DLC

Oliver e Mikael

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    Gli ultimi giorni erano stati a dir poco caotici.
    L'attacco subito da Atlantide era stato un fatto gravissimo che aveva comprensibilmente fatto danni ingenti, danni che richiedevano tempo per essere riparati, per non parlare della perdita di vite umane perfettamente utili all'Imperatore; tutti avvenimenti che non avevano fatto altro che aggiungere impegni alla già piena agenda di un Mikael alle prese con i problemi di rito relativi al suo insediamento. Doveva acquisire tutta la documentazione relativa agli anni di gestione civile del Settore, assicurarsi una transizione quanto più liscia possibile, incontrare i rappresentanti di suddetta gestione e dar loro il permesso di ritirarsi per il loro servizio, prendere contatto con i suoi Tenno, presentarsi agli Astartes di cui era Gran Maestro, vedere quali accordi erano stati presi e quali confermare e quali no, revisionare contratti, riorganizzare forniture, piazzare gli uomini giusti ai posti giusti, insediare la sua famiglia nel palazzo, e tutto questo ignorando tutte le responsabilità che erano relative alla ricostruzione: presenziare a funerali e cerimonie sacre di commiato, tanto per dirne una, pronunciarsi al Settore per rinforzare il morale e tenere alto lo zelo, per dirne un'altra.
    Aveva un quantitativo irreale di cose da fare, ma fortunatamente non era completamente solo.
    Curiosamente Shinsuke, il suo favorito tra gli Accoliti che lo servivano da Inquisitore, aveva, nel momento in cui lui era stato insignito dell'onore di essere Primarca, ricevuto la Scale di un Esecutore; l'ormai ex-Accolito, una volta conclusa la battaglia, gli aveva chiesto di essere posto al suo servizio e Mikael non aveva trovato alcuna ragione per negare la richiesta. L'aiuto di una persona così competente e familiare con il suo modo di fare era inestimabile in quei momenti così concitati.

    Perfino la sua cerimonia di incoronazione, tradizionale momento di gioia in cui il Primarca si presenta al Settore e ad Atlantide tutta, era stata ritardata per un tempo indefinito: alcuni sudditi avrebbero potuto trovare sgradevole che il loro sovrano impiegasse tempo e risorse per organizzare quella che era, a conti fatti, una festa, specialmente quando tante persone stavano piangendo perdite anche alquanto serie. Non era il tempo di accarezzare la sua vanità con vuote manifestazioni di ego e opulenza, bisognava rimboccarsi le maniche e lavorare insieme, uniti, eliminando qualunque possibile accenno di divisione o scontento.
    Ah già, doveva anche organizzare le esecuzioni delle creature subumane che, invece di difendere la propria patria, avevano colto l'occasione per darsi ad atti di sciacallaggio. Uhm, forse quello poteva farlo in forma un po' più privata per risparmiare tempo? Però poteva dare un forte messaggio di unità, misto ad un avvertimento rivolto a chiunque potesse anche solo pensare di ripetere le idiotiche imprese di quegli imbecilli. Avrebbe dovuto pensarci meglio.

    Mio Signore, abbiamo ricevuto un messaggio dal Pacifico Meridionale.
    Mikael alzò lo sguardo stanco dal datapad, cogliendo l'attimo di pausa per alzarsi gli occhiali e stropicciarsi un po' gli occhi, contornati da un paio di macchie nerastre che rendevano evidente quanto poco stesse dormendo in quegli ultimi giorni; Aveline gli aveva detto che sembrava un panda, quando non si curava di usare illusioni per nascondere quella molto umana imperfezione.
    Ah, Lord Oliver- si interruppe giusto il tempo necessario per prendere un sorso di caffè, unica cosa che lo stava tenendo attivo in quel momento -Se ci chiede se gli accordi presi precentemente dal rappresentante saranno rispettati, digli che sono ancora in attenta valutazione e che considerate le circostanze, ci vorrà un po' di tempo e cose del genere. Ovviamente poi abbellisci tutto come sai.
    Niente di tutto questo, in verità vi sta invitando a raggiungerlo nel suo Settore.
    Oh? Ha qualche eretico di cui devo occuparmi?
    Uhm, no... la motivazione è un po' meno... come dire... problematica, ecco, è solo che... mh...
    E' qualcosa di preoccupante?
    Non credo, è che... uhm... ce l'avete presente Super Splash Bros?
    ...
    Il videogioco, intendo.
    Lo so cos'è, ma che c'entra con questo invito?
    Bbbeh, ci scrivono che hanno un Dlc da annunciare all'A3. War in Atlantis, lo chiameranno, e vogliono aggiungere... voi, a quanto pare. Vi chiedono di... andare a doppiare il vostro personaggio.

    Mikael alzò l'indice verso l'Esecutore, un leggero cenno di fermarsi per un attimo che fu immediatamente colto. Si prese un minuto di attenta contemplazione dei più microscopici dettagli della scrivania, del trillo continuo e costante di un comunicatore che aveva messo in silenzioso per disperazione, il quantitativo di mail non lette che ormai raggiungeva le quattro cifre. Tamburellò vagamente col piede sul pavimento, in silenzio, mentre computò tutto quello che aveva sentito; si fece ripetere il messaggio una seconda volta, così, giusto per essere sicuro di non aver capito male, prima di raddrizzarsi sulla sedia e guardare nuovamente uno Shinsuke che era ormai a metà tra lo stranito e il preoccupato.
    Cioè. Mi sai dicendo che- fece un attimo di pausa, guardando il vuoto per un'altra quindicina di secondi, prima di proseguire -mi stai dicendo che il primo incontro che avrò con un Primarca, mio fratello e compagno, sarà nel contesto di... uno studio di doppiaggio.
    A onor del vero non è specificato se si farà solamente quello ma... ssssssì? Immagino sia così, credo?
    Altri quindici secondi persi a guardare l'aria.
    Poi prese un profondo sospiro, esalando con un'aria che era impossibile da definire se fosse più perplessa o attonita.

    Sospirò di nuovo.

    Prese un altro sorso di caffè.

    Trattenne l'impulso di defenestrare quel maledettissimo comunicatore.

    E andiamo allora.



    hiaAmxR


    narrato ◊ parlatopensatoparlato altri
    NOME ◊ Mikael
    CASTA ◊ Cavalieri Imperiali di Atlantide
    ENERGIARossa
    SCALE ◊ Lymnades (IV)
    FISICAMENTE
    MENTALMENTE
    STATUS SCALE ◊ non indossata, integra
    RIASSUNTO AZIONI

    ABILITÀ

    Ombra della Luna
    il confine tra realtà e fantasia è sottile, in un istante la vita che hai vissuto ha lo stesso valore di fiori sparsi al vento, tutto secondo i numerosi e intricati meccanismi della mente.
    Il Primarca di Lymnades è portatore di un potere psionico terrificante, forse il più grande maestro arcano fra tutti i Sacri Guerrieri perché la sua mente abbraccia lo spettro completo del potere illusorio. Rivolgendolo sull'ambiente circostante Mikael può creare miraggi e allucinazioni di ogni genere che, sebbene siano intangibili ed eterei, forniscono la possibilità di alterare lo spazio intorno a lui come più gli aggrada, ottenendo vantaggi tattici considerevoli. Se invece la forza di Lymnades dovesse essere diretta verso il sistema nervoso nemico ogni fittizia alterazione sarà percepita come reale, ogni tortura psionica resa autentica in una prigione in cui anche il tempo è sotto il controllo del Primarca, sebbene una grande forza di volontà o appropriate difese mentali possono spezzare l'illusione.
    Tuttavia è combinando entrambi gli aspetti del suo potere che si possono ottenere i migliori risultati, creando ogni genere di surreale alterazione.
    In un istante la realtà diventa fantasia, che tuttavia si traduce comunque in realtà, poiché ogni fittizio danno subito da illusioni ordite da Lymnades, oltre all'ovvio impatto psichico, si traduce in una corrispettiva perdita di energia vitale nell'avversario, proporzionale al danno che l'avversario avrebbe subito se l'illusione fosse stata reale. Gli effetti dell'esposizione a tale potere sono progressivi, poiché l'energia vitale persa non può essere recuperata in alcun modo nel corso dello scontro, la vittima sentirà una crescente difficoltà nel muoversi, stanchezza diffusa e sempre maggiormente limitante, persino richiamare e manipolare il proprio cosmo risulterà sempre più difficile, fino a che non si piomba svenuti al cospetto del Primarca nel caso migliore, morti (gdr only) in quello peggiore.


    Un Lago Immobile
    ognuno porta con sè un carico di piccoli segreti, microscopiche trasgressioni, emozioni che compongono la psiche e definiscono la persona nella sua interezza. Talvolta, tuttavia, questi segreti devono essere ispezionati per assicurarsi che tra di essi non si annidi eresia alcuna.
    Il Primarca di Lymnades è in grado di estendere la sua maestria psionica e invadere silenziosamente la psiche di chiunque, aprendola come un libro e passando agilmente da un ricordo ad un altro. Sotto gli occhi del Sommo Inquisitore nessuna memoria è al sicuro, nessuna emozione ad essa collegata è insondabile, e ciò gli permette di condurre interrogatori senza porre neanche una domanda. A meno che qualcuno non usi appropriate difese mentali per schermare l'influenza del Primarca, cosa che equivale ad un'ammissione di colpevolezza.
    Ciò che tuttavia rende il Primarca così temibile in battaglia è il fatto che sa sempre cosa dire o fare per infliggere massimo danno al nemico.
    E se il bersaglio dovesse essere alleato... se ha servito bene il Dio-Imperatore allora non avrà assolutamente niente di cui preoccuparsi.


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    Oliver Ramirez Ξ Primarca di Scylla (VI) Ξ Energia Blu

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    Due giorni prima.

    Allora, fammi ricapitolare.

    Il Primarca di Scylla prese a sistemare gli ordini con uno dei suoi tenno al suo fianco – avere un aiuto del genere gli permetteva di andare più spedito nella catalogazione e nell’accettazione delle richieste e dei permessi. Gli occhi si muovevano veloci da una parola all’altra, segretamente saltandone qualcuna per andare ancor più velocemente. Ad ogni salto, un piccolo mugolio veniva fuori dalle sue labbra, quasi come a pronunciare tutto con celerità. Accetta, archivia – accetta, archivia – accetta, archivia. Dopo un po’, il movimento cominciò quasi ad essere automatico, per cui dovette fermarsi un paio di secondi in più su quelle da rifiutare. Più di una volta si trovò a rivedere una pratica archiviata e annullarla, con l’espressione di Gauss più frustrata che concentrata. Non gliene faceva una colpa, era difficile dover coordinare tanto lavoro con un solo cervello e due braccia. Dopo qualche minuto, riprese a parlare rivolgendosi all’altro tenno – Elyan – che era entrato portando buone e cattive notizie. Sanya mi ha detto che deve studiare e non può farlo ora, Jo ha rimandato perché è impegnata, Majd lo abbiamo fatto. Ada mi ha detto – ok questa è poco carina come risposta. Fece una piccola pausa, spuntando le caselle degli altri compagni. In parte aveva capito il perché alcune persone si erano lamentate dopo aver scoperto che il progetto al lancio non aveva incluso le “vere voci” dei Primarchi, per ovvi motivi. Ma le entrate erano entrate, e con una simile richiesta fatta da una larga parte di acquirenti, si sarebbero dovuti dare una mossa per la seconda ondata di aggiornamenti. Per tenerli impegnati, avevano dato il via all’uscita di una serie di aspetti alternativi – che aveva parzialmente mitigato il nervosismo per il precedente problema.



    Benedict ha detto che non sa nemmeno di cosa stiamo parlando. Un’altra casella spuntata, avrebbe dovuto passare un po’ di tempo in più a spiegargli l’intero sistema videoludico atlantideo. Il problema dell’essere un po’ più anziani di tutti loro. L’ultima questione da risolvere, per una situazione del genere era quella del Primarca di Lymnades – Mikael. Aveva inviato la richiesta quel giorno stesso, raccomandandosi di essere il più accomodante e gentile possibile, di usare toni tecnici che lasciassero trasparire una certa importanza per una cosa così semplice. Con la sua ascesa a vertice del Pacifico Meridionale, l’economia del regno aveva subito un notevole incremento anche grazie all’innovazione che aveva portato in quel campo – e perché non avrebbe dovuto farlo? D’altronde la loro tecnologia era fiore all’occhiello del mondo conosciuto, potevano permettersi armi e sistemi alimentati a cosmo – veicoli, computer e sistemi di qualsiasi genere, quindi perché non pensare anche allo svago dei più giovani e non? La marzialità e la rigidità dovevano trovare una valvola di sfogo, e in più i recenti studi condotti avevano dimostrato che coloro abituati a giocare in quel modo avevano sviluppato un incremento nei riflessi e nelle capacità di scelta sotto pressione, in tempi estremamente ridotti. Allenavano il cervello tanto quanto gli sforzi fisici allenavano il corpo. Oliver aveva fatto di ciò una sua crociata personale, e l’avrebbe portata avanti con i dati alla mano. Quindi la richiesta è stata accettata?Sì mio Primarca. Abbiamo avuto contatti con l’esecutore di Lord Mikael, che ci ha confermato la loro partecipazione al progetto. Il ragazzo strinse il pugno e lo agitò brevemente nello spazio davanti a sé, in un gesto di vittoria, non si sarebbe mai aspettato una risposta affermativa dopo così poco tempo e con così pochi legami sociali intrattenuti, ma non avrebbe rimuginato troppo su una cosa del genere.



    Ora.

    Del capitano del corpo di Inquisizione – così come della sezione in generale – conosceva poco. Poteva sembrare stupido, ma nessuno, nemmeno un esecutore, poteva conoscere tutti i membri degli eserciti imperiali. Alcuni li si conosceva tramite azioni congiunte, come quelle di Lisbona diverso tempo prima, ma a volte le identità di interi squadroni poteva essere molto lontana dalle conoscenze di un soldato. Nonostante ciò, un Primarca diventava tale su volontà di Poseidone per la protezione e il sacrificio verso la loro casa, e questo – a discapito di tutto – era da apprezzare più di ogni altra cosa. Lì anche il combattente dalla morale più grigia aveva qualcosa da proteggere, tutti loro l’avevano. Oliver fece scorrere le dita veloci sulla tavoletta d’oricalco, aprendo un nuovo ordine. Proveniva dal Pacifico Settentrionale, ed era una richiesta di aggiunta di frasi per Seadragon. Non ho capito il senso di queste due parole – tre lettere per ognuna – Rimandatela indietro con una nota di spiegazione, poi valuteremo. Nonostante la semplicità di quelle due parole, doveva esserci un significato più grande.



    Stava in piedi, fermo, davanti all’hangar dove sarebbe attraccato il mezzo di trasporto del Settore Antartico. Preferiva ricevere personalmente gli ospiti, più che attendere che la scorta li portasse alla sala del trono, aspettandoli seduto lì sopra. Un’accoglienza più calorosa e amichevole era la base per qualsiasi tipo di rapporto – e, oltre a ciò, era stato sempre cresciuto con l’insegnamento di rispettare gli ospiti e trattarli bene, fin dalla tenera età. Alle sue spalle si trovava un sostanzioso contingente di guardie imperiali, così come i suoi due tenno. Oliver, invece, non era in armatura, ma indossava uno dei tanti completi regali che erano stati confezionati per usi del genere. Semplice, a dire il vero, seppur recante diversi simboli e fasce azzurre che andavano a coprire le vesti bianche, ancora in contrasto con la sua pelle, i suoi capelli e gli occhi scuri. Le braccia erano poste dietro la schiena, con le mani incrociate. All’improvviso si fece avanti uno dei suoi tenno, quasi come a sussurrargli qualcosa all’orecchio. Mio PrimarcaDimmi esé. L’altro aspettò ancora un paio di secondi, aveva deciso di riprovare con la richiesta fatta tempo prima, all’arrivo degli altri primarchi. Espresse un piccolo mugolio di indecisione, prima di continuare a parlare. Lord Lymnades, così come farà in futuro Lord Crisaore, ha già un rapporto matrimoniale ben consolidato. Non crede sia il caso di- Oliver alzò gli occhi al cielo, ancora una volta, schioccando la lingua. Credo che serva una mano anche a Dak’lyr e Shoriel. Vuoi visitare il settore Artico? Bastò la domanda a far finire il discorso, Gauss indietreggiò maledicendo l’idea.



