Il ritorno del mago

Cambio LostMemories per Papillon

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    Ti risvegli.
    Non sai dopo quanto, non sai dove.
    Sei sdraiato su una sorta di nero altare di marmo, circondado da candelabbri che tentano invano di fare un po' di luce in quella massa di oscurità.

    Qualcosa ti osserva dall'ombra, lo senti chiaramente.

    Un'altra cosa strana è il tuo corpo.
    Non hai sperimento il solito processo di cancellazione della conoscenza dell'anima dell'individuo posseduto... sembra il tuo vero corpo, il tuo aspetto originale.

    Cosa è successo?




    3Am36Fn




    Ti sei risvegliato, hai tutti i tuoi poteri ma non riesci a richiamare la surplice.
    Gestisci il risveglio come credi, puoi anche risperimentare autonomamente i tuoi poteri per vedere se riesci a padroneggiarli.
    Se lo fai noti un po' di fatica, ma riesci a richiamarli tutti.
    Termina il post quando decidi di muoverti nelle tenebre o di percepire di chi è la presenza che senti.
    NOTA: stato e aspetto del tuo corpo e delle tue vesti è a tua totale discrezione



     
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    Il ritorno del mago - 1







    Si risvegliò.

    Fu un momento improvviso, un gesto immediato e repentino senza preavvisi di sorta da parte sua: laddove era prima semplicemente inerte, una matassa di carne e nervi completamente sdraiata sull'altare, l'improvviso respiro della vita parve prendere il sopravvento nel suo essere materiale, inondando ogni singolo atomo della sua essenza di ossigeno e portandolo a sgranare gli occhi di getto, facendo infine muovere lievemente ed inconsciamente ogni singolo muscolo del suo corpo.

    Gelide retine nere incontrarono l'oscurità profonda delle tenebre che lo circondavano, spezzate solo in maniera flebile dalla fioca luce delle candele che lo circondavano: quell'improvviso risveglio generò in lui un'immediata sensazione di sconforto, una stanchezza di sorta che per quanto fugace li rese, almeno per i primi minuti di rinnovata vita, difficile muovere in maniera particolarmente complessa il corpo, come se fosse momentaneamente paralizzato nel proprio contenitore fisico.

    Un vago torpore invase i suoi muscoli, seguito ben presto dall'incedere di una sensazione gelida che si trascinò lungo la sua pelle pallida, e consciamente trascinò la lingua lungo le labbra secche, umettandole un poco mentre a fatica tentò di trascinare la parte superiore del corpo in verticale, usando gli arti superiori a sostegno lungo la superficie liscia dell'altare su cui era posizionato: a fatica, lentamente, i suoi occhi parvero abituarsi ai propri dintorni, prendendo a sé la poca luce necessaria a permetterli di vedere meglio dove esattamente fosse.

    A sua volta, con il medesimo ritmo, la sua mente confusa e stanca parve rinsavire, schiarendo stanchezza e pensieri incoerenti via dai suoi processi cognitivi, permettendoli così di riconoscere un dettaglio assai importante: non sapeva dove fosse, e ne quando - normalmente non avrebbe motivo di pensare a tali dettagli futili, ma quella era la prima volta, tra i suoi numerosi risvegli, che lo stregone non aveva nessun vago ricordo della vita vissuta dal corpo in cui la Stella Malefica aveva trovato dimora: nelle sue numerose vite Papillon aveva preso possesso di una varietà di esistenze mortali, ovviamente, ma per la prima volta il demone farfalla si sentì genuinamente sperduto, per così dire, complice per l'appunto quella carenza totale di informazioni a cui era solito badare ad ogni suo fatidico ritorno dal riposo centenario che era solito soffrire dopo ogni Guerra Santa.

    Completamente ripresosi dal torpore tipico generato dal suo "letargo", Myu si guardò attorno, quietamente, notando come fosse stato posizionato su un altare di marmo e circondato da una quantità discreta di candelabri - al di là di ciò, per il resto, il suo sguardo non riusciva a scrutare al di là delle dense tenebre che lo circondavano, portandolo inconsciamente a irrigidire lievemente la muscolatura e stare inevitabilmente sull'allerta.

    Nel medesimo istante, come di getto, ogni particella del suo nuovo corpo realizzò due dettagli ben importanti ai suoi prossimi istanti di vita: che in primis, quella matassa di carne in cui aveva ritrovato vita gli era ben famigliare, ora che osservava meglio - trascinando lentamente le lunghe e sottili dita lungo il viso, anche senza bisogno di uno specchio, Myu realizzò immediatamente i connotati facciali che indossava, essendo difatti ben famigliari con essi.

    Realizzò solo in quel momento il perché non aveva percepito l'eliminazione della coscienza precedente al risveglio: non vi era in primo luogo una, dato che quello era decisamente il suo corpo in primo luogo - il primo di tutti, quello in cui, all'epoca di Re e Santi, lo Stregone delle Montagne aveva visto la luce del mondo materiale per la prima volta, tra le file dei mortali e come inerme essere umano.

    Tale realizzazione portò una mistura di emozioni particolari nello stregone: non solo gli risultava assai strano e in parte confusionario, data la solita dinamica dei risvegli delle Stelle Malefiche di cui faceva parte, ma Myu non poteva del tutto nascondere che al di là di tali negatività il ritrovarsi nel suo corpo d'origine non potesse che essere una sensazione a suo modo piacevole, per quanto fugace - un cattivo vizio derivato dai rimasugli della sua vita terrena, evidentemente.

    Papillon scacciò tali randagi sentimenti in maniera rapida, in ogni caso - non era uomo da sentimentalismi, specialmente considerando che nel momento in cui aveva intrapreso le vie del Wugu, l'antica stregoneria del suo popolo, aveva già preso la silenziosa scelta di abbandonare per sempre la stabilità di un corpo fisico unico in favore di una sempiterna evoluzione della sua materia fisica.

    Nonostante ciò, si permise lo spettro di un sorriso divertito sulle labbra, un qualcosa che pareva sia alieno che stranamente adatto sul suo viso austero e dai lineamenti nobili, altolocati - una matassa di lunghi capelli neri ricadevano lungo spalle e schiena, giungendo poco al di sopra dell'osso sacro, donandoli una strana aura di purezza e ordine che parevano invero assai donargli. Essi erano alternati da ciocche bianche, facendogli realizzare che il suo corpo pareva essersi fermato poco prima della sua prima morte fisica, nel momento in cui era ancora all'apice del suo "impero" - ai tempi i suoi poteri non erano ancora totalmente al loro vero apice, almeno in sua opinione, e per questo la sua essenza fisica mostrava ancora i segni dell'invecchiamento tramite dettagli del genere. Complice però forse i suoi geni, però, non pareva certo mostrare altri segni di vecchiaia di sorta, privo difatti di rughe di alcun tipo.

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    Le dita scivolarono dagli zigomi alti verso il mento, laddove una lieve barba ben curata si poneva piuttosto fieramente sul suo viso - la massaggiò lievemente, stranamente compiaciuto, e si concesse infine un'ultima occhiata soddisfatta al suo corpo, bardato riccamente da una delle solite lunghe vesti che era solito indossare ai tempi: tecnicamente chiamato Gun Long Pao, o Veste del Drago, essi erano soliti essere indossati da potenti imperatori come lui - laddove gli altri erano soliti preferire i ricchi colori come il giallo, segno di ricchezza e fortuna e potere, Myu non disdegnava l'utilizzo di altre colorazioni più modeste e fini, come il blu per l'appunto, un colore che nelle sue tonalità scure ora si poneva attorno al suo corpo, intrecciato con un motivo variegato e raffinato di draghi dal colore oro scuro, segno tipico della regalità cinese.

    Chi aveva badato a vestirlo - sempre se lo avesse fatto - pareva aver ben badato a curare anche il suo abbigliamento, evidentemente - o forse tale era semplicemente la sua impressione.

    Tra il suo risveglio e questo medesimo istante, in ogni caso, non erano che passati una manciata di minuti contati: lo sguardo e le labbra di Myu si assottigliarono impercettibilmente, e inspirando lievemente realizzò che forse era il caso di passare al nocciolo della questione - qualcuno lo stava osservando, in quell'attimo, ma al momento non poteva dire altrimenti, un qualcosa che gli dava invero particolare fastidio.

    Lui, che era sempre abituato ad essere in controllo, disprezzava assai anche la sola lontana idea di essere in una situazione del genere - ma al contempo, ben abituato a badare a situazioni del genere, lo stregone non poteva far altro che agire con coscienza, preparandosi quantomeno al peggio: tentò di richiamare in maniera istintiva e immediata la sua fidata Surplice, la sua armatura infernale, ma quando essa non parve rispondere al suo richiamo in alcun modo, una sensazione di turbolenta irritazione gli invase il fondo dello stomaco - l'impossibilità di bardarsi in alcun modo di purpureo pareva donargli una crescente rabbia che tentava di tenere soppressa, e solo con una certa fatica il demone farfalla parve riuscire a controllare il possibile sfocare di emozioni più violente, lasciando che la sua mente e il suo animo tornassero ad una controllata apatia emotiva.

    Non poteva permettersi di infuriarsi, non adesso.

    Umettando nuovamente le labbra lievemente, dunque, Myu mosse il lato inferiore del corpo, posizionandosi ad uno dei bordi liberi dell'altare per poggiare i piedi a terra, rimanendo però seduto sulla superficie scura della lastra su cui era appoggiato: se non poteva richiamare la surplice, quantomeno i segreti della sua stregoneria erano ancora ben vividi nel suo corpo - e il suo cosmo maligno pareva tutto sommato ad un livello accettabile, seppur ben lontano dalle altezze raggiunte all'epoca d'oro del suo potere.

    Socchiudendo lievemente le palpebre, dunque, Myu attinse al potere arcano della propria Stella Malefica: notò immediatamente come il suo tentare di accedere a tali suoi poteri paresse un processo stranamente lento, faticoso - in battaglia tale lentezza gli sarebbe probabilmente costata caro, ovviamente, ma nella situazione attuale lo stregone non poteva che considerarlo un effetto del suo nuovo risveglio, un qualcosa che probabilmente si sarebbe ben presto sistemato da sé.

    Sospingendo più del suo potere, dunque, Papillon inspirò profondamente, tentando di ri-famigliarizzarsi con il profondo legame che lo legava alla sua antica stregoneria gu - decise di iniziare in maniera semplice, basilare, scrutando con lo sguardo i candelabri che lo circondavano: con l'incitamento silente di un movimento delle dita della mano destra, a riprodurre una movenza di sollevamento di qualcosa, Myu impartì il proprio comando mentale sulla realtà, imprimendo la propria volontà sul materiale.

    A risultato di ciò, quietamente, tutti i candelabri che lo circondavano iniziarono a sollevarsi rapidamente attorno a lui, rimanendo sospinti a mezz'aria a circondarlo e fargli da debole fonte di luce, come prima: constatando che i suoi poteri telecinetici erano funzionali, Papillon decise di scartare per il momento l'opzione di vedere se il suo corpo era ancora abituato a mutare come era solito fare, decidendo invece di fare richiamo al suo legame con le anime infernali per generare quello che forse era il suo potere più caratteristico e potente, le sue Farfalle Infernali.

    Lo fece invero con una leggera fatica, lo Spectre, trovando che la sua connessione ai propri poteri, per quanto attiva e potente, fosse ancora un poco fiacca, oscurata - le sopracciglia si piegarono ad esprimere una sorta di silente fastidio, ma Myu si controllò, badando invece a concentrarsi sempre di più sulla creazione dei lepidotteri spirituali: eventualmente, dopo un paio di lunghi secondi, sfociarono tutto attorno a lui una moltitudine sempre più crescente di quelle medesime creature dalla peculiare esistenza.

    Esse, silenti, e dalle variopinte e diverse ali con fantasiose sfumature cromatiche, continuarono a svolazzare attorno al loro padrone e creatore, che in brevi attimi si ritrovò totalmente circondato da una mole non indifferente di quegli esseri: ad essi, come sempre, Papillon impose un rapido quanto semplice comando mentale. Doveva ammettere, infine, che solo allora si ritrovò totalmente a suo agio, confortato dalla presenza famigliare di quegli esseri che, più i tutti, erano divenuti per lui unica fonte di quella sensazione definibile come conforto.

    "Trovate chi mi sta guardando."

    Impose seccamente in un unico pensiero, incitando dunque le sue creature a fare un qualcosa che erano solite fare: non sapeva se chi lo osservava fosse semplicemente celato nelle tenebre o meno, ma Myu sapeva che nessuno poteva nascondersi totalmente dalle Farfalle Infernali, quantomeno non dalla loro capacità di scrutare attraverso i veli della realtà e dello spazio per trovare le loro vittime e prede. Esse si mosserò presto ad invadere il resto della stanza, forti dei loro poteri, in ricerca della presenza che pareva trovare piacere nell'osservarlo.

    Non aveva intenzione di stare a questo gioco - non più del dovuto e di quanto avesse già fatto finora.





    ---------------------
    Status Fisico: Ottimale
    Status Psicologico: Incuriosito, vagamente irritato
    Status Surplice: ??
    Energia: Viola
    Note: Iniziamo.
    Abilità:



    Tecniche:


    Edited by ×LostMemories× - 28/3/2021, 23:14
     
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    Le farfalle si disperdono in ogni dove alla ricerca del loro bersaglio.
    Le vedi colorare le tenebre con scie eteree, ma nulla sembrano trovare.

    Dopo un po' riesci a capire che in realtà la presenza che ti sta osservando è semplicemente ovunque, per tale ragione le farfalle non riescono a decidere il punto ove concentrarsi.

    Poi percepisci altro.

    Senti una potente energia spirituale iniziare ad avvolgere i candelabbri, le cui fiamme diventano presto violacee.
    La loro forma si altera ed il fastidisissimo rumore del metallo che si torce attraversa quelle tetre sale.
    I demoni così creati, simili a serpenti di bronzo, iniziano a strisciare verso di te e - ad una ventina di metri - iniziano a sprigionare verso la tua direzione una tempesta di fiamme violacee...




    3Am36Fn




    Le farfalle capiscono che la presenza è ovunque.
    Qualcosa anima i candelabbri rendendoli demoni, che ti sparano tutti fiamme viola, in attacchi a cono.
    Il fuoco è normale fuoco elementale, l'attacco è mosso ad energia nera.
    Immagina siano una trentina di serpenti di metallo.



     
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    Il ritorno del mago - 2







    Vi era una strana quiete - una quiete fin troppo fastidiosa, invero, ed una che inevitabilmente lo rese istintivamente guardingo, teso, la muscolatura del suo pallido corpo irrigidita di fronte a quel silenzio che pareva celarsi nelle tenebre di quella stanza.
    Le Farfalle Infernali mossero celeri le loro ali in essa, tracciando sottili linee dai cangiati ma flebili colori, la loro distintiva struttura abbastanza da genere flebilmente una quantità minimale di luce nel loro cammino, seppur brevemente - i loro movimenti silenziosi ma rapidi, e la loro quantità non indifferente, le portarono ben presto a setacciare l'interezza della stanza, ma esse prontamente riportarono allo stregone un risultato ben differente da quello desiderato: non vi era apparente traccia alcuna della possibile presenza di un qualcun'altro all'interno di quel luogo, e tale possibilità portò dunque Myu a corrucciare le labbra, schioccando la lingua seccamente come un colpo di frusta, le sopracciglia piegate al seguito dell'abbassarsi della fronte e degli zigomi.

    Era irritato ed infastidito, ma nonostante ciò non perse totalmente il controllo della propria quiete interiore, inspirando ed esalando un profondo ma quieto sospiro prima di espandere in maniera più completa ed attenta la propria percezione cosmica, creando un invisibile network mentale e cosmico con le proprie creazioni: attraverso di esso, semplicemente, sarebbe stato capace di espandere nella maniera desiderata i propri sensi - e difatti, pochi attimi dopo, comprese la natura del problema alla radice.

    Non era che non vi fosse nessuno, non esattamente - le farfalle non stavano trovando nessuno perché quel qualcuno aveva celato od espanso la propria essenza e cosmo ovunque nella stanza stessa, come se la sua esistenza fosse legata ad un qualcosa di più etereo o quantomeno aeriforme: tali furono le conclusioni dello spectre, che ben conscio dunque di ciò non poté che socchiudere lievemente gli occhi, alzandosi dalla propria posizione seduta a bordo della lastra dell'altare per mettersi in piedi, trascinandosi addietro con delicatezza i drappi della lunga veste fine che indossava.
    In quel medesimo istante, celere, i suoi sensi percepirono un enorme potere spirituale attanagliare i candelabbri che prima aveva sollevato: essi scapparono al suo controllo telecinetico, fin troppo superficiale in quell'istante per tenerli sotto il proprio giogo, e sia fiamme che forma di quegli oggetti mutarono in un istante, lasciando lo stregone circondato da forme mostruose. Il stridio metallico gli fece digrignare i denti dal lieve fastidio - una sensazione dovuta all'interrompere del quieto silenzio prima stabilito - ma i suoi occhi si mossero rapidi a scandagliare la situazione circostante, notando fin troppo bene come ora serpi bronzee si stessero portando vicino a lui in maniera sempre più rapida.

    Chiunque le stesse manipolando, dunque, aveva intenzione di eliminarlo - o forse metterlo alla prova in qualche modo. Qualunque fosse il caso, la sola possibilità generò in lui una sensazione di fastidio bollente, una che soppresse con mente lucida e fredda, soffocando quei sentimenti non necessari in favore di mantenere sé stesso pienamente capace di rispondere alle azioni di quegli esseri: non fu colto di sorpreso dalla tempesta incandescente ed oscura che gli venne gettato incontro, e con fare immediato sbatté il piede destro sul terreno sottostante, innalzando il proprio cosmo oscuro e instillandolo nel terreno e nei metri a lui circostanti. Il terreno si spezzò letteralmente in vari pezzi sotto ai suoi piedi, demolito dal profondo potere telecinetico da lui manifestato, e attraverso quest'ultimo, senza dover neanche guardare, Myu manipolò esattamente i punti di divisione del pavimento, così che al momento della rottura egli potè immediatamente alzare le piastre dell'altare e del pavimento a formare un enorme muro, uno spesso e tenuto saldo dalla sua stessa spinta telecinetica - esso si erse come una fortezza attorno al suo imperatore, ma non fu abbastanza per totalmente bloccare le potenti e calde fiamme nemiche: esse vennero rallentate e indebolite in parte da questa sua pronta difensiva, permettendo a Myu nel mentre di concentrare il proprio immenso potere altrove - sapeva di non poter per qualche motivo richiamare la propria surplice, e di conseguenza a ciò lo stregone optò invece per mugugnare incomprensibili ed aliene parole con un tono basso di voce, antiche formule oscure e maligne della stregoneria Gu che in brevi attimi, come per incanto, mutarono subdolamente il suo corpo.

