[mega quest saints] We can be Heroes - A’habbat - Parte 9

Achille, Dhawyth, Lawrence, Rigel e Ys vs Daimon Caduti

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    Protogenos of Death

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    circa mille metri d'altezza sul mare la realtà sembra squarciata.
    Un vortice di energia corrotta, la più intensa che abbiate mai percepito, ruggisce e vomita saette cremisi.
    Da esso erompe in continuazione un sottile raggio della stessa energia che buca l'oceano, che ribolle e si muove sconvolto.

    Attorno al punto d'impatto orde di migliaia di Daimon Caduti e Daimon della Furia danzano in una lotta mortale. Pezzi dei loro corpi alieni piovono in continuazione nell'acqua che è ormai rossa come l'energia che la sta ammorbando.
    I Cauditi sembrano entità uscite dal profondo dei vostri incubi più terribili...
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    ... mentre i Daimon appaiono come composti geometrici spigolosi e simili ad armi.
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    La battaglia è apocalittica, le misteriose tecniche dei daimon si scontrano illuminando il cielo di colori mai visti e distorcendo qua e là il tessuto della realtà.
    Per ora non siete stati ancora percepiti...

    y8k159l

    Eccoci :yeye:

    Mega battaglia in corso. I due eserciti sono immensi, percepite che arrivano da qualche fenditura dimensionale in continuazione.
    I caduti di "smaterializzano", tornano nella loro dimensione originaria e riprendono il combattimento con una nuova forma fisica.

    I problemi sono due: 1- i Daimon Caduti 2- Il raggio, che non avete idea di cosa stia facendo.

    Avete il vantaggio della prima mossa a questo giro.

    Tempo di post 7 giorni.

    A voi!:zizi:


    Edited by Gorthaur - 5/10/2020, 10:02
     
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    A'HABBAT
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    Parlato - Pensato - Methos - Cassandra - Altri

    y8k159l


    Le voci erano fuse nella sua testa. Non aveva la possibilità di capire cosa dicesse Methos o Silas, o se Cassandra fosse ancora lì presente. O ancora non era in grado di percepire neanche la propria, di voce... o il suo pensiero. Rigel in quel momento non era più Rigel. Sentiva solo l'energia fluire nel proprio corpo, e davanti a sè vedeva una cosa sola: la battaglia. Creature celesti contro creature demoniache, forse. Ma quali rispondevano al bene, e quali al male? E c'era davvero una parte del bene, in quella guerra senza fine? Chi era il vero nemico, in quei campi di battaglia?

    Sentì il cosmo vasto del Gran Sacerdote.

    Percepì il ruggito dei leoni dorati.

    Assaporò la determinazione degli altri Cavalieri d'Oro, e di chi si era unito alla loro lotta.

    Guardò gli Angeli della Furia. Poi spostò lo sguardo sui Caduti, che ad Aokigahara avevano preso d'assalto i Cavalieri d'Acciaio, e sentì il sangue ribollire nelle vene mentre la volontà di combattere dei due antichi guerrieri montava dentro di lui. Alzò al cielo la spada di Libra, tenendola saldamente, e quasi si lanciò nella battaglia vicino al punto in cui il mare ribolliva; ma mentre Silas e Methos volevano combattere, lui analizzava e guardava il raggio che scendeva dal cielo: quello era senza dubbio il punto focale del problema, e arrivava dal piano di origine da cui i Caduti continuavano a ritornare. Chiuso quel portale, fine dei giochi. La sua voce riuscì a sovrastare le altre nella sua mente.

    In quel luogo... là troveremo il nostro avversario.

    Se i due fossero stati accanto a lui, li avrebbe visti alzare gli occhi al cielo e puntare al nuovo obiettivo. Forse avrebbero trovato direttamente la morte, ma il ragazzo poteva contare su una spaventosa forza a cui non aveva mai attinto prima, e l'appoggio di due dei Quattro Cavalieri. Il cosmo arse, il Cavaliere del Cancro si sollevò verso l'alto con ali di cosmo dorato che sembravano farlo ascendere come un angelo nei cieli. In un istante fu di fronte al varco, fulmini e saette rosse si irradiavano illuminando sinistramente tutto ciò che era alla loro portata, incluso Rigel che aveva ormai solo due cose in mente mentre osservava gli esseri che si riversavano sulla terra:

    La prima, individuare l'origine di quel tetro raggio cremisi che avrebbe potuto forse liberare dalle profondità della terra qualche altra diavoleria della Corruzione, o di Ponto, o di chissà che altro: a prescindere dal suo scopo, andava fermato.

    La seconda, era la flotta di mostri che era in arrivo e alla quale avrebbe voluto dare un'accoglienza indimenticabile, sperando che gli angeli della Furia venissero a respingere i Caduti direttamente dal loro ingresso principale se lui fosse riuscito a dargliene il tempo. Le fiamme nei suoi occhi brillarono, l'aria intorno a lui si riempì di mortifere fiamme azzurre mentre il suo cosmo esplodeva come mai era accaduto. Poi alzò la spada al cielo, e sperò di poter emulare anche solo per un istante la forza di tutti coloro che erano stati al suo fianco fino a quel momento.

    PER ATHENA... SEKISHIKI SEN RYU HAAAAA!!!



    Le fiamme diventarono una tempesta di raggi infuocati che trapassarono qualsiasi Caduto gli capitasse a tiro.Rigel osservava, osservava e rideva. Osservava perchè cercava un punto debole, l'origine della luce che si proiettava contro il mare. E rideva, perchè, i sentimenti di Silas in battaglia lo travolgevano come un'onda di maremoto.

    Rideva, perchè distruggere i suoi avversari era divertente.

    y8k159l


    _Marco_Albiero_-Cancer-Omega
    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - TemporaneamenteSuprema
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Cancro [VIII]
    STATUS CLOTH - Indossata.
    STATUS FISICO - Vispaccotuttivifaccioapezziecc.
    STATUS MENTALE - Vispaccotuttivifaccioapezziecc.


    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Bene, mi lancio a sorpresa. Al dilà della condizione mentale poco chiara di Rigel, salgo verso il varco e attacco a tabula rasa tutto quello che si muove, cercando di individuare da dove parte il raggio (e se finisco come Ironman nel primo Avengers, ve lo dico, poi pretendo lo shawarma per tutti) e aspettandomi di trovare qualche COSO GROSSO E DI QUELLI BRUTTI perchè se non ci fosse diciamolo, sarebbe troppo bello XD

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere del Cancro, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere del Cancro richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario. Nel momento in cui lo scontro con il Cavaliere del Cancro si spostasse nello Yomotsu Hirasaka, le tecniche che sfruttano questo potere diverrebbero ancor più micidiali: similmente alla normale disintegrazione della sostanza nel piano materiale, nel piano spirituale si ha un effetto simile ma volto all’essenza astrale di chi subisce la tecnica. In altre parole, un’anima rischia di essere in qualche modo obliterata da questo tipo di tecniche, portando alla morte del corpo anche sul piano materiale e impedendone un passaggio in qualsiasi piano di esistenza spirituale post-mortem come l’Averno o i Campi Elisi.


    TOCCO DELL'OLTRETOMBA
    Il cosmo del Custode della Quarta Casa ha una peculiarità unica nel suo genere: la capacità di privare dell’energia vitale qualsiasi essere vivente ne venga a contatto. A causa di questa caratteristica ogni attacco del guerriero, di natura fisica come in un normale corpo a corpo oppure nel caso in cui sia coinvolto il cosmo del guerriero, causerà più dolore del normale all’avversario, che si sentirà via via sempre più debole e spossato con il procedere del combattimento; questo significa che, anche in fase difensiva, qualora un avversario cercasse di immobilizzare il Cavaliere ricorrendo al contatto fisico, ne risentirebbe degli effetti. Va precisato che il Tocco dell’Oltretomba influenza solamente la forza vitale dell’avversario, ma non può ridurre in modo diretto la sua emanazione cosmica.


    TELECINESI
    I Cavalieri dell’Altare e del Cancro sono in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale, il telecineta è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE


    Sekishiki Sen Ryu Ha: Nonostante il nome di questa tecnica possa ricordare facilmente il Custode della Settima Casa, in realtà è stata elaborata dal guerriero di Cancer in seguito al suo incontro con il Leone Dorato avvenuto quando ancora indossava l’armatura di Altare. Similmente al suo Lightning Plasma, pur non potendone eguagliare lo splendore, il cavaliere di Altare libera dalle braccia il proprio cosmo pervadendo l'area interessata dall'attacco con una miriade di colpi lanciati ad alta velocità in ogni direzione, come fossero un campo di raggi laser. La peculiarità risiede nel "tocco personale" del Cavaliere: non potendo contare sull'elettricità come l'originale egli può caratterizzare i suoi colpi, oltre ad utilizzare il suo mortale cosmo, con le fiamme spirituali (a seconda della situazione in combattimento); di conseguenza il tipo di danno sarà differente e comunque influenzato dal divario energetico tra i contendenti.



     
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    Ogni passo, pur a quella straordinaria velocità, sembrava lento. Troppo lento.

    La scena che stava avvenendo davanti ai suoi occhi avrebbe potuto far vacillare anche la mente più salda. Più si avvicinava a quelle cose e più la situazione gli sembrava folle.
    Orde di creature dalle forme più disparate danzavano una coreografia di violenza talmente ben congegnata da sembrare opera di un vero e proprio artista, un genio capace di concepire forme impossibili e incastrarle tra loro con una precisione altrettanto assurda.

    I Daimon della Furia, coi loro corpi composti di brutale e meravigliosa geometria, si specchiavano negli abomini più crudi e terribili che possano essere concepiti, versioni distorte di qualcosa che già in origine era talmente alieno da provocare smarrimento al solo sguardo.

    Malgrado l'energia dirompente che bruciava nel suo corpo, Lawrence si sentiva minuscolo. Come era accaduto infinite altre volte. Non era questione di potere. Non solo. Ciò che lo separava da quelle creature non poteva essere colmato col solo cosmo.
    Cercando di mantenere saldi i suoi sensi, fece del suo meglio per analizzare il campo di battaglia mentre si avvicinava, saltando da un sigillo all'altro e guadagnando altitudine, per poter avere una visione completa del tutto.
    Le forze in gioco nel combattimento vero e proprio erano tali da rendergli complicato quel compito, ma era impossibile ignorare il vortice rossastro di energia corrotta che sovrastava quel marasma.
    Non aveva mai percepito qualcosa di simile. Sembrava un uragano, vomitava saette cremisi che squarciavano l'aria, condensandosi in una colonna di energia che finiva nell'acqua dell'oceano, facendola ribollire. I daimon vorticavano attorno a esso, attirati quasi come falene dalla fiamma.
    Non poteva avere la certezza che il raggio fosse il fulcro di tutto, ma la forza della corruzione era tanto forte da rendere inequivocabile il pericolo da esso rappresentato.

    Dovette combattere contro il desiderio bruciante di distruggere le forme fisiche dei caduti - forse una reazione all'orrore da essi veicolato, o forse una sorta di rimasuglio della furia omicida incarnata dal rituale angelico - e concentrarsi per resistere al tremore che gli pervadeva le membra. Li voleva veder esplodere, voleva eliminarli dalla realtà con ogni mezzo, imprigionarli in modo che non potessero più nuocere al mondo che proteggeva... ma non avrebbe avuto senso, in quel preciso momento. I suoi compagni e i misteriosi esseri sembravano essere più che in grado di sobbarcarsi quel compito fondamentale.

    Lui aveva un altro compito.

    Le linee della geometria lo sospinsero sempre più in alto, avvicinandolo alla tempesta di corruzione, che pareva un gigantesco squarcio turbinante nel cielo.
    Non potendo sperare in alcun modo di passare inosservato, bruciò il cosmo come mai aveva potuto fare prima di quel momento, condensandolo in minuscoli nuclei che iniziarono a fiorire e aprirsi come le immagini di un caleidoscopio attraverso il Tridente della Bilancia. Il numero dei nemici non era affrontabile con metodi convenzionali, ma sperava che mantenendosi ai margini della battaglia, potesse agire sulle forze in gioco senza rischiare disastri su larga scala.

    Alcuni dei caduti iniziarono a convergere sulla sua posizione, ma le sue linee geometriche vennero lanciate praticamente senza sforzo alcuno alla velocità della luce contro di essi, nel tentativo di colpirne il più alto numero possibile e sopprimerne il cosmo immondo e limitare i movimenti degli arti.
    I sigilli si sarebbero arrampicati sui caduti, incatenandoli tramite i comandi in essi codificati. L'energia in essi contenuta, inoltre sarebbe stata immagazzinata nel loro centro, continuando a nutrirsi del suo cosmo rabbioso, quasi incontenibile.
    La massima espressione della potenza pura della geometria sarebbe collassata seguendo la sua volontà, imprimendo la forza distruttiva del Triangolo Australe sulle essenze dei mostri e divorandone le carni.

    Tutto ciò che poteva fare era tenere a bada la fascia più esterna dell'esercito, spostandosi da un nemico all'altro grazie alla Chiave del Re, portandosi più vicino allo squarcio e al contempo lasciando che fossero i suoi sigilli a distruggere il nemico, piuttosto che i movimenti del suo corpo o dell'arma.
    Ogni linea nasceva con una sfumatura argentata, mutando in oro la propria essenza mano a mano che la potenza aumentava.

    Non poteva fermarsi, doveva avanzare.

    Lo sguardo fisso al cielo, i sensi spinti al massimo a captare qualunque minaccia, accumulò un tale numero di costrutti geometrici nello spazio limitato del palmo della sua mano. Ne aumentò la densità, la complessità. Creò un numero indefinibile di segni e simboli, imprimendo in essi tutta l'urgenza e il senso di allarme che il varco stava causando nell'intimo del suo essere. Brandì a due mani l'arma dorata, incanalando il tutto nell'asta, prima di lanciare la sua tecnica verso il centro esatto, il punto di origine del raggio.

    Era uno solo il concetto che voleva trasmettere. Solo un semplice comando, semplice e allo stesso tempo composto da milioni di interazioni e segmenti.


    ۞ Διαταγή ۞



    Purificazione.

    La fine dell'anomalia.




    narrato ▼ parlatopensato
    3mr6Mpz
    NOME ♦ Lawrence Solomon Conley
    ENERGIARossa Suprema
    CASTA ♦ Saint di Athena
    CLOTH ♦ Silver di Triangolo Australe
    STATUS FISICO ♦ Perfetto
    STATUS MENTALE ♦ Perfetto
    STATUS CLOTH ♦ Incrinata in punti sparsi. Crepe evidenti e alcuni pezzi in meno su spallacci, pettorale ed elmo

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Parto a mille verso l'esercito di caduti tentando di prenderlo dall'esterno, mirando all'imboccatura di energia corrotta con un sigillo di purificazione mirato a chiudere o almeno limitare lo squarcio.
    Sulla strada uso i sigilli per bloccare fisicamente e sopprimere il cosmo dei caduti che incontro e farli esplodere mentre mi metto un buff agilità che male non fa.

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    ABILITÀ

    Geometria dell’Ottava Sfera - Sigilli Straordinari
    Attraverso la comprensione delle forme del poligono più elementare, il Saint del Triangolo Australe è in grado di tracciare col proprio cosmo linee e disegni complessi, che racchiudono nei loro intrecci la descrizione e i fondamenti del codice matematico che governa ogni cosa della natura. Per questo motivo, i sigilli creati con tale potere possono agire sul cavaliere, il suo avversario e gli altri esseri (siano essi alleati o nemici), ma anche sull’ambiente circostante e sugli oggetti nel raggio d’azione consentito dalle facoltà dell’utilizzatore.
    L'applicazione più semplice e basilare, unita alle profonde conoscenze del cavaliere, permette di far fluire il cosmo più facilmente, riducendo lo stress fisico e la fatica necessaria a richiamarne quantità elevate, per quanto non raggiunga il livello di Cosmo Straordinario.
    Grazie alla Geometria, inoltre, il sigillatore potrà agire in modo analogo sui nemici, ma in senso opposto, rendendo quindi più difficoltoso l'uso del cosmo, oltre a ostacolarne i movimenti. In casi di grandi divari energetici, si potrebbe arrivare a bloccare completamente il cosmo dell'avversario, oppure costringere un individuo sprovvisto di cosmo a una stasi perpetua.
    Tali sigilli sono cumulabili e richiederanno un grande dispendio cosmico da parte del bersaglio colpito per essere infranti e annullati. In caso non vengano attivamente disattivati, essi perdurano per tutta la durata dello scontro.
    Le forme assunte dai sigilli possono essere molteplici, sia bidimensionali che tridimensionali. All'occorrenza si possono plasmare a foggia di semplici armi in grado di arrecare solo danno da impatto e comunque inferiori in efficacia a quella di costrutti e armi cosmiche.
    La padronanza del Triangolo Australe sulla Geometria Celeste è superiore a quella di un normale sigillatore e le sue creazioni saranno sempre più efficaci, anche se non tanto da rivaleggiare con quelle di un combattente che possieda un maggiore livello di padronanza dell’energia cosmica.


    TECNICHE

    Κλείς Βασιλέως – Kléis Basileios (Chiave del Re)
    Prima tecnica derivante dalla sapienza esoterica contenuta nella Clavis Salomonis, consente di disegnare un articolato sigillo che muta e magnifica il fluire delle energie del soggetto marchiato. I benefici da essa derivati sono comunque inferiori ad abilità "straordinarie".
    Versione: Εύχέρεια (Euchéreia) - Agisce sulla fisiologia in modi disparati, alterando la velocità di trasferimento sinaptico e migliorando la risposta della placca neuromotoria, oltre a bilanciare in maniera più efficiente del normale il rapporto tra fibre muscolari bianche e rosse, per ottenere movimenti più rapidi, fluidi e veloci. (Buff Agilità)

    Διαταγή - Diatagḗ (Ordine)
    Spesso visto come summa del potere benefico dei maestri di sigilli, questa particolare arte geometrica racchiude tutti i segreti della realtà, condensati in eleganti linee sature di volontà e coscienza.
    In termini pratici, il sigillo ha lo scopo di purificare un bersaglio o un'intera area dagli effetti imposti da forze esterne, riportando quella sezione di Realtà all'ordine. Può agire su svariati fenomeni, dalle anomalie spaziali alle maledizioni, ma non ha potere su agenti biologici.
    Il cavaliere dovrà utilizzarlo in modo da reagire a un dato effetto: non sarà quindi possibile apporre questo sigillo nel luogo di scontro per poi farlo agire in un secondo momento, ma andrà utilizzato variandone il codice di volta in volta per adattarsi alla minaccia ed eliminarla.



     
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    Non aveva mai assistito a nulla del genere, eppure era stata abituata a scenari catastrofici e bolge dantesche...eppure quel vortice ribollente di un’energia corrotta senza pari, da cui fuoriuscivano saette sanguigne, era qualcosa di mai visto prima.
    Ciò che però attirava la sua attenzione in quel marasma febbricitante, era un raggio carico della stessa energia che fendeva l’oceano sottostante portandolo quasi ad ebollizione.
    La visione apocalittica continuava con l’ammassarsi di corpi in scontro, tra Daimon e Caduti, in lotta tra loro nei cieli…e gli affetti di quelle lotte si vedevano attorno a loro: pezzi dei loro corpi alieni cadevano continuamente come una macabra pioggia che stava rendendo le acque sottostanti rosse.
    I Caduti avevano un aspetto aberrante, sembravano le raffigurazioni di Picasso rese molto più deformi e terribili, erano scandalosi, volgari e terrificanti. La mente della saint volutamente faticava a metterli a fuoco, per non farle percepire i dettagli e proteggerla da quella visione che avrebbe potuto pietrificarla. Fortunatamente le bastava focalizzarsi sui Daimon, per poterne apprezzare le forme così precise, geometriche...giuste; loro sebbene alieni anch’essi avevano un qualcosa di più ordinato, qualcosa di comprensibile anche per la sua mente umana.