    All’arrivo della delegazione nella capitale, Hammerfall, sarebbe stato organizzato un ulteriore trasporto verso i centri di sviluppo, dove Oliver avrebbe mostrato all’ospite le linee da leggere, gli anelli da recitare e il nuovo problema di cui i suoi collaboratori lo avevano avvisato. Sarebbe stata un’occasione in più per il Primarca Antartico di osservare la diligenza di lavori così importanti. Ma prima di ciò, Mikael e i suoi accompagnatori si sarebbero trovati davanti l’imponente figura di Cuordimetallo, dall’aria bonaria, che avrebbe rivolto loro un sorriso – indirizzando parole di benvenuto a tutti loro, prima di rivolgere un accorato incitamento


    Pronto a entrare nella storia?





    hiaAmxR


    narrato Ξ parlato Ξ pensato Ξ parlato altri


    CASTA Ξ Cavalieri Imperiali di Atlantide
    FISICAMENTE Ξ Ottimo
    MENTALMENTE Ξ //
    STATUS SCALE Ξ //
    RIASSUNTO AZIONI Ξ WELL WELL

    Strong, united, working 'till we fall

    ABILITÀ Ξ

    Reality Overwriting
    - Illusioni Ambientali
    Physical Reworking - Armi di Scilla
    Physical Reworking: One for All - Trasformazione
    Voz de Ola - Telepatia


    TECNICHE Ξ


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    Mio signore, siamo quasi arrivati.
    Al ben poco dolce suono di quella voce contemporaneamente calda e meccanica, la cui intonazione lasciava ben pochi dubbi su quanto fosse poco soddisfatta della situazione, Mikael si svegliò.
    Era nel suo trasporto, in dirittura d'arrivo al Pacifico Meridionale, e si era addormentato circa cinque minuti dopo essersi seduto su quel comodissimo scranno. Oh e qualcuno gli aveva anche messo una copertina addosso, probabilmente Shin, sebbene in quel momento sembrasse alquanto distratto dallo scorrere di immagini sul suo dataslate. Il Primarca, superati i primi attimi di spaesamento, si limitò a sollevarsi in piedi, allargando le braccia e sbadigliando sonoramente, prima di sentire gli scricchiolii di una schiena che gli faceva un pochino male. La carenza di sonno faceva brutti scherzi, ma contava sul fatto che, una volta passato il periodo di caos iniziale, avrebbe avuto la possibilità di dormire per più di tre ore a notte e non collassare ogni volta che si poggiava su una superficie vagamente morbida. Almeno, ci sperava.
    Ah, ecco che stava facendo, incontrare Lord Oliver e vedere che piani aveva per la sua partecipazione nel progetto videoludico. Non per dire che avesse poco rispetto della dedizione che stava mettendo in tutto quell'affare, Mikael personalmente avrebbe concentrato i propri sforzi su altro, specialmente in quel periodo, ma in fin dei conti non era affare suo su come altri regnanti gestivano i propri domini. Piuttosto, sebbene in qualsiasi altra circostanza avrebbe chiesto di rimandare, quello, essendo il suo primo effettivo incontro ufficiale con un Primarca, era un momento sufficientemente importante per lui. Sebbene le circostanze fossero un po' fuori da quello che lui considerava normale.

    La Tenno seduta in linea d'aria davanti a lui attivò una funzione della sua videocamera, proiettando un'immagine speculare e olografica di Mikael, così che potesse aggiustare la sua veste e assicurarsi di essere perfettamente presentabile per l'imminente incontro con il suo illustre collega.
    E' davvero necessario che io sia qui? Sono alquanto indietro con i miei test e la scienza non aspetta nessuno.
    Fu Shinsuke a rispondere, mettendo via il dataslate e alzandosi in piedi a sua volta, col suo solito sorriso da orecchio a orecchio.
    Andiamo Glados, prendere un po' d'aria fresca ti farà sicuramente bene. Anche se sfortunatamente non hai polmoni.
    Oh si, passare una giornata intera a fare da portaborse era esattamente quello che avevo in mente di fare oggi. Ah, ottimo, i miei protocolli di sarcasmo sono perfettamente funzionanti.
    Non sapevo lo installassero nelle lavatrici.
    Io posso cancellarlo se voglio, purtroppo per lei, Esecutore, non c'è cura per l'essere stupidi.
    Mikael, che ancora non aveva detto una parola, si limitò a rivolgere a entrambi uno sguardo di ammonimento. Sapeva che non avrebbero fatto scenate davanti ad Oliver, ma era meglio mettere le mani avanti ed assicurarsene; Glados principalmente aveva gradito molto la tendenza del Primarca a non punire certi atteggiamenti che altri avrebbero considerato irrispettosi, se non sediziosi, per lasciarsi andare a commenti alquanto offensivi. La realizzazione che quella, da oggi in poi, sarebbe stata la sua vita lo raggiunse quando entrambi erano in procinto di uscire dal trasporto e gli fece fare un quasi impercettibile uuurgh a voce bassa.

    Fece un ultimo controllo prima di uscire alla luce, assicurandosi di essere perfettamente in ordine, si aggiustò gli occhiali sul volto, sistemò i capelli, un'ultima scrollata alla sua lunga veste bianca e ricamata in oro, sistematina al mantello, una piccola illusione per cancellare le occhiaie, e uscì.
    Fu preceduto dal piccolo contingente delle sue guardie personali, non tantissime, visto che della sicurezza se ne sarebbe occupato principalmente Lord Oliver sarebbe stato irrispettoso portare più di una decina di suoi soldati. Era vestito semplicemente Mikael, senza nemmeno portare la corona di Lymnades che non aveva ancora ricevuto, l'unica cosa a spiccare era il suo mantello: una lunga e tradizionale pelliccia di leone, com'era prassi per il Gran Maestro Supremo degli Angeli Oscuri, convenzione che a quanto pare risaliva al primo Primarca di Lymnades in persona. Si avvicinò ad Oliver con un sorriso, allargando entrambe le braccia in un gesto di serena confidenza.
    Niente titoli, niente annunci, niente presentazioni altisonanti. Si stava presentando in una maniera estremamente informale.
    Sono sempre pronto a fare la storia, Lord Oliver, come ogni buon Primarca dovrebbe essere. E' scritto proprio nel contratto da firmare quando ti danno la sacra Scale.
    Si fermò dinnanzi a lui, tendendogli la mano nell'offerta di una vigorosa stretta.
    Devo confessarle che io e la mia famiglia siamo grandi estimatori del suo lavoro, i miei figli principalmente, quando ho detto loro cosa avrei fatto qui sono esplosi. Oh, a proposito.

    Tese la sinistra in direzione di Glados, senza guardarla, perfettamente consapevole del fatto che a breve vi sarebbe stata depositata un'ampia busta di plastica che provvide ad aprire, rivelando ad Oliver la presenza di tre action figures della sua persona, l'ultima edizione che era stata messa sul mercato, ancora perfettamente inscatolate.
    Degli assoluti pezzi da collezione.
    Chiedo scusa se le sembro inappropriato, ma potreste autografarle? Sono tutti e tre suoi grandissimi ammiratori e se non portassi indietro niente non me lo perdonerebbero mai.

    Che giornata curiosa.

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    Il Primarca di Lymnades è portatore di un potere psionico terrificante, forse il più grande maestro arcano fra tutti i Sacri Guerrieri perché la sua mente abbraccia lo spettro completo del potere illusorio. Rivolgendolo sull'ambiente circostante Mikael può creare miraggi e allucinazioni di ogni genere che, sebbene siano intangibili ed eterei, forniscono la possibilità di alterare lo spazio intorno a lui come più gli aggrada, ottenendo vantaggi tattici considerevoli. Se invece la forza di Lymnades dovesse essere diretta verso il sistema nervoso nemico ogni fittizia alterazione sarà percepita come reale, ogni tortura psionica resa autentica in una prigione in cui anche il tempo è sotto il controllo del Primarca, sebbene una grande forza di volontà o appropriate difese mentali possono spezzare l'illusione.
    Tuttavia è combinando entrambi gli aspetti del suo potere che si possono ottenere i migliori risultati, creando ogni genere di surreale alterazione.
    In un istante la realtà diventa fantasia, che tuttavia si traduce comunque in realtà, poiché ogni fittizio danno subito da illusioni ordite da Lymnades, oltre all'ovvio impatto psichico, si traduce in una corrispettiva perdita di energia vitale nell'avversario, proporzionale al danno che l'avversario avrebbe subito se l'illusione fosse stata reale. Gli effetti dell'esposizione a tale potere sono progressivi, poiché l'energia vitale persa non può essere recuperata in alcun modo nel corso dello scontro, la vittima sentirà una crescente difficoltà nel muoversi, stanchezza diffusa e sempre maggiormente limitante, persino richiamare e manipolare il proprio cosmo risulterà sempre più difficile, fino a che non si piomba svenuti al cospetto del Primarca nel caso migliore, morti (gdr only) in quello peggiore.


    Un Lago Immobile
    ognuno porta con sè un carico di piccoli segreti, microscopiche trasgressioni, emozioni che compongono la psiche e definiscono la persona nella sua interezza. Talvolta, tuttavia, questi segreti devono essere ispezionati per assicurarsi che tra di essi non si annidi eresia alcuna.
    Il Primarca di Lymnades è in grado di estendere la sua maestria psionica e invadere silenziosamente la psiche di chiunque, aprendola come un libro e passando agilmente da un ricordo ad un altro. Sotto gli occhi del Sommo Inquisitore nessuna memoria è al sicuro, nessuna emozione ad essa collegata è insondabile, e ciò gli permette di condurre interrogatori senza porre neanche una domanda. A meno che qualcuno non usi appropriate difese mentali per schermare l'influenza del Primarca, cosa che equivale ad un'ammissione di colpevolezza.
    Ciò che tuttavia rende il Primarca così temibile in battaglia è il fatto che sa sempre cosa dire o fare per infliggere massimo danno al nemico.
    E se il bersaglio dovesse essere alleato... se ha servito bene il Dio-Imperatore allora non avrà assolutamente niente di cui preoccuparsi.


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    Edited by Luke¬ - 6/2/2021, 08:27
     
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    Strinse la mano, sostenendo lo stesso vigore e la stessa cordialità che era stata esibita da Mikael, subito dopo la quale un sorriso comparve al termine della sua battuta. Era una fortuna che, nonostante il ruolo e la posizione da tutti loro ricoperta, trovassero la forza di lasciarsi andare a un po’ di ironia e divertimento. Erano umani, dopotutto, e avevano bisogno di ricordarsi che una delle basi della loro evoluzione, del loro miglioramento e della loro forza, era lo stringere legami anche in modi simili. Quello che non si aspettò, tuttavia, fu la richiesta di apportare la propria firma sui modellini che la tenno di Lymnades aveva prontamente tirato fuori, porgendoglieli. Per un secondo rimase interdetto – o meglio, sì, era abituato a cose del genere, così come lo erano tutti gli esecutori o i regnanti stessi di Atlantide. Eppure, ogni richiesta del genere era sempre provenuta da un civile, o un soldato di grado inferiore. Adesso, ad intercedere per i suoi bambini, era un Primarca – e ciò non poté non far nascere nel ragazzo un’espressione lusingata, seppur imbarazzata. D’altronde, Mikael era un padre di famiglia, e tutti sapevano che dopo le truppe del chaos e la corruzione, la minaccia più grande era un bambino arrabbiato o triste. Cosa non si fa per la famiglia, vero? Non me lo aspettavo, per me è un onore. Disse mentre una mano passava nervosa a grattare il retro del collo. Prontamente, gli fu portato uno stilo d’oricalco, che Oliver utilizzò per firmare tutti gli oggetti presentati. Non si limitò ad apportare la sua firma, ma utilizzò gli spazi più opportuni per scrivere delle piccole frasi d’incoraggiamento per i bambini, seguite dal suo nome e un piccolo simbolo di un cerchio dentellato, un ingranaggio. Sarei felice di ospitare tutta la famiglia reale, la prossima volta. Mi casa es tu casa. Concluse, facendo la massima attenzione nel restituirli senza far sbiadire la scrittura.



    Con movimento del braccio e palmo della mano aperta, indicò loro la strada da percorrere verso il mezzo che li avrebbe portati ai centri di sviluppo, dove avrebbe poi mostrato il lavoro da compiere a Mikael. Con i due Primarchi a condurre la fila, Gauss – uno dei tenno di Scylla – trovò il modo di avvicinarsi a Glados, parzialmente rallentando l’andatura per adottare il suo stesso passo. Lasciò passare qualche momento, prima di rivolgersi a lei, pur continuando a tenere il volto puntato in avanti e l’andatura perfettamente composta, come se si trattasse di normale amministrazione. Ti trovo bene, Glados. Ho modo di pensare che la tua proposta ‘porta tuo figlio a lavoro – è un ottimo momento per testarlo’ sia stata rifiutata? Chiese, le mani dietro la schiena – incrociate – mentre entrambi percorrevano assieme al resto dei gruppi la lunghezza della strada verso quello che sembrava essere un insieme di veicoli. Sfortunatamente, la distanza dall’hangar al centro era considerevole, ecco perché fu impiegato un lasso di tempo non troppo breve. Approfittò per raccontargli gli ultimi dettagli nelle innovazioni di offesa e difesa dell’esercito sviluppate nelle officine, così come le caratteristiche di supporti che sarebbero stati rilasciati a breve e proposti ad ogni settore. L’Inquisitore poté scoprire che – nel campo degli argomenti a lui più cari – Oliver si rivelava essere un brillante conversatore, estremamente interessato non solo al suo, ma anche alle tecniche e ai saggi d’ingegneria più importanti, sviluppati dagli altri regni del loro grande Impero.



    Altrettanto curata, tuttavia, fu la base di ricerca e sviluppo per la produzione ludica che risiedeva nella capitale. L’ambiente, quasi asettico – era abbastanza lontano da quello che poteva essere lo stile dei garage e dei laboratori. I colori predominanti erano tonalità che andavano dal grigio scuro al bianco opaco, con ampie vetrate al piano terra. Passando l’entrata principale, poterono trovare gli attendenti disposti in due file laterali che si piegarono in avanti, socchiudendo gli occhi, al passaggio di Lymnades – una forma standard di accoglienza e saluto. Cuordimetallo gli indicò una rampa di scale. Lì si sale verso le stanze con le apparecchiature per la produzione digitale. Qui, invece – ed indicò il punto non lontano da loro, verso il quale li stava conducendo – si trova la sala di registrazione, tutte le camere sono provviste di sistemi di isolamento da qualsiasi altro rumore. Era un piccolo giro di visita, e ogni impiegato e lavoratore dell’ambiente – incrociando la presenza del gruppo, rispondeva fermandosi sul posto ed esibendo lo stesso saluto imperiale. Confesso che hanno provato più e più volte, sono sempre nervosi quando si tratta di incontrare un altro Primarca disse con un tono di voce più basso, per evitare di mettere in imbarazzo gli impiegati.



    L’ambiente cambiò con rapidità. Il marmo e l’oricalco della struttura lasciarono il posto a quella che sembrava una moquette dello stesso colore, i muri cominciarono a mostrare un rivestimento anti-rumore, e perfino il suono dello spazio attorno a loro cominciò a diventare più ovattato. Alcune camere erano chiuse, e le porte recavano una piccola luce rossa – segno che all’interno stava avvenendo una registrazione. L’ultima porta, in fondo, era stata adibita a sala di registrazione per Mikael, la più spaziosa – quella riservata a un gruppo di persone più numerose. Oliver si fermò nell’anticamera, che portava delle piccole poltrone e una serie di beni di consumo e comodità. Un uomo sulla trentina, visibilmente stanco, li attendeva in piedi – con un piccolo fascicolo di fogli di carta attaccati ad una tavoletta di metallo. Anche lui esibì il saluto formale per il Primarca di Lymnades, prima di consegnare a Scylla il plico. E questo è l’oggetto incriminante! Sembrò pensarci su, per poi riformulare la battuta. Le linee di dialogo che abbiamo formulato e che non hanno apprezzato con una voce diversa. Spiegò lui la situazione, di come il pubblico avesse desiderato una correzione con le voci reali, per una questione di immersione durante il gioco. Anche con una rapida occhiata, non fu difficile accorgersi che le frasi erano tante, tra le quali spiccavano “Sì, questa è l’inquisizione, nessuno se l’aspetta mai, l’inquisizione” – “ABI, OPEN UP” e molte, molte altre. Variavano in base a determinati contesti – da incontri con particolari personaggi o certe azioni compiute in un certo momento. Sopra ogni pagina poteva essere letto un breve appunto sulle intonazioni e sul contesto, che avrebbero influenzato la performance. Lymnades – Base ver. / Lymnades – Surfer ver. (Accento più australiano) / Lymnades – Teen ver. (Tono più derisorio). Oliver lo osservò prendere coscienza del lavoro che lo avrebbe aspettato, prima di provare a incoraggiarlo; per una persona che non si era mai trovata in quella posizione, poteva essere strano dover confrontarsi con un compito del genere. Vuoi che ti faccia portare qualcosa per scioglierti?



