Royal Affairs

Role / Duello (?) Sanya - Johanna

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    I WILL DEFEND THE EMPIRE UNTIL THE LAST BREATH, EVEN IF THE KINGDOM OF CHAOS WAS EMPTIED AND ALL ITS ARMIES WERE AGAINST ME. IF THE DARK GODS IN PERSON WALKED ON THIS WORLD, I WOULD RAISE MY COSMOS AND BAR THEM. AS THE EMPEROR'S BRIDE, I CAN NOT DO LESS. THE ABSENCE OF FAITH IS THE MARK OF THE WEAK. THE ABSENCE OF FAITH IS THE MARK OF THE HERETIC. THE ABSENCE OF FAITH IS THE MARK OF DAMNATION. ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ►
    Royals Affairs
    Role / Duello (?) - Chapter 1

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    Arena Principale,
    Settore Imperiale Centrale
    Atlantide
    Interno Arena



    Sanya era seduta su un semplice trono di ghiaccio, acqua scorreva al suo interno in morbide dolci piccole correnti dai colori dell'aurora boreale.
    La giovane Primarca era intenta a passare l'attesa nell'accudire la sorella che, al momento era percepibile come la figura di Sanya bambina, prima di sostenere la prova per l'ingresso nell'esercito che le cambiò la vita; Aynas era distesa sulle gambe di Sanya che la pettinava amorevolmente.
    Era una scena completamente innaturale in considerazione del temperamento della Regina Artica eppure, da quando si era ripresa dalle cure a seguito dell'incontro/scontro con il Titano Iperione, era facilmente percepibile come la presa che Sanya esercitava sulla "Personal Reality" che costituiva la massa psionica di Aynas fosse divenuta più radicata, più profonda, più... intima.

    Era da tempo che attendeva di poter incontrare nuovamente "in privato" la sua tanto idolatrata Lady Johanna. Era passato moltissimo tempo dall'incontro nel Palazzo degli Inverni, ricordò con un punta di imbarazzo la propria cocciutaggine nei confronti dello studio e l'impegno e la preoccupazione che la Primarca dell'Oceano Atlantico Settentrionale aveva espresso in quell'occasione.
    Era passato altrettanto diverso tempo dalla loro segreta indagine sulle cause di morte del compianto Lord Varuna, fu Primarca dell'Oceano Indiano.

    Non era segreta l'ammirazione che provava per lo Scudo di Atlantide, la Santa Vivente pertanto viveva quell'incontro a lungo posticipato, a lungo rimandato per gli impellenti bisogni dell'Impero, con trepidazione ed emozione.
    Era convinta che la locazione che le venne comunicata da Johanna fosse solo per poter stare tranquille in privato, lontano da occhi ed orecchie indiscrete.

    La figura seduta di Sanya emanava luce propria, il suo cosmo color del sangue non era mai completamente cheto, emanava dal suo corpo in leggeri sbuffi di luminosi, i cui riflessi dei colori stessi delle correnti che animavano il trono, assomigliavano alla spuma marina all'infrangersi di un'onda sugli scogli: un continuo di emanazioni cosmiche che illuminavano la sua figura e gettavano tutto intorno giochi di luce multicolore.

    Entrambe le sorelle si godevano il momento dell'attesa ad occhi chiusi, Sanya che pettinava Aynas e quest'ultima che sgambettava allegra sulle gambe della sorella, incurante della Scale.

    Era una figura di estrema calma e pace sebbene chiunque conoscesse un minimo i soggetti (o meglio il soggetto) della scena potesse percepire quello che sembrava essere la bonaccia prima della tempesta. Era sempre così con Sanya, in parte per il proprio carattere zelota in parte per l'influenza del Khala stesso del Kraken e dei carichi emotivi che questo comportava (sebbene quest'ultima informazione fosse classificata per chiunque non fosse un suo Parigrado a sua volta benedetto dalla connessione con il Khala stesso).

    La Furia percepì lo Scudo ben prima che fosse visibile.
    Il sorriso sul volto angelico della bambina di origine russe era qualcosa di angelico, le sue emozioni erano facilmente intuibili dalle figure che le correnti all'interno del trono iniziarono ad intessere: gioiosi giochi di acqua che si rincorrevano fra loro.
    Sanya ed Aynas aprirono quindi gli occhi all'unisono e la sorella psionica crebbe a vista d'occhio, assumendo le stesse dimensioni e forma della Sanya attuale; con un movimento leggiadro il tulpe scese dalle gambe dell'originale ed anche Sanya si alzò in piedi per accogliere l'eroina delle due guerre come si conveniva al suo rango.

    Portò la mano destra stretta a pugno all'altezza del cuore e la batté sul pettorale della Scale in segno di Saluto.

    Per la Gloria dell'Imperatore, ci viene concesso finalmente di rivederci, mia Signora.

    L'Imperatore protegge il suo gregge, noi siamo i suoi umili pastori continuò la frase cerimoniale la sorella psionica.

    Attese con calma la risposta dell'altra Primarca per poi lasciar allargare il sorriso, sebbene un'ombra di preoccupazione s'intravide nel suo sguardo.

    Sento che qualcosa vi turba mia Signora, potete confidarmi con me lo sapete, io vi sono amica.

    Il suo cosmo emanava psioni liberi che, di riflesso nutrivano la connessione e le sue percezioni esp.

    narrato | parlato | pensato | telepatia | parlato Aynas |parlato altri
    NOME Sanya Beršanskaja
    ENERGIA Viola
    CASTA Cavalieri Imperiali di Poseidone
    SCALE Kraken - Grado [VI]
    FISICAMENTE Perfette.
    MENTALMENTE Felice di incontrare finalmente Johanna.
    STATUS SCALE Indossata - Elmo in modalità diadema.

    RIASSUNTO AZIONI
    ///

    ABILITÀ
    Gelide Acque degli Abissi
    Supremazia di Yorith (Cosmo Straordinario)
    La Mano Nera (Illusioni Mentali)
    Telepatia

    TECNICHE


    NOTE
    *


    YOU HAVE COMMITTED THE ULTIMATE HERESY. NOT ONLY HAVE YOU TURNED YOUR BACK ON THE EMPEROR AND STEPPED FROM HIS LIGHT, YOU HAVE PROFANED HIS NAME AND ALMOST DESTROYED EVERYTHING HE HAS STRIVEN TO BUILD. YOU HAVE PERVERTED AND TWISTED THE PATH HE HAS LAID FOR MANKIND TO TREAD. AS YOUR OWN DECREES HAVE STATED, THERE CAN BE NO MERCY FOR SUCH A CRIMINAL. I RENOUNCE YOUR LORDSHIP, YOU WALK IN THE DARKNESS AND CANNOT BE ALLOWED TO LIVE. YOUR SENTENCE HAS BEEN LONG OVERDUE AND NOW IT IS TIME ◄◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ FOR YOU TO DIE.

    Layout by ~S i x ter - un Infinito Grazie

     
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    CRIMSON DEFILER

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    C
    osa potrà mai turbarmi, Sanya? - Disse Johanna, riaggiustando la stampella sotto la spalla e procedendo con lentezza nel pavimento dell'arena. Ed ecco che la santa vivente fece il suo ingresso nella scena, con agonizzante lentezza, un passo alla volta aiutata da un bastone contorto che sembrava avere vita propria. Il corallo che lo costituiva scricchiolò ad ogni successivo passo, la strana propaggine su cui si reggeva aiutò la sua stabilità allargandosi come una mano artigliata.
    Il cosmo di Johanna non si era mai quietato da quando erano tornati dalla guerra in Australia. Non poteva succedere, era necessario ogni secondo di veglia e concentrazione per spingere la rigenerazione del corallo in modo da curare prima o poi gli orribili danni inflitti dalle pestilenze di Nurgle. Non era più un ammasso purulento e infetto, ma la sua struttura più intima era stata fortemente intaccata, e stava necessitando molto più tempo del necessario anche solo per tornare ad avere un corpo funzionale. Il braccio destro sul sinistro, intento ad aiutarla a sorreggersi alla stampella. La gamba rispondeva a malapena ai suoi stimoli nervosi.

    Quella che un tempo era probabilmente la donna più massiccia e a suo modo imponente di Atlantide si era ridotta a un guscio smagrito di ciò che era un tempo. Non era ancora il momento di pensare di recuperare massa muscolare per lei, purtroppo. Era ancora intenta a sopportare cure su cure e sedute di riabilitazione. Avrebbe potuto rinunciare del tutto e usare il corallo per il resto della sua vita, ma lei lo avrebbe considerato una sconfitta. Avrebbe ripreso tutto ciò che le era stato tolto. Con le unghie e con i denti. Appena sarebbero ricresciuti anche quelli. Sbuffò appoggiando per l'ultima volta il bastone a terra e appoggiandosi completamente ad esso. La schiena le faceva male per la postura innaturale. Ora che si era fermata riprese a sentire il continuo formicolare dei sentient sotto la sua pelle.

    Si piegò in avanti per poi raddrizzarsi con un momento sinuoso e serpentino abbassando le spalle. Le clavicole schioccarono tornando forzatamente in sede. Quel movimento tracciò una scia azzurrina nell'aria con l'occhio scoperto che rifulgeva del cosmo di Seadragon, come in una fotografia a lunga esposizione. - Metà del mio viso è ricresciuta solo l'altro ieri, e ricordo ancora chiaramente la sensazione del mio seno liquefarsi e scivolare all'interno del pettorale della scale, a rimanere lì fino a quando non me la sono tolta. Ho dovuto prendere così tanti antibiotici che ad un certo punto un nuovo tipo di fungo è stato scoperto. Su di me.

    La voce di Johanna era bassissima. Roca. Poco più di un sussurro. Avrebbe potuto usare la telepatia, ma finché sarebbe stata in grado di parlare normalmente, lo avrebbe fatto. - Ma tutto questo è poco più di un fastidio dato dalla naturale vanità di una donna. Se queste sono le cicatrici che devo portare per Atlantide, lo farò fieramente. . - Non stava indossando la sua scale, ma dei semplici abiti civili. Una lieve brezza si insinuò nell'arena premendo la maglietta contro il suo corpo, mostrando alcuni punti tesi causati da incavature nel suo torso e nei fianchi, oltre alla rientranza del suo addome e di vari punti nelle sue gambe. In tutto e per tutto, Johanna era l'esatto opposto dell'immagine di Sanya di fronte a lei. Un relitto di altri tempi e altre guerre. Un pezzo da museo recuperato in fondo ad una delle trincee devastate dalla corrosione di armi chimiche inumane. I suoi capelli erano raccolti in una coda disordinata e alcune ciocche erano state lasciate pendere liberamente in modo da coprire il lato del viso che ancora non aveva finito di ricrescere. Nelle oscillazioni era possibile scorgere grosse croste irregolari, la più grossa delle quali era formata da due placche seghettate che seguivano la lingua della guancia. Era come se erroneamente il corallo avesse cercato di costruire la mandibola e la mascella di una creatura feroce piuttosto che una guancia umana. L'espressione di Johanna era infinitamente stanca, eppure la sua presenza in quell'arena aveva qualcosa di diverso dal solito. Un peso, una consistenza. L'aria attorno a lei sembrava essere rallentata, addensata. Pesante nel senso proprio della parola. L'esistenza di Johanna in quel punto della realtà aveva assunto un peso del tutto diverso a prima, come se appoggiato a quel bastone non ci fosse semplicemente la donna chiamata Johanna. Qualunque cosa fosse veramente ciò che dava origine al potere che la rendeva famosa nei sette regni, era lì con lei, completamente manifesta. Perdendo quasi tutto, Johanna era diventata molto di più.


    Quello che mi turba veramente è un'altra cosa.
    - Sollevò la mano libera, lentamente, molto lentamente. Il suo movimento lasciò una scia divisa tra le dita, che una volta allontanatasi troppo dalla mano si scompose in figure geometriche. La sollevò sopra il capo, il polso piegato. Il cosmo di Johanna si manifestò appieno, più grande di quanto fosse stato prima di lasciare Atlantide. Molto più grande.
    Il terreno accanto a lei semplicemente collassò in un disco di un paio di metri. Nessun colpo nessuna tecnica di sorta. La semplice pressione del cosmo di Johanna aveva frantumato un terreno creato specificamente per contenere scontri cosmici.

    Questo mondo è fatto di carta, per me. La mia realtà è ora una di continua attenzione nel non rompere qualcosa, nel non rompere qualcuno. E non è solo una questione di potere cosmico. Sto diventando sempre più lontana da ciò che sto proteggendo, da ciò che sto costruendo. Un mio passo può generare un terremoto. Un mio respiro un uragano. La mia parola può dare la vita e la morte. La goccia finale è stata tu che mi proclami Santa vivente davanti a tutto l'esercito. - Abbassò la mano e la protese avanti, guardandola con il suo unico occhio attraverso lo spazio delle dita. Il braccio era leggermente piegato, non era un gesto imperioso, ma stanco e quasi ondeggiante.

    Potrei schiacciare la tua adorabile testolina bionda con questa mano. E tu me lo lasceresti fare, perché penseresti che lo faccio per qualche ragione superiore. Forse lo penserebbe anche il popolo dei nostri due settori. Per il bene di Atlantide. Ogni tuo momento di veglia sembra essere votato a glorificarmi e rendermi immensa e irraggiungibile per chiunque. - Disse la donna stanca e tremante, retta da un bastone.




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    narrato parlato pensato °telepatia°

    NOME Johanna Derham
    ENERGIA Nera
    CASTA Cavalieri Imperiali di Poseidone
    SCALE Seadragon [VIII]
    FISICAMENTE ///
    MENTALMENTE ///
    STATUS SCALE ///

    RIASSUNTO AZIONI

    ABILITÀ
    ● PENDRAGON ●
    Il corpo di Johanna è percorso da innumerevoli e intricati circuiti di corallo e orialco atlantideo che fanno parte integrante della sua carne e delle sue ossa. Questo sistema permette una migliore diffusione e controllo del cosmo di Seadragon nel corpo di Johanna, che diventa capace di sopportare una quantità di energia maggiore rispetto ai normali cavalieri. Johanna ottiene così una maggiore massa cosmica da utilizzare durante i combattimenti, per attacchi, difese o per supportare la propria capacità rigenerativa. A parità di potenza Johanna compie meno sforzo nel controllare il proprio cosmo, e a parità di sforzo può di conseguenza evocarne una quantità maggiore che si traduce in attacchi e difese più potenti del normale. Quando il cosmo di Johanna arde alla massima potenza questi circuiti si caricano di così tanta energia da essere visibili attraverso la sua pelle.


    ● SEA OF QUANTA ●
    Alla ricerca di potere in nome del Dio imperatore, il primo re di Atlantide si giunse al cospetto di Tiamat e Apsu. I due immensi draghi di Khaos sono i guardiani e allo stesso tempo costituiscono le acque che scorrono tra le pieghe del multiverso. Il mare primordiale di acque dai riflessi dorati che fa da interstizio all'intera realtà e che fa da divisione a tutta la creazione. Le preghiere di Atlante vennero ascoltate e i due draghi gli concessero di provare il proprio valore affrontando loro figlio: Syphon, un drago il cui corpo era costituito da uno strano materiale corallino e dalle stesse acque primordiali desiderate da Atlante. Atlante si mostrò degno e ottenne la benedizione della progenie di Tiamat e Apsu. Tale immenso potere è stato tramandato a Johanna. La sua volontà ed il suo ruggito sono in grado di scuotere questo infinito sentiero di acque primordiali, che si innalzano e si prostrano al suo comando. Mediante il proprio immenso cosmo Johanna è in grado di generare indefinite quantità di acqua primordiale, che in tutto e per tutto si comporta e reagisce al cosmo come il liquido più puro, privo di contaminazioni. Gli utilizzi di questa materia dimensionale sono limitati solo dalla fantasia di Johanna, e qualunque massa d'acqua ordinaria entri in contatto con il cosmo di Johanna se essa lo desideri si muterà immediatamente in altre acque primordiali per accrescere la potenza distruttiva di Johanna.
    Data la natura extradimensionale di queste acque, Johanna è in grado di sfruttarne le proprietà per piegare il tempo e lo spazio al suo volere. Generando gorghi di acqua primordiale, Johanna può creare portali per l'oceano primordiale al di fuori dell'universo, un luogo di acque eternamente in tumulto che è in verità l'intera esistenza dei due draghi primordiali. Johanna può sfruttare questi portali in vari modi per spostare se stessa o i propri attacchi, oppure per risucchiare l'avversario e imprigionarlo. Se si osservano attentamente queste acque, sembra quasi di cogliere sprazzi di luoghi alieni e lontani tra le sue onde.


    ● THE SENTIENT ●
    La carne del drago Syphon era costituita da due materiali provenienti da oltre l'universo. Uno è le acque primordiali e l'altro, più particolare e infido, è il corallo del dominio. Nonostante il nome, il corallo del dominio è una massa composta da un numero virtualmente infinito di micro organismi, capaci di produrre uno scheletro calcareo da utilizzare come struttura solida. Questi microorganismi, il cui nome collettivo è "The Sentient", sono generati direttamente dal cosmo di Johanna e sono in perfetta simbiosi con il suo corpo. Agendo come estensione della volontà del primarca, il corallo del dominio può plasmare la sua struttura solida liberamente, componendo così una sostanza solida allo stesso tempo incredibilmente solida e versatile. Nelle sue manifestazioni più semplici, il corallo del dominio può crescere come il suo analogo naturale, in forme ramificate ma lievemente più aguzze e crudeli. Bisogna essere abbastanza vicini per poter capire di cosa si tratti veramente, e allora è di solito troppo tardi. Può essere usato per foggiare una infinità di attacchi, o essere plasmato in armi di ogni tipo. Il nome di questo organismo viene dalla sua capacità peculiare. Il corallo del dominio è difatti in grado di invadere praticamente qualunque materiale diffondendosi e proliferando in esso. Questo ha varie applicazioni pratiche. Nel caso tale infestazione avvenga su oggetti e materiali inanimati, Johanna diventa in grado di controllarli utilizzandoli come substrato per il corallo, per poterli rimodellare in costrutti e golem sotto il suo controllo diretto. Questa infestazione avviene anche nel caso degli esseri viventi. Il corallo del dominio è in grado di ancorarsi ai corpi e alle cloth degli avversari, cercando costantemente di infiltrarsi tra le scanalature di quest'ultime ad ogni contatto. Questo per entrare in contatto con la pelle e con le ferite esposte dell'avversario. Una volta raggiunto il suo obiettivo, il corallo comincerà a scavare nella carne della vittima infiltrandosi in essa e ramificandosi costantemente, processo accresciuto ed accelerato ad ogni contatto con nuovi microorganismi portati da successivi attacchi. Oltre a trovarsi sempre più appesantito dato il continuo accumularsi di corallo sul suo corpo, un organismo esposto al corallo del dominio deve fare fronte ad una minaccia ben peggiore. I microorganismi del corallo del dominio sono in grado di interfacciarsi con le terminazioni nervose sulla pelle e nella carne della vittima, nutrendosi dei suoi impulsi nervosi e interferendo con essi in maniera costante e crescente.
    Questo fenomeno priverà gradualmente la vittima del controllo del proprio corpo, e dopo una eccessiva infestazione, dei propri pensieri. Come un veleno senziente che si nutre di volontà, il corallo del dominio nel suo diffondersi in un organismo gli renderà sempre più difficile muoversi in modo coordinato a causa della continua interferenza di impulsi nervosi generati dai microorganismi, che ad un certo punto arrivano a causare spasmi involontari. Dopo un po', diventa difficile anche concentrarsi, pensare in modo coerente, o compiere azioni che sfruttano poteri psionici. Una infestazione completa del sistema nervoso centrale porta all'annullamento irreversibile della volontà e dell'io della vittima. La completa assimilazione nella volontà di Seadragon.
    Essendo il corallo una estensione della volontà di Johanna, essa può agire direttamente sul tipo di interferenza provocata dal suo corallo, come forzare specifici movimenti oppure sovraccaricare lo stimolo per generare dolore atroce e bruciante. Maggiore è l'infestazione, più intenso e difficile da contrastare è questo effetto.
    Il corallo del dominio, in virtù della simbiosi che ha con Johanna, è in grado di mutare in cellule ibride in grado di replicare i tessuti del suo corpo. A conti fatti, il corallo è in grado di rigenerare costantemente il corpo di Johanna, anche nel caso di danni appena subiti, diminuendo perciò il dolore che essi provocano. Questo le conferisce una maggiore sopportazione di ogni tipo di danno fisico. Se necessario, Johanna Può ardere il proprio cosmo per accelerare l'azione del corallo e curare in pochi istanti una grave ferita non immediatamente letale, o una somma di danni minori che raggiunge tale entità, con un consumo energetico appropriato.

