Advanced Combat Training

Alek vs Axel

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Oneiros l'eterno, Il Tessitore di Sogni.

    Group
    Specter di Hades
    Posts
    4,150
    Location
    Laddove Nascono i Sogni

    Status
    GHOST


    A.C.T. - I


    Il santuario era pieno di vita in quei giorni. La vittoria nella riconquista di Atene aveva alzato il morale delle truppe e i soldati erano ansiosi di procedere a nuove conquiste in nome della dea e dell'umanità. L'arena del santuario era piena di aspiranti cavalieri e semplici soldati che si allenavano nei modi più disparati. Diversi gruppi si dedicavano all'allenamento fisico, cercando di migliorare la propria forza e la propria velocità in estenuanti percorsi in cui ogni singola fibra del loro corpo veniva portata al limite, alla ricerca di una perfezione probabilmente irraggiungibile. Altri si allenavano nelle arti del combattimento, allenandosi a coppie per cercare di perfezionare tecniche e strategie che in una battaglia avrebbero fatto la differenza tra la vittoria e il raggiungere i propri antenati nei Campi Elisi. Un gruppo più ristretto infine si stava sfidando in dei veri e propri duelli al centro del sabbioso anfiteatro. A dire il vero il gruppo stava sfidando, con scarsi risultati, la più recente acquisizione dei ranghi degli ottantotto cavalieri di Athena. Axel dell'Unicorno aveva già steso sei sfidanti e si apprestava fare altrettanto col settimo quando, emergendo dalle tenebre di uno dei tunnel che conducevano ai sotterranei dell'Arena Alek si face avanti sorridendo.

    Dovresti smetterla di strapazzarli ragazzo, di questo passo prima del tramonto non avremo più soldati in grado di combattere.

    L'arrivo del Lawos gettò l'arena in un silenzio quasi innaturale. I soldati si affrettarono a esibirsi in goffi inchini, i più devoti si inginocchiarono tenendo il capo basso mentre il vecchio leone avanzava verso l'Unicorno di Bronzo. Indossava un paio di stretti pantaloni e una semplice maglietta bianca, sulle spalle un largo mantello blu su cui spiccava lo stemma simbolo del suo rango. Poggiò una mano sulla spalla del soldato che si stava scaldando pronto a dare battaglia.

    Alexios ti dispiace se salto la fila e metto alla prova il nuovo arrivato? Devo ammettere che sa il fatto suo ma voglio testare con mano di cosa è capace.

    Avrebbe voluto conoscere il nome di ogni singolo soldato ma purtroppo la cosa si sarebbe rivelata impossibile. Aveva cercato di compensare la cosa convocando per conoscere personalmente tutti gli ufficiali e sotto ufficiali, così da avere un rapporto diretto con chi prendeva le decisioni sul campo di battaglia. Voleva si fidassero di lui come persona e compagno d'arme, non solo per il suo rango. Alexios nello specifico era un sergente a capo di una piccola unità d'assalto. Gente temprata che compensava la mancanza di cosmo con un coraggio e una forza di volontà ferree.

    Sarebbe un vero onore vederla combattere Lord Seraf.

    Il soldato si fece da parte mentre il campo di battaglia si svuotava e gli spalti si gremivano. La forza del Lawos era ben nota ma quasi nessuno aveva avuto la fortuna di vedere il Lemuriano combattere. Una storia da raccontare ai propri figli.

    Allora Axel, che ne dici? Diamo a questi stanchi soldati qualcosa da vedere?




    re santo del leone
    THE GOLDEN FANG

    narrato | parlato | pensato | °telepatia°


    byCkkPB
    NOME » Aleksander Seraf
    ENERGIA » Nera
    CASTA » Saint di Atena
    ARMATURA » Keraunos Battle Armor
    STATUS FISICO » Perfetto
    STATUS MENTALE » Sereno
    STATUS ARMATURA » Non Indossata

    NOTE » Shall we dance?

    ABILITÀ »

    TECNICHE »


    Layout realizzato da Sagitta per il Saint Seiya Final
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    .

    Group
    Member
    Posts
    1,334
    Location
    Augusta Taurinorum

    Status
    DEAD
    - 1 -


    I guerrieri del Grande Tempio erano proprio delle pappe molli. Axel ne aveva già stesi cinque e si stava apprestando a fare lo stesso con il sesto. Questo stava cercando di colpirlo con una raffica di pugni, ma era lento, terribilmente lento in confronto al neo Saint dell'Unicorno. Il biondo schivava infatti ogni singolo colpo con estrema facilità. Vedere il suo sfidante perdere le staffe e iniziare a dimenarsi come un forsennato, sferrando un colpo a vuoto dopo l'altro, lo divertiva parecchio. Quel poveretto iniziava ad avere un pesante fiatone. Axel trovava ridicolo come fosse riuscito a ridursi in quelle condizioni da solo, praticamente combattendo contro l'aria.
    Decise che ne aveva avuto abbastanza, quindi, dopo essersi abbassato per schivare un ultimo pugno, sferrò un portentoso calcio laterale in direzione dello stomaco del povero ragazzo. Questo incassò il colpo, ed il suo corpo fu scaraventato come un proiettile contro la parete dell'arena a dieci metri di distanza. Qualche sassolino accompagnò la sua caduta sul terreno, mentre alcune piccole crepe coronavano il punto dell'impatto qualche centimetro sopra la sua testa.