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    Doveva ammettere che, sotto sotto, parte di lui si divertiva molto quando vedeva le reazioni che la sua mera presenza provocava nelle persone.
    Ogni alta autorità di Atlantide avrebbe dovuto ispirare ammirazione e timore in egual misura ma Mikael era la paura personificata, colui al quale non si poteva nascondere nulla, l'uomo che, con una sola parola, avrebbe potuto far sparire più o meno chi voleva e nessuno avrebbe potuto fare nulla per fermarlo; si era assicurato che tutti lo sapessero, che chiunque fosse perfettamente consapevole di quanta brutalità fosse capace di dimostrare quando la situazione lo richiedeva, le esecuzioni di quei subumani erano solo l'ultimo di questi atti, ma in quel momento niente di tutto quello si applicava a cosa stava accadendo nello studio di registrazione.
    Davanti ad un team di persone esterne al suo circolo più vicino, perfetti estranei, avrebbe dovuto fare tutto quello che era in suo potere per mantenere l'aura di terrore che lo seguiva ovunque andasse. Paura e sorpresa erano le sue armi principali, dopotutto.
    Il suo sguardo passò tra le parole degli svariati copioni che contenevano tutte le frasi dei suoi a quanto pare tanti personaggi: Inquisitor Mikael, Primarch Mikael, Santa Mikael, Mikael Summer Lily, giusto per dirne alcuni. Tanto per essere sicuro, aveva chiesto se si trattassero di skin o cose puramente cosmetiche, ma a quanto pare avevano intenzione di rilasciare nuove versioni di lui e di altri personaggi in contenuti speciali a seconda delle stagioni, un modo per indurre i fan a comprare dlc separati o poi season pass.
    E sì, non aveva avuto bisogno di nessuno che gli spiegasse cosa significassero nello specifico quelle cose.
    Accento australiano per Lily. Mh, piuttosto specifica come cosa da far fare proprio a me.
    Tossicchiò vagamente per schiarirsi la gola, prima di togliersi gli occhiali e appoggiarli sul tavolo davanti a lui, guardando prima Oliver e poi l'intera squadra di addetti ai lavori nella stanza. Alcuni sembrava fossero sul punto di svenire dalla paura, cosa comprensibile considerato a chi avevano chiesto di doppiare un sé stesso nella versione Atlantidea di babbo natale; li squadrò tutti, uno dopo l'altro, con sguardo freddo e inespressivo, il suo volto una maschera di cera priva di qualsivoglia espressione, prima di concentrarsi sul suo collega Primarca.
    Prese un sorso d'acqua.

    Oi moit! You roedy to foight?!
    Non esistevano parole per descrivere il silenzio che calò nello studio di registrazione dopo che pronunciò quelle esatte parole in perfetto accento australiano, con tanto di lavoro di voce per rendere il suo tono quanto più giovanile e acuto possibile. Non sapeva se c'era riuscito come si doveva, non era un doppiatore di professione, e il silenzio attonito piombato nella stanza non aiutava a offrire feedback sulla sua performance.
    Non gli dispiaceva in fondo, non avrebbe nemmeno messo mano alla cosa se non fosse stato interamente sicuro di divertirsi; gli fece piacere considerare quella sessione di doppiaggio come un inaspettato giorno di vacanza, dopotutto il settore non sarebbe crollato se fosse stato assente solo per un giorno, e, considerato che tutto quello avrebbe potuto aiutare a presentare la sua immagine in una maniera molto più pubblica e gradevole alle masse allora perché non cogliere l'occasione?
    Justice rains from above!
    Quella era la frase dell'ultimate del suo personaggio principale, una rivisitazione dell'atto illusorio che aveva svolto nel cuore di Atlantide, alla quale aveva provveduto a dare qualche dettaglio che, per forza di cose, la squadra di animazione non poteva sapere. Ci teneva particolarmente sull'aspetto santifico che aveva assunto in quella circostanza, più un vezzo di fervore del momento che cosa premeditata in verità, ma faceva oggettivamente la sua bella figura.
    Brother, I am pinned here!
    E quella era una frase speciale, che avrebbe detto quando gli sarebbe stato inferto il debuff "soppressione" in un match di squadra con dei Primarchi maschi. Per le donne aveva registrato una variazione con "Sister".
    Just as planned.
    La sua frase di vittoria per quasi ognuna della sue varianti, tranne per quella natalizia, che aveva una... diciamo leggera variazione sul tema. Una che coinvolgeva vasti quantitativi di musica tematica e sonori "Ho Ho Ho!".

    Mh. Hah! Tsk. Oh! There! Begone! Argh! Mhhhrgh!
    La serie di versi che avrebbero seguito ogni suo attacco o azione, incluso il subire danno, avrebbe dovuto chiudere la registrazione.
    Si tolse le cuffie e allontanò dal microfono, facendo cenno con la mano al team, indicazione che voleva un attimo di pausa: non aveva idea di quanto tempo ci aveva messo a doppiare un po' tutto, di sicuro mancava ancora qualcosa, ma non aveva impiegato meno di un paio d'ore. Cosa che non gli dispiaceva, ma il problema era che gli stava venendo un certo mal di gola dal continuo sforzo vocale, un momento di pausa per recuperare le energie era quantomeno necessaria. Prese un altro sorso d'acqua, mentre Shin approfittò della pausa per introdursi lui in cabina e registrare le sue frasi.
    Non aveva niente da ridire al riguardo, gli serviva un attimo per riprendere fiato.
    Guardò Oliver con sguardo interrogativo, quasi a chiedergli un parere su come era andato.

    Aveva agito in maniera molto poco conforme all'immagine pubblica che c'era su di lui, ma dare al popolo motivo per dubitare sugli stereotipi faceva parte del suo gioco.
    Heh, gioco.
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    NOME ◊ Mikael
    CASTA ◊ Cavalieri Imperiali di Atlantide
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    MENTALMENTE
    STATUS SCALE ◊ non indossata, integra
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    Ombra della Luna
    il confine tra realtà e fantasia è sottile, in un istante la vita che hai vissuto ha lo stesso valore di fiori sparsi al vento, tutto secondo i numerosi e intricati meccanismi della mente.
    Il Primarca di Lymnades è portatore di un potere psionico terrificante, forse il più grande maestro arcano fra tutti i Sacri Guerrieri perché la sua mente abbraccia lo spettro completo del potere illusorio. Rivolgendolo sull'ambiente circostante Mikael può creare miraggi e allucinazioni di ogni genere che, sebbene siano intangibili ed eterei, forniscono la possibilità di alterare lo spazio intorno a lui come più gli aggrada, ottenendo vantaggi tattici considerevoli. Se invece la forza di Lymnades dovesse essere diretta verso il sistema nervoso nemico ogni fittizia alterazione sarà percepita come reale, ogni tortura psionica resa autentica in una prigione in cui anche il tempo è sotto il controllo del Primarca, sebbene una grande forza di volontà o appropriate difese mentali possono spezzare l'illusione.
    Tuttavia è combinando entrambi gli aspetti del suo potere che si possono ottenere i migliori risultati, creando ogni genere di surreale alterazione.
    In un istante la realtà diventa fantasia, che tuttavia si traduce comunque in realtà, poiché ogni fittizio danno subito da illusioni ordite da Lymnades, oltre all'ovvio impatto psichico, si traduce in una corrispettiva perdita di energia vitale nell'avversario, proporzionale al danno che l'avversario avrebbe subito se l'illusione fosse stata reale. Gli effetti dell'esposizione a tale potere sono progressivi, poiché l'energia vitale persa non può essere recuperata in alcun modo nel corso dello scontro, la vittima sentirà una crescente difficoltà nel muoversi, stanchezza diffusa e sempre maggiormente limitante, persino richiamare e manipolare il proprio cosmo risulterà sempre più difficile, fino a che non si piomba svenuti al cospetto del Primarca nel caso migliore, morti (gdr only) in quello peggiore.


    Un Lago Immobile
    ognuno porta con sè un carico di piccoli segreti, microscopiche trasgressioni, emozioni che compongono la psiche e definiscono la persona nella sua interezza. Talvolta, tuttavia, questi segreti devono essere ispezionati per assicurarsi che tra di essi non si annidi eresia alcuna.
    Il Primarca di Lymnades è in grado di estendere la sua maestria psionica e invadere silenziosamente la psiche di chiunque, aprendola come un libro e passando agilmente da un ricordo ad un altro. Sotto gli occhi del Sommo Inquisitore nessuna memoria è al sicuro, nessuna emozione ad essa collegata è insondabile, e ciò gli permette di condurre interrogatori senza porre neanche una domanda. A meno che qualcuno non usi appropriate difese mentali per schermare l'influenza del Primarca, cosa che equivale ad un'ammissione di colpevolezza.
    Ciò che tuttavia rende il Primarca così temibile in battaglia è il fatto che sa sempre cosa dire o fare per infliggere massimo danno al nemico.
    E se il bersaglio dovesse essere alleato... se ha servito bene il Dio-Imperatore allora non avrà assolutamente niente di cui preoccuparsi.


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    Lasciarono Mikael nella metà della grande sala adibita a spazio di registrazione, mentre Oliver – con gli addetti e i vari tecnici – si posizionarono dietri le ampie vetrate e porte che separavano l’ambiente più insonorizzato e pieno di microfoni, da quello provvisto di comandi e dispositivi. Con sua sorpresa, e anche una nota di soddisfazione, non fu affatto difficile lavorare con Mikael. La parte più sostanziosa delle battute furono riprodotte con tranquillità e fluidità; d’altronde, risultava anche piuttosto facile quando determinate frasi rientravano nelle corde di coloro che avrebbero dovuto pronunciarle. A braccia conserte, il Primarca ospite avrebbe potuto osservare il volto sorridente di Oliver che annuiva dopo ogni compito portato a termine. All’imrpovviso, tuttavia, mentre il l’inquisitore supremo si trovava a recitare le linee di dialogo di Santa Mikael, un inserviente entrò nella stanza chiedendo del loro capo – Cuordimetallo stesso. C’era stata una comunicazione urgente dal reparto di programmazione. Con un angolo della bocca piegato verso il basso, in un’espressione interrogativa, fece cenno agli altri operatori di continuare a supervisionare l’impeccabile lavoro di Lymnades; quindi, uscì in fretta dalla stanza, facendosi passare il comunicatore. Un paio di minuti dopo fu ai piani superiori, osservando da vicino il problema sugli schermi vicino ai quali gli altri impiegati avevano fatto spazio. Con una mano che andava a strofinare la punta del mento, qualcosa venne in testa ad Oliver – qualcosa che, conoscendo l’indole della quasi totalità dei suoi compagni Primarchi ed Esecutori, avrebbe portato a qualcosa di interessante. Un sorriso si fece strada sul suo volto, al quale i vari impiegati risposero con un’espressione più interrogativa che dubbiosa. Con uno scatto, si alzò dalla sedia – intimando loro di restare in attesa di ciò che avrebbe comunicato di lì a breve, senza portare avanti altre modifiche.



    Fu questione di secondi, e il ragazzo si ritrovò di nuovo nell’ambiente inferiore, quello dove Mikael aveva quasi terminato di registrare le frasi dal copione. Sempre a braccia conserte, adocchiando lo schermo che portava l’impronta vocale, attese con pazienza – senza perdere l’espressione che aveva adottato poco fa. Non appena ebbe terminato, fece portare al Primarca un carrello con beni di consumo per permettergli di riposarsi e riprendersi dallo sforzo di continuare ad utilizzare la voce. Anche le corde vocali avevano bisogno di cure – e un qualsiasi tipo di bevanda avrebbe permesso alla gola di non risentire troppo della stanchezza. Attese la fine di tutto, così come la risposta affermativa dagli addetti alla sala di registrazione. Le linee di dialogo sarebbero state salvate e conservate in archivio, in attesa di essere utilizzate nella costruzione del personaggio e nell’associazione dei vari input. Mi sono assentato per qualche minuto perché abbiamo avuto un problema ai piani alti. Cominciò a spiegare, prendendo un sorso da una delle tazze che avevano portato. La bevve in modo abbastanza sbadato, e ciò fece scendere una piccola goccia sulla porcellana che stava reggendo in quel momento. Se le persone che avrebbero dovuto insegnargli come bere in modo corretto, regale, fossero stati lì – sicuramente lo avrebbero ammonito. A quanto pare c’è bisogno di un’ulteriore modifica per la parte tecnica, e ciò mi ha dato un’idea. Il tono, a mano a mano, diventava sempre più interessato e ironico ad ogni parola, quasi come a preparare l’interlocutore – Mikael – ad una proposta non tanto strana, quanto improvvisa. Cuordimetallo, come gli altri, era sempre pronto a mettersi in gioco per situazioni simili. Renderebbe molto più fedele, per i consumatori, il poter riprodurre le illusioni usate in battaglia – e non c’è miglior modo di osservarle se non combattere contro Lymnades stesso Piegò il capo in un cenno che, probabilmente, avrebbe dato modo al compagno di capire dove Oliver volesse dirigere il discorso, o meglio, verso quale fine.

    Che ne dici?



    Con la sua approvazione, Oliver avrebbe subito organizzato il trasporto verso quella che si sarebbe rivelata l’Arena dello Stretto, il luogo in cui prendevano esecuzione gli spettacoli impossibili da esibire in altri luoghi. Dotata di sistemi di gestione, protezione, contenimento e monitoraggio, sarebbe stato il luogo perfetto per osservare con proprio occhio ciò che l’inquisitore avrebbe potuto indirizzare contro i nemici, per poi riprodurlo attraverso descrizioni ed esempi fatti con le stesse illusioni su cui aveva dominio, in modo da integrarle con il personaggio in lavorazione nei laboratori. L’ambizione in progetti del genere non gli mancava, e i giocatori di tutte le età avrebbero potuto utilizzare – tramite console – le stesse abilità del Primarca dell’Oceano Antartico. Arrivati lì, dopo qualche minuto, lo avrebbe accompagnato in una delle tante anticamere di preparazione – dove a Mikael e al suo seguito, se non avesse voluto prendere posto negli spalti, sarebbe stato offerto un cambio d’abiti più adatto all’occasione. L’uniforme da combattimento standard, quella indossata al di sotto degli equipaggiamenti o delle armature – provvista del classico simbolo imperiale, così come quello del Settore Pacifico Meridionale, stilizzato in forma più piccola, non molto lontano da quello più grande. Adattabile com’era ad una vasta gamma di forme fisiche, Oliver fu sicuro che l’altro non avrebbe trovato problemi di sorta. Non ti nascondo un po’ di tensione. Disse senza perdere il sorriso, stringendo gli avambracci e parte delle mani con una fasciatura scura, con movimenti fermi e lenti. Poche volte ho affrontato persone con illusioni così particolari – l’armatura di Mneseo è davvero terribile, in senso buono. Trovò il modo di riempire quel momento di silenzio prima della conferma sulla preparazione definitiva dell’arena. Non si tenevano eventi da un po’, lì, così non mancò di chiedere un secondo controllo sui dispositivi di sicurezza. Spero tu abbia modo di conoscerlo, in futuro.




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    Ultimo post di role prima di darci dentro. Se vuoi ti lascio iniziativa e partenza :fiore:

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    Oh, e quella giornata continuava ad essere così piena di sorprese.
    Oliver aveva una grande fama ad Atlantide, un grande guerriero come si confaceva al degno erede di Scilla, e di Mikael... beh, di lui si sapeva oggettivamente poco o nulla per la natura stessa della sua occupazione principale; uno dei motivi principali che lo stavano portando a fare quello che stava facendo era rafforzare la propria presentazione al pubblico atlantideo, e certo, l'occasione per farlo in maniera quanto più precisa e accurata possibile non sarebbe dovuta essere ignorata, ma la domanda che gli frullò in testa, la prima domanda e l'unica reazione naturale che ebbe a quella proposta così spontantea, fu una e semplice.
    Non ha paura?
    Oliver non aveva paura che gli guardasse nella mente e carpisse i suoi segreti? Oppure riteneva di non avere segreti, proverbiali scheletri nell'armadio, momenti di vergogna e disonore che avrebbero potuto macchiare la fama immacolata di Cuordimetallo? Oppure ancora, se ne aveva, era così certo dell'intoccabilità della sua posizione da non aver timore che qualcosa di scandaloso potesse venire a conoscenza di altri? E se, molto semplicemente, si fidava di Mikael?
    Sì, poteva fidarsi dell'Inquisitore semplicemente sulla base del fatto che fossero compagni e fratelli, prescelti dell'Imperatore, così tanto da non considerare nemmeno l'eventualità che lui potesse tradire quella fiducia? Era sciocco in quel caso, presuntuoso in tutti gli altri. Ma, a conti fatti, non era lì per quello.
    Per ora.
    Sorrise e annuì nettamente, non un accenno di quello che gli stava passando in testa trasparì su un volto sereno e spensierato.
    Ma certo! Fammi pure strada.

