And then god said let there it be storm

Johanna vs Raia

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    CRIMSON DEFILER

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    ALIVE
    AND THEN GOD SAID
    LET IT THERE BE STORM

    I

    L
    'odore di disinfettanti permeava l'aria della stanza di Johanna. Due volte al giorno gli apotecari entravano nei suoi quartieri privati e compivano la purificazione rituale sia delle stanze che del corpo della loro primarca, asportando le parti di carne che non si erano rigenerate correttamente o quelle che rifiutavano categoricamente di farlo, necrotizzandosi a metà strada. Un incontro così prolungato e violento con le forze eretiche di Nurgle aveva sovraccaricato le sue capacità rigenerative e l'aveva posta in convalescenza per la prima volta in un decennio. La febbre era scesa, nonostante la sua temperatura corporea fosse lievemente più alta di quanto fosse gradito. Spesso si era svegliata nel cuore della notte madida di sudore. Il dolore era una costante e Johanna quando aveva la mente sufficiente libera era in grado di sentire la superficie ruvida del corallo dentro di lei sfregare contro la carne danneggiata. Aveva perso molto peso e massa, a causa del continuo assorbire di materiale da parte del corallo nel rigenerare i danni più profondi al suo corpo. Un consumo cosmico costante viene con un prezzo, ed era in previsione di eventi del genere che Johanna aveva accumulato quella massa in primo luogo. Un corpo fragile ed uno sforzo del genere non sarebbero stati compatibili con la vita della primarca. Sarebbe probabilmente rimasta costretta a letto.

    Il punto è che sarebbe dovuta rimanere a letto comunque, ma si dimostrò impossibile praticamente per chiunque. Nemmeno le sue figlie, nemmeno Raia riuscirono a convincerla a prendere tempo per riprendersi. Il regno doveva andare avanti. C'erano così tante cose da fare, riorganizzare l'esercito, compensare in qualche modo le famiglie dei soldati caduti durante la battaglia contro Nurgle, riprendere la produzione di Astartes per compensare le perdite subite durante l'assedio della sua base in Australia. Tutto questo, assieme ai normali doveri e funzioni di una regnante. Si concedeva almeno non mantenere l'apparenza in ogni momento possibile e mostrare quanto fosse stanca e malandata. L'unico occhio ancora funzionante aveva una profonda occhiaia scura e per camminare in giro per il palazzo Johanna aveva bisogno di una stampella. Poteva benissimo essere portata in giro letteralmente in qualunque modo, persino in braccio a Khora o Van Dalgyon, ma si era rifiutata categoricamente. Non poteva mostrare debolezza, ne ad Atlantide, ne a se stessa. Era una questione di principio. Fino a quel momento si era mostrata incrollabile, indistruttibile e incapace di arrendersi. Che si distruggesse il corpo nelle missioni più difficili non era un segreto per nessuno ad Atlantide. Anzi il fatto che, nonostante la sofferenza senza una apparente fine a cui era costantemente sottoposta, andasse avanti senza arrendersi serviva come esempio per tutti i soldati e i guerrieri del suo settore. La capacità rigenerativa di Johanna appariva al popolo non come una scappatoia, ma come la possibilità di avere infinite occasioni per servire Atlantide e il Dio Imperatore dell'umanità.

    Ma anche Johanna poteva permettersi di sentirsi stanca di tanto in tanto. Tuttavia il problema di un simbolo è che quando questo viene a mancare la gente può perdere di vista ciò che rappresentava in primo luogo. Quindi anche se si sentiva stanca, doveva stare estremamente attenta a come lo lasciava trasparire. Dopo l'intera questione in Australia, se Johanna avesse smesso di apparire al pubblico per troppo tempo dicerie avrebbero potuto cominciare a girare nel suo e negli altri settori. Dicerie riguardo la debolezza di Johanna, che fino a quel momento non era stata timida nel mostrarsi al pubblico con le ferite in aperta guarigione. Più volte era stata vista sfigurata in disparati modi. A volte anche con pezzi di arti mancanti. Ma fino quel momento erano state ferite, inflitte da colpi, non le piaghe di Nurgle. Se non si fosse fatta vedere presto, sarebbe stato come dire che il caos aveva schiacciato l'incrollabile scudo di Atlantide. E Johanna non poteva permetterlo. Era ormai troppo a fondo nel labirinto di simbolismi che la sua stessa presenza nel continente rappresentava. Per se stessa, per gli altri primarchi e per i milioni di abitanti dell'impero. Tirarsi indietro sarebbe stato egoistico da parte sua.

    Per quello quel giorno arrancò lungo il corridoio che conduceva allo spiazzo dell'arena. L'intrattenimento dell'oceano atlantico settentrionale era continuato senza interruzioni, il popolo aveva bisogno di qualcosa per distrarsi, e onestamente ne aveva bisogno anche Johanna. Tac. Tac. Tac. Il suono della stampella fu dolorosamente udibile nel momento in cui calò un improvviso silenzio quando uscì alla luce del sole. Johanna lo trovò una reazione esagerata. Il suo cosmo, incredibilmente più vasto di quello che gli atlantidei avessero mai sentito prima che Johanna partisse in missione, si manifestò facendo tremare la terra.