    Enormi ali, simili a quelle delle sue farfalle e dai distintivi colori variopinti si espansero dalla sua stessa schiena, lacerando parte del tessuto dell'abito per uscire allo scoperto: le iridi scintillarono sul suo viso, il loro colore alieno e incomprensibile agli occhi umani, un qualcosa di simile ad un rosso costantemente cangiante nelle sue sfumature, e i suoi lineamenti giacché perfetti si elevarono ulteriormente, abbandonando le impercettibili piccole imperfezioni del suo corpo originale e lasciando dietro di sé solo perfetta pelle bianca e pulita. Il suo corpo, ugualmente, non mutò poi così eccessivamente: semplicemente la sua muscolatura divenne ancora più definita, scolpita eppure certo non massiccia, raggiungendo un equilibrio perfetto che pareva ostentare una presenza certo massiccia - la figura di Myu ora certamente poteva dirsi torreggiare sulle normali stazze degli esseri umani di quest'epoca - senza però presentare squilibri di sorta, come se il suo fosse il corpo scolpito da un qualche maestro delle epoche antiche.

    Non si perse in pensieri di sorta, però, lo stregone fin troppo concentrato in quel momento a minimizzare i colpi in arrivo: le mura alzate inevitabilmente cedettero eventualmente alla potenza distruttiva delle fiamme, che seppur indebolite arrivarono potenti sulla figura priva di armatura del demone delle montagne - la sua veste prese immediatamente fuoco, e con sdegno e fastidio Myu dovesse sfilarselo prontamente dal corpo, lasciandolo incenerire al terreno mentre il suo corpo perfetto venne bruciato in parte dalle fiamme stesse: la prima ondata incandescente, per quanto minimizzata - e dunque dal potere decisamente ridotto rispetto al normale -, si espanse lungo la superficie corporea nuda in maniera dolorosa, la mente di Myu invasa dal profondo dolore generato dalle fiamme. Sentì l'odore di carne bruciata e l'incredibile dolore di quelle che erano evidenti ustioni di terzo grado, ma con mente ancora in controllo riuscì a richiamare il pieno potenziale della sua mente immortale, permettendogli dunque di usare parte di quel potere per spezzare il velo dello spazio ed evitare la parte delle fiamme più devastante, quella che era stata meno rallentata e indebolita dalla sua difesa precedente: quella rapida fuga lo portò in un battito di ciglia ad una decina di metri in aria, esattamente sopra a dove era originariamente, le sue ali e la sua telecinesi a sorreggere ora il suo volo. Fosse stato colpito da quel colpo in maniera completa, esso sarebbe stato capace di annichilire il suo corpo privo di protezioni di sorta - era stato fortunato ad uscirne solo con la pelle profondamente ustionata, considerata la situazione, anche se tale realizzazione provocava in lui una sensazione di gelida rabbia.

    Trovava fin troppo fastidioso e problematico quel dolore che stava percependo, abbastanza da offuscare parzialmente e per brevi attimi la sua lucidità, ma al contempo, altrettanto potente, sentì l'adrenalina invadergli il corpo: era da molto che non combatteva, ovviamente, ma la sensazione esilarante della battaglia non pareva aver abbandonato il potente stregone, che nonostante dolore e lieve fatica non poté che sorridere un poco, come se divertito dalla situazione - era anche un guerriero nell'anima, dopotutto.
    Nessuno sopravviveva nelle montagne cinesi all'epoca senza saper combattere - una lezione che tutti imparavano con la vita o con la morte in linea.

    "E' ora di smetterla con i giochi!"

    Sibilò seccamente, i suoi poteri telecinetici celeri nel tentare di generare un enorme pressione sulle serpi stesse: avrebbe tentato di generare una spinta dall'alto in basso che, pur non facendo particolare danno da sé, sarebbe stata in teoria capace di sopprimere almeno in parte le movenze di quelle creature demoniache di metallo, lasciando il tempo allo stregone di scaricare una torrente di Farfalle Infernali su quegli esseri, sospingendo ulteriormente la loro potenza attraverso una componente telecinetica.
    Non solo era sua intenzione spezzare quella che pareva - almeno nella sua mente - essere la componente spirituale che guidava quegli esseri, ma era sua intenzione anche danneggiare la componente fisica, dato che le farfalle non solo avrebbero fatto a brandelli in maniera famelica la componente spirituale, ma avrebbero anche fatto da veicolo alla potenza telecinetica di Papillon: arrivando da ogni dove verso le serpi esse avrebbero letteralmente tentato di schiacciare quest'ultime su sé stesse, così da raggomitolare le creature metalliche sulla loro stessa fisionomia e renderle inutili sfere di metallo.

    Aveva poche carte con cui giocare in quel momento, complice la mancanza d'informazioni e controllo sulla situazione, un qualcosa che trovava fastidioso, ma Myu non era diventato una delle creature più potenti al servizio del Dio degli Inferi solo con la potenza - no, la sua mente era la sua arma più potente, e attraverso di essa sarebbe solo stata questione di tempo prima che potesse comprendere quale fosse la vera situazione alla mano.

    Sorrise - nessuno si nascondeva a lungo da Papillon.

    Nessuno.





    ---------------------
    Status Fisico: Ustioni di terzo grado lungo tutto il corpo
    Status Psicologico:
    Status Surplice: ??
    Energia: Viola
    Note: Uso la telecinesi per spaccare il terreno ed alzare a muro per difendermi dalle fiamme, sostenendo esso con la telecinesi per prendere tempo e passare alla forma farfallosa: le fiamme distruggono la difesa dato che sono a nera e la prima ondata mi fa un male cane, ma riesco ad evitare la seconda parte non indebolita dalla difesa usando il teleport della terza forma, portandomi ad una decina di metri in aria e mantenendomi in volo con ali + telecinesi. A quel punto accarezzo i serpenti usando una pressa telecinetica dall'alto verso il basso, atta a sopprimere le movenze ma non a danneggiare molto (AD), per poi mandare tutte le Farfalle Infernali a divorare le serpi: esse danneggiando solo la possibile componente spirituale che le guida, ma al contempo imprimo sulle mie creazioni una spinta telecinetica ulteriore, così che, arrivando da ogni lato sui serpenti, le schiaccino letteralmente su sé stesse, per tentare di appallottolarle (AF).

    Abilità:

    WUGU: TIANYI — La forma più basica delle arti magiche della stregoneria oscura Gu, ma certo non meno raffinata o potente, tale elemento delle arcane arti, derivato da anni di coltivazione spirituale e mentale per giungere allo stato di Xian, culmina in una manifestazione di potere unico, permettendo difatti a Papillon di interagire con la realtà che lo circonda in maniera diretta e rapida, che sia subdolamente o violentemente, usando il puro potere della sua mente per scatenare fenomeni telecinetici di ogni tipo, partendo da cose come semplici spinte e attrazioni cineriche fino a giungere a fenomeni più fini e precise, come torsioni e piegamenti della materia. Tale fine potere non solo ha scopi offensivi, ma anche difensivi, permettendo in base all'espansione cosmica dello stregone di respingere e rimandare indietro gli attacchi altrui o quantomeno deviarli, in base al divario cosmico che lo separa dall'avversario. Di conseguenza a ciò, lo stregone è limitato solo dal suo stesso ingegno nell'utilizzo di tale illimitato potere, rendendogli virtualmente possibile imporre la propria volontà sul mondo materiale in maniera desiderata e plasmarlo a suo piacimento, mostrando a tutti il desiderio di dominio che fa parte della sua stessa essenza, oltre che la presa sulla realtà che egli possiede come assoluto maestro delle arti esoteriche Gu.
    Gli è inoltre possibile usare in maniera più innocua le sue capacità mentali per trasmettere direttamente nella mente altrui parole, emozioni e pensieri, effettuando quello che viene definito più comunemente un link telepatico, singolo o multiplo che sia.

    WUGU: TUIBIAN — Delle esoteriche arti Gu, l'arte della magia nera definita come trasmutazione è una delle più rilevanti, essendo parte essenziale della filosofia stessa di tali pratiche, atte a mirare ad un costante miglioramento del proprio essere fino a giungere ad un'ideale perfezione, un qualcosa che ha portato i praticanti di tali magie oscure - e loro vittime e cavie - a mutare sé stessi in costanti nuove forme, che fossero essere quelle di nuove spoglie mortali ed umane fino a giungere a trasformazioni ben più mostruose e disumane, maligne.
    Papillon stesso, maestro supremo di tali arti, ha perfezionato tale arcano potere in maniera tale da poter mutare il suo corpo materiale a piacimento, in maniera rapida e costante e a sua scelta, mutando però in particolare in tre specifiche forme legate al Gu:

    - La prima forma, CHONG, rappresenta i potenti veleni utilizzati come reagenti basi dell'alchimia Gu, elementi basilari che sono divenuti tanto intrinsechi nel corpo di Papillon da permettergli di letteralmente sciogliere le sue carni e membra per divenire pura fanghiglia acida - di consistenza non dissimile ad uno slime, a dirla tutta, ma resistente ovviamente quanto la sua stessa surplice, lo Spectre in tale forma risulta una sorta di massa amorfa distruttiva, che non solo può estendere ed espandere o diminuire il proprio corpo a piacere, ma attraverso l'uso del suo oscuro cosmo può rendere il suo corpo tanto acido da disciogliere la materia e l'energia con cui viene a contatto e distruggerla facilmente, generando un effetto simile ad un cosmo dall'alto gradiente distruttivo. Qualora parti del corpo vengano volutamente o meno separate dal corpo, data la natura di quest'ultimo Papillon non avrebbe problemi a sostituire le parti perdute, permettendogli dunque di rilasciare schizzi acidi a piacere in caso di necessita. In compenso, lo Spectre può solo arrivare a simulare forme vagamente antropomorfe, ma mai del tutto umanoidi o concrete, limitando la sua forma solo a quella di un ameba acida. Tali limitazioni ovviamente sono basate sulla potenza cosmica dello Spectre stesso, dato che per il resto ha pieno controllo della sua aliena fisionomia. [Metamorfisi Acida + Cosmo Corrosivo]

    - La seconda forma, JINCAN, rappresenta un altro essenziale ed importante elemento alla base degli incantesimi Gu, ovvero la seta e gli insetti che la generano - attraverso di essa, difatti, per uno stregone Gu è possibile compiere incredibili atti rigenerativi e costrittivi. Prendendo dunque la forma di un grosso insetto simile ad una larva da seta, ma capace certo di muoversi comunque rapidamente, attraverso tale forma lo Spectre è capace di tessere le trame di una peculiare seta dorata, che oltre a risultare incredibilmente resistente presenta anche un alto livello di vischiosità, rendendo dunque incredibilmente difficile divincolarsi da una prigione composta da tale tessuto.
    La proprietà però più peculiare di questa seta è quella attraverso cui, qualora Papillon stesso lo desiderasse, attraverso la stimolazione del proprio cosmo, lo Spectre potrebbe indurre una peculiare reazione della seta con il corpo a cui è attorno avvolto, inducendo un potente effetto rigenerativo che non solo riporterebbe il soggetto in condizione di salute ideale - la velocità variabile in base all’entità delle ferite da curare -, ma qualora desiderato potrebbe anche riportare il corpo dell'individuo ad uno stato ottimale, crescendo o ringiovanendo in maniera quasi istantanea colui che è affetto dai poteri arcani della seta e del cosmo di Papillon. La rigenerazione indotta inoltre permette anche, una volta a combattimento, di curare una ferita non letale in un battito di ciglio - inoltre, complice l'effetto indotto, colui che ne è affetto in maniera costante risulta capace di sopportare incredibilmente meglio il dolore causato dalle proprie ferite fisiche rispetto alla media.
    Attraverso questa potente capacità Papillon ha stipulato infiniti contratti con mortali bramosi di avere la giovinezza eterna, un qualcosa che lo stregone era ben soddisfatto di donare in cambio delle loro anime. [Seta Dorata + Rigenerazione Soprannaturale]

    - La terza ed ultima forma, WANMEI, rappresenta l'evoluzione finale delle arti esoretiche e trasformative degli stregoni Gu, che da creatori di spettri e demoni divenivano a loro volta creature diaboliche, la cui forma non era altri che quella di un perfetto essere umano, tanto bello e potente da risultare alieno ad un semplice sguardo. Ponendo bene in mente che è possibile giungere in tale fase della mutazione Gu attraverso un processo trasformativo indotto dal bozzolo di seta della forma antecedente, è facile immaginare come, divenuto Wanmei, Papillon riguadagni non solo la forma umana, ma acquisisca anche un paio di grosse ali di farfalla, ampie e mobili abbastanza da garantire la capacità di volo allo Spectre, coadiuvata al suo già innaturalmente potente potere telecinetico.
    Complice il perfezionamento del suo essere, infine, i poteri mentali di Myu sono ormai al loro apice, permettendoli in primis di spezzare i limiti spaziali e fisici per teletrasportarsi in maniera estremamente rapida ed efficace a proprio piacimento nel suo raggio d'azione. Che sia sé stesso o le proprie tecniche, o terzi, attraverso tale capacità lo Spectre è capace di rapidamente modificare il posizionamento di oggetti e soggetti a proprio piacere - in maniera istantanea nel caso di soggetti consenzienti, mentre nel caso di soggetti non consenzienti necessita di veicolare tale forzato teletrasporto attraverso i suoi altri poteri, quali le farfalle infernali, le sue offensive telecinetiche e così via. Una volta a duello è inoltre possibile a Papillon usare tale potere, con un più alto dispendio di energia cosmica, per evitare completamente un attacco nemico - e, a concludere, lo Spectre è capace di scrutare oltre il velo dello spazio per tracciare i movimenti altrui, permettendoli dunque di rapidamente tracciare la posizione di chi si teletrasporta nella area d'azione, oltre che in generale fuggire da prigioni dimensionali o qualunque altra dimensione in cui si ritrova costretto o bloccato.
    La parte più temibile di questa forma, però, è quella che nasce dal patto blasfemo compiuto da Papillon con il Signore degli Inferi, che attraverso il potere impartito da quest'ultimo e dalla fusione con la Stella Malefica ha guadagnato la potente capacità di veicolare la propria volontà attraverso le Farfalle Infernali, così da poter tentare di plagiare e storpiare le menti altrui attraverso il contatto con esse. [Teletrasporto + Influenza Mentale]


    WUGU: TIANXIA — Ultima delle principali arti esoteriche Gu, ma forse quella considerabile la più temibile, è la generazione di potenti spettri al di sotto del comando dello stregone, che utilizza le anime strappate per generare queste diaboliche esistenze sotto al suo comando.
    Nel caso specifico di Myu, in particolare, attraverso il suo contratto con Ade, è stato donato della capacità di usare tali conoscenze per usare le anime guadagnate per creare le Farfalle Infernali, esistenze composte da purissima energia spirituale e mentale dalla forma tangibile, simili a costrutti - esse possono interagire con sia la materia che l'energia, avendo difatti forma solida, ma la loro particolare essenza li rende apparentemente invulnerabili, potendo difatti essere disgregati solo da attacchi di natura spirituale, unica essenza capace di spezzare i legami magici che mantengono saldi l'esistenza di tali esseri sotto al comando dello Spectre.
    Generalmente parlando il loro principale scopo è quello di trasportare le anime delle vittime e dei nemici di Papillon nella propria Dimensione Spirituale o nel Lost Canvas stesso, o a recuperare la sua stessa anima dalle Dimensioni Spirituali altrui, ma qualora Myu decidesse di adempiere al pieno del proprio potere mentale e assumere la forma di Wanmei, egli potrebbe decidere di usarle come potentissimo veicolo della sua volontà, così da tentare difatti di plagiare e soggiogare a suo piacimento le vittime di tali farfalle.
    Attraverso un fine controllo di queste lo Spectre può impiantarle come parassiti nell'anima della vittima: con tale parassitismo le farfalle posso raggiungere la mente altrui, inducendo un effetto di influenza mentale particolarmente potente, alterando comportamento, emozioni e personalità del soggetto originale attraverso una diretta o molto più spesso subdola imposizione della volontà dello stregone. La mente viene plagiata e i pensieri sostituiti, spezzando lentamente o rapidamente la mente altrui e soggiogandola al dominio di Papillon stesso, che attraverso questo potere è più volte riuscito a portare grande disfatta tra le file dei nemici dell'Armata degli Inferi.
    Qualunque sia il caso, tale influenza mentale può variare in effetti e risultati, potendo difatti permettere a Myu di ottenere in primis un’immagine completa delle emozioni, dei pensieri e dei segreti altrui, tutto ciò che per l'appunto si collega allo stato mentale del soggetto, fino a giungere all'annichilizzazione totale della volontà originale del soggetto afflitto, che a quel punto non diverrebbe altro che una marionetta di Papillon stesso. Può inoltre semplicemente usare gli input delle creature infernali per creare un overload nella mente della vittima, creando quelli che sono semplici ma efficaci danni mentali grezzi nella psiche altrui.
    Mentre è possibile schermare tali tentativi di influenza attraverso capacità mentali, solo la distruzione delle farfalle - un qualcosa di ottenibile solo attraverso poteri spirituali - porta all’interrompersi del processo stesso, che altrimenti continuerebbe ad oltranza o quantomeno finché il cosmo di Papillon glielo permette.
    Limitate dunque solo dal limite percettivo derivato dal livello di potere del cosmo oscuro di Myu, e non certo dalla normale area d'effetto dei suoi poteri, le farfalle sono infine ottime cacciatrici, potendo infatti percepire la presenza di un individuo attraverso i meandri dello spazio stesso, potendo individuare le proprie vittime anche se queste risultino invisibili, indipendentemente dal metodo usato dal nemico per nascondersi, oltre che generalmente viaggiare ovunque Papillon stesso desideri - attraverso di esse lo Spectre è capace di estendere totalmente la propria effettiva percezione e sensi, rendendole ottime spie e permettendo allo stregone di rubare i segreti altrui in maniera silenziosa e subdola. Possono inoltre agire da barriera e protezione a Myu, schermandolo da offensive di natura spirituale o mentale o quantomeno diminuendone gli effetti sulla sua persona.


    Tecniche:


    Edited by ×LostMemories× - 27/4/2021, 08:37
     
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    I serpenti si dimenano mentre la loro essenza spirituale viene divorata e la loro struttura compressa.
    Poi, improvvisamente, li senti cedere come se si fossero spenti da un momento all'altro.