    Bonus a energia Nera: Godflesh protocol
    Il corpo di Johanna non è più umano.
    La simbiosi tra Johanna ed il corallo è diventata pressoché assoluta. Johanna è il corallo ed il corallo è Johanna. Il suo controllo su di esso è diventato così preciso da avere perfetta coscienza di dove ogni singolo microorganismo nella sua area d'azione, ed è in grado di muoverli nello spazio come se disponesse dell'abilità telecinesi. Che sia a centinaia di metri di distanza o nel corpo dell'avversario, non c'è differenza. L'unione di tale simbiosi e di una precisione così assoluta le permette di generare o diffondere il corallo del dominio nel proprio corpo senza effetti collaterali, mentre quelli che possono essere considerati danni autoinflitti per la normale fisiologia umana vengono rigenerati rapidamente. Questo apre le possibilità ad azioni impensabili, come irrigidire temporaneamente tessuti molli e organi interni, oltre che assorbire ossigeno disciolto nell'acqua grazie al corallo diffuso nei polmoni. Persino il corallo stesso beneficia di questo aumento di precisione e simbiosi, al punto che la sua normale fisiologia si è alterata. La struttura solida del corallo non è più semplice roccia solida, ma emula l'orientamento e la disposizione delle cellule ossee di un corpo umano. Tale somiglianza non è solo estetica, ma anche funzionale, con tanto di canalicoli capillarizzati atti a trasportare microorganismi in modo da alimentare e rinnovare costantemente il corallo. A conti fatti, se sufficientemente danneggiato, il corallo primordiale sanguina. Ma tale evento è ora incredibilmente difficile da osservare, dato che la combinazione di precisione, simbiosi e una nuova struttura che mima la vita complessa del pianeta, il corallo del dominio oltre a diventare notevolmente più pesante acquisisce la proprietà robustezza straordinaria. Infine, data la nuova precisione e complessità, il corallo del dominio è in grado di utilizzare la sola acqua primordiale come substrato per generare costrutti.
    Questa è la vera forma del corallo di Syphon, ed è distinguibile da ogni altro materiale analogo grazie alle bioluminescenze cangianti che scorrono sulla sua superficie, come vene luminose.


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    Role / Duello (?) - Chapter 2

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    Arena Principale,
    Settore Imperiale Centrale
    Atlantide
    Interno Arena



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    Inclinò appena il capo verso destra mentre le labbra si stirarono, l'angolo sinistro si allungò sinistramente verso l'alto, scoprendo appena la candida dentatura in un sorriso osceno che assomigliava più ad un perverso ghigno.
    E quindi?

    Rispose semplicemente la bambina nel corpo di giovane donna all'Eroina di due Guerre, ormai di tre Guerre.

    Mosse il piede destro in avanti, seguito dal sinistro e poi ancora il destro. Passi misurati dei piedi calzati dalla Scale che risuonavano nell'arena, il mantello ed i suoi stessi capelli si animarono come serpenti impazziti alla semplice pressione esercitata dal cosmo immenso della Regina dell'Atlantico Settentrionale eppure il suo viso non si scompose, il suo proprio cosmo rimase sulla stessa emissione, quella involontaria che sempre esisteva per Sanya.
    Forse un unico possibile indizio di un lieve turbamento era possibile scorgerlo tra i riflussi dell'acqua all'interno del trono di ghiaccio, che per un istante assunsero tonalità oscure e forme di gorghi, ma fu una sola singola frazione di secondo.

    Mano a mano che avanzava verso la sua eroina, verso il suo idolo, i circuiti della sua Scale s'incendiarono del carminio del suo cosmo e le linee di giunzione dei singoli componenti divennero evidenti mentre le lastre di Oricalco iniziarono a scorrere le une sulle altre, scomponendosi e ridistribuendosi nel totem primordiale del Kraken.

    Non perse assolutamente il ritmo della sua camminata la giovane. Ora vestita solamente di un'ampia tunica candida, tenuta stretta appena sotto il seno da una fusciacca dello stesso colore, intarsiata da arabeschi in filo di oricalco, i capelli color dell'oro ondeggiarono armoniosamente sulle spalle mentre la sua figura perennemente avvolta dal sottile stato cosmico color del sangue con venature multicolore dell'aurora boreale contribuiva a creare una scena che si poneva a metà strada fra l'angelico ed il diabolico.

    Voi di sicuro conoscete questo detto molto meglio di me, Lady Johanna. E' un antico proverbio atlantideo, legato proprio alla figura che noi abbiamo l'onore, l'onere ed il dovere di rappresentare, i Primarchi.

    Con i piedi nudi scese nell'incavo creato dalla pressione cosmica abnorme dello Scudo di Atlantide e si fermò di fronte all'altra Regina, a distanza estremamente ravvicinata, tanto che il suo petto sfiorava la mano protesa dell'altra. Ciononostante quel sorriso distorto non aveva abbandonato il suo viso.

    Recitava: Il Dovere termina solo con la Morte Rilasciò quel disgustoso sorriso ed assunse una postura più consona, con il viso perfettamente allineato e con gli occhi che fissavano il viso dell'altra Regina.

    Non ho paura di morire, non l'ho mai avuta e lo sapete bene, fin da quel giorno in Groenlandia, forse anche da prima a ben vedere.

    nel frattempo la figura di Aynas era rimasta perfettamente immobile, con gli occhi sgranati e fissi su Lady Johanna di Seadragon ma l'istante successivo si mosse, come se stesse attraversando infiniti glitch nella realtà, la pressione del cosmo della Carne di Syphon aveva in parte allentato la tensione superficiale psionica pertanto con gli psioni liberi parzialmente allontanati, il camminare di Aynas assomigliava più ad una continua serie di brevissimi teletrasporti.
    Nel frattempo Sanya continuò a rispondere all'altra Primarca.

    Ogni mia azione, ogni mia parola, ogni mio pensiero... sono volti al bene dell'Imperatore ed alla sua difesa. Se in qualche maniera la mia morte possa arrecare giovamento al Divino Poseidone, sarei ben felice se foste Voi a prendere la mia vita. Lo farei con gioia, come avete detto voi.

    Sospirò profondamente, mentre Aynas continuava il suo straniante incedere.

    Il destino della schiatta cosmica di Mestore è un continuo camminare su un sottile filo di seta sospeso sull'abisso dell'Immaterium.
    Spalancò le braccia e lasciò andare indietro la testa, la sua presenza psionica evocò quindi la figura sotto i suoi piedi degli abissi del chaos con unica protezione per lei una ottile fusciacca di seta del colore del suo cosmo.

    Siamo costantemente messi alla prova, da quel giorno in Groenlandia ho affrontato demoni di Khorne per due volte, tentazioni di Tzeentch, malie di Slaanesh ed attraverso la Prova del Khala affrontai Elagia, prima manifestazione di Nurgle sulla Terra e con l'aiuto di Chernobog, Araldo di G.E.A. Si trattenne per un istante pensierosa prima di lasciarsi andare ad un pensiero a voce alta Ho rivalutato gli emissari di G.E.A., effettivamente potrei forse aver leggermente esagerato con alcuni di loro, potrebbe essere il caso di porgere le mie scuse, forse.

    L'immagine psionica svanì e Sanya riporto il capo in posizione normale come anche le braccia.
    La mia intera esistenza come Primarca è una costante prova di Fede e di resistenza alle lusinghe del Grande Nemico. I forti sentimenti che legano tutti i Kraken donano forza e coscienza di se, ma sono di riflesso un faro appetitoso per ogni essere dell'Immaterium.

    Le labbra si allargarono di nuovo, questa volta in un tenue, asciutto sorriso consapevole.

    Per questo vi dico, pensate che abbia paura della morte? Che giunga in battaglia o per mano di un boia imperiale nel caso occorresse, le andrei incontro con la piena consapevolezza di aver agito per il bene dell'Imperatore, e lascerei che la mia anima rispetti il patto di atavico stretto da Mestore, mentre la mia coscienza si unirebbe al Khala.

    Aynas nel frattempo raggiunse le due, mosse un paio di passi di danza, piroettando sul posto mentre Sanya riprese il suo discorso.

    A Lisbona vi ho proclamata io stessa Santa Vivente dell'Impero, non mi pento di quel che ho fatto ne intendo chiederVi scusa se la cosa vi ha dato fastidio o noia, sia chiaro.

    Il suo cosmo arse lievemente e la scena dell'abbattimento dell'enorme massa corrotta di Lisbona ritornò vivida nelle loro menti, riportata in vita dalla presenza mentale della Regina Artica.

    Pensateci un momento a mente fredda riguardando dall'esterno questa scena... Immaginatevi come un sopravvissuto di quella città... Una simile dimostrazione di potere aveva la necessità di essere imbrigliata attraverso un simbolo, simbolo che all'epoca eravate la sola a poter rappresentare. Io sono stata solo la testa di ponte dell'assalto mentre Lord Varuna, pace alla sua anima, nonostante le nostre ombre ed i nostri dubbi sulla sua fine è stato proclamato Eroe Imperiale e Martire, perché ciò era quel che serviva. Per quanto riguarda il nostro attuale Lord Oliver o Dama raia, erano Esecutori all'epoca e l'abbattimento finale è stato portato a termine da voi.

    Gli occhi color del ghiaccio brillarono per un istante dell'oro, mentre una luce zelota illuminava il suo viso.

    Anche quello è un dovere. Ognuno di noi è più portato per qualcosa. Nella nostra diversità, attraverso la ricerca del Khala, formiamo un gestalt superiore anche alla mera somma dei nostri esseri e questo grazie agli insegnamenti del Divino Imperatore. Non possiamo che rispondere alla sua benevolenza non credete?

    narrato | parlato | pensato | telepatia | parlato Aynas |parlato altri
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    FISICAMENTE Perfette.
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    STATUS SCALE Non Indossata - in Forma Totem.

    RIASSUNTO AZIONI
    ///

    ABILITÀ
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    La Mano Nera (Illusioni Mentali)
    Telepatia

    TECNICHE


    NOTE
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    YOU HAVE COMMITTED THE ULTIMATE HERESY. NOT ONLY HAVE YOU TURNED YOUR BACK ON THE EMPEROR AND STEPPED FROM HIS LIGHT, YOU HAVE PROFANED HIS NAME AND ALMOST DESTROYED EVERYTHING HE HAS STRIVEN TO BUILD. YOU HAVE PERVERTED AND TWISTED THE PATH HE HAS LAID FOR MANKIND TO TREAD. AS YOUR OWN DECREES HAVE STATED, THERE CAN BE NO MERCY FOR SUCH A CRIMINAL. I RENOUNCE YOUR LORDSHIP, YOU WALK IN THE DARKNESS AND CANNOT BE ALLOWED TO LIVE. YOUR SENTENCE HAS BEEN LONG OVERDUE AND NOW IT IS TIME ◄◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ FOR YOU TO DIE.

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    entre Sanya parlava, Johanna si sfiorò la fronte con la mano libera massaggiando leggermente. La sua testa era stata attraversata da una scarica di dolore, forse qualche cosa aveva fatto contatto come risultato del continuo venire costretta a vedere le illusioni di Sanya. In quel momento però non aveva voglia di dire qualcosa a riguardo, sapeva lo scopo che aveva quell'inquietante sorella immaginaria e non si sarebbe certo messa ad interferire con il processo. Dopotutto dopo aver ottenuto comunione col Khala Sanya era finalmente stabile. Strinse l'occhio, sperando che quella fitta bruciante passasse in fretta così come era arrivata.
    Liberata da quella sensazione, Johanna scrollò lievemente il capo, sia per cercare di scacciare gli ultimi tizzoni di dolore, sia come genuino cenno di diniego a quanto appena detto dalla primarca che era davanti a lei.

    Dopo aver teso la mano verso di lei e prima di portarla alla fronte, l'aveva lasciata cadere lungo il fianco, tornando ad appoggiarsi appieno al bastone come supporto. Avrebbe potuto creare un qualche seggio per riposare la spalla. Ma tanto da lì a pochi minuti si sarebbe dovuta nuovamente rialzare. Non ne sarebbe valsa la pena.

    Nulla di quello che hai detto finora ha a che fare con il discorso che stavo facendo. Sei partita, come ogni volta, per conto tuo e hai trovato spazio per elencare le tue imprese - Un sospiro rauco, lasciando cadere il capo in avanti per qualche istante. Le ciocche bionde ondeggiarono un paio di volte prima che Johanna recuperasse una parvenza di postura. - Ma va bene così. Mi sono sfogata in ogni caso, non ho mai cercato comprensione o tanto meno compassione da quando porto questa corona.

    Si fece forza afferrando la maniglia della stampella e tirandosi un po' più su. Stava cominciando a rimpiangere quella sua pazza idea di alzarsi dal letto. Le avrebbe fatto comodo un po' dell'energia di Raia. Certo, le loro convalescenze erano state un po' differenti, ma le faceva piacere il pensiero. Spostò il singolo occhio puntandolo in un punto tra quelli di Sanya, attraversandola da parte a parte e guardando oltre piuttosto che fissare lei.

    Non avere paura della morte è una cosa. Romanticizzare la morte è un'altra. Morire è facile, tesoro, vivere è più difficile.
    - puntò i piedi e sollevò di qualche centimetro la stampella per poter avanzare un poco. - Quello che avrei voluto che vedessero era la potenza dell'unità di Atlantide. È quello ciò che ci distingue dagli eretici la fuori. L'esaltazione dei singoli è materia dei cavalieri di Atena. Ci vantiamo di come i primarchi siano tutti allo stesso livello poi ognuno di noi è pronto ad elencare i propri risultati e mostrare le proprie medaglie. Quello che avrei voluto mostrare a Lisbona era il nostro legame indissolubile e assoluto.

    Strinse l'occhio e storse la bocca in una smorfia, formata dal mescolarsi di una lieve fitta di dolore all'addome e di emozioni non meglio definibili dall'esterno. - Legame che ho impedito io stessa che si formasse fin dal principio. - Scosse appena il capo, pensando a ricordi spiacevoli. - Il mio primo incontro con Varuna è stato ostile. Ho invaso il suo palazzo senza annuncio, ho danneggiato il suo tenno e preso a pugni la porta del suo studio. E la prima cosa che è fatto è stata dichiararmi migliore di lui elencando i miei risultati, per l'aver combattuto due guerre, oltre ad essere più potente e collegata e al Khala. Perché non condividevo i suoi metodi che ritenevo folli e crudeli. Gli ho detto chiaramente che non lo consideravo un primarca, ma ancora un generale degli abissi.

    Da allora i nostri rapporti se non sono stati direttamente ostili, sono stati di completa opposizione. Non posso fare a meno di pensare che ci sia un legame tra ciò e la sua dipartita prematura. Fino a prima di ciò, avevo sperato con tutto il cuore che al suo raggiungere la comunione con il Khala avremmo potuto trovare finalmente un terreno comune, animato da una consapevolezza superiore.
    - Terminò la frase scuotendo lievemente il capo. Non aveva mai smesso di pensare come sarebbe stata Atlantide in quel momento se quel maledetto giorno avesse agito diversamente. Aveva scoperto così tante cose su di lui e sul suo modo di pensare indagando sulla sua morte e rovistando tra le sue carte. La sua riforma economica del settore indiano era opera di genio. Non avrebbe potuto disfarla o fare di meglio anche se ci avesse provato. E ci aveva provato. Quello sarebbe un errore che l'avrebbe perseguitata per sempre. - Per quello che ne sappiamo tutt'ora, sono stata io ad ucciderlo. Sia chiaro, mi dolgo per le conseguenze su Atlantide del mio comportamento, non della sua morte. Il mio disgusto per lui era, quando era ancora vivo, più che genuino. Lo è tutt'ora, probabilmente. - Ridacchiò stancamente. - Conosco solo una persona in tutta Atlantide che lo odia con maggiore - e giustificato - fervore. E a tale odio avrei dovuto dare altre parole invece di ciò che dissi allora, temendo per lo status quo. - Un sospiro. - Così tanti errori fatti attorno ad un solo uomo. Forse dovrei riprendere il ruolo di Atlante e coordinare attivamente tutti i settori. Dopotutto, quis custodiet ipsos custodes?

    Dopotutto l'universo sembrava volerla mettere su di un piedistallo. Dennis non faceva altro che definirla una salvatrice, più di un titano aveva mostrato interesse su di lei e persino due giudici infernali su tre sembravano avere una passione nei suoi riguardi. Garuda le aveva addirittura chiesto di salvare il mondo, perché i Saint non ne sarebbero stati in grado. - Ma continuare nella mia ascesa di potere, sia cosmico che di ruolo, non farebbe altro che rendere più rovinoso l'eventuale diffondersi di certi dettagli. Non ho nessuna vergogna o pentimento a riguardo, ma inevitabilmente saranno scavati fuori prima o poi e qualcun'altro potrebbe avere reazioni peggiori. Tanto vale renderli conoscenza tra i primarchi prima che salti fuori un Lymnades in grado di leggermi. Così potrai approfittarne ora che sono indebolita dalla malattia. Per esempio.

    Riaggiustò la sua posizione per l'ennesima volta, dopo aver sentito un vago formicolio diffondersi nella gamba su cui stava appoggiando tutto il peso. - La Galaxian Explosion mi è stata insegnata da uno spectre. Il cavaliere dei gemelli risorto, nello specifico. Lo ha fatto su ordine di Poseidone che lo aveva catturato durante l'assalto spectre ad Atlantide, di cui era la punta della formazione. Tutt'ora non sono a conoscenza dei motivi di tale scelta. È pure il più debole tra i miei attacchi fin'ora, la uso solo perché è stupidamente semplice e naturale per me ora. Un'altro esempio è quello stile che uso, che chiamo "dance of the dragon witch" dicendo che è una mia creazione originale dovuta all'accumulo di tutto quello che ho imparato. Il suo nome è Vaapad, una scherma di discendenza lemuriana così violenta e crudele da essere reputata malvagia ed eretica da loro stessi. Mi è stata insegnata da quello che scoprii molto tempo dopo essere il black saint del capricorno. L'ho implorato in ginocchio di insegnarmi.
    - Ridacchiò al ricordo di quanto fosse stato orribile e massacrante quell'insegnamento. Inspirò a fondo e si raddrizzò appieno, la sua schiena scricchiolò in un paio di punti e la clavicola destra fece lo stesso.

    Ma almeno, l'aver parlato in questa giornata ha aiutato in parte a alleggerire il mio peso. Questo lo devo riconoscere.






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    narrato parlato pensato °telepatia°

    NOME Johanna Derham
    ENERGIA Nera
    CASTA Cavalieri Imperiali di Poseidone
    SCALE Seadragon [VIII]
    FISICAMENTE ///
    MENTALMENTE ///
    STATUS SCALE ///

    RIASSUNTO AZIONI

    ABILITÀ
    ● PENDRAGON ●
    Il corpo di Johanna è percorso da innumerevoli e intricati circuiti di corallo e orialco atlantideo che fanno parte integrante della sua carne e delle sue ossa. Questo sistema permette una migliore diffusione e controllo del cosmo di Seadragon nel corpo di Johanna, che diventa capace di sopportare una quantità di energia maggiore rispetto ai normali cavalieri. Johanna ottiene così una maggiore massa cosmica da utilizzare durante i combattimenti, per attacchi, difese o per supportare la propria capacità rigenerativa. A parità di potenza Johanna compie meno sforzo nel controllare il proprio cosmo, e a parità di sforzo può di conseguenza evocarne una quantità maggiore che si traduce in attacchi e difese più potenti del normale. Quando il cosmo di Johanna arde alla massima potenza questi circuiti si caricano di così tanta energia da essere visibili attraverso la sua pelle.