    Però quella situazione era uno stallo continuo: i Caduti venivano letteralmente fatti a pezzi, ma essi si smaterializzavano nella loro dimensione, per ritornare alla nostra sotto una nuova forma. Era come se venissero continuamente riassemblati alla cieca.
    Doveva interrompere quel loop.

    Fece esplodere il proprio cosmo e mai come in quel momento si sentì benedetta dall’appoggio della dea; ali dorate comparvero sulla sua schiena e gli spallacci dell’armatura si allungarono verso l’alto assumendo forme concentriche che le ricordarono quasi un’aureola.
    Sorrise mentre quel pensiero prendeva forma dentro di lei: era un segno di fede, non erano soli in quella battaglia...anche Lui si era mosso per loro.

    Richiamò a sé tutto il potere spirituale che era riuscita ad accumulare e puntò la barra tripunte di Libra contro i Caduti: da essa fuoriuscirono migliaia di piccoli insetti spirituali, stormi di uccelli e altri piccoli spiriti animali...avrebbero dovuto attaccare solo i Caduti, dilaniandone lo spirito o qualsiasi forza vitale gli permettesse di agire, nella speranza che polverizzando corpo ed essenza non ci fosse più nulla da rimettere insieme.

    GkJvmPO
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    NARRATO † PARLATOPENSATO°TELEPATIA°

    NOME † Dhawyth Thew
    ENERGIAViola
    CASTA † Cavalieri di Athena
    CLOTH † Gold Virgo {VII}
    FISICAMENTE † ottime
    MENTALMENTE † determinata
    STATUS CLOTH † ottime
    RIASSUNTO AZIONI † Attacco i Caduti con componente spirituale per interrompere il loop di oro che si riformano.

    ABILITÀIlluminazione Spirituale.
    Il Cavaliere della Vergine è sempre stato il più vicino agli Dei tra tutti i suoi compagni. Ciò non è una semplice metafora per indicare il suo immenso potere, quanto qualcosa di ben più profondo.
    A prescindere dalla propria filosofia, il processo per giungere alla piena padronanza dei poteri della Costellazione culmina nell'Illuminazione, nel raggiungimento pieno dell'Ottavo Senso (Esso è il senso dei sensi e per questo motivo non ha barriere fisiche, supera il degradarsi delle ere, diventa immortale. Per questo motivo tale senso permette al cavaliere di superare ostacoli ritenuti insormontabili e di raggiungere il regno dei defunti da vivi. Con l'ottavo senso vista, udito, gusto, olfatto e tatto si uniscono ad intuito, creatività e razionalità dando vita ad un nuovo universo di immagine e comunicazione.)Il Cavaliere, giunto a tale consapevolezza del Tutto, potrà creare Proiezioni Astrali di sé(Data la sua familiarità con l'immateriale, il cavaliere è in grado di separare la propria anima dal suo involucro fisico. Lo spirito in questione preserverà le proprie capacità cosmiche e mentali, lasciando il corpo privo di difese in una sorta di ibernazione provvisoria. Per raggiungere questo livello di separazione, il cavaliere deve meditare e concentrarsi a lungo in un luogo tranquillo e sicuro, poiché il corpo verrà abbandonato nel luogo di meditazione prescelto e quindi potrebbe essere soggetto ad attacchi mortali; se ciò dovesse accadere ne risentirebbe anche la mente e lo spirito del cavaliere, che perirebbe a breve dalla perdita del corpo.La proiezione astrale potrà muoversi in tutti i luoghi raggiungibili dal teletrasporto, soffrendo delle medesime preclusioni. In questa forma potrà comunque interagire con il mondo, combattere ed utilizzare il cosmo, con l'unica variante di un maggior dispendio energetico. Tuttavia se l'avatar dovesse accusare danni essi si ripercuoterebbero direttamente al suo spirito, in misura maggiore rispetto al normale. Tutti i sensi e la mente funzioneranno e saranno colpibili normalmente nell'avatar come nel corpo fisico, ad eccezione del tatto. Gdr-Only con autorizzazione del Master), manipolare la materia con un potere del tutto simile alla Telecinesi (Essa rappresenta quella particolare abilità mentale che permette al cavaliere di interagire con il mondo circostante utilizzando la mente; egli potrà quindi spostare gli oggetti col pensiero, torcere ed effettuare morse semplicemente usando la mente.), e controllare direttamente gli Stati d'Essere degli Spiriti (Questa familiarità con l'essenza ultima dell'essere, permette al cavaliere di gestire l'intricato reticolo di fili che compongono l'anima dell'essere umano; egli potrà quindi attaccare, ferire, fin quasi a mutilare, lo spirito dell'avversario che non risentirà di alcun danno fisico sul proprio corpo, ma si sentirà come affaticato, quasi svuotato di ogni energia fisica, oltre che a provare atroci dolori. Inoltre la manipolazione spirituale può colpire anche i livelli emotivi, instillando nell'avversario le più disparate emozioni; potrà inoltre trasportarli tra i vari Mondi Eterei... fino a poterli completamente annichilire).

    Dominio sulla Realtà.
    Il dominio sul mondo spirituale conduce al dominio sul mondo materiale. Il Cavaliere è parte del Tutto, consapevole del passato, del presente e del futuro.Tale conoscenza si manifesta sul controllo delle regole basilari dello spazio/tempo, potendo spostarsi attraverso esso con il Teletrasporto(Esso avviene a livello subatomico; il corpo fisico si disintegra per riassemblarsi nel punto prestabilito, ma per fare ciò richiede un quantitativo energetico non indifferente, motivo per cui può essere usato in duello una sola volta per evitare un attacco - anche i colpi ad area possono essere evitati grazie alla possibilità di spostarsi in un'altra dimensione, sempre una sola volta per duello. Si possono anche teletrasportare persone consenzienti ed i loro oggetti, le proprie tecniche e virtualmente ogni cosa spostabile. Inoltre si possono teletrasportare anche soggetti non consenzienti così come i loro oggetti, a patto di riuscire a toccarli fisicamente con i propri poteri), o Fermare il Flusso del Tempo in un'area (Lo scorrere del tempo può essere arrestato e modificato dal cavaliere che può decidere di attivare tale potere su uno o più bersagli, che verranno coinvolti o meno in tale stasi ed immobilità. L'alterazione temporale può essere localizzata a persone o zone precise, ad esempio un campo di combattimento;tale abilità richiede un alto consumo energetico a seconda della vastità dell'area interessata e del protrarsi dell'effetto. Durante questa sorta di stasi potranno comunque essere usate tecniche e poteri; la crono-stasi stessa può essere lanciata come una tecnica atta ad influenzare la percezione temporale di coloro che ne vengono colpiti nell'area d'effetto della tecnica, o per scopi difensivi o per bloccare od evitare attacchi altrui). Agli estremi egli può creare tecniche in grado di richiamare un'immensa quantità di energia cosmica direttamente dalla realtà o di alterare profondamente il campo di battaglia richiamando il Suono della Creazione del Cosmo o il Suono della Distruzione (Queste tecniche sono rispettivamente il Tenma Kōfuku☀ e l'Agyō/Ungyō☀, colpi così potenti che prima di essere eseguiti richiedono di accumulare cosmo durante il combattimento privandosi temporaneamente - minimo quattro turni - di almeno un senso.Lanciate senza questo accumulo le tecniche perdono la propria caratteristica "straordinaria" ed hanno il medesimo potere di tutte le altre tecniche.)

    Dominio sul Corpo.
    Solo tramite il controllo di sé e delle proprie pulsioni si può sperare di giungere allo stato di Illuminazione e rimanerci.
    Il cavaliere ha ormai vinto questo combattimento con se stesso e conosce tutti i segreti del corpo e delle sue interazioni con la realtà.L'accettazione e la comprensione delle regole che governano l'Universo, hanno permesso al cavaliere di modificare ed alterare i normali stimoli esterni dati dai cinque sensi. Utilizzando come veicolo le sue abilità spirituali e non il cosmo o contatti fisici, egli può modificare tali sensi: Udito Vista Gusto Olfatto Tatto, inibendoli temporaneamente o permanentemente, trascinando l'avversario verso una forma di non esistenza, quasi una sorta di oblio. Ogni privazione avrà uno specifico effetto che verrà affrontato volta per volta.

    Illusioni Complete.
    La manipolazione della realtà permette al cavaliere di dar libero sfoggio alla creazione; a seconda del livello energetico egli potrà creare fitte reti illusorie, spaziando da semplici miraggi a più complete e realistiche forme. Esse saranno in grado di influenzare tutti i sensi dell'osservatore, inclusa le mente, ma tranne il tatto poiché si tratta sempre di illusioni non tangibili. La destrezza e l'accuratezza dei particolari creati potrebbero essere così precisi e convincenti fino al punto di ingannare la mente stessa dell'avversario, che quindi crederà di percepire le consistenze, i sapori e gli eventuali danni. Le illusioni mentali sono più infime e complesse perchè più difficili da squarciare; il velo illusorio colpirebbe direttamente le connessioni nervose, alterando e modificando qualsiasi influenza.
    Tale capacità può essere usata anche con scopo difensivo preventivo; difatti permetterà al cavaliere di accorgersi delle menzogne altrui individuando qualsiasi forma di illusione, e di permettergli quindi di proteggere la mente da invasioni esterne atte ad influenzarla. (Per annichilire tali illusioni sarà necessario un consumo di cosmo e una tecnica difensiva appropriata).



    TECNICHECaelestis Dominatio Umbrarum - Tenkūhaja Chimimōryō.
    Attacco ad area, componente spirituale
    Tecnica punitiva.

    Il Cavaliere risulterà seduto su una grossa sfera, del tutto simile ad un grano del rosario che brandisce. Egli invocherà gli spiriti malvagi minori di montagne e fiumi, essenze elementali di acqua e terra, o anime di defunti e di dolore, che attaccheranno i vivi e i morti per divorarne le loro anime. Questi piccoli spiriti della natura che provengono dal mondo immateriale, di solito uccelli, insetti e altri piccoli animali che hanno dimenticato la loro vera forma e hanno acquisito una strana apparenza, avranno il compito di consegnare la punizione divina ai malfattori, essendo usati dal cavaliere come se fossero armi. La vittima sentirà la propria anima lacerarsi, strapparsi, come se venisse distesa e accartocciata più volte; il dolore conseguente non ha eguali nel mondo fisico.


     
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    A'HABBAT
    Capitolo I
    orHcAwU



    La battaglia era cominciata, nuovamente, e nuovamente Achille era pronto al fianco dei propri compagni. Si ritrovò coinvolto in azione assieme oltre che al solito Ys anche a Cancro, Vergine e Triangolo... uniti in una lotta forse impara ma potenziati dal volere di Athena, con i cosmi ribollenti energia che probabilmente trascendeva il settimo senso stesso. Un varco dimensionale apertosi in cielo rimescolò le carte in gioco, i caduti distrutti ne furono come assorbiti per poi tornare ancora più orrendi, simili a mostri umanoidi uscito dal peggiore film horror... i daimon invece sembravano più simili a costrutti, seppur anch'essi terrifici. Il primo a muoversi fu Rigel del Cancro, che letteralmente tentò di incenerire con le sue fiamme spirituali i nemici palesatisi! Poi fu la volta di Lawrence, unico silver saint fra loro ma non meno valoroso; questi tentò qualche sua diavoleria con i sigilli, probabilmente per attaccare o contenere il varco apertosi mentre tramite altri andava direttamente contro i caduti stessi. L'amica Dha, gold saint di Virgo, attaccò a sua volta i mostri orribili, percui Achille si sentì in dovere finalmente di agire.

    -beh che diavolo, non so scegliere quindi nel dubbio...-

    Accumulò cosmo nelle sue braccia e mani, cosmo anomalo data la potenza mai toccata dal giovane durante la sua breve vita, dono di Athena e della battaglia da combattere.

    -colpirò tutto!-

    Le braccia si incrociarono sopra la testa del giovane, i palmi già accumulavano cosmo pronto ad essere plasmato a guida di tecnica per colpire più nemici possibili. Achille sentì ribollire le miriadi di frecce dorate direttamente nel suo sangue, parevano volersi scatenare come mai prima d'ora con una potenza invero mai lontanamente toccata? Quanto poteva essere estesa la sua tecnica così? Ma soprattutto quando sarebbe stata devastante? Non restava che scoprirlo. Gli occhi del giovane che tutto vedevano abbracciarono il cielo ed il nugolo di nemici tutti, ognuno un bersaglio, lasciando volutamente lo squarcio ed il raggio a chi poteva meglio di lui occuparsene... adesso serviva solo che scatenasse tutta la sua violenza.

    d6yIQ3s

    INFINITY


    BREAK!!!

    Il nome del suo colpo più letale risuonò nell'aria mentre con uno scatto le braccia invertirono la posizione e dal palmo della mano destra, ove si era concentrato tutto il cosmo, iniziò a dipanarsi la miriade di frecce dorate da lui così forgiate. Ogni Daimon o Caduto sarebbe stato una potenziale vittima di una o più delle sue frecce cariche di elettricità e vendetta. Spazzare via tutto il prima possibile, questo era il suo obbiettivo ora!

    ObYElQh

    0OrhXt9
    PERSONAGGIO Achille
    MORALE Caotico Buono
    DIVINITÀ Athena, dea della Giustizia
    CASTA Gold Saint di Atene
    CLOTH Gold Sagittarius Liv.VIII
    COSMO Energia Viola Suprema
    SUPER-SENSI (7) Manashiki
    CONDIZIONI CLOTH [ indossata ] intatta.
    STATUS PSICO/FISICO carichissimo e concentrato.

    RIASSUNTO AZIONI scusate la semplicità ma per non perdere il turno mi limito a fare l'attacco ad area più letale e preciso che abbia bersagliando Corrotti e Daimon con l'INFINITY BREAK :zizi:








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    DONO DI CHIRONE

    risvegliato il retaggio del saggio Chirone, il mitico centauro mutato nella costellazione del Sagittario dallo stesso Zeus, il Saint può spingere la propria vista tanto lontano quanto lontano è il male che egli va cercando; una volta individuato il luogo da raggiungere, il Cavaliere può avvolgersi col proprio cosmo che si manifesterà a guisa di ali dorate, per teletrasportarlo in qualunque dimensione desideri per remota che sia (Teletrasporto). Inoltre la sicurezza nei propri mezzi e la ferrea volontà di non piegarsi di fronte a nessun nemico permette al dorato centauro di sfruttare appieno il proprio cosmo apparentemente senza sforzo. In sostanza egli è sempre in grado di raggiungere il limite estremo concessogli dal proprio livello energetico (Cosmo Straordinario).


    RESISTENZA STRAORDINARIA

    il fisico da guerriero, forgiato assieme al potente cosmo innato, gli permette di raggiungere una resistenza quasi sovrumana al dolore e alla fatica. Il dorato centauro può continuare a combattere in qualsiasi condizione fisica: privo dei cinque sensi, menomato negli arti, con i centri nervosi bruciati o in extremis addirittura privato del cuore stesso! Fintanto che volontà e fiducia nel proprio cosmo lo sostengono egli perdura nella lotta. Ciò non lo rende immune al dolore o all'inevitabile morte dovuta a danni eccessivi, semplicemente il controllo che ha sul corpo e sulla percezione stessa di male e affanni è tale da ergersi impavido laddove i più crollerebbero esanimi.


    TEMPESTA PRIMORDIALE

    Dai tempi del Mito si è risvegliato nel Cavaliere l'antico potere che pare fu sottratto dalla Dea stessa al gigante Tifone; gli elementi di Vento e Fulmine, condensati in quella piccola frazione generata dalla rabbia stessa del gigante, furono consegnati al cosmo del Cavaliere d'oro più caro, con il compito di difendere i mortali financo da divini pericoli. Forte della folgore e del vento che uniti simboleggiano appunto la tempesta, il Cavaliere può plasmare tecniche pregne di tali elementi aumentandone così il potenziale distruttivo.


    MANASHIKI "Settimo Senso"

    o anche detto Settimo Senso, questo è il vero primo passo per una maggiore comprensione di se e dell'Universo. A tale stadio il Cavaliere ormai maturo ha ottenuto totale padronanza del Sesto Senso e del Micro Cosmo nascosto dentro di se; con questa nuova conoscenza questi può attingere energia dall'Universo stesso accedendo al Macro Cosmo al di fuori di se. Grazie al Settimo Senso la capacità distruttiva di un Cavaliere aumenta notevolmente, permettendogli inoltre di valicare il limite della Velocità del Suono e raggiungendo finalmente l'insuperabile Velocità Luce. [Sbloccato ad Energia Viola]


    TELEPATIA

    capacità invero comune ai cavalieri di alto livello, permette di parlare senza l'ausilio della favella a una o più persona anche da notevole distanza; gli basterà conoscere il volto o il cosmo di colui o colei che vuole raggiungere per proiettare la propria voce nella mente di questi. Tale abilità non può essere usata per leggere o influenzare la mente altrui in combattimento, riducendola ad un mero strumento per comunicare con compagni lontani o in modo discreto senza l'uso delle parole. [Sbloccata ad Energia Blu] [uso GdR-Only]



    ApYS3NR
    FAVORE DI ATHENA

    abilità unica dei devoti di Athena e suoi cavalieri, permette al Saint dopo averne invocato il potere forte della propria fede, di resistere per un singolo turno di gioco, in qualsiasi contesto narrativo, a condizioni che normalmente gli impedirebbero di agire quali illusioni, perdita dei sensi, ingenti ferite o altro; questi potrà quindi agire quando molti altri non ne sarebbero in grado, sebbene per pochi istanti. [casta dei Saint Only]


    ARCO DI GIUSTIZIA

    il Cavaliere può usufruire del dorato arco generando egli stesso frecce di cosmo a guisa di proiettili, in un numero variabile in rapida sequenza. L'arco e la freccia d'oro hanno la medesima resistenza dell'armatura. La freccia utilizzata come proiettile può tornare alla cloth in un lampo di luce dorata anche se dovesse essere trattenuta in qualche modo; se perduta può essere riforgiata dai riparatori di armature.
    ϡ La Forza di Uno: la freccia d'oro utilizzata in battaglia dal Cavaliere per suo bisogno o volere è da considerarsi in termini di perforazione un (1) livello cosmico superiore per calcolarne il grado di armatura superato.
    ϡ La Forza di Molti: tramite la freccia il suo custode può accumulare oltre al proprio cosmo anche quello che vi gravita attorno, sia esso di creature viventi o decedute (in tal caso deve trovarsi nel luogo ove sono avvenute le morti) purché favorevoli alla causa e alle intenzioni del Cavaliere; si narra che i dodici Gold Saint possano unendo così i propri cosmi generare un puro raggio di luce perfino nel punto più profondo dell'Ade (Gdr-Only).
    ϡ Benedizione di Athena: qualora sia la dea a richiedere o autorizzare l'uso della freccia contro un particolare nemico, divino o mortale, l'arma acquista la capacità unica di poter superare qualsiasi tipo di grado di protezione e materiale, in combinazione solitamente con l'accumulo di cosmo altrui per potenziarne gli effetti distruttivi (Gdr-Only con autorizzazione del Master).