    Lo spazio attorno a te sembra piegarsi ed una morsa telecinetica si chiude su di te.
    E' un tipo di manipolazione cinetica diversa da quella che padroneggi, ma la puoi percepire e comprendere chiaramente.

    Mentre ciò avviene, i resti incandescenti dei detriti da te sollevati si muovono, si spezzano e si ricompongono.
    Crescono poi fino ad assumere una vaga forma antropomorfa, divenendo giganti alti venti metri composti di roccia semifusa.
    acd5fe06fbae0037320593385b2e6f4b
    Sono una decina e ti circondano e, dopo aver sollevato le lunge braccia, le muovono su di te con l'intento di percuoterti fino alla morte...




    3Am36Fn




    Ti sbarazzi dei candelabri e arrivano i golem di roccia fusa.
    Golem e presa cinetica (che riconosci provenire dall'abilità Dimensioni) sono energia nera.



     
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    Il ritorno del mago - 3






    Esalò un inspiro profondo, il suo petto ustionato a muoversi con un ritmo erratico, più stanco e meno fiero di quanto pareva essere di solito: l'assenza della sua surplice stava esponendo eccessivamente la debolezza della sua forma materiale, di questo era ben conscio, e ciò non era per lui che un fattore di fastidio, di irritazione - la potenza di quel colpo che aveva appena ricevuto aveva fatto comprendere a Papillon, pochi attimi dopo averlo ricevuto, che l'origine di quell'attacco fosse un qualcuno dall'espansione cosmica non indifferente, un essere che per il momento evidentemente superava il stregone in potenza.

    Socchiuse per un istante gli occhi, corrucciando le sopracciglia e la fronte - doveva mantenere decoro e controllo della situazione, e per quanto ancora in parte stordito dal risveglio, Papillon sentiva che la foga del combattimento stesse già risvegliando rapidamente in lui la scintilla di lucidità necessaria ad avere pieno controllo del proprio stato emotivo, un qualcosa che pareva non del tutto stabilizzato in un primo frangente, date le circostanze della sua rinascita nella dimensione materiale.

    La sua offensiva, per quanto cruda, parve trovare successo, distruggendo difatti le serpi in ogni loro aspetto: annuì seccamente, lo stregone, compiaciuto della cosa, ma non vi si soffermò allungo, realizzando rapidamente come vi fosse qualcosa di strano, peculiare - quei demoni metallici parevano esser stati spenti non dalla sua potenza schiacciante, ma da qualcos'altro, come se il loro fautore li avesse abbandonati. Corrucciò le labbra con una nota di fastidio, e senza proferire parola fece per muoversi rapidamente a tentare di capire come muoversi nell'istante successivo - o così avrebbe fatto, se non avesse sentito a quel punto il proprio vessillo di carne venire schiacciato in una ghilliottina telecinetica: era una presa non particolarmente dolorosa, riconosceva, seppur capace di mozzargli il fiato - il suo respiro si assottigliò lievemente, e ogni suo muscolo si mosse rapidamente a dimenarsi, a cercare di staccarsi da quella strana morsa.

    Myu era particolarmente proficiente in tali arti, e per quanto non maestro di quella peculiare forma, riconosceva l'origine di quella stregoneria: per quanto il risultato fosse assai simile, almeno in quella sfaccettatura, Papillon ben sapeva come tale stretta fosse originata da una distorsione della realtà materiale, e non un qualcosa proveniente da poteri psichici di sorta, un qualcosa che era affine a lui e a molti stregoni delle pratiche Gu - tra le sette delle alte montagne cinesi, entrambe le forme non erano un qualcosa di alieno, seppur certo rare se si considera il livello di maestria necessario: non tutti gli Xian - così la sua gente ai tempi si riferiva a coloro che erano cosmodotati - erano capaci di ciò, dopotutto.

    Nel medesimo istante il suo pensiero randagio venne interrotto dal rumore sibilante dei rimasugli incandescenti che lo circondavano, che muovendosi in maniera contorta si frammentarono per poi convergersi in nuove forme, forme che, nella loro presenza massiccia, presagivano per lo stregone un qualcosa di ben poco piacevole: un sorriso a metà tra amarezza e divertito si fece largo sul suo viso pallido, a quel punto, e il suo sguardo non poté che cadere attentamente su quelle sorte di giganti di roccia fusa, un qualcosa di simile a costrutti di magma, per così definirli.

    Myu mantenne il sangue freddo, facendo rapida conta delle creatura e constatando la posizione attuale in cui era: la situazione gli era particolarmente sfavorevole, riconosceva, ma aveva affrontato di peggio ai suoi tempi d'oro - celere, dunque, fece divampare in maniera vivida e potente il proprio cosmo maligno, il suo potere a giungere al suo apice attuale per rilasciare una bordata telecinetica attorno a sé, una atta a generare vettori psicocinetici opposti a quelli della morsa dimensionale, così da liberarsi dalla presa che quel potere aveva sul proprio corpo.
    Vi riuscì, seppur con relativa lentezza e grande sforzo fisico, mentale e cosmico, ma colta l'occasione, un istante prima che le creature si avvicinassero troppo per colpirlo, lo stregone abbandonò la propria forma fisica attuale, in maniera piuttosto letterale: la sua massa di carne parve difatti sciogliersi in maniera istantanea, la sua pelle ad assumere una carnagione terribilmente violacea prima di diventare un qualcosa di apparentemente liquido nel suo essere - fu più chiaro a quel punto che lo stregone avesse deciso di diventare un ammasso di acido distruttivo, una delle potenti forme che egli aveva padroneggiato negli eoni e che ben rappresentava i potenti veleni delle sue stregonerie. Differentemente da quanto potesse indicare la terminologia, però, il veleno generato dalle stregonerie Gu non aveva uno scopo deleterio al sistema immunitario del soggetto - no, il veleno in suo possesso era una mistura tanto potente da risultare una sorta di acido altamente corrosivo, uno con cui Myu era capace di divenire un tutt'uno nella maniera più naturale.

    Divenuto questo grosso blob violaceo di acido, dunque, Myu riuscì a schiacciare la propria forma verso il basso, limitando le proprie dimensioni e lasciandosi cadere inerme verso il pavimento, così da tagliare in un singolo istante la propria estensione verticale: ciò li permise di evitare parte dell'offensiva nemica, ma non del tutto - prima di potersi abbassare e divenire piatto, difatti, il suo corpo liquido venne percosso da parte dei colpi incandescenti dei golem: la sua essenza materiale, per quanto ora disciolta, venne ustionata ulteriormente a peggiorare i danni precedenti, il suo corpo acido a rilasciare un odore disgustoso e fumo violaceo al seguito della naturale chimica. Inoltre, i colpi devastanti provocarono in lui danni che, se fossero stati ricevuti nella sua forma di nervi e muscoli, sarebbero risultati in grossi ematomi lungo tutta la superficie corporea non protetta - grazie però alla forma assunta, Myu riuscì a sapientemente manovrare la propria struttura fisica, così che i danni ricevuti si limitassero ad un livello superficiale, lasciando gli organi al di sotto interi, un qualcosa che gli avrebbe permesso comunque di continuare a combattere nonostante fatica e dolore. I punti colpiti vennero però letteralmente staccati dal suo corpo attuale, che però, data la sua aliena natura, si “rigenerarono” in maniera rapida e quasi istantanea, seppur lo sforzo cosmico certo si fece certo sentire.

    Non potendo però ancora prendere fiato, lo stregone non perse tempo a tentare di farla pagare amaramente a quegli abomini, sforzando la propria mente affaticata a rilasciare potenti onde psicocinetiche: esse avrebbero tentato di schiacciare nella loro morsa quelle creature, concentrandosi però attorno alla zona degli arti inferiori - ciò avrebbe permesso a Myu di risparmiare parte delle proprie forze, nonostante l'ovvio sforzo necessario a compiere tale azione, e al medesimo istante la presa avrebbe agito come una sorta di catena eterea con cui avrebbe tentato di ancorare i movimenti di quegli esseri, per bloccarli sul luogo: non necessitava di tenerli fermi a lungo, Papillon, perché il suo scopo era solo quello di tenerli fermi il tempo necessario a facilitare la successiva parte della sua controffensiva.

    Celere, difatti, lo stregone iniziò ad espandere da fuori il suo corpo un numero elevato di appendici, un numero difficilmente contabile in quel frangente e che con assurda ed arcana violenza avrebbe scagliato senza esitazione verso i golem: tali colpi, erratici nel loro ritmo ma estremamente rapidi, al limite delle proprie capacità attuali, si sarebbero dirette su tutta l'enorme superficie degli esseri, seppur in particolare sulle giunture degli arti delle creature - i colpi non solo sarebbero stati potenziati ulteriormente da una componente telecinetica, atta ad aumentare la naturale velocità e potenza dei vettori che sospingevano le appendici, ma esse all'impatto avrebbero agito come delle piccole bombe telecinetiche, deflagrando all'impatto sulla superficie rocciosa degli esseri, così da spezzarne la forma materiale il più possibile o quantomeno staccarne gli arti, così da renderli inermi.

    Non poteva permettersi di lasciarli interi, dopotutto.




    ---------------------
    Status Fisico: Gravissime ustioni e grossi ematomi lungo tutta la superficie corporea, sintomi di fatica fisica e cosmica.
    Status Psicologico: Affaticato ma lucido.
    Status Surplice: ??
    Energia: Viola
    Note: Alzo il cosmo al mio apice consumandone dunque una buona fetta per spezzare la presa dimensionale su di me, poi switcho immediatamente alla seconda forma e divento blob acido: schiaccio il mio corpo verso il pavimento per diventare un tutt'uno con esso, ma non faccio ovviamente abbastanza veloce e mi piglio un paio di schiaffi che peggiorano ulteriormente le mie ustioni - che qui si traducono in parti del corpo acido distrutte e rapidamente rigenerate - ed ematomi che nella forma attuale non si notano. Evito però di farmi ammazzare dato che controllo con attenzione il corpo per evitare danni agli organi interni, e a quel punto faccio un grosso sforzo cosmico per fare una ghilliottina telecinetica ai piedi dei golem (AD), così da tenerli fermi per il tempo necessario a fare la cascata di pugni corrosivi - caccio tante appendici grosse che velocizzo con una spinta telecinetica, e queste all'impatto non solo applicano cosmo corrosivo, ma esplodono telecineticamente così da tentare di deflagrare la roccia che compone i golem e staccarne gli arti se non esplodono direttamente. (AF)

    Abilità:

    WUGU: TIANYI — La forma più basica delle arti magiche della stregoneria oscura Gu, ma certo non meno raffinata o potente, tale elemento delle arcane arti, derivato da anni di coltivazione spirituale e mentale per giungere allo stato di Xian, culmina in una manifestazione di potere unico, permettendo difatti a Papillon di interagire con la realtà che lo circonda in maniera diretta e rapida, che sia subdolamente o violentemente, usando il puro potere della sua mente per scatenare fenomeni telecinetici di ogni tipo, partendo da cose come semplici spinte e attrazioni cineriche fino a giungere a fenomeni più fini e precise, come torsioni e piegamenti della materia. Tale fine potere non solo ha scopi offensivi, ma anche difensivi, permettendo in base all'espansione cosmica dello stregone di respingere e rimandare indietro gli attacchi altrui o quantomeno deviarli, in base al divario cosmico che lo separa dall'avversario. Di conseguenza a ciò, lo stregone è limitato solo dal suo stesso ingegno nell'utilizzo di tale illimitato potere, rendendogli virtualmente possibile imporre la propria volontà sul mondo materiale in maniera desiderata e plasmarlo a suo piacimento, mostrando a tutti il desiderio di dominio che fa parte della sua stessa essenza, oltre che la presa sulla realtà che egli possiede come assoluto maestro delle arti esoteriche Gu.
    Gli è inoltre possibile usare in maniera più innocua le sue capacità mentali per trasmettere direttamente nella mente altrui parole, emozioni e pensieri, effettuando quello che viene definito più comunemente un link telepatico, singolo o multiplo che sia.

    WUGU: TUIBIAN — Delle esoteriche arti Gu, l'arte della magia nera definita come trasmutazione è una delle più rilevanti, essendo parte essenziale della filosofia stessa di tali pratiche, atte a mirare ad un costante miglioramento del proprio essere fino a giungere ad un'ideale perfezione, un qualcosa che ha portato i praticanti di tali magie oscure - e loro vittime e cavie - a mutare sé stessi in costanti nuove forme, che fossero essere quelle di nuove spoglie mortali ed umane fino a giungere a trasformazioni ben più mostruose e disumane, maligne.
    Papillon stesso, maestro supremo di tali arti, ha perfezionato tale arcano potere in maniera tale da poter mutare il suo corpo materiale a piacimento, in maniera rapida e costante e a sua scelta, mutando però in particolare in tre specifiche forme legate al Gu:

    - La prima forma, CHONG, rappresenta i potenti veleni utilizzati come reagenti basi dell'alchimia Gu, elementi basilari che sono divenuti tanto intrinsechi nel corpo di Papillon da permettergli di letteralmente sciogliere le sue carni e membra per divenire pura fanghiglia acida - di consistenza non dissimile ad uno slime, a dirla tutta, ma resistente ovviamente quanto la sua stessa surplice, lo Spectre in tale forma risulta una sorta di massa amorfa distruttiva, che non solo può estendere ed espandere o diminuire il proprio corpo a piacere, ma attraverso l'uso del suo oscuro cosmo può rendere il suo corpo tanto acido da disciogliere la materia e l'energia con cui viene a contatto e distruggerla facilmente, generando un effetto simile ad un cosmo dall'alto gradiente distruttivo. Qualora parti del corpo vengano volutamente o meno separate dal corpo, data la natura di quest'ultimo Papillon non avrebbe problemi a sostituire le parti perdute, permettendogli dunque di rilasciare schizzi acidi a piacere in caso di necessita. In compenso, lo Spectre può solo arrivare a simulare forme vagamente antropomorfe, ma mai del tutto umanoidi o concrete, limitando la sua forma solo a quella di un ameba acida. Tali limitazioni ovviamente sono basate sulla potenza cosmica dello Spectre stesso, dato che per il resto ha pieno controllo della sua aliena fisionomia. [Metamorfisi Acida + Cosmo Corrosivo]

    - La seconda forma, JINCAN, rappresenta un altro essenziale ed importante elemento alla base degli incantesimi Gu, ovvero la seta e gli insetti che la generano - attraverso di essa, difatti, per uno stregone Gu è possibile compiere incredibili atti rigenerativi e costrittivi. Prendendo dunque la forma di un grosso insetto simile ad una larva da seta, ma capace certo di muoversi comunque rapidamente, attraverso tale forma lo Spectre è capace di tessere le trame di una peculiare seta dorata, che oltre a risultare incredibilmente resistente presenta anche un alto livello di vischiosità, rendendo dunque incredibilmente difficile divincolarsi da una prigione composta da tale tessuto.
    La proprietà però più peculiare di questa seta è quella attraverso cui, qualora Papillon stesso lo desiderasse, attraverso la stimolazione del proprio cosmo, lo Spectre potrebbe indurre una peculiare reazione della seta con il corpo a cui è attorno avvolto, inducendo un potente effetto rigenerativo che non solo riporterebbe il soggetto in condizione di salute ideale - la velocità variabile in base all’entità delle ferite da curare -, ma qualora desiderato potrebbe anche riportare il corpo dell'individuo ad uno stato ottimale, crescendo o ringiovanendo in maniera quasi istantanea colui che è affetto dai poteri arcani della seta e del cosmo di Papillon. La rigenerazione indotta inoltre permette anche, una volta a combattimento, di curare una ferita non letale in un battito di ciglio - inoltre, complice l'effetto indotto, colui che ne è affetto in maniera costante risulta capace di sopportare incredibilmente meglio il dolore causato dalle proprie ferite fisiche rispetto alla media.
    Attraverso questa potente capacità Papillon ha stipulato infiniti contratti con mortali bramosi di avere la giovinezza eterna, un qualcosa che lo stregone era ben soddisfatto di donare in cambio delle loro anime. [Seta Dorata + Rigenerazione Soprannaturale]

    - La terza ed ultima forma, WANMEI, rappresenta l'evoluzione finale delle arti esoretiche e trasformative degli stregoni Gu, che da creatori di spettri e demoni divenivano a loro volta creature diaboliche, la cui forma non era altri che quella di un perfetto essere umano, tanto bello e potente da risultare alieno ad un semplice sguardo. Ponendo bene in mente che è possibile giungere in tale fase della mutazione Gu attraverso un processo trasformativo indotto dal bozzolo di seta della forma antecedente, è facile immaginare come, divenuto Wanmei, Papillon riguadagni non solo la forma umana, ma acquisisca anche un paio di grosse ali di farfalla, ampie e mobili abbastanza da garantire la capacità di volo allo Spectre, coadiuvata al suo già innaturalmente potente potere telecinetico.
    Complice il perfezionamento del suo essere, infine, i poteri mentali di Myu sono ormai al loro apice, permettendoli in primis di spezzare i limiti spaziali e fisici per teletrasportarsi in maniera estremamente rapida ed efficace a proprio piacimento nel suo raggio d'azione. Che sia sé stesso o le proprie tecniche, o terzi, attraverso tale capacità lo Spectre è capace di rapidamente modificare il posizionamento di oggetti e soggetti a proprio piacere - in maniera istantanea nel caso di soggetti consenzienti, mentre nel caso di soggetti non consenzienti necessita di veicolare tale forzato teletrasporto attraverso i suoi altri poteri, quali le farfalle infernali, le sue offensive telecinetiche e così via. Una volta a duello è inoltre possibile a Papillon usare tale potere, con un più alto dispendio di energia cosmica, per evitare completamente un attacco nemico - e, a concludere, lo Spectre è capace di scrutare oltre il velo dello spazio per tracciare i movimenti altrui, permettendoli dunque di rapidamente tracciare la posizione di chi si teletrasporta nella area d'azione, oltre che in generale fuggire da prigioni dimensionali o qualunque altra dimensione in cui si ritrova costretto o bloccato.
    La parte più temibile di questa forma, però, è quella che nasce dal patto blasfemo compiuto da Papillon con il Signore degli Inferi, che attraverso il potere impartito da quest'ultimo e dalla fusione con la Stella Malefica ha guadagnato la potente capacità di veicolare la propria volontà attraverso le Farfalle Infernali, così da poter tentare di plagiare e storpiare le menti altrui attraverso il contatto con esse. [Teletrasporto + Influenza Mentale]