    ● SEA OF QUANTA ●
    Alla ricerca di potere in nome del Dio imperatore, il primo re di Atlantide si giunse al cospetto di Tiamat e Apsu. I due immensi draghi di Khaos sono i guardiani e allo stesso tempo costituiscono le acque che scorrono tra le pieghe del multiverso. Il mare primordiale di acque dai riflessi dorati che fa da interstizio all'intera realtà e che fa da divisione a tutta la creazione. Le preghiere di Atlante vennero ascoltate e i due draghi gli concessero di provare il proprio valore affrontando loro figlio: Syphon, un drago il cui corpo era costituito da uno strano materiale corallino e dalle stesse acque primordiali desiderate da Atlante. Atlante si mostrò degno e ottenne la benedizione della progenie di Tiamat e Apsu. Tale immenso potere è stato tramandato a Johanna. La sua volontà ed il suo ruggito sono in grado di scuotere questo infinito sentiero di acque primordiali, che si innalzano e si prostrano al suo comando. Mediante il proprio immenso cosmo Johanna è in grado di generare indefinite quantità di acqua primordiale, che in tutto e per tutto si comporta e reagisce al cosmo come il liquido più puro, privo di contaminazioni. Gli utilizzi di questa materia dimensionale sono limitati solo dalla fantasia di Johanna, e qualunque massa d'acqua ordinaria entri in contatto con il cosmo di Johanna se essa lo desideri si muterà immediatamente in altre acque primordiali per accrescere la potenza distruttiva di Johanna.
    Data la natura extradimensionale di queste acque, Johanna è in grado di sfruttarne le proprietà per piegare il tempo e lo spazio al suo volere. Generando gorghi di acqua primordiale, Johanna può creare portali per l'oceano primordiale al di fuori dell'universo, un luogo di acque eternamente in tumulto che è in verità l'intera esistenza dei due draghi primordiali. Johanna può sfruttare questi portali in vari modi per spostare se stessa o i propri attacchi, oppure per risucchiare l'avversario e imprigionarlo. Se si osservano attentamente queste acque, sembra quasi di cogliere sprazzi di luoghi alieni e lontani tra le sue onde.


    ● THE SENTIENT ●
    La carne del drago Syphon era costituita da due materiali provenienti da oltre l'universo. Uno è le acque primordiali e l'altro, più particolare e infido, è il corallo del dominio. Nonostante il nome, il corallo del dominio è una massa composta da un numero virtualmente infinito di micro organismi, capaci di produrre uno scheletro calcareo da utilizzare come struttura solida. Questi microorganismi, il cui nome collettivo è "The Sentient", sono generati direttamente dal cosmo di Johanna e sono in perfetta simbiosi con il suo corpo. Agendo come estensione della volontà del primarca, il corallo del dominio può plasmare la sua struttura solida liberamente, componendo così una sostanza solida allo stesso tempo incredibilmente solida e versatile. Nelle sue manifestazioni più semplici, il corallo del dominio può crescere come il suo analogo naturale, in forme ramificate ma lievemente più aguzze e crudeli. Bisogna essere abbastanza vicini per poter capire di cosa si tratti veramente, e allora è di solito troppo tardi. Può essere usato per foggiare una infinità di attacchi, o essere plasmato in armi di ogni tipo. Il nome di questo organismo viene dalla sua capacità peculiare. Il corallo del dominio è difatti in grado di invadere praticamente qualunque materiale diffondendosi e proliferando in esso. Questo ha varie applicazioni pratiche. Nel caso tale infestazione avvenga su oggetti e materiali inanimati, Johanna diventa in grado di controllarli utilizzandoli come substrato per il corallo, per poterli rimodellare in costrutti e golem sotto il suo controllo diretto. Questa infestazione avviene anche nel caso degli esseri viventi. Il corallo del dominio è in grado di ancorarsi ai corpi e alle cloth degli avversari, cercando costantemente di infiltrarsi tra le scanalature di quest'ultime ad ogni contatto. Questo per entrare in contatto con la pelle e con le ferite esposte dell'avversario. Una volta raggiunto il suo obiettivo, il corallo comincerà a scavare nella carne della vittima infiltrandosi in essa e ramificandosi costantemente, processo accresciuto ed accelerato ad ogni contatto con nuovi microorganismi portati da successivi attacchi. Oltre a trovarsi sempre più appesantito dato il continuo accumularsi di corallo sul suo corpo, un organismo esposto al corallo del dominio deve fare fronte ad una minaccia ben peggiore. I microorganismi del corallo del dominio sono in grado di interfacciarsi con le terminazioni nervose sulla pelle e nella carne della vittima, nutrendosi dei suoi impulsi nervosi e interferendo con essi in maniera costante e crescente.
    Questo fenomeno priverà gradualmente la vittima del controllo del proprio corpo, e dopo una eccessiva infestazione, dei propri pensieri. Come un veleno senziente che si nutre di volontà, il corallo del dominio nel suo diffondersi in un organismo gli renderà sempre più difficile muoversi in modo coordinato a causa della continua interferenza di impulsi nervosi generati dai microorganismi, che ad un certo punto arrivano a causare spasmi involontari. Dopo un po', diventa difficile anche concentrarsi, pensare in modo coerente, o compiere azioni che sfruttano poteri psionici. Una infestazione completa del sistema nervoso centrale porta all'annullamento irreversibile della volontà e dell'io della vittima. La completa assimilazione nella volontà di Seadragon.
    Essendo il corallo una estensione della volontà di Johanna, essa può agire direttamente sul tipo di interferenza provocata dal suo corallo, come forzare specifici movimenti oppure sovraccaricare lo stimolo per generare dolore atroce e bruciante. Maggiore è l'infestazione, più intenso e difficile da contrastare è questo effetto.
    Il corallo del dominio, in virtù della simbiosi che ha con Johanna, è in grado di mutare in cellule ibride in grado di replicare i tessuti del suo corpo. A conti fatti, il corallo è in grado di rigenerare costantemente il corpo di Johanna, anche nel caso di danni appena subiti, diminuendo perciò il dolore che essi provocano. Questo le conferisce una maggiore sopportazione di ogni tipo di danno fisico. Se necessario, Johanna Può ardere il proprio cosmo per accelerare l'azione del corallo e curare in pochi istanti una grave ferita non immediatamente letale, o una somma di danni minori che raggiunge tale entità, con un consumo energetico appropriato.

    Bonus a energia Nera: Godflesh protocol
    Il corpo di Johanna non è più umano.
    La simbiosi tra Johanna ed il corallo è diventata pressoché assoluta. Johanna è il corallo ed il corallo è Johanna. Il suo controllo su di esso è diventato così preciso da avere perfetta coscienza di dove ogni singolo microorganismo nella sua area d'azione, ed è in grado di muoverli nello spazio come se disponesse dell'abilità telecinesi. Che sia a centinaia di metri di distanza o nel corpo dell'avversario, non c'è differenza. L'unione di tale simbiosi e di una precisione così assoluta le permette di generare o diffondere il corallo del dominio nel proprio corpo senza effetti collaterali, mentre quelli che possono essere considerati danni autoinflitti per la normale fisiologia umana vengono rigenerati rapidamente. Questo apre le possibilità ad azioni impensabili, come irrigidire temporaneamente tessuti molli e organi interni, oltre che assorbire ossigeno disciolto nell'acqua grazie al corallo diffuso nei polmoni. Persino il corallo stesso beneficia di questo aumento di precisione e simbiosi, al punto che la sua normale fisiologia si è alterata. La struttura solida del corallo non è più semplice roccia solida, ma emula l'orientamento e la disposizione delle cellule ossee di un corpo umano. Tale somiglianza non è solo estetica, ma anche funzionale, con tanto di canalicoli capillarizzati atti a trasportare microorganismi in modo da alimentare e rinnovare costantemente il corallo. A conti fatti, se sufficientemente danneggiato, il corallo primordiale sanguina. Ma tale evento è ora incredibilmente difficile da osservare, dato che la combinazione di precisione, simbiosi e una nuova struttura che mima la vita complessa del pianeta, il corallo del dominio oltre a diventare notevolmente più pesante acquisisce la proprietà robustezza straordinaria. Infine, data la nuova precisione e complessità, il corallo del dominio è in grado di utilizzare la sola acqua primordiale come substrato per generare costrutti.
    Questa è la vera forma del corallo di Syphon, ed è distinguibile da ogni altro materiale analogo grazie alle bioluminescenze cangianti che scorrono sulla sua superficie, come vene luminose.


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    Role / Duello (?) - Chapter 3

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    Arena Principale,
    Settore Imperiale Centrale
    Atlantide
    Interno Arena



    L'espressione della bambina rinchiusa nel corpo di una giovane donna si stirò al limite delle possibilità umane. Nei suoi occhi baluginò la luce della mortificazione, dell'umiliazione nel momento in appena precedente la confessione sulla provenienza di parte delle capacità della Primarca di Seadragon.

    I giochi di luce all'interno del trono di ghiaccio si fecero più lenti e cupi, come se assomigliassero ad una marcia funebre silenziosa mentre la forma stessa di Aynas mutò perdendo consistenza.
    La sorella psichica si avvinghiò al corpo di Sanya, i suoi lineamenti mutarono mentre andò a sovrapporsi al corpo reale: si manifestò quindi una figura al contempo unita e divisa, di luce e di ombra, di vita e di morte.
    L'illusione inconscia di Sanya provocò la figura di se stessa con metà del viso esattamente intonso mentre l'altra metà delineato come se fosse appartenente ad una se stessa morta da tempo, la metà viva era adornata da capelli d'oro, la metà morta da capelli corvini.
    Una figura probabilmente destabilizzante se mostrata ad un essere di consapevolezza, potere e conoscenze inferiori a Lady Johanna.

    Ad essere però particolare fu lo sguardo di Sanya che, sebbene adombrato dalla tristezza e dalla vergogna, non si staccò da quello dell'altra Regina.

    Non esiste l'innocenza all'infuori dell'Imperatore, solamente diversi gradi di colpevolezza.
    Non esiste l'innocenza all'infuori dell'Imperatore, solamente diversi gradi di colpevolezza.
    Recitarono all'unisono, atone, le due sorelle, reale e psichica.

    Di cosa, per quale motivo, dovrei approfittarmi di voi e della vostra attuale condizione?

    Per un attimo gli occhi della giovane Senzaperdono si velarono di lacrime di vergogna.

    Credete forse che io vi abbia mentito quando le volte in cui mi sono professata vostra amica? Vostra alleata?

    Il volume cosmico emesso da suo corpo s'intensificò andando a scaricarsi nel terreno devastato dalla pressione cosmica di Johanna, in un lampo di luce color del sangue.

    Mi avete "Confessato" accentuando il volume sull'ultima parola con tono sarcastico Che uno dei vostri colpi, quello a detta vostra più semplice, vi è stato insegnato da un Saint Spectre su ordine diretto dell'Imperatore, che avete assimilato e reso vostro uno stile di scherma di matrice lemuriana... e quale sarebbe la vostra colpa?

    I suoi capelli fluttuarono in aria, mossi dalle correnti cosmiche, formando la figura di un incrocio di correnti dorata e corvina, nell'immensità del cielo artificiale di Atlantide.

    Avete assimilato tecniche di un antico nemico, portandole a nuove vette di consapevolezza, assoggettandole al bene dell'Imperatore, dell'Impero e di Atlantide tutta...

    L'intensità del suo cosmo si ridusse al minimo costante di sempre, sulle labbra divise a metà si allargò un tenue sorriso.

    Pensavate che avrei dato di matto perché avete carpito segreti militari avversari e li avete usati per il bene dell'Impero? Avete davvero una così bassa considerazione di me?
    Il sorriso si spense, divenendo tirato, stanco.

    Sapete come vengo chiamata dalle truppe, anche le mie truppe? La regina Furiosa, le Folle sanguinaria, il Boia... la Primarca di Sangue...

    Incassò appena la testa fra le spalle mano a mano che elencava i titoli che le erano stati affibbiati con fare denigratorio.

    Pensano che non lo sappia... Come pensano che non abbia capito il motivo per cui non ho quasi nessun contatto addirittura di Fishbook. Sospirò profondamente Non sono la Primarca amata, sono quella temuta, sono lo spauracchio che viene usato per tenere buoni i bambini la sera, sono l'incubo dell'eretico.

    Lasciò cadere la testa in avanti, lentamente, cercando con la fronte il contatto con il corpo martoriato di Johanna, ercando un contatto umano dall'unica persona che, sperava, potesse capirla.

    Non ho esitato a giustiziare cittadini imperiali per evitare la proliferazione della contaminazione di Tzeentch una volta e la nascita di maldicenze un'altra. Porto i nomi dei giustiziati impressi sul mio corpo, marchiati a fuoco sul mio fianco sinistro. Per resistere al dio del chaos del cambiamento non ho esitato ad auto infliggermi ferite tali che ancora ora ne porto i segni

    Mostrò i palmi delle mani dove le cicatrici frastagliate, orribili a vedersi rendevano giustizia alle sue parole, con le mani traforate da una parte all'altra. Fu solo grazie alla medicina atlantidea se poteva ancora usare le sue mani senza dover ricorrere a protesi.

    E non mi pento di nessuna di quelle azioni. Erano necessarie ed andavano fatte, la Volontà dell'Imperatore volle che fossi io al comando in quelle occasioni, non ho mai esitato nell'adempimento del dovere, per quanto crudele possa essere.

    ... che le belve divorino il cibo che viene lanciato loro, di chi è mai la responsabilità? Ritengo che sia soltanto di coloro che mettono delle vittime sacrificali di fronte a bestie affamate... pigolò acutissima la vocetta di Aynas.

    Le iridi di Sanya avvamparono perdendo la colorazione del ghiaccio ed assumendo quella di pozzi di oro fuso.

    Ai tempi prima della Caduta di Atlantide, Atlante era la guida dei Primarchi, Mestore era il boia dell'Imperatore. Non credete che ci sia una sorta di disegno del Divino Poseidone nelle cariche ricoperte?

    Ogni singolo atomo del corpo di Sanya trasudava la sicurezza e lo zelo di quell'affermazione. Era davvero convinta di quanto diceva.

    Se credete che sia opportuno tornare agli antichi incarichi, proponetelo nel prossimo Consiglio dei Sette, avrete il mio appoggio.

    narrato | parlato | pensato | telepatia | parlato Aynas |parlato altri
    NOME Sanya Beršanskaja
    ENERGIA Viola
    CASTA Cavalieri Imperiali di Poseidone
    SCALE Kraken - Grado [VI]
    FISICAMENTE Perfette.
    MENTALMENTE Felice di incontrare finalmente Johanna.
    STATUS SCALE Non Indossata - in Forma Totem.

    RIASSUNTO AZIONI
    ///

    ABILITÀ
    Gelide Acque degli Abissi
    Supremazia di Yorith (Cosmo Straordinario)
    La Mano Nera (Illusioni Mentali)
    Telepatia

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    III

    J
    ohanna fissò Sanya per un lungo, immobile momento. L'occhio buono piantato in uno dei due della ragazzina in corpo adulto. Poi parlò, portando con sé una rivelazione che avrebbe potuto scuotere l'intero argomento fin dalle basi, forse portando una nuova luce su tutta la vicenda.
    Sanya... - Cominciò, inspirando per portare aria nei suoi poveri polmoni. - Hai pochi contatti su Fishbook perché il tuo profilo è impostato su privato. Puoi solo inviare richieste, non accettarne. Me ne sono accorta quando l'ho controllato usando l'account che uso per pubblicare le foto di Oreo. - Lasciò passare un attimo di silenzio, facendo pesare ciò che aveva appena detto nell'aria. Pensavo fosse una scelta personale.

    Sarebbe scoppiata a ridere se ne fosse stata in grado, ma l'unico suono che riuscì a emettere fu un raschiare rauco di cui si pentì immediatamente. Quella era una situazione paradossale, e nonostante Sanya fosse formalmente adulta e centenaria mediante il khala, i comportamenti primari rimangono quelli della personalità originale in modo da avere prospettive diverse, imparare ed accrescersi. Poteva solo immaginare per una ragazzina quanto potesse essere pesante essere tagliata fuori dal mondo dei social network, all'inizio Diana dava di matto se non riusciva a controllare le notifiche.

    Sei temuta, ma non odiata. Non pensare nemmeno per un secondo che tra i milioni di abitanti di Atlantide, che tra sette settori non ci sia chi creda che tu sia ciò di cui Atlantide ha bisogno davvero. Esistono infiniti tipi di persone, altrettante visioni del mondo perché nessuno è identico. Questo è il principio del Khala, sfruttare le sfaccettature dell'umanità per riempirne i vuoti. - Per l'ennesima volta spostò la stampella fino a che non rinunciò del tutto, e andò all'indietro quasi in caduta libera. Immediatamente dal terreno sotto di lei una piccola struttura di corallo si innalzò per accoglierla. Il lieve impatto con il seggio le fece sfuggire un piccolo grugnito di dolore, ma almeno si era seduta. Distese le gambe e sospirò quasi soddisfatta mentre il sangue tornava a circolare in esse.

    Prima che tu nascessi, o anche solo prima dell'apocalisse, i peggiori leader mondiali avevano attorno a loro un culto della personalità. E anche senza quello, c'è sempre stato chi li ha sostenuti apertamente e con il cuore. Quindi perché tu che con i tuoi metodi brutali sei comunque nel giusto e agisci inequivocabilmente per il bene di Atlantide dovresti avere un destino diverso? Sciocchina. Ti sei smarrita così tanto nella tua recita di "stare nella mia ombra" che non ti sei accorta di chi sta nella tua.

    Alzò l'occhio al cielo e inclinò un poco il capo. - Non isolata, sei...come dice Oliver quando cita cose nipponiche di cui non ho assolutamente idea?...di nicchia. - Si sgranchì il braccio che teneva la stampella. Che Johanna fosse progressivamente sempre più dolorante con il progredire della conversazione non era una cosa che lei si era impegnata a nascondere, data la "intimità" della discussione.

    Per il resto sono grata del tuo aver accettato questa mia confessione. Sei cresciuta e ti stai facendo una signorina e una primarca come si deve. Non sto parlando di Kraken con il Khala, sto parlando di Sanya. Sembra ieri che ho dovuto sgridarti perché non volevi fare i compiti. So perfettamente i tuoi come e i tuoi cosa. So che ci sono questioni che torneranno a morderci in futuro, o meglio, a prendere a pugni te in futuro, ma se avessi avuto qualcosa da dire sui tuoi metodi mi avresti già sentita. Non considerarmi così pura e immacolata che non avrei mai fatto leva del tuo rispetto su di me nel caso avessi considerato le tue azioni "troppo".







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    NOME Johanna Derham
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    CASTA Cavalieri Imperiali di Poseidone
    SCALE Seadragon [VIII]
    FISICAMENTE ///
    MENTALMENTE ///
    STATUS SCALE ///

    RIASSUNTO AZIONI

    ABILITÀ
    ● PENDRAGON ●
    Il corpo di Johanna è percorso da innumerevoli e intricati circuiti di corallo e orialco atlantideo che fanno parte integrante della sua carne e delle sue ossa. Questo sistema permette una migliore diffusione e controllo del cosmo di Seadragon nel corpo di Johanna, che diventa capace di sopportare una quantità di energia maggiore rispetto ai normali cavalieri. Johanna ottiene così una maggiore massa cosmica da utilizzare durante i combattimenti, per attacchi, difese o per supportare la propria capacità rigenerativa. A parità di potenza Johanna compie meno sforzo nel controllare il proprio cosmo, e a parità di sforzo può di conseguenza evocarne una quantità maggiore che si traduce in attacchi e difese più potenti del normale. Quando il cosmo di Johanna arde alla massima potenza questi circuiti si caricano di così tanta energia da essere visibili attraverso la sua pelle.


    ● SEA OF QUANTA ●
    Alla ricerca di potere in nome del Dio imperatore, il primo re di Atlantide si giunse al cospetto di Tiamat e Apsu. I due immensi draghi di Khaos sono i guardiani e allo stesso tempo costituiscono le acque che scorrono tra le pieghe del multiverso. Il mare primordiale di acque dai riflessi dorati che fa da interstizio all'intera realtà e che fa da divisione a tutta la creazione. Le preghiere di Atlante vennero ascoltate e i due draghi gli concessero di provare il proprio valore affrontando loro figlio: Syphon, un drago il cui corpo era costituito da uno strano materiale corallino e dalle stesse acque primordiali desiderate da Atlante. Atlante si mostrò degno e ottenne la benedizione della progenie di Tiamat e Apsu. Tale immenso potere è stato tramandato a Johanna. La sua volontà ed il suo ruggito sono in grado di scuotere questo infinito sentiero di acque primordiali, che si innalzano e si prostrano al suo comando. Mediante il proprio immenso cosmo Johanna è in grado di generare indefinite quantità di acqua primordiale, che in tutto e per tutto si comporta e reagisce al cosmo come il liquido più puro, privo di contaminazioni. Gli utilizzi di questa materia dimensionale sono limitati solo dalla fantasia di Johanna, e qualunque massa d'acqua ordinaria entri in contatto con il cosmo di Johanna se essa lo desideri si muterà immediatamente in altre acque primordiali per accrescere la potenza distruttiva di Johanna.
    Data la natura extradimensionale di queste acque, Johanna è in grado di sfruttarne le proprietà per piegare il tempo e lo spazio al suo volere. Generando gorghi di acqua primordiale, Johanna può creare portali per l'oceano primordiale al di fuori dell'universo, un luogo di acque eternamente in tumulto che è in verità l'intera esistenza dei due draghi primordiali. Johanna può sfruttare questi portali in vari modi per spostare se stessa o i propri attacchi, oppure per risucchiare l'avversario e imprigionarlo. Se si osservano attentamente queste acque, sembra quasi di cogliere sprazzi di luoghi alieni e lontani tra le sue onde.