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    ATOMIC METEOR FIST

    In tale tecnica viene riversata tutta l'irruenza e forza del cavaliere d'oro. Dopo aver accumulato il proprio cosmo nel pugno questi lo scaglia in avanti generando una miriade di colpi infusi del potere del fulmine e sferrati alla velocità massima consentitagli; si narra che un Gold Saint forte del settimo senso possa arrivare a lanciare un milione di colpi in un istante, grazie alla velocità luce. Tutta l'area d'effetto innanzi al Saint verrà colpita da tale assalto; egli può lanciare questo colpo da fermo, in corsa o addirittura durante un salto, poichè accumulare cosmo fino al massimo potenziale è un'azione semplice e quasi naturale per lui. I pugni scagliati in tal modo assumono l'aspetto di una pioggia di sfere cosmiche allungate che genereranno danni fisici e da elettrocuzione.


    ATOMIC THUNDERBOLT

    Il cavaliere d'oro lancia una miriade di colpi alla massima velocità consentitagli, per poi raccoglierli in un unico punto limitandone l'estensione ma aumentandone le potenzialità distruttive; tutta l'energia viene infatti concentrata anziché 'dispersa' su una zona più vasta. Anche in questo caso egli può lanciarla da posizioni differenti, a seconda della situazione; il colpo inizierà come uno sciame di sfere cosmiche infuse del potere del fulmine, che si uniranno in un'unica grande sfera allungata carica di crepitante elettricità. I danni causati sarebbero di tipo fisico e da elettrocuzione


    SUPERNOVA EXPLOSION

    Il Saint incrocia le braccia accumulando cosmo sui palmi delle mani aperti e rivolti verso l'esterno; su di essi si formano due grosse sfere d'energia fra le quali avviene un violento scambio di energia. Quando il Saint è pronto fa scattare le braccia allargandole e facendole così sovrapporre e collassare in una impressionante esplosione cosmica, similmente a due stelle che attirandosi generano una supernova appunto. Per altri guerrieri tali esecuzione potrebbe richiedere più tempo, ma non per il protetto della costellazione del Sagittario poichè l'atto di spingere al massimo il proprio cosmo è un'azione quasi naturale. La deflagrazione avverrà a 360° investendo l'area d'effetto e potendo così causare pericolosi danni energetici. Si dice che tale tecnica fosse utilizzata anche dal primo Cavaliere del Sagittario e la sua ultima incarnazione, Stephane.


    ATOMIC PLASMA


    Tecnica anche nota come LIGHTNING PLASMA e tramandata storicamente fra il cavaliere del Sagittario ed il cavaliere del Leone, essa è il perfezionamento del METEOR FIST, portato al suo culmine infondendovi pienamente il potere della Folgore. Il Saint lancia al massimo del proprio cosmo qualcosa come un milione di raggi di Plasma, l'essenza stessa del fulmine in natura, intessendo in tutta l'area d'effetto un fitto reticolo luminoso causato dalla carica elettrica dei suddetti. Le intersezioni presenti nella trama luminosa causeranno esplosioni di cosmo in modo completamente imprevedibile, che genereranno in aggiunta danni da elettrocuzione. Il Saint può scegliere se lanciare la tecnica attorno a se, potendo ad esempio tentare di colpire senza doversi girare nemici presenti alle sue spalle, oppure concentrarla in un'area più delineata innanzi o di lato; sarà comunque la sorte a decidere quali della miriade di colpi lanciati andrà a segno, rendendo ininfluente individuare i bersagli a patto che essi siano nel raggio d'azione della tecnica stessa. NOTA: A differenza della tecnica utilizzata dallo stesso Leo, mancando dell'elemento Luce essa perfora e taglia di meno non essendo da lui lanciata, ma procurerà come indicato solo danni da cosmo ed elettrocuzione.


    ATOMIC BOLT

    Altra tecnica tramandata storicamente fra il Cavaliere del Sagittario ed il Cavaliere del Leone e nota come LIGHTNING BOLT, essa è tanto semplice quanto letale. Dopo aver creato un vuoto d'aria innanzi a se tramite la pressione del pugno, in seconda battuta il Saint ne rilascia all'interno il proprio cosmo intriso del potere della Folgore, che a guisa di sfera energetica crepitante lo percorre alla velocità della Luce; tale sfera similmente ad un fulmine globulare si schianterà sul bersaglio esplodendo in una potentissima e letale, qualora non si abbiano protezioni adeguate, scarica elettrica; i danni eventualmente causati saranno principalmente da elettrocuzione. Per sua stessa natura tale tecnica è utilizzabile quasi esclusivamente su bersaglio singolo, con un percorso lineare dal Saint fino all'estensione massima del suo potere. NOTA: A differenza della tecnica utilizzata dallo stesso Leo, mancando dell'elemento Luce essa perfora e taglia di meno non essendo da lui lanciata, ma procurerà come indicato solo danni da cosmo ed elettrocuzione.


    LIGHTNING FLAME

    Forse la più difficile delle tecniche in possesso del Saint, essa lo costringe ad investire più tempo per attuarla. Nella fase normalmente adibita alla difesa questi lancia l'assalto chiamato ATOMIC NING PLASMA con il quale investire tutta l'area d'effetto attorno a se di crepitanti raggi di plasma; spingendosi oltre tale potere genererà il FLASHOVER, ovvero la voluta collisione dei raggi in modo tale che si inneschi una violentissima reazione trasformandoli in lampi impazziti. In tal modo sarà quanto meno difficile avvicinare il Saint che si trova proprio al centro di tale tempesta; se non viene interrotto egli rilascia una seconda scarica di plasma per convogliare i raggi ed i lampi in un arco di pura elettricità sopra di se, arrivando così alla fase denominata ARC PLASMA. La tecnica è finalmente pronta per essere lanciata, il Saint non dovrà fare altro che stendere le braccia verso la zona da colpire per rilasciare l'arco in una sorta di vortice energetico nel tentativo di circondarla, con un potere talmente al di sopra delle normali folgori da generare letteralmente fiammate ad altissimo Voltaggio. Tali fiamme non sono prodotte direttamente dal cosmo del Saint, bensì una conseguenza della potenza raggiunta dal suo controllo del Fulmine; affinché la tecnica si chiuda il cavaliere necessita che l'area attorno a se sia già pregna di crepitante elettricità, aggiungendovene altra e facendola scontrare ottiene la tempesta di fuoco e lampi desiderata.


    LIGHTNING TELIOS

    Questa difficile tecnica porta al massimo potenziale l'attacco del Fulmine, divenendone espressione definitiva a livello distruttivo. Il Saint genera un ATOMIC BOLT con il solo scopo di farlo immediatamente implodere su stesso tramite la manovra denominata LIGHTNING IMPLOSION, per ridurne le dimensioni e aumentarne il potenziale elettrico in modo sorprendente; afferrato ciò che ne resta con la mano, il Saint tenterà di portare un colpo diretto verso il proprio bersaglio entrandovi in contatto, rilasciandone all'interno tutta la possente carica elettrica compressa generata dopo l'implosione. Qualora l'avversario non riesca a difendersi adeguatamente o evitare il colpo, il suo corpo verrà dolorosamente trapassato dalle folgori che fuoriuscendo si tingeranno di rosso a causa del sangue stesso del malcapitato! Non occorre certo far notare cosa possa causare ad un organismo vivente l'essere folgorato e trapassato da una potenza maggiore a quella di un Fulmine. Tecnica di non semplice attuazione, poichè prevede il contatto diretto con il bersaglio, ma davvero letale e distruttiva qualora non incontri la giusta resistenza.


    INFINITY BREAK

    Il cavaliere espande il proprio dorato cosmo accumulandolo fra i palmi in una sfera crepitante di energia oppure convogliandolo direttamente in una mano, il colpo si dipanerà quindi con movimento a spirale generando una miriade di frecce di Luce le quali tenteranno di colpire i nemici designati presenti nell'area d'effetto; è uso veicolare tale flusso direzionandolo con ampi movimenti delle braccia manipolandolo grazie al controllo del Vento, attraverso il quale può creare un effetto rotatorio per aumentare l'efficacia penetrativa di ogni singolo proiettile; ogni freccia è percorsa internamente da una potente carica elettrica per generarvi calore rendendole roventi. Qualora lo desideri il Saint può far partire l'attacco dal basso verso l'alto o dall'alto verso il basso, in ogni caso il numero di frecce generato è enorme; il mero effetto ottico sarà una sorta di intricatissimo reticolo di luce dorata tessuto dalle suddette. Nel caso in cui la resistenza del materiale venisse superata, le frecce potrebbero trapassare letteralmente armature e corpi non sufficientemente difesi e causare inoltre danni da ustione. Il cavaliere può decidere di far convergere lo sciame di frecce su di un singolo bersaglio oppure liberarlo a 360° ad area o su bersagli multipli. Variante di Sorpresa: è possibile lanciare la tecnica per realizzare un attacco di sorpresa, rilasciando il cosmo nel terreno e facendo così propagare in esso la spirale di frecce le quali sbucheranno inaspettatamente dal suolo, tentando così di cogliere in fallo gli eventuali nemici. Absolute Tecnique: la tecnica viene lanciata come se il cavaliere fosse di un livello energetico superiore a parità di potenza e potere distruttivo, Monouso ad Incontro.


    CHEIRON LIGHT IMPULSE

    Convogliando il proprio cosmo in entrambi i pugni il Saint crea un devastante tornado intriso d luce dorata per spazzare via ostacoli e nemici; il Saint potrà tentare di colpire ciò che gli si trova innanzi, arrivando perfino a poter domare perigliose fiamme estinguendole. I danni causati sarebbero di tipo prettamente fisico ed in parte energetico.
    Pugni Uniti verso il Nemico: è la prima forma della tecnica, utilizzata per colpire ciò che ha di fronte essa si propagherà in avanti via via allargandosi; sarà così possibile tentare di colpire o spostare grossi bersagli anche a distanza, purché nel raggio d'azione del Saint.
    Pugni Divisi verso i Nemici: seconda variante, sempre portata con i due pugni ma questa volta essi non devono per forza essere allineati; in tal modo il Cavaliere può colpire su due fronti riducendo però le masse spostabili e la forza d'impatto finale. Può essere utile per tentare di colpire e spazzare via avversari posti ai fianchi del Saint, oppure per direzionare in due segmenti diversi innanzi a se il colpo.


    CHEIRON THYELLA

    Il Cavaliere rilascia il proprio cosmo dopo averlo rapidamente accumulato, il quale si scatenerà, simile a bufera dorata, su tutta l'area di effetto a 360° con il Saint stesso come centro. Tale bufera sarà essenzialmente un vortice d'aria tagliente intrisa di cosmo, rilasciato assieme ad esso, generato dopo che le sue braccia scattano verso l'esterno, a prescindere dove siano i nemici o se siano visibili o meno ai suoi occhi. L'estensione del vortice ed il suo potere offensivo dipendono dal livello cosmico del Cavaliere che lo genera, così come la probabilità di non essere spazzati via dall'esplosione cosmica e lacerati dalle sferzate d'aria dipende dal potere difensivo di coloro che vi si trovano in mezzo.


    CHEIRON LAST STAND

    Unica posizione difensiva del Cavaliere evolutasi col tempo assieme alla sua maggiore padronanza del cosmo. Essa consiste nella creazione di una fitta trama di frecce che a prima vista non sembra quasi composta da costrutti ma da mera energia lucente; per crearla il Cavaliere alza il braccio e dal palmo aperto della mano genera una piccola sfera di cosmo dalla quale si dipanano le frecce, similmente alla sua tecnica di attacco principale; tali costrutti sono inoltre percorsi in superficie da violente scariche elettriche. Quando la trama si è ben consolidata prende la forma finale di una sfera inglobando l'esecutore per il tempo necessario alla difesa, che tenterà di proteggerlo a livello sia fisico che energetico: tale forma permette al Cavaliere di tentare di proteggere una seconda persona al suo interno.


    SHADOW ARROW

    Tecnica prettamente tattica, essa permette al gold saint di generare una freccia d'ombra capace di colpire e 'bloccare' l'ombra dell'obbiettivo sulla superficie sulla quale essa è proiettata, impedendo a questi di muoversi dal posto. Questa particolare freccia non arreca alcun danno ne paralizza, semplicemente il soggetto colpito non potrà abbandonare il punto in cui è stata 'inchiodata' la sua ombra; non gli verrà altresì impedito in alcun modo l'utilizzo di cosmo o muovere parte del proprio corpo senza però poter abbandonare il punto in cui si trova. La freccia è da considerarsi una creazione generata dal cosmo del cavaliere, spezzandola ci si potrà liberare dalla sua morsa.



    WPzuqlU
    ATHENA EXCLAMATION

    Si tratta forse della tecnica più potente che sia mai stata concepita. Come suggerisce il nome essa richiama l'urlo di Athena, una tecnica quindi che può essere utilizzata solo in caso di crisi mondiale poichè proibita da Athena stessa. Per l'evocazione di tale potere, tre Gold Saint o Gold Specter dovranno riunirsi formando un trio d'attacco, bruciando il loro Cosmo al massimo evocheranno così una cupola cosmica tanto potente da poter distruggere tutto ciò che li circonda entro un raggio di decine di chilometri. Tale tecnica è da definirsi "Finale", pertanto una volta utilizzata tutti e tre i Cavalieri non saranno più in grado di utilizzare il proprio Cosmo durante lo stesso scontro.

    raggio Tecniche 1000m., Incrina Liv.V/ Rompe Liv.IV-I, Velocità Luce con difficoltà


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    A'Habbat I


    Ys si era reso cono fin da subito che la complessità della battaglia fosse ben oltre la sua portata. Non poteva dire di aver visto tutta quella varietà di Corrotti che ora stavano passando per un letterale squarcio nel cielo, per non parlare di tutto il resto. In quella situazione, l'Ariete realizzò mai quanto prima la sua ignoranza riguardo la Corruzione. L'aveva sempre interpretata come un miasma, quasi una malattia come le intendevano nell'era dei salassi e delle purghe. In realtà, si rendeva ora conto, non glien'era mai importato davvero: erano entità da combattere, e tanto gli bastava. Nemici di Atena, e come una nota a piè di pagina pure dell'umanità. Ma nemici di Atena, soprattutto. Come gli Spectre, i Black Saint e chiunque andasse contro il Grande Tempio in generale. Nemici da combattere e sconfiggere. E tanto gli era sempre bastato.
    Ma ora si stava chiedendo se non ci fosse qualcosa di più, qualcosa di diverso nella Corruzione. Se lo chiedeva mentre guardava sciamare certe creature da incubo e delle raccapriccianti armi umane giù per quel varco. Esseri che giungevano sopra le loro teste solo per massacrarsi tra di loro. Quasi fossero nemici. O forse si stavano solo contendendo le prede, gli venne il dubbio.
    Ma non sarebbe durato in eterno, lo sapeva. Lo sentiva nelle budella. E gli altri parevano averlo compreso anche prima di lui.
    Il primo a muoversi fu Rigel. Non aveva mai preso il Cancro per un uomo emotivo, eppure si fece avanti per primo. Magari le anime dei caduti gli avevano parlato, chissà. Rimpiangeva di avere perduto quelle abilità. E quelle anime, a dirla tutta, le scaraventò a piena forza nel fulcro della battaglia, nel fulcro del massacro. Ben intenzionato a bruciare quel che rimaneva delle loro anime perdute.
    E a farlo alla velocità della luce. Fu un pensiero strano. Erano stati tutti toccati dalla mano di Atena - poteva percepirlo chiaramente. Erano per lo più Gold Saint lì, guerrieri di grande forza pure per i Saint. Ma era raro giungere a una tale ampiezza di Cosmo. E ppure, eccolì lì, tutti. E lui se ne stava a guardare un attacco di tale potenza senza battere ciglio.
    Era surreale.
    Lo stupore e l'indecisione lo portarono a farsi scavalcare un po' da tutti. Prima un Silver Saint, poi Dhawyth. Infine, pure Achille si mosse. Tutti loro avevano puntato i Corrotti che scendevano dallo squacio, per lo più attaccando di massa, chi con più e chi con meno raffinatezza. L'obiettivo pareva quasi quello di sfoltire l'esercito nemico. Quasi sapessero che sarebbe stata dura.
    Ys quasi rise di se stesso. Certo che sarebbe stata dua. Altrimenti perché contedere loro tanta forza, tanta potenza?
    Fletté le braccia curate da poco. Un altro miracolo di Atena. Aveva pensato di avere già fatto il suo dovere a Gunkanjima, di avere servito la sua Dea fino all'effusione del sangue, e oltre. Ma ora lei lo aveva richiamato per un'atra, ancor più tremenda battaglia.
    Sorrise. Non chiedeva di meglio. Era nato per quello, per vivere e morire per Atena.

    «Meglio che mi muova.»

    Ovviamente avrebbe seguito l'esempio degli altri e attaccato quei raccapriccianti Corrotti. Non si azzardava a intrufolarsi altrove. Era bravo a fare il soldato, e i soldati servivano a spazzare via la massa dei nemici. Ma non intendeva farlo a testa bassa. Il dono di quel Cosmo così ampio andava sfruttato al meglio.

    Innanzitutto, bisogna assicurarsi che si facciano colpire.

    Era quello che avrebbe fatto lui se attaccato da tanti attacchi così potenti. Teletrasportari altrove. Non sapeva che poteri avessero quegli esseri, ma era meglio mettere un'ipoteca su quel fuoco concentrato in atto. Aveva pure considerato di usare la Telecinesi per bloccarli, ma sarebbe stato uno spreco d'energie mentali. Aveva un'alternativa, meno robusta ma insidiosa quanto bastava per dare noia a chi serviva.
    Ys allora fece ribollire il suo Cosmo rinnovato e ampliato. Toccò picchi che non avrebbe mai sognato di raggiungere con soprendente facilità, e per un istante ne restò estasiato. Ma il guerriero in lui sapeva quanto ciò fosse un errore. Si ridestò dunque quanto prima, e materializzò Oricalcon e Gamanion nelle sue mani. Li soffiò in aria, e li intessé col suo Cosmo dorato. Ne fece una tela, che divenne un ricamo che divenne un arazzo che si distese traslucido nell'aria, abbracciando l'immensità dei Corrotti in cielo come una ragnatela.
    Era il più grande Crystal Net che avesse mai fatto. Avrebbe potuto piangere, se la situazione non fosse stata tremendamente inadatta.
    Sentiva il cuore a mille. Non doveva esitare, si ripeté. Era più potente, immensamente più potente - ma non era invincibile. Il Crystal Net sarebbe potuto scomparire in un istante. Doveva fare presto.
    E lui sapeva cosa c'era di adatto per attaccare una moltitudine di nemici. Forse quanto di più adatto possibile. Incrociò le braccia, e lasciò che il suo Cosmo ribollisse.

    «Starlight Extinction!!!»

    Rilasciò le braccia, scagliandole in avanti e rilasciando dai palmi un'enome scarica luminale. Fu così che un'enorne ondata di luce pura andò a inondare la torma immensa dei Corrotti in cielo.
    Non aveva mai visto nulla di più bello.
    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Suprema (Power up)
    Stato della Cloth Integra [VII] Scudo di Libra all'avambraccio sinistro
    Condizioni Fisiche Ottimali, guarito e fresco
    Condizioni Psichiche Emozionato ma determinato

    Riassunto Dopo aver valutato la situazione, Ys decide di stendere un'immensa Crystal Net per evitare che i Daimon scappino dagli attacchi concentrati dei Saint. Dopodiché, li attacca in massa a sua volta con uno Starlight Extinction.