    Non gli dispiaceva l'idea di combattere, proprio per impostazione personale, ma il pensiero di confrontarsi contro un avversario del calibro di Oliver gli provocava qualche involontario brivido di tensione.
    Mikael non giocava per partecipare, non voleva secondi posti o premi di consolazione, l'unica cosa che avrebbe accettato in ogni suo sforzo era una vittoria totale, che tutto andasse esattamente e perfettamente come aveva pensato e previsto, nel più insignificante allenamento come nella più feroce guerra per la vita, voleva vincere. Non che tutto potesse andare sempre come voleva lui, ma in quel caso non aveva la benché minima idea di trattenersi, non l'avrebbe fatto normalmente e figuriamoci contro un avversario come il suo, e si aspettava altrettanto da lui. Sarebbe stato alquanto offeso se Oliver non l'avesse colpito con tutto quello che aveva.
    Si preparò adeguatamente, sostituendo abiti tutto sommato cerimoniali con l'uniforme da combattimento fornitagli, prima di entrare nell'arena davanti al suo gentile ospite.
    Lo spero anch'io.
    Rispose con vaga sorpresa all'augurio che gli aveva fatto il custode di Scilla, una gentilezza che non si aspettava, perché in fin dei conti gli aveva augurato di dimostrarsi degno del Khala, di incontrare i suoi nobili predecessori e assurgere al ruolo di vero difensore di Atlantide e dell'Imperatore. Ovviamente, era quello il suo attuale obbiettivo, ma sentire una cosa così spontanea rivoltagli in quel particolare momento... gli provocò un istintivo moto di affetto e simpatia. Addolcì vagamente la concentrazione che aveva nello sguardo, cogliendo il momento per sistemare l'elmo sul suo capo con un gesto meccanico e secco.
    Anche se dovrei essere io a temere un guerriero del tuo calibro. Hai senza dubbio molta più esperienza di me in questo campo, e io guardo sempre con ansia alla possibilità di imparare da chi mi è superiore.
    Si abbassò in un lento e fluido inchino, prima di sollevare nuovamente il capo e rivolgere al suo collega Primarca un'espressione a metà tra il furbesco e il divertito.

    Ma non ti trattenere, okay?

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    E così iniziò.
    La sua mente si protese verso quella di Oliver, onde psioniche che dardeggiarono in ogni dove come serpi, portando con esse un messaggio di gelo. L'aria si raffreddò attorno a Cuordimetallo, che avrebbe visto il suo fiato formare netta condensa, sentito il freddo tocco dell'inverno su di lui, avrebbe iniziato a tremare forsennatamente prima che, davanti a lui, si formasse un vero e proprio inferno glaciale.

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    Avrebbe visto enormi onde di ghiaccio e neve mischiarsi a partire dalle mani tese di Mikael, ondeggiare nell'arena portate da un vento freddo e pungente, e poi abbattersi su di lui.
    Su di lui avrebbe avvertito il freddo tocco dell'antartico, la morte bianca chiudere ogni via di fuga e avvolgerlo senza pietà alcuna, il gelo che avrebbe bruciato e intorpidito ogni terminazione nervosa e incancrenito un corpo intero, avrebbe provato su di sé la disperazione dell'immobilismo, quando nemmeno l'aria può raggiungere i tuoi polmoni e si attende inermi la grazia dell'oblio.
    Non che sarebbe arrivata in tempi brevi, Mikael avrebbe avuto cura di dilatare la durata di quell'illusione più a lungo possibile, così che non avrebbe mai potuto neanche concepire la fine di quel tormento.

    Il tutto mentre la sua energia vitale veniva divorata lentamente, un brandello alla volta.

    E Mikael era ancora proteso nel suo inchino; o meglio, un clone illusorio di Mikael lo era, a guardare Oliver con aria beffarda dalla sua posizione iniziale, mentre il vero Primarca di Lymnades, reso invisibile e inudibile dai suoi poteri, provvide a muoversi lateralmente rispetto al punto in cui aveva iniziato.
    Non foss'altro che per rendere più difficile all'avversario trovarlo nel momento in cui avrebbe infranto quella semplice illusione preliminare.

    Perché lo avrebbe fatto, ovviamente.

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    RIASSUNTO AZIONI ◊ prima di tutto ti sparo un illusione mentale con dispersione di energia vitale (AF singolo), descritta in post, poi lascio una copia illusoria di mikael nel punto da dove sono partito prima di rendermi invisibile e scappare via di lato (Diversivo)

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    il confine tra realtà e fantasia è sottile, in un istante la vita che hai vissuto ha lo stesso valore di fiori sparsi al vento, tutto secondo i numerosi e intricati meccanismi della mente.
    Il Primarca di Lymnades è portatore di un potere psionico terrificante, forse il più grande maestro arcano fra tutti i Sacri Guerrieri perché la sua mente abbraccia lo spettro completo del potere illusorio. Rivolgendolo sull'ambiente circostante Mikael può creare miraggi e allucinazioni di ogni genere che, sebbene siano intangibili ed eterei, forniscono la possibilità di alterare lo spazio intorno a lui come più gli aggrada, ottenendo vantaggi tattici considerevoli. Se invece la forza di Lymnades dovesse essere diretta verso il sistema nervoso nemico ogni fittizia alterazione sarà percepita come reale, ogni tortura psionica resa autentica in una prigione in cui anche il tempo è sotto il controllo del Primarca, sebbene una grande forza di volontà o appropriate difese mentali possono spezzare l'illusione.
    Tuttavia è combinando entrambi gli aspetti del suo potere che si possono ottenere i migliori risultati, creando ogni genere di surreale alterazione.
    In un istante la realtà diventa fantasia, che tuttavia si traduce comunque in realtà, poiché ogni fittizio danno subito da illusioni ordite da Lymnades, oltre all'ovvio impatto psichico, si traduce in una corrispettiva perdita di energia vitale nell'avversario, proporzionale al danno che l'avversario avrebbe subito se l'illusione fosse stata reale. Gli effetti dell'esposizione a tale potere sono progressivi, poiché l'energia vitale persa non può essere recuperata in alcun modo nel corso dello scontro, la vittima sentirà una crescente difficoltà nel muoversi, stanchezza diffusa e sempre maggiormente limitante, persino richiamare e manipolare il proprio cosmo risulterà sempre più difficile, fino a che non si piomba svenuti al cospetto del Primarca nel caso migliore, morti (gdr only) in quello peggiore.


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    ognuno porta con sè un carico di piccoli segreti, microscopiche trasgressioni, emozioni che compongono la psiche e definiscono la persona nella sua interezza. Talvolta, tuttavia, questi segreti devono essere ispezionati per assicurarsi che tra di essi non si annidi eresia alcuna.
    Il Primarca di Lymnades è in grado di estendere la sua maestria psionica e invadere silenziosamente la psiche di chiunque, aprendola come un libro e passando agilmente da un ricordo ad un altro. Sotto gli occhi del Sommo Inquisitore nessuna memoria è al sicuro, nessuna emozione ad essa collegata è insondabile, e ciò gli permette di condurre interrogatori senza porre neanche una domanda. A meno che qualcuno non usi appropriate difese mentali per schermare l'influenza del Primarca, cosa che equivale ad un'ammissione di colpevolezza.
    Ciò che tuttavia rende il Primarca così temibile in battaglia è il fatto che sa sempre cosa dire o fare per infliggere massimo danno al nemico.
    E se il bersaglio dovesse essere alleato... se ha servito bene il Dio-Imperatore allora non avrà assolutamente niente di cui preoccuparsi.


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    Oliver rimase fermo sul posto.

    La posa era curata, i muscoli erano fermi – anche se pronti a scattare in qualsiasi momento. L’unico movimento proveniente da lui era quello della traccia cosmica, all’erta, seppur controllata. Quando si trattava di affrontare combattenti dalle capacità illusorie come Mikael, non ci si poteva mai definire troppo preparati, non in senso assoluto. La mente umana sapeva essere piena di inventiva da sfogare con un canale di potere del genere. Tra le possibilità, quella più semplice – che lo prese di sorpresa, a modo suo – fu proprio l’estensione del potere che si tradusse, sia in modo visivo che percettivo, in una grande distesa di ghiaccio verso di lui. Era quella la differenza tra le trame di Lymnades e quelle di Scylla, la capacità di avere un vero e proprio impatto sui sensi avversari, sulle sue percezioni strettamente connesse ai processi del cervello. Il braccio di Oliver si mosse istintivamente, quasi come se il corpo gli avesse suggerito di difendersi in maniera prettamente fisica da quell’assalto. L’acqua attorno a lui, roteando, fu il risultato di quel processo chiamato neuroni a specchio – il corpo umano reagiva in una maniera che aveva imparato a registrare, a forza di combattimenti abitudinari. Fortunatamente, il Primarca possedeva quella che era definibile come schermatura dalle illusioni e dai processi che coinvolgevano il rapporto tra due menti. Difendere, tuttavia, non voleva dire annullare – e ciò fu evidente quando l’assalto mentale lo portò a voltare parzialmente la testa verso sinistra, stringendo i pugni in un'espressione di dolore. Sì, fa male. Nonostante la sua difesa, il danno che era filtrato attraverso i suoi sensi aveva portato con sé una sensazione diversa, che non aveva mai provato prima. Sentì il corpo reagire come se avesse subito un vero e proprio colpo da ghiaccio, e la sensazione d’affanno lo colse. Non era il residuo del freddo che la sua mente aveva attutito, ma più simile all'impressione che - parato quell'attacco - il suo corpo avesse comunque incassato quella parte di colpo. Se avesse dovuto paragonare quel dolore, lo avrebbe quasi ricondotto alla tecnica del pipistrello – che poteva sottrarre energia vitale ai propri nemici. Schioccò la lingua, ecco cosa si provava nell’assaggiare quasi la stessa medicina. Non si permise di immaginare il riflesso dei danni sul suo corpo se non avesse avuto a disposizione quella difesa – i nemici alla mercé dei poteri illusori dovevano stare molto attenti. Gli attacchi di Lymnades erano attacchi che, se usati nella giusta maniera, portavano ad un logoramento pericoloso, e i sintomi che il suo corpo stava metabolizzando erano solo la prima parte, l’attacco di saluto – una formalità. La figura di Mikael sembrava essere rimasta al centro, chinata nel ghiaccio nel saluto che gli aveva rivolto.




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    Crack.




    Sull’ammasso di ghiaccio, che le illusioni avevano prodotto, si iniziarono a formare decine e decine di crepe – le crepe diedero vita a profonde spaccature che, velocemente, andarono a rompere l’interezza di quei blocchi senza precisa forma. Ogni traccia scendeva in profondità, influenzata dalla capacità di Scylla di annullare le illusioni lanciate su di lui. Nonostante ammirasse in ogni avversario le capacità di combattimento, Oliver non si sarebbe permesso il lusso di una lunga attesa, avrebbe velocemente cancellato l’effetto visivo che tutte le trame di Mikael avevano avuto sulla sua mente. In una manciata di secondi, tutto diventò simile al frangersi di uno specchio, e lo stesso elemento rivolto verso di lui – la stessa immagine di Lymnades – presero a scomporsi in decine e decine di frammenti vitrei e ghiacciati, come se quella stessa realtà si fosse spezzata e scomposta in parti non omogenee. Dalla sua, oltre al khala, aveva l’esperienza di aver affrontato persone che avevano avuto a disposizione simili poteri, anche veicolati in modo diverso. L’unico modo per poter raggiungere illusionisti dediti a riposizionamenti era quello di togliere loro una zona sicura in cui poter operare – e così decise, quindi, di procedere. Mentre le vecchie illusioni di Mikael diventavano materiale per le nuove immagini prodotte da Oliver, la sua armatura cominciò a cambiare aspetto, assumendo forme vagamente più spigolose e sottili – se sottile si potesse definire l’interezza del corpo del messicano, all’interno della scale. L’elmo assunse una conformazione più incurvata in avanti, quasi rimandando all’idea di un becco. Le placche dell’armatura si riassestarono in modo tale da far comparire – alle spalle del possessore – quelle che potevano ricordare delle ali fatte di oricalco, dallo stile molto più avanzato, similmente alla struttura tecnologica atlantidea, rispetto ad altre armature che possedevano una definizione standard di struttura alare. Entrando nella forma dell’aquila, dunque, Cuordimetallo decise di portare avanti la strategia per osservare il comportamento del compagno nei confronti di un pericolo che sarebbe potuto succedere fuori dalle mura atlantidee, contro altri nemici. Regolò la potenza dell’attacco e la sua struttura in modo tale da essere meno pressante e fitta, ma non meno seria.



    Un gesto della mano – che risultò vagamente più pesante rispetto al solto – mosse l’aria attorno a sé, portando alla contrazione dello spazio attorno a loro, lungo tutto il perimetro e la circonferenza dell’arena in cui stavano combattendo. Le acque di Cariddi si mossero con straordinaria irruenza nell’ambiente, alla quale rotazione si aggiunse una corrente di vento che, seguendo il roteare impervio, prese a generare una pressione verso l’alto. Modulò la prima parte dell’offensiva in modo tale da tentare di coprire la posizione in cui si era nascosto il compagno di sparring, ancora occultato dal velo invisibile. Lo scopo di quell’attacco non era danneggiare il loro obiettivo, ma puntare a impedirgli di muoversi correttamente e spingerlo in alto, con una combinazione di acqua e aria vorticante, quasi a ricordare un enorme mulinello. Era il principio che veniva applicato nella gestione dei motori ad elica; la compressione del getto – in quel momento incarnata dal vortice d’acqua chiuso nello spazio di combattimento, che arrivava ad infrangersi contro i muri e gli spalti – veniva filtrata dal movimento dell’elemento su cui l’aquila aveva dominio, e ciò risultava in una forza di propulsione che permetteva di spostare ciò che c’era sul loro cammino, Mikael, in quel caso. Nello stesso momento in cui si sarebbe formato l’immenso gorgo che mirava ad alzarlo in aria e lasciarlo in balia delle correnti, avrebbe utilizzato l’arma dell’aquila, generandola e dirigendola – attraverso la capacità di poterne guidare la traiettoria – in alto, in formazione parallela al mulino d’acqua. Le armi di Scylla, traslate nella struttura cosmica a distanza, sarebbero poi piovute verso il basso, coprendo lo stesso diametro d’attacco disegnato dal mulino d’acqua.



    Più di una volta Cuordimetallo si era ritrovato ad utilizzare i propri poteri per rendersi invisibile e inudibile alle percezioni avversarie – specialmente di quelli senza adeguate protezioni mentali. Da utilizzatore della stessa tattica, sapeva che per contrastare dubbi o incertezze del genere bisognava rendere i propri attacchi non tanto mirati, quanto ampi e capaci di attaccare più spazi – in modo da andare per esclusione e provare a colpire la zona in cui si era posizionato il nemico. Nel caso in cui le aquile fossero riuscito a colpirlo, si sarebbe trovato contro una portata di contusione considerevole, che avrebbe dato vita a fratture e perforazioni nei punti meno solidi dell’armatura – ciò forte del fatto che ogni aquila possedeva una corrente di vento attorno, a spirale, che ne aumentava la velocità e la portata della perforazione. Non era una forma che utilizzava spesso, ma risultava estremamente efficace in scontri che miravano a sfruttare gli spazi aperti, così come l’ingaggio multiplo. Decise di non utilizzare altrettanti occultamenti per nascondersi, ma si elevò in aria – con un’ulteriore spinta di vento – rendendo più facili e controllati i suoi spostamenti con le ali. Dentro l’elmo, l’espressione accigliata e tesa si trasformò in un mezzo sorriso di sfida, era inevitabile il divertimento e la tenacia che traspariva da un combattimento tra due atlantidei, riflesso della stessa determinazione che avrebbe sostenuto Mikael di lì a poco.