    ● THE SENTIENT ●
    La carne del drago Syphon era costituita da due materiali provenienti da oltre l'universo. Uno è le acque primordiali e l'altro, più particolare e infido, è il corallo del dominio. Nonostante il nome, il corallo del dominio è una massa composta da un numero virtualmente infinito di micro organismi, capaci di produrre uno scheletro calcareo da utilizzare come struttura solida. Questi microorganismi, il cui nome collettivo è "The Sentient", sono generati direttamente dal cosmo di Johanna e sono in perfetta simbiosi con il suo corpo. Agendo come estensione della volontà del primarca, il corallo del dominio può plasmare la sua struttura solida liberamente, componendo così una sostanza solida allo stesso tempo incredibilmente solida e versatile. Nelle sue manifestazioni più semplici, il corallo del dominio può crescere come il suo analogo naturale, in forme ramificate ma lievemente più aguzze e crudeli. Bisogna essere abbastanza vicini per poter capire di cosa si tratti veramente, e allora è di solito troppo tardi. Può essere usato per foggiare una infinità di attacchi, o essere plasmato in armi di ogni tipo. Il nome di questo organismo viene dalla sua capacità peculiare. Il corallo del dominio è difatti in grado di invadere praticamente qualunque materiale diffondendosi e proliferando in esso. Questo ha varie applicazioni pratiche. Nel caso tale infestazione avvenga su oggetti e materiali inanimati, Johanna diventa in grado di controllarli utilizzandoli come substrato per il corallo, per poterli rimodellare in costrutti e golem sotto il suo controllo diretto. Questa infestazione avviene anche nel caso degli esseri viventi. Il corallo del dominio è in grado di ancorarsi ai corpi e alle cloth degli avversari, cercando costantemente di infiltrarsi tra le scanalature di quest'ultime ad ogni contatto. Questo per entrare in contatto con la pelle e con le ferite esposte dell'avversario. Una volta raggiunto il suo obiettivo, il corallo comincerà a scavare nella carne della vittima infiltrandosi in essa e ramificandosi costantemente, processo accresciuto ed accelerato ad ogni contatto con nuovi microorganismi portati da successivi attacchi. Oltre a trovarsi sempre più appesantito dato il continuo accumularsi di corallo sul suo corpo, un organismo esposto al corallo del dominio deve fare fronte ad una minaccia ben peggiore. I microorganismi del corallo del dominio sono in grado di interfacciarsi con le terminazioni nervose sulla pelle e nella carne della vittima, nutrendosi dei suoi impulsi nervosi e interferendo con essi in maniera costante e crescente.
    Questo fenomeno priverà gradualmente la vittima del controllo del proprio corpo, e dopo una eccessiva infestazione, dei propri pensieri. Come un veleno senziente che si nutre di volontà, il corallo del dominio nel suo diffondersi in un organismo gli renderà sempre più difficile muoversi in modo coordinato a causa della continua interferenza di impulsi nervosi generati dai microorganismi, che ad un certo punto arrivano a causare spasmi involontari. Dopo un po', diventa difficile anche concentrarsi, pensare in modo coerente, o compiere azioni che sfruttano poteri psionici. Una infestazione completa del sistema nervoso centrale porta all'annullamento irreversibile della volontà e dell'io della vittima. La completa assimilazione nella volontà di Seadragon.
    Essendo il corallo una estensione della volontà di Johanna, essa può agire direttamente sul tipo di interferenza provocata dal suo corallo, come forzare specifici movimenti oppure sovraccaricare lo stimolo per generare dolore atroce e bruciante. Maggiore è l'infestazione, più intenso e difficile da contrastare è questo effetto.
    Il corallo del dominio, in virtù della simbiosi che ha con Johanna, è in grado di mutare in cellule ibride in grado di replicare i tessuti del suo corpo. A conti fatti, il corallo è in grado di rigenerare costantemente il corpo di Johanna, anche nel caso di danni appena subiti, diminuendo perciò il dolore che essi provocano. Questo le conferisce una maggiore sopportazione di ogni tipo di danno fisico. Se necessario, Johanna Può ardere il proprio cosmo per accelerare l'azione del corallo e curare in pochi istanti una grave ferita non immediatamente letale, o una somma di danni minori che raggiunge tale entità, con un consumo energetico appropriato.

    Bonus a energia Nera: Godflesh protocol
    Il corpo di Johanna non è più umano.
    La simbiosi tra Johanna ed il corallo è diventata pressoché assoluta. Johanna è il corallo ed il corallo è Johanna. Il suo controllo su di esso è diventato così preciso da avere perfetta coscienza di dove ogni singolo microorganismo nella sua area d'azione, ed è in grado di muoverli nello spazio come se disponesse dell'abilità telecinesi. Che sia a centinaia di metri di distanza o nel corpo dell'avversario, non c'è differenza. L'unione di tale simbiosi e di una precisione così assoluta le permette di generare o diffondere il corallo del dominio nel proprio corpo senza effetti collaterali, mentre quelli che possono essere considerati danni autoinflitti per la normale fisiologia umana vengono rigenerati rapidamente. Questo apre le possibilità ad azioni impensabili, come irrigidire temporaneamente tessuti molli e organi interni, oltre che assorbire ossigeno disciolto nell'acqua grazie al corallo diffuso nei polmoni. Persino il corallo stesso beneficia di questo aumento di precisione e simbiosi, al punto che la sua normale fisiologia si è alterata. La struttura solida del corallo non è più semplice roccia solida, ma emula l'orientamento e la disposizione delle cellule ossee di un corpo umano. Tale somiglianza non è solo estetica, ma anche funzionale, con tanto di canalicoli capillarizzati atti a trasportare microorganismi in modo da alimentare e rinnovare costantemente il corallo. A conti fatti, se sufficientemente danneggiato, il corallo primordiale sanguina. Ma tale evento è ora incredibilmente difficile da osservare, dato che la combinazione di precisione, simbiosi e una nuova struttura che mima la vita complessa del pianeta, il corallo del dominio oltre a diventare notevolmente più pesante acquisisce la proprietà robustezza straordinaria. Infine, data la nuova precisione e complessità, il corallo del dominio è in grado di utilizzare la sola acqua primordiale come substrato per generare costrutti.
    Questa è la vera forma del corallo di Syphon, ed è distinguibile da ogni altro materiale analogo grazie alle bioluminescenze cangianti che scorrono sulla sua superficie, come vene luminose.


    TECNICHE

     
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    Role / Duello - Chapter 4

    jpg



    Arena Principale,
    Settore Imperiale Centrale
    Atlantide
    Interno Arena



    Le gote della giovane regina divennero simili a tizzoni ardenti mentre una risata strozzata a stento, che si propagò sonoramente da parte della Sorella psionica, risuonò in risposta alla verità dell'affermazione sulla natura perigliosa del famoso social network imperiale.
    Per un istante gli occhi le si velarono dalla vergogna ma ebbe il sangue freddo di evitare una crisi del genere, ricacciando l'amare lacrime indietro mentre ascoltò, con attenzione, le parole dello Scudo.

    Le labbra si distesero orizzontalmente al termine delle parole di Lady Johanna, un accenno di sorriso che sembrava essere cesellato nella porcellana.

    Ogni mio singolo pensiero, ogni mia singola azione, sono volti al bene dell'Imperatore e di riflesso dell'Imperatore. Ho giustiziato personalmente un soldato che aveva inteso gettare discredito su di Voi, credendo alle parole di una specie di uomo lucertola. Dopo la benedizione del Khala ho compreso anche il loro ruolo nel sistema del mondo, ciononostante quell'uomo non riesco a farmelo andare a genio, credo davvero di provare del genuino odio per qualcosa, o qualcuno, che non sia una manifestazione diretta del chaos.

    Alzò la mano destra con il palmo rivolto verso la sua interlocutrice.

    So perfettamente che il suo scopo è quello nobile della protezione della realtà ma... credo che a pelle non riesca a sopportarlo... presumo la cosa sia reciproca.

    Portò entrambe le mani dietro la schiena, intrecciando le dita fanciullescamente ed esibendosi in un'elegante piroetta.

    Per quanto riguarda eventuali pugni da prendere... bhe, ne ho presi già tanti da diversi esseri, ho subito un bombardamento navale da un Giudice, mi sono azzuffata due volte con una donna Eletta di Gea e con un ragazzino Eletto di Gea, ho avuto diversi incontri con donne, uomini e titani che si sono conclusi con dei... come posso definirli...

    Liberò l'indice della mano destra che venne portato appena al di sotto del labbro inferiore.

    Si, delle concitate e combattive discussioni sui massimi sistemi. Non ultima quella avuta proprio con Lord Oliver.

    Sorrise maliziosamente.

    Ne ho prese, ne ho date... posso prenderne e darne di nuovo.

    Allargò le braccia e lasciò i capelli che ne coprirono in parte il volto.

    Non saranno dei pugni di certo ad uccidermi.

    E, agli occhi dei presenti, sarebbe stato possibile osservare per un istante i suoi capelli come se fossero animati, simili ad ammassi di tentacoli ed occhi.

    Durò un solo, singolo istante. Quello successivo Sanya era nuovamente con le mani giunte dietro la schiena, il viso disteso ed un sorriso spiazzante in volto.

    Piuttosto, mia Signora, come state? Non sarebbe il caso di prendere ulteriori stimolanti? Non vi è nulla nelle conoscenze del Khala a cui accedere per aiutarvi a riprendervi?

    narrato | parlato | pensato | telepatia | parlato Aynas |parlato altri
    NOME Sanya Beršanskaja
    ENERGIA Viola
    CASTA Cavalieri Imperiali di Poseidone
    SCALE Kraken - Grado [VI]
    FISICAMENTE Perfette.
    MENTALMENTE Felice di incontrare finalmente Johanna.
    STATUS SCALE Non Indossata - in Forma Totem.

    RIASSUNTO AZIONI
    ///

    ABILITÀ
    Gelide Acque degli Abissi
    Supremazia di Yorith (Cosmo Straordinario)
    La Mano Nera (Illusioni Mentali)
    Telepatia

    TECNICHE


    NOTE
    *


    YOU HAVE COMMITTED THE ULTIMATE HERESY. NOT ONLY HAVE YOU TURNED YOUR BACK ON THE EMPEROR AND STEPPED FROM HIS LIGHT, YOU HAVE PROFANED HIS NAME AND ALMOST DESTROYED EVERYTHING HE HAS STRIVEN TO BUILD. YOU HAVE PERVERTED AND TWISTED THE PATH HE HAS LAID FOR MANKIND TO TREAD. AS YOUR OWN DECREES HAVE STATED, THERE CAN BE NO MERCY FOR SUCH A CRIMINAL. I RENOUNCE YOUR LORDSHIP, YOU WALK IN THE DARKNESS AND CANNOT BE ALLOWED TO LIVE. YOUR SENTENCE HAS BEEN LONG OVERDUE AND NOW IT IS TIME ◄◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ FOR YOU TO DIE.

    Layout by ~S i x ter - un Infinito Grazie

     
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    IV

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    ohanna quasi si sorprese di realizzare quanto poco le importasse dell'opinione di Sanya riguardo Dennis. Forse qualche anno fa avrebbe avuto timore riguardo l'opinione degli altri primarchi sulla sua relazione con Dennis di Utharaptor, ma ora le cose erano cambiate. Sia lui che lei erano cambiati. Dennis, beh, era diventato P.A.N, letteralmente una macchina creata per prendere a PUGNI Khorne e ogni sua singola creatura. L'opposto letterale del dio caotico del massacro e della battaglia brutale. E anche Johanna era cambiata. Più determinata, più dura e forte. Come il suo corallo, Johanna si era irrobustita ed era diventata in grado di resistere praticamente a qualche colpo morale. Aveva subito troppi eventi, cambiamenti o rivelazioni per permettersi di essere preda delle proprie emozioni. No, Johanna sentì di essere in assoluto controllo della propria vita in quel momento. Decomposizione costante esclusa, ovviamente. Ma era abbastanza confidente che questa nuova terapia medicinale che le hanno proposto funzionerà. Dopotutto era così aggressiva che se non fosse stata capace di rigenerarsi il suo fegato ed i suoi reni sarebbero implosi di base.

    Hai giustiziato un soldato, sì. Ma hai falsificato un rapporto. Non dimenticarlo. Eri piccola e inesperta al tempo, e hai evidentemente pensato di silenziare ogni cosa con la paura. Ma al tempo non hai considerato l'eventualità che ciò che ti aveva detto Dennis fosse vero. - Inclinò appena il capo, riflettendo. - Non mi pare che Dennis o Audatia mi abbiano accennato quando è successo, non penso stessimo già insieme io e lui quando vi siete incontrati. Ma ci conoscevamo già.

    Il tono di Johanna era assolutamente tranquillo e colloquiale. Non sapeva quanto Sanya sapesse della sua situazione sentimentale, a dirla tutta. Non era un segreto di stato ma nemmeno una cosa di cui parlava nei concili e nelle riunioni con gli altri primarchi. Tuttavia Dennis era stato in visita nel suo settore più di una volta.
    In segreto Johanna era andata a trovare i familiari di quel povero giovane che aveva avuto come unica colpa di fare una domanda di troppo davanti alla persona sbagliata. Aveva passato la giornata con loro, e i due genitori distrutti ma allo stesso tempo incredibilmente grati di quella visita inattesa, passarono la giornata a parlare di loro figlio, mostrargli foto e altro. Aveva pensato fino a quel momento che quella morte era colpa sua, che ogni esecuzione non necessaria di Sanya dovesse pesare sulla sua coscienza perché era stata lei a fare sì che diventasse primarca. Era stata lei a mandarla a nord in segreto, dove aveva subito gli eventi seguenti.
    Ma ora non la pensava più così. Era necessario che la responsabilità di ogni azione venisse attribuita a chi di dovere.

    Sanya non era un suo errore, dato che si era dimostrata più che una risorsa per l'impero, e non era più una sua responsabilità. Nel momento in cui si era dimostrata degna di superare la prova postale per il Khala, le scelte di Johanna sul renderla primarca erano state legittimate e giustificate. Sanya DOVEVA diventare primarca di Kraken, e mandandola a nord Johanna aveva fatto la volontà dell'imperatore. Quindi, quelle morti erano colpa dell'inesperienza di Sanya. Ora che era diventata tutti effetti suo fratello e aveva la sapienza e la saggezza proprie del suo rango dovute a millenni di esperienze pregresse, Sanya sarebbe stata in grado di affrontare le conseguenze delle sue azioni. Ogni colpo sferrato fa il giro del mondo cinque volte prima di tornare da te ingigantito.
    Ma Johanna stava pensando positivo sul risolversi dell'intera faccenda. In un modo o nell'altro. Quella era una piccola certezza che si portava dietro, per quello non aveva preso nessuna azione a riguardo o aveva cercato di accelerare le cose.

    E no, non c'è nulla nel Khala. Se fossi stata chiunque altro nell'impero sarei già morta, e i precedenti Seadragon non si sono mai trovati a così diretto e brutale contatto con il signore del decadimento. - Tossì appena portando la mano alla bocca. - Basta stimolanti per oggi.

    Chiuse l'occhio, inspirò a fondo e si rialzò con un colpo di reni piuttosto fiacco. La mano rimase appoggiata sul seggio di corallo che aveva creato poco prima e questo cominciò a scricchiolare cupamente. La forma fremette e si riadattò, crescendo e dilungandosi divenendo qualcosa di rettangolare mentre si raddrizzava. Johanna sollevò il tutto e con un pesante tonfo lo appoggiò davanti a sé. Per un vago istante il tutto sembrò un pannello oblungo di corallo. Poi si inspessì e crebbe una impugnatura adatta all'utilizzo a due mani. Vari tasselli di corallo cominciarono a crearsi nel suo spessore laterale e da essi crebbero veri e propri denti ricurvi su entrambi i lati. Qualunque atlantideo avrebbe riconosciuto l'oggetto a cui Johanna ora si appoggiava come se fosse un muretto ad altezza del petto. Una spada a catena, immensa per qualsiasi standard Atlantideo, qualcosa che solo un primarca del calibro di Johanna poteva brandire. Se fosse stata di metallo sarebbe pesata quanto una moto, ma di corallo? Molto, molto di più. Era da un po' che Johanna non usava Storm's Teeth.

    L'arma era conficcata nel terreno ma Johanna non fece cenno di estrarla. Smise solo di appoggiarsi alla sua "guardia" e afferrò l'impugnatura con la mano destra in basso e la sinistra vicino al pomolo, con il pollice che rivolto verso l'altra mano. Il piatto dell'arma era rivolto verso Sanya e quella era la sua posizione di guardia. In un lampo di luce le placche principali della scale di Seadragon apparvero sul suo corpo e gli altri tasselli scivolarono fuori da essi, completando l'assemblaggio dell'armatura in pochi istanti con la chiusura del suo elmo. Le linee azzurre che percorrono l'oricalco si fecero immediatamente visibili nel loro complicato arabesco di scaglie di drago nelle placche principali e di zanne sul copribocca dell'elmo. La linea aguzza che copriva gli occhi rilucette. Dato che l'armatura si adattava automaticamente al corpo del proprietario, data l'enorme perdita di massa di Johanna lei in armatura fu subito una figura meno imponente del solito. Il cosmo di Johanna si manifestò immediatamente irradiando il suo corpo di fiamme dorate.

    Vediamo quanto hai imparato fino ad ora.





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    narrato parlato pensato °telepatia°

    NOME Johanna Derham
    ENERGIA Nera
    CASTA Cavalieri Imperiali di Poseidone
    SCALE Seadragon [VIII]
    FISICAMENTE ///
    MENTALMENTE ///
    STATUS SCALE ///

    RIASSUNTO AZIONI

    ABILITÀ
    ● PENDRAGON ●
    Il corpo di Johanna è percorso da innumerevoli e intricati circuiti di corallo e orialco atlantideo che fanno parte integrante della sua carne e delle sue ossa. Questo sistema permette una migliore diffusione e controllo del cosmo di Seadragon nel corpo di Johanna, che diventa capace di sopportare una quantità di energia maggiore rispetto ai normali cavalieri. Johanna ottiene così una maggiore massa cosmica da utilizzare durante i combattimenti, per attacchi, difese o per supportare la propria capacità rigenerativa. A parità di potenza Johanna compie meno sforzo nel controllare il proprio cosmo, e a parità di sforzo può di conseguenza evocarne una quantità maggiore che si traduce in attacchi e difese più potenti del normale. Quando il cosmo di Johanna arde alla massima potenza questi circuiti si caricano di così tanta energia da essere visibili attraverso la sua pelle.


    ● SEA OF QUANTA ●
    Alla ricerca di potere in nome del Dio imperatore, il primo re di Atlantide si giunse al cospetto di Tiamat e Apsu. I due immensi draghi di Khaos sono i guardiani e allo stesso tempo costituiscono le acque che scorrono tra le pieghe del multiverso. Il mare primordiale di acque dai riflessi dorati che fa da interstizio all'intera realtà e che fa da divisione a tutta la creazione. Le preghiere di Atlante vennero ascoltate e i due draghi gli concessero di provare il proprio valore affrontando loro figlio: Syphon, un drago il cui corpo era costituito da uno strano materiale corallino e dalle stesse acque primordiali desiderate da Atlante. Atlante si mostrò degno e ottenne la benedizione della progenie di Tiamat e Apsu. Tale immenso potere è stato tramandato a Johanna. La sua volontà ed il suo ruggito sono in grado di scuotere questo infinito sentiero di acque primordiali, che si innalzano e si prostrano al suo comando. Mediante il proprio immenso cosmo Johanna è in grado di generare indefinite quantità di acqua primordiale, che in tutto e per tutto si comporta e reagisce al cosmo come il liquido più puro, privo di contaminazioni. Gli utilizzi di questa materia dimensionale sono limitati solo dalla fantasia di Johanna, e qualunque massa d'acqua ordinaria entri in contatto con il cosmo di Johanna se essa lo desideri si muterà immediatamente in altre acque primordiali per accrescere la potenza distruttiva di Johanna.
    Data la natura extradimensionale di queste acque, Johanna è in grado di sfruttarne le proprietà per piegare il tempo e lo spazio al suo volere. Generando gorghi di acqua primordiale, Johanna può creare portali per l'oceano primordiale al di fuori dell'universo, un luogo di acque eternamente in tumulto che è in verità l'intera esistenza dei due draghi primordiali. Johanna può sfruttare questi portali in vari modi per spostare se stessa o i propri attacchi, oppure per risucchiare l'avversario e imprigionarlo. Se si osservano attentamente queste acque, sembra quasi di cogliere sprazzi di luoghi alieni e lontani tra le sue onde.