    - Non male. Il prossimo? - Essere lo sbruffone di turno gli piaceva. Era tutta questa la forza dell'esercito di Atena? Gli sarebbe piaciuto combattere con qualcuno del suo calibro. La forza di quei semplici soldatini ed aspiranti guerrieri non aveva niente a che vedere con la forza di un Saint. O meglio, un neo Saint, nel suo caso. Allenarsi con loro gli sembrava un po' uno spreco.

    Il settimo sfidante si fece avanti. Axel non aveva più voglia di giocare, quindi senza neanche dargli il tempo di accorgersi di essere attaccato, scattò alle sue spalle. Con un movimento simile ad un pugno, afferrò il retro del collo dell'avversario con la mano destra, per spingere con un violento strattone la sua faccia contro il terreno. Non voleva spaccargli in naso, quindi fece in modo che il suo cranio impattasse sull'orecchio. Ora Axel si trovava con un ginocchio a terra, mentre il suo piede sinistro distava pochi centimetri dalla faccia dello sfidante. Da quella posizione poteva ammirare la suola delle sue scarpe.
    Fece per riprendere di nuovo quel ragazzetto come si prendono i gatti per la collottola, ma una voce proveniente dal tunnel d'ingresso più vicino alla sua posizione, lo immobilizzò, lasciandolo con il braccio destro contratto in aria, pronto a colpire.

    - Dovresti smetterla di strapazzarli ragazzo, di questo passo prima del tramonto non avremo più soldati in grado di combattere. - Alzò lo sguardo dal suo obiettivo. Il silenzio era calato nell'arena. Il Lawos era lì. Aleksander Seraf era lì. Il leggendario Cavaliere del Leone era lì. E stava camminando verso di lui.

    Tutti attorno a loro nell'arena avevano iniziato a inginocchiarsi e ad inchinarsi. Esattamente come quando si era trovato per la prima volta davanti ad Andrea, Axel trovava quel tipo di formalità ridicolo. Più che altro per sé stesso. Meno male che questa volta si trovava già a terra su un ginocchio. Almeno poteva risparmiarsi di risultare goffo ed impacciato agli occhi del Lawos. Sapeva che quei gesti erano una mera formalità per mostrare rispetto, ma non gli piacevano comunque quelle mosse da suddito. Quindi si limitò ad abbassare il braccio che aveva lasciato sospeso in aria.

    Si sentiva un po' in imbarazzo e quasi in colpa ad aver malmenato quei poveri e gracili soldatini di Atene. Le parole del Lawos gli suonavano quasi come un rimprovero. Poi però egli lo sorprese, chiedendo di poterlo sfidare. Disse che voleva testare di che cosa il nuovo arrivato fosse capace. Gli fece addirittura un complimento, dicendo che il ragazzo sapeva il fatto suo.

    Axel si alzò in piedi lentamente, offrendo una mano al ragazzo a cui aveva appena quasi fracassato il cranio sul terreno. Questo si tirò su coprendosi con la mano destra quel lato del viso. Ad Axel dispiaceva di avergli fatto male. Anche se sapeva che la strada per diventare più forti inizia sempre scontrandosi con guerrieri più esperti. Eccome se lo sapeva bene. La prima bastonata sullo stinco non si scorda mai. Ripensò a tutti i mesi di addestramento con Nestore. Chissà se anche a Nestore dispiaceva farmi male.

    L'arena intanto si era svuotata, mentre sugli spalti una fitta folla di guerrieri si era accomodata per assistere al duello.
    - Allora Axel, che ne dici? Diamo a questi stanchi soldati qualcosa da vedere? - Il ragazzo si stupì del fatto che il Lawos conoscesse il suo nome. Per lui era un onore, ma forse non c'era nemmeno poi così tanto da stupirsi. Dopotutto essere il portatore di un'armatura di bronzo, unica al mondo, era un fatto di una certa rilevanza. Doveva ancora abituarsi all'idea.

    Da quando Aleksander Seraf era arrivato, il suo cuore aveva iniziato ad accelerare. Era emozionato, molto emozionato. Si ricordava bene, come se fosse ieri, quando aveva visto il Lawos per la prima volta. Era passato quasi un anno da quel momento, ma aveva ancora impressa nella mente quell'immagine del Re Santo, scintillante nella sua armatura, mentre parlava alla popolazione dichiarando che lui e gli altri Cavalieri avrebbero liberato Atene. E lo avevano fatto. Quell'uomo aveva mantenuto la sua parola. Questo era forse uno degli elementi per i quali Axel stimava di più quel guerriero. Non la sua incontestabile forza fisica. Ma la sua forza e purezza d'animo. La sua lealtà, la sua onestà. La sua dedizione alla causa per cui lottava. Questo era ciò per cui lo ammirava.

    - Solo se mi promettete di lasciarmi tornare a casa almeno con un osso intero. - Un grosso sorriso comparve sul suo volto mentre iniziava a bruciare lentamente il suo cosmo.




    narrato | - parlato - | pensato | °telepatia°
    nome » Axel Torden
    energia » Verde
    casta » Saint di Atena
    armatura » Bronze Unicorn {III}
    fisicamente » Ottima.
    mentalmente » Fangirling level 200%
    status armatura » Non indossata.
    note » Anche Axel è in tenuta da allenamento, maglietta bianca e pantaloncini scuri. Let's dance, but only if I can still crawl back home. Somehow.

    abilità » //
    tecniche » //



    Edited by Sagitta - 8/5/2020, 18:16
     
    Top
    .
1 replies since 7/5/2020, 18:55   98 views
  Share  
.