[Riconquista Black Saint] Bermuda

Isole Bermuda:ore 16.59.

Erano passati quattro giorni di viaggio, dopotutto non si poteva raggiungere le Bermuda senza prima passare per le coste nord americane, contando il fatto pure che la corruzione non era stata molto gentile e l’organizzazione per la partenza era un po’ in ritardo.
Lars prima di quei giorni aveva ricevuto un comunicato da un insediamento nero che aveva lasciato a sorvegliare le coste dell’America settentrionale per aiutare gli ultimi civili rimasti e pareva che avessero captato delle interferenze strane che disturbavano la comunicazione. Indagando a fondo si era scoperto chele interferenze provenivano da un luogo del mondo, esterno al continente americano verso il nord, dove l’unica cosa che si poteva trovare erano le Isole Bermuda.
Lars inizialmente, non era preoccupato e forse non aveva neanche voglia di andare a controllare, ma a quanto pare sembrava che i problemi d’interferenza attirassero anche di più la corruzione verso le coste Americane. Dopotutto senza comunicare con l’isola, l’esercito nero era separato, allora si convinse ad andare a vedere cosa stava accadendo alle Bermuda. Tanto quel posto era comunque nei programmi dell’esercito nero, visto che ormai la Grecia e il Grande Tempio si erano già mobilitati per conquistare i loro territori, sicché i Black Saint era tempo che prendessero anche loro dei punti strategici dove iniziare a creare delle colonie sicure e la zona circoscritta era il tratto del Nord Atlantico. Lì era un ottimo punto dove potersi affacciare anche verso i viaggi, verso il continente europeo senza dover passare da altre parti come ad esempio l’Asia che era un viaggio lungo anche in aereo.
Lars allora volle organizzare il viaggio con lo scopo di vedere cosa succedeva alle Bermuda, ma anche di conquistare il territorio. L’alchimista del Leone Nero portò il suo esercito che ormai era ben consolidato, dopo la ricostruzione della caserma principale alle dipendenze della “Lacrima” e del “Nuovo Ordine Nero”, che era andata distrutta, con la venuta degli antichi dodici Alchimisti Supremi. Una parte composta da mille unità sarebbe andati con Lars ad aiutarlo, l’altra metà invece sarebbe stata a protezione dell’isola.
Lars prima di partire per la sua spedizione, sapeva di non essere sicuro di che cosa avrebbe trovato effettivamente alle Bermuda, ci poteva essere qualche cosa di molto grosso riconducibile al Sole Nero, non quindi ai banali scagnozzi di cortile che infestavano le zone. Forse lui e i suoi uomini non sarebbero bastati per purificare a fondo quella zona, quindi prima di fare quel viaggio mandò un messaggio ad ogni Black Saint dell’ isola minore. Magari Marco Aurelio poteva essere un buon supporto, meglio di Masamune lo era almeno, ma soprattutto ad Isaak, perché in quella missione li voleva tutti a fianco e ognuno poteva raggiungerlo con i mezzi a disposizione.
Lars, infatti, aveva messo a disposizione almeno due portaerei, una se la sarebbe presa lui e il suo equipaggio, l’altra poteva prenderla pure Isaak, che poteva anche portare qualcosa di più veloce, fatto sta che l’appuntamento era al largo delle Bermuda.
Passati i giorni, di viaggio e di organizzazione, Lars dall’alto del ponte di comando della sua portaerei sentì chiaramente che il luogo della battaglia era vicino, l’Atlantico del Nord iniziò a far vedere le prime ombre di terra delle Isole, che un tempo si diceva che fossero maledette per via del triangolo, che faceva inabissare ogni nave e sparire gli aeri. Certo quella era solo una diceria da complotti scarsi, ma onestamente Lars aveva anche sentito che probabilmente la storia del “triangolo” in pratica era solo una trappola dimensionale che aveva messo un generale dei mari, dato che un tempo quel posto forse era di Poseidone, per difendersi dall’arrivo di altri invasori. In ogni caso che queste cose fossero vere o meno non era il passato, ma il presente e in quel momento, Lars sentiva cosmo negativo avvicinarsi, ordinò a Wilson di allertare le truppe e di preparare gli aerei di ricognizione.
La nave dell’Ordine si avvicinava sempre più alla zona di pericolo, gli aerei di ricognizione persero il segnale di comunicazione e l’ultima cosa che si poteva sentire erano le urla dei piloti:


“Sono tantissimi!...zzz…c’è un buco nel cielo…zZzzz…ne sta buttando fuori altri!...zzz…mayday, mayday”

La comunicazione finì lì prima di capire che i ricognitori erano stati abbattuti. Lars dalla comunicazione aveva capito che allora la situazione era veramente grave, poi Wilson guardò fuori dalla cabina, vedendo che il cielo aveva iniziato ad oscurarsi.

“Sta accadendo qualcosa.”

Lars si precipitò fuori e fece segno a tutti di rimanere calmi, in ogni caso ciò che stava vedendo aveva dell’incredibile, altro che problemi d’interferenze, da risolvere, lì c’era un intero agglomerato di corruzione che stava fuoriuscendo da cinque varchi, inoltra vicino all’isola c’era una fortissima presenza di un potente cosmo corrotto che forse era responsabile di tutto ciò e non era una cosa rassicurante.
Lars mandò un messaggio radiofonico a Isaak.

“Anarygon! Ci sono cinque varchi dimensionali aperti che vomitano “robaccia corrotta” e un grossissimo problema all’orizzonte. Io cercherò di fermare quei varchi sennò la corruzione ci sarà superiore di numero e non è una buona prospettiva. Passo e chiudo.”

Lars ordinò di attaccare con gli aerei i corrotti fuoriusciti dai varchi che erano a bordo di aerei di linea surreali e navi volanti di ogni tipo che sarebbero dovute rimanere in mare dotate di armi che stavano iniziando a sparare bordate cosmiche. A quanto pare sembrava che la vecchia leggenda del triangolo maledetto non fosse poi tanto una cazzata se la corruzione aveva tirato fuori tutta quella roba, in ogni caso era meglio occuparsi di quella zona prima che arrivasse Isaak, così almeno avrebbe trovato spazio per attaccare o dare un ordine di attacco.
Lars vide che la battaglia aerea con il suo esercito era iniziata subito violenta, le navi nemiche sparavano bordate cosmiche a raffica e aveva già perso molte unità.
Il leone nero digrignò i denti in un chiaro segno di stizza, poi decise di iniziare ad intervenire.

“Ok guys dad is coming!”

Lars, con indosso già la sua armatura, iniziò ad accumulare cosmo e a trasformarsi in qualcosa di volante che potesse arrivare almeno a quei varchi e scelse la forma aquila di magma, che era molto malleabile e più veloce.
Lars si librò in cielo e si fece spazio tra i corrotti sputando lingue di magma fino ad arrivare al primo varco dove concetrò al massimo la forza del getto magmatico sul fulcro centrale dovesi sarebbe incontrato con l’antimateria che c’era. Dopotutto se non ricordava male, aveva già combatutto in passato con il cavaliere dei gemelli d’oro in occasione di un torneo e i varchi dimensionali si potevano far implodere tenedo conto della forza d’attrazione e il risucchio.
Lars sentì chiaramente la pressione del varco che cercava di sbilanciargli il volo, e una nave corrotta continuava a dargli fastidio con i raggi cosmici che lo colpirono alla schiena, provocandogli dolore, seppure in forma magmatica fosse di meno. Tuttavia, lui non avrebbe ceduto e aumentò acora la potenza del magma che fuoriusciva dalla sua bocca a becco e pian piano il tessuto dimensionale stava iniziando a cdere, poi esplose portandosi via anche parte dell’esercito corrotto che stava uscend, mentre Lars era riuscito ad andarsene intempo da lì, anche perchè non era il solo varco, quello era un assaggio, c’ ne erano altri quattro.
Lars fece la stessa cosa che aveva fatto prima con gli altri varchi, riuscì ad ottenere lo stesso effetto del primo riducendo dunque l’arrivo di altri corrotti da quella zona, facendo rimanere solo quelli che erano già passati di cui già l’esercito di Lars si stava occupando, ma erano tanti acora e aveva paura che si riaprissero altri varchi, ma non c’era tempo di pensarci e si unì alla battagia aerea del suo gruppo, mentre aspettava rinforzi.
I quel lavoro Lars aveva subito diversi lievi danni per ora, ma erano fastidiosi e un pò dispediosi, non poteva farcela da solo, dov’era Isaak?Aveva ricevuto il messaggio, sperò di sì.