    Abilità

    Cristallo Psionico: Si dice che il Cavaliere dell'Ariete sia il più potente psicocineta tra i Cavalieri d'Oro e forse tra tutti i guerrieri divini. Ys cerca di essere all'altezza di tale fama come può. Uno degli aspetti di questo straordinario potere sta nel poter creare costrutti inanimati formati da una struttura cristallina duttile ed elastica.
    Tale cristallo interferisce con gli altri poteri psionici, spirituali e di teletrasporto, inibendoli o respingendoli a seconda delle applicazioni. Il Cristallo Psiconico è inadatto alle offensive, ma può garantire una difesa coriacea o generare ostacoli all'attuazione di Tecniche altrui se adeguatamente sfruttato con Tecniche appositamente sviluppate alla bisogna.

    Forgiatore di Stelle: Ys è il corrente depositario dei segreti della riparazione delle Cloth, appreso dal suo maestro Gazka e proveniente dal retaggio degli antichi Maestri Achimisti di Lemuria. Oricalco, Gamanium e la Polvere di Stelle non hanno segreti per lui, così come le Cloth di cui sa riconoscere crepe, microfratture e persino gli echi dell'anima.
    La Polvere di Stelle in particolare è alla base dell'elaborazione delle più raffinate tecniche offensive dell'Ariete, convenzionalmente divise in Starlight e Stardust. La loro esecuzione sarebbe impossibile a chiunque non conoscesse i segreti del Forgiatore di Stelle, in quanto la loro esecuzione richiede di ricreare col Cosmo le peculiarità luminose e fisiche della Polvere di Stelle.

    Tecniche

    Crystal Net: Sfruttando le proprietà psiconiche che compongono il Cristallo, si estende entro l'area di combattimento una vera e propria ragnatela; questa è elastica e appiccicosa al tatto, e ha lo scopo di rallentare i movimenti del nemico. Si tratta infatti d'un costrutto cristalliforme fragile ma insidioso: può essere strappato e non può bloccare un avversario che offra una qualsiasi resistenza, ma resta attaccato appunto per ostacolarne i movimenti; le proprietà psiconiche del Cristallo rendono inoltre impossibile l'uso del Teletrasporto una volta avvinghiati al Crystal Net. Questa Tecnica può essere distesa per terra o sulle pareti, ovvero su qualsiasi superficie che offra appiglio, come una vera ragnatela.

    Starlight Extinction: Il Saint crea un'onda di luce abbagliante nata dal suo stesso Cosmo e la riversa indiscriminatamente su chiunque stia semicircolarmente davanti a lui; l'onda fotonica ha l'obiettivo primario di disintegrare letteralmente il nemico grazie al calore Cosmico, riducendolo in polvere. Ovviamente l'estensione dello Starlight Extinction è regolabile dall'utilizzatore: se vuole colpire solo l'individuo più vicino a lui, nulla lo obbliga a dover coinvolgere chiunque stia più lontano anche nel caso si trovi entro il massimo raggio d'azione potenziale della tecnica. Lo Starlight Extinction può inoltre convogliare il potere psiconico del Saint, nel senso che può essere utilizzato anche per Teletrasportare uno o più individui anche non consenzienti; ovviamente, chi respinge la tecnica non può essere teletrasportato. Chi è soggetto al Teletrasporto,poi, non subisce la tecnica stessa, essendo prelevato prima che il Cosmo ardente ricada su di lui. Tale stratagemma serve anche a ingannare chi non ne viene coinvolto: per chiunque non abbia capacità psiconiche pari o ancor meglio superiori all'utilizzatore parrà infatti che il teletrasportato sia stato semplicemente disintegrato dalla tecnica. Comunque sia, lo Starlight Extinction non può essere utilizzato dal Saint stesso, nel senso che non può usarlo per Teletrasportarsi da sé.

     
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    L'
    insieme degli attacchi scatena una forza terrificante contro l'orda di Daimon Caduti, cogliendo di sorpresa anche di Daimon della Furia, che rapidamente erigono le proprie difese per proteggersi dall'impatto dei molteplici assalti.

    Lo sprigionare di tanto potere vi sorprende e vi scuote. Mai avete percepito il reale potere delle Armi di Libra, ed il cosmo di Atena arde insieme al vostro, mentre la vedete più in alto di tutti lottare, aiutata da Aleksander, contro l'immenso drago di Corruzione.

    Mentre numerosissimi Caduti vengono colpiti ed abbattuti dai vostri attacchi, qualsiasi tentativo di colpire, danneggiare o indebolire il misterioso vortice pare inutile. Le esplosioni in sua prossimità vengono riassorbite ed entrano a far parte del suo vorticare.

    Solo il sigillo potenziato di Lawrence sembra in qualche modo riuscire a interferire col suo flusso per qualche istante. Salvo poi esplodere in migliaia di frammenti.
    In quell'istante di rapida quiete percepite come un lamento provenire dal punto d'impatto del raggio di corruzione, come se la sua brevissima interruzione avesse scosso qualcosa... o qualcuno.

    A quella sensazione rispondono anche i Daimon Caduti che, ripresisi dall'attacco a sorpresa, mutano formazione. La maggior parte di essi genera un'esplosione psionica, simile ad una selva di saette grigiastre, verso i Daimon della Furia per tenerli impegnati, mentre un paio di centinaia corrono verso di voi.

    Un gran numero cerca di abbattervi fisicamente, avvolgendovi in filamenti luminescenti e corrosivi, mentre una parte minoritaria, ma più potente, inizia ad avvolgere l'area con numerose illusioni rendendovi estremamente difficile capire da dove arrivano correttamente gli attacchi.

    Infatti l'illusione fa sì che le direzioni siano perfettamente riflesse: un attacco a destra arriva a sinistra e così via.

    Nel frattempo i Daimon della Furia rispondono con una sassaiola di dardi metallici per sfondare la tempesta psionica e raggiungere l'esercito dei Caduti.

    y8k159l

    Eccoci :yeye:

    Fate fuori un bel po' di Caduti, ma non riuscite ad agire sul processo di "riciclo" ne riuscite a fermare il raggio. Almeno non con i tentativi fatti fin'ora.
    Inoltre, capite che il meccanismo di riciclo deriva dalla natura dei Daimon, non da eventuali portali esterni. Ogni Daimon è, in un certo senso, un portale per la propria dimensione.

    I Daimon Caduti reagiscono, mentre i Daimon della Furia ne tengono occupati la maggior parte.

    L'attacco che subite è lo zerg rush che cerca di travolgervi (immaginatelo come energia divina distribuita su di voi), mentre le illusioni che alterano i sensi sono il diversivo (sempre generato con la stessa forza).

    Singolarmente siete più forti di ogni Daimon lì presente, per ora :yeye:

    Il tipo di attacco sono frustate di luce corrosiva e tentativi di maciullarvi con gli artigli.

    La sensazione di lamento che sentite non riuscite bene a distinguerla. Lawrence capisce che è filtrata da una sorta di potentissimo sigillo, mentre Rigel e Dha sentono che la sua essenza è simile a quella dei Daimon.

    Tempo di post 7 giorni.

    A voi!:zizi:
     
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    Sapeva che non sarebbe stato così facile, sebbene tutti i suoi compagni si fossero impegnati al massimo per sfruttare l’iniziale vantaggio dell’effetto sorpresa, la battaglia non si concluse subito; comprendeva Dha che si stessero solo studiando...non avevano mai affrontato i Caduti fino ad ora, quindi era normale lanciare la bomba per poi calibrarla sulle frequenze che più interessavano loro.
    Il problema era che in quel marasma e quella confusione, fosse tremendamente difficile capire il senso: i Caduti del loop di riassembramento, anche se diminuiti, continuavano a riformarsi...come se non dipendesse da qualcun altro esterno...non c’era nessuna mano superiore che ridonava loro vita, ma semplicemente faceva parte della loro natura, era una loro peculiarità come poteva esserlo una tecnica per Virgo.

    Tuttavia una componente era mutata rispetto a prima: il sigillo di Lawrence aveva interferito in qualche modo con il flusso del vortice, che aveva rallentato abbastanza per permetter loro di udire una sorta di lamento provenire dal centro del vortice stesso...c’era qualcosa lì sotto, o qualcuno. Si corresse immediatamente Dha riconoscendo una qualche energia legata ai Daimon.

    ° E’ tipo un Daimon!°

    Comunicò quella rivelazione telepaticamente ai suoi compagni, ma come provò a muovere qualche passo nella direzione del centro del vortice una forte energia psionica attirò la sua attenzione; i Caduti avevano bloccato i Daimon della Furia mentre un centinaio si stavano dirigendo verso di loro.

    Dha cercò di posizionarsi sempre più vicino al vortice, era lì che dovevano agire, i Caduti erano solo un diversivo...purtroppo però anche loro si erano accorti del lamento ed ora avevano rafforzato la loro strategia: filamenti di luce corrosivi saettarono in tutte le direzioni, resi ancora più offensivi da delle illusioni che ne mascheravano la vera direzione.

    Per prima cosa avrebbe dovuto difendersi evocando il Kaan, che avrebbe colmato con l’illusione di invisibilità...in quella maniera avrebbe potuto avvicinarsi notevolmente al vortice di energia e provare a scorgerci qualcosa all’interno; ma serviva capire se solo i sigilli di Lawrence fossero in grado di disturbarlo o anche i loro attacchi potevano fare qualcosa.
    Per tale ragione convogliò su di sé il cosmo straordinario che Athena le aveva donato e contrastò la luce con filamenti e tentacoli pregni del potere della fine del mondo. L’Omega la privò del senso del gusto, dopo che un suono gutturale e profondo sancì l’inizio della fine: le tenebre di dipanarono verso il vortice cercando di consumarlo, corroderlo ed annichilirlo…nulla era eterno.

    GkJvmPO
    GkJvmPO

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    NARRATO † PARLATOPENSATO°TELEPATIA°

    NOME † Dhawyth Thew
    ENERGIAViola
    CASTA † Cavalieri di Athena
    CLOTH † Gold Virgo {VII}
    FISICAMENTE † ottime (no gusto)
    MENTALMENTE † confusa ma determinata
    STATUS CLOTH † ottime
    RIASSUNTO AZIONI † Comunico telepaticamente agli altri la rivelazione sulla natura del lamento.Mi avvicino al centro del vortice il più possibile, difendo dai filamenti di luce col Kaan che ricopro con l'illusione dell'invisibilità e attacco il flusso con Omega a cosmo straordinario per capire se anche altri tipi di attacco hanno una qualche efficacia sul vortice.

    ABILITÀIlluminazione Spirituale.
    Il Cavaliere della Vergine è sempre stato il più vicino agli Dei tra tutti i suoi compagni. Ciò non è una semplice metafora per indicare il suo immenso potere, quanto qualcosa di ben più profondo.
    A prescindere dalla propria filosofia, il processo per giungere alla piena padronanza dei poteri della Costellazione culmina nell'Illuminazione, nel raggiungimento pieno dell'Ottavo Senso (Esso è il senso dei sensi e per questo motivo non ha barriere fisiche, supera il degradarsi delle ere, diventa immortale. Per questo motivo tale senso permette al cavaliere di superare ostacoli ritenuti insormontabili e di raggiungere il regno dei defunti da vivi. Con l'ottavo senso vista, udito, gusto, olfatto e tatto si uniscono ad intuito, creatività e razionalità dando vita ad un nuovo universo di immagine e comunicazione.)Il Cavaliere, giunto a tale consapevolezza del Tutto, potrà creare Proiezioni Astrali di sé(Data la sua familiarità con l'immateriale, il cavaliere è in grado di separare la propria anima dal suo involucro fisico. Lo spirito in questione preserverà le proprie capacità cosmiche e mentali, lasciando il corpo privo di difese in una sorta di ibernazione provvisoria. Per raggiungere questo livello di separazione, il cavaliere deve meditare e concentrarsi a lungo in un luogo tranquillo e sicuro, poiché il corpo verrà abbandonato nel luogo di meditazione prescelto e quindi potrebbe essere soggetto ad attacchi mortali; se ciò dovesse accadere ne risentirebbe anche la mente e lo spirito del cavaliere, che perirebbe a breve dalla perdita del corpo.La proiezione astrale potrà muoversi in tutti i luoghi raggiungibili dal teletrasporto, soffrendo delle medesime preclusioni. In questa forma potrà comunque interagire con il mondo, combattere ed utilizzare il cosmo, con l'unica variante di un maggior dispendio energetico. Tuttavia se l'avatar dovesse accusare danni essi si ripercuoterebbero direttamente al suo spirito, in misura maggiore rispetto al normale. Tutti i sensi e la mente funzioneranno e saranno colpibili normalmente nell'avatar come nel corpo fisico, ad eccezione del tatto. Gdr-Only con autorizzazione del Master), manipolare la materia con un potere del tutto simile alla Telecinesi (Essa rappresenta quella particolare abilità mentale che permette al cavaliere di interagire con il mondo circostante utilizzando la mente; egli potrà quindi spostare gli oggetti col pensiero, torcere ed effettuare morse semplicemente usando la mente.), e controllare direttamente gli Stati d'Essere degli Spiriti (Questa familiarità con l'essenza ultima dell'essere, permette al cavaliere di gestire l'intricato reticolo di fili che compongono l'anima dell'essere umano; egli potrà quindi attaccare, ferire, fin quasi a mutilare, lo spirito dell'avversario che non risentirà di alcun danno fisico sul proprio corpo, ma si sentirà come affaticato, quasi svuotato di ogni energia fisica, oltre che a provare atroci dolori. Inoltre la manipolazione spirituale può colpire anche i livelli emotivi, instillando nell'avversario le più disparate emozioni; potrà inoltre trasportarli tra i vari Mondi Eterei... fino a poterli completamente annichilire).

    Dominio sulla Realtà.
    Il dominio sul mondo spirituale conduce al dominio sul mondo materiale. Il Cavaliere è parte del Tutto, consapevole del passato, del presente e del futuro.Tale conoscenza si manifesta sul controllo delle regole basilari dello spazio/tempo, potendo spostarsi attraverso esso con il Teletrasporto(Esso avviene a livello subatomico; il corpo fisico si disintegra per riassemblarsi nel punto prestabilito, ma per fare ciò richiede un quantitativo energetico non indifferente, motivo per cui può essere usato in duello una sola volta per evitare un attacco - anche i colpi ad area possono essere evitati grazie alla possibilità di spostarsi in un'altra dimensione, sempre una sola volta per duello. Si possono anche teletrasportare persone consenzienti ed i loro oggetti, le proprie tecniche e virtualmente ogni cosa spostabile. Inoltre si possono teletrasportare anche soggetti non consenzienti così come i loro oggetti, a patto di riuscire a toccarli fisicamente con i propri poteri), o Fermare il Flusso del Tempo in un'area (Lo scorrere del tempo può essere arrestato e modificato dal cavaliere che può decidere di attivare tale potere su uno o più bersagli, che verranno coinvolti o meno in tale stasi ed immobilità. L'alterazione temporale può essere localizzata a persone o zone precise, ad esempio un campo di combattimento;tale abilità richiede un alto consumo energetico a seconda della vastità dell'area interessata e del protrarsi dell'effetto. Durante questa sorta di stasi potranno comunque essere usate tecniche e poteri; la crono-stasi stessa può essere lanciata come una tecnica atta ad influenzare la percezione temporale di coloro che ne vengono colpiti nell'area d'effetto della tecnica, o per scopi difensivi o per bloccare od evitare attacchi altrui). Agli estremi egli può creare tecniche in grado di richiamare un'immensa quantità di energia cosmica direttamente dalla realtà o di alterare profondamente il campo di battaglia richiamando il Suono della Creazione del Cosmo o il Suono della Distruzione (Queste tecniche sono rispettivamente il Tenma Kōfuku☀ e l'Agyō/Ungyō☀, colpi così potenti che prima di essere eseguiti richiedono di accumulare cosmo durante il combattimento privandosi temporaneamente - minimo quattro turni - di almeno un senso.Lanciate senza questo accumulo le tecniche perdono la propria caratteristica "straordinaria" ed hanno il medesimo potere di tutte le altre tecniche.)

    Dominio sul Corpo.
    Solo tramite il controllo di sé e delle proprie pulsioni si può sperare di giungere allo stato di Illuminazione e rimanerci.
    Il cavaliere ha ormai vinto questo combattimento con se stesso e conosce tutti i segreti del corpo e delle sue interazioni con la realtà.L'accettazione e la comprensione delle regole che governano l'Universo, hanno permesso al cavaliere di modificare ed alterare i normali stimoli esterni dati dai cinque sensi. Utilizzando come veicolo le sue abilità spirituali e non il cosmo o contatti fisici, egli può modificare tali sensi: Udito Vista Gusto Olfatto Tatto, inibendoli temporaneamente o permanentemente, trascinando l'avversario verso una forma di non esistenza, quasi una sorta di oblio. Ogni privazione avrà uno specifico effetto che verrà affrontato volta per volta.

    Illusioni Complete.
    La manipolazione della realtà permette al cavaliere di dar libero sfoggio alla creazione; a seconda del livello energetico egli potrà creare fitte reti illusorie, spaziando da semplici miraggi a più complete e realistiche forme. Esse saranno in grado di influenzare tutti i sensi dell'osservatore, inclusa le mente, ma tranne il tatto poiché si tratta sempre di illusioni non tangibili. La destrezza e l'accuratezza dei particolari creati potrebbero essere così precisi e convincenti fino al punto di ingannare la mente stessa dell'avversario, che quindi crederà di percepire le consistenze, i sapori e gli eventuali danni. Le illusioni mentali sono più infime e complesse perchè più difficili da squarciare; il velo illusorio colpirebbe direttamente le connessioni nervose, alterando e modificando qualsiasi influenza.
    Tale capacità può essere usata anche con scopo difensivo preventivo; difatti permetterà al cavaliere di accorgersi delle menzogne altrui individuando qualsiasi forma di illusione, e di permettergli quindi di proteggere la mente da invasioni esterne atte ad influenzarla. (Per annichilire tali illusioni sarà necessario un consumo di cosmo e una tecnica difensiva appropriata).



    TECNICHENegatio Malum - Kaan.
    Difesa personale/ad area, tutte le componenti
    Tecnica difensiva (bouncer) completa.

    Questa particolare tecnica difensiva, tramandata dai precedenti cavalieri di Virgo come difesa praticamente impenetrabile quasi assoluta, permette al cavaliere di creare una sfera attorno al proprio corpo pregna del potere delle fiamme del leggendario Garuda, capaci di epurare ogni male. All'interno di tale barriera, che ricopre il cavaliere proteggendolo a 360 gradi, egli sarà praticamente invulnerabile, potendo contare su una difesa completa e totale da qualsiasi genere di attacco fisico, elementale, energetico, spirituale e mentale (la sfera protettiva può assumere un diametro massimo di due metri e quindi ospitare un secondo individuo oltre al cavaliere). Inoltre sfruttando le proprie capacità telecinetiche, il cavaliere potrà tentare di ritorcere contro il nemico il suo stesso attacco, aumentandone l'effetto con l'aggiunta del proprio cosmo (se l'energia dell'avversario è inferiore a quella del cavaliere la tecnica potrà respingere l'attacco bruciando però la possibilità del cavaliere di sfruttare una propria tecnica offensiva nel medesimo turno -varrà quindi come difesa + contrattacco- se il cosmo in gioco è pari la tecnica devierà semplicemente senza riflettere, mentre qualora dovesse difendersi da un avversario più potente varrà come semplice e normale difesa). Tuttavia tale tecnica non è da ritenersi infallibile; ai fini dell'efficacia bisogna tenere conto del divario energetico fra il saint e l'avversario, inoltre proprio per la sua caratteristica assoluta, essa richiederà una notevole concentrazione e durante la sua esecuzione al cavaliere non sarà permesso di muoversi.