    ● THE SENTIENT ●
    La carne del drago Syphon era costituita da due materiali provenienti da oltre l'universo. Uno è le acque primordiali e l'altro, più particolare e infido, è il corallo del dominio. Nonostante il nome, il corallo del dominio è una massa composta da un numero virtualmente infinito di micro organismi, capaci di produrre uno scheletro calcareo da utilizzare come struttura solida. Questi microorganismi, il cui nome collettivo è "The Sentient", sono generati direttamente dal cosmo di Johanna e sono in perfetta simbiosi con il suo corpo. Agendo come estensione della volontà del primarca, il corallo del dominio può plasmare la sua struttura solida liberamente, componendo così una sostanza solida allo stesso tempo incredibilmente solida e versatile. Nelle sue manifestazioni più semplici, il corallo del dominio può crescere come il suo analogo naturale, in forme ramificate ma lievemente più aguzze e crudeli. Bisogna essere abbastanza vicini per poter capire di cosa si tratti veramente, e allora è di solito troppo tardi. Può essere usato per foggiare una infinità di attacchi, o essere plasmato in armi di ogni tipo. Il nome di questo organismo viene dalla sua capacità peculiare. Il corallo del dominio è difatti in grado di invadere praticamente qualunque materiale diffondendosi e proliferando in esso. Questo ha varie applicazioni pratiche. Nel caso tale infestazione avvenga su oggetti e materiali inanimati, Johanna diventa in grado di controllarli utilizzandoli come substrato per il corallo, per poterli rimodellare in costrutti e golem sotto il suo controllo diretto. Questa infestazione avviene anche nel caso degli esseri viventi. Il corallo del dominio è in grado di ancorarsi ai corpi e alle cloth degli avversari, cercando costantemente di infiltrarsi tra le scanalature di quest'ultime ad ogni contatto. Questo per entrare in contatto con la pelle e con le ferite esposte dell'avversario. Una volta raggiunto il suo obiettivo, il corallo comincerà a scavare nella carne della vittima infiltrandosi in essa e ramificandosi costantemente, processo accresciuto ed accelerato ad ogni contatto con nuovi microorganismi portati da successivi attacchi. Oltre a trovarsi sempre più appesantito dato il continuo accumularsi di corallo sul suo corpo, un organismo esposto al corallo del dominio deve fare fronte ad una minaccia ben peggiore. I microorganismi del corallo del dominio sono in grado di interfacciarsi con le terminazioni nervose sulla pelle e nella carne della vittima, nutrendosi dei suoi impulsi nervosi e interferendo con essi in maniera costante e crescente.
    Questo fenomeno priverà gradualmente la vittima del controllo del proprio corpo, e dopo una eccessiva infestazione, dei propri pensieri. Come un veleno senziente che si nutre di volontà, il corallo del dominio nel suo diffondersi in un organismo gli renderà sempre più difficile muoversi in modo coordinato a causa della continua interferenza di impulsi nervosi generati dai microorganismi, che ad un certo punto arrivano a causare spasmi involontari. Dopo un po', diventa difficile anche concentrarsi, pensare in modo coerente, o compiere azioni che sfruttano poteri psionici. Una infestazione completa del sistema nervoso centrale porta all'annullamento irreversibile della volontà e dell'io della vittima. La completa assimilazione nella volontà di Seadragon.
    Essendo il corallo una estensione della volontà di Johanna, essa può agire direttamente sul tipo di interferenza provocata dal suo corallo, come forzare specifici movimenti oppure sovraccaricare lo stimolo per generare dolore atroce e bruciante. Maggiore è l'infestazione, più intenso e difficile da contrastare è questo effetto.
    Il corallo del dominio, in virtù della simbiosi che ha con Johanna, è in grado di mutare in cellule ibride in grado di replicare i tessuti del suo corpo. A conti fatti, il corallo è in grado di rigenerare costantemente il corpo di Johanna, anche nel caso di danni appena subiti, diminuendo perciò il dolore che essi provocano. Questo le conferisce una maggiore sopportazione di ogni tipo di danno fisico. Se necessario, Johanna Può ardere il proprio cosmo per accelerare l'azione del corallo e curare in pochi istanti una grave ferita non immediatamente letale, o una somma di danni minori che raggiunge tale entità, con un consumo energetico appropriato.

    Bonus a energia Nera: Godflesh protocol
    Il corpo di Johanna non è più umano.
    La simbiosi tra Johanna ed il corallo è diventata pressoché assoluta. Johanna è il corallo ed il corallo è Johanna. Il suo controllo su di esso è diventato così preciso da avere perfetta coscienza di dove ogni singolo microorganismo nella sua area d'azione, ed è in grado di muoverli nello spazio come se disponesse dell'abilità telecinesi. Che sia a centinaia di metri di distanza o nel corpo dell'avversario, non c'è differenza. L'unione di tale simbiosi e di una precisione così assoluta le permette di generare o diffondere il corallo del dominio nel proprio corpo senza effetti collaterali, mentre quelli che possono essere considerati danni autoinflitti per la normale fisiologia umana vengono rigenerati rapidamente. Questo apre le possibilità ad azioni impensabili, come irrigidire temporaneamente tessuti molli e organi interni, oltre che assorbire ossigeno disciolto nell'acqua grazie al corallo diffuso nei polmoni. Persino il corallo stesso beneficia di questo aumento di precisione e simbiosi, al punto che la sua normale fisiologia si è alterata. La struttura solida del corallo non è più semplice roccia solida, ma emula l'orientamento e la disposizione delle cellule ossee di un corpo umano. Tale somiglianza non è solo estetica, ma anche funzionale, con tanto di canalicoli capillarizzati atti a trasportare microorganismi in modo da alimentare e rinnovare costantemente il corallo. A conti fatti, se sufficientemente danneggiato, il corallo primordiale sanguina. Ma tale evento è ora incredibilmente difficile da osservare, dato che la combinazione di precisione, simbiosi e una nuova struttura che mima la vita complessa del pianeta, il corallo del dominio oltre a diventare notevolmente più pesante acquisisce la proprietà robustezza straordinaria. Infine, data la nuova precisione e complessità, il corallo del dominio è in grado di utilizzare la sola acqua primordiale come substrato per generare costrutti.
    Questa è la vera forma del corallo di Syphon, ed è distinguibile da ogni altro materiale analogo grazie alle bioluminescenze cangianti che scorrono sulla sua superficie, come vene luminose.


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    Role / Duello - Chapter 5

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    Arena Principale,
    Settore Imperiale Centrale
    Atlantide
    Interno Arena



    Rimase immobile mentre Aynas scomparve nel nulla, disgregata nei suoi elementi fondanti e spazzata via da uno sbuffo acquatico.
    Il suo cosmo gorgogliò, eruttando vapori carmini tutto intorno al suo corpo.
    Uno schiaffo le avrebbe fatto meno.

    I... io... cercò di parlare ma il livore le annodò la lingua.

    Ad un occhio esterno la sua figura sembrò riprodotta in cristallo che improvvisamente s'incrinò, con la crepa che prese a correre dalla testa ai piedi, spaccando in due la figura di Sanya; in corrispondenza dell'occhio sinistro si generò una singola lacrima del colore cangiante dell'aurora boreale.
    Da quella figura frammentata emerse di nuovo Sanya, con uno sguardo addolorato, le iridi color del ghiaccio che lasciavano via via posto al color dell'oro fuso.

    Non è possibile iniziò E' un vostro scherzo di sicuro cincischiò con le mani lungo la veste.

    Siete lo Scudo di Atlantide, la Santa Vivente non potete... Stava andando sempre più in palese panico.
    Per i Sette! Non potete con una... COSA come lui! sbottò infine.

    Intorno i piedi della Primarca artica il terreno iniziò a congelare a causa del suo cosmo, mosse un piede verso l'altra Regina, la sua eroina, e frammenti di ghiaccio si dispersero nell'aria.

    Siete una Primarca di Atlantide, una Regina regnante... non potete frequentare chiunque vogliate

    Strinse i denti mentre le mani si serrarono in pugni che sbiancarono a causa della forza eccessiva esercitata.

    Non dovete sibilò.

    Le tornarono alla mente ogni singolo istante che aveva passato insieme a Johanna, attimi di divertimento, di dolore, di guerra, di gloria e per un istante le parve di vedere immagini di fiamme e distruzione per le vie dell'Impero.
    Emise un respiro lungo, innaturalmente prolungato mentre la sua espressione tornava serena ed i pugni si aprirono rivelando il segno delle unghie nelle orribili cicatrici che portava da quella missione in medio oriente.

    Non approvo, sappiatelo. Ma ho dato la mia parola che vi avrei aiutata, che vi sarei stata vicina. Per il mio nome e per la mia Purezza, sotto la benedizione della Via Dorata e dell'Imperatore...

    Attese qualche secondo mentre formulava quella frase, pronunciata con una formula rituale antica come il mondo.

    ... Procederò ad effettuare un incontro di pace con Mr. Bieffe, affinché siano appianate eventuali sue problematiche nei miei confronti che possano minare i rapporti con l'Impero.

    Stava assumendosi un impegno nel nome del Khala e dell'Imperatore, nulla avrebbe potuto farla smuovere dalla sua deciione.

    Affinché l'Imperatore possa avere stabilità e guadagnare alleati nella lotta che stiamo conducendo

    Affinché Voi non dobbiate assumervi responsabilità ulteriori... se necessario offrirò il mio sangue e la mia carne... terminò telepaticamente il suo giuramento.

    Quando poi vide la sua interlocutrice rivestirsi della sua Scale e di fatto sfidarla a duello, per quanto amichevole o meno potesse rivelarsi, Sanya trasalì per un istante. Mai avrebbe immaginato uno scenario simile. S'immerse brevemente nel Khala ma non trovò alcun possibile aneddoto, ricordo o esperinza in merito ad un combattimento tra gli eredi di Atlante e Mestore.
    Riacquistò presto la propria compostezza, con l'angolo destro della bocca che si sollevò in un accenno di sorriso, più teso che sollevato.

    Sembra proprio che io e Voi, mia signora, creeremo una nuova prima volta da incidere nel Khala.

    Era un'affermazione sincera. Prima di Johanna non vi erano mai state donne Primarca che avessero superato la Prova del Khala; nel suo piccolo Sanya aveva compiuto la stessa impresa divenendo la seconda donna, sebbene appena quattordicenne, e la prima per il Kraken a caricarsi dell'eredità mnemonica e cognitiva di tutti i predecessori. Ed i primi tempi non fu affatto semplice anche se si crearono situazioni imbarazzanti.

    I suoi occhi erano fissi sulla figura in armatura dinanzi a lei, lo sguardo un poco preoccupato per la perdita di "maestosità" che sempre aveva contraddistinto l'erede di Atlante. Ma avrebbe onorato la sua parola, avrebbe onorato il giuramento poc'anzi espresso e se per dimostrarlo avrebbe dovuto battersi con Johanna l'avrebbe fatto con tutta la determinazione del caso.

    Il color del ghiaccio svanì, immediatamente sostituito dall'oro fuso nelle sue iridi. Il cosmo del Kraken esplose eruttando vapori carmini che generavano bagliori dei colori dell'intera gamma visibile durante un'aurora boreale.
    In un lampo color del sangue la Scale del Kraken apparve dinanzi a Sanya e, dopo che le linee di giunzione si colorarono dello stesso colore cangiante del cosmo della Regina Artica, si scomposero per posarsi sul corpo della giovane, adattandosi e sagomandosi per ricoprirla interamente.
    Nel momento in cui l'elaborata celata si chiuse per configurarsi interamente in modalità da battaglia, le linee di conduzioni brillarono intensamente e dai deflettori di scarico esalarono vapori che avvolsero l'intera figura.

    La nebbia sanguigna che formava il cosmo di Sanya si palesò contrastando le fiamme dorate.
    Dal terreno ghiacciato ai piedi della Primarca si elevò un rivolo di acqua che avvolse delicatamente le dita della mano destra, serpeggiando a formare un'elaborata guardia mentre in parte si solidificò in ghiaccio, sul cui spigolo prese a scorrere ad altissima velocità getti di acqua compressa sulla cui superficie comparvero ulteriori uncini e barbigli di ghiaccio, una crudele quanto spietata ed efficace spada a catena. La Ice Maw del Kraken era ora formata completamente, soffiando e fischiando.

    Aynas si riformò, come se nulla fosse accaduto, e si sedette comodamente su un piccolo scranno di ghiaccio, ad una ventina di metri dalle due Regine. Reagendo all'inconscio di Sanya, la Tulpe non si sarebbe mai messa in azione, questo era un duello di spada e Sanya non avrebbe usato altro, come era sicura che Lady Johanna avrebbe fatto da parte sua. Si poteva quasi ipotizzare che fosse uno scontro di opinioni, di vedute, di modi e stili di essere.

    Per la Gloria di Atlantide

    Salutò Sanya con la formula rituale dei duelli ufficiali, sebbene quello non lo fosse.

    L'istante successivo schizzò come un razzo verso Johanna, portando la Ice Maw al fianco sinistro con la punta dietro di se, abbassò il più possibile il suo baricentro per poi lasciar partire un fendente obliquo, dal basso verso l'alto, da sinistra a destra, mirando all'articolazione dell'anca del lato malconcio di Seadragon.

    E sia, lasciate che vi mostri.

    Al termine del colpo avrebbe posto l'arma di fronte a se, impugnandola con entrambe le mani, con la sinistra più verso il pomolo dell'elsa glaciale, lasciando il filo urlante dell'arma in direzione dell'altra Regina, leggermente posizionata in diagonale con la punta direzionata verso destra e la guardia a coprire la sua zona ventrale sinistra.

    narrato | parlato | pensato | telepatia | parlato Aynas |parlato altri
    NOME Sanya Beršanskaja
    ENERGIA Viola
    CASTA Cavalieri Imperiali di Poseidone
    SCALE Kraken - Grado [VI]
    FISICAMENTE Perfette.
    MENTALMENTE Determinata.
    STATUS SCALE Indossata - Modalità battaglia.

    RIASSUNTO AZIONI
    Sanya per un attimo perde il controllo quando realizza la portata della relazione di Johanna e Dennis, prende le sue decisioni ed accetta il duello.
    Inizia con un montante obliquo stile iaido mirato alla parte offesa di Johanna, per poi mettersi in guardia, una sorta di benvenuto di inizio incontro.

    ABILITÀ
    Gelide Acque degli Abissi
    Supremazia di Yorith (Cosmo Straordinario)
    La Mano Nera (Illusioni Mentali)
    Telepatia

    TECNICHE


    NOTE
    *


    YOU HAVE COMMITTED THE ULTIMATE HERESY. NOT ONLY HAVE YOU TURNED YOUR BACK ON THE EMPEROR AND STEPPED FROM HIS LIGHT, YOU HAVE PROFANED HIS NAME AND ALMOST DESTROYED EVERYTHING HE HAS STRIVEN TO BUILD. YOU HAVE PERVERTED AND TWISTED THE PATH HE HAS LAID FOR MANKIND TO TREAD. AS YOUR OWN DECREES HAVE STATED, THERE CAN BE NO MERCY FOR SUCH A CRIMINAL. I RENOUNCE YOUR LORDSHIP, YOU WALK IN THE DARKNESS AND CANNOT BE ALLOWED TO LIVE. YOUR SENTENCE HAS BEEN LONG OVERDUE AND NOW IT IS TIME ◄◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ FOR YOU TO DIE.

    Layout by ~S i x ter - un Infinito Grazie

     
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    e armi a catena sono una delle tradizioni più caratteristiche ad Atlantide, dopotutto non è una cosa che è stata mai utilizzata nel mondo che le persone normali prima dell'armageddon avrebbero definito "reale". Forse in videogiochi e vari media sì, ma nella realtà una motosega normale è un'arma orribile. Pesante, soggetta alla propria azione giroscopica data dalla rotazione della catena, inoltre bisogna trattenerla con forza nelle impugnature apposite per evitare che parta via dalle mani. Sopratutto una motosega non taglia nel senso proprio, raschia via il materiale contro cui è premuta. A conti fatti è solo l'equivalente più rapido di spingere una sega, estrarla e rimetterla in posizione in modo da ripetere il movimento ancora una volta. Infine c'è il semplice fatto che non molti sanno quanto sia effettivamente duro un corpo umano da tagliare. I frammenti d'osso, i brandelli di carne e tutto il resto possono venire risucchiati nel meccanismo e incepparla molto facilmente. A conti fatti, è un'arma orribile per essere usata da una persona comune, che trova spazio solo nei film horror e nelle fantasie della pop culture.

    Ma le armi a catena ad Atlantide sono diverse, basate su di un concetto e di una filosofia diversa. Innanzitutto sono sempre state costruite in oricalco, il metallo più nobile e robusto di tutti quelli normalmente accessibili all'uomo, e ovviamente la fondazione dell'intera società e tecnologia. Quindi per forza di cose denti di oricalco id una catena possono divorare e fare a pezzi qualunque altro materiale inferiore, o anche altro oricalco con sufficiente impegno. Oltre al materiale di costruzione, c'è da considerare anche la differente tecnologia e alimentazione coinvolte. A conti fatti le armi a catena atlantidee sono incredibilmente differenti dagli strumenti di lavoro della comune e ormai perduta vita umana.

    Oltretutto, non bisognava dimenticare che in verità in quel campo di battaglia, in quell'arena, non c'era nessuna arma a catena presente. Quelli che si stavano per scontrare erano costrutti elementali, foggiati in modo e funzionamento solamente simile a tali nobili armi atlantidee. Quindi obbedivano a leggi diverse in tutto e per tutto, e sopratutto obbedivano alla volontà di chi le aveva create e le stava brandendo. Una cosa in comune l'avevano tuttavia: il modo in cui dovevano essere utilizzate. E Johanna aveva già raggiunto un'elevato livello di abilità con esse ancora prima di collegarsi al khala. Da quel punto in poi erano semplicemente diventate parte del suo immenso portfolio di conoscenze combattive anche se non la si vedeva utilizzarne spesso in corallo. La semplice verità era che a Johanna non piaceva veramente come le sentiva nelle mani e sopratutto non avevano vera utilità negli scontri contro altri guerrieri in armatura. Era raro che si dovesse scomodare ad affrontare qualcuno con un'armatura così debole da poterla danneggiare in modo significativo con quelle particolari armi. Per questo veniva spesso riservata ai corrotti o creature caotiche di sorta. Johanna era fermamente convinta che il concetto stesso di arma a catena elementale andasse rivoluzionato perché trovasse vera utilità nel campo di battaglia dei cavalieri. Fortunatamente aveva già trovato un'ottima risposta a questo suo quesito. Ma non era pertinente allo scontro che si stava svolgendo in quel momento.

    Sanya venne avanti, e Storm's teeth si animò. La sua "catena" cominciò a roteare a massima velocità immediatamente, senza una previa accelerazione, in senso orario rispetto alla posizione di Johanna. Il punto in cui era conficcata nel terreno cominciò immediatamente a scagliare frammenti di pavimentazione secondo la direzione della catena. Ma c'era un motivo preciso per cui Johanna si era posizionata in quel modo in primo luogo. Mantenuta ad altezza costante, l'enorme arma di corallo non ebbe altra direzione in cui andare se non seguendo quella della rotazione stessa. Per tale motivo, l'arma schizzò verso la destra di Johanna e la sinistra di Sanya. Trattenuta da Johanna che fece da perno al movimento, in meno di un istante si scavò un quarto di cerchio davanti a Johanna che portò la lama alla destra della primarca. In tale movimento intercettò l'arma di Sanya. Se fossero state armi normali sarebbe stato un impatto normale, ma la rotazione di Storm's Teeth fu parte dell'abile difesa di Johanna. Dato il procedere in senso orario della catena, per Johanna le lame del lato destro scorrevano verso il basso, in direzione completamente opposta al fendente ascendente di Sanya bloccandone la salita e rallentandola incredibilmente. Ci fu un tripudio di scintille cosmiche dorate e rosse nell'impatto tra ghiaccio e corallo e le due catene si respinsero a vicenda. Il corallo di Johanna, animato dal suo immenso cosmo potenziato e sostenuto dalla propria straordinaria durezza augmentata, percepì a malapena l'impatto. In quel rapido movimento di Storm's Teeth, Ice Maw poté solo colpire di striscio il cosciale di Johanna che sentì una pungente fitta su quello che rimaneva della sua coscia sotto l'armatura, ma ben lungi dall'essere un danno che le avrebbe impedito di muoversi per il momento.