    WUGU: TIANXIA — Ultima delle principali arti esoteriche Gu, ma forse quella considerabile la più temibile, è la generazione di potenti spettri al di sotto del comando dello stregone, che utilizza le anime strappate per generare queste diaboliche esistenze sotto al suo comando.
    Nel caso specifico di Myu, in particolare, attraverso il suo contratto con Ade, è stato donato della capacità di usare tali conoscenze per usare le anime guadagnate per creare le Farfalle Infernali, esistenze composte da purissima energia spirituale e mentale dalla forma tangibile, simili a costrutti - esse possono interagire con sia la materia che l'energia, avendo difatti forma solida, ma la loro particolare essenza li rende apparentemente invulnerabili, potendo difatti essere disgregati solo da attacchi di natura spirituale, unica essenza capace di spezzare i legami magici che mantengono saldi l'esistenza di tali esseri sotto al comando dello Spectre.
    Generalmente parlando il loro principale scopo è quello di trasportare le anime delle vittime e dei nemici di Papillon nella propria Dimensione Spirituale o nel Lost Canvas stesso, o a recuperare la sua stessa anima dalle Dimensioni Spirituali altrui, ma qualora Myu decidesse di adempiere al pieno del proprio potere mentale e assumere la forma di Wanmei, egli potrebbe decidere di usarle come potentissimo veicolo della sua volontà, così da tentare difatti di plagiare e soggiogare a suo piacimento le vittime di tali farfalle.
    Attraverso un fine controllo di queste lo Spectre può impiantarle come parassiti nell'anima della vittima: con tale parassitismo le farfalle posso raggiungere la mente altrui, inducendo un effetto di influenza mentale particolarmente potente, alterando comportamento, emozioni e personalità del soggetto originale attraverso una diretta o molto più spesso subdola imposizione della volontà dello stregone. La mente viene plagiata e i pensieri sostituiti, spezzando lentamente o rapidamente la mente altrui e soggiogandola al dominio di Papillon stesso, che attraverso questo potere è più volte riuscito a portare grande disfatta tra le file dei nemici dell'Armata degli Inferi.
    Qualunque sia il caso, tale influenza mentale può variare in effetti e risultati, potendo difatti permettere a Myu di ottenere in primis un’immagine completa delle emozioni, dei pensieri e dei segreti altrui, tutto ciò che per l'appunto si collega allo stato mentale del soggetto, fino a giungere all'annichilizzazione totale della volontà originale del soggetto afflitto, che a quel punto non diverrebbe altro che una marionetta di Papillon stesso. Può inoltre semplicemente usare gli input delle creature infernali per creare un overload nella mente della vittima, creando quelli che sono semplici ma efficaci danni mentali grezzi nella psiche altrui.
    Mentre è possibile schermare tali tentativi di influenza attraverso capacità mentali, solo la distruzione delle farfalle - un qualcosa di ottenibile solo attraverso poteri spirituali - porta all’interrompersi del processo stesso, che altrimenti continuerebbe ad oltranza o quantomeno finché il cosmo di Papillon glielo permette.
    Limitate dunque solo dal limite percettivo derivato dal livello di potere del cosmo oscuro di Myu, e non certo dalla normale area d'effetto dei suoi poteri, le farfalle sono infine ottime cacciatrici, potendo infatti percepire la presenza di un individuo attraverso i meandri dello spazio stesso, potendo individuare le proprie vittime anche se queste risultino invisibili, indipendentemente dal metodo usato dal nemico per nascondersi, oltre che generalmente viaggiare ovunque Papillon stesso desideri - attraverso di esse lo Spectre è capace di estendere totalmente la propria effettiva percezione e sensi, rendendole ottime spie e permettendo allo stregone di rubare i segreti altrui in maniera silenziosa e subdola. Possono inoltre agire da barriera e protezione a Myu, schermandolo da offensive di natura spirituale o mentale o quantomeno diminuendone gli effetti sulla sua persona.


    Tecniche:
    WUGU: TIANANMEN — Forma piuttosto basilare dell'offensiva portata da Papillon durante la sua forma Chong, attraverso di essa lo Spectre secerne direttamente dal corpo l'acido del proprio cosmo corrosivo per alimentare il potere distruttivo della sua offensiva, ravvicinata o meno che sia, conducendola infatti o attraverso puri attacchi di natura fisica - che sia per estensione del suo corpo o meno - o attraverso la separazione del cosmo stesso dal suo corpo, che verrebbe dunque lanciato sotto forma di potente forme grezze d'acido di variopinto tipo. Qualunque sia il caso, tale offensiva distruttiva potrebbe inoltre essere rafforzata da una componente telecinetica, dato che Myu andrebbe a potenziare i colpi portati - fisici o ravvicinati che siano - con uno strato di puro potere telecinetico grezzo, così da donare un maggiore potere repulsivo negli attacchi oltre che a donare più potenza d'impatto ad ogni singolo colpo.
    -Jiangyu: Variante della tecnica che prevede di esercere una forte costrizione telecinetica attorno alla vittima per tentare di costringerla in una sorta di prigione cinetica, una che tenterebbe di restringerne per l'appunto i movimenti e renderla perciò facile vittima degli attacchi di cosmo corrossivo dello Spectre. [Cosmo Corrosivo + Telecinesi]


    Edited by ×LostMemories× - 2/5/2021, 01:03
     
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    I costrutti cercano di contrastare i tuoi colpi, sia colpendoli a loro volta, sia indurendo la loro superficie.
    Di nuovo però vengono come spenti ed i loro corpi esplodono in centinaia di frammenti fumanti.

    Basta così, dovrò occuparti mi te personalmente. Ho già eliminato gli altri cloni, ora tocca a te.

    Dalle tenebre, a circa una trentina di metri da te, compere un giovane bellissimo, alto e slanciato. I lunghi capelli neri cadono su un candido kimono ed il suo incedere lento è accompagnato da una potente aura oscura.
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    Ad un gesto della sua mano sinistra, sia i candelabri che i frammenti di golem si sollevano ed iniziano a brillare di luce violacea.
    Percepisci che, oltre al cosmo, vengono avvolti anche di energia cinetica, creandosi così centinaia di pericolosi proiettili improvvisati dalla forma variabile.

    Mentre ciò avviene, la mano destra si lancia verso di te richiamando una potente forza telecinetica - questa volta non originata dal potere dimensionale - che cerca di comprimere la tua forma attuale.
    La sinistra si chiude a pugno e tutti i proiettili corrono verso di te ad una velocità prossima alla luce, simili a tante meteore rese incandescenti dall'attrito...




    3Am36Fn




    Il tizio, energia nera, ti ricorda un tuo clone anche se le tue memorie sono abbastanza vaghe causa risveglio recente.
    Con una telecinesi pazzesca cerca di spremerti per impedirti di sfruttare al meglio la tua forma (Attacco Debole), mentre ti bersaglia di pezzi di golem e candelabri a velocità luce. I proiettili così creati sono avvolti da cosmo e da energia cinetica e resi incandescenti dall'attrito (oltre dalla natura di alcuni di essi).



     
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    Il ritorno del mago - 4






    Avrebbe schioccato la lingua sonoramente, avesse potuto - la sua forma attuale certo gli impediva di compiere un azione del genere, ma la sua mente non poté che divagare per un breve istante, i suoi fittizi occhi ad assottigliarsi al fronte del risultato della sua offensiva - il risultato era certo quello desiderato, eppure Myu dubitava che l'artefice di quelle creature fosse in condizioni pessime come le sue, un qualcosa che ergeva nel suo animo una buona dose di gelida rabbia.

    Con i golem sconfitti, in ogni caso, lo stregone delle montagne non parve affatto quietare il proprio animo e la tensione che pareva possedere il suo corpo disumano - sentiva qualcosa nell'aria, un qualcosa di ben percettibile e vivido, e difatti le sue aspettative non furono affatto deluse, dato l'arrivo di quel nuovo individuo: il suo sguardo, freddo ed analitico, cadde dunque sul nuovo arrivato, per così definirlo, constatandone l'aspetto assai famigliare - se avesse avuto uno specchio davanti a sé, dopotutto, avrebbe fatto poca fatica a credere di aver di fronte a sé un suo io più giovane: la sua mente venne invasa da una sensazione di famigliarità difficile da descrivere, e con quieto sforzo lo spectre tentò di carpire dal proprio archivio mentale quale potesse essere l'origine di tale percezione.

    Realizzò altrettanto velocemente a quel punto che la sua mente fosse ancora caotica, una matassa che ancora faceva fatica a rimembrare ogni singolo dettaglio della sua stessa esistenza, e con insoddisfazione e fastidio scacciò momentaneamente quei pensieri randagi dalla propria mente, badando invece alle parole elargitele dall'uomo - gli altri cloni.

    Qualunque cosa stesse accadendo - numerose congetture stavano ora facendosi largo nel suo inconscio - la cosa non piaceva affatto a Myu, che pur non potendo esprimersi con il viso, almeno in quel momento, non aveva intenzione di rimanere in silenzio di fronte a quello che egli percepiva essere un insulto nei suoi confronti: lui non era la copia di nessuno.

    "No, non penso - qui il clone non sono io. E' ora di finire questi giochi, Tanggou."

    Esalò mentalmente tale messaggio, mandando rapide ed innocue onde psichiche verso il clone poco prima che la tensione, fin troppo palpabile nell'aria, si aggravasse ulteriormente: lo scontro vero e proprio stava per iniziare, e Myu sapeva di essere in svantaggio - ciò, però, non lo avrebbe fermato dal fare del suo meglio per ridurre in pezzi quell'essere che aveva di fronte a lui, non quando quel cane aveva avuto il coraggio di insultarlo.

    La potente presa telecinetica che si strinse attorno alla sua forma aliena gli tolse metaforicamente il fiato, stringendosi attorno a lui dolorosamente, ma Myu non la contrasto immediatamente, almeno non subito, anzi muovendo la propria matassa acida in maniera tale da risultare quasi fermo, rigido - lo stregone era ben famigliare con tale utilizzo di tale potere, dopotutto, e di conseguenza a ciò, in maniera istantanea, la sua mente sapeva già come agire.
    Un'istante dopo la sua massa venefica, stretta dal potere telecinetico, si restrinse per un singolo e velocissimo istante in un singolo globo raccolto su sé stesso, allentando la presa telecinetica abbastanza da permetterli in un singolo frangente di avvampare il proprio cosmo in risposta: l'attimo dopo il suo corpo appallottolato si espanse a velocità assurda, letteralmente schizzando dal proprio punto d'origine verso l'esterno e avvolgendosi nel medesimo istante con una fitta coltre telecinetica - la sua fu un azione che a quel punto si poteva facilmente comparare all'uso di un ariete, per così dire, poiché sfruttando quel singolo momento aveva espanso il suo potere al limite per colpire la struttura della presa telecinetica, contrastandola con la potenza cinetica con cui il suo corpo si era prima piegato e poi allungato a mo di molla, rafforzando tale "martellata" con il proprio potere telecinetico: lo sforzo fu enorme, e assai faticoso, ma la presa letteralmente venne infranta dalla potenza condotta da tale sua azione, permettendoli dunque di liberarsi ed agire in tempo prima che i proiettili nemici potessero caderli del tutto addosso.

    Con grande prontezza, difatti, Myu allungò in maniera istantanea un appendice extra verso il pavimento sotto i loro piedi e un poco di fronte a sé, infilandosi nelle linee di separazione tra le mattonelle ed imprimendo sul nuovo arto una buona dose di potenza telecinetica: attraverso essa ribaltò in un attimo il terreno con cui era contatto, inalzandolo dunque come un enorme muro difensivo, uno spesso e largo abbastanza - tenendolo saldo con le propri onde mentali, dunque, Myu approfittò del prezioso tempo guadagnato per mutare nuovamente forma - il blob acido di cui era composto prese rapidamente una nuova forma, delineando un nuovo vessillo di "carne" con cui vestirsi: fu un qualcosa di estremamente rapido, e parve quasi come se della gelatina avesse assunto la forma di un enorme larva da seta "corazzata", dalle tinte violacee, seppur certo di dimensioni assai più ragguardevoli - nulla di enorme, in questa casistica, espandendosi difatti per tre metri di estensione, ma abbastanza da incutere timore ad un comune mortale. Senza perdere tempo, dunque, Myu esalò a velocità della luce dalle proprie fauci una quantità assurda di finissima seta dorata, fili e fili che si avvolsero attorno alla sua forma fino a rinchiudere lo stregone in un enorme bozzolo dai scintilli brillanti - vi riuscì a malapena in tempo, poiché nell'istante successivo la sua difesa venne infranta dalla potenza devastante dell'attacco nemico, che in maniera rapida e rovente si schiantò sulla forma protetta di Myu.

    Seppur protetto da uno spesso strato di seta, lo stregone riuscì a sentire vividamente il dolore causato dal calore e dall'impatto di tale attacco: la seta resse per la maggior parte, bruciata e penetrata in parte nonostante la sua naturale durezza, ma complice l'indebolimento dell'attacco nemico attraverso la difesa prima posta essa rimase salda a barriera del suo corpo. Nonostante ciò, il calore e la potenza cinetica dei detriti che lo colpirono generarono in lui non solo dolore, ma ulteriori ustioni ed ematomi sempre più grossi, aggravando le ferite già accumulate precedentemente lungo il resto di quella combattimento - in compenso a ciò, però, la potente e magica seta generata dalla sua stregoneria gli venne in soccorso, alleviando il dolore da egli percepito e agendo inoltre da fattore rigenerante, iniziando incessantemente, seppur lentamente, a risanare i danni da lui subiti: già sentiva le ustioni e gli ematomi sopraccitati affievolirsi, e con ciò dalla sua parte Myu, certo non cieco nel suo bozzolo ora più sottile, passò all'immediata offensiva.
    Da un piccolo buco, uno abbastanza da farlo agire, lo spectre rilasciò un fiume di ulteriore seta dorata verso il suo nemico - questa, non certo beneficiaria di alcuna capacità rigenerante, differentemente da quella avvolta attorno a lui, avrebbe agito come una ragnatela estremamente densa e vischiosa, venendo appositamente guidata da un fine controllo del proprio potere per accelerarne la velocità di rilascio naturale: qualora essa avesse colpito, dunque, dovrebbe a quel punto in teoria avvinghiare il nemico nella sua morsa data la mole di seta rilasciata, stringendolo duramente non solo nella sua matassa, ma anche dal suo potere mentale, dato che Myu avrebbe ben badato a rafforzarla con potenti onde psicocinetiche attorno ad essa.

    Ciò, però, sarebbe solo stato un semplice preludio alla vera offensiva dello stregone, che con somma velocità avrebbe richiamato una quantità ingente di Farfalle Infernali al suo cospetto: esse, con il loro corpo di tessuto spirituale e mentale, sarebbero state rilasciate come famelici mastini verso l'uomo da qualunque direzione, dall'alto e dal basso, frontalmente, lateralmente e così via, il loro intento quello di divorarne l'anima con avarizia - a livello tecnico, dunque, non sarebbero stati diversi da dardi che, impattando contro il nemico, non solo ne avrebbe intaccato l'anima, staccandone pezzo per pezzo, ma al momento stesso dell'impatto avrebbero inoltre elargito ulteriore dolore all'uomo, dato che Myu vi avrebbe imposto una componente telecinetica prima di farle partire, una che a livello pratico avrebbe portato le farfalle stesse ad esplodere al minimo impatto contro il nemico, così da danneggiarne anche il tessuto materiale.

    Non aveva intenzione di rendergli la vita facile, dopotutto - nessuno insultava lo stregone uscendone indenne.





    ---------------------
    Status Fisico: Gravissime ustioni e grossi ematomi lungo tutta la superficie corporea, grave dolore muscolare e pesanti sintomi di fatica fisica e cosmica - in rigenerazione.
    Status Psicologico: Affaticato, pensieroso, ma ancora lucido.
    Status Surplice: ??
    Energia: Viola
    Note: Tanggou è Mongrel in cinese per la cronaca :zizi:
    A livello difensivo praticamente mi raggomitolo in un palla, allentano la presa cosmica su di me per poi un istante dopo espandermi di colpo verso l'esterno, a mo di molla, avvolgendomi di un manto telecinetico: ciò si traduce in una sorta di colpo d'ariete con cui letteralmente infrango la presa telecinetica su di me, seppur consumando cosmo e faticando abbastanza. Approfitto della nuova libertà per allungare rapidamente un appendice e ribaltare il pavimento di fronte a me aiutandomi con una buona dose di telecinesi, tenendolo il "muro" alzato con quest'ultima mentre ne approfitto per rapidamente passare alla forma Larvale - con questa mi avvolgo subito nella mia seta dorata per proteggermi e rigenerarmi, giusto in tempo prima che mi arrivino addosso i proiettili incadescenti: l'impatto e il calore danneggiano in parte la seta e mi fanno un male cane, ma tra le proprietà rigenerative e la seta stessa reggo abbastanza bene anche se sono molto consumato ormai. A quel punto rilascio una grossa quantità di seta dorata verso l'uomo da un buco nel mio bozzolo, accelerandone la naturale velocità con la mia telecinesi. Il mio intento è dunque letteralmente bloccare le movenze nemiche con questa enorme matassa di seta vischiosa e dura, potenziando la presa con una lieve presa telecinetica a rafforzarla (AD) - non fa particolarmente male, ovviamente, ma fa solo da preludio alla mia vera offensiva, ovvero una tempesta di Farfalle Infernali che sparo verso il nemico: esse non solo tentano di "mordere" via al volo l'anima nemica, ma se impattano contro di lui esplodono telecineticamente come delle mini bombe, danneggiando anche la materia fisica nemica (AF).

    Abilità:

    WUGU: TIANYI — La forma più basica delle arti magiche della stregoneria oscura Gu, ma certo non meno raffinata o potente, tale elemento delle arcane arti, derivato da anni di coltivazione spirituale e mentale per giungere allo stato di Xian, culmina in una manifestazione di potere unico, permettendo difatti a Papillon di interagire con la realtà che lo circonda in maniera diretta e rapida, che sia subdolamente o violentemente, usando il puro potere della sua mente per scatenare fenomeni telecinetici di ogni tipo, partendo da cose come semplici spinte e attrazioni cineriche fino a giungere a fenomeni più fini e precise, come torsioni e piegamenti della materia. Tale fine potere non solo ha scopi offensivi, ma anche difensivi, permettendo in base all'espansione cosmica dello stregone di respingere e rimandare indietro gli attacchi altrui o quantomeno deviarli, in base al divario cosmico che lo separa dall'avversario. Di conseguenza a ciò, lo stregone è limitato solo dal suo stesso ingegno nell'utilizzo di tale illimitato potere, rendendogli virtualmente possibile imporre la propria volontà sul mondo materiale in maniera desiderata e plasmarlo a suo piacimento, mostrando a tutti il desiderio di dominio che fa parte della sua stessa essenza, oltre che la presa sulla realtà che egli possiede come assoluto maestro delle arti esoteriche Gu.
    Gli è inoltre possibile usare in maniera più innocua le sue capacità mentali per trasmettere direttamente nella mente altrui parole, emozioni e pensieri, effettuando quello che viene definito più comunemente un link telepatico, singolo o multiplo che sia.