    Alpha/Omega - Agyō/Ungyō☀.
    Attacco ad area, componente illusoria e cosmica (☀cosmo straordinario)
    Tecnica punitiva.

    Un' innumerevole quantità di universi e di vite che nascono e scompaiono. Sono i due nomi del buddismo giapponese che rappresentano l'alfa e l'omega, luci e tenebre, nascita e morte, l'inizio e la fine, lo yin e lo yang. L'equilibrio tra luce e oscurità è uguale perché entrambe le forze sono in perfetto equilibrio;si afferma che il confronto dei Santi Virgo, che si fronteggiano con tale tecnica, trascenderebbe la "battaglia di mille giorni". Infatti si dice che sarebbe una battaglia eterna che durerebbe per un intero ciclo di reincarnazione, in modo che entrambi i guerrieri combatteranno per sempre, raggiungendo una guerra infinita, anche dopo la reincarnazione essi continuerebbero a combattere. Tali colpi così potenti richiedono al cavaliere, prima di essere eseguiti, di accumulare cosmo durante il combattimento privandosi temporaneamente - minimo quattro turni - di almeno un senso.
    Lanciate senza questo accumulo le tecniche perdono la propria caratteristica "straordinaria" ed hanno il medesimo potere di tutte le altre tecniche.

    Omega-Ungyō: Il nome significa “Fine” e letteralmente la tecnica significa bocca chiusa. Il cavaliere apre la bocca per liberare tutto il cosmo che aveva accumulato privandosi di uno dei suoi cinque sensi (il senso del gusto). In quel momento un ringhio, che sembra provenire da una dimensione lontana, si comincia a sentire dalla sua bocca rilasciando il suono divino dell'Ungyō, il suono che simboleggia la fine dell'universo. Tutto intorno a lui comincia a essere consumato dalle tenebre, manifestando così la fine dell'universo; l'oscurità comincia a pervadere il tutto trascinandolo nel nulla, consumando tutto sul suo cammino.




     
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    La tensione sperimentata dalla Geometria era evidente. Ogni elemento tentava disperatamente di mantenere la sua forma anche in quella tempesta corrotta, arginando seppur brevemente il processo in atto, prima di collassare.

    Infiniti frammenti d'argento e oro erano caduti come pioggia sulla battaglia che infuriava subito sotto, mentre i corpi delle creature celesti e di quelle dannate di distruggevano e scomparivano, solo per riapparire poco dopo, in un ciclo infinito e senza interruzioni.
    Erano fatti per quello scopo, non c'era alcun dubbio. Erano tutti pedine sacrificabili, perché allo stesso tempo nessuno di essi lo era.
    Venivano creati per distruggersi e venivano distrutti per ricrearsi.
    Era terrificante, sotto ogni punto di vista.

    Eppure, anche in quelle condizioni, aveva sentito qualcosa, nell'unico istante in cui il raggio era stato fermato dalla sua tecnica.
    Forse era il rumore della massa vorticante d'acqua? No, sembrava qualcosa di diverso. Di cosciente, in qualche modo, probabilmente scosso da quel netto cambiamento.

    Il breve messaggio mentale di Dhawith confermò i suoi sospetti, permettendogli di capire un ulteriore dettaglio. Similmente a quanto aveva percepito vedendo gli orrori rinchiusi fuori dallo spazio e più recentemente osservando il Daimon della Furia oltre i vincoli cosmici del rituale, quella sensazione gli divenne improvvisamente chiara: non aveva inteso subito la natura del lamento, perché c'era un elemento estraneo di mezzo. Un sigillo.
    Forte della straordinaria padronanza che gli era stata concessa in quella battaglia, espanse la sua coscienza verso i suoi compagni.

    ° Qualunque cosa sia, è posta sotto un potentissimo sigillo. Credo che lo scopo del raggio sia proprio quello di infrangerlo. Dobbiamo fermarlo a tutti i costi. °

    Ma sarebbe stato molto più difficile avvicinare il raggio, da quel momento in poi.
    I Caduti erano ormai pienamente coscienti della loro presenza. L'effetto sorpresa era terminato.
    Pur continuando a tener testa ai Daimon, un'armata di Caduti si lanciò all'attacco verso i cavalieri, bersagliandoli con filamenti di luce malsana.

    Lawrence era conscio di doverli superare, se l'obiettivo era fermare l'energia e impedirle di sciogliere il sigillo.
    Pose una fitta cupola di linee geometriche tra sé e il massiccio attacco, sapendo di non poter difendere nessun compagno in modo efficace a causa della loro posizione sparpagliata, che d'altro canto avrebbe costretto gli avversari a dividersi, non potendo opporre un fronte unito. La costruzione di cosmo assorbì una buona parte dell'impatto, ma arrivò più volte sul punto di cedere sotto le raffiche di colpi. La luce sembrava essere particolarmente ostica, quasi deleteria per le linee brillanti, come se le indebolisse con la sua presenza. Più volte fu costretto a opporre una difesa più diretta, rischiando quasi di perdere un braccio quando un'estremità artigliata appartenente a uno di quei mostri passò troppo vicina alla spalla, lasciando un profondo solco bruciante.

    Per un lungo istante, Lawrence pensò di aver preso un abbaglio: era convinto che l'attacco mirasse a colpirlo dall'alto verso destra, mentre il segno sul suo corpo sembrava a raccontare una storia diversa.
    Un'altra raffica, altri colpi a breve distanza. Qualcosa non andava, le traiettorie dei colpi erano nascoste e imprevedibili.
    Chiuse del tutto la cupola, trasformandola in una sfera, limitando la superficie di impatto. Era un espediente semplice, ma non poteva fare di meglio per difendersi in una simile situazione. Laddove la difesa dei sigilli non bastava, era il suo cosmo a sopperire, evitando il peggio e proteggendo al meglio il suo corpo.
    Non era riuscito a evitare di ferirsi, la aveva quantomeno limitato i danni a qualche trauma sparso e alla ferita inferta dal primo colpo.

    Era il momento di rispondere.
    I loro avversari erano tantissimi e la loro rigenerazione si era rivelata un problema sia per loro cavalieri, sia per gli altri Daimon.
    Inoltre, i nemici erano una scomoda distrazione dal loro vero, pericoloso obiettivo.
    In quella situazione, però, non poteva permettersi di perdere tempo risolvendo un problema alla volta. Le sue capacità dovevano piegarsi alle necessità.

    Una quantità incredibile di cosmo iniziò ad ardere attorno a lui, brillando più intensamente che mai e generando ordini su ordini di geometrie complesse, disposte in strati e regolati dallo straordinario potere concesso dal Tridente.
    Lanciò le sue linee ordinatrici attraverso lo spazio, cercando di coprire l'intera area tesa tra la sua posizione e il raggio di corruzione, con l'intenzione di inglobare ogni cosa nel mezzo.
    Lo sforzo sarebbe stato notevole, ma la semplicità del sigillo in sé, unita alla padronanza di Law su quell'arte, gli avrebbe forse permesso di ottenere dei risultati.

    ° Non dobbiamo distruggerli, ma trovare il modo di renderli innocui. Spero che i miei sigilli li blocchi nella loro attuale forma fisica. °

    Non aveva tentato di controllare tutto l'esercito, ma almeno una frazione di quegli esseri avrebbe dovuto cadere in trappola. Il suo vero obiettivo, però, era l'energia corrotta. Le semplici costruzioni geometriche lanciate avevano l'effetto di limitare il cosmo e i movimenti nello spazio.
    La precedente tecnica di purificazione aveva avuto brevemente successo, ma a quanto pare la potenza del vortice era troppo elevata perché lo potesse rinchiudere col suo solo cosmo. Tuttavia, l'espediente appena tentato avrebbe potuto concedere loro un po' di tempo, disturbando il continuo lavoro di distruzione del vincolo e assorbendo nel contempo parte della forza negativa.




    narrato ▼ parlatopensato
    3mr6Mpz
    NOME ♦ Lawrence Solomon Conley
    ENERGIARossa Suprema
    CASTA ♦ Saint di Athena
    CLOTH ♦ Silver di Triangolo Australe
    STATUS FISICO ♦ Traumi sparsi di lieve entità, ferita alla spalla.
    STATUS MENTALE ♦ Perfetto
    STATUS CLOTH ♦ Incrinata in punti sparsi. Crepe evidenti e alcuni pezzi in meno su spallacci, pettorale ed elmo

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Mi difendo prima con una cupola di sigilli che poi si chiude a sfera per sopperire al diversivo.
    L'attacco consiste in un sigillo limitante di base, lanciato a piena potenza di sigilli strao + tridente di Libra per massimizzare il tutto. Lo scopo è bloccare i caduti (per fare in modo che non si distruggano e ricreino all'infinito) e allo stesso tempo rallentare il raggio per guadagnare tempo.

    qqLW2dj
    ABILITÀ

    Geometria dell’Ottava Sfera - Sigilli Straordinari
    Attraverso la comprensione delle forme del poligono più elementare, il Saint del Triangolo Australe è in grado di tracciare col proprio cosmo linee e disegni complessi, che racchiudono nei loro intrecci la descrizione e i fondamenti del codice matematico che governa ogni cosa della natura. Per questo motivo, i sigilli creati con tale potere possono agire sul cavaliere, il suo avversario e gli altri esseri (siano essi alleati o nemici), ma anche sull’ambiente circostante e sugli oggetti nel raggio d’azione consentito dalle facoltà dell’utilizzatore.
    L'applicazione più semplice e basilare, unita alle profonde conoscenze del cavaliere, permette di far fluire il cosmo più facilmente, riducendo lo stress fisico e la fatica necessaria a richiamarne quantità elevate, per quanto non raggiunga il livello di Cosmo Straordinario.
    Grazie alla Geometria, inoltre, il sigillatore potrà agire in modo analogo sui nemici, ma in senso opposto, rendendo quindi più difficoltoso l'uso del cosmo, oltre a ostacolarne i movimenti. In casi di grandi divari energetici, si potrebbe arrivare a bloccare completamente il cosmo dell'avversario, oppure costringere un individuo sprovvisto di cosmo a una stasi perpetua.
    Tali sigilli sono cumulabili e richiederanno un grande dispendio cosmico da parte del bersaglio colpito per essere infranti e annullati. In caso non vengano attivamente disattivati, essi perdurano per tutta la durata dello scontro.
    Le forme assunte dai sigilli possono essere molteplici, sia bidimensionali che tridimensionali. All'occorrenza si possono plasmare a foggia di semplici armi in grado di arrecare solo danno da impatto e comunque inferiori in efficacia a quella di costrutti e armi cosmiche.
    La padronanza del Triangolo Australe sulla Geometria Celeste è superiore a quella di un normale sigillatore e le sue creazioni saranno sempre più efficaci, anche se non tanto da rivaleggiare con quelle di un combattente che possieda un maggiore livello di padronanza dell’energia cosmica.


    TECNICHE ♦ ///


     
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    xOsJWBaNarrato. | -parlato- | °pensato° | °telepatia° | "parlato altri"

    A'HABBAT
    Capitolo II
    orHcAwU



    L'assalto fu imponente, nemmeno durante l'assedio del Santuario Achille poté osservare una simile manifestazione di potenza! Eppure ciò non bastò a spazzare via i nemici... nonostante i caduti incominciarono ad essere abbattuti dallo sfoggio del potere di Athena tramite i suoi Cavalieri quel dannato vortice, li appeso come in aria, parve non subire alcun danno dalla loro giusta furia.
    Le esplosioni di energetiche nelle sue vicinanze furono invero assorbite e presero a vorticare nella sua dannata orbita; decisamente non era quella la strada giusta, forse colpirlo sarebbe servito soltanto ad alimentarlo!

    °maledizione dobbiamo pensare ad un'altra strategia! ...i sigilli di Triangolo, quelli funzionano più o meno°

    Ed in effetti la costruzione cosmica del silver saint parve dare un qualche effetto positivo per la loro causa, anche se durò pochi istanti! Sempre meglio del resto dopo tutto. Fu in quel momento che tutti loro iniziarono a percepire una sorta di lamento, provenire proprio dal punto di impatto del raggio quasi averne interrotto seppur brevemente il flusso avesse destato le ira di qualcuno o... qualcosa.

    -di chi è questo grido???-

    Inconsciamente Achille diede fiato ai propri dubbi, un attimo prima che i Daimon corrotti riprendessero il loro attacco. Centinaia di loro corsero in direzione dei saint tessendo filamenti lucenti e dalla natura malevola, poi accadde qualcosa di strano davvero... il loro numero parve aumentare senza alcuna ragione, o meglio parvero poter colpire da direzione differente dalla loro posizione quasi avessero il dono dell'ubiquità! Per un istante Achille portò indietro il piede destro di pochi centimetri, quasi intimorito. Per prima agì Dha e poi fu la volta di Lawrence, il quale mandò diversi messaggi telepatici ad i propri compagni per renderli partecipi delle sue scoperte. Dunque il raggio serviva a rompere un sigillo per far passare qualcosa, qualcosa che appunto aveva preso a lamentarsi poco prima... tutto poteva essere dopotutto. Per prima cosa Achille fece avvampare il proprio cosmo per difendersi dall'attacco di cui onestamente non capiva la direzione... optò per una difesa fisica totale, dal palmo della mano generò una sfera di cosmo da cui si dipanarono miriaidi di frecce dorate che lo avvolsero mentre le ali venivano avvolte attorno al suo corpo per una maggiore protezione. L'impatto fu terribile ma la rinnovata potenza e la natura semi-divina della sua armatura fecero il resto lasciandolo con poco più di un graffio.

    °va bene Lawrence... provo a generare un vortice d'aria con cui contenere quei dannati...°

    Il cosmo del Sagittario ruggì nuovamente preparandosi a lanciare la successiva tecnica, sempre ispirata al divino centauro patrono della sua costellazione. Gli occhi del giovane si chiusero mentre inspirando lo accumulò quel tanto che bastava per poi eseguire la mossa successiva.... il cosmo venne rilasciato intriso del vento di cui lui era padrone, meno carico di cosmo rispetto al solito poichè l'effetto che voleva ottenere era più una sorta di gabbia di vento e cosmo che non un attacco violento a 360 gradi.

    -questo è il massimo che posso fare per contenere e non spaccare tutto... scusate!-

    Il cavaliere diede fondo al proprio potere per abbracciare la maggior estensione possibile con il suo vortice.

    umrp7b1

    CHEIRON THYELLA!!!

    Non aveva alcuna certezza che il suo attacco non sarebbe stato meramente distruttivo, ma vista l'origine del suo potere, più adatto a distruggere e spezzare, non potè fare molto altro. Lanciò un ultimo messaggio telepatico, rivolto al compagno di addestramento in Jamir.

    °Ys conto su di te per migliorare la situazione! Io so solo rompere tutto lo sai!°

    Sperava in cuor suo che Ys fosse più in grado di lui di rispondere alla richiesta di Triangolo. Vi era molta ironia nelle sue parole ma anche estrema fiducia nell'amico.

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    PERSONAGGIO Achille
    MORALE Caotico Buono
    DIVINITÀ Athena, dea della Giustizia
    CASTA Gold Saint di Atene
    CLOTH Gold Sagittarius Liv.VIII
    COSMO Energia Viola
    SUPER-SENSI (7) Manashiki
    CONDIZIONI CLOTH [ indossata ] intatta.
    STATUS PSICO/FISICO pochi graffi.

    RIASSUNTO AZIONI allur, uso il
    CHEIRON LAST STAND
    per difendermi. POi tiro il CHEIRON THYELLA per creare un vortice di vento e cosmo più impegnato a contenere e 'ingoiare' i corrotti attorno che a danneggiarli :zizi:








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    DONO DI CHIRONE

    risvegliato il retaggio del saggio Chirone, il mitico centauro mutato nella costellazione del Sagittario dallo stesso Zeus, il Saint può spingere la propria vista tanto lontano quanto lontano è il male che egli va cercando; una volta individuato il luogo da raggiungere, il Cavaliere può avvolgersi col proprio cosmo che si manifesterà a guisa di ali dorate, per teletrasportarlo in qualunque dimensione desideri per remota che sia (Teletrasporto). Inoltre la sicurezza nei propri mezzi e la ferrea volontà di non piegarsi di fronte a nessun nemico permette al dorato centauro di sfruttare appieno il proprio cosmo apparentemente senza sforzo. In sostanza egli è sempre in grado di raggiungere il limite estremo concessogli dal proprio livello energetico (Cosmo Straordinario).


    RESISTENZA STRAORDINARIA

    il fisico da guerriero, forgiato assieme al potente cosmo innato, gli permette di raggiungere una resistenza quasi sovrumana al dolore e alla fatica. Il dorato centauro può continuare a combattere in qualsiasi condizione fisica: privo dei cinque sensi, menomato negli arti, con i centri nervosi bruciati o in extremis addirittura privato del cuore stesso! Fintanto che volontà e fiducia nel proprio cosmo lo sostengono egli perdura nella lotta. Ciò non lo rende immune al dolore o all'inevitabile morte dovuta a danni eccessivi, semplicemente il controllo che ha sul corpo e sulla percezione stessa di male e affanni è tale da ergersi impavido laddove i più crollerebbero esanimi.


    TEMPESTA PRIMORDIALE

    Dai tempi del Mito si è risvegliato nel Cavaliere l'antico potere che pare fu sottratto dalla Dea stessa al gigante Tifone; gli elementi di Vento e Fulmine, condensati in quella piccola frazione generata dalla rabbia stessa del gigante, furono consegnati al cosmo del Cavaliere d'oro più caro, con il compito di difendere i mortali financo da divini pericoli. Forte della folgore e del vento che uniti simboleggiano appunto la tempesta, il Cavaliere può plasmare tecniche pregne di tali elementi aumentandone così il potenziale distruttivo.