    Ma l'arma di Johanna non si era fermata affatto. Mentre essa continuava il suo movimento nel pavimento Johanna piantò i piedi e tese i muscoli delle braccia bloccandoli sul posto. Così la lama ormai perpendicolare a Sanya cominciò a risalire dal terreno e schizzò verso l'alto. Johanna riaggiustò la posizione della mano destra sull'impugnatura mentre portava in avanti la sinistra trascinando così l'intera arma in avanti durante la sua violenta salita verso l'alto. La verità dei fatti era che il colpo di Johanna era cominciato assieme a quello di Sanya. Il fatto che l'avesse anche difesa era solo una conseguenza.

    Storm's teeth compì un arco completo dal retro fino in avanti. Mentre ciò accadeva Johanna si spinse con il tallone destro proiettando quello sinistro in avanti divorando quel poco di distanza che la separava da Sanya che aveva compiuto l'errore di sferrare un singolo fendente e tornare in guardia. Quella era una strategia per un'arma normale. Le spade a catena andavano utilizzate in modo differente, e Johanna glielo avrebbe mostrato.
    Storm's teeth incombette su Sanya per una frazione di secondo prima che venisse calata verso il basso con entrambe le mani e con così tanta violenza da trasformare il profilo dell'arma in una macchia rossastra. Un assoluto colpo verso il basso con tutta la forza che Johanna e il suo cosmo consentivano, unito al controllo intrinseco di Johanna sulla posizione del suo corallo per controllarlo ulteriormente. Se Sanya avesse parato il colpo in qualche modo probabilmente il terreno sotto di lei sarebbe esploso per l'impatto riverberato.

    Ma Storm's teeth, per l'ennesima volta, era una spada a catena. Non avrebbe avuto nessuna utilità semplicemente schiantargliela addosso, non sarebbe stata differente da una mazza a quel punto. No, il vero attacco di Johanna era SCHIACCIARE completamente Sanya sotto la violenza e la brutalità di quel colpo, schiantandola a terra in modo da poter mantenere premuta su di lei la sua arma e ingiuriare la sua forma con gli innumerevoli denti della tempesta. Una motosega - e un'arma a catena - taglia veramente solo quando il contatto è prolungato nel tempo con l'oggetto da distruggere. Sferrare solo rapidi fendenti come se fosse una normale lama ottiene l'effetto opposto. I denti della catena sono quelli di una bestia affamata, che vuole STRAPPARE il metallo e la carne dalla loro sede. Dato il movimento fatto dall'arma, il filo rivolto a Sanya era lo stesso utilizzato per difendersi, quindi nel momento del colpo roteava verso Johanna, in modo da tentare di strappare via l'arma a Sanya e strattonarla costantemente agganciandosi alle protuberanze e scanalature della sua scale per impedirle di allontanarsi.

    Johanna aveva ascoltato attentamente le parole di Sanya, sì, ma decise di non commentare a riguardo. Sapeva che un nuovo incontro tra Sanya e Dennis era inevitabile, e anzi, Dennis stesso l'aveva avvisata che sarebbe inevitabilmente accaduto. Ma ora stava combattendo, non si sarebbe lasciata distrarre ulteriormente.

    u3RWw9c
    narrato parlato pensato °telepatia°

    NOME Johanna Derham
    ENERGIA Nera
    CASTA Cavalieri Imperiali di Poseidone
    SCALE Seadragon [VIII]
    FISICAMENTE lieve livido sulla coscia
    MENTALMENTE
    STATUS SCALE ///

    RIASSUNTO AZIONI La spada si accende e schizza verso la mia destra parando il tuo attacco con la catena che va verso il basso. Continuando ad andare verso la mia destra alla fine risale e esce dal terreno schizzando verso l'alto e io continuo il suo movimento per SCHIANTARTELA ADDOSSO A MASSIMA POTENZA ASSOLUTA DI COSMO STRAO E CORALLO DURO STRAO e tenertela premuta contro schiacciandoti contro il terreno.

    ABILITÀ
    ● PENDRAGON ●
    Il corpo di Johanna è percorso da innumerevoli e intricati circuiti di corallo e orialco atlantideo che fanno parte integrante della sua carne e delle sue ossa. Questo sistema permette una migliore diffusione e controllo del cosmo di Seadragon nel corpo di Johanna, che diventa capace di sopportare una quantità di energia maggiore rispetto ai normali cavalieri. Johanna ottiene così una maggiore massa cosmica da utilizzare durante i combattimenti, per attacchi, difese o per supportare la propria capacità rigenerativa. A parità di potenza Johanna compie meno sforzo nel controllare il proprio cosmo, e a parità di sforzo può di conseguenza evocarne una quantità maggiore che si traduce in attacchi e difese più potenti del normale. Quando il cosmo di Johanna arde alla massima potenza questi circuiti si caricano di così tanta energia da essere visibili attraverso la sua pelle.


    ● SEA OF QUANTA ●
    Alla ricerca di potere in nome del Dio imperatore, il primo re di Atlantide si giunse al cospetto di Tiamat e Apsu. I due immensi draghi di Khaos sono i guardiani e allo stesso tempo costituiscono le acque che scorrono tra le pieghe del multiverso. Il mare primordiale di acque dai riflessi dorati che fa da interstizio all'intera realtà e che fa da divisione a tutta la creazione. Le preghiere di Atlante vennero ascoltate e i due draghi gli concessero di provare il proprio valore affrontando loro figlio: Syphon, un drago il cui corpo era costituito da uno strano materiale corallino e dalle stesse acque primordiali desiderate da Atlante. Atlante si mostrò degno e ottenne la benedizione della progenie di Tiamat e Apsu. Tale immenso potere è stato tramandato a Johanna. La sua volontà ed il suo ruggito sono in grado di scuotere questo infinito sentiero di acque primordiali, che si innalzano e si prostrano al suo comando. Mediante il proprio immenso cosmo Johanna è in grado di generare indefinite quantità di acqua primordiale, che in tutto e per tutto si comporta e reagisce al cosmo come il liquido più puro, privo di contaminazioni. Gli utilizzi di questa materia dimensionale sono limitati solo dalla fantasia di Johanna, e qualunque massa d'acqua ordinaria entri in contatto con il cosmo di Johanna se essa lo desideri si muterà immediatamente in altre acque primordiali per accrescere la potenza distruttiva di Johanna.
    Data la natura extradimensionale di queste acque, Johanna è in grado di sfruttarne le proprietà per piegare il tempo e lo spazio al suo volere. Generando gorghi di acqua primordiale, Johanna può creare portali per l'oceano primordiale al di fuori dell'universo, un luogo di acque eternamente in tumulto che è in verità l'intera esistenza dei due draghi primordiali. Johanna può sfruttare questi portali in vari modi per spostare se stessa o i propri attacchi, oppure per risucchiare l'avversario e imprigionarlo. Se si osservano attentamente queste acque, sembra quasi di cogliere sprazzi di luoghi alieni e lontani tra le sue onde.


    ● THE SENTIENT ●
    La carne del drago Syphon era costituita da due materiali provenienti da oltre l'universo. Uno è le acque primordiali e l'altro, più particolare e infido, è il corallo del dominio. Nonostante il nome, il corallo del dominio è una massa composta da un numero virtualmente infinito di micro organismi, capaci di produrre uno scheletro calcareo da utilizzare come struttura solida. Questi microorganismi, il cui nome collettivo è "The Sentient", sono generati direttamente dal cosmo di Johanna e sono in perfetta simbiosi con il suo corpo. Agendo come estensione della volontà del primarca, il corallo del dominio può plasmare la sua struttura solida liberamente, componendo così una sostanza solida allo stesso tempo incredibilmente solida e versatile. Nelle sue manifestazioni più semplici, il corallo del dominio può crescere come il suo analogo naturale, in forme ramificate ma lievemente più aguzze e crudeli. Bisogna essere abbastanza vicini per poter capire di cosa si tratti veramente, e allora è di solito troppo tardi. Può essere usato per foggiare una infinità di attacchi, o essere plasmato in armi di ogni tipo. Il nome di questo organismo viene dalla sua capacità peculiare. Il corallo del dominio è difatti in grado di invadere praticamente qualunque materiale diffondendosi e proliferando in esso. Questo ha varie applicazioni pratiche. Nel caso tale infestazione avvenga su oggetti e materiali inanimati, Johanna diventa in grado di controllarli utilizzandoli come substrato per il corallo, per poterli rimodellare in costrutti e golem sotto il suo controllo diretto. Questa infestazione avviene anche nel caso degli esseri viventi. Il corallo del dominio è in grado di ancorarsi ai corpi e alle cloth degli avversari, cercando costantemente di infiltrarsi tra le scanalature di quest'ultime ad ogni contatto. Questo per entrare in contatto con la pelle e con le ferite esposte dell'avversario. Una volta raggiunto il suo obiettivo, il corallo comincerà a scavare nella carne della vittima infiltrandosi in essa e ramificandosi costantemente, processo accresciuto ed accelerato ad ogni contatto con nuovi microorganismi portati da successivi attacchi. Oltre a trovarsi sempre più appesantito dato il continuo accumularsi di corallo sul suo corpo, un organismo esposto al corallo del dominio deve fare fronte ad una minaccia ben peggiore. I microorganismi del corallo del dominio sono in grado di interfacciarsi con le terminazioni nervose sulla pelle e nella carne della vittima, nutrendosi dei suoi impulsi nervosi e interferendo con essi in maniera costante e crescente.
    Questo fenomeno priverà gradualmente la vittima del controllo del proprio corpo, e dopo una eccessiva infestazione, dei propri pensieri. Come un veleno senziente che si nutre di volontà, il corallo del dominio nel suo diffondersi in un organismo gli renderà sempre più difficile muoversi in modo coordinato a causa della continua interferenza di impulsi nervosi generati dai microorganismi, che ad un certo punto arrivano a causare spasmi involontari. Dopo un po', diventa difficile anche concentrarsi, pensare in modo coerente, o compiere azioni che sfruttano poteri psionici. Una infestazione completa del sistema nervoso centrale porta all'annullamento irreversibile della volontà e dell'io della vittima. La completa assimilazione nella volontà di Seadragon.
    Essendo il corallo una estensione della volontà di Johanna, essa può agire direttamente sul tipo di interferenza provocata dal suo corallo, come forzare specifici movimenti oppure sovraccaricare lo stimolo per generare dolore atroce e bruciante. Maggiore è l'infestazione, più intenso e difficile da contrastare è questo effetto.
    Il corallo del dominio, in virtù della simbiosi che ha con Johanna, è in grado di mutare in cellule ibride in grado di replicare i tessuti del suo corpo. A conti fatti, il corallo è in grado di rigenerare costantemente il corpo di Johanna, anche nel caso di danni appena subiti, diminuendo perciò il dolore che essi provocano. Questo le conferisce una maggiore sopportazione di ogni tipo di danno fisico. Se necessario, Johanna Può ardere il proprio cosmo per accelerare l'azione del corallo e curare in pochi istanti una grave ferita non immediatamente letale, o una somma di danni minori che raggiunge tale entità, con un consumo energetico appropriato.

    Bonus a energia Nera: Godflesh protocol
    Il corpo di Johanna non è più umano.
    La simbiosi tra Johanna ed il corallo è diventata pressoché assoluta. Johanna è il corallo ed il corallo è Johanna. Il suo controllo su di esso è diventato così preciso da avere perfetta coscienza di dove ogni singolo microorganismo nella sua area d'azione, ed è in grado di muoverli nello spazio come se disponesse dell'abilità telecinesi. Che sia a centinaia di metri di distanza o nel corpo dell'avversario, non c'è differenza. L'unione di tale simbiosi e di una precisione così assoluta le permette di generare o diffondere il corallo del dominio nel proprio corpo senza effetti collaterali, mentre quelli che possono essere considerati danni autoinflitti per la normale fisiologia umana vengono rigenerati rapidamente. Questo apre le possibilità ad azioni impensabili, come irrigidire temporaneamente tessuti molli e organi interni, oltre che assorbire ossigeno disciolto nell'acqua grazie al corallo diffuso nei polmoni. Persino il corallo stesso beneficia di questo aumento di precisione e simbiosi, al punto che la sua normale fisiologia si è alterata. La struttura solida del corallo non è più semplice roccia solida, ma emula l'orientamento e la disposizione delle cellule ossee di un corpo umano. Tale somiglianza non è solo estetica, ma anche funzionale, con tanto di canalicoli capillarizzati atti a trasportare microorganismi in modo da alimentare e rinnovare costantemente il corallo. A conti fatti, se sufficientemente danneggiato, il corallo primordiale sanguina. Ma tale evento è ora incredibilmente difficile da osservare, dato che la combinazione di precisione, simbiosi e una nuova struttura che mima la vita complessa del pianeta, il corallo del dominio oltre a diventare notevolmente più pesante acquisisce la proprietà robustezza straordinaria. Infine, data la nuova precisione e complessità, il corallo del dominio è in grado di utilizzare la sola acqua primordiale come substrato per generare costrutti.
    Questa è la vera forma del corallo di Syphon, ed è distinguibile da ogni altro materiale analogo grazie alle bioluminescenze cangianti che scorrono sulla sua superficie, come vene luminose.


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    Role / Duello - Chapter 6

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    Arena Principale,
    Settore Imperiale Centrale
    Atlantide
    Interno Arena



    Era stato un errore.
    Pensare che quel duello fosse esclusivamente dimostrativo, l'aveva indotta nell'errore che fosse anche una sorta di allenamento amichevole.

    Era stata incauta o forse solamente poco accorta.

    Sebbene non fosse un duello per la vita era, in ogni caso, un vero e proprio duello e la manovra dello Scudo colpì la Furia con tutta la sua magnifica potenza.
    Ebbe solamente il tempo di tentare di frapporre la sua lama dentata di acqua e ghiaccio fra la spada a catena di Johanna e la propria schiena: una posizione scomoda, ad incrocio dall'alto verso il basso de destra a sinistra.
    Al solo tocco dei denti delle due lame volarono schegge di ghiaccio e corallo, che si tinsero delle colorazioni delle emanazioni cosmiche delle due regine.

    Il coefficiente d'urto, il peso dell'arma di corallo unito alla sua robustezza nonché la possanza dell'enorme cosmo di Seadragon, riuscirono a svellere di fatto parte della lama di ghiaccio che, spezzata non poté deflettere in toto l'efficace controffensiva della Regina dell'Atlantico Settentrionale.
    I denti di corallo scavarono nella Scale del Kraken all'altezza della scapola sinistra, Sanya si ritrovò schiacciata al suolo, con le terribili fauci della Storm's teeth che arrivarono ad intaccare l'Armatura degli Abissi.

    La bionda Regina dell'Artico strinse i denti mentre ondate di dolore si propagarono dalla spalla sinistra in tutto il suo corpo, icone di allarme iniziarono a lampeggiare sull'H.U.D. della Scale.
    Represse per puro sforzo di volontà un grido misto fra dolore e frustrazione ed incanalò queste sensazioni attraverso il suo flusso cosmico.

    La lama spezza della Ice Maw esplose, abbandonando la precedente forma elegante e raffinata e divenendo un'enorme Exscoriator, una chain sword a due mani.
    Il solo contatto della doppia fila di denti della Ice Maw, che vorticavano in direzioni opposte, scavò un profondo solco, una vero e proprio fossato, sotto Sanya che sprofondò nel terreno sfuggendo al morso famelico della Storm's Teeth di Lady Johanna.

    Con un guizzo saltò in piedi nuovamente, con entrambe le meni nella guardia allungata dell'Excoriator, la destra posizionata ad un palmo sotto la guardia dell'arma mentre la sinistra avvolgeva il terminale dell'elsa ed il pomolo, creò una formazione di ghiaccio verticale sul quale si posizionò per usarlo come trampolino da cui si proiettò alla sua massima velocità, contro lo Scudo di Atlantide.

    Lady Johanna aveva ragione, era il momento di dimostrarle cosa era in grado di fare. Abbandonò quindi qualsiasi parvenza di ridondante eleganza, avvolgendosi nelle correnti del pragmatismo e dell'efficienza, Sanya stava proiettandosi, parallela al terreno ed estremamente bassa, verso Johanna.

    Non appena entrò nel raggio di azione della Ice Maw, lasciò partire un ampio fendente orizzontale, da destra a sinistra mirato all'altezza delle ginocchia per poi, al culmine della curva di arresto, invertire il colpo con colpo ascendente obliquo proveniente dal lato opposto volto a colpire la cavità ascellare in modo da permettere, nell'esito sperato, alla doppia fila di denti della Ice Maw di compiere il loro tetro dovere. Tento quindi l'offensiva con l'intenzione di colpire la regine Atlantica e cercare di imprimerle il morso della sua Excoriator, al masimo delle sue capacità.
    Avrebbe mantenuto quindi la posizione una volta giunta al termine della sua proiezione.

    I filari di denti paralleli e controrotanti della Ice Maw urlavano la loro fame incessante.

    narrato | parlato | pensato | telepatia | parlato Aynas |parlato altri
    NOME Sanya Beršanskaja
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    CASTA Cavalieri Imperiali di Poseidone
    SCALE Kraken - Grado [VI]
    FISICAMENTE Urto zona ventrale e petto - Escoriazione media entità spalla sinistra.
    MENTALMENTE Determinata.
    STATUS SCALE Indossata - Modalità battaglia - Scheggiata in prossimità della Scapola sinistra.

    RIASSUNTO AZIONI
    La versione elegante della Spada di ghiaccio si spezza a causa della differenza energetica e della struttura di corallo, di conseguenza l'arma di Johanna impatta e schiaccia al suolo Sanya scavando in parte nella Scale e ferendo la spalla sinistra all'altezza della scapola.
    Sanya abbandona qualsiasi forma di eleganza per una forma più performante della spada, generando un Excoriator (chain sword a due mani) con il quale scava nel terreno per sfuggire ai denti della Storm's Teeth, una volta in piedi genera un pidistallo verticale di ghiaccio da cui si da la spinta per proiettarsi verso Johanna, menando un primo fendente orizzontale all'altezza delle ginocchia per poi richiamare il corpo ed invertirlo con un colpo ascendente da destra a sinistra all'altezza dell'ascella, con l'intenzione di lasciar incastrare la lama nella cavità ascellare e lasciarla "lavorare."

    ABILITÀ
    Gelide Acque degli Abissi
    Supremazia di Yorith (Cosmo Straordinario)
    La Mano Nera (Illusioni Mentali)
    Telepatia

    TECNICHE


    NOTE
    *


    YOU HAVE COMMITTED THE ULTIMATE HERESY. NOT ONLY HAVE YOU TURNED YOUR BACK ON THE EMPEROR AND STEPPED FROM HIS LIGHT, YOU HAVE PROFANED HIS NAME AND ALMOST DESTROYED EVERYTHING HE HAS STRIVEN TO BUILD. YOU HAVE PERVERTED AND TWISTED THE PATH HE HAS LAID FOR MANKIND TO TREAD. AS YOUR OWN DECREES HAVE STATED, THERE CAN BE NO MERCY FOR SUCH A CRIMINAL. I RENOUNCE YOUR LORDSHIP, YOU WALK IN THE DARKNESS AND CANNOT BE ALLOWED TO LIVE. YOUR SENTENCE HAS BEEN LONG OVERDUE AND NOW IT IS TIME ◄◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ FOR YOU TO DIE.

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    ell'istante in cui Sanya cominciò a scavare nel terreno Johanna si preparò a ritirare Storm's Teeth prima che cominciasse a mordere lei stessa l'orlo del cratere creatosi. Sarebbe stato uno spreco di tempo, così all'ultimo momento utile Johann ritirò l'arma sollevandola verticalmente in modo perfettamente inverso a come si era schiantata verso il basso in primo luogo. I denti che scorrevano sulla lama dissiparono rapidamente l'acqua e il cosmo che stavano emanando e l'enorme arma a catena divenne silenziosa. Il movimento della catena si arrestò repentinamente a causa dell'attrito che il corallo aveva su se stesso tutto si fermò così improvvisamente che gocce d'acqua proseguirono il moto per semplice slancio venendo scagliate via dall'arma a grande velocità. Questo formò una cappa d'acqua sopra Johanna in cui il suo cosmo dorato creò per brevissimi istanti un elegante gioco di riflessi dorati e un mezzo arcobaleno nelle luci artificiali dell'arena.

    La primarca piegò appena i gomiti e rilassò le spalle, mantenendo l'arma completamente sollevata in guardia alta, come se volesse abbattere nuovamente l'arma su Sanya con uguale potenza. La guardia alta nella scherma era sia la più potente che la più rischiosa. Si basava sul rinunciare completamente al rivolgere la punta della propria arma contro il nemico perdendo il vantaggio pratico della guardia in sé. Tutto in cambio del poter portare un colpo al massimo della potenza aggiungendovi l'accelerazione gravitazionale e il fatto che ad essa erano esposti bersagli principali come le braccia o la testa. Ciò che si perdeva in vantaggio pratico veniva però guadagnato in vantaggio teorico, perché a compensare la minaccia di un'arma puntata direttamente all'avversario vi è la minaccia - più che concreta - di ritrovarsi l'arma nemica schiantata addosso. A conti fatti entrare in guardia alta diventava una sfida per entrambi.