°Sbrigati Isaak!°

Isole Bermuda:ore 16.59.

Lars aveva chiuso i prmi cinque varchi , ma sapeva bene che non era affatto finita. La potenza del cosmo corrotto che aveva sentito prima provenire dalle Bermoda era ancora più intensa.

“Di questo passo sveglieremo quello “grosso” anche se non vedo l'ora! “

Lars subito dopo sentì arrivare Isaak e Marco Aurelio, e a quanto pare avevano voluto proprio arrivare facendo le cose in grande soprattutto Isaak , doveva ammettere che la sua nave e il modo con cui si stava facendo strada era pazzesco, ma era evidente che necessitasse subito di un aiuto.
Lars comunicò dunque al suo battaglione e ai suoi caccia di continuare a resistere e di non far avvicinare i corrotti verso Isaak.

“Sto arrivando! Ragazzi avanti copritemi.”

Uno stormo di caccia si affiancò dunque vicino a Lars ancora trasformato il aquila di magma e iniziò nuovamente a sparare mentre i corrotti insistevano ad inseguire Lars.

“Certo sono coriacei, ma voglio vedere fin quando hanno intenzione di resistere!”

Lars si fece spazio, i corrotti gli davano comunque fastidio nonostante la copertura dei caccia, dunque per fare più in fretta possibile e raggiungere Isaak sputò ancora una gettata di lava , poi riuscì ad arrivare dal suo compagno e a valutare la situazione.
Dunque c’era un gran bel varco e Issak non ce l’avrebbe fatta a contenerlo da solo, inoltre là dentro vi era qualcosa di ben più grosso ad aspettarli.

“Ok fate attenzione voi due o vi scotterete!”

Lars caricò cosmo dalla bocca e puntò il tutto verso il varco, se tutto andava bene il varco sarebbe dovuto implodere come gli altri, se invece andava male , cosa probabile visto che l’energia che c’era dentro lì dentro era al pari di quella dello stesso Lars e di Isaak, allora avrebbero dovuto fronteggiare qualcosa di più complesso, quindi doveva mantenersi pronto.

°Per oggi pare proprio che il divertimento non mancherà. Non devo rendere vano questo attacco!°

Isole Bermuda:ore 16.59.

Lars grazie al supporto che aveva avuto da parte di Isaak e delle sue truppe riuscì a far implodere l’ultimo portale, la deflagrazione che ci era stata poteva mettere in pericolo qualcuno, ma fortunatamente erano tutti lontani , ma lui stesso e Isaak furono scaraventati indietro.
Lars sentì la forma magmatica che si stava sgretolando .

“Accidenti a volte quando succedono queste cose bisognerebbe contare che sarebbe finita così”

Lars caricò cosmo per non perdere la sua forma magmatica volante e non schiantarsi a terra anche se ci era andato vicino, visto che si stava per inabissare in mare.
Isaak aveva dato direttive precise dopo essersi salvato dall’esplosone, in pratica aveva semplicemente detto al suo esercito di aiutare il plotone di Lars, e a giudicare da quello che vedeva lui stavano anche facendo un buon lavoro visto che le oscenità minori stavano scomparendo, inoltre la chiusura dei vari portali li aveva vantaggiati.
Lars dunque rimase tranquillo , aveva pienamente fiducia nel suo esercito , sarebbero sopravvissuti più o meno tutti.
Lars sorrise ad Isaak.