    MANASHIKI "Settimo Senso"

    o anche detto Settimo Senso, questo è il vero primo passo per una maggiore comprensione di se e dell'Universo. A tale stadio il Cavaliere ormai maturo ha ottenuto totale padronanza del Sesto Senso e del Micro Cosmo nascosto dentro di se; con questa nuova conoscenza questi può attingere energia dall'Universo stesso accedendo al Macro Cosmo al di fuori di se. Grazie al Settimo Senso la capacità distruttiva di un Cavaliere aumenta notevolmente, permettendogli inoltre di valicare il limite della Velocità del Suono e raggiungendo finalmente l'insuperabile Velocità Luce. [Sbloccato ad Energia Viola]


    TELEPATIA

    capacità invero comune ai cavalieri di alto livello, permette di parlare senza l'ausilio della favella a una o più persona anche da notevole distanza; gli basterà conoscere il volto o il cosmo di colui o colei che vuole raggiungere per proiettare la propria voce nella mente di questi. Tale abilità non può essere usata per leggere o influenzare la mente altrui in combattimento, riducendola ad un mero strumento per comunicare con compagni lontani o in modo discreto senza l'uso delle parole. [Sbloccata ad Energia Blu] [uso GdR-Only]



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    FAVORE DI ATHENA

    abilità unica dei devoti di Athena e suoi cavalieri, permette al Saint dopo averne invocato il potere forte della propria fede, di resistere per un singolo turno di gioco, in qualsiasi contesto narrativo, a condizioni che normalmente gli impedirebbero di agire quali illusioni, perdita dei sensi, ingenti ferite o altro; questi potrà quindi agire quando molti altri non ne sarebbero in grado, sebbene per pochi istanti. [casta dei Saint Only]


    ARCO DI GIUSTIZIA

    il Cavaliere può usufruire del dorato arco generando egli stesso frecce di cosmo a guisa di proiettili, in un numero variabile in rapida sequenza. L'arco e la freccia d'oro hanno la medesima resistenza dell'armatura. La freccia utilizzata come proiettile può tornare alla cloth in un lampo di luce dorata anche se dovesse essere trattenuta in qualche modo; se perduta può essere riforgiata dai riparatori di armature.
    ϡ La Forza di Uno: la freccia d'oro utilizzata in battaglia dal Cavaliere per suo bisogno o volere è da considerarsi in termini di perforazione un (1) livello cosmico superiore per calcolarne il grado di armatura superato.
    ϡ La Forza di Molti: tramite la freccia il suo custode può accumulare oltre al proprio cosmo anche quello che vi gravita attorno, sia esso di creature viventi o decedute (in tal caso deve trovarsi nel luogo ove sono avvenute le morti) purché favorevoli alla causa e alle intenzioni del Cavaliere; si narra che i dodici Gold Saint possano unendo così i propri cosmi generare un puro raggio di luce perfino nel punto più profondo dell'Ade (Gdr-Only).
    ϡ Benedizione di Athena: qualora sia la dea a richiedere o autorizzare l'uso della freccia contro un particolare nemico, divino o mortale, l'arma acquista la capacità unica di poter superare qualsiasi tipo di grado di protezione e materiale, in combinazione solitamente con l'accumulo di cosmo altrui per potenziarne gli effetti distruttivi (Gdr-Only con autorizzazione del Master).



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    ATOMIC METEOR FIST

    In tale tecnica viene riversata tutta l'irruenza e forza del cavaliere d'oro. Dopo aver accumulato il proprio cosmo nel pugno questi lo scaglia in avanti generando una miriade di colpi infusi del potere del fulmine e sferrati alla velocità massima consentitagli; si narra che un Gold Saint forte del settimo senso possa arrivare a lanciare un milione di colpi in un istante, grazie alla velocità luce. Tutta l'area d'effetto innanzi al Saint verrà colpita da tale assalto; egli può lanciare questo colpo da fermo, in corsa o addirittura durante un salto, poichè accumulare cosmo fino al massimo potenziale è un'azione semplice e quasi naturale per lui. I pugni scagliati in tal modo assumono l'aspetto di una pioggia di sfere cosmiche allungate che genereranno danni fisici e da elettrocuzione.


    ATOMIC THUNDERBOLT

    Il cavaliere d'oro lancia una miriade di colpi alla massima velocità consentitagli, per poi raccoglierli in un unico punto limitandone l'estensione ma aumentandone le potenzialità distruttive; tutta l'energia viene infatti concentrata anziché 'dispersa' su una zona più vasta. Anche in questo caso egli può lanciarla da posizioni differenti, a seconda della situazione; il colpo inizierà come uno sciame di sfere cosmiche infuse del potere del fulmine, che si uniranno in un'unica grande sfera allungata carica di crepitante elettricità. I danni causati sarebbero di tipo fisico e da elettrocuzione


    SUPERNOVA EXPLOSION

    Il Saint incrocia le braccia accumulando cosmo sui palmi delle mani aperti e rivolti verso l'esterno; su di essi si formano due grosse sfere d'energia fra le quali avviene un violento scambio di energia. Quando il Saint è pronto fa scattare le braccia allargandole e facendole così sovrapporre e collassare in una impressionante esplosione cosmica, similmente a due stelle che attirandosi generano una supernova appunto. Per altri guerrieri tali esecuzione potrebbe richiedere più tempo, ma non per il protetto della costellazione del Sagittario poichè l'atto di spingere al massimo il proprio cosmo è un'azione quasi naturale. La deflagrazione avverrà a 360° investendo l'area d'effetto e potendo così causare pericolosi danni energetici. Si dice che tale tecnica fosse utilizzata anche dal primo Cavaliere del Sagittario e la sua ultima incarnazione, Stephane.


    ATOMIC PLASMA


    Tecnica anche nota come LIGHTNING PLASMA e tramandata storicamente fra il cavaliere del Sagittario ed il cavaliere del Leone, essa è il perfezionamento del METEOR FIST, portato al suo culmine infondendovi pienamente il potere della Folgore. Il Saint lancia al massimo del proprio cosmo qualcosa come un milione di raggi di Plasma, l'essenza stessa del fulmine in natura, intessendo in tutta l'area d'effetto un fitto reticolo luminoso causato dalla carica elettrica dei suddetti. Le intersezioni presenti nella trama luminosa causeranno esplosioni di cosmo in modo completamente imprevedibile, che genereranno in aggiunta danni da elettrocuzione. Il Saint può scegliere se lanciare la tecnica attorno a se, potendo ad esempio tentare di colpire senza doversi girare nemici presenti alle sue spalle, oppure concentrarla in un'area più delineata innanzi o di lato; sarà comunque la sorte a decidere quali della miriade di colpi lanciati andrà a segno, rendendo ininfluente individuare i bersagli a patto che essi siano nel raggio d'azione della tecnica stessa. NOTA: A differenza della tecnica utilizzata dallo stesso Leo, mancando dell'elemento Luce essa perfora e taglia di meno non essendo da lui lanciata, ma procurerà come indicato solo danni da cosmo ed elettrocuzione.


    ATOMIC BOLT

    Altra tecnica tramandata storicamente fra il Cavaliere del Sagittario ed il Cavaliere del Leone e nota come LIGHTNING BOLT, essa è tanto semplice quanto letale. Dopo aver creato un vuoto d'aria innanzi a se tramite la pressione del pugno, in seconda battuta il Saint ne rilascia all'interno il proprio cosmo intriso del potere della Folgore, che a guisa di sfera energetica crepitante lo percorre alla velocità della Luce; tale sfera similmente ad un fulmine globulare si schianterà sul bersaglio esplodendo in una potentissima e letale, qualora non si abbiano protezioni adeguate, scarica elettrica; i danni eventualmente causati saranno principalmente da elettrocuzione. Per sua stessa natura tale tecnica è utilizzabile quasi esclusivamente su bersaglio singolo, con un percorso lineare dal Saint fino all'estensione massima del suo potere. NOTA: A differenza della tecnica utilizzata dallo stesso Leo, mancando dell'elemento Luce essa perfora e taglia di meno non essendo da lui lanciata, ma procurerà come indicato solo danni da cosmo ed elettrocuzione.


    LIGHTNING FLAME

    Forse la più difficile delle tecniche in possesso del Saint, essa lo costringe ad investire più tempo per attuarla. Nella fase normalmente adibita alla difesa questi lancia l'assalto chiamato ATOMIC NING PLASMA con il quale investire tutta l'area d'effetto attorno a se di crepitanti raggi di plasma; spingendosi oltre tale potere genererà il FLASHOVER, ovvero la voluta collisione dei raggi in modo tale che si inneschi una violentissima reazione trasformandoli in lampi impazziti. In tal modo sarà quanto meno difficile avvicinare il Saint che si trova proprio al centro di tale tempesta; se non viene interrotto egli rilascia una seconda scarica di plasma per convogliare i raggi ed i lampi in un arco di pura elettricità sopra di se, arrivando così alla fase denominata ARC PLASMA. La tecnica è finalmente pronta per essere lanciata, il Saint non dovrà fare altro che stendere le braccia verso la zona da colpire per rilasciare l'arco in una sorta di vortice energetico nel tentativo di circondarla, con un potere talmente al di sopra delle normali folgori da generare letteralmente fiammate ad altissimo Voltaggio. Tali fiamme non sono prodotte direttamente dal cosmo del Saint, bensì una conseguenza della potenza raggiunta dal suo controllo del Fulmine; affinché la tecnica si chiuda il cavaliere necessita che l'area attorno a se sia già pregna di crepitante elettricità, aggiungendovene altra e facendola scontrare ottiene la tempesta di fuoco e lampi desiderata.


    LIGHTNING TELIOS

    Questa difficile tecnica porta al massimo potenziale l'attacco del Fulmine, divenendone espressione definitiva a livello distruttivo. Il Saint genera un ATOMIC BOLT con il solo scopo di farlo immediatamente implodere su stesso tramite la manovra denominata LIGHTNING IMPLOSION, per ridurne le dimensioni e aumentarne il potenziale elettrico in modo sorprendente; afferrato ciò che ne resta con la mano, il Saint tenterà di portare un colpo diretto verso il proprio bersaglio entrandovi in contatto, rilasciandone all'interno tutta la possente carica elettrica compressa generata dopo l'implosione. Qualora l'avversario non riesca a difendersi adeguatamente o evitare il colpo, il suo corpo verrà dolorosamente trapassato dalle folgori che fuoriuscendo si tingeranno di rosso a causa del sangue stesso del malcapitato! Non occorre certo far notare cosa possa causare ad un organismo vivente l'essere folgorato e trapassato da una potenza maggiore a quella di un Fulmine. Tecnica di non semplice attuazione, poichè prevede il contatto diretto con il bersaglio, ma davvero letale e distruttiva qualora non incontri la giusta resistenza.


    INFINITY BREAK

    Il cavaliere espande il proprio dorato cosmo accumulandolo fra i palmi in una sfera crepitante di energia oppure convogliandolo direttamente in una mano, il colpo si dipanerà quindi con movimento a spirale generando una miriade di frecce di Luce le quali tenteranno di colpire i nemici designati presenti nell'area d'effetto; è uso veicolare tale flusso direzionandolo con ampi movimenti delle braccia manipolandolo grazie al controllo del Vento, attraverso il quale può creare un effetto rotatorio per aumentare l'efficacia penetrativa di ogni singolo proiettile; ogni freccia è percorsa internamente da una potente carica elettrica per generarvi calore rendendole roventi. Qualora lo desideri il Saint può far partire l'attacco dal basso verso l'alto o dall'alto verso il basso, in ogni caso il numero di frecce generato è enorme; il mero effetto ottico sarà una sorta di intricatissimo reticolo di luce dorata tessuto dalle suddette. Nel caso in cui la resistenza del materiale venisse superata, le frecce potrebbero trapassare letteralmente armature e corpi non sufficientemente difesi e causare inoltre danni da ustione. Il cavaliere può decidere di far convergere lo sciame di frecce su di un singolo bersaglio oppure liberarlo a 360° ad area o su bersagli multipli. Variante di Sorpresa: è possibile lanciare la tecnica per realizzare un attacco di sorpresa, rilasciando il cosmo nel terreno e facendo così propagare in esso la spirale di frecce le quali sbucheranno inaspettatamente dal suolo, tentando così di cogliere in fallo gli eventuali nemici. Absolute Tecnique: la tecnica viene lanciata come se il cavaliere fosse di un livello energetico superiore a parità di potenza e potere distruttivo, Monouso ad Incontro.


    CHEIRON LIGHT IMPULSE

    Convogliando il proprio cosmo in entrambi i pugni il Saint crea un devastante tornado intriso d luce dorata per spazzare via ostacoli e nemici; il Saint potrà tentare di colpire ciò che gli si trova innanzi, arrivando perfino a poter domare perigliose fiamme estinguendole. I danni causati sarebbero di tipo prettamente fisico ed in parte energetico.
    Pugni Uniti verso il Nemico: è la prima forma della tecnica, utilizzata per colpire ciò che ha di fronte essa si propagherà in avanti via via allargandosi; sarà così possibile tentare di colpire o spostare grossi bersagli anche a distanza, purché nel raggio d'azione del Saint.
    Pugni Divisi verso i Nemici: seconda variante, sempre portata con i due pugni ma questa volta essi non devono per forza essere allineati; in tal modo il Cavaliere può colpire su due fronti riducendo però le masse spostabili e la forza d'impatto finale. Può essere utile per tentare di colpire e spazzare via avversari posti ai fianchi del Saint, oppure per direzionare in due segmenti diversi innanzi a se il colpo.


    CHEIRON THYELLA

    Il Cavaliere rilascia il proprio cosmo dopo averlo rapidamente accumulato, il quale si scatenerà, simile a bufera dorata, su tutta l'area di effetto a 360° con il Saint stesso come centro. Tale bufera sarà essenzialmente un vortice d'aria tagliente intrisa di cosmo, rilasciato assieme ad esso, generato dopo che le sue braccia scattano verso l'esterno, a prescindere dove siano i nemici o se siano visibili o meno ai suoi occhi. L'estensione del vortice ed il suo potere offensivo dipendono dal livello cosmico del Cavaliere che lo genera, così come la probabilità di non essere spazzati via dall'esplosione cosmica e lacerati dalle sferzate d'aria dipende dal potere difensivo di coloro che vi si trovano in mezzo.


    CHEIRON LAST STAND

    Unica posizione difensiva del Cavaliere evolutasi col tempo assieme alla sua maggiore padronanza del cosmo. Essa consiste nella creazione di una fitta trama di frecce che a prima vista non sembra quasi composta da costrutti ma da mera energia lucente; per crearla il Cavaliere alza il braccio e dal palmo aperto della mano genera una piccola sfera di cosmo dalla quale si dipanano le frecce, similmente alla sua tecnica di attacco principale; tali costrutti sono inoltre percorsi in superficie da violente scariche elettriche. Quando la trama si è ben consolidata prende la forma finale di una sfera inglobando l'esecutore per il tempo necessario alla difesa, che tenterà di proteggerlo a livello sia fisico che energetico: tale forma permette al Cavaliere di tentare di proteggere una seconda persona al suo interno.


    SHADOW ARROW

    Tecnica prettamente tattica, essa permette al gold saint di generare una freccia d'ombra capace di colpire e 'bloccare' l'ombra dell'obbiettivo sulla superficie sulla quale essa è proiettata, impedendo a questi di muoversi dal posto. Questa particolare freccia non arreca alcun danno ne paralizza, semplicemente il soggetto colpito non potrà abbandonare il punto in cui è stata 'inchiodata' la sua ombra; non gli verrà altresì impedito in alcun modo l'utilizzo di cosmo o muovere parte del proprio corpo senza però poter abbandonare il punto in cui si trova. La freccia è da considerarsi una creazione generata dal cosmo del cavaliere, spezzandola ci si potrà liberare dalla sua morsa.



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    ATHENA EXCLAMATION

    Si tratta forse della tecnica più potente che sia mai stata concepita. Come suggerisce il nome essa richiama l'urlo di Athena, una tecnica quindi che può essere utilizzata solo in caso di crisi mondiale poichè proibita da Athena stessa. Per l'evocazione di tale potere, tre Gold Saint o Gold Specter dovranno riunirsi formando un trio d'attacco, bruciando il loro Cosmo al massimo evocheranno così una cupola cosmica tanto potente da poter distruggere tutto ciò che li circonda entro un raggio di decine di chilometri. Tale tecnica è da definirsi "Finale", pertanto una volta utilizzata tutti e tre i Cavalieri non saranno più in grado di utilizzare il proprio Cosmo durante lo stesso scontro.

    raggio Tecniche 1000m., Incrina Liv.V/ Rompe Liv.IV-I, Velocità Luce con difficoltà


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    y8k159l


    La brama di combattere non era stata in grado di sopraffare lo spirito del Cavaliere del Cancro. Avrebbe certo lottato con tutte le proprie forze, ma il risultato della sua azione non fu particolarmente decisivo; sì, molti Caduti erano stati danneggiati. Ma continuavano a riformarsi sempre nella loro dimensione di partenza, per poi ritornare all'attacco... ed almeno fino a quel momento, nessun avversario potente era in vista. L'unica cosa che stonava era quel maledetto raggio.

    Poi, una specie di urlo proveniente dalle profondità delle acque scosse la terra ed il cielo. Il guerriero si voltò verso il basso: aveva avuto ragione, là sotto c'era qualcosa che non doveva essere liberato... e sembrava qualcosa di simile ad un Daimon, probabilmente bello grosso. Il suo cosmo ruggì, ma gli avversari puntarono verso di lui in uno sciamare infinito, e tra l'uno e l'altro una sottile ragnatela luminosa si andava a propagare intorno e poi sopra di lui. Poi una voce, esterna, arrivò alla sua mente:

    Non dobbiamo distruggerli, ma trovare il modo di renderli innocui. Spero che i miei sigilli li blocchino nella loro attuale forma fisica.

    Lawrence aveva certo intuito le stesse cose, e quelle ultime parole gli fecero inquadrare la situazione. I caduti volevano bloccare loro e fargli perdere tempo, per lasciare che il raggio arrivasse a compiere la sua opera; se li avesse distrutti, quelli sarebbero tornati immediatamente. Quindi dovevano invertire la situazione: bloccare gli avversari, inibirli o qualcosa del genere per avere via libera al raggio e fermarlo. Doveva spianare la strada al Cavaliere del Triangolo ed impedire che il sigillo che teneva imprigionato il Daimon si rompesse. Avrebbe tentato una mossa assurda, talmente assurda che poteva funzionare: le fiamme azzurre lo circondarono, e lui si teletrasportò in una zona del campo di battaglia da cui poteva dominare la situazione e vedere bene di colpire più avversari possibile, quelli che si sarebbero potuti porre tra il raggio e i suoi compagni. Il cosmo esplose in un boato, il ragazzo sollevò la spada al cielo e tutto intorno a lui vorticò di fiamme azzurre. In quel momento i caduti se ne accorsero, ma il guerriero si era già portato all'attacco con una tecnica che mai aveva utilizzato nella propria dimensione.

    SEKISHIKI... MEI KYUU HAAAAA!!!



    Le onde infernali si propagarono attorno a lui, abbattendosi contro quanti più avversari possibile. Rigel - ormai uno con Silas e Methos - avrebbe voluto fermare tutti da solo solo per il gusto di farlo, ma non era certo dell'esito della sua azione. Se fosse stato nello Yomotsu Hirasaka, avrebbe strappato le anime dai corpi di quegli esseri e li avrebbe sigillati nell'Oltretomba senza tanti complimenti. Ma nella dimensione terrena, sarebbe stata tutta un'altra cosa: gli spiriti non sarebbero rimasti imprigionati, tuttavia sapeva che se li voleva rallentare quella era l'azione migliore, attaccare il loro spirito per indebolirli fisicamente e stroncare la loro volontà. Se poi le cose fossero andate diversamente, se la sarebbe andata a prendere direttamente con il mostro imprigionato.

    E avrebbe rilasciato tutta la sua forza, spazzando via qualsiasi cosa.

    y8k159l


    _Marco_Albiero_-Cancer-Omega
    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - TemporaneamenteSuprema
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Cancro [VIII]
    STATUS CLOTH - Indossata.
    STATUS FISICO - Vispaccotuttivifaccioapezziecc.
    STATUS MENTALE - Vispaccotuttivifaccioapezziecc.


    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Dunque, la questione è semplice: mi teletrasporto per evitare lo sciame piazzandomi in una posizione favorevole e beccarne il più possibile con il Mei Kyuu Ha, che normalmente serve per sigillare nell'oltretomba ma dato che si tratta di rallentare dovrebbe andar bene lo stesso. Lascio a Gorth i dettagli sul fatto che funzioni o meno, ma l'azione verte sul rallentamento e lo stroncare della volontà del nemico, da buon attacco spirituale. L'idea è quella di bloccare loro il più possibile e lasciare via libera a Lawrence per il raggio e/o il sigillo.