    WUGU: TUIBIAN — Delle esoteriche arti Gu, l'arte della magia nera definita come trasmutazione è una delle più rilevanti, essendo parte essenziale della filosofia stessa di tali pratiche, atte a mirare ad un costante miglioramento del proprio essere fino a giungere ad un'ideale perfezione, un qualcosa che ha portato i praticanti di tali magie oscure - e loro vittime e cavie - a mutare sé stessi in costanti nuove forme, che fossero essere quelle di nuove spoglie mortali ed umane fino a giungere a trasformazioni ben più mostruose e disumane, maligne.
    Papillon stesso, maestro supremo di tali arti, ha perfezionato tale arcano potere in maniera tale da poter mutare il suo corpo materiale a piacimento, in maniera rapida e costante e a sua scelta, mutando però in particolare in tre specifiche forme legate al Gu:

    - La prima forma, CHONG, rappresenta i potenti veleni utilizzati come reagenti basi dell'alchimia Gu, elementi basilari che sono divenuti tanto intrinsechi nel corpo di Papillon da permettergli di letteralmente sciogliere le sue carni e membra per divenire pura fanghiglia acida - di consistenza non dissimile ad uno slime, a dirla tutta, ma resistente ovviamente quanto la sua stessa surplice, lo Spectre in tale forma risulta una sorta di massa amorfa distruttiva, che non solo può estendere ed espandere o diminuire il proprio corpo a piacere, ma attraverso l'uso del suo oscuro cosmo può rendere il suo corpo tanto acido da disciogliere la materia e l'energia con cui viene a contatto e distruggerla facilmente, generando un effetto simile ad un cosmo dall'alto gradiente distruttivo. Qualora parti del corpo vengano volutamente o meno separate dal corpo, data la natura di quest'ultimo Papillon non avrebbe problemi a sostituire le parti perdute, permettendogli dunque di rilasciare schizzi acidi a piacere in caso di necessita. In compenso, lo Spectre può solo arrivare a simulare forme vagamente antropomorfe, ma mai del tutto umanoidi o concrete, limitando la sua forma solo a quella di un ameba acida. Tali limitazioni ovviamente sono basate sulla potenza cosmica dello Spectre stesso, dato che per il resto ha pieno controllo della sua aliena fisionomia. [Metamorfisi Acida + Cosmo Corrosivo]

    - La seconda forma, JINCAN, rappresenta un altro essenziale ed importante elemento alla base degli incantesimi Gu, ovvero la seta e gli insetti che la generano - attraverso di essa, difatti, per uno stregone Gu è possibile compiere incredibili atti rigenerativi e costrittivi. Prendendo dunque la forma di un grosso insetto simile ad una larva da seta, ma capace certo di muoversi comunque rapidamente, attraverso tale forma lo Spectre è capace di tessere le trame di una peculiare seta dorata, che oltre a risultare incredibilmente resistente presenta anche un alto livello di vischiosità, rendendo dunque incredibilmente difficile divincolarsi da una prigione composta da tale tessuto.
    La proprietà però più peculiare di questa seta è quella attraverso cui, qualora Papillon stesso lo desiderasse, attraverso la stimolazione del proprio cosmo, lo Spectre potrebbe indurre una peculiare reazione della seta con il corpo a cui è attorno avvolto, inducendo un potente effetto rigenerativo che non solo riporterebbe il soggetto in condizione di salute ideale - la velocità variabile in base all’entità delle ferite da curare -, ma qualora desiderato potrebbe anche riportare il corpo dell'individuo ad uno stato ottimale, crescendo o ringiovanendo in maniera quasi istantanea colui che è affetto dai poteri arcani della seta e del cosmo di Papillon. La rigenerazione indotta inoltre permette anche, una volta a combattimento, di curare una ferita non letale in un battito di ciglio - inoltre, complice l'effetto indotto, colui che ne è affetto in maniera costante risulta capace di sopportare incredibilmente meglio il dolore causato dalle proprie ferite fisiche rispetto alla media.
    Attraverso questa potente capacità Papillon ha stipulato infiniti contratti con mortali bramosi di avere la giovinezza eterna, un qualcosa che lo stregone era ben soddisfatto di donare in cambio delle loro anime. [Seta Dorata + Rigenerazione Soprannaturale]

    - La terza ed ultima forma, WANMEI, rappresenta l'evoluzione finale delle arti esoretiche e trasformative degli stregoni Gu, che da creatori di spettri e demoni divenivano a loro volta creature diaboliche, la cui forma non era altri che quella di un perfetto essere umano, tanto bello e potente da risultare alieno ad un semplice sguardo. Ponendo bene in mente che è possibile giungere in tale fase della mutazione Gu attraverso un processo trasformativo indotto dal bozzolo di seta della forma antecedente, è facile immaginare come, divenuto Wanmei, Papillon riguadagni non solo la forma umana, ma acquisisca anche un paio di grosse ali di farfalla, ampie e mobili abbastanza da garantire la capacità di volo allo Spectre, coadiuvata al suo già innaturalmente potente potere telecinetico.
    Complice il perfezionamento del suo essere, infine, i poteri mentali di Myu sono ormai al loro apice, permettendoli in primis di spezzare i limiti spaziali e fisici per teletrasportarsi in maniera estremamente rapida ed efficace a proprio piacimento nel suo raggio d'azione. Che sia sé stesso o le proprie tecniche, o terzi, attraverso tale capacità lo Spectre è capace di rapidamente modificare il posizionamento di oggetti e soggetti a proprio piacere - in maniera istantanea nel caso di soggetti consenzienti, mentre nel caso di soggetti non consenzienti necessita di veicolare tale forzato teletrasporto attraverso i suoi altri poteri, quali le farfalle infernali, le sue offensive telecinetiche e così via. Una volta a duello è inoltre possibile a Papillon usare tale potere, con un più alto dispendio di energia cosmica, per evitare completamente un attacco nemico - e, a concludere, lo Spectre è capace di scrutare oltre il velo dello spazio per tracciare i movimenti altrui, permettendoli dunque di rapidamente tracciare la posizione di chi si teletrasporta nella area d'azione, oltre che in generale fuggire da prigioni dimensionali o qualunque altra dimensione in cui si ritrova costretto o bloccato.
    La parte più temibile di questa forma, però, è quella che nasce dal patto blasfemo compiuto da Papillon con il Signore degli Inferi, che attraverso il potere impartito da quest'ultimo e dalla fusione con la Stella Malefica ha guadagnato la potente capacità di veicolare la propria volontà attraverso le Farfalle Infernali, così da poter tentare di plagiare e storpiare le menti altrui attraverso il contatto con esse. [Teletrasporto + Influenza Mentale]


    WUGU: TIANXIA — Ultima delle principali arti esoteriche Gu, ma forse quella considerabile la più temibile, è la generazione di potenti spettri al di sotto del comando dello stregone, che utilizza le anime strappate per generare queste diaboliche esistenze sotto al suo comando.
    Nel caso specifico di Myu, in particolare, attraverso il suo contratto con Ade, è stato donato della capacità di usare tali conoscenze per usare le anime guadagnate per creare le Farfalle Infernali, esistenze composte da purissima energia spirituale e mentale dalla forma tangibile, simili a costrutti - esse possono interagire con sia la materia che l'energia, avendo difatti forma solida, ma la loro particolare essenza li rende apparentemente invulnerabili, potendo difatti essere disgregati solo da attacchi di natura spirituale, unica essenza capace di spezzare i legami magici che mantengono saldi l'esistenza di tali esseri sotto al comando dello Spectre.
    Generalmente parlando il loro principale scopo è quello di trasportare le anime delle vittime e dei nemici di Papillon nella propria Dimensione Spirituale o nel Lost Canvas stesso, o a recuperare la sua stessa anima dalle Dimensioni Spirituali altrui, ma qualora Myu decidesse di adempiere al pieno del proprio potere mentale e assumere la forma di Wanmei, egli potrebbe decidere di usarle come potentissimo veicolo della sua volontà, così da tentare difatti di plagiare e soggiogare a suo piacimento le vittime di tali farfalle.
    Attraverso un fine controllo di queste lo Spectre può impiantarle come parassiti nell'anima della vittima: con tale parassitismo le farfalle posso raggiungere la mente altrui, inducendo un effetto di influenza mentale particolarmente potente, alterando comportamento, emozioni e personalità del soggetto originale attraverso una diretta o molto più spesso subdola imposizione della volontà dello stregone. La mente viene plagiata e i pensieri sostituiti, spezzando lentamente o rapidamente la mente altrui e soggiogandola al dominio di Papillon stesso, che attraverso questo potere è più volte riuscito a portare grande disfatta tra le file dei nemici dell'Armata degli Inferi.
    Qualunque sia il caso, tale influenza mentale può variare in effetti e risultati, potendo difatti permettere a Myu di ottenere in primis un’immagine completa delle emozioni, dei pensieri e dei segreti altrui, tutto ciò che per l'appunto si collega allo stato mentale del soggetto, fino a giungere all'annichilizzazione totale della volontà originale del soggetto afflitto, che a quel punto non diverrebbe altro che una marionetta di Papillon stesso. Può inoltre semplicemente usare gli input delle creature infernali per creare un overload nella mente della vittima, creando quelli che sono semplici ma efficaci danni mentali grezzi nella psiche altrui.
    Mentre è possibile schermare tali tentativi di influenza attraverso capacità mentali, solo la distruzione delle farfalle - un qualcosa di ottenibile solo attraverso poteri spirituali - porta all’interrompersi del processo stesso, che altrimenti continuerebbe ad oltranza o quantomeno finché il cosmo di Papillon glielo permette.
    Limitate dunque solo dal limite percettivo derivato dal livello di potere del cosmo oscuro di Myu, e non certo dalla normale area d'effetto dei suoi poteri, le farfalle sono infine ottime cacciatrici, potendo infatti percepire la presenza di un individuo attraverso i meandri dello spazio stesso, potendo individuare le proprie vittime anche se queste risultino invisibili, indipendentemente dal metodo usato dal nemico per nascondersi, oltre che generalmente viaggiare ovunque Papillon stesso desideri - attraverso di esse lo Spectre è capace di estendere totalmente la propria effettiva percezione e sensi, rendendole ottime spie e permettendo allo stregone di rubare i segreti altrui in maniera silenziosa e subdola. Possono inoltre agire da barriera e protezione a Myu, schermandolo da offensive di natura spirituale o mentale o quantomeno diminuendone gli effetti sulla sua persona.


    Tecniche:
    WUGU: GENGSHENG — Attraverso la secerzione della Seta Dorata Papillon è poi capace di avvolgere sé stesso o altri in essa in maniera estremamente rapida ed efficiente: in tale casistica l'area interessata che viene avvolta verrebbe immediatamente innondata dal cosmo dello Spectre, che risulterebbe stranamente benevolo nel suo processo, incentivando in maniera istantanea la rigenerazione delle salute del soggetto nella maniera più rapida possibile. A tale processo lo Specter può anche decidere di aggiungere l’opzione di ottimizzare il corpo altrui, che a quel punto tornerebbe fisicamente nel fiore dei suoi anni (o ci arriverebbe, qualora il soggetto risultasse più giovane).
    L’area avvolta può essere di dimensioni variabili, ma è possibile per Papillon avvolgere l’interezza del suo corpo in un bozzolo enorme, uno in cui potrebbe rigenerarsi rapidamente mentre la durezza della seta dovrebbe proteggerlo da possibili ferite o almeno la maggior parte di esse, potendo anche, nel caso fosse desiderato, procedere ad usare tale protezione temporanea per passare alla forma successiva delle trasmutazioni dello Spectre. Una volta a combattimento, con il dovuto dispendio cosmico, è possibile per Myu curare una ferita non letale in maniera praticamente istantanea. [Rigenerazione Soprannaturale + Seta Dorata]
     
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    L'uomo non sembra scomporsi ed assume una sorta di posa meditativa, mentre i filamenti si fanno sempre più vicini.
    Essi si inerpicano sul nulla, come se non riuscissero a toccarne la figura e invece s'avvolgessero attorno ad un globo invisibile.
    Quando le farfalle iniziarono ad impattare, quella stessa forza pose i filamenti a supporto della propria difesa, riducendo l'effetto delle deflagrazioni cinetiche quindi dei conseguenti danni spirituali.

    Al completo disintegrarsi della difesa, si può notare come il viso dello stregone sia teso - forse per il dolore dei danni comunque parzialmente subiti - ma i suoi occhi continuano a manifestare lo stesso livello di superiorirità e determinazione.

    Poi, con immensa rapidità, le sue mani iniziano a muoversi disegnando invisibili simbilo con estrema grazia.
    I detriti ed i residui duello scontro lasciati inermi al suolo iniziano ad esplodere qua e là, mentre una selva di terrificanti colpi telecinetici piove su Papillon.
    L'ampiezza dell'impatto di ogni singolo colpo è simile ad un pugno umano, ma la forza è decisamente superiore.
    Nessuna raffinata mossa diversiva doveva disturbare o togliere risorse a quella violentissima cascata di morte invisibile...




    3Am36Fn




    Il tizio sfrutta i filamenti e la propria telecinesi per difendersi, un po' si fa male, ma subito ti fa un fulmine di pegasus da tutti i lati, composto di energia cinetica.
    L'attacco è sempre a nera, considera come telecinesi straordinaria



     
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    Il ritorno del mago - 5






    "... Non reggerò ancora a lungo. Devo muovermi..."

    Tali furono i nebbiosi pensieri che si fecero largo per brevi istanti negli affranti della sua mente: lo stregone, per quanto fiero della sua forza e delle sue capacità, sentiva in maniera sempre più vivida la fatica e la stanchezza che quello scontro stavano ora generando in lui - il dolore era facilmente lenito dagli alti poteri rigenerativi della seta avvolta attorno a lui, robusta e potente, e le sue ferite lievemente risanate proprio da essa, eppure era altresi inevitabile che il suo cosmo oscuro stesse venendo consumando a ritmi relativamente problematici, un qualcosa che non poteva prevenire in alcun modo dato i ritmi frenetici del combattimento in corso.

    Realizzava, dunque, che doveva affrettarsi e tentare di accelerare i ritmi già erratici di quel duello mortale: l'uomo davanti a lui possedeva una potenza non indifferente, un qualcosa che riconosceva con un certo amaro in bocca, ma Myu non dubitava che un colpo ben assestato, se ben portato, l'avrebbe portato potenzialmente alla vittoria o alla sopravvivenza, quantomeno.
    Vedendolo dunque preso nell'atto di difendersi - lo spectre era ormai ben conscio che la sua offensiva non fosse andata nel modo necessariamente desiderato - Myu inspirò profondamente, e nuovamente il suo corpo iniziò a mutare con rapidità fluida: il guscio della corazza naturale della sua forma larvale iniziò a crepare in due, celata dalla seta, e da essa in veloci attimi la figura umanoide da lui assunta in origine si fece nuovamente largo, alta e fiera, spezzando con grazia e fare abituato il bozzolo di seta che lo conteneva.
    Con fare istantaneo la sua mente si espanse verso i fili di seta a lui circostanti, ancora intatti, e con velocità ma attenzione avvolse il tessuto rigenerante attorno gli arti del corpo e l'addome, occupandone una decente parte senza però risultare ingombrante: essendo ancora intatta, la seta a lui legata avrebbe funzionato ancora come lenimento e miglioramento costante alla sua condizione fisica, rigenerando ustioni e sanando ematomi in maniera graduale, lasciandoli così tempo di badare al nemico di fronte a sé al pieno della sua concentrazione mentale.

    Myu non ebbe modo di rimuginare eccessivamente sul da farsi, in ogni caso: appena vide l'uomo muovere ad agire, sentendo difatti il potere cosmico altrui impennare per esercitare la propria volontà sul mondo materiale come lui stesso era solito fare, lo stregone demoniaco non perse tempo a spiegare le sue ali e a innalzare il proprio potere e cosmo ai suoi limiti - per una frazione di secondo la realtà si distorse sotto al suo comando, e il suo corpo sfasò dal piano materiale verso altri piani alieni eppure paralleli, attraversandoli in quel battito di ciglio necessario ad evitare completamente l'assalto altrui in ogni sua forma, evitando dunque a Papillon di dover innalzare i propri poteri a difendersi: all'uomo sarebbe apparso, almeno in teoria, come se Myu si fosse dileguato in miriadi di farfalle, un'illusione di sorta che lo stregone avrebbe generato facendo due cose, ovvero in primis generare miriadi di farfalle infernali nel momento del suo teletrasporto, così da sembrare quasi di scomporre il suo corpo in esse, e in secondo luogo disperdendo in maniera confusionaria il proprio cosmo nella stanza stessa, come a inondarla della sua stessa presenza - ciò, dunque, avrebbe forse permesso a Myu di far perdere le sue tracce per un breve istante, quanto necessario a egli per completare il suo sfasamento e portare avanti la successiva parte del suo piano.