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    Dopotutto era solo un po' stanca.



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    narrato parlato pensato °telepatia°

    NOME Johanna Derham
    ENERGIA Nera
    CASTA Cavalieri Imperiali di Poseidone
    SCALE Seadragon [VIII]
    FISICAMENTE ///
    MENTALMENTE ///
    STATUS SCALE ///

    RIASSUNTO AZIONI

    ABILITÀ
    ● PENDRAGON ●
    Il corpo di Johanna è percorso da innumerevoli e intricati circuiti di corallo e orialco atlantideo che fanno parte integrante della sua carne e delle sue ossa. Questo sistema permette una migliore diffusione e controllo del cosmo di Seadragon nel corpo di Johanna, che diventa capace di sopportare una quantità di energia maggiore rispetto ai normali cavalieri. Johanna ottiene così una maggiore massa cosmica da utilizzare durante i combattimenti, per attacchi, difese o per supportare la propria capacità rigenerativa. A parità di potenza Johanna compie meno sforzo nel controllare il proprio cosmo, e a parità di sforzo può di conseguenza evocarne una quantità maggiore che si traduce in attacchi e difese più potenti del normale. Quando il cosmo di Johanna arde alla massima potenza questi circuiti si caricano di così tanta energia da essere visibili attraverso la sua pelle.


    ● SEA OF QUANTA ●
    Alla ricerca di potere in nome del Dio imperatore, il primo re di Atlantide si giunse al cospetto di Tiamat e Apsu. I due immensi draghi di Khaos sono i guardiani e allo stesso tempo costituiscono le acque che scorrono tra le pieghe del multiverso. Il mare primordiale di acque dai riflessi dorati che fa da interstizio all'intera realtà e che fa da divisione a tutta la creazione. Le preghiere di Atlante vennero ascoltate e i due draghi gli concessero di provare il proprio valore affrontando loro figlio: Syphon, un drago il cui corpo era costituito da uno strano materiale corallino e dalle stesse acque primordiali desiderate da Atlante. Atlante si mostrò degno e ottenne la benedizione della progenie di Tiamat e Apsu. Tale immenso potere è stato tramandato a Johanna. La sua volontà ed il suo ruggito sono in grado di scuotere questo infinito sentiero di acque primordiali, che si innalzano e si prostrano al suo comando. Mediante il proprio immenso cosmo Johanna è in grado di generare indefinite quantità di acqua primordiale, che in tutto e per tutto si comporta e reagisce al cosmo come il liquido più puro, privo di contaminazioni. Gli utilizzi di questa materia dimensionale sono limitati solo dalla fantasia di Johanna, e qualunque massa d'acqua ordinaria entri in contatto con il cosmo di Johanna se essa lo desideri si muterà immediatamente in altre acque primordiali per accrescere la potenza distruttiva di Johanna.
    Data la natura extradimensionale di queste acque, Johanna è in grado di sfruttarne le proprietà per piegare il tempo e lo spazio al suo volere. Generando gorghi di acqua primordiale, Johanna può creare portali per l'oceano primordiale al di fuori dell'universo, un luogo di acque eternamente in tumulto che è in verità l'intera esistenza dei due draghi primordiali. Johanna può sfruttare questi portali in vari modi per spostare se stessa o i propri attacchi, oppure per risucchiare l'avversario e imprigionarlo. Se si osservano attentamente queste acque, sembra quasi di cogliere sprazzi di luoghi alieni e lontani tra le sue onde.