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    narrato Ξ parlato Ξ pensato Ξ parlato altri


    CASTA Ξ Cavalieri Imperiali di Atlantide
    FISICAMENTE Ξ Debilitazione fisica con torpore di media entità, danno mentale relativo ad illusione medio
    MENTALMENTE Ξ LEZZEGOO
    STATUS SCALE Ξ Indossata - Ottimo
    RIASSUNTO AZIONI Ξ

    Alour, mi difendo dalla tua illusione, subendo il contraccolpo e la privazione collegata. A terra c'è il big tornado stile ventilatore gigante al massimo del diametro, amplificato da una corrente di vento, che serve non a fare danno ma a destabilizzarti ovunque tu sia, spingendoti in aria [ad]. Invece, dall'alto piovono le aquile teleguidate, che hanno il compito di inchiodarti e riportarti giù con un bombardamento a tappeto [af - arma aquila/perforazione]

    Strong, united, working 'till we fall

    ABILITÀ Ξ

    Reality Overwriting
    - Illusioni Ambientali
    Physical Reworking - Armi di Scilla
    Physical Reworking: One for All - Trasformazione
    Voz de Ola - Telepatia


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    Era un saluto, una gentilezza la sua. Un buon modo per saggiare la forza delle difese mentali del Primarca di Scylla, difese che, come immaginava, erano solide oltre ogni concezione; ovviamente il potere di Oliver era superiore al suo, non solo, aveva tutta l'esperienza del Khala a informarlo su tutti i trucchi che Mikael avrebbe potuto usare.
    La sorpresa e la paura erano le sue armi principali, in assenza di entrambe avrebbe dovuto fare ricorso a perseveranza e corretta applicazione di un'assetto che era estremamente abile a dispensare: dolore. Prima però avrebbe dovuto difendersi dall'offensiva di Oliver, offensiva che, come era giusto che fosse, non gli lasciava scelte giuste per minimizzare i danni. Certo, non potendo vederlo direttamente il suo avversario era costretto a sferrare attacchi su ampia scala, meno accurati e più dispendiosi, più nello specifico, un immenso tornado di acqua e un violentissimo getto di vento.
    Si rese immediatamente conto che, per quanto visivamente impressionante, non era l'uragano la vera minaccia alla sua incolumità quanto la pioggia di quelli che, ad una rapidissima occhiata, sembravano missili aria terra diretti sulla zona di combattimento: l'obbiettivo di cuordimetallo era chiaro, egli stesso sapeva che, quando si affrontava un avversario invisibile, la prima cosa da fare era cercare di stanarlo. L'acqua e il vento avrebbero dovuto destabilizzarlo e rivelare la sua posizione, mentre le aquile erano la vera offensiva del suo nemico: un piano perfetto, da manuale anche, se non fosse che Mikael aveva una certa idea per mantenere un certo grado di occultamento.
    Se Scylla avesse potuto concentrare il fuoco su di lui non avrebbe avuto alcuna possibilità, ergo la scelta migliore era cercare di prenderlo per stanchezza e sfinimento, cosa che i suoi poteri favorivano, mentre l'altro spandeva e spendeva il suo cosmo. Più facile a dirsi che a farsi, ovvio, ma avere buone speranze non faceva certo male.

    Invece quelle aquile, se l'avessero colpito, gli avrebbero fatto molto male, quindi meglio cercare di limitare i danni.
    Innanzitutto si oppose alla forza di spinta del vento e dell'acqua tutto attorno a lui semplicemente accovacciandosi con le braccia incrociate verso l'alto, tentativo di ridurre al minimo lo spazio che avrebbe dovuto occupare, estendendo una bolla di cosmo tutto attorno a lui per schermarlo dalla furia del gorgo. La bolla resse, dopotutto non doveva sopportare chissà quale impatto quanto opporsi ad uno spostamento indesiderato, cosa che avrebbe potuto essere un grave errore, avrebbe rivelato la sua posizione in maniera inconfondibile, ma Mikael aveva un'idea per quello.
    Estendendo la sua influenza illusoria sull'ambiente agì di nuovo, facendo svanire in una immediata trasparenza sia il gorgo, che la pioggia di missili che stava per abbattersi sull'area. Già, aveva appena reso invisibili gli attacchi del suo avversario.
    In circostanze normali quella sarebbe stata una sentenza a morte, ma in quella particolare situazione poteva giocare in suo favore: vedere il vortice non era importante per lui, difendersi dai suoi effetti di spostamento sì, ed era una cosa che avrebbe potuto benissimo fare anche senza supporto visivo, mentre invece per l'imminente bombardamento di aquile... beh, l'attacco era composto da una sola passata sul terreno dell'arena, una volta superata quella non avrebbe dovuto preoccuparsi di altro, e, nell'eventualità in cui tale attacco fosse controllato direttamente da Oliver, togliergli feedback visivo in quei momenti fatali avrebbe potuto ridurre di molto la precisione del bombardamento.
    Bombardamento che, senza neanche farsi attendere troppo, arrivò.

    I suoni non erano stati attutiti dalla sua illusione, togliere anche quelli avrebbe aumentato il dispendio energetico, e fu il rombo terrificante di oricalco che piombava a terra e cosmo che esplodeva e roccia che si disintegrava a segnalare l'arrivo dell'attacco prima ancora che giungessero su di lui.
    Una delle aquile fu respinta a fatica dalla sua barriera di cosmo, ma le due seguenti riuscirono a passare oltre con relativa facilità, sebbene il loro momento fu vagamente rallentato. L'impatto di metallo contro metallo, quel tonfo sordo che fece seguito a due scariche di dolore che attraversarono le braccia di Mikael, riecheggiò libero nell'arena, sebbene sarebbe stato molto difficile udirlo oltre il rombo di acqua, vento ed esplosioni. Purtroppo per lui, nonostante avesse usato la sua Scale per attutire il grosso del colpo, c'era altro nella sua direzione; altre due aquile, stavolta senza la barriera di cosmo a bloccarne l'inerzia, lo toccarono al pieno della loro forza.
    Un'altra raggiunse le braccia, facendolo quasi affondare al suolo e costringendolo ad abbassarle, tanta la pressione e il dolore, mentre l'ultima impattò contro lo spallaccio sinistro della sua armatura, facendogli stringere i denti e ringraziare mentalmente l'Imperatore per la durezza delle Scale.
    Le zone colpite gli facevano male, molto male, ma niente che avrebbe pregiudicato il proseguire dello scontro a meno di ricevere danni continuativi in quelle zone. Ora, tuttavia, toccava a lui attaccare.
    Prima che Oliver potesse realizzare dove si trovasse Mikael, la sua mente raggiunse quella del Primarca e agì di nuovo, bombardandolo con una nuova scarica di potere psionico.

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    Avrebbe sentito un suono. Un fischio dapprima lontano, un ronzio insistente che si rifiutava di lasciare le sue orecchie, che si sarebbe fatto sempre più intenso ad ogni secondo che passava, sibilo così acuto da essere presto insopportabile; avrebbe sentito il contatto con le singole onde sonore in ogni parte del suo corpo, la sua pelle tremare e piegarsi sotto quell'offensiva, i suoi timpani esplodere in una tempesta di sangue, i suoi occhi disgregarsi in continue colate di liquido tremante, i suoi denti vibrare e disintegrarsi in mille pezzi, le sue ossa tremare e infine spezzarsi una ad una sotto quella terribile melodia.
    Un singolo osso per volta si sarebbe piegato e rotto, perforando pelle, muscoli, organi, in ogni direzione, impattando contro la Scale e spezzandosi ancora, dilaniando un corpo che, infine, si sarebbe accasciato inerme come una massa informe di carne immobile.

    E dunque, nella realtà, Mikael optò di massimizzare il vantaggio tattico dell'occultamento: aveva subito danni a parti non necessarie per il prosieguo della battaglia, certo, ma ridurre i danni al minimo sarebbe stato apprezzato.
    Un numero indefinito di copie di Lymnades si sparsero in ogni direzione, alcuni a terra, altri sospesi in aria a svariate altezze, tutti fermi nel tentativo di occultare quanto più possibile la vista di Oliver mentre lui, invisibile e inudibile, si mosse verso il bordo dell'arena per mettere quanta più distanza possibile con l'avversario.
    Meglio non farsi cogliere nelle sue immediate vicinanze quando avrebbe deciso di contrattaccare.

    hiaAmxR


    narrato ◊ parlatopensatoparlato altri
    NOME ◊ Mikael
    CASTA ◊ Cavalieri Imperiali di Atlantide
    ENERGIARossa
    SCALE ◊ Lymnades (IV)
    FISICAMENTE ◊ forti contusioni multiple alle braccia e alla spalla sinistra, microfratture ossee nelle zone coinvolte
    MENTALMENTE
    STATUS SCALE ◊ indossata, integra
    RIASSUNTO AZIONI ◊ mi difendo creando una bolla di cosmo e rendendo invisibile sia me (continuando l'illusione di prima) sia il big ventilatore, per non farmi vedere mentre lo paro, che le acquilemissile, per renderti più difficile mirarle e controllarle visto che non vedi dove vanno. Quelle che arrivano nella mia direzione mi fanno comunque male male, poi ti sparo un'illusione mentale + dispersione di energia vitale (AF)
    Come diversivo sparo in ogni direzione millemila cloni di me alla dr Strange, che più che altro sono per occuparti la vista mentre io scappo (invisibile e inudibile) verso il bordo dell'arena come una checchina.

    ABILITÀ

    Ombra della Luna
    il confine tra realtà e fantasia è sottile, in un istante la vita che hai vissuto ha lo stesso valore di fiori sparsi al vento, tutto secondo i numerosi e intricati meccanismi della mente.
    Il Primarca di Lymnades è portatore di un potere psionico terrificante, forse il più grande maestro arcano fra tutti i Sacri Guerrieri perché la sua mente abbraccia lo spettro completo del potere illusorio. Rivolgendolo sull'ambiente circostante Mikael può creare miraggi e allucinazioni di ogni genere che, sebbene siano intangibili ed eterei, forniscono la possibilità di alterare lo spazio intorno a lui come più gli aggrada, ottenendo vantaggi tattici considerevoli. Se invece la forza di Lymnades dovesse essere diretta verso il sistema nervoso nemico ogni fittizia alterazione sarà percepita come reale, ogni tortura psionica resa autentica in una prigione in cui anche il tempo è sotto il controllo del Primarca, sebbene una grande forza di volontà o appropriate difese mentali possono spezzare l'illusione.
    Tuttavia è combinando entrambi gli aspetti del suo potere che si possono ottenere i migliori risultati, creando ogni genere di surreale alterazione.
    In un istante la realtà diventa fantasia, che tuttavia si traduce comunque in realtà, poiché ogni fittizio danno subito da illusioni ordite da Lymnades, oltre all'ovvio impatto psichico, si traduce in una corrispettiva perdita di energia vitale nell'avversario, proporzionale al danno che l'avversario avrebbe subito se l'illusione fosse stata reale. Gli effetti dell'esposizione a tale potere sono progressivi, poiché l'energia vitale persa non può essere recuperata in alcun modo nel corso dello scontro, la vittima sentirà una crescente difficoltà nel muoversi, stanchezza diffusa e sempre maggiormente limitante, persino richiamare e manipolare il proprio cosmo risulterà sempre più difficile, fino a che non si piomba svenuti al cospetto del Primarca nel caso migliore, morti (gdr only) in quello peggiore.


    Un Lago Immobile
    ognuno porta con sè un carico di piccoli segreti, microscopiche trasgressioni, emozioni che compongono la psiche e definiscono la persona nella sua interezza. Talvolta, tuttavia, questi segreti devono essere ispezionati per assicurarsi che tra di essi non si annidi eresia alcuna.
    Il Primarca di Lymnades è in grado di estendere la sua maestria psionica e invadere silenziosamente la psiche di chiunque, aprendola come un libro e passando agilmente da un ricordo ad un altro. Sotto gli occhi del Sommo Inquisitore nessuna memoria è al sicuro, nessuna emozione ad essa collegata è insondabile, e ciò gli permette di condurre interrogatori senza porre neanche una domanda. A meno che qualcuno non usi appropriate difese mentali per schermare l'influenza del Primarca, cosa che equivale ad un'ammissione di colpevolezza.
    Ciò che tuttavia rende il Primarca così temibile in battaglia è il fatto che sa sempre cosa dire o fare per infliggere massimo danno al nemico.
    E se il bersaglio dovesse essere alleato... se ha servito bene il Dio-Imperatore allora non avrà assolutamente niente di cui preoccuparsi.


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    Edited by Luke¬ - 8/3/2021, 23:05
     
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    All’iniziò non ci fece quasi caso, tra i rumori della battaglia che gli elementi e le armi avevano scatenato attorno a loro. Tuttavia, il picco continuò a farsi sempre più alto, sempre di più, fino quasi a costringerlo a voltarsi alla sua sinistra. Impiegò diversi secondi per rendersi conto del fatto che non proveniva all’esterno, ma all’interno; ad accompagnarlo ci fu un leggero tremito che, proprio come l’iniziale manifestazione dell’attacco mentale, cominciò a crescere a sua volta. Il tremito divenne scossa, la scossa divenne dolore, il dolore divenne dispersione di forze. Sentì l’interezza del cranio, protetto all’interno dell’elmo, cominciare a venire avvolto da spasmi e picchi che – al crescere del ronzio – avrebbero esteso il loro danno sull’interezza delle proprie ossa e dei propri organi, con la minaccia di scioglierli – incrinarli e farli collassare. Sentì le zone della gabbia toracica, delle gambe, quasi cedere sotto la pressione che lo portò ad atterrare di nuovo. Un piccolo tremito della gamba fece leggermente scivolare il piede destro verso l’esterno. Era una sensazione orribile, che quasi portava il corpo ad un torpore tale da riflettere l’intensità del danno che stava ricevendo. Chiuse gli occhi, tentando di fare un profondo respiro tra i fremiti che i suoi polmoni sembravano star esibendo, prima di utilizzare il cosmo e la sua energia mentale per avvolgere completamente il cervello e i suoi centri nervosi. Il dolore, così come il rumore, si fecero sempre più lievi – diminuendo la nota e le sue conseguenze fino a quasi farla sparire. Sentì i fianchi tremare ancora in qualche spasmo, così come la parte posteriore dei tricipiti, delle spalle. Un leggero brivido corse dietro la schiena, percependo la differenza tra un picco estremo di dolore e la sua assenza, a qualche secondo di distanza. Senza essersene reso conto, aveva quasi alzato un braccio vicino alla testa, chiudendo la mano in un pugno per tentare di tenere a bada il danno percepito dalle sue sinapsi. Nel momento in cui si difese dall’illusione, tuttavia, riaprì gli occhi per osservare il seguente movimento del Primarca di Lymnades.



    Decine e decine di Mikael si erano materializzati davanti a sé, confondendo le forme e la reale posizione del loro evocatore. A volte gli usi basilari delle illusioni erano estremamente efficaci, e molti sembravano scordarlo – presi nella possibilità di dare sfogo alla loro inventiva. I cloni – tuttavia – restavano immagini fittizie, necessarie ad una manovra di inganno che, con un movimento di Scylla, si sarebbe conclusa presto. Facendo forza sulle gambe, utilizzò il vento per portarsi ai lati estremi dell’arena, quelli molto vicini all’entrata che avevano varcato all’inizio. I cloni erano ancora presenti di fronte a lui, così come l’intero ambiente del campo di combattimento, essendosi portato al margine. Aveva davanti il massimo del suo raggio d’azione, che per forza di cose avrebbe dovuto includere anche Lymnades, nascosto sotto le sue illusioni e le sue manovre di inganno. Un rumore secco delle placche d’oricalco, così come il loro rapido spostamento, preannunciarono il nuovo cambiamento nella forma del Primarca ospitante, che era passato dalla forma aquila a quella standard, esibendo il classico aspetto della sua scale. Il senso di pesantezza del corpo non era diminuito, anzi, era certo di averlo sentito anche con più intensità di prima, ma quei cloni non sarebbero spariti da soli, e Oliver avrebbe dovuto pensarci in fretta. Aveva chiaramente notato parte della sua precedente offensiva sparire, in una zona dell’arena, come se non fosse mai riuscita a raggiungerla – le aquile si erano volatilizzate contro la sua volontà, qualcosa che non sarebbe potuto accadere così tanto facilmente. Ciò avrebbe potuto significare soltanto una cosa, l’intervento dei poteri di Mikael e – di conseguenza – la zona di localizzazione, che adesso era certamente cambiata.



    Con una rapida concentrazione di cosmo, le placche della scale cominciarono ad impastarsi su loro stesse, modificandosi al punto tale da generare dei tentacoli lunghi tanto quanto il punto in cui si trovava Oliver e l’altro capo dell’arena. Era estremamente spesso e robusto, ma conservava le proprietà di mobilità tali che sarebbe stato facile, per il suo evocatore, muoverlo lungo il campo di battaglia, applicando le sue capacità illusorie per nasconderlo alla vista e all’udito di Mikael. C’era un motivo ben preciso per quella creazione; lì fuori esistevano persone capaci di eludere le difese mentali che guerrieri come loro possedevano, influenzando poi i sensi al punto tale da costringerli a combattere senza vista o con determinate mancanze. Il primarca avrebbe approfittato di una situazione del genere per ideare una risposta fisica all’occultamento, una capacità di individuare una persona nascosta anche senza applicare direttamente la sua forza mentale. Durante la generazione del tentacolo, tuttavia, caricò le gambe in modo tale da essere pronto a compiere uno slancio, che sarebbe avvenuto di lì a poco. Avrebbe poi ruotato il tentacolo da destra verso sinistra, come a creare una gigantesca spazzata dalla forma di un semicerchio, con l'obiettivo di cancellare i cloni. Apparentemente, quella tattica priva di significato aveva il compito di individuare correttamente la sua posizione tramite il contatto stesso con il grosso tentacolo di oricalco. Le copie illusorie, proprio come quelle che creava lui, non possedevano consistenza matierale e sarebbero state attraversate dall'arma. Non si parlava ovviamente di percezione tramite il metallo, quanto più il cambio di traiettoria, di piega, che la grossa arma avrebbe assunto al contatto con un corpo opposto – quello di Mikael. Oliver, che stava manovrando il tentacolo stesso, avrebbe sentito l’arma piegarsi in modo diverso da una normale spazzata, individuando – grossomodo – il punto in cui si nascondeva Lymnades. Oppure, se l'Inquisitore avesse utilizzato lo stesso trucco della sparizione, avrebbe chiaramente visto la zona in cui il tentacolo sarebbe sparito - bersagliandola subito.