    Difatti, con accuratezza e precisione, seppur con altrettanta fatica - il suo fiato si stava facendo più rarefatto e stanco - Myu teletrasportò le miriadi di farfalle nelle quattro direzioni cardinali all'uomo, ai suoi fianchi e dietro e davanti egli: esse, però, sarebbero sembrati cloni di sorta di Papillon stesso, dato che le farfalle si sarebbero radunate a formare la forma generale dello stregone, così da provare di illudere l'uomo che uno di essi fosse lo stregone stesso, il suo corpo disperso nella forma di farfalle pronte ad assalirlo. Come detto prima, inoltre, tale inganno sarebbe stato portato avanti dalla dispersione della propria traccia cosmica nella zona immediatamente circostante, così da aumentare il gradiente di realismo dell'illusione laddove possibile.
    Myu, nel mentre, sarebbe invece risultato posizionato in alto, dietro dell'uomo e in una posizione di circa venti metri d'altitudine rispetto a lui: egli avrebbe a quel punto tentato di concentrare appieno le sue trame oscure, alimentando il cosmo maligno in lui presente per generare un'infinita di aghi telecinetici invisibili che avrebbe direzionato a colpire in maniera estremamente rapida il suo nemico - tali aculei, non tanto potenti di per sé, avrebbero tentato di agire come “lance” di sorta, un tentativo rapido da parte dello spectre di rompere la guardia del potente telecineta per fare in modo che le sue numerose farfalle potessero assalire e penetrare qualsiasi barriera possibilmente eretta dall'uomo.
    Anche una piccola rottura avrebbe in teoria permesso alle sue creature infernali di giungere alle carni e all'anima dell'uomo, laddove Myu avrebbe tentato di colpire al massimo della sua potenza cosmica: qualora avessero trovato successo, infatti, Myu avrebbe impartito l'ordine alle sue farfalle di attaccarsi all'anima del nemico come creature parassitarie, danneggiandone l'anima e la mente in maniera costante e dolorosa - la prima sarebbe stata divorata voracemente, annichilendo la materia spirituale e la volontà altrui, e la seconda sarebbe stata invasa dai comandi alieni generati dalla volontà di Myu e impartita tramite le farfalle, che avrebbero sussurrato per lui, nella mente del nemico, in maniera costante e dolce, l'impulso mentale di come in verità lo stregone fosse una figura amichevole e famigliare, una che l'uomo avrebbe dovuto rispettare ed ascoltare, non certo aggredire. E, qualora la mente altrui avesse tentato di contrastare la verità da lui imposta, le farfalle avrebbero solo aumentato il ritmo di tale ripetizione, possibilmente generando dolore a causa di quello che sarebbe sembrato un loop infinito.
    Le farfalle sarebbero giunte non solo dai suoi “corpi fittizzi”, per così definire le masse a lui simili atte ad ingannare, ma ulteriori lepidotteri sarebbero giunti da ogni direzione attraverso un costante flusso di creazione e teletrasporto di esse nelle immediate vicinanze dell’uomo, rendendole dunque difficili da schivare, come onde perpetue atte ad affogare il nemico.

    Questo, ovviamente, se solo il suo disperato tentativo avesse trovato successo - ma Papillon sapeva di star giocando un gioco difficile, e proprio per questo non aveva intenzione di lasciare minimamente spazio di respiro all’uomo.

    Non poteva permetterselo.





    ---------------------
    Status Fisico: Gravi ustioni e grossi ematomi lungo tutta la superficie corporea, pesante dolore muscolare e gravi sintomi di fatica fisica e cosmica - in rigenerazione.
    Status Psicologico: Estremamente affaticato, ma concentrato.
    Status Surplice: ??
    Energia: Viola
    Note: Passo in terza forma, mi copro dei rimasugli di seta per continuare la rigenerazione e uso il teleport monouso per uscire completamente dall'attacco nemico: disperdo il mio cosmo nell'area circostante e quando mi teleportò generò una miriade di farfalle, così da sembrare di essere diventato quelle. Mi portò in alto, in volo, a circa 20 metri di elevazione rispetto all'uomo, un poco sopra di lui, ma nel medesimo istante teleporto anche tutte le farfalle generate o ancora presenti nelle quattro direzioni cardinali dell'uomo (ai lati, di dietro e di fronte), allestendo un inganno di sorta: con il mio cosmo disperso ovunque e le mie farfalle a formare la forma generale del mio corpo, tento di dare l'illusione di aver trasformato il mio corpo in esse e di essere uno degli ammassi attorno a lui - a quel punto generò una miriade di aghi telecinetici che direziono verso l'uomo, tentando di colpirlo da ogni lato. Gli aghi di per sé non fanno molto danno, ma agiscono come punte atte a creare crepe nella difese dell'uomo in maniera preventiva (AD), lasciando così in teoria modo alle mie farfalle infernali di passare oltre e provare ad allacciarsi all'anima dell'uomo: qualora ci riescono iniziano a rapidamente divorarne l'anima, bruciando la parte spirituale e consumando la volontà, e a tentare di sussurrare nella sua mente il comando mentale di come Myu in verità sia una figura amichevole e famigliare, non da aggredire. Il comando mentale inoltre peggiora nel suo ritmo se egli cerca di contrastarlo, come una sorta di radio rotta che può risultare assai fastidiosa e persino dolorosa a causa del suo suono, che per l'appunto si dovrebbe ripetere nella mente altrui. (AF)

    Abilità:

    WUGU: TIANYI — La forma più basica delle arti magiche della stregoneria oscura Gu, ma certo non meno raffinata o potente, tale elemento delle arcane arti, derivato da anni di coltivazione spirituale e mentale per giungere allo stato di Xian, culmina in una manifestazione di potere unico, permettendo difatti a Papillon di interagire con la realtà che lo circonda in maniera diretta e rapida, che sia subdolamente o violentemente, usando il puro potere della sua mente per scatenare fenomeni telecinetici di ogni tipo, partendo da cose come semplici spinte e attrazioni cineriche fino a giungere a fenomeni più fini e precise, come torsioni e piegamenti della materia. Tale fine potere non solo ha scopi offensivi, ma anche difensivi, permettendo in base all'espansione cosmica dello stregone di respingere e rimandare indietro gli attacchi altrui o quantomeno deviarli, in base al divario cosmico che lo separa dall'avversario. Di conseguenza a ciò, lo stregone è limitato solo dal suo stesso ingegno nell'utilizzo di tale illimitato potere, rendendogli virtualmente possibile imporre la propria volontà sul mondo materiale in maniera desiderata e plasmarlo a suo piacimento, mostrando a tutti il desiderio di dominio che fa parte della sua stessa essenza, oltre che la presa sulla realtà che egli possiede come assoluto maestro delle arti esoteriche Gu.
    Gli è inoltre possibile usare in maniera più innocua le sue capacità mentali per trasmettere direttamente nella mente altrui parole, emozioni e pensieri, effettuando quello che viene definito più comunemente un link telepatico, singolo o multiplo che sia.

    WUGU: TUIBIAN — Delle esoteriche arti Gu, l'arte della magia nera definita come trasmutazione è una delle più rilevanti, essendo parte essenziale della filosofia stessa di tali pratiche, atte a mirare ad un costante miglioramento del proprio essere fino a giungere ad un'ideale perfezione, un qualcosa che ha portato i praticanti di tali magie oscure - e loro vittime e cavie - a mutare sé stessi in costanti nuove forme, che fossero essere quelle di nuove spoglie mortali ed umane fino a giungere a trasformazioni ben più mostruose e disumane, maligne.
    Papillon stesso, maestro supremo di tali arti, ha perfezionato tale arcano potere in maniera tale da poter mutare il suo corpo materiale a piacimento, in maniera rapida e costante e a sua scelta, mutando però in particolare in tre specifiche forme legate al Gu:

    - La prima forma, CHONG, rappresenta i potenti veleni utilizzati come reagenti basi dell'alchimia Gu, elementi basilari che sono divenuti tanto intrinsechi nel corpo di Papillon da permettergli di letteralmente sciogliere le sue carni e membra per divenire pura fanghiglia acida - di consistenza non dissimile ad uno slime, a dirla tutta, ma resistente ovviamente quanto la sua stessa surplice, lo Spectre in tale forma risulta una sorta di massa amorfa distruttiva, che non solo può estendere ed espandere o diminuire il proprio corpo a piacere, ma attraverso l'uso del suo oscuro cosmo può rendere il suo corpo tanto acido da disciogliere la materia e l'energia con cui viene a contatto e distruggerla facilmente, generando un effetto simile ad un cosmo dall'alto gradiente distruttivo. Qualora parti del corpo vengano volutamente o meno separate dal corpo, data la natura di quest'ultimo Papillon non avrebbe problemi a sostituire le parti perdute, permettendogli dunque di rilasciare schizzi acidi a piacere in caso di necessita. In compenso, lo Spectre può solo arrivare a simulare forme vagamente antropomorfe, ma mai del tutto umanoidi o concrete, limitando la sua forma solo a quella di un ameba acida. Tali limitazioni ovviamente sono basate sulla potenza cosmica dello Spectre stesso, dato che per il resto ha pieno controllo della sua aliena fisionomia. [Metamorfisi Acida + Cosmo Corrosivo]

    - La seconda forma, JINCAN, rappresenta un altro essenziale ed importante elemento alla base degli incantesimi Gu, ovvero la seta e gli insetti che la generano - attraverso di essa, difatti, per uno stregone Gu è possibile compiere incredibili atti rigenerativi e costrittivi. Prendendo dunque la forma di un grosso insetto simile ad una larva da seta, ma capace certo di muoversi comunque rapidamente, attraverso tale forma lo Spectre è capace di tessere le trame di una peculiare seta dorata, che oltre a risultare incredibilmente resistente presenta anche un alto livello di vischiosità, rendendo dunque incredibilmente difficile divincolarsi da una prigione composta da tale tessuto.
    La proprietà però più peculiare di questa seta è quella attraverso cui, qualora Papillon stesso lo desiderasse, attraverso la stimolazione del proprio cosmo, lo Spectre potrebbe indurre una peculiare reazione della seta con il corpo a cui è attorno avvolto, inducendo un potente effetto rigenerativo che non solo riporterebbe il soggetto in condizione di salute ideale - la velocità variabile in base all’entità delle ferite da curare -, ma qualora desiderato potrebbe anche riportare il corpo dell'individuo ad uno stato ottimale, crescendo o ringiovanendo in maniera quasi istantanea colui che è affetto dai poteri arcani della seta e del cosmo di Papillon. La rigenerazione indotta inoltre permette anche, una volta a combattimento, di curare una ferita non letale in un battito di ciglio - inoltre, complice l'effetto indotto, colui che ne è affetto in maniera costante risulta capace di sopportare incredibilmente meglio il dolore causato dalle proprie ferite fisiche rispetto alla media.
    Attraverso questa potente capacità Papillon ha stipulato infiniti contratti con mortali bramosi di avere la giovinezza eterna, un qualcosa che lo stregone era ben soddisfatto di donare in cambio delle loro anime. [Seta Dorata + Rigenerazione Soprannaturale]

    - La terza ed ultima forma, WANMEI, rappresenta l'evoluzione finale delle arti esoretiche e trasformative degli stregoni Gu, che da creatori di spettri e demoni divenivano a loro volta creature diaboliche, la cui forma non era altri che quella di un perfetto essere umano, tanto bello e potente da risultare alieno ad un semplice sguardo. Ponendo bene in mente che è possibile giungere in tale fase della mutazione Gu attraverso un processo trasformativo indotto dal bozzolo di seta della forma antecedente, è facile immaginare come, divenuto Wanmei, Papillon riguadagni non solo la forma umana, ma acquisisca anche un paio di grosse ali di farfalla, ampie e mobili abbastanza da garantire la capacità di volo allo Spectre, coadiuvata al suo già innaturalmente potente potere telecinetico.
    Complice il perfezionamento del suo essere, infine, i poteri mentali di Myu sono ormai al loro apice, permettendoli in primis di spezzare i limiti spaziali e fisici per teletrasportarsi in maniera estremamente rapida ed efficace a proprio piacimento nel suo raggio d'azione. Che sia sé stesso o le proprie tecniche, o terzi, attraverso tale capacità lo Spectre è capace di rapidamente modificare il posizionamento di oggetti e soggetti a proprio piacere - in maniera istantanea nel caso di soggetti consenzienti, mentre nel caso di soggetti non consenzienti necessita di veicolare tale forzato teletrasporto attraverso i suoi altri poteri, quali le farfalle infernali, le sue offensive telecinetiche e così via. Una volta a duello è inoltre possibile a Papillon usare tale potere, con un più alto dispendio di energia cosmica, per evitare completamente un attacco nemico - e, a concludere, lo Spectre è capace di scrutare oltre il velo dello spazio per tracciare i movimenti altrui, permettendoli dunque di rapidamente tracciare la posizione di chi si teletrasporta nella area d'azione, oltre che in generale fuggire da prigioni dimensionali o qualunque altra dimensione in cui si ritrova costretto o bloccato.
    La parte più temibile di questa forma, però, è quella che nasce dal patto blasfemo compiuto da Papillon con il Signore degli Inferi, che attraverso il potere impartito da quest'ultimo e dalla fusione con la Stella Malefica ha guadagnato la potente capacità di veicolare la propria volontà attraverso le Farfalle Infernali, così da poter tentare di plagiare e storpiare le menti altrui attraverso il contatto con esse. [Teletrasporto + Influenza Mentale]


    WUGU: TIANXIA — Ultima delle principali arti esoteriche Gu, ma forse quella considerabile la più temibile, è la generazione di potenti spettri al di sotto del comando dello stregone, che utilizza le anime strappate per generare queste diaboliche esistenze sotto al suo comando.
    Nel caso specifico di Myu, in particolare, attraverso il suo contratto con Ade, è stato donato della capacità di usare tali conoscenze per usare le anime guadagnate per creare le Farfalle Infernali, esistenze composte da purissima energia spirituale e mentale dalla forma tangibile, simili a costrutti - esse possono interagire con sia la materia che l'energia, avendo difatti forma solida, ma la loro particolare essenza li rende apparentemente invulnerabili, potendo difatti essere disgregati solo da attacchi di natura spirituale, unica essenza capace di spezzare i legami magici che mantengono saldi l'esistenza di tali esseri sotto al comando dello Spectre.
    Generalmente parlando il loro principale scopo è quello di trasportare le anime delle vittime e dei nemici di Papillon nella propria Dimensione Spirituale o nel Lost Canvas stesso, o a recuperare la sua stessa anima dalle Dimensioni Spirituali altrui, ma qualora Myu decidesse di adempiere al pieno del proprio potere mentale e assumere la forma di Wanmei, egli potrebbe decidere di usarle come potentissimo veicolo della sua volontà, così da tentare difatti di plagiare e soggiogare a suo piacimento le vittime di tali farfalle.
    Attraverso un fine controllo di queste lo Spectre può impiantarle come parassiti nell'anima della vittima: con tale parassitismo le farfalle posso raggiungere la mente altrui, inducendo un effetto di influenza mentale particolarmente potente, alterando comportamento, emozioni e personalità del soggetto originale attraverso una diretta o molto più spesso subdola imposizione della volontà dello stregone. La mente viene plagiata e i pensieri sostituiti, spezzando lentamente o rapidamente la mente altrui e soggiogandola al dominio di Papillon stesso, che attraverso questo potere è più volte riuscito a portare grande disfatta tra le file dei nemici dell'Armata degli Inferi.
    Qualunque sia il caso, tale influenza mentale può variare in effetti e risultati, potendo difatti permettere a Myu di ottenere in primis un’immagine completa delle emozioni, dei pensieri e dei segreti altrui, tutto ciò che per l'appunto si collega allo stato mentale del soggetto, fino a giungere all'annichilizzazione totale della volontà originale del soggetto afflitto, che a quel punto non diverrebbe altro che una marionetta di Papillon stesso. Può inoltre semplicemente usare gli input delle creature infernali per creare un overload nella mente della vittima, creando quelli che sono semplici ma efficaci danni mentali grezzi nella psiche altrui.
    Mentre è possibile schermare tali tentativi di influenza attraverso capacità mentali, solo la distruzione delle farfalle - un qualcosa di ottenibile solo attraverso poteri spirituali - porta all’interrompersi del processo stesso, che altrimenti continuerebbe ad oltranza o quantomeno finché il cosmo di Papillon glielo permette.
    Limitate dunque solo dal limite percettivo derivato dal livello di potere del cosmo oscuro di Myu, e non certo dalla normale area d'effetto dei suoi poteri, le farfalle sono infine ottime cacciatrici, potendo infatti percepire la presenza di un individuo attraverso i meandri dello spazio stesso, potendo individuare le proprie vittime anche se queste risultino invisibili, indipendentemente dal metodo usato dal nemico per nascondersi, oltre che generalmente viaggiare ovunque Papillon stesso desideri - attraverso di esse lo Spectre è capace di estendere totalmente la propria effettiva percezione e sensi, rendendole ottime spie e permettendo allo stregone di rubare i segreti altrui in maniera silenziosa e subdola. Possono inoltre agire da barriera e protezione a Myu, schermandolo da offensive di natura spirituale o mentale o quantomeno diminuendone gli effetti sulla sua persona.


    Tecniche:
    WUGU: TIANMING — Richiamando le Farfalle Infernali al proprio cospetto, Papillon incanala in esse la pienezza delle sue arti oscure mentali, rendendole pregne di questo potere plagiante che indirizzerebbe poi verso il nemico: difatti, usando in maniera variabile le farfalle - la metodologia cambia di volta in volta, spesso assistite da le altre magie dello stregone - Myu tenterebbe, qualora le farfalle entrino in contatto con il nemico, di invaderne in maniera costante ed immediata la mente, parassitando l’anima della vittima fino a che la farfalla non venga rimossa da poteri spirituali. Gli effetti varierebbero in base ai desideri dello Spectre, ma in linea generale lo stregone tenterebbe tramite queste creature di mettere sotto il proprio giogo colui che ne viene afflitto, così da riaffermare il proprio dominio sui propri nemici. [Influenza Mentale]

    WUGU: ZOUSAN — Usando appieno l’apice delle sue capacità mentali, è possibile per Papillon schivare interamente una qualsiasi offensiva nemica, singola od area che sia, indipendentemente dalla sua natura - il dispendio cosmico risulta abbastanza alto da rendere realisticamente impossibile compiere tale tecnica più di una volta a duello, considerando la rapidità immediata con cui viene compiuta e lo sforzo mentale, ma è una carta assai utile da utilizzare, permettendo difatti allo Spectre di limitare in parte i danni subiti durante uno scontro e continuare a combattere più di quanto sarebbe riuscito altrimenti. [Teletrasporto]


    Edited by ×LostMemories× - 13/5/2021, 01:02
     
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    Mentre muovi il tuo attacco verso l'avversario, senti lo spazio accartocciarsi attorno a te.
    Vedi le immagini come fossero dentro specchi che si rompono e si ricompongono in modo diversi, innumerevoli volte.
    Una sensazione di profondissima nausea ti coglie, mentre tutto svanisce e si ricostruisce un'ultima volta.

    Se al punto di partenza, sul freddo letto su cui ti sei svegliato.
    Le ferite sono sparite... ma non la sensazione di fatica.
    Cosa è successo?

    Mentre cerchi di comprendere la sequenza di prodigi che hai vissutto, vedi innanzi a te, dove prima si ergeva il tuo avversario, la tua surplice composta.