    In campo teorico tuttavia, quest'ultimo vantaggio finiva per ridursi in virtù della resistenza delle loro armature e nonostante il suo peso Storm's Teeth non era un'arma contundente vera e propria che potesse ovviare alla cosa. In campo pratico, Johanna sapeva perfettamente che cosa stesse facendo. Mentre si metteva in quella guardia, arretrò il piede destro, aumentando la tensione muscolare sulla punta del piede senza toccare con il tallone. Una molla pronta a scattare.

    Quando Sanya balzò fuori dalla conca creata pochi istanti prima, Johanna rilasciò quella tensione e balzò in avanti con altrettanto impeto. Sanya aveva perso l'arma precedente nel confronto con il corallo terribilmente robusto di Johanna quindi, probabilmente perché messa a confronto con la violenza di Storm's Teeth, aveva generato un'arma proporzionalmente altrettanto grande. Johanna capitalizzò immediatamente su tale cambio dei ritmi e delle distanze, trasformando il guadagno di lunghezza dell'arma in uno svantaggio per entrambe. In termini tecnici, Johanna si lanciò in gioco stretto, che è il passaggio immediatamente successivo in uno scontro d'armi se dopo il colpo - andato a segno o meno - nessuno dei due si muove a riguadagnare distanza.
    Scattando in avanti sollevò il piede sinistro da terra in una guardia simile a quella del Muay thai, portando lo schiniero della sua scale ad impattare violentemente contro il primo colpo dell'arma di Sanya. Johanna sentì immediatamente una fitta rapida e bruciante all'altezza della tibia e scintille dorate e rossastre volarono in tutte le direzioni mentre nel suo avanzare Johanna scivolava lungo la lama e si portò a qualche decina di centimetri da Sanya stessa. Dietro l'elmo della scale Johanna strinse i denti per il dolore provocato dall'impatto alla sua gamba già malandata, in cui la carne già danneggiata e marcescente aveva cominciato a sanguinare tra le giunture dello stivale. Ma la gamba ancora funzionava, e c'era il corallo a sostenerla.

    Era entrata completamente dentro il raggio d'azione dell'arma di ghiaccio di Sanya, e l'impeto del suo colpo, impresso al corpo di Johanna mentre era ancora in volo durante il suo balzo, la sradico da terra facendola sbilanciandola sull'asse sagittale costringendola ad una mezza rotazione per aria che portò orizzontale rispetto al terreno. Johanna aveva permesso a Sanya di farle un violento e brutale sgambetto in modo da farsi togliere la terra da sotto i piedi con quel colpo originariamente diretto al suo ginocchio. Se Johanna avesse resistito mantenendosi salda al terreno l'arma di Sanya sarebbe stata bloccata in quel primo colpo senza possibilità di recuperare prima che Johanna attaccasse. Ma questo avrebbe inflitto ulteriori danni alla gamba dato che non aveva parato il colpo se non con l'armatura stessa. Mentre Sanya stava preparando il secondo colpo, Johanna dalla sua posizione calciò con la gamba destra colpendo con la suola dello stivale sfolgorante di cosmo il filo ruggente dell'arma di Sanya che aveva cominciato a risalire dopo il primo colpo. Johanna sentì la vibrazione arrampicarsi per tutta la gamba mentre scintille volarono nuovamente in tutte le direzioni.

    L'arma di Sanya era grande e pesante, e nel momento dell'impatto contro il piede di Johanna - saturo di cosmo - si trovava orizzontale rispetto al terreno nel suo percorso verso pochi istanti prima c'era l'ascella della primarca. Era sufficiente per fare da trampolino. Il cosmo nel piede destro di Johanna esplose in un'onda d'urta diretta verso il basso con lo scopo di schiantare verso terra Ice Maw, e di
    conseguenza scagliare la gamba di Johanna verso l'alto. Le anche di Johanna scattarono e così spinto verso l'alto il piede di Johanna trasferì il proprio slancio al ginocchio e la gamba opposta venne spinta verso il basso sbattendo a terra con gran fragore.

    Il ginocchio schizzò verso l'elmo di Sanya con lo scopo di colpirla in pieno volto. Non era una vera ginocchiata, fatta apposta per frantumarle il naso, era più uno spintone con la ginocchiera della scale in modo da scombussolarla per un breve attimo. Nel gergo tecnico, Oliver e Dennis avrebbero chiamato quella mossa "shining wizard". Johanna dal canto suo non aveva ancora inventato un nome altisonante per fare finta che fosse una mossa inventata da lei.
    L'attacco vero era un'altro, e in tutto questo strano slancio, Johanna aveva mantenuto l'arma alta rispetto la propria testa. Non c'era davvero modo di sferrare un fendente a quella distanza, e sopratutto i denti di Storm's Teeth erano completamente fermi.

    Il movimento di Johanna nacque dalla base della schiena, mentre recuperava il ginocchio, ancora addosso a Sanya. Si propagò per tutto il suo corpo come se fosse un elastico che si stava accorciando dopo essere stato tirato al massimo della sua forma strutturale. Il ginocchio destro venne strattonato verso il basso e nel raddrizzarsi Johanna abbassò le braccia al massimo della forza, per poter schiantare il pomolo di Storm's Teeth nella tempia di Sanya. L'intero peso e robustezza dell'arma e il potere cosmico di Johanna concentrati in un unico piccolo punto di impatto.






    u3RWw9c
    narrato parlato pensato °telepatia°

    NOME Johanna Derham
    ENERGIA Nera
    CASTA Cavalieri Imperiali di Poseidone
    SCALE Seadragon [VIII]
    FISICAMENTE Lieve livido sulla goscia, ferita sanguinante sulla gamba sinistra.
    MENTALMENTE ///
    STATUS SCALE ///

    RIASSUNTO AZIONI Mi porto avanti, entrando completamente nel range del tuo megaspadonesega, tanko il primo colpo con lo schiniero sinistro, e lascio che il suo impeto mi scalzi da terra, poi a mezz'aria calcio con il piede destro la tua spada in salita, sfruttando il suo slancio e peso e creando un'esplosione dal piede in modo da venire sparato in avanti e tirarti una ginocchiata sbilanciante in faccia shining wizard (ad) e poi recupero stabilità standoti ancora a pochi cm di distanza e calo dall'alto il pomolo della mia arma contro la tua tempia.

    ABILITÀ
    ● PENDRAGON ●
    Il corpo di Johanna è percorso da innumerevoli e intricati circuiti di corallo e orialco atlantideo che fanno parte integrante della sua carne e delle sue ossa. Questo sistema permette una migliore diffusione e controllo del cosmo di Seadragon nel corpo di Johanna, che diventa capace di sopportare una quantità di energia maggiore rispetto ai normali cavalieri. Johanna ottiene così una maggiore massa cosmica da utilizzare durante i combattimenti, per attacchi, difese o per supportare la propria capacità rigenerativa. A parità di potenza Johanna compie meno sforzo nel controllare il proprio cosmo, e a parità di sforzo può di conseguenza evocarne una quantità maggiore che si traduce in attacchi e difese più potenti del normale. Quando il cosmo di Johanna arde alla massima potenza questi circuiti si caricano di così tanta energia da essere visibili attraverso la sua pelle.


    ● SEA OF QUANTA ●
    Alla ricerca di potere in nome del Dio imperatore, il primo re di Atlantide si giunse al cospetto di Tiamat e Apsu. I due immensi draghi di Khaos sono i guardiani e allo stesso tempo costituiscono le acque che scorrono tra le pieghe del multiverso. Il mare primordiale di acque dai riflessi dorati che fa da interstizio all'intera realtà e che fa da divisione a tutta la creazione. Le preghiere di Atlante vennero ascoltate e i due draghi gli concessero di provare il proprio valore affrontando loro figlio: Syphon, un drago il cui corpo era costituito da uno strano materiale corallino e dalle stesse acque primordiali desiderate da Atlante. Atlante si mostrò degno e ottenne la benedizione della progenie di Tiamat e Apsu. Tale immenso potere è stato tramandato a Johanna. La sua volontà ed il suo ruggito sono in grado di scuotere questo infinito sentiero di acque primordiali, che si innalzano e si prostrano al suo comando. Mediante il proprio immenso cosmo Johanna è in grado di generare indefinite quantità di acqua primordiale, che in tutto e per tutto si comporta e reagisce al cosmo come il liquido più puro, privo di contaminazioni. Gli utilizzi di questa materia dimensionale sono limitati solo dalla fantasia di Johanna, e qualunque massa d'acqua ordinaria entri in contatto con il cosmo di Johanna se essa lo desideri si muterà immediatamente in altre acque primordiali per accrescere la potenza distruttiva di Johanna.
    Data la natura extradimensionale di queste acque, Johanna è in grado di sfruttarne le proprietà per piegare il tempo e lo spazio al suo volere. Generando gorghi di acqua primordiale, Johanna può creare portali per l'oceano primordiale al di fuori dell'universo, un luogo di acque eternamente in tumulto che è in verità l'intera esistenza dei due draghi primordiali. Johanna può sfruttare questi portali in vari modi per spostare se stessa o i propri attacchi, oppure per risucchiare l'avversario e imprigionarlo. Se si osservano attentamente queste acque, sembra quasi di cogliere sprazzi di luoghi alieni e lontani tra le sue onde.


    ● THE SENTIENT ●
    La carne del drago Syphon era costituita da due materiali provenienti da oltre l'universo. Uno è le acque primordiali e l'altro, più particolare e infido, è il corallo del dominio. Nonostante il nome, il corallo del dominio è una massa composta da un numero virtualmente infinito di micro organismi, capaci di produrre uno scheletro calcareo da utilizzare come struttura solida. Questi microorganismi, il cui nome collettivo è "The Sentient", sono generati direttamente dal cosmo di Johanna e sono in perfetta simbiosi con il suo corpo. Agendo come estensione della volontà del primarca, il corallo del dominio può plasmare la sua struttura solida liberamente, componendo così una sostanza solida allo stesso tempo incredibilmente solida e versatile. Nelle sue manifestazioni più semplici, il corallo del dominio può crescere come il suo analogo naturale, in forme ramificate ma lievemente più aguzze e crudeli. Bisogna essere abbastanza vicini per poter capire di cosa si tratti veramente, e allora è di solito troppo tardi. Può essere usato per foggiare una infinità di attacchi, o essere plasmato in armi di ogni tipo. Il nome di questo organismo viene dalla sua capacità peculiare. Il corallo del dominio è difatti in grado di invadere praticamente qualunque materiale diffondendosi e proliferando in esso. Questo ha varie applicazioni pratiche. Nel caso tale infestazione avvenga su oggetti e materiali inanimati, Johanna diventa in grado di controllarli utilizzandoli come substrato per il corallo, per poterli rimodellare in costrutti e golem sotto il suo controllo diretto. Questa infestazione avviene anche nel caso degli esseri viventi. Il corallo del dominio è in grado di ancorarsi ai corpi e alle cloth degli avversari, cercando costantemente di infiltrarsi tra le scanalature di quest'ultime ad ogni contatto. Questo per entrare in contatto con la pelle e con le ferite esposte dell'avversario. Una volta raggiunto il suo obiettivo, il corallo comincerà a scavare nella carne della vittima infiltrandosi in essa e ramificandosi costantemente, processo accresciuto ed accelerato ad ogni contatto con nuovi microorganismi portati da successivi attacchi. Oltre a trovarsi sempre più appesantito dato il continuo accumularsi di corallo sul suo corpo, un organismo esposto al corallo del dominio deve fare fronte ad una minaccia ben peggiore. I microorganismi del corallo del dominio sono in grado di interfacciarsi con le terminazioni nervose sulla pelle e nella carne della vittima, nutrendosi dei suoi impulsi nervosi e interferendo con essi in maniera costante e crescente.
    Questo fenomeno priverà gradualmente la vittima del controllo del proprio corpo, e dopo una eccessiva infestazione, dei propri pensieri. Come un veleno senziente che si nutre di volontà, il corallo del dominio nel suo diffondersi in un organismo gli renderà sempre più difficile muoversi in modo coordinato a causa della continua interferenza di impulsi nervosi generati dai microorganismi, che ad un certo punto arrivano a causare spasmi involontari. Dopo un po', diventa difficile anche concentrarsi, pensare in modo coerente, o compiere azioni che sfruttano poteri psionici. Una infestazione completa del sistema nervoso centrale porta all'annullamento irreversibile della volontà e dell'io della vittima. La completa assimilazione nella volontà di Seadragon.
    Essendo il corallo una estensione della volontà di Johanna, essa può agire direttamente sul tipo di interferenza provocata dal suo corallo, come forzare specifici movimenti oppure sovraccaricare lo stimolo per generare dolore atroce e bruciante. Maggiore è l'infestazione, più intenso e difficile da contrastare è questo effetto.
    Il corallo del dominio, in virtù della simbiosi che ha con Johanna, è in grado di mutare in cellule ibride in grado di replicare i tessuti del suo corpo. A conti fatti, il corallo è in grado di rigenerare costantemente il corpo di Johanna, anche nel caso di danni appena subiti, diminuendo perciò il dolore che essi provocano. Questo le conferisce una maggiore sopportazione di ogni tipo di danno fisico. Se necessario, Johanna Può ardere il proprio cosmo per accelerare l'azione del corallo e curare in pochi istanti una grave ferita non immediatamente letale, o una somma di danni minori che raggiunge tale entità, con un consumo energetico appropriato.

    Bonus a energia Nera: Godflesh protocol
    Il corpo di Johanna non è più umano.
    La simbiosi tra Johanna ed il corallo è diventata pressoché assoluta. Johanna è il corallo ed il corallo è Johanna. Il suo controllo su di esso è diventato così preciso da avere perfetta coscienza di dove ogni singolo microorganismo nella sua area d'azione, ed è in grado di muoverli nello spazio come se disponesse dell'abilità telecinesi. Che sia a centinaia di metri di distanza o nel corpo dell'avversario, non c'è differenza. L'unione di tale simbiosi e di una precisione così assoluta le permette di generare o diffondere il corallo del dominio nel proprio corpo senza effetti collaterali, mentre quelli che possono essere considerati danni autoinflitti per la normale fisiologia umana vengono rigenerati rapidamente. Questo apre le possibilità ad azioni impensabili, come irrigidire temporaneamente tessuti molli e organi interni, oltre che assorbire ossigeno disciolto nell'acqua grazie al corallo diffuso nei polmoni. Persino il corallo stesso beneficia di questo aumento di precisione e simbiosi, al punto che la sua normale fisiologia si è alterata. La struttura solida del corallo non è più semplice roccia solida, ma emula l'orientamento e la disposizione delle cellule ossee di un corpo umano. Tale somiglianza non è solo estetica, ma anche funzionale, con tanto di canalicoli capillarizzati atti a trasportare microorganismi in modo da alimentare e rinnovare costantemente il corallo. A conti fatti, se sufficientemente danneggiato, il corallo primordiale sanguina. Ma tale evento è ora incredibilmente difficile da osservare, dato che la combinazione di precisione, simbiosi e una nuova struttura che mima la vita complessa del pianeta, il corallo del dominio oltre a diventare notevolmente più pesante acquisisce la proprietà robustezza straordinaria. Infine, data la nuova precisione e complessità, il corallo del dominio è in grado di utilizzare la sola acqua primordiale come substrato per generare costrutti.
    Questa è la vera forma del corallo di Syphon, ed è distinguibile da ogni altro materiale analogo grazie alle bioluminescenze cangianti che scorrono sulla sua superficie, come vene luminose.


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    Role / Duello - Chapter 7

    jpg



    Arena Principale,
    Settore Imperiale Centrale
    Atlantide
    Interno Arena



    Lampi e stelle brillarono nella sua visuale periferica, il colpo di ginocchio l'aveva colpita sulla celata dell'elmo, forte ma non abbastanza da provocare danni considerevoli ma fu il tremendo urto all'altezza della tempia che le fece "vedere nero e poi le stelle" per qualche secondo.

    L'energia cinetica impressa la portò ad esercitare una forza di rilascio sul collo, provocandosi quasi un colpo di frusta laterale.
    Si ritrovò barcollante e quella era una condizione da evitare assolutamente in un combattimento.
    Incespicò all'indietro e si ritrovò a cadere seduta, in quell'infinitesimo istante dovuto alla forza di gravità, strinse i denti e focalizzò la sua piena concentrazione sulle azioni da svolgere.

    Dovette svolgere uno sforzo cosciente per evitare che Aynas comparisse, era un duello fra Johanna e Sanya non era necessario ne opportuno che comparissero altre persone.

    Era il loro personale modo di dialogare in quel momento, lasciando che i propri corpi intrecciassero una danza di lame, denti ghiaccio corallo ed acqua iper compressa.

    Lanciò la gamba sinistra con l'intenzione di agganciare il retro del ginocchio destro di Johanna. Stava volutamente mirando sul lato più colpito di Johanna, quello che stavano sostenendo era un vero e proprio duello sebbene amichevole, sarebbe stato irrispettoso non trattarlo come un combattimento reale sebbene limitato alle spade ed al proprio corpo.
    Di fatto Sanya tentò di tallonare il retro del ginocchio di Seadragon con l'intenzione di sbilanciarla mentre la lama di ghiaccio enorme si rimodellò naturalmente in una forma più sottile e corta, simile ad una spada corta a catena i cui denti iniziarono a stridere ferocemente nel divorare l'aria.
    Invertita la presa con un movimento di polso, sfruttò il movimento stesso dovuto al colpo con il pomolo che aveva subito per amplificare la propira rotazione, destabilizzare la Regina dell'Atlantico Settentrionale ed infine pugnalarla mirando all'intersezione delle placche della Scale fra torace ed ascella destra.

    Il solo movimento avrebbe comunque inficiato sulla sua propria postura ma era un prezzo che era pronta a pagare, Non avrebbe reso il duello semplice alla sua idolatrata opponente.

    narrato | parlato | pensato | telepatia | parlato Aynas |parlato altri
    NOME Sanya Beršanskaja
    ENERGIA Viola
    CASTA Cavalieri Imperiali di Poseidone
    SCALE Kraken - Grado [VI]
    FISICAMENTE Urto zona ventrale e petto - Escoriazione media entità spalla sinistra - Lieve commozione cerebrale contusione facciale.
    MENTALMENTE Determinata.
    STATUS SCALE Indossata - Modalità battaglia - Scheggiata in prossimità della Scapola sinistra.

    RIASSUNTO AZIONI
    La combinazione di Johanna spiazza Sanya e le provoca dei danni, mentre cade seuta tenta quindi, sfruttando la rotazione impressa, di artigliare con il tallone il retro del ginocchio destro di Johanna [AD] con l'intenzione primaria di destabilizzare la sua posizione e con la speranza di danneggiarla nel colpire una zona già provata; la Ice Maw si scioglie in parte ricalibrandosi in una shot sword che Sanya impugna "alla rovescia", con la quale tenta di pugnalare Johanna sempre mirando all'ascella destra per lo stesso principio sopra esposto.

    ABILITÀ
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    VII

    Q
    uando si combatte, bisogna tenere conto di molti fattori. Fattori interni e fattori esterni innanzitutto. I fattori interni riguardano le proprie capacità fisiche, il saper percepire i propri livelli di stanchezza e quanto ci si possa muovere per non venire bloccati dai limiti del proprio corpo danneggiato. I fattori esterni, oltre all'ovvio come il campo di battaglia, implicano il riconoscere i fattori interni nell'avversario. Esistono infinità di tecniche di combattimento, ma non esiste una imbattibile. Non esistono tecniche perfette. Quando non si ha più la prima mossa, ogni singola tecnica di arti marziali mai creata, ogni concetto di battaglia, diventa situazionale. Bisogna sapersi adattare alla situazione in modo dinamico. Bisogna essere come l'acqua.

    Ma allo stesso tempo c'è chi dice che una partita a scacchi e uno scontro di lame sono la stessa cosa e che bisogna pensare prima di agire. Probabilmente tutto ciò si riduce alla differenza di approccio di due guerrieri, e se uno dei due è superiore all'altro è dovuto all'esperienza e all'abilità dell'individuo. Contrariamente a quanto ci si possa aspettare, Johanna non ricade nel gruppo di guerrieri che combatte sfruttando il proprio talento naturale, l'istinto e le reazioni. Johanna era una di quella infinità di mediocri che per raggiungere la vetta hanno dedicato l'interezza del loro essere a perfezionare l'arte della guerra. A imparare tutte le mosse, a capire quando applicarle, a ripetersi in una infinita sfilza di pratiche e scenari. Questo, permetteva loro di pianificare. Di controllare il flow della battaglia e di mantenersi costantemente consapevoli delle loro capacità e di tutto ciò che possono fare. La loro abilità si concretizza perciò nel saper decidere nel momento quali ramificazioni del loro enorme portfolio seguire e sviluppare.