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere del Cancro, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere del Cancro richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario. Nel momento in cui lo scontro con il Cavaliere del Cancro si spostasse nello Yomotsu Hirasaka, le tecniche che sfruttano questo potere diverrebbero ancor più micidiali: similmente alla normale disintegrazione della sostanza nel piano materiale, nel piano spirituale si ha un effetto simile ma volto all’essenza astrale di chi subisce la tecnica. In altre parole, un’anima rischia di essere in qualche modo obliterata da questo tipo di tecniche, portando alla morte del corpo anche sul piano materiale e impedendone un passaggio in qualsiasi piano di esistenza spirituale post-mortem come l’Averno o i Campi Elisi.


    TOCCO DELL'OLTRETOMBA
    Il cosmo del Custode della Quarta Casa ha una peculiarità unica nel suo genere: la capacità di privare dell’energia vitale qualsiasi essere vivente ne venga a contatto. A causa di questa caratteristica ogni attacco del guerriero, di natura fisica come in un normale corpo a corpo oppure nel caso in cui sia coinvolto il cosmo del guerriero, causerà più dolore del normale all’avversario, che si sentirà via via sempre più debole e spossato con il procedere del combattimento; questo significa che, anche in fase difensiva, qualora un avversario cercasse di immobilizzare il Cavaliere ricorrendo al contatto fisico, ne risentirebbe degli effetti. Va precisato che il Tocco dell’Oltretomba influenza solamente la forza vitale dell’avversario, ma non può ridurre in modo diretto la sua emanazione cosmica.


    TELECINESI
    I Cavalieri dell’Altare e del Cancro sono in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale, il telecineta è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE


    Sekishiki Meikyuu Ha: Questa tecnica può essere considerata una variante del Sekishiki Meikai Ha. Grazie ad essa, il Cavaliere è in grado di generare delle onde infernali con la concentrazione e scagliarle verso l'avversario per intrappolare l'anima del malcapitato nello Yomotsu Hirasaka definitivamente, impedendo alla stessa di tornare tra i vivi oppure di oltrepassare la soglia dell'aldilà. Data la particolarità della tecnica, il Cavaliere può utilizzarla solo all'interno dello Yomotsu Hirasaka e la sua efficacia è comunque soggetta alla differenza di divario energetico tra i due guerrieri; il danno che ne consegue è di tipo spirituale ma a differenza del Meikai Ha provoca anche una condizione che va a limitare i movimenti dell'avversario in modo simile alla perdita del senso del tatto nel piano materiale, causa del fatto che gli spiriti tentano di trattenere nello Yomotsu l'anima colpita.



     
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    Better to reign in Hell than serve in Heav'n

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    Narrato «Parlato» °Telepatia° Pensato

    A'Habbat II


    L'esplosione dei Cosmi amplificati dei Saint generò la più potente serie d'attacchi che Ys avesse mai visto - e lui era stato parte attiva nel generarli. Osservò quindi meravigliato il violentissimo impatto che investì con tremenda prepotenza quei sinistri Corrotti, infrangendosi come il mare in piena sugli scogli, con un'enorme teoria di spuma Cosmica che si disperse nel cielo grigio e scuro. Ys non sapeva ancora bene cosa stesse succedendo laggiù - aveva seguito l'istinto d'obbedire al richiamo di Atena, com'era sua natura - ma su una cosa era certo: buttare giù quegli esseri era giusto a prescindere. Qualunque cosa fosse. Con la coda dell'occhio intravide una forma quasi di drago - senza dubbio una qualche specie di Corrotto - danzare nel cielo in lontananza, di certo impegnato nella lotta contro qualche suo compagno. Ys non poté non deglutire: non importava quanto possente stesse ora bruciando il suo Cosmo, certe battaglie le sentiva istintivamente come troppo elevate per lui.
    Una strana eco lo riportò a guardare verso la legione di Corrotti che avevano attaccato: ne avevano colpiti molti, notò, ma non abbastanza. Inoltre, quello strano vortice alle loro spalle sembrava illeso. Ys non sapeva bene cosa fosse, ma non gli piaceva d'istinto. E gli piaque ancora di meno quando Dhawyth comunicò loro che l'eco generata dal vortice era affine a quella dei Corrotti - i Daimon, li aveva chiamati. Ys si chiese quanto se sapesse la Vergine su quegli esseri. Ma non era il momento delle domande. I Daimon, appunto, non tardarono a reagire. I loro Cosmi corrotti non erano degli di nota - non rispetto al loro stato attuale, almeno - ma insieme potevano essere pericolosi. Fu quindi con allarme che Ys notò come si stessero disponendo, quasi obbedendo a degli ordini ricevuti. Forse dall'eco? Comunque fosse, i più presero ad attaccare con quelli che Ys riconobbe come attacchi psiconici di estrema violenza gli altri Corrotti - che era sempre più chiaro che stessero in un altro campo, qualunque questo fosse - mentre un gruppo si staccò per, beh, attaccarli.
    Ys bruciò il suo Cosmo con veemenza e alzò lo scudo di Libra per proteggersi, preparandosi all'impatto. Che però non arrivò. Dei filamenti corrosi saettarono invece verso di lui e i sui compagni, ma fu subito chiaro che qualcosa non andasse. Un'estremità era chiaramente diretta alla sua destra, ma lo colpì invece al fianco sinistro. Un altro lanciato verso le sue gambe, giunse all'altezza della testa. Nessun filamento arrivava dove avrebbe dovuto.

    «Dannazione!!»

    Un'illusione. O qualcosa del genere. Non c'era altra spiegazione. Lui non aveva grandi protezioni contro i trucchi mentali di cui non conosceva la natura. Non ci mise molto a capire che doveva proteggersi meglio prima che il peggio lo raggiungesse. Grugnì frustrato, e creò con la propria forza psiconica un cuneo davanti a sé, e si rifugiò dietro ad esso sempre tenendo alto lo Scudo di Libra.
    Lo Hieros Temenos fece il suo lavoro, ma la tempesta offensiva ebbe presto la meglio su di lui. Dardo dopo dardo, la sua forza mentale cedette, e lo Scudo rimase alla fine la sua unica difesa da quei colpi. Un martellamento cessante che durò fin troppo, colpendolo e graffiandolo senza pietà. Quando l'attacco finalmente finì, un rivolo di sangue colava lentamente dalla sua fronte.

    Dannati esseri!

    Se non altro non era stato seriamente ferito. Si era fatto letteralmente una collezione di graffi ed escoriazioni, ma poco più. Era più il suo orgoglio ad essere stato ferito. E ora intendeva restituire la gentilezza.
    Mentre pensava a cosa fare, però, il Triangolo diede loro nuove direttive. A quanto pareva, l'obiettivo era ora di contenere wuei Daimon, non ucciderli. Ys ci ragionò su un attimo: immaginava avesse senso, dato che avevano palesi affinità con quel dannato vortice. Quel tipo, poi, era un Silver Saint di cui fidarsi. Non gli era sfuggito che quei suoi eccentrici sigilli avessero scosso - loro da soli - quello strano vortice. L'ovvia conclusione era di seguire le direttive del Triangolo, per quanto fosse loro inferiore di Casta. Ciò che era giusto era giusto.
    Achille si mosse pure prima di lui, facendo ribollire il suo Cosmo così da generare un enorme vortice d'aria. Ys sarebbe rimasto ad ammirarlo estasiato se non fosse stato per il richiamo mentale dello stesso Sagittario. L'Ariete arrossì istintivamente.

    °Sì, ci metto una toppa°

    Sapeva che era la cosa migliore da fare. Altri stavano attaccando in quel momento. Era bene che loro pensassero alla difesa. Si mise quindi a ragionare in fretta. Aveva ben poche azioni per assistere il tornado contenitore del Sagittario, si rese presto conto. In sostanza, doveva chiudere il tutto ancora meglio. E lui aveva una certa dimestichezza col creare pareti.
    Inspirò, e lasciò che il suo Cosmo divampasse. Raccolse le polveri di stelle nei suoi pugni e quindi, con un gesto quasi teatrale, le liberò nell'aria irrorandole di Cosmo. Dopodiché, si concentrò.
    Non era solo una parete quella che intendeva fare questa volta, ma quasi una scatola. Seguì i contorni del Cosmo turbinante di Achille, e vi intessé attorno una parete rigida e cristallina. Prima un lato, poi un secondo, quindi un terzo e infine un quarto. E un quinto. E un sesto. Quanto odiava i modelli poligonali. Sentì il sudore colargli dalla fronte e lavare via il rivolo di sangue ormai rappresosi in parte. Sentì il vento far tremare le pareti dei cristalli, le braccia dolergli per lo sforzo, la mente divagare in sciocchezze. Ma cercò di rimanere concentrato.
    Di rimanere concentrato, e di creare un poligono di mura cristalline volto a rinchiudere il vento cosmico di Achille con tutti i suoi ospiti all'interno.

    «Crystal Wall»

    Ys, l'Ariete Dorato
    1Inchum
    Nome Ys
    Energia Suprema (power up)
    Stato della Cloth Integra [VII[ Graffi superficiali
    Condizioni Fisiche Buone, graffi, escoriazioni e traumi superificali
    Condizioni Psichiche Un po' spaesato ma determinato

    Riassunto Ys si difende dagli attacchi alzando lo Scudo di Libra e innalzando uno Hieros Temenos. Dopodiché risponde al messaggio telepatico di Achille e cerca di creare attorno al tornado scatenato da Achille un Crystal Wall multiplo di più pareti, qualcosa come una scatola in cui rinchiudere tornado e Daimon.

    Abilità

    Telecinesi: E' la capacità di poter interagire con l'ambiente circostante attraverso la propria forza mentale anziché quella fisica; la forza che la muove è intangibile ed invisibile, pertanto è difficile notarla prima che agisca sul bersaglio o sul nemico. Nel caso se ne sia vittime, comunque, è possibile liberarsene espandendo con decisione il proprio Cosmo. La Telecinesi, in riepilogo, rende possibile spostare oggetti e persone, torcere arti e quanto sia similmente molle e snodabile, o emettere colpi psichici di varia forma.

    Telepatia: E' la capacità di convogliare le proprie abilità psiconiche in modo tale da far udire il proprio pensiero (sotto forma di parlato) a tutti gli esseri senzienti presenti entro l'area che tali abilità permettono di ricoprire psiconicamente. La Telepatia può ovviamente toccare solo soggetti selezionati dall'utilizzatore, in numero variabile da una singola persona a quanti più i poteri mentali permettono di raggiungere secondo i limiti di quanto sopra.

    Tecniche

    Crystal Wall: Tecnica difensiva tipica dei Saint dell'Ariete, il Crystal Wall è un muro di Cristallo psiconico semitrasparente che si pone tra l'utilizzatore e l'offensiva nemica nella forma quasi d'una lastra di vetro per spessore e trasparenza. Esso agisce solo sugli attacchi non fisici: essendo un costrutto mentale, infatti, ha la proprietà di deviare o respingere verso lo stesso attaccante un'offensiva cosmica o spirituale, mentre ha resistenza pressoché nulla contro gli attacchi fisici. Il potere di respingimento e la sua capacità di reindirizzamento dipendono comunque enormemente dalla differenza cosmica tra l'utilizzatore e l'attaccante.

    Hieros Temenos: In Greco, Sacro Confine. Il Temenos era nella templistica greca l'area sacra del santuario, da non violare assolutamente con alcuna impurità. Questa tecnica difensiva s'esegue creando un cuneo telecinetico rafforzato dal Cosmo e dal movimento di mani e braccia; i polpastrelli delle dita vengono fatti poggiare l'uno sull'altro, ed i pollici s'agganciano tra loro formando un triangolo equilatero con le mani. Tale cuneo viene scagliato davanti al petto e con esso la mente dell'utilizzatore ne crea davanti l'angolo telecinetico; lo scopo è di dividere in due parti un attacco a distanza avversario e farlo defluire ai lati del Saint, senza che questi ne venga toccato. Ciò ovviamente richiede una conoscenza acquisita in tempo utile della direzione dell'attacco, così come una certa omogeneità dello stesso; inoltre, il suo successo non è affatto scontato ma dipende, come sempre, dalla potenza dei Cosmi a confronto.

     
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    Daimon Caduti, chiusi tra due fuochi, si asserragliano in un immenso globo di luce, bersagliati sia dalle strali metalliche degli Angeli della Furia, sia dalla tempesta cosmica dei vostri assalti.

    Si viene a creare una situazione di precario equilibrio, poi gli attacchi di Dhawyth e Lawrence raggiungono il vortice di Corruzione e tutto inizia a cambiare.

    Sebbene ancora troppo deboli per interrompere il flusso, raggiungono comunque abbastanza potere per disturbarne il fluire.
    Notate lo spazio attorno al vortice distorcersi con violenza estrema, causando dolore fisico e spirituale a tutto ciò che lo circonda.

    Ognuno di voi sente le urla di colei o di colui che è vincolato al sigillo della Fondazione.
    A quelle urla i Daimon Caduti reagiscono con altrettanda violenza, dando fondo a tutta la loro forza.
    Distruggendo la propria essenza fisica creano uno squarcio spirituale che risucchia sia il vortice dei vostri attacchi, sia quelli dei Daimon della Furia.

    Il tessuto che separa il mondo reale da quello spirituale si sgretola per più di un chilometro, facendovi precipitare in uno scenario assurdo.

    Strane geometrie avvolgono ogni cosa, mentre vi sentite flutturare in un nero assoluto.
    30ac27c4c183b929570f52c83762ea87


    Innanzi a voi il vortice di Corruzione è come una fessura lucente, mentre da un punto indefinito sotto di voi filamenti di energia spirituale si intrecciano alla sua energia, cercando di sfondare il sigillo che trattiene il resto dell'energia spirituale di quella che ora vi sembra una figura umanoide prigioniera di centinaia di piccolissimi sigilli, che ne contengono centinaia di altri.

    Il suo potere però non si limita a cercare di favorire il Vortice di Corruzione, ma inizia ad attaccare anche voi e i Daimon della Furia con ondate di energia.
    I Daimon, come reazione, si dispongono ai confini di quello squarcio spirituale, arginandone l'espansione con la loro forza.

    A quell'azione segue un nuovo urlo e la creatura vincolata inizia a generare numerosi vortici spirituali, con l'obiettivo di risucchiare la vostra essenza e divorarla...

    y8k159l

    Eccoci :yeye:

    Riuscite sia a vincolare i Caduti, sia a far sfarfallare il vortice di corruzione.
    Tuttavia come reazione a questa cosa i Caduti si fanno esplodere e cambiano lo scenario del combattimento nella sua versione spirituale.
    Innanzi a voi c'è il vortice che cerca di distruggere il sigillo (che ora scoprite essere una massa infinita di altri sigilli) che vincola una creatura umanoide.
    Questa tizia si incazza e cerca di distruggervi espandendo il suo potere spirituale.
    I Daimon della Furia reagiscono andando a "sigillare" i bordi di quello squarcio spirituale per evitare che inghiotti anche il resto dell'area del combattimento (=Atena etc...), cosa che fa incazzare ancora di più la creatura che così decide di vendicarsi su di voi, mentre cerca comunque di favorire il flusso di energia corrotta.

    Alcune note:

    1) l'attacco è una sorta di mega bomba spirituale a energia divina. Gli effetti secondari sono indebolimento, dolore spirituale, disperazione etc... Immaginate che siate all'interno dell'assalto, quindi è come se foste in acqua con qualcuno che vi attacca con l'acqua.
    2) I vostri corpi sono mezzi fisici e mezzi spirituali, quindi tutti potete contrastare l'energia spirituale come fosse fisica
    Tempo di post 7 giorni.
    3) Dha e Rigel capite che siete a rischio, non siete in una dimensione spettrale vera e propria (es. Yomutsu), quindi non potete stare lì troppo a lungo. E' molto più simile ai Sei Mondi o cose brutte simili.
    4) Law, vedendo i sigilli capisci che è molto importante che quella cosa non venga liberata. I sigilli superano di molto la forza della creatura, quindi ti sembra di capire che sia lì non solo perché è forte, ma per ciò di cui può essere capace. Inoltre quella zona spirituale ti ricorda la visione che hai avuto poco fa
    5) Ys e Achille capite che siete chiusi lì dentro a causa del tentativo dei Daimon vostri alleati di evitare l'espansione degli effetti dello squarcio spettrale, quindi dovete fare in fretta.

    Tempo post 7 giorni

    A voi!:zizi:
     
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    Ogni cosa collassò davanti ai suoi occhi.
    Non si aspettava certo una reazione simile. Probabilmente tutto era avvenuto a causa della rottura di qualche fragilissimo equilibrio. Avevano spostato l'ago della bilancia.

    Spinti dalle grida della cosa che si agitava dietro il sigillo, i caduti avevano squarciato il tessuto della realtà fisica, scomparendo nel nulla e lasciando al loro posto una gigantesca ferita che finì per inglobare tutti i Saint.
    Davanti a loro si estendeva uno spazio di nero assoluto. Un abisso retto soltanto dalle aliene geometrie che contraddistinguono la natura costitutiva dei Daimon, in perenne espansione. Soltanto l'intervento dell'esercito della Furia riusciva a contenere l'espansione dell'oscurità.

    Lawrence si sentiva divorare da quella dimensione, così simile a ciò che aveva sfiorato attraverso il rituale del Daimon richiamato da Willrod.
    Allo stesso modo spaventoso, allo stesso modo incomprensibile. Malgrado tutto il potere che gli scorreva attraverso in quel momento, era pur sempre umano. E i suoi occhi umani osservavano con timore lo scorrere imperterrito dell'energia corrotta mentre si intersecava con l'origine del lamento che avevano appena sentito: il gigantesco sigillo, ora perfettamente visibile.
    La sua struttura era quanto di più complesso potesse immaginarsi: non una sola costruzione dall'immane potere, ma una serie infinita di piccoli sigilli, ciascuno dei quali era a sua volta formato da altri segni geometrici. Un'opera capillare ed estesa, una soluzione elegante che - come sapeva solo grazie alla sua esperienza - era molto più difficile da sciogliere con la forza bruta. Forse soltanto l'accortezza di quel metodo aveva permesso al sigillo di resistere, malgrado la violenza della corruzione che tentava di eroderlo.
    Ad aiutare quell'azione, filamenti eterei si insinuavano attraverso il sigillo dal suo interno, per intersecarsi con la forza esterna e velocizzare il processo di degradazione.

    ° Quella cosa non deve assolutamente uscire. °

    L'enorme forza sprigionata dall'essere imprigionato - sempre che di "essere" si potesse parlare - era tenuta a bada da un sistema molto più potente. La totalità dei sigilli proiettava una potenza spropositata, a indicare quanto fosse imperativo impedire lo scioglimento del vincolo a ogni costo.
    Una simile precauzione, anzi l'impiego stesso di una simile quantità di energia, ne era un segno eloquente: non avrebbe avuto senso fare tutta quella fatica per contenere qualcosa... o qualcuno, soltanto per la sua mera forza.
    No. Il sigillo non difendeva soltanto qualcosa di spaventosamente forte. Difendeva qualcosa di pericoloso.