    La senti risuonare, senti la parte di te che è in essa vincolata, senti la Stella del Destino che domini agitarsi e sussurrarti parole incomprensibili.

    Devi agire in fretta, la fatica ti sta vincendo e quel corpo fittizio sembra iniziare a svanire lentamente, come un vecchio riflesso sullo specchio di un lago troppo agitato...




    3Am36Fn




    Eccoci, qualcosa di strano fa fare reset alla scena. Pensi possa essere una sorta di effetto mentale, ma non hai tempo di analizzare oltre. Devi cercare di entrare in possesso della tua Surplice prima che il tuo corpo fittizio si disgreghi a causa dello sforzo che hai profuso.
    Decidi tu come entrare in sintonia con la surplice e termina il post quando riesci ad indossarla



     
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    Il ritorno del mago - 6







    Il tempo si fermò.

    Sentì un improvviso vuoto pervadergli il corpo, una sensazione di torsione e piegamento che dilaniò la materia della sua stessa esistenza.

    O quantomeno così per un infinito istante gli parve.

    Ebbe a malapena modo di rilasciare quel suo feroce attacco che il suo campo visivo venne invaso da miriadi di luci e immagini distorte, un caleidoscopio di colori cangianti e infiniti, una ripetizione di mandala sempre muoventi che distorsero completamente la sua percezione della realtà.

    Una sensazione di nausea disgustosa trasalì dal suo petto fino al viso, al punto tale che dovette trattenersi dal vomitare - un segno di debolezza cosi umana che ciò lo lasciò per un attimo spiazzato, il tutto mentre la materia attorno a sé si spezzava e ricomponeva infinitamente sotto i suoi occhi.

    In quel attimo infinito il tutto procedeva in maniera tanto veloce che nemmeno i suoi sensi cosmici riuscivano a comprendere e immagazzinare davvero la totalità di ciò che stava accadendo.

    Vide frammenti di realtà infinite, distorte e mutevoli, che percepiva per poi scordare immediatamente, serie e serie di eventi su cui non pareva aver affatto controllo, generando ancor di più in lui una sensazione bruciante che non riusciva nemmeno a concepire e identificare, tale era il malessere che lo stava sopraffacendo.

    E infine, dopo quello che parve un tempo infinito, senti un ultimo rumore, un sonoro crack simile ad uno specchio che si spezza in miriadi di frammenti - e l'istante dopo, gelido e sudato, riaprì gli occhi, ritrovandosi nuovamente disteso in orizzontale su quel letto su cui si era originariamente risvegliato.

    La sensazione di nausea si dileguò in maniera relativamente rapida, indolore, lasciandogli tempo di prendere dei profondi respiri mentre il sudore che bagnava la sua fronte scivolava via dalla sua pelle.

    Notò, con un'occhiata rapida, che le ferite che aveva ricevuto durante quel "combattimento" si erano dileguate nel nulla... come se non fossero di fatto mai esistite in primo luogo.

    I suoi occhi si assottigliarono in maniera pensierosa, le sue sopracciglia aggrottate in una smorfia di gelida rabbia e fastidio - sentiva ancora il lieve spettro di un emicrania, e la sensazione di fatica ancora pervadeva la sua mente in maniera pesante, affievolito solo dalla quiete tombale che faceva da padrone a quella sua temporanea dimora.

    Quietamente Myu alzò il proprio busto, posizionandosi seduto sul letto gelido e con lo sguardo a guardarsi attorno a sé, a scandagliare la zona circostante, il suo cosmo una matassa oscura di energia violacea a pervaderlo, espandendosi verso l'esterno.

    "Che fosse un attacco illusorio? No... pareva più un qualcosa di più profondo..."

    Rimuginò per un istante - e, invero, per un breve attimo quasi pensò fosse un attacco di tipo onirico simile a quelli del Dio del Sonno, ma scartò l'idea altrettanto rapidamente, trovandola non solo superflua ma anche improbabile.

    Era piuttosto incuriosito, a dirla tutta, seppur vi fosse una gelida furia a bollire dentro il suo animo - ma ebbe ben poco tempo per dilungarsi nei propri pensieri, dato che, spostando lo sguardo finalmente sul luogo da dove era apparso prima quel suo avversario, trovò ora qualcosa di ben famigliare.




    "Ah, eccoti qua..."

    Sorrise compiaciuto, inspirando per un istante mentre senti qualcosa nel profondo della sua oscura anima risuonare, un rumore simile al coro generato da una banda di Tanggu che iniziò a battere sempre più forte, battendo al ritmo del battito del suo cuore mentre il suono tanto simile ad un rombo tonante invase le sue orecchie.

    La sua anima stava fremendo di ansia, di desiderio e di gioia - aveva ritrovato la parte mancante di sé: gloriosa, scintillante di luce violacea e terribile, si ergeva la sua Surplice, la sua armatura infernale, composta nella figura a lui ben famigliare di una farfalla metallica con enormi ali.

    E se il metallo era di un distintivo colore arancio scuro, peculiare certo per uno Spectre, le sue ali erano di una miriade di colori estrapolati dall'arcobaleno - di certo, comparato ad uno Spectre medio, la sua Surplice era molto più variopinta.

    Ma, d'altronde, era sempre stato il più unico tra i suoi colleghi - l'unico che, dalle sue origini umane, era asceso ad essere uno dei guerrieri più temuti e tremendi del Dio degli Inferi. Nelle sue reincarnazioni passate aveva portato grande dolore ai loro nemici attraverso i suoi poteri, e la sua capacità di generare e manipolare le Farfalle Infernali era un qualcosa di particolarmente terribile, dopotutto.

    Decisamente, in ogni caso, si stava nuovamente dilungando scioccamente nei propri pensieri - la Stella del Destino in sé si stava agitando tremendamente, e la sua voce venne invasa da sussurri alieni, suoni incomprensibili anche per lui, segno che vi era forse stato qualcosa di distorto nella sua reincarnazione nel mondo materiale.

    Un attimo dopo, come a seguire quelle voci oscure, il suo corpo venne pervaso da una sensazione indomabile di stanchezza e fatica, e senti una leggerezza improvvisa del suo essere - e uno sguardo fugace rivelò a sé come il suo corpo si stesse disgregando lentamente come se fosse fatto di nebbia.

    "Tsk."

    Con uno schiocco della lingua si alzò rapidamente, compiendo un ampio salto che lo portò immediatamente di fronte al totem della sua Surplice, e, senza esitazione, il Gun Lung Pao caddè dal suo corpo come pelle vecchia, lasciandolo nella sua nuda fierezza, la sua pallida pella cadaverica tanto contrastante con l'oscurità che avvolgeva quel luogo, come se fosse uno vero e proprio spettro.

    Estese dunque la mano sinistra verso la Surplice di fronte a sé, e da esse miriadi di minuscoli ma folti viticci di cosmo oscuro si allacciarono alla sua armatura come delle rovi di una pianta carnivora affamata: rapidamente iniziò a sincronizzare la sua anima con il metallo infernale, a rientrare in quel diabolico equilibrio alchemico che era necessario a rendere Spectre, Surplice e Stella del Destino un unica singolare cosa.

    Dal suo corpo di carne mortale partirono miriadi di luci di colori infiniti, percepibili all'occhio umano ma anche non, illuminando le tenebre della stanza nel loro splendore: Papillon però non si soffermò sul guardarsi attorno, tale era la concentrazione su cui si stava sottoponendo.

    Rapidamente la sua essenza oscura impregnò il metallo, e con un singolo commando telepatico il totem della Farfalla Demoniaca si spezzò nei suoi componenti, volando in aria, laddove iniziarono a circolare rapidamente attorno a Myu come in una sorta di rituale tantrico e demoniaco.

    Le voci si fecero sempre più forti, più incessanti, e il suo corpo più leggero, ma Myu ci fece ben poco caso, sorridendo ampiamente e in maniera inquietante, il suo sorriso tirato fino al limitare delle sue guance mentre migliaia di Farfalle Demoniache dorate si attaccarono ai singoli pezzi della Surplice, trascinandole dall'aria rapidamente fino al suo corpo, attaccando il metallo freddo alla sua nuda carne mentre le luci che essa emanava divenivano più intense, forti.

    "AH, QUESTA SENSAZIONE...! QUESTA COMPLETEZZA...! SONO FINALMENTE TORNATO!"

    Esclamò fanaticamente Myu - e seppur lo avesse detto sottovoce, la sua voce si distorse in maniera demoniaca, raggiungendo una profondità tale capace di mostrare la sua gelida controllata pazzia nella sua interezza, facendola trapelare dal suo tono di voce.

    Se qualcuno avesse avuto modo di sentirlo, con tutta probabilità, avrebbero sentito la loro anima fremere - che fosse in paura o pazza ammirazione.

    Il tutto accadde in pochi istanti, ma alla fine lo Spectre sentì quella sensazione di evanescenza sparire nel nulla, il suo corpo protetto nella quasi totale interezza dalla sua armatura - Papillon tirò un lungo sospiro di soddisfazione, il suo sorriso a calmarsi in uno più controllato, pacato, quasi affabile ed amichevole, ma decisamente compiaciuto.

    La luce oscura generata dal suo cosmo, dalle ali della sua Surplice, invece, rimasero invece ad illuminare i suoi dintorni, come se Myu fosse divenuto un momentaneo faro.

    Il Demone delle Montagne era tornato.




    ---------------------
    Status Fisico: Ottimale
    Status Psicologico: Calmo, ma piuttosto affaticato
    Status Surplice: Integra
    Energia: Viola
    Note: Faccio PLAP e indosso le mie mutande viola mentre parte Blumenkranz

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    Ne sei sicuro? Per ora sei il più riuscito dei ricettacoli della Stella della Terra Magica

    Mentre la misteriosa voce penetra nella tua mente, le tue percezioni si ampliano e capisci di essere nella dimora di Thanatos... e quella è la sua voce.

    Ultimamente alcuni tuoi fratelli si sono dispersi e non posso permettermi di sprecare preziosa energia spirituale in tentativi senza futuro

    Ti senti padrone della tua essenza ma, appena senti il termine "energia spirituale", percepisci un senso di incompletezza come se il tuo esistere dipendesse da qualcosa di altro oltre la tua Stella.
    Mentre pensi e consideri quelle parole, altri pensieri e immagini si affastellano sul percorso del tuo ragionare... prima come tenue pioggia, poi come tempesta.

    Vedi? Avrai anche ottenuto il possesso del tuo corpo fittizio, ma sulla tua mente ho minor influenza. Dovrai contenderla a tutte le tue passate esperienze. Che triste ironia che una mente così potente sia la più esposta a venir distrutta da questo genere di prove...

    I pensieri alieni si fanno ombre che si addensano attorno la tua identità. Se prima sei riuscito a definire la tua forma ed il tuo cosmo, ora devi riuscire a ricostituire la tua mente...




    3Am36Fn




    Come indicato, la tua mente sta venendo bombardata dalle tue vite precedenti, in un flusso di conoscenza che ti sta sovraccaricando. Descrivi qualche esempio di vita precedente del tuo pg (cioè di quanto hai resettato la mente di umani in cui hai vissuto) e di come riesci a prende il controllo dei tuoi pensieri.



     
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    IL RITORNO DEL MAGO
    ··· 7 ···




    "Mh...?"

    Gli ci volle un lungo singolo istante per riconoscere quella voce cupa, misteriosa e ben assai famigliare.

    Fu un istante di contemplazione, come se si stesse lentamente svegliando da un fugace sogno di cui non si era ancora reso conto.

    Poi, come d'incanto, qualcosa in lui iniziò a muoversi, come una serie di ingranaggi che iniziarono a roteare - e, sul suo viso pallido, un sottile sorriso divertito si manifestò, placido e quasi soddisfatto.

    "Ah, Thanatos - dovevo aspettarmelo."

    Le circostanze peculiari in cui pareva essere rinato non presagivano certo la solita metodologia con cui le schiere degli Spectres erano soliti ritornare sulla Terra - non aveva con sé con i dettagli precisi della situazione, ma era un qualcosa di facile da intuire tutto considerato.

    Portò il guanto gelido della sua surplice al mento, sfregandolo mentre si guardava attorno, riconoscendo i meandri oscuri che facevano da casa al Dio della Morte, se un luogo del genere si poteva così definire.

    "Dubiti di me, Dio della Morte? Non ti preoccupare - non è mia intenzione tornare al mio sonno così presto, dopotutto."

    Era da molto tempo che non tornava su quelle maledette terre, dopotutto - e sentiva in lui un vigore non di certo spiacevole, come se si fosse destato in lui un sopito potere rispetto a quando era solito reincarnarsi in un umano compatibile alla Stella della Terra Magica.

    Poi, senza preavviso, sentì un'emicrania lanciante stringerli la testa, schiacciare la sua coscienza con una violenza senza pari, tremenda e silente, solo una cacofonia senza suono di confusione, di memorie ed immagini distanti e vicine, a divorare la flebile fiamma di esistenza che si era andata a formare con la sua reincarnazione.

    Eppure, nonostante ciò, una risata gelida lasciò le sue labbra - fu un suono profondo, gutturale, che invase le ombre della stanza e ne spezzò il silenzio totale, passando al di là delle parole di Thanatos che si erano conficcate come chiodi nella sua testa.

    Sentì il suo senso di "Io" sospendersi, di farsi sempre meno chiaro, incerto, come se una miriade di anime stessero dilaniando il suo essere in maniera furiosa, come una pioggia incessante.

    Erano le immemori e infinite memorie di tutte le vite umane che aveva posseduto, di tutti quei corpi di carne in cui la sua essenza aveva trovato casa durante le sacre guerre, qualora il destino volesse che tornasse sulle maledette terre di questo pianeta al servizio di Hades e dei suoi personali scopi.

    Sapeva che un singolo passo falso avrebbe visto la distruzione e l'annichilazione della sua mente, del suo essere - anche se carne e cosmo erano completi, la sua mente era fragile.

    Di conseguenza, conscio della gravità di tutto ciò, strinse gli ultimi bricioli della sua energia mentale al stringere i propri pensieri in una sorta di metaforico tunnel mentale, uno che avrebbe costretto lo Spectre Maggiore ad affrontare ognuna delle sue vite passate in un duello di volontà ben più preciso e ordinato che altrimenti.

    E, d'improvviso, tutto divenne nero.



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    Beatrice era una delle sue vite più recenti - la ragazzina nacque allo scoccare del ventesimo secolo, figlia di un qualche conte di cui faceva fatica a ricordare il nome, tale era la sua irrilevanza, ed una sguattera che morì di parto, la cui unica nota di lode fosse il fatto che la sua bellezza era abbastanza da forzare il nobile a tradire il letto di sua moglie.

    In qualunque altra situazione, forse, Beatrice sarebbe morta poc'anzi dopo, privata di una madre e con un padre di certo ben poco curante, che mai aveva amato la donna che le aveva dato luce.

    Fu forse un colpo di fortuna che quell'uomo si impietosì - o forse, vedendo la pelle chiara, i capelli biondi e gli occhi tanto azzurri della ragazza, un lampo di egotismo lo colpì.

    Forse, realizzando della potenziale bellezza di quel neonato, si rese conto che un paio di decadi dopo avrebbe avuto una comoda figlia da vendere al più ricco uomo che avesse trovato, complice quella fortuna di famiglia che nella sua gioventù aveva sperperato.

    Qualunque fosse il caso, l'unica certezza fu che Beatrice crebbe... dignitosamente, seppur certo ben lontana dai piaceri terreni di cui beneficiava il suo fratello legittimo, figlio di quella donna che ogni volta che la guardava sembrava volerla bruciare viva.

    Suo padre non aveva mai fatto sforzo alcuno a creare una connessione con la ragazza, lasciandola come un sacco di patate ad una donna della sua servitù ad occuparsene.

    Suo fratello, per quanto non la disprezzasse, complice forse il suo sesso femminile, che certo non poteva intaccare la sua eredità famigliare, non era neanche suo alleato, lasciandola quasi a sé stante.

    E, la sua matrigna, se così poteva definirla, era una donna gelida, crudele - una storia come tante, di una donna tradita che, incapace a causa di aspettative sociali, non poteva far altro che prendersela con la bambina, trovando scuse su scuse per farle del male, con le mani o con le parole che fosse.

    Crebbe dunque così, in assenza di affetto ed amore, ma forgiando una forza interna non indifferente - negli anni divenne sempre più bella, nobile di aspetto, e suo padre con fare compiaciuto le concesse un educazione degna di una figlia legittima, seppur sempre designata ad una donna, praticamente addobbandola e preparandola ad essere futura moglie di un qualche vecchio ricco che poteva rimpinguare ampiamente la tesoriera di famiglia e magari generare una qualche rilevante connessione per quella tanto anonima famiglia di conti italiani.

    Una vita predestinata, una ragazzina nel fiore dei suoi anni ben conscia che, inevitabilmente, non aveva controllo sulla sua vita - e, come una furia gelida, Beatrice si sentiva furiosa quanto impotente.

    Fu la notte del suo diciassettesimo compleanno che qualcosa cambiò inesorabilmente.

    Una festa era stata allestita, nonostante le sue umili origini, complice forse il fatto che suo padre voleva mostrarle a potenziali mariti - e, dopo una lunga notte di falsi sorrisi e tentativi di sviare le attenzioni dei vari uomini, Beatrice riuscì a scappare sul più isolato bancone del maniero di famiglia, a contemplare il silenzio della notte e la luce delle Stelle.

    Quello che accadde poco dopo fu vivido, e allo stesso tempo incerto. La raggiunse suo fratello, quel ragazzo di qualche anno più grande con cui aveva sempre avuto poco a che fare, al punto tale che condividevano anche poco d'aspetto.

    Palesemente ubriaco, il ragazzo la assalì - che forse per qualche rancore finora celato o una qualche intenzione ben più peccaminosa, non si ebbe molto modo di dire o analizzare, poiché poco dopo, nella colluttazione fisica, la ragazza cadde dal bancone, precipitando da un'altezza non indifferente, considerando che erano all'ultimo piano del maniero.

    Svegliatosi forse dal suo stato di ebbrezza, il ragazzo creò una storia al volo, e nonostante la furia del padre riuscì a convincerlo ad aiutarlo ad andare a nascondere il ben probabile cadavere di Beatrice... ma quello che trovarono fu una ragazza forse un po' sporca di terra, ma totalmente assente di sangue, come se fosse stato una qualche sorta di miracolo.

    Fu in quel momento che "Beatrice" morì, lasciando lo spazio al rinato Myu, che venne influsso dalle memorie e dai desideri di quelle sue spoglie mortali.