    Sanya combatteva con entusiasmo, Johanna non poteva negarlo.
    Ma non aveva mai avuto il controllo dello scontro fin dall'inizio. Il "centro" era controllato da Johanna prima ancora che lo scontro cominciasse. Johanna nella sua esperienza di combattere contro membri delle altre caste o anche con i guerrieri di Atlantide, aveva notato una cosa. C'era una sorta di divisione mentale nel modo in cui le persone combattono. Uno switch che scatta nel momento in cui si differenzia lo scontro tra la breve e la lunga distanza. Quando ci si avvicinava c'erano guerrieri che tendono a abbandonare parte degli atteggiamenti o delle utilità che si possono mantenere con i propri poteri a distanza, per costringersi in movenze e schemi che si potrebbero definire "realistici". C'era chi abbandonava i propri poteri elementali per renderli solo un supporto del suo muhai thai, o chi finiva nelle guardie e negli attacchi del kenjutsu tradizionale con le loro spade di roccia o quant'altro. Mancava qualcosa in mezzo, ciò che rendeva la distanza tra i due avversari assolutamente irrilevante. E come ogni altra cosa, era prima una questione di atteggiamento. Gravità. Limiti meccanici del corpo. Baricentro.
    Nelle mani dei comuni mortali sono sempre stati armi estremamente potenti, che permettono di controllare il proprio corpo e quello dell'avversario. Arti marziali che si basano sulle prese e sulla sottomissione ne sono una prova. Ma per Johanna, più sviluppava il proprio stile ramificandosi dal Vaapad, più tutto ciò diventava un limite.

    Il baricentro per esempio. Johanna non ne aveva più bisogno da anni ormai.

    La gamba di Sanya si agganciò al retro del ginocchio e Johanna cominciò a cadere in avanti seguendo il movimento di Sanya. L'arma di Sanya cambiò forma e quella di Johanna fece altrettanto, anche se in modo completamente diverso. La struttura centrale di Storm's teeth esplose in una nube di schegge scarlatte che partirono in tutte le direzioni, rimbalzando inermi sulle armature di entrambe le guerriere, ciò che rimase fu la pseudocatena costituita da una propaggine di acqua rossa costellata dai massicci denti utilizzati dall'arma fino a qualche istante prima. Tale catena si srotolò ulteriormente dall'elsa del costrutto assomigliando ad un enorme cappio seghettato che si agitava all'impazzata per aria.
    L'arma di ghiaccio impattò contro l'articolazione dell'ascella, e lì rimase a compiere il dovere per cui era stata costruita. Scintille volarono in tutte le direzioni mentre il ghiaccio opprimeva l'oricalco della scale di Johanna, incapace di sfondarlo o danneggiarlo veramente. La crudele vibrazione e la forza cosmica di Sanya però riuscirono a danneggiare l'ascella sotto il metallo e sangue cominciò a schizzare in tutte le direzioni scagliato dalla rotazione dei denti dell'arma. Lo scopo di un'arma a catena era rimanere il più possibile su di un punto per straziarlo costantemente ed era esattamente quello che Ice Maw stava facendo. Il dolore esplose nell'intero lato destro del corpo di Johanna e la carne danneggiata dalla piaga cominciò a sfaldarsi sotto il continuo stress provocato dall'arma di Sanya. Se non ci fosse stata la sua scale - eterno baluardo di Atlantide - a proteggerla, avrebbe probabilmente perso il braccio sul momento. Ma Johanna contava su ciò, sulla propria scale, sulla propria resistenza al dolore e alla propria capacità di non morire nonostante orribili ferite. Era un errore pensare di poter utilizzare contro di lei colpi mirati o pain compliance. Johanna non combatteva come un umano, e forse per il bene dei suoi colleghi primarchi, era la cosa più vicina che avrebbero potuto affrontare in un duello amichevole ai mostri che scorrazzavano la fuori.

    Johanna serrò i denti e si lasciò sfuggire un sibilo per l'atroce dolore che stava sostenendo. Non rimase però ferma a subire.
    Contemporaneamente a ciò, mentre sacrificava il proprio braccio destro, quello sinistro si mosse reggendo ancora l'impugnatura di quella che era Storm's Teeth. Le due caddero - in avanti o indietro a seconda delle prospettive - e la catena di acqua e corallo scattò animata dalla volontà di Johanna. Si rivoltò, rivolgendo l'infinità di denti corallini verso l'interno e si mosse gettandosi oltre la testa di Sanya...per poi tornare indietro in modo forsennato. Mentre Sanya era impegnata a fare strazio dell'articolazione di Johanna, la catena continuò a crescere diventando una circonferenza di vari metri originata dall'elsa di Storm's Teeth, e avrebbe tentato di prendere il collo di Sanya come un accalappiacani fa con un cucciolo randagio, per poi continuare a crescere e avvolgersi più volte attorno alla sua testa e alle sue spalle, infilandosi anche sotto le braccia. Dopo il primo giro attorno alla gola il suo continuare a muoversi avrebbe portato ad un progressivo stringersi attorno ad essa e arrampicarsi per agganciarsi con i denti sulle varie sporgenze, irregolarità e giunture del suo elmo.

    Dopodiché la catena avrebbe ricominciato a scorrere, ma solo di qualche centimetro stringendosi ulteriormente attorno alla gorgiera della scale e - dato l'aggancio - forzare un accenno di movimento rotatorio all'elmo. Poi si sarebbe fermata. Quel piccolo movimento avrebbe reso chiaro che se Johanna avesse scatenato completamente il suo contrattacco senza fermarsi, le avrebbe svitato il cranio dal corpo in un istante. Johanna sarebbe poi rovinata di peso su Sanya, tentando di premere il ginocchio sinistro sul suo petto e tirare indietro l'elsa di Storm's Teeth per tendere la catena.

    Scacco matto.



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    NOME Johanna Derham
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    CASTA Cavalieri Imperiali di Poseidone
    SCALE Seadragon [VIII]
    FISICAMENTE Lieve livido sulla Coscia, ferita sanguinante sulla gamba sinistra. Ascella destra pesantemente danneggiata.
    MENTALMENTE ///
    STATUS SCALE rigata in vari punti.

    RIASSUNTO AZIONI Mi prendo in pieno sia ad che af, cadendoti addosso. In contrattacco spacco la lama di storm's teeth per farti il cappio con la catena con così tanti giri che oltre al collo ti avvolgo la testa per incastrare i denti in tuttele sporgenze dell'elmo. Poi do una frazione di giro alla catena per farti stringere un po' al collo e far capire a sanya e che se non si fosse fermata la sua testa farebbe il beyblade. In teoria ti dovrei finire col ginocchio sul petto dato lo strattone.

    ABILITÀ
    ● PENDRAGON ●
    Il corpo di Johanna è percorso da innumerevoli e intricati circuiti di corallo e orialco atlantideo che fanno parte integrante della sua carne e delle sue ossa. Questo sistema permette una migliore diffusione e controllo del cosmo di Seadragon nel corpo di Johanna, che diventa capace di sopportare una quantità di energia maggiore rispetto ai normali cavalieri. Johanna ottiene così una maggiore massa cosmica da utilizzare durante i combattimenti, per attacchi, difese o per supportare la propria capacità rigenerativa. A parità di potenza Johanna compie meno sforzo nel controllare il proprio cosmo, e a parità di sforzo può di conseguenza evocarne una quantità maggiore che si traduce in attacchi e difese più potenti del normale. Quando il cosmo di Johanna arde alla massima potenza questi circuiti si caricano di così tanta energia da essere visibili attraverso la sua pelle.


    ● SEA OF QUANTA ●
    Alla ricerca di potere in nome del Dio imperatore, il primo re di Atlantide si giunse al cospetto di Tiamat e Apsu. I due immensi draghi di Khaos sono i guardiani e allo stesso tempo costituiscono le acque che scorrono tra le pieghe del multiverso. Il mare primordiale di acque dai riflessi dorati che fa da interstizio all'intera realtà e che fa da divisione a tutta la creazione. Le preghiere di Atlante vennero ascoltate e i due draghi gli concessero di provare il proprio valore affrontando loro figlio: Syphon, un drago il cui corpo era costituito da uno strano materiale corallino e dalle stesse acque primordiali desiderate da Atlante. Atlante si mostrò degno e ottenne la benedizione della progenie di Tiamat e Apsu. Tale immenso potere è stato tramandato a Johanna. La sua volontà ed il suo ruggito sono in grado di scuotere questo infinito sentiero di acque primordiali, che si innalzano e si prostrano al suo comando. Mediante il proprio immenso cosmo Johanna è in grado di generare indefinite quantità di acqua primordiale, che in tutto e per tutto si comporta e reagisce al cosmo come il liquido più puro, privo di contaminazioni. Gli utilizzi di questa materia dimensionale sono limitati solo dalla fantasia di Johanna, e qualunque massa d'acqua ordinaria entri in contatto con il cosmo di Johanna se essa lo desideri si muterà immediatamente in altre acque primordiali per accrescere la potenza distruttiva di Johanna.
    Data la natura extradimensionale di queste acque, Johanna è in grado di sfruttarne le proprietà per piegare il tempo e lo spazio al suo volere. Generando gorghi di acqua primordiale, Johanna può creare portali per l'oceano primordiale al di fuori dell'universo, un luogo di acque eternamente in tumulto che è in verità l'intera esistenza dei due draghi primordiali. Johanna può sfruttare questi portali in vari modi per spostare se stessa o i propri attacchi, oppure per risucchiare l'avversario e imprigionarlo. Se si osservano attentamente queste acque, sembra quasi di cogliere sprazzi di luoghi alieni e lontani tra le sue onde.


    ● THE SENTIENT ●
    La carne del drago Syphon era costituita da due materiali provenienti da oltre l'universo. Uno è le acque primordiali e l'altro, più particolare e infido, è il corallo del dominio. Nonostante il nome, il corallo del dominio è una massa composta da un numero virtualmente infinito di micro organismi, capaci di produrre uno scheletro calcareo da utilizzare come struttura solida. Questi microorganismi, il cui nome collettivo è "The Sentient", sono generati direttamente dal cosmo di Johanna e sono in perfetta simbiosi con il suo corpo. Agendo come estensione della volontà del primarca, il corallo del dominio può plasmare la sua struttura solida liberamente, componendo così una sostanza solida allo stesso tempo incredibilmente solida e versatile. Nelle sue manifestazioni più semplici, il corallo del dominio può crescere come il suo analogo naturale, in forme ramificate ma lievemente più aguzze e crudeli. Bisogna essere abbastanza vicini per poter capire di cosa si tratti veramente, e allora è di solito troppo tardi. Può essere usato per foggiare una infinità di attacchi, o essere plasmato in armi di ogni tipo. Il nome di questo organismo viene dalla sua capacità peculiare. Il corallo del dominio è difatti in grado di invadere praticamente qualunque materiale diffondendosi e proliferando in esso. Questo ha varie applicazioni pratiche. Nel caso tale infestazione avvenga su oggetti e materiali inanimati, Johanna diventa in grado di controllarli utilizzandoli come substrato per il corallo, per poterli rimodellare in costrutti e golem sotto il suo controllo diretto. Questa infestazione avviene anche nel caso degli esseri viventi. Il corallo del dominio è in grado di ancorarsi ai corpi e alle cloth degli avversari, cercando costantemente di infiltrarsi tra le scanalature di quest'ultime ad ogni contatto. Questo per entrare in contatto con la pelle e con le ferite esposte dell'avversario. Una volta raggiunto il suo obiettivo, il corallo comincerà a scavare nella carne della vittima infiltrandosi in essa e ramificandosi costantemente, processo accresciuto ed accelerato ad ogni contatto con nuovi microorganismi portati da successivi attacchi. Oltre a trovarsi sempre più appesantito dato il continuo accumularsi di corallo sul suo corpo, un organismo esposto al corallo del dominio deve fare fronte ad una minaccia ben peggiore. I microorganismi del corallo del dominio sono in grado di interfacciarsi con le terminazioni nervose sulla pelle e nella carne della vittima, nutrendosi dei suoi impulsi nervosi e interferendo con essi in maniera costante e crescente.
    Questo fenomeno priverà gradualmente la vittima del controllo del proprio corpo, e dopo una eccessiva infestazione, dei propri pensieri. Come un veleno senziente che si nutre di volontà, il corallo del dominio nel suo diffondersi in un organismo gli renderà sempre più difficile muoversi in modo coordinato a causa della continua interferenza di impulsi nervosi generati dai microorganismi, che ad un certo punto arrivano a causare spasmi involontari. Dopo un po', diventa difficile anche concentrarsi, pensare in modo coerente, o compiere azioni che sfruttano poteri psionici. Una infestazione completa del sistema nervoso centrale porta all'annullamento irreversibile della volontà e dell'io della vittima. La completa assimilazione nella volontà di Seadragon.
    Essendo il corallo una estensione della volontà di Johanna, essa può agire direttamente sul tipo di interferenza provocata dal suo corallo, come forzare specifici movimenti oppure sovraccaricare lo stimolo per generare dolore atroce e bruciante. Maggiore è l'infestazione, più intenso e difficile da contrastare è questo effetto.
    Il corallo del dominio, in virtù della simbiosi che ha con Johanna, è in grado di mutare in cellule ibride in grado di replicare i tessuti del suo corpo. A conti fatti, il corallo è in grado di rigenerare costantemente il corpo di Johanna, anche nel caso di danni appena subiti, diminuendo perciò il dolore che essi provocano. Questo le conferisce una maggiore sopportazione di ogni tipo di danno fisico. Se necessario, Johanna Può ardere il proprio cosmo per accelerare l'azione del corallo e curare in pochi istanti una grave ferita non immediatamente letale, o una somma di danni minori che raggiunge tale entità, con un consumo energetico appropriato.

    Bonus a energia Nera: Godflesh protocol
    Il corpo di Johanna non è più umano.
    La simbiosi tra Johanna ed il corallo è diventata pressoché assoluta. Johanna è il corallo ed il corallo è Johanna. Il suo controllo su di esso è diventato così preciso da avere perfetta coscienza di dove ogni singolo microorganismo nella sua area d'azione, ed è in grado di muoverli nello spazio come se disponesse dell'abilità telecinesi. Che sia a centinaia di metri di distanza o nel corpo dell'avversario, non c'è differenza. L'unione di tale simbiosi e di una precisione così assoluta le permette di generare o diffondere il corallo del dominio nel proprio corpo senza effetti collaterali, mentre quelli che possono essere considerati danni autoinflitti per la normale fisiologia umana vengono rigenerati rapidamente. Questo apre le possibilità ad azioni impensabili, come irrigidire temporaneamente tessuti molli e organi interni, oltre che assorbire ossigeno disciolto nell'acqua grazie al corallo diffuso nei polmoni. Persino il corallo stesso beneficia di questo aumento di precisione e simbiosi, al punto che la sua normale fisiologia si è alterata. La struttura solida del corallo non è più semplice roccia solida, ma emula l'orientamento e la disposizione delle cellule ossee di un corpo umano. Tale somiglianza non è solo estetica, ma anche funzionale, con tanto di canalicoli capillarizzati atti a trasportare microorganismi in modo da alimentare e rinnovare costantemente il corallo. A conti fatti, se sufficientemente danneggiato, il corallo primordiale sanguina. Ma tale evento è ora incredibilmente difficile da osservare, dato che la combinazione di precisione, simbiosi e una nuova struttura che mima la vita complessa del pianeta, il corallo del dominio oltre a diventare notevolmente più pesante acquisisce la proprietà robustezza straordinaria. Infine, data la nuova precisione e complessità, il corallo del dominio è in grado di utilizzare la sola acqua primordiale come substrato per generare costrutti.
    Questa è la vera forma del corallo di Syphon, ed è distinguibile da ogni altro materiale analogo grazie alle bioluminescenze cangianti che scorrono sulla sua superficie, come vene luminose.


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    Role / Duello - Chapter 8

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    Arena Principale,
    Settore Imperiale Centrale
    Atlantide
    Interno Arena



    Accadde tutto in una frazione di secondo, come sempre in combattimenti di portata cosmica.
    Sanya trasalì nell'udire il sibilo di dolore della sua idolatrata Primarca.

    Eppure... eppure Johanna stava per impartire una lezione, una delle tante già dispensate alla giovanissima Kraken.
    L'insieme di fattori dovuti ai postumi del colpo alla testa, la sensazione di straziare la carne già provata dalla Piaga di Nurgle di Lady Seadragon, e l'improvvisa sensazione di perdita dell'equilibrio concorsero ad accentuare e caratterizzare la singolare piega degli eventi, per un istante le due parvero come avvinghiate in una letale danza, ma l'offensiva di Sanya aveva trovato una raffinata quanto potenzialmente definitiva risposta da parte di Johanna, la sua Storm's Teeth si frammentò in una serie di catena rotante che, grazia e precisione avviluppò e strinse il collo della giovanissima bionda Primarca.

    Sanya tentò quindi un accenno di movimento la il sinistro ronzare della catena sulla gorgiera e sulla parte scoperta della gola, la fecero saggiamente desistere da opporre ulteriore resistenza.

    Le linee di intersezione delle piastre di oricalco dell'elmo del Kraken brillarono di oro liquido prima che la configurazione passasse dalla modalità battaglia a quella diadema con inquietante silenzio.
    L'espressione del viso di Sanya era serio sebbene tranquillo, con gli occhi chiusi per qualche istante ancora, quando li aprì cercò lo sguardo dell'eroina delle due guerre, o forse ormai anche tre.

    Sono abbastanza sicura di poter affermare di aver perso, mia signora.

    Constatò in tono asciutto, La forma solida della sua lama di acqua e ghiaccio si deformò, assumendo lo stato liquido per poi svanire in uno spruzzo di vapor acqueo che lasciò comunque asciutte sia la donna che la ragazza.

    Ne deve passare ancora di tempo prima che Sanya del Kraken possa ritenersi alla Vostra altezza, mia Signora, di certo ho imparato molto da questo nostro incontro.

    Attese quindi che venisse liberata.

    narrato | parlato | pensato | telepatia | parlato Aynas |parlato altri
    NOME Sanya Beršanskaja
    ENERGIA Viola
    CASTA Cavalieri Imperiali di Poseidone
    SCALE Kraken - Grado [VI]
    FISICAMENTE Urto zona ventrale e petto - Escoriazione media entità spalla sinistra - Lieve commozione cerebrale contusione facciale.
    MENTALMENTE Determinata.
    STATUS SCALE Indossata - Modalità battaglia - Scheggiata in prossimità della Scapola sinistra.

    RIASSUNTO AZIONI
    La combinazione di Johanna spiazza Sanya e le provoca dei danni, mentre cade seuta tenta quindi, sfruttando la rotazione impressa, di artigliare con il tallone il retro del ginocchio destro di Johanna [AD] con l'intenzione primaria di destabilizzare la sua posizione e con la speranza di danneggiarla nel colpire una zona già provata; la Ice Maw si scioglie in parte ricalibrandosi in una shot sword che Sanya impugna "alla rovescia", con la quale tenta di pugnalare Johanna sempre mirando all'ascella destra per lo stesso principio sopra esposto.

    ABILITÀ
    Gelide Acque degli Abissi
    Supremazia di Yorith (Cosmo Straordinario)
    La Mano Nera (Illusioni Mentali)
    Telepatia

    TECNICHE


    NOTE
    Perdona il ritardo, lavoro infame


    YOU HAVE COMMITTED THE ULTIMATE HERESY. NOT ONLY HAVE YOU TURNED YOUR BACK ON THE EMPEROR AND STEPPED FROM HIS LIGHT, YOU HAVE PROFANED HIS NAME AND ALMOST DESTROYED EVERYTHING HE HAS STRIVEN TO BUILD. YOU HAVE PERVERTED AND TWISTED THE PATH HE HAS LAID FOR MANKIND TO TREAD. AS YOUR OWN DECREES HAVE STATED, THERE CAN BE NO MERCY FOR SUCH A CRIMINAL. I RENOUNCE YOUR LORDSHIP, YOU WALK IN THE DARKNESS AND CANNOT BE ALLOWED TO LIVE. YOUR SENTENCE HAS BEEN LONG OVERDUE AND NOW IT IS TIME ◄◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ ◄ FOR YOU TO DIE.

    Layout by ~S i x ter - un Infinito Grazie

     
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