un odore di morte rivoltante, ma dove diavolo erano finiti? Sembrava uno scenario creato da uno specter di Hades, possibile che fossero arrivati fin lì?

    “Gli specter…devono essere arrivati…”

    Lars non finì la sua frase perché poi in mezzo a quella distesa di ossa vide arrivare qualcuno, una donna vestita di ossa, che emanava un aurea mortifera pazzesca e una potenza immane come la sua, che giustamente voleva sapere chi fossero e dall’atteggiamento non sembrava amichevole, ma almeno non era uno specter ne era sicuro.
    In mezzo a quello schifo , tuttavia , il disgusto fu tale che Sirius non trattenne un coniato di vomito, che stava per raggiungere dentro la maschera, doveva far presto e corse subito all’interno del velivolo.

    “O fantastico, ma cosa cazzo gli è preso?”

    Chiese Lars un po’ infastidito ( si purtroppo per ora non stava rispondendo alla donna venuta) , poi Wilson alzò le spalle.

    “Non lo so, non avrà retto allo spettacolino che c’è qui e sarà andato al cesso a vomitare e in effetti la Signorina ha fatto un bel lavoro…”

    Disse il primo inquisitore indicando la nuova venuta, Lars allora sempre prima di rispondere alla donna continuò ancora un ultima battuta con Wilson.

    “Cosa?Non era un medico al Grande Tempio?”

    “Così sapevo…”

    Ok chi sene frega di Sirius, adesso c’era un altro problema di fronte e… UN MOMENTO SOLO!…Domino si intromise d’innanzi a tutti.

    “Aspettate un momento quale CESSO?...”

    Ci fu un attimo di silenzio, in effetti il veicolo non aveva il cesso , dato che era un mezzo per fare viaggi corti e di solito comunque non era frequentato da vecchi incontinenti e o bambini, però se il bagno non c’era…

    “OH NO! PORCA TROIA! I SEDILI DIETRO! CAZZO…FIGLIO DI PUTTANA TORNA QUI!”

    Domino corse alla velocità della luce verso il veicolo mentre Lars e gli altri rimasero alquanto disgustati e imbarazzati dalla situazione , anche perché probabilmente il nemico poteva anche attaccarli in quel momento, ma quella grossa figura di merda era già bastata per far capire quanto la giornata sarebbe stata schifosa.
    Lars dopo questo ORRENDO teatrino di serie B si concentrò sulle cose serie e emise un sospiro, poi tossì un po’.

    “Ehm… chiedo scusa per quanto è successo signorina, e per non averle risposto subito, ma sono imbarazzato quanto lo deve essere senz’altro lei. Comunque finalmente posso risponderle e non vorrei di certo che iniziassimo con il piede sbagliato, dato che non giungo qui per portarvi rancore. Diciamo che speravo di trovare il posto in cui abitava Pan, ma sono stato tratto in inganno. Complimenti per il giochino illusorio, lei sicuramente possiede poteri straordinari, non credevo di poter vedere ancora simili cose che pareggiano sicuramente con me.”

    Lars era stranamente cordiale, sinceramente un comportamento dove addirittura dava del “lei” all’avversario non si era mai visto, anche gli inquisitori rimasero stupiti di quel tono, che diavolo era
    successo al “Vero” Lars che andava subito verso una linea più aggressiva? Magari si comportava così semplicemente per fare un po’ di scena, ma sinceramente era spassoso vedere pure lui parlare così e non era finita.
    Lars, difatti,non si era formalmente presentato e lo fece porgendo un inchino.

    “Adesso come di consuetudine mi presento a lei. Il mio nome è Dart Anathexiy Alchimista Supremo del Leone Nero e in effetti ero giunto qui perché le attrezzature del mio veicolo indicavano qui la posizione di Agharta , ma a quanto pare devo far aggiornare i sistemi, anche perché mi era comunque parso fin troppo facile arrivarci.”

    L’alchimista fece una pausa poi riprese illustrando il motivo della sua visita.