    - Ki-Rata: Wolf Stance -
    [ Full moon, the pack hunts ]





    A quel punto, con le gambe tese in un accumulo di energia, sarebbe scattato in avanti verso il punto stesso – caricando su entrambi gli arti le armi dell’orso. Per portare a compimento la prossima mossa, Oliver avrebbe dovuto fare un lavoro diverso. Senza l’opportunità di poter colpire in modo preciso, avrebbe generato in quella direzione gli animali nella loro versione cosmica, tentando di sferrare sulla posizione di Mikael una tempesta di colpi fisici dotati della proprietà dell’animale. Fu sul punto di cominciare a scagliare la tempesta di attacchi, quando davanti ai suoi occhi sembrò quasi ripetersi la scena dell’allenamento con Sanya, dove il loro scontro era stato interrotto a causa dei gravi danni che le bestie di Oliver le avevano procurato. Strinse i denti, scacciando via quel pensiero e cambiando – all’ultimo secondo – la scelta sugli animali da utilizzare. Se avesse colpito l’altro con una tale raffica consecutiva composta dagli orsi, i danni sarebbero stati davvero pericolosi e, nonostante avesse promesso di non trattenersi, c’era solo un altro Primarca che poteva sostenere quel quantitativo di pericolo. Per quel motivo, generò invece le armi del lupo, nella loro controparte cosmica, grandi sei o sette metri ognuna. Aveva scelto un’ampiezza tale da tentare di prendere, con colpi consecutivi che stava per lanciare, l’interezza del corpo avversario – così come lo spazio attorno. Le fauci dell’animale, degli animali – in questo caso – avrebbero morso e dilaniato il corpo oggetto all’attacco, applicando non solo il danno da impatto proprio dell’oricalco che componeva la scale e le armi del loro utilizzatore, ma anche un profuso sanguinamento e una capacità di perforazione al pari dell’aquila. I colpi ed i morsi, in caso di riuscita, si sarebbero tradotti – oltre al continuo sanguinamento – in fratture estese, in arti dislocati, a causa del trascinamento del colpo, e traumi da percussione. Tuttavia, Oliver non era uno sprovveduto, sapeva che Mikael avrebbe potuto tentare di alzare una difesa contro le armi del lupo, per quanto fosse difficile difendersi da esse soltanto con il cosmo. Così, decise che avrebbe portato avanti la seconda parte dell’attacco imitando la tattica avversaria, coprendosi del manto illusorio che lo avrebbe nascosto alle percezioni fisiche – assieme ai suoi attacchi. Non avrebbe messo in pericolo gli organi vitali dell’avversario, ma avrebbe rivolto contro di lui un attacco difficile.







    hiaAmxR


    narrato Ξ parlato Ξ pensato Ξ parlato altri


    CASTA Ξ Cavalieri Imperiali di Atlantide
    FISICAMENTE Ξ Debilitazione fisica con torpore di media entità, danno mentale relativo ad illusione esteso, debolezza fisica generale relativa alla dispersione vitale, media sensazione di nausea e di scossione fisica dovuta all'illusione subita.
    MENTALMENTE Ξ Determinato
    STATUS SCALE Ξ Indossata - Ottimo
    NOTE Ξ Scusa per il ritardo :facepalm:

    RIASSUNTO AZIONI Ξ
    Dunque, difendo nel solito modo ovviamente, poi passo ad una tattica particolare

    Uso un THICC tentacolo del serpente per fare una spazzata per tutta l’arena, senza farti danno, ma per cancellare i cloni e individuarti attraverso la piega che il tentacolo assume al contatto con il tuo corpo [ad]. Immagina un tergicristalli che si muove a semicerchio e poi si blocca con qualcosa che ha preso sul vetro.

    Dopo aver individuato la zona in cui sei, scatto in avanti e uso un uattatatata di lupi a mitraglietta, generandoli di 5/6 metri per coprire aree ampie e bloccarti tra il bordo e il mio attacco [af – arma fisica / effetto sanguinamento e perforazione].


    Strong, united, working 'till we fall

    ABILITÀ Ξ

    Reality Overwriting
    - Illusioni Ambientali
    Physical Reworking - Armi di Scilla
    Physical Reworking: One for All - Trasformazione
    Voz de Ola - Telepatia


    TECNICHE Ξ



    Making peace to build our future
    Strong, united, working till we fall

    Quarta composizione bestiale di Azae.
    Le spire del serpente. E' attraverso lo spirito di questo animale che la scale può generare lunghi tentacoli, composti dello stesso materiale dell'armatura, che gli permetteranno di colpire a grande di distanza. Grazie ad essi, e alla loro robustezza, sarà possibile imbastire non solo strategie di stritolamento, ma anche un'ottima difesa. La loro forma tentacolare, seppur standard, potrà essere modificata - permettendo di assumere la forma di lunghe catene, conservando la propria resistenza. In tutta la sua robusta essenza, lo spirito del serpente sarà impiegato per tentare di recare offesa al suo nemico, attraverso le resistenti zanne, o potrà essere evocato con intenti difensivi – data la sua natura – che gli permetteranno di fornire un’ottima protezione cosmica – proprio come l’arma fisica.[Danno: Stritolamento, Enorme Resistenza - Arma: Tentacoli]




    Push, to keep the dark from coming
    Feel the weight of what we owe

    Seconda composizione bestiale di Azae.
    Gli artigli del lupo. Grazie alla benedizione di una di queste bestie, alcune parti della scale potranno assumere aspetti del tutto simili a quelli di doppie lame, o tenaglie, che avranno il compito di bloccare il nemico in una presa tale da provocare danni da perpetuo sanguinamento. Di solito posizionate sugli avambracci del Primarca, queste armi potranno assumere anche la forma di dieci grossi uncini meccanici, cinque per mano, nel tentativo di intrappolare il nemico tra i propri artigli. Il lupo può, inoltre, essere lanciato contro l’avversario – emanando il proprio cosmo, simile per natura all’arma a cui è ispirato, nel tentativo di afferrare con i suoi artigli, o le sue fauci, il nemico. Ciò causerà lo stesso tipo di impedimento e quantitativo d’offesa della sua controparte fisica. [Danno: Perforante, Sanguinamento - Arma: Tagliola]



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    La questione non era se Oliver l'avesse trovato, bensì quando. Non dubitava che Scilla fosse perfettamente capace di localizzare un avversario invisibile, egli stesso era fine utilizzatore di poteri simili ai suoi, ed era perfettamente consapevole che in un conflitto diretto il suo avversario l'avrebbe letteralmente demolito.
    Non era forte come lui, né fisicamente e nemmeno cosmicamente, e una volta toltogli il vantaggio dell'occultamento, restava l'unico fatto che il Primarca di Lymnades non poteva nemmeno pensare di competere contro Cuordimetallo; era prevedibile, Mikael era ancora relativamente debole rispetto alla maggioranza dei suoi colleghi Primarchi, aveva poca esperienza in diretto combattimento contro guerrieri sacri, ed era brutto dire che molto di quello che faceva era applicazione pratica di nozioni che aveva appreso in larga parte in teoria. Ma ecco, era per questo che si combatteva e ci si allenava, no? Migliorare e diventare più forti attraverso molteplici, repentini e inverecondi pestaggi, trovare la via attraverso il dolore. Parlando del quale, stava per riceverne in ampie quantità.
    Nello stesso istante in cui la sua posizione fu delimitata, Mikael seppe che da lì a poco sarebbe stato soggetto ad una violenta offensiva, il fatto di non poterla vedere rendeva tutto pericoloso il triplo, dunque fece la scelta più saggia e sicura: alzò una spessa sfera difensiva attorno a sé e attese l'attacco che, come previsto, giunse con una forza inaudita. Gli impatti arrivarono e superarono con grande facilità il suo cosmo, sia per la netta differenza di potere tra Oliver e lui e sia per il complessivo e superiore spessore delle armi viventi di cui disponeva, e si abbatterono direttamente sul loro bersaglio. Lo spessore della scale, fortunatamente, era sufficiente a proteggerlo da diretti danni al suo corpo, ma il carico cinetico portato da suddetti attacchi riuscì a superare la difesa della sua armatura e giungere fin dentro al suo corpo, danneggiando e perforando, spezzando, rompendo. Aveva alzato le braccia, tentativo istintivo di tutelare il proprio volto e non subire danni diretti in zone critiche, ma aveva ricevuto danni ingenti.
    Tipo il suo braccio sinistro aveva fatto crack, aveva preso un brutto colpo nella zona del petto, e in generale non ste la stava passando proprio bene. Ecco, meglio non restare lì.

    Non aveva la concentrazione per contrattaccare in maniera articolata, inoltre cominciava a sentirsi stanco, meglio lanciare illusioni quanto più semplici possibile: piantare impulsi, e permettere che la mente avversaria riempisse i buchi.
    Nel mondo psionico infuso nella mente di Scilla, Mikael sarebbe apparso e si sarebbe lasciato andare ad una cosa che, in condizioni normale, gli sarebbe stata più che impossibile.



    Avrebbe visto quella tempesta di attacchi respinta da abili e sapienti movimenti degli arti superiori, movimenti continui e fluidi, perfetti oltre ogni dire, e infine, con uno scatto in avanti, avrebbe sferrato un singolo pugno destro verso il petto di Oliver. Troppo veloce per essere contrastato, troppo forte per essere respinto, avrebbe piegato l'armatura sotto il suo peso e perforato il corpo di Cuordimetallo all'altezza dei polmoni.

    Non potendo vedere il suo bersaglio, aveva dovuto lanciare impulsi psichici nell'area che gli era immediatamente vicina, conscio del fatto che non doveva essere lontano. L'illusione era stata definita nei suoi dettagli generici, non aveva il tempo per fare altrimenti, e immessa nell'impulso psichico.
    Mentre l'illusione si sarebbe svolta, Mikael avrebbe colto l'attimo per squagliarsela, sfruttando la sua invisibilità, da quella posizione poco piacevole. Avrebbe corso verso il centro dell'arena, chiudendo poi l'area di venti metri in cui si trovava prima in un quadrato illusorio di luci multicolori.

    giphy

    Non che potesse essere dannoso, ma perlomeno sperava che tutto quel balenare di colori potesse essere quantomeno fastidioso per il suo avversario, oltre che limitargli di un po' la visuale.

    hiaAmxR


    narrato ◊ parlatopensatoparlato altri
    NOME ◊ Mikael
    CASTA ◊ Cavalieri Imperiali di Atlantide
    ENERGIARossa
    SCALE ◊ Lymnades (IV)
    FISICAMENTE ◊ forti contusioni multiple alle braccia e alla spalla sinistra, microfratture ossee in spalla sinistra e braccia, braccio sinistro fratturato, due costole incrinate, forti contusioni interne nella zona anteriore del corpo, forti danni interni nella zona dello stomaco e petto, stanchezza in aumento.
    MENTALMENTE
    STATUS SCALE ◊ indossata, integra
    RIASSUNTO AZIONI ◊ provo a difendermi ma mi fai malissimo, ciò che segue è un'illusioncina simpatica con dispersione di energia vitale, nel frattempo io mi rendo invisibile e scappo via, poi ti creo tutto attorno un illusione ambientale di un un muro di 20 metri di luce multicolore e fastidiosissima.


    ABILITÀ

    Ombra della Luna
    il confine tra realtà e fantasia è sottile, in un istante la vita che hai vissuto ha lo stesso valore di fiori sparsi al vento, tutto secondo i numerosi e intricati meccanismi della mente.
    Il Primarca di Lymnades è portatore di un potere psionico terrificante, forse il più grande maestro arcano fra tutti i Sacri Guerrieri perché la sua mente abbraccia lo spettro completo del potere illusorio. Rivolgendolo sull'ambiente circostante Mikael può creare miraggi e allucinazioni di ogni genere che, sebbene siano intangibili ed eterei, forniscono la possibilità di alterare lo spazio intorno a lui come più gli aggrada, ottenendo vantaggi tattici considerevoli. Se invece la forza di Lymnades dovesse essere diretta verso il sistema nervoso nemico ogni fittizia alterazione sarà percepita come reale, ogni tortura psionica resa autentica in una prigione in cui anche il tempo è sotto il controllo del Primarca, sebbene una grande forza di volontà o appropriate difese mentali possono spezzare l'illusione.
    Tuttavia è combinando entrambi gli aspetti del suo potere che si possono ottenere i migliori risultati, creando ogni genere di surreale alterazione.
    In un istante la realtà diventa fantasia, che tuttavia si traduce comunque in realtà, poiché ogni fittizio danno subito da illusioni ordite da Lymnades, oltre all'ovvio impatto psichico, si traduce in una corrispettiva perdita di energia vitale nell'avversario, proporzionale al danno che l'avversario avrebbe subito se l'illusione fosse stata reale. Gli effetti dell'esposizione a tale potere sono progressivi, poiché l'energia vitale persa non può essere recuperata in alcun modo nel corso dello scontro, la vittima sentirà una crescente difficoltà nel muoversi, stanchezza diffusa e sempre maggiormente limitante, persino richiamare e manipolare il proprio cosmo risulterà sempre più difficile, fino a che non si piomba svenuti al cospetto del Primarca nel caso migliore, morti (gdr only) in quello peggiore.


    Un Lago Immobile
    ognuno porta con sè un carico di piccoli segreti, microscopiche trasgressioni, emozioni che compongono la psiche e definiscono la persona nella sua interezza. Talvolta, tuttavia, questi segreti devono essere ispezionati per assicurarsi che tra di essi non si annidi eresia alcuna.
    Il Primarca di Lymnades è in grado di estendere la sua maestria psionica e invadere silenziosamente la psiche di chiunque, aprendola come un libro e passando agilmente da un ricordo ad un altro. Sotto gli occhi del Sommo Inquisitore nessuna memoria è al sicuro, nessuna emozione ad essa collegata è insondabile, e ciò gli permette di condurre interrogatori senza porre neanche una domanda. A meno che qualcuno non usi appropriate difese mentali per schermare l'influenza del Primarca, cosa che equivale ad un'ammissione di colpevolezza.
    Ciò che tuttavia rende il Primarca così temibile in battaglia è il fatto che sa sempre cosa dire o fare per infliggere massimo danno al nemico.
    E se il bersaglio dovesse essere alleato... se ha servito bene il Dio-Imperatore allora non avrà assolutamente niente di cui preoccuparsi.


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    Oliver Ramirez Ξ Primarca di Scylla (VI) Ξ Energia Blu

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    Osservò Mikael – o meglio, quella che era la riproduzione del Primarca stesso – rispondere ai suoi colpi con altrettanti colpi. Dietro la scale, nel suo elmo, il volto di Oliver si aprì in un sorriso. Ah, tattica a specchio, un uomo di cultura. Pensò, sentendo l’intensità dell’energia psionica aumentare di più. I pugni che stava ricevendo in cambio, tuttavia, avevano uno scopo ben preciso. Ogni colpo che andava a segno minava la sua capacità respiratoria, consecutivamente, mettendo in pericolo la sua stessa capacità di limitare gli attacchi con le sue difese mentali. Nonostante ciò, il contrasto con la costruzione psichica diede modo all’avversario di aizzare contro di lui una nuova serie di espedienti atti a nasconderlo dalla vista. Avrebbe utilizzato una tattica simile a quella precedente, se non fosse stato per quel fastidioso muro di luce cangiante. Una mano si mosse veloce e Oliver si rese conto che il suo corpo si era fatto ancora più pesante. No, forse la pesantezza era una sensazione diversa, quella era debilitazione. Il dolore al petto e nei punti in cui avevano colpito gli attacchi illusori aveva imposto il loro prezzo sul suo fisico e sul suo cosmo, traducendosi in una sensazione di debilitazione che quasi pulsava sul corpo del Primarca, protetto dalla scale. Era una sensazione così strana, ancora, provare dolore in zone che non avevano ossa rotte o contusioni, eppure percepire quasi vividamente la riflessione del danno subito. Lasciò che Mikael si allontanasse, prima di provare di nuovo ad agitare la mano e spegnere il muro di luce davanti a lui. No, sarebbe stato incorretto definire quello come spegnimento. Si era semplicemente limitato a ricoprire la sua illusione con un’altra illusione – non macchinosa, né troppo complicata – ma una semplice invisibilità del fenomeno stesso, che avrebbe spento le luci così intense. Certo che l’Inquisitore Supremo avrebbe potuto vederlo, Oliver portò una mano al volto, lasciando che le illusioni riempissero l’aria attorno in una maniera che andava quasi sopra le righe. D’altronde erano lì per divertirsi, e Scylla sapeva farlo – quando c’era occasione di permetterselo. Grosse lettere si formarono attorno a lui, dai colori viola, imitando la parvenza di una risata. L’altra mano si mosse davanti al volto, che si era girato lievemente.