    ● THE SENTIENT ●
    La carne del drago Syphon era costituita da due materiali provenienti da oltre l'universo. Uno è le acque primordiali e l'altro, più particolare e infido, è il corallo del dominio. Nonostante il nome, il corallo del dominio è una massa composta da un numero virtualmente infinito di micro organismi, capaci di produrre uno scheletro calcareo da utilizzare come struttura solida. Questi microorganismi, il cui nome collettivo è "The Sentient", sono generati direttamente dal cosmo di Johanna e sono in perfetta simbiosi con il suo corpo. Agendo come estensione della volontà del primarca, il corallo del dominio può plasmare la sua struttura solida liberamente, componendo così una sostanza solida allo stesso tempo incredibilmente solida e versatile. Nelle sue manifestazioni più semplici, il corallo del dominio può crescere come il suo analogo naturale, in forme ramificate ma lievemente più aguzze e crudeli. Bisogna essere abbastanza vicini per poter capire di cosa si tratti veramente, e allora è di solito troppo tardi. Può essere usato per foggiare una infinità di attacchi, o essere plasmato in armi di ogni tipo. Il nome di questo organismo viene dalla sua capacità peculiare. Il corallo del dominio è difatti in grado di invadere praticamente qualunque materiale diffondendosi e proliferando in esso. Questo ha varie applicazioni pratiche. Nel caso tale infestazione avvenga su oggetti e materiali inanimati, Johanna diventa in grado di controllarli utilizzandoli come substrato per il corallo, per poterli rimodellare in costrutti e golem sotto il suo controllo diretto. Questa infestazione avviene anche nel caso degli esseri viventi. Il corallo del dominio è in grado di ancorarsi ai corpi e alle cloth degli avversari, cercando costantemente di infiltrarsi tra le scanalature di quest'ultime ad ogni contatto. Questo per entrare in contatto con la pelle e con le ferite esposte dell'avversario. Una volta raggiunto il suo obiettivo, il corallo comincerà a scavare nella carne della vittima infiltrandosi in essa e ramificandosi costantemente, processo accresciuto ed accelerato ad ogni contatto con nuovi microorganismi portati da successivi attacchi. Oltre a trovarsi sempre più appesantito dato il continuo accumularsi di corallo sul suo corpo, un organismo esposto al corallo del dominio deve fare fronte ad una minaccia ben peggiore. I microorganismi del corallo del dominio sono in grado di interfacciarsi con le terminazioni nervose sulla pelle e nella carne della vittima, nutrendosi dei suoi impulsi nervosi e interferendo con essi in maniera costante e crescente.
    Questo fenomeno priverà gradualmente la vittima del controllo del proprio corpo, e dopo una eccessiva infestazione, dei propri pensieri. Come un veleno senziente che si nutre di volontà, il corallo del dominio nel suo diffondersi in un organismo gli renderà sempre più difficile muoversi in modo coordinato a causa della continua interferenza di impulsi nervosi generati dai microorganismi, che ad un certo punto arrivano a causare spasmi involontari. Dopo un po', diventa difficile anche concentrarsi, pensare in modo coerente, o compiere azioni che sfruttano poteri psionici. Una infestazione completa del sistema nervoso centrale porta all'annullamento irreversibile della volontà e dell'io della vittima. La completa assimilazione nella volontà di Seadragon.
    Essendo il corallo una estensione della volontà di Johanna, essa può agire direttamente sul tipo di interferenza provocata dal suo corallo, come forzare specifici movimenti oppure sovraccaricare lo stimolo per generare dolore atroce e bruciante. Maggiore è l'infestazione, più intenso e difficile da contrastare è questo effetto.
    Il corallo del dominio, in virtù della simbiosi che ha con Johanna, è in grado di mutare in cellule ibride in grado di replicare i tessuti del suo corpo. A conti fatti, il corallo è in grado di rigenerare costantemente il corpo di Johanna, anche nel caso di danni appena subiti, diminuendo perciò il dolore che essi provocano. Questo le conferisce una maggiore sopportazione di ogni tipo di danno fisico. Se necessario, Johanna Può ardere il proprio cosmo per accelerare l'azione del corallo e curare in pochi istanti una grave ferita non immediatamente letale, o una somma di danni minori che raggiunge tale entità, con un consumo energetico appropriato.

    Bonus a energia Nera: Godflesh protocol
    Il corpo di Johanna non è più umano.
    La simbiosi tra Johanna ed il corallo è diventata pressoché assoluta. Johanna è il corallo ed il corallo è Johanna. Il suo controllo su di esso è diventato così preciso da avere perfetta coscienza di dove ogni singolo microorganismo nella sua area d'azione, ed è in grado di muoverli nello spazio come se disponesse dell'abilità telecinesi. Che sia a centinaia di metri di distanza o nel corpo dell'avversario, non c'è differenza. L'unione di tale simbiosi e di una precisione così assoluta le permette di generare o diffondere il corallo del dominio nel proprio corpo senza effetti collaterali, mentre quelli che possono essere considerati danni autoinflitti per la normale fisiologia umana vengono rigenerati rapidamente. Questo apre le possibilità ad azioni impensabili, come irrigidire temporaneamente tessuti molli e organi interni, oltre che assorbire ossigeno disciolto nell'acqua grazie al corallo diffuso nei polmoni. Persino il corallo stesso beneficia di questo aumento di precisione e simbiosi, al punto che la sua normale fisiologia si è alterata. La struttura solida del corallo non è più semplice roccia solida, ma emula l'orientamento e la disposizione delle cellule ossee di un corpo umano. Tale somiglianza non è solo estetica, ma anche funzionale, con tanto di canalicoli capillarizzati atti a trasportare microorganismi in modo da alimentare e rinnovare costantemente il corallo. A conti fatti, se sufficientemente danneggiato, il corallo primordiale sanguina. Ma tale evento è ora incredibilmente difficile da osservare, dato che la combinazione di precisione, simbiosi e una nuova struttura che mima la vita complessa del pianeta, il corallo del dominio oltre a diventare notevolmente più pesante acquisisce la proprietà robustezza straordinaria. Infine, data la nuova precisione e complessità, il corallo del dominio è in grado di utilizzare la sola acqua primordiale come substrato per generare costrutti.
    Questa è la vera forma del corallo di Syphon, ed è distinguibile da ogni altro materiale analogo grazie alle bioluminescenze cangianti che scorrono sulla sua superficie, come vene luminose.


    TECNICHE



    Edited by ~S i x ter - 30/4/2020, 09:37
     
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