“Bene, il tuo esercito sembra proprio funzionare.”

Dopo Lars iniziò a sentire ancora quella grossa aurea e anche se i portali erano distrutti, sene aprì un altro ben più grosso da cui fuoriuscì il mostro corrotto più grosso , l’stessa presenza che fin dall’ inizio della battaglia lui sentiva.
Lars non perse dunque tempo, voleva evitare che “quella cosa”, facesse danni di più di quanto stesse facendo .

“Ci penso io a tenerlo buono!”

Lars seguì le direttiva di Isaak, doveva mantenere il bestione lontano da lui, in attesa che si riorganizzasse per cercare di bloccarlo.
L’alchimista nero del leone aveva un idea per bloccare quella mostruosità, ma non sapeva effettivamente per quanto tempo lo avrebbe trattenuto.
Il mostro lanciò una bordata cosmica Lars scese in picchiata a frapporsi con il colpo prima che investisse tutti, poi cambiò forma diventando un golem lavico di 80 metri che cercò di parare il colpo frapponendo una sfera di magma nelle sue mani e quell’energia.
La sfera di magma di Lars avrebbe sfidato la forza del mostro , perché non era solo magma , ma anche potenza, un contrasto perfetto che avrebbe dato l’idea di un ottimo spettacolo, anche se sinceramente c’era poco da fare gli spiritosi.

“GHAHHHHRG! Ehi! qualunque cosa pensiate di fare cercate di farlo in fretta che le cose qui potrebbero essere complicate!”

Isole Bermuda:ore 16.59.

Lo scontro poteva rivelarsi molto più duro del previsto, la creatura uscita dall’ultimo varco stava schiacciando il potere del magma creato da Lars, tra non molto avrebbe dovuto cedere, ma lui non dimostrava di volersi arrendere e mai lo avrebbe fatto, poi qualcosa sembrava accadere finalmente in meglio.
Isaak aveva usato i suoi sigilli per cercare di bloccare l’immenso potere della creatura, e a quel punto Lars potette un attimo riposarsi, poi non appena sentì di poter mettere fine a tutto quello non ci pensò due volte a riutilizzare la bordata di magma per seppellire finalmente il mostro corrotto.
Il colpo di Lars ebbe successo, il corrotto era indebolito dai sigilli quindi la forza di difendersi era poca, il mare magmatico lo ricoprì facendolo inabissare in acqua.
Lars atterrò su una lastra di ghiaccio e la stanchezza iniziava visibilmente a vedersi, ma era probabile che comunque il mostro non sarebbe più riemerso.

“Bene dire che ce l’abbiamo…”

Lars non fece a tempo a parlare che subito sentì una forte esplosione, accompagnata da una gigantesca colonna d’acqua proveniente dal punto in cui si era inabissato il corrotto, iniziò a far ricomparire quella grossa ombra dagli abissi.

“No non ci credo!”

Lars strinse il pugno, quel maledetto essere era ancora vivo seppure si vedeva che aveva subito grossi danni da Lars , visto che il suo corpo era quasi tutto carbonizzato, ma ancora il suo cosmo era vivo, e adesso?
Lars in quel momento si lasciò trasportare un po’ dalla frustrazione e dalla rabbia per il fallimento, allora non gli restò che una sola cosa da fare
Il corrotto iniziò ad accumulare cosmo sopra la sua testa iniziando a creare una gigantesca sfera d’energia da diametro di centimetri, certo se quella cosa colpiva i black saint e loro esercito non era una bella cosa , Lars doveva fermare tutto quello.
Riprese dunque a ritrasformasi diventando un drago magmatico abbastanza grande da poter competere con la grandezza del corrotto.
Il corrotto lanciò la sfera Lars lanciò la sua colata lavica dalla bocca in modo da cercare ancora di contrastare il colpo e di rimandarlo indietro, dopotutto stavolta se il colpo del corrotto ritornava indietro si sarebbe praticamente annientato da solo.
Un ultimo sforzo c’era bisogno dell’aiuto di tutti!