    C’erano due lati da tenere in considerazione nella strategia che avrebbe rivolto contro il compagno di sparring, in quel momento. Il primo, quello positivo, consisteva nella possibilità di evitare movimenti fisici – che risultavano difficili, considerando la privazione delle energie che aveva subito. Sarebbe rimasto fermo in quel punto, permettendo al corpo di riposarsi per qualche istante. Il lato negativo, invece, consisteva nel dover utilizzare una buona quantità del cosmo che gli era rimasto per mettere su la strategia stessa. Ciò non lo preoccupava per la prima parte, poiché le acque di Cariddi erano sorprendentemente facili da richiamare sul campo di battaglia, ma la seconda parte – quella che utilizzava le sue armi – lo avrebbe impensierito di più. Nonostante ciò, non avrebbe rinunciato a dare spettacolo. Il suo sorriso si allargò, e il l’elemento cominciò a roteare attorno a lui. Questa volta avrebbe fatto qualcosa di molto più sopra le righe, avrebbe utilizzato i suoi poteri illusori per dare all’enorme vortice, che stava generando, un colore davvero luminoso – verde vivo – il quale avrebbe brillato ancora di più sotto la luce del sole che illuminava l’arena. Centinaia e centinaia di luci si sarebbero presentate all’interno di quel tornado che, per certi versi, sarebbe stato più simile ad uno tsunami. Dopo aver unito e battuto le mani una singola volta, un enorme boato riempì l’aria, accompagnando la straordinaria produzione cosmica che la tecnica richiedeva, generando il preludio della sua offensiva. Oliver dovette dire qualcos’altro, ma l’esplosione elementale attorno a lui rese impossibile capirlo. Forse un’incitazione, forse un urlo di sfogo, forse quello che nessuno più faceva, uno dei tabù più grandi – l’annunciare la propria tecnica.



    Emerald_splash





    Lo scopo delle acque di Cariddi era quello di espandersi fino al limitare dell’arena, nel tentativo di catturare all’interno di quello stesso, immenso roteante muro d’acqua, Lymnades stesso. L’unico terreno libero dall’acqua sarebbe stato quello di un metro di raggio attorno ad Oliver – che si trovava nell’occhio del ciclone. La corrente non avrebbe dovuto danneggiarlo o schiacciarlo nella pressione, solo lasciarlo in balia della rotazione, bloccandolo e destabilizzandolo. Qualora fosse rimasto intrappolato nelle immense correnti di Scylla, Mikael si sarebbe visto esposto al pericolo più preoccupante – centinaia e centinaia di pipistrelli che viaggiavano dentro il tornado stesso, i cui poteri illusori di Cuordimetallo li avevano portati ad assumere la forma di grossi e spessi smeraldi verdi. Il contatto con essi avrebbe procurato all’altro non solo un danno da impatto e perforazione lungo tutta la superficie del corpo e dell’armatura, andando ad aggiungersi ai danni precedenti, ma avrebbe imposto su di lui un’abilità estremamente simile a quella che l’Inquisitore stesso possedeva. I colpi, infatti, avrebbero mostrato la loro vera natura privandolo di ingenti quantità di cosmo ed energia vitale, prosciugandolo progressivamente ogni secondo di più che avrebbe trascorso all’interno di quella trappola fatta d’acqua e armi, il cui colore avrebbe eguagliato quello del gioiello verde più prezioso. E Oliver avrebbe aspettato, in quello spazio di salvataggio ristretto, assumendo una posa caratteristica e tentando di combattere lo spossamento che i colpi dell’avversario gli stavano procurando – secondo dopo secondo.



    Quella sì che sarebbe stata un’ottima idea da inserire nella serie di mosse disponibili per Mikael, l’occasione di poter generare un muro di luce che non faceva danno, ma che rendeva l’avversario immobile per un paio di secondi – abbastanza da poter allontanarsi o pensare ad un’altra strategia, così come a posizionarsi in modo diverso per un’altra combinazione di attacchi. Avrebbe dovuto fare quel genere di scontri più spesso, così da ottenere idee migliori per gli aggiornamenti. Così come l’opportunità di poter mandare avanti un clone illusorio a combattere, della durata di qualche secondo, permettendo al personaggio di restare indietro. Certo, avrebbe dovuto bilanciare tutto diminuendo il danno che era possibile infliggere, nonostante ciò, ci sarebbe stata l’opportunità di utilizzare una grande strategia che comprendeva tutti quegli accorgimenti, proprio come il Primarca faceva. Sì, quello scontro stava già dando i suoi frutti.


    hiaAmxR


    narrato Ξ parlato Ξ pensato Ξ parlato altri


    CASTA Ξ Cavalieri Imperiali di Atlantide
    FISICAMENTE Ξ Debilitazione fisica con torpore di seria entità, danno mentale relativo ad illusione ancora più esteso, debolezza generale grave relativa alla dispersione vitale, media sensazione di nausea fisica dovuta all'illusione precedente, dolori medi al petto e ad entrambi i fianchi.
    MENTALMENTE Ξ Determinato
    STATUS SCALE Ξ Indossata - Ottimo


    RIASSUNTO AZIONI Ξ

    Alour, mi becco una bella fetta di privazione stavolta che mi costringe a rimanere fermo per riposare il corpo. Però, c'è questo GIGANADO DELLA MORTE FINALE che in realtà ha solo il compito di espandersi da me verso l'esterno in tutte le direzioni per cioccarti e catturarti dentro [ad]. All'interno però viaggiano nella rotazione gli EMERALD SPLASH di pipistrelli che fanno privazione cosmovitale a contatto, oltre che ai danni fisici dell'arma [af - arma fisica, perforazione+assorbimento cosmico].


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    - Illusioni Ambientali
    Physical Reworking - Armi di Scilla
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    TECNICHE Ξ



    Big Tornado ☼
    Quando Azae riuscì a vincere il favore di Cariddi, al termine della sua avventura, la ninfa maledetta dagli dei decise di elargirgli la sua benedizione - dopo quella concessa da Scilla. La bestia al di sotto del mare avrebbe permesso al Nono Re di evocare le acque controllate da lei, al fine di rilasciare - sul campo di battaglia - il loro potere distruttivo. Grazie a questa possibilità, il Primarca di Scylla può generare e controllare l'elemento ad una potenza decisamente superiore al normale, con una facilità estrema. Le capacità di gestione della tecnica, in base all'abilità e alla forza dell'utilizzatore, possono variare in diversi modi - restando sempre connesse da un singolo filo conduttore: il vorticare incessante. Imparando a gestire questa nuova capacità, Oliver è stato in grado di sviluppare impieghi differenti - soprattutto se connessi al suo stile di combattimento e ai poteri concessi dalla scale



    Through the cold mist
    Till we're lifeless together

    Ultima composizione bestiale di Azae.
    Le capacità mortifere del pipistrello si estendono anche alla parte della scale benedetta da questo potere, che permetterà a Cuordimetallo di manifestarlo attraverso la creazione di due piccole lame sul dorso delle mani, sui gambali - o su qualsiasi altra parte del corpo adatta - in modo da privare l'avversario della sua forza vita, se colpito. Se riuscito, ogni colpo strapperà una quantità sempre maggiore di energia vitale avversaria, per rendere quest'arma pericolosa tanto quanto le altre bestie. La stessa capacità di privare l’energie avversarie sarà utilizzabile dall’emanazione cosmica. Lo spirito del pipistrello, con artigli e denti acuminati, si lancerà verso il suo obiettivo – nell’intento di recare danno, e privarlo delle sue forze, nello stesso modo in cui Oliver farebbe attraverso l’arma sulla sua Scale. [Danno: Perforante, Risucchio Vitale - Arma: Piccolo pugnale]



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    Mikael capì di aver fatto svariati errori in quello scontro. No, non errori tattici, errori di approccio: si era avvicinato al combattimento come se fosse stato serio, una battaglia per la vita o per il dovere, invece che entrare pienamente nello spirito di quell'iniziativa. Semplicemente? Divertirsi. Il cambiamento di stile di Oliver lo colse quasi alla sprovvista, quella posa, quei simboli che gli stavano apparendo intorno, e infine l'attacco. Prima di esso però una chiara voce, un invito quasi, una beffa.
    Il Primarca suo avversario era davvero certo che nessuno avrebbe potuto deviare il suo colpo.
    Si concesse di ghignare, prima di concentrarsi per una nuova difesa: stavolta però le ferite che aveva subito stavano reclamando il loro prezzo. La sua concentrazione, già provata, si spezzò, rendendolo perfettamente visibile tra le fauci di quel tornado verde smeraldo. Oro si estese da lui, una barriera che aveva come scopo quello di allontanare da sé quelle dannose pietre preziose, cosa molto difficile considerata la loro effettiva durezza e potenza. La sua difesa venne infranta, innumerevoli smeraldi impattarono contro la sua Scale, aggravando ferite già subite e aggiungendo un ulteriore effetto nocivo: ad ogni colpo la sua stanchezza stava aumentando in maniera innaturale, molto più ampia di quanto avrebbe dovuto essere, sicuramente un effetto secondario di quella particolare tecnica. Bene, ma adesso era arrivato il suo turno di giocare.
    Con un urlo molto più esagerato di quello che avrebbe dovuto essere riformò ed estese la barriera, espandendola e deviando acqua e smeraldi per il singolo istante che gli serviva, espandendo verso l'esterno caratteri, raffigurazioni di un "Hoh" in viola fosforescente, che danzarono nell'aria quasi in risposta a quelli dell'avversario. Se voleva fare una sfida di cultura, aveva trovato pane per i suoi denti.
    Cuordimetallo aveva sottovalutato, e di molto, il quantitativo di letteratura e animazione al quale Mikael era stato sottoposto nei suoi anni di gavetta Inquisitoria. Aveva visto cose che l'altro non avrebbe potuto nemmeno immaginare.

    Quando raggiunse nuovamente la mente di Oliver, la sua nuova offensiva iniziò con una cosa semplice.
    Oliver avrebbe visto un'ombra di qualcosa che stava muovendosi sopra la sua testa, un netto spostamento d'aria, e poi suddetta ombra farsi sempre più larga e ampia, finché non avrebbe avuto perfettamente chiaro che cosa stava per piombargli addosso.

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    [IMPERIAL ROADBLOCK]
    It's a road roller!


    L'enorme peso avrebbe travolto Oliver nel suo movimento, spingendolo a terra con forza invincibile e schiacciandolo, riducendolo dunque ad una massa di carne maciullata e ossa infrante.
    Ovviamente non avrebbe urlato, nell'illusione, il nome della tecnica da usare, bensì Oliver l'avrebbe visto in comode parentesi quadre apparse ai lati del suo campo visivo, con tanto di sottotitolo.

    Mikael aveva, di suo, smesso di muoversi. Non poteva permettersi di sprecare energie, ma lo stare fermo in un posto non voleva dire non farlo con stile.
    Poggiò il braccio destro, l'unico che riusciva a muovere, sotto il mento e assunse una posizione che avrebbe contribuito a dargli un'aria sicura e certa, indipendentemente dal dolore e la fatica che stavano iniziando a ottenebrargli la mente in maniera seria, mentre tutto attorno a lui apparvero linee di movimenti e ulteriori simboli che quasi sfidavano Oliver a farsi di nuovo sotto.

    Se doveva fare qualcosa, Mikael l'avrebbe fatta bene.

    hiaAmxR


    narrato ◊ parlatopensatoparlato altri
    NOME ◊ Mikael
    CASTA ◊ Cavalieri Imperiali di Atlantide
    ENERGIARossa
    SCALE ◊ Lymnades (IV)
    FISICAMENTE ◊ forti contusioni multiple alle braccia e alla spalla sinistra, microfratture ossee in spalla sinistra e braccia, braccio sinistro fratturato, due costole incrinate, severe contusioni interne nella zona anteriore del corpo, forti danni interni nella zona dello stomaco e petto, severa stanchezza incrementata da assorbimento di energia vitale.
    MENTALMENTE
    STATUS SCALE ◊ indossata, integra
    RIASSUNTO AZIONI ◊ okay jojofight time. Mi difendo a malapena dall'EMERALD SPLASH, ovviamente deviandolo, e poi ti faccio partire un'illusione mentale singola come al solito. Nel mentre mi si rompe la concentrazione sull'invisibilità visto che mi hai fatto un male bestia, però mi lascio ambientali di linee cinetiche mentre sto lì fermo e poso.


    ABILITÀ

    Ombra della Luna
    il confine tra realtà e fantasia è sottile, in un istante la vita che hai vissuto ha lo stesso valore di fiori sparsi al vento, tutto secondo i numerosi e intricati meccanismi della mente.
    Il Primarca di Lymnades è portatore di un potere psionico terrificante, forse il più grande maestro arcano fra tutti i Sacri Guerrieri perché la sua mente abbraccia lo spettro completo del potere illusorio. Rivolgendolo sull'ambiente circostante Mikael può creare miraggi e allucinazioni di ogni genere che, sebbene siano intangibili ed eterei, forniscono la possibilità di alterare lo spazio intorno a lui come più gli aggrada, ottenendo vantaggi tattici considerevoli. Se invece la forza di Lymnades dovesse essere diretta verso il sistema nervoso nemico ogni fittizia alterazione sarà percepita come reale, ogni tortura psionica resa autentica in una prigione in cui anche il tempo è sotto il controllo del Primarca, sebbene una grande forza di volontà o appropriate difese mentali possono spezzare l'illusione.
    Tuttavia è combinando entrambi gli aspetti del suo potere che si possono ottenere i migliori risultati, creando ogni genere di surreale alterazione.
    In un istante la realtà diventa fantasia, che tuttavia si traduce comunque in realtà, poiché ogni fittizio danno subito da illusioni ordite da Lymnades, oltre all'ovvio impatto psichico, si traduce in una corrispettiva perdita di energia vitale nell'avversario, proporzionale al danno che l'avversario avrebbe subito se l'illusione fosse stata reale. Gli effetti dell'esposizione a tale potere sono progressivi, poiché l'energia vitale persa non può essere recuperata in alcun modo nel corso dello scontro, la vittima sentirà una crescente difficoltà nel muoversi, stanchezza diffusa e sempre maggiormente limitante, persino richiamare e manipolare il proprio cosmo risulterà sempre più difficile, fino a che non si piomba svenuti al cospetto del Primarca nel caso migliore, morti (gdr only) in quello peggiore.


    Un Lago Immobile
    ognuno porta con sè un carico di piccoli segreti, microscopiche trasgressioni, emozioni che compongono la psiche e definiscono la persona nella sua interezza. Talvolta, tuttavia, questi segreti devono essere ispezionati per assicurarsi che tra di essi non si annidi eresia alcuna.
    Il Primarca di Lymnades è in grado di estendere la sua maestria psionica e invadere silenziosamente la psiche di chiunque, aprendola come un libro e passando agilmente da un ricordo ad un altro. Sotto gli occhi del Sommo Inquisitore nessuna memoria è al sicuro, nessuna emozione ad essa collegata è insondabile, e ciò gli permette di condurre interrogatori senza porre neanche una domanda. A meno che qualcuno non usi appropriate difese mentali per schermare l'influenza del Primarca, cosa che equivale ad un'ammissione di colpevolezza.
    Ciò che tuttavia rende il Primarca così temibile in battaglia è il fatto che sa sempre cosa dire o fare per infliggere massimo danno al nemico.
    E se il bersaglio dovesse essere alleato... se ha servito bene il Dio-Imperatore allora non avrà assolutamente niente di cui preoccuparsi.


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    Oliver Ramirez Ξ Primarca di Scylla (VI) Ξ Energia Blu

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    Nessuno può semplicemente deflettere-


    Ma non riuscì a finire la frase, poiché le sue energie mentali – che andavano sempre più indebolendosi, dopo i continui assalti di Mikael – furono impiegate per difendersi da qualche altra cosa. Ora, il suo lato da ingegnere aveva palesemente apprezzato quella scelta, il suo lato da combattente, data la pericolosità dell’attacco, forse un po’ meno. La capacità dell’Inquisitore di sottrargli parte delle energie, ad ogni attacco, aveva reso la sua stabilità e la sua robustezza meno efficiente. Sentiva dolore, riflesso nei suoi muscoli e nelle sue ossa, frutto delle immagini rivoltegli contro – ma nonostante il loro essere semplici immagini, la mente continuava a percepirle come reali. Così come percepì reale anche l’immenso roadroller che stava precipitando su di lui. La caratteristica della produzione tramite illusione era che non necessitava di dover percorrere spazi fisici, seguire traiettorie o linee d’aria; era semplicemente apparso sopra la sua testa, in violenta picchiata verso il corpo. Le energie bruciarono ancora una volta quando attorno ad Oliver, quasi a schermarlo in modo fisico, apparve una proiezione illusoria di un cavaliere imperiale, che avrebbe avuto il compito di proteggerlo da parte dei danni mentali in arrivo.



    Strinse i denti, sentendo il petto e la schiena comprimersi sotto una spinta decisamente più pericolosa del normale. Oltre a ciò, si erano aggiunti i danni della rotazione stessa dell’enorme veicolo, che contribuiva a schiacciare il corpo con la pressione addizionale. Braccio destro, gamba sinistra, spalla sinistra, costole – parti importanti del suo corpo venivano prese di mira in un continuo colpire. La polvere alzata con i precedenti attacchi ancora si sollevava attorno a loro, interrotta soltanto dalle illusorie linee cinetiche che ogni attacco ed ogni posa portava con sé. E lì, bloccato nel dolore di quell’attacco avversario, con le energie che andavano man mano prosciugandosi attraverso l’offensiva, che sfociava nel dolore fisico, Oliver comandò al suo guerriero illusorio di opporsi, di utilizzare i suoi stessi pugni per contrastare la discesa del roadroller, sfogando tutto il suo sforzo in una serie di esclamazioni veloci – ripetute più e più volte.


    DeafeningNearEmperorpenguin-size_restricted




    I pugni dell’essere che proveniva dalle sue spalle servirono come schermatura parziale, permettendogli di difendersi in modo più o meno adeguato dall’attacco. Ogni colpi arrestava parte dell’avanzata del gigantesco veicolo, sospendendolo un po’ di più, sempre di più, fino a creare crepe in quella riproduzione illusoria. Le crepe si illuminarono e si diffusero sia sul guerriero, sia sul roadroller, allargandosi ed espandendosi in ogni direzione – prima di ricoprirli entrambi interamente. I pugni continuarono ed esse si fecero intense, portando alla sparizione di tutte e due le immagini in una quantità variabile di frammenti, simili a degli specchi rotti – proprio come prima. La pioggia di frammenti si disintegrò in piccole particelle di luce, senza nemmeno riuscire a toccare terra, ma ciononostante non mancò di presentare il suo spettacolo agli occhi dei due Primarchi. Oliver – che in quel momento era scivolato verso il terreno – fece forza sulle braccia per rimettersi in piedi, compiendo una verticale con un piccolo slancio ed atterrando sulle gambe. A causa della debolezza fisica, tuttavia, l’atterraggio non fu eseguito in modo perfetto, ma lo portò a tremare sul posto per qualche secondo – in cerca dell’equilibrio giusto – prima di concentrare il cosmo rimasto nel nuovo attacco verso Mikael.



    Le placche della sua scale scattarono ancora una volta, modulandosi con uno schiocco per generare spessi cavi violetti. No, ad un occhio esterno sarebbero potuti apparire come semplici prolungamenti – ma da vicino erano più simili a grosse liane, o rovi, che andavano a muoversi in maniera caotica attorno al campo di battaglia. Il loro colore prese ad illuminarsi sempre di più, passando da un normale viola ad un vero e proprio porpora. L’intenzione fu quella di utilizzare la loro robustezza, che andava oltre il normale grado di resistenza, per circondare e bloccare gli arti di Lymnades. Lo avrebbe fatto posizionando l'eremita in modo da tentare di portarlo ad assumere una forma a braccia e gambe spalancate, cercando di bloccarlo, con l’obiettivo di esporre il petto ad un altro attacco.



    La velocità di scatto in avanti, a causa della spossatezza, fu minore rispetto alla spinta che si sarebbe normalmente dato. Nonostante sarebbe avanzato con l’obiettivo di rivolgere al petto di Mikael un singolo attacco; se fosse stato un nemico, avrebbe fatto scontrare il torace avversario con il suo pugno, dal quale poi sarebbe partito un orso, o il tornado di Cariddi, in modo da rivolgere il massimo della potenza, della forza bruta in senso stretto, ma quello era uno scontro in cui entrambi stavano dando dimostrazione di riuscire a combattere anche per puro diletto, una splendida caratteristica atlantidea che molti non riuscivano a replicare, lì fuori. Ma in quel caso, Oliver avrebbe tentato di colpire il compagno di sparring con a mano sinistra, dal quale pugno si sarebbe formata una lama lunga e sottile. Protraendosi, il carro d’argento – composto dal pipistrello – avrebbe tentato di colpirlo una singola volta, applicando una nuova sottrazione d’energie vitali e cosmiche, oltre che all’impatto fisico della propria arma, che si sarebbe tradotto in danni da perforazione e contusione, accentuati dalla spossatezza degli effetti secondari dell’animale stesso. Nel portare avanti la seconda parte dell'offensiva, le stesse linee cinetiche si sarebbero formate attorno a lui, chiudendo gli angoli della visuale di entrambi con inquadrature bianche, che avrebbero messo in risalto la situazione di quel momento, dandole un effetto ancora più caratteristico.



    hiaAmxR


    narrato Ξ parlato Ξ pensato Ξ parlato altri


    CASTA Ξ Cavalieri Imperiali di Atlantide
    FISICAMENTE Ξ Debilitazione fisica con torpore di grave entità, danno mentale relativo ad illusione grave, debolezza generale grave relativa alla dispersione vitale, media sensazione di nausea fisica dovuta all'illusione precedente, dolori seri a petto, fianchi, braccia e gambe.
    MENTALMENTE Ξ Spossato
    STATUS SCALE Ξ Indossata - Ottimo


    RIASSUNTO AZIONI Ξ

    Utilizzo le difese mentali per fare ORAORAORAORA sul roadroller, ma riesco a schermare pochi danni vista la caduta improvvisa e il poco margine di reazione. Poi mi rimetto in piedi e utilizzo HERMIT PURPLE per tentare di bloccarti braccia e gambe a mo' di uomo vitruviano [ad - robustezza straordinaria] per poi lanciarmi in avanti e fare SILVER CHARIOT con il pipistrello, con una sola stoccata in avanti [af - assorbimento cosmovitale]


    Strong, united, working 'till we fall

    ABILITÀ Ξ

    Reality Overwriting
    - Illusioni Ambientali
    Physical Reworking - Armi di Scilla
    Physical Reworking: One for All - Trasformazione
    Voz de Ola - Telepatia


    TECNICHE Ξ



    Making peace to build our future
    Strong, united, working till we fall

    Quarta composizione bestiale di Azae.
    Le spire del serpente. E' attraverso lo spirito di questo animale che la scale può generare lunghi tentacoli, composti dello stesso materiale dell'armatura, che gli permetteranno di colpire a grande di distanza. Grazie ad essi, e alla loro robustezza, sarà possibile imbastire non solo strategie di stritolamento, ma anche un'ottima difesa. La loro forma tentacolare, seppur standard, potrà essere modificata - permettendo di assumere la forma di lunghe catene, conservando la propria resistenza. In tutta la sua robusta essenza, lo spirito del serpente sarà impiegato per tentare di recare offesa al suo nemico, attraverso le resistenti zanne, o potrà essere evocato con intenti difensivi – data la sua natura – che gli permetteranno di fornire un’ottima protezione cosmica – proprio come l’arma fisica.[Danno: Stritolamento, Enorme Resistenza - Arma: Tentacoli]



    Through the cold mist
    Till we're lifeless together

    Ultima composizione bestiale di Azae.
    Le capacità mortifere del pipistrello si estendono anche alla parte della scale benedetta da questo potere, che permetterà a Cuordimetallo di manifestarlo attraverso la creazione di due piccole lame sul dorso delle mani, sui gambali - o su qualsiasi altra parte del corpo adatta - in modo da privare l'avversario della sua forza vita, se colpito. Se riuscito, ogni colpo strapperà una quantità sempre maggiore di energia vitale avversaria, per rendere quest'arma pericolosa tanto quanto le altre bestie. La stessa capacità di privare l’energie avversarie sarà utilizzabile dall’emanazione cosmica. Lo spirito del pipistrello, con artigli e denti acuminati, si lancerà verso il suo obiettivo – nell’intento di recare danno, e privarlo delle sue forze, nello stesso modo in cui Oliver farebbe attraverso l’arma sulla sua Scale. [Danno: Perforante, Risucchio Vitale - Arma: Piccolo pugnale]



    And we all lift, and we're all adrift together
     
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    Mikael... era ridotto a uno straccio.
    A malapena riusciva a respirare, il fiato era terribilmente corto, il suo intero corpo stava combattendo contro dolori atroci e spasmi incontrollabili oltre che con Oliver, ma la sua mente? Oh, se si stava divertendo. Avrebbe voluto ricominciare tutto d'accapo, stavolta iniziando immediatamente in quel nuovo e peculiare stile che avevano deciso di assumere, ma purtroppo non poteva; c'era un limite a quello che poteva subire, e ci stava arrivando pericolosamente vicino. Importava poco, voleva dire che avrebbe reso i suoi ultimi attacchi quanto più memorabili possibile.
    Avrebbe potuto difendersi, certo, sarebbe stata la scelta tatticamente saggia, ma farlo gli avrebbe ridotto le energie che poteva dispensare alla realizzazione di quello che era veramente importante in tutto lo scontro: lo spettacolo. E dunque, quando vide l'eremita viola di Oliver serrarglisi attorno agli arti, Mikael non lo respinse nonostante la stretta sul sinistro gli provocò un moto di dolore che ruppe la concentrazione di linee cinetiche e simboli fluorescenti che gli fluttuavano intorno. Eppure la sua mente toccò di nuovo quella di Oliver nel momento in cui vide la punta del carro d'argento in profitto di arrivare all'altezza del suo petto, tutto quello che poteva rivolgere ad un'illusione capace di dare degna coronazione, almeno da parte sua, ad un combattimento che era stato splendido.
    Cuordimetallo avrebbe sentito una voce, dilatata con una lunga e teatrale serie di pause intervallate dal fatto che Mikael stesse lì, sorridendo. Minacciosamente.
    Oh? Ti stai avvicinando a me? Invece di allontanarti, ti avvicini?
    Poi, avrebbe visto tutto attorno a sé sfarfallare di una miriade di colori e fermarsi, il suono di lente lancette che scattavano risuonare nelle sue orecchie, il suo slancio interrompersi, egli stesso arrestarsi a mezz'aria sospeso da una forza invincibile, e Lymnades a braccia aperte, quasi pronto ad accogliere l'attacco.

    source

    Allora avvicinati quanto vuoi.
    Avrebbe visto, tutto attorno a sé, l'immagine di tanti troppi coltelli fluttuare tutto attorno a lui. Apparsi dal nulla, avrebbe potuto constatare di essere stato circondato da essi.
    E, ad un semplice allargarsi del sorriso di Mikael, queste lame si sarebbero mosse all'unisono verso di lui, incassandosi nell'oricalco della sua Scale e perforandola come se fosse stata burro, conficcandosi dunque nella sua carne da ogni direzione e lasciandolo, sebbene in maniera fittizia, a un colabrodo.
    Ovviamente, purtroppo per lui, non disponeva di tali capacità nella vita vera. Oliver avanzò inesorabilmente verso di lui e, nel momento stesso in cui l'impulso della sua illusione fece per raggiungerlo, lui venne travolto. Gli effetti ambientali che aveva richiamato a contorno di tutto caddero sotto la punta del suo stocco.
    L'impatto gli trapassò il petto da parte a parte in quell'unico punto, l'energia cinetica del colpo fu avvertita fin dentro alla sua schiena, colpo che l'avrebbe scaraventato in aria se non fosse stato per le liane violacee che lo stavano tenendo fermo; stava facendo fatica a restare cosciente, gli occhi gli si stavano facendo pesanti, l'effetto di dispersione di energia vitale dell'arma era stato molto più terribile di quanto aveva potuto anticipare.
    Oliver era veramente imprevedibile, un guerriero eccelso, impossibile prevedere cosa avrebbe fatto in battaglia. Eppure lui non si riteneva così debole da disonorare il suo combattimento con un banale svenimento.
    Sorrise, effetti ambientali di ombre gli coprirono leggermente il viso, per dargli un'aria ancora più salda.

    EH2yKoQWwAIA_Ph

    Posso... andare avanti... tutto il giorno...







    hiaAmxR


    narrato ◊ parlatopensatoparlato altri
    NOME ◊ Mikael
    CASTA ◊ Cavalieri Imperiali di Atlantide
    ENERGIARossa
    SCALE ◊ Lymnades (IV)
    FISICAMENTE ◊ forti contusioni multiple alle braccia e alla spalla sinistra, microfratture ossee in spalla sinistra e braccia, braccio sinistro fratturato, due costole incrinate, severe contusioni interne nella zona anteriore del corpo, critica continusione al petto, forti danni interni nella zona dello stomaco e petto, stanchezza critica incrementata nettamente da assorbimento di energia vitale.
    MENTALMENTE
    STATUS SCALE ◊ indossata, integra
    RIASSUNTO AZIONI ◊ CONTRATTACCO il silver chariot con illusione di Za Warudo, contornata con ambientali appropriate di colori sfarfallanti, linee cinetiche, frasi a effetto e suoni caratteristici. Poi sono così stanco da tutto che non mi sposto, né cerco di liberarmi dalla presa.


    ABILITÀ

    Ombra della Luna
    il confine tra realtà e fantasia è sottile, in un istante la vita che hai vissuto ha lo stesso valore di fiori sparsi al vento, tutto secondo i numerosi e intricati meccanismi della mente.
    Il Primarca di Lymnades è portatore di un potere psionico terrificante, forse il più grande maestro arcano fra tutti i Sacri Guerrieri perché la sua mente abbraccia lo spettro completo del potere illusorio. Rivolgendolo sull'ambiente circostante Mikael può creare miraggi e allucinazioni di ogni genere che, sebbene siano intangibili ed eterei, forniscono la possibilità di alterare lo spazio intorno a lui come più gli aggrada, ottenendo vantaggi tattici considerevoli. Se invece la forza di Lymnades dovesse essere diretta verso il sistema nervoso nemico ogni fittizia alterazione sarà percepita come reale, ogni tortura psionica resa autentica in una prigione in cui anche il tempo è sotto il controllo del Primarca, sebbene una grande forza di volontà o appropriate difese mentali possono spezzare l'illusione.
    Tuttavia è combinando entrambi gli aspetti del suo potere che si possono ottenere i migliori risultati, creando ogni genere di surreale alterazione.
    In un istante la realtà diventa fantasia, che tuttavia si traduce comunque in realtà, poiché ogni fittizio danno subito da illusioni ordite da Lymnades, oltre all'ovvio impatto psichico, si traduce in una corrispettiva perdita di energia vitale nell'avversario, proporzionale al danno che l'avversario avrebbe subito se l'illusione fosse stata reale. Gli effetti dell'esposizione a tale potere sono progressivi, poiché l'energia vitale persa non può essere recuperata in alcun modo nel corso dello scontro, la vittima sentirà una crescente difficoltà nel muoversi, stanchezza diffusa e sempre maggiormente limitante, persino richiamare e manipolare il proprio cosmo risulterà sempre più difficile, fino a che non si piomba svenuti al cospetto del Primarca nel caso migliore, morti (gdr only) in quello peggiore.


    Un Lago Immobile
    ognuno porta con sè un carico di piccoli segreti, microscopiche trasgressioni, emozioni che compongono la psiche e definiscono la persona nella sua interezza. Talvolta, tuttavia, questi segreti devono essere ispezionati per assicurarsi che tra di essi non si annidi eresia alcuna.
    Il Primarca di Lymnades è in grado di estendere la sua maestria psionica e invadere silenziosamente la psiche di chiunque, aprendola come un libro e passando agilmente da un ricordo ad un altro. Sotto gli occhi del Sommo Inquisitore nessuna memoria è al sicuro, nessuna emozione ad essa collegata è insondabile, e ciò gli permette di condurre interrogatori senza porre neanche una domanda. A meno che qualcuno non usi appropriate difese mentali per schermare l'influenza del Primarca, cosa che equivale ad un'ammissione di colpevolezza.
    Ciò che tuttavia rende il Primarca così temibile in battaglia è il fatto che sa sempre cosa dire o fare per infliggere massimo danno al nemico.
    E se il bersaglio dovesse essere alleato... se ha servito bene il Dio-Imperatore allora non avrà assolutamente niente di cui preoccuparsi.


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16 replies since 3/2/2021, 12:27   507 views
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