    Myu era peculiare - avrebbe potuto semplicemente andarsene quella notte, magari mietere le anime in un battito di ciglia e presentarsi al servizio del suo signore... ma non lo fece.

    Decise, con un fare immediato e senza remore, di soddisfare quei sentimenti che la morente Beatrice aveva avuto - odio, rabbia, rivalsa, desiderio, vendetta.

    Una cacofonia di sentimenti maligni che Myu apprezzava.

    Fu un gesto ben da poco dunque come, con l'ausilio delle farfalle demoniache, convinse il padre e il fratello che entrambi amassero pienamente e genuinamente Beatrice, a vederla come la preziosa figlia e sorella che dovevano viziare e proteggere, soddisfacendo quei desideri di voler essere amata e protetta che la ragazza tanto agognava.

    La sua matrigna divenne invece ben presto alla stregua della sua serva personale, convinta che le sue precedenti erano peccaminose agli occhi di Dio e consumata da un impeto di vergogna e rimorso - Myu la trattò come più gli compiaceva, seguendo gli istinti dettati dai desideri latenti della sua massa di carne.

    E così continuò, giocando quel gioco di pretese e finzione, di soddisfazione - forse lo stregone erano guidato semplicemente da un capriccio... o forse, come ogni altra volta, voleva semplicemente che mai il suo corpo dubitasse della mente e dell'anima che ospitavano.

    Per quanto riguarda Beatrice... un giorno semplicemente quel maniero andò in fiamme, lasciando null'altro se non la cenere di tutti i suoi abitanti.

    Myu, quietamente, fece ritorno tra le schiere demoniache, capelli biondi a contrastare il metallo arancio della sua Surplice.

    E così quella storia si chiuse.

    "Ti ricordi, Beatrice, no? Rimembri come nonostante non avessi bisogno, decisi di soddisfare i tuoi desideri morenti?"

    Affermò nei meandri della sua mente Myu, guardando la muta esistenza di Beatrice, di quel suo precedente corpo che, altrettanto quietamente, si limitò a silenziosamente annuire, la sua forma a divenire sempre più evanescente fino a sparire.

    Una delle sue tante esistenze si era quietata.



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    Correva il periodo Edo, in un anno imprecisato - o per meglio dire che a Myu non importava se non a grandi linee.

    Poco al di fuori della capitale nacque Chizuru, unica figlia di una famiglia di contadini - una madre, un padre e un fratello maggiore.

    Era una famiglia piccola, povera, con suo padre a spaccarsi la schiena sui campi assieme al fratello fin da quando Chizuru aveva memoria - lei, dal canto suo, badava alla casa assieme alla madre, imparando da lei come tessere e cucinare, così da contribuire in piccola parte agli introiti mensili della famiglia vendendo quel poco che riuscivano a produrre tra loro due.

    Una vita semplice, ma idilliaca.

    Nuovamente, come in una qualche strana storia, le cose cambiarono un fatidico giorno.

    Chizuru era rimasta a cucinare la cena nella loro umile capanna di legno, mentre sua madre era andata a vendere quel che avevano prodotto nell'ultimo mese.

    La quiete di quella casa non fu però spezzata dalla voce di sua madre che tornava o dal padre e dal fratello che rientravano dai campi, ma dalla voce affaticata di una donna che viveva nella casa vicina a loro, un'amica di sua madre che a quanto pare quel giorno era andata con lei nelle mura della capitale.

    Lì, in un turbinio di eventi incerti, le venne infine riferito che la madre era morta violentemente poc'anzi prima, tagliata in due dalla katana di un samurai al servizio di un certo nobile della corte imperiale.

    Fu una tragedia senza pari - Chizuru, di quella notte, ricordò solo le lacrime e le urla.

    Suo padre, negli anni a seguire, si sciupò in maniera terribile - aveva amato sua moglie con un affetto atipico e quasi alieno per la società dell'epoca, e con la sua morte morì quietamente, senza poter vociare la sua rabbia o aver vendetta, lasciandosi morire dalla tristezza e dal dolore.

    E, in quella fatiscente casa, rimasero solo fratello e sorella - uniti da un affetto famigliare, entrambi si sospinsero a vicenda, crescendo nell'età adulta.

    Suo fratello, Takashi, divenne un ragazzo piacevole, robusto e solare, dalla pelle abbronzata ma non spiacevole da vedere come era su altri molti loro compaesani - trovò presto anche lui a sua volta una moglie, e di conseguenza presto Chizuru ebbe una nuova sorella.

    La ragazza, dal canto suo, era cresciuta in una giovane donna molto più bella di quanto le sue origini davano a vedere - in contrasto ai tipici neri che coloravano capelli e occhi della popolazione del paese, Chizuru aveva una tonalità di capelli più vicina ad un marrone scuro, mentre gli occhi avevano un scintillio vivace che pareva essere più verde scuro che nero.

    Un aspetto che, assieme alle sue capacità di gestire la casa e tessere, la portarono a catturare l'attenzione di un giovane mercante della capitale - i mercanti erano una casta considerata inferiore persino ai contadini, ma era indubbio che il ragazzo provenisse da una famiglia che per gli standard dell'epoca era piuttosto agiata.

    La ragazza convogliò presto a nozze con il ragazzo dopo mesi di corte, e gli anni a seguire furono a dir poco idilliaci, almeno per gli standard di un non nobile dell'epoca - Chizuru venne trattata con molto affetto dal marito, ed insieme ebbero eventualmente un figlio, un erede di famiglia che compiacque assai anche i genitori di lui, che già l'avevano accolta in maniera rispettosa, rendendola ancora più apprezzata nella famiglia, e permettendole di mandare piccoli aiuti anche alla famiglia del fratello, che contadino era rimasto.

    Il tutto procedette così per vario tempo, e ben presto il figlio crebbe in un bambino di qualche anno, abbastanza da camminare in giro con il padre mentre egli lavorava, mentre la madre rimaneva a casa.

    Chizuru era ancora giovane, e in cuor suo desiderava ancora un figlio o forse anche due dal marito, nonostante i rischi dell'epoca - ciò, però, divenne ben presto impossibile.

    Era iniziata come una giornata come tante, con la giovane moglie assieme alla cognata, mentre gli uomini di famiglia erano usciti assieme al giovane figlio a gestire il negozio di famiglia, un rispettabile negozio di tessuti collocato su una delle strade principali della capitale.

    Un giorno come un altro, se non fosse che la voce rombante e disperata di uno dei servi di famiglia interruppe il lavoro di tessitura su cui Chizuru era impegnata - nuovamente, in un crudele gioco del destino, tutto le era stato rubato.

    I funerali si tennero quietamente poco dopo, ma ben pochi vennero - grazie alle ricchezze di famiglia se lo poterono permettere, differentemente dalla situazione con sua madre, ma la causa della morte del marito, del figlio e del cognato avevano spinto molti a non voler esprimere le loro condoglianze alle neo vedova.

    In qualche modo avevano offeso un nobile della corte, in un crudele ripetizione del suo passato, e la loro vita tagliata assieme a quella dei pochi dipendenti del negozio dalle mani e dalle katane dei samurai del nobile, lasciando sangue e carne lacerata ovunque.

    Quella notte, dopo aver sepolto suo marito e suo figlio, Chizuru non riuscì a dormire.

    Rimase tutta la notte sveglia a guardare il soffitto della sua stanza, i suoi occhi che bruciavano dal dolore causato dalle lacrime secche e dal sangue che le circolava in testa - tale era la sua furia silente che le sue unghie scavarono nel palmo delle sue mani, dilaniando la carne e lasciando sanguinosi segni su di esse.

    Rimase così a lungo, in impotente dolore e supplizio, ad odiare ed odiare.

    ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE ED ODIARE

    E infine, la mattina dopo, quando si svegliò, Chizuru non fu più - al suo posto, con un sorriso gelido, rinacque Myu.

    Myu, nuovamente, non si dileguò dalla vita mortale del suo nuovo corpo di carne - invece, semplicemente, decise una semplice cosa: doveva tessere.

    Doveva tessere i tessuti più belli che Kyoto avesse mai visto, dopotutto.

    I mesi passarono, e il negozio di famiglia riaprì, stavolta capitanato da un cugino del marito di Chizuru - un cugino che Myu convinse a gestire per lui.

    Myu, dal canto suo, iniziò a tessere trame dai cangiati colori, tessuti dalla bellezza immane, kimoni che lasciavano di spiazzo chiunque posava gli occhi su di essi - erano opere d'arte, e ben presto la sua clientela si espanse, e voce proliferò della bellezza di tali tessuti.

    Nobili dalla corte imperiale e persino servi della famiglia imperiale giunsero nei mesi a seguire ad acquisire capi e kimoni di vario tipo, tale era la bellezza di essi, e la fama del negozio crebbe vertiginosamente, rendendo il misterioso sarto dietro i capi sempre più rispettato - nessuno si rese conto di chi fosse però, e stranamente, forse complice un qualche incantesimo di Myu stesso, nessuno si chiese mai troppo a riguardo.

    Qualunque fosse il caso, il tempo nuovamente passo, e ben presto si fece il secondo anniversario della morte del marito e del figlio - come se un incantesimo si fosse spezzato, Myu tirò un lungo sospiro, e sorrise divertito.

    Quella notte molti nobili si svegliarono nel sonno, e presi da una frenesia immane, trucidarono le proprie famiglie con le proprie mani, creando un bagno di sangue senza pari - Kyoto rimase bagnata nel sangue dei demoni che avevano tolto a Chizuru la sua felicità, e nuovamente Myu soddisfò i desideri della vita mortale da lui posseduta, mietendo le innumerevoli anime che morirono quella notte, alimentando così il Canvas Infernale.

    La mattina dopo la cognata di Chizuru trovò la stanza della sarta vuota - con una singola farfalla nera appoggiata sul davanzale.

    "... Che notte memorabile, mia cara - e i nostri capi piacquero molto anche in Europa, ricordi?"

    Disse divertito Myu, guardando nella direzione della spettrale evanescenza di Chizuru, che semplicemente si limitò ad annuire, facendo un breve inchino prima di sorridere tanto famigliarmente - per poi sparire nel vuoto.



    Ovviamente non tutte le sue vite precedenti erano così.

    Alcune di quelle furiose memorie ed identità a lui interne riuscì a calmare come con Beatrice e Chizuru, facendo ricordare loro che aveva appagato i loro desideri più profondi, mentre in altri casi, dovette combattere ardue battaglie mentali, schiacciando le memorie mortali di vite che semplicemente aveva occupato o che erano semplicemente di natura più ribelle.

    Myu, dall'altezza della sua magnificenza, doveva dire che la cosa gli stava risultando assai faticosa, ma sapeva altresi che era ben lunghi dall'essere alla stregua delle proprie energie.

    E, non lasciando molto spazio ad ulteriori pensieri, un'altra memoria si fece largo nella sua mente, assumendo la forma fumogena ed evanescente di un uomo a lui assai famigliare - di una massa di carne che occupò secoli orsono.

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    Li Changyu nacque come uno dei numerosi principi di un imperatore della dinastia Tang, una delle epoche d'oro dell'antica Cina - fu figlio di una delle numerose concubine dell'harem imperiale, e fu sin da piccolo un ragazzino vivace, intelligente e vispo, che aveva il favore della madre e del padre, nonostante fosse ben giù nella lista degli eredi imperiali.

    Fu forse a causa di ciò che a soli cinque anni qualcuno tentò di avvelenarlo, e la madre di Changyu dovette passare numerosi notti al fianco del figlio comatoso, insicura se egli si sarebbe svegliato.

    Miracolosamente, però, Changyu si svegliò una settimana dopo, e in breve tempo parve riprendersi completamente dall'avvelenamento, tornando in piena salute.

    In verità, però, quella settimana fatidica Changyu era morto durante il suo coma, e, in concomitanza con la sua vicinanza alla morte, nel suo corpo morente si risvegliò la Stella della Terra Magica, portando con sé anima e mente e cosmo di Myu.

    Myu, per quanto potente, era purtroppo limitato dalla matassa di carne che la sorte aveva scelto per lui, e di conseguenza, non potendo far molto altro, decise di sfruttare la sua situazione a vantaggio: passò gli anni nella corte imperiale, mostrandosi sempre più intelligente e crescendo in un uomo capace militarmente e accademicamente, di grande bellezza tra l'altro, guadagnando ampio favore dal padre e grande disprezzo da parte dei suoi fratelli, al di sotto dei rispettosi saluti che erano costretti a dargli.

    In tutto ciò, lo stregone trovava la cosa invero molto divertente - era per lui tutto un gioco, quello, un qualcosa che faceva per colmare la grande noia che altrimenti avrebbe provato - e, d'altro canto, manipolare la corte imperiale cinese non era che un altro modo per subdolamente e lentamente raccogliere anime da traghettare agli inferi.

    Negli anni a venire, molti dei suoi fratelli morirono dalle più svariate cause: in certi casi li trovavano ad aver ingerito strani e sconosciuti veleni, in altri parevano aver commesso suicidio, e in altri ancora erano stati assaliti improvvisamente da individui con cui non parevano aver mai interagito.

    Qualunque fosse il caso, la posizione di Changyu negli anni per forza di cose accrebbe anche a conseguenza di ciò, e prese sempre di più ruoli di rilievo nelle campagne militari e politiche del padre.

    Fu in una di queste campagne che fece un incontro particolare - lui e la sua armata stavano passando per un villaggio rurale, e qui incontrò una donna.

    Una donna bellissima, dai capelli rossi di un colore completamente alieno a quel luogo, dai tratti somatici chiaramente europei, che Myu riconobbe solo in virtù del fatto che quella non era la sua prima vita - aveva vissuto in molti corpi europei a sua volta, dopotutto.

    Quando si videro, in ogni caso, vi fu ben poco modo di discutere: Myu riconobbe subito l'aura cosmica che permeava la donna, e fu probabilmente lo stesso per lei, dato che istanti dopo una furiosa battaglia scoppiò.

    Saint e Spectre combatterono per giorni, e Myu non fece remore alcuna nell'usare i suoi soldati e i contadini come sacchi umani e scudi, rendendo difficile alla donna eliminarlo nonostante la sua potenza cosmica fosse persino superiore a quella di Myu stesso in quella sua incarnazione.

    Dopo giorno di battaglia, infine, Myu si rese conto che in quel momento non aveva i mezzi per eliminarla: la forza del suo vessillo di carne era ancora flebile, debole, e di conseguenza alla prima occasione scappò, lasciando la sconosciuta donna nel mare di sangue e di cadaveri che aveva causato in quel periodo.

    Tornato alla corte, usò le sue potenti capacità mentali per manipolare il flusso di informazioni e quant'altro necessario a coprire le proprie tracce agli occhi indiscreti della donna, e fu con questa tattica e il continuo manipolare della corte che riuscì ad evitarla per lungo tempo, accrescendo il proprio potere ampiamente in vista della futura guerra sacra, raccogliendo sempre più anime per il Canvas.

    Quello che accadde più avanti era vago anche per Myu stesso: ricordò d'aver partecipato alla Guerra Sacra che venne, ma non ricordava bene come desiderava la causa della sua morte in quella battaglia.

    Anche se, con la lucidità e la riscoperta delle memorie attuali, Myu aveva il forte pensiero che fosse stato ucciso da quella stessa donna dai capelli rossi, bardata d'oro.

    "Ah... che epoca memorabile. Chissà come sta l'anima di quella donna ora."

    Contemplò tra sé e sé, un sorriso fin troppo divertito sulle labbra - dopotutto, sapeva che anche un gold saint non poteva scappare nell'andare negli inferi alla sua morte, e nelle sue vite successive, più avanti nel tempo e nello spazio, Myu era sicuro di non averla rivista.

    E, a differenza di loro, gli umani hanno ben poco modo di prolungare cosi tanto la loro vita.

    Magari, appena ripreso controllo totale del suo corpo, avrebbe chiesto ai Giudici di controllare per lui.

    Differentemente da molti altri flussi di memoria che dilaniarono la sua mente, Changyu non fece resistanza alcuna nel venire assimilato e dominato - era un bambino quando era morto, dopotutto, e di conseguenza qualunque presenza mentale di sorta era completamente allineata con Myu stesso, avendo egli vissuto nelle membra di Changyu per molto più tempo di quanto il principe avesse speso da semplice umano.

    E, nuovamente, Myu continuò a rimembrare - aveva ancora tante vite da ricordare, e tante memorie da schiacciare e rifare sue.

    Attraverso i Cieli e la Terra, solo lui poteva essere Papillon.

    YmoTPRe

    narrato ··· parlato ··· pensato ··· °telepatia°

    nome Myu
    energia Viola
    surplice Papillon [VI] - Integra, Indossata
    casta Spectres
    fisicamente Ottimale
    mentalmente WACK
    riassunto azioni Memory Train

    Abilità 1
    desc abilità


    Abilità 2
    desc abilità


    tecniche
    //



    Edited by ~S i x ter - 24/1/2024, 00:55
     
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    Nella nerezza che ti circonda qualcosa sembra muoversi, come uno squalo che si avvicina alla preda. La reatà si addensa e senti di essere in un luogo specifico, senti il pavimento sotto i tuoi piedi e percepisci di essere in un'ampia sala. Tuttavia i contorni di ciò che ti circonda rimangono indistinti, non per loro natura, ma quasi come se ti fosse impossibile concepirli in modo più approfondito. La tua essenza è su una soglia che non ha ancora superato del tutto.

    Innanzi a te vedi un uomo vestito di una logora tunica nera. Il viso è pallido, "colorato" solo dalla barba nera che gli circonda la bocca, mentre sulla fronte porta una cicatrice a forma di croce solare. E' come se fosse sempre stato lì, a scrutarti nello svolgersi delle prove, probabilmente tutte avvenute nei tuoi pensieri.

    Nc6ral9

    L'esistenza di uno Spectre Maggiore richiede l'impiego di numerose risorse. Ricorse scarse.
    Il destino del multiverso sta mutando e le nostre forze devono essere pronte per ciò che verrà. Per quale ragione dovrei volere te al fianco di Ade e non qualcun altro?


    Thanatos si muove lentamente verso di te e tutto ciò che ti circonda sembra muoversi con lui, come se in realtà i tuoi piedi avessero deciso di spostarsi verso di lui di qualche passo.

    Per ora il risveglio di parte della tua essenza è stato poco più che un esperimento. Ora dovrei completare la tua rinascita. Perché?

    Non c'è emozione nelle parole del Dio Antico della Morte, solo calcolo.





    3Am36Fn




    Come convincerai il dio? Con azioni? Con parole? A te :yeye:



     
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