    Percepì un'ondata energetica di proporzioni indefinibili. Riuscì soltanto a reagire, facendo ruotare il tridente davanti a sé a disegnare un cerchio, subito rafforzato dal fiorire di tredici sigilli posti uno sull'altro in uno scudo stratificato.
    Era la difesa più efficace di cui disponesse.
    Il contraccolpo fu comunque enorme, malgrado le proprietà dello scudo prismatico, oltrepassando il suo cosmo e investendolo con una potenza straordinaria. Dolore, un dolore immenso.
    Ancora una volta sentì quella sensazione assurda, come se la parte più intima del suo essere fosse graffiata e bruciata. Il dolore era immenso e lo lasciò spossato in termini che andavano ben oltre la stanchezza fisica, come se fosse la sua volontà stessa a essere colpita.

    Ma non era la fine. No, il peggio doveva ancora venire.
    Doveva calmarsi, ragionare, reagire. Dovevano trovare il modo di resistere, tutti loro.
    Se non altro, quella situazione disperata era diventata ancora più pericolosa, ma allo stesso tempo anche più semplice da gestire, senza l'esercito di caduti in mezzo ai piedi.
    Espanse il cosmo quel tanto che bastava per sfiorare i compagni, facendo convergere su ciascuno di loro i filamenti argentei sufficienti a creare altri quattro sigilli, oltre a quello che avrebbe imposto su sé stesso.
    Ruotando e modificando la Chiave del Re già attiva sul suo corpo nella forma Pneuma, comandò la creazione di geometrie identiche, in grado non solo di magnificare il fluire del cosmo attraverso il corpo, ma allo stesso tempo di aumentare la resistenza di ciascuno di loro agli attacchi spirituali.

    ° Se è stata rinchiusa fino a questo momento, significa che non può spezzare il sigillo con le proprie forze, perciò dobbiamo fermare prima l'influenza esterna. °

    Non aveva tempo da perdere con lunghe analisi. Doveva sbrigarsi e capire cosa fare.
    Se il sigillo si fosse danneggiato in maniera eccessiva, avrebbe sempre potuto ricostruirne almeno una parte in un secondo momento. Il problema più urgente, per come la vedeva, era un altro. Rivolse di nuovo la sua attenzione all'ammasso di energia corrotta, la vera incognita sulla scacchiera.
    I suoi poteri erano riusciti a disturbare e perfino a interrompere il raggio, perciò in teoria avrebbero dovuto funzionare anche in quel frangente. O almeno lo sperava con tutto sé stesso.

    Concentrò tutta la sua forza in una composizione tanto semplice quanto imperativa, una geometria atta ad assorbire e bloccare la sorgente della corruzione, in modo da fermare la sua opera distruttiva.
    Aveva però apportato una modifica, in modo da non fallire all'istante: lanciando il suo cosmo per contenere il vortice, avrebbe fatto in modo che la struttura fosse in grado di ricevere il cosmo dei suoi compagni e rafforzarsi con esso, aumentando l'efficacia della tecnica di confinamento e - forse - divenire in grado di fermare l'assalto.

    ° Mi serve il vostro aiuto. Il mio cosmo da solo non basta ancora. Dobbiamo concentrare più energia nel mio sigillo! °

    Altre linee dorate fluirono dal tridente verso il sigillo, concentrandosi in diversi punti, implementandone la struttura e replicando rozzamente le stratificazioni di quello che proteggevano.
    La sua energia cosmica, insieme a quella di chiunque l'avesse aiutato, si sarebbe disposta in diversi punti sul sigillo principale, distribuendo la tensione su tutta la sua superficie in micro-geometrie collegate tra loro.



    narrato ▼ parlatopensato
    3mr6Mpz
    NOME ♦ Lawrence Solomon Conley
    ENERGIARossa Suprema
    CASTA ♦ Saint di Athena
    CLOTH ♦ Silver di Triangolo Australe
    STATUS FISICO ♦ Traumi sparsi fisici e spirituali, ferita alla spalla.
    STATUS MENTALE ♦ Teso
    STATUS CLOTH ♦ Incrinata in punti sparsi. Crepe evidenti e alcuni pezzi in meno su spallacci, pettorale ed elmo

    RIASSUNTO AZIONI ♦ Mi difendo col sigillo prismatico, subendo danni spirituali. Faccio per me e per gli altri un bel buff resistenza spirituale (più abilità di base dei sigilli che migliora il cosmo). Tento di contenere il potere del vortice corrotto con un altro sigillo che imita la struttura del sigillo della grado (micro-sigilli che dovrebbero aumentarne la stabilità), aggiungendo la possibilità di inserire anche il cosmo degli altri per aumentare il potere del vincolo per non fallire come l'ultima volta.

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    ABILITÀ

    Geometria dell’Ottava Sfera - Sigilli Straordinari
    Attraverso la comprensione delle forme del poligono più elementare, il Saint del Triangolo Australe è in grado di tracciare col proprio cosmo linee e disegni complessi, che racchiudono nei loro intrecci la descrizione e i fondamenti del codice matematico che governa ogni cosa della natura. Per questo motivo, i sigilli creati con tale potere possono agire sul cavaliere, il suo avversario e gli altri esseri (siano essi alleati o nemici), ma anche sull’ambiente circostante e sugli oggetti nel raggio d’azione consentito dalle facoltà dell’utilizzatore.
    L'applicazione più semplice e basilare, unita alle profonde conoscenze del cavaliere, permette di far fluire il cosmo più facilmente, riducendo lo stress fisico e la fatica necessaria a richiamarne quantità elevate, per quanto non raggiunga il livello di Cosmo Straordinario.
    Grazie alla Geometria, inoltre, il sigillatore potrà agire in modo analogo sui nemici, ma in senso opposto, rendendo quindi più difficoltoso l'uso del cosmo, oltre a ostacolarne i movimenti. In casi di grandi divari energetici, si potrebbe arrivare a bloccare completamente il cosmo dell'avversario, oppure costringere un individuo sprovvisto di cosmo a una stasi perpetua.
    Tali sigilli sono cumulabili e richiederanno un grande dispendio cosmico da parte del bersaglio colpito per essere infranti e annullati. In caso non vengano attivamente disattivati, essi perdurano per tutta la durata dello scontro.
    Le forme assunte dai sigilli possono essere molteplici, sia bidimensionali che tridimensionali. All'occorrenza si possono plasmare a foggia di semplici armi in grado di arrecare solo danno da impatto e comunque inferiori in efficacia a quella di costrutti e armi cosmiche.
    La padronanza del Triangolo Australe sulla Geometria Celeste è superiore a quella di un normale sigillatore e le sue creazioni saranno sempre più efficaci, anche se non tanto da rivaleggiare con quelle di un combattente che possieda un maggiore livello di padronanza dell’energia cosmica.


    TECNICHE

    Τρίγωνον Στοιχειωτής - Trígōnon Stoicheiotés (Triangolo Ordinatore degli Elementi)
    La tecnica prende il nome dall’appellativo del grande Euclide, che con la sua opera “Elementi” diede fondamento alla Geometria. Il Saint traccia complesse forme partendo dalla base di 13 triangoli disposti a diverse angolazioni nello spazio, formando un sigillo stratificato che può prendere forma differente a seconda delle esigenze di combattimento, come ad esempio una cupola o un grosso scudo.
    Il Cavaliere orienta i sigilli in modo da creare una struttura tridimensionale, che si comporta esattamente come un prisma ottico quando rifrange la luce nei sette colori dell’iride, allo scopo di disperdere e assorbire l’impatto e la radiazione cosmica del colpo dell’avversario. In relazione al dislivello energetico, questa barriera consente di ridurre anche significativamente i danni inflitti da un attacco, fino ad annullarli.
    Ai fini pratici, lo scudo si comporta come un costrutto dalla durezza straordinaria.

    Κλείς Βασιλέως – Kléis Basileios (Chiave del Re)
    Prima tecnica derivante dalla sapienza esoterica contenuta nella Clavis Salomonis, consente di disegnare un articolato sigillo che muta e magnifica il fluire delle energie del soggetto marchiato. I benefici da essa derivati sono comunque inferiori ad abilità "straordinarie".
    Versione: Πνεύμα (Pneúma) - Accedendo alla più profonda e immateriale componente del proprio essere, il sigillatore è in grado di creare una geometria eterea che interagisca con tali aspetti spirituali. Il comando insito nelle linee del sigillo funziona analogamente alle versioni più "fisiche", agendo di fatto sulla struttura stessa dell'anima, rendendola più difficile da sfaldare, sopprimere o influenzare. (Buff Spirito)

    Διαταγή - Diatagḗ (Ordine)
    Spesso visto come summa del potere benefico dei maestri di sigilli, questa particolare arte geometrica racchiude tutti i segreti della realtà, condensati in eleganti linee sature di volontà e coscienza.
    In termini pratici, il sigillo ha lo scopo di purificare un bersaglio o un'intera area dagli effetti imposti da forze esterne, riportando quella sezione di Realtà all'ordine. Può agire su svariati fenomeni, dalle anomalie spaziali alle maledizioni, ma non ha potere su agenti biologici.
    Il cavaliere dovrà utilizzarlo in modo da reagire a un dato effetto: non sarà quindi possibile apporre questo sigillo nel luogo di scontro per poi farlo agire in un secondo momento, ma andrà utilizzato variandone il codice di volta in volta per adattarsi alla minaccia ed eliminarla.

     
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    A'HABBAT
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    Parlato - Pensato - Methos - Cassandra - Altri

    y8k159l


    Tutto ciò che accadde in seguito fu rapidissimo, e non rimase mai chiaro alla mente del ragazzo. Ci fu prima una esplosione terrificante, vide gli avversari "morire" uno dopo l'altro, o forse tutti insieme. Ci fu una lunce intensa, pari forse a quella del sole o forse anche di più. Poi, il buio. Le uniche luci che illuminavano quel luogo - ma che luogo era? - erano quelle sprigionate da una miriade infinita di filamenti di energia, da sigilli... e da qualcosa che sembrava un sole, ma che emanava energia malvagia. Si guardò intorno e capì.

    Sì, ragazzo. Ci siamo dentro fino al collo.

    La voce di Methos risuonò nella sua mente, che sembrava essere tornata alla normalità: quel cambio di scenario aveva riseparato le menti dei tre spiriti, pur lasciando immutata la nuova forza del Cavaliere del Cancro. E il suo verdetto sembrava coincidere con quello che immaginava il ragazzo: non erano più all'esterno, cercando di contrastare il raggio che avrebbe liberato chissà quale essere apocalittico, probabilmente la versione Daimon degli dei antichi; erano praticamente "dentro" l'origine del raggio stesso, o qualcosa di simile.

    Il ragazzo percepiva le urla degli spiriti, inquieti per la nuova situazione: quella non era una normale dimensione spirituale, era una dimensione "fisica" in cui erano materiali anche gli spiriti. Era qualcosa di diverso rispetto allo Yomotsu Hirasaka, in cui la sostanza non trovava spazio per lasciar posto all'essenza delle anime. No, era qualcosa di peggio: pareva una dimensione in cui spazio, materia, spirito e forse anche il tempo si fondevano tra loro. Tutto attorno a lui gridava la parola "pericolo", se così si poteva dire... e questo significava che dovevano risolvere il problema e farlo subito.

    Percepì il cosmo di Lawrence e il suo messaggio telepatico. Dei sigilli andarono a comporsi di fronte a lui proprio quando la creatura lasciò esplodere la sua forza, e il ragazzo fece appena in tempo a ad attivare le proprie difese spirituali. I fuochi azzurri lo circondarono, lui stesso cercò di offrire il proprio corpo il meno possibile utilizzando la spada come aveva fatto ad Aokigahara; ma nonostante tutto, ne sentì in pieno gli effetti nonostante si trovasse ad una potenza mai raggiunta prima e questo gli fece comprendere con che razza di mostro avrebbero avuto a che fare se fosse riuscito a liberarsi dalla sua prigione. Pur disponendo di quella forza enorme, si sentì indebolito, la sua volontà vacillo, la sua speranza si affievolì, il suo corpo e il suo spirito urlarono di dolore.

    ll cavaliere del Triangolo aveva le idee abbastanza chiare sul da farsi, ed era logico che quel compito spettava a lui. Pur essendo il più basso in grado, per usare una espressione tipicamente militare, in quel momento era diventato la loro guida e la loro speranza: e adesso stava chiedendo il loro aiuto, perchè il suo cosmo da solo sarebbe stato insufficiente a reggere il sigillo. Il ragazzo fece un rapido conto mentale. I Cavalieri d'Oro presenti erano lui, Ys dell'Ariete, Dha di Virgo e Achille del Sagittario: qualcuno avrebbe dovuto attaccare la sorgente della Corruzione, gli altri avrebbero dovuto aiutare il Cavaliere d'Argento. Achille avrebbe preferito certamente attaccare, e Dha disponeva di una potenza di fuoco maggiore della sua; quindi la cosa migliore da fare per lui, e probabilmente per Ys, era quella di continuare a difendere.

    Io devo dare una mano a Law, amici. Lascio l'offensiva a chi ha capacità maggiori delle mie, dobbiamo ripartire bene le forze o quell'affare si libererà e avremo una gatta da pelare ancora maggiore. Ys, vogliamo dare una mano al nostro artista?

    Le sue intenzioni erano chiare, e col suo messaggio aveva lanciato la sua idea. Cosa avrebbero fatto gli altri non poteva prevederlo.

    Il suo cosmo esplose, poi puntò la sua spada verso il sigillo creato dal Cavaliere d'Argento e riversò il suo cosmo al suo interno, pur rimanendo pronto a dover nuovamente sollevare le difese.

    y8k159l


    _Marco_Albiero_-Cancer-Omega
    NOME - Rigel Sephdar
    ENERGIA - TemporaneamenteSuprema
    CASTA - Saint di Athena
    CLOTH - Cancro [VIII]
    STATUS CLOTH - Indossata.
    STATUS FISICO - Vispaccotuttivifaccioapezziecc. PERO' AHIA!!!
    STATUS MENTALE - Vispaccotuttivifaccioapezziecc. PERO' AHIA!!!


    RIASSUNTO AZIONI/NOTE - Ok, mi rendo conto più o meno di quello che sta succedendo, le menti di Rigel e degli spiriti per la botta si separano e tornano come prima. L'idea è quella di ripartire le forze, Dha ha un attacco con Cosmo Straordinario a disposizione e Achille è il Sagittario quindi all'attacco chi meglio di lui? Rigel riversa il suo cosmo nel sigillo di Law e tiene alta la guardia in caso di nuovi assalti, suggerendo ad Ys di fare la stessa cosa. Notate bene che la sua è un'idea proposta, poi fate come ritenete^^

    CfLyFwD

    ABILITA'

    SEKISHIKI
    Il cosmo del cavaliere del Cancro, nonostante il suo ruolo di protettore del Grande Tempio, costituisce una delle forme di attacco più pericolose per qualsiasi guerriero. Gli attacchi effettuati mediante l’uso di questo potere incidono direttamente sull’anima dell’avversario, rendendo molto difficile una difesa valida contro qualcosa di totalmente immateriale; il corpo non viene dunque colpito direttamente, ma su di esso si riflettono i danni che l’anima subisce in termini di spossatezza o di esaurimento di energia, che si manifestano comunque dolorosamente. È inoltre possibile riuscire a separare l’anima dal corpo della vittima facendola viaggiare verso il mondo dei morti, e a seconda del potere di chi scaglia l’attacco, l’anima può arrivare ad essere distrutta, o confinata per sempre nell’aldilà, o ancora scagliata nella bocca di Ade provocando la morte “definitiva” della vittima. È infatti possibile per il Cavaliere del Cancro richiamare le anime che ancora vagano nello Yomotsu Hirasaka, come è possibile danneggiarle attraverso la generazione di fuochi fatui. Il fuoco fatuo è una fiamma spirituale che non consuma i corpi né è possibile percepire un riscaldamento o una combustione dovuti alla sua presenza: il suo scopo è quello di bruciare le anime di qualsiasi creatura vivente con cui vengano a contatto, fino a farle esplodere. Per quanto sia facile immaginare queste facoltà come prettamente offensive, un combattente esperto può essere in grado di utilizzarle anche per difendersi da ogni avversario. Nel momento in cui lo scontro con il Cavaliere del Cancro si spostasse nello Yomotsu Hirasaka, le tecniche che sfruttano questo potere diverrebbero ancor più micidiali: similmente alla normale disintegrazione della sostanza nel piano materiale, nel piano spirituale si ha un effetto simile ma volto all’essenza astrale di chi subisce la tecnica. In altre parole, un’anima rischia di essere in qualche modo obliterata da questo tipo di tecniche, portando alla morte del corpo anche sul piano materiale e impedendone un passaggio in qualsiasi piano di esistenza spirituale post-mortem come l’Averno o i Campi Elisi.


    TOCCO DELL'OLTRETOMBA
    Il cosmo del Custode della Quarta Casa ha una peculiarità unica nel suo genere: la capacità di privare dell’energia vitale qualsiasi essere vivente ne venga a contatto. A causa di questa caratteristica ogni attacco del guerriero, di natura fisica come in un normale corpo a corpo oppure nel caso in cui sia coinvolto il cosmo del guerriero, causerà più dolore del normale all’avversario, che si sentirà via via sempre più debole e spossato con il procedere del combattimento; questo significa che, anche in fase difensiva, qualora un avversario cercasse di immobilizzare il Cavaliere ricorrendo al contatto fisico, ne risentirebbe degli effetti. Va precisato che il Tocco dell’Oltretomba influenza solamente la forza vitale dell’avversario, ma non può ridurre in modo diretto la sua emanazione cosmica.


    TELECINESI
    I Cavalieri dell’Altare e del Cancro sono in grado di usare la mente a livelli superiori rispetto a qualsiasi normale essere umano. Con la sua forza mentale, il telecineta è in grado di spostare molto facilmente gli oggetti inanimati, dovendo ovviamente mantenere la giusta concentrazione; naturalmente le cose possono diventare più impegnative quando tale abilità viene applicata agli esseri viventi, ma ciò significa che con le giuste accortezze tale abilità può diventare una temibile arma offensiva (o difensiva) che è in grado di colpire direttamente o indirettamente sia un avversario che tutto l’ambiente circostante, portando al telecineta grandi vantaggi nell’adattamento al campo di battaglia, fornendo spesso la possibilità di sfruttare l’effetto sorpresa in tempi molto ridotti. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di invisibile e di difficilmente prevedibile, in modo particolare quando tale abilità viene combinata con il cosmo permettendo l’emissione di colpi di natura psichica.

    CfLyFwD

    TECNICHE


    Sekishiki Meikyuu Ha: Questa tecnica può essere considerata una variante del Sekishiki Meikai Ha. Grazie ad essa, il Cavaliere è in grado di generare delle onde infernali con la concentrazione e scagliarle verso l'avversario per intrappolare l'anima del malcapitato nello Yomotsu Hirasaka definitivamente, impedendo alla stessa di tornare tra i vivi oppure di oltrepassare la soglia dell'aldilà. Data la particolarità della tecnica, il Cavaliere può utilizzarla solo all'interno dello Yomotsu Hirasaka e la sua efficacia è comunque soggetta alla differenza di divario energetico tra i due guerrieri; il danno che ne consegue è di tipo spirituale ma a differenza del Meikai Ha provoca anche una condizione che va a limitare i movimenti dell'avversario in modo simile alla perdita del senso del tatto nel piano materiale, causa del fatto che gli spiriti tentano di trattenere nello Yomotsu l'anima colpita.



     
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