    “Tuttavia non starà a tediarla con tante parole, ma arriverò subito al dunque. Mi sono spinto fin qui nella speranza di rintracciare Pan, ma pare che la sua presenza non sia qui, un vero peccato desideravo porre fine ai nostri precedenti in modo che tra noi lemuriani e Araldi non ci sia troppo astio, però immagino abbia altro da fare se è apparsa lei…”

    Lars mise le braccia dietro la schiena e si avvicinò a distanza comunque di sicurezza.


    “All’inizio l’avevo presa per un patetico Specter di bassa lega, ma a quanto pare dal suo cosmo noto una certa assomiglianza con quello di Pan, quindi anche lei è uno degli Araldi? Forse mi potrebbe aiutare ad incontrare Pan . So che una parte di noi lemuriani si è fatta ampiamente odiare dappertutto per via di alcuni comportamenti poco consoni e violenti che praticavano nella “vecchia guardia”, ma dopo lo “scisma” che c’è stato e la nascita del Nuovo Ordine, anche se io stesso ho creato problemi , mi sento in dovere di rimediare e di chiedere una seconda possibilità. Spero vogliate concedermelo.”






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    Riassunto e Dati

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    Nome:Lars Stark
    Stato fisico:buono
    Stato Psicologico:Imbarazzato al massimo.
    Armatura:Black Gold del Leone [livello 7]
    Stato armatura:intatto
    Energia:Energia Nera
    scheda: Ul2sXA1



    Riassunto


    allora ehm scusa per la parte imbarazzante :asd: del post, ma visto che non siamo ancora in modalità combat ne ho approfittato :asd: anche se ciò non toglie che nel frattempo cherno possa attaccare, su quello do libera scelta nulla è autoconclusivo . per il resto quello che dice Lars alla fine è comunque la sua reale intenzione :zizi:






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    Il siparietto che si era consumato sotto i suoi occhi lasciò sul volto dell'Araldo un'espressione interrogativa. Scambiò un'occhiata coi suoi secondi, che si limitarono ad una scrollata di spalle, e riprese a fissare il suo interlocutore. L'Alchimista Supremo del Leone emanava una potenza cosmica più ampia di quella che abbracciava Chernobog ma non si fece intimidire da essa. Percepiva il ribollìo del potere che non esprimeva in quel momento ma non le sembrava intenzionato a muovere battaglia - almeno per il momento.

    Mi sembra difficile portare rancore a qualcuno che non si ha mai visto.

    Mosse qualche passo seguita dai Oisin ed Uno, attraversava quel campo sterminato di ossa antiche con una naturalezza antica. Tutti i membri della Corte del Trono d'Ossa si muovevano come acqua, senza lasciare che i loro passi disturbassero le creature morte quasi come se quest'ultime si spostassero ad ogni loro passo. Ed effettivamente era così. La donna si fermò a circa cinque metri dall'Alchimista e si limitò a fissarlo mentre continuava il suo discorso di presentazione.

    Giochetto? Sminuisci così i grandi poteri del Dio Nero?!

    Fece un gesto con la mano, tranquillizzando Uno e Oisin che aveva già portato la mano sull'elsa della spada. Il Sidhe aveva un'animo di fuoco quando si trattava del suo Signore, non accettava gli umani perché lo infastidivano con la loro boria di esseri superiori e sopratutto, non accettava che questi si ponessero al di sopra del volere della Madre.

    Puoi provare ad aggiornare quanto vuoi i tuoi sistemi, Anathexiy, ma finché un figlio di G.E.A non ti darà il permesso per entrare ad Agartha non potrai mai entrarci.

    Lo disse con un lieve sorriso sul volto, la divertiva il pensiero che qualcuno potesse avere la sfrontatezza di credere di potersi muovere a piacimento su un piano della Realtà che non era in grado di raggiungere. Era tipico di alcuni esseri umani ma su quello era preparata, aveva conosciuto abbastanza Black - prima e dopo la sua ascesa - da lasciar correre e continuare a farli illudere con le loro false verità.

    I dissapori che creano i miei Fratelli con le loro scelte non mi riguardano. Comunque P.A.N non è qui, il suo Tempio non appartiene a questa zona del mondo.

    Non le interessava come suo fratello passasse il proprio tempo o come gestisse le proprie interazioni con le altre caste, la infastiva il fatto di non essere a conoscenza di quello scontro ma si rendeva conto che, probabilmente, non le sarebbe interessato in ogni caso. Era un pensiero contorto, nessun interesse ma la pretesa di essere aggiornato in qualsiasi caso, veniva fuori da secoli e precedenti risvegli su questo mondo. Chernobog era sempre stato tra i cinque quello più sanguinario o
    semplicemente il meno incline al dialogo, anche durante la battaglia contro Dimenticanza tutto ciò di cui aveva memoria era l'esser rimasto solo contro la Corruzione. Non l'aveva vissuta con Audatia ma con Jerome sì e questo gli bastava per muoversi di conseguenza.

    Come osi paragonarci a quella feccia.

    Il sibilo di Oisin era carico di disprezzo ma si spense lì. Uno squarcio dimensionale - simile a quello apparso all'inizio - inghiotti le due figure che avevano accompagnato la donna, lasciando i due da soli. Uno sbuffo di oscurità avvolse la figura pallida, addensandosi e muovendosi come mercurio liquido prima di solidificarsi in un'armatura così nera da non riflettere alcun colore. I bagliori verdastri che la illuminavano erano dati semplicemente dal respiro cosmico dello stesso Araldo, ancora latente e 'calmo'.

    Chernobog, l'Araldo della Fine, non concede seconde possibilità a nessuno.

    Il martello da guerra gli si materializzò tra le dita, si mosse con uno scatto contro l'Alchimista pronto a colpirlo dall'alto verso il basso con la forza bruta dell'attacco a sorpresa. Contemporaneamente alla calata del martello la poca illuminazione naturale dell'area si sarebbe spenta in un'oscurità densa e gelida, destabilizzando e distraendo abbastanza da poter andare avanti con il suo piano. Filamenti zigrinati sarebbero sorti dall'ombra, coperti dal nero, in una moltitudine diversa per spessore e lunghezza impregnati di potere illusorio con l'intento di afferrare, insinuare e lacerare attraverso gli orli dell'armatura avversaria. Non sarebbe stato semplicemente uno straziare e dissanguare le carni del Leone Nero quanto un infliggere danno mentale superiore dato dal contatto con la fredda morte di cui si serviva l'Araldo.

    °Mostrami il contrario e forse ci ripenserò.°



    narrato ¤ parlato ¤ pensato ¤ °telepatia°
    NOME ¤ Chernabog - Audatia
    CASTA ¤ Araldi di G.E.A
    ENERGIA ¤ Viola
    DARIAN ¤ Chernobog [VII]

    FISICAMENTE ¤
    MENTALMENTE ¤
    STATUS DARIAN ¤

    RIASSUNTO AZIONI ¤ Scatta verso di te per martellarti a freddo dall'alto verso il basso [AD] coprendo il campo (per estensione della mia viola) con l'oscurità fredda [DIV] per poter poi cercare di farti cose brutte con il buio e i filamenti vari che cercano di insinuarsi dentro la tua cloth e tutto per strapparti carne sangue e residuato mentale e fisico [AF]. È descritto nella tecnica più sotto eheh


    ABILITÀ ¤

    Le Tenebre
    «Gli Slavi, dicono, hanno un'usanza particolare: durante le feste, passano un calice tra di loro radunati in cerchio, non al fine di pregare, ma piuttosto per maledire nel nome degli dei, buoni e cattivi, per ogni buon affare pregando un dio buono, e per ogni cattivo affare maledendo un dio maligno. Questo dio del dolore nel loro linguaggio è chiamato Zherneboh, il che sta a significare dio nero.» Chernobog è l'incarnazione di tutto ciò che è oscuro, malevolo e terribile. Attraverso il Nero egli esercita il suo potere, facendo assumere svariate consistenze e stati fisici alle stesse, plasmandole in più di una forma.
    A seconda della sua volontà, ciò che per gli altri è semplicemente buio, può divenire la più terrificante e letale delle armi. L'ombra può manifestarsi in diversi stati fisici. Che sia una nube di fumo nero, una pozza di catrame o una spada di perfetta e oscura robustezza, sull'ombra non si riflette la luce, tutt'altro. L'ombra spegne la luce, e il Dio Nero è in grado di oscurare completamente la zona che rientra sotto il suo dominio. Nel suo buio, egli vede e può estendere i suoi sensi. Lo stesso non può dirsi per il suo avversario. Persino la luminosità intrinseca dei cosmi altrui non permetterà di vedere più in la di qualche metro. Anche le ombre degli avversari possono essere rivoltate contro di loro, creando di fatto dei collegamenti molto più rapidi, essendo in grado di manipolare l'oscurità presente in campo. Il tocco del Nero inoltre provocherà un dolore fisico superiore a qualsiasi altro attacco dello stesso tipo, la più piccola ferita causata dagli attacchi sferrati con questo elemento è capace di scatenare un dolore inconcepibile.


    Spiriti Vendicatori - Fabbro Spettrale
    Una delle abilità del Dio Nero è la possibilità di evocare le anime di quelle creature e degli Eletti periti in battaglia durante il corso dei secoli, che hanno lottato e sono cadute per difendere la Madre. La volontà dell'Araldo è tale da riuscire a guidare gli spiriti di ninfe, satiri, fauni, fate e creature del piccolo popolo, unendoli sotto l'unico vessillo nero della vendetta e del terrore non badando ai mezzi utilizzati ma al fine ultimo che attraverso di essi possa raggiungere. I danni inflitti da queste creature di puro spirito dilanierebbero l’anima di coloro che Chernobog colpirebbe, ricordando loro che non esiste la mera soddisfazione materiale ma anche la coesistenza con l’anima del creato e l'equilibrio dello stesso. Le stesse anime cadute potranno anche difendere Chernobog, facendogli scudo nel caso incontrasse combattenti versati nelle medesime arti. Chernobog inoltre, disponendo dell'abilità spirituale, è in grado di percepire la natura di chi si trova dinnanzi a lui insieme alle esperienze spirituali che lo stesso ha provato sulla sua pelle, riuscendo a percepire la tipologia di esperienza che ha affrontato. Unendo inoltre la sua abilità nel creare illusioni, è inoltre in grado di ricostruire la natura completa di un individuo partendo da una delle due percezioni.

    La specializzazione di Fabbro Spettrale, inoltre, permette di elaborare tecniche in grado di dar forma tangibile all'energia spirituale e agli spettri controllati. Chi viene toccato fisicamente da queste tecniche, oltre ai normali danni spirituali, riceverà danni fisici e verrà privato dell'energia vitale fin tanto che il contatto con tali costrutti permarrà. Questi spettri resi tangibili possono essere respinti fisicamente, anche bloccati, ma non danneggiati. Solo chi dispone dell'abilità Spirito o di poteri similari può sperare di infliggere loro danno e distruggerli. Con la sua specializzazione, il Nero, può creare sia armi spirituali e tangibili - come sopra specificato - ma anche creare dei costrutti semoventi e indipendenti con una basilare volontà, rendendoli in grado di essere autonomi sul campo di battaglia in cui si trovano. Di conseguenza maggiore sarà la consapevolezza cosmica del Dio Nero, maggiore saranno le dimensioni (infinitamente grandi o infinitamente piccole) e il numero delle anime che egli riuscirà a portare in campo.
    Egli è inoltre in grado (dall'energia blu) di staccare la propria anima dal corpo ed operare tramite una proiezione astrale che potrebbe essere utile sia in combattimento - nonostante la pericolosità che derivi da essa - sia per scopi non bellicosi. Allo stesso modo, tramite il suo potere Il Nero, può accedere (da solo o con altri) ai mondi di mezzo alla dimensione materiale, come la Dimensione Spirituale e la Dimensione Spettrale, dove l'energia spirituale si manifesta in forma fisica.


    Illusioni Mentali
    I poteri di Chernobog, sebbene siano volti a difendere la Madre Terra, sono nati dalla paura: delle tenebre, del buio, dell’ignoto. L’uomo teme massimamente ciò che non riesce a vedere, e spesso fa bene, perché nell'oscurità si celano orrori che sconvolgerebbero gli intelletti più allenati. Il Nero sfrutta le tenebre del suo cosmo per suggerire, far intravedere, o talvolta imporre queste aberrazioni, sfruttando la paura primordiale dell’uomo per tutto ciò che è oscuro. L'influenza di Chernobog si fa sentire non cambiando realmente il paesaggio, ma colpendo la mente stessa dell’avversario, facendole credere cose non vere, inducendo stati d’ansia, paura, dubbi, stati d’animo, dolore, e anche piacere smodato ed euforia. Queste alterazioni saranno veicolate dal tocco delle tenebre o accompagneranno gli spiriti, resi così più forti, ma potranno anche essere instillate da colpi puramente spirituali, che avranno effetto solo se colpiranno effettivamente l’avversario. Le illusioni potranno essere evitate da chi possiede simili abilità o da nemici molto superiori, talvolta anche avversari in parità di energia o inferiori potranno liberarsene a costo di grandi sforzi di volontà, che però andrebbe a ripercuotere il loro equilibrio psicofisico.


    Le Malattie {Apoteosi
    Niente e nessuno può esimersi dalla fine, per quanto a lungo possa resistere il ciclo di concluderà sempre. Il dominio di Chernobog sono le tenebre e gli incubi, l'Oscuro tra i Cinque. Egli detiene il potere di porre fine alle forme di vita attraverso la forza degli Spiriti del Decadimento. Servendosi delle sue abilità e avendo accesso alla Rete del Nero, è capace di scatenare gli aspetti più crudi e letali della Natura stessa. Un Veleno straordinariamente efficace nell'attaccare e far provare all'avversario la sensazione della Morte in Vita (e della morte stessa in taluni casi - only gdr) utilizzando quindi ogni aspetto del suo Paradigma. Ogni cosa è destinata a morire per poter dare il via alla creazione, in un ciclo continuo e perenne di nascita e morte. La differenza di potenza cosmica tra Chernobog e il suo avversario, in ogni caso, svolge un ruolo fondamentale nella diffusione del suo veleno.


    Telepatia
    Come gran parte dei cavalieri di un certo livello, proiettando il suo cosmo all'esterno può di comunicare telepaticamente con le persone che la circondano.


    TECNICHE ¤
    CITAZIONE
    темные нити — Grazie al suo controllo millimetrico dell'oscurità, il Nero altera la struttura esterna delle tenebre o degli spiriti oscuri che sta controllando in quel momento. Dalla superficie delle tenebre, un numero incalcolabile di lunghi filamenti crescono a dismisura e l'Araldo assume il controllo degli stessi impregnandoli delle sue illusioni in modo da aumentare enormente il danno inflitto. Ciò può avvenire in svariati modi, tra i filamenti che si avvolgono attorno alla carne scoperta per lacerarla sfruttando lo slancio dei costrutti spettrali dell'oscurità principali, o tentanto di insinuarsi tra le placche delle armature o entrare dagli orli per ferire il corpo sotto di esso. Tuttavia lo scopo finale di questi filamenti non è di aumentare "banalmente" il danno inflitto, ma dissanguare e infliggere danno mentale. Questo è perché in verità i filamenti non sono lisci, ma zigrinati. In questo modo quando lacerano la carne essi trascinano letteralmente via una maggiore quantità di sangue, disperdendolo all'uscita con grandi spruzzi rossi. Questi filamenti accentuano il dolore delle ferite grazie alla natura maligna delle tenebre di cui si serve Chernobog. [danno fisico + mentale - illusioni]




    oCWCKYg
    It must be that old evil spirit. So deep down in your ground. You may bury my body down by the highway side. You may bury my body down by the highway side